Alla scoperta di Primo Levi, dall’infanzia all’esperienza partigiana, dal lager alla vita parallela di chimico e scrittore: un viaggio poetico che abbraccia l’intera esistenza di uno dei maggiori scrittori italiani del ‘900.
Quali insegnamenti ci lascia uno dei più grandi scrittori italiani del secondo ‘900?
11 aprile 1987: Primo Levi muore cadendo dal terzo piano del suo palazzo. Suicidio o semplice incidente?
Primo Levi ricordato da Giovanni Tesio, lo storico che stava realizzando la sua biografia autorizzata: un'opera destinata a rimanere incompiuta, a causa della morte improvvisa dello scrittore.
Il viaggio negli Stati Uniti e la lunga intervista di Philip Roth consentono a Levi di acquisire una caratura internazionale sia come scrittore che come testimone dei lager nazisti.
Levi e il rapporto non semplice con le nuove generazioni di studenti.
Primo Levi, la sua popolarità televisiva e l'intervista del 1982, registrata durante un viaggio ad Auschwitz.
Primo Levi e la dura battaglia contro i negazionisti dell'Olocausto, tra gli anni ‘70 e ‘80.
Il valore e la necessità della testimonianza per Levi.
Levi e le mani: l'organo “nobile” con cui scrive, lavora, gioca a scacchi e crea sculture.
Il legame sincero e fortunato tra due dei più grandi autori italiani del ‘900, uniti dalla Resistenza e dall'amore per la scrittura e la scienza.
La genesi del libro più popolare di Primo Levi e la sua alterna fortuna presso gli editori prima di diventare un bestseller.
Levi e la scrittura come forma di terapia e testimonianza.
L'incontro di Levi con Lucia Morpurgo, la donna che diventerà sua moglie e che lo sosterrà nel suo essere testimone e scrittore.
Levi e l'amicizia con Lorenzo Perone, una delle figure chiave per la sua sopravvivenza in lager.
Il viaggio picaresco di Levi per tornare a casa dopo la liberazione di Auschwitz.
Gli ultimi, difficili, giorni prima della liberazione del campo di Auschwitz ad opera dell'Armata Rossa.
Levi e l'esame di chimica che gli consentirà di lavorare nei laboratori di Monowitz come analista.
Primo Levi e l'amicizia con Jean Samuel, detto il “Pikolo”, dentro e fuori da Auschwitz.
Alberto Dalla Volta, il grande amico di Primo Levi dentro Auschwitz.
Levi e la macchina infernale del lager: perdita di identità e disumanizzazione del prigioniero.
L'arrivo di Primo Levi ad Auschwitz: i drammatici e concitati minuti della prima selezione da parte delle SS.
Il lungo viaggio da Fossoli ad Auschwitz: la corsa lenta verso l'ignoto, il dramma dei prigionieri.
Il breve periodo in cui Primo Levi trascorre la sua prigionia nel campo di detenzione di Fossoli, una frazione di Carpi (MO).
La retata fascista nel covo della banda partigiana in cui milita anche Primo Levi.
Primo Levi entra a far parte di una banda partigiana operante sulle montagne piemontesi, all'interno della quale però, presto, una spia fascista li venderà al nemico.
Primo Levi ed il grande amore della giovinezza: Vanda Maestro. Il rapporto platonico li vedrà condividere due dei momenti più drammatici della vita, ovvero la cattura da parte dei fascisti e la deportazione ad Auschwitz.
Primo Levi, il suo grande amore per la montagna e l'amicizia con Sandro Delmastro, compagno di scalate.
Primo Levi e un'infanzia scolastica difficile a causa della sua corporatura gracile.
La nascita di Primo Levi ed il legame con il suo appartamento al civico nr. 75 di Corso Re Umberto, a Torino.
Nasce il primo episodio del podcast dedicato interamente a Primo Levi.