Una palestra di pensiero nata per demistificare il lavoro in ufficio. SPOILER: in questo podcast NON troverete: - l'ultima tecnica vegetale per dividere un lavoro in task e sottotask, fino ad arrivare agli atomi; - perle di saggezza orientale su come ordinare la cancelleria affinché risuoni con l'ospite della prossima call; - note nostalgiche su "come si stava bene quando c'era la pausa caffè". Perché la verità è una sola: la moka fatta a casa è meglio del caffè alle macchinette.
Dove nascono le idee migliori, in ufficio o al supermercato? Fabiola Gianotti, Franco Battiato e Albert Einstein mi aiuteranno a parlare di una scomoda verità: l'immersione prolungata in ufficio, 40 ora settimana tutto l'anno, non produce un sano contagio delle idee, quanto l'inquinamento delle idee.
Ho scomodato il potere occulto dell'aritmetica che ho imparato alla scuola elementare per rispondere a questa domanda: quanto ci costa in termini di tempo andare in ufficio tutti i giorni? Fidatevi, molto di più di quello che pensate. Ma state tranquilli: della matematica mi sono occupato io, a voi basterà ascoltare!
Siamo sicuri che la scrivania di un open space sia la soluzione di lavoro migliore per qualsiasi persona e per qualsiasi compito? Senza dimenticare che c'è chi trova ispirazione in piedi davanti alla macchinetta del caffè e chi ascoltando Nina Simone in cassa, mentre getta lo sguardo al pettirosso fuori dalla finestra. Perché la poesia sul lavoro è fondamentale, soprattutto quando si parla di contenuti.
Lavorare a distanza non sarà la panacea di tutti i mali ma potrà aiutarci a perdere qualche cattiva abitudine, come organizzare riunioni improvvisate o riunioni fiume. E forse, organizzando riunioni virtuali più efficaci, porteremo con noi una lezione per quando torneremo a guardarci negli occhi, in ufficio dietro a una scrivania. Un gran bel paradosso, non trovate?
Questa è la storia di come ho rivoluzionato la mia vita lavorativa eliminando le notifiche email dallo smartphone: la storia di come ho imparato a governare i flussi di lavoro, diventando padrone dei messaggi che invio e non più schiavo di quelli che ricevo.
Quando si lavora a distanza il confronto comunicare con gli altri è meno immediato e più difficile. Ma siamo così sicuri che il confronto continuo con i colleghi sia la chiave del buon lavoro?
Mi chiamo Edoardo, sono un homeworker e vi do il benvenuto nel mio podcast: un luogo in cui parlare non tanto di lavoro da casa, ma di come, da casa, si possa lavorare.