Podcasts about stati uniti

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Radio Bullets
21 aprile 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 21, 2025 19:44


Gaza: l'IDF in un indagine sui 15 paramedici uccisi rileva “fallimenti professionali”.India: un morto ogni tre minuti, le strade indiane le più pericolose al mondo.Russia e Ucraina si sono accusate a vicenda di aver violato la tregua pasquale.USA: dettagli di un bombardamento in una seconda chat Signal del Segretario della Difesa.Sudan: i tagli di Trump colpiscono chi ha fame.Tunisia: pesanti condanne a importanti figure dell'opposizione Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Gli speciali di Radio Popolare
Speciale Podcast Ho detto R1PUD1A - secondo episodio

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Apr 20, 2025 28:26


“Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un'analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c'è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Secondo episodio: La guerra non è popolare. L'Europa si riarma con 800 miliardi. In questi anni aveva già raddoppiato la propria quota di spese militarti, soprattutto comprando dagli Stati Uniti. Lo faremo di più, visto che Trump disinvestirà dalla Nato e dall'Europa. E' la “fine delle illusioni”, come dice Von der Leyen, di essere garantiti dalla pace, perché d'ora in poi bisognerà usare la forza. E intanto si educa la popolazione con manuali che dicono: “In caso di guerra…”. La propaganda è altissima perché non c'è nulla di più antipopolare e antidemocratico della guerra e la militarizzazione d'Europa è tutta sulle spalle dei suoi cittadini. Con Michele Paschetto di EMERGENCY vi racconteremo come in Afghanistan in più di venti anni di guerre le cure abbiamo svolto un ruolo straordinario di mediatore. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it

Italian Podcast
News In Slow Italian #640- Easy Italian Radio

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 9:31


Come sempre, la prima parte della trasmissione è dedicata all'attualità. Inizieremo parlando della recente intervista rilasciata dal capo dei servizi segreti russi, durante la quale ha lanciato minacce alla Polonia e ai Paesi baltici. Le sue dichiarazioni hanno suscitato preoccupazioni circa un possibile ampliamento dell'aggressione russa oltre l'Ucraina, coinvolgendo altri stati europei. Passeremo, poi, alle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina in merito ai dazi commerciali. Pechino ha ribadito la propria determinazione a resistere a ogni forma di trattamento ritenuto ingiusto, lanciando un appello ad altri paesi affinché si oppongano alle tattiche di prevaricazione di Trump. La terza notizia riguarda uno studio tedesco che mette in luce alcune idee sbagliate sul reddito di base universale. Se ne discute da tempo, ma ora disponiamo di risultati concreti che possono farci comprendere meglio gli effetti di questa misura. E infine, chiuderemo la prima parte del programma parlando della decisione di Papa Francesco di avviare il processo di canonizzazione di Antoni Gaudí.    Nella sezione di grammatica, presenteremo un dialogo ricco di esempi sull'uso del Past Tense: Special Rules and Uses of the passato prossimo. La sezione dedicata alle espressioni, invece, sarà incentrata su un altro proverbio italiano: Cogliere l'occasione al volo. - Il capo dell'intelligence russa minaccia Polonia e Paesi baltici - Pechino sembra determinata a resistere ai dazi imposti da Donald Trump - Uno studio tedesco sfata i pregiudizi sul reddito di base universale - Papa Francesco avvia il processo di canonizzazione dell'architetto Antoni Gaudí - Allarme uova: gli Stati Uniti chiedono soccorso all'Italia - La Dolce Vita corre sui binari italiani

Il Mondo
Iran e Stati Uniti provano a trattare sul nucleare, a Roma. In Turchia gli studenti ancora in piazza.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 22:38


Si svolgerà domani a Roma il secondo round di colloqui tra Stati Uniti e Iran sul futuro del programma nucleare iraniano, dopo quello del 12 aprile in Oman. Con Luciana Borsatti, giornalista.Oggi si apre il processo a diversi giornalisti fermati durante le mobilitazioni delle ultime settimane, accusati di aver documentato gli scontri e di aver preso parte a raduni non autorizzati. Con Ylenia Gostoli, giornalista, da IstanbulOggi parliamo anche di:Film • Queer di Luca GuadagninoCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Nessun luogo è lontano
Meloni da Trump: si accorciano le distanze

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025


"È una persona eccezionale" - ha detto il presidente Donald Trump riferendosi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita negli Stati Uniti. La premier ha potuto portare a casa un buon risultato diplomatico, con le promesse di un futuro viaggio del presidente in Italia e di un'imminente confronto sui dazi all'Europa. Roma, insomma, pare stia guadagnando terreno rispetto ad altre cancellerie europee nel dialogo con gli Stati Uniti, e a confermarlo ci sarebbero anche la visita odierna del vice presidente J. D. Vance e i colloqui tra i diplomatici iraniani e statunitensi pervisti per sabato nella capitale italiana. Ne parliamo con Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all'Università di Bologna, e con Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po.

Esteri
Esteri di venerdì 18/04/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 28:59


1) L'incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L'università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

RadioUtopia
Episode 250: Colloqui sul nucleare a Muscat tra Iran e Stati Uniti. Primo round

RadioUtopia

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 5:20


Colloqui sul nucleare a Muscat tra Iran e Stati Uniti. Primo round.A cura di Domenico Frascà di Frascà & Partners, Analisi geopolitica e politico-istituzionale.

MIster Gadget
18 Apr: Nuovo capitolo nella lotta al telemarketing

MIster Gadget

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 6:54


Nell'eterna lotta tra il garante delle comunicazioni e il telemarketing selvaggio potrebbe arrivare un nuovo importante capitolo, sveliamo cosa sta per succedere. La Germania si prepara a rispondere a Starlink, ecco cosa sta preparando. Sentenza storica negli Stati Uniti, per google potrebbe cambiare tutto. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Pagella Politica Podcast
Il bilancio dell'incontro tra Trump e Meloni

Pagella Politica Podcast

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 17:30


Questa settimana Giorgia Meloni ha incontrato alla Casa Bianca, a Washington, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'incontro tra la presidente del Consiglio e Trump era molto atteso, soprattutto perché i due leader hanno parlato della questione dei dazi.  Che cosa si sono detti Meloni e Trump? Com'è andato l'incontro tra i due? E quali errori hanno commesso nelle loro dichiarazioni? Tutte le risposte nella nuova puntata del nostro podcast. Seguiteci sui nostri siti Pagella Politica e Facta sui nostri profili Facebook, Instagram, X, Telegram, Threads, TikTok e Bluesky. Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato, prodotto da Jessica Mariana Masucci Link utili: Com'è andato l'incontro tra Meloni e Trump  Il fact-checking dell'incontro tra Meloni e Trump L'altra faccia dell'export verso gli Stati Uniti riserva sorprese CREDIT BRANI “Right on target” di Lemonmusicstudio  “Slow piano blues” di JuliusH

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Tra Trump e Meloni molta stima, ma solo annunci e pochi fatti | Il Corsivo di Venerdì 18 Aprile 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 1:46


Tra Trump e Meloni molta stima, ma solo annunci e pochi fatti. La premier Giorgia Meloni incassa la stima personale e politica di Donald Trump ("è una persona eccezionale, l'Italia è il principale alleato americano finchè resta lei"), ha detto il tycoon, ottiene dal presidente americano il via libera alla trattativa sui dazi su scala europea con un vertice a Roma, conferma la soglia del 2% delle spese militari e l'investimento di 10 miliardi da parte delle imprese italiane negli Stati Uniti. Il resto rimangono annunci spray e buoni propositi, tanta comunicazione e propaganda, ma fatti intorno allo zero. Un incontro in linea con l'atlantismo italiano. Chi pensava l'incontro tra Trump e Meloni come un D-Day oggi si deve ricredere. Certo, Meloni è la prima leader europea a parlare con Trump dopo la guerra commerciale, ma la nostra premier non aveva alcun mandato europeo per trattare sui dazi, anche se aveva concordato con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen alcune indicazioni da seguire, quindi si è mossa esattamente come avevano fatto tutti gli altri presidenti del consiglio italiani nel corso della Storia, seguendo la linea atlantista nel senso più ortodosso. Non poteva che andare così. Del resto l'Italia è un paese a sovranità limitata e controllata dagli Stati Uniti, e chiunque governi a Washington, democratici o repubblicani, a Roma va bene. Così è avvenuto nel passato, così abbiamo visto in queste ore nello studio ovale della Casa Bianca. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Mondo
Le università statunitensi sono sotto attacco. Il decreto sicurezza peggiora la vita nelle carceri italiane.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025 25:20


L'amministrazione Trump ha sospeso 2,2 miliardi di dollari di finanziamenti all'università di Harvard, dopo che ha rifiutato di piegarsi a una serie di richieste della Casa Bianca. Con Alexander Stille, giornalista e scrittore, da New York.La settimana scorsa, dopo la firma del presidente della repubblica Sergio Mattarella, è entrato il vigore il decreto sicurezza, introduce ne codice pensale una ventina di nuovi reati e aggravanti. Con Luigi Mastrodonato, giornalista.Oggi parliamo anche di:YouTube • Tracey Emin. What do artists do all day? su Art Documentarieshttps://www.youtube.com/watch?v=WZBkxqNJC9gCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Nessun luogo è lontano
Visite incrociate Europa-USA

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025


Mentre a Washington il presidente Donald Trump incontra la premier Giorgia Meloni per discutere dei dazi imposti e poi sospesi all'Unione Europea, il presidente Emmanuel Macron incontra all'Eliseo il segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff. Al centro dei colloqui tra Stati Uniti e Francia figura la guerra in Ucraina. Ne parliamo con Giovanni Legorano, giornalista, ex corrispondente del WSJ dall'Italia, lavora per “Time” da Roma, Dino Amenduni, esperto in comunicazione politica e socio di Proforma, e Danilo Ceccarelli, collaboratore di Radio24 a Parigi.

Focus economia
La Bce taglia i tassi di 25 punti base, al 2,25%

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025


Un nuovo taglio dei tassi, come ampiamente previsto. Una nuova, preoccupata, diagnosi dell economia. La Banca centrale europea ha ridotto il costo ufficiale del credito di 25 punti base per la settima volta da giugno portando il tasso sui depositi, quello di riferimento, al 2,25% dal 2,50%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,40% dal 2,65% e quello sui prestiti marginali al 2,65% dal 2,90%. La decisione è stata unanime, e se sono state discusse «ipoteticamente» diverse opzioni - ha spiegato in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde - nessuno ha proposto un taglio più incisivo. Soprattutto è stata modificata la diagnosi dell'economia. Ormai l'unico riferimento alle pressioni sui prezzi, nel comunicato ufficiale, è l'«elevata crescita delle retribuzioni» che è però parzialmente assorbita dalla moderazione dei profitti: la dinamica dei prezzi, come già a marzo, è ormai orientata a tornare all'obiettivo del 2% su basi sostenibili. «Anche l'inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi», è l'aggiunta importante ai comunicati delle precedenti riunioni: era tassello mancante, e atteso, nel processo di disinflazione. Non sembra quindi esserci più bisogno, nelle parole della Bce, di una politica monetaria restrittiva: un tasso al 2,25% è del resto in un'area compatibile con il tasso nominale neutrale (difficilmente individuabile). Lagarde ha però ricordato che il concetto di tasso neutrale è rilevante «in un'economia senza shocks», e non è il caso attuale. Anche in questa occasione Lagarde non ha spiegato meglio in che modo è "pronta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione" ora che l'incertezza sta terremotando i mercati. La Banca centrale europea continuerà a seguire il suo approccio: deciderà i suoi prossimi passi riunione dopo riunione», sulla base delle prospettive di inflazione. La politica monetaria, ha aggiunto Lagarde, dovrà essere «pronta», e quindi «attenta a tutti gli sviluppi e in particolare a quelli dei nuovi shocks», e «agile», per avere «un approccio coerente». A una domanda sulle accuse di Donald Trump a Jerome Powell, Lagarde ha detto di avere «molto rispetto per il mio stimato collega e amico Jay Powell e noi abbiamo un solido rapporto tra banchieri centrali decisivo per avere una solida infrastruttura finanziaria». Questo rapporto continuerà «in modo imperterrito e senza cambiamenti, ne sono sicura». Intanto l'euro, che continua a veleggiare intorno 1,13 sul dollaro terremotato da Trump, toglie pressioni inflazionistiche dal campo per la Bce, ma se sale troppo si aggiunge ai dazi nel togliere competitività all'export europeo. Interviene per commentare la notizia Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Il Sole 24 Ore.Dfp: Giorgetti, quadro soggetto anche a rischi positivi. Ma per Upb 68mila occupati a rischio con i daziSi sono tenute questa mattina le audizioni alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Documento di finanza pubblica, che andrà inviato alla Commissione europea entro il 30 aprile dopo l'esame del Parlamento. In commissione è intervenuto anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha spiegato: tutte le simulazioni contenute nel Dfp "sono basate su ipotesi più sfavorevoli e pertanto forniscono indicazioni in senso peggiorativo sulla crescita e finanza pubblica. Ciò nonostante, sembra prospettarsi uno scenario meno avverso di quello messo in conto nelle previsioni ufficiali; più favorevole in termini sia di possibile esito finale della struttura dei dazi a livello internazionale, sia di variabili esogene (quali i prezzi dell'energia e i tassi d'interesse) che condizionano la crescita. Il quadro macroeconomico è pertanto soggetto anche a rischi positivi". A mettere però in guardia sull'esito della guerra commerciale in atto ci ha pensato la presidente dell'Upb Lilia Cavallari che in audizione sul Documento di finanza pubblica ha spiegato: "I dazi Usa impatteranno, tenendo conto anche degli effetti indotti, su quasi tutti i settori dell'economia italiana, con una perdita a livello aggregato di valore aggiunto nell'ordine di tre decimi di punto percentuale". E ha aggiunto: "In termini di occupazione l'effetto è quantificabile in circa 68 mila occupati totali in meno". A risentirne maggiormente, secondo le simulazioni dell'Upb, sarebbero i settori farmaceutico, attività estrattive, automotive, prodotti chimici, attività metallurgiche e fabbricazione di macchinari. Upb, insieme alla Corte dei Conti, denuncia anche che le informazioni del Dfp sono incomplete e forniscono un quadro limitato. Per una disamina del quadro offerto dal Dfp, spiega la Corte dei Conti, "manca non solo lo sviluppo programmatico (inciso dalla difficoltà di definire al momento una ricostruzione puntuale delle necessità in gioco), ma anche (e soprattutto) un dettaglio informativo determinante su diversi capitoli della politica finanziaria di breve e medio periodo: sono limitate le indicazioni sulla composizione della spesa per settori, non vi sono elementi e indicazioni adeguate sulle modifiche su cui si sta lavorando per il ridisegno del Pnrr, mancano indicazioni sulle scelte che ci si propone di assumere sul fronte della spesa per il settore della difesa. Elementi che rendono difficile valutare la tenuta del quadro complessivo e la sua coerenza con quelle che sono le priorità dell'azione di governo". Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.Meloni alla Casa BiancaLa Casa Bianca ha reso noto il programma dell'incontro di oggi alla Casa Bianca del presidente Donald Trump con la premier italiana Giorgia Meloni. Alle 12.05 (le 18.05 in Italia) è previsto un lunch nel cabinet room tra i due leader (chiuso alla stampa), quindi un'ora dopo il bilaterale nello Studio Ovale (con il pool dei reporter della Casa Bianca e i giornalisti italiani). Stamattina Trump ha dichiarato: "Ho avuto un colloquio molto produttivo con la presidente del Messico ieri. E ho incontrato i rappresentati al commercio giapponesi, è stato un incontro produttivo. Tutti i Paesi, inclusa la Cina, vogliono incontrarci. Oggi l'Italia". In attesa dell'incontro un alto dirigente Usa durante una call sulla visita alla Casa Bianca della premier italiana ha spiegato che Trump e Meloni hanno una "very special relationship" è "un partner economico chiave per gli Stati Uniti, uno dei principali mercati Ue per beni e servizi americani, e ospita importanti installazioni militari statunitensi e Nato. L'importanza della lunga relazione tra gli Stati Uniti e l'Italia non può essere sottovalutata". Lo stesso dirigente ha spiegato che: Donald Trump e la premier Giorgia Meloni parleranno di dazi ma la visita non è concentrata solo sulle tariffe. Il Washington Post, il foglio della capitale Usa, stamattina ha titolato: «L Europa affida le sue speranze commerciali a Meloni, la sussurratrice di Trump». È la terza volta che Giorgia Meloni siederà nello Studio Ovale, ma è come se fosse la prima. Una prima assoluta, perché - inutile girarci intorno - incrocia interessi globali e non solo bilaterali. La premier italiana, a quanto trapela, punta a facilitare un incontro tra Trump e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, puntando su investimenti negli Usa e sull acquisto di gas naturale liquefatto. E dall'altra intende proporre uno scudo militare a Kiev. Proprio ieri Meloni e von der Leyen si sono sentite al telefono: Bruxelles ha ribadito che sui dazi la competenza negoziale resta all Ue. Intanto l'Unione si prepara all'eventualità di non trovare alcun accordo sul tema, lavorando alle contro-tariffe doganali nei confronti degli Usa e guardando alla Cina. Parliamo con l'inviato a Washington Vincenzo Miglietta, Radiocor.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Meloni da Trump. Incontro per l'Italia o per l'Europa?

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025


La Premier è negli Stati Uniti per incontrare il Presidente americano Trump. Bilaterale Usa-Italia o Usa-Unione Europea? Cerchiamo di capire con quale mandato Giorgia Meloni affronta questo incontro assieme a Barbara Fiammeri de Il Sole 24 Ore, inviata a Washington.Maltempo. Disagi soprattutto nel Nord Italia con frane, allagamenti e interruzioni dei servizi pubblici di trasporto. Chiediamo a Mattia Gussoni de IlMeteo.it quanto durerà questa perturbazione e cosa si prevede per il fine settimana pasquale.In chiusura di puntata: c'è vita oltre la Terra?La scoperta di acqua e idrogeno nell'esopianeta K2-18b a oltre 124 anni luce dal nostro pianeta. Con noi l'astrofisico Gianluca Masi.

Esteri
Esteri di giovedì 17/04/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025 28:11


1) Gaza e i suoi fotografi. A 24 ore dall'uccisione della fotografa palestinese Fatma Hassouna, il World Press Photo assegna il premio ad un'altra reporter della striscia, che testimonia il dramma e l'orrore delle centinaia di bambini mutilati dai bombardamenti israeliani. (Silvia Gìson - Save The Children) 2) Stati Uniti, Donald Trump contro il capo della Fed. Il presidente Usa si scaglia contro Powell minacciando il suo licenziamento dopo che questo aveva criticato la sua politica dei dazi. (Roberto Festa) 3) Guerra in Ucraina, gli inviati statunitensi incontrano delegati europei e ucraini a Parigi per riaprire il dialogo per un accordo con mosca. (Francesco Giorgini) 4) Haiti, duecento anni fa il debito d'indipendenza. Il prezzo pagato dall'isola caraibica alla Francia per la sua libertà che pesa ancora oggi. (Nikos Moise - fotogiornalista Haitiano) 5) World Music. Ad Abidjan, in Costa d'Avorio, la 17esima edizione del Festival delle Musiche Urbane. (Marcello Lorrai)

RadioUtopia
Episode 31: BLACKKKLANSMAN

RadioUtopia

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025 5:35


BlacKkKlansman, l'adattamento cinematografico dell'omonimo libro, in cui l'ex poliziotto afroamericano Ron Stallworth racconta come sia riuscito a inflitrarsi nel Ku Klux Klan, sventando un imminente attentato al movimento nero delle Black Panther. Il film, diretto da Spike Lee, ha vinto il premio Oscar nel 2019 per la Migliore Sceneggiatura Non Originale. Un'inaspettata commedia politica, irriverente e sopra le righe, che attraverso la satira e il paradosso racconta i difficili anni della lotta razziale negli Stati Uniti. 

SBS Italian - SBS in Italiano
Hamas respinge la proposta israeliana, mentre proseguono i negoziati USA-Iran sul nucleare

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 14:58


Il primo ministro israeliano Netanyahu ha incontrato le truppe al fronte a Gaza. Intanto oggi il capo dell'International Atomic Energy Agency visiterà Teheran nell'ambito dei negoziati in corso sul nucleare con gli Stati Uniti.

Nessun luogo è lontano
USA, Russia e Cina: nuovi sconvolgimenti internazionali

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025


Il presidente Donald Trump è sempre più perentorio nelle sue richieste: agli occhi di Washington, l'Europa deve allinearsi agli Stati Uniti, spezzando ogni ambiguità nei rapporti con la Cina. Domani, durante il viaggio di Meloni a Washington, la premier potrebbe provare a mediare anche se con Trump ogni apertura resterebbe comunque incerta. Intanto, la Russia osserva l'andamento delle dinamiche internazionali. Ne parliamo con Giovanni Borgognone, docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino.Nel frattempo, continua il viaggio di Xi Jinping nel Sudest asiatico. Dopo il Vietnam, il presidente cinese è volato in Malaysia per stringere nuovi accordi commerciali. Mentre un tempo alcuni paesi dell'ASEAN prendevano le distanze da Pechino rivolgendosi verso Washington, ora tornano a guardare verso Oriente. Ne parliamo con Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia di ISPI.

Esteri
Esteri di mercoledì 16/04/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 27:43


1) Gaza è una gigantesca fossa comune. Medici senza frontiere denuncia la situazione nella striscia mentre il governo israeliano assicura: nessun aiuto entrerà a Gaza. (Chantal Meloni - Unimi) 2) Regno Unito, la definizione legale di donna si basa solo sul sesso biologico. Con una sentenza, la corte suprema britannica, stabilisce che le donne trans non hanno diritto a condividere le tutele previste per le donne biologiche. (Simone Alliva - Domani) 3) Stati Uniti, il caso Abrego Garcia deportato per sbaglio in El Salvador. “Non è stato fatto niente per riportarlo indietro” accusa una giudice federale. (Roberto Festa) 4) Mentre il mondo va a rotoli, l'economia cinese cresce superando le aspettative. La crescita ha superato l'obiettivo annuale fissato da Pechino per il 2025. (Gabriele Battaglia) 5) Spagna, la storia di Richard e della sua famiglia che da 16 anni lotta contro uno sfratto è diventata un simbolo del diritto alla casa. Ora l'Onu chiede al governo di Madrid di occuparsene. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Graphic Novel. “Vann Nath - Un sopravvissuto all'inferno cambogiano” di Matteo Mastragostino e Paolo Castaldi. (Luisa Nannipieri)

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Radio Bullets
16 aprile 2025 - Notiziario mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 17:44


Sudan: milioni di sfollati mentre la guerra entra nel suo terzo anno.Gaza: Hamas rifiuta la proposta di accordo di Israele che continua a bombardare.Le Maldive vieta l'ingresso ai passaporti israeliani in risposta alla guerra a Gaza.Introduzione al notiziario: la voce che sfida il silenzio.  Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Radio Bullets
17 aprile 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 13:00


- OMS: gli Stati membri hanno elaborato un Accordo sulla Pandemia- California: presto un'azione legale per fermare i dazi imposti da Trump- Gaza: il video di un soldato israeliano nella mani della Jihad islamica palestineseIl Notiziario Mondo di Radio Bullets oggi con Raffaella Quadri.

Corriere Daily
Stallo sull'Ucraina. Trump contro Harvard. Richiamo di Mattarella

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 20:38


Giuseppe Sarcina spiega perché le trattative per il cessate il fuoco procedono a fatica sia tra Stati Uniti e Russia sia per quanto riguarda la linea che l'Europa dovrebbe adottare. Marilisa Palumbo racconta la battaglia tra il presidente Usa e la celebre università, che ha rifiutato di conformarsi alle richieste del governo. Claudio Del Frate parla dei rilievi di incostituzionalità segnalati dal Capo dello Stato nella legge sui risarcimenti per le vittime del Ponte Morandi.I link di corriere.it:Berlino apre all'invio dei supermissili Taurus in Ucraina e la Russia torna alle minacce: «Statene fuori»Obama si schiera con Harvard contro Trump: «Ha dato l'esempio»Mattarella e la legge sul Ponte Morandi: «A rischio incostituzionalità, discrimina tra figli»

Focus economia
Le Pmi alla prova dei dazi

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025


Secondo una simulazione del Documento di finanza pubblica, i dazi previsti sulle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti (attualmente al 10%) potrebbero ridurre la crescita del PIL italiano dello 0,3% nel 2025 e fino all’1,7% entro il 2027. Questo scenario impatta soprattutto le PMI italiane, chiamate a reagire. In risposta, Confindustria e Intesa Sanpaolo hanno attivato un piano da 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 40 destinati al Sud. Stefano Barrese ha sottolineato come il Mezzogiorno stia diventando un polo manifatturiero competitivo a livello europeo. Ne parliamo con Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa SanpaoloConfcommercio: consumi fermi (al di sotto del livello di vent'anni fa) e impatto dei dazi frenano la crescitaL'incertezza generata dalla politica commerciale USA ha portato Confcommercio a rivedere al ribasso le previsioni di crescita del PIL italiano per il 2025 e 2026 (+0,8% e +0,9%). Nonostante ciò, le stime restano più ottimistiche di quelle del governo grazie a inflazione sotto controllo, occupazione elevata e aumenti salariali. Sangalli sottolinea l'importanza del turismo e del terziario. Tuttavia, i consumi restano stagnanti e il potere d’acquisto italiano è nettamente inferiore rispetto a Germania e Francia, soprattutto per via della bassa produttività del lavoro. Interviene Mariano Bella, direttore Ufficio studi ConfcommercioMade in Italy day 2025 fra incertezze e difficoltàIl 15 aprile si celebra la Giornata nazionale del Made in Italy, istituita nel 2024 e legata alla nascita di Leonardo da Vinci. In questa occasione, a Villa Madama sono stati assegnati i Premi Leonardo 2025, che riconoscono il valore delle imprese italiane. Tuttavia, il Made in Italy è messo alla prova da dazi USA e problemi strutturali interni. L’azienda SMA Road Safety è un esempio di eccellenza che denuncia concorrenza sleale, costi elevati e carenza di tutela. Serve, secondo il CEO, una strategia nazionale a sostegno dell’identità industriale italiana. Il commento è di Sergio Dompe' presidente del Comitato Leonardo, interviene poi Roberto Impero, AD di SMA Road Safety

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Due anni di guerra in Sudan

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025


Iniziamo la puntata collegandoci con Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York, che ci aggiorna con le ultime notizie che arrivano dagli Stati Uniti.Oggi sono due anni dall’inizio del conflitto in Sudan, una guerra dimenticata. Ne parliamo con Elena Giovanella, anestesista e coordinatrice medica del Centro Salam di EMERGENCY (Khartoum), era presente in Sudan durante lo scoppio della guerra. Processo a Santanchè, “da riscrivere i capi di imputazione”. Udienza rinviata al 13 maggio. Ci spiega tutto Sara Monaci, giornalista de Il Sole 24 Ore.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la “Legge Morandi”, sul ristoro dei parenti delle vittime di crolli di strade e autostrade, ma invia una lettera ai Presidenti di Camera e Senato per indicare il rischio incostituzionalità. Alfonso Celotto, docente di diritto costituzionale all’Università degli Studi Roma Tre, ci spiega il motivo.

Esteri
Esteri di martedì 15/04/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 29:29


1) Dal 2 marzo scorso senza aiuti e sotto le bombe. La testimonianza dalla Striscia di Gaza. (Roberto Guerrieri – MEme4rgemcy) 2) Stati Uniti. No di Harvard ai ricatti di Donald Trump. 3) Sudan, due anni di guerra invisibile. 30 mila morti e 12 milioni di sfollati. (Chiara Zaccone – Coopi) 4) Francia. Carceri colpiti da un'ondata di attentati notturni. Il punto di Esteri. 5) Salvador. Più carceri per più deportati. Il Presidente Bukele tenta di sedurre Washington. 6) Spagna. Piano del governo Sanchez per frenare l'espansione delle università private che puntano più al profitto che alla ricerca. 7) Rubrica sportiva. Il dramma di Sebastian Chabal rilancia il dibattito sui danni correlati al gioco del rugby. 8) Restiamo umani. 14 anni senza Vittorio VIK Arrigoni.

Nessun luogo è lontano
Razzi su Sumy, raid su Gaza, colloqui sul nucleare

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 14, 2025


Si sono svolti sabato a San Pietroburgo i colloqui tra Vladimir Putin e Steve Witkoff, l'inviato speciale del presidente Trump. Poche ore dopo, Mosca ha bombardato l'Ucraina. Ne parliamo con Davide Maria de Luca, collabora per il Domani e la Radiotelevisione svizzera.Si è concluso "positivamente" il primo round dei colloqui tra Stati Uniti e Iran ospitato dall'Oman. I prossimi colloqui si terranno a Roma, sede presumibilmente scelta dalla parte americana. Sul tavolo, la limitazione dei programmi missilistici e la richiesta, chiara, che l'Iran cessi il sostegno alle milizie alleate nella regione. Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento. I dossier aperti di Donald Trump: Cina, Ucraina e Iran. Ne parliamo con Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali (CeSI)

Corriere Daily
La strage di Sumy. Le incertezze sui dazi. Riecco Papa Francesco

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 19:44


Lorenzo Cremonesi racconta il bombardamento russo sulla città ucraina, che ha provocato la morte di 34 civili e il ferimento di altri 117. Giuseppe Sarcina parla della sospensione delle tariffe sui prodotti tech e delle possibili imposizioni di altre misure, che agitano gli Stati Uniti. Gian Guido Vecchi fa il punto sulla salute del Pontefice, riapparso in pubblico al termine della Messa in San Pietro per la Domenica delle Palme.I link di corriere.it:Attacco missilistico russo su Sumy: 34 mortiApple, Amazon e le altre Big Tech sono davvero al sicuro dai dazi di Trump?Il Papa in piazza: «Buona Domenica delle Palme, buona Settimana Santa!»

Radio Bullets
14 aprile 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 17:03


Gaza: Israele intensifica i bombardamenti  e colpisce un ospedale nel nord. Afghanistan: il leader dei talebani difende le esecuzioni.Gabon: il leader del colpo di Stato vince le elezioni.Ecuador: al ballottaggio il presidente in carica e un avvocato di sinistraIntroduzione notiziario: la lezioni di Averroè Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Italian Podcast
News In Slow Italian #639- Easy Italian Conversation about Current Events

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Apr 11, 2025 8:46


Come sempre, apriamo il nostro programma con uno sguardo alle notizie di attualità. Inizieremo con la recente sentenza che ha coinvolto Marine Le Pen, la quale ha provocato reazioni e attacchi all'autorità giudiziaria da parte di leader di destra e populisti in Francia, in Europa e negli Stati Uniti. Proseguiremo con l'annuncio dell'Ungheria di voler uscire dalla Corte Penale Internazionale. Il primo ministro Viktor Orbán ha definito la CPI un “tribunale politico” e ha citato il mandato d'arresto contro Netanyahu come esempio di faziosità. Nella nostra sezione dedicata alla scienza, parleremo di un nuovo studio secondo cui gli europei più poveri vivono in media più a lungo degli americani più ricchi. Infine, chiuderemo la prima parte del programma raccontandovi del discorso da record pronunciato al Senato statunitense dal senatore Cory Booker.    Nelle sezioni dedicate alla grammatica e alle espressioni, proporremo dei dialoghi che ci porteranno alla scoperta della cultura italiana. L'argomento grammaticale del primo dialogo è il Past Tense: Irregular Past Participles in the passato prossimo. L'ultima conversazione, invece, sarà incentrata su un proverbio italiano molto comune: dare una mano. - La condanna di Marine Le Pen ha indignato l'estrema destra, ma le implicazioni politiche restano incerte - L'Ungheria annuncia il ritiro dalla Corte penale internazionale - Anche i più poveri in Europa vivono quanto i ricchi americani - Il senatore statunitense Cory Booker batte un record di 68 anni con il suo discorso di 25 ore - Le nozze di Jeff Bezos nella città più fragile del mondo - Borghi spopolati in vendita: la sfida del Trentino

Nessun luogo è lontano
Washington e Mosca si parlano

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 11, 2025


Stona la presenza virtuale del Segretario della Difesa statunitense Pete Hegseth alla 27ª riunione dell'Ukraine Defense Contact Group, proprio mentre a San Pietroburgo si intensificano i rapporti tra Russia e Stati Uniti, con l'incontro odierno tra Steve Witkoff e Vladimir Putin. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista del Sole 24 Ore, e Alessandro Colombo, professore di Relazioni internazionali all'Università Statale di Milano, ha scritto “Il suicidio della pace. Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989-2024)” (Raffaello Cortina Editore).Annunciati fondi all'Ucraina per droni e riparazioni dei mezzi, ma rischiano di non bastare senza un aiuto certo dagli Stati Uniti, sempre più orientati su altri fronti. Ne parliamo con Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa.

Focus economia
Guerra commerciale al rialzo tra Usa e Cina, chi rischia di più?

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 11, 2025


Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.

SBS Italian - SBS in Italiano
Guerra dei dazi: "La Cina è arrivata abbastanza preparata a questa seconda ondata"

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Apr 10, 2025 14:10


Donald Trump porta al 125% i dazi sui beni importati dalla Cina negli Stati Uniti e Pechino lo accusa di bullismo.

Nessun luogo è lontano
Trump: dietrofront sui dazi

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 10, 2025


Il presidente Donald Trump ha annunciato una sospensione di 90 giorni dei dazi imposti lo scorso 2 aprile. Tuttavia, la misura non riguarda la Cina, che continua a essere soggetta a dazi pari al 125%. Questa scelta alimenta l'escalation commerciale, con l'intento dichiarato di prendere posizione contro il dragone cinese. Tuttavia, la scelta di Trump rischia di compromettere la credibilità degli Stati Uniti, inducendo altri Paesi a orientarsi verso la Cina come partner preferenziale, attratti dalla sua maggiore stabilità e prevedibilità nelle relazioni internazionali. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24Ore da New York e Roberto Menotti, Vice direttore di Aspenia.La visita di Re Carlo in Italia rappresenta un segnale di vicinanza tra il Regno Unito e il Vecchio Continente. Ne parliamo con Tiziana Prezzo, inviata di Sky Tg24, autrice di “Il regno fragile. Le difficoltà della Corona, gli effetti della Brexit, la svolta laburista” (People editore).

Focus economia
Perché Trump ha dovuto fare dietrofront sui dazi

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 10, 2025


Dopo 18 mila miliardi di dollari di valore azionario spazzato via dal suo ingresso alla Casa Bianca, dopo 14.500 miliardi volatilizzati dalle borse mondiali solo nei cinque giorni lavorativi dall'annuncio dei dazi «reciproci» perdite medie per oltre 50 mila dollari per ogni americano sul risparmio in azioni Donald Trump tenta la prima marcia indietro. Quando ne ha dato l annuncio lui stesso ieri, la capitalizzazione di mercato sparita nelle prime undici settimane della sua presidenza era simile al prodotto lordo della Cina: la prima (di gran lunga) economia al mondo per volumi di produzione. [ ] avrà pesato il rischio concreto di una recessione americana autoinflitta e targata Trump. Ma dev'essere stata un occhiata più ampia alla situazione, a far capire al presidente che non poteva tenere. Ne parliamo con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi.Il consiglio di The Donald: «Ora è il momento di comprare». E le sue aziende guadagnano il 21%L'invito di Donald Trump arriva alle ore 9,37 di lunedì 9 aprile, ovviamente, attraverso il suo social Truth. Tre ore e mezzo più tardi il presidente statunitense annuncia il rinvio di 90 giorni dei dazi «reciproci» contro tutto il mondo che hanno sconvolto le Borse globali per cinque sedute, abbattendone il valore di oltre 10 mila miliardi di dollari. La notizia della sospensione delle tariffe e delle trattative per evitarne l entrata in vigore è un nuovo choc, ma di segno contrario, per gli investitori che si precipitano ad acquistare azioni a piene mani, spingendo l S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq a rialzi senza precedenti. La previsione di Trump era insomma corretta e, d altra parte, proveniva da chi aveva il potere di tradurla in realtà. Se si trattasse dell amministratore delegato di un azienda si tratterebbe di manipolazione del mercato; provenendo dal presidente degli Stati Uniti non è chiaro se il consiglio di comprare azioni violi qualche norma né chi, nel caso, potrebbe sanzionarlo. Sta di fatto che chi ha accolto il suggerimento di Trump è riuscito ad anticipare un rimbalzo da record che ha portato l S&P 500 a guadagnare 5400 miliardi di capitalizzazione nel giro di poche ore. Intanto arrivano le accuse da parte dell'opposizione. Il deputato democratico Adam Schiff ha chiesto al Congresso di indagare se il presidente Donald Trump abbia commesso insider trading o manipolazione del mercato quando ha all'improvviso sospeso una serie di dazi, facendo schizzare alle stelle i prezzi delle azioni, dopo che in mattinata poco dopo l'apertura dei mercati aveva invitato su Truth a comprare azioni. "Farò del mio meglio per scoprirlo - ha detto Schiff al Time - Le monete dei meme di famiglia e tutto il resto non sono al di fuori di insider trading o di arricchimento personale. Spero di scoprirlo presto". Interviene Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.itAuto e moda affondano l'industria: -0,9% a febbraio, -2,7% su anno Alimentari. E poi legno e carta. L elenco dei settori in crescita termina già qui, offrendo il senso immediato di un altro mese di sofferenza per la produzione industriale. In calo a febbraio per il 25esimo mese consecutivo su base tendenziale (-2,7%), frenata che si allarga anche al confronto mensile (-0,9%), invertendo la rotta dopo il rimbalzo del primo mese dell anno. A livello di macro-comparti solo l energia è in progresso mentre altrove ci sono soltanto segni meno, con l abisso di dieci punti in meno per l area dei beni strumentali. Macchinari e mezzi di trasporto sono infatti i settori più penalizzati, con discese rispettivamente del 9,5 e del 14%. Ma in discesa ampia sono anche tessile-abbigliamento (-13%) e metallurgia, o ancora elettronica e chimica.A pesare in negativo continua ad essere il settore auto, con la produzione di Stellantis che nei primi tre mesi dell anno (rapporto Fim-Cisl) è vista perdere oltre un terzo dei propri volumi, partendo peraltro da una base già ampiamente ridotta. In termini di produzione industriale nel mese di febbraio Istat per le auto registra una caduta del 33% rispetto allo stesso periodo 2024. Dati che confermano le nubi che incombono sull economia, all interno di un quadro che resta complesso su più fronti e che ha portato Banca d Italia a rivedere al ribasso le stime di crescita per il 2025, ridotte ora allo 0,6% anche per l effetto-dazi, così come pochi giorni prima aveva indicato, in un altra revisione al ribasso, il Centro Studi di Confindustria. Il commento è di Carlo Cottarelli, Direttore del Programma per l'educazione nelle Scienze Economiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di MilanoPrada conquista Versace, firmato l'accordo da 1.25 Miliardi L'acquisizione del 100% di Versace ad opera del Gruppo Prada sancisce la Nascita del primo polo del lusso tricolore di marchi italiani. L'operazione arriva dopo mesi di trattative, ovvero da quando il 24 ottobre scorso la corte federale di New York ha bloccato le nozze tra Tapestry con Capri Holding, che è stata quindi costretta ad affiggere il cartello vendesi sulla griffe della Medusa e sui tacchi a spillo di Jimmy Choo. Capri aveva rilevato Versace nel 2018 dal fondo Blackstone dall omonima famiglia con un offerta in contanti e azioni da 2,1 miliardi di dollari (1,83 miliardi di euro). Ma da allora il rilancio di Versace non è andato come sperato, anche per un cambio di gusti degli investitori passati dal massimalismo al lusso non ostentano e per gli effetti della pandemia. Ne parliamo con Carlo Festa, Il Sole 24 Ore.

SBS Italian - SBS in Italiano
Crollo delle Borse dopo il "Liberation Day", quali conseguenze sul lungo termine?

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025 13:06


Dopo l'annuncio di quello che Trump ha definito "Liberation Day", con tariffe imposte a tutto il mondo dagli Stati Uniti, l'indice del mercato azionario S&P ha perso complessivamente 2,4 trilioni di dollari di valore. L'analisi di Max Tani.

Il Mondo
Perché è difficile competere con l'industria cinese. Lo stato della pena di morte nel mondo.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025 23:10


Trump ripete che i dazi serviranno a riportare negli Stati Uniti industrie e posti di lavoro, ma il vantaggio che la Cina si è guadagnata negli ultimi decenni, con una quota del 29 per cento della produzione manifatturiera mondiale, è difficile da recuperare. Con Giuseppe Gabusi, docente di economia politica internazionale e dell'Asia orientale all'università di Torino.Un rapporto di Amnesty International rivela che Nel 2024 le esecuzioni di condannati a morte nel mondo ha raggiunto il numero più altro degli ultimi dieci anni. Con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.Oggi parliamo anche di:Giappone •  "Indipendenza precoce" di Clémence Leleuhttps://www.internazionale.it/magazine/clemence-leleu/2025/04/03/indipendenza-precoceMusica • Tosca di Giacomo Puccini, diretta di Daniel Harding (Deutsche Grammophon)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio.Scrivici a podcast@internazionale.itSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Nessun luogo è lontano
Trump, i dazi e la Cina

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025


La politica dei dazi promossa dal presidente Donald Trump offre alla Cina l’opportunità di rafforzare circuiti commerciali più integrati con l’Europa, il Giappone, la Corea del Sud e l’India, contribuendo alla formazione di una globalizzazione policentrica. In questo scenario, gli Stati Uniti appaiono sempre più isolati, sia sul piano geografico che economico. Allo stesso tempo, l’approccio esitante di Trump nella regione e l’ostilità verso un sistema liberale consentono a Pechino di intensificare le sue pressioni nel Pacifico, in particolare su Taiwan e nelle Filippine, senza incontrare una risposta efficace, con una conseguente perdita di credibilità americana nell’area. Ne parliamo con Giuliano Noci, professore di Ingegneria Economico-Gestionale al Politecnico di Milano e Prorettore del Polo territoriale cinese dal 2011, Alessio Patalano, professore al King’s College di Londra, Department of War Studies e Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’ASERI dell’Università Cattolica.

Focus economia
Arriva la risposta cinese: dazi sul Made in Usa dal 34% all 84%

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025


La Cina risponde ai dazi di Trump portando le sue tariffe sui beni Made in Usa dal 34% all'84% con effetto dalle ore 12:01 del 10 aprile 2025. Altre questioni, riferisce una nota del ministero delle Finanze, saranno implementate. Pechino esorta gli Stati Uniti a correggere immediatamente le proprie pratiche sbagliate, ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro la Cina e a risolvere adeguatamente le divergenze con la Cina attraverso un dialogo paritario basato sul rispetto reciproco. La decisione arriva dopo che Trump ieri ha portato i dazi verso Pechino al 104%. La Cina, il principale rivale economico e strategico Usa ma anche un importante partner commerciale, è la più colpita con aliquote aggregate salite al 104%, frutto del 20% precedentemente imposto, di un ulteriore 34% e di un aumento dell'ultimo minuto del 50% firmato da Trump ieri sera in risposta ai dazi che Pechino aveva portato al 34%. Allinearsi con la Cina sul commercio è "come tagliarsi la gola". Lo ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent, sottolineando che i Paesi che non reagiranno ai nuovi dazi del Presidente Donald Trump non dovranno affrontare tassi più elevati. "Penso che quello che molti non capiscono è che i livelli stabiliti mercoledì scorso rappresentano un limite massimo se non si reagisce", ha spiegato. Bessent ha messo in evidenza che sarebbe "suicida" per gli altri Paesi avvicinarsi alla Cina in termini commerciali nel tentativo di compensare gli effetti dei dazi statunitensi. "Sarebbe un suicidio", ha detto. La Cina non fa altro che "produrre e produrre" e "inondare" i mercati globali abbassando i prezzi, ha osservato. Interviene in trasmissione Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Dazi: 25 miliardi di aiuti alle imprese italianeLa rimodulazione del Pnrr su cui il governo è al lavoro da settimane entra in pieno nella partita delle potenziali contromisure ai dazi americani. Lo fa per inevitabili ragioni di calendario e per il fatto che dai fondi europei di Next Generation Eu e dalla Coesione passano le uniche leve azionabili dal governo per costruire un impalcatura di sostegno ai settori più colpiti. In gioco, come ha spiegato ieri la premier Giorgia Meloni incontrando le categorie produttive, ci possono essere fino a 25 miliardi, divisi tra i 14 recuperabili dal Pnrr e gli 11 dalla Coesione. Attenzione, però non si tratta di nuove politiche elaborate sul momento per riconoscere aiuti pubblici alle aziende esportatrici, ma dell adattamento in corsa di un lavoro di un riassetto del Pnrr reso inevitabile dai ritardi attuativi che mettono a rischio una quota dei fondi comunitari. È il caso prima di tutto di Transizione 5.0, fermo sinora a prenotazioni per 664 milioni su 6,23 miliardi: l idea già ampiamente maturata prima dell emergenza dazi (si veda Il Sole 24 Ore del 7 marzo) è quella di convogliare una quota consistente tra 3,5 e 4 miliardi non su sussidi o contributi a fondo perduto ma su contratti di sviluppo che finanzino gli investimenti in filiere produttive considerate strategiche.Ai tavoli, per strappare flessibilità, l esecutivo conta di presentarsi forte della «rinnovata credibilità italiana» riflessa nella conferma arrivata da Fitch del rating BBB con outlook positivo, rivendicata dalla premier insieme al primato in Europa nel numero di milestone e target Pnrr raggiunti e nel debito riavvicinatosi ai livelli pre-pandemici in tempi molto più rapidi rispetto alle previsioni di pochi anni fa. Anche l operazione che il governo ipotizza sui fondi di coesione è in realtà allo studio da alcuni mesi, anche se ora tornerà utile nel confezionamento del piano anti-dazi. Potrebbe trattarsi semplicemente della revisione di medio termine della programmazione dei fondi Ue 2021-2017 che, previa intesa con la Commissione, consentirà di tarare meglio su imprese e occupazione, presentando a quel punto le modifiche in chiave anti-dazi , innanzitutto due Programmi nazionali: il Pn Giovani, donne e lavoro, e il Pn Ricerca e competitività per la transizione digitale, che insieme arrivano a poco meno di 11 miliardi, la quota indicata da Meloni. La terza fonte alla quale il governo vorrebbe attingere è il Piano sociale per il clima, lo strumento che l Italia è chiamata a predisporre sulla scia di quanto stabilito dall Europa nel regolamento 2023/955 - con il quale è stato istituito il Fondo sociale per il clima per favorire una transizione equa verso la neutralità climatica - e che però è destinato solo alle categorie dichiarate vulnerabili. Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Salone del mobile 2025 fra incertezze e daziIl Salone del Mobile.Milano 2025, inaugurato l 8 aprile a Fiera Milano Rho e in programma fino a domenica 13 Aprile si conferma ancora una volta appuntamento cruciale per l intera filiera dell arredo-design. Ma quest anno, più che in passato, la manifestazione si carica di significati economici e politici importanti. L evento si apre infatti in uno scenario segnato da luci e ombre: da un lato, segnali positivi di ripresa; dall altro, l'incertezza internazionale acuita dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, che hanno gettato molte aziende italiane in particolare quelle che hanno investito nel mercato americano in una situazione di grande instabilità. «E pensare che gennaio si era aperto con una ripresa robusta della produzione: +7,8% per il settore dell arredamento (+7,9% per quello del legno) rispetto a gennaio 2024», ha commentato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, durante l inaugurazione. «Certo, un mese non basta per delineare una tendenza, ma era un segnale incoraggiante che, dopo un anno difficile come il 2024, confermava la nostra idea che il 2025 potesse rappresentare l anno della ripartenza.» Anche le esportazioni di mobili, che valgono circa 14,4 miliardi di euro sui 27,5 complessivi della filiera, avevano registrato dati incoraggianti: +4% a gennaio, con un forte recupero nell Unione Europea (+5,9%), nel Regno Unito (+8,1%) e nei Paesi del Mercosur (+39,9%). In calo, invece, USA (-2,7%) e Cina (-1,7%), segnali che hanno trovato conferma nella recente introduzione dei dazi americani che, inevitabilmente, sono diventati protagonisti scomodi anche tra i padiglioni affollati del Salone. Ne parliamo proprio con Maria Porro Presidente del Salone del Mobile.

Esteri
Esteri di mercoledì 09/04/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025 27:17


1) Stati Uniti, partono i dazi voluti da Trump, mentre Cina e Unione Europea reagiscono. Ma tra i collaboratori più stretti del presidente iniziano ad emergere malumori. (Roberto Festa) 2) Trump vuole negoziare un accordo sul nucleare con l'Iran, ma dopo il fallimento di Biden ora la casa bianca punta ancora più in alto. L'esito delle trattative, però, non è scontato. (Emanuele Valenti) 3) “Gaza è la più grande tragedia del nostro tempo”. Intervista a Francesca Albanese, Relatrice Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati. 4) Myanmar, dopo il terremoto, le piogge. Mentre il paese scompare dai TG, la popolazione continua a lottare per sopravvivere. (Emanuele Crespi - Action Aid) 5) “Nessuno potrà dire che non sapeva”. Il quadro che emerge dal rapporto sulle violenze sessuali nel mondo della cultura e del cinema francese è agghiacciante. (Luisa Nannipieri) 6) “Salari e giustizia”. In Grecia i lavoratori incrociano le braccia per 24 ore per chiedere un lavoro più dignitoso e risposte per l'incidente ferroviario del 2023. (Dimitri Deliolanes)

Corriere Daily
Dazi, le contromosse Ue. Trump e l'Iran. Il processo a La Russa jr

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 20:29


Francesca Basso parla della strategia decisa dall'Unione europea per replicare alle tariffe imposte dagli Stati Uniti. Greta Privitera spiega come si è arrivati ai futuri colloqui tra gli Usa e il regime degli ayatollah, annunciati dal presidente Usa dopo l'incontro con Netanyahu. Giuseppe Guastella racconta della richiesta di archiviazione per violenza sessuale (e di rinvio a giudizio per revenge porn) nei confronti del figlio del presidente del Senato.I link di corriere.it:La linea dura della Cina, i contro-dazi Ue, Israele già alla Casa Bianca: come rispondono i Paesi a TrumpL'Iran conferma: «Vertice con gli Usa in Oman, ma i colloqui saranno indiretti»Leonardo Apache La Russa, la Procura chiede l'archiviazione per la violenza sessuale. «Ma va processato per revenge porn»

Nessun luogo è lontano
Il mondo secondo Trump tra quasi amici e nemici

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025


L’incontro tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente statunitense Donald Trump ha offerto l’occasione per affrontare diversi temi, tra cui i dazi imposti dagli Stati Uniti su beni provenienti da Tel Aviv, la questione della liberazione degli ostaggi israeliani e il futuro della Striscia di Gaza. Ne parliamo con Anna Momigliano, scrittrice e giornalista, esperta in relazioni internazionali. Collabora con il Corriere della Sera e Haaretz, il suo ultimo libro “Fondato sulla sabbia. Un viaggio nel futuro di Israele” (Garzanti Libri) in uscita a fine mese.In programma per sabato 12 aprile i colloqui tra Stati Uniti e Iran in Oman. Al centro del tavolo negoziale l’accordo sul nucleare. Nel frattempo, continua l’incontro trilaterale a Mosca tra Russia, Cina e Iran. Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento.La risposta europea ai dazi di Trump: Washington respinge la proposta UE di un regime di dazi zero reciproco. Ne parliamo con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council on Foreign Relations.

Il Mondo
I cortei contro Trump in tutti gli Stati Uniti. Le bugie di Israele sull'attacco alla Mezzaluna rossa.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 27:20


Il 6 aprile centinaia di migliaia persone hanno manifestato a Washington e in molte altre città degli Stati Uniti per protestare contro le politiche del presidente Donald Trump. Con Lucia Magi, corrispondente dell'Ansa da Los Angeles.Un video pubblicato il 4 aprile dal New York Times ha smentito la versione delle autorità israeliane sullla morte dei 15 operatori sanitari e soccorritori uccisi il 23 marzo dall'esercito israeliano vicino a Rafah. Con Paola Caridi, giornalista, da Amman.Oggi parliamo anche di:Società •  "La vita: prima e dopo il covid" di Casper Thomashttps://www.internazionale.it/magazine/casper-thomas/2025/04/03/la-vita-prima-e-dopo-il-covidRaiPlay • Approffimativamente, con Bruno Voglino, a cura di Susanna Gianandrea, regia di Maria Barattahttps://www.raiplay.it/programmi/brunovoglino-approffimativamenteCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Focus economia
Al Vinitaly tengono ancora banco i dazi

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025


La 57ª edizione di Vinitaly, in programma dal 6 al 9 aprile a Veronafiere, si conferma punto di riferimento per il vino italiano con circa 4.000 aziende espositrici e l’intero quartiere fieristico occupato. Attesi operatori da 140 Paesi, con l’obiettivo di confermare la presenza di 30mila buyer internazionali, inclusi gli Stati Uniti, nonostante le recenti tensioni commerciali. Le delegazioni più numerose arrivano da USA, Canada, Cina, Regno Unito, Brasile, India, Singapore, Giappone e Corea del Sud, mentre in Europa spiccano Germania, Svizzera, Nord Europa e Balcani. Vinitaly 2025 punta a rafforzare l’internazionalizzazione e la promozione del settore, evolvendo da osservatore delle tendenze a vero incubatore del vino globale. Nel 2025 Veronafiere punta a rafforzare promozione e internazionalizzazione, con Vinitaly che evolve da semplice osservatore a incubatore di tendenze del settore vinicolo. Tuttavia, le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti da parte del presidente Trump generano tensioni sul commercio internazionale del vino. Il governo italiano risponde con un netto rifiuto a ritorsioni, puntando invece su negoziati con gli USA, semplificazione normativa, sostegno alla competitività delle imprese e apertura di nuovi mercati tramite accordi bilaterali. Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, la maggior parte del vino italiano esportato non è di fascia alta: solo il 2% supera i 50 dollari a bottiglia, mentre l'80% ha un prezzo franco cantina sotto i 4 euro al litro. I dazi quindi colpiscono duramente etichette popolari come Prosecco, Pinot Grigio, Lambrusco e Chianti, che rappresentano il grosso del volume d'affari negli USA. L’Unione Italiana Vini propone di condividere il costo dei dazi con gli importatori americani: un 10% a carico dei produttori e un 10% sugli importatori, che spesso applicano ricarichi elevati (una bottiglia da 5 euro in Italia arriva a costare oltre 15 dollari negli USA). Ne parliamo con alcuni fra i maggiori rappresentanti di settore:Marilisa Allegrini, Gruppo Marilisa Allegrini, Riccardo Paqua - Amministratore Delegato Pasqua Vini Igor Boccardo, direttore generale di Leone Alato Cristina Nonino, amministratore delegato Nonino (nella foto qua sotto con Sebastiano Barisoni)Andrea Conzonato, Amministratore delegato di Herita Marzotto Wine Estates (nella foto qua sotto con Sebastiano Barisoni)Dazi: Ue, "bazooka" sempre sul tavolo, ma vogliamo un negoziato con gli UsaLa Commissione Europea mantiene un approccio prudente nella risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti, ribadendo la volontà di evitare uno scontro frontale: il cosiddetto “bazooka” - ovvero misure anticoercitive come restrizioni su import-export, investimenti e diritti di proprietà intellettuale - resta sul tavolo ma non viene ancora attivato. L'obiettivo è aprire un negoziato, non generare un "big bang". Intanto, l'UE si prepara a rispondere ai dazi su acciaio e alluminio con una contro-lista di prodotti americani, escluso il whisky, dal valore complessivo di 21 miliardi di euro, contro i 26 miliardi delle tariffe USA. I controdazi scatteranno in tre fasi: il 15 aprile, il 16 maggio e il 1° dicembre. A breve si discuterà anche la risposta europea ai nuovi dazi sulle auto e alla tariffa generalizzata del 20% annunciata dagli USA sotto il nome di "reciproca". Parallelamente, Bruxelles accelera sulla diversificazione dei mercati: sono in corso contatti con l’India per negoziare un accordo di libero scambio a fasi, mentre la presidente von der Leyen ha avviato un dialogo diretto con il premier cinese Li Qiang, sottolineando l’importanza della stabilità e del sostegno a un commercio globale equo e riformato. Sul fronte italiano, Palazzo Chigi ha avviato un ciclo di incontri tra governo e categorie economiche per valutare l’impatto dei dazi USA e definire misure di supporto alle filiere più colpite, con la partecipazione di Meloni, Tajani, Salvini, Giorgetti, Urso, Lollobrigida, Foti e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari.Il commento è di Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Dazi: mentre Stati Uniti e Cina duellano, l’Unione Europea invita alla calma e intanto prepara una strategia a doppio binario negoziazioni-contromisure. Ci colleghiamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24 Ore da Bruxelles. Oggi trasmettiamo in diretta da Verona in occasione della 57esima edizione del Vinitaly. Tra le tendenze del mercato c’è sicuramente quella legata ai vini dealcolati. Ne parliamo con Eugenio Pomarici, professore di Agraria all’Università di Padova. L’Antitrust multa le biglietterie del Colosseo per 20 milioni: biglietti introvabili perché acquistati dai bot. Sentiamo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Esteri
Esteri di martedì 08/04/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 27:23


1) “Gaza è un campo di sterminio”. Il segretario generale dell'Onu Guterres accusa Israele per il blocco dell'ingresso degli aiuti umanitari, mentre Macron vola al confine con la striscia. (Francesco Giorgini) 2) L'Unione Europea guarda alla Cina per rispondere ai Dazi di Trump. Il premier spagnolo Pedro Sanchez inizia il suo viaggio a Pechino, mentre il suo governo approva il piano di protezione per aziende e lavoratori. (Giulio Maria Piantadosi) 3) Stati Uniti, la Corte Suprema dà ragione all'amministrazione Trump sulle deportazioni dei migranti venezuelani. Ma solo per il momento. (Roberto Festa) 4) Record di esecuzioni nel mondo. Secondo l'ultimo rapporto sulla pena di morte di Amnesty International, il numero di esecuzioni a livello globale ha raggiunto nel 2024 il livello più alto degli ultimi 12 anni. (Alba Bonetti - Amnesty International Italia) 5) Lo stato francese alla sbarra. Un collettivo di 14 cittadini e tre Ong fa causa al governo per inazione climatica. (Luisa Nannipieri) 6) Rubrica Sportiva. “Cartellino rosso a Israele”. La campagna partita dalla Scozia che ha fatto il giro del mondo per chiedere alla fifa di escludere Israele dalle competizioni internazionali. (Luca Parena)

Nessun luogo è lontano
Le piazze francesi all'ombra di Le Pen

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 7, 2025


Domenica 6 aprile Parigi si è divisa in due. Da un lato i manifestanti a sostegno di Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, giudicata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici; dall’altro la coalizione di sinistra in protesta contro Le Pen e il suo partito. Ce ne parla da Parigi Danilo Ceccarelli, collaboratore di Radio24.Anche negli Stati Uniti i manifestanti scendono in piazza in tutti i 50 stati, aderendo al movimento 'Hands Off!' ('Giù le mani'). La protesta ha coinvolto gruppi eterogenei: dalle persone con disabilità agli attivisti per il clima, passando per i movimenti LGBT+, le organizzazioni a difesa dei diritti dei migranti, i sindacati e gli attivisti pro-democrazia, preoccupati per il crescente logoramento del sistema politico statunitense. Ce ne parla da New York Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24Ore.Dopo l’incontro a Budapest con il primo ministro ungherese Viktor Orbán, il premier israeliano Benjamin Netanyahu è volato a Washington per discutere dei dazi, di Gaza e dell'Iran. Nel frattempo, proseguono gli attacchi sulla Striscia di Gaza. Ne parliamo con Alessia Melcangi, docente di Storia e istituzioni dell’Africa all’Università La Sapienza di Roma.

Il Mondo
Per fermare i femminicidi bisogna cambiare la società. Taiwan non può più fidarsi degli Stati Uniti.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Apr 7, 2025 24:12


Migliaia di ragazze e studenti hanno partecipato alle proteste organizzate da collettivi e organizzazioni transfemministe in diverse città italiane, dopo i femminicidi di Ilaria Sula e Sara Campanella. Con Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale. Il 1 aprile la Cina ha avviato un'esercitazione militare a sorpresa su più fronti con l'obiettivo di simulare un blocco navale di Taiwan. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Oggi parliamo anche di:Scienza •  "I tatuaggi aumentano il rischio di cancro?" di Jasmin Fox-Skellyhttps://www.internazionale.it/magazine/jasmin-fox-skelly/2025/04/03/i-tatuagg-aumentano-il-rischio-di-cancroLibro •  Nana Darloa Sekiyamah, La vita sessuale delle donne africane (Garzanti, 2025)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Focus economia
Vinitaly al via col dibattito sui dazi

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 7, 2025


Vinitaly guarda oltre le barriere commerciali e per la sua 57ª edizione, a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, si presenta con circa 4.000 aziende e un quartiere espositivo al completo, confermandosi baricentro e termometro del vino italiano. Nei 18 padiglioni della manifestazione (tra fissi e tendostrutture) attesi operatori dall'Italia e da 140 nazioni. In particolare, si punta a confermare il contingente di 30mila buyer della domanda internazionale, Stati Uniti compresi, per quella che è la più grande agenda business del Made in Italy enologico. Tra le delegazioni più numerose dei super operatori selezionati dall'area extra Ue, in pole position quelle da Usa e Canada, seguite da Cina, UK, Brasile ma anche da India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Mentre, per il Continente europeo, primeggiano Germania, Svizzera, Nord Europa e l'area balcanica. Ne parliamo con: Adolfo Rebughini, direttore generale di Verona Fiere, Cristian Specogna di azienda agricola Specogna, Nadia Zenato Amministratore Delegato del Gruppo Zenato, Matteo Lunelli di Ferrari Trento e Alessio Planeta di Planeta vino.Trump, niente dietrofront sui dazi. Riunione Fed alle 17,30Una risposta sibillina in conferenza stampa del principale consigliere economico alla Casa Bianca, Kevin Hassett ha fatto ipotizzare per qualche minuto che il presidente Trump stesse valutando valuta una pausa di 90 giorni sui dazi, a parte quelli imposti alla Cina. Ipotesi che poi la Casa Bianca ha seccamente smentito. Intanto la Federal Reserve ha convocato per oggi, alle 11.30 (le 17.30 in Italia), una riunione a porte chiuse. Sul comunicato diffuso, si legge che al centro dei colloqui ci saranno i tassi d'interesse e che informazioni relative all'esito della riunione saranno pubblicate sul sito della Fed a conclusione del meeting. "Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvergese Jonas Gahr Store. Approfondiamo il tema con Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Le borse crollano, il consenso a Trump anche?

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 7, 2025


Mentre l'onda dazi americani è nefasta per le borse mondiali, negli Stati Uniti crescono le proteste contro i tagli di spesa pubblica. Oggi Trump accoglie Netanyahu a Washington. Il commento di Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po. A Marano (Napoli) un sospetto caso di omicidio-suicidio. Ci colleghiamo con Laura Viggiano. Scuola, una nota del Ministero regolamenta l'uso e il funzionamento dei registri elettronici. Ne parliamo con Cristina Costarelli, dirigente scolastica dell'Itis Galilei di Roma e presidente dell'Associazione Nazionale Presidi del Lazio.

Italian Podcast
News In Slow Italian #638- Easy Italian Conversation about Current Events

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Apr 4, 2025 9:21


Iniziamo il nostro programma con l'attualità. Il primo argomento riguarda l'aumento delle tensioni tra gli Stati Uniti e i loro alleati, a seguito delle recenti politiche e dichiarazioni dell'amministrazione Trump. Proseguiremo analizzando gli sforzi degli Stati Uniti per ostacolare le iniziative europee a favore della diversità. La lotta alla discriminazione e il principio di uguaglianza sono valori fondamentali per noi, e Francia, Belgio e Spagna stanno reagendo alle pressioni statunitensi. Nella rubrica scientifica della settimana parleremo di un prodotto che assomiglia al foie gras, ma è realizzato senza provocare sofferenze agli animali. E infine, l'ultima notizia della nostra rassegna riguarda l'utilizzo delle visite ai musei come forma di terapia per la salute mentale.    Come sempre, la seconda parte del programma sarà dedicata alla lingua e alla cultura italiana. Il nostro dialogo di grammatica sarà ricco di esempi sull'argomento di oggi: The passato prossimo. Nel dialogo dedicato alle espressioni analizzeremo, invece, un proverbio di origine francese: All'ordine del giorno. - Le politiche di Trump stanno influenzando il mondo in molti modi diversi - L'Europa si oppone agli Stati Uniti in difesa dei programmi contro la discriminazione - I fisici sviluppano un foie gras che evita l'alimentazione forzata di anatre e oche - I medici svizzeri ora prescrivono visite ai musei come terapia per la salute mentale - Cognome materno ai figli, la proposta che fa discutere l'Italia - Pavia rallenta, il dibattito sulla “Città 30”