Ogni lunedì e domenica un nuovo capitolo del libro “L’IRRIVERENTE – Memorie di un cronista†letto da Vittorio Feltri. Una narrazione autobiografica che ripercorre incontri straordinari, inchieste controverse, momenti salienti del giornalismo italiano da chi lo ha sempre vissuto in prima fila, in un vivido mosaico di ricordi che ci restituisce uno spaccato del nostro paese.
Vittorio Feltri ripercorre le tappe della sua amicizia con Marco Pannella: dal pezzo sul Processo Tortora all'intervista per il Corriere, passando per campagne elettorali, battaglie per i diritti civili e inquietanti viaggi aerei.
Come si può restare indifferenti al miagolio di un gattino infreddolito?Vittorio Feltri racconta dei suoi compagni felini trovatelli, da Vecio, il suoprimo gatto di quando era bambino, in un tempo in cui il cibo per gattiancora non era neppure in commercio, fino al pelosissimo Sparky.
Vittorio Feltri ricorda Giuseppe Prezzolini: una penna tenace, bastian contrario fin nel midollo, e ne ripercorre la storia, dall'amicizia con un giovane Mussolini al periodo americano e l'esodo svizzero, tra lodi, infamie… e cento anni di onorata carriera.
Vittorio Feltri racconta, tramite un flusso di ricordi, l'amicizia con il grandestilista e imprenditore Nicola Trussardi, suo coetaneo: dalle risate di ungruppo di ragazzi tra le sale gioco di Bergamo, alla creazione di un impero,fino al giorno del tragico incidente.
Una sfiancante lotta a colpi di sushi e tagliatelle. Vittorio Feltri, odiatoreseriale di qualsiasi tipo di pesce, racconta la singolare amicizia con AlbertoRonchey, e dei loro incontri, che il grande giornalista organizzavapuntualmente… in un ristorante giapponese!
Gianni Brera è stato un mito del giornalismo sportivo. Tra diatribe adistanza e rappacificazioni ravvicinate, Vittorio Feltri racconta aneddoti ericordi sul più grande cronista italiano mai vissuto.
In questo capitolo, Vittorio Feltri si sofferma ancora tra il tepore dei ricordigiovanili: un viaggio dagli zii del Sud, nel Molise nel Dopo Guerra, i giochi instrada con le spensierate amicizie estive, l'emozione della prima volta chevide il mare.
Vittorio Feltri racconta gli anni della sua giovinezza, tra i primi lavori umiliper aiutare la famiglia, e abbraccia il ricordo indelebile dei suoi genitori:quello della madre, instancabile lavoratrice, e il dolore per la perditaprecoce del padre.
Scoperchiando vasi di Pandora su mogli in vendita, diplomi a pagamento etruffe piramidali, Vittorio Feltri racconta la scoppiettante esperienza comeinviato sotto la direzione del fuoriclasse del giornalismo Piero Ostellino.
Come si fa a salvare un giornale? La prima direzione di Vittorio Feltrinell'ambito della carta stampata fu quella di Bergamo Oggi, un quotidianoal tempo morente, di cui ne risollevò temporaneamente le sorti. Un periodoappassionato e faticoso, tra mosse smaliziate in barba ai giornali rivali el'incontro con un giovane magistrato dai modi diretti: Antonio di Pietro.
A volte una stretta di mano cambia tutto. Vittorio Feltri racconta le vicendedel periodo in cui Alberto Cavallari era direttore del Corriere, sullo sfondodello scandalo della P2, e di dissapori e intese con un personaggio fuoridalle righe.
Vittorio Feltri ricorda il primo giorno al Corriere, agli albori della suacarriera giornalistica, e il particolare rapporto con Angelo Rizzoli, unintellettuale brillante e raffinato, capace di incantare chi lo ascoltava, eper il quale non poteva che nutrire un grande rispetto.
Vittorio Feltri ripercorre le tappe più significative del suo rapporto con EnzoTortora, dalla fiorente carriera televisiva alle controverse accuse chespaccarono in due il giornalismo italiano, passando per l'elezione delpopolare conduttore come europarlamentare.
Cos'è la destra, cos'è la sinistra? Vittorio Feltri racconta la straordinariaamicizia con Giorgio Gaber, dal primo incontro giovanile a una festa estivacon quel timido ragazzo dalla giacchetta blu e le Clarks ai piedi, fino alricordo dei preziosi istanti passati insieme, prima che la leggenda dellamusica italiana si spegnesse per sempre.