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In this episode of The PDB Afternoon Bulletin: Iran may be gearing up for Round Two. New reports suggest Tehran is preparing to unleash 2,000 missiles at once in a future strike on Israel—but experts say the real bottleneck isn't the missile stockpile, it's the launchers. Later in the show—the nation's longest-ever government shutdown could be nearing its end, after a group of moderate Democrats broke ranks with their party's leadership. To listen to the show ad-free, become a premium member of The President's Daily Brief by visiting https://PDBPremium.com. Please remember to subscribe if you enjoyed this episode of The President's Daily Brief. YouTube: youtube.com/@presidentsdailybrief Tax Relief Advocates: End your tax nightmare today by visiting us online at https://TRA.com Birch Gold: Text PDB to 989898 and get your free info kit on gold DeleteMe: Get 20% off your DeleteMe plan when you go to https://joindeleteme.com/BRIEF and use promo code BRIEF at checkout. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In this episode of The President's Daily Brief: The latest sign that Washington may be gearing up for something big south of the border. Satellite imagery shows one of America's most formidable attack aircraft—the AC-130J Ghostrider—has been deployed to the region. The Kremlin is pushing back on reports that Vladimir Putin has sidelined his long-time foreign minister, Sergei Lavrov, after a failed attempt to organize a Trump summit. Another mystery in the skies over Europe. Flights were halted again after another drone sighting near one of Belgium's busiest airports, raising new concerns about airspace security. And in today's Back of the Brief—North Korea is rattling sabers again, threatening “offensive action” after a U.S. aircraft carrier arrived in South Korea just a day after its latest missile launch. To listen to the show ad-free, become a premium member of The President's Daily Brief by visiting https://PDBPremium.com. Please remember to subscribe if you enjoyed this episode of The President's Daily Brief. YouTube: youtube.com/@presidentsdailybrief Tax Relief Advocates: End your tax nightmare today by visiting us online at https://TRA.com Birch Gold: Text PDB to 989898 and get your free info kit on gold DeleteMe: Get 20% off your DeleteMe plan when you go to https://joindeleteme.com/BRIEF and use promocode BRIEF at checkout. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gli inquirenti trovano molti indizi a carico di Aral che così viene processato per l’uccisione dei propri genitori. Tra perizie psichiatriche sorprendenti e testimonianze sconvolgenti il processo va avanti e mentre la sentenza si avvicina tutti continuano a chiedersi: è davvero possibile che questo ragazzo che appare così tranquillo, così innocuo, si sia macchiato di un delitto così orribile?See omnystudio.com/listener for privacy information.
Federico Vergari"Fuoriclasse Live"Salone Internazionale del Libro di Torinowww.salonelibro.itStorie di vita, coraggio, lealtà raccontate attraverso lo sport e libri a tema. Fino a domenica 16 novembre 2025, a Torino, in occasione delle Nitto ATP Finals, il Salone Internazionale del Libro di Torino organizza la terza edizione dei talk “Fuoriclasse Live - Storie e protagonisti dello sport fuori dal campo di gioco” e la cerimonia conclusiva della IV edizione del Premio di letteratura sportiva Gianni Mura. Il riconoscimento, dedicato alla narrativa sportiva per adulti e ragazzi, è promosso e organizzato dal Salone del Libro e dalla Città di Torino, con il sostegno di Fondazione CRT, Camera di commercio di Torino, Città di Torino (Partner: Turismo Torino e Provincia e FITP - Federazione Italiana Tennis e Padel).Tutti gli appuntamenti si svolgono a Casa Tennis, in piazza Castello, che per l'occasione si trasforma così in un vivace punto d'incontro tra sport, letteratura e cultura.Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni: salonelibro.it, turismotorino.org e visitpiemonte.com.Tra gli ospiti: i vincitori del Premio di letteratura sportiva Gianni Mura, che parteciperanno alla cerimonia di premiazione sabato 8 novembre, condotta dal giornalista Paolo Maggioni, conduttore di La domenica Sportiva e presidente della nascente Biblioteca Gianni Mura a Milano (i finalisti sono: Dario Voltolini, Paolo Piras, Giovanni Raboni, Carola Barbero e Giovanni Tosco per la sezione “Miglior libro di letteratura sportiva”; Nicolò Melli, Filippo Galli, Ludovico Jacopo Cipriani, Mattia Furlani, e Roberto Bratti per la sezione “Fuoriclasse); la campionessa Deborah Compagnoni, medaglia d'oro nello sci alpino, con i racconti della sua vita e carriera tratti dal suo libro Una ragazza di montagna. Storie di un'infanzia felice tra neve, prati e avventure (Rizzoli); Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, la coppia più celebre del tennis azzurro, in dialogo con Domenico Procacci e Dario Cresto-Dina sul loro podcast La telefonata; Gerald Marzorati, già caporedattore del New York Times Magazine e giornalista sportivo di Harper's e del magazine statunitense The New Yorker, con il memoir dedicato al tennis Tardi sulla palla (Add Editore), in dialogo con Stefano Semeraro; il giornalista sportivo Giuseppe Pastore , con il libro omaggio al campione internazionale dello sci La bomba. Lo spettacolo di Alberto Tomba (66thand2nd), in dialogo con il giornalista Federico Vergari; Emanuele Atturo, Simone Conte e Daniele Manusia, autori del varietà calcistico La Riserva Live, tra i podcast sportivi più longevi e ascoltati in Italia; lo scrittore Francesco Gungui, con il romanzo per ragazze e ragazzi Meta – Una storia di rugby e amicizia (Il Castoro); il giornalista Vincenzo Martucci con il libro La storia del tennis in 50 ritratti (Gallucci Centauri), scritto con Paolo Bertolucci.Raccontare lo sport, con i suoi protagonisti e i suoi valori, è l'impegno di “Fuoriclasse Live” e del Premio Gianni Mura . Valori come impegno e sacrificio, disciplina, motivazione, lealtà, rispetto della persona e delle regole, ricerca dei propri limiti, integrazione e appartenenza: sono principi fondanti di ogni società, strumenti per costruire competenze trasferibili in altri contesti di vita.Federico Vergari: Giornalista, scrittore, consulente del salone del libro di Torino per lo sport e il fumetto, tra pochi giorni in libreria con “I luoghi del Diablo” scritto insieme a Claudio Chiappucci, edito dalla Lab dfgDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Coco Cano"L'arte del Noi"Restyling Banca di Cherascohttps://www.bancadicherasco.it/news/collaborazione-artistica/Raccontare un'idea con l'arte: colori sgargianti e marcati tratti neri che, in modo dinamico e armonioso, catturano l'occhio di chi passa davanti alla sede di Banca di Cherasco. La grande opera, intitolata “noi”, è stata realizzata nei giorni scorsi dall'artista italo-uruguaiano Coco Cano.Il Direttore Generale di Banca di Cherasco, Marco Carelli, spiega: “Il progetto di restyling è nato dalla volontà di rendere la nostra casa ancora più riconoscibile, trasformando la facciata in un segno tangibile di vicinanza al territorio. Un'opera che vuole essere mezzo di dialogo e veicolo di valori condivisi. La collaborazione con Cano era iniziata con il nuovo logo: una scelta grafica moderna che parla di cooperazione, economia circolare, relazioni, mutualità. L'opera artistica sulle facciate della nostra Banca è un modo per rappresentare l'impegno degli ultimi anni e le premesse per il futuro: abbiamo lavorato per fare la differenza sul territorio e unire capacità di essere competitivi a quella di generare sviluppo, facendo percepire il valore aggiunto della nostra diversità. Con Cano prosegue una collaborazione che ha molte altre iniziative in cantiere”.“Abbiamo individuato questo modo per raccontare, attraverso il linguaggio dell'arte, i valori che contraddistinguono questo Istituto di Credito Cooperativo: comunità e radicamento territoriale” dice il Presidente di Banca di Cherasco Giovanni Claudio Olivero. Ancora: “Un'opera d'arte può trasmettere la storia e la missione di un'impresa, diventando emblema della sua identità. È stato un lavoro anche di rigenerazione urbana, oltre che visiva. La nostra ambizione è che diventi un manifesto della nostra cultura d'impresa, cooperativa e mutualistica”.Coco Cano vive tra Carmagnola e Montevideo in Uruguay (dove è nato nel 1952): collabora da oltre un anno con Banca di Cherasco: ha realizzato il nuovo logo (scelto con il voto dei 175 dipendenti) e ha curato il restyling negli ultimi mesi delle filiali di Pocapaglia (Cuneo) e Pinerolo (Torino). Spiega: “Banca di Cherasco non è solo un protagonista economico e sociale del territorio, ma anche un presidio culturale. Ha avuto il coraggio di credere nell'arte e nel suo significato. Un'operazione per dimostrare che crediamo nel futuro e nella vita: non è scritto, ma è tutto da immaginare”.La nuova decorazione, visibile su tre lati, ha dato una veste coloratissima alla copertura in quadrettoni bianchi, realizzata nel 1981 dall'architetto albese Valerio Demaria, che aveva curato anche l'ampliamento del 2001 con la realizzazione dell'auditorium. Ancora Cano: “Ho proposto blocchi di colore intensi: rosso, giallo, verde, blu. E per rendere la facciata più movimentata ho pensato ai tratti neri: sono come una scrittura, che ognuno interpreta a livello inconscio. Il segno nero riempie il blocco dei colori, dà dinamismo. Le frecce portano a spostarsi verso l'alto. Come un albero con i rami lanciati verso il cielo. Con il titolo “noi” ho voluto esprimere un'idea di comunità. L'Italia è forse il Paese europeo dove il senso di comunità, famiglia e amicizia, è più forte. Sono i pilastri di una vita sana e che guarda con ottimismo al futuro”.Cano ha illustrato libri per bambini e ha disegnato per l'editore Sur le copertine dei libri dello scrittore uruguaiano e suo grande amico Eduardo Galeano; opera nel campo del design e dell'arredamento, cura laboratori per le scuole e realizza lavori anche in vetro, ceramica, ferro. Tra i suoi interventi “in esterno” il centro polifunzionale di Valloriate (in provincia di Cuneo) e il vecchio casello ferroviario di Vigone (Torino) oggi sede di un'associazione.Per scoprire il senso dell'opera e il lavoro di preparazione è stato programmato un “incontro con l'artista”: l'appuntamento è nel pomeriggio di sabato 22 novembre. Dalle 15 alle 17 Cano accompagnerà i Soci della Banca e i curiosi alla scoperta dell'opera “noi”, ragionando su comunità, territorio e identità condivisa. Un'occasione, inoltre, per conoscere l'artista - anche attraverso altre sue opere esposte nell'atrio dell'auditorium - e il suo percorso creativo. L'ingresso alla visita guidata è libero; gradita la prenotazione al numero di telefono 0172.486719 o via mail scrivendo a relazioniesterne@bancadicherasco.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Intervista a Riccardo Memeo, candidato al consiglio regionale in Puglia e uno delle figure di spicco di Fratelli d'Italia, sulle priorità per la regione Puglia. Tra politiche giovanili, divari territoriali, opportunità e le principali funzioni di una Regione. L'intervista è stata realizzata grazie al supporto di Likeabee, una creative company indipendente nata nel 2021 a Barletta, in Puglia. Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/zQ5D
Il sacerdozio universale è un principio centrale del Protestantesimo. Non è altro che l'annuncio di una buona notizia: tutti noi possiamo accostarci a Dio, tutti possiamo pregare, intercedere, lodare, tutti siamo invitati ad annunciare le sue opere. Il sacerdozio riguarda tutti i credenti ed è un dono che diventa impegno. Su questi elementi si basa la meditazione biblica proposta dal pastore Paolo de Pertris, che commenta un passo della Prima Lettera di Pietro.A Gorizia, in una terra di confine teatro di passati conflitti, a inizio novembre si è svolto il Festival del dialogo interreligioso “Terre di pace. Oltre i confini il futuro”. Tra i soggetti coinvolti, anche la locale Chiesa evangelica metodista, con il suo pastore Jens Hansen. Il documento finale di questa iniziativa interreligiosa – che si è svolta nell'ambito di “Gorizia, città europea della cultura 2025” -, sottolinea la necessità di coltivare la pace e il dialogo, anche nella vita quotidiana, e di promuovere azioni concrete per la protezione dell'ambiente: è necessario un percorso verso la pace, per il creato e per i popoli.
Intervista ad Antonio Decaro, candidato presidente per il centrosinistra in Puglia ed ex sindaco di Bari del Partito Democratico, sulle priorità per la regione Puglia. Tra politiche giovanili, divari territoriali, opportunità e le principali funzioni di una Regione. L'intervista è stata realizzata grazie al supporto di Likeabee, una creative company indipendente nata nel 2021 a Barletta, in Puglia. Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/zQ5D
La plastica è ovunque: nelle nostre case, nei prodotti che usiamo ogni giorno, ma anche negli oceani e negli ecosistemi. Oggi però la sfida è capire come produrla, usarla e riciclarla in modo diverso: parliamo anche quindi delle bioplastiche. Tra innovazione e nuovi materiali che promettono di ridurre l'impatto ambientale senza rinunciare alla funzionalità.Gli ospiti di oggi:Andrea Campelli - Direttore delle Relazioni esterne e della Comunicazione di CoreplaMarco Versari - Presidente di BiorepackDavide Chiaroni - Insegna Strategie di Marketing e Modelli di Economia Circolare presso il Politecnico di MilanoBiagio Santorelli - Comandante Nucleo Carabinieri NAS BariLancio evento del sabato:Parliamo dell'inizio della Cop30 a Belem, in Brasile, con Eleonora Cogo, responsabile del cluster finanza di ECCO, il think thank italiano per il clima.Storie dal Sociale21 Grammi
(00:00) Intro (02:53) Mamdani sbanca New York City. (45:27) Tra industria sostenibile e ideologia green, l'Europa continua a scegliere la seconda. Questo episodio è supportato da Edenred: le soluzioni welfare per la crescita delle aziende e il benessere dei dipendenti Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/zQ5D Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Bentornati su Snap!Con Mariano Di Benedetto si torna a parlare di ArchViz in Render Imperfetti, la rubrica di Snap che passa dall'evoluzione del mouse all'AI che prepara il ritorno di Cristo in gran scioltezza!Tra i due estremi, Mariano ci svela il futuro di Render Imperfetti, come e dove usare l'AI nella visualizzazione architettonica, gli sviluppi di D5, Chaos, Lumion e Twinmotion. Dopo il software è il turno dell'hardware con le novità che ci aspettano ed un focus su Intel ed Nvidia.Buon ascolto!Co-host Mariano Di Benedetto:Profilo Instagram: https://www.instagram.com/mariano_dibenedetto/Sito professionale: http://marianodibenedetto.it—>
Diventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiNel primo contributo proponiamo la deposizione, in qualità di imputato, di Valerio Fioravanti (Bologna, 22 dicembre 1993) nel corso di un'udienza del secondo appello per la strage del 2 agosto 1980. Nel secondo contributo (Roma, 10 novembre 1989), durante un'udienza del processo d'appello per la strage di Bologna, Fioravanti racconta alla Corte i dettagli dell'assalto a Radio Città Futura, avvenuto a Roma il 9 gennaio 1979.Si ringrazia Radio radicale per la condivisione dei reperti. Tra i principali temi toccati durante le deposizioni: 1) «I vecchi gruppi? Hanno lavorato per anni e non hanno prodotto niente»; 2) «Ci hanno attribuito 35 omicidi. E c'è un motivo se sono stati fatti»; 3) «Nessuno dei pentiti Nar ha detto qualcosa sulla strage di Bologna»; 4) Sulla teoria della «banda super segreta»; 5) «Non bisogna confondere un gruppo misterioso come Avanguardia nazionale con un gruppo esplicito, noto, dissezionato in tutti i modi»; 6) «Il pregiudizio verso di noi? Essere troppo giovani per aver fatto tutto da soli»; 7) «Dopo Acca Larentia volevamo vendicarci del Msi»; 8) «Le 250 mila pagine di atti processuali? Strategia della confusione»; 9) Sulla vicenda delle cartelle cliniche di Massimo Sparti; 10) «La strage? Ho una mia idea»; 11) Sul «tatuaggio» di Picciafuoco; 12) «Il nostro controllo sulla piazza romana? Non attraverso i libri»; 13) L'azione a Radio città futura; 14) I «messaggi verso destra» e verso «la sinistra».
La sua ricerca si concentra sul corpo e sulla condizione umana nell'epoca contemporanea, e sulla sua fragilità, ma anche e sulle questioni morali, sociali e politiche legate alla libertà del corpo e all'esercizio della violenza, il rapporto tra etica e sessualità, le dinamiche affettive e relazionali, la questione di genere e le forme di potere. Con uno sguardo sempre attento alla dimensione esistenziale, Michela Marzano ha indagato l'amore e la memoria, proponendo una filosofia che non si chiude nella teoria, ma si apre all'ascolto, alla cura e alla comprensione dell'altro. Nota filosofa e scrittrice, professoressa di Filosofia morale all'Università Paris-Cité dove dirige il Dipartimento di Scienze sociali, da qualche anno si concentra sull'adolescenza, e la racconta nel suo ultimo romanzo, Qualcosa che brilla (Rizzoli), che di quella fragile età restituisce la complessità. Lo fa attraverso le voci di un gruppo terapeutico di giovani pazienti che raccontano le dinamiche famigliari dal loro punto di vista, i dubbi, il disagio, il malessere profondo, evidenziando come la sofferenza dei protagonisti sia legata al bisogno di essere visti. Pagine che stanno incontrando partecipazione e molta commozione, in un riconoscersi di molti ragazzi della generazione Z, e dei genitori. Uno sguardo che nasce incontrando i suoi studenti a Parigi dove insegna, nelle aule dopo il lockdown. La studiosa, che in passato ha sofferto di disturbi alimentari raccontati nel libro Volevo essere una farfalla, prova a spiegare che i sintomi, anche quelli più gravi, non sono malattie, ma modi di chiedere di essere visti. E in questo incontro ci parla anche di noi adulti, della nostra fatica a essere credibili, del perché i ragazzi e le ragazze non si fidano più di noi. Tra i suoi libri ricordiamo: Volevo essere una farfalla (2011), L'amore è tutto: è tutto ciò che so dell'amore (Premio Bancarella 2014), Papà, mamma e gender (2015), L'amore che mi resta (2017) Le fedeltà invisibili (2018) Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa (2023), e l'ultimo Qualcosa che brilla (2025).
Tra le squadre ancora in corsa per un posto nei quarti c'è il MetroStars di Adelaide, club dalle radici italiane, nato nel 1994 dalla fusione tra il West Side Calabrian Club e l'East Side Eagles.
Federico Rampini"La lezione del Giappone"Il Paese che anticipa le sfide dell'OccidenteMondadori Editorewww.mondadori.itIl mondo sta riscoprendo il Giappone. Un sintomo è il boom di visitatori, che sconvolge un paese poco abituato all'overtourism. È una riscoperta che ha molte facce. La rinascita dell'industria nipponica è quasi invisibile, nascosta in prodotti ad altissima tecnologia di cui nessuno può fare a meno. Più vistoso è invece il «soft power» di Tokyo, che dilaga da decenni nella cultura di massa: dai manga agli anime, dai videogame alla letteratura, dal cinema al J-pop, adolescenti e adulti occidentali assorbono influenze nipponiche talvolta senza neppure saperlo. Il sushi è ormai globale quanto la pizza. Se si elencano tutte le mode nate nel Sol Levante, colpisce un'analogia con quel che fu l'Inghilterra dei Beatles negli anni Sessanta. Persino la sua spiritualità, dallo shintoismo al buddismo zen, ha esercitato una presa potente su noi occidentali, anticipando l'ambientalismo e il culto della natura come «divinità diffusa». Il Giappone è soprattutto un laboratorio d'avanguardia per le massime sfide del nostro tempo: fu il primo a conoscere denatalità, decrescita demografica, aumento della longevità. Dentro le soluzioni che sperimenta per invecchiare bene c'è una lezione per tutti noi. Federico Rampini, che lo frequenta da oltre quarant'anni, ci guida in questo viaggio fra i misteri di una civiltà antichissima e affascinante, un paese che condensa modernità e rispetto della tradizione come nessun altro, e ciononostante deve far fronte a numerosi paradossi: il paradiso delle buone maniere può essere vissuto come una prigione di conformismo, tanto che alcuni decidono di scomparire, evaporando nel nulla. E come conciliare i tassi di criminalità più bassi del mondo con l'esistenza della temuta mafia Yakuza? Anche la sua centralità geopolitica è fondamentale. Ottant'anni di dibattito sull'atomica acquistano una prospettiva nuova, quando li si ricostruisce da Hiroshima. Per non parlare del futuro della Cina e della sfida che essa lancia all'Occidente: nessuno è in grado di decifrarlo meglio dei giapponesi, che hanno millecinquecento anni di esperienza. Il Sol Levante, inoltre, è stato il primo a sperimentare i fulmini del protezionismo americano, fin dagli anni Settanta, ispirando Donald Trump. In un mondo in cui sempre più paesi riscoprono il capitalismo di Stato, le politiche industriali, la geoeconomia, la lezione del Giappone, preziosa quanto silenziosa, è la mappa di un futuro che riguarda tutti noi.Federico Rampini, editorialista del «Corriere della Sera», è stato vicedirettore del «Sole 24 Ore» e corrispondente de «la Repubblica» a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e New York. Ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai e alla Sda Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, think tank americano di relazioni internazionali. Come esperto di geopolitica è public speaker per The European House – Ambrosetti. Ha pubblicato più di venti saggi di successo, molti tradotti in altre lingue, come i bestseller Il secolo cinese (Mondadori 2005) e L'impero di Cindia (Mondadori 2006). Tra i più recenti, Fermare Pechino (Mondadori 2021), Suicidio occidentale (Mondadori 2022), La speranza africana (Mondadori 2023) e Grazie, Occidente!(Mondadori 2024). Con suo figlio Jacopo, attore, è andato in scena a teatro in Trump Blues e A cosa serve l'America, e ha scritto il romanzo Il gioco del potere (Mondadori 2025). Ha realizzato per La7 i programmi televisivi «Inchieste da fermo» e «Inchieste in movimento».Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Las noticias mas spooky del año! Traídas gracias a Reiji y Amazon con su IA de mierda
“We should start back” sono le primissime parole de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” di George R.R. Martin e noi abbiamo pensato di fare esattamente così.A Volon Therys, distanti poche miglia dall'accampamento della Golden Company, Griff, suo figlio e il resto della compagnia sulla Shy Maid attendono con ansia il ritorno di Haldon, mandato a comprare dei cavalli per l'incontro con i capi della compagnia mercenaria. Con la scomparsa di Tyrion Lannister e le brutte notizie provenienti da est riguardo a uno stallo di Daenerys Targaryen, Lord Jon Connington ha finalmente deciso di agire; non si nasconderanno più sotto falso nome, non attenderanno più ordini da Illyrio o Varys, coi loro piani sempre incerti e volatili, non perderanno più tempo nell'infinita attesa che qualcosa accada senza che possano reagire.Nonostante le preoccupazioni più che legittime di Lemore, lui ed Aegon nel pomeriggio andranno a incontrare i generali della Golden Company, che Jon sa essere già dalla sua parte, per spiegare loro il nuovo piano e iniziare finalmente il ritorno verso casa, verso Westeros. La Golden Company non è certo quella che si ricordava lui, quando più di un decennio prima aveva "disertato" ed era andato a morire senza gloria e onore per le strade di Lys. A capo dei mercenari non c'era più Myles Toyne, suo amico e amante, ma Harry Strickland, un uomo d'affari più che un soldato.Col cuore pieno di aspettative e speranze, Jon rimane interdetto quando, nel rivelare l'identità del principe Aegon, nessuno finge sgomento e sorpresa. Sapevano già tutto, i piani, la loro vera identità e i loro più oscuri obiettivi. Per la compagnia niente è un segreto e Jon ne esce sconfortato. Eppure è il ragazzo a salvare la situazione, che con straordinaria freddezza ribalta una situazione che sarebbe potuta finire in amara sconfitta. L'unico drago che serve alla campagna militare di riconquista è lui, il principe Aegon Targaryen, futuro Aegon VI. Se Robert Baratheon ha conquistato il suo trono solo con la forza di pochi eserciti, perché non dovrebbero riuscirci loro contro la donna Lannister?Tra amici ancora fedeli nell'Altopiano e la promessa di vittorie facili con il loro imprevedibile arsenale, tutti quanti, compreso lo scettico Strickland, si inchinano alla causa di Aegon.E con il teschio di Bittersteel in prima linea, la Compagnia si avvia verso casa sostenendo, inconsapevolmente, il loro pretendente perfetto.Ovviamente condividete su tutte le piattaforme, spargete la voce e mettete like al video. Potete trovarci su tutti gli altri social tramite i link qua sotto:Facebook: https://www.facebook.com/tronodispadepod/Twitter: https://twitter.com/tronodispadepodInstagram: https://www.instagram.com/tronodispadepod/Spotify: https://open.spotify.com/show/4mdslx4Nd8vunpc7nP3B45Google Podcast: https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly9hbmNob3uZm0vcy81MDk3ZTk4OC9wb2RjYXN0L3Jzcw==Patreon: https://www.patreon.com/ilpodcastdelghiaccioedelfuocoKo-fi: https://ko-fi.com/ilpodcastdelghiaccioedelfuocoLinkt.ree: https://linktr.ee/ilpodcastdelghiaccioedelfuoco
Sandra Petrignani"Carissimo Dottor Jung"Neri Pozza Editorewww.neripozza.itUn fiume da guardare alla finestra e un romanzo da scrivere è tutto ciò di cui Egle Corsani ha bisogno, da sempre. E ora, seduta nella veranda della sua nuova casa affacciata sul Tevere, è davvero pronta a tornare al libro che ha iniziato su Carl Gustav Jung. La scintilla è scoccata dopo essersi imbattuta nella figura tormentata e conturbante di Christiana Morgan, paziente di Jung degli anni Venti e sua seguace. Così immagina un ritorno di lei, trent'anni dopo la prima terapia, a Küsnacht, alla casa sulla sponda del lago di Zurigo che Jung stesso aveva costruito. Christiana vuole rivedere un'ultima volta l'uomo che aveva spento le sue paure, aiutandola a conoscersi e a perdonarsi. Lady Morgana, così la chiamava lui, lo trova come lo ha lasciato, la pipa fra i denti, lo sguardo arguto sopra gli occhiali cerchiati d'oro, solo la lieve curvatura delle spalle e il bastone a reggere il corpo ancora possente nonostante gli anni inesorabili. Perché, forse, ancora una volta, Jung saprà cambiare il suo destino. Come in uno specchio d'acqua, che culla e annega, che dà vita e la sottrae, Egle si guarda riflessa nelle pagine che si riempiono: nelle domande esistenziali, nella solitudine, negli aneliti di felicità di Christiana; nella pacata sicurezza, nel distacco partecipe di Carl. E in quel passo a due, la scrittrice trova una chiave per affrontare la sciagurata nostalgia per ciò che non ha più. Con il suo inconfondibile tocco narrativo, Sandra Petrignani mette in scena il folgorante incontro finale tra il padre della psicologia del profondo – contraddittorio, paterno, impavido e incosciente dietro il monumento edificato dalla fama – e la donna incurante delle convenzioni borghesi che ne avrebbe seguito le orme.L'aveva fatta sedere sul divanetto e aveva avvicinato la poltrona piegandosi verso di lei e prendendole le mani come una volta, l'immancabile anello copiato a Freud fra le dita invecchiate. Si era proteso verso di lei, mentre lei si protendeva verso di lui.Sandra Petrignani è nata a Piacenza. Ha lavorato al quotidiano «Il Messaggero», e poi al settimanale «Panorama». Tra i suoi numerosi libri: Navigazioni di Circe, La scrittrice abita qui, Dolorose considerazioni del cuore, Marguerite, Addio a Roma e La Corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, in cinquina al Premio Strega. I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Giappone, Polonia, Svezia, Romania, Slovenia e Serbia. Vive a Roma, con lunghi soggiorni in una casa nella campagna umbra, non lontana da Amelia, zona d'origine del padre. Ha quattro cani.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Tra la sconfitta con la Cairese e la prossima trasferta ad Asti, le riflessioni dell'allenatore del Derthona Pietro Buttu nello spazio condotto da Brocks su Radio Pnr
In studio la Dottoressa Andreoli. Tra i temi della puntata: come riconoscere i segnali di una relazione morbosa?
Gli Araxi ospiti di Check One Two: la nuova voce del rock sardo Gli Araxi ospiti di Check One Two: il rock sardo tra memoria e futuro Il programma radiofonico Check One Two ospita gli Araxi, band nata a Capoterra nel 2022 da due figure storiche del rock indipendente sardo: Andrea Canucci e Nadir Serra. Dopo l'esperienza con gli Erotic Monkeys, il gruppo porta in radio una nuova visione musicale fatta di energia, radici e sperimentazione. Gli Araxi nascono a Capoterra nel 2022. Il progetto riunisce Andrea Canucci e Nadir Serra, già membri degli storici Erotic Monkeys. Tra il 2006 e il 2015, la band segna la scena rock del Sud Sardegna con un suono viscerale e diretto. Dopo un periodo di esperienze personali, tra trasferimenti e progetti paralleli, i due si ritrovano. Insieme decidono di dare vita a un nuovo percorso musicale. Gli Araxi debuttano con un EP che contiene Madre e Dalmazia. I brani convincono subito pubblico e addetti ai lavori. Il gruppo si esibisce su diversi palchi isolani, tra cui l'apertura a un concerto dei Marlene Kuntz. Il loro suono unisce rock alternativo, influenze stoner e una forte componente emotiva. Una sintesi che guarda avanti, ma senza dimenticare il passato. Per approfondimenti, è possibile visitare la pagina Facebook ufficiale della band e il sito del Comune di Capoterra. Dalla scena di Cagliari al ritorno in Sardegna Gli Erotic Monkeys nascono a metà anni Duemila, nella vivace scena rock di Cagliari. Con album come Samsara, concerti in tutta Italia e collaborazioni con artisti internazionali, lasciano un segno profondo. Nel 2013, Nadir Serra si trasferisce in Belgio e suona con i Corbax. In quegli stessi anni, Giuseppe Alleda entra nella formazione. Dopo lo scioglimento nel 2015, Serra continua all'estero. Canucci invece esplora la dimensione solista, con il progetto La Pioggia. Nel 2022 nasce il progetto Araxi. Alla formazione si unisce anche Mauro Frau. L'EP Odia Meglio segna una nuova tappa nel loro percorso. Il sound diventa più maturo, ma resta fedele a una visione personale e coerente. Maggiori informazioni si trovano sui profili degli Erotic Monkeys e sul sito ufficiale del Comune di Cagliari. La sfida della musica live in Sardegna Gli Araxi si confrontano con una realtà difficile. In Sardegna oggi mancano spazi per la musica dal vivo. I locali sono pochi e non sempre aperti alle band. I solisti trovano più facilmente piccoli spazi, ma per un gruppo serve continuità. Nonostante tutto, la band non si ferma. Porta avanti il suo percorso con determinazione. Attualmente lavora a un album in studio, in fase di pre-produzione. Il nuovo lavoro punta ad ampliare il suono, mantenendo l'identità costruita con l'EP. Intanto resta aperta la possibilità di una reunion degli Erotic Monkeys. I fan continuano a chiederla. Sarebbe un ritorno molto atteso per tutta la scena musicale isolana. Per seguire i prossimi sviluppi si consiglia di monitorare le pagine ufficiali del gruppo e i canali istituzionali del Comune di Capoterra.
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Settimana intensa sui mercati, tra euforia e scosse.Mentre l'AI macina record e spinge colossi come Nvidia oltre i 5.000 miliardi di dollari, gli investitori si interrogano sui rischi di un entusiasmo forse eccessivo.Dall'altra parte dell'oceano, la tregua “occhio per occhio” tra Trump e Xi riporta un po' di calma nelle relazioni USA-Cina.E in Italia, il caso Campari ci ricorda che il fisco può bussare sempre due volte, anche quando si brinda al successo.Tra chip, dazi e Spritz amari, la lezione è una sola: innovazione e prudenza devono viaggiare insieme, perché sui mercati – come nella vita – il miglior investimento resta la consapevolezza.
“Jerry Jones in the Suite with the Opps” — Bubba Dub Goes OFF!
Tra adolescenti disorientati e genitori stressati, il dialogo è possibile: empatia, ascolto e rispetto reciproco aiutano a ritrovare la connessione.
Il livello di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani non raggiunge ancora la sufficienza. Come ogni anno Alleanza Assicurazioni, Compagnia del Gruppo Generali, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, presenta i risultati della quarta edizione di Edufin Index, l'Osservatorio su consapevolezza e comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani. Tra i principali elementi emersi c'è proprio quello di un livello ancora troppo basso. Ne parliamo, nel giorno in cui viene presentata la ricerca, con Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni - Gruppo Generali.Nell'agenda di questo 4 novembre c'è anche la partenza di Ecomondo, l'evento annuale dedicato ai settori della Green and Circular Economy che si tiene fino a venerdì alla Fiera di Rimini. Noi ci colleghiamo con due ospiti per parlare di buone pratiche legate alla nostra vita quotidiana e al conferimento corretto dei materiali che scartiamo. Intervengono Gianni scotti - presidente Coreve, consorzio per il riciclo del vetro - e Stefano Stellini, direttore generale Cial, Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio.
Tra romanticismo e fogli Excel, questo contenuto spiega cos'è un patto prematrimoniale, a cosa serve e perché non è “solo per ricchi”. Smontiamo i miti (“rovina l'amore”) e vediamo cosa può includere (beni pregressi, impresa, debiti, tutela dei figli futuri) e cosa no. Parliamo di quando affrontare il tema senza gelo, come proporlo in modo paritario, e quali passi seguire: mappa del patrimonio, obiettivi comuni, consulenza legale separata. Chiudiamo con rischi, limiti e alternative, così la coppia può scegliere con consapevolezza e serenità.
In this episode of The President's Daily Brief: As pressure builds on Nicolás Maduro, Venezuela's looking east for salvation. A new report shows the embattled strongman pleading with Moscow and Beijing for help—even asking for missiles and radar systems to shore up his crumbling defenses. President Trump puts Nigeria on notice. He's ordered the Pentagon to “prepare for possible action” after reports the government there has been targeting Christians. Ukraine's campaign against Russian energy continues. Kyiv says its forces hit a key fuel pipeline near Moscow and launched a drone strike on a major oil port along the Black Sea. And in today's Back of the Brief—a possible thaw between Washington and Beijing. After the Xi-Trump summit, the U.S. and China have agreed to open a direct military hotline to prevent future clashes. To listen to the show ad-free, become a premium member of The President's Daily Brief by visiting https://PDBPremium.com.Please remember to subscribe if you enjoyed this episode of The President's Daily Brief. YouTube: youtube.com/@presidentsdailybriefTax Relief Advocates: End your tax nightmare today by visiting us online at https://TRA.comTriTails Premium Beef: Feed your legacy. Visit https://trybeef.com/pdb Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In this episode of The PDB Afternoon Bulletin: The Trump administration is preparing a new operation against Mexico's powerful drug cartels. Plans are underway for U.S. troops and intelligence officers to cross into Mexico and target cartel leaders and drug labs on their home turf. Later in the show—a new mystery in the skies over Europe. Drones have been spotted for two consecutive nights above a Belgian air base believed to house U.S. nuclear weapons. The country's defense minister calls it a “clear attack.” To listen to the show ad-free, become a premium member of The President's Daily Brief by visiting https://PDBPremium.com. Please remember to subscribe if you enjoyed this episode of The President's Daily Brief. YouTube: youtube.com/@presidentsdailybrief Tax Relief Advocates: End your tax nightmare today by visiting us online at https://TRA.com TriTails Premium Beef: Feed your legacy. Visit https://trybeef.com/pdb Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Denunce di reati in aumento dell'1,7% nel 2024 secondo i dati del Viminale: si consolida così il trend di crescita iniziato dopo il Covid, con gli illeciti che superano i livelli del 2018. Sul territorio, Milano, Firenze e Roma sono al top in rapporto al numero di residenti. I furti costituiscono il 44% delle segnalazioni, mentre calano dopo anni di aumento le frodi informatiche. Tra le altre notizie di oggi, il balzo dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che applicano il regime forfettario e il trend positivo degli investimenti nell'immobiliare in Italia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Una speciale live sulla questione palestinese, che inevitabilmente troviamo trasposta nei media nerd in maniera netta o meno.Partendo da "Palestine" di Joe Sacco e "Cronache di Gerusalemme" di Guy Delisle Sergio e Giuseppe tracciano un quadro del conflitto nella rappresentazione delle opere che più conosciamo, passando dal recente Andor fino ai più datati X-Men, tenendo fede alla missione di Polo Nerd di non tirarsi indietro quando si può responsabilizzare anche nel proprio piccolo.Tra le opere citate:"Palestine" (Joe Sacco)"Cronache di Gerusalemme" (Guy Delisle)"Tutti i nessuno del mondo" (Zerocalcare)Fantastici 4 n.8 - Star ComicsDevil & Hulk (o Incredibile Hulk di Peter David 1)"Tigana" (Guy Gavriel Kay, preziosamente suggerito da Chiara in diretta)"Liyla and The Shadows of War" (Rasheed Abueideh)Andor, seconda stagioneArcaneAttack on TitanPagina dell'episodio: https://www.polonerd.net/214-occupazioni-la-questione-palestinese-nel-nerdom/--Merchandising:http://store.polonerd.netPer sostenerci offrendoci uno o più caffèhttps://www.buymeacoffee.com/polonerdSito, Mail e Contatti:redazione@polonerd.nethttps://www.polonerd.nethttps://www.polonerd.net/contatti
Tra sei mesi saremo tutti chiamati a votare a favore o contro, meglio iniziare questo dibatitto preparati...
Marina Visentin"A mani nude"Una nuova indagine per Giulia FerroLaurana Editorewww.laurana.itMilano, primavera. Il corpo di Guido Andrea Del Corno viene trovato impiccato al Cimitero Monumentale, accanto alla tomba di famiglia. Il giorno prima, un altro cadavere era emerso dal Naviglio Grande: Chicco Luini, ex terrorista rosso con una storia da cancellare.Due morti distanti, due storie all'apparenza senza legami. Ma per la vicequestora Giulia Ferro qualcosa non torna. A spingerla a guardare più a fondo è Vitalo, vecchio militante e amico del padre di Giulia, che insinua un dubbio: Luini e Del Corno si conoscevano. E non sono morti per caso.Seguendo una pista sepolta da decenni, Giulia riapre un caso dimenticato: un rapimento degli anni Settanta, una rete di bugie, un nome che torna a galla. Un uomo scomparso nel nulla… o forse no.Tra indizi contraddittori, silenzi di famiglia e verità che fanno male, Giulia dovrà scavare nel cuore oscuro di Milano – e nel passato di suo padre – per riportare alla luce ciò che molti volevano restasse sepolto. Perché il passato non smette mai di chiedere il conto. Sono quasi arrivata a casa, nessuno mi aspetta e va bene così. Le otto sono passate da poco e il cielo sembra in fiamme, come se laggiù, sopra i tetti, si fosse aperta una fornace incandescente, rosso vivo. E tutt'intorno un blu profondo che mette quasi paura.In bilico sul buio, in attesa della notte, la città respira piano. Aspetta la fine dell'inverno.Io mi godo il vento. È come uno schiaffo in faccia l'aria fredda, ma il rosso del cielo mi tiene compagnia. Come un abbraccio che scalda. Nonostante tutto.Marina Visentin è nata a Novara, da oltre trent'anni vive e lavora a Milano. Giornalista e traduttrice, una laurea in filosofia e un passato da copy-writer, ha collaborato con numerose testate scrivendo di cinema. Ha pubblicato saggi sulla storia del cinema, libri di filosofia e costume (Filosofia Finalmente ho capito!, Vallardi, 2007; Raffasofia, Libreria Pienogiorno, 2021), romanzi gialli e noir (Biancaneve, Todaro Editore, 2010; La donna nella pioggia, Piemme, 2017; Cuore di rabbia, Sem, 2021; Gli occhi della notte, Sem, 2023; Aurora, Laurana Editore, 2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Giacinto di PietrantonioMAUTOMuseo Nazionale dell'Automobile TorinoIl MAUTO – Museo Nazionale dell'Automobile accoglie nei propri spazi – fino a domenica 8 marzo 2026 – la mostra News from the Near Future, estensione del progetto espositivo allestito nella sede della Fondazione in via Modane, In occasione del trentesimo anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra rappresenta il primo atto di una nuova traiettoria progettuale per il MAUTO, che inaugura un ciclo di collaborazioni con le istituzioni culturali del contemporaneo, nel segno di una visione rinnovata, aperta e intersezionale che caratterizza la nuova energia del Museo Nazionale dell'Automobile. Voluta dal board del Museo e dal Presidente Benedetto Camerana e guidata dal Direttore Lorenza Bravetta, questa visione definisce il Museo come piattaforma di dialogo tra saperi e linguaggi, capace di affiancare alla propria identità storica un'attitudine dinamica, relazionale e critica. “Dal 2023 il MAUTO ha avviato un ampliamento strategico del proprio percorso culturale, invitando diversi ambiti disciplinari a un dialogo sistemico e di crescita reciproca - dichiara il presidente del MAUTO Benedetto Camerana. Questo percorso, affidato alla Direzione di Lorenza Bravetta, si impernia sull'idea di automobile come fenomeno multiculturale che attraversa ogni ambito della società tra Novecento e contemporaneo, aggiungendo valori comuni ai temi forti come il design, il motorismo sportivo, l'industria. Il Museo ha così proposto riletture dell'esperienza innescata dall'automobile nel cinema, nella letteratura, nella musica, nella fotografia, nella città progettata: sono alcuni dei temi cruciali già esplorati dal progetto, così come l'arte contemporanea che oggi irrompe negli spazi espositivi con la mostra che celebra i 30 anni di ricerca della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l'integrazione delle nostre Convergenze nel percorso espositivo. Altre ricerche seguiranno: oggi celebriamo non solo Fondazione e Museo, ma anche la centralità di Torino nella cultura internazionale”. “Ciò che nasce dalla collaborazione tra il MAUTO e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va ben oltre la semplice coabitazione: è un gesto curatoriale che amplia i codici del racconto museale e invita il pubblico a nuove forme di lettura e confronto” - dichiara il direttore del MAUTO Lorenza Bravetta. “Questo orientamento si inserisce nel più ampio piano di trasformazione del MAUTO, che riguarda non solo i contenuti, ma anche i dispositivi di mostra e i linguaggi comunicativi. Le collaborazioni con il contemporaneo che stiamo intraprendendo superano la dimensione episodica e delineano una visione culturale di lungo periodo, capace di inscrivere il Museo tra gli attori del presente, connettere nuovi pubblici e generare nuove domande e riflessioni. Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare il legame con la città: condividere saperi, creare alleanze, attivare sinergie. Il MAUTO si propone come interlocutore culturale attivo nella Torino che cambia, dove le istituzioni collaborano e costruiscono insieme un'idea di cultura pubblica, accessibile e plurale” La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – grande protagonista della vita culturale a Torino e in Italia e tra le voci più autorevoli nel panorama internazionale dell'arte contemporanea – segna l'avvio concreto di questo processo. Il progetto si basa sull'intesa profonda tra due istituzioni che condividono il desiderio di confrontarsi con la complessità del presente e rileggono i patrimoni attraverso nuovi paradigmi narrativi.Tra la sede del MAUTO e quella della Fondazione Sandretto prende forma un archivio visivo, affettivo e concettuale, non cronologico, costruito nel tempo a partire dalla sensibilità di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, attraverso mostre, committenze, collaborazioni istituzionali, residenze, progetti formativi ed educativi. Un mosaico di storie, esperienze e ricerche che, in dialogo con la storia e l'identità del MAUTO, generano nuove prospettive di senso. Contestualmente alla mostra temporanea News from the Near Future, una selezione di opere della Collezione Sandretto sarà integrata nel percorso permanente del MAUTO, generando intersezioni inaspettate tra oggetti industriali e immagini artistiche, tra design, memoria e immaginazione. Il progetto si chiama Convergenze ed è curato dallo storico dell'arte Giacinto di Pietrantonio. Otto opere contemporanee che coprono un arco temporale che va dal 1998 – con l'opera fotografica 100 cinesi di Paola Pivi – a Nudeltisch (Spaghetti painting) di Giulia Andreani del 2019. Poi CREMASTER 2: The Ballad of Max Jensen, trittico fotografico di Matthew Barney, le video-installazioni La pista degli angeli di Grazia Toderi, Democracies di Artur Zmijewski e Untitled Version (I See a Darkness) di João Onofre, fino a Gummo V di Lara Favaretto e The Abc of racist Europe di Daniela Ortiz. “Con CONVERGENZE vogliamo guidare il pubblico attraverso un percorso in cui il dialogo tra automobili e opere d'arte diventa racconto di ricostruzioni, rinascite e trasformazioni – dichiara Giacinto Di Pietrantonio, curatore del progetto. È un viaggio storico e artistico che invita a ripensare la relazione tra forma e significato, tra motore e visione, tra tecnica e poesia. L'automobile, accostata all'arte, rivela così non solo la propria potenza meccanica, ma anche la sua dimensione metaforica: quella di un movimento interiore che continua a generare stupore, riflessione e bellezza.” Accanto alla opere provenienti dalla Collezione Sandretto, il Museo propone una convergenza tra automobili d'epoca e pittura che restituisce il fervore meccanico del primo trentennio del Novecento: 34 opere del secondo Futurismo esplorano le suggestioni dell'aeropittura – da Il marinaio di Nikolay Diulgheroff del 1929 a Spirale Terramare di Sibò (Pierluigi Bossi) del 1938; da Aeropittura respirare il mare volando di Bruno Tano del 1931-1933 ad Aeropaesaggio di Gerardo Dottori del 1932; da Divinità della vita aerea di Fillìa (Luigi Colombo) del 1932 al Bolide Rosso di Tato (Guglielmo Sansoni) del 1938; fino a una serie di opere di Mario Sironi, da Gli stayers del 1917 ad Ali nascenti del 1925 – aprendo, nella sala dedicata alle Fervore meccanico del Novecento e alle avanguardie artistiche, una riflessione sulle relazioni tra arte e ingegneria, tra progresso tecnico e sperimentazione visiva.Fanno parte di Convergenze, infine, quattro opere di artisti contemporanei, due delle quali site spefic realizzate su committenza del Museo e in dialogo con la sua collezione e architettura: tra queste, C/ART SERVICE di Robert Kuśmirowski, uno dei più noti artisti polacchi della sua generazione e SUPERCAR, la luce d'artista realizzata da Cristian Chironi e integrata nella facciata del Museo per l'intera lunghezza. L'artista sardo è anche autore di FIAT 127 SPECIAL (CAMALEONTE) – corredata da Drive Tour 2018-2024, una restituzione fotografica delle tappe del viaggio della 127 in cui l'automobile si intreccia al patrimonio culturale e artistico che attraversa; infine PANHARD SPECIAL di Paul Etienne Lincoln, prototipo sperimentale di automobile creato per esplorare l'interfaccia tra uomo e macchina.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Emanuele Termini, Valerio Pontarolo"In mezzo alle cose che iniziano"Bottega Errante Edizioniwww.bottegaerranteedizioni.it“Convocai immediatamente una riunione e ricordo ancora le facce quando dissi: Rita Levi Montalcini ha detto che viene. Seguì qualche minuto di confusione generale in cui mi tempestarono di domande. Sei sicuro? Viene a San Vito al Tagliamento? Ma dove la portiamo, al mercato del venerdì?”Valerio Pontarolo con Emanuele Termini racconta le vicende della sua famiglia, le origini, il periodo tra le due guerre mondiali, il boom economico, fino ai giorni nostri. Da un paesino in provincia di Trento fino a Cordovado (Pordenone), dalla Carnia al Kenya; dalla ricostruzione dopo il terremoto del 1976, fino all'intuizione delle case in polistirolo. Ma anche la storia della pizza assieme a Rita Levi Montalcini e del convegno con 12 premi Nobel, la passione per il volo e le origini di un'impresa dove tutto ha inizio dall'acquisto di un piccolo pezzo di terra in pendenza. Con tono leggero, il libro ci porta a scoprire una storia imprenditoriale, ma anche la filosofia che si nasconde dietro la nascita di una grande azienda.Valerio Pontarolo, nato a San Daniele del Friuli nel 1955, è Presidente e fondatore della Pontarolo Engineering S.p.A., azienda di riferimento nel settore dell'innovazione edilizia. È titolare di oltre 50 brevetti, frutto di una costante ricerca tecnologica e di un approccio visionario al mondo delle costruzioni. Paradossalmente, attribuisce alla pigrizia la sua virtù migliore; alla base del suo approccio imprenditoriale ci sono una determinazione incrollabile e un ottimismo contagioso, alimentati dal motto: “Se vuoi, puoi. Credici”. Questo atteggiamento lo ha reso particolarmente efficiente nel raggiungimento degli obiettivi, anche nei contesti più sfidanti.Emanuele Termini, vive e lavora in Friuli Venezia Giulia; a San Vito al Tagliamento organizza “Tra la Storia e la Gente”, una manifestazione che ha come scopo la tutela e la diffusione della cultura del Friuli. Per Exorma Edizioni ha pubblicato L'Acqua Alta e i denti del lupo, 2019.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio PacellaThe Monster of Florence è il titolo internazionale de Il Mostro, splendida e cupa serie fieramente italiana, la cui prima stagione è da poco uscita (ottobre 2025) su Netflix. Quattro episodi, da un'ora circa ciascuno, girati dall'ottimo Stefano Sollima (Romanzo Criminale), che ha ideato questo ambizioso progetto assieme a Leonardo Fasoli.Ambizioso perché Il Mostro vuole raccontare la babele investigativa e giudiziaria di uno dei casi italiani di cronaca nera più noti, anche all'estero: quello del Mostro di Firenze. Tra il 1968 e il 1985 vengono brutalmente assalite, uccise e mutilate ben otto coppie. Le giovani donne - ché di giovani vittime si trattava - sono spesso state mutilate… E ad oggi, ufficialmente, non esiste un colpevole per la giustizia nostrana.“2 voci, 1 serie”: dialoghi sulle cose che ci piacciono, o ci interessano, nel podcast di Mondoserie.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoserie https://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Oggi la banca centrale europea dovrebbe mantenere invariati i tassi. Tra inflazione dei beni alimentari e congiuntura al palo il rebus della politica monetaria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Settima puntata dell'ottava stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com dedicata alla vecchia signora bianconera.Focus sulla tempesta abbattutasi, nell'arco di una intensissima settimana, sulla Juventus.Sconfitta (la seconda in campionato dopo Verona e la terza consecutiva insieme a quella a Madrid in Champions) a Roma contro gli uomini di Sarri pur decimati dalle assenze.Mister Tudor appare bilico, poi la decisione repentina della dirigenza bianconera di sollevarlo dall'incarico, una decisione che era già comunque nell'aria e che la prova incolore di Roma ha probabilmente solo accelerato.Tre i nomi per la sostituzione del croato.Due ex CT azzurri, Mancini (già accostato alla Juve a fine della scorsa stagione), Spalletti, voglioso di riproporsi dopo il brutto addio alla nazionale e la linea verde con Palladino, libero dopo l'esperienza alla Fiorentina con luci e ombre.Tra i tre la spunta l'uomo di Certaldo.Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus per la stagione 25/26, il terzo mister a sedersi sulla panchina dei bianconeri in un anno e mezzo.La Juventus chiede a Luciano Spalletti di guidare la squadra verso la qualificazione in Champions League, che si è fatta complicata nelle ultime settimane, sfruttando al meglio la rosa, soprattutto i nuovi acquisti fin qui anonimi e affrontando al meglio, data la sua lunga esperienza, le grandi pressioni, gli ostacoli e le tante sfide che la squadra più blasonata d'Italia comporta.L'allenatore toscano ha accettato un contratto di otto mesi con rinnovo automatico in caso di piazzamento tra le prime 4.Dal 4-3-3 dello scudetto con il Napoli, al suo 4-2-3-1 già visto con la Roma.Una ventata d'aria fresca che potrebbe valorizzare giocatori fin qui trascurati e modificare lo stile di gioco della Vecchia Signora.Di questo e altro parleremo in questa puntata!Diteci la vostra!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/+TYOn7FZAQwet7MAtINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=YmMyMTA2M2Y=TWITTER:https://twitter.com/RadioMDN?t=woKQltSFRUTw9qibbRZaJA&s=09
Tra tropici e deserto, come è arrivato un italiano a far da guida in luoghi unici come Uluru, il cuore dell'Australia, e il Kakadu National Park? Mattia Morelli ci racconta la sua storia.
Il Governo sta valutando modifiche alla norma sulla tassazione dei dividendi prevista in manovra, che aumenta l'imposizione sugli utili distribuiti per partecipazioni inferiori al 10%. Tra le ipotesi allo studio figurano l'esclusione delle società quotate da Piazza Affari, l'abbassamento della soglia dal 10% al 5% e l'introduzione di un vincolo di mantenimento delle quote per almeno un anno. L'articolo 18 della legge di bilancio, al centro delle polemiche, dovrebbe essere rivisto in Parlamento, con l'obiettivo di garantire coperture alternative ai 2,86 miliardi di maggiori entrate previsti in tre anni. La misura nasce per recepire la sentenza della Corte di giustizia UE che ha condannato l'Italia a un rimborso miliardario alle banche. Confrontando le regole europee, il Mef ha notato che la soglia di partecipazione per beneficiare dell'esenzione oscilla altrove tra il 5% e il 10%, e ora valuta di allinearsi ai livelli più bassi. Escludere le quotate mira anche a non penalizzare il mercato dei capitali, già in difficoltà e oggetto di riforma con il nuovo Testo unico della finanza. Ne parliamo con Stefano Firpo, direttore generale di Assonime.Amazon, oggi l'annuncio ufficiale dei primi 14.000 esuberiAmazon ha ufficializzato un taglio di 14.000 posti di lavoro, concentrato nella struttura amministrativa e non tra operai o addetti alle consegne. La misura punta a ridurre la burocrazia e a reinvestire in settori strategici come intelligenza artificiale e automazione.Secondo indiscrezioni, l'azienda mira a sostituire oltre mezzo milione di lavoratori con robot e sistemi di AI entro il 2033, riducendo i costi e aumentando l'efficienza. Oggi Amazon impiega 1,55 milioni di persone nel mondo, di cui 19.000 in Italia, e continua a registrare risultati economici record nonostante i tagli.Il caso rappresenta un segnale del cambiamento profondo portato dall'intelligenza artificiale, che non si limita a sostituire mansioni, ma sta ridefinendo la natura stessa del lavoro umano. Il commento è di Guido Di Fraia, Fondatore di IULM AI Lab e membro del board innovazione di IULM con delega all'AI
Cette semaine, on essaie de raconter des choses profondes et pénétrantes, avec un succès mitigé. Après tout, intellos relax nous sommes, intellos relax nous restons… Pour écouter le 5ème Quarts d'Heure, abonnez-vous à Supercast comme ceci : https://4quartsdheure.supercast.com/Abonnez-vous à 4 Quarts d'Heure sur votre plateforme préférée : https://tr.ee/MEaR8W9S9GRegardez-nous sur YouTube !Les ups et les downs :Le down de Louise : la crise des radios communautaires Le up de Camille Lolo : Sex & The City, Love is Blind et Le down de Camille Diao : ne pas savoir dire non Le up d'Alix : l'émission les Traîtres Dans cet épisode on parle de ça :Camille Diao sur insta C'est ce soir sur France 5Tapage sur France Inter Le podcast KinkLa Paris Electronic WeekDouble Tap, l'émission de Louise sur RinseMaiden Voyage, l'émission de Kiala Ogawa La radio anglaise NTSLa radio ghanéenne Okoro La radio bolivienne Deseo La radio mexicaine NopalLe film Une bataille après l'autre Les lives d'Oceane sur Love is BlindL'appli The Pattern Suivez-nous sur Instagram :4 Quarts d'Heure : @4quartsdheureLouise : @petrouchka_Alix : @alixmrtnCamille : @camille.lorente Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti.Tra il 2014 e il 2023 gli incidenti che hanno coinvolto ciclisti sono stati oltre 164 mila. I morti sono circa tremila e i feriti più di 150 mila. Il trend è in aumento perché è aumentato l'uso della bicicletta. Il tutto è stato riportato da Paolo Bozzuto, docente del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico, che insieme ad altri due ricercatori, ha curato un dossier al riguardo dal titolo: l'Atlante italiano dei morti (e dei feriti gravi) in bicicletta.
In questo episodio parlo di una delle fatiche più grandi dei genitori: quella che non si vede, ma che decide i toni della nostra voce e la qualità dei momenti con i nostri figli.Quella che arriva quando siamo stanchi, svuotati, sempre di corsa — e finiamo per reagire con durezza anche se non vorremmo.Tra ironia e verità, racconto perché la fatica non è un fallimento ma un segnale, e come possiamo imparare a non farla ricadere su chi amiamo.Un episodio per chi si sente al limite, per chi cerca respiro e per chi vuole ricordarsi che non serve essere perfetti: serve solo restare umani.
Tra poche ore il #milan va a #bergamo per sfidare l' #atalanta di #juric . Max #allegri conferma i (pochi) titolari delle ultime, con #tomori che prende il posto di de #winterDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Magneti superconduttori che sembrano sculture tridimensionali, grandi come autobus ma costruiti con una precisione da orologeria svizzera. Sono il cuore degli Stellarator, macchine per la fusione nucleare capaci di contenere il plasma di idrogeno a 200 milioni di gradi in modo molto più naturale, semplice e stabile dei Tokamak oggi sperimentati in tutto il mondo, ma molto più difficili da costruire. Ed è qui che punta a inserirsi Renaissance Fusion, start-up in rapida crescita grazie a un pacchetto di idee brevettate mirate a semplificare drasticamente la realizzazione di queste macchine concepite già negli anni '50, ma molto meno studiate nella pratica per l'estrema difficoltà di realizzazione. Tra i brevetti più importanti, un concept radicalmente innovativo per realizzare magneti superconduttori sofisticati in modo molto più semplice, con un processo che ricorda la serigrafia. Ne parliamo ancora con Francesco Volpe, fisico e fondatore e CTO di Renaissance Fusion.
Si chiama Stellarator ed è uno dei primissimi concept su cui si punta, fin dagli anni '50, per produrre energia con la fusione nucleare. Teoricamente molto più stabili e facili da gestire di quanto non siano i Tokamak - le macchine a fusione su cui si lavora principalmente da anni, tra cui il grande esperimento ITER - gli Stellarator sono però molto più difficili da costruire. Alcune novità tecnologiche recenti - dall'intelligenza artificiale ai superconduttori ad alta temperatura - hanno però riaperto la strada verso lo Stellarator e altri design alternativi, portando alla nascita di start-up in tutto il mondo che li stanno studiando e sperimentando. Tra queste c'è Renaissance Fusion, che recentemente ha acquisito una start-up pisana segnando così la nascita di una filiale italiana. Renaissance Fusion, oggi una realtà con più di 100 dipendenti, ha studiato come semplificare drasticamente la costruzione degli Stellarator. Nel corso di due puntate, cercheremo di capire di più di queste macchine straordinarie, con l'aiuto di Francesco Volpe, fisico e fondatore e CTO di Renaissance Fusion.
Sofia VillanoIl "divino" Guido Reni In occasione del 450° anniversario della nascita,l'esposizione presenta un nucleo di opere che documenta l'apprezzamento della corte sabauda, fin dalla nascita delle collezioni ducali e nel corso dei secoli, tra il Seicento e l'Ottocento, per l'arte di Guido Reni. Per la prima volta, dopo un complesso intervento di restauro, viene presentata la pala raffigurante l'Assunzione della Vergine, riscoperta nella chiesa parrocchiale di Abbadia Alpina, frazione di Pinerolo (TO), testimonianza della prima attività romana dell'artista. A cura di Annamaria Bava e Sofia Villano.Fino al 18 gennaio 2026, nello Spazio Scoperte dei Musei Reali di Torino, al secondo piano della Galleria Sabauda, la mostra Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte rende omaggio al pittore emiliano, in occasione dei 450 anni dalla sua nascita. La rassegna, curata da Annamaria Bava e Sofia Villano, presenta oltre venti opere tra dipinti, disegni e incisioni che documentano le diverse fasi della carriera del pittore, dagli anni giovanili alla piena maturità. Al nucleo di opere provenienti dalle collezioni dei Musei Reali, si aggiungono tre significativi prestiti dal territorio piemontese e dal Musée des Augustins di Tolosa.L'esposizione illustra l'apprezzamento della corte sabauda, fin dalla nascita delle collezioni ducali, per la pittura classicista bolognese e nello specifico per l'arte di Guido Reni (1575-1642), che già i suoi contemporanei chiamavano “il divino Guido”. Lo stile di Guido Reni, composto e luminoso, incentrato sull'armonia delle forme e sulla celebrazione di una bellezza ideale desunta dai modelli scultorei dell'antichità e dall'arte sublime dei grandi maestri del Rinascimento, doveva essere particolarmente congeniale alla ricerca di maestosità ed eleganza nella progettazione della decorazione e dell'arredo delle residenze sabaude e degli altari di corte. Il percorso espositivo si apre con le opere del maestro entrate nelle collezioni ducali nel Seicento; tra queste, le due versioni di Marsia scorticato da Apollo: quella originariamente collocata nella “Camera delle Muse” del Palazzo Ducale, successivamente requisita dalle truppe napoleoniche nel 1799 e attualmente al Musée des Augustins di Tolosa, e la sua replica seicentesca conservata nella Galleria Sabauda. L'invenzione si distingue per la forza con cui Guido Reni traduce in immagine un celebre episodio tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, ovvero la punizione inflitta da Apollo al satiro Marsia, colpevole di aver osato sfidarlo in una gara musicale. La composizione è dominata dalla figura idealizzata di Apollo, incarnazione della bellezza classica e della razionalità divina, in netto contrasto con il corpo martoriato e il volto straziato di Marsia, simbolo della tracotanza punita.Oltre che per la sua forza visiva, il dipinto si segnala per il valore simbolico: la vittoria dell'intelletto e dell'armonia apollinea sulla brutalità e sull'eccesso, un tema caro alla cultura dell'epoca e in linea con le riflessioni che dovevano svolgersi nell'Accademia romana dei Desiosi, fondata dal cardinale Maurizio di Savoia, che ricevette in dono l'opera originale dal cardinale Alessandro d'Este per legato testamentario.Appassionato mecenate e raffinato collezionista, il principe cardinale Maurizio di Savoia, soggiornò per lunghi periodi a Roma, dove ebbe modo di frequentare gli ambienti culturali della corte di papa Urbano VIII Barberini. Grande estimatore della pittura classicista, a lui si devono importanti commissioni ad artisti bolognesi, spesso legate a sofisticate e complesse scene allegoriche.Alla committenza del prelato sabaudo si può far risalire la tela con San Maurizio che riceve la palma del martirio, proveniente dal Santuario di Santa Maria dei Laghi di Avigliana (TO), luogo di antica devozione mariana e meta di pellegrinaggi, sostenuto dai Savoia con doni e offerte nel corso del Seicento come strumento di legittimazione religiosa e politica. L'impianto figurativo vede San Maurizio al centro della scena, in uniforme da legionario romano, con il volto circondato da un'aura luminosa che ne sottolinea la santità. Deposta la spada ai suoi piedi, riceve la palma del martirio da un cherubino, mentre sullo sfondo si scorge la drammatica battaglia della legione tebana da lui guidata. Nel percorso artistico di Guido Reni, il San Maurizio si colloca negli anni 1615 - 1618, in un momento di transizione nel linguaggio del maestro, dal rigore classicista del periodo precedente verso una pittura più morbida e pastosa. Un piccolo olio su rame che ritrae un'allegoria della Fama, caratterizzato da una grande raffinatezza cromatica e formale, apparteneva invece agli averi personali della duchessa di Savoia Cristina di Francia, vedova di Vittorio Amedeo I, che forse lo aveva ricevuto in dono alla fine del 1638 dal marchese Filippo San Martino d'Agliè, suo intimo consigliere. Considerata opera autografa di Guido Reni nei primi inventari e cataloghi a stampa della Reale Galleria di Torino, La Fama sembrerebbe piuttosto attribuibile alla mano di Giovanni Giacomo Sementi, collaboratore del maestro bolognese. Altre importanti tele di Guido Reni appartenevano alle raccolte di pittura del principe Eugenio di Savoia Soissons, abilissimo stratega, comandante in capo dell'esercito asburgico, ma anche raffinato bibliofilo e collezionista di opere d'arte, tra cui alte testimonianze della pittura bolognese di gusto classicista, conservate nelle sue dimore viennesi, il Palazzo di Città e la magnifica residenza extraurbana del Belvedere. Tra i dipinti confluiti nelle collezioni reali dopo la sua morte, grazie all'acquisto di re Carlo Emanuele III, e tuttora esposte in Galleria Sabauda, spiccano il San Giovanni Battista, capolavoro della tarda maturità dell'artista, il San Girolamo, collocabile anch'esso all'ultimo periodo della sua produzione e la Morte di Lucrezia, tema particolarmente frequentato dal pittore.Giunge, invece, dalle raccolte del ramo cadetto dei Savoia Carignano e viene trasferito nel Palazzo Reale di Torino nel 1831 per volere del re Carlo Alberto, il quadro raffigurante una Lotta tra amorini e putti baccanti. L'opera è considerata una seconda versione, verosimilmente autografa, della tela di analogo soggetto eseguita da Guido Reni per il marchese Ludovico Facchinetti di Bologna, oggi conservata alla Galleria Doria Pamphilj di Roma. Una parte della rassegna è dedicata a significativi esempi dell'attività incisoria di Guido Reni appartenenti al fondo di grafica della Galleria Sabauda, come una Madonna con Bambino e san Giovannino e una Sacra famiglia con due angeli in volo, composizioni ariose, di grande eleganza formale e dal segno sicuro e leggero, colme di un sentimento di devozione e tenerezza. I legami del maestro con l'editoria sono documentati dai Dissegni degl'apparati fatti in Bologna per la venuta di N.S. Papa Clemente VIII l'anno MDXCVIII intagliati da Guido Reni, pubblicati per la prima volta a Bologna nel 1598 da Vittorio Benacci, e di cui la Galleria Sabauda conserva il frontespizio e nove tavole dell'edizione senza data stampata sempre a Bologna presso Gioseffo Longhi.A questi fogli, si aggiungono due raffinati disegni a carboncino e pietra rossa attribuiti a Guido Reni presenti nelle raccolte della Biblioteca Reale: uno Studio per una testa di frate in estasi e uno Studio di testa di giovane donna avente sul verso Studi di mani, che mostrano la straordinaria maestria e inventiva del pittore per il tratto delicato, attento alla grazia delle espressioni, all'equilibrio delle proporzioni e alla resa morbida e sfumata del chiaroscuro. La mostra si completa con l'esposizione della maestosa pala raffigurante l'Assunzione della Vergine, appena riscoperta nella chiesa parrocchiale di Abbadia Alpina, frazione di Pinerolo (TO). La presenza del dipinto di Guido Reni fin dall'inizio del Seicento nell'antica e ricchissima abbazia benedettina intitolata a Santa Maria, riedificata nel XVIII secolo e oggi chiesa parrocchiale di San Verano, dà conto di un episodio di committenza di grande interesse. La tela giunse in Piemonte grazie al desiderio dell'abate Ruggero Tritonio di omaggiare la chiesa, di cui nel 1589 era divenuto abate commendatario, abbellendola con l'invio da Roma di un'opera appositamente richiesta a Guido Reni e da lui realizzata tra il 1605 e il 1606.Il dipinto viene esposto al pubblico per la prima volta dopo un complesso intervento di restauro, eseguito dal Laboratorio di Cesare Pagliero sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Diocesi di Pinerolo. La tela costituisce un tassello importante della fortuna del maestro emiliano sul territorio piemontese e documenta una preziosa testimonianza della prima attività romana dell'artista, quando il giovane pittore entra in contatto anche con la moderna pittura di Caravaggio. IL “DIVINO” GUIDO RENI NELLE COLLEZIONI SABAUDE E SUGLI ALTARI DEL PIEMONTETorino, Musei Reali, Galleria Sabauda | Spazio Scoperte (Piazzetta Reale, 1)11 ottobre 2025 – 18 gennaio 2026Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Enrico Bruschi"Riflessi inversi"Nella mente di Mariù PascoliMaschietto Editorewww.maschiettoeditore.comÈ morto davvero l'unico poeta di casa Pascoli?Una salma scomoda. Una sorella indomita. Una verità a cui non si vuole e non si può dare ascolto.Quando Giovanni Pascoli muore, non lascia solo un'eredità poetica. Lascia a sua sorella Maria una promessa da mantenere: tumularlo nell'unico posto dove sia mai stato felice. In un'Italia che non perdona le donne che osano sfidare il potere, Maria, detta Mariù — sola, ostinata, coraggiosa — si trasforma in un'Antigone moderna, pronta a tutto pur di dare compimento alla volontà estrema del fratello.Tra ostacoli, silenzi e verità taciute, il suo viaggio di soli tre giorni con il feretro si trasforma in un confronto serrato con i fantasmi della cultura ufficiale, della politica, della famiglia. Ma soprattutto con i lati più oscuri e controversi del legame che per decenni ha unito due anime inseparabili, la relazione più misteriosa e discussa della letteratura italiana.Una storia avvincente. Un mistero letterario. Un romanzo potente sul coraggio femminile, i silenzi e i segreti che condizionano i rapporti famigliari e la ricerca della verità.Enrico Bruschi, nato ad Ancona, vive e lavora da oltre venti anni a Milano. Si occupa di comunicazione d'impresa e per qualche anno ha gestito uno storico ristorante milanese. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo, La Sottomissione. Con lo scoppio della Pandemia ha collaborato con gli Ospedali di Lodi e Codogno, dove ha raccolto le testimonianze degli straordinari medici del Reparto di Terapia Intensiva che sono diventate un libro. Oltre alla cucina è appassionato di architettura e arte contemporanea, cura un blog dove pubblica storie di cibo e di persone.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
"È il momento della massima pressione, perché è l'unico modo per far cambiare idea a Putin, portarlo al tavolo e fermare le uccisioni". Lo ha dichiarato oggi il premier britannico Keir Starmer in apertura del vertice dei Volenterosi. Tra le priorità dei prossimi due mesi, Starmer ha indicato la rimozione del petrolio e del gas russi dal mercato globale, lo sblocco dei beni sovrani di Mosca per finanziare la difesa ucraina, il rafforzamento della difesa aerea e delle infrastrutture energetiche di Kiev e il mantenimento della pressione militare attraverso capacità a lungo raggio. Ne parliamo con Tiziana Prezzo, corrispondente Sky Tg24 da Londra, l'ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, presidente della Nato College Foundation, e con Pietro Batacchi, direttore di Rivista Italiana Difesa.
Negli ultimi decenni, il tasso di natalità nel nostro Paese è diminuito in modo costante, l'Istat ha rilevato come nell'ultimo anno il numero medio di figli per donna abbia raggiunto il minimo storico.Tra gli esperti si dibatte ormai da anni sulle cause, economiche e sociali del fenomeno ma noi oggi vogliamo interpellare i nostri ascoltatori.
Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Una delle prigioni più pericolose al mondo è il Cecot (Centro di Confinamento del Terrorismo), cioè il carcere di massima sicurezza a Tecoluca in El Salvador, fortemente voluto dal presidente Bukele. Si tratta di una delle prigioni più grandi dell'America Latina: qui vi finiscono, per volere dell'amministrazione Trump, presunti gangster e migranti catturati negli USA. Tra questi c'è Kilmar Ábrego García, un giovane salvadoregno ingiustamente incarcerato. Ma come c'è finito un innocente in una delle carceri più dure al mondo? E com'è la vita all'interno del Centro di Confinamento del Terrorismo? In questo video vedremo com'è fatta la super prigione di Cecot in America Latina, capiremo com'è vivere in una delle mega-carceri più pericolose al mondo e vi racconteremo la storia di Kilmar Ábrego García. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices