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Ti è mai capitato di chiederti perché diciamo "imbiancare" e non semplicemente "biancare"? O perché esiste il verbo "allargare" ma non "largare"?I verbi parasintetici sono un argomento che probabilmente non hai mai studiato a scuola, ma che usi tutti i giorni senza saperlo. Imparerai come si formano, come riconoscerli e, soprattutto, perché sono così importanti per arricchire il tuo italiano e parlare in modo più naturale e preciso. I VERBI PARASINTETICI: abbellire, irrobustire, arrossire... Che Cos'è un Verbo Parasintetico? I verbi parasintetici sono verbi che si formano aggiungendo contemporaneamente un prefisso all'inizio e un suffisso alla fine di una parola base, che può essere un nome o un aggettivo. La parola chiave è proprio "contemporaneamente": significa che né la parola con solo il prefisso, né la parola con solo il suffisso esistono in italiano. Entrambi gli elementi devono essere aggiunti insieme perché il verbo abbia senso. Facciamo un esempio pratico con il verbo "imbiancare": Partiamo dall'aggettivo "bianco" Aggiungiamo il prefisso "in-" (che diventa "im-" davanti a B) + il suffisso "-are" Otteniamo: imbiancare Ma attenzione! In italiano non esistono né "biancare" (solo suffisso) né "imbianco" come verbo (solo prefisso). Devono esserci entrambi! Ecco perché si chiama "parasintetico" – dal greco "para" (accanto) e "synthesis" (composizione): gli elementi si aggiungono insieme, accanto! Come Si Formano i Verbi Parasintetici? Pensa ai verbi parasintetici come a un panino completo: hai bisogno del pane sopra, del pane sotto e del ripieno in mezzo. Senza uno di questi elementi, non hai un panino completo! La formula è questa: PREFISSO + PAROLA BASE (nome o aggettivo) + SUFFISSO VERBALE (-are, -ire, -ificare) I Prefissi Più Comuni I prefissi più utilizzati nella formazione dei verbi parasintetici sono: a-: avvicinare, arrossare, abbellire in-/im-/il-/ir-: imbiancare, indebolire, illuminare, irrobustire (questo prefisso cambia forma come un camaleonte davanti a diverse lettere, ma rimane sempre lo stesso!) s-: spaventare, svenare, sbiancare dis-: disgelare ri-: riempire (anche se alcuni linguisti discutono ancora se sia davvero parasintetico) I Suffissi Più Frequenti I suffissi verbali che completano la formazione dei verbi parasintetici sono: -are: imbiancare, allargare, accorciare (il classico della prima coniugazione) -ire: arrossire, indebolire, impazzire (per chi preferisce la terza coniugazione) -ificare: identificare (il suffisso più elaborato della famiglia) Tipi di Verbi Parasintetici con Esempi Pratici I verbi parasintetici si possono classificare in diverse categorie in base al tipo di cambiamento o azione che indicano. Vediamoli in dettaglio con numerosi esempi! Verbi che Indicano un Cambiamento di Colore Questi verbi descrivono tutte le trasformazioni cromatiche possibili e immaginabili. Sono particolarmente utili per descrivere fenomeni naturali e cambiamenti fisici: Imbiancare (in- + bianco + -are) = diventare bianco o rendere qualcosa bianco "I miei capelli stanno iniziando a imbiancare." "Domani devo imbiancare le pareti della cucina." Arrossare/Arrossire (a- + rosso + -are/-ire) = diventare rosso "Maria arrossisce sempre quando le faccio un complimento!" Ingiallire (in- + giallo + -ire) = diventare giallo "Le pagine di questo vecchio libro sono ingiallite con il tempo." Annerire (a-/in- + nero + -ire) = diventare nero "Il fumo ha annerito il soffitto della cucina." Inverdire (in- + verde + -ire) = diventare verde "In primavera i prati inverdiscono rapidamente." Verbi che Indicano un Cambiamento di Dimensione Questi verbi sono utilissimi quando qualcosa è troppo grande, troppo piccolo, troppo lungo o troppo corto. Permettono di esprimere con precisione le modifiche dimensionali: Allargare (a- + largo + -are) = rendere più largo "Devo allargare questi pantaloni, sono troppo stretti!" Accorciare (a- + corto + -are) = rendere più corto "Il sarto ha accorciato la gonna di due centimetri." Allungare (a- + lungo + -are) = rendere più lungo "Puoi allungare il brodo con un po' d'acqua?" Rimpicciolire (ri- + piccolo + -ire) = rendere più piccolo "Questa giacca si è rimpicciolita in lavatrice!" Ingrandire (in- + grande + -ire) = rendere più grande "Potresti ingrandire questa foto? Non si vede bene." Verbi che Indicano un Cambiamento di Qualità o Stato Questa categoria comprende verbi per le trasformazioni più significative che riguardano caratteristiche fisiche, mentali o economiche: Indebolire (in- + debole + -ire) = rendere debole "L'influenza mi ha indebolito molto." Irrobustire (ir- + robusto + -ire) = rendere robusto "L'allenamento in palestra mi ha irrobustito." Abbellire (a- + bello + -ire) = rendere bello "Hanno abbellito la piazza con nuove fontane." Impazzire (in- + pazzo + -ire) = diventare pazzo "Sto impazzendo con tutti questi compiti da fare!" "I tifosi sono impazziti quando la squadra ha segnato!" Arricchire (a- + ricco + -ire) = rendere ricco "Leggere libri arricchisce la mente." "Si è arricchito vendendo immobili." Impoverire (in- + povero + -ire) = rendere povero "La crisi economica ha impoverito molte famiglie." Verbi che Indicano Movimenti o Azioni Specifiche Questi verbi descrivono azioni dinamiche che implicano spostamenti nello spazio o cambiamenti di posizione: Avvicinare (a- + vicino + -are) = rendere vicino, portare vicino "Avvicina la sedia al tavolo, per favore." Allontanare (a- + lontano + -are) = rendere lontano, portare lontano "Il cane ha allontanato il gatto dal giardino." Atterrare (a- + terra + -are) = toccare terra "L'aereo atterrerà tra dieci minuti." Affondare (a- + fondo + -are) = andare a fondo "Il Titanic affondò nell'Oceano Atlantico." Sbarcare (s- + barca + -are) = scendere dalla barca "I turisti sono sbarcati sul molo." Verbi che Indicano Emozioni o Stati Psicologici Questa categoria comprende verbi che esprimono stati emotivi intensi e le loro manifestazioni: Spaventare (s- + pavento [paura] + -are) = causare paura "Non spaventare il bambino con quelle storie!" Rattristare (r- + triste + -are) = rendere triste "Questa notizia mi ha rattristato molto." Inferocire (in- + feroce + -ire) = rendere feroce, arrabbiare molto "Il suo comportamento mi ha inferocito!" Come Riconoscere un Verbo Parasintetico Ecco il metodo infallibile per identificare un verbo parasintetico: togli mentalmente il prefisso o il suffisso dal verbo. Se la parola che rimane non esiste come verbo in italiano, hai trovato un verbo parasintetico! È come un gioco di detective linguistico. Esempio pratico: Imbiancare → Tolgo il prefisso e il suffisso → "biancare"Esiste "biancare"? NO! → È PARASINTETICO! Rileggere → Tolgo il prefisso → "leggere"Esiste "leggere"? SÌ! → NON è parasintetico Vedi? È semplicissimo! Basta applicare questa regola pratica e saprai sempre distinguere i verbi parasintetici dagli altri verbi. Curiosità Linguistiche sui Verbi Parasintetici La Forma Riflessiva Molti verbi parasintetici hanno anche una forma riflessiva. Ad esempio, "arrossare" diventa "arrossarsi", "avvicinare" diventa "avvicinarsi". La differenza è significativa: Forma transitiva: "Ho arrossato le guance del bambino" (io ho fatto diventare rosse le sue guance – quindi io → lui) Forma riflessiva: "Mi sono arrossato per l'imbarazzo" (io stesso sono diventato rosso – quindi io → io) Verbi Parasintetici Nascosti nel Linguaggio Quotidiano Alcuni verbi parasintetici sono così comuni che non ci rendiamo nemmeno conto che lo sono! Pensa a "atterrare" – lo senti ogni volta che prendi l'aereo negli annunci: "Signore e signori, stiamo per atterrare..." Eppure nessuno si è mai fermato a pensare: "Ma come mai non diciamo 'terrare'?" Perché non esiste! È un verbo parasintetico sotto copertura! Variazioni Dialettali In alcuni dialetti italiani esistono verbi parasintetici che non esistono nell'italiano standard. È come se ogni regione avesse i suoi superpoteri linguistici segreti! Questa ricchezza linguistica dimostra la creatività e la vitalità della lingua italiana in tutte le sue varianti regionali. Il Doppio Significato di "Imbiancare" Il verbo "imbiancare" è particolarmente interessante perché ha un doppio significato: Dipingere le pareti di bianco: "Domani devo imbiancare il salone." Diventare bianco (riferito ai capelli): "I miei capelli stanno iniziando a imbiancare." Questo dimostra la versatilità e la ricchezza semantica dei verbi parasintetici! Errori Comuni da Evitare Anche gli studenti avanzati commettono alcuni errori tipici quando usano i verbi parasintetici. Ecco i più comuni e come evitarli: Errore 1: Confondere Verbi Parasintetici con Verbi Prefissati Normali Questo è l'errore più frequente: Sbagliato: Pensare che "rivedere" sia parasintetico Corretto: "Rivedere" NON è parasintetico perché "vedere" esiste già come verbo! È solo un verbo con un prefisso aggiunto. È come pensare che una pizza con ingredienti extra sia un piatto completamente nuovo. No! È sempre una pizza, solo più riempita! Errore 2: Dimenticare che Servono ENTRAMBI gli Elementi Gli studenti spesso cercano di semplificare, ma l'italiano richiede sia il prefisso che il suffisso: Sbagliato: "Io bianco le pareti" Corretto: "Io imbianco le pareti" Ricorda il panino? Non puoi mangiare solo il pane o solo il ripieno! Dovete avere tutto insieme! Errore 3: Usare il Prefisso Sbagliato La creatività è bella, ma con i verbi dobbiamo essere precisi: Sbagliato: "Disbiancare" (quando si intende diventare bianco) Corretto: "Imbiancare"
Serenis è il tuo centro medico per il benessere fisico e mentale. Rispondi al questionario di Serenis per essere associato al terapeuta più adatto a te. Attraverso questo link puoi iniziare il percorso a prezzo agevolato, partendo da un colloquio conoscitivo gratuito. #advCoerenza narrativa vs coerenza identitaria: la differenza che ti cambia la vitaA volte non abbiamo paura di cambiare davvero.Abbiamo paura di non essere più riconoscibili, di deludere, di rompere la storia che gli altri si aspettano.In questo episodio parliamo di quella sottile ma potentissima differenza tra la coerenza che rassicura tutti… e quella che ti permette di stare bene con te.– Perché “restare coerente” può diventare una gabbia invisibile– La differenza tra coerenza narrativa e coerenza identitaria– Come capire se stai restando per integrità o per paura di deludere– Quando cambiare direzione non è fallire, ma finalmente ascoltarsi– Il coraggio di allinearti alla persona che sei oggi, non a quella che eri.Forse non sei incoerente.Forse stai solo crescendo.Se questo episodio ti è stato utile, condividilo e lascia una recensione.
This week, Richard Graves sits down with Lew Porchiazzo, Assistant Director for Strength & Conditioning for Olympic Sports at the University of Michigan. Lew brings more than 16 years of experience at one of the most successful athletic departments in the NCAA. His journey from a Division III football lineman to a leader shaping the development of athletes in softball, gymnastics, men's soccer and more, is filled with hard-earned lessons, humility, and an unwavering commitment to supporting people first. In this conversation, Lew dives into: • How to develop trust-driven relationships with athletes • What it truly takes to “raise the floor” of athletic performance • Why systems like Perch have changed the way Michigan trains • The realities of guiding young, ambitious athletes through strength, power, and conditioning programmes • The age-old question: How strong is strong enough? How fit is fit enough? Lew's philosophy blends evidence-based practice, a deep understanding of human behaviour, and a humility-first leadership style that resonates across the world of elite sport. In this episode, you will learn: * How Lew progressed from internships to a senior leadership role at Michigan—and what he learned along the way * Why treating athletes as humans first is central to unlocking performance * How Michigan individualises training across sports with vastly different demands * The process of integrating Perch velocity-based training and how it transformed athlete intent and coaching quality * How to use real-time data to adjust loads, manage fatigue, and protect athletes from themselves * When to stop chasing maximal strength and start focusing on raising the floor for performance * How to guide young athletes who want PBs every week without compromising long-term development * Why the most fulfilling moments in coaching come from watching athletes realise they're capable of more than they thought * Lew's leadership philosophy: vulnerability, authenticity, and serving others * The role of strength & conditioning in creating athletes who are not only powerful and robust—but durable and available About Lew Porchiazzo Lew Porchiazzo is the Assistant Director for Strength & Conditioning for Olympic Sports at the University of Michigan, where he has worked since 2009. He currently oversees physical development for a range of elite programmes including softball, women's gymnastics, and men's soccer. Lew began his career with internships at the United States Olympic & Paralympic Committee (USOPC) and Baylor University, before joining Michigan as a graduate assistant. Across 16+ years he has become a central leader within the department, known for his athlete-first approach, relationship-driven coaching style, and commitment to developing staff and students with authenticity and humility. His expertise spans strength training, power development, velocity-based training, long-term athlete development, and programme design across sports with widely different physical demands. Beyond the weight room, Lew is passionate about helping athletes grow as people—and maintaining a love of movement and training long after their competitive days are over. He occasionally even officiates weddings… but you'll have to listen to the episode to hear that story. FREE 7d SCIENCE FOR SPORT ACADEMY TRIAL SIGN UP NOW: https://bit.ly/SFSepisode241 Learn Quicker & More Effectively Optimise Your Athletes' Recovery Position Yourself As An Expert To Your Athletes And Naturally Improve Buy-In Reduce Your Athletes' Injury Ratese Save 100's Of Dollars A Year That Would Otherwise Be Spent On Books, Courses And More Improve Your Athletes' Performance Advance Forward In Your Career, Allowing You To Earn More Money And Work With Elite-Level Athletes Save Yourself The Stress & Worry Of Constantly Trying To Stay Up-To-Date With Sports Science Research
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Senti di sapere cosa vuoi cambiare e lo desideri davvero eppure c'è qualcosa che, inevitabilmente, ti riporta sempre indietro! Non è mancanza di forza di volontà e non nemmeno una questione di sole abitudini. Allora che cos'è? È che stai ancora scegliendo con le paure, le priorità e le etichette della tua vecchia identità. Ogni volta che provi a cambiare, quella parte di te cerca di proteggerti riportandoti verso ciò che è familiare, non verso ciò che è giusto per te oggi. E questo rende il cambiamento faticoso e difficile al punto che ti fa mollare. Ma c'è qualcosa che puoi fare, fin da subito, per smettere di restare bloccata e far brillare quella versione di te che tanto desideri e che è già pronta per una vita più autentica. Te lo racconto in questo episodio! Non te lo perdere!
Chiunque abbia superato la giovinezza può accertare del progressivo "decadimento" del linguaggio da parte della politica, ma anche dei giornali, e della stessa società civile. Perché oggi le parole sono diventate mezzi di offesa, di terrore o strumenti di minaccia? Risponde il giornalista Stefano Polli, che con Renato Vichi e Antonio Picasso, ha scritto il saggio "La diplomazia della rissa".
S5E13 Future of AI-Powered Consumer Insights with Trevor Sumner & Stan SthanunathanIn Season 5, Episode 13 of The Retail Razor Show, hosts Ricardo Belmar and Casey Golden tackle one of retail's biggest blind spots in consumer insights: the consumer sentiment gap. For decades, brands relied on surveys to understand shoppers. But what people say doesn't always match what they do.Enter AI-powered shopper insights!Joining the conversation are Trevor Sumner (CEO of i-Genie AI) and Stan Sthanunathan (Executive Chairman of i-Genie AI, former EVP at Unilever and VP at Coca-Cola). Together, they reveal how billions of unfiltered signals — from searches, reviews, and social posts — can be transformed into real-time, actionable consumer insights that reshape retail decision-making.What You'll Learn in This Episode:Why traditional consumer surveys are breaking downHow AI and natural language processing uncover real customer behaviorThe role of empathy vs sympathy in understanding consumersHow disruptor brands are reshaping competitive landscapesWhy augmented intelligence (AI + human insight) is the future of retail strategy and consumer insightsSubscribe to the Retail Razor Podcast Network: https://retailrazor.com/Subscribe to our Newsletter: https://retailrazor.substack.comSubscribe to our YouTube channel: https://bit.ly/RRShowYouTubeAbout our GuestsTrevor Sumner, CEO, i-Genie.AI - https://www.linkedin.com/in/trevorsumner/Trevor is a NYC-based entrepreneur, product and marketing executive and recognized startup advisor and angel. Trevor is the CEO at i-Genie.ai, the leading AI platform for consumer insights, revolutionizing an industry that had been dominated with antiquated survey methodologies by synthesizing tens of billions of searches, social and video posts, ratings and reviews and market data for industry leaders like Kenvue, Unilever, Coca-Cola, Bayer, Clorox and more.Previously, Mr. Sumner was Head of AI and Data Platform products for Raydiant, a leading VC-backed digital experience platform that is transforming over 250,000 digital touch points across 4,500 clients with AI, computer vision and data.Mr. Sumner came to Raydiant when it acquired Perch, a recognized leader in in-store Product Engagement Marketing, interactive retail displays and augmented reality, where Mr. SUmner served as CEO. Perch was named a Top Tech Company to Watch by Forbes, a Top 10 Retail Technology company by CIO Review and has won numerous Clio, Fast Company, Edison, Bloomberg and Digi awards.Stan Sthanunathan, Executive Chairman, i-Genie.AI - https://www.linkedin.com/in/stan-sthanunathan-1ab4035/Stan Sthanunathan joined Unilever in July 2013 as Executive Vice President of Consumer & Market Insights. As chief provocateur, he headed up the insights function globally based in London. He retired from Unilever on June 1, 2021.Post retirement he has started an AI/ML enabled company called i-Genie.AI focused on delivering near real time insights and ideas to help business identify Next Big Thing. Prior to joining Unilever, he was Vice President of Marketing Strategy & Insights for The Coca-Cola Company in Atlanta, heading up the function on a global basis.Stan co-authored a paper on Building an Insights Engine that was published in Harvard Business Review, Sept 2016. He has also co-authored a book titled AI for Marketing and Product Innovation.He was awarded Lifetime Achievement award at TMRE 2022 event.Chapters:00:00 Previews 01:23 Show Intro 04:43 The Consumer Sentiment Gap 05:37 Welcome Trevor Sumner & Stan Sthanunathan 06:30 Backgrounds of Trevor and Stan 09:11 Challenges in Understanding Consumers 16:58 The Evolution of Influencers 18:32 Limitations of Surveys and the Need for AI 25:46 Augmented Intelligence: AI + Human Insight 31:46 Challenges in CPG Innovation 33:02 Innovate: A Data-Driven Product 34:42 AI and Predictive Analytics 36:21 Democratizing Data Access 38:07 Mindset Shift for Rapid Actions 40:46 Adopting AI in CPG 48:16 Retailers and Data Utilization 52:59 Future of Brand Understanding 57:23 Conclusion and Contact Information 58:15 Show CloseMeet your hosts, helping you cut through the clutter in retail & retail tech:Ricardo Belmar is an NRF Top Retail Voices for 2025 & a RETHINK Retail Top Retail Expert from 2021 – 2025. Thinkers 360 has named him a Top 10 Retail, & AGI Thought Leader, a Top 50 Management, Transformation, & Careers Thought Leader, a Top 100 Digital Transformation & Agentic AI Thought Leader, plus a Top Digital Voice for 2024 and 2025. He is an advisory council member at George Mason University's Center for Retail Transformation, and the Retail Cloud Alliance. He was most recently the director partner marketing for retail & consumer goods in the Americas at Microsoft.Casey Golden, is CEO of Luxlock, a RETHINK Retail Top Retail Expert from 2023 - 2025, and a Retail Cloud Alliance advisory council member. Obsessed with the customer relationship between the brand and the consumer. After a career on the fashion and supply chain technology side of the business, now slaying franken-stacks and building retail tech! Currently, Casey is the North America Leader for Retail & Consumer Goods at CI&T.Includes music provided by imunobeats.com, featuring Overclocked, and E-Motive from the album Beat Hype, written by Heston Mimms, published by Imuno.
Oggi l'apertura è sulla crisi ucraina e la tattica di Zelensky, mentre con Angelo Paura andiamo in Australia dove va in onda una strage che fa tremare il mondo, quindi con Anna Guaita ci spostiamo in America per capire chi è l'autore della sparatoria alla Brown University, torniamo in Italia con l'inviata Michela Allegri e vediamo quali iniziative di sicurezza sono state prese dopo la strage australiana, con Laura Pace cambiamo tema e andiamo nello spazio per creare nuovi posti di lavoro, con Gloria Satta vi raccontiamo il successo americano di Rino Barillari, il King dei Parapazzi, e chiudiamo con la pagina di sport, prima con Massimo Boccucci che ha fatto i conti in tasca ai piloti di formula uno, quindi con l'imperdibile lunedì di Sorrentino la serie A di calcio raccontata con tagliente irriverenza
Quando arrivo alla parola seduzione, mi accorgo ogni volta di quanto questo tema venga maneggiato come fosse roba da romanzo rosa o da manuale di conquista da quattro soldi. In realtà, la seduzione è molto più antica, più sottile, più biologica di quanto vogliamo ammettere. È una forza che ci accompagna da sempre e che lavora nelle pieghe più intime della comunicazione umana, spesso molto prima che una parola venga pronunciata. In questo capitolo provo a prendere per mano chi ascolta e portarlo dietro le quinte di quel gioco silenzioso fatto di sguardi che durano un attimo di più, piccoli movimenti del corpo, distanze che si accorciano un passo alla volta, sorrisi che parlano una lingua tutta loro. Perché, al di là dei cliché che ci hanno raccontato, la seduzione è soprattutto un dialogo non verbale. Una danza, dove ogni gesto ha un senso e ogni variazione minima può aprire o chiudere una porta. E così scopriremo insieme che la regia, nella maggior parte dei casi, appartiene alla donna, che l'uomo spesso naviga a vista sperando di interpretare correttamente i segnali, e che gran parte degli errori nasce proprio dal non saper leggere questo linguaggio antico come la specie. È un viaggio leggero e ironico, certo, ma anche profondamente umano. Perché capire la seduzione significa capire una parte essenziale delle nostre relazioni. E, in fin dei conti, capire un po' di più anche noi stessi.Buon ascolto!
Sei sempre occupato/a ma non stai andando da nessuna parte? In questo episodio scopri perché le to-do list tradizionali ti stanno sabotando e come costruire invece una Lista del Successo che genera risultati concreti. Dal problema della dispersione ai 5 blocchi invisibili che ti paralizzano, fino al framework pratico per passare dall'essere occupato all'essere finalmente efficace. _________
In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch'io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch'io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
durée : 00:03:39 - La Chronique vin de Jérôme Gagnez - par : Jérôme Gagnez - Ce domaine est un vignoble engagé qui produit des vins et porte aussi un projet social fort. Vous aimez ce podcast ? Pour écouter tous les autres épisodes sans limite, rendez-vous sur Radio France.
Il congiuntivo ti fa impazzire? Non sai mai quando usarlo e quando no? Ti senti insicuro ogni volta che devi scegliere tra congiuntivo e indicativo? Beh, tranquillo, non sei solo! Il congiuntivo è il nemico numero uno di tutti gli stranieri che studiano l'italiano... e anche di molti italiani, a dire il vero! Perciò ho realizzato questa guida definitiva su quando va usato e quando invece no. Congiuntivo: Quando Usarlo e Quando Non Usarlo Parte 1: Quando Usare il Congiuntivo 1. Con i Verbi di OPINIONE nella Frase Principale Quando nella frase principale c'è un verbo che esprime un'opinione personale, nella frase secondaria devi usare il congiuntivo. Questi verbi sono, per esempio: pensare, credere, ritenere, supporre, immaginare. Esempi pratici: Penso che tu abbia ragione. (e non "hai") Credo che Marco sia già partito. (e non "è") Suppongo che loro vengano domani. (e non "vengono") Immagino che la festa finisca tardi. (e non "finisce") La regola è semplice: quando esprimi un pensiero soggettivo o un'opinione personale, il verbo della frase dipendente va al congiuntivo perché indica qualcosa di incerto, non verificato oggettivamente. 2. Con i Verbi di SPERANZA, AUGURIO e VOLONTÀ Quando esprimi una speranza, un augurio o una volontà, devi usare il congiuntivo nella frase secondaria. I verbi più comuni sono: sperare, augurare, desiderare, volere, preferire. Esempi pratici: Spero che tutto vada bene. (e non "va") Vi auguro che siate felici per sempre. (e non "siete") Voglio che voi studiate di più. (e non "studiate" indicativo) Preferisco che lei venga con noi. (e non "viene") Questi verbi esprimono un desiderio o una volontà che qualcosa accada, ma non è detto che accada davvero. Proprio per questo motivo di incertezza sul futuro, si usa il congiuntivo. 3. Con i Verbi di SENTIMENTO ed EMOZIONE Gioia, tristezza, paura, rabbia... tutte le emozioni richiedono il congiuntivo! I verbi tipici sono: essere felice/contento/triste, dispiacere, temere, avere paura. Esempi pratici: Sono felice che tu sia qui. (e non "sei") Mi dispiace che non possiate venire. (e non "potete") Temo che piova domani. (e non "piove") Ho paura che lui non capisca. (e non "capisce") Le emozioni sono reazioni soggettive a situazioni che non sono sotto il nostro controllo diretto. Per questo motivo, quando esprimiamo un sentimento riguardo a un'azione o situazione, usiamo il congiuntivo per sottolineare la natura soggettiva della nostra reazione emotiva. 4. Con i Verbi di DUBBIO Il dubbio e il congiuntivo sono migliori amici! Se nella frase principale c'è un verbo che esprime incertezza o dubbio, nella secondaria ci vuole il congiuntivo. I verbi più comuni sono: dubitare, non essere sicuro/certo. Esempi pratici: Dubito che lui dica la verità. (e non "dice") Non sono sicuro che questa sia la strada giusta. (e non "è") Non sono certa che loro arrivino in tempo. (e non "arrivano") Il dubbio rappresenta per definizione una mancanza di certezza, quindi è perfettamente logico che richieda il congiuntivo, il modo verbale che esprime proprio l'incertezza e la possibilità. 5. Con Molte Congiunzioni e Locuzioni che Esprimono IPOTESI, CONDIZIONE, CONCESSIONE Alcune parole "magiche" richiedono sempre il congiuntivo. Ecco le più importanti: Congiunzione/LocuzioneSignificatoEsempioaffinché / perché (scopo)con lo scopo cheTi chiamo affinché tu sappia la verità.purché / a patto che / a condizione chea condizione cheVengo, purché tu mi accompagni a casa.prima cheprima diDevo uscire prima che piova.senza chesenzaÈ uscito senza che io lo sapessi.nel caso in cui / qualoranel casoNel caso in cui tu abbia bisogno, chiamami.nonostante / benché / sebbenenonostanteNonostante faccia freddo, esco senza la giacca.a meno che / tranne cheeccetto seVengo, a meno che non piova. Queste congiunzioni introducono situazioni ipotetiche, condizionali o concessive, quindi richiedono sempre il congiuntivo per indicare che si tratta di eventi non ancora realizzati o comunque incerti. 6. Con Alcune Espressioni IMPERSONALI Le espressioni impersonali (quelle con "è" + aggettivo/sostantivo) richiedono quasi sempre il congiuntivo. Ecco le principali: È necessario/importante/essenziale che: È necessario che tu venga subito. È possibile/probabile/impossibile che: È probabile che loro siano in ritardo. È meglio/peggio che: È meglio che tu stia a casa. È bene/male che: È bene che voi sappiate la verità. È giusto/sbagliato che: È giusto che lui paghi per quello che ha fatto. È strano/raro/incredibile che: È strano che lui non abbia ancora chiamato. Può darsi/può essere che: Può darsi che io parta domani. Queste espressioni esprimono valutazioni soggettive, possibilità o necessità, e per questo richiedono il congiuntivo. Si tratta di giudizi o previsioni, non di fatti certi. 7. Con i Verbi di ATTESA e ASPETTATIVA Quando aspetti qualcosa o qualcuno, usa il congiuntivo! I verbi principali sono: aspettare, attendere, aspettarsi. Esempi pratici: Aspetto che tu finisca di studiare. (e non "finisci") Mi aspetto che lui arrivi presto. (e non "arriva") Attendiamo che voi ci diate una risposta. (e non "date") L'attesa implica sempre un elemento di incertezza su quando o se qualcosa accadrà, quindi si usa naturalmente il congiuntivo. 8. Con Alcuni Verbi IMPERSONALI Verbi come bastare, occorrere, servire, convenire, importare richiedono il congiuntivo: Esempi pratici: Basta che tu mi dica la verità. Occorre che voi siate puntuali. Non importa che lei venga o no. Conviene che partiamo presto. Serve che qualcuno mi aiuti. Questi verbi esprimono necessità, sufficienza o rilevanza, ma non certezza su ciò che accadrà, quindi richiedono il congiuntivo. 9. SUPERLATIVO + Pronome Relativo (Opinione Personale) Quando usi un superlativo seguito da un pronome relativo (che, cui) per esprimere un'opinione personale e soggettiva, devi usare il congiuntivo: Esempi pratici: È il film più bello che abbia mai visto. (CONGIUNTIVO) → È la mia opinione personale, soggettiva. È la persona più intelligente che conosca. (Mia opinione personale) È il ristorante migliore in cui abbia mai mangiato. (Valutazione soggettiva) È la cosa più strana che mi sia mai capitata. (Esperienza personale) In questo caso, il congiuntivo sottolinea che si tratta di una valutazione personale, non di un fatto oggettivo. Se invece parlassimo di un fatto oggettivo e misurabile, useremmo l'indicativo (es. "È la montagna più alta che esiste in Europa" - fatto geografico). Parte 2: Quando NON Usare il Congiuntivo (e Usare l'Indicativo) 1. Con i Verbi di CERTEZZA nella Frase Principale Quando nella frase principale c'è un verbo che esprime certezza, sicurezza o conoscenza oggettiva, nella frase secondaria devi usare l'indicativo. I verbi principali sono: sapere, essere sicuro/certo, conoscere, rendersi conto, accorgersi, notare, ricordare. Esempi pratici: Ricordo che ieri pioveva. (e non "piovesse") Mi sono accorto che tu hai ragione. (e non "abbia") Noto che sei stanco. (e non "tu sia stanco") So che la newsletter di LearnAmo è super utile. (e non "sia") Sono certo che domani faranno bel tempo. (e non "facciano") La regola è chiara: se esprimi certezza assoluta o conoscenza diretta di qualcosa, non c'è spazio per il dubbio, quindi si usa l'indicativo. 2. Con i Verbi di PERCEZIONE I verbi che esprimono una percezione sensoriale (quello che vedi, senti, ecc.) richiedono l'indicativo: vedere, sentire, ascoltare, toccare, percepire. Esempi pratici: Vedo che stai bene. (e non "tu stia") Sento che arrivano. (e non "arrivino") Ho sentito che Luigi si è sposato. (e non "si sia sposato") Percepisco che c'è qualcosa che non va. (e non "ci sia") ⚠️ ATTENZIONE! Se usi sembrare o parere, allora devi usare il congiuntivo: Mi sembra che tu sia stanco. ✓ Mi pare che lui abbia ragione. ✓ Perché questa differenza? Perché "vedere" e "sentire" indicano una percezione diretta e quindi certa, mentre "sembrare" e "parere" indicano un'impressione soggettiva, quindi incerta. 3. Con i Verbi di AFFERMAZIONE e DICHIARAZIONE Quando affermi o dichiari qualcosa con certezza, usa l'indicativo! I verbi tipici sono: dire, affermare, dichiarare, sostenere, riferire, raccontare, spiegare, confermare, giurare, promettere. Esempi pratici: Raccontavano che tu avevi torto. (e non "abbia") Lui afferma che l'esame è facile. (e non "sia") Confermo che domani vengono. (e non "vengano") Ti giuro che faccio il possibile. (e non "faccia") Mi ha detto che parte domani. (e non "parta") ⚠️ ATTENZIONE! Se questi verbi sono alla forma NEGATIVA, allora puoi usare il congiuntivo: Non dico che tu abbia torto. ✓ Non promettono che vengano. ✓ Non affermo che lui sia colpevole. ✓ La negazione introduce un elemento di dubbio o incertezza, quindi il congiuntivo diventa appropriato. 4. Dopo Espressioni Impersonali di CERTEZZA Alcune espressioni impersonali esprimono certezza e quindi richiedono l'indicativo: È vero/certo/sicuro che: È vero che Marco ha 30 anni. (e non "abbia") È chiaro/evidente/ovvio che: È chiaro che lui non capisce. (e non "capisca") ⚠️ ATTENZIONE! Quando queste espressioni diventano PERSONALI, devi usare il congiuntivo: Sono sicura che domani piova. ✓ (opinione personale) Siamo certi che tu abbia ragione. ✓ (certezza soggettiva) La differenza sta nel fatto che le espressioni impersonali ("è vero che...") presentano qualcosa come un fatto oggettivo, mentre le espressioni personali ("sono sicuro che...") esprimono una convinzione personale. 5. Con "Secondo me", "Per me", "A mio parere", "A mio avviso" Queste espressioni introducono un'opinione personale,
Prova a vincere con Unlock The Olympic Winter Games! Per non parlare dell'automobile. Sì, ovviamente è un retaggio del Ventennio, ma la cosa curiosa è che sia una parola nata in quel momento e che nonostante tutto si asopravvissuta fino ad oggi. E non è l'unica, tra l'altro! #CalcioBalilla #StoriaDelCalcioBalilla #Biliardino #StoriaDelBiliardino #Ventennio #VentennioFascista #StoriaDItalia #LinguaItaliana #ParoleDelVentennio #PropagandaFascista #StoriaEParole #CoseMoltoUmane #PodcastItalia #PodcastItaliano #CuriositàStoriche #CuriositaLinguistiche #GiochiDaBar #GiochiDaTavolo #Anni30 #MemoriaStorica Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ti è mai capitato di chiederti: "Dove sto andando?" "Questa è davvero la mia strada?" In questo episodio parliamo di visione e direzione: quello sguardo interiore che ti permette di capire chi sei e cosa vuoi davvero, soprattutto quando dentro c'è confusione o nebbia. Perché quando non hai una visione chiara, vivi in modalità reattiva: ti adatti, gestisci le urgenze, soddisfi le aspettative… e perdi pezzi di te. Una visione invece ti radica, ti orienta, ti motiva. E non nasce nella testa, ma nel cuore, nel silenzio, nelle domande che evitavi da tempo. Anche per me è stato così. Quando ho smesso di seguire "quello che si fa" e ho iniziato a chiedermi "cosa voglio davvero?" tutto è cambiato. In questo episodio ti accompagno dentro questa riflessione e ti racconto perché il periodo tra fine e inizio anno è il momento più potente per ritrovare la tua direzione. Ed è proprio questo che faremo nel workshop live del 28 dicembre, Trova la tua visione: ✨ 3 ore insieme ✨ journaling, visualizzazioni, domande potenti ✨ chiarezza su ciò che vuoi creare nel 2026 Questo momento tra fine anno e inizio anno è il più potente per farlo. Non serve stravolgere tutto. Ma serve avere un faro. E quel faro sei tu, quando ti ascolti davvero. Il 14 dicembre alle 21 il prezzo raddoppia. Se senti che è il tuo momento, puoi iscriverti qui: https://giusivalentini.com/trova-la-tua-visione/ 00:24 Come ho trovato la mia visione 03:22 Le domande fondamentali sulla direzione 07:59 Come ci sentiamo senza una visione 09:47 Trova risposte nel silenzio 12:19 Il faro: ascoltati davvero
Generative Bionics è il più grande spin-off dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ed è un'azienda specializzata nello sviluppo di robot umanoidi intelligenti. Questa settimana ha chiuso un round di finanziamento da €70 milioni, uno dei più grandi in Europa per il deep tech focalizzato su robot umanoidi. Nel frattempo, al NYSE è comparsa una statua di Satoshi Nakamoto, il misterioso fondatore di Bitcoin. Infine, Disney ha appena investito $1 miliardo in OpenAI e, come parte del deal, prevede di dare in licenza i suoi personaggi animati all'AI Sora per la generazione di video AI. Scopri di più su Walliance, la piattaforma per investire sul mercato immobiliare AVVISO | Walliance Group SpA è una società soggetta ad autorizzazione e vigilanza da parte di Banca d'Italia e Consob. Investire comporta sempre il rischio di perdita totale o parziale del capitale investito. Prima dell'adesione leggere la scheda contenente le informazioni chiave sull'investimento. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dal Vangelo secondo MatteoMentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
La lista convocati per la sfida contro l'Inter conferma, in casa Genoa, due recuperi come quelli di Frendrup e Grønbæk. Si fermano, però, Messias e Cuenca. Le ultime a 24 ore dalla sfida coli nerazzurri. Buoncalcioatutti!
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Il nuovo episodio con ospite Massimiliano Pierro, General Manager di Intent SpA, con esperienza ventennale effettuata su grandi multinazionali nell'erogazione di innovatività e servizi per il Public Sector ed i grandi Enti. Intent e' società di consulenza IT nella top 150 per dimensione e tra le poche a capitale dei soci fondatori, specializzata in soluzioni innovative per aziende private e pubbliche sui temi dell'AI, della Cyber Security oltre che sulla consulenza di processo e su ERP. Con 12 anni di storia, coinvolge 200 persone con € 15 milioni di aggregato nel 2024 e una Crescita media, a parte il 2020 anno covid, del 50% anno su anno, dal 2014 a oggi.C'è una domanda che ogni azienda e ogni ente pubblico dovrebbe farsi nel 2026: stiamo usando l'intelligenza artificiale per diventare più sicuri… o stiamo inconsapevolmente aprendo nuove porte agli attacchi?Perché oggi il punto non è “avere l'AI” o “comprare cyber”: il punto è avere una regia.Senza una visione d'insieme, la tecnologia diventa un costo, i sistemi restano frammentati e la sicurezza è un'illusione.In questo episodio di Inside Finance parliamo di AI, cybersecurity, NIS2 e di un tema ancora poco conosciuto ma decisivo: gli Small Language Model, modelli più leggeri e mirati che possono dare risposte immediate, ridurre consumi e portare ROI reale, invece di POC eterni.Entriamo nel cuore dei rischi: dagli attacchi che colpiscono la PA alla verità più scomoda di tutte — la maggior parte delle violazioni nasce dal codice stesso, dalle sue vulnerabilità stratificate nel tempo.Se vuoi capire cosa significa davvero “trasformazione digitale” nei prossimi anni — e da dove partire domani mattina per non improvvisare — questo episodio è per te. Conduce Vincenzo Marzetti, fondatore del podcast Inside Finance, per una conversazione che intreccia visione, esperienza e strategia. Questo episodio è una produzione Zero IN – Sharing Knowledge. Stiamo definendo le prossime personalità da intervistare o coinvolgere nelle tavole rotonde di Inside Finance.Se desideri proporre una segnalazione di reale rilevanza, puoi scrivere a segreteria@zeroin.it.Buon ascolto.
L'Aria che Tira (8/12/25)
Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X La vita umana sulla Terra è comparsa circa 14 miliardi di anni dopo la nascita dell'Universo con il Big Bang, ma dopo 2 miliardi di anni dalla sua origine l'Universo aveva già prodotto tutti gli elementi necessari alla vita. Ma perché c'è voluto così tanto? L'Universo ha avuto bisogno di alcune condizioni affinché la vita potesse svilupparsi e per entrare nel suo periodo di “fertilità”, la cosiddetta finestra cosmologica. Ma com'è nata la vita sulla Terra? E quali sono le condizioni giuste? In questo video, partendo dalle origini dell'Universo e ripercorrendo la storia del cosmo, vedremo quali sono le condizioni per la nascita della vita nell'Universo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Perché il Paese è uno dei maggiori esportatori di gas al mondo ma il costo dell'energia e delle bollette continua ad aumentare per milioni di famiglie? Ne parliamo con il professor Max Tani, con il quale affrontiamo anche il tema del costo del denaro.
Propaganda fatta male. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Un telefono, mille confronti impossibili e una realtà distorta. Con Pilar abbiamo parlato senza filtri del rapporto dei giovani con i social e di quanto quel bombardamento costante modifichi autostima, desideri, identità. Vuoi vedere l'episodio completo?
Amedeo Bologna"Alla locanda della stella rossa"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itUna storia fallita significa necessariamente una storia “sbagliata”? La Storia non è forse fatta da persone con i loro sentimenti, debolezze e fragilità?Torino, lunedì 10 agosto 2011. Lamberto Ricossi, il “Compagno Lamberto”, ha custodito per oltre trent'anni un covo brigatista, un covo “freddo”, ovvero mai utilizzato. Dopo lo smantellamento della colonna torinese delle BR, si era fatto carico di quell'alloggio, lo teneva in ordine, pagava le bollette. Si erano tutti dimenticati di lui ma il “Compagno Lamberto” era rimasto sempre in attesa di ordini, fedele al suo ruolo di addetto alla logistica, poco più di un fiancheggiatore. A custodire un qualcosa che non doveva più esistere, come l'ultimo soldato giapponese rimasto a presidiare un'isola. «All'inizio pensò che quella “dimenticanza” fosse un gran colpo di fortuna, ma poi, col passare del tempo, fu assalito da un pesantissimo senso di irrilevanza, dalla sensazione cioè di non contare e di non avere mai contato granché».Ma quel giorno d'estate il “Compagno Lamberto” entra nell'androne del palazzo di via Principi d'Acaja. È venuto il momento di chiudere. Anzi, di rimettere in moto la Storia. Si dirige in bagno, mette il tappo nello scarico della vasca e apre i rubinetti. Guarda l'acqua scrosciare e se ne va. L'alloggio si allaga, arrivano i vigili del fuoco, quindi la polizia. Il covo è scoperto. Il giorno dopo, il “Compagno Lamberto”, latitante fuori tempo massimo, prende l'auto, direzione Liguria, per raggiungere un posto chiamato la Locanda della Stella Rossa.Nel mentre, Brenno Bisanzi, compagno di gioventù di Lamberto, con il quale aveva frequentato l'istituto per periti chimici industriali “Luigi Casale” di Torino, stanco di una vita asfittica, decide di fuggire dai suoi fallimenti personali. A pochi giorni dal suo sessantesimo compleanno, imbocca una strada provinciale che lo porta nell'entroterra ligure, dalle parti di Ventimiglia, e tra tornanti, ulivi e muretti a secco, “dove il salmastro si sposa a umori di terra riarsa”, arriva in un posto chiamato la Locanda della Stella Rossa.Mentre al commissario Giacomo Cremona e al vicecommissario Massimo Glisenti i conti non tornano (perché far scoprire quel covo dopo tanti anni? Perché Lamberto Ricossi ha continuato ad occuparsi di quell'alloggio? Perché quella latitanza illogica e velleitaria?), il caso, o la misteriosa tendenza che certe storie hanno di ricongiungersi, porta i due vecchi compagni di scuola e di amicizia ad approdare in un posto davvero bizzarro, popolato da personaggi altrettanto bizzarri: un oste che pare un pirata in disarmo, un pittore chiamato Modì, un'affascinante pianista jazz, un Passeur. “Un luogo ad alta densità di storie andate in malora”, una vera e propria comunità di allegri falliti, dove ci si faceva beffe del destino con ironia e leggerezza, perché la Locanda della Stella Rossa, più che un luogo fisico, è una condizione mentale. Esistenze che un tempo avevano sognato di cambiare il mondo ed ora erano finite in un limbo, oppure costrette a fare i conti con la memoria. I loro percorsi andranno ad incrociarsi con quelli di una giovane giornalista free lance (nonché musicista), di un libraio di altri tempi, di un ex brigatista fuggito in Francia, di un ex infiltrato, di un commissario dal passato ambiguo.Passato e presente si specchiano, si rincorrono e si interrogano in un romanzo che alterna suspense e introspezione, thriller psicologico e racconto di un'epoca, realismo e lirismo.Spiega Amedeo Bologna: «Quando fatti e vicende vissute in prima persona si allontanano dal presente per entrare nella Storia con la esse maiuscola, ci si rende conto di come il passaggio dai ricordi ai “manuali” comporti spesso la drastica bipartizione tra buoni e cattivi, santi e demoni, vittime innocenti e carnefici, azzerando la complessità di quanto accaduto. L'argomento centrale del romanzo è proprio la rivisitazione dei tanti e diversi universi che avevano animato il periodo più che decennale del così detto “Sessantotto” per recuperare l'umanità dei personaggi che ne avevano fatto parte e che, a mio avviso, andavano sottratti alla visione manichea che, trascurando le complessità di quel lontano e complicato periodo, ne alteravano il senso. “La Locanda della Stella Rossa” è il luogo immaginato per ospitare proprio gli sconfitti di quelle vicende, mai comunque piegati alla marginalità a cui il trascorrere del tempo vorrebbe destinarli. E in quel luogo particolare e discosto si intrecciano i destini di persone la cui vita è stata segnata da quei lontani eventi… In parte si tratta di vicende da me vissute in prima persona, in parte in modo indiretto, ma anche del tutto inventate, com'è normale nella stesura di qualsiasi romanzo che non sia dichiaratamente un'autobiografia». Amedeo Bologna, a partire dal 1998, con il racconto Settenni, ha iniziato a pubblicare presso piccoli editori operanti in Valle d'Aosta. Oltre ai racconti editi in Patate e champagne, Nera Baltea, Joà, Voci da una collezione, con Edizioni Vida sono anche usciti due suoi romanzi: Il gatto di Majakovskij nel 2014 e Il suono di una mano sola nel 2016. Suoi racconti sono inoltre presenti nelle antologie di Neos Edizioni Natale in Valle d'Aosta (2021), Natale in Valle d'Aosta. Racconti sul filo dell'acqua (2022) e Natale in Valle d'Aosta. Quindici storie fra leggende e tradizioni (2024, di cui è anche curatore, insieme a Carlotta Marricco).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Scopri 3 ETF a ZERO COMMISSIONI su Cui Investire: https://bit.ly/3Huy2HN----Cosa serve per vivere di rendita?Quando e come puoi farcela?Basta una cifra per vivere di rendita? Mezzo milione di euro bastano?Per vivere di rendita la domanda da farsi non è relativa alla cifra, ma a ben altre cose...Nello specifico vedremo:Quanti soldi servono per vivere di rendita?La 4% ruleFacciamo un esempioBisogna essere più prudentiI 3 fattori fondamentaliServe un portafoglio diversificato1. L'integrazione parziale2. L'integrazione della pensione3. Sostituzione totaleCi sono però 3 ostacoli...Cosa ne pensi?--- Prenota una sessione gratuita con il team di Affari Miei, ti guideremo nella scelta delle soluzioni più adatte a te: https://bit.ly/3ZHtAg2—
Ad Amici In Affitto con La Marghe e Maxi B, oggi abbiamo ospite il numerologo più richiesto del momento. Mattia Casarin.Voi ci date la data di nascita della persona a cui volete fare un regalo e lui saprà dirvi il regalo perfetto.Perché i numeri, non mentono.Buon ascolto.
Una puntata assolutamente fuori controllo. Pierpaolo, Alessio e Francesco tornano ai microfoni per una live "speciale" che spazia dall'economia all'assurdo.Mentre Alessio confessa di aver addestrato un'IA con le foto dei redattori (Giordana inclusa...), cerchiamo di capire se Netflix stia davvero per comprare Warner Bros e che fine farà la divisione gaming. Tra un'analisi finanziaria e l'altra, c'è tempo per sparlare dell'invecchiamento di Leonardo DiCaprio, dei ritocchini estetici di Zac Efron e degli stipendi assurdi del cast di Stranger Things.Ah, e parliamo anche di cani radioattivi blu. Perché no?In questa puntata:Il calendario sexy dei redattori (forse)Alessio e l'ossessione per l'AI generativaNetflix vs Paramount: guerra tra titaniHollywood: botox, filler e rimpiantiCronaca bizzarra da ChernobylAscolta ora il delirio organizzato de Il Cortocircuito!
Fluent Fiction - Italian: An Unexpected Christmas Connection in Roma Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.com/it/episode/2025-12-09-08-38-20-it Story Transcript:It: La sera era fredda a Roma.En: The evening was cold in Roma.It: Le luci natalizie brillavano sopra la Fontana di Trevi, riflettendosi nell'acqua chiara.En: The Christmas lights shone above the Fontana di Trevi, reflecting in the clear water.It: Il profumo di caldarroste si diffondeva nell'aria fredda.En: The aroma of roasted chestnuts wafted through the cold air.It: Matteo camminava lentamente intorno alla fontana, la sua macchina fotografica appesa al collo.En: Matteo walked slowly around the fountain, his camera hanging around his neck.It: Cercava disperatamente un'immagine che mostrasse il vero spirito del Natale, ma si sentiva distante dal calore delle festività.En: He was desperately searching for an image that captured the true spirit of Christmas, but he felt distant from the warmth of the festivities.It: Livia, con il cappotto avvolto strettamente intorno a sé, sedeva sul bordo della fontana, i pensieri pieni di stress per il suo progetto d'arte.En: Livia, with her coat wrapped tightly around her, sat on the edge of the fountain, her thoughts filled with stress about her art project.It: Era lì non solo per distrarsi, ma per ritrovare un po' di pace.En: She was there not just to distract herself, but to find some peace.It: Gli esami e le aspettative della famiglia la circondavano come gli spessi muri di un labirinto.En: Exams and family expectations surrounded her like the thick walls of a labyrinth.It: Mentre Matteo scattava foto dei turisti che lanciavano monete, notò Livia da sola.En: As Matteo took pictures of tourists tossing coins, he noticed Livia sitting alone.It: Le chiese se voleva una foto.En: He asked if she wanted a photo.It: "Ti andrebbe una foto ricordo?"En: "Would you like a souvenir photo?"It: disse con un sorriso, cercando un angolo autentico non solo con l'obiettivo.En: he said with a smile, searching for an authentic angle, not just with the lens.It: Livia accettò con gratitudine, lieta per un momento di semplicità.En: Livia accepted gratefully, pleased for a moment of simplicity.It: "Grazie, sarebbe bello," rispose, rilassandosi un po'.En: "Thank you, that would be nice," she replied, relaxing a little.It: Matteo posizionò la macchina fotografica e scattò, catturando non solo l'immagine, ma anche la calda scintilla dei suoi occhi.En: Matteo positioned the camera and took the shot, capturing not just the image, but also the warm sparkle in her eyes.It: Dopo averle mostrato la foto, iniziarono a parlare.En: After showing her the photo, they started to talk.It: Matteo le raccontò della sua ricerca di autenticità tra la folla dei turisti.En: Matteo told her about his search for authenticity among the crowd of tourists.It: Livia condivise le sue preoccupazioni per la scuola e il bisogno di un respiro.En: Livia shared her worries about school and her need for a breather.It: Con un sorrisetto, Matteo propose, "Perché non facciamo una pausa insieme?En: With a slight smile, Matteo suggested, "Why don't we take a break together?It: Natale è anche prendere tempo."En: Christmas is also about taking time."It: Sorpresa dalla proposta e dal calore inaspettato della vicinanza, Livia annuì.En: Surprised by the suggestion and the unexpected warmth of companionship, Livia nodded.It: Camminarono insieme lungo le strade addobbate a festa, osservando le vetrine illuminate e lo scintillio delle decorazioni.En: They walked together through the festively decorated streets, looking at the illuminated shop windows and the glitter of the decorations.It: Scoprirono che parlando e condividendo il momento, il peso delle responsabilità e delle aspettative scivolava via.En: They discovered that by talking and sharing the moment, the weight of responsibilities and expectations slipped away.It: Matteo iniziò a vedere le persone non solo come soggetti di una fotografia, ma come storie viventi.En: Matteo began to see people not just as subjects for a photograph, but as living stories.It: Livia, grazie alla conversazione, capì l'importanza di vivere il presente.En: Livia, through the conversation, realized the importance of living in the present.It: Il rintocco distante delle campane suggeriva l'approssimarsi della notte.En: The distant chime of bells suggested the approach of night.It: Nonostante il freddo, il calore di un nuovo legame rendeva la sera speciale.En: Despite the cold, the warmth of a new bond made the evening special.It: "Sai," disse Matteo guardandola negli occhi, "credo di aver trovato l'immagine perfetta: una serata con te."En: "You know," Matteo said, looking into her eyes, "I think I've found the perfect image: an evening with you."It: Livia sorrise, il cuore leggero.En: Livia smiled, her heart light.It: Entrambi promettevano di tenere con sé quell'attimo speciale.En: They both promised to hold onto that special moment.It: Era un regalo di Natale che nessun obiettivo avrebbe potuto catturare completamente, ma che avrebbero portato per sempre nel cuore.En: It was a Christmas gift that no lens could fully capture, but one they would carry forever in their hearts. Vocabulary Words:the aroma: il profumoroasted chestnuts: caldarrostethe camera: la macchina fotograficadesperately: disperatamentethe spirit: lo spiritodistant: distantethe edge: il bordothe expectation: l'aspettativathe labyrinth: il labirintothe coin: la monetathe souvenir: il ricordogratefully: con gratitudinethe sparkle: la scintillato capture: catturarethe authenticity: l'autenticitàthe crowd: la follato breathe: respirareunexpected: inaspettatothe companionship: la vicinanzathe bond: il legameilluminated: illuminateto discover: scoprirethe responsibility: la responsabilitàto slip away: scivolare viathe crowd: la follathe chime: il rintoccoto approach: approssimarsithe bell: la campanathe heart: il cuoreto capture: catturare
Martina Albini"In rivolta. Manifesto dei corpi liberi"Voci collettive per WeWorldCastelvecchi Editorehttp://www.castelevecchieditore.comParlare di corpi significa parlare di potere. Da questa idea nasce In Rivolta. Manifesto dei corpi liberi, un'opera corale realizzata da WeWorld, organizzazione umanitaria attiva da oltre cinquant'anni in più di 20 paesi, compresa l'Italia.Un libro che parla di diritti, potere e possibilità attraverso ciò che tutti e tutte abbiamo in comune: il corpo.E sul sito, oltre al libro, è possibile trovare anche tanti altri regali solidali: la borraccia, la tazza e la maglia Falastin, pensati per sostenere i progetti dell'organizzazione e portare con sé un messaggio di giustizia, libertà e solidarietà.Perché questo libro è il regalo giusto?Perché è stato pensato per farci attraversare da storie che solo in apparenza sembrano lontane, ma che invece ci riguardano da vicino. Anche quando parliamo di esperienze che vivono in altri luoghi, come Avere le mestruazioni a Gaza, che chiude il volume, ciò che ci avvicina è il riconoscimento della fatica che conosciamo, traslata in un contesto di guerra e precarietà.Ed è proprio questo riconoscimento che ci permette di capire una cosa fondamentale: il corpo è il luogo in cui i diritti prendono forma.In Rivolta nasce da questa consapevolezza: quando parliamo di diritti umani non parliamo di idee astratte, ma di corpi reali. Parliamo di una ragazza che può scegliere se e quando avere un figlio, di una persona queer che può camminare per strada senza paura, di una donna con disabilità che può uscire di casa senza incontrare ostacoli a ogni metro. Parliamo di libertà, ma anche di potere.Questo libro non racconta soltanto violazioni: racconta anche resistenza, possibilità e libertà.Siamo partite da un'idea ancora profondamente valida — “il personale è politico” — perché è dal personale che nasce il cambiamento. Riconoscersi, anche nelle storie che inizialmente ci scomoda leggere, crea un movimento: una piccola, grande rivolta.Le piazze di queste settimane ce lo ricordano: la forza dei corpi che si incontrano e si sostengono, che scelgono la presenza fisica come forma di politica. In Rivolta prova a restituire proprio questo: la potenza collettiva dei corpi che prendono parola.Il libro nasce per amplificare queste voci, non per parlare al posto di qualcuno.È articolato in cinque sezioni che attraversano i modi in cui il corpo viene violato, giudicato, regolato — ma anche le forme con cui resiste: il corpo politico, il corpo non conforme, il corpo che deve farsi madre, il corpo che invecchia, il corpo come campo di battaglia.Dentro queste sezioni convivono le voci di donne, attiviste, economiste, giornaliste e professioniste straordinarie, insieme alle testimonianze di chi lavora con WeWorld nei contesti più diversi: dall'Ucraina alla Moldavia, dalla Palestina all'Afghanistan, dallo Spazio Donna San Basilio al Kenya. oltre venti autrici che si fanno “corpi in rivolta”, intrecciando analisi, testimonianze e pratiche di resistenza.Una coralità che non restituisce un punto di vista unico, ma un intreccio di storie, competenze e pratiche.I proventi del libro sosterranno i progetti di WeWorld per i diritti delle donne in Afghanistan e Palestina.Il corpo normato racconta come regole, leggi e consuetudini possano diventare strumenti di controllo. Parlare di mestruazioni, di piacere o di consenso non è solo questione di linguaggio, ma un modo per riaffermare che la libertà parte da scelte quotidiane.Il corpo non conforme raccoglie le esperienze di chi non si riconosce nei modelli dominanti: persone trans, persone con disabilità, persone grasse o razzializzate. Le loro storie raccontano non soltanto discriminazioni, ma anche possibilità di decostruire il concetto di “normalità” e aprire spazi di esistenza condivisa.Il corpo che deve farsi madre indaga la maternità quando diventa aspettativa o imposizione. Si parla di violenza ostetrica, di ruoli assegnati, delle pressioni culturali e demografiche che gravano sulle donne. Accanto a queste voci emerge la libertà di scelta: diventare madri, o non diventarlo, è un atto di autodeterminazione.Il corpo che invecchia affronta i cambiamenti legati all'età, spesso accompagnati da silenzi e pregiudizi. Menopausa, trasformazioni fisiche e discriminazioni generazionali diventano qui occasioni per ripensare desideri e autonomia, costruendo nuove narrazioni.Con il corpo campo di battaglia il libro si sposta su scenari di conflitto e sfruttamento, dove il corpo diventa il primo terreno di violenza. Le mutilazioni genitali femminili, i racconti dalla Palestina, dall'Afghanistan, dall'Iran e dall'Ucraina mostrano come i diritti vengano messi in discussione a partire dal corpo. Allo stesso tempo, testimoniano che la resistenza non si ferma: continua nei gesti individuali, nei legami comunitari, nelle pratiche collettive che attraversano i confini. A fianco delle testimonianze di attiviste, giornaliste e scrittrici, si affiancano quelle dello staff di WeWorld e delle persone incontrate nei progetti dell'organizzazione, creando un dialogo che mette in relazione saperi ed esperienze diverse. Il libro non si limita a raccontare storie: mostra anche quanto il cambiamento si costruisca insieme. Nelle varie sezioni si intrecciano voci e punti di vista differenti – su linguaggio, demografia, maternità, invecchiamento, ginecologia e guerra sul corpo delle donne – mettendo in dialogo esperienze pratiche, accademiche e personali. Le discriminazioni non si presentano mai da sole, e le risposte devono essere altrettanto collettive e integrate.Il libro si chiude con il Manifesto dei corpi liberi: non un elenco di regole, ma un testo collettivo che raccoglie idee per il futuro. Nato durante la Chiacchierata femminista del WeWorld Festival di Milano e arricchito dalle voci raccolte in questo volume, il Manifesto apre spazi di confronto e possibilità, più che offrire risposte definitive.«Il Manifesto dei corpi liberi non è il punto d'arrivo del libro, ma il racconto di un percorso. È nato dal piacere di scriversi e confrontarsi, dal riconoscersi nelle esperienze altrui e dal mettere in comune pratiche diverse per immaginare come stare meglio insieme. Sappiamo che non tutte le persone si ritroveranno in ogni punto, e va bene così: non vuole essere un testo definitivo, ma un riferimento aperto, a volte imperfetto, che invita a continuare il cammino. Perché l'esperienza corporea è universale, ma i modi in cui la viviamo dipendono anche da contesti sociali, economici e culturali. È da qui che nasce la possibilità di riconoscerci e costruire percorsi comuni.» Martina Albini, Coordinatrice centro studi WeWorld e curatrice del volumeUna presa di parola collettivaIn Rivolta non è un saggio neutro: è un atto politico, scritto dalla parte dei corpi marginalizzati – grassi, queer, trans*, disabili, razzializzati, migranti – che reclamano dignità, spazio e autodeterminazione. Nasce per amplificare voci che troppo spesso restano ai margini.Racconta storie di corpi che subiscono pressioni e discriminazioni, ma anche di come, attraverso pratiche quotidiane, trovino modi per resistere e affermarsi. Insieme, tutte queste esperienze compongono un mosaico che mostra quanto la giustizia e la libertà passino sempre dai corpi, e quanto le battaglie personali e collettive siano legate tra loro.«Questo libro dimostra la forza della rete e della coralità: nessuna trasformazione è possibile da sole. Solo intrecciando voci diverse, mettendo in dialogo prospettive e pratiche, possiamo generare un cambiamento che sia davvero collettivo e a misura di tutte le persone.»Greta Nicolini, Head of Relations WeWorldL'invito che fa questo volume è di lasciarsi attraversare dalle storie raccontate e riconoscere che non parlano solo di “altre persone”, ma anche di noi. Significa raccogliere la forza che portano con sé e provare a tradurla nella vita di ogni giorno perché la rivolta non è un gesto isolato, ma un modo di vivere insieme, costruendo spazi di libertà condivisa.Non offre risposte facili, ma apre domande, visioni, possibilità. È un manifesto che invita ciascuna e ciascuno a unirsi alla rivolta dei corpi liberi. Contributi In Rivolta· Sara Manfredi, CHEAP – The M Word· Claudia Bellante, RACCOMTAMI – Sussurri. Dar es Salaam, Tanzania· Alessandra Vescio, giornalista freelance – Ai margini della cura· Francesca Palazzetti, Doula – Il consenso inizia dall'infanzia· Alessia Dulbecco, Pedagogista e formatrice – Autoerotico & Politico· Spazio Donna WeWorld San Basilio – Dove il corpo riprende parola· Georgina Orellano, sex worker e attivista – Puttana femminista, grazie alla collaborazione con Tlon· Vera Gheno, Sociolinguista - Ma che vuol dire?· Alessia Nobile, Scrittrice e attivista – Incastrata nel corpo di un maschio· Lara Lago, giornalista – Che cosa resta se togli la grassofobia?· Valentina Perniciaro, Fondatrice Tetrabondi – Sbilenchi e in rivolta· Somaia Sediqi, WeWorld Afghanistan – Essere viste· Liliana Gîscă, WeWorld Moldavia – Essere rom e sinti a Soroca· Fiorenza Sarzanini, Vicedirettrice Corriere della Sera – L'epidemia silenziosa· Francesca Fiore, MammadiMerda – Quando tutti se ne vanno· Donata Columbro, giornalista e divulgatrice – Tutta colpa delle donne?· Sarah Malnerich, Mammadimerda – Le altre non si lamentano così· Simonetta Sciandivasci, giornalista – Avere a che fare con un vuoto· Ilaria Maria Dondi, giornalista e scrittrice – SbaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questa puntata ti parlo anche di Bioceutica Milano che ha creato BioInfusion+ | Sistema di Microinfusione.È un trattamento che sto usando nella mia skincare e che mi ha aiutata a vivere la cura di me come un momento di presenza, non di fretta.Puoi trovare tutti i dettagli e l'offerta dedicata qui: https://www.bioceuticamilano.com/dear-alice #advDalla FOMO alla JOMO: la gioia di perdere qualcosa (e scegliere te)Ti capita di sentire che non stai vivendo abbastanza?Quella fretta sottile, quella pressione invisibile che ti spinge a fare di più, a essere di più, a non perdere nessuna occasione… anche quando sei stanco.In questo episodio parliamo di quella sensazione che ti schiaccia e della possibilità reale di trasformarla in pace.– Perché la FOMO non è più un'emozione passeggera, ma un modo di vivere che drena energia e presenza.– Come riconoscere quando uno stimolo esterno diventa un bisogno che non ti appartiene.– Le due strategie che possono aiutarti subito a rallentare– Il paradosso delle possibilità: solo perché puoi fare qualcosa, non significa che ti faccia bene farla.– Perché la JOMO non è rinuncia, ma libertà: la gioia autentica di non fare tutto.– Un nuovo modo di misurarti con ciò che hai già, invece che con ciò che ancora ti manca.A volte il passo più coraggioso non è aggiungere, ma togliere tutto ciò che non sei tu.Se questo episodio ti è stato utile, condividilo e lascia una recensione.
Mentre i dati sulla natalità in Italia continuano a peggiorare, un sondaggio demoscopico realizzato da Noto Sondaggi mette a confronto la percezione degli italiani con quella di francesi, tedeschi, spagnoli e inglesi. Emerge la sensazione che le condizioni economiche non permettano di avere figli e una diffusa sfiducia verso le politiche pubbliche. Tra le altre notizie di oggi, un focus sulle case iscritte come signorili in catasto, tra salasso Imu e procedure per abbassare la rendita catastale, e un approfondimento sul nuovo contratto collettivo per baby sitter, colf e badanti: gli aumenti salariali scattano dal 2026. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ti sei mai chiesto perché gli italiani dicono: "Ma che mi combini?" invece di "Ma che combini?"; "Mangia tutta la pasta, a mamma" invece di "Mangia tutta la pasta"Con questa guida imparerai finalmente a capire e usare il DATIVO ETICO, una struttura grammaticale colloquiale tipicamente italiana che renderà il tuo italiano molto più naturale e autentico. Il Dativo Etico in Italiano: cos'è e come funziona Cos'è il Dativo Etico? Il dativo etico è un pronome personale (mi, ti, ci, vi) che viene aggiunto a una frase NON per indicare chi riceve l'azione, ma per esprimere la partecipazione emotiva di chi parla o di chi ascolta. Esempio: "Ma che combini?" = domanda neutra "Ma che mi combini?" = domanda con coinvolgimento emotivo (sono preoccupato/a) Perché si Chiama "Dativo Etico"? DATIVO: Nella grammatica latina, il dativo era il caso usato per il complemento di termine (a chi? per chi?). In italiano, anche se non abbiamo più i casi latini, usiamo ancora questo termine per alcuni pronomi che indicano "a chi" o "per chi" avviene l'azione. ETICO: Dal greco "ethikos" (relativo al carattere, ai sentimenti), esprime proprio questo: un coinvolgimento emotivo, affettivo, psicologico. Non ha una funzione grammaticale vera e propria, ma una funzione emotiva! Ricorda: È come se aggiungessi un pezzettino di cuore alla frase! La Struttura Grammaticale Il dativo etico si forma usando questi pronomi atoni: PronomePersonaFunzioneEsempiomi1ª singolareEsprime la partecipazione emotiva di chi parlaNon mi sbagliare l'esame questa volta!ti2ª singolareCoinvolge l'interlocutore nell'azioneStavo camminando e indovina chi ti incontro?ci1ª pluraleEsprime la partecipazione emotiva di chi parla (plurale)Stacci bene!vi2ª pluraleCoinvolge gli interlocutori nell'azioneTua madre vi arriva domani? ATTENZIONE! Non esistono le forme "gli", "le" o "loro" per il dativo etico. Si usano solo questi quattro pronomi! Posizione del Pronome Modo VerbalePosizioneEsempioModi finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale)Prima del verboChe mi combini?ImperativoDopo il verbo (unito)Mangiatemi tutto!InfinitoDopo il verbo (unito)Non farmi sciocchezze!GerundioDopo il verbo (unito)Studiandomi bene, otterrai buoni risultati Gli Usi Principali del Dativo Etico 1. Esprimere Preoccupazione o Interesse Affettivo Questo è l'uso più comune! Si usa per mostrare che chi parla è emotivamente coinvolto nell'azione. Esempi: "Non mi prendere freddo!" (una madre preoccupata per il figlio) "Studiatemi bene per l'esame!" (un professore che tiene ai suoi studenti) In questi casi, chi parla non riceve l'azione, ma esprime il proprio coinvolgimento emotivo. 2. Esprimere Sorpresa o Disapprovazione Il dativo etico si usa anche per esprimere stupore, meraviglia o disapprovazione: Esempi: "E adesso cosa mi hai inventato?" (cosa ti viene in mente?!) "Mi è diventato un ribelle!" (mio figlio è cambiato e io sono sorpreso) 3. Enfatizzare un Comando o una Richiesta Quando vuoi rendere un imperativo più forte o più affettuoso, aggiungi il dativo etico: Confronto: Senza dativo eticoCon dativo etico"Non prendere freddo!""Non prendermi freddo eh!" (più enfatico)"State attenti!""Statemi attenti in classe!" (più personale) 4. Esprimere Fastidio o Impazienza A volte si usa il dativo etico per esprimere irritazione: Esempi: "Non mi toccare niente!" (sono infastidito) "Che mi avete combinato?" (sono seccato) "Non mi fate rumore!" (sono impaziente) La Costruzione Affettuosa con "A Nonna", "A Mamma", "A Papà" Questa è una costruzione DOLCISSIMA e TIPICISSIMA dell'italiano colloquiale che confonde moltissimi stranieri! Avrai sicuramente sentito, specialmente dalle nonne italiane, frasi come: "Mangia, a nonna!" "Dormi, a mamma!" "Studia, a papà!" "Sta' buono, a nonno!" Cosa Significa Esattamente? Quando una nonna dice "Mangia, a nonna!", NON sta chiedendo al bambino di farla mangiare! Sta dicendo: "Mangia per far contenta la nonna" "Mangia, fallo per la nonna" "Mangia, così la nonna è felice" È un modo tenerissimo di esprimere che l'azione del bambino influenza emotivamente la nonna. È come dire: "Se tu mangi, io sono contenta. Se tu non mangi, io sono triste e preoccupata." La Struttura Formula: Imperativo/Verbo + virgola + "a" + nome familiareFraseSignificato"Dormi, a mamma!"Dormi per far stare tranquilla la mamma"Guarisci presto, a nonna!"Guarisci presto, così la nonna smette di preoccuparsi"Sta' attento, a papà!"Sta' attento, per far stare tranquillo il papà"Finisci i compiti, a zia!"Finisci i compiti, per rendere felice la zia"Non piangere, a nonno!"Non piangere, perché il nonno soffre a vederti così Perché gli Italiani (Specialmente i Nonni) lo Usano? RagioneSpiegazioneEsprimere affetto profondoÈ un modo per dire "Mi importa tantissimo di te e di quello che fai"Motivare con dolcezzaInvece di dare un ordine secco, si fa appello ai sentimenti del bambinoCreare un legame emotivoSi fa capire al bambino che le sue azioni hanno un impatto sui sentimenti della persona caraTradizione generazionaleÈ una formula che si tramanda di generazione in generazione, parte del linguaggio tipico dei nonni italiani Quando Si Usa? Questa costruzione si usa principalmente: In famiglia: specialmente con i bambini piccoli Da parte di persone anziane: nonne e nonni lo usano moltissimo! In situazioni molto affettuose: per esprimere tenerezza e preoccupazione Per incoraggiare o consolare: "Mangia, a nonna!" quando il bambino non ha appetito IMPORTANTE: Questa costruzione si usa quasi esclusivamente con: nonna/nonno, mamma/papà (anche se meno frequente), zia/zio (occasionalmente). NON si usa con amici, colleghi, o in situazioni formali. Sarebbe strano dire "Studia, al professore!" o "Lavora, al capo!". Questa è una formula riservata agli affetti familiari più stretti! Differenze Regionali RegioneFrequenza d'UsoCentro-Sud ItaliaUsatissima, parte del linguaggio quotidiano delle famiglieIsole (Sicilia, Sardegna)Molto comune, sentita come naturale e affettuosaNord ItaliaPresente, ma leggermente meno frequente Questa costruzione è ancora più comune nelle generazioni più anziane. I nonni italiani la usano tantissimo! Un Confronto Interessante TipoFraseTonoNeutro"Mangia la minestra"Ordine sempliceCon dativo etico standard"Mangiami la minestra"Io sono coinvolto emotivamenteCon "a nonna""Mangia, a nonna!"Fallo per me, per rendermi felice (il più dolce e affettuoso!) Differenze con Altri Pronomi È importante distinguere il dativo etico da altri usi dei pronomi. Vediamo alcune differenze fondamentali: Dativo Etico vs. Complemento di Termine TipoEsempioSpiegazioneTestComplemento di termine"Dammi il libro!"Il libro viene dato A ME, io lo ricevo"Dai il libro?" ✗ (manca l'informazione: a chi?)Dativo etico"Mangiami la pasta"Io non mangio, ma sono emotivamente coinvolto"Mangia la pasta" ✓ (ha senso, quindi è dativo etico) Come distinguerli? Se puoi togliere il pronome e la frase ha ancora senso logico completo, probabilmente è un dativo etico! Dativo Etico vs. Pronome Riflessivo TipoEsempioSpiegazioneRiflessivo"Mi lavo le mani"Io lavo le MIE maniDativo etico"Lavami le mani prima di mangiare!"Una mamma che dice al figlio di lavarsi le mani, con coinvolgimento emotivo Quando NON Usare il Dativo Etico SituazioneEsempio SBAGLIATOEsempio CORRETTOSituazioni molto formali"Presidente, mi ascolti attentamente""Presidente, ascolti attentamente"Testi scritti formaliDocumenti ufficiali, lettere formali, articoli scientifici con dativo eticoEvita completamente il dativo eticoCon persone sconosciute"Mi studi bene!" (a uno sconosciuto)"Studi bene!"Costruzione "a nonna/mamma" fuori famiglia"Lavora bene, al capo!"Non usare mai questa forma fuori dal contesto familiare! RICORDA: Quando la frase diventa ambigua, a volte aggiungere il pronome può creare confusione, quindi meglio essere chiari! Esempi Pratici per Esercitarti Analizza queste frasi e identifica se c'è un DATIVO ETICO (e di che tipo), oppure NO (e in quel caso, che funzione hanno i pronomi). Esempio 1: "Mi Hanno Rubato il Portafoglio!" Analisi: In questo caso "mi" è un complemento di termine: hanno rubato IL PORTAFOGLIO A ME. Io sono la persona a cui è stato rubato.Conclusione: NON è un dativo etico!Test: Se togliamo il "mi", la frase non ha senso: "Hanno rubato il portafoglio" (a chi? manca l'informazione essenziale). Esempio 2: "Non Mi Fare Sciocchezze!" Analisi: Chi parla non fa le sciocchezze, ma esprime preoccupazione per l'altra persona.Conclusione: DATIVO ETICO standard!Test: Se togliamo il "mi", la frase ha ancora senso: "Non fare sciocchezze!". Il "mi" aggiunge solo coinvolgimento emotivo. Esempio 3: "Dormi, a Mamma!" Analisi: La mamma non dorme, ma chiede al bambino di dormire per farla stare tranquilla.Conclusione: Costruzione affettuosa con "a mamma"!Significato: "Dormi, per far contenta la mamma" o "Dormi, così la mamma è serena". È tipicissima del linguaggio familiare, specialmente usata con i bambini! Esempio 4: "Studiatemi Bene Questa Lezione!" Analisi: L'insegnante non riceve lo studio, ma esprime il suo interesse e la sua preoccupazione affinché gli studenti studino bene.Conclusione: DATIVO ETICO standard!Test: Possiamo dire "Studiate bene questa lezione" e la frase ha senso completo. Esempio 5: "Mangia Tutta la Minestra, a Nonna!" Analisi: La nonna non mangia la minestra, ma sta chiedendo al nipotino di mangiarla per renderla felice.Conclusione: Costruzione dolcissima con "a nonna"!Significato: "Mangia tutta la minestra, così la nonna è contenta".
Discuté depuis 2021, le projet danois de location de places de prison au Kosovo pour y envoyer des criminels condamnés, originaires de pays non membres de l'Union européenne, prend petit à petit forme. Contre 200 millions d'euros, l'un des pays les plus riches d'Europe veut envoyer 300 prisonniers vers l'un des plus pauvres. Le Danemark, qui avait soutenu l'intervention de l'Otan en 1999 et l'indépendance du Kosovo, voit dans ce projet une coopération gagnant-gagnant. Mais sur place, le sujet divise. Surtout que ce genre de projets se multiplient dans des pays des Balkans, toujours tenus à la porte de l'UE. De notre correspondant à Gjilan dans le sud du Kosovo, La route goudronnée s'arrête à quelques dizaines de mètres des miradors. Perchée sur une colline sans arbres, juste au-dessus d'un village et de sa mosquée, la prison de Gjilan surplombe la deuxième ville du Kosovo. Une fois passé les portiques et les grilles de sécurité, le bruit des clés des gardiens résonne dans des couloirs particulièrement propres. Selon l'accord ratifié en 2024 à une large majorité par le Parlement, les prisonniers kosovars qui font aujourd'hui les 100 pas dans la prison de Gjilan devraient laisser la place à des détenus condamnés par la justice danoise, à 2 000 kilomètres du Kosovo. À lire aussiDanemark: premier accord pour envoyer 300 détenus dans une prison du Kosovo « C'est un mauvais accord » « Ces transferts de prisonniers ne concerneront pas les personnes condamnées pour extrémisme, extrémisme religieux ou terrorisme. Ce seront principalement des personnes condamnées à des peines de 5 à 10 ans de prison et originaires de pays tiers. On espère que cette collaboration sera un succès et un modèle pour d'autres pays », précise Ismaïl Dibrani, directeur général du système pénitentiaire du Kosovo. Les premiers détenus en provenance de Copenhague ne sont annoncés que pour avril 2027. Mais déjà, de nombreux pays comme la France ou la Belgique auraient demandé à pouvoir eux aussi louer des places de prison au Kosovo. À quelques kilomètres de la prison, le projet danois n'anime pas vraiment les conversations du centre piéton de Gjilan. Zarife Asllani en veut au gouvernement kosovar d'avoir signé un tel accord. Pour cette psychologue sociale de 38 ans, « c'est un mauvais accord. Nous ne sommes pas contre ces prisonniers. Mais ces 200 millions d'euros, cela aurait été mieux de les investir autrement au Kosovo ». À lire aussiEnvoyer ses détenus dans des prisons étrangères: une idée en vogue en Scandinavie Un geste de reconnaissance envers les États-Unis Comme plusieurs pays membres de l'Otan, le Danemark a soutenu l'indépendance et la construction du nouvel État kosovar. Les autorités de Pristina présentent cet accord comme un moyen de rembourser une dette historique et de conforter ses soutiens diplomatiques. Originaire de Gjilan, l'activiste Donika Emini dénonce une dérive honteuse. « Ces accords transforment les Balkans en dépotoir des pays riches, qui font ici ce qu'ils ne peuvent pas faire chez eux. C'est vraiment très problématique et hypocrite. Par exemple, dans le cas du Danemark, qui est un pays qui est toujours au sommet des classements internationaux pour son respect des droits humains. » À la demande de Washington, le Premier ministre kosovar, Albin Kurti, a également accepté d'accueillir 50 ressortissants latino-américains expulsés des États-Unis. Un geste de reconnaissance éternelle envers le principal soutien du Kosovo, mais qui n'a pour l'instant pas dépassé l'effet d'annonce.
Pensavamo che l'anno fosse ormai finito e invece Bending Spoons ha annunciato un'ultima acquisizione: quella di Eventbrite, per $500milioni. Nel frattempo, vi sveliamo anche tutti i dati, di performance e finanziari, di Actually. Infine, un aggiornamento sulla corsa all'AI tra OpenAI e Anthropic. Ah, e poi una breaking news: Netflix ha comprato gli studios e lo streaming di Warner Bros Discovery, creano un nuovo gigantesco gruppo dei media. Partecipa allo Story Tour con Actually Live l'11 dicembre: uno spettacolo per raccontare l'innovazione con Mario Calabresi, Simone Pieranni, Riccardo Haupt e Clara Morelli. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
We're back from the big holiday. We survived the first big snow so it's back to food, wrestling, and maybe Perch's newest song discovery in the history of the pod. Appreciate brother
Franco Buffoni"Aureole e tigri dal mondo queer"Racconti di un'altra letteraturail ramo e la foglia edizioniwww.ilramoelafogliaedizioni.itQuesto libro vuole essere anzitutto la testimonianza di un cinquantennale impegno, umile e costante, vòlto a dare dignità letteraria ad alcune istanze provenienti dal mondo queer.Perché, negli anni della mia formazione, quelli come me, a destra venivano considerati degli sporcaccioni, al centro dei peccatori, a sinistra una degenerazione borghese. Non era così, naturalmente: la classe operaia, di quelli come me, ne contava tanti quanti le altre classi sociali, solo che stavano nel closet. Ma, come diceva Mario Mieli, bastava frequentare i vespasiani per rendersi conto di quanti proletari en battuage li frequentassero.La situazione, almeno nel mondo occidentale, cominciò lentamente a cambiare con il Sessantotto, in un crescendo culminato il 17 maggio 1990 con la dichiarazione dell'OMS, che definì l'orientamento sessuale di quelli come me “una variante naturale dell'umana sessualità”. Dunque nessuna malattia, nessuna cura: nessuna terapia riparativa.Questi racconti sono stati scritti nella convinzione che qualche giovane possa trarre motivo di orgoglio e rinnovata dignità.*«A Central Park, senza dirgli nulla in precedenza, Louis gli fa incontrare il figlio di Benny Paret. Emile lo scruta un po', poi avvicina il viso e gli dice: “Non volevo. Assomigli molto a tuo padre”.Nel 2005 partecipa al Gay Pride e in un'intervista su Sports Illustrated fa coming out: “Se uccido un uomo tante persone capiscono e mi perdonano. Se invece amo un uomo, per molti questo resta un crimine imperdonabile. È allora che divento cattivo. Per questo, anche se non sono mai stato fisicamente in prigione, è come se fossi rimasto in cella per quasi tutta la vita”.»*Franco Buffoni ha pubblicato Suora carmelitana (1997), Il profilo del Rosa (2000), Guerra (2005), Noi e loro (2008). L'Oscar Poesie 1975-2012 raccoglie la sua opera poetica. Con Jucci (2014) ha vinto il Premio Viareggio. In seguito sono apparsi Avrei fatto la fine di Turing (2015), l'opera teatrale Personae (2017), La linea del cielo (2018), Betelgeuse e altre poesie scientifiche (2021). È autore dei romanzi Zamel (2009), Il servo di Byron (2012), La casa di via Palestro (2014), Il racconto dello sguardo acceso (2016), Due Pub tre poeti e un desiderio (2019), Silvia è un anagramma (2020), Vite negate (2021), Il Gesuita (2023). Nel 2025 Interlinea ha pubblicato la raccolta di saggi Nel nome del male; Mondadori Poesie 1975-2025 comprensivo del nuovo libro La coda del pavone (2025). Il suo sito è www.francobuffoni.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ben Hervey-Murray is a surf guide based in Southern California, as well as the captain of the U.S. surf fishing team. Born in England, Hervey-Murray's experience with “finesse style” surf fishing has given him a serious leg up with perch, which require a simple — though different — approach. Anyone can find them and catch a mess of them this time of year. Here's how. Hosted by OL fishing editor Joe Cermele. Edited by Mike Pedersen / Eighty Five Audio. Guest is Ben Hervey-Murray. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Federico Fubini racconta il rifiuto, da parte della Banca centrale europea, di garantire il prestito da 140 miliardi per Kiev, utilizzando le risorse russe bloccate in Belgio. Francesca Basso parla dell'inchiesta su una presunta frode in appalti pubblici che vede coinvolti la ex Alta rappresentante Ue e il diplomatico Stefano Sannino. Velia Alvich spiega perché l'«esca della rabbia» è la parola del 2025 secondo l'Oxford English Dictionary.I link di corriere.it:Perché la Bce rifiuta di garantire il prestito da 140 miliardi per Kiev con le riserve russe bloccate in Belgio, e cosa può succedereFederica Mogherini fermata a Bruxelles: «Frode in appalti pubblici e corruzione sui programmi di formazione per giovani diplomatici». Fermati anche Stefano Sannino e un manager«Rage bait» è la parola del 2025 per l'Oxford English Dictionary: l'indignazione come motore trainante del web
After a week wandering Walt Disney World with Len and Jim Shull, Jim goes solo this episode to share fresh Orlando observations, big theme park news, and the triumphant tale of finally getting inside Trader Sam's Grog Grotto after a decade of trying. From Zootopia 2's massive box office to the latest on dynamic pricing, Magic Kingdom expansion hints, and some curious choices around holiday traditions at the Grand Floridian, this one covers a lot of ground. And yes, there will be tiki mugs. NEWS • Disney officially announces that The World of Frozen opens at Disneyland Paris on March 29, 2026. • CFO Hugh Johnston publicly confirms dynamic pricing expansions at Disney parks after a year of corporate pushback. • Zootopia 2 posts a remarkable $556 million global opening weekend. • Ongoing fan hunt for the hidden Joe Rohde at Zootopia Zoo Better Together—Jim Shull reveals where to look. • Early visuals emerge around the Magic Kingdom expansion, with notable activity near Seven Seas Drive and Floridian Way. FEATURE • The full saga of Jim's 10-year quest to enter Trader Sam's Grog Grotto at Disney's Polynesian Village Resort. • Why going late - very late - is the key to getting inside this tiny tiki temple. • Comparisons between Trader Sam's, the new Beacon Barrel in Adventureland, and The Perch at the Grand Floridian. • Updates on this year's missing Grand Floridian Gingerbread House and what might happen next. HOSTS • Jim Hill - IG: @JimHillMedia | X: @JimHillMedia | Website: JimHillMedia.com FOLLOW • Facebook: JimHillMediaNews • Instagram: JimHillMedia • TikTok: JimHillMedia SUPPORT Support the show and access bonus episodes and additional content at Patreon.com/JimHillMedia. PRODUCTION CREDITS Edited by Dave Grey Produced by Eric Hersey - Strong Minded Agency SPONSOR This episode is sponsored by UnlockedMagic.com, the same team behind the DVC Rental Store. If you're planning a trip to Central Florida and want discounted tickets to Walt Disney World or Universal Orlando - often 10 to 12 percent less than elsewhere - visit UnlockedMagic.com. If you would like to sponsor a show on the Jim Hill Media Podcast Network, reach out today. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo + (Rito Ambrosiano)In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono al Signore Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? Dio ha detto: “Onora il padre e la madre” e inoltre: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un'offerta a Dio, non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”».Parola del Signore.
Sei pronto a metterti alla prova? Fai subito il QUIZ: https://bit.ly/4of4BfXVuoi imparare il vero slang dei giovani italiani? In questo podcast scopri le espressioni più usate dai ragazzi oggi: da scialla e paccare fino ai nuovi termini dei social come ghostare, flexare e fra.Capirai come si usano davvero, da dove vengono e come inserirle nelle conversazioni.Perfetto per chi studia italiano e vuole capire lingua colloquiale, gergo giovanile e italiano reale.Capitoli del podcast:0:00 - Introduzione1:33 - Perché i giovani usano lo slang?2:34 - Scialla3:09 - Paccare3:44 - Ghostare4:13 - Flexare4:36 - Bro/Fra5:03 - Ci sta5:25 - Non reggo5:56 - Tipo7:58 - Sbatti8:09 - Uagliò9:46 - Conclusione
This is the Live Call-in Show from this past Sunday night, November 16, 2025! Mike and Scott were together for the hour with some fun Disney talk! During this hour, Mike & Scott discussed a new Christmas commercial that shares the story of a little girl's "Doodle" come-to-life that Mike is really enjoying! We also talk about a new story coming to the CO-OP at Disney Springs that is aimed at influencers and social media folks where you can immediately unbox and stream your purchases! We get great calls also discussing Victoria & Albert's, various lounges around Walt Disney World, and much more! Come join us in the BOGP Clubhouse this week at www.beourguestpodcast.com/discord. Please visit our website at www.beourguestpodcast.com. Thank you so much for your support of our podcast! Also, please follow the show on Twitter @BeOurGuestMike and on Facebook at www.facebook.com/beourguestpodcast. Become a patron of the Be Our Guest Podcast over at www.patreon.com/BeOurGuestPodcast. Thanks to our friends at The Magic For Less Travel for sponsoring today's podcast!