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I droni militari hanno rivoluzionato la guerra, non sono semplici versioni “potenziate” di quelli civili: sono vere e proprie macchine capaci di volare per ore, raccogliere informazioni strategiche e colpire con precisione millimetrica. In questo video insieme ad Andrea Moccia, vedremo come funzionano i droni militari, con un focus sull'MQ-9 Reaper, il più famoso UAV (Unmanned Aerial Vehicle) utilizzato da Stati Uniti e NATO. Analizzeremo com'è fatto, quali sensori e radar utilizza, come riesce a essere controllato a distanza da migliaia di chilometri e perché sta cambiando radicalmente il modo di combattere, riscrivendo le regole dei conflitti moderni. Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Stati Uniti, l'ora della She-cession: le donne lasciano in massa il lavoro (pagato) per risparmiare sui costi della cura dei figliLa domanda sbagliataChi sono (e di cosa hanno bisogno) i minori transgender
Secondo alcuni esperti americani che riportano dati dell'Università di Stanford, siamo davanti ad un fenomeno pericoloso, vi spieghiamo perché. Non funziona nel migliore dei modi il rapporto tra Apple e Calcio, rumors dagli Stati Uniti. Una figura chiave di Apple raggiunge l'età della pensione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il Papa: il cinema è un linguaggio di pace, non tema il confronto con le ferite del mondo Alta tensione fra Stati Uniti e Venezuela. Attesa per le mosse del presidente Trump Sudan: l'Onu avvia un'inchiesta sui massacri di El-Fasher. Si cercano migliaia di dispersi
Mentre gli Stati Uniti continuano ad accumulare mezzi e uomini nei Caraibi, il Governo di Nicolás Maduro serra le fila e cerca di compattarsi. Un regime ininterrottamente al potere dal 2013, prosecuzione di quello ereditato da Hugo Chávez, di cui ha assimilato contenuti e connotati. Dal decisivo appoggio dell'Esercito allo sfruttamento delle risorse naturali del paese, su tutte oro e petrolio, tra corruzione e legami con bande criminali e la guerriglia colombiana, sono molteplici gli attori e le dinamiche su cui si fonda la continuità del regime madurista. Senza dimenticare il controllo del tessuto sociale venezuelano, evitando che possano generarsi cambiamenti tra i palazzi del potere di Caracas.
Apriamo la puntata con l'On.Irene Tinagli (nella foto) per approfondire il recente allarme della Bce sulla crescita.Dopo il consueto spazio "YouTRE, sondaggi senza numeri in tre minuti", oggi curato da Lorenzo Pregliasco, co-fondatore e direttore responsabile di YouTrend, è il momento della politica internazionale, con particolare attenzione agli Stati Uniti - dal caso Epstein alla fine dello shutdown, passando per la possibile escalation tra USA e Venezuela. Tutti temi che Aprile e Bellasio discutono con Francesco Costa, Direttore de Il Post.Infine, nostro ospite Mattia Barro, che ci aiuta a mettere a fuoco il fenomeno musicale Rosalia.
I titoli In apertura il Sudan: le Nazioni Unite ordinano una inchiesta su El Fasher, definita dall'Onu “una macchia sulla coscienza del mondo” Poi la guerra in Ucraina, quindi in America del Sud per le manifestazioni dei giovani in Perù e le tensioni tra Venezuela e Stati Uniti. In Brasile prosegue la Cop 30: ai nostri microfoni la testimonianza di un missionario in Kenya Il Papa alla Lateranense: nel mondo si rischia il vuoto culturale, formare alla pace. Oggi Leone riceve in Vaticano il mondo del cinema Conduce Andrea De Angelis In redazione Paola Simonetti e Silvia Giovanrosa Tecnico del suono Luca Rossi
Dopo un periodo di stallo senza precedenti, che è durato quarantatrè giorni e ha paralizzato molti servizi pubblici, il 12 novembre i deputati statunitensi hanno raggiunto un accordo provvisorio per mettere fine allo shutdown del governo federale. Con Alessio Marchionna, editor di Stati Uniti di Internazionale. In vent'anni più di ottocentomila italiani e italiane hanno lasciato il loro paese e non sono più tornati, soprattutto giovani, provenienti dal Mezzogiorno, dalla Lombardia e dal Nordest. Con Francesca Coin, sociologa.Oggi parliamo anche di:Film • Una ragazza brillante di Agathe RiedingerCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Tra Cina e Stati Uniti è stata stabilita una tregua momentanea, che conviene a entrambi. Tutti e due i paesi hanno bisogno di concentrarsi su questioni interne e necessitano di tempo per prepararsi alle prossime probabili mosse. Ai prossimi probabili scossoni. E per risolvere questioni interne, come ad esempio la tendenza al pessimismo dei giovani cinesi, un fenomeno raccolto intorno a una nuova espressione, “sino-pessimismo”. Gli inserti audio della puntata sono: Trump meets with Xi Jinping in South Korea, Fox News, 30 ottobre 2025 L'articolo citato è: On Sinopessimism, or Junkies of Futility, Dino Ge Zhang, Made in China Journal Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"Il LeBron James del calcio" è un meme ricorrente e un soprannome proprio per Christian Pulisic, nato da una clip del programma televisivo Pawn Stars. Sebbene Pulisic capisca bene e sappia perfettamente che si tratta di uno scherzo e non di un serio paragone con la superstar del basket, il titolo evidenzia il suo profilo come uno dei migliori calciatori americani al mondo. Ma perché non è sbagliato definire Pulisic come il LeBron James del calcio americano, nella stagione che porterà al Mondiale negli Stati Uniti (e in Canada e Messico)? Cerchiamo di scoprirlo nella nuova puntata del nostro podcast.
Ivana Mulatero"Jean Gaumy. Baìo e Montagna"Museo Mallé, Dronerowww.museomalle.orgDal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 sarà allestita al Museo Mallé di Dronero (CN) la mostra “JEAN GAUMY. Baìo e Montagna”, che propone 44 fotografie donate da Jean Gaumy (Pontaillac, 1948), noto fotografo francese membro dell'Agenzia Magnum e dell'Institut de France (Académie des Beaux Arts).La mostra è promossa da Fondazione CRC e dal Museo Mallé di Dronero – con il patrocinio del Comune di Dronero, del Museo Etnografico di Sampeyre, della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte – nell'ambito del Progetto “Donare”, con il quale la Fondazione accoglie donazioni da parte di privati e le valorizza attivando collaborazioni con istituzioni del territorio. Grazie a testi critici di Fredo Valla, la mostra restituisce e racconta in modo originale il lavoro svolto da Jean Gaumy con alcuni reportage fotografici nelle vallate alpine cuneesi tra il 2003 e il 2017. Nella prima sala sarà possibile ammirare 14 fotografie in bianco e nero delle vallate alpine, mentre nella seconda e nella terza sala saranno esposte 30 fotografie a colori della Baìo con alcuni costumi e video gentilmente concessi dal Museo Storico-Etnografico di Sampeyre.“Con questa iniziativa, che nasce nell'ambito del progetto Donare, il prezioso corpus di fotografie di Jean Gaumy viene valorizzato e messo a disposizione della nostra comunità grazie ad una collocazione stabile presso il Museo Mallè di Dronero” aggiunge Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC. “Una mostra che diventa occasione per riflettere, attraverso questi scatti, sul valore e sull'eredità culturale e ambientale dei territori montani, che rappresentano un tratto distintivo della nostra provincia”. Il corpus di opere firmate dal fotografo Jean Gaumy, che viene donato in comodato d'uso gratuito al Museo Mallé, trova una coerente e naturale storia su cui depositarsi. Come racconta la direttrice del Museo Mallé, Ivana Mulatero: “Le famiglie Mallé-Demichelis e Giordano, nonni di Luigi Mallé, fondatore del museo, amavano, come d'altronde nella moda del tempo, farsi fotografare, e ci hanno lasciato un insieme di documenti di qualità, come sottolinea il repertorio con centinaia di fotografie datate dal 1868 al 1940, conservato nei depositi. Il credito verso il nuovo linguaggio fotografico attesta la precoce consuetudine dei Mallé con quel nuovo mezzo di comunicazione e nel contempo ne rivela il valore e l'importanza da essi accordata alla funzione rappresentativa delle immagini. L'attenzione per il linguaggio della fotografia consolida una identità familiare per immagini, ma, per estensione, rilancia all'intero patrimonio raccolto da Luigi Mallé e donato alla comunità dronerese”.LA BAÌO La Baìo è una festa tradizionale che si svolge solitamente ogni cinque anni (la prossima edizione è prevista per il 2028) nel comune di Sampeyre, in Valle Varaita, nella provincia di Cuneo, nelle prime settimane di febbraio. È una delle più importanti e antiche feste tradizionali delle Alpi italiane.Sulla festa del Baìo di Sampeyre Fredo Valla scrive: “Tra le feste popolari dell'arco alpino, la Baìo di Sampeyre, in val Varaita, gode di un'ampia documentazione fotografica. Ogni Baìo nel proprio territorio è sovrana, con propri capi (gli Alum) e i costumi sono simili ma diversi, così come simile, ma diverso, è il cerimoniale del processo al Tesoriere, che chiude la Baìo il giovedì grasso. È interessante tanto per chi vi partecipa, come per chi la osserva da spettatore, scoprire nella Baìo un caleidoscopio di epoche e vicende remote. Il Museo Etnografico di Sampeyre possiede una ricca collezione di foto e cartoline della Baìo a partire dai primi anni del Novecento, e a questi materiali e ad altri di valenti fotografi si aggiungono ora le fotografie di Jean Gaumy, una selezione delle quali è ora patrimonio del Museo Mallé”. JEAN GAUMYJean Gaumy è un noto fotografo nato nell'agosto 1948 a Pontaillac (Charente-Maritime) in Francia. Gaumy studia a Tolosa e Aurillac, prima di intraprendere la scuola di specializzazione in lettere a Rouen.Dopo aver lavorato per un breve periodo presso l'agenzia Viva, entra a far parte dell'agenzia francese Gamma nel 1973. Nel 1975 riceve un permesso speciale per fotografare liberamente i reparti di un ospedale francese. Da questa lunga esperienza nasce il suo primo libro: “L'Hôpital”. L'anno seguente diventa il primo fotoreporter ad essere ammesso nelle carceri francesi.Entrato in Magnum nel 1977, viaggia per il mondo raccontando attraverso i suoi reportage l'Europa, gli Stati Uniti, l'Africa e il Medio Oriente. Nel 1984 gira il suo primo film documentario, “La Boucane”, nominato nel 1986 ai César come miglior documentario, al quale seguono “Jean-Jacques” (1987), “Marcel, Prêtre”(1994) e “Sous-Marin” (2006). Ma è soprattutto grazie ai due libri “Le livre des tempêtes” (Premio Nadar nel 2001) e “Pleine Mer” (Mare Aperto) che Jean Gaumy raggiunge la notorietà internazionale e viene soprannominato il ”fotografo del mare”.Nel 2016 viene eletto membro dell'Académie des Beaux-Arts dell'Institut de France.Con “D'après nature”, Premio Nadar 2010, il fotografo francese esplora e interpreta dettagli di natura di vari luoghi del pianeta, dal Circolo Polare Artico alle terre contaminate di Chernobyl , passando infine per le spopolate valli del Piemonte.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Raid in Cisgiordania, alle fiamme una moschea. Venezuela: Operazione Southern Spear: l'ombra lunga della guerra nel continente.Africa, colera fuori controllo: l'epidemia peggiore degli ultimi 25 anni.Sarajevo, la caccia all'uomo: l'inchiesta sugli sniper italiani ‘turisti di guerra.La Corea del Sud si ferma per l'esame di ammissione all'università.Giappone: il primo parco a tema Pokémon diventa realtà. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli Introduzione: La marea che sale: le voci degli sfollati climatici a COP30
Oggi parliamo di un possibile cambio di paradigma sulla violenza sessuale, con una importante riforma che ha avuto il via libera dalla Commissione Giustizia della Camera e che introduce il tema del consenso. Intanto a Bruxelles il Parlamento europeo ha approvato ieri l'Omnibus I, che sotto la parola “semplificazione” rischia di svuotare ulteriormente dall'interno il Green Deal e le regole sulla responsabilità delle imprese. In Italia parte il nuovo bonus elettrodomestici. E in Iraq il voto conferma al Sudani in testa ma apre l'ennesima, lunghissima fase di trattative tra sciiti, sunniti e curdi, sullo sfondo del braccio di ferro tra Iran e Stati Uniti.INDICE:00:00:00 - Sommario00:01:02 - Verso un cambio di paradigma sulla violenza sessuale?00:12:58 - L'Ue continua a smantellare il Green Deal00:19:29 - Il nuovo bonus elettrodomestici e le sue conseguenze00:23:22 - Le votazioni in IraqFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/rivoluzione-consenso-violenza-sessuale/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Il 16 novembre in Cile si voterà per il primo turno delle elezioni presidenziali, con il ballottaggio previsto per il 14 dicembre. In cima ai sondaggi c'è la candidata della sinistra Jeanette Jara. Con Elena Basso, giornalista, da Santiago.Il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, è stato incriminato con 142 capi d'accusa e rischia una condanna fino a 2.430 anni di reclusione. Con Murat Cinar, giornalista.Oggi parliamo anche di:YouTube • Why ramen is so valuable in prison sul canale Voxhttps://www.youtube.com/watch?v=PLt9fRYT92MCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan ZentiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
1) Cisgiordania occupata. I palestinesi non hanno nessuno su cui contare. Oggi l'esercito israeliano anon ha ucciso due bambini a Beit Ummar, a nord di Hebron. 2) Stati Uniti. Le mail di Epstein sempre di più una spina al fianco di Donald Trump. 3) Parigi, 13 novembre 2015. dieci anni fa l'attacco dell'Isis alla generazione Bataclan. 4) Belem2025. Nella prima bozza della Cop 30 una roadmap per l'uscita graduale dai combustibili fossili entro un decennio. (Alice Franchi intervista Sara Segantin) 5) World Music. “Diamanti neri“ il nuovo album della sudanese Amira Kheir.
Ieri alla Cop30 di Belèm sono tornate le proteste della società civile, dopo 3 anni di stati che reprimevano ogni libertà di espressione, in particolare della numerosa società indigena brasiliana – tra cui oltre 200 navi della flotilla che è scesa lungo il Rio delle Amazzoni. Ce lo racconta Giacomo Talignani, giornalista in diretta da Belém, insieme ai suoni, alle voci e al caos che le proteste hanno portato nei negoziati.Dopo oltre un mese dal cosiddetto cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas, i negoziati per la seconda fase sono bloccati – ma l'esercito israeliano ha intanto uccio più di 250 palestinesi e feriti oltre 600. In più, c'è stato il primo voto a favore della leggere per inserire la pena di morte per i palestinesi condannati per terrorismo.L'Agenzia internazionale dell'energia ha rilasciato il World energy outlook: entro il 2030 potrebbe esserci il picco di consumo di petrolio e carbone, ma le pressioni degli Stati Uniti hanno influenzato anche questo dibattito.Rassegna stampa: È passato un mese dal cessate il fuoco a Gaza. E Israele lo ha violato almeno 282 volte, Luigi Mastrodonato
L'uragano “Melissa” di categoria 5 si è abbattuto sulla Giamaica con venti che hanno raggiunto quasi i 300 km/h: è stata la tempesta più potente mai registrata in 174 anni di osservazioni nella regione. In Vietnam, la città di Huế è stata sommersa dall'acqua dopo una pioggia record di 1.739 mm in 24 ore, il secondo valore più alto nella storia meteorologica mondiale. In Florida, in un solo giorno sono caduti 500 mm di pioggia, come durante l'uragano “Ian”, uno dei più devastanti nella storia degli Stati Uniti.Ma la cosa più preoccupante è sotto terra.In soli tre giorni, in tutto il mondo si sono verificati sei terremoti di M6 e superiore, dalla Turchia alle Isole Salomone. Solo nella zona di Sındırgı (Turchia), dopo la scossa principale di M6,1, si sono verificate 500 scosse di assestamento, e i sismologi hanno registrato 12.000 eventi sotterranei negli ultimi tre mesi nella regione, e questa attività sismica continua.Secondo i dati dei servizi sismologici internazionali, la frequenza e l'energia degli eventi sismici stanno crescendo in modo esponenziale. Non si tratta più di "oscillazioni naturali", ma di uno spostamento sistemico. E se in una sola settimana si verificano così tanti eventi anomali e record, sia climatici che geodinamici, significa che la Terra sta reagendo ai cambiamenti globali con un unico meccanismo.
Cosa significa davvero essere presidente degli Stati Uniti? Che poteri comporta? Cosa non può fare? Chi sono le persone che gli stanno intorno? Quali sono le frasi rimaste celebri? Certo di dare risposta a queste e tante altre domande in questa nuova puntata di AmericanA FLAVOURS attraverso cui ti racconto la realtà dietro il mito dei tanti classici americana.sostieni AmericanA con una piccola donazione:https://ko-fi.com/eliist?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAc3J0YwZhcHBfaWQMMjU2MjgxMDQwNTU4AAGnc4kafWkr7KJBYjMprh4I6HN80ESZaiRvco7RAuwssmPjh6OArsNZABi5T_A_aem_sKNXwJW5gJF8QAhotfAoDQe seguimi anche sui social https://linktr.ee/eliistontheroad?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAc3J0YwZhcHBfaWQMMjU2MjgxMDQwNTU4AAGneFH7pgQ3jp-dXfEpUZRGNIS5uJvfR39sc6vMrm3ZelE-JnxOT5sP5FyWBU0_aem_wdu-Zo-z_SKi_2HGu0BPRg
Il 10 novembre il presidente siriano Ahmed al Sharaa ha incontrato a Washington il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: la prima di un leader siriano degli ultimi ottant'anni. Con Marta Bellingreri, giornalista.Il 10 novembre l'Indonesia ha conferito il titolo di eroe nazionale all'ex dittatore Suharto, morto nel 2008, nonostante le proteste degli attivisti per la democrazia e dei familiari delle vittime del regime. Con Guido Creta, ricercatore in storia contemporanea dell'Indonesia.Oggi parliamo anche di:Tonga • "Tagliati fuori dal mondo" di Samanth Subramanianhttps://www.internazionale.it/magazine/samanth-subramanian/2025/11/06/tagliati-fuori-dal-mondoDisco • Iconoclasts di Anna von HausswolffCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan ZentiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
In questo episodio partiamo dall'Italia, con Agcom che ha esteso lo stop alle telefonate moleste anche per i finti numeri di telefono mobili, poi andiamo negli Stati Uniti dove il Senato ha fatto un primo passo verso la fine dello shutdown, e infine parliamo dei piani della Commissione Europea per creare una nuova agenzia di intelligence comune. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gaza: Oltre sei mila casi di amputazione. Unicef accusa Israele di bloccare un milione di siringhe necessarie per le vaccinazioni.Brasile: I manifestanti indigeni assaltano la sede della COP30, si scontrano con le guardie, chiedono terra e azioni.Turchia: Oltre duemila anni di carcere chiesti per il sindaco di Istanbul.Sudan: Un gruppo per i diritti umani sudanese accusa RSF di aver trasferito centinaia di prigionieri nelle prigioni di Nyala.Iraq: Alta affluenza alle urne: il paese cerca stabilità dopo vent'anni di guerra.Siria: Rubate statue romane dal Museo Nazionale di Damasco Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli Introduzione: Giappone, una donna al potere rompe un tabù lungo due secoli: ma il volto del cambiamento è conservatore
Nella puntata di oggi parliamo di un tema che tocca da vicino le imprese italiane ed europee: i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti.Un argomento che va ben oltre le cifre dei bilanci, perché dietro ogni percentuale di tariffa si nasconde una rete complessa di conseguenze economiche, logistiche e politiche.A prima vista, i dazi sembrano solo un'ulteriore imposta: un costo in più sull'export verso il mercato americano. Ma in realtà sono molto di più. Ogni prodotto esportato è il risultato di catene del valore globali, fatte di componenti provenienti da decine di Paesi diversi — e ognuno di questi pezzi deve ora essere identificato, tracciato e tassato separatamente.Il risultato? Una montagna di burocrazia, rallentamenti nelle forniture, e costi aggiuntivi che rischiano di colpire non solo chi produce, ma anche chi compra.Parleremo di come i dazi stiano ridisegnando le rotte del commercio internazionale, di come le imprese cercano di adattarsi, e di quanto sia sottile il confine tra protezione dell'economia interna e freno alla competitività globale.Perché dietro ogni barriera doganale si nasconde una domanda cruciale: chi paga davvero il prezzo del protezionismo?Lascia un like, una recensione, condividi e commenta; tutto questo ci aiuta ad acquisire spazio sulle piattaforme così da poter creare contenuti interessanti e invitare ospiti sempre più impegnativi.Per comprendere l'economia, bisogna comprendere la natura umana.Puoi trovarci su tutte le piattaforme di podcast, inclusa la tua preferita.web: http://pianoInclinato.altervista.orgNewsletter: https://alienogentile.substack.com/
Si aggrava la crisi tra Stati Uniti e Venezuela.A cura di Luca Galantini di Frascà & Partners, Analisi geopolitica e politico-istituzionale.
Oggi parliamo di educazione affettiva nelle scuole, di cosa è successo alla Bbc e dello shutdown negli Stati Uniti. ... Per iscriverti al canale Whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Qui per provare MF GPT ... Gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1) A Gaza gli attacchi continuano e gli ingressi umanitari restano pochi. Nella striscia, però, si prova a pensare al futuro. (Giulio Cocchini - Cesvi) 2)Baghdad tra Washington e Teheran. Gli Iracheni votano per le elezioni parlamentari che decideranno che direzione prenderà il paese. (Laura Silvia Battaglia) 3) Stati Uniti, il senato approva il provvedimento per mettere fine allo shutdown. Lo stallo economico sembra vicino alla fine, ma il voto ha spaccato i democratici. (Roberto Festa) 4) Il costo climatico dell'intelligenza artificiale. Per la prima volta alla Cop30 di Belem si discuterà dell'impatto ambientale delle tecnologie digitali. (Alice Franchi) 5) Spagna, la pubblicazione delle memorie dell'ex re Juan Carlos riaprono il dibattito sul ruolo della monarchia. (Giulio Maria Piantedosi) 6) Rubrica sportiva. La squadra femminile di calcio under 17 della corea del nord si riconferma campione del mondo. Non una sorpresa, ma una strategia pianificata. (Luca Parena)
Bruno MurialdoNuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino. Mostra fotograficaScrittori in Cittàwww.scrittorincitta.itDal 15 novembre 2025 al 3 dicembre 2026, Piazza Virginio • Ingresso liberoVentidue fotografie in bianco e nero delle testimoni femminili dell'Anello forte di Nuto Revelli scattate da Bruno Murialdo quando accompagnava lo scrittore e partigiano cuneese nelle sue interviste. La mostra sarà accompagnata dal commento audio degli studenti e delle studentesse del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo che hanno lavorato per mettere in dialogo le testimoni ritratte e il loro tempo con la loro visione di quel contesto e di quello attuale. Organizzata da Comune di Cuneo, Fondazione Nuto Revelli, con il contributo di Fondazione CRT, in collaborazione con La Stampa.Inaugurazione sabato 15 novembre, ore 16.30, con interventi di Bruno Murialdo, Marco Revelli, studentesse e studenti del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo.Lunedì 27 novembre, ore 20.45, CDT sala polivalente, proiezione del documentario Bruno: un ritratto con introduzione del regista e giornalista J. D. Spellman (online) e del fotografo B. Murialdo. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.Bruno MurialdoFotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Dopo l'episodio del 6 ottobre, analizziamo il blocco dell'amministrazione federale americana: cosa è successo, dove siamo ora, quali sono le conseguenze immediate e quali informazioni restano incerte. “Salvaci dalla pazzia, portaci via dall'ipocrisia del cercare di sembrare ragionevoli quando siamo lontani da ogni ragionevolezza.” Senatore Cappellano Barry Black Sigla di Eric Buffat Per chi vuole acquistare i libri, il cui ricavato andrà totalmente in beneficenza: https://www.amazon.it/kindle-dbs/entity/author/B08FF1ZFV9 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Regno Unito: dimissioni ai vertici della BBC per lo scandalo sul documentario di TrumpGaza: restituito dopo 11 anni il corpo del tenente israeliano Hadar GoldinUcraina: nuovi attacchi russi colpiscono infrastrutture energeticheCina: distensione con gli Stati Uniti, tensioni con l'EuropaBolivia: Rodrigo Paz Pereira giura come presidente e riapre ai rapporti con gli Stati UnitiColombia: al via il vertice Celac-UE tra tensioni e assenzeIl Notiziario Mondo di Radio Bullets oggi con Raffaella Quadri.
Ampio sguardo sull'attualità internazionale a partire dal via alla Cop30 a Belem con la grande assenza degli Stati Uniti. A seguire un punto sulla normativa riguardante la legittima difesa e le novità applicative. Infine un'intervista all'ex sindaco di Lodi incarcerato ingiustamente che ci racconta la sua odissea giudiziaria.
In questo episodio di Start partiamo dal report di Legambiente sugli eventi climatici estremi in Italia, poi andiamo negli Stati Uniti, dove Elon Musk ha ottenuto dagli azionari di Tesla l'approvazione di un compenso record da 1000 miliardi di dollari. Infine torniamo in Europa per parlare della parziale sospensione dell'AI Act a cui l'Unione starebbe pensando per preservare la competitività. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In Asia Trump ha firmato molti accordi, ha stabilito tariffe, è andato alla ricerca di minerali critici, e soprattutto è stato accolto come avrebbe voluto: come un re. Le tappe del suo viaggio hanno dimostrato una incredibile propensione da parte dei leader asiatici ad accarezzare il suo lato più narcisistico. Ma dopo che Trump è tornato negli Stati Uniti, le analisi degli esperti regionali, e non solo, dimostrano che dietro lo charme, i regali, le concessioni gastronomiche, in realtà, potrebbe essere rimasto molto poco. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: Donald Trump arrives in KL, Malaysia for ASEAN summit, dances on tarmac at welcome ceremony, CNA, 26 ottobre 2025; Donald Trump congratulates Thailand, Cambodia for signing peace deal, ChannelNewAsia, 26 ottobre 2025; Trump wanders off while meeting with Japanese prime minister, The Independent, 28 ottobre 2025; Pres. Trump delivers remarks to business leaders in Japan, Fox 9, 28 ottobre 2025; PM Takaichi Surprises Trump with Golf Gifts, Including Abe's Putter, Apt News, 28 ottobre 2025; Trump Lands in South Korea and Greeted With YMCA, Al Arabiya English, 29 ottobre 2025; President Donald J. Trump meets with Chinese President Xi Jinping in South Korea, White House, 30 ottobre 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il leader dell'autorità nazionale palestinese Abu Mazen è in Italia, e dopo l'incontro di ieri con Papa Leone XIV, oggi i vertici con la Premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle Nazioni Unite sono invece cominciate le discussioni informali sulla bozza di risoluzione presentata dagli Stati Uniti, mentre Israele attacca il Sud del Libano. Parliamo di tutto questo insieme a Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali. In testa alla classifica delle buone notizie di questa settimana l'impegno dei comuni nella lotta al cambiamento climatico: sono stati piantati tre milioni di nuovi alberi in Italia, mai così tanti. A questo si aggiunge il vertice mondiale dei sindaci di Rio, a cui ha partecipato anche Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e Vicepresidente Anci, che sentiamo.
Abbonati a questo canale e accedi a diversi vantaggi: https://www.youtube.com/channel/UC_2OzUw2mnLmlqFEzNzzUjw/joinGli anni '50 e '60 non furono contrassegnati solo dalla generale crescita economica, ma anche da una sfida a distanza tra Stati Uniti e Unione Sovietica per la conquista dello spazio.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
I data center non sono più semplici fabbriche di dati: sono titani affamati di energia, capaci di consumare quanto una città di milioni di abitanti.Ma quanto possiamo davvero permetterci queste infrastrutture? E quali strategie stanno nascendo per contenere i consumi di elettricità e acqua, dalle soluzioni di raffreddamento a liquido al riciclo del calore per riscaldare quartieri interi, fino ai micro-reattori nucleari già progettati negli Stati Uniti?In questo approfondimento ne discutiamo con Marina Natalucci, direttrice degli Osservatori Data Center e Cloud del Politecnico di Milano, che racconta la sfida europea della sostenibilità; con Nicola Moresi, imprenditore ticinese che ha costruito il primo data center pubblico in Svizzera e conosce da dentro le sfide energetiche quotidiane; con Sergio Milesi, presidente della Swiss Data Center Association, impegnato a promuovere il riuso del calore e nuovi standard di efficienza; e con Marco Bettiol, professore dell'Università di Padova, che studia i costi nascosti del digitale, dalle emissioni indirette all'impatto delle filiere hardware. Titani Affamati di Energia racconta il lato invisibile ma decisivo della rivoluzione digitale: senza energia, l'intelligenza artificiale non esiste.
Martedì il candidato democratico Zohran Mamdani è stato eletto sindaco di New York, battendo con un ampio margine il suo principale rivale, l'ex governatore dello stato di New York Andrew Cuomo. Con Marina Catucci, corrispondente del Manifesto da New York.L'ex capo dell'avvocatura militare israeliana Yifat Tomer Yerushalmi è stata arrestata il 2 novembre per aver diffuso un video che mostra dei soldati israeliani che aggrediscono un detenuto palestinese. Con Anna Momigliano, giornalista.Oggi parliamo anche di:Podcast • La sindrome di Baj di Daniele Vaschi per Storie LibereCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
L'85% risorse del taglio Irpef va alle fasce alte con il risultato che "il beneficio medio è pari a 408 euro per i dirigenti, 123 per gli impiegati e 23 euro per gli operai". È questo il giudizio, facilmente prevedibile, espresso oggi da Istat e dall'ufficio parlamentare di Bilancio in audizione sulla manovra in merito all'intervento del governo sull'Irpef che con la riduzione dell'aliquota dal 35 al 33%. In audizione oggi di fronte alle commissioni Bilancio di Senato e Camera sono intervenuti anche Banca d'Italia, Corte dei Conti e il ministro dell'Economia Giorgetti. Sul banco degli imputati è finita anche la rottamazione. Per la Bankitalia la rottamazione non spinge recupero e per la Corte dei Conti rappresenta un rischio per l'erario. Interviene Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.Stati Uniti, ondata di licenziamenti: è l effetto dell'intelligenza artificiale (ed è peggio della rivoluzione industriale)Negli Stati Uniti si registra un ondata di licenziamenti senza precedenti, sembrerebbe anche legata all'avanzata dell'intelligenza artificiale, che sembra colpire soprattutto i colletti bianchi. In ottobre i tagli annunciati hanno raggiunto quota 153.074, con un aumento del 183% rispetto a settembre e del 175% rispetto allo stesso mese del 2024: il peggior ottobre dal 2003, secondo i dati di Challenger, Gray & Christmas (azienda di Chicago che offre servizi di formazione manageriale e supporto alla ricollocazione professionale). Il fenomeno, osservano gli analisti, segna un punto di svolta rispetto alle precedenti trasformazioni industriali. Come nel 2003, una tecnologia dirompente sta cambiando il panorama, ha spiegato Andy Challenger, esperto di ambiente di lavoro e Chief Revenue Officer di Challenger, Gray & Christmas. Questo è stato l'anno peggiore per i licenziamenti dal 2009. Il rapporto offre uno sguardo sul mercato del lavoro in un momento in cui il governo ha sospeso la raccolta e la pubblicazione dei dati a causa dello shutdown. Ne parliamo con Guido Di Fraia, Fondatore del laboratorio di intelligenza artificiale IULM AI LAB e membro del board innovazione di IULM con delega all'AI.
1) “Il cessate il fuoco è una bugia”. Dopo un mese dall'accordo, da Gaza ci raccontano una situazione molto diversa dalla pace. Niente cibo, niente acqua e niente sicurezza. (Fatima da Khan Younis) 2) Lo shutdown più lungo della storia degli Stati Uniti. Da domani il traffico aereo verrà tagliato del 10%, e l'incertezza economica impatta sempre più pesantemente sulla vita degli americani. (Roberto Festa) 3) “Ho perso il conto di quanti ne abbiamo accecato”. Un'inchiesta dei giornali francesi Mediapart e Liberation svela comportamenti sadici e violenti della polizia in una manifestazione del 2023 a Sainte-Soline. (Francesco Giorgini) 4) Belem 2025, ultima chiamata. Diario dalla Cop30: le piccole isole del pacifico lottano con l'arma del diritto internazionale per difendere la propria sopravvivenza. (Alice Franchi) 5) World Music. “Fake Line: Sono Levant”, 36 tracce e altrettanti artisti mediorientali in una compilation contro il genocidio a Gaza e i “falsi confini” coloniali (Marcello Lorrai)
Gaza, gli Stati Uniti spingono per una forza internazionale di pace. Messico: la presidente Sheinbaum aggredita e trasforma la violenza in battaglia politica.Malesia, arrestato il rapper Namewee per l'omicidio di un'influencer taiwanese.Indonesia, il mare rosso di Sulawesi: la faccia sporca del nichel verde.Libia, mandato d'arresto per il generale Osama Almasri: accuse di tortura e omicidio Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli Introduzione: COP30: dieci anni dopo Parigi, il mondo davanti allo specchio
Zohran Mamdani, 34 anni, immigrato nato in Uganda da genitori di origini ugandesi e indiane, musulmano, socialista democratico, martedì 4 novembre è stato eletto sindaco della città più importante degli Stati Uniti. Con Luciana Grosso, giornalista esperta di Stati Uniti e autrice di “Mamdani. Un socialista a New York”. Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. I consigli di Luciana Grosso– Queste verità si Jill Lepore– America perduta di Bill Bryson – Il musical Hamilton Sul Post– La campagna elettorale di Zohran Mamdani in 10 video – Cosa vuol dire essere “Socialista Democratico” negli Stati Uniti – Il secondo lavoro più difficile degli Stati Uniti Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel The Essential di mercoledì 5 novembre, Chiara Piotto parla di: 00:00 la proposta di Fratelli d'Italia di introdurre il gelato artigianale nel bar della Camera dei Deputati; 04:27 la Germania vuole rimandare i rifugiati siriani in Siria e interrompere i loro visti; 7:00 New York elegge il nuovo sindaco nel giorno in cui è morto Dick Cheney, il contestato vicepresidente degli Stati Uniti che ha dato forma agli USA e al Medio Oriente di oggi. Questo episodio è supportato da Edenred: le soluzioni welfare per la crescita delle aziende e il benessere dei dipendenti Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/zQ5D Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il crollo di ieri della Torre dei conti, che ha causato una vittima, ha riportato la discussione anche sulle fragilità del patrimonio artistico italiano. Ne parliamo con Francesca Romana Stasolla, professore ordinario di Archeologia cristiana e medievale presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università di Roma La Sapienza. Sono passati trent'anni dall'omicidio dell'allora Primo Ministro israeliano Rabin, la cui morte è stata l'inizio della fine del processo di pace di Oslo. Oggi la pace si cerca partendo dal piano di pace proposto da Donald Trump, mentre gli Stati Uniti presentano una bozza all'Onu per avere il mandato per l'invio di una forza internazionale a Gaza per almeno due anni. Commentiamo tutto insieme a Ugo Tramballi, consigliere scientifico Ispi e editorialista de Il Sole 24 Ore.Oblio oncologico: dopo due anni manca il decreto attuativo e altri due provvedimenti. Ne scrive oggi su Il Sole 24 Ore Marzio Baroloni.
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti.Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato la Nigeria con un'azione militare se il governo nigeriano non bloccherà "l'uccisione dei cristiani" nel paese. Trump ha definito questa situazione come una minaccia esistenziale per il cristianesimo in Nigeria, accusando gruppi islamisti radicali di aver commesso massacri di massa contro i cristiani. Ma cosa sta realmente accadendo? Facciamo il punto con Alberto Magnani, Il Sole 24 Ore, autore del libro Le ali dell'Africa - Istantanee da un continente che cambia.
Dall'inizio di settembre, gli Stati Uniti hanno abbattuto decine di barche al largo del Venezuela. La motivazione - a detta del presidente Trump - sarebbe la lotta al narcotraffico da cui dipenderebbe la morte di migliaia di cittadini americani. La tensione è salita ulteriormente dopo un'intervista rilasciata dal presidente americano in cui avrebbe dichiarato che "Maduro ha i giorni contati". Ne parliamo con Mario Magarò, giornalista esperto di Spagna e America Latina.Cosa sta accadendo in Sudan? Come fermare l'ondata di violenza che sta uccidendo migliaia di civili? Lo chiediamo a Ouldelul Kelati Dirar, docente di Storia e Istituzioni dell'Africa all'Università di Macerata, esperto di Corno d'Africa.
La priorità data al Pnrr ha rallentato l'attuazione dei fondi di coesione 2021-2027: al 31 agosto 2025 la spesa è ferma a 6 miliardi, pari all'8% dei 74,8 miliardi disponibili. Le risorse impegnate raggiungono il 27,1%. La Commissione ha autorizzato la riallocazione di una parte dei fondi verso nuove priorità come difesa, energia, alloggi e resilienza idrica, concedendo un prefinanziamento aggiuntivo e un anno di proroga per la spesa, fino al 2030. La cabina di regia guidata da Tommaso Foti ha esaminato rimodulazioni per 2,6 miliardi di quota Ue: 887 milioni agli alloggi, 729 milioni alle reti idriche, 278 milioni alla transizione energetica, 204 milioni alla piattaforma Step, 196 milioni a difesa e infrastrutture a duplice uso e 361 milioni alla formazione e occupazione. Sullo sfondo cresce la preoccupazione per un possibile accentramento della governance da parte della Commissione Ue: l'assessore lombardo Guido Guidesi avverte che la Lombardia rischierebbe di perdere 4,4 miliardi, penalizzando imprese, formazione e ricerca. La Regione ha partecipato a Bruxelles alla manifestazione della Cohesion Alliance contro la centralizzazione dei fondi. Le nuove regole Ue introducono la possibilità di finanziare progetti legati alla sicurezza e alla mobilità militare, ma l'adesione resta su base volontaria. Ne parliamo con Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia.Shutdown, Stati Uniti nel caos: sospensione di servizi sociali e aeroporti bloccatiNegli Stati Uniti lo shutdown prosegue da oltre un mese, paralizzando servizi pubblici e trasporti. La riunione d'urgenza convocata dal vicepresidente JD Vance non è bastata a rassicurare compagnie aeree e sindacati: oltre 800mila dipendenti federali sono senza stipendio da quattro settimane. I disagi toccano aeroporti, scuole, servizi per l'infanzia, tribunali e perfino i fondi alimentari per 42 milioni di americani. La crisi nasce dallo scontro politico tra Repubblicani e Democratici sul bilancio federale. Trump, in viaggio in Asia, ha lasciato Washington senza guida e attacca l'opposizione definendola responsabile del caos. I Repubblicani puntano a usare lo shutdown per ridurre la spesa sociale e tagliare personale pubblico, mentre i Democratici restano divisi. Nei trasporti la situazione è critica: 63mila controllori e addetti alla sicurezza lavorano senza paga, mentre cresce il timore di un collasso del sistema in vista del Ringraziamento. Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.itCome sta andando il mercato del Petrolio? Le sanzioni alla Russia influiranno sul prezzo?Opec+ ha deciso un nuovo aumento della produzione di 137mila barili al giorno dopo quelli di settembre e ottobre. L'incremento sarà sospeso da gennaio a marzo 2026 per motivi stagionali, ma resta l'obiettivo di 1,65 milioni di barili aggiuntivi giornalieri. I prezzi restano deboli: il Wti è a 60,98 dollari al barile e il Brent a 64,77 dollari. Il calo riflette l'incertezza sulla domanda cinese e l'impatto delle sanzioni Usa sul petrolio russo. Opec+ continua a monitorare il mercato con prudenza per evitare eccessi di offerta. La strategia di lungo periodo mira a riconquistare quote di mercato perse a favore degli Stati Uniti. Il 18 novembre è previsto un incontro tra Mohammed bin Salman e Donald Trump, che chiede un aumento della produzione per contenere i prezzi dei carburanti. Chevron prevede ulteriori ribassi nel 2026, mentre la prossima riunione Opec+ è fissata per il 30 novembre. Ne parliamo insieme a Sissi Bellomo, Il Sole 24 Ore.OpenAI sigla un accordo da 38 miliardi con Amazon per i servizi CloudOpenAI ha firmato un accordo settennale da 38 miliardi di dollari con Amazon Web Services per accedere a un'enorme capacità di calcolo basata su GPU Nvidia, necessaria per l'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. L'intesa arriva dopo quella con Microsoft e rafforza la posizione di OpenAI come attore chiave nel settore globale dell'AI. Amazon punta a consolidare il suo primato nel cloud in un momento di ristrutturazione interna e tagli di personale. Per OpenAI, ormai trasformata in una public benefit company, l'accordo segna il passaggio definitivo da laboratorio di ricerca a colosso industriale. Secondo stime interne, l'azienda prevede investimenti infrastrutturali fino a 1.400 miliardi di dollari. "L'infrastruttura di AWS sarà la spina dorsale delle ambizioni di OpenAI", ha dichiarato il CEO di AWS Matt Garman. Approfondiamo la questione con Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore.
Sara Gandolfi parla dell'arrivo della portaerei americana «Gerald Ford» al largo delle coste del Paese latinoamericano, per aumentare la pressione Usa sul governo di Maduro. Luigi Ippolito racconta l'attacco sul convoglio che sabato sera viaggiava da Doncaster a Londra e su cui sono rimaste ferite 10 persone (non si tratta però di terrorismo). Giusi Fasano riepiloga il caso delle tre attiviste indagate per stalking e diffamazione.I link di corriere.it:Stati Uniti pronti a colpire il Venezuela: in arrivo la portaerei Ford, a bordo almeno 75 cacciaAccoltellamento sul treno per Londra, la polizia: «Non è terrorismo». I 15 minuti di terrore, l'anziano eroe, le urla: cosa è successoLa chat del commando «femminista»: gli insulti a Murgia, Segre, Mattarella e Cecilia Sala delle attiviste indagate per stalking e diffamazione
Quante volte ti sei chiesto: "Ma qui devo mettere l'articolo o no?" Se stai imparando l'italiano, sicuramente tantissime volte! L'articolo determinativo è una delle cose più difficili da padroneggiare per gli stranieri (anche i più avanzati). Con questa guida completa imparerai finalmente quando usare (e quando NON usare) gli articoli determinativi in italiano, scoprendo tutte le regole fondamentali, le eccezioni e i casi particolari. Quando usare e quando NON usare l'articolo determinativo Quando USARE l'Articolo Determinativo 1. Con i Nomi Già Menzionati o Conosciuti Quando parliamo di qualcosa che è già stato introdotto nella conversazione o che è conosciuto dal contesto, usiamo sempre l'articolo determinativo. Questo indica che ci stiamo riferendo a qualcosa di specifico e identificabile. Esempio: Ho comprato due macchine nuove l'anno scorso. Oggi ho visto le macchine e sono molto belle. In questo caso, "le macchine" sono quelle specifiche di cui abbiamo già parlato, non macchine generiche. 2. Con i Nomi Specifici (Spesso con un Qualificatore) Quando ci riferiamo a qualcosa di specifico e non generico, l'articolo è necessario. Spesso questa specificità è indicata da un aggettivo qualificativo, da una frase relativa o da un complemento che identifica precisamente l'oggetto di cui parliamo. Esempi: Non mettere il telefono sul tavolo rotto. (Non un tavolo qualsiasi, ma quello rotto specifico) Vado alla scuola di mia figlia. (Una scuola specifica, non una scuola qualunque) Sono nel treno delle 12. (Il treno specifico che parte alle 12) 3. Con i Superlativi Gli aggettivi e gli avverbi al superlativo richiedono sempre l'articolo determinativo. Il superlativo, per sua natura, indica qualcosa di unico nel suo genere o che raggiunge il massimo o il minimo grado di una qualità, quindi richiede specificazione. Esempi: Ieri abbiamo passato il momento più bello. Torno il più velocemente possibile. Questa è la situazione più difficile che abbiamo affrontato. Marco è il ragazzo più intelligente della classe. 4. Con "Solo/Unico" Quando usiamo frasi con "solo" o "unico", l'articolo è obbligatorio. Questi termini indicano esclusività e unicità, quindi richiedono specificazione attraverso l'articolo. Esempi: Mia zia è la sola persona di cui mi fido. Questa è l'unica ciotola che hai? Qual è l'unica soluzione efficace per parlare italiano come un madrelingua? Sei l'unico amico che mi ha aiutato in quel momento difficile. 5. Con i Nomi di Paesi e Regioni I nomi di Paesi e regioni richiedono sempre l'articolo determinativo quando usati da soli. Esempi: L'Italia è un Paese bellissimo. Voglio visitare il Brasile. La Sardegna ha delle spiagge spettacolari. I Paesi Bassi sono famosi per i tulipani. ATTENZIONE: Con la preposizione IN, non si deve usare l'articolo. L'unica eccezione (che invece richiede l'articolo) sono i nomi di Paesi plurali. L'anno prossimo vado in Giappone. Quando verrete in Puglia? Sei mai stato negli Stati Uniti? Mi trasferirei volentieri nelle Filippine. 6. Con i Nomi di Paesi che Includono "Repubblica", "Regno", "Unione" o "Stato" Quando il nome di un Paese include termini come "Repubblica", "Regno", "Unione" o "Stato", l'articolo determinativo è sempre necessario. Esempi: Vive nella Repubblica Dominicana. Andiamo nel Regno Unito ogni estate. La Repubblica Ceca è un Paese molto interessante. Gli Stati Uniti d'America sono un Paese molto vasto. 7. Con i Numeri Ordinali Usati Come Qualificatori I numeri ordinali (primo, secondo, terzo, ecc.) quando sono usati come aggettivi qualificativi richiedono sempre l'articolo determinativo. Esempi: Questa è la seconda volta che ti chiamo. Tu sei il quinto dottore con cui parlo di questo problema. Il primo giorno di scuola è sempre emozionante.
Il 29 ottobre i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza hanno provocato la morte di almeno 104 palestinesi, tra cui 46 bambini. Con Francesca Gnetti, editor di Medio Oriente di Internazionale.Il 30 ottobre, durante un incontro in Corea del Sud, il presidente statunitense Donald Trump e quello cinese Xi Jinping si sono accordati su una serie di questioni allo scopo di attenuare il conflitto commerciale tra i due paesi. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Oggi parliamo anche di:Film • Cinque secondi di Paolo VirzìCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti