Alessandro Viale e Claudio Malpede raccontano il Torino Film Festival dalla sala stampa, infiltrati tra i giornalisti, gli accreditati dal bollino giallo. L'attesa prima di entrare in sala, l'uscita dopo i titoli di chiusura. Studiosi, appassionati, passanti, tutto fa Festival! Dal 22 al 29 Novemb…
C'è spazio ancora per parlare di un ultimo film. Alessandro e Claudio fanno un bilancio: il festival è concluso, ci sono state belle sorprese come improbabili scoperte. E' quindi un addio? Chi può dire cosa succederà domani? Scopritelo seguendo le gagliarde iniziative dei bricconi di ExTallin!
Alessandro ha dovuto fare una passeggiata al parco prima di riprendere il controllo di sé e poter fare questa recensione. Per stemperare la tensione un collegamento con la Signora Franca e una torbida confessione in cui Claudio si toglie la maschera e svela il suo lato più "medio".
Alessandro è in difficoltà: il film gli è piaciuto. C'è anche spazio per parlare della sezione corti e per una breve intervista con una spettatrice.
Il pregiudizio di Alessandro e Claudio incombe su questa pellicola che invece risulta molto più interessante del previsto. C'è anche anche spazio per un'interessante testimonianza di uno spettatore ricca di riflessioni sul realismo capitalista e condita di diversi SPOILER!
Ad Alessandro non è piaciuto ma sta parlando di un altro film. Ohong Village di Lungyin Lim è piaciuto ad entrambi. A sorpresa un dark passage dei gemelli De Serio.
Emanuele e Vieri (no, non quel Vieri) raccontano a Claudio la loro esperienza al festival: forti di un accredito Industry ci parlano di cinema, dei pitch a cui hanno assistito e di come scroccare un buon caffè.
Alessandro tenta una recensione carpiata (per la gioia dell'umile fonico) con passeggiata e avvitamento su panino semi dolce al tonno. Claudio esprime una vibrante protesta contra una particolare tipologia di critico cinematografico.
Claudio e Alessandro, sfruttando l'unica parentesi meteorologica clemente che Torino ha concesso al TFF, impostano una recensione a passeggio di "La Gomera" di Corneliu Porumboiu.Alessandro ci stupisce e sembra davvero soddisfatto.
Claudio tenta un collegamento telefonico con Alessandro che ha deciso di trasferirsi in birreria per parlarci di "La nostalgia della condizione umana" di Andrea Graselli.
Tutti parlano di Jojo Rabbiti di Taika Waititi tranne Claudio che non avendolo ancora visto tenta di strappare qualche informazione attraverso le testimonianze di alcuni amici. Con risultati discutibili.
Alessandro ha visto un bel film ma preferisce parlare di quello che gli è piaciuto di meno. Claudio continua a millantare un brutto mal di gola.
Claudio si finge indisposto ma l'intrepido Alessandro, incurante del maltempo, è in collegamento telefonico per raccontarci le sue impressioni a caldo su "True history" di Kelly Gang.
E' il turno di "Le choc du futur” di Marc Collin. A sorpresa spunta fuori Rocky ma con i sintetizzatori modulari.
Le impressioni in coda e in uscita di "Algunas Bestias" del regista cileno Serrano. Claudio e Alessandro devono fare i conti anche con le difficoltà tecniche insite in un podcast che si preannuncia campale.
Si giunge al Festival e al rituale ritiro degli accrediti. Claudio esprime una vibrante protesta per non essere tra i privilegiati del bollino giallo ma a risollevare gli animi spuntano gadget inattesi.
Claudio e Alessandro scaldano i motori in vista della prima giornata al Torino Film Festival.E' ora di cominciare a fare nomi e cognomi.
Claudio e Alessandro discutono in collegamento telefonico della veste grafica del nuovo programma del TFF: maledetto fu il filetto.