Falsi ricordi, a puntate.
Il senso della vita. Il senso dell'arte contemporanea. Un'esperienza di smarrimento.
Il senso della vita. Il senso dell'arte contemporanea. Un'esperienza di smarrimento.
Tentativo di sabotaggio onirico di uno dei più famosi spot degli Anni Ottanta.
Scritto e letto da Renato Gabrielli. "La mia età preferita non è la gioventù, il mio decennio preferito non è gli Ottanta, ma ce ne dobbiamo occupare, scusate, perché è proprio in gioventù, verso la fine degli Anni Ottanta, che ho conosciuto, per così dire, questo mio collega."
Scritto e letto da Renato Gabrielli. Come presentarsi a una persona influente: un discorso di tre pagine. Piccoli grandi eventi culturali durante una festa di gente ricca: come perderli tutti e poi parlarne in un'intervista. Galateo in sala da bagno per uomini di mezz'età.
Scritto e letto da Renato Gabrielli. Una vita (ma la vita di chi?) attraverso i buffet. Degenerazione gastronomica dell'auto-fiction. Uno svenimento alla festa dei Sagittari.
Scritto e letto da Renato Gabrielli. Finale aperto, o forse no, di un'avventura poco plausibile. "Io ce l'ho, la patente B" - dice l'io narrante. Dialogo interiore influenzato da serie tv scandinave di contenuto macabro e inadatto ai minori. C'è ventosa e ventosa, piloro e piloro. E intanto, il papa? Un esempio di generosità finisce nel nulla.
Scritto e letto da Renato Gabrielli. Logica continuazione di un'avventura poco plausibile. Una visione del mondo: la vita come sovrapposizione esponenziale di biforcazioni. L'io narrante esige un rimborso spese dall'ODP (Organizzazione del papa). L'eterno Ufficio Scritture: analogie tra l'ODP e la RAI. Il curriculum c'entra sempre.
Scritto e letto da Renato Gabrielli. Inizio di un'avventura poco plausibile. Un appuntamento di lavoro, mancato, alla Fabbrica del Vapore. Turbamenti non erotici suscitati da due volontarie. Problemi di comunicazione dell'io narrante con le cosiddette autorità. Un tragitto in taxi con il papa. Ed è a questo punto che la storia si biforca. "Non ci siamo detti molto – anzi nulla, mi pare. Tuttavia, un papa è un papa. Non capita tutti i giorni di vederlo di persona..."