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Sono le stesse imbarcazioni che Giorgia Meloni aveva bollato come un gioco «gratuito, pericoloso e irresponsabile», accusando gli organizzatori di strumentalizzare Gaza e di mettere in difficoltà il suo governo. Quella derisione inaugurale si piega ora al peso politico della missione: chi un tempo derideva quel viaggio adesso cerca di morderne i margini. Ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto una lunga conversazione con Maria Elena Delia, la responsabile della delegazione italiana imbarcata. Tajani ha richiamato i “rischi” di forzare il blocco navale israeliano, suggerendo prudenza e disponendo un'apertura al dialogo su possibili corridoi umanitari. Delia ha ribadito: «Andiamo avanti, ma siamo disponibili a mediazioni». La politica italiana è costretta ora a misurarsi con quella flotta – non come evento simbolico ma come realtà che spinge, domanda e sfida. Le accuse, gli scherni, i riflessi in Aula non bastano più: la flotilla reclama presenza, protezione, rispetto del diritto internazionale. Intanto nelle ultime 24 ore, i raid israeliani su Gaza hanno ucciso almeno 82 palestinesi dall'alba, con 45 vittime a Gaza City. In alcuni casi, interi nuclei familiari sono stati colpiti nella loro abitazione, altri mentre cercavano scampo o accesso ad aiuti. I bombardamenti hanno investito anche zone densamente popolate, magazzini di sfollati, quartieri residenziali sotto assedio. Una proposta di tregua vacilla fra le diplomazie, mentre la carne dei civili – donne, bambini, anziani – continua a essere martoriata. Quello è il punto, lì stanno gli occhi, lì deve spirare il vento. Per le barche, per spegnere il genocidio, per aprire un corridoio umanitario. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Quella in cui, insolitamente in modalità preview, Mauro e Dario si scambiano pareri e sensazioni su cosa aspettarsi dalla sfida contro i Jets, come noi senza vittorie a 0-3. Partita cruciale sì, e poi...? Tutti i commenti post-partita li faremo in Scusate il Disturbo, live martedì 30 sera alle 21.30 sul canale Twitch di Huddle Magaziene e poi su tutte le piattaforme podcast.
A volte basta un piccolo “filo tirato” per incrinare il nostro equilibrio. Lo ignoriamo, ci diciamo che va tutto bene, ma dentro cresce un'inquietudine sottile. In questa puntata ti racconto la mia esperienza e tre micro-azioni che puoi fare subito per riconoscere quel filo e trasformarlo in occasione di cambiamento. Questo episodio è sponsorizzato da Serenis: con il codice UNPASSOALGIORNO17 puoi iniziare un percorso su Serenis per prenderti cura del tuo benessere mentale a un prezzo convenzionato. Scopri di più su https://www.serenis.it/influencer/un-passo-al-giorno?utm_source=influencer&utm_medium=affiliate&utm_campaign=UNPASSOALGIORNO17&utm_content=podcast&utm_term=host+read Vieni a scoprire Veggy Good: https://veggygood.sancarlo.com/ Sono Stefania Brucini, ideatrice di Simple Tiny Shifts®, il metodo dei piccoli e semplici cambiamenti per smettere di procrastinare.
Quante volte avete iniziato una frase con "ti ricordi quella volta che..."
In Esci da quella stanza Alberto Pellai e Barbara Tamborini ci spiegano come riportare i nostri figli nel mondo reale
Sul palco del Frantic, ragioniamo insieme a Peso e Flegias di lunghe carriere, nostalgie, rimpianti e motivazioni. Perché anche le band apparentemente eterne, a volte devono tirare le somme.
Un volo di routine, un equipaggio esperto, un cielo sereno. Eppure, in pochi secondi, tutto precipita. Quella tragedia è solo l'inizio di un enigma che tormenterà investigatori e famiglie per anni. In questa prima parte ricostruiamo la nascita del Boeing 737, i suoi success. Ma anche i primi segnali inquietanti di qualcosa, di misterioso, che pare accadere senza preavviso . Una storia fatta di vite spezzate, testimoni increduli e indagini senza risposte. ---- Supporta Ultimi Attimi, unisciti al Patreon! CLICCA QUI --> Contenuti esclusivi di questa puntata! Tutti i link della community: linktr.ee/ultimiattimi --- #ADV: Puntata in Partnership con Fineco - Inserisci il codice promozionale TRD020-VO per avere nei primi sei mesi di apertura del conto 20 trade gratuiti! Qui il link per aprire il conto con Fineco – i primi 12 mesi canone gratuito e condizioni under 30 anni agevolate.Link al regolamento promozionale QUI. ---- I Patreon che producono questa puntata: CAPITANI: MATTIA ZAMBON PRIMO UFFICIALE: Matteo Errera MEMBRI DELL'EQUIPAGGIO: Simona Sbardella Fal06 CPT_Koenig Ilag78 Ricordo che anche al tier più basso, cioè "Passeggeri", si ha accesso a tutti gli elementi esclusivi ;) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quella che vi raccontiamo oggi a Olympia è una storia che inizia in un luogo, in una data, e con un protagonista ben precisi. Siamo nel 1907, nella cittadina francese di La Ciotat, vicino Marsiglia. Per giocare alle bocce con i suoi amici, Jules Hughes detto Lenoir, malato di reumatismi, propone una variante: lanciare le bocce senza muovere i piedi, ma rimanendo fermi, all'interno di un piccolo cerchio di lancio. Nasceva così la petanque, (che appunto, nel dialetto provenzale della lingua occitana, significa "piedi uniti", o meglio "piedi ancorati").Oggi la petanque conta centinaia di migliaia di atleti e atlete nel mondo, ed è praticata ad alto livello in oltre 50 Paesi, riuniti a Roma proprio in questi giorni per il campionato mondiale che chiude i battenti proprio oggi, domenica 21 settembre, nella splendida cornice di Villa Borghese.L'occasione giusta per fare il punto su questa singolare variante delle bocce e su un movimento che anche in Italia si sta espandendo anche grazie a vittorie e riconoscimenti internazionali.Ospiti di Olympia il presidente della Federbocce Roberto Favre, il ct azzurro Mosè Nassa e i giocatori della Nazionale Sara Ferrera e Davide Laforè.
Quella in cui Mauro e Luca, a mente fredda, riflettono su cosa ci ha detto la partita persa a Buffalo dai Dolphins. E' stata la migliore partita della stagione, finita sempre con una sconfitta e il solito mare di polemiche. Però, qualcosa di diverso c'è...
L'esercito e il futuro delle sue forze aeree è al centro dei dibattiti politici da ormai un paio di mesi, da quando il Consiglio federale ha dovuto comunicare che il prezzo d'acquisto dei nuovi caccia F-35 non è un prezzo fisso ma variabile, con possibili aumenti stimati tra i 650 milioni di franchi e il miliardo e 300 milioni. A nulla sono valse le trattative che il neo-ministro della difesa Martin Schmid ha condotto durante l'estate con gli Stati Uniti, Paese di produzione di questi aerei. I primi velivoli dovrebbero essere consegnati nel 2027 ma a livello politico si è ormai aperta una stagione di polemiche e di critiche, anche per capire se questa nuova salata fattura andrà sottoposta al parere del popolo con il lancio di un referendum. Un caso che per molti versi ricorda lo scandalo dei Mirage, scoppiato negli anni '60. Se ne discute in un faccia a faccia tra:– Carlo Sommaruga, consigliere agli Stati PS/GE- Fabio Regazzi, consigliere agli Stati Centro/TI
®Da quasi quindici anni la Confederazione domina le classifiche mondiali dei paesi più innovativi. Una leadership conquistata grazie all'impegno di università, centri di ricerca e politecnici, in grado di attirare anche talenti che arrivano dall'estero. L'identità nazionale passa anche e soprattutto attraverso la capacità di presentare al mondo questa attitudine, e il padiglione svizzero all'esposizione universale di Osaka valorizza appieno lo spirito innovativo che contraddistingue la Svizzera. undefinedLASER porta l'ascoltatore a visitare il padiglione svizzero, intitolato “da Heidi all'Hi-Tech”, nel quale è presente in modo importante anche l'Università della Svizzera italiana. Quella di Osaka 2025 è un'edizione dell'esposizione universale di grande successo, per numero di paesi presenti (quasi 160) e di pubblico. Per visitare alcuni padiglioni è necessario aspettare in coda diverse ore. Il record di nove ore di attesa è detenuto dal padiglione che ospita l'Italia.Prima emissione: 31 luglio 2025undefined
Quella in cui, dopo la sconfitta contro i Patriots e una partita non così brutta come la prima, in redazione cerchiamo di razionalizzare e di capire se la crisi dei Dolphins sia già irreversibile o no.L'audio di Mauro ha avuto qualche problema in fase di registrazione.
Roma deve tutto agli antichi romani, la Grecia deve tutto agli antichi greci, e la Louisiana? Beh, la Louisiana deve tutto a un ludopatico, alle prostitute e ai criminali. Quella di oggi è una storia di colonizzazione sbagliata, e quando dico “sbagliata” intendo davvero sbagliata. Però dai, almeno è a lieto fine.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Luciano Canova"Capacità"Festival Filosofiawww.festivalfilosofia.itFestival Filosofia, ModenaDomenica 21 settembre, ore 10:00Luciano CanovaCapacitàCome le politiche educative possono migliorare salute e libertàQual è il ruolo dell'istruzione nel rafforzamento delle istituzioni e nel miglioramento della qualità della vita? Questa lezione riflette sul legame tra accesso all'istruzione e sviluppo delle capacità individuali e collettive, analizzando i dati globali per presagire tendenze future in termini di salute, libertà e coesione sociale.Luciano Canova insegna Economia comportamentale presso la Scuola Enrico Mattei e ha collaborato con l'Università Bocconi e l'Università di Pavia. È promotore di progetti di educazione economica e finanziaria rivolti a scuole e cittadinanza. Ha sviluppato la sua attività di ricerca intorno all'economia comportamentale, all'economia della felicità, alla teoria delle decisioni e all'uso dei big data per l'analisi del benessere. I suoi studi si concentrano in particolare sull'intersezione tra scienze economiche e scienze cognitive, con attenzione al ruolo delle emozioni nei processi decisionali, alla misurazione empirica della qualità della vita e alla dimensione narrativa della razionalità economica. Accanto all'attività accademica, conduce un'intensa opera di divulgazione, in cui combina cultura pop, storytelling e strumenti scientifici per rendere accessibili le dinamiche dell'economia contemporanea. Collabora con testate come “Il Sole 24 Ore”. Tra i suoi libri: Pop Economy (Milano 2015); Il metro della felicità (Milano 2019); Favolosa economia. Le fiabe che ci insegnano a scegliere (Novara 2021); L'elefante invisibile. Come affrontare l'inatteso ed evitare di esserne travolti (Milano 2022); L'economista sul tapis roulant. Come allenarsi con le parole dell'economia (Milano 2023); Un pizzico di economia (con Giovanna Paladino, Milano 2024); Economia dell'ottimismo. Perché la speranza evita il fallimento delle nazioni (Milano 2025).Luciano Canova"Economia dell'ottimismo"Perché la speranza evita il fallimento delle nazioniIl Saggiatorewww.ilsaggiatore.comEconomia dell'ottimismo ci mostra quanto una visione carica di fiducia nel domani sia stata cruciale nella storia del pensiero economico e come possa ancora esserlo per noi e il nostro pianeta. Quella di Luciano Canova è una riflessione teorica e pragmatica sulle scelte umane e sulle loro conseguenze: perché, come ci dimostrano le innovazioni del XX secolo, è quando agiamo convinti di poter modificare la realtà in positivo che otteniamo miglioramenti duraturi per tutti. Se si guarda al mondo di oggi, pur con tutte le sue diseguaglianze e le sue crisi, non si può certo dire che non siano avvenuti progressi anche solo rispetto a mezzo secolo fa: calo vertiginoso della mortalità infantile, aumento costante dell'alfabetizzazione, diminuzione globale della povertà. Partendo da una smentita sia del pensiero nostalgico che porta a idealizzare il passato sia di quello apocalittico che dipinge un futuro a tinte fosche, Canova ci spinge a guardare con fiducia agli strumenti economici che stiamo mettendo in campo per portare il mondo su una strada di sostenibilità ambientale e pace sociale. Muovendosi tra economia, scienze comportamentali e psicologia, e attingendo alle riflessioni di premi Nobel come Esther Duflo o Amartya Sen, oltre che agli studi di Paul Romer e Erik Angner, questo libro invita ognuno di noi, nel proprio piccolo, ad accettare consapevolmente il rischio: a innovare, ad accogliere l'incertezza e a fronteggiare gli imprevisti, rimanendo in guardia contro i pericoli dati dall'eccesso di fiducia in se stessi e dai bias di conferma che ci portano a ignorare i problemi fino a quando non ci travolgono. Una prospettiva inedita, che non sminuisce i grandi problemi di oggi – il cambiamento climatico su tutti –, ma che afferma a gran voce che solo riconoscendoli e proiettandoci oltre di essi con positività potremo trovare soluzioni creative e realmente efficaci.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Quella che sta vivendo adesso l'America è una fase di attesa: l'attesa che l'intelligenza artificiale entri prepotentemente nell'economia per abbattere i costi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quella di Venezia 82 è stata una cerimonia di premiazione che ha scatenato più di qualche polemica. Vi raccontiamo il perché, ma anche perché secondo noi è stata un'ottima edizione della Mostra.
Quella del 2025 è stata un'estate violenta, iniziata a giugno con l'uccisione della democratica Melissa Hortman e di suo marito e finita con l'assassinio dell'influencer trumpiano Charlie Kirk. Ma chi era Kirk? E come reagirà Trump a questa nuova ondata di aggressioni? Ne parliamo in questo nuovo episodio di Altre Storie Americane. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Capua:" Quella Gud una distorsione non grave. Kean e Tonali un'altra categoria" Bezzi:" Finalmente un Italia viva. Kean grande attaccante." Impallomeni:" Mi ha impressionato Tonali. Ho visto una squadra viva."
Cinque anni, migliaia di ore di contenuti.In questa puntata speciale condivido quello che ho imparato davvero su come costruire e sostenere una comunicazione efficace nel lungo termine. Qui parlo di quello che nessuno ti dice: perché la costanza da sola non basta, come metto un limite fisso al tempo dedicato ai contenuti, e perché investo ogni mese in pubblicità invece di dipendere solo dall'organico. Ti racconto anche come gestisco la resistenza mentale che ancora oggi mi appare ogni settimana nel creare contenuti, e perché programmo pause intenzionali invece di burnout accidentali. Se crei contenuti e senti che stai dando tanto senza vedere i risultati che meriti, questa puntata ti darà una prospettiva completamente diversa su come approcciarti alla comunicazione strategica. Quello che scoprirai:Perché la "costanza strategica" batte la semplice costanzaIl metodo che uso per limitare il tempo dedicato ai contenuti gratuitiCome trasformare la resistenza mentale in routine produttivaLa differenza tra compromesso e sacrificio nella comunicazionePerché le basi superano sempre le tendenze del momentoCome proteggere la fiducia della tua audience a lungo termineUna puntata densa, pratica, senza fronzoli. Quella che avrei voluto ascoltare cincque anni fa quando ho iniziato.
Quella allegrissima in cui un allegrissimo Mauro e un allegrissimo Dario cercano qualcosa da dire sulla incommentabile sconfitta dei Dolphins ad Indianapolis. Ma, ahiloro, le cose da dire erano poche e tutte brutte...
Il Messaggio di Oggi: "SE QUELLA NAZIONE SI CONVERTE, IO MI PENTO " • Salmo116: 1-14 • Geremia 18: 8 • Geremia 18: 1 (2-10) • Geremia 4: 18 • Geremia 4: 28 • Giacomo 4 :6 • 1 Pietro 5: 5 • Geremia 26 :3 • Geremia 26 :2 • Matteo 24: 4-5 • Giona 3: 4 (5-10)--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Al Vanilla Caffè di Schio, il prossimo 13 e 14 settembre, il tempo si fermerà per 24 ore. Non per magia, ma per musica. Quella di Luca Lapo, in arte Dj Luchetta, il Dj più piccolo del mondo, affetto da Osteogenesi Imperfetta, che sabato 13 settembre alle 22 darà il via a una maratona musicale senza precedenti: 24 ore consecutive alla consolle, fino alle 22 di domenica.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:" La coppia Thuram - Lautaro quella più incisiva." Bucchioni:" la coppia più intrigante è Yildiz - Vlahovic" Orlando:"Dybala Soulè coppia di gran fantasia.
Andi Seeli oriund da Vuorz vala sco ina vaira icona en la scena da mountainbike. Ils onns 1980 ha el fundà ensemen cun dus amis il Club da Velo Surselva. Pli tard è el daventà trenader naziunal. Durant quels 10 onns sco trenader dals megliers mountainbikers da la Svizra ha el pudì festivar numerus success, tranter auter trais medaglias olimpicas ed otg titels da campiun mundial. Enconuschent è Seeli però surtut pervia dal «Power Kids Cup», oz enconuschent sut il num «Swiss Bike Cup», ina seria da cursas en Svizra ch'el ha lantschà il 1994. Quella seria da cursas è anc oz ina da las pli impurtantas suenter quella da la cuppa mundiala e vala sco sia ovra da la vita. Seeli ha dentant era fundà l'equipa da Nino Schurter ch'el ha pli tard surdà a Thomas Frischknecht. Il Sursilvan è uschia ina da quellas persunas ch'ha furmà Nino Schurter sco meglier mountainbiker dal mund.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Santoni:" L'Italia non deve guardare la classifica." Canovi:" Non sono molto ottimista sull'Italia." Impallomeni:" La responsabilità dei Ct supera quella di Gravina."
Nell'inverno del 1846 un gruppo di emigranti in cerca di fortuna si trovò intrappolato tra le montagne innevate della Sierra Nevada. Quella che doveva essere la marcia verso una nuova vita in California si trasformò per i pionieri in un incubo di fame, isolamento e scelte disperate. In questo (lungo) episodio speciale ripercorriamo la storia della Spedizione Donner: i giorni di viaggio, le decisioni fatali, l'agonia della sopravvivenza e le ombre che hanno consegnato questa vicenda alla memoria collettiva come una delle più tragiche dell'Ottocento americano.Queste le ...tappe del racconto:Introduzione: emigranti, pionieri, corsa all'OvestLa partenza da Independence (12 maggio 1846)Fort Bridger – La promessa di Hastings (fine luglio 1846)Il deserto del Gran Lago Salato (fine agosto 1846)Reed e l'omicidio di Snyder (ottobre 1846)La neve al Passo Truckee (inizio novembre 1846)“Forlorn Hope” – Il gruppo delle racchette (dicembre 1846)Disperazione e cannibalismoIl primo soccorso (febbraio 1847)Le spedizioni di recuperoL'ultima capanna – Keseberg (aprile 1847)Epilogo – Monumento ai Donner (1918)Buon ascolto!---Post scriptum importante: segna sul calendario la data del 7 ottobre. Ci sarà una grande sorpresa per gli ascoltatori del podcast
Per ascoltare la puntata di Altre Indagini registrati gratuitamente qui Il 1° giugno 2001 una ragazza diciottenne di Arce, in provincia di Frosinone, scomparve. Si chiamava Serena Mollicone. Il suo corpo venne trovato due giorni più tardi, in un bosco. Era stata legata con nastro adesivo e fil di ferro, sulla testa aveva un sacchetto di plastica del supermercato Eurospin. Aveva una ferita alla testa, l'autopsia stabilì che era morta per soffocamento. Quella dell'omicidio di Serena Mollicone è una storia intricata e lunga, giudiziariamente ancora aperta. Ci sono stati due filoni di indagine. Un anno e mezzo dopo il delitto un uomo, Carmine Belli, di Arce, fu arrestato. Passò 17 mesi in carcere prima di essere assolto in tre gradi di giudizio. Dieci anni dopo vennero indagati e poi imputati il comandante della caserma dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, suo figlio Marco, sua moglie Anna Maria, e altri due carabinieri. Secondo l'accusa, Serena Mollicone era stata assassinata proprio all'interno della caserma in seguito a una lite con Marco Mottola. In questa vicenda ci sono state testimonianze mutate nel tempo, oggetti scomparsi e poi ritrovati, impronte digitali e tracce di Dna mai attribuite. Un carabiniere, Santino Tuzi, dichiarò di aver visto la mattina del 1° giugno 2001 una ragazza somigliante a Serena Mollicone entrare in caserma. Non l'aveva poi vista uscire. Ritrattò quella dichiarazione per poi tornare a confermarla. Pochi giorni dopo si uccise. Al centro degli ultimi processi ci sono state le analisi scientifiche, soprattutto su una porta danneggiata. Secondo l'accusa a provocarne la rottura era stato il capo di Serena Mollicone. La Corte di Cassazione ha annullato, questa primavera, il processo d'appello che aveva assolto Franco Mottola, suo figlio e sua moglie. Il processo andrà rifatto. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per ascoltare la puntata di Altre Indagini registrati gratuitamente qui Il 1° giugno 2001 una ragazza diciottenne di Arce, in provincia di Frosinone, scomparve. Si chiamava Serena Mollicone. Il suo corpo venne trovato due giorni più tardi, in un bosco. Era stata legata con nastro adesivo e fil di ferro, sulla testa aveva un sacchetto di plastica del supermercato Eurospin. Aveva una ferita alla testa, l'autopsia stabilì che era morta per soffocamento. Quella dell'omicidio di Serena Mollicone è una storia intricata e lunga, giudiziariamente ancora aperta. Ci sono stati due filoni di indagine. Un anno e mezzo dopo il delitto un uomo, Carmine Belli, di Arce, fu arrestato. Passò 17 mesi in carcere prima di essere assolto in tre gradi di giudizio. Dieci anni dopo vennero indagati e poi imputati il comandante della caserma dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, suo figlio Marco, sua moglie Anna Maria, e altri due carabinieri. Secondo l'accusa, Serena Mollicone era stata assassinata proprio all'interno della caserma in seguito a una lite con Marco Mottola. In questa vicenda ci sono state testimonianze mutate nel tempo, oggetti scomparsi e poi ritrovati, impronte digitali e tracce di Dna mai attribuite. Un carabiniere, Santino Tuzi, dichiarò di aver visto la mattina del 1° giugno 2001 una ragazza somigliante a Serena Mollicone entrare in caserma. Non l'aveva poi vista uscire. Ritrattò quella dichiarazione per poi tornare a confermarla. Pochi giorni dopo si uccise. Al centro degli ultimi processi ci sono state le analisi scientifiche, soprattutto su una porta danneggiata. Secondo l'accusa a provocarne la rottura era stato il capo di Serena Mollicone. La Corte di Cassazione ha annullato, questa primavera, il processo d'appello che aveva assolto Franco Mottola, suo figlio e sua moglie. Il processo andrà rifatto. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Penso a "Luci guida anche nella morte" da quando ho finito The Phantom Pain la prima volta. Qualcuno la definirebbe una sezione Walking Simulator del cazzo. Alla fine devi solo attraversare i corridoi della Mother Base sparando in testa ai Diamond Dogs. Solo che sono i tuoi Diamond Dogs, quelli che hai speso ore a reclutare cercando tra le fila nemiche il meglio del meglio, soldati di Rango S che potessero essere degni della reputazione da Leggenda che ti stavi costruendo. Quella stessa reputazione che evapora 60 punti alla volta ogni volta che adesso ne fai fuori uno. La vocina dell'iDroid continua a ripetere "Staff member has died" e tu non puoi farci un cazzo. I tuoi commilitoni chiedono pietà e tu non puoi farci un cazzo. Ad un certo punto alcuni di loro gettano le armi a terra e ti rivolgono il saluto militare. "Viviamo e moriamo ad un tuo comando, Boss". È un brivido che mi porto dentro da 10 anni. Lo strumento più basilare che si possa trovare nei videogiochi, il punteggio, che viene usato così, per ricordarti che non conti un cazzo, che i Diamond Dogs che stai ammazzando non sono solo statistiche, hanno un nome e lo vedi nell'HUD ogni volta che stai per premere il grilletto. Giocando "Luci guida anche nella morte" mi sono chiesto per dieci anni come si possa pensare che i videogiochi desensibilizzano davanti alla morte. Difficilmente mi sono mai sentito così una merda come durante quella missione. Difficilmente riuscirò mai a prendere una vita IRL, se ho fatto così fatica a farlo usando un controller.
Il Gran Premio d'Olanda è stato caratterizzato da podi inaspettati, pesanti ritiri, penalità e investigazioni. Quella il cui esito si è fatto più attendere riguarda la manovra di Leclerc su Russell: dopo diverse ore dalla fine della gara, i commissari hanno stabilito che il pilota monegasco non dovesse essere penalizzato. È stata la scelta giusta?
Cavaione è in pitschen vitg cun ina gronda istorgia. Aut sur la Val Puschlav e datiers dal cunfin cun la Valtellina sa definivan ils abitants e las abitantas baud sco Svizzers baud sco Talians, per ch'els na stoppian betg pajar taglia u betg far servetsch militar – quests furbazs! Pir il 1875, pia avant 150 onns, han els survegnì la naziunalitad svizra – quai è stada l'ultima gronda natiralisaziun en Svizra. Quella giada vivevan anc 108 persunas en l'aclaun che la vischnanca da Brusio ha surpiglià. Oz vivan mo pli otg persunas l'entir onn si là. Al grond giubileum da tutgar dapi 150 onns tar la Svizra participescha però bunamain l'entira val. Quai è l'istorgia singulara da l'ultim vitg ch'è daventà svizzer e quella da sias abitantas e da ses abitants. -------------------------------------------------------------------------------------------- Cavaione ist ein kleines Dorf mit einer grossen Geschichte. Hoch über dem Tal des Puschlavs und nahe der Grenze zum Veltlin, gaben sich die Einwohnerinnen und Einwohner mal als Schweizer, mal als Italiener aus, um weder Steuern zahlen noch Militärdienst leisten zu müssen – diese Schlaumeier! Erst 1875, also vor 150 Jahren, erhielten sie die Schweizer Staatsbürgerschaft. Dies war die letzte grosse Einbürgerung in der Schweiz. Damals lebten noch 108 Personen im Weiler, den Brusio damals in seine Gemeinde aufnahm. Heute sind es nur noch acht Personen, die das ganze Jahr dort oben wohnen. Zum 150-Jahr-Jubiläum als Teil der Schweiz ist jedoch fast das ganze Tal angereist. Das ist die einzigartige Geschichte des abgelegenen Dorfes, das als letztes zur Eidgenossenschaft gestossen ist, und die seiner Bewohnerinnen und Bewohner.
Correva il 15° secolo a.C., per intenderci, circa 1400 anni prima del nostro Anno Zero. In un'epoca in cui i Faraoni erano considerati divinità in terra e l'Egitto era una superpotenza del mondo antico. Al comando di questo regno si trovava Thutmose III, un faraone destinato a fare la storia, tra i più ricordati. Ma una minaccia si levava all'orizzonte.La sfida arrivava da una regione a nord-est dell'impero egizio, lungo la costa del Mediterraneo, che i testi antichi chiamano Canaan. E il faraone Thutmose III decise di muovere guerra proprio lì, per cancellare l'esercito ribelle con una battaglia campale. Quella che viene definita, spesso, la prima battaglia della storia.Lorenzo Manara è scrittore di libri storici e fantasy. Acquista subito i miei romanzi!
Pisa-Roma del 13 marzo del 1983 non inizia con il calcio d'avvio, inizia con un'intervista. Quella di Paulo Roberto Falcao.
Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Perché lo sbarco degli alleati avvenne proprio in Normandia? La scelta di quel tratto di costa per il "D-Day" non fu affatto casuale. La geologia delle spiagge francesi si rivelò decisiva per il successo dell'Operazione Overlord, l'invasione che cambiò il corso della Seconda Guerra Mondiale e ispirò film come “Salvate il soldato Ryan”. In questo video, insieme a Stefano Gandelli, scopriamo le ragioni strategiche e naturali dietro questa scelta, come vennero analizzate le spiagge e le tappe cruciali dell'operazione che, il 6 giugno 1944, scrisse una delle pagine più importanti della nostra storia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l'aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell'esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.Parola del Signore.
Le vacanze sono finite, ma noi a Diellecast torniamo con una carica speciale: ENERGIA! Quella stessa forza che ci accompagna ogni giorno, invisibile ma sempre presente. In questo nuovo episodio parleremo proprio di energia, quella che i luoghi e gli oggetti sprigionano intorno a noi. Dalle antiche piramidi egizie, avvolte da misteri e leggende, fino agli usi quotidiani che spesso diamo per scontati, ci immergeremo in un viaggio tra scienza e folklore per capire meglio come tutto sia collegato da un unico filo invisibile. La scienza ci spiega fenomeni concreti. Il folklore ci regala storie e tradizioni che continuano a farci fare azioni della serie “non ci credo, ma…” Insieme siamo tutti energia. Non perdertevi questa puntata: sarà un mix di curiosità, mistero e ispirazione che ti farà guardare le cose con occhi diversi. Buon ascolto! Dani & Lia ~~~In this new episode, we'll explore energy—the kind that places and objects radiate all around us. From the ancient Egyptian pyramids, shrouded in mystery and legend, to the everyday uses we often take for granted, we'll embark on a journey through science and folklore to better understand how an invisible thread connects everything. Science explains tangible phenomena. Folklore gifts us stories and traditions that still make us act in that “I don't believe it, but…” kind of way. Together, we are all energy.
Walter Peirone"I demoni marciano ancora"Fusta Editorewww.fustaeditore.itA Ceva, modello di profonda provincia piemontese dell'anno 1977, la vita scorre placida e sonnolenta in feroce contrasto con quanto sta accadendo nei grandi centri del Nord Italia, teatro perpetuo d'efferati omicidi e scontri di piazza da sfociare nel sangue inaugurando poi i telegiornali serali. Ma, improvvisamente, un cadavere ritrovato all'alba nei giardini pubblici sconvolge l'intera comunità: qualcuno ha deciso che al mondo non ci fosse più posto per Bernardo Barberis, vicesindaco del paese. Un uomo facoltoso e potente ma non abbastanza da poter celare un passato oscuro emerso rapidamente tracciando con immediatezza il perimetro dell'indagine condotta dal maresciallo dei carabinieri (apuano e dal giovane sottoposto Bruzzo. Parallelamente Sergio trascorre le sue vacanze lontano dalla città, insieme ai compagni di giochi che frequentano l'oratorio, allietato da un'insolita presenza: ma chi è davvero la seducente Maria Catena Catalano, ben presto coinvolta nell'investigazioni sul truce delitto? Quella degli inquirenti è una ricerca sull'orizzonte del tempo perduto intrecciandosi con una delle pagine maggiormente tragiche del secondo conflitto bellico rivelando gli anni angoscianti di un'Italia che tacitava la verità inabissandola nel cratere della menzogna.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Quella della Sprint di Balaton è stata finora, forse, la vittoria più facile del campionato per Marquez. Evitata per un pelo la collisione con Quartararo nella prima variante che ha messo fuori gioco Bastianini, Marc ha passeggiato su ritmi record sino al traguardo.Dietro di lui la coppia della VR46 Di Giannantonio e Morbidelli ed il bravissimo Luca Marini, miglior pilota Honda.Alle sue spalle Sldeguer, Mir e Bezzecchi. Bagnaia fuori dai radar ha chiuso addirittura 13°.Con noi a commentare la gara Edoardo Rovelli, manager di Manu Gonzales ed ex pilota, nonché fratello di Filippo.
La notizia di un bambino nato da un embrione rimasto congelato dal 1994 ha riportato l'attenzione sulle tecniche per la procreazione assistita, i progressi raggiunti negli ultimi decenni e i vincoli di legge a volte severi, come quelli previsti in Italia. Quella della fecondazione assistita è una storia epica che tiene insieme le scoperte su come funziona la riproduzione, la cocciutaggine di alcuni gruppi di ricerca e considerazioni etiche e morali. Ripercorrerla insieme è essenziale per capire non solo come si faccia a nascere a trent'anni dalla fecondazione, ma anche le ragioni del lungo confronto pubblico su queste pratiche. Ci occupiamo poi dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, che avvennero in questi giorni 80 anni fa, e concludiamo con una scoperta sorprendente sulle patate. Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. Leggi anche – Il governo ha nominato due medici scettici sui vaccini nel gruppo di esperti sui vaccini – La storia del bambino nato da un embrione vecchio più di 30 anni– La legge italiana sulla fecondazione assistita ha ancora molti problemi – Nascere col DNA di tre persone – Oppenheimer e il dilemma dell'atomica– Come si fa una bomba atomica – La prima bomba atomica, 80 anni fa su Hiroshima – A Hiroshima è sempre il 6 agosto del 1945 – L'antica ibridazione è alla base della tuberizzazione e della radiazione della linea di discendenza della patata Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Marino Magliani"Romanzo olandese"Trilogiascritturapurawww.scritturapura.itIl popolo di Amsterdam era un popolo votato allo stupore, i liguri no. E questa costrizione, questo dover per forza stupire, gli amsterdamesi la sentono come una missione. Forse su questo eravamo d'accordo, io e Fagel. Anche il suo tentativo di fornirmi materiali per il libro, teneva conto di questa inclinazione. Assegnarmi luoghi, storie, personaggi stupefacenti, scartati appunto perché non stupivano abbastanza. Che avevano fallito in quel senso.Un romanzo che è tre romanzi che sono una città: Amsterdam. Un viaggio ad Amsterdam, città labirintica e misteriosa dove si ordiscono complotti e strategie, dove le biciclette giacciono arrugginite in cimiteri nascosti e i canali disegnano una ragnatela che intrappola. A Zeewijk, un quartiere costruito sul modello della Via Lattea (e che ha i confini identici a quelli della Liguria), chi passa guarda dentro le case di tutti: è così che nasce l'amore per Anneke (o forse è più un'idea di amore che un amore vero e proprio). Tre storie che sono una cartografia e tracciano una geografia fatta di malinconia e di umanità, di sorriso e di paesaggio, di autoironia e di attesa.Marino Magliani è nato in una valle ligure e ha trascorso gran parte della vita fuori dall'Italia. Oggi vive tra la sua Liguria e la costa olandese, dove scrive e traduce. È autore di numerosi libri tra cui: Quella notte a Dolcedo (Longanesi 2008), L'esilio dei moscerini danzanti giapponesi (Exòrma 2017) e Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere 2018). Con Il cannocchiale del tenente Dumont (L'Orma) è entrato nella dozzina del Premio Strega. La sua traduzione più recente è il romanzo L'ultima battaglia di Julio Manuel de la Rosa (Scritturapura).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Da quasi quindici anni la Confederazione domina le classifiche mondiali dei paesi più innovativi. Una leadership conquistata grazie all'impegno di università, centri di ricerca e politecnici, in grado di attirare anche talenti che arrivano dall'estero. L'identità nazionale passa anche e soprattutto attraverso la capacità di presentare al mondo questa attitudine, e il padiglione svizzero all'esposizione universale di Osaka valorizza appieno lo spirito innovativo che contraddistingue la Svizzera. undefinedLASER porta l'ascoltatore a visitare il padiglione svizzero, intitolato “da Heidi all'Hi-Tech”, nel quale è presente in modo importante anche l'Università della Svizzera italiana. Quella di Osaka 2025 è un'edizione dell'esposizione universale di grande successo, per numero di paesi presenti (quasi 160) e di pubblico. Per visitare alcuni padiglioni è necessario aspettare in coda diverse ore. Il record di nove ore di attesa è detenuto dal padiglione che ospita l'Italia.undefined
Noi tutti agiamo nel mondo come se fossimo su un palco: basti pensare a quando siamo per strada, imbocchiamo la via sbagliata o ci dimentichiamo qualcosa a casa e ci diamo una piccola bottarella sulla fronte quasi che qualcuno fosse li, tra il pubblico, a vederci. Siamo immerso in uno spazio teatrale che sui social ha visto un'estensione infinita. Ma quando facciamo questi gesti e queste facce siamo sempre noi? Oppure siamo la nostra rappresentazione? Ne parliamo con Loris Fabiani, in arte Lunanzio, attore comico che con il suo corpo, il suo viso e le sue parole riporta in scena il teatro dell'assurdo.
Electronic Arts presenta ufficialmente Battlefield 6, con un trailer incentrato sulle suggestioni della campagna. Quella del nuovo FPS intenzionato a sfidare COD sarà una guerra realistica, per un immaginario forse un po' abusato ma molto efficace presso certe fasce di pubblico.Parliamo anche del piccolo "dietrofront" di Microsoft, non tanto sul prezzo dei suoi prossimi giochi Tripla A, quanto su quello di The Outer Worlds 2.
Quella di Zhou Enlai è la storia del Partito comunista, della nascita della Repubblica popolare e di una relazione tutta particolare, a tratti conflittuale, con Mao Zedong. Zhou è l'uomo d'azione, Mao quello delle idee. Zhou è il parafulmine per le decisioni più scellerate di Mao. Ma è anche l'immagine della Cina all'estero. Intento a mitigare l'immagine più radicale di Mao. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: 中国上海1930年影像 Shanghai, China 1930, canale YouTube 英弟, 9 aprile 2024; Zhou Enlai's speech, canale YouTube Mikey, 14 aprile 2022; Interview with Zhou En Lai, canale YouTube PublicResourceOrg, 1 luglio 2011; Long March Song Cycle 1976--Victory Celebration (长征组歌(选段) --祝捷,1976), canale YouTube Haotian Cao, 29 ottobre 2012; Mao Zedong Full Speech Restored (1949), canale YouTube All things Old, 19 agosto 2022; UPITN 17 1 76 ZHOU ENLAI LIES IN STATE, Ap Archive, 16 aprile 2018. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ogni tanto, capita anche a te di pensare: “Ma perché nessuno me l'ha mai detto prima?” È la stessa sensazione che ho provato la prima volta che sono entrato davvero in contatto con la buona psicologia. Quella che non parla solo di diagnosi e disturbi, ma che ti cambia il modo di vedere le cose. Clicca qui per approfondire (link attivo dalle 5:00 del 21/07/25) https://psinel.com/perche-nessuno-me-lo-ha-detto-prima-babbani-vs-maghi/Sei Psicologa/o? Stiamo creando una squadra di professionisti partecipa al Sondaggio https://newmanspirit.typeform.com/to/cq3TyGC1Mindfitness è il nostro percorso gratuito per sviluppare il legame tra energia mentale e fisica. L'ho fatto insieme ad un grande professinista il dott. Valerio Rosso (medico psichiatra). Iscriviti gratis cliccando quiSe ti piace il podcast adorerai il mio Nuovo libro: “Restare in piedi in mezzo alle Onde - Manuale di gestione delle emozioni”... https://amzn.eu/d/1grjAUS- Vuoi Imparare a Meditare? Scarica Gratis Clarity: https://clarityapp.it/- Instagram: https://www.instagram.com/gennaro_romagnoli/I NOSTRI PERCORSI: https://psinel.com/corsi-online/https://lifeology.it/
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Ti è mai successo di sapere esattamente cosa sarebbe giusto per te — scrivere quel messaggio, dire quel no, iniziare quell'attività, fare quella cosa che hai promesso a te stessa — ma di non avere minimamente voglia di farla? Ti capisco. Succede anche a me, più spesso di quanto immagini. E in quei momenti la vocina dentro comincia a parlarmi: “Lo farai domani”, “Non è il momento giusto”, “Sei già stanca così…” Ma è lì, proprio lì, che si costruisce qualcosa di molto più importante della motivazione: ✨ la maturità emotiva. Quella forza silenziosa che ti permette di fare la cosa giusta per te — anche quando è scomoda, anche quando nessuno ti guarda, anche quando ti senti fragile. In questo episodio ti racconto: