Podcasts about ottanta

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il posto delle parole
Armando Bonato Casolaro "Via dei Giardini"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 24, 2025 22:27


Armando Bonato Casolaro"Via dei Giardini"Meravigli Edizioniwww.meravigliedizioni.itUn avvincente thriller ambientato nella Milano dei giorni nostri.Un turbinio di vicende legate a un'eredità miliardaria – quella di Fernando Gallarani, uomo che ha creato quasi dal nulla uno degli imperi alimentari più importanti d'Europa – attorno a una potente famiglia della ricca borghesia cittadina, proprietaria di un sontuoso palazzo nell'esclusiva via dei Giardini, e che, pagina dopo pagina, si trasforma in una spirale di intrighi e delitti. All'ispettore De Martino dell'anticrimine, coadiuvato dalla vice Cavalleri, viene affidata un'indagine che si rivela particolarmente complicata, portando man mano alla luce ricchi affari spregiudicati e complicati intrecci sentimentali.Dietro i cancelli di quella lussuosa dimora del centro storico milanese, le dorate apparenze nascondono oscure realtà…Lo sapevate che… quando venne aperta, sul finire degli anni Trenta del secolo scorso, via dei Giardini attraversava i rigogliosi giardini – per l'appunto – dei nobili palazzi distribuiti lungo le vie Manzoni (già corsia del Giardino) e Borgonuovo, fra cui quelli di palazzo Borromeo d'Adda e di palazzo Perego di Cremnago.Armando Bonato Casolaro è nato a Milano nel 1946, ma ora vive prevalentemente a Verona. Negli anni Ottanta ha lavorato nel settore del fashion system come consulente: lavoro che gli ha consentito di viaggiare in diverse parti del mondo. Da quando ha abbandonato quell'ambito, si è dedicato alla sua grande passione, le “parole scritte”. Passato dal backstage del giornalismo – nel 1994 è entrato nella redazione de “La Voce” come correttore di bozze – nel 2008 ha esordito come romanziere con Viaggio con Jahan (Bonaccorso), al quale sono seguiti (tutti per Aurelia) Tre chicchi di caffè (2010), La giacca mimetica (2013) e Una vita un incontro (2015). A Parigi, dove ha vissuto per un certo periodo su una péniche ormeggiata all'ombra della Torre Eiffel, ha scritto la raccolta Histoires extraordinaires (2014, ristampata nel 2022 in versione italiana col titolo Storie di vita parigina). Rientrato in Italia, sono usciti Ultima birra al Curlies bar (2017, Historica), Basta solo che sorridi (2020, Historica) e L'ultimo dei Tomassian (2024, Bonaccorso). Ha inoltre collaborato a una sceneggiatura televisiva per Mediaset. Vincitore del concorso AlberoAndronico (Roma), è stato finalista del concorso Caffè letterario Moak (Comiso) e del festival Inventa un Film (Lenola, LT).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Moby Dick
Disco Days

Moby Dick

Play Episode Listen Later Jun 21, 2025 109:42


La Disco Music nasce negli Stati Uniti all'inizio degli anni Settanta e presto trova nella discoteca il suo spazio d'espressione ideale. Attorno a questa musica si raccolgono dapprima soprattutto neri, altre minoranze etniche, femministe e omosessuali, mescolando divertimento e rivendicazioni; ma poi grazie a film come “La febbre del sabato sera” (1977) la Disco diventa un fenomeno di massa esteso a tutte le classi sociali, in tutto il mondo. La musica da discoteca lascia intravedere anche una nuova idea di società, del corpo, delle relazioni tra i sessi. Trasmessa ossessivamente da centinaia di radio private, declinata da famosi DJ, è la colonna sonora di una società in profonda e rapida trasformazione, decisa a lasciarsi alle spalle la Guerra fredda, l'austerità e il terrorismo. Paolo Morando ha sottolineato criticamente la profonda mutazione sociale in corso in quegli anni, mentre Enrico Petrilli ne ha difeso il contenuto progressivo. Infine Roberto Raineri-Seith racconta quando e come la nuova musica si affacciò anche in Canton Ticino. È quasi inevitabile chiedersi poi quanto siano cambiate da allora le forme del divertimento e, in forma ancora più radicale e forse nostalgica, se sappiamo ancora divertirci come negli anni Ottanta.

Pallonate in Faccia
Nuova Zelanda: calcio vs. rugby - Episodio 102

Pallonate in Faccia

Play Episode Listen Later Jun 20, 2025 26:32


All'inizio degli anni Ottanta la Nuova Zelanda è conosciuta soprattutto per gli All Blacks, la sua fortissima squadra di rugby. Eppure ai Mondiali di calcio del 1982 il piccolo paese dell'Oceania vive una incredibile ribalta internazionale, in una storica di grande cambiamento. Rugby e calcio, in Nuova Zelanda, rappresentano due prospettive diverse sulla società.LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO:GOUTH Nick, Loss of Identity: New Zealand Soccer, its Foundations and its Legacies, Soccer & SocietyKEANE W. F., 'Ex-pats' and 'Poofters': The New Zealand All Whites, Sport in SocietyLITTLE Charles, The Forgotten Game? A Reassessment of the Place of Soccer within New Zealand Society, Sport and Historiography, Soccer & SocietyLa musica è "Lord of the Land" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://pallonateinfaccia.com/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://twitter.com/pallonatefaccia⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.instagram.com/pallonateinfaccia/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Iscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME!⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA⁠⁠

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio
#497 - CORSOSERALE 8.7 - Dai figli dei fiori alla TV a colori

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Play Episode Listen Later Jun 18, 2025 45:34


Nella puntata di oggi vi porto in un viaggio che attraversa uno dei decenni più intensi e contraddittori della nostra storia contemporanea: dagli slogan utopici del Sessantotto alle vetrine luminose dell'Italia anni Ottanta. È l'epoca in cui i giovani si illudono di poter cambiare il mondo, armati di musica rock, sogni rivoluzionari e fiori tra i capelli. Ma è anche il tempo in cui la protesta si radicalizza, la tensione sale, e il piombo inizia a farsi sentire nelle piazze.E poi, tutto cambia di colpo: la rivoluzione cede il passo alla televisione. Con l'arrivo dei colori sullo schermo, muta il linguaggio, cambiano i valori, e il desiderio di trasformare il mondo lascia spazio alla voglia di consumarlo.Questa è una storia di generazioni a confronto, di passioni e disillusioni, di sogni collettivi e derive individuali. Dalla beat generation alla pubblicità, da Woodstock a Drive In: benvenuti in una puntata che racconta come l'immaginazione è andata al potere… e poi si è accomodata sul divano.

il posto delle parole
Chiara Correndo "Sul filo della lama" David Wojnarowicz

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 13, 2025 21:02


Chiara Correndo"Sul filo della lama"Memorie della disintegrazioneDavid WojnarowiczMiraggi Edizioniwww.miraggiedizioni.itTraduzione di Chiara CorrendoPostfazione di Jonathan BazziIn questo memoir urgente e denso, David Wojnarowicz offre uno spaccato violento e caleidoscopico sulla diffusione dell'Hiv in America e su cosa significhi essere omosessuale in una società, quella bigotta reaganiana degli anni Ottanta, dove domina il modello eteronormato della “ famigliola felice ” e in cui si reprime a colpi di leggi, sentenze, arresti e pestaggi la voce di chi vive ai margini.Sul filo della lama è un trip acido nel dolore, una sbronza in un dive bar sull'Hudson, un roadtrip furioso nella polvere dell'American Dream, raccontato attraverso una costellazione di capitoli dal taglio ora onirico ora fortemente politico, frutto di una vita dedicata a lottare per il diritto alla salute e alla corretta informazione e per il diritto di amare oltre ogni laccio sociale.Un'opera di un'intensità che scorre a fior di pelle.«David fu una vittima – del padre, dell'omofobia, del capitalismo, della sierofobia –, ma decise molto presto di rispondere alle ferite. E non esclusivamente per sé, in forma privata: tutta la sua produzione è una risposta pubblica, e per certi versi corale, alle molte forme dell'abuso di potere, all'ingiustizia quotidiana, ordinaria, affinché nessun altro debba più espiare colpe inesistenti. Leggere Wojnarowicz oggi significa rendersi conto che il dolore personale può trovare nell'azione estetica condivisa un canale per rendere deflagrante e memorabile il proprio messaggio. Molti di noi credo se ne siano dimenticati, travolti come siamo dalla bidimensionalità propagandistica del dibattito mediatico, ma giustizia e bellezza sono sorelle. Dare al dissenso un sigillo formale potente cambia tutto.» Jonathan BazziDavid Wojnarowicz, attivista omosessuale per i diritti delle persone con Hiv/Aids, è una delle voci più potenti e incendiarie della vibrante scena artistica newyorkese degli anni Ottanta. Nato nel 1954 a Red Bank (New Jersey), Wojnarowicz trascorse un'infanzia fatta di abusi ed espedienti. La violenza di questi primi anni e la forte vicinanza, fisica e spirituale, con un intero cosmo di “ emarginati ” gli consentirono tuttavia di sviluppare una riflessione particolarmente viva e intensa sulla solitudine, sull'amore e sulla bellezza della diversità. Fotografo, perfomer, visual artist e autore di diversi cortometraggi e libri, Wojnarowicz è stato un artista prolifico e poliedrico e le sue opere di forte denuncia sociale sono state esposte in contesti prestigiosi e internazionali tra i quali il Museo Reina Sofia di Madrid e il MoMA di New York. Wojnarowicz morì nel 1992 a New York per complicazioni correlate all'Aids a soli 37 anni.Chiara Correndo è nata a Carmagnola nel 1988. È assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza, dove insegna diritto hindu e lavora su questioni di genere e diritto di famiglia. Membro del comitato editoriale della rivista Daimon (diritto comparato delle religioni), è autrice di un volume su pluralismo giuridico e amministrazione locale della giustizia in India. Grande appassionata di letteratura, ha tradotto saggistica e, per la rivista letteraria Sud, la poesia “The Author” di Roger Salloch. Militante artistica, gattara e femminista, è “Fedele alla linea” da sempre.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Gianmarco Mecozzi "Maschi contro femmine"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 13, 2025 19:39


Giancarlo Mecozzi"Maschi contro femmine"Il primo scioperoMomo Edizioniwww.momoedizioni.it«Tra i maschi e le femmine, nel 1985, la guerra era aperta e senza condizioni».Una storia degli anni Ottanta: la provincia, il comunismo, il pallone, i maschi e le femmine…Chi ha diritto al campetto? E, soprattutto, chi decide chi ha diritto a cosa? Nel cuore di una scuola elementare dell'Italia di provincia del 1985, scoppia un conflitto tanto innocente quanto esplosivo: i maschi vogliono giocare a calcio e le femmine rivendicano lo spazio che per troppo tempo è stato loro negato.Con uno stile brillante, comico ma affilato, Mecozzi ci riporta all'Italia colorata e confusa degli anni Ottanta, dove l'eco del Sessantotto si è ormai spenta ma le disuguaglianze di genere sono ancora ben radicate. E lo fa scegliendo lo sguardo di un bambino di dieci anni, protagonista di un'epica contesa tra diritti reali e simbolici, tra appartenenza e inclusione, tra maschi e femmine. Con l'aiuto delle note della sua analista, il protagonista (e l'autore con lui) affronta le distorsioni di una memoria collettiva spesso edulcorata, mettendo in discussione il mito dell'infanzia felice e neutra.Gianmarco Mecozzi è nato a Roma nel 1976. Tra i fondatori del progetto editoriale Momo, nel 2021 ha scritto Il maestro. Con lo pseudonimo Gina ha pubblicato Gli adulti fanno schifo, Genitori che puzzano e Aiutiamoli a casa loro.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Comunicazione relazionale e non verbale
CERVELLO: quando ama la sofferenza?

Comunicazione relazionale e non verbale

Play Episode Listen Later Jun 9, 2025 10:44


Grazie agli studi della neurologa Candace Pert, avvenuti tra gli anni Ottanta e i Novanta del secolo scorso, abbiamo una lettura "fisiologica" della "coazione a ripetere", quell'impulso inconscio a rivivere situazioni dolorose o traumatiche del passato, ripetendole nel presente nella speranza inconscia di riscriverne l'esito. In questo episodio ti porto questa lettura, che parla di una sorta di dipendenza cellulare dalle emozioni negative.Buon ascolto!

il posto delle parole
Anna Mallamo "Col buio me la vedo io"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 8, 2025 25:01


Anna Mallamo"Col buio me la vedo io"Einaudi Editorewww.einaudi.itLucia ha sedici anni e un cognome - Carbone - che spegne il suo nome, «come il nero e la luce, come la rabbia e l'amore». Del resto, ogni cosa sembra presentarsi doppia ai suoi occhi: maschile e femminile, ad esempio, o corpo e mente. E, soprattutto, il mondo di sopra, quello che abita ogni giorno con la sua famiglia, e il mondo di sotto: la buia cantina in cui ha rinchiuso Rosario dopo averlo rapito. In questo libro magnetico tutto è imprevedibile, perché tutto, proprio tutto, matura nell'immaginario di un'autrice che ha molto da dire e un modo originalissimo per farlo.Reggio Calabria, primi anni Ottanta. La sedicenne Lucia Carbone, studentessa del liceo classico, sequestra un compagno di scuola e lo imprigiona nello scantinato della casa della nonna morta da pochi mesi. Il ragazzo, Rosario Cristallo, è figlio d'un boss dell'Aspromonte, e Lucia lo ha rapito per due buone (o cattive) ragioni: la prima è che la sua migliore amica ne è innamorata, e vuole tenerlo lontano da lei, la seconda è che forse Rosario sa qualcosa sull'assassinio di una zia amatissima. Mentre fa visita ogni giorno al suo prigioniero, la vita di Lucia prosegue apparentemente come al solito: in famiglia – col padre, la madre e il fratellino Gedo -, nel quartiere e a scuola, dove Lucia si innamora di Carmine, un ragazzo dei quartieri alti. Reggio, intanto, città ferita che esce dalla prima guerra di ‘ndrangheta, è teatro degli scontri tra il Fronte della Gioventú e il Collettivo studentesco: c'è una sorta di violenza diffusa, che prende strade diverse. E la violenza è anche nei gesti quotidiani di Lucia, e nelle cose, ad esempio in quel coltello rosso che si ritrova tra le mani quando scende nel mondo di sotto, dove c'è il suo segreto. Fino a quando ogni cosa si capovolge, il sopra e il sotto si confondono come tutti gli opposti, e lei matura una decisione inaspettata. Col buio me la vedo io è un romanzo che costruisce un universo a poco a poco, con forza, coerenza e una fantasia sbalorditiva, ricco di pagine da incorniciare, come quelle in cui una madre e una figlia piegano le lenzuola calibrando i gesti in una sorta di duello western. Ed è anche un libro sulla giustizia e sul Sud lontanissimo da tutti i clichés: quando usa il dialetto (sempre con parsimonia) non è mai per un effetto di colore ma per cercare a tentoni l'unico senso possibile. Perché il dialetto si può usare «per schermare o per chiarire, è la lingua dei grandi, funziona in tutti e due i modi». E il cibo è soprattutto uno strumento di potere e di controllo: «Se ti sfamo sei salvo, e sei mio». Il modo che ha Anna Mallamo, concreto e immaginifico insieme, di ruotare intorno ad alcuni temi – famiglia, verità, donna, confine, casa -, riaggiornando via via le definizioni nel corso della storia, vi resterà a lungo addosso.Anna Mallamo, strettese, ovvero calabrese di Reggio emigrata a Messina e in continuo andirivieni sullo Stretto, è giornalista, dirige le pagine di Cultura e spettacoli della «Gazzetta del Sud» e gestisce un blog sull'«Huffington Post». Per «l'Unità» ha tenuto una rubrica settimanale che raccontava le gesta semiserie, ma profondamente politiche, di un condominio di anziane donne calabresi. È autrice di Lezioni di tango (Città del Sole 2010), sul mondo del tango e i suoi protagonisti, e suoi racconti sono apparsi in diverse antologie e riviste. Per Einaudi ha pubblicato Col buio me la vedo io (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Pallonate in Faccia
Irlanda del Nord: il calcio e i Troubles | Episodio 101

Pallonate in Faccia

Play Episode Listen Later May 30, 2025 30:42


Negli anni Ottanta l'Irlanda del Nord vive il suo miglior momento nel calcio, qualificandosi due volte alla Coppa del Mondo. Nel frattempo, fuori dagli stadi la regione è sostanzialmente in guerra civile: sono i Troubles, trent'anni di conflitto etnico nel cuore dell'Europa occidentale.LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO:BAIRNER Alan, WALKER Graham, Football and Society in Northern Ireland: Linfield Football Club and the Case of Gerry Morgan, Soccer & SocietyBLEAKNEY Judith, DARBY Paul, The pride of east Belfast: Glentoran Football Club and the (re)production of Ulster unionist identities in Northern Ireland, International Review for the Sociology of SportCETTINEO Gianluca, The Poppy and the Lilly. Calcio ed etnia a Belfast, Urbone PublishingHASSAN David, A People Apart: Soccer, Identity and Irish Nationalists in Northern Ireland, Soccer & SocietyPER APPROFONDIRE IL CONTESTO STORICO:SCIARRILLO SAMUELE, Troubles - Una storia irlandese [podcast]La musica è "Lord of the Land" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://pallonateinfaccia.com/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://twitter.com/pallonatefaccia⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.instagram.com/pallonateinfaccia/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com⁠⁠⁠⁠⁠⁠Iscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME!⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA⁠⁠

il posto delle parole
Alessandro Morelli "Si fa presto a dire cuoco"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 21, 2025 25:02


Alessandro Morelli"Si fa presto a dire cuoco"Viaggio fra gli abitanti del variegato mondo delle cucine professionaliTarka Edizioniwww.tarka.itUn mondo incantevole, dove si suda, si urla  e le soddisfazioni sono più rare del sale blu.Ma allora, perché mai una persona sana di mente,  decide di indossare il grembiule e lanciarsi  in una professione che sembra una corsa a ostacoli tra piatti rotti, scottature, orari di lavoro impossibili, per non parlare poi delle critiche feroci dei clienti.Per passione, per scelta, per necessità…?In questo libro tutte le motivazioni.Un viaggio all'interno delle cucine professionali (e purtroppo a volte poco professionali) che svela al lettore curioso e appassionato alle “cose della cucina” i comportamenti, le abitudini, le consuetudini, le peculiarità e le stranezze dell'“animale” cuoco.Un racconto caricaturale, tagliente, spietato di una categoria di lavoratori di cui anche l'autore fa parte. Figure esagerate ma fondamentalmente vere.Un libro fondato sull'esperienza dell'autore, ma non autobiografico, che sviscera e analizza con ironia e leggerezza, gli aspetti distintivi di questa singolare “razza” di esseri umani.Pur non rivendicando il possesso di verità assolute, l'autore mira a offrire una spiegazione oggettiva delle ossessioni, delle manie, dei vizi e delle virtù che contraddistinguono questa categoria, oggi più che mai al centro dell'attenzione mediatica e quasi di tendenza.E in un libro che parla di cuochi non potevano mancare le ricette, recuperate dall'autore dal cassetto degli anni Ottanta e Novanta, periodo trascorso nella cucina della “Locanda dell'Angelo” di Paracucchi. Alessandro Morelli è uno chef conosciuto a livello internazionale e vanta un'esperienza quarantennale maturata in diverse tipologie di locali (anche diversi stellati) sia in Italia che, soprattutto, all'estero.Allievo di Angelo Paracucchi fa parte di quella pattuglia di “giovani” chef che hanno contribuito, a partire dagli anni '80, al rinnovamento e alla diffusione nel mondo della nuova cucina italiana. Appassionato di libri, cinema, arte, sport e soprattutto viaggi, ha visitato numerosissimi Paesi in cinque continenti.È nato in Toscana, a Pontedera, nel 1965 e in questa città è cresciuto ed è ancora oggi residente.In questa stessa collana ha già pubblicato Il sapore dei sogni (2021), vincitore del Premio Bancarella della Cucina 2022.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Franco Pezzini "Morte astrale"

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Play Episode Listen Later May 12, 2025 28:54


Franco Pezzini"Morte astrale"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itGran Bretagna, 1904. L'età vittoriana è appena terminata, ma dalla fine del secolo appena chiuso è montata in tutto l'Occidente la marea dell'irrazionale, un fiorire di gruppi occultistici ed esoterici. Il più importante è il leggendario Ordine ermetico della Golden Dawn fondato a Londra nel 1888. Tra le tecniche adottate con entusiasmo dai suoi affiliati figurano i viaggi astrali, fuori dal corpo, in dimensioni altre della realtà. Ma i grandi esperimenti hanno spesso vita breve: agli inizi del Novecento la Golden Dawn esplode in un contesto da pochade: cattiva gestione, scandali, risse ridicole, nell'inanellarsi di situazioni surreali. E nel frattempo in Germania fioriscono le fraternità saturnie terreno di fantasie prenaziste.Franco Pezzini (Torino, 1962), laureato in Diritto Canonico con la tesi Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al Fantastico. Tra i fondatori negli anni Ottanta della rivista ‘L'Opera al Rosso', è ora membro del Comitato editoriale de ‘L'Indice dei libri del mese', della Redazione di ‘Carmillaonline. Letteratura, immaginario e cultura di opposizione', e suoi articoli sono apparsi su varie testate (‘Poesia', pagine culturali di ‘Avvenire', ‘tuttolibri', ‘LN │ librinuovi.net').IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

COSMO Radio Colonia
L'8 maggio in Germania e la liberazione dal nazismo

COSMO Radio Colonia

Play Episode Listen Later May 8, 2025 21:43


Esattamente 80 anni fa finiva la Seconda Guerra mondiale: cosa successe in quella data e come la ricorda oggi la Germania? Ce ne parla Enzo Savignano. Ma l'8 maggio 1945, che segna la sconfitta definitiva del regime di Hitler, fu visto ancora per decenni come una data nefasta. Solo negli anni Ottanta il presidente Weizsäcker la definì chiaramente "Tag der Befreiung", giornata della liberazione dal nazismo. E oggi? Ne parliamo con Lutz Klinkhammer, storico dell'Istituto Storico Germanico di Roma. Von Luciana Caglioti.

il posto delle parole
Nicola Bultrini "Vita e morte di un poeta"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 7, 2025 16:09


Nicola Bultrini"Vita e morte di un poeta"Fazi Editorewww.fazieditore.itGli anni Ottanta, a Roma, tra gioie, poesia, arte e dolori.Irrequieto, insicuro, ma anche pieno di certezze acute e granitiche, accigliato e giocoso, vitale e funereo, intenso e spiazzante, Beppe Salvia era quello sempre sul punto di andar via ma la cui presenza lasciava ogni volta un segno potente. Questo è il ritratto di uno dei poeti più autentici e geniali della sua generazione, costruito traendo ispirazione dai racconti di coloro che all'epoca lo hanno incontrato e frequentato e che hanno condiviso con lui una stagione straordinaria e irripetibile.Siamo nella prima metà degli anni Ottanta, a Roma, una città che sta cambiando pelle, come tutta la società italiana. La storia di Salvia e dei suoi amici si intreccia con la cronaca più drammatica, ma anche con la vivace temperie artistica di quegli anni. Le riviste culturali, i festival di poesia, le gallerie: l'arte tutta è vissuta come occasione di aggregazione e di condivisione per un apprendistato attorno alla bellezza e all'amore. Così, raccontando Salvia, è raccontato il momento magico di quella generazione di poeti, scrittori e artisti di talento che animarono con entusiasmo la scena culturale di quegli anni.Beppe Salvia era dedito unicamente alla poesia e ci ha lasciato un'opera di altissimo livello. Questo libro è la sua storia, nella sua fulminea parabola, ma anche la testimonianza di un'epoca irripetibile i cui protagonisti sono oggi i nostri Maestri.«È così che abbiamo conosciuto Beppe. Era impossibile non rimanerne incuriositi. Per come si vestiva, per come si muoveva, con la grazia di uno che è intonato alla vita».Nicola BultriniÈ nato a Civitanova Marche ma vive e lavora a Roma. Ha pubblicato varie raccolte di versi, tra cui La coda dell'occhio (Marietti, 2011), La specie dominante (Aragno, 2014) e Vetro (Interno Poesia, 2022). È presente in diverse antologie di poesia e scrive per «L'Osservatore Romano» e altre testate. È autore di saggi di critica letteraria e da anni è ideatore e promotore di eventi artistico-letterari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Metalitalia Podcast
S5E17 - Savatage, il grande ritorno e il concerto di Milano

Metalitalia Podcast

Play Episode Listen Later May 3, 2025 31:45


Nella diciassettesima puntata della quinta edizione di Metalitalia Podcast parliamo della reunion dei SAVATAGE e del loro ritorno dal vivo.Una band che per molti ha rappresentato moltissimo, un gruppo che ha saputo negli anni Ottanta e Novanta evolversi senza mai snaturarsi, conquistando una fetta di pubblico che ancora oggi li segue fedelmente. Parleremo delle varie fasi della loro carriera, dell'abilità compositiva di Jon Oliva, delle tragedie che hanno travolto la band ma anche dei vari progetti paralleli che sono nati intorno a questo moniker negli anni passati.Ovviamente ampio spazio sarà dedicato all'attesa per il concerto che vedrà i SAVATAGE esibirsi anche in Italia per un unico appuntamento all'Alcatraz di Milano il 24 giugno.Ospiti della puntata i redattori di Metalitalia Carlo Paleari e Dario Onofrio. Conduce l'episodio Jacopo Casati, giornalista, promotion manager e digital specialist.Il podcast è disponibile su Spotify, Apple Music, Amazon Music, Google Podcasts, YouTube, Deezer, Spreaker e molti altri.

Artribune
Valeria Magli - Monologhi al Telefono di Donatella Giordano

Artribune

Play Episode Listen Later May 3, 2025 25:15


Nell'intervista in podcast, Valeria Magli (Bologna, 1952) racconta la sua stagione creativa tra glianni Ottanta e Novanta, quando la scena era un laboratorio vivo: “ci si scambiavano regali traartisti”, dice, ricordando le collaborazioni con artisti come Valerio Adami, Gianfranco Baruchello,Nanni Balestrini, Piero Fogliati, Carla Cerati, Cinzia Ruggeri. L'artista, attraverso importanticollaborazioni, come quelle con l'attore teatrale e mimo francese Étienne Decroux, il musicistaJohn Cage, il coreografo Merce Cunningham e il filosofo Pierre Klossowski, arricchisce la suapratica con influenze provenienti da diverse discipline.-Monologhi al Telefono è una rubrica di Donatella Giordano che raccoglie interviste agli artisti.L'intervista viene registrata integralmente ma la pubblicazione avviene dopo un attento processo diediting che trasforma la conversazione in un monologo. Con questo riadattamento l'utente divental'interlocutore e avrà l'impressione di trovarsi al telefono con l'artista. Il sistema applicato vuolesuperare il concetto dell'intervista classica a favore di un approccio che contamina due formati: ilpodcast e la telefonata.Instagram: @monologhialtelefono.artribune

il posto delle parole
Piero Melati "Lola&Vlad"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 23:16


Piero Melati"Lola&Vlad"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itAgli albori del presente millennio, dentro una chat di sesso estremo, due giovani – Lola e Vladimiro – si sono innamorati. Ma c'è un ma: quella chat è infestatada vampiri.Vampiri? Esistono davvero? L'interrogativo è secolare. In questo caso, forse, si tratta di un gioco di ruolo virtuale, poi debordato nella realtà. Certo, può darsi. Oppure no. E i discendenti di Dracula non sono affatto la cosa peggiore che si può incontrare in una chat. C'è, per esempio, una setta di aspiranti “immortali” a caccia di ragazze affette da misteriose “malattie celesti”, una sorta di rarissimo elisir nel sangue umano la cui esistenza sarebbe accreditata da antiche leggende esoteriche tibetane, in grado di risvegliare immondi Nosferatu. Per tentare di fermare questo risveglio, si riunirà una compagnia di ragazze e ragazzi che approda in una Palermo virtuale, diventata una “zona morta” e una “terra di nessuno”.Piero Melati è stato cronista del quotidiano L'Ora di Palermo, per il quale ha seguito il Maxiprocesso e la guerra siciliana di mafia degli anni Ottanta, e vicecaporedattore alla cultura del Venerdì di Repubblica. Attualmente collabora all'inserto Robinson di Repubblica e alle pagine culturali del Venerdì. Tra le sue opere: Vivi da morire con Francesco Vitale (Bompiani, 2015), Giorni di mafia (Laterza, 2017), La notte della civetta (Zolfo, 2020), Paolo Borsellino. Per amore della verità (Sperling&Kupfer, 2022), Il viaggio del camaleonte: Truman Capote in Sicilia (Le storie, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Periscritto
Il suicidio della pace - Alessandro Colombo

Periscritto

Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 30:22


Alessandro Colombo è l'autore di “Il suicidio della pace. Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito” pubblicato da Raffaello Cortina Editore. Alessandro Colombo insegna Relazioni internazionali nel dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano. Il rischio di una grande guerra tra grandi potenze non è poi così lontano. La situazione di crisi nella quale ci troviamo oggi è il frutto di quanto è accaduto negli ultimi trent'anni e che ha portato al declino irreversibile dell'ordine internazionale liberare. Dalla fondazione dell'ordine internazionale liberale, tra la fine degli anni Ottanta e l'intero decennio successivo, il libro ripercorre il processo di disgregazione di questo progetto fino agli eventi più recenti ovvero la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina e la nuova guerra in Medio Oriente. Se si vuole cominciare a fare i conti con il disastro attuale dell'ordine internazionale - come scrive il professor Colombo nel libro - bisogna avere la coerenza intellettuale di partire da qui.

Spazio 70
[410] MONDO CONTEMPORANEO. Dopoguerra tedesco: la sfida tra ex nazisti e stalinisti nei Servizi

Spazio 70

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 28:34


ElevenLabs (prova gratuita): clicca quiAmazon (vetrina): clicca quiIl ministero della paranoia: clicca quiGli uomini di Himmler: clicca quiDiventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiContatti: redazione@Spazio70.comPuntata 4 (18/4/2025)Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio:Dopo la Seconda guerra mondiale, i Servizi segreti delle due Germanie si riorganizzano sulle ceneri del Terzo Reich, sotto influenze opposte: americana e sovietica.Il BND tedesco-occidentale nasce dall'Organizzazione Gehlen, diretta dal generale Reinhard Gehlen, che offrì agli USA documenti e competenze sul fronte orientale.La narrazione mitica di Gehlen come fondatore dell'intelligence democratica viene smontata dai documenti d'archivio: incompetenza, inefficienza e retaggi autoritari.Gehlen recluta numerosi ex funzionari di Gestapo, SD ed Einsatzgruppen, responsabili diretti di crimini di guerra e della Shoah.Negli anni Sessanta, scandali e infiltrazioni sovietiche rivelano la fragilità del BND, che arriva a contare fino al 20 per cento di personale proveniente dagli apparati nazisti.La Stasi nasce sotto stretto controllo sovietico e viene modellata sul modello del KGB, con una struttura altamente politicizzata e centralizzata.Il personale della Stasi proviene da comunisti «russificati», ex deportati politici, prigionieri rieducati in URSS e giovani formati all'interno del regime.La cultura del «cekismo» staliniano, improntata al fanatismo ideologico e al culto della sorveglianza, permea la mentalità della Stasi fino agli anni Ottanta.Mentre il BND diventa una roccaforte del conservatorismo e dell'anticomunismo, la Stasi si radicalizza nella lotta di classe e nel controllo totalitario.Entrambi i Servizi operano ben oltre i confini nazionali, collaborando con regimi autoritari e partecipando a operazioni controverse durante la Guerra fredda.Sigla: Loopster (Kevin MacLeod);Brano all'interno dell'episodio:destiny (Synthwave Music)-HelkimerEffetti: ElevenLabs

DOI - Denominazione di Origine Inventata
Episodio 88: Cosa resterà degli anni 80

DOI - Denominazione di Origine Inventata

Play Episode Listen Later Apr 3, 2025 26:31


Cocktail di gamberi, penne alla vodka, risotto alle fragole, filetto al pepe verde, rucola e panna...tanta panna! Ripercorriamo le mode in cucina (e non solo) dei famigerati, amati, odiati, rimpianti anni Ottanta.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Spazio 70
[407] MONDO CONTEMPORANEO (NUOVO FORMAT): Aspetti psicopatologici del terrorismo nero

Spazio 70

Play Episode Listen Later Mar 28, 2025 34:56


ElevenLabs (prova gratuita): clicca quiAmazon (vetrina): clicca quiDiventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiOggi, 28 marzo 2025, inauguriamo Mondo contemporaneo, il nuovo radio-podcast di Spazio70. Un progetto che unisce interviste, approfondimenti e analisi tra cronaca, storia e attualità. Alcuni episodi seguiranno un taglio classico, altri avranno uno stile più radiofonico, con dialoghi e contributi inediti. Un format dinamico per raccontare il presente con lo sguardo di sempre. Abbiamo scelto di dedicare il primo episodio a un interessante rapporto Sisde sull'eversione di estrema destra. Il documento, intitolato Rapporto sull'eversione e sul terrorismo di estrema destra, risalente al 1982, originariamente classificato SEGRETO (S), è stato oggetto di declassifica ed è liberamente consultabile dal 22/12/2014.NOTA METODOLOGICA: Per comprensibili ragioni abbiamo scelto di non leggere l'intero documento, ma soltanto alcune parti. Per queste ultime, il testo è stato riportato fedelmente a esclusione di piccole modifiche apportate per rendere il podcast più fruibile. Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) Sui «nuovi Servizi di Informazione e Sicurezza con competenze specifiche per il terrorismo e l'eversione (SISDE) e per la sicurezza militare e la controingerenza (SISMI)»; 2) «Un mostro sopito, ma mai sconfitto». Il terrorismo di marca neofascista all'alba degli anni Ottanta; 3) Sulle «radici ideologiche dell'estrema destra neofascista»; 4) I «tratti salienti del neofascismo» secondo De Luna e De Felice; 5) Julius Evola; 6) Clemente Graziani; 7) I «campi Hobbit»; 8) Le indagini della magistratura nella prima metà degli anni Settanta; 9) Il «raggruppamento Gelli»; 10) Sugli «aspetti psicopatologici del terrorismo nero»; 11) Sulla «personalità gregaristico-autoritaria». Alcuni tratti «essenziali».

Vitamina L
#199 - “Effetti straordinari” di Maurizio Gavinelli

Vitamina L

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 13:15


Nel nuovo episodio di Vitamina L, Marco Palagi è in compagnia di Maurizio Gavinelli e del suo libro “Effetti straordinari”.Milano, anni Ottanta. Anni rampanti ed effimeri. Tra musica tecno e locali trendy circola però uno spettro: l'AIDS. Quando Victor Bandini, medico stimato, pensa di aver trovato, quasi per caso, una cura per la terribile malattia, finisce in una spirale, in cui mette a rischio carriera, tranquillità familiare e forse la propria vita. Un noir insolito, con qualche vaga eco di Buzzati.Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it

Metalitalia Podcast
S5E11 - 40 anni di Helloween, 30 di “Imaginations From The Other Side” dei Blind Guardian e molto altro

Metalitalia Podcast

Play Episode Listen Later Mar 22, 2025 37:26


Nell'undicesima puntata della quinta stagione di Metalitalia Podcast parliamo dei 40 anni di "Walls Of Jericho" degli HELLOWEEN e di molti altri capolavori del power metal (europeo e americano) usciti sia nel 1985, sia nel 1995.Tra questi non possono mancare "Imaginations From The Other Side" dei BLIND GUARDIAN, "Land Of The Free" dei GAMMA RAY, "Fourth Dimension" degli STRATOVARIUS.Ripercorreremo anche rapidamente le tappe del power statunitense anni Ottanta parlando di band come SAVATAGE, AGENT STEEL e VICIOUS RUMORS.Ospiti della puntata Carlo Paleari e Dario Onofrio, redattori di Metalitalia. Conduce l'episodio Jacopo Casati, giornalista, promotion manager e digital specialist.Il podcast è disponibile su Spotify, Apple Music, Amazon Music, Google Podcasts, YouTube, Deezer, Spreaker e molti altri.

Ultim'ora
Tardelli e Falcao ambasciatori di sport e pace all'Onu

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 21, 2025 1:05


NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Marco Tardelli e Paulo Roberto Falcao, leggende del calcio italiano e brasiliano degli anni Ottanta, hanno raccontato a 3000 studenti che li ascoltavano all'Assemblea Generale dell'ONU le emozioni vissute al Mondiale 1982 in Spagna, quando gli azzurri vinsero 3-2 contro la nazionale verde-oro. I due campioni hanno dialogato con i giovani e hanno poi risposto alle domande dell'Italpress a margine dell'evento. L'Associazione Diplomatici organizza il Change the World Model United Nations (CWMUN) dal 2012. La conferenza del 2025 accoglie oltre 3000 studenti provenienti da più di 133 Paesi diversi. Il tema principale della conferenza è "Orizzonti Uniti in un Mondo di Opportunità: Promuovere la Cooperazione Globale per lo Sviluppo Sostenibile, l'Innovazione e una Pace Inclusiva".xo9/sat/gtr(Video di Stefano Vaccara)

SALTO Podcast
Sei personaggi in cerca di analisi | 4. Marie France: Rancore che (non) fu

SALTO Podcast

Play Episode Listen Later Mar 21, 2025 47:27


In questa terza seduta lo psicoterapeuta Giulio Belluomini si confronterà con Marie France, protagonista de La Reputazione di Ilaria Gaspari, pubblicato da Guanda nel 2024. Siamo nella Roma degli anni Ottanta, nella boutique della protagonista, che crea un angolo di Parigi nel cuore dei Parioli. La protagonista ha un seducente accento francese, un grande entusiasmo e un segreto: la moda come antidoto al dolore, all'angoscia e ai cambiamenti del tempo.Informazioni:⁠⁠Ilaria Gaspari⁠⁠⁠Romanzo La Reputazione ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Giulio Belluomini⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Maddalena Fingerle⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Valentino Liberto⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠“Non prendersi mai sul serio”⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Sei personaggi in cerca di analisi⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Ossessione e metamorfosi⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Rimorsi di una “brava ragazza”⁠⁠Serie completa⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Tutti i podcast di SALTO⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Abbonati a SALTO⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠

Ultim'ora
Tardelli e Falcao ambasciatori di sport e pace all'Onu

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 21, 2025 1:05


NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Marco Tardelli e Paulo Roberto Falcao, leggende del calcio italiano e brasiliano degli anni Ottanta, hanno raccontato a 3000 studenti che li ascoltavano all'Assemblea Generale dell'ONU le emozioni vissute al Mondiale 1982 in Spagna, quando gli azzurri vinsero 3-2 contro la nazionale verde-oro. I due campioni hanno dialogato con i giovani e hanno poi risposto alle domande dell'Italpress a margine dell'evento. L'Associazione Diplomatici organizza il Change the World Model United Nations (CWMUN) dal 2012. La conferenza del 2025 accoglie oltre 3000 studenti provenienti da più di 133 Paesi diversi. Il tema principale della conferenza è "Orizzonti Uniti in un Mondo di Opportunità: Promuovere la Cooperazione Globale per lo Sviluppo Sostenibile, l'Innovazione e una Pace Inclusiva".xo9/sat/gtr(Video di Stefano Vaccara)

Ricorda il mio nome - Storie di femminicidi
15. Asha e Valentina Andriani

Ricorda il mio nome - Storie di femminicidi

Play Episode Listen Later Mar 15, 2025 56:07


Asha e Valentina Andriani erano due sorelle transgender nate nel 1961 e nel 1963 a Molfetta, in provincia di Bari. Si erano trasferite insieme a Torino, dove già viveva una sorella, all'inizio degli anni Ottanta. Qui avevano iniziato la loro transizione e il lavoro di sex worker. Erano molto apprezzate e richieste, tanto da essere diventate ricchissime nel giro di poco tempo. Asha Andriani è stata uccisa da due giovani clienti il 14 febbraio 1991, appena salita nella loro auto. L'autore materiale del delitto ha scontato due anni di carcere: avrebbe sparato un colpo per sbaglio, maneggiando la pistola. Valentina Andriani è sparita il primo maggio 1995. Il suo corpo è stato ritrovato soltanto dodici anni dopo, in fondo a un dirupo. Asha e Valentina avevano solo un sogno: essere libere. Attenzione: il podcast contiene dettagli di una vicenda criminale che potrebbero turbare le persone più sensibili. TW: femminicidio, transicidio, transfobia. Per leggere gli approfondimenti alla puntata puoi seguirci su ⁠⁠⁠⁠Substack⁠⁠⁠⁠ oppure ⁠⁠⁠⁠iscriverti alla nostra newsletter⁠⁠⁠⁠. Arriva due volte al mese ed è gratuita. FONTI Sporo: la sposa silenziosa di Nerone Sex work is work - Giulia Zollino TDOR: almeno 350 le persone trans* uccise nell'ultimo anno BRANI ⁠⁠⁠Cold Mind Enigma - Crime Mysterious Detective Music - Loopable - GioeleFazzeri⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠A sad piano - Music_For_Videos⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠Piano Synth Ambient - Lite Saturation⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠Moving Sad Classical Piano - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠Dramatic Tension - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠Melancholic Sad Piano - Music_For_Videos⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠Slow Sad Epic Piano (Power Of Your Heart) - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠ Instagram: @ricordailmionome_podcast Puoi scriverci all'indirizzo mail: ricordailmionome.podcast@gmail.com Gli episodi di Ricorda il mio nome si basano sulla ricerca delle informazioni online e offline e sulla lettura delle sentenze. Il nostro è un lavoro volontario e, nonostante il grande impegno per raccontare ogni storia con precisione e rispetto, potremmo involontariamente riportare inesattezze o errori. Se così fosse, segnalateceli scrivendoci a ricordailmionome.podcast@gmail.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Pallonate in Faccia
La Democrazia Corinthiana | Episodio 96

Pallonate in Faccia

Play Episode Listen Later Mar 14, 2025 22:46


All'inizio degli anni Ottanta, il Corinthians è l'unica istituzione democratica in Brasile. Un gruppo di giocatori, guidati da Sócrates, ha ottenuto dalla dirigenza del club l'autogestione, e dal campo la loro battaglia è presto passata alla società civile, iniziando a partecipare attivamente alla campagna dei sindacati e delle opposizioni contro la dittatura militare.LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO:BALDY DOS REIS Heloisa Helena, ZUANETI MARTINS Mariana, Corinthians' democracy and unionism: the narrative of the integration between Corinthians' movement and the football players' Labor Union, MovimentoDemocracia em Preto e Branco, FIFA+ [documentario]SHIRTS Matthew, Playing Soccer in Brazil: Socrates, Corinthians, and Democracy, Wilson QuarterlyLa musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://pallonateinfaccia.com/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://twitter.com/pallonatefaccia⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.instagram.com/pallonateinfaccia/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com⁠⁠⁠⁠Iscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME!⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA⁠⁠

Metalitalia Podcast
S5E9 - I 30 anni di “Symbolic” dei Death e “Domination” dei Morbid Angel

Metalitalia Podcast

Play Episode Listen Later Mar 8, 2025 29:51


Nella nona puntata della quinta stagione di Metalitalia Podcast parliamo del trentennale di "Symbolic" dei DEATH e di "Domination" dei MORBID ANGEL, due album usciti nel 1995 che ancora oggi restano pietre miliari di un intero genere.Gli anni Novanta vengono primariamente ricordati per la rivoluzione del grunge e per un generale (e innegabile) indebolimento dell'heavy metal classico, colpito duramente dall'esplosione del crossover e successivamente del nu metal.Un'epoca che, secondo il pensiero comune, non ha certo sorriso a chi aveva fatto grande un genere diventato tale anche nelle classifiche e nel cosiddetto mainstream.La verità però è che in quegli anni l'underground metal ribolliva e si modificava in modi tutt'altro che preventivabili negli anni Ottanta. E' il caso della scena death metal che, nel 1995, vedeva uscire dei dischi che ancora oggi suonano incredibilmente attuali, clamorosi e allo stesso tempo sorprendenti.In realtà in quegli anni tra death metal, swedish death, black metal, cyber e tech metal succedeva veramente di tutto e una miriade di album che in questi mesi compiono 30 anni cambiarono realmente gli scenari rendendo evidente agli appassionati quanto il Metal potesse avere dentro di sé una marea di risorse a cui attingere…Ospiti della puntata Domenico Diego dei FULCI e Luca Pessina, caporedattore di Metalitalia. Conduce l'episodio Jacopo Casati, giornalista, promotion manager e digital specialist.Il podcast è disponibile su Spotify, Apple Music, Amazon Music, Google Podcasts, YouTube, Deezer, Spreaker e molti altri.

il posto delle parole
Remo Schellino "Voci di donne, per l'otto di marzo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 23:33


Remo Schellino"Voci di donne, per l'otto di marzo"www.remoschellino.itRemo Schellino nasce a Dogliani nel 1965 e dal 1991 è titolare di una piccola casa di produzione cinematografica. Nei suoi lavori tratta principalmente tematiche storico-sociali delle Langhe, del Roero, dell'Astigiano e delle valli cuneesi. Parallelamente conduce un'attività privata di archiviazione della memoria storica. Con la sua cinepresa raccoglie videointerviste a persone che difficilmente troverebbero spazio su un libro di storia, sono testimonianze legate ai principali eventi del Novecento italiano che vengono raccontati da un'altra prospettiva. Il suo modello è lo scrittore Nuto Revelli che, tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Ottanta, percorreva le povere campagne del cuneese per raccogliere le narrazioni e i ricordi di donne e uomini. "Stare al mondo"Per scelta o per destinoIl lavoro, l'impegno, la vita quotidiana raccontata dalle donne nel secondo dopoguerraIn un territorio storicamente contrassegnato da un'economia agricola e da una forte impronta cattolica, la condizione femminile è stata in parte raccontata nel volume di Nuto Revelli “L'anello forte”. Nell'opera dello scrittore cuneese per la prima volta voci e storie provenienti dal multiforme universo contadino della provincia di Cuneo sono state ascoltate, raccolte e pubblicate restituendo la dignità spesso negata e il valore fondamentale al ruolo delle donne in seno alla famiglia e alla società. Ma se il modello della donna sposa-madre-lavoratrice dei campi risulta dominante, non mancano, anche in quegli anni di transizione, figure capaci di scegliere per loro stesse un'alternativa di vita, manifestando un desiderio di indipendenza. L'estrema diversità delle esperienze delle testimoni è stata una scelta di campo voluta e meditata. Impostata sul modello del "racconto di vita", il fuoco delle interviste si è concentrato in particolare sulla "scelta", o, al contrario, sull' "assenza di scelta" in ambito affettivo e lavorativo. La cuoca del Presidente Einaudi, un emigrata dalla Calabria negli anni '60, una vedova di un disperso in guerra nel 1943, una maestra diventata primo Sindaco donna in Piemonte, una staffetta partigiana, una suora, la titolare di un dancing. Tutte sette raccontano il loro “Stare al mondo” per scelta o per destino.Elenco testimonianze- Vincenzina Revellli di Belvedere Langhe, classe 1928 (contadina e cuoca Presidente Einaudi)- Marianna Elia, di Niella Belbo Belbo, nata nel 1941 (emigrata dalla Calabria negli anni '60)- Caterina Morando di Ceva, classe 1924 (vedova dopo pochi giorni dal matrimonio di un disperso in guerra sul Fronte Greco nel 1943)- Irma Brocardo di Murazzano, classe 1922 (insegnante e primo sindaco donna in Piemonte)- Marisa Ombra di Asti, classe 1925 (staffetta partigiana e attiva nei Gruppi di difesa della donna)- Suor Delfina Pocchiolla, classe 1933, Priora Generale (Congregazione Suore Domenicane di Mondovì)- Paola Ghiglia Blengini di Bastia Mondovì, classe 1937 (proprietaria dello storico Dancing Paradiso di Bastia Mondovì)"Innamorate della libertà"Un documentario scritto e diretto da Erika Peirano e Remo Schellino.Per amore della libertà, per scelta politica, per tradizione famigliare. Molti e diversi i modi ed i motivi, ma unico lo scopo, unica la lotta. Storie di donne "resistenti" che senza cedere alla retorica dell'autocommiserazione o dell'autocompiacimento, raccontano semplicemente se stesse e uno spaccato centrale della storia delle loro vite.Le testimonianze raccolte sono di nove donne partigiane piemontesi: Margherita Mo (Meghi), Anna Barbero (Anita), Anna Parola (Katia), Anna Maria Polo (Mara), Paola Sibille (Ombra), Tersilla Fenoglio Oppedisano (Trottolina), Caterina Comba (Speranza), Nelia Benissone Costa (Vittoria), Bianca Guidetti Serra (Nerina). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Indagini
Milano - 26 giugno 1984 - seconda parte

Indagini

Play Episode Listen Later Mar 1, 2025 58:39


Il 26 giugno 1984, intorno alle sei del mattino, Francesco D'Alessio, 40 anni, venne ucciso con due colpi di pistola in un appartamento del centro di Milano. A sparare fu una ragazza americana, Terry Broome, 26 anni, arrivata a Milano con l'obiettivo di lavorare come modella. Sui giornali il delitto venne definito “l'omicidio della Milano bene”. Poi si iniziò a parlare del delitto nella “Milano da bere”, riprendendo uno slogan pubblicitario di successo molto citato negli anni Ottanta. Terry Broome ammise la sua responsabilità, le indagini in questo senso non furono certo difficili. Ma l'attenzione per ciò che era successo contribuì a trasformare il processo in una sorta di indagine sociologica sulla Milano di quegli anni. Si discusse molto dei comportamenti della vittima nei confronti di quella che sarebbe diventata poi la sua assassina e di come e se questi comportamenti potessero prefigurare un'attenuante, e in particolare “l'aver agito in stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui”. Ma si parlò anche molto di alcol e di droghe illegali, nello specifico la cocaina, di uso, abuso e dipendenza e di come quest'ultima influisca sulla capacità di intendere e di volere. Fu un processo seguitissimo, con il pubblico che manifestò più volte simpatia e comprensione nei confronti dell'accusata. I giornali americani scrissero che in realtà a essere processato era un certo stile di vita. Disse il padre di D'Alessio: «Sembra che qui a essere processata sia la vittima, colui che è stato ucciso». Ogni due mesi c'è Altre Indagini: altre storie di Stefano Nazzi per le persone abbonate al Post. Per ascoltare Altre Indagini, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Indagini
Milano - 26 giugno 1984 - prima parte

Indagini

Play Episode Listen Later Mar 1, 2025 55:55


Il 26 giugno 1984, intorno alle sei del mattino, Francesco D'Alessio, 40 anni, venne ucciso con due colpi di pistola in un appartamento del centro di Milano. A sparare fu una ragazza americana, Terry Broome, 26 anni, arrivata a Milano con l'obiettivo di lavorare come modella. Sui giornali il delitto venne definito “l'omicidio della Milano bene”. Poi si iniziò a parlare del delitto nella “Milano da bere”, riprendendo uno slogan pubblicitario di successo molto citato negli anni Ottanta. Terry Broome ammise la sua responsabilità, le indagini in questo senso non furono certo difficili. Ma l'attenzione per ciò che era successo contribuì a trasformare il processo in una sorta di indagine sociologica sulla Milano di quegli anni. Si discusse molto dei comportamenti della vittima nei confronti di quella che sarebbe diventata poi la sua assassina e di come e se questi comportamenti potessero prefigurare un'attenuante, e in particolare “l'aver agito in stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui”. Ma si parlò anche molto di alcol e di droghe illegali, nello specifico la cocaina, di uso, abuso e dipendenza e di come quest'ultima influisca sulla capacità di intendere e di volere. Fu un processo seguitissimo, con il pubblico che manifestò più volte simpatia e comprensione nei confronti dell'accusata. I giornali americani scrissero che in realtà a essere processato era un certo stile di vita. Disse il padre di D'Alessio: «Sembra che qui a essere processata sia la vittima, colui che è stato ucciso». Ogni due mesi c'è Altre Indagini: altre storie di Stefano Nazzi per le persone abbonate al Post. Per ascoltare Altre Indagini, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Lezioni antimafia
Lezioni antimafia: Michele Gambino e Nando dalla Chiesa

Lezioni antimafia

Play Episode Listen Later Feb 27, 2025 53:17


Prima lezione del nuovo ciclo di incontri (il nono) ideato dalla Scuola di formazione “Antonino Caponnetto” e realizzato insieme a Radio Popolare. "Storie vere di poteri selvaggi e relazioni inconfessabili". Il 26 febbraio 2025, ospiti della Casa della Memoria di Milano, si è svolto il primo incontro dal titolo: "Un pezzo alla volta. Storia di un giornalista e del suo tempo", che è anche il titolo di un libro pubblicato dall'editore Manni. Relatore: Michele Gambino, giornalista e autore del libro. Gambino ha fatto parte all'inizio degli anni Ottanta della redazione del giornale "I Siciliani", giornale di inchieste diretto da Pippo Fava, intellettuale e giornalista ucciso dalla mafia il 5 gennaio 1984. Ospite Nando dalla Chiesa, presidente della Scuola Antonino Caponnetto. Introduce Giuseppe Teri, vice-presidente della Scuola.

il posto delle parole
Giorgio Gizzi "Inventario della nostalgia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 25, 2025 29:10


Giorgio Gizzi "Inventario della nostalgia"Edizioni Atlantidewww.edizioniatlantide.it“La memoria è un inciampo, come vorrebbero le pietre in metallo posate davanti alle case dove vissero le vittime della Shoah: un ostacolo in cui cadi e ricadi nel corso della vita, un vecchio argento di famiglia da lucidare strofinandolo di buona lena con un panno imbevuto di Sidol dall'odore ferroso e giallastro, tanto che si è ossidato a lasciarlo lì, senza cura alcuna. La memoria richiede un'attenzione costante e i ricordi richiedono rispetto. La memoria prende tempo mentre indietro nel tempo ti porta. La memoria è una corda che si logora, ma non si spezza. La memoria ti rammenta che appartieni a una storia, che tu stesso non sei che il mucchio di storie che ti hanno raccontato e a cui hai voluto credere e che finiscono con l'essere tutto ciò che possiedi. Di lucidare i ricordi e nessuno con cui confrontarli: io ne ho fatto una passione malinconica e mi accorgo che mi piace perfino, anche se fa bene e male insieme, starmene solo abbracciato alla memoria mia”.Tra romanzo e memoria, Inventario della nostalgia è un libro affascinante, inusuale e coraggiosamente personale, al cui centro ci sono un tempo e un mondo che non esistono più̀ – l'Italia e Roma tra gli anni Sessanta e i primi Ottanta – e insieme un racconto di formazione ambientato in una famiglia che si dissolve. Il bambino protagonista, nato nell'anno del boom demografico italiano, scopre suo malgrado come si fa a vivere senza più̀ l'amore del padre e senza più̀ quelle sicurezze economiche e familiari che ha conosciuto fin dalla propria nascita e che un giorno come un altro, insieme alla figura paterna, si diradano improvvisamente, lasciando solo un'assenza e l'ombra di un tempo che non tornerà̀, se non nella nostalgia e nel ricordo.Giorgio Gizzi è nato a Roma nel 1964. È stato reporter e poi è diventato libraio. Ha diretto librerie in Italia e all'estero, indipendenti e di catena, adesso è titolare dell'Arcadia di Rovereto. Appassionato lettore e viaggiatore, si occupa della formazione di nuovi librai, organizza rassegne culturali ed è il direttore editoriale della rivista «Risguardi». È autore de Gli introvabili. Alla ricerca di libri perduti, pubblicato da Manni nel 2021. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare a pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Monica Dini "Quando era ancora Anna"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 6, 2025 22:38


Monica Dini"Quando era ancora Anna"Anatomia di una predazioneScatole Parlantiwww.scatoleparlanti.it"Piccoli atti perversi sono quotidiani al punto da sembrare la norma. Tutto comincia con una semplice mancanza di rispetto, con un po' di falsità o un accenno di manipolazione".Molestie morali - La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro, Marie France Hirigoyen.Siamo negli anni Ottanta. Anna è una ragazza in carriera, sensibile, disponibile verso il prossimo. Tutto sembra andare per il meglio finché non incontra Lui, un perverso narcisista. Ingannata da un falso amore, Anna rimarrà nel tempo incastrata in un radicale processo di spersonalizzazione, finendo per dimenticarsi di se stessa, passando dall'essere Anna a essere: Ufficio pubbliche relazioni, Moglie di Lui, Risorsa numero otto. Nel penoso percorso che la porterà ad annullarsi e poi a disinnescare il rapporto, perderà comunque e irrimediabilmente qualcosa.Monica Dini vive e lavora a Camaiore (LU). Ha collaborato con diverse riviste, tra cui “Sagarana”, “Prospektiva” e “El-Ghibli”. Ha pubblicato le raccolte di racconti: Sulle corde (Società Speleologica Italiana, 2006), Leggerezze (Besa Editrice, 2009), Lezzo (Tralerighe Libri, 2015) e Angoli acuti (Tralerighe Libri, 2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 26/01/2025

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Jan 26, 2025 56:35


Ottanta anni dopo c'è ancora chi vuole perseguitare Liliana Segre. In occasione dell'uscita del documentario dedicato a lei, alla vigilia del Giorno della Memoria, gli haters da tastiera si sono scatenati contro la senatrice a vita. Figura simbolo, Liliana Segre è presa di mira dagli antisemiti di diversa estrazione politica, da destra e da sinistra, Ne abbiamo parlato con Luciano Belli Paci, uno dei tre figli di Liliana Segre e con Gadi Luzzato Voghera, direttore del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. Va Pensiero ha anche ospitato il podcast di Gariwo, la Fondazione del Giardino dei Giusti di Milano, dedicato a uno dei Giusti che verrà onorato a marzo, alla cerimonia che viene tenuta nel Giardino. La prima puntata è dedicata a Bronislaw Czech, uno tra gli sciatori polacchi più grandi di tutti i tempi ma soprattutto un partigiano e soccorritore di dissidenti ed ebrei: un enorme talento sportivo, un artista sensibile, un uomo che lottò per la libertà anche dentro Auschwitz. A cura di Michele Migone.

Spazio 70
[398] Sulle orme del «Mostro». Il fenomeno del guardonismo nei primi anni Ottanta

Spazio 70

Play Episode Listen Later Jan 24, 2025 32:26


➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Domenica, 7 giugno 1981, ore dieci circa. Un brigadiere, durante una passeggiata col proprio figlio in località Villa Bianchi a Scandicci, nota un'auto Fiat Ritmo color rame col vetro anteriore sinistro frantumato. A poca distanza, una borsetta da donna e oggetti personali per terra. Avvicinandosi, nota che vi è un ragazzo privo di vita al posto di guida: si scoprirà essere Giovanni Foggi. Non vede il corpo di Carmela De Nuccio, la fidanzata di Foggi, celato all'altro lato della strada nella vegetazione, ma si reca comunque al bar più vicino, in Piazza di Vingone, da dove chiama il 113. Cinque minuti più tardi, al bar arriva una volante con due funzionari. Con loro il brigadiere ritorna sulla piazzola, dove gli agenti finalmente rilevano anche la presenza del corpo della giovane ragazza sotto il ciglio della strada sterrata. Successivamente vengono raggiunti dalla Squadra Mobile con il funzionario e il magistrato di turno. Intanto alle ore 10:15 si presentano in stazione le famiglie dei due ragazzi, per denunciarne il mancato ritorno a casa.Di quanto avvenuto in quella tragica notte, sembrano a conoscenza due tizi che bazzicano nella zona ormai da diverso tempo: Enzo S. di Montelupo Fiorentino, trentasei anni, e Fosco F. di Scandicci, quarantotto anni. Il primo è un guardone ben attrezzato, per questo suo «viziaccio» già destinatario di alcuni «avvertimenti». Il secondo si dichiara più improvvisato e interessato principalmente alle coppie mature, perché «più espansive e rumorose». Anche lui ha ricevuto minacce, in passato. Una volta l'hanno addirittura speronato, fino a farlo finire con l'auto in un fosso.Ma quanto sanno, questi due amici, del terzo delitto del cosiddetto mostro di Firenze? Cosa possono aver visto?A cavallo tra anni Settanta e Ottanta, le campagne toscane furono teatro di un fenomeno inquietante capace di intrecciarsi drammaticamente con i crimini attribuiti al Mostro di Firenze. Non poche zone appartate, luoghi di incontro di coppiette in cerca di un po' di intimità, divennero con il tempo meta di silenziose presenze notturne, i cosiddetti «voyeur», figure soltanto all'apparenza marginali e «folcloristiche».Più comunemente definiti «guardoni», osservavano nell'ombra le coppiette appartate. Giravano armati di torce, talvolta registratori e taccuini sui quali annotare targhe e spostamenti. Una pratica tanto diffusa quanto inquietante, che finì per calamitare l'attenzione degli inquirenti.Nel caso del duplice omicidio Foggi-De Nuccio, il ritrovamento dei bossoli confermò immediatamente il legame con i precedenti omicidi. Parallelamente alle indagini sul «maniaco seriale», i riflettori si accesero sul fenomeno del guardonismo, che riguardava, tra le tante, le aree tristemente note per le vicende legate al «Mostro».  Alcuni di questi «osservatori» dichiararono di essere stati nei paraggi la notte dell'omicidio del 6 giugno 1981. Tuttavia, le loro versioni, assieme a qualche ammissione, si riveleranno in genere parziali, omissive, piene di contraddizioni se non di vere e proprie menzogne. Racconti che, contribuendo ad alimentare un clima di sospetto, spingeranno gli inquirenti a esaminare più a fondo le attività di chi si aggirava, di notte, in quei luoghi.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) Il voyeurismo «organizzato» nelle campagne fiorentine dei primi anni Ottanta; 2) Il delitto di Scandicci del giugno 1981; 3) Il profilo di Enzo S. e Fosco F., due frequentatori abituali delle zone dove si appostavano le coppie; 4) Spostamenti e contraddizioni; 5) Una riflessione finale sulle informazioni note a «Enzo» prima della divulgazione ufficiale; 6) «Non si tratta né di 'ndrangheta né di camorra».Il brano di apertura utilizzato nell'episodio è: Creepy Music Box - Halloween Music - Horror Scary Spooky Dark Ambien.Il brano di chiusura è: Synthwave | Midnight Highways

Dicono di te
Ep.74 - Saverio Costanzo

Dicono di te

Play Episode Listen Later Jan 9, 2025 80:56


Il primo ricordo felice della sua adolescenza è un motorino con il quale poteva andare lontano, dove voleva. In Italia tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta, così come oggi, il suo era un nome noto. Tutti sapevano chi era: il figlio di Maurizio Costanzo. Eppure lui la sua identità, al di là di quel cognome, doveva ancora trovarla. Saverio Costanzo, oggi, fa il regista e non ha smesso di cercare chi è veramente. Difficilmente parla di sé, ma in questa intervista a Malcom Pagani fa un'eccezione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Niclo Vitelli "Giacomo Puccini. Innamorato di tutto"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 2, 2025 22:18


Niclo Vitelli"Giacomo Puccini. Innamorato di tutto"Illustrazioni di Emma Dal FalcoCinquesensi Editorewww.cinquesensi.it"Giacomo Puccini. Innamorato di tutto" ci racconta l'uomo Puccini, quello delle passioni private e dell'amore per la vita e per la natura della sua Toscana, assolutamente fedele e generoso con i preziosi amici, sensibile al fascino muliebre, curioso del mondo e delle innovazioni.Il libro ci svela la personalità tormentata ed esigente, non solo con se stesso, di un musicista che cerca nella propria arte la soluzione alla propria irrequietezza. Che ci riferisce del suo rapporto specialissimo con alcune cantanti e della cura quasi maniacale nel valorizzare il loro talento. Che ci ragguaglia sulla famiglia d'origine, con cui si mostra legato da un vincolo indissolubile e del suo legame d'intimità con Lucca, la sua città natale e con Torre del Lago e la Versilia. Un ritratto umano ricco di aneddoti e di curiosi e sconosciuti episodi della sua vita, scritto da un autore di solida e conclamata fede pucciniana.L'opera è arricchita da alcuni contributi di specialisti che mettono in rilievo quanto ancora l'effetto del mito pucciniano sopravviva in piena salute, anche oltre la sua immortale eredità di musicista.I vivaci collage che scandiscono la lettura, restituiscono il lato giocoso del temperamento di Puccini, avvicinandolo al grande pubblico.Niclo Vitelli.Nato a Viareggio nel 1954, vive a Massarosa. È stato Segretario della Federazione del PCI della Versilia, Consigliere comunale e Assessore a Viareggio, Presidente del Festival Pucciniano negli anni Ottanta e successivamente del Consiglio di indirizzo della Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago. Dirigente al Cantiere navale Sec di Viareggio, responsabile regionale di Lega Pesca e delle politiche concertative di Legacoop Toscana. Ha pubblicato i libri: C'eravamo tanto amati, una ricostruzione della propria esperienza politica; Un bel dì vedremo sull'attualità e modernità di Giacomo Puccini e al Festival a lui dedicato; per l'editore Cinquesensi Hop Frog sul locale mito della Versilia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il podcast del disagio
Sciccherie

Il podcast del disagio

Play Episode Listen Later Nov 23, 2024 65:10


Hanno molti nomi, spesso dialettali, ma indicano inevitabilmente quegli orribili "oggetti d'arredo" che per nostalgia, senso di colpa o pigrizia sopravvivono a traslochi e migrazioni. In questa puntata la nostra Vee Tridente e Francesca Faralli ci parlano di chincaglierie, acchiappapolvere, bruttumi quali orologi barocchi di nessun valore, carillon a forma di bottiglia (???) e quell'angosciante quardro di bambina con cappello con la cornice dorata che c'è in ogni casa arredata prima degli anni Ottanta.  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Nico Cereghini
Nico Cereghini: “Ducati stravince e vendica un'altra rossa, la Cagiva”

Nico Cereghini

Play Episode Listen Later Oct 7, 2024 3:33


Il dominio schiacciante di Ducati nella top class colma un vuoto storico: non abbiamo dimenticato la fatica che la Cagiva degli appassionati fratelli Castiglioni  fece nella 500 degli Ottanta e Novanta. Ora sono i giapponesi ad inseguire a distanza

Morgana
Ep. 54 | Le Madri di Plaza de Mayo

Morgana

Play Episode Listen Later Sep 30, 2024 58:13


di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con Anna Foglietta | Questa serie è realizzata in collaborazione con Lavazza, Valentino e VeraLab. La Morgana di questo mese è in realtà un caleidoscopio di donne straordinarie: Le Madri di Plaza de Mayo. Con i loro pañuelos bianchi sul capo, le Madri continuano a marciare e a cercare i propri figli, desaparecidos durante il regime in Argentina negli anni Settanta e Ottanta. Armate di ironia, sorellanza e infinito coraggio, hanno trasformato la maternità di ciascuna in una fortissima esperienza collettiva. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Elizabeth Green "Treelogy Theology"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 7, 2024 21:29


Elizabeth E. Green"Treelogy Theology"In connessione: noi, Dio e l'alberoGabrielli Editoriwww.gabriellieditori.itLo sforzo delle teologie ecofemmi­niste è di superare il pensiero dualista che divide la real­tà in opposizioni del tipo sacro/profano. Si propongono di adottare un “pensiero ecologico” di connessione to­tale col pianeta secondo il quale noi siamo “dentro” la natura in modo che la “natura” come “una realtà a noi esterna” scompaia.Treeology/Theology è frutto di un esperimento: pensare l'albero (tree) a partire dalla teologia (theology). Sebbene treeology sia una parola inventata, l'assonanza che si produce in inglese tra Tree-ologia e Theo-logia (il discorso su Dio) esprime esattamente ciò che questo libro si propone di investigare: la relazione tra gli alberi e il divino.Dagli anni Settanta del secolo scorso, la teologia si è lasciata interrogare da una crisi ecologica che, da quando ne siamo di­ventati consapevoli, non ha fatto che peggiorare. È stato sostenuto che tale crisi aves­se radici religiose, in particolare cristiane. Se il cristianesimo, e di conseguenza la teologia, è chia­mato in causa, come porne rimedio? Così, negli anni Ottanta nasce la cosiddetta “ecoteologia” che ne­gli ultimi anni gode di nuova vitalità grazie all'enciclica papale Laudato si'.Questo libro si colloca all'interno di una ricerca teologica caratterizzata da una sensibilità ecologica, da una parte, e da una coscienza femminista, dall'altra. Si propone di riflettere sugli al­beri attingendo ad alcuni filoni della teologia contemporanea, della teologia femminista ed ecofemminista.Elizabeth E. Green è pastora emerita dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia. Socia del Coordinamento Teologhe Italiane, è stata Burns Fellow all'Università di Otago (Nuova Zelanda) e visiting professor presso il Seminario battista internazionale di Rüschlikon (Svizzera), la Facoltà valdese di teologia (Roma) e la Pontificia Università Lateranense. Si occupa soprattutto di teologia, femminismo e genere.  L'ultimo suo libro è con Gabrielli editori: Treeology/Theology. In connessione: noi, Dio e l'albero (Collana Esh – testi di ecoteologia femminista). Tra le altre sue pubblicazioni ricordiamo: Padre nostro? Dio, genere e genitorialità (2015), Un percorso a spirale (2020), Dio, il vuoto e il genere (2023) pubblicate dalla Claudiana e, insieme a Cristina Simonelli, Incontri (San Paolo, 2019) e con Selene Zorzi e Simona Segoloni Ruta, Sorelle tutte (La Meridiana, 2021). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Storia in Podcast
Ronald Reagan - Prima parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2024 37:33


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia in Podcast
Ronald Reagan - Seconda parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2024 37:04


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia in Podcast
Ronald Reagan - Terza parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2024 45:33


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Sonar
3. La vita è lotta

Sonar

Play Episode Listen Later Jul 9, 2024 35:24


È complicato fare una stima accurata, ma secondo alcune ricerche solo nel secolo scorso sono state uccise circa tre milioni di balene, il 90% di molte popolazioni. Per fare un paragone: è come se scomparisse l'intera popolazione mondiale, esclusi gli abitanti dell'Austria. Questa caccia impari è arrivata al punto di riscrivere la struttura sociale che teneva insieme i capodogli da una quantità di tempo inimmaginabile: da millenni, milioni di anni, non lo sappiamo. Il record di uccisioni non risale all'Ottocento ma agli anni Sessanta del Novecento: quando le navi erano ormai dotate di sonar e andavano a benzina, e gli arpioni erano carichi di esplosivi. Ma anche quando ormai era scomparsa la domanda che reggeva l'economia di un secolo prima. Negli anni Ottanta è cambiato tutto: grazie a un'idea molto semplice, e molto potente, una coppia di biologi ha creato le condizioni per una moratoria internazionale contro la caccia commerciale alle balene. I canti delle megattere hanno rivoluzionato la nostra idea di biodiversità, e hanno creato una comunità che è in continua espansione. Lì fuori infatti, mentre portiamo avanti le nostre vite, ci sono delle persone che si preoccupano per la salute dell'ecosistema da cui dipende il mondo che viviamo, la nostra società, e le sue probabilità di sopravvivenza. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Aldo Canestrari "Premio Ostana"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 26, 2024 16:44


Aldo Canestrari"Premio Ostana"www.premioostana.itSabato 29 giugno 2024, ore 17:15Sono affetto da un virus letterario, la mia lingua è il mio rifugioConversazione con Firat Cewerî, Premio InternazionaleA cura di: Aldo Canestrarilingua curdaFirat Cewerî riceve il Premio Internazionale 2024 per il suo impegno e la sua determinazione a promuovere in tutta la sua ricchezza l'uso della sua lingua, il Kurdo, in particolare nella sua versione parlata in Turchia, il Kurmanji.In un contesto storico, culturale e politico, come quello curdo, in cui la difesa della propria lingua dal tentativo di annientarla da parte dei poteri dominanti costituisce un fattore fondamentale della salvaguardia della propria identità individuale e collettiva, Firat Cewerî ha dedicato alla propria lingua tutta la sua attività ed il suo impegno, scrivendo e pubblicando poesie, racconti e romanzi in curdo, occupandosi della traduzione in curdo della letteratura mondiale, e lavorando assiduamente alla promozione dell'editoria in lingua curda. I suoi libri sono stati tradotti in turco, svedese, persiano, arabo ed italiano.È stata proprio la sua dedizione alla scrittura poetica in lingua curda ad indurlo ad abbandonare il proprio Paese: in quei tempi in Turchia era severamente proibito scrivere in curdo, mentre in Svezia si era formata una vivace comunità di intellettuali curdi in esilio. Ma anche dall'esilio Firat Cewerî non ha mai smesso di occuparsi della popolazione curda in Turchia, e ha sempre contribuito allo sviluppo della sua conoscenza della propria lingua e della propria letteratura.Firat Cewerî è uno scrittore, editore e innovatore della moderna letteratura curda, nato nel 1959 nel Kurdistan turco, a Derik, distretto e municipalità in provincia di Mardin, il cui nome in curdo è: Dêrika Çiyayê Mazî (“Derik del Monte Mazi”, ovvero “Chiesa del monte Mazi”).Ha iniziato a scrivere poesie in curdo già quando era adolescente, a 16 e 17 anni. All'inizio degli anni settanta si trasferì con la famiglia a Nişebin (Nusaybin), dove si unì presto al movimento rivoluzionario, fondò con alcuni suoi amici un'associazione culturale e negli anni sviluppò anche la sua scrittura in curdo.Firat Cewerî lasciò il paese nel 1980 con l'obiettivo di scrivere liberamente e si stabilì in Svezia. Nello stesso anno pubblicò il suo primo libro e venne coinvolto nei movimenti e nelle attività letterarie curde. All'inizio degli anni Ottanta ha contribuito con i suoi scritti e racconti alle riviste curde di tutto il mondo. Ha iniziato a pubblicare la rivista Nudem (“Tempi Nuovi”) nel marzo 1992 e l'ha pubblicata per dieci anni senza interruzioni: Nudem ha svolto un ruolo importante nello sviluppo della letteratura curda ed ha incoraggiato molti nuovi scrittori.Cewerî fondò la casa editrice Nûdem e pubblicò una speciale rivista di traduzione chiamata NÜDEM WERGER, dedicata esclusivamente alle traduzioni della letteratura mondiale in curdo. Ha riassemblato inoltre la rivista HAWAR, che è il fondamento della moderna letteratura curda, e l'ha pubblicata in due volumi.I romanzi ed i racconti di Firat Cewerî sono stati tradotti in svedese, tedesco, italiano, arabo, turco, persiano e dialetto sorani (variante curda irachena) e inclusi in antologie tedesche, svedesi, arabe e turche, oltre ad essere letti dalla radio pubblica svedese.Ha scritto finora cinque romanzi intitolati Late Payza, Ucciderò qualcuno (“Il Matto, la Prostituta e lo Scrittore”), Lehi, Maria era un angelo e Derza hile min, ed è seguito da vicino sia nel mondo letterario curdo che in quello turco.Firat Cewerî è membro dell'Associazione degli scrittori svedesi dal 1987 ed è stato membro del consiglio del P.E.N. svedese (Poets, Essayists, Novelists), presidente del Comitato per l'esilio.Nella primavera del 2023 è stato redattore ospite per la rivista svedese “PEN/Opp”: è una rivista online internazionale fondata nel 2011 dal P.E.N. svedese con l'obiettivo di dare spazio a scrittori e giornalisti a cui non è consentito pubblicare nei loro paesi d'origine. Oggi è una piattaforma unica per discutere di libertà di espressione, letteratura, cultura e politica da una prospettiva globale.Nel 2018 Firat Cewerî ha ricevuto il premio dell'Accademia svedese per la traduzione della letteratura svedese. Nel 2020 gli è stato conferito il premio Penna d'Oro dal Ministro della Cultura del Kurdistan iracheno.L'Accademia svedese ha assegnato a Firat Cewerî, insieme all'italiano Massimo Ciaravolo, il premio dell'Accademia svedese per l'introduzione della cultura svedese all'estero per l'anno 2023.Firat Cewerî vive ancora in Svezia e lì continua la sua opera letteraria.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Book Tribù "Tam Tam Tribù"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 17, 2024 22:37


Massimiliano Nuzzolo, Guido Michelone, Umberto Rossi, Michele Monina"Tam Tam Tribù"Libri che suonanowww.booktribu.comLa collana nasce dall'incontro effervescente tra BookTribu e Massimiliano Nuzzolo che da sempre ha tra le sue passioni la musica.TAM TAM Tribu vuole evidenziare il forte legame tra letteratura e musica, in ogni sua declinazione, dai romanzi fino alla storia della musica stessa.La collana si muoverà tra pagine e suoni, indagando sui legami tra musica e letteratura, ora con romanzi e racconti, ora con saggi e biografie non usuali, con la volontà di conquistarsi legittimamente uno spazio nel panorama nazionale.Guido Michelone"Gershwin nostro contemporaneo"La vita somiglia molto al jazz… è meglio quando si improvvisa.Per celebrare con BookTribu i 100 anni di Rapsodia in Blu. “Ho scritto questo libro perché non sono in molti a sapere, in Italia, che George Gershwin è uno dei più straordinari musicisti di ogni tempo. Un genio assoluto, ma che per anni viene ritenuto troppo leggero dai classicisti e, per contro, molto complicato da rockettari o dai ballerini di liscio. Ma ora non è più così. La musica di Gershwin è ‘patrimonio dell'umanità”. Guido MicheloneUmberto Rossi"Buonanotte ai suonatori"Ma veramente nel 1978 si pensava solo ad Aldo Moro e alle BR?L'autore: “Di band ne sono nate tante: alcune sono diventate famose, e le loro storie le conosciamo anche troppo bene. Altre invece non sono diventate niente, e il Gruppo elettrogeno è una di queste. Questa è la storia di un complesso che, mentre finiscono gli anni Settanta e si annunciano gli anni Ottanta, ce la mette tutta ma non sfonda, anzi affonda. Una storia tragicomica sullo sfondo di anni in cui la musica non era merce digitale da scaricare distrattamente, ma una ragione per vivere, specie se vivevi nella provincia più provinciale d'Italia. La storia di tanti, di un'intera generazione arrivata troppo tardi per il Sessantotto e troppo presto per la Milano da bere. La storia del fuoco che diventa cenere, e la storia di una fuga”.Michele Monina"49.999 parole"Come parliamo quando parliamo di musicaLo scrivere di musica è cambiato. È cambiato tutto intorno alla musica…L'autore:“Nato scrittore e assoldato critico musicale sul campo, sono ormai oltre venticinque anni che svolgo questo ruolo, credo con risultati ben oltre le mie aspettative iniziali. Forse proprio questo esserci arrivato quasi casualmente, e al tempo stesso aver approcciato il mondo di cantanti da pari, io scrittore e quindi a mio modo artista esattamente come loro, mi ha subito facilitato il mestiere. Mestiere che però nel corso degli altri ha dovuto prendere di volta in volta la forma della contemporaneità, andando a modificarsi, fino a quello di oggi, dove parlare di musica equivale ogni volta doversi inventare un modo e una lingua nuova, capace di incuriosire un lettore sempre più distratto, anche dalla musica di sottofondo, ormai fruibile gratuitamente da tutti. In 49.999 Parole e Musicleaks ho provato a mettere la fotografia più nitida e al tempo stesso artistica possibile dello stato dell'arte oggi, passando alle spalle dei protagonisti, come chi si trovi volontariamente a fare bombing. Come parlare di musica e cosa significhi parlare di musica oggi sono i temi affrontati, nel mezzo anche come diventare e rimanere critico musicale in questa epoca così frammentaria e nebulizzata.”Michele Monina"Musicleaks"La mia versione dei fatti, di cosa si parla e di come quando si parla di musica oggiL'autore:“Nato scrittore e assoldato critico musicale sul campo, sono ormai oltre venticinque anni che svolgo questo ruolo, credo con risultati ben oltre le mie aspettative iniziali. Forse proprio questo esserci arrivato quasi casualmente, e al tempo stesso aver approcciato il mondo di cantanti da pari, io scrittore e quindi a mio modo artista esattamente come loro, mi ha subito facilitato il mestiere. Mestiere che però nel corso degli altri ha dovuto prendere di volta in volta la forma della contemporaneità, andando a modificarsi, fino a quello di oggi, dove parlare di musica equivale ogni volta doversi inventare un modo e una lingua nuova, capace di incuriosire un lettore sempre più distratto, anche dalla musica di sottofondo, ormai fruibile gratuitamente da tutti. In 49.999 Parole e Musicleaks ho provato a mettere la fotografia più nitida e al tempo stesso artistica possibile dello stato dell'arte oggi, passando alle spalle dei protagonisti, come chi si trovi volontariamente a fare bombing. Come parlare di musica e cosa significhi parlare di musica oggi sono i temi affrontati, nel mezzo anche come diventare e rimanere critico musicale in questa epoca così frammentaria e nebulizzata.”IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Bruno Morchio "Maccaia"

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Play Episode Listen Later Jun 15, 2024 17:49


Bruno Morchio, Marco D'Aponte"Maccaia"Edizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.itMaccaia, Bacci Pagano a fumetti. L'amato detective di Bruno Morchio, uno dei personaggi fondamentali del romanzo nero italiano contemporaneo, e la matita graffiante e stilosa di Marco D'Aponte s'incontrano per dare vita a un raffinato capolavoro noir.Mentre Genova è assediata dalla maccaia – quell'aria immobile e sospesa, quel tepore umido e salmastro che annuncia l'arrivo della primavera – nel parco del Peralto viene ritrovato il cadavere di un vecchio pensionato, Mino Terenzi.Straziato da un lupo. Subito la stampa grida al licantropo. Due anni prima Terenzi, di professione strozzino, aveva stipulato una milionaria assicurazione sulla vita e la giovane moglie sudamericana ne sembra l'unica beneficiaria.L'investigatore privato Bacci Pagano viene assunto dalla compagnia assicuratrice per trovare le prove che inchiodino la bellissima vedova e il suo amante come esecutori e mandanti dell'omicidio: un copione già scritto…Bacci indaga, ma in breve capisce che le cose non sono andate così; la sua sarà un'inchiesta insolita, tra apparenti evidenze obiettive e menzogne, personaggi che spuntano dal nulla e altri che non sono quello che sembrano, e dovrà anche districarsi tra le donne della sua vita, un'ex moglie ancora rabbiosa e ostile, una fidanzata che appare e scompare e una figlia che non vede da dieci anni…Bruno Morchio, genovese, laureato prima in Lettere moderne e poi in Psicologia, psicologo e psicoterapeuta, ha esordito come scrittore all'inizio degli anni Duemila, creando il personaggio dell'investigatore privato Bacci Pagano, ironico e disincantato, pubblicando una serie di romanzi noir ambientati nella sua città, Genova, tra cui: Bacci Pagano. Una storia da carruggi e Maccaia. Una settimana con Bacci Pagano (2004), Con la morte non si tratta (2006), Le cose che non ti ho detto (2007), Colpi di coda (2010), Lo spaventapasseri (2013), Un conto aperto con la morte (2014), Il testamento del Greco (2015), Fragili verità. Il ritorno di Bacci Pagano (finalista al Premio Scerbanenco, 2016), Un piede in due scarpe (2017), Uno sporco lavoro (2018), Le sigarette del manager (2019), Voci nel silenzio (2020), Nel tempo sbagliato (2021), Le ombre della sera e La fine è ignota (vincitore del Premio Scerbanenco, 2023).Marco D'Aponte. Dopo un esordio negli anni Ottanta sulla rivista Orient Express diretta da Luigi Bernardi, si dedica più assiduamente al fumetto dal 2000 collaborando con amici scrittori come Gianna Baltaro, Guido Ceronetti, Pit Formento, Dario Lanzardo, Marino Magliani, Rossana Repetto. Ha realizzato numerosi grapich novel da celebri romanzi come Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi e La luna e i falò di Cesare Pavese. Nel biennio 2023-2024 ha pubblicato per Töpffer Codex Rubens, su testi di Michel Hoëllard e Nathalie Neau, e l'adattamento a fumetti di Uova fatali di Michail Bulgakov. Con il Capricorno ha pubblicato Storia di Torino a fumetti, Il Grande Torino a fumetti e Il magnifico 7. Si è diplomato all'Accademia Albertina e dipinge ed espone in gallerie e musei. Vive tra Torino e Sestri Levante e la frequentazione di Genova e della Liguria l'ha portato a conoscere Bruno Morchio e il suo intrigante detective Bacci Pagano.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.