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Aperta la seconda canna del tunnel stradale del Frejus. “Un’opera importante per garantire la sicurezza e la regolarità dei collegamenti alpini tra Italia e Francia, un’opera arrivata in ritardo, nel frattempo gli autotrasportatori sono stati costretti a sostenere l’aumento delle tariffe già prima del completamento”, dice Enzo Pompilio D’Alicandro, presidente di Fai Conftrasporto Piemonte.I divieti imposti dal Tirolo lungo l’asse stradale del Brennero provocano un danno economico alle imprese italiane pari a 370 milioni di euro all’anno. Negli ultimi 5 anni, l’impatto complessivo è stato di oltre 1,8 miliardi di euro. È quanto calcolato nel Libro Bianco presentato da Uniontrasporti. Ne parliamo con il direttore Antonello Fontanili.
What would happen if David Ogilvy, the “Father of Advertising,” sat down with today's AI tools? In this episode, we break down three timeless Ogilvy lessons that still shape effective marketing — from why research matters more than ever to the power of headlines and selling benefits instead of features. You will also get a ready-to-use AI prompt template built in Ogilvy's style to help you create smarter campaigns that resonate with real people.---The Prompt Template (David Ogilvy Style)Act like David Ogilvy, the legendary ad man known for research driven insights, bold headlines, and persuasive storytelling. Build a marketing campaign for [PRODUCT OR SERVICE] targeting [AUDIENCE].Include:Customer insight, key pains and desiresFive bold, curiosity driven headlinesOne Big Idea or USP that makes the offer different or betterThree to five core benefits, written for emotion first, features secondA 150 to 200 word ad with a clear call to actionTwo visual concepts that strengthen the copyA modern distribution plan for LinkedIn, YouTube, Instagram, and email while keeping Ogilvy's toneExample fill:Act like David Ogilvy. Build a campaign for FleetSync, a fleet management dashboard, targeting operations managers at regional trucking companies. Include customer insights, five bold headlines, key benefits, a 150 word ad, two visual concepts, and a short plan for LinkedIn, YouTube, Instagram, and email.
XVI ciclo di Dottorato della Scuola Superiore di Studi StoriciUniversità deglli Studi della Repubblica di San MarinoSTORIOGRAFIA E DIPLOMAZIALa storia internazionale in Italia: origini, sviluppi, prospettive future (seconda lezione)Antonio Varsori(Università di Padova)Podcast a cura di Giuseppe GiardiUna produzione Usmaradio - Centro di Ricerca per la Radiofonia
All' interno del programma radiofonico di Radio PNR Andrea Pedemonte ci ha illustrato gli eventi relativi alla fiera nazionale che si svolgerà sabato e domenica nel borgo di San Sebastiano Curone.
Se spesso ci si lamenta della mancanza di talento della gioventù calcistica, meglio va per altri sport come il basket: proprio ieri l'Italbasket U20 si è laureata campione d'Europa dopo la finale con la Lituania. Ne parliamo con coach Marco Crespi, oggi Direttore Academy Dolomiti Energia Basket. Passiamo poi al calciomercato dove i cantieri dei lavori dei club, soprattutto a centrocampo, sono aperti come scrive Paolo Tomaselli sul Corriere della Sera di oggi. Seconda parte di programma sulle due ruote: prima MotoGP con Carlo Pernat, poi Tour de France con il nostro corrispondente Pier Augusto Stagi.
LA SECONDA POSSIBILITÀ | IL PROFETA PASTORE BUSHIRI
Oggi si parla un po' di un'altra bella versione di Space Invaders e non solo... continua l'elenco di giochi fruibili solo sulla serie xbox in retrocompatibilitàContattateci al nuovo indirizzo elderbarabba@gmail.comBlog https://elderbarabba.blogspot.com/Retrogaming Lives fa parte del NetworkVINTAGE PEOPLEIl canale Youtubehttps://www.youtube.com/@VintagePeople2022/featuredIl canale Telegramhttps://t.me/VNTGPPLNTWRK
Seconda possibilita per Koop
quando torniamo a parlare di piante, ma questa volta in maniera più sentimentale che mai, con Replant-Milano, associazione che si occupa di piante abbandonate o buttate e trova loro nuovi padroni giardinieri. Prima però facciamo il punto sullo sfratto del Leoncavallo con Andrea Cegna. Da segnalare il grande ritorno al telefono di Francesca Carla. Seconda puntata con Vittoria in regia e Al1 su un'amaca.
Seconda stella a destra… ah! No, non è un'isola! Ma è abbastanza isolato comunque. il 15 luglio del 1965 vengono trasmesse le prime immagini da Marte! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel 2025 Napoli celebra i 2.500 anni dalla sua fondazione con una programmazione di iniziative culturali che si protrarrà nell'arco dei prossimi mesi, grazie alla collaborazione tra il Comune e oltre 80 enti, istituzioni culturali, università e realtà del territorio ma anche importanti centri internazionali. Con questa docuserie anche Storiainpodcast darà il suo contributo al racconto di Napoli Millenaria, con l'ambizione di mettere in luce il patrimonio storico, artistico e scientifico di Neapolis. L'ultimo contributo è di Anna Maria Rao (Storica ), Professoressa Emerita di Storia Moderna all'Università di Napoli Federico II, che rivisita il settecento napoletano e la Rivoluzione napoletana del 1799. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Trent'anni fa avveniva il peggior massacro in Europa dalla Seconda guerra mondiale: a Sebrenica, in Bosnia, oltre ottomila persone venivano uccise dall'esercito serbo. Eppure anche oggi, a Gaza, ai confini dell'Europa, abbiamo un altro genocidio che nessuno vuole arrestare. Gli Stati Uniti hanno confermato i dazi economici al 30 per cento verso l'Europa a partire dal primo agosto, ma l'Unione europea punta ancora una volta a mediare. In Groenlandia, oltre ai ghiacciai rischiano di scomparire le comunità locali, con la loro cultura e suoni. Per questo, il duo elettronico Bicep ha ricreato un'esperienza immersiva per scoprirle. Leila Belhadj Mohamed, esperta di geopolitica, ci racconta dei possibili crimini di guerra anche nella guerra civile in Sudan – in cui anche la Libia sarebbe coinvolta nel complesso quadro geopolitico. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it Rassegna stampa: Takkuuk: la musica dei Bicep che parla di ghiacciai che scompaiono, Valentina Gambaro Archittettura è partecipazione, con Mario Cucinella – puntata speciale di News dal Pianeta
Oggi vi raccontiamo un’altra storia di un altro soldato fantasma, quel fenomeno che ha portato diversi soldati giapponesi a negare che la Seconda guerra mondiale fosse finita, per poi essere ritrovati decenni dopo. Ognuno di quelli che abbiamo raccontato finora ha una particolarità: quella di Shōichi Yokoi è essere stato il soldato giapponese ritrovato più lontano in assoluto, in un’isoletta della Micronesia nel mezzo del Pacifico.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Vito Di Battista"Dove cadono le comete"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itAbruzzo, 1938. Un paese della costa dei trabocchi, a trecento gradini sul mare. Emma è una ragazza “due volte svergognata”, con mani e occhi carichi di una qualche capacità oscura. Partorisce un bambino nella stalla dove vive da quando è stata rinnegata dalla famiglia, ma sa che non può tenerlo con sé. All'ufficio anagrafe lavora invece Olimpo, che non è diventato calzolaio come tutti i maschi di casa sua, ma volendo fare il poeta ha preferito lavorare lì per guadagnarsi il pane. È lui che dà il nome al figlio di Emma prima che venga portato in un convento. Olimpo è sposato con Anita, l'unica donna bionda di tutto il paese e più grande di lui di dieci anni, che ha perso il braccio sinistro in un incidente. Sono appena diventati genitori per la seconda volta di una bambina, Bianca. Ma Anita sta ancora svezzando il primo figlio e non ha abbastanza latte per entrambe le creature; per questo Olimpo chiede a Emma di andare a vivere con loro e prendersi cura di Bianca. Anita non farà mai mistero di disdegnare la presenza di Emma, mentre Bianca crescerà con due madri, sentendo che forse nessuna le appartiene fino in fondo. Tutto questo è solo l'inizio di una saga familiare che si fa racconto corale di un intero paese, dove storie private dal sapore antico si intrecciano alla grande Storia, dall'occupazione durante la Seconda guerra mondiale e gli scontri sulla linea Gustav alla rinascita negli anni Sessanta. Con una voce magnetica e intensa, carica di suggestioni, Vito di Battista compone un affresco in cui vicende che ci toccano da vicino si tingono di un fascino visionario, e il reale e l'invisibile arrivano a fondersi in un solo orizzonte.Per terra o per mare alla fine è lo stesso: c'è sempre un po' di spazio vuoto da chiamare proprio,in qualche spigolo già noto o sconosciuto.Vito di Battista è nato nel 1986 ed è cresciuto in un paese d'Abruzzo a trecento gradini sul mare. Ha studiato Letterature Comparate a Firenze e a Bologna, dove vive attualmente. Ha esordito con il romanzo L'ultima diva dice addio (SEM 2018). Nel 2023 è uscito Il buon uso della distanza (Gallucci), vincitore del Premio Iannas e finalista al Premio Letteraria di Fano, al Premio Zeno e al Premio Nabokov.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sono trascorsi trent'anni dall'ultimo genocidio compiuto in Europa, eppure il dramma che si consumò nella cittadina bosniaca di Srebrenica resta un buco nero della memoria dell'Occidente.In quei giorni di luglio del 1995 oltre ottomila uomini e ragazzi perlopiù musulmani furono massacrati dalle milizie serbe al comando del generale Ratko Mladic, in quella che è stata decretata dalle corti internazionali come la peggiore strage europea dalla Seconda guerra mondiale.undefinedMa anche a trent'anni di distanza da quell'orrore, in Bosnia continua a soffiare forte il vento del negazionismo. L'offensiva revisionista serba si è addirittura intensificata in tempi recenti e lo scontro sul passato inquina la vita quotidiana di un paese tuttora in preda ai nazionalismi che soffiano sul fuoco dell'intolleranza.Alla vigilia del trentennale siamo tornati nella città-martire della Bosnia per incontrare uno dei pochissimi sopravvissuti alle esecuzioni del luglio 1995, che dopo aver vissuto a lungo all'estero ha deciso di tornare a Srebrenica per far sì che la sua testimonianza possa diventare un antidoto al negazionismo.undefined
Sono trascorsi trent'anni dall'ultimo genocidio compiuto in Europa, eppure il dramma che si consumò nella cittadina bosniaca di Srebrenica resta un buco nero della memoria dell'Occidente.In quei giorni di luglio del 1995 oltre ottomila uomini e ragazzi perlopiù musulmani furono massacrati dalle milizie serbe al comando del generale Ratko Mladic, in quella che è stata decretata dalle corti internazionali come la peggiore strage europea dalla Seconda guerra mondiale.undefinedMa anche a trent'anni di distanza da quell'orrore, in Bosnia continua a soffiare forte il vento del negazionismo. L'offensiva revisionista serba si è addirittura intensificata in tempi recenti e lo scontro sul passato inquina la vita quotidiana di un paese tuttora in preda ai nazionalismi che soffiano sul fuoco dell'intolleranza.Alla vigilia del trentennale siamo tornati nella città-martire della Bosnia per incontrare uno dei pochissimi sopravvissuti alle esecuzioni del luglio 1995, che dopo aver vissuto a lungo all'estero ha deciso di tornare a Srebrenica per far sì che la sua testimonianza possa diventare un antidoto al negazionismo.undefined
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Buongiorno a voi, super muscoli. Questa è la leggenda del Re della Collina in persona. Il suo nome è Walter Hill e purtroppo molti lo avranno già dimenticato. Beh, me ne dolgo assai per loro e non ci resta altro che dedicargli una rassegna.Seconda prova alla regia per Hill e primo di una serie di meravigliosi film che renderanno grandiosa la sua carriera.Minimalista e raffinato, "Driver l'imprendibile" rappresenta l'essenza stessa del cinema.
IIl podcast della 3I dell' IIS Curie-Vittorini di Gurgliasco, Torino.
Il podcast della 4AS dell' ISISS Magarotto di Torino
XVI ciclo di Dottorato della Scuola Superiore di Studi StoriciUniversità deglli Studi della Repubblica di San MarinoSTORIOGRAFIA E DIPLOMAZIAMario Toscano e la storiografia diplomatica in Italia (seconda lezione)Luciano Monzali(Università di Bari)Podcast a cura di Giuseppe GiardiUna produzione Usmaradio - Centro di Ricerca per la Radiofonia
La copertina del nostro nuovo episodio va inevitabilmente e con grande gioia al primo podio in carriera di uno strepitoso Nico Hulkenberg, che sotto la pioggia agguanta un terzo posto figlio non solo di strategie azzeccate ma anche di una prestazione eccellente.Seconda doppietta di fila per la McLaren, con Norris che va a vincerla approfittando di un errore grossolano di Piastri al termine della SC. Verstappen, che aveva puntato tutto su un assetto da asciutto, paga scotto sull'acqua e si ritrova sesto dopo alcuni pasticci.Ferrari aveva promesso tanto al venerdì e al sabato ma poi si ritrova a fare il gambero sul bagnato.Di questi e di altri temi parliamo ampiamente nella nuova puntata di ZonaDRS con Alessio, Angelo e Giacomo! Ci trovate anche su Youtube (CANALE YOUTUBE): buon ascolto!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8216I MIRACOLI DELLA MADONNA A HIROSHIMA E NAGASAKI di Roberto de Mattei Ottant'anni fa, si concludeva la Seconda guerra mondiale. Dopo la resa della Germania nazista, l'8 maggio 1945, gli Stati Uniti erano ancora in guerra con il Giappone. La mattina del 6 agosto 1945, alle ore 8.15, l'aeronautica americana sganciò una bomba atomica sulla città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo, il 9 agosto, un'altra bomba esplose su Nagasaki. Le due città furono ridotte a cumuli di macerie. Il numero totale delle vittime fu stimato attorno a 200.000 quasi esclusivamente civili. L'imperatore Hiro Hito, il 14 agosto, accettò la resa incondizionata del Giappone.Le autorità politiche e militari degli Stati Uniti affermarono che questa strage era servita ad abbreviare il conflitto, risparmiando le vite di un gran numero di soldati americani e giapponesi, che sarebbero morti, se le operazioni militari si fossero prolungate. Eppure sarebbe bastato far esplodere la bomba esclusivamente su un obiettivo militare, per dimostrare in maniera spettacolare la potenza della bomba senza fare strage di tanti innocenti. La Convenzione dell'Aja del 1907 sulle leggi e gli usi della guerra, vigente all'epoca, recitava all'articolo 25: "È vietato attaccare o bombardare, con qualsiasi mezzo, città, villaggi, abitazioni o edifici che non siano difesi". Ma già queste regole erano state violate da una parte e dall'altra dei belligeranti, rendendo immorali molte azioni belliche del Secondo conflitto mondiale.La bomba atomica era, e rimane, l'ordigno più devastante che mente umana possa concepire.Le testate nucleari di Hiroshima e Nagasaki erano rispettivamente di 15 e 20 chilotoni. Quelle odierne (americane, russe e cinesi) sono da 5 a 10 volte più forti, se sono usate come armi tattiche, mentre le bombe strategiche possono essere decine o centinaia di volte più potenti.LA BOMBA NUCLEARE È MENO GRAVE DI UN SINGOLO PECCATO GRAVEEppure, secondo la dottrina cattolica, per quanto terribile, la bomba nucleare è meno grave di un singolo peccato grave. La ragione, come spiega san Tommaso d'Aquino è che "il peccato mortale è un male immenso, secondo la sua specie; esso supera ogni danno corporale, persino la corruzione dell'intero universo materiale" (Summa Theologiae, I-II, q. 73, a. 8, ad 3). Il male fisico può anche avere un ruolo nella Provvidenza divina e servire a un bene più grande, ma un solo peccato mortale è peggiore di tutti i mali fisici dell'universo messi insieme, perché è un'offesa diretta e volontaria a Dio, che causa la perdita eterna dell'anima e il bene dell'anima è infinitamente superiore a quello del corpo (Summa Theologiae, II-II, q. 26, a. 3).Ad Hiroshima, come a Nagasaki, accaddero tuttavia alcuni episodi che ci ricordano come l'amore di Dio è più forte della morte e può proteggerci da ogni male. Ad Hiroshima nel 1945 esisteva una piccola comunità di padri gesuiti tedeschi, che viveva presso la casa parrocchiale della chiesa di Nostra Signora dell'Assunzione, distante solo otto isolati dall'epicentro dell'esplosione della bomba nucleare. Uno di questi gesuiti, il padre Hubert Schiffer (1915-1982), racconta che era stata appena celebrata la Messa, e si erano recati a fare colazione, quando cadde la bomba: "Improvvisamente, una terrificante esplosione riempì l'aria come di una tempesta di fuoco. Una forza invisibile mi tolse dalla sedia, mi scagliò attraverso l'aria, mi sbalzò, mi buttò, mi fece volteggiare come una foglia in una raffica di vento d'autunno". Per un giorno intero i quattro gesuiti furono avvolti in un inferno di fuoco, di fumo e di nubi tossiche, ma nessuno di loro fu contaminato dalle radiazioni, e la loro parrocchia rimase in piedi, mentre tutte le altre case intorno furono distrutte e nessuno sopravvisse. Quando i religiosi furono soccorsi i medici notarono con stupore che i loro corpi sembravano immuni da radiazioni o da qualsiasi effetto dannoso dell'esplosione. Padre Schiffer, visse per altri 37 anni in buona salute, e partecipò al Congresso Eucaristico tenutosi a Philadelphia nel 1976. In quella data, tutti i membri della comunità di Hiroshima erano ancora in vita. Dal giorno in cui le bombe caddero, i gesuiti superstiti furono esaminati più di 200 volte dagli scienziati, senza giungere ad alcuna conclusione, se non che la loro sopravvivenza all'esplosione fu un evento inspiegabile per la scienza umana.LA MADONNA DI FATIMAI gesuiti attribuirono la loro salvezza alla Madonna di Fatima, che veneravano, recitando il rosario ogni giorno. "Come missionari abbiamo voluto vivere nel nostro paese il messaggio della Madonna di Fatima e perciò abbiamo pregato tutti i giorni il Rosario", attestò il padre Schiffer. Un miracolo simile avvenne anche a Nagasaki. In questa città, vi era il convento francescano "Mugenzai no Sono" (Giardino dell'Immacolata), fondato da san Massimiliano Kolbe. Con lo scoppio della bomba atomica, anche questo convento rimase illeso come accadde a Hiroshima con la casa dei gesuiti. I francescani di Nagasaki veneravano l'Immacolata e diffondevano il messaggio di Fatima. Padre Kolbe, l'apostolo dell'Immacolata, era morto il 14 agosto 1941 ad Auschwitz.Questi episodi ci confermano una grande verità: non bisogna avere paura della bomba nucleare, ma del disordine morale che affligge l'umanità. Il peccato è l'unica ragione dei mali fisici che ci inondano perché, come dice san Paolo è attraverso il peccato che la sofferenza e la morte è entrata nel mondo (Rm 5,12). Ma la preghiera vince il male e la Madonna a Fatima ha insegnato che l'arma per eccellenza del combattente cristiano è il Santo Rosario. In un'intervista del 26 dicembre 1957 al padre Agostino Fuentes, suor Lucia, una delle veggenti di Fatima, disse: «La punizione del Cielo è imminente. [...]. Dio ha deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Non ce ne saranno altri (...). Non esiste problema, per quanto difficile, di natura materiale o specialmente spirituale, nella vita privata di ognuno di noi o nella vita dei popoli e delle nazioni, che non possa essere risolto dalla preghiera del Santo Rosario".È vero dunque che la preghiera del Rosario è più forte della bomba atomica.
Storico tris per i colori italiani nel tabellone maschile di Wimbledon. Non era mai accaduto che tre italiani arrivassero negli ottavi di finale a SW19. Cobolli, Sinner e Sonego hanno vinto i loro rispettivi terzi turni sabato pomeriggio, e si è andati a un passo dall'en plein con Elisabetta Cocciaretto che ha perso solamente al tie-break decisivo con Belinda Bencic.Dopo il successo del 2024, viene riproposta in versione ampliata la raccolta di contributi per supportare Vanni e Luca nelle loro trasferte per seguire dal posto i tornei più importanti del circuito. Qui sotto il link per chi volesse dare il proprio aiutohttps://www.gofundme.com/f/dirette-e-trasferte-2025-luca-e-vanni-per-ubitennisRitorna Ubicontest, il concorso pronostici di Ubitennis con tanti ricchi premi. Scarica l'app e gioca per vincere la possibilità di andare a vedere di persona i campioni del tennis mondiale.https://www.ubitennis.com/ubicontest-2025/
Seconda giornata di Euroleague Coaches Board ad Atene che abbiamo vissuto live con tantissimi spunti, clinic e cose dietro le quinte da raccontare. Questo è il secondo episodio di "On Court" speciale Atene.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/backdoor-podcast--4175169/support.
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCArriviamo a una delle pagine più controverse del Novecento: la questione di Israele e Palestina dopo la Seconda guerra mondiale.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Le ultime di #calciomercato sul #milan tra l'all-in per #jashari fino alla risposta di #thiaw al ComoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Seconda puntata di (R)Estate con 37e2. Oggi vi facciamo riascoltare l'intervista a Sara Castiglioni, Responsabile del Laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali dell'Istituto Mario Negri. Con lei abbiamo affrontato un argomento poco indagato: la contaminazione ambientale da farmaci e droghe.
Trump contro Musk: "potrei espellerlo" - Carceri sovraffollate seconda parte: numeri e dati
Se avete seguito ultimamente il podcast, sicuramente saprete che ci siamo appassionati alle vicende dei militari giapponesi che sono scomparsi dopo la Seconda guerra mondiale: Hiroo Onoda, puntata 399; Tèruo Nakàmura, puntata 461. Insomma, i giapponesi, se vogliono sparire, spariscono bene, e se hanno qualche dubbio su come fare, possono rivolgersi a degli esperti che oggi vi facciamo conoscere.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Tra il 29 e il 30 settembre 1975 in una villa di San Felice Circeo due ragazze diciottenni, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, vennero tenute segregate e sottoposte a feroci violenze per oltre 30 ore da tre uomini: Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira. Rosaria Lopez fu uccisa, Donatella Colasanti si finse morta e riuscì a sopravvivere. In tribunale raccontò istante per istante cosa era accaduto. Due degli autori di quel delitto furono arrestati subito, un terzo riuscì a scappare e non venne mai preso. Erano tutti e tre noti negli ambienti del neofascismo romano, due di loro, Izzo e Ghira, avevano precedenti penali. Ciò che avvenne a San Felice Circeo rappresenta uno dei casi di cronaca più tristemente noti della storia italiana. Al processo i legali dei tre imputati cercarono in qualche modo di far ricadere la colpa anche sulle due vittime. «Se fossero rimaste a casa…», disse uno degli avvocati. Meno noto è ciò che avvenne dopo il processo. Angelo Izzo approfittò di un permesso premio e scappò, fu arrestato a Parigi. Di nuovo in carcere iniziò a scrivere alle procure di mezza Italia facendo rivelazioni molto spesso poco credibili. Nel 2005 quando gli venne concessa la semilibertà, uccise di nuovo. Le vittime furono due donne. Gianni Guido dopo pochi anni di carcere evase e riuscì a scappare in Argentina. Fu arrestato ma evase di nuovo. Venne individuato molti anni dopo a Panama dove faceva l'allevatore di polli. Andrea Ghira non venne mai catturato. Molti anni dopo emerse che si era arruolato nel Tercio, la legione straniera spagnola. Morì nel 1994 nell'enclave spagnola di Melilla, in Marocco. La famiglia rivelò la notizia solo undici anni più tardi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCConcentriamoci sul sud-est asiatico: come uscì dalla Seconda guerra mondiale? Quale fu il suo processo di decolonizzazione?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
La nuova serie di podcast “Conversazioni sull'America”, del prof. Mario Del Pero (Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo, Parigi) e di Riccardo Alcaro (Coordinatore delle Ricerche e responsabile del Programma Attori globali dello IAI), si concentrano su fatti di cronaca politica americana attuali per cercarne paralleli storici, mettendo in luce le continuità col passato ma anche le differenze dell'oggi. La quinta puntata è dedicata alla travagliata storia delle relazioni fra Stati Uniti e Iran, prima quello monarchico e poi quello repubblicano-islamista. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCIniziamo a parlare della crisi del colonialismo, che dopo la Seconda guerra mondiale iniziò a essere sempre più insostenibile.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Seconda parte dell'intervista al cantante italoaustraliano Peter Ciani, premiato nel 2024 all'età di 90 anni con la Medaglia dell'Ordine d'Australia.
Alfio Caruso"Incursori del re"La vera storia della X Mas.Neri Pozza Editorewww.neriopozza.itC'è un prima e c'è un dopo, nella storia della X flottiglia Mas della Regia Marina Italiana, e lo spartiacque è l'8 settembre 1943, quando il comandante Junio Valerio Borghese raduna i suoi incursori e annuncia di volersi schierare al fianco della Repubblica sociale e dei nazisti. Lo seguiranno in pochi, macchiando però per sempre quella che era stata fino ad allora una gloriosa storia militare, una storia di lealtà e coraggio, di patriottismo, disciplina ed eroismo. Prima di tutto questo, a cavalcioni dei celebri «maiali», e a differenza di tanti ammiragli, che nonostante le corazzate di cui disponevano non sfidarono mai gli inglesi in battaglia, gli uomini della X Mas assaltarono per tre anni le due principali roccheforti nemiche nel Mediterraneo, Gibilterra e Alessandria, e s'immolarono a Malta proprio per supplire alle deficienze della Marina. Le piccole storie private di ciascuno di loro svelano che ne avrebbero fatto volentieri a meno. Lontani da ogni ideologia (i fascisti erano una minuscola minoranza), intrisi di sincero patriottismo risorgimentale, si batterono in una guerra che sapevano già di perdere. Trentun medaglie d'oro raccontano il loro comportamento meglio di tante parole. Paradossalmente furono gli inglesi i cantori delle imprese della X flottiglia Mas. Lionel Crabb, leggendario agente dell'MI6, numero uno dei sub britannici e responsabile della squadra anti-incursori di Gibilterra, onorava i caduti italiani lanciando in mare corone di fiori, e dopo l'armistizio dell'8 settembre '43, andò a cercare i vecchi nemici per arruolarli nella guerra contro i nazifascisti. Da de la Penne a Straulino, da Birindelli a Forza, l'ultimo comandante della X, in tanti accorsero all'appello della nuova Italia, e stavolta a saltare per aria furono i navigli tedeschi a Genova, a La Spezia, a Imperia. Il modo migliore di ripristinare il prestigio di un reparto infangato da Borghese e dai suoi marò.Alfio Caruso (Catania, 1950), giornalista e scrittore, dopo quattro romanzi si è dedicato alla storia italiana del Ventesimo secolo. Ne ha narrato l'escalation mafiosa (Da Cosa nasce Cosa, Perché non possiamo non dirci mafiosi, Io che da morto vi parlo, Milano ordina: uccidete Borsellino), l'abbondanza di misteri (Il lungo intrigo) e i piú importanti episodi della Seconda guerra mondiale (Arrivano i nostri, In cerca di una Patria, Noi moriamo a Stalingrado). Presso Neri Pozza sono apparsi I Siciliani (2012, beat 2014), Salvate gli italiani (2019), Cosí ricostruimmo l'Italia (2020), Garibaldi. Corruzione e tradimento (2020), Italiani dovete morire (nuova ediz. 2021), Tutti i vivi all'assalto (nuova ediz. 2022) e il romanzo Willy Melodia (nuova ediz. beat 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nei primi anni Novanta, alcune ragazze scomparvero nella zona del veronese. Erano quasi tutte originarie dell'est Europa e per vivere si prostituivano. Una di loro era tossicodipendente. Non ci furono grandi ricerche per ritrovarle. Un giorno, nei terreni appartenenti a una famiglia di Torrano, frazione di Terrazzo, vennero casualmente scoperti i resti di una giovane donna. Non si riuscì a risalire a un nome, né alla causa della morte. Il figlio del proprietario di quei campi era stato arrestato per aver sequestrato e violentato una ragazza. Stava per essere posto agli arresti domiciliari. Si chiamava Gianfranco Stevanin. A casa sua vennero trovate migliaia di foto di donne, schede che le descrivevano, buste contenenti capelli e peli pubici, i documenti di due ragazze. Fu sospettato di aver ucciso la ragazza ritrovata nei suoi campi ma anche di aver assassinato le due ragazze a cui appartenevano quei documenti. Le indagini furono lunghe e complicate, incentrate soprattutto sulla ricerca di altri corpi, forse sepolti in quei campi. Stevanin negò prima ogni responsabilità, poi iniziò ad ammettere qualcosa ma lo fece parlando di sogni, visioni, cambiando spesso versioni, centellinando rivelazioni o presunte tali. Ammise di aver sepolto quei corpi ma disse che quelle donne erano morte di morte naturale. Alla fine furono scoperti quattro corpi di giovani donne, a una di loro non si è mai potuto dare un nome. Un'altra ragazza, sicuramente assassinata, non è mai stata ritrovata. Al processo si discusse molto di una lesione al lobo frontale riportata da Stevanin quando aveva 16 anni, in seguito a un incidente in motorino. Secondo i periti della difesa quella lesione aveva comportato una totale o parziale incapacità di intendere e di volere. Gli stessi giudici, nei vari gradi di giudizio, diedero interpretazioni diverse. È rimasto il sospetto, dopo tanti anni, che non tutto sia stato scoperto e che le vittime possano essere state di più di quelle effettivamente accertate. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Bentornato/a nel nostro podcast di lingua italiana per stranieri.Nell'episodio di oggi continuiamo il nostro racconto su Marco Pantani, detto "Il pirata"La storia è divisa in due parti. Consigliamo di ascoltare la prima parte per capire meglio tutto il contenuto.L'episodio è consigliato per un livello intermedio/avanzato.
Manuela Barban"Quante cose ci ha rubato la guerra"Las Vegas Edizioniwww.lasvegasedizioni.comÈ il 1943 e con l'annuncio dell'armistizio Goffredo e Silvana devono dividersi. Lui, operaio specializzato all'Ilva di Trieste, riporta lei e la loro bambina in Liguria e le affida ai propri genitori ad Albisola.Silvana, che è una donna moderna e indipendente, mal sopporta le ingerenze della famiglia del marito e decide di trasferirsi a Savona dalla sua migliore amica. Goffredo, geloso, reagisce con sospetto e Silvana gli spedisce lettere di fuoco contro la sua famiglia.Nel frattempo Goffredo entra nella Resistenza: il suo compito è quello di salvare gli operai dalla deportazione nei campi di lavoro in Germania instaurando un rapporto ambiguo con una SS che lavora nel giornale di lingua tedesca. Presto dovrà prendere decisioni importanti per il futuro suo e dei suoi cari…“Quante cose ci ha rubato la guerra” è un romanzo familiare ambientato negli anni della Seconda guerra mondiale, tratto dalla vera storia dei nonni dell'autrice, entrambi mossi, seppure in modi diversi, da un insostenibile desiderio di libertà.Manuela Barban è nata a Savona nel 1967 e vive a Torino dal 1969.Ha partecipato all'antologia “Le ricette del Cornuto” e scritto racconti per alcune riviste.Lavora nel team ESG di una multinazionale ed è tra i fondatori della rivista letteraria CRACK.Quante cose ci ha rubato la guerra è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Seconda parte del racconto di vita di Vittoria Pasquini, da fotografa a docente universitaria, attraverso il dolore della perdita prematura del figlio Valerio.
La visita del Presidente americano nei Paesi del Golfo è iniziata il 13 maggio 2025, con un tour di quattro giorni che comprende Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.
Quando usiamo termini come socialismo e nazionalismo applicati alla Cina, è sempre molto complicato essere precisi, perché i due termini per come sono intesi da noi e dai cinesi potrebbero avere significati diversi. Come i contesti nei quali questi due termini sono usati. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Second Life è un mondo virtuale in cui, impersonando un avatar, si possono conoscere molte persone. È qui che Paolo Vaj conosce Patrizia Armellin, la donna che alcuni anni dopo lo ucciderà.See omnystudio.com/listener for privacy information.
La storia tra Paolo Vaj e Patrizia Armellin va avanti per anni tra separazioni e riappacificazioni, fino a quando una notte del luglio 2019 arriva una telefonata ai carabinieri di Vittorio Veneto: Paolo Vaj è morto. Patrizia Armellin e Angelica Cormaci, la convivente della Armellin legata a lei da uno strano rapporto, parlano di legittima difesa. Ma come sono andate realmente le cose?See omnystudio.com/listener for privacy information.
Le indagini portano alla luce torbidi rapporti, interessi economici e strani legami di dipendenza emotiva che hanno portato all’omicidio di Paolo. Patrizia Armellin e Angelica Cormaci vengono condannate per il delitto di Paolo Vaj mentre Roberta, sua moglie e Valentina Armellin, la sorella di Patrizia si interrogano e aprono i loro cuori su tutta questa tragica vicenda.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Barbero risponde a domande sulla fine della Seconda guerra mondiale in Europa, in vista del suo ottantesimo anniversario. Con questo episodio si conclude la serie Chiedilo a Barbero.
Il blackout che ha colpito l'intero territorio della Spagna e Portogallo, oltre ad alcune zone della Francia meridionale, ha causato enormi disagi. Con Mariangela Paone, giornalista, da Madrid. Putin ha ordinato il cessate il fuoco dall'8 al 10 maggio, in concomitanza con le commemorazioni russe della Seconda guerra mondiale. Con Jacopo Zanchini, vicedirettore di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Disco • Luster di Maria SomervilleCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti