Una totale perdita di tempo.
Si chiude questa stagione di sproloqui, tra amarcord e sogni infranti, guardandoci sempre bene dall'arricchire le vostre vite. MPS va in pausa di riflessione, perchè si sa, l'estate porta consiglio (?), ma anche la voglia di fare un cazzo.
A cosa aggrapparsi quando Grillo e Fedez fanno sfoghi inappropriati e Montemagno intervista McConaughey? Ai veri pilastri del giornalismo italiano, come il Gabibbo, nella speranza di trovare lavoro come moderatori di un subreddit sui rimjob.
Dai picchiaduro al farselo venire duro e a farselo ammosciare per la spossatezza indotta dal corona. Fabio alla fine sopravvive ma vi farete due coglioni così con complottismo e giochi online.
La vita come imitazione dei cinepanettoni come imitazione dei film di John Hughes, elevator pitch su show improbabili ma terribilmente reali e un finale senza applausi.
Come i gas abbandonano il corpo che diventa cadavere emettendo flatulenza, così lasciamo il duemilaventi con il suono delle nostre voci registrate, sgangherati e vaghi, come queste festività.
Abbiamo aperto con la pandemia e finiamo con la guerra civile. Torneremo quando ci sarà qualcosa di nuovo di cui parlare, tipo apocalisse, contatto alieno o secondogenito di Fedez.
l mondo è migliorato per le donne o è solo nella testa di produttori tv e millennials ipersensibili? Gli ospiti distrarranno dalla mancanza di struttura della puntata? Questo e un mix di rumori e suoni in background come nuova dose settimanale di mps.
Volevamo seguire una scaletta e siamo finiti su un tappeto elastico, tra i bassi di un Fabio molestato e gli alti di un Roberto ingenuo.
In queste settimane l'unica decisione che abbiamo preso nelle nostre vite è di abbandonare YouTube, e stando al determinismo forse neanche quella è una scelta. Siamo tutti dei Simp.
Come una ballata in chiave minore, un requiem al posto di un'ouverture, iniziamo la seconda stagione sull'orlo del precipizio. Se il capitalismo non si ferma davanti alla morte, neanche noi davanti alla nostra inadeguatezza.
Dopo Episode IX, il nostro episodio 10, con pistole del Natale passato, binge watching del Natale presente e categorie porno del Natale futuro.
Il podcast nella sua essenza: l'opposto dell'ispirazione. Una serie di argomenti che ci portano ad essere più stupidi di prima e momentaneamente distratti, come i migliori narcotici.
Una puntata frizzante per un threesome audio dove evochiamo fantasmi di Christian De Sica, Alieni e Mengacci.
Una digressione nostalgica dietro l'altra, nella puntata più barocca nella struttura seppur mantenendoci rigorosi nell'assenza di contenuti.
Tentando una performance sempre peggiore, si è parlato di rappresentazioni sbagliate, comicità che non fa ridere e privilegio maschile imploso.
Il mondo d'oggi fino alla sua fine, passando da closet omosessuali a gabbie di successo, sempre mascherando invidia per moralità.
Che cos'è l'X-Factor? Noi non ne abbiamo idea, ma ne discutiamo lo stesso. A seguire si parla di Napoli. Astenersi neoborbonici.
Per la terza settimana da stanchi rosiconi si parla di mass shooting e fictional characters come Mario Giordano e Joker, sempre preoccupandosi di piacere all’audience cinese.
Per la seconda settimana di fila, nel nostro sforzo di costanza più grande dopo l’autosabotaggio, un tuffo nella fogna dei social, per poi trovare un passaggio segreto nell’internet 1.0 e riemergere peggiori di prima, più confusi e con un bisogno di emozioni che solo il nuovo album dei Tool può soddisfare.
Quale filo conduttore unisce Non è la Rai e Fabrizio Corona? Abbiamo provato a scoprirlo ma ovviamente non ci siamo riusciti. Digressioni su Greta, Louis CK e i barbieri, ma anche le nostre fantastiche rubriche come "La Pezza", "Recensioni Svantaggiate" e "La Poesia".
Mangia Prega Spara è un podcast che personalmente non consiglieremmo a nessuno, ma che produciamo lo stesso.