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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8167LEONE XIV ANDRA' A NICEA PER RICORDARE IL CONCILIO DI 1700 ANNI FA di Roberto de Mattei Nella sua omelia per l'intronizzazione del 18 maggio, papa Leone XIV, ha fatto più volte appello all'unità della Chiesa. Il Papa è consapevole infatti dell'esistenza di forti contrasti interni, che si sono aggravati sotto il pontificato di Francesco e potrebbero esplodere in maniera lacerante.La Chiesa ha conosciuto al suo interno, fin dalla sua nascita, divisioni che si sono trasformate in scismi ed eresie. Il 20 maggio 2025 è il 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea, dove l'Imperatore Costantino convocò un'assemblea dei vescovi cristiani di tutto il mondo, per far fronte ad un'eresia che minacciava l'unità della Chiesa e del nascente Impero cristiano. Questa eresia fu l'arianesimo, che prese il nome dal suo fondatore, il prete Ario, predicatore nella città patriarcale di Alessandria. Ario affermava che il Verbo, seconda Persona della Santissima Trinità, non è uguale al Padre, ma creato da lui, come termine medio tra Dio e l'uomo, e quindi di sostanza diversa da quella divina del Padre. Questa teoria colpiva al cuore il Mistero trinitario, scardinando le basi stesse della fede. Il concilio convocato da Costantino si svolse a Nicea, una città della Bitinia, oggi in Turchia, dove convennero i rappresentanti della Cristianità da tutto il mondo conosciuto, circa trecento.Lo storico Eusebio scrive che "il fiore dei ministri di Dio arrivò da tutta Europa, dalla Libia e dall'Asia". Si vedevano uomini celebri: i taumaturghi Spiridione e Giacomo di Nisibe, i quali, si diceva, avessero risuscitato dei morti; i confessori della fede egiziani, Potamone d'Eraclea e Pafnuzio della Tebaide, i quali avevano ambedue perduto un occhio nella persecuzione di Massimo, ed anche Paolo di Neocesarea che aveva le mani bruciate dai ferri ardenti che l Licinio gli aveva fatto applicare. Papa Silvestro II, che non aveva potuto recarsi al concilio per la sua età avanzata, vi si fece rappresentare da due chierici romani, Vito e Vincenzo.DUE TENDENZE INCONCILIABILIDieci anni prima per la maggior parte di essi, la vita era ancora impossibile, la minaccia era perpetua; ora il fasto dei palazzi, la maestà delle cerimonie, la guardia d'onore che presentava le armi ai dignitari cristiani, offriva uno spettacolo che nessuno avrebbe mai immaginato.Cominciarono le discussioni, sotto la presidenza di Costantino. Nell'aula si scontravano due tendenze inconciliabili, rappresentate da due uomini che non erano vescovi, ma consiglieri dei padri conciliari: l'eretico Ario, che guidava dietro le quinte il gruppo dei suoi partigiani e Atanasio l'indomabile organizzatore della resistenza dei cattolici ortodossi.I partigiani, più o meno dichiarati di Ario, ricorda lo storico francese Daniel Rops, usavano tutte le risorse della dialettica, ma il più profondo sentimento cristiano era contro di loro. Il diacono Atanasio presentava come pietra angolare del Cristianesimo il fatto irrecusabile della Redenzione. Ora la Redenzione ha senso solo se Dio stesso si fa uomo, se soffre, muore e risorge, se Cristo è vero Dio e vero uomo nello stesso tempo. Il Figlio non è una creatura; è sempre esistito; è sempre stato a lato del Padre, unito a Lui, distinto, ma inseparabile. Il Concilio, sotto l'influsso di Atanasio, adottò il termine homoousion che in latino fu tradotto con consubstantialem.Una nuova "regola di fede" era fissata, non diversa del primo "Credo" degli Apostoli, ma più esplicita, redatta in modo che l'errore non vi si potesse più introdurre. Questo testo è il Simbolo di Nicea, che si pronuncia la domenica nella Messa, quando davanti al popolo fedele, risuonano, le sue antiche, ma sempre esatte affermazioni: genitum non factum consubstantialem Patri: generato non creato, della sostanza del Padre.ARIO FU CONDANNATOLa schiacciante maggioranza dei Padri affermò che il Figlio è veramente Dio, consustanziale al Padre e Ario fu condannato. La questione ariana sembrava chiusa per sempre. Il Concilio di Nicea si chiuse dopo un mese, in un clima di trionfo il 25 agosto del 325. Ma i Padri si erano appena allontanati, quando tre di essi, fra cui Eusebio di Nicomedia, ritirarono la loro firma. La questione riesplose con violenza, nello spazio di circa mezzo secolo.Il dogma dell'Incarnazione del Verbo fu attaccato in tutti i modi dai seguaci di Ario. Tra il "partito" intransigente di Atanasio e quello degli ariani si fece strada un "terzo partito", quello dei "semi-ariani", divisi a loro volta in varie sette, che riconoscevano una certa analogia tra il Padre e il Figlio, ma negavano che egli fosse "generato, non creato, della stessa sostanza del Padre", come affermava il Credo di Nicea. Il merito dei teologi del IV secolo, come sant'Atanasio e sant'Ilario fu di aver combattuto con intransigenza per salvaguardare la divinità di Cristo, nella quale consiste tutto il Cristianesimo. Se la Chiesa ha potuto sopravvivere attraverso una simile prova, uscendone non soltanto intatta, ma rinforzata, l'ha dovuto a una esigua legione di campioni della fede, che non si lasciarono scuotere né dagli intrighi, né dalle minacce, né dall'esilio, né dalla prigionia. Definiti fanatici dai loro avversari, essi testimoniarono con coraggio la fede cattolica.Benedetto XVI ha paragonato la crisi della fede dell'epoca attuale a quella del IV secolo e, utilizzando una metafora applicata da san Basilio agli anni del post-Concilio di Nicea, ha paragonato il nostro tempo ad una battaglia navale notturna nel mare in tempesta. Quest'immagine è certamente presente a papa Leone XIV, che nei prossimi mesi ha programmato un viaggio a Nicea, per commemorare il Concilio che riaffermò la fede cattolica, consentendo alla navicella della Chiesa, di non essere travolta dalla bufera. L'aiuto di Dio non mancò allora e non mancherà ai nostri giorni.
Lunedì 26 Maggio 2025, la rassegna è condotta da Luca Dammicco.su Repubblica, la giornata di Papa Leone XIV, ufficialmente da ieri Vescovo di Roma, che ha incontrato pubblicamente il sindaco Gualtierisempre su Repubblica, i nuovi equilibri nel mondo dello spaccio di Roma e provincia. Sabato è morto un uomo inseguito dalla polizia, aveva con sé 25 chili di cocainadal Corriere della Sera, l'intervista al questore Massucci sui problemi con i locali e le discoteche dopo la chiusura temporanea del Piper. Tante irregolarità nella gestione e poca resposabiilità da parte dei gestori, tra le cause dei tanti incidenti. Intanto via dei Coronari è diventata un luogo di ritrovo notturno di tante persone e questo sta creando non pocchi problemi.sul messaggero, il racconto della maxi-rissa tra centinaia di giovani avvenuta sabato notte a Parioli.di nuovo su Repubblica, l'esperimento a Tiburtino III, tra inclusione dei detenuti e riqualificazione degli spazi pubbliciSigla e jingle di Mattia CarratelloA domani con Lorenzo BoffaSveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. Ringraziamo l'associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione.
Allarme Onu per Gaza, ‘14mila bambini a rischio morte in 48 ore'.
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Nella sua omelia per l'intronizzazione del 18 maggio, papa Leone XIV, ha fatto più volte appello all'unità della Chiesa. Il Papa è consapevole infatti dell'esistenza di forti contrasti interni, che si sono aggravati sotto il pontificato di Francesco e potrebbero esplodere in maniera lacerante.La Chiesa ha conosciuto al suo interno, fin dalla sua nascita, divisioni che si sono trasformate in scismi ed eresie. Il 20 maggio 2025 è il 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea, dove l'Imperatore Costantino convocò un'assemblea dei vescovi cristiani di tutto il mondo, per far fronte ad un'eresia che minacciava l'unità della Chiesa e del nascente Impero cristiano. Questa eresia fu l'arianesimo, che prese il nome dal suo fondatore, il prete Ario, predicatore nella città patriarcale di Alessandria. Ario affermava che il Verbo, seconda Persona della Santissima Trinità, non è uguale al Padre, ma creato da lui, come termine medio tra Dio e l'uomo, e quindi di sostanza diversa da quella divina del Padre. Questa teoria colpiva al cuore il Mistero trinitario, scardinando le basi stesse della fede.
I titoli Il Papa incontra il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede: “Sradicare ogni volontà di conquista” A Istanbul i colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina Medio Oriente: ancora attacchi di Israele sulla Striscia di Gaza Conduce: Gianmarco Murroni In regia: Gabriele Di Domenico
Le puntate vengono pubblicate sempre prima su YouTube e solo dopo arrivano qui su Spotify. Su YouTube pubblichiamo più video rispetto ai caricamenti che trovate qui e, generalmente, le interruzioni pubblicitarie sono più corte.Questa è la replica della nostra diretta YouTube del 12 maggio 2025. Potete seguirci in diretta ogni lunedì alle 21 sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@WesaChannel.Trovate tutte le altre puntate nella playlist YouTube: WesaChannel LIVE!Il vecchio (ma sempre attuale) dibattito con Immanuel Casto sui femminicidi: https://youtu.be/uIzoEKUMRDYTutti i contenuti riservati agli abbonati di livello "Vez" (video e live extra): https://www.youtube.com/playlist?list=PLkYl7CaT8lU2InspOMeezAmugtfr9KE0v• Link per supportare il canale e accedere ai vantaggihttps://www.youtube.com/channel/UCaM-zH6ji5kWncFMaBBc7Yg/join• Per proposte e collaborazioni: wesachannel@gmail.com [N.B. Utilizziamo questa mail per valutare collaborazioni con altri creator o aziende, NON per fare le chiacchiere. Chi ci scriverà mail per commentare i nostri video verrà bloccato. Per commentare c'è l'apposita sezione sotto ogni video!]♦ WesaChannel:https://www.youtube.com/@WesaChannel
I titoli: Il Papa ai Fratelli delle Scuole Cristiane ricevuti in udienza: vivere l'impegno educativo come missione. Zelensky arrivato in Turchia. Vedrà Erdogan. Delegazione russa già a Istanbul per i colloqui di pace rinviati al pomeriggio. Emergenza umanitaria a Gaza. Nuovo allarme delle Organizzazioni sanitarie internazionali La Santa Sede alla Biennale di Venezia Luca Collodi
I titoli: Il Papa alle Chiese Orientali: tacciano le armi, ai potenti dico "dialoghiamo, negoziamo". Lo spiraglio per un percorso di pace per l'Ucraina nei negoziati di Istambul. La speranza nelle parole del cardinale segretario di Stato, Parolin. Ma i colloqui in Turchia vacillano per le molte defezioni. In Libia spari dell'esercito sui manifestanti per le proteste a Tripoli contro il governo. Decine fra vittime e feriti. Conduce: Paola Simonetti In regia: Bruno Orti
I titoli: - Il Papa incontra le Chiese orientali per il giubileo. Tacciano le armi, ai potenti dico “dialoghiamo e negoziamo”. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino - Donald Trump incontra il presidente siriano al-Sharaa a Riad, colloquio online anche con Erdogan, il leader turco: storica decisione sullo stop alle sanzioni per far ripartire la Siria - In udienza da Leone XIV il campione di Tennis Jannik Sinner. Il presidente della FITP Binaghi: lo sport strumento di inclusione
Buongiorno, la rassegna stampa di mercoledì 14 maggio 2025 è a cura di Angela Gennaro. Le notizie in primo piano: No, non è ancora finita: 250mila in arrivo a Roma per la messa di intronizzazione di Leone XIV. (Repubblica Roma). Il sindaco Gualtieri intanto assicura che la città ha superato l'esame dei grandi eventi (Messaggero) mentre sul turismo il dibattito è su come correre ai ripari.Continuano le polemiche sullo stadio di Pietralata (Corriere della Sera). Nello stadio che invece già c'è ci sono anche i pusher. E tanta cocaina (Repubblica).Su RomaToday l'eredità "disastrosa" dell'impero MaioranaSu tutti i giornali la notizia dell'arte di Dolce & Gabbana in mostra da oggi.Foto Angela GennaroSveja è un progetto di comunicazione indipendente, sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne. Ringraziamo inoltre l'Associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione. La sigla di Sveja è di Mattia Carratello.A domani con Sara Bruno
Come è andato l'incontro tra Papa Leone e i giornalisti? Ce lo racconta nel suo commento Mario Ajello. Ma chi è il segretario personale del pontefice, l'uomo che traccerà l'agenda di Prevost? Il suo curriculum è tratteggiato da Andrea Gagliarducci. Con Angelo Paura voliamo in Arabia Saudita assieme al presidente Trump per un viaggio d'affari, mentre Anna Guaita ci racconta del super regalo ricevuto dal presidente americano dagli emiri.
Habemus Papam! Leone XIV, primo papa statunitense, è già al centro del dibattito globale. Chi è Robert Francis Prevost, l'uomo che unisce radici latine e passaporto a stelle e strisce? Tra il richiamo alla Rerum Novarum, le accuse di essere "anti-MAGA" da Steve Bannon e il possibile dialogo con il cattolico JD Vance, il suo pontificato promette scintille. Riuscirà a rilanciare il Vaticano o sarà travolto dalla polarizzazione? Guglielmo vi guida in questo nuovo episodio di Dazebao, tra Curia, media e geopolitica. Iscrivetevi su Substack, seguiteci su Instagram @dazebaopodcast e scriveteci a dazebaopodcast@gmail.com. Non perdete il nostro YouTube @Grandangologram!
Il Papa visita la curia generalizia degli agostiniani mentre continua il giubileo delle Chiese orientali Pace in Ucraina: è attesa per il faccia a faccia tra Putin e Zelensky a Istanbul In Medio oriente si avvicina la possibilità di un nuovo accordo sullo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas
VIDEO: L'elezione di Papa Leone XIV ➜ https://www.youtube.com/watch?v=Nvj6jdSqeDoTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8162IL FASCINO DEL CONCLAVE SMENTISCE L'IDEA CHE LA CHIESA NON INTERESSI PIU' A NESSUNO di Raffaella Frullone L'emittente statunitense Abc lo scrive a caratteri cubitali «Gli occhi del mondo sono puntati sulla Città del Vaticano mentre si apre il conclave per eleggere il prossimo Papa». E sono veramente "gli occhi", le orecchie e le telecamere di tutto il mondo quelli che si stanno posizionando sul comignolo della Sistina che da domani inizierà a fumare.Per misurare la globalità dell'interesse basta dare uno sguardo alle testate internazionali che segnano il conto alla rovescia: «133 cardinali arrivano in Vaticano... L'elezione papale sta per iniziare» titola il quotidiano coreano Hankyoreh, «I cardinali si isolano prima del Conclave segreto per eleggere il nuovo Papa» gli fa eco il quotidiano ugandese Monitor. Non è da meno l'interesse nella fredda Norvegia, dove il principale quotidiano mette on line un articolo dal titolo «Nove "curiosità" sul conclave: lo scrutinio segreto per eleggere il nuovo papa». Da giorni in sostanza, in media di tutto il mondo sembrano non parlare d'altro: dall'inglese Time al francese Figaro, dallo spagnolo El mundo fino al Jerusalem Post, passando per Al Jazeera.Non fanno eccezione i media di casa nostra, nemmeno la Gazzetta dello Sport e Vanity Fair si sottraggono dal coro di articoli e interviste sul Conclave, per non parlare dei social, che nell'ultima settimana sono state un'esplosione di contenuti inerenti ai cardinali, al cosiddetto "toto Papa", analisi e controanalisi, pronostici, reel che spaziano dal serio al faceto, caroselli che spiegano, frammenti di interviste, interventi e parole dei protagonisti. Tutto merita sembra essere diventato estremamente affascinante di questo rito che, sulla carta, rappresenta quello che il mondo normalmente avversa. Almeno per tre motivi.Il Conclave è medievale. Pensateci, cardinali chiusi in una stanza, lontani dal mondo reale, per eleggere un leader assoluto, un monarca in carica a vita, in una società che invece invoca partecipazione. In un'epoca di reality show, dove tutto è sotto i riflettori, non c'è niente di più anacronistico. Il mondo invece ha bisogno di confronti aperti, processi democratici, trasparenza.Il conclave è un rito, e i riti sono da superare. Le cerimonie sono ripetitive, fondate su una tradizione che non parla più all'uomo contemporaneo, appaiono oggi come un vestito stretto per la generazione dei millenial, sono una proposta anacronistica. Le liturgie poi sono gabbie incapaci di accogliere le molteplici e variegate forme di spiritualità che il mondo può esprimere.Il Conclave è sessista. E' l'emblema di un potere che esclude le donne. Solo uomini - cardinali - possono eleggere il papa - uomo naturalmente - perpetuando un modello gerarchico e maschile che ignora metà dell'umanità. In un mondo che avanza verso l'equità, e in cui la parità di genere è il nuovo dogma, è inaccettabile che le donne restino escluse non solo dal voto, ma persino dal dibattito. La fede non dovrebbe mai essere ostaggio del patriarcato.Eppure. Il Conclave continua ad affascinare. Perché parla di verità. Al mondo frenetico e confuso, che corre a ritmo di social, il Conclave contrappone una realtà lenta, ordinata, solenne, radicata nella tradizione. Mentre tutto cambia, la Chiesa non cambia, perché ha ancora qualcosa da dire. Non è antica, non è moderna, è eterna. E per questo parla a ogni generazione. Il conclave non è uno spazio per qualunque opinione, ma un rito sacro che segna il legame tra terra e cielo. E non elegge un influencer o un leader politico, ma una guida chiamata all'audacia di ribadire cosa è bene e cosa è male alla luce della Rivelazione. Oggi si chiudono le porte. E sarà silenzio. Gli occhi di tutti saranno puntati su quel comignolo che rappresenta tutto quello che il mondo dice di detestare. Ma che in fondo, oggi come ieri, cerca.Nota di BastaBugie: Federica Di Vito nell'articolo seguente dal titolo "L'irresistibile fascino del comignolo" spiega il paradosso di un mondo che nel misero tentativo di rifuggire Dio, sfugge a se stesso.Ecco l'articolo completo pubblicato sul sito del Timone l'8 maggio 2025:Gli occhi del mondo sono puntati su un comignolo. Affascinante, attraente, a tratti irresistibile. Mera curiosità umana? Senz'altro c'è anche quella. Ma basta a spiegare piazza San Pietro gremita di circa 45 mila persone tra giornalisti attenti e turisti dall'andatura distratta? La copertura mondiale su tutti i media esistenti? Gli innumerevoli reportage su giuramenti, liturgie, inni, arte e storia del conclave e della Cappella Sistina? Il boom di streaming per "Conclave" su Netflix?Certo, chi ha fede sta aspettando il vicario di Cristo in terra, «l'apostolo Pietro che ritorna», in questi termini si è espresso il cardinale Battista Re nell'omelia della Missa pro eligendo Papa. Ma tutti gli altri? Non credenti, atei, agnostici... perché rimangono magnetizzati dal comignolo nell'attesa della fumata bianca?Innanzitutto, c'è una buona dose di fascino per riti secolari, un salto nelle radici della nostra civiltà. Sì, esattamente quella civiltà che la cancel culture cerca di sradicare. Quel latino che suscita grandi polemiche in chi non lo vorrebbe nelle scuole, soppiantato magari da ore di educazione sessuale. Quello stesso latino che poi affascina insieme a incensi e litanie. Insomma, nonostante la smania di "cancellare", rimane innegabile a chiunque che la Chiesa abbia regalato all'umanità duemila anni di bellezza, sacralità, solennità. E, è l'interesse universale di questi giorni a confermarcelo, continua a farlo.In secondo luogo, risiede in tutti un'aspirazione primaria, quasi fisiologica. Ed è così che all'"Extra omnes" un brivido ci percorre la schiena. Di fronte al giuramento di segretezza e sacralità ci sentiamo tutti sorvegliati, quasi dovessimo votare anche noi al cospetto del Giudizio universale di Michelangelo. L'intonazione del Veni creator Spiritus risveglia nell'uomo l'anelito a Dio. Così rimaniamo per giorni a osservare un tempo sospeso, un luogo velato, l'incontro sottile tra Cielo e terra. Tutti lasciamo che quelle corde dell'anima troppo spesso inesplorate vengano toccate da un sacro atavico.Tanti intuiscono le realtà velate della fede e ne assaporano la Presenza reale, saldi su quei dogmi che nutrono la vita dei fedeli di tutte le latitudini. E molti si ritrovano incerti sulla sostanza, ma attratti dalla forma. È il paradosso di un mondo che nel misero tentativo di rifuggire Dio, sfugge a se stesso. E che oggi pende letteralmente da un comignolo. Appeso al desiderio di conoscere il volto dell'uomo che si affaccerà dalla loggia centrale del Vaticano. Incuriosito da un conclave segreto. Sembra la convivenza di due mondi opposti, chi attende e prega e chi attende senza sapere cosa fare o pensare. Mondi che si ritrovano vicini, persi nell'istante in cui le porte si chiudono e da lì è mistero. Per tutti, per chi conosce il Mistero rivelato e chi ammira quasi inconsapevolmente un mistero fuori dal tempo e dallo spazio.LEONE ABITERA' NELL'APPARTAMENTO PAPALE DEL PALAZZO APOSTOLICO?Stefano Chiappalone nell'articolo seguente dal titolo "Rimossi i sigilli, Leone potrebbe traslocale in terza loggia" spiega che il nuovo pontefice ha riaperto l'appartamento papale del Palazzo Apostolico. E si fa sempre più probabile l'ipotesi che torni ad abitarvi.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il12 maggio 2025:Leone XIV ieri è salito sulla terza loggia del Palazzo Apostolico per riaprire l'appartamento papale e rimuovere i sigilli apposti nel momento in cui è stata dichiarata la sede vacante il 21 aprile scorso. Il Papa era accompagnato dal camerlengo card. Farrell, dal segretario di Stato card. Parolin, dal sostituto per gli Affari Generali mons. Peña Parra, dal segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali mons. Gallagher, e dal reggente della Casa Pontificia, mons. Sapienza. È questo uno dei primi atti di ogni nuovo pontificato, compiuto a suo tempo anche da Francesco, che tuttavia ne utilizzò soltanto biblioteca e studio, preferendo risiedere a Santa Marta - e trasformando comunque in residenza papale un piano di quella che era ed è una struttura alberghiera.Si fa sempre più verosimile l'ipotesi che Leone XIV torni ad abitare nel Palazzo Apostolico, nell'appartamento (tutt'altro che lussuoso, se non secondo certa narrativa) in cui hanno abitato i predecessori fino alla rinuncia di Benedetto XVI. La richiesta al pontefice ancora ignoto sarebbe emersa nel corso delle congregazioni generali che hanno preceduto il conclave, a sanare una delle varie anomalie degli ultimi anni. «Diversi cardinali, nella disamina sullo stato generale della Chiesa, a tal proposito, hanno tirato in ballo anche la questione della dimora papale», riferisce Franca Giansoldati su Il Messaggero, «facendo notare all'assemblea che occorre recuperare la tradizionale residenza pontificia nel Palazzo Apostolico come è sempre stato fino all'arrivo di Francesco, il quale, tra le varie anomalie, ha terremotato anche questo simbolo». Senza contare i problemi logistici, sia in termini di sicurezza che quelli legati inevitabilmente all'incuria di un appartamento non più abitato.Se così fosse, ritornerebbe anche un segno molto significativo per i fedeli che fino al 2013, trovandosi a passare in piazza San Pietro nelle ore serali, alzando lo sguardo potevano vedere la finestra illuminata e sapere che "Pietro è lì".
VIDEO: Leone XIV spiega la scelta del nome ➜ https://www.youtube.com/watch?v=DVBKwYe5FOMTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8164IL PAPA HA SCELTO IL NOME ISPIRANDOSI A LEONE XIII E LA SUA RERUM NOVARUM di Germán Masserdotti Si può affermare che la Rerum novarum (5 maggio 1891) di Leone XIII sia un documento-modello, una dimostrazione di come dovrebbero essere redatti i documenti sociali della Chiesa. Questo per diversi motivi, uno dei quali vorrei evidenziare in questa nota.Nella sua enciclica, Leone XIII affronta la "questione sociale" dell'epoca: la questione operaia. Si potrebbe dire, usando un'espressione corrente, che essa è una occasione per la formulazione di una globale proposta di ordine sociale secondo il diritto naturale e cristiano. Riguardo alla questione del lavoro, Papa Pecci esamina i fondamenti naturali di un sano ordine economico, che poi collega all'ordine politico. In questo senso, tenendo conto del rapporto reciproco tra datori di lavoro e lavoratori - potremmo dire, datori di lavoro e dipendenti - il Papa fa riferimento al ruolo che deve svolgere lo Stato. Qui possiamo vedere quello che sarebbe poi stato illustrato più esplicitamente come principio di sussidiarietà, magistralmente affermato nella lettera enciclica Quadragesimo anno (15 maggio 1931) di Pio XI.Veniamo quindi al punto centrale della questione. Uno dei motivi per cui la Rerum Novarum è un modello di documento sociale è che propone la civiltà cristiana come rimedio alla questione sociale. Si tratta di una costante del Magistero della Chiesa fino a una certa data, che qui non è il caso di precisare. Leone XIII fa riferimento all'argomento almeno due volte.GESÙ CRISTO È IL VERO PRINCIPIODopo aver giustificato la necessità del Magistero o Dottrina Sociale della Chiesa, Leone XIII afferma: «Basterà qui richiamare brevemente gli esempi degli antichi. Ricordiamo cose e fatti che non lasciano adito a dubbi: che la società umana fu rinnovata fin dalle sue fondamenta dai costumi cristiani; che, in virtù di questo rinnovamento, il genere umano fu spinto a cose migliori; anzi, fu tratto dalla morte alla vita e riempito di una perfezione così sublime, che nessun altro eguale esisteva nei tempi antichi né può essercene uno maggiore in futuro. Infine, che Gesù Cristo è il vero principio e il fine di questi benefici e che, poiché sono proceduti da Lui, tutti devono essere riferiti a Lui. Avendo ricevuto la luce del Vangelo e avendo fatto conoscere al mondo intero il grande mistero dell'incarnazione del Verbo e della redenzione degli uomini, la vita di Gesù Cristo, Dio e uomo, penetrò tutte le genti e le permeò tutte con la sua fede, i suoi precetti e le sue leggi. Pertanto, se la società umana deve essere guarita, non può essere guarita che da un ritorno alla vita e ai costumi cristiani, poiché, quando si tratta di restaurare società decadenti, è necessario riportarle ai loro principi. Poiché la perfezione di ogni società risiede nel ricercare e realizzare ciò per cui è stata istituita, cosicché la stessa causa che ha dato origine alla società diventa la causa dei movimenti e delle azioni sociali. Quindi, allontanarsi da ciò che è stabilito è corruzione, ritornare ad esso è guarigione. E in tutta verità, come diciamo di tutta la società umana, lo diciamo anche di quella classe di cittadini che si guadagnano da vivere con il lavoro, i quali sono la stragrande maggioranza» (RN, 21).Nel testo si possono osservare diversi aspetti. Uno di essi è di estrema attualità per i nostri tempi, caratterizzati dal naturalismo e dal pluralismo religioso: la centralità del Mistero di Cristo: «Gesù Cristo è il principio e il fine di questi benefici, e poiché da Lui procedono, tutti devono essere riferiti a Lui. Avendo ricevuto la luce del Vangelo e avendo fatto conoscere al mondo intero il grande mistero dell'incarnazione del Verbo e della redenzione dell'umanità, la vita di Gesù Cristo, Dio e uomo, ha penetrato tutte le nazioni e le ha permeate tutte con la sua fede, i suoi precetti e le sue leggi». Vale a dire che al centro della civiltà cristiana c'è Gesù Cristo stesso. Non si tratta di un mero ordine giuridico o culturale senza un principio vitale che lo anima. Al contrario: la sorgente della vita della civiltà cristiana è Gesù Cristo stesso, che ha detto di sé: «Io sono la vita» (cfr Gv 14,6).I PROTAGONISTI DELLA CIVILTÀ CRISTIANANel secondo testo, Leone XIII afferma: "Avete, venerabili fratelli, chi e come debba occuparsi di questa difficile questione. Ciascuno faccia la sua parte, e con la massima sollecitudine, affinché un male di sì grande entità non diventi incurabile per il ritardo nel rimedio. Coloro che governano le nazioni applichino la provvidenza delle leggi e delle istituzioni; i ricchi e i padroni ricordino i loro doveri; i proletari, la cui causa è in gioco, facciano ragionevoli sforzi; e, come abbiamo detto all'inizio, poiché la religione è l'unica che può sanare radicalmente il male, tutti devono adoperarsi per il ripristino dei costumi cristiani, senza i quali anche le stesse misure di prudenza che si ritengono adeguate servirebbero a ben poco alla soluzione. Quanto alla Chiesa, essa non lesinerà mai e in nessun caso i suoi sforzi, prestando tanto maggiore aiuto quanto maggiore è la sua libertà di azione; e coloro che sono incaricati di vegliare sulla salute pubblica ne tengano particolarmente conto. Su questo concentrino i sacri ministri tutte le forze dello spirito e la loro competenza e, preceduti da voi, venerabili fratelli, con la vostra autorità e il vostro esempio, non cessino di inculcare in tutti gli uomini di ogni classe sociale le massime di vita tratte dal Vangelo; combattano con tutte le forze a loro disposizione per la salvezza del popolo e, soprattutto, si sforzino di conservare in sé e di infondere negli altri, dai più grandi ai più piccoli, la carità, signora e regina di tutte le virtù. Poiché la soluzione desiderata si deve attendere anzitutto da una grande effusione di carità, intendiamo la carità cristiana, che riassume in sé tutta la legge del Vangelo e che, pronta in ogni momento a donarsi per il bene degli altri, è l'antidoto più sicuro contro l'egoismo del mondo, e i cui tratti e gradi divini sono stati espressi dall'apostolo san Paolo con queste parole: «La carità è paziente, è benigna, non si attacca al suo interesse; tutto soffre, tutto sopporta» (1 Cor 13,4-7)» (RN, 41).Si potrebbe distinguere tra i protagonisti della civiltà cristiana con un obbligo comune: «tutti devono impegnarsi a restaurare i costumi cristiani». A seguito della questione sociale sollevata dalla Rerum novarum, si distinguono i datori di lavoro e i lavoratori. L'osservazione di Leone XIII è molto attuale perché fa riferimento a un'idea fondamentale: la vita economica è regolata dalla morale naturale, prima di tutto da quella cristiana. Non esiste alcuna autonomia dell'economia che la ponga "al di là del bene e del male".L'esperienza di rileggere i documenti magisteriali in generale e, nel nostro caso, quelli sociali, è estremamente gratificante. Documenti fondamentali come la Rerum novarum di Leone XIII costituiscono una sorta di faro nella lettura e nell'interpretazione dei successivi pronunciamenti magisteriali. Benché affronti un tema specifico come quello del lavoro, la Rerum Novarum lo fa dall'alto del Magistero della Chiesa come depositaria della Rivelazione divina. E ci ricordano che uno degli insegnamenti costanti della Dottrina Sociale è quello della Civiltà Cristiana.
Prendendo a pretesto il caso De Maria, ampliamo il discorso sui permessi di lavoro per i detenuti con Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. Papa Leone XIV riceve gli operatori dei media di tutto il mondo: "Siate operatori di pace" il suo invito. Sentiamo Catia Caramelli.
Leone XIV e la sfida all'intelligenza artificiale. Leone XIV non ha utilizzato mezze parole per descrivere le sfide della Chiesa e al primo posto ha messo l'intelligenza artificiale. Del resto, la scelta del nome indicato da Robert Francis Prevost va esattamente in questa direzione: il richiamo a Leone XIII, alla Rerum Novarum obbliga la Chiesa ad avviare una grande riflessione sulla modernità, sulla rivoluzione tecnologica, la robotica. Gli sviluppi dell'intelligenza artificiale comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro. Il Papa parte da qui. La riscoperta della dottrina sociale. Quella di Robert Francis Prevost è una chiamata missionaria per tutta la Chiesa. E in questo percorso c'è la riscoperta della dottrina sociale, avviata proprio da papa Pecci, Leone XIII, con il testo promulgato il 15 maggio 1891 nel quale per la prima volta il magistero dei pontefici affronta i temi delle questioni operaie, delle condizioni di lavoro, del diritto allo sciopero, dell'equità dei salari. Certo, a quel tempo la Chiesa intendeva rispondere all'avanzata delle teorie socialiste, ma presentava proposte concrete, a partire dall'associazionismo. La stessa Rerum novarum afferma che "per riformare una società in decadenza, è necessario riportarla ai principi che le hanno dato l'essere". Nella sostanza, deviare dallo scopo primitivo è corruzione, tornare a esso è salvezza. Prevost, Bergoglio e l'intelligenza artificiale. Non c'è solo il richiamo alla dottrina sociale di Leone XIII. Con la promessa di affrontare in primis i temi etici della modernità, Prevost si collega direttamente a quanto affermato da Bergoglio in numerosi vertici internazionali pubblici. A Davos e a Lima, in Perù, Francesco si era concentrato sul rischio che questi sistemi possano distorcere la nostra percezione della realtà, tramite fake news, deepfake. Prevost si incammina dunque lungo la linea tracciata da Bergoglio secondo cui la tecnologia potrebbe far aumentare le disuguaglianze, dare vita a una “dittatura tecnologica”, causare la diffusione di realtà fasulle, conferire un potere spropositato alle macchine. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
QUANTO GUADAGNA IL PAPA? Svelato Lo Stipendio Del Pontefice!Papa Leone XIV potrebbe cambiare la tradizione del papato moderno: scopri quanto guadagna un Papa, cosa prevede il Vaticano e perché Francesco ha detto no allo stipendio.#PapaLeoneXIV #PapaFrancesco #Vaticano #StipendioPapa #ChiesaCattolica #OboloDiSanPietro #DomusSanctaeMarthae #PapaRatzinger #Conclave #MissioneSpirituale
ECCO IL PAPA AMERICANO - FAUSTO CAROTENUTODiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/border-nights--654467/support.
Le sfide del mondo del lavoro oggi passano anche attraverso l'intelligenza artificiale, sostiene Papa Prevost. Il nuovo pontefice, Leone XIV, conferma così di aver scelto il nome “Leone” in omaggio a Leone XIII, autore della Rerum Novarum, il documento che pose le basi della dottrina sociale della Chiesa. Sul fronte internazionale, l'Occidente propone a Mosca una tregua di trenta giorni e minaccia nuove sanzioni. La risposta di Putin è una controfferta. Intanto in Italia infuriano le polemiche sul referendum, con il Presidente del Senato Ignazio La Russa che invita apertamente a non votare. E infine le questioni economiche: gli affitti per i single sono sempre più proibitivi nelle principali città italiane.
Il rinvio di GTA VI, probabilmente il gioco più atteso dell'ultimo decennio, ha avuto un profondo impatto sul mercato, che sta rivedendo le sue stime di crescita al ribasso. Per la prima volta nella storia del mercato poi i prezzi delle console stanno aumentando dopo la loro uscita, quando solitamente, in questa fase del loro ciclo vitale, iniziavano a costare meno per attrarre un pubblico sempre maggiore. Chi in ogni caso può, in questi giorni sta giocando a Clair Obscur: Expedition 33, un sorprendente gioco di ruolo di tipo giapponese ma fatto in Francia, a Doom: The Dark Ages e all'edizione rimasterizzata di The Elder Scrolls IV: Oblivion. Prima dei consigli della settimana (Crime Scene Cleaner e Bionic Bay) si parla anche di quei giochi che prima dell'uscita sembravano estremamente promettenti, ma che poi non lo sono stati. Un po' come un futuro papa durante un conclave: sai che è già lì, ma non sai chi o come sarà. Tornano dal 15 maggio le "Dieci lezioni sui podcast", dieci incontri online per raccontare come si arriva dall'idea di un podcast alla sua pubblicazione: trovi tutte le informazioni su questa pagina. Le lezioni sono rivolte a chiunque voglia conoscere come funziona la produzione di un podcast, ma anche a chi sa già qualcosa e vuole saperne di più. Durante gli incontri si parlerà degli aspetti più creativi della produzione – come l'ideazione, la scelta del linguaggio e la scrittura – e di quelli più tecnici come la sonorizzazione, l'editing e il montaggio. Ma si parlerà anche di cosa vuol dire fare giornalismo nei podcast, dei modi diversi di raccontare la cronaca nera, gli esteri o le notizie del giorno, e di come trovare storie da raccontare tutti i giorni. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Robert Prevost, Leone XIV, inizia a farsi conoscere al mondo con un'omelia dove chiede una Chiesa umile. Putin mostra i muscoli in compagnia di Xi Jinping a Mosca per l'ottantesimo anniversario della vittoria contro la Germania nazista. Il Governo impugna la legge sul fine vita della Toscana ed è scontro.
Il Papa incontra i cardinali: ho scelto il mio nome per Leone XIII. La Chiesa risponda alle sfide di dignità, giustizia, lavoro Ancora attacchi tra India e Pakistan. 13 le vittime civili mentre continuano i raid Biennale Venezia, per la prima volta menzione speciale al Padiglione della Santa Sede
Per approfondire gli argomenti della puntata: Altre pillole dal Medioevo : https://www.youtube.com/watch?v=m414kquZGeY&list=PLpMrMjMIcOknatmkUIASEYa0_l9nYfOnn&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria La nostra serie Imperatores, sugli imperatori romani : https://youtube.com/playlist?list=PLpMrMjMIcOkkIDocjNI3Q7gCk-4bOiVVO Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
(00:00) Intro (04:05) Cosa dice veramente la circolare sul codice della strada(09:41) Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi(17:27) Le 5 storie mitologiche della settimana Lunedì 12 maggio, ore 18:30 "Will Meets Online Diario Vaticano Edition: il Conclave e il nuovo papa", con Marco Damilano, Francesca Milano e Paolo Bovio. Evento online interattivo, esclusivo per gli iscritti a Will Makers. Partecipa gratis su willmedia.it/abbonati Closer è realizzato grazie al supporto delle persone iscritte a Will Makers. Per ascoltare Closer tutti i giorni, sostenerci e accedere a contenuti esclusivi vai su willmedia.it/abbonati
di Massimiliano Coccia | in collaborazione con Linkiesta | Rassegna stampa del 09 05 2025 Robert Francis Prevost, cardinale americano con cittadinanza peruviana, con origini italiane, francesi e spagnole è il 267* pontefice della Chiesa Cattolica. Una scelta a sorpresa da parte del conclave che ha spiazzato addetti ai lavori e non, determinando il primo Papa americano della storia. Leone XIV ha aperto il suo pontificato ricordando il valore della pace e tornando ad indossare la tradizionale mozzetta rossa.
Al termine di una settimana del tutto atipica dal punto di vista dell'informazione e a poche ore dall'elezione di papa Leone XIV, il cardinale statunitense RobertPrevost, vi proponiamo un approfondimento sul rapporto tra Chiesa cattolica e disabilità, un rapporto dinamico nel tempo, divenuto particolarmenteinteressante nel pontificato di Jorge Bergoglio, con il quale il nuovo Papa ha dimostrato, almeno stando alle sue prime parole, una profonda sintonia. Affrontiamo l'argomento nel pieno rispetto del carattere laico e aconfessionale della nostra associazione, ma toccando argomenti che, al di là di ogni credoreligioso, possono coinvolgere tutti.
In questa puntata:La settimana del ConclaveCome l'ho vissuta dal punto di vista della comunicazioneLa serie ÉtoileNel tentativo di salvare le loro istituzioni, due compagnie di balletto di fama mondiale, una di New York e una di Parigi, si scambiano le loro stelle più talentuose, i loro danseur/danseuse étoile, il grado più alto che un ballerino può raggiungere presso il Balletto dell'Opéra di Parigi.[L'arcano del Papa - chiacchierata con Anita WoodspellIl Papa è il quinto arcano maggiore dei tarocchi.Rappresenta la comunicazione.Ne parlo con Anita Woodspell che li riproduce su legno*****************We are the Net: un podcast su società, culture, filosofie, digital marketing, tecnologie e spiritualità.Ideato e condotto da Fabio Mattis alias lo Sciamano Digitale———————-☑️ Entra nel canale Telegram https://t.me/wearethenet
In apertura di terza parte, il consueto spazio di commento alle principali notizie di attualità e politica con Paolo Mieli, giornalista, scrittore, storico.Si è aperto ieri il Conclave che dovrà eleggere l'erede di Pietro. La prima fumata, seppur in ritardo, è stata nera come era prevedibile. Già oggi ci saranno altre quattro votazioni che potrebbero essere quelle decisive. Che Papa aspetta la Chiesa? Lo chiediamo a Catia Caramelli, Radio 24, e Giacomo Galeazzi, vaticanista del quotidiano La Stampa.
Zuppa di Porro del 28 aprile 2025: rassegna stampa quotidiana
We're back from a few weeks off to discuss Danny becoming a Da, the Pope passing away, and the madness of Papal history. We also catch up on League of Ireland football and what desserts the lads are scoffing after this episode.
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaformeSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Papa Francesco, leader religioso per oltre un miliardo di cattolici e personaggio stimato anche da molti non credenti, è morto ieri all'età di 88 anni.
Giuseppe Sarcina racconta del complicato rapporto tra il pontefice scomparso lunedì 21 aprile e il presidente degli Stati Uniti, che sarà comunque presente ai funerali. Federico Fubini analizza i movimenti che fanno ipotizzare un aumento della sfiducia nell'economia americana. Marta Serafini parla del nuovo incontro oggi a Londra tra le delegazioni di Washington e Kiev, secondo round dopo quello di Parigi della settimana scorsa.I link di corriere.it:Chi ha convinto Trump a partecipare ai funerali di Papa Francesco? Storia di 4 ore surrealiÈ partita una fuga di capitali dagli Stati Uniti?La «tregua» di Pasqua è finita. Putin: «Valuteremo l'offerta di Kiev»
"Il Papa che piaceva più ai laici che ai credenti" lascia un'eredità complessa. Ne discutiamo con i giornalisti Lucetta Scaraffia e Giorgio Meletti.
L'amore è sempre un impegno, c'è sempre qualcosa che dobbiamo perdere per andare incontro all'altroProviamo a tracciare un bilancio del pontificato di Francesco. Il Papa venuto “dalla fine del mondo”, così si era presentato dodici anni fa appena eletto, ha davvero dato una scossa ad una istituzione, quella della Chiesa cattolica, profondamente divisa e in grande difficoltà di comunicazione e immagine? In effetti il significato dell'affermazione “dalla fine del mondo” può essere compreso rovesciando la prospettiva della Chiesa. Ovvero guardando la realtà dalla parte degli ultimi, degli umili, dei dimenticati. Papa Francesco non li ha mai dimenticati, anzi li ha esaltati, dato che da sempre è uno di loro. Fino alla fine. Ogni sua affermazione, ogni suo testo ricordano quella prospettiva, comprese le encicliche. Almeno due: “Fratelli tutti” e “Laudato sì”, messaggi chiari di un impegno soprattutto politico e sociale che ha sempre caratterizzato il suo mandato, ancora prima di arrivare in Vaticano.Con l'imam della moschea di Milano e vicepresidente del Co.Re.Is (Comunità Religiosa islamica italiana) Yahya Pallavicini, l'Alto Commissario ONU per i rifugiati Filippo Grandi e il direttore della rivista argentina di ispirazione cattolica Criterio José Maria Poirier.undefined
Il Papa colpito da un ictus, aveva 88 anni. Trump ai funerali.
Ansa - di Manuela Tulli.Poco prima delle 10 il cardinale Kevin Farrell ha annunciato: "alle ore 7.35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati". Piazza San Pietro si è riempita di fedeli, ancora increduli.
Lorenzo Cremonesi racconta il bombardamento russo sulla città ucraina, che ha provocato la morte di 34 civili e il ferimento di altri 117. Giuseppe Sarcina parla della sospensione delle tariffe sui prodotti tech e delle possibili imposizioni di altre misure, che agitano gli Stati Uniti. Gian Guido Vecchi fa il punto sulla salute del Pontefice, riapparso in pubblico al termine della Messa in San Pietro per la Domenica delle Palme.I link di corriere.it:Attacco missilistico russo su Sumy: 34 mortiApple, Amazon e le altre Big Tech sono davvero al sicuro dai dazi di Trump?Il Papa in piazza: «Buona Domenica delle Palme, buona Settimana Santa!»
Le proteste anti Trump in USA. Il Papa in piazza San Pietro. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
E oggi il commento di Mario Ajello è sulla sfida a sinistra a colpi di piazza, quindi andiamo in America con Anna Guaita e la febbre dei prezzi dopo le tasse volute da Trump che contagia anche i repubblicani, quindi la politica italiana con Andrea Bulleri inviato al congresso della Lega dove va in scena una nuova sorpresa, quindi lo sport con la Domenica di Sorrentino, l'imperdibile e irriverente commento al campionato della serie A di calcio
Il weekend della Dj Ten di Torino. Il Papa e la sua signora in giallo. Si parla ancora di Adolescence. Addio a George Foreman, il suo incontro in Zaire. Ospite in studio Mara Maionchi che ha prestato la sua voce ai gialli di Agatha Christie.
Welcome back to Young Hot Guys! Tony is premiering his new hair cut - The Dream Flow. But don't worry he's still the same guy... or is he? The guys are auditioning for Irish radio, wondering how they can be cooler and checking in on Il Papa. More or less... To get extra bonus content and much more you can sign up at https://headstuffpodcasts.com/membership/ Shane Daniel Byrne, Tony Cantwell, and Killian Sundermann are Young Hot Guys. This is a HeadStuff podcast produced by Hilary Barry. Artwork by Shane Kenna Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Francesca Basso racconta cosa ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nella conferenza stampa per i primi 100 giorni del suo mandato (in cui il mondo è cambiato completamente). Andrea Nicastro parla della violenza con cui le armate di Damasco hanno attaccato la minoranza alawita un tempo fedelissima dell'ex dittatore Assad. Gian Guido Vecchi spiega come cambia il governo del Vaticano con la lunga degenza di Francesco.I link di corriere.it:Von der Leyen: «100 giorni dall'inizio del mio mandato e il mondo è cambiato. Serve azione forte, la guerra è ai nostri confini»Stragi, orrori e vendette: la Siria ora teme una nuova guerra civileCome cambierà il papato dopo il ricovero di Francesco: il timore di una degenza lunga