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Village in New Mexico, United States

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Anima Ribelle Podcast con Ellis De Bona
113: Quali sono i 5 Principali Blocchi che fermano la tua Abbondanza?

Anima Ribelle Podcast con Ellis De Bona

Play Episode Listen Later Dec 29, 2025 9:31


Pronta a creare più abbondanza nella tua vita?Dal 1° gennaio parte la Challenge dell'Abbondanza di 21 giorni: ogni giorno esercizi pratici, PDF, meditazioni e una community su Telegram.

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
ESSERE o STARE? Impara le Differenze in Italiano

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Dec 28, 2025 28:08


Qual è la differenza tra ESSERE e STARE? Questi due verbi sembrano simili, ma hanno funzioni e significati molto diversi. In questa guida completa imparerai a distinguerli e a usarli correttamente, con tantissimi esempi pratici, espressioni idiomatiche e gli errori più comuni da evitare. ESSERE vs STARE: Come e Quando Usarli? Quando Usi il Verbo ESSERE Il verbo ESSERE è molto più frequente in italiano rispetto a STARE. Lo utilizzi in tantissime situazioni diverse e rappresenta il verbo principale per descrivere stati, condizioni e caratteristiche. 1. Esistenza Quando vuoi comunicare che qualcosa o qualcuno esiste in un determinato luogo, usi ESSERE nelle forme c'è (per il singolare) e ci sono (per il plurale). EsempioSpiegazioneC'è un problema con il computer.Esiste un problema (singolare)Ci sono molti turisti in piazza.Esistono molti turisti (plurale)Non c'è nessuno in casa.Non esiste nessuna persona 2. Possesso Quando vuoi indicare che qualcosa appartiene a qualcuno, usi ESSERE. EsempioSpiegazioneQuesta borsa è mia.La borsa appartiene a meQuei libri sono di Marco.I libri appartengono a MarcoDi chi è questo ombrello?Domanda sul possesso 3. Origine e Nazionalità Quando vuoi esprimere da dove viene una persona o qual è la sua nazionalità, usi ESSERE seguito da un aggettivo di nazionalità o dalla preposizione "di" + luogo. EsempioStrutturaLaura è italiana.ESSERE + aggettivo di nazionalitàI miei nonni sono messicani.ESSERE + aggettivo di nazionalitàSono di Roma, e tu?ESSERE + di + città/luogo 4. Professione Quando vuoi indicare il lavoro o l'occupazione di una persona, usi ESSERE seguito direttamente dalla professione. Attenzione: in italiano non si usa l'articolo prima della professione! Corretto Errato Mio padre è architetto.Mio padre è un architetto.Siamo studenti universitari.Siamo degli studenti universitari.Da grande voglio essere veterinaria.Da grande voglio essere una veterinaria. 5. Descrizione di Qualità Quando vuoi descrivere le caratteristiche di una persona, un oggetto, un luogo o qualsiasi altra cosa (aspetto fisico, carattere, sapore, temperatura...), usi ESSERE. EsempioTipo di DescrizioneMarco è simpaticissimo.CarattereQuesta pizza è deliziosa!SaporeIl film è noioso.QualitàL'acqua è fredda.TemperaturaLa tua casa è enorme!Dimensione 6. Emozioni e Stati d'Animo Quando vuoi esprimere come ti senti emotivamente o descrivere lo stato d'animo di qualcuno, usi ESSERE. Questo è un punto fondamentale che spesso confonde gli studenti ispanofoni! EsempioEmozione/Stato d'AnimoSono felice di vederti!FelicitàPerché sei così nervoso oggi?NervosismoSiamo preoccupati per l'esame.PreoccupazioneEra triste perché il suo gatto era malato.Tristezza 7. Stato di Luoghi e Oggetti Quando vuoi descrivere la condizione in cui si trova un luogo o un oggetto (aperto/chiuso, acceso/spento, pieno/vuoto...), usi ESSERE. La porta è aperta o chiusa? Il supermercato è chiuso la domenica. La strada è buia, accendi i fari! Il ristorante era pieno, non c'era neanche un tavolo libero. 8. Posizione Ecco un punto cruciale! Quando vuoi indicare dove si trova qualcosa o qualcuno, in italiano standard usi ESSERE. EsempioContestoDove sei? — Sono in ufficio.Posizione di una personaRoma è nel Lazio.Posizione geograficaLe chiavi sono sul tavolo.Posizione di un oggettoIl bagno è in fondo al corridoio.IndicazioniScusa, sai dov'è la fermata dell'autobus?Richiesta di informazioni Quando Usi il Verbo STARE Il verbo STARE ha usi più specifici e limitati rispetto a ESSERE. È fondamentale conoscerli per evitare errori comuni. 1. Salute e Condizione Generale Quando vuoi chiedere o rispondere riguardo alla salute o alla condizione generale di una persona, usi STARE. Questa è probabilmente una delle prime cose che impari in italiano! DomandaRispostaCome stai?Sto bene, grazie!Come sta tua madre?Sta meglio, grazie.Come state?Non sto molto bene oggi, ho mal di testa. 2. Posizione Fisica del Corpo Quando vuoi descrivere la posizione fisica che il corpo di una persona sta assumendo (seduto, in piedi, sdraiato...), puoi usare STARE. Sto seduta da tre ore, ho mal di schiena! Il dottore mi ha detto di stare sdraiato. Preferisco stare in piedi, grazie. La Sfumatura tra "Sono Seduto" e "Sto Seduto" Puoi dire sia sono seduto sia sto seduto, ma con una piccola differenza importante: FormaSignificatoEsempioSono sedutoDescrivi semplicemente la tua posizione, una condizioneSono seduto sulla panchina.Sto sedutoÈ una scelta attiva, un'azione volontariaSto seduto perché mi fanno male le gambe. Immagina questa scena: sei sull'autobus, vedi una signora anziana e le offri il posto. Lei risponde: "No, grazie, sto in piedi perché scendo tra poco." In questo caso, lei sta scegliendo di rimanere in piedi, non sta semplicemente descrivendo la sua posizione. 3. Permanenza in un Luogo Quando vuoi esprimere che qualcuno rimane o trascorre del tempo in un determinato luogo, usi STARE come sinonimo di RIMANERE o RESTARE. EsempioSignificatoStasera sto a casa, sono stanca.= resto a casaQuest'estate stiamo in montagna per due settimane.= restiamo in montagnaQuanto tempo state in Italia?= quanto tempo rimanete La Differenza Fondamentale tra "Sono a Casa" e "Sto a Casa" Se un'amica ti chiama e dice: FraseSignificato"Sono a casa di mia sorella."Semplicemente si trova lì in quel momento (posizione)"Sto a casa di mia sorella."Sta trascorrendo del tempo lì, magari è ospite per il weekend 4. Comportamento (Imperativo) Quando vuoi dire a qualcuno come deve comportarsi o invitarlo ad assumere un certo atteggiamento, usi STARE, soprattutto nella forma imperativa. EsempioContestoStai zitto!Ordine di tacere (un po' maleducato!)State attenti quando attraversate!Invito alla prudenzaSta' calmo, risolviamo tutto.Invito a mantenere la calmaBambini, state buoni!Richiesta di comportarsi bene 5. Adattamento e Vestibilità Quando vuoi esprimere che un vestito, un colore o un accessorio è adatto a qualcuno o gli dona, usi STARE. EsempioSignificatoQuel colore ti sta benissimo!Il colore ti dona moltoQuesti pantaloni mi stanno stretti.I pantaloni non hanno la taglia giustaCome mi sta questo cappello?Domanda sull'adattamentoQuella giacca non ti sta bene, provane un'altra.La giacca non è adatta 6. Capacità e Contenimento Un uso che molti studenti non conoscono! Quando vuoi indicare che c'è spazio sufficiente per contenere qualcosa o qualcuno, usi STARE. EsempioContestoIn questa macchina ci stanno cinque persone.Capacità di un veicoloTutti questi vestiti non ci stanno nella valigia!Spazio insufficienteNel frigorifero non ci sta più nulla, è strapieno!Capacità esauritaQuante persone ci stanno in questo ascensore?Domanda sulla capacità 7. Le Due Strutture Grammaticali Fondamentali con STARE Il verbo STARE è fondamentale in due costruzioni grammaticali molto usate in italiano. STARE + GERUNDIO (Presente Progressivo) Usi questa struttura quando vuoi indicare un'azione in corso di svolgimento, qualcosa che sta succedendo proprio in questo momento. Funziona anche al passato! TempoEsempioPresenteCosa stai facendo? — Sto cucinando.PresenteNon posso parlare, sto guidando.PresenteShhh! Il bambino sta dormendo.Passato (imperfetto)Cosa stavi facendo quando ti ho chiamato? — Stavo dormendo! STARE PER + INFINITO (Futuro Imminente) Usi questa struttura quando vuoi indicare un'azione che succederà tra pochissimo tempo. EsempioSignificatoIl treno sta per partire, corri!Il treno partirà tra pochissimoSto per addormentarmi, sono esausto.Mi addormenterò da un momento all'altroSta per piovere, prendi l'ombrello!Pioverà tra poco ESSERE o STARE con lo Stesso Aggettivo? Ci sono alcuni aggettivi che puoi usare sia con ESSERE che con STARE, ma il significato cambia. Vediamo i casi più comuni e le sfumature di significato. Tranquillo FormaSignificatoMarco è tranquillo. Marco è una persona calma di carattere, è una sua qualità permanenteStai tranquillo!Calmati! Non preoccuparti! È un invito a comportarsi in un certo modo Attento FormaSignificatoLucia è molto attenta.Lucia è una persona attenta in generale, è una sua caratteristicaSta' attento!Fai attenzione adesso! Stai per fare qualcosa di pericoloso! Zitto FormaSignificatoPerché sei così zitto oggi?Perché non parli? Sei silenzioso (descrizione)Stai zitto!Smetti di parlare! Taci! (ordine sul comportamento) Fermo FormaSignificatoLa macchina è ferma.La macchina non si muove, descrivo il suo statoStai fermo!Non muoverti! (ordine) Pronto Questo caso è particolarmente interessante! FormaSignificatoEsempio ContestualizzatoSono pronto.Ho finito di prepararmi, descrivo la mia condizione attuale"Sei pronto?" — "Sì, sono pronto, possiamo andare."Stai pronto!Preparati! Sta per succedere qualcosa! È un avvertimento"Stai pronto che arrivo!" (giocando a nascondino) ESSERE e STARE al Passato Come funzionano questi verbi al passato? Ecco una cosa interessante: al passato prossimo, ESSERE e STARE condividono lo stesso participio passato: "stato"! Questo può creare confusione, ma le differenze di significato rimangono. ESSERE al Passato Usi ESSERE al passato per descrivere condizioni, stati ed emozioni nel passato. EsempioTempo VerbaleUsoIeri ero molto stanco.ImperfettoDescrizione di uno statoLa festa è stata bellissima!Passato prossimoGiudizio su un eventoQuando ero piccola, ero molto timida.ImperfettoCaratteristica nel passato STARE al Passato Usi STARE al passato per indicare la salute, la permanenza in un luogo, o il comportamento nel passato. EsempioSignificatoCome sei stato alla festa?Come ti sei trovato? Ti sei divertito?Ieri sono stato a casa tutto il giorno.

da Brand a Friend
#404 - Trust Leader

da Brand a Friend

Play Episode Listen Later Dec 28, 2025 16:09


#404 - Trust LeaderDa Thought Leader a Trust Leader – Il Nuovo Modello per Conquistare Vera AutorevolezzaSai cosa mi sta succedendo ultimamente? Ogni volta che leggo un nuovo articolo brillante, una nuova idea geniale, un nuovo prompt miracoloso… non mi sento ispirato. Mi sento stanco. E non perché le idee siano brutte. Ma perché sono troppe. E soprattutto perché ognuna mi richiede altro lavoro.“Dove la metto?”“Come si incastra con tutto il resto?”“Devo buttare via quello che facevo prima?”E a un certo punto il cervello dice: basta. Chiude tutto. E smette di ascoltare.Questa è la prima cosa importante da capire: ogni idea isolata che pubblichi è uno sforzo in più per chi ti legge. Sembra un po' un paradosso ma è proprio così.Oggi le idee sono infinite. L'AI le sputa fuori a mitraglia. I social premiano la novità, non la continuità. E allora succede quello che ti stavo dicendo. Più idee aggiungi e alla fine più aggiungi rumore. L'originalità, la novità, lo spunto singolo non creano più fiducia. Creano confusione. E senza comprensione, non c'è fiducia.Le persone non vogliono altre idee. Non fanno collezioni. Vogliono una mappa che gli indichi di come procedere per raggiungere i loro obiettivi, nella maniera più semplice e pratica possibile. Ma se tu mi bombardi, di nuovi tool da provare, nuove strategie e tattiche, idee e nuovi di metodi di fare marketing, ma io come ne esco vivo? In generale, le persone preferiscono:– pochi sentieri chiari, invece di mille possibilità– continuità invece di sorprese– spiegazioni invece di colpi di scenaQuindi quando qualcuno capisce che tu:– colleghi le cose– le metti in ordine, gli dai una sequenza– spieghi perché una conta più di un'altrasuccede che le persone smettono di stare lì ad analizzare ogni singolo elemento e ti delegano il timone della loro barca. Comprano una tua consulenza, il tuo libro o la tua guida o la tua app online.E ovviamente questa è la vera fiducia. Perché se ci pensi bene, le persone non ricordano chi ha detto qualcosa di intelligente. Ma si ricordano bene di chi le ha riportate a casa.Sintetizzo. Un'idea nuova ha una vita brevissima. La leggi. La capisci. La archivi. Fine. Se non è collegata a qualcosa di più grande, il suo valore diminuisce immediatamente.Capire come funzionano le cose, quali contano e quali sono più importanti (comprensione) invece è un qualcosa che cresce nel tempo. Perché si integra con ciò che fai e rinforza la tua strategia e il tuo approccio. Non è un'optional da attaccare al cruscotto, è un upgrade del sistema operativo.  Questo il mio consiglio: Diventa quello che fa capire dove siamo, che opzioni abbiamo, e dove è possibile andare e come. Perché in un mondo pieno di idee, ciò che diventa importante, direi indispensabile, è il capire come collegare tutte queste idee, quali scegliere, a quali dare importanza e quali scartare. Oggi più che mai l'autorevolezza, e la fiducia che ne consegue non nascono dall'inventarsi nuove cose ma dall'orientare gli altri nel dare un senso a ciò che già c'è.-Articolo originale: ✪ From Thought Leader to Trust Leader: The New Authority Model - #61_______________Info Utili• Sostieni questo podcast:Entra in contatto con me, ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlinehttps://Patreon.com/Robin_Good•  Musica di questa puntata:"Solarplex" by Birocratic•  Nella foto di copertina:Don Alberto - Tour Guide - Isola di Holbox, Marzo 2023• Ascolta e condividi questo podcast:https://www.spreaker.com/show/dabrandafriendArchivio del podcast organizzato per temi:https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast• Seguimi su Telegram:https://t.me/RobinGoodItaliaInstagram channelMomenti di vita non in posa - cosa vedono i miei occhi:https://instagram.com/giggi_canali • Newsletter in Inglese:https://robingood.substack.comFuoco su costruire fiducia per chi fa l'imprenditore online .

il posto delle parole
Gianmaria Finardi "Dalla montagna perduta" Pierre Jourde

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 27, 2025 31:57


Gianmaria Finardi"Dalla montagna perduta"Pierre JourdeTraduzione di Silvia TuratoPrehistorica Editorewww.prehistoricaeditore.it«Lei è là, dappertutto, tanto ci sovrasta, pervade e disorienta. Vertigine della vertigine, mondo sopra il mondo. Al limitar del bosco, sul ciglio di un burrone, dove le cose sono e smettono di essere. La roccia diventa così terreno fertile per il grande pensatore di montagna, che si perde nella natura per poi ritrovarsi, ora in armonia ora come corpo estraneo»Ben lungi dalle ricette dell'esotismo fine a sé stesso, dall'ingenuità a ispirazione realista o folcloristica, Jourde racconta la vita di montagna, in tutte le sue sfaccettature, con quanto ha di profondamente rassicurante e di altamente sconvolgente.Un libro inedito, in anteprima mondiale disponibile al pubblico prima nella sua versione italiana che in quella originale. Si incastona nel cosiddetto “Ciclo della Montagna” di Pierre Jourde, forgiato a partire da Paese perduto, cesellato con Il Tibet in tre semplici passi, La Prima pietra e con il fortunatissimo Il Viaggio del divano letto.Un testo che ci porta a vivere una montagna potente, che ci conduce passo passo fra alpeggi, vette e vacche, trascinandoci fra le pagine al ritmo delle stagioni scandite da rituali atavici, facendo riverberare i personaggi nella loro brutale bellezza.Questa è la sesta opera di Pierre Jourde edita in Italia; sono tutte pubblicate da Prehistorica Editore.Pierre Jourde è nato a Créteil nel 1955, ma la sua famiglia è originaria della remota regione dell'Alvernia, tra le montagne evocate in Paese perduto, La Prima pietra e Il Viaggio del divano letto. Ha un debole per la boxe e la metafisica. Nel panorama letterario francese è una delle voci più autorevoli, probabilmente la più schietta e coraggiosa in assoluto.Si è sempre distinto per una sorprendente varietà di ispirazione, che gli ha permesso di spaziare dal romanzo al racconto, per arrivare al memoir, alla poesia e al saggio filosofico. Ha ottenuto numerosi premi, tra cui spiccano il Prix Renaudot Des Lycéens, il Prix Jean Giono e il prestigiosissimo Grand Prix De L'Académie Française.È docente di letteratura francese presso l'Università di Grenoble III. In Francia, viene pubblicato da Gallimard.Tutte le opere di Pierre Jourde in Italia sono pubblicate da Prehistorica Editore.Gianmaria Finardi, editore di Prehistorica, è dottore della ricerca in letteratura francese ed editore. I suoi lavori si concentrano principalmente sulla semiotica e l'ermeneutica, per estendersi alla critica letteraria, sino agli aspetti teorici della traduzione. È autore del blog di Prehistorica Editore, Incisioni del traduttore. È il traduttore, in Italia, di tutte le opere di Éric Chevillard.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Amici e Nemici - L'informazione della settimana

Puntata speciale di Amici e Nemici quella di oggi, in cui dialoghiamo - come abbiamo certamente fatto a Natale tra un pasto luculliano e l'altro - su come la tecnologia continui ad influenzare le nostre vite: vantaggi, svantaggi, piccole fobie e ottime opportunità.Tornano a trovarci Alessio Viola, giornalista di SkyTg24, l'attrice Lella Costa, l'On. Giulia Pastorella (Azione) e ospitiamo il Prof. Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione.

La Scienza, che Storia!
Rita Levi Montalcini: la scienza è un tartufo

La Scienza, che Storia!

Play Episode Listen Later Dec 26, 2025 18:51


Torino, 1941: cacciata dall'università per le leggi razziali, Rita Levi Montalcini continua a fare ricerca allestendo un laboratorio clandestino nella sua camera da letto. Dopo la guerra attraversa l'oceano, nasconde topi-cavie in una borsetta su un aereo per Rio de Janeiro, e nel 1952 scopre l'NGF, il fattore di crescita dei nervi che le varrà il Nobel, aprendo la strada alla comprensione di malattie come l'Alzheimer e il Parkinson. Questa è la sua storia. 

La mia vita spaziale
Luciano Floridi: il suo paper sulle allucinazioni è sconvolgente! Un confronto con Faggin

La mia vita spaziale

Play Episode Listen Later Dec 26, 2025 38:14


Le allucinazioni dell'AI sono davvero errori da correggere? Quando ChatGPT inventa un libro che non esiste o racconta un evento mai accaduto, la nostra reazione immediata è pensare che abbia sbagliato. Ma cosa succederebbe se scoprissimo che quelle allucinazioni non sono bug da sistemare, ma caratteristiche strutturali inevitabili di come funzionano i modelli linguistici? In questa puntata analizziamo un paper straordinario uscito dall'Università di Yale, firmato da Luciano Floridi, uno dei filosofi più influenti nel dibattito sull'intelligenza artificiale. Usando la matematica della teoria delle categorie, Floridi dimostra perché le allucinazioni sono inevitabili e cosa ci rivelano sulla vera natura dell'AI. Il cuore del problema sta nel radicamento simbolico: i modelli linguistici operano esclusivamente con contenuti, con ombre della realtà create da esseri umani, mai con il mondo diretto. Anche quando analizzano immagini, processano solo pixel e correlazioni, non l'esperienza di accarezzare un cane o sentirlo abbaiare. Come dice il paper: ereditare non è possedere. L'AI manipola i frutti del radicamento umano senza possedere l'albero. Ma c'è una seconda parte ancora più affascinante: questo paper, senza saperlo, conferma matematicamente qualcosa che Federico Faggin sostiene da anni sulla coscienza. Mentre Floridi lascia uno spiraglio teorico alla possibilità che l'AI possa un giorno sviluppare coscienza attraverso la complessità, Faggin lo chiude definitivamente. Nel suo modello CIF (Coscienza, Informazione, Fisico), la coscienza è una proprietà quantistica fondamentale, irriducibile, che non può emergere da computazione classica. Il più non può venire dal meno. La distinzione è ontologica: i computer operano su fisica classica e deterministica, la coscienza richiede stati quantistici puri, non clonabili e intrinsecamente privati. Una cellula è fatta di materia quantistica dinamica, un computer di materia classica permanente. Questa puntata ti offre una prospettiva completamente nuova su cosa significa davvero intelligenza artificiale e perché la strada verso una coscienza sintetica potrebbe essere matematicamente impossibile, non solo tecnologicamente lontana. Ascolta questa puntata se vuoi capire: Perché le allucinazioni dell'AI sono inevitabili secondo la matematica Cosa significa davvero che l'AI non ha radicamento nel mondo Come il paper di Floridi conferma (senza volerlo) le tesi di Faggin Perché la coscienza potrebbe essere irriducibile alla computazione Buon ascolto e buona riflessione. Se questa puntata ti ha fatto pensare, condividila con chi sta cercando di capire davvero cosa sono le intelligenze artificiali al di là dell'hype. 00:00:00 Introduzione: le allucinazioni di ChatGPT 00:00:30 Sigla del podcast 00:00:42 Perché le allucinazioni nascondono qualcosa di più profondo 00:01:00 Il paper di Luciano Floridi da Yale 00:01:42 Ascoltiamo cosa dice Notebook LM 00:02:35 Il concetto di allucinazione nell'AI 00:04:10 La teoria delle categorie applicata all'AI 00:08:15 Il problema del radicamento simbolico 00:12:30 Contenuto vs mondo: la distinzione fondamentale 00:17:29 I modelli multimodali e il limite dell'esperienza 00:19:00 Ereditare non è possedere 00:27:05 Il confronto con Federico Faggin 00:28:00 La coscienza come proprietà quantistica 00:31:00 Riflessioni finali sul paperDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-mia-vita-spaziale--2578955/support.© Andrea Brugnoli – Tutti i diritti riservati.

Tempo di Riforma - il podcast
Domenica 28 dicembre 2025 - Servizio di culto evang. riformato

Tempo di Riforma - il podcast

Play Episode Listen Later Dec 26, 2025 58:53


 La Luce che vince le tenebre   Che cosa celebriamo davvero a Natale: una tradizione culturale, un'emozione condivisa, o qualcosa di infinitamente più radicale? Questa riflessione biblica ci conduce al cuore del messaggio cristiano attraverso il Prologo del vangelo secondo Giovanni (1:1-14), dove il Natale non è presentato come un racconto romantico, ma come l'irruzione del Dio eterno nella storia umana. La Parola fatta carne, luce e vita delle persone, entra in un mondo che spesso la rifiuta, ma continua a chiamare all'accoglienza, alla fede e a una vita vissuta nella luce. Un messaggio che interpella credenti e non credenti, invitandoci a prendere sul serio Cristo, la sua identità e le conseguenze concrete della sua venuta per la nostra vita oggi.Testo completo della predicazione

Unica Radio Podcast
Bastarde Gloriose: alla conquista del cinema sardo

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Dec 26, 2025 12:03


Bastarde Gloriose rappresenta un esperimento di produzione indipendente nato dall'unione di tre giovani professionisti: Francesca Maccioni, Barbara Mancosu ed Emanuele Loddo Nel panorama cinematografico dell'isola si affaccia Bastarde Gloriose, una nuova e vibrante realtà artistica. Questo collettivo si propone di fare cinema partendo dal basso, sfidando i costi elevati della produzione tradizionale attraverso l'ingegno e la collaborazione. La loro storia inizia negli spazi dell'università, dove la condivisione di obiettivi comuni ha trasformato semplici colleghi in soci creativi. Oggi Bastarde Gloriose porta avanti un'idea di narrazione visiva che affonda le radici nel territorio sardo ma guarda lontano. L'unione creativa nata dall'università Il percorso accademico è stato il vero catalizzatore per la nascita del gruppo. Se la laurea triennale ha permesso ai fondatori di testare la propria compatibilità caratteriale, è stata la magistrale a definire il loro destino professionale. Durante gli studi, i futuri esponenti di Bastarde Gloriose hanno sperimentato linguaggi diversi attraverso esercitazioni pratiche e progetti comuni. Questo periodo di formazione ha permesso loro di capire che il lavoro di squadra era la chiave per affrontare l'industria audiovisiva. La forza del gruppo risiede proprio in questa consapevolezza maturata tra i banchi, trasformando la teoria in una pratica produttiva solida e affiatata. La flessibilità come metodo produttivo Un elemento distintivo di Bastarde Gloriose riguarda la gestione dei ruoli sui set cinematografici. Mentre Francesca si occupa della regia e dell'assistenza, Barbara gestisce la produzione ed Emanuele cura la direzione tecnica, i compiti restano estremamente fluidi. Questa intercambiabilità permette al collettivo di adattarsi a ogni esigenza creativa, facendo sì che tutti imparino a fare tutto. Le anime che compongono Bastarde Gloriose credono fermamente che la flessibilità sia la risposta alla mancanza di grandi budget iniziali. In questo modo, ogni corto girato diventa una palestra collettiva dove il talento individuale viene messo al servizio della visione d'insieme. Restare in Sardegna per creare bellezza Molti giovani talenti scelgono spesso di abbandonare l'isola per cercare fortuna nei centri nevralgici come Roma, Milano o Torino. Al contrario, Bastarde Gloriose scommette sulla propria terra d'origine nonostante le difficoltà logistiche. La scelta di restare non è stata priva di dubbi, ma la voglia di far accadere le cose in Sardegna ha prevalso sulle incertezze iniziali. Il collettivo dimostra che non è necessario emigrare per produrre cultura di qualità. Tutti gli elementi di Bastarde Gloriose vogliono dimostrare che il territorio sardo può offrire opportunità uniche a chi ha il coraggio di investire sulle proprie idee e sulle proprie radici. Un filo rosso tra storie diverse I progetti in fase di sviluppo sono numerosi e toccano generi narrativi molto differenti tra loro. Ciò che unisce ogni opera è il cosiddetto "filo rosso" che identifica lo stile unico di Bastarde Gloriose. Ogni storia, pur essendo indipendente, riflette l'anima ribelle e l'approccio schietto che caratterizza il collettivo fin dalla sua fondazione. Il loro "essere bastarde" si traduce in un gusto estetico ricercato ma accessibile, capace di colpire lo spettatore per sincerità e impatto visivo. Attualmente, Bastarde Gloriose continua a lavorare su nuovi soggetti, pronti a trasformare ogni visione in un racconto cinematografico concreto e coinvolgente. Il futuro della produzione indipendente Il cammino del gruppo è appena iniziato, ma l'interesse attorno ai loro lavori è già palpabile. L'organico di Bastarde Gloriose invita il pubblico a scoprire le proprie opere su piattaforme digitali come YouTube, dove è possibile apprezzare i risultati del loro impegno. La sfida per il futuro sarà mantenere questa indipendenza creativa pur crescendo dimensionalmente. In un'epoca di grandi produzioni standardizzate, la voce di Bastarde Gloriose rappresenta una boccata d'ossigeno per chi ama il cinema d'autore e sperimentale. La Sardegna ha trovato dei nuovi narratori capaci di guardare la realtà con occhi diversi e senza alcun timore reverenziale verso il mercato globale.

AmericanA
AmericanA - La WEST VIRGINIA di Heroin(e) e Recovery Boys

AmericanA

Play Episode Listen Later Dec 26, 2025 56:58


Huntington, West Virginia: capitale americana dell'overdose. Nel 2018 in West Virginia ogni 10 ore si muore per overdose: 10 volte di più spesso della media nazionale. Questa è la storia di due generazioni perse, questa è una storia di eroina, ma anche di eroine, di una comunità che non vuole farsi definire esclusivamente da questa tragedia.sostieni AmericanA:⁠ https://ko-fi.com/eliist⁠seguimi sui social:⁠https://linktr.ee/eliistontheroad?utm_source=ig&utm_medium=social&utm_content=link_in_bio&fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAc3J0YwZhcHBfaWQMMjU2MjgxMDQwNTU4AAGncV45JZtIEZ4D_8jvfUfP1DlATclIg1ElQuCfPcvZbCiEKQ9hyNO9O9Kc7Gk_aem_-O6KrfbMgPp0A7RKgZWBhA⁠LICENZA NUMERO:CONTRATTO DI LICENZALicensing - Online Music202500000066

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
NATALE nell’Italiano di Tutti i Giorni: 12 Espressioni Imperdibili

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Dec 25, 2025


Sapevi che gli italiani parlano di Natale anche in piena estate? Esistono tantissime espressioni idiomatiche legate al Natale che usiamo tutti i giorni, in qualsiasi periodo dell'anno. Se non le conosci, rischi di non capire cosa sta dicendo il tuo amico italiano quando ti dice: "Ma che, credi ancora a Babbo Natale?" Espressioni Italiane Legate al Natale (Che Usiamo Tutto l'Anno) Espressioni Con Babbo Natale 1. "Credere Ancora a Babbo Natale" Questa è una delle espressioni più comuni in italiano! La usiamo quando vogliamo dire che qualcuno è ingenuo, credulone, cioè che crede a cose impossibili, poco realistiche o troppo belle per essere vere. L'espressione fa riferimento alla figura di Babbo Natale, in cui credono tipicamente solo i bambini piccoli. Sfumature D'Uso Questa espressione può essere usata in modo affettuoso (con un bambino o una persona dolce) oppure in modo più critico o sarcastico (con qualcuno che dovrebbe essere più realista). Tutto dipende dal tono di voce con cui viene pronunciata! Esempi In Contesti Diversi Contesto lavorativo: "Marco pensa che il capo gli darà un aumento del 50%." — "Ma dai! Crede ancora a Babbo Natale!" Contesto amoroso: "Lucia è convinta che il suo ex tornerà da lei." — "Poverina, crede ancora a Babbo Natale..." Contesto quotidiano: "Mio figlio pensa che se studia il giorno prima dell'esame, prenderà 30." — "Ah, crede ancora a Babbo Natale!" Varianti Dell'Espressione "Credere alle favole" → molto simile, ma leggermente meno forte; "Vivere nel mondo dei sogni" → enfatizza il distacco dalla realtà; "Credere che gli asini volino" → più rara e colorita. In Un Dialogo Realistico Anna: Sai, ho conosciuto un ragazzo online. Dice che è un principe di Dubai e che vuole regalarmi una villa! Giulia: Anna... dimmi che stai scherzando. Anna: No, perché? Sembra sincero! Giulia: Tesoro, tu credi ancora a Babbo Natale. È chiaramente una truffa! Attenzione! Non usare questa espressione in contesti formali o con persone che non conosci bene: potrebbe sembrare offensiva! È perfetta tra amici, familiari o colleghi con cui hai confidenza. 2. "Non Sono Mica Babbo Natale!" Questa espressione la usiamo quando qualcuno ci chiede troppe cose, troppi favori, e vogliamo dire: "Ehi, non posso fare miracoli! Non posso accontentare tutti!". È un modo simpatico per mettere dei limiti senza essere troppo bruschi. Sfumature D'Uso Di solito ha un tono scherzoso ma deciso. Può essere usata anche in modo più serio se qualcuno esagera davvero con le richieste. Esempi In Contesti Diversi Contesto familiare: "Papà, mi compri l'iPhone nuovo, la PlayStation e anche la bicicletta?" — "Piano, piano! Non sono mica Babbo Natale!" Contesto lavorativo: "Potresti finire questo progetto, rispondere a tutte le email e preparare la presentazione per domani?" — "Calma! Non sono mica Babbo Natale, una cosa alla volta!" Contesto tra amici: "Mi presti 100 euro? Ah, e mi accompagni all'aeroporto alle 5 di mattina? E poi mi tieni il gatto per due settimane?" — "Ehi, non sono mica Babbo Natale!" Nota Grammaticale Sulla Particella "Mica" La parola "mica" qui rafforza la negazione ed è molto usata nell'italiano parlato! "Non sono Babbo Natale" e "Non sono mica Babbo Natale" significano la stessa cosa, ma la seconda versione è più enfatica e più espressiva. La particella "mica" deriva dal latino mica (briciola) e si usa per negare qualcosa che l'interlocutore potrebbe pensare o supporre. Varianti Dell'Espressione "Non sono mica un mago!" → stesso concetto; "Non ho la bacchetta magica!" → simile, enfatizza l'impossibilità; "Non faccio miracoli!" → più diretto. In Un Dialogo Realistico Collega: Senti, potresti coprire il mio turno sabato? E anche domenica? Ah, e finire il report che dovevo fare io? Tu: Aspetta, aspetta. Non sono mica Babbo Natale! Posso aiutarti con una cosa, non con tutte! Collega: Dai, ti prego! Tu: Scelgo io: ti copro sabato, ma il report lo fai tu. Affare fatto? 3. "Fare Il Babbo Natale" Questa espressione significa essere molto generosi, regalare tante cose, pagare per tutti o fare molti favori a qualcuno. Evoca l'immagine di Babbo Natale che distribuisce regali a tutti. Sfumature D'Uso Può essere usata in senso positivo (quando apprezziamo la generosità di qualcuno) o leggermente critico (quando qualcuno esagera con la generosità, magari per fare bella figura o per secondi fini). Esempi In Contesti Diversi In senso positivo: "Ieri Luca ha pagato la cena a tutti, ha comprato i biglietti del cinema e poi ci ha anche accompagnati a casa." — "Wow, ha proprio fatto il Babbo Natale! Che generoso!" In senso leggermente critico: "Il nuovo fidanzato di Marta fa sempre il Babbo Natale: regali, fiori, cene... secondo me sta esagerando per impressionarla." Contesto lavorativo: "Il capo oggi ha fatto il Babbo Natale: ha dato un bonus a tutti!" Varianti Dell'Espressione "Essere generoso come Babbo Natale"; "Avere le mani bucate" → spendere troppo (ma più negativo); "Essere di manica larga" → essere generosi, spendere facilmente. In Un Dialogo Realistico Mamma: Com'è andata la cena con gli amici? Figlio: Benissimo! Marco ha fatto il Babbo Natale: ha pagato tutto lui! Mamma: Tutto? Per tutti? Figlio: Sì! Cena, dolce, caffè e anche l'amaro. Non ci ha fatto pagare niente. Mamma: Che ragazzo generoso! Invitalo a cena da noi, voglio ringraziarlo! 4. "Aspettare Qualcosa/Qualcuno Come i Bambini Aspettano Babbo Natale" Questa espressione descrive un'attesa piena di entusiasmo, di emozione, di impazienza. Pensa a come i bambini aspettano la notte di Natale: non dormono, sono eccitati, contano i giorni, i minuti. È sempre usata in senso positivo e un po' tenero. Esempi In Contesti Diversi Per un evento: "Giulia aspetta il concerto dei Coldplay come i bambini aspettano Babbo Natale. Parla solo di quello!" Per una persona: "Da quando Marco è partito per lavoro, sua moglie lo aspetta come i bambini aspettano Babbo Natale." Per un oggetto: "Ho ordinato il nuovo iPhone e lo aspetto come i bambini aspettano Babbo Natale: controllo la spedizione ogni cinque minuti!" Per un'uscita (film, libro, serie TV): "I fan aspettano l'ultima stagione di quella serie come i bambini aspettano Babbo Natale." Varianti Dell'Espressione "Aspettare con ansia" → più neutro; "Contare i giorni" → enfatizza l'attesa; "Non vedere l'ora" → molto comune, meno poetico. In Un Dialogo Realistico Amica 1: Hai visto Sara? Non parla d'altro che del suo viaggio in Giappone. Amica 2: Lo so! Lo aspetta come i bambini aspettano Babbo Natale. Ha già fatto tre liste di cose da vedere! Amica 1: Tre liste? Amica 2: Sì: una per Tokyo, una per Kyoto e una per il cibo. Quand'è che parte? Amica 1: Tra due mesi! Amica 2: Poveretta, sarà lunghissima questa attesa! Espressioni Con l'Albero Di Natale, il Presepe e il Panettone 5. "Sembrare Un Albero Di Natale" Questa espressione si usa quando qualcuno è vestito in modo troppo appariscente, troppo colorato, con troppi accessori: orecchini enormi, collane vistose, bracciali, anelli, vestiti brillanti, paillettes ovunque... Attenzione: questo NON è un complimento! È una critica, anche se spesso viene detta in modo scherzoso. Sfumature D'Uso Tra amici può essere una battuta affettuosa: "Amore, sembri un albero di Natale!" (detto ridendo). Con persone che non conosci bene, è decisamente una critica. Può essere usata anche per oggetti o luoghi, non solo persone. Esempi In Contesti Diversi Per una persona: "Avete visto come si è vestita Carla per la festa? Sembrava un albero di Natale: vestito rosso con paillettes, orecchini verdi giganti, collana dorata..." Per un luogo: "Hanno decorato il negozio come un albero di Natale: luci ovunque, festoni, pupazzi... non si capisce più niente!" Per un oggetto: "La sua macchina nuova ha così tanti accessori che sembra un albero di Natale." Varianti Ed Espressioni Simili "Essere agghindata/o come un albero di Natale" → con il verbo "agghindare" (vestirsi in modo eccessivo); "Sembrare una vetrina" → troppo "esposta", troppo appariscente; "Essere carica/o come un mulo" → avere troppe cose addosso (ma si usa più per borse e bagagli). Curiosità Culturale Gli italiani generalmente apprezzano l'eleganza sobria. C'è un detto che dice: "Prima di uscire, guardati allo specchio e togli un accessorio." Questa espressione riflette proprio questa mentalità: meglio essere semplici ed eleganti che esagerati! In Un Dialogo Realistico Mamma: Tesoro, sei pronta? Dobbiamo andare al matrimonio! Figlia: Sì! Come sto? Mamma: Ehm... cara, non ti offendere, ma sembri un albero di Natale. Togli almeno la collana O gli orecchini. Insieme sono troppo. Figlia: Ma a me piacciono! Mamma: Lo so, ma "less is more", come dicono gli inglesi! 6. "Spuntare / Tornare Come Il Panettone A Natale" Il panettone è il dolce natalizio italiano per eccellenza. Ogni anno, puntualmente, a novembre inizia a comparire in tutti i supermercati, bar e negozi. Usiamo questa espressione per parlare di qualcosa o qualcuno che torna puntualmente, in modo prevedibile, sempre nello stesso periodo o nelle stesse situazioni. Sfumature D'Uso Può essere usata in modo neutro (per descrivere qualcosa di ricorrente), affettuoso (per qualcuno che torna sempre) o leggermente critico/ironico (per qualcuno o qualcosa che torna in modo un po' fastidioso o troppo prevedibile). Esempi In Contesti Diversi Per una persona che si fa viva solo in certi momenti: "Hai visto? Marco mi ha scritto per il mio compleanno." — "Ah, Marco! Spunta come il panettone a Natale: si fa vivo solo quando gli conviene!" Per un argomento ricorrente: "Ogni volta che vedo mia zia, mi chiede quando mi sposo.

Tempo dello spirito
La strada del Natale

Tempo dello spirito

Play Episode Listen Later Dec 25, 2025 14:46


Dove possiamo trovare Gesù, nella vita di tutti i giorni, dove possiamo incontrare il Cristo, di cui oggi ricordiamo e celebriamo la nascita? In qualche modo è la stessa domanda che si ponevano i magi d'oriente che si incamminarono verso Betlemme, guidati da una stella. Possiamo immaginarli come tre uomini in ricerca. Questa mattina la trasmissione propone una riflessione biblica curata dal pastore valdese Giuseppe Platone, che guarda alla natività attraverso gli occhi dei magi d'oriente.

La Mindfulness Per Tutti
Meditazione “Restare presenti senza reagire”

La Mindfulness Per Tutti

Play Episode Listen Later Dec 25, 2025 16:15


S.3 Ep. 63 - Restare presenti senza reagire Le relazioni difficili non sono quelle in cui c'è conflitto. Sono quelle in cui perdi te stesso. Questa meditazione guidata è pensata per i momenti in cui una relazione ti attiva: quando senti il corpo tendersi, la mente chiudersi e l'impulso a reagire prendere il controllo. Non è una pratica per risolvere il conflitto. Non è una meditazione per “andare d'accordo”.
È uno spazio per tornare a te mentre l'altro è presente.

Inglorious Globastards - IL PODCAST
Szasz, il Teorico della Psichiatria Libertaria

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Dec 25, 2025 51:59


Sono in pochi a conoscere Thomas Szasz, ma il suo contributo alla psichiatria e più in generale alla cultura, non solo quella libertaria, sono stati fondamentali. In questa puntata il Prof. Roberto Festa, che ha contribuito a diffondere le teorie di Szasz in Italia, ed è stato uno dei suoi più fervidi allievi ne sviscera le posizioni più controverse e dirompenti. Nella prefazione al libro di Szasz "Fede nella #libertà" che in Italia verrà pubblicato da Rubettino il 19 dicembre il Prof. Festa scrive:Thomas Szasz nacque il 15 aprile 1920 a Budapest, da una colta e agiata famiglia di origini ebraiche. Nel 1938, dopo che il regime dell'ammiraglio Miklós Horthy si avvicinò alla Germania nazista, la famiglia Szasz emigrò negli Stati Uniti. Nel 1939, il giovane Thomas si iscrisse all'Università di Cincinnati dove, nel 1941, si laureò in fisica e, nel 1944, in medicina. In quello stesso anno, ottenne la cittadinanza statunitense. Tra il 1951 e il 1954, Szasz completò il tirocinio psichiatrico e quello psicoanalitico. Nel 1956 fu assunto dalla State University of New York (SUNY) che, nel 1962, gli assegnò la cattedra di #psichiatria. Thomas #Szasz morì l'8 settembre 2012, all'età di 92 anni. Nel 1961, la pubblicazione di The Myth of Mental Illness procurò a Szasz una rapida fama. Nel libro viene difesa la tesi, ritenuta scandalosa da quasi tutti gli psichiatri, che le malattie mentali non esistono. Questa tesi implica che le cosiddette #psicoterapie, cioè le cure per le malattie mentali, sono inutili . Secondo Szasz, le idee di malattia mentale e psicoterapia sono solo miti, inventati per giustificare la pratica psichiatrica, che consiste nel ricovero coatto degli individui etichettati come matti e nella somministrazione, quasi sempre coercitiva, di trattamenti fittizi per malattie inesistenti. Pur negando la possibilità di curare gli individui diagnosticati come malati mentali, Szasz pensa che ci si possa prendere cura di loro, con appropriate forme di analisi. Il suo approccio, fondato sul presupposto che il rapporto tra analista e analizzando è di natura consensuale e contrattuale, si colloca nella tradizione psicoanalitica che origina da Sigmund Freud . Tuttavia, l'analisi szasziana si differenzia da quella freudiana, poiché assegna un ruolo centrale all'autonomia dell'analizzando che, attraverso l'esame dei suoi conflitti esistenziali, viene aiutato a comprendere che gli eventi della sua vita sono, in gran parte, il frutto delle sue libere scelte. Szasz ha svolto molte ricerche sulla storia della psichiatria, dalle sue origini teoriche nella teologia cristiana fino alle sue moderne pratiche coercitive . In particolare, ha dedicato molta attenzione alle relazioni tra psichiatria e diritto .A suo giudizio, il connubio tra psichiatria e diritto è stato la prima tappa nella formazione dello stato terapeutico, cioè di una nuova forma di stato, dalle spiccate tendenze dispotiche, caratterizzato dalla stretta integrazione tra stato e medicina.T. SZASZ, I manipolatori della pazzia, trad. it., Feltrinelli, Milano 1972; T. SZASZ, Disumanizzazione dell'uomo, trad. it., Feltrinelli, Milano 1974; T. SZASZ, Il mito della droga, trad. it., Feltrinelli, Milano 1977; T. SZASZ, Il mito della psicoterapia, trad. it., Feltrinelli, Milano 1981.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.

Elisa True Crime
Ep. 139: Mi chiamavo Maria Pia Labianca

Elisa True Crime

Play Episode Listen Later Dec 24, 2025 56:17


In un casolare abbandonato, due contadini trovano il corpo senza vita di una giovane donna con le braccia aperte e le caviglie legate, quasi a simulare una croce, e una ferita mortale sotto il seno… Mentre l'ombra di rituali satanici si abbatte sui cittadini di Gravina in Puglia, le autorità scavano nella vita della ragazza e nei suoi affetti più cari alla ricerca dell'assassino. Questa è la storia di Maria Pia Labianca.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Cuando los elefantes sueñan con la música
Cuando los elefantes sueñan con la música - Amores italianos - 24/12/25

Cuando los elefantes sueñan con la música

Play Episode Listen Later Dec 24, 2025 60:05


La cantante brasileña, de familia italiana, Zizi Possi publicó en 1997 'Per amore' con canciones italianas como la que le dio título de Mariella Nava, 'Senza fine' de Gino Paoli y 'Ho capito che ti amo' de Luigi Tenco. La brasileño-japonesa Lisa Ono publicó cinco años después 'Questa bossa mia...' con 'Ti guarderò nel cuore', 'Piove' (Ciao ciao bambina)' de Domenico Modugno y 'Questi vent´anni miei' de Morricone. En su reciente 'Italia', el trompetista y vocalista alemán Till Brönner ha grabado canciones italianas de Lucio Battisti, Paolo Conte o Ennio Morricone como 'Travolti da un insolito destino', 'La donna invisibile', 'Amarsi un po', 'Via con me' -con la voz de Mario Biondi- o 'Parole parole' -con la de Chiara Civello-. Y Caetano Veloso, en su concierto homenaje a Fellini, 'Federico e Giulietta', cantando 'Come prima', 'Come tu mi vuoi' y 'Luna rossa'. Escuchar audio

Mamme in carriera: Back to work
80: Fiorire nella tempesta, partorire la Quarta Stagione

Mamme in carriera: Back to work

Play Episode Listen Later Dec 24, 2025 19:59


Questa è la puntata più vera e completa che io abbia mai registrato. È il mio bilancio di due anni di crescita immensa, di radici strappate e di piedi finalmente rimessi a terra dopo la tempesta.Questa puntata segna un confine: il passaggio dalla sopravvivenza alla fioritura, dalla Terza alla Quarta Stagione di Mamme in Carriera. In questi mesi questo progetto è diventato un campo aperto, senza più confini, almeno ai miei occhi. Non solo un campo aperto, ma un luogo ricco di prospettive e di magia, un 'campo di lucciole', come lo chiamo nel monologo. Oggi vi porto in questo mio personalissimo campo di lucciole per ricordarvi che non dobbiamo più solo "incastrare" tutto, cercare di non fare implodere la struttura creata, ma abbiamo il diritto di camminare fier* sui nostri passi, mentre faticosamente e a volte goffamente facciamo da guide ai nostri figli.Ho capito a mie spese che ciò che non si ascolta si trascura, e ciò che si trascura appassisce. Unisciti a me in questo ballo collettivo nel campo di lucciole. Buon Natale a te, che sei il progetto più grande su cui potrai mai lavorare. Ricorda che tutto il resto è un contorno, ma se non ti ascolti, se non agisci in allineamento con i tuoi desideri, i tuoi sogni, e con la persona che vuoi essere, nessuno lo farà per te. Perché tu sei, e sarai sempre, il progetto più grande su cui avrai l'onore di lavorare.Un ringraziamento speciale va a Dimitrij Zanusso, che ha saputo trovare la chiave per farmi esprimere, per facilitare un processo creativo che era un unico imbrigliatissimo nodo bloccato a pochi centimetri dalla voce. Una voce oggi nuova, robusta, libera. La Quarta Stagione sarà un progetto nuovo, più complesso, a cui da sola non avrei mai dato inizio.Buon Natale a tutti, e che sia un luminoso 2026!

Essere Serena Podcast
63 - Kit di Sopravvivenza per le Feste: relazioni difficili, confini e autoanalisi con Marco Marino

Essere Serena Podcast

Play Episode Listen Later Dec 24, 2025 54:43


Podcast - TMW Radio
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Amerini:" L'arrivo di Paratici un segnale da parte del club. Galassi:" Il tifoso ha sommato tutti gli anni in questa crisi" Impallomeni:" Questa è una crisi tecnica più che socie

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Dec 23, 2025 27:08


Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Amerini:" L'arrivo di Paratici un segnale da parte del club. Galassi:" Il tifoso ha sommato tutti gli anni in questa crisi" Impallomeni:" Questa è una crisi tecnica più che societaria"

Scary Monster - True-crime Podcast
Intervista col Serial Killer - Episodio 7 - Richard Cottingham, "The Torso Killer"

Scary Monster - True-crime Podcast

Play Episode Listen Later Dec 23, 2025 21:11


Un interrogatorio agghiacciante in carcere. Le confessioni di un assassino dalla doppia vita. Come si divide un uomo in due? Richard Cottingham lo sapeva bene. Meglio di chiunque altro. Di giorno: marito, padre, operatore informatico. Stipendio fisso. Casa in periferia. Cravatta stirata. Di notte: predatore. Torturatore. Mutilatore. Non uccideva per soldi. Non per vendetta. Uccideva perché doveva farlo. Tra il millenovecentosettantadue e il millenovecentottanta, almeno diciotto donne sono morte per mano sua. Almeno quelle che conosciamo. Perché Cottingham, nel duemilanove, confesserà di aver commesso ottanta "omicidi perfetti". Perfetti. Come un problema matematico risolto su un computer. Questa è la storia dell'uomo che viveva due vite. E di come entrambe fossero mostruose.------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ti piacciono i misteri della mente criminale? Iscriviti ora a "Scary Monster True Crime" sulla tua piattaforma preferita (Spreaker, Spotify, Apple Podcast) per non perdere i nostri due appuntamenti settimanali!Martedì ore 12:00: Intervista col serial killerVenerdì ore 12:00: Casi Risolti e Irrisolti e ApprofondimentiLascia una recensione se l'episodio ti è piaciuto! Mi aiuta a crescere e a portare nuove storie oscure.------------------------------------------------------------------------------------------------------------Seguimi anche sul canale Youtube:https://bit.ly/3TXVGEdVisita il sito del podcast:https://scarymonstertruecrime.comInstagram:@scarymonstertruecrimeX/Twitter:@scarycrime---------------------------------------------------------Contatti:Antonello Salea.sale@cbsnet.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scary-monster-true-crime-podcast--4789759/support.Visita il sito https://scarymonstertruecrime.com per leggere post esclusivi sui casi criminali, scoprire nuove storie e acquistare ebook dedicati al true crime.

Profil
Livio Niedermann: «Il papa è stà mes fil cotschen»

Profil

Play Episode Listen Later Dec 23, 2025 57:16


«Igl è stà in sentiment fitg curius da stuair far la valischa per adina. Questa giada, betg per far vacanzas, mabain per turnar a chasa a Domat», di Livio Niedermann. Il temp tar la Guardia svizra è sta ina buna scola da la vita. «Jau sun ì a Roma sco uffant e sun turnà sco um». L'emprim da settember da l'onn 2022 è Livio Niedermann da Domat entrà sco giuven gardist tar la Guardia svizra en il Vatican a Roma. Quai, suenter avair terminà ses giarsunadi da scolaziun commerziala e suenter avair absolvì la scola da recrut tar l'Armada svizra. Ils 6 da matg 2023 ha el engirà curaschi e fidaivladad al papa en linguatg rumantsch. 39 mais è el restà fidaivel al servetsch da la Guardia svizra. Durant quest temp ha el protegì e servì a papa Francestg, el ha stuì prender cumià da «ses papa» glindesdi da Pasca. Ils 6 da matg han el e ses cumpogns da la guarida pudì festivar l'elecziun da papa Leo XIV. L'onn 2025 saja stà in onn cun blera lavur e gronda preschientscha per il corp da la Guardia papala. Ma Livio Niedermann vesa quest temp a Roma sco ina vaira scola per la vita: «Jau sun ì a Roma sco uffant e sun turnà sco um». Surtut dal temp cun papa Francestg restan muments nunemblidaivels: «Durant las notgs da guardia era papa Francestg bun da far ina surpraisa. Ina giada ha el offri a mai in glatsch, e quai la damaun a las tschintg», sa regorda Livio Niedermann cun bucca da rir. Pertge che papa Francestg è stà ses fil cotschen durant il temp a Roma, ma era davart il nov vent che papa Leo ha purtà tar la Guardia svizra, dal temp liber sco gardist e co ch'ils plans per il futur sa preschentan uss per il giuven um da Domat, ans raquinta el en il «Profil».

Maracanã - TMW Radio
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Amerini:" L'arrivo di Paratici un segnale da parte del club. Galassi:" Il tifoso ha sommato tutti gli anni in questa crisi" Impallomeni:" Questa è una crisi tecnica più che socie

Maracanã - TMW Radio

Play Episode Listen Later Dec 23, 2025 27:08


Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Amerini:" L'arrivo di Paratici un segnale da parte del club. Galassi:" Il tifoso ha sommato tutti gli anni in questa crisi" Impallomeni:" Questa è una crisi tecnica più che societaria"

Cose Molto Umane
2048 - Cose Molto Importanti da sapere sull'obesità - Un po' di chiarezza

Cose Molto Umane

Play Episode Listen Later Dec 23, 2025 14:43


⁠Questa puntata è offerta da Lilly Nella quarta e ultima puntata, in compagnia di un'esperta, la dottoressa Valeria Guglielmi, facciamo piazza pulita dei tantissimi luoghi comuni sul tema dell'obesità, delle diete e dei miti che girano intorno al tema della nutrizione: da “ci vuole solo forza di volontà” al metabolismo lento, dalle “ossa grosse” al “basta eliminare i carboidrati”. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Io Non Mi Rassegno
Storie di discontinuità territoriale: puntata speciale – INMR Sardegna #105

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later Dec 23, 2025 34:43


Questa che pubblichiamo oggi, prima della piccola pausa che come redazione abbiamo scelto di prenderci in occasione delle festività, è una puntata speciale. Parleremo di un solo tema, ovvero quello della continuità territoriale, e lo faremo attraverso le voci della diaspora.Vuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.

il posto delle parole
Daniela Finocchi "Lingua Madre. Duemilaventicinque"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 22, 2025 14:30


Daniela Finocchi"Lingua Madre. Duemilaventicinque"Racconti di donne non più straniere in italiaEdizioni Seb27www.seb27.itwww.lingua-madre.itQuella di Leyla è una ferita che profuma, che unisce il Libano immaginato e quello reale. La voce di Loranda è la sua casa, vibra di radici, anche se l'albanese è un'eco distante. Sayaka e Nancy Jissel percorrono la stessa linea genealogica femminile, poco importa se in Giappone o in Ecuador. Lidija fa del rosso ajvar l'emblema dell'identità balcanica che viaggia nelle valigie di chi vive altrove. Memorie, suggestioni, cura, macerie si mescolano in questi racconti con una sensibilità che produce talora turbamento. La complessità vissuta da chi è migrante, ma anche non più straniera, spesso non ottiene riconoscimento. Senza retorica, le autrici affrontano i temi connessi a famiglia, tradizioni, carriera, malattia, rinascita. Rendono omaggio alla profondità e al senso della relazione fra donne, allo scambio generato dall'immersione nel mondo dell'altra, anche attraverso la mediazione del linguaggio, che può veicolare comprensione, amore, persino inattesi capovolgimenti esistenziali.Le autrici e i racconti: Giulia Amanze, L'addio che apre le porte; Alessia Amharai, Radici e nuvole; Graciela Bautista Capador, Vale la pena di sognare; Cristiana Borella, Fine della favola; Débora Karenine Bovo Mendes Lacerda Arnaud, Un ponte tra due mondi; Rosa Calì, Il segreto (راز) ; Casa di Ramia, Uccelli; Liliana Amancay Paz Casas, Nahuelito; Sofia Chiappara, La venditrice di matrioske; Yuleisy Cruz Lezcano, Immagini che parlano; Jiuliana de Angelis, Soledad; Loranda Domi, La mia voce è casa; Emanuela Donos, La mamma e io; Nawa Dosso e Sandra Manzella, Confidenza; Luz Elsy Duarte Zapata, La mia scarpa del cuore; Franca Dumano, Gerusalemme; Abir Elsayed e Renata Pieroni, La felicità è oltre il mare (السعادة وراء البحر); Leila Ghafourian, Ho imparato a sognare; Elisa Gheba e Francesca Volatili, I sussurri dei ricordi; Ginevra Giacomin, La mano del diavolo; Stefania Granata, Gettare il cuore oltre l'ostacolo; Nourelhouda Haffari, Un tè tra due cieli; Emily Halitska, Nostalgia; Leyla Khalil, Piangere per l'abbattimento di un albero; Jihen Khardani, Il viaggio; Malak Lamrabat, Oltre i limiti: l'arte di accettarsi; Maria Adele Limongelli, Tra segni e parole; Sanja Lucic, La ragazza del quartiere Isola; Ariana Marandici, Due cuori; Claudia Matera, L'identità dell'altra; Fortune Cheryle Matoukam, Per un'identità italiana; Rebeka Ionela Mihalescu, Un posto nel mondo; Sonia Cristina Miquelin, Cuori migranti; Sayaka Miyamoto, Oppai; Clio Monaco, Marialuz; Anna Monteccone, 猫 = Gatto; Mélanie Ntsa, Piccoli passi… Grandi passi; Madjana Nuredini, Al di là del mare; Lidija Pisker, Barattoli; Wania Qureshi, Questa sono io…; Rosalvina Rodas Enciso De Ortiz, Estranea a me stessa; Malak Sahili, Io e le mie origini; Gulala Salih e Erika Mattio, Miriam e il bicchiere scheggiato; Yvette Samnick, La nera; Taisnara Cristina Santos Ferreira, Stagioni; Houda Sboui, Beya, la regina…; Scuola delle mamme Cespi, Raccontare per raccontarsi; Maral Shams, Verde speranza; Gloria Silva Quispe e Nadia Ricci, Lei e io, io e lei; Diana Sinigaglia, Parole; Nancy Jissel Solis Realpe, Il fiore di smeraldo; Maria-Luisa Stepanek, Sangeetha; Marilene Valeriano da Silva, Pane quotidiano: bussola per la terra promessa; Anna Volkova, Nostalgia; Jasemina Zeqiraj, Le tre generazioni e un sogno!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Laser
Adozioni dall'Armenia

Laser

Play Episode Listen Later Dec 22, 2025 23:26


Questa inchiesta giornalistica realizzata in Armenia tra la capitale Yerevan e la città di Gymri, porta alla luce, attraverso l'incontro con madri, avvocati, l'accesso a documenti inediti e luoghi sensibili, un stistema criminale di adozioni illegali sconosicuto nella sua ampiezza, gravità e per ora impunito. Un'inchiesta giudiziaria su sospette adozioni illegali all'estero è in corso in Armenia dal 2019 con 11 imputati e riguarda trenta casi di bambini adottati con una decisione della Corte tra il 2016 e il 2018, tra cui venti in Italia, gli altri tra Stati Uniti e Francia. Il principale imputato è Razmik Abrahamyan, direttore dell'Ospedale di Maternità Repubblicano di Yerevan, accusato, in particolare, di «separazione illegale di un bambino dai genitori o sostituzione di bambino». Tra gli altri imputati figurano Liana Karapetyan, ex direttrice dell'orfanotrofio “Mankan Tun”, chiamato anche “Children's Home” di Yerevan, ex funzionari del Ministero della Giustizia Armeno, del Comune di Yerevan, del Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali armeni e Anush Garsantsyan, che è stata fino al 2022 la rappresentante in Armenia degli enti italiani accreditati dalla CAI (Commissione per le Adozioni Internazionali), l'autorità centrale italiana in materia di adozioni internazionali. Sarebbero 830 le madri armene che oggi cercano i figli, strappati dalla loro braccia alla nascita, adottati, senza il loro consenso libero e informato, all'estero. Madri a cui spesso era vietato vedere i neonati dichiarati morti, o mostrato un corpo diverso, minacciate, sedate. Oppure messe sotto pressione, perché sole, minorenni, o senza la possibilità di prendersi cura di figli dichiarati, in molti casi, in modo falso, malati. Questa inchiesta è stata realizzata da Sabrina Pisu e dalla fotogiornalista Cinzia Canneri con il supporto del Journalism Fund Europe.

Tutti Convocati
Fuori il Milan

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025


La prima semifinale di Supercoppa Italiana ha dato il suo verdetto, abbastanza chiaro: 2-0 del Napoli sul Milan, con anche polemica di contorno per qualche parola di troppo volata tra Allegri e la panchina avversaria. Questa sera conosceremo chi tra Inter e Bologna affronterà lunedì in finale la squadra di Conte. Ne parliamo con Franco Vanni e Carlos Passerini, inviati a Riyadh di Repubblica e Corriere della Sera. Un tunnel senza fine quello buio in cui la Fiorentina procede ancora a tentoni: sconfitta a Losanna in Conference League, ora i playoff sono certi, come è certo che qualcosa tra Natale e gennaio dovrà accadere per dare una scossa ad un gruppo che non riesce a rialzarsi. Ne parliamo con Niccolò Ceccarini, direttore di Tuttomercatoweb.

Il Cortocircuito
LA PEGGIOR CRISI DEGLI ULTIMI 20 ANNI ma FABIO è diFELICE!

Il Cortocircuito

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 130:23


Il consueto appuntamento del venerdì pomeriggio con IL CORTOCIRCUITO! Questa settimana il trio delle meraviglie vede un cambio in panchina: fuori Alessio (alle prese con misteriosi "scandali giudiziari") e dentro Fabio Di Felice, pronto a fare squadra con Pierpaolo Greco e Francesco Serino. Due ore di intrattenimento, analisi tecnica e i vostri immancabili messaggi vocali.In questa puntata:

Podcast - TMW Radio
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Braglia:"E' la partita della Roma, con la Juve dimostrerà la sua forza" De Paola:"Questa è la partita della Juve. Impallomeni:"La Roma può svoltare verso la vetta battendo la J

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 25:56


Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Braglia:"E' la partita della Roma, con la Juve dimostrerà la sua forza" De Paola:"Questa è la partita della Juve. Impallomeni:"La Roma può svoltare verso la vetta battendo la Juve" Orlando:"Alla Fiorentina serve un uomo ci campo alla Giuntoli"

9:41
Il 2026 a “pieghe”

9:41

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 49:10


Ciao Ragazzi!Questa è la 15ª puntata della quinta stagione di 9:41 Podcast!Oggi, iMatteo, anse e Simone e parlano degli ultimi rumors! Ci trovate su YouTube: https://youtube.com/channel/UCf_IXd_QSVAS6NYMwYRVtqwConduttori: Matteo Pau - Luca Ansevini - Simone BaglioTwitter: @9e41Podcast Instagram: @novequarantuno_podcast

Voci del Grigioni italiano
Una voce nella valle

Voci del Grigioni italiano

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 23:32


Nel cuore della valle alpina della Val Bregaglia, al confine tra Svizzera e Italia, la figura di Simona Rauch emerge come punto di riferimento per una comunità piccola ma vibrante. Pastora della Chiesa evangelica riformata di Bregaglia, porta avanti da anni un ministero che unisce le radici della tradizione evangelica riformata con le sfide e le opportunità di un territorio montano che vive cambiamenti importanti.Cresciuta in Ticino, Simona Rauch ha intrapreso un percorso formativo e professionale ricco e variegato: dopo gli studi in psicologia ha operato anche come logopedista nei servizi scolastici e successivamente ha intrapreso gli studi in teologia. La sua elezione come pastora della Val Bregaglia risale al 2007.Questa puntata offre uno sguardo sulla Bregaglia attraverso la voce di chi ne vive e condivide le fragilità e la resilienza: un viaggio nel rapporto tra spiritualità, comunità e vita di valle, in un momento dell'anno in cui il significato del Natale invita alla comprensione reciproca e alla riscoperta del significato dell'Attesa.

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Verbi PARASINTETICI in Italiano: Elenco, Esempi e Spiegazione

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Dec 18, 2025


Ti è mai capitato di chiederti perché diciamo "imbiancare" e non semplicemente "biancare"? O perché esiste il verbo "allargare" ma non "largare"?I verbi parasintetici sono un argomento che probabilmente non hai mai studiato a scuola, ma che usi tutti i giorni senza saperlo. Imparerai come si formano, come riconoscerli e, soprattutto, perché sono così importanti per arricchire il tuo italiano e parlare in modo più naturale e preciso. I VERBI PARASINTETICI: abbellire, irrobustire, arrossire... Che Cos'è un Verbo Parasintetico? I verbi parasintetici sono verbi che si formano aggiungendo contemporaneamente un prefisso all'inizio e un suffisso alla fine di una parola base, che può essere un nome o un aggettivo. La parola chiave è proprio "contemporaneamente": significa che né la parola con solo il prefisso, né la parola con solo il suffisso esistono in italiano. Entrambi gli elementi devono essere aggiunti insieme perché il verbo abbia senso. Facciamo un esempio pratico con il verbo "imbiancare": Partiamo dall'aggettivo "bianco" Aggiungiamo il prefisso "in-" (che diventa "im-" davanti a B) + il suffisso "-are" Otteniamo: imbiancare Ma attenzione! In italiano non esistono né "biancare" (solo suffisso) né "imbianco" come verbo (solo prefisso). Devono esserci entrambi! Ecco perché si chiama "parasintetico" – dal greco "para" (accanto) e "synthesis" (composizione): gli elementi si aggiungono insieme, accanto! Come Si Formano i Verbi Parasintetici? Pensa ai verbi parasintetici come a un panino completo: hai bisogno del pane sopra, del pane sotto e del ripieno in mezzo. Senza uno di questi elementi, non hai un panino completo! La formula è questa: PREFISSO + PAROLA BASE (nome o aggettivo) + SUFFISSO VERBALE (-are, -ire, -ificare) I Prefissi Più Comuni I prefissi più utilizzati nella formazione dei verbi parasintetici sono: a-: avvicinare, arrossare, abbellire in-/im-/il-/ir-: imbiancare, indebolire, illuminare, irrobustire (questo prefisso cambia forma come un camaleonte davanti a diverse lettere, ma rimane sempre lo stesso!) s-: spaventare, svenare, sbiancare dis-: disgelare ri-: riempire (anche se alcuni linguisti discutono ancora se sia davvero parasintetico) I Suffissi Più Frequenti I suffissi verbali che completano la formazione dei verbi parasintetici sono: -are: imbiancare, allargare, accorciare (il classico della prima coniugazione) -ire: arrossire, indebolire, impazzire (per chi preferisce la terza coniugazione) -ificare: identificare (il suffisso più elaborato della famiglia) Tipi di Verbi Parasintetici con Esempi Pratici I verbi parasintetici si possono classificare in diverse categorie in base al tipo di cambiamento o azione che indicano. Vediamoli in dettaglio con numerosi esempi! Verbi che Indicano un Cambiamento di Colore Questi verbi descrivono tutte le trasformazioni cromatiche possibili e immaginabili. Sono particolarmente utili per descrivere fenomeni naturali e cambiamenti fisici: Imbiancare (in- + bianco + -are) = diventare bianco o rendere qualcosa bianco "I miei capelli stanno iniziando a imbiancare." "Domani devo imbiancare le pareti della cucina." Arrossare/Arrossire (a- + rosso + -are/-ire) = diventare rosso "Maria arrossisce sempre quando le faccio un complimento!" Ingiallire (in- + giallo + -ire) = diventare giallo "Le pagine di questo vecchio libro sono ingiallite con il tempo." Annerire (a-/in- + nero + -ire) = diventare nero "Il fumo ha annerito il soffitto della cucina." Inverdire (in- + verde + -ire) = diventare verde "In primavera i prati inverdiscono rapidamente." Verbi che Indicano un Cambiamento di Dimensione Questi verbi sono utilissimi quando qualcosa è troppo grande, troppo piccolo, troppo lungo o troppo corto. Permettono di esprimere con precisione le modifiche dimensionali: Allargare (a- + largo + -are) = rendere più largo "Devo allargare questi pantaloni, sono troppo stretti!" Accorciare (a- + corto + -are) = rendere più corto "Il sarto ha accorciato la gonna di due centimetri." Allungare (a- + lungo + -are) = rendere più lungo "Puoi allungare il brodo con un po' d'acqua?" Rimpicciolire (ri- + piccolo + -ire) = rendere più piccolo "Questa giacca si è rimpicciolita in lavatrice!" Ingrandire (in- + grande + -ire) = rendere più grande "Potresti ingrandire questa foto? Non si vede bene." Verbi che Indicano un Cambiamento di Qualità o Stato Questa categoria comprende verbi per le trasformazioni più significative che riguardano caratteristiche fisiche, mentali o economiche: Indebolire (in- + debole + -ire) = rendere debole "L'influenza mi ha indebolito molto." Irrobustire (ir- + robusto + -ire) = rendere robusto "L'allenamento in palestra mi ha irrobustito." Abbellire (a- + bello + -ire) = rendere bello "Hanno abbellito la piazza con nuove fontane." Impazzire (in- + pazzo + -ire) = diventare pazzo "Sto impazzendo con tutti questi compiti da fare!" "I tifosi sono impazziti quando la squadra ha segnato!" Arricchire (a- + ricco + -ire) = rendere ricco "Leggere libri arricchisce la mente." "Si è arricchito vendendo immobili." Impoverire (in- + povero + -ire) = rendere povero "La crisi economica ha impoverito molte famiglie." Verbi che Indicano Movimenti o Azioni Specifiche Questi verbi descrivono azioni dinamiche che implicano spostamenti nello spazio o cambiamenti di posizione: Avvicinare (a- + vicino + -are) = rendere vicino, portare vicino "Avvicina la sedia al tavolo, per favore." Allontanare (a- + lontano + -are) = rendere lontano, portare lontano "Il cane ha allontanato il gatto dal giardino." Atterrare (a- + terra + -are) = toccare terra "L'aereo atterrerà tra dieci minuti." Affondare (a- + fondo + -are) = andare a fondo "Il Titanic affondò nell'Oceano Atlantico." Sbarcare (s- + barca + -are) = scendere dalla barca "I turisti sono sbarcati sul molo." Verbi che Indicano Emozioni o Stati Psicologici Questa categoria comprende verbi che esprimono stati emotivi intensi e le loro manifestazioni: Spaventare (s- + pavento [paura] + -are) = causare paura "Non spaventare il bambino con quelle storie!" Rattristare (r- + triste + -are) = rendere triste "Questa notizia mi ha rattristato molto." Inferocire (in- + feroce + -ire) = rendere feroce, arrabbiare molto "Il suo comportamento mi ha inferocito!" Come Riconoscere un Verbo Parasintetico Ecco il metodo infallibile per identificare un verbo parasintetico: togli mentalmente il prefisso o il suffisso dal verbo. Se la parola che rimane non esiste come verbo in italiano, hai trovato un verbo parasintetico! È come un gioco di detective linguistico. Esempio pratico: Imbiancare → Tolgo il prefisso e il suffisso → "biancare"Esiste "biancare"? NO! → È PARASINTETICO! Rileggere → Tolgo il prefisso → "leggere"Esiste "leggere"? SÌ! → NON è parasintetico Vedi? È semplicissimo! Basta applicare questa regola pratica e saprai sempre distinguere i verbi parasintetici dagli altri verbi. Curiosità Linguistiche sui Verbi Parasintetici La Forma Riflessiva Molti verbi parasintetici hanno anche una forma riflessiva. Ad esempio, "arrossare" diventa "arrossarsi", "avvicinare" diventa "avvicinarsi". La differenza è significativa: Forma transitiva: "Ho arrossato le guance del bambino" (io ho fatto diventare rosse le sue guance – quindi io → lui) Forma riflessiva: "Mi sono arrossato per l'imbarazzo" (io stesso sono diventato rosso – quindi io → io) Verbi Parasintetici Nascosti nel Linguaggio Quotidiano Alcuni verbi parasintetici sono così comuni che non ci rendiamo nemmeno conto che lo sono! Pensa a "atterrare" – lo senti ogni volta che prendi l'aereo negli annunci: "Signore e signori, stiamo per atterrare..." Eppure nessuno si è mai fermato a pensare: "Ma come mai non diciamo 'terrare'?" Perché non esiste! È un verbo parasintetico sotto copertura! Variazioni Dialettali In alcuni dialetti italiani esistono verbi parasintetici che non esistono nell'italiano standard. È come se ogni regione avesse i suoi superpoteri linguistici segreti! Questa ricchezza linguistica dimostra la creatività e la vitalità della lingua italiana in tutte le sue varianti regionali. Il Doppio Significato di "Imbiancare" Il verbo "imbiancare" è particolarmente interessante perché ha un doppio significato: Dipingere le pareti di bianco: "Domani devo imbiancare il salone." Diventare bianco (riferito ai capelli): "I miei capelli stanno iniziando a imbiancare." Questo dimostra la versatilità e la ricchezza semantica dei verbi parasintetici! Errori Comuni da Evitare Anche gli studenti avanzati commettono alcuni errori tipici quando usano i verbi parasintetici. Ecco i più comuni e come evitarli: Errore 1: Confondere Verbi Parasintetici con Verbi Prefissati Normali Questo è l'errore più frequente: Sbagliato: Pensare che "rivedere" sia parasintetico Corretto: "Rivedere" NON è parasintetico perché "vedere" esiste già come verbo! È solo un verbo con un prefisso aggiunto. È come pensare che una pizza con ingredienti extra sia un piatto completamente nuovo. No! È sempre una pizza, solo più riempita! Errore 2: Dimenticare che Servono ENTRAMBI gli Elementi Gli studenti spesso cercano di semplificare, ma l'italiano richiede sia il prefisso che il suffisso: Sbagliato: "Io bianco le pareti" Corretto: "Io imbianco le pareti" Ricorda il panino? Non puoi mangiare solo il pane o solo il ripieno! Dovete avere tutto insieme! Errore 3: Usare il Prefisso Sbagliato La creatività è bella, ma con i verbi dobbiamo essere precisi: Sbagliato: "Disbiancare" (quando si intende diventare bianco) Corretto: "Imbiancare"

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Ue, nodi asset russi e accordo Mercosur

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Dec 18, 2025


Leader europei a Bruxelles per un Consiglio a tema asset russi. Ci colleghiamo con il nostro inviato Sergio Nava. Restando in ambito europeo, l'accordo con il Mercosur rischia di saltare ad un passo dalla firma: sul tavolo delle clausole che scongiurino concorrenza sleale. Sentiamo Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti. La Corte Costituzionale dà ragione alla Toscana sulla legge regionale, impugnata dal governo, che regolamenta gli affitti brevi. Con noi Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana. OpenAI e Amazon in trattativa sui chip Trainium. Questa e altre notizie di tecnologia con il nostro Enrico Pagliarini.

Elisa True Crime
Ep. 138: "Odio i lunedì"

Elisa True Crime

Play Episode Listen Later Dec 17, 2025 33:18


29 gennaio 1979. Brenda Ann Spencer apre il fuoco contro la Grover Cleveland Elementary School di San Diego, uccidendo due adulti e ferendo nove bambini. Cresciuta in un ambiente domestico turbolento e privo di sostegno emotivo, Brenda fornirà una motivazione particolare: “Odio i lunedì”. Questa è la storia di Brenda Ann Spencer.See omnystudio.com/listener for privacy information.

san diego questa odio luned brenda ann spencer grover cleveland elementary school
Laser
Adozioni internazionali: vietarle per evitare abusi?

Laser

Play Episode Listen Later Dec 17, 2025 27:38


Il Consiglio federale, dopo aver consultato un gruppo di esperti, ha deciso in linea di principio di porre fine alle adozioni internazionali. La decisione è stata presa dopo aver riconosciuto irregolarità e deplorato il fatto che le autorità non abbiano assunto le proprie responsabilità su migliaia di adozioni avvenute tra gli anni Settanta e Novanta segnate da pratiche illegali. Una realtà emersa da un rapporto commissionato dal Consiglio federale e realizzato dall'Università di Scienze Applicate di Zurigo, diffuso nel 2023. Questa indagine si è concentrata sull'adozione di bambini e bambine provenienti da Bangladesh, Brasile, Cile, Guatemala, India, Colombia, Corea, Libano, Perù e Romania. La decisione di vietare le adozioni internazionali non è stata condivisa dal Parlamento e una petizione intitolata “Salviamo le adozioni internazionali” è stata depositata in Cancelleria federale, sostenuta da più di 10mila firme. Una delle questioni cruciali affrontate dal gruppo di esperti è l'importanza per le persone adottate di ottenere informazioni sulla propria famiglia d'origine.Ne abbiamo parlato in questa puntata con Rahel Bühler, docente e ricercatrice della ZHAW, Università delle Scienze Applicate di Zurigo, Maryse Javaux Vena, collaboratrice scientifica del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), Tristana Martinetti, presidente dell'associazione ticinese “Gruppo adozione e famiglie Svizzera (GAFS)” e la giornalista Melania Petriello, autrice del libro “La strada di casa. Figli in cerca delle origini” (Round Robin editrice, 2025), un reportage che racconta le storie di figli che in Italia cercano la propria origine biologica.

Te lo spiega Studenti.it
C'è qualcosa che manca in questa Annunciazione di Antonello da Messina. Ed è proprio ciò che ti cattura

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Dec 17, 2025 4:25


A volte bastano un volto e una mano per cambiare tutto. In questo capolavoro di Antonello da Messina, ciò che non si vede conta quanto ciò che si vede.Questo episodio include contenuti generati dall'IA.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Ue, passo indietro sui motori termici

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Dec 16, 2025


Anche dopo il 2035 ci saranno le auto con motore termico all'interno dell'Unione Europea. Nel frattempo, l'Ue annuncia anche il piano casa. Con noi per parlarne Adriana Cerretelli, editorialista del Sole 24 Ore a Bruxelles.Semestre filtro, il Ministero pronto a un cambio. Con noi Sabrina Loparco, dell'esecutivo Nazionale UDU (Unione degli Universitari).Nel 2024 gli incidenti stradali sono stati 174mila, secondo le analisi Istat: quasi la metà rispetto al 2010. L'obiettivo adesso è dimezzarli ulteriormente entro il 2030. Con noi Giordano Biserni, presidente dell'ASAPS (Associazione Amici della Polizia Stradale).Questa è la giornata dei Best Fifa Awards, con Donnarumma premiato come miglior portiere del mondo. Sentiamo il nostro Dario Ricci.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Ucraina, a Berlino il vertice degli europei

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Dec 15, 2025


A Berlino il vertice dei leader dei Paesi europei chiamati a rispondere dinanzi alla pressione statunitense nei confronti dell'Ucraina. Cosa accadrà? Lo chiediamo a Gianluca Pastori, professore di Storia delle Relazioni politiche fra Nord America ed Europa all'Università Cattolica.La Corte d'Appello di Torino ha accolto il ricorso degli avvocati di Mohamed Shahin, imam del quartiere torinese di San Salvario, decidendo per la cessazione del suo trattenimento. Ci aggiorna Chiara Surano, giornalista freelance, scrive per Torino Today.Andiamo poi a Los Angeles da Veronica Maffei, per le ultime notizie sul caso dell'omicidio del regista Rob Reiner e della moglie Michele Singer.Questa sera la Roma sfida il Como. Tutti gli aggiornamenti dal nostro Dario Ricci.

Diellecast
La vita in modalità suggerita: l'algoritmo

Diellecast

Play Episode Listen Later Dec 14, 2025 34:04


Ah, l'algoritmo. È incredibile come spesso senza nemmeno accorgercene, computer e gadget nati per semplificarci la vita finiscano anche per plasmarla. Da una parte ci aiutano a organizzare meglio le nostre giornate, a scoprire cose nuove, a “migliorare” la routine. Dall'altra, però, ci suggeriscono cosa guardare, cosa ascoltare, cosa comprare… e, a volte, persino cosa pensare. Piano piano sostituiscono le persone, modificano le nostre abitudini, riscrivono i nostri tempi. E noi? Li lasciamo fare. Spesso con un clic distratto, senza renderci conto di quanto stiano guidando, in silenzio, le nostre scelte. Questa puntata ci invita proprio a questo: fermarci un attimo, osservare, capire quanto spazio abbiamo ceduto alla tecnologia nella nostra vita quotidiana. Una riflessione necessaria, oggi più che mai. Buon ascolto! Dani & Lia ~~~~~ It's incredible how, often without even realizing it, computers and gadgets that promise to simplify our lives end up shaping them as well. On one hand, they help us organize our days, discover new things, and “improve” our routines. On the other hand, they suggest what to watch, what to listen to, what to buy… and even what to think. Little by little, they replace people, change our habits, rewrite our sense of time. And us? We let them. Often, with a distracted click, without realizing how much they are quietly guiding our choices. This episode reminds us of precisely that: to pause for a moment, to observe, and to understand how much space we have given to technology in our daily lives. A necessary reflection, now more than ever.

Voci di impresa
"Grifal", imballaggi e brevetti - di Andrea Ferro

Voci di impresa

Play Episode Listen Later Dec 14, 2025


Questa è la storia di uno scatolificio che nel tempo diventa molto di più: un'azienda che progetta e produce soluzioni di imballo performanti ed eco-compatibili: prodotti e macchinari. È la storia di "Grifal" e della famiglia Gritti, una trama di vita e di lavoro tipica di una terra, la bergamasca, e dell'epoca in cui tutto iniziò: la fine degli Anni Sessanta, tempo di grandi trasformazioni per quello spicchio di Lombardia. A raccontarcela da Cologno al Serio, quartier generale dell'azienda, è il ceo, Fabio Gritti.

Happy Daily di Giusi Valentini
Come trovare la tua visione

Happy Daily di Giusi Valentini

Play Episode Listen Later Dec 13, 2025 15:18


Ti è mai capitato di chiederti: "Dove sto andando?" "Questa è davvero la mia strada?" In questo episodio parliamo di visione e direzione: quello sguardo interiore che ti permette di capire chi sei e cosa vuoi davvero, soprattutto quando dentro c'è confusione o nebbia.   Perché quando non hai una visione chiara, vivi in modalità reattiva:  ti adatti, gestisci le urgenze, soddisfi le aspettative… e perdi pezzi di te. Una visione invece ti radica, ti orienta, ti motiva. E non nasce nella testa, ma nel cuore, nel silenzio, nelle domande che evitavi da tempo. Anche per me è stato così. Quando ho smesso di seguire "quello che si fa" e ho iniziato a chiedermi "cosa voglio davvero?" tutto è cambiato. In questo episodio ti accompagno dentro questa riflessione e ti racconto perché il periodo tra fine e inizio anno è il momento più potente per ritrovare la tua direzione.   Ed è proprio questo che faremo nel workshop live del 28 dicembre, Trova la tua visione: ✨ 3 ore insieme ✨ journaling, visualizzazioni, domande potenti ✨ chiarezza su ciò che vuoi creare nel 2026 Questo momento tra fine anno e inizio anno è il più potente per farlo. Non serve stravolgere tutto. Ma serve avere un faro. E quel faro sei tu, quando ti ascolti davvero. Il 14 dicembre alle 21 il prezzo raddoppia. Se senti che è il tuo momento, puoi iscriverti qui: https://giusivalentini.com/trova-la-tua-visione/   00:24 Come ho trovato la mia visione 03:22 Le domande fondamentali sulla direzione 07:59 Come ci sentiamo senza una visione 09:47 Trova risposte nel silenzio 12:19 Il faro: ascoltati davvero    

Actually
Perché l'investimento di DISNEY in OPENAI potrebbe cambiare il settore?

Actually

Play Episode Listen Later Dec 13, 2025 33:02


Generative Bionics è il più grande spin-off dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ed è un'azienda specializzata nello sviluppo di robot umanoidi intelligenti. Questa settimana ha chiuso un round di finanziamento da €70 milioni, uno dei più grandi in Europa per il deep tech focalizzato su robot umanoidi. Nel frattempo, al NYSE è comparsa una statua di Satoshi Nakamoto, il misterioso fondatore di Bitcoin. Infine, Disney ha appena investito $1 miliardo in OpenAI e, come parte del deal, prevede di dare in licenza i suoi personaggi animati all'AI Sora per la generazione di video AI. Scopri di più su Walliance, la piattaforma per investire sul mercato immobiliare AVVISO | Walliance Group SpA è una società soggetta ad autorizzazione e vigilanza da parte di Banca d'Italia e Consob. Investire comporta sempre il rischio di perdita totale o parziale del capitale investito. Prima dell'adesione leggere la scheda contenente le informazioni chiave sull'investimento. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il Mondo
Thailandia e Cambogia di nuovo in guerra. L'uso strumentale dell'oro italiano.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Dec 12, 2025 21:58


Questa settimana sono ripresi scontri armati tra Thailandia e Cambogia in merito a una vecchia disputa territoriale e ora si combatte lungo gran parte degli 800 chilometri di confine tra i due paesi. Con Emanuele Giordana, giornalista.La Banca centrale europea ha chiesto al governo italiano di chiarire un emendamento alla legge di bilancio in cui si dice che “le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d'Italia appartengono allo stato, in nome del popolo italiano”. Con Francesco Saraceno, economista.Oggi parliamo anche di:Cinema • Vita privata di Rebecca ZlotowskiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Il podcast del disagio
"Mappe astratte" con Virginiv

Il podcast del disagio

Play Episode Listen Later Dec 12, 2025 84:25


"I tatuaggi sono per sempre" viene usato spesso come deterrente ma se invece per chi si tatua fosse proprio quello il valore aggiunto? E se poi in quel tatuaggio ci fossero tutti quei momenti e luoghi che ci hanno portato a essere la persona che siamo oggi nel bene e nel male? Di questa e altre riflessioni ne ha fatto tesoro Virginiv artista e tatuatrice che ha creato un nuovo concept di tatuaggio in cui appunto "mappare" tutti i bivi, i momenti epici e le sliding doors dei suoi clienti. Questa puntata è sponsorizzata proprio da lei che ha scelto il PDD per raccontarsi e raccontare il suo progetto alla nostra community.*Se anche tu vuoi far conoscere il tuo progetto o piccolo business con una pubblicità mirata a un pubblico che condivide i tuoi valori scrivi a podcastdeldisagio@gmail.com**Seguici su IG :⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Il Podcast del Disagio⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ e sul ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Tubo del Disagio⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Il podcast del disagio è condotto e ideato da ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Vee Tridente ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Co-host e editing ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Francesca Faralli ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Sigla di ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Mattia Ceci⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠

Ravenous Fashion Podcast
Nel mondo del gioiello con Rubinia

Ravenous Fashion Podcast

Play Episode Listen Later Dec 12, 2025 96:23


Che cos'è davvero un gioiello? Non solo un oggetto prezioso, ma un concentrato di valori, cultura, materiali che durano nel tempo e scelte che parlano di noi. In questa nuova puntata del Ravenous Fashion Podcast esploriamo il significato profondo del gioiello insieme a Rubinia, una realtà italiana straordinaria che da decenni porta avanti una visione responsabile, innovativa e profondamente umana.Rubinia non crea semplicemente gioielli: costruisce un ponte tra heritage e sostenibilità, integrando fin dall'inizio pratiche etiche, attenzione alle persone e un approccio evoluto alla filiera. Nel complesso universo della gioielleria, una delle sottocategorie più intricate del sistema moda, Rubinia riesce a incarnare ciò che oggi cerchiamo disperatamente nel fashion system: progresso, trasparenza, empatia, qualità, visione.Questa è una delle puntate più emozionanti del podcast: ascolterai le parole di un vero imprenditore Made in Italy che ogni giorno dimostra che un altro modo di fare moda è possibile. Una storia che illumina, ispira e rappresenta appieno la mission del Ravenous Fashion Podcast: accendere un cono di luce su realtà virtuose che forse non conosci ancora, ma che meritano tutta la nostra attenzione.Perciò ti invito a entrare con me nel deep dive dedicato a Rubinia e ascoltare con cura la call to action finale: potrebbe essere l'occasione per unirci tutti in qualcosa di davvero importante.Dove trovare Rubinia:Il loro sito: www.rubinia.comSu instagram: @rubiniaofficial, Youtube, Pinterest, ma li trovi su tutti i social!Scopri di più sul progetto: sei un artigiano/a/* o semplicemente vuoi supportare Rubinia? Clicca qui.Compra il libro di RubiniaScopri di più su Filodamore: https://rubinia.com/pages/filodamoreApprofondisci la politica di sostenibilità di Rubinia: https://rubinia.com/pages/sostenibilitaVai a trovare Roberto in negozio in Via Vincenzo Monti, 26 a Milano o contattalo direttamente qui.#COLLABNel caso non ci conoscessimo piacere, mi chiamo Beatrice e e mi trovi su Instagram a: ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠@ravenousfashionpodcast⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Ti piace la nuova sigla? Si chiama The Best Jazz Club In New Orleans ed è stata creata dal talentuoso Paolo Argento, lo trovi ⁠qui⁠ e ⁠qui⁠.Infine, se ti è piaciuta questa puntata, ti invito a iscriverti al canale e, se stai ascoltando l'episodio su Spotify o Apple Podcast, a lasciare una recensione a cinque stelline :)Un abbraccio,B.

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Come Migliorare il tuo Accento in Italiano

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Dec 11, 2025 33:24


La pronuncia italiana rappresenta uno degli aspetti più affascinanti e al tempo stesso una sfida per chi studia la lingua di Dante. Spesso gli studenti si chiedono: "Devo eliminare completamente il mio accento?" La risposta è semplice: gli accenti sono belli e naturali. In questa guida completa, però, scoprirai tecniche pratiche e immediate per perfezionare la tua pronuncia italiana, dalla gestione delle doppie consonanti alle particolarità delle parole straniere adattate alla nostra lingua. Guida Completa alla Pronuncia Italiana: Consigli Pratici per Parlare come un Nativo La Regola d'Oro: Pronunciare Tutte le Lettere Il primo e più importante consiglio per migliorare istantaneamente la tua pronuncia italiana è semplice ma fondamentale: pronuncia tutte le lettere. A differenza di molte lingue, l'italiano non presenta suoni silenziosi (eccetto la H iniziale che è sempre muta). Ogni singola lettera scritta deve essere articolata con chiarezza. Prendiamo alcuni esempi pratici: Giardino: si pronuncia GIAR-DI-NO, con ogni sillaba ben distinta Finestra: FI-NE-STRA, senza mai "mangiare" le lettere finali Ombrello: OM-BREL-LO, prestando particolare attenzione alla parte finale Particolarmente importante è la pronuncia delle vocali consecutive, che rappresentano una sfida per molti studenti. In italiano, anche quando ci sono più vocali di seguito, ognuna mantiene il suo suono distintivo: Paura: PA-U-RA (tre sillabe distinte, non "pàra") Tuoi: TU-O-I (tre sillabe complete) Aiuola: A-IU-O-LA (quattro sillabe ben separate) Questo principio si applica anche alle parole più lunghe e complesse. Per esempio, in "acquario" (AC-QUA-RI-O) ogni lettera deve risuonare chiaramente, creando quella musicalità tipica della lingua italiana. Esercitarsi a scandire lentamente le parole, sillaba per sillaba, aiuta a sviluppare questa consapevolezza articolatoria che poi diventerà naturale anche nel parlato veloce. Le Doppie Consonanti: Il Cuore della Pronuncia Italiana Le doppie consonanti rappresentano probabilmente l'aspetto più caratteristico e distintivo della pronuncia italiana. La loro corretta esecuzione è cruciale perché sbagliare una doppia può cambiare completamente il significato di una parola, creando situazioni imbarazzanti o fraintendimenti. Il segreto tecnico per pronunciare correttamente le doppie è questo: rendi più corta la vocale che precede la doppia consonante. La consonante doppia stessa deve essere "tenuta" più a lungo, creando una breve pausa nella pronuncia. Coppie di Parole che Cambiano Significato Analizziamo alcune coppie di parole dove l'unica differenza sta nella doppia consonante: Consonante SempliceSignificatoConsonante DoppiaSignificatoCaro (cáro - A lunga)Costoso o amatoCarro (càrro - A corta)Veicolo con ruotePala (pála - A lunga)Attrezzo per scavarePalla (pàlla - A corta)Oggetto sfericoPene (péne - E lunga)Dolore, sofferenzaPenne (pènne - E corta)Tipo di pastaPapa (pápa - A lunga)Il padrePappa (pàppa - A corta)Cibo per bambiniSete (séte - E lunga)Bisogno di bereSette (sètte - E corta)Il numero 7Nono (nóno - O lunga)Nono di numeroNonno (nònno - O corta)Padre dei genitori Come potete vedere dalla tabella, un errore di pronuncia può trasformare "Mi piacciono le penne al pomodoro" in una frase piuttosto imbarazzante! Ecco perché prestare attenzione alle doppie è fondamentale non solo per l'accuratezza fonetica, ma anche per evitare malintesi. Le Doppie nei Verbi: Futuro vs Condizionale Le doppie consonanti sono particolarmente importanti nella coniugazione verbale, dove distinguono tempi diversi. Un esempio classico è la differenza tra futuro e condizionale presente della prima persona plurale: Noi partiremo (partirémo - I lunga) = Futuro semplice, indica un'azione che avverrà Noi partiremmo (partirèmmo - I corta) = Condizionale presente, indica un'ipotesi Altri esempi verbali significativi: "Andremo" (futuro) vs "Andremmo" (condizionale) "Vedremo" (futuro) vs "Vedremmo" (condizionale) "Usciremo" (futuro) vs "Usciremmo" (condizionale) Per padroneggiare le doppie, è utile esercitarsi regolarmente con coppie minime (parole che differiscono solo per un suono). Registra te stesso pronunciando queste coppie e confronta con parlanti nativi. Con il tempo e la pratica costante, la corretta esecuzione delle doppie diventerà automatica e naturale. La N Finale di NON, IN, CON: La Regola della Trasformazione Esiste una regola fonetica fondamentale ma spesso trascurata che riguarda le parole NON, IN e CON. Quando queste parole sono seguite da una parola che inizia con B (come Bologna) o P, la N finale si trasforma in M per facilitare la pronuncia e rendere il discorso più fluido. Questa trasformazione, chiamata assimilazione consonantica, avviene perché pronunciare una N seguita immediatamente da una B o P richiede uno sforzo articolatorio innaturale. La bocca, infatti, deve passare rapidamente da una posizione nasale (N) a una posizione bilabiale (B o P), e questo passaggio è molto più facile se anche la consonante nasale diventa bilabiale (M). Esempi Pratici della Trasformazione N → M Scrittura StandardPronuncia CorrettaSpiegazioneIo non parlo moltoIo nom parlo moltoNON + P diventa NOMAbito in periferiaAbito im periferiaIN + P diventa IMVengo con BarbaraVengo com BarbaraCON + B diventa COMNon bevo caffèNom bevo caffèNON + B diventa NOMLavoro in bancaLavoro im bancaIN + B diventa IMStudio con PaoloStudio com PaoloCON + P diventa COM Provate a pronunciare queste frasi ad alta voce: noterete immediatamente che la versione con la M suona molto più naturale e fluida rispetto a quella con la N. Questa è una delle caratteristiche che distingue un parlante nativo da uno studente, perché i nativi applicano questa regola istintivamente, senza pensarci. È importante sottolineare che questa è una regola puramente fonetica: nella scrittura formale si continua a usare la N, ma nella pronuncia effettiva la trasformazione in M è la norma tra i parlanti nativi. Applicare questa regola renderà il vostro italiano più naturale e scorrevole, e soprattutto più facile da pronunciare. I Pronomi Doppi: Dove Cade l'Accento? I pronomi doppi (combinazioni di pronomi come "te lo", "gliela", "ce li", "ve ne") rappresentano una sfida particolare non tanto per la loro pronuncia, quanto per la posizione dell'accento tonico, specialmente quando sono attaccati all'imperativo. Quando i pronomi doppi sono usati con forme verbali normali (indicativo, congiuntivo, ecc.), rimangono separati dal verbo e non creano problemi particolari: "Te lo regalo" - tre parole separate "Gliela mando" - due parole separate "Ce li portano" - tre parole separate Il problema sorge con l'imperativo, perché in questo caso i pronomi si attaccano alla fine del verbo formando un'unica parola. Ed è qui che molti studenti commettono l'errore di spostare l'accento sui pronomi. La Regola dell'Accento Immutabile La regola fondamentale è questa: l'accento rimane sempre sulla stessa sillaba del verbo, indipendentemente da quanti pronomi aggiungiamo alla fine. Non importa se aggiungiamo uno, due o anche tre pronomi: la posizione dell'accento non cambia mai. Imperativo BaseCon PronomiPronuncia CorrettaErrore ComuneDàmmiDàmmeloAccento su DA❌ DamméloRaccontamiRaccontàmeloAccento su TA❌ RaccontaméloCómpraCòmprateloAccento su COM❌ CompratéloScrìviScrìvigliAccento su VI❌ ScrivígliPòrtaPòrtaglieloAccento su POR❌ PortagliéloDìciDìcimeloAccento su DI❌ Dicimélo Un caso particolarmente interessante è il verbo riflessivo "andarsene" con i pronomi: "Vàttene!" (vai via). Anche qui l'accento rimane sul verbo: VÀttene, non Vatténe. E quando aggiungiamo ancora più complessità: "Andàndosene" (gerundio), l'accento resta su ANDAN. Questo principio vale anche per forme più complesse come: "Rèstituiscimelo" (accento su STI, non su CI o ME) "Pòrtagliene" (accento su POR) "Spiègatecela" (accento su GA) Per padroneggiare questa regola, esercitati prima pronunciando il verbo da solo, individuando dove cade l'accento naturalmente. Poi aggiungi i pronomi mantenendo l'accento esattamente nello stesso punto. Con la pratica, questa diventerà un'abitudine naturale e il tuo italiano suonerà immediatamente più autentico. Il Suono Z: Sorda o Sonora? La lettera Z italiana rappresenta una delle sfide più insidiose per gli studenti stranieri perché, a differenza di molte altre lingue, in italiano la Z ha due pronunce completamente diverse: la Z sorda e la Z sonora. E purtroppo non esiste una regola fissa universale per sapere quale usare! La Z Sorda (come TS) La Z sorda si pronuncia come i suoni "T" e "S" pronunciati rapidamente insieme, come se fossero un'unica consonante. È il suono che sentite in parole come "pizza" - che non si pronuncia "piza" ma "pitsa". Esempi di parole con Z sorda: Zucchero (tsucchero) - lo zucchero che metti nel caffè Grazie (gratsie) - la parola di ringraziamento più usata Pazzo (patso) - aggettivo che indica follia Stazione (statsione) - dove arrivano treni e autobus Azione (atsione) - un'attività o un movimento Pezzo (petso) - una parte di qualcosa Piazza (piatsa) - lo spazio pubblico aperto Tazza (tatsa) - il contenitore per il caffè La Z Sonora (come DS) La Z sonora si pronuncia come i suoni "D" e "S" pronunciati insieme velocemente. È il suono di "zero", che non si pronuncia "tsero" ma "dsero". Esempi di parole con Z sonora: Zaino (dsaino) - la borsa per la scuola Romanzo (romandso) - un libro narrativo lungo Mezzo (medso) - metà o veicolo di trasporto Azzurro (adsurro) - il colore blu chiaro Zanzara (dsandsara) - l'insetto fastidioso Zona (dsona) - un'area o territorio Pranzo (prandso) - il pasto di mezzogiorno Linee Guida (Non Regole Assolute) Anche se non esistono regole ferree,

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Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
DATIVO ETICO: Esprimere Emozioni Quando Parli

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Dec 7, 2025 30:20


Ti sei mai chiesto perché gli italiani dicono: "Ma che mi combini?" invece di "Ma che combini?"; "Mangia tutta la pasta, a mamma" invece di "Mangia tutta la pasta"Con questa guida imparerai finalmente a capire e usare il DATIVO ETICO, una struttura grammaticale colloquiale tipicamente italiana che renderà il tuo italiano molto più naturale e autentico. Il Dativo Etico in Italiano: cos'è e come funziona Cos'è il Dativo Etico? Il dativo etico è un pronome personale (mi, ti, ci, vi) che viene aggiunto a una frase NON per indicare chi riceve l'azione, ma per esprimere la partecipazione emotiva di chi parla o di chi ascolta. Esempio: "Ma che combini?" = domanda neutra "Ma che mi combini?" = domanda con coinvolgimento emotivo (sono preoccupato/a) Perché si Chiama "Dativo Etico"? DATIVO: Nella grammatica latina, il dativo era il caso usato per il complemento di termine (a chi? per chi?). In italiano, anche se non abbiamo più i casi latini, usiamo ancora questo termine per alcuni pronomi che indicano "a chi" o "per chi" avviene l'azione. ETICO: Dal greco "ethikos" (relativo al carattere, ai sentimenti), esprime proprio questo: un coinvolgimento emotivo, affettivo, psicologico. Non ha una funzione grammaticale vera e propria, ma una funzione emotiva! Ricorda: È come se aggiungessi un pezzettino di cuore alla frase! La Struttura Grammaticale Il dativo etico si forma usando questi pronomi atoni: PronomePersonaFunzioneEsempiomi1ª singolareEsprime la partecipazione emotiva di chi parlaNon mi sbagliare l'esame questa volta!ti2ª singolareCoinvolge l'interlocutore nell'azioneStavo camminando e indovina chi ti incontro?ci1ª pluraleEsprime la partecipazione emotiva di chi parla (plurale)Stacci bene!vi2ª pluraleCoinvolge gli interlocutori nell'azioneTua madre vi arriva domani? ATTENZIONE! Non esistono le forme "gli", "le" o "loro" per il dativo etico. Si usano solo questi quattro pronomi! Posizione del Pronome Modo VerbalePosizioneEsempioModi finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale)Prima del verboChe mi combini?ImperativoDopo il verbo (unito)Mangiatemi tutto!InfinitoDopo il verbo (unito)Non farmi sciocchezze!GerundioDopo il verbo (unito)Studiandomi bene, otterrai buoni risultati Gli Usi Principali del Dativo Etico 1. Esprimere Preoccupazione o Interesse Affettivo Questo è l'uso più comune! Si usa per mostrare che chi parla è emotivamente coinvolto nell'azione. Esempi: "Non mi prendere freddo!" (una madre preoccupata per il figlio) "Studiatemi bene per l'esame!" (un professore che tiene ai suoi studenti) In questi casi, chi parla non riceve l'azione, ma esprime il proprio coinvolgimento emotivo. 2. Esprimere Sorpresa o Disapprovazione Il dativo etico si usa anche per esprimere stupore, meraviglia o disapprovazione: Esempi: "E adesso cosa mi hai inventato?" (cosa ti viene in mente?!) "Mi è diventato un ribelle!" (mio figlio è cambiato e io sono sorpreso) 3. Enfatizzare un Comando o una Richiesta Quando vuoi rendere un imperativo più forte o più affettuoso, aggiungi il dativo etico: Confronto: Senza dativo eticoCon dativo etico"Non prendere freddo!""Non prendermi freddo eh!" (più enfatico)"State attenti!""Statemi attenti in classe!" (più personale) 4. Esprimere Fastidio o Impazienza A volte si usa il dativo etico per esprimere irritazione: Esempi: "Non mi toccare niente!" (sono infastidito) "Che mi avete combinato?" (sono seccato) "Non mi fate rumore!" (sono impaziente) La Costruzione Affettuosa con "A Nonna", "A Mamma", "A Papà" Questa è una costruzione DOLCISSIMA e TIPICISSIMA dell'italiano colloquiale che confonde moltissimi stranieri! Avrai sicuramente sentito, specialmente dalle nonne italiane, frasi come: "Mangia, a nonna!" "Dormi, a mamma!" "Studia, a papà!" "Sta' buono, a nonno!" Cosa Significa Esattamente? Quando una nonna dice "Mangia, a nonna!", NON sta chiedendo al bambino di farla mangiare! Sta dicendo: "Mangia per far contenta la nonna" "Mangia, fallo per la nonna" "Mangia, così la nonna è felice" È un modo tenerissimo di esprimere che l'azione del bambino influenza emotivamente la nonna. È come dire: "Se tu mangi, io sono contenta. Se tu non mangi, io sono triste e preoccupata." La Struttura Formula: Imperativo/Verbo + virgola + "a" + nome familiareFraseSignificato"Dormi, a mamma!"Dormi per far stare tranquilla la mamma"Guarisci presto, a nonna!"Guarisci presto, così la nonna smette di preoccuparsi"Sta' attento, a papà!"Sta' attento, per far stare tranquillo il papà"Finisci i compiti, a zia!"Finisci i compiti, per rendere felice la zia"Non piangere, a nonno!"Non piangere, perché il nonno soffre a vederti così Perché gli Italiani (Specialmente i Nonni) lo Usano? RagioneSpiegazioneEsprimere affetto profondoÈ un modo per dire "Mi importa tantissimo di te e di quello che fai"Motivare con dolcezzaInvece di dare un ordine secco, si fa appello ai sentimenti del bambinoCreare un legame emotivoSi fa capire al bambino che le sue azioni hanno un impatto sui sentimenti della persona caraTradizione generazionaleÈ una formula che si tramanda di generazione in generazione, parte del linguaggio tipico dei nonni italiani Quando Si Usa? Questa costruzione si usa principalmente: In famiglia: specialmente con i bambini piccoli Da parte di persone anziane: nonne e nonni lo usano moltissimo! In situazioni molto affettuose: per esprimere tenerezza e preoccupazione Per incoraggiare o consolare: "Mangia, a nonna!" quando il bambino non ha appetito IMPORTANTE: Questa costruzione si usa quasi esclusivamente con: nonna/nonno, mamma/papà (anche se meno frequente), zia/zio (occasionalmente). NON si usa con amici, colleghi, o in situazioni formali. Sarebbe strano dire "Studia, al professore!" o "Lavora, al capo!". Questa è una formula riservata agli affetti familiari più stretti! Differenze Regionali RegioneFrequenza d'UsoCentro-Sud ItaliaUsatissima, parte del linguaggio quotidiano delle famiglieIsole (Sicilia, Sardegna)Molto comune, sentita come naturale e affettuosaNord ItaliaPresente, ma leggermente meno frequente Questa costruzione è ancora più comune nelle generazioni più anziane. I nonni italiani la usano tantissimo! Un Confronto Interessante TipoFraseTonoNeutro"Mangia la minestra"Ordine sempliceCon dativo etico standard"Mangiami la minestra"Io sono coinvolto emotivamenteCon "a nonna""Mangia, a nonna!"Fallo per me, per rendermi felice (il più dolce e affettuoso!) Differenze con Altri Pronomi È importante distinguere il dativo etico da altri usi dei pronomi. Vediamo alcune differenze fondamentali: Dativo Etico vs. Complemento di Termine TipoEsempioSpiegazioneTestComplemento di termine"Dammi il libro!"Il libro viene dato A ME, io lo ricevo"Dai il libro?" ✗ (manca l'informazione: a chi?)Dativo etico"Mangiami la pasta"Io non mangio, ma sono emotivamente coinvolto"Mangia la pasta" ✓ (ha senso, quindi è dativo etico) Come distinguerli? Se puoi togliere il pronome e la frase ha ancora senso logico completo, probabilmente è un dativo etico! Dativo Etico vs. Pronome Riflessivo TipoEsempioSpiegazioneRiflessivo"Mi lavo le mani"Io lavo le MIE maniDativo etico"Lavami le mani prima di mangiare!"Una mamma che dice al figlio di lavarsi le mani, con coinvolgimento emotivo Quando NON Usare il Dativo Etico SituazioneEsempio SBAGLIATOEsempio CORRETTOSituazioni molto formali"Presidente, mi ascolti attentamente""Presidente, ascolti attentamente"Testi scritti formaliDocumenti ufficiali, lettere formali, articoli scientifici con dativo eticoEvita completamente il dativo eticoCon persone sconosciute"Mi studi bene!" (a uno sconosciuto)"Studi bene!"Costruzione "a nonna/mamma" fuori famiglia"Lavora bene, al capo!"Non usare mai questa forma fuori dal contesto familiare! RICORDA: Quando la frase diventa ambigua, a volte aggiungere il pronome può creare confusione, quindi meglio essere chiari! Esempi Pratici per Esercitarti Analizza queste frasi e identifica se c'è un DATIVO ETICO (e di che tipo), oppure NO (e in quel caso, che funzione hanno i pronomi). Esempio 1: "Mi Hanno Rubato il Portafoglio!" Analisi: In questo caso "mi" è un complemento di termine: hanno rubato IL PORTAFOGLIO A ME. Io sono la persona a cui è stato rubato.Conclusione: NON è un dativo etico!Test: Se togliamo il "mi", la frase non ha senso: "Hanno rubato il portafoglio" (a chi? manca l'informazione essenziale). Esempio 2: "Non Mi Fare Sciocchezze!" Analisi: Chi parla non fa le sciocchezze, ma esprime preoccupazione per l'altra persona.Conclusione: DATIVO ETICO standard!Test: Se togliamo il "mi", la frase ha ancora senso: "Non fare sciocchezze!". Il "mi" aggiunge solo coinvolgimento emotivo. Esempio 3: "Dormi, a Mamma!" Analisi: La mamma non dorme, ma chiede al bambino di dormire per farla stare tranquilla.Conclusione: Costruzione affettuosa con "a mamma"!Significato: "Dormi, per far contenta la mamma" o "Dormi, così la mamma è serena". È tipicissima del linguaggio familiare, specialmente usata con i bambini! Esempio 4: "Studiatemi Bene Questa Lezione!" Analisi: L'insegnante non riceve lo studio, ma esprime il suo interesse e la sua preoccupazione affinché gli studenti studino bene.Conclusione: DATIVO ETICO standard!Test: Possiamo dire "Studiate bene questa lezione" e la frase ha senso completo. Esempio 5: "Mangia Tutta la Minestra, a Nonna!" Analisi: La nonna non mangia la minestra, ma sta chiedendo al nipotino di mangiarla per renderla felice.Conclusione: Costruzione dolcissima con "a nonna"!Significato: "Mangia tutta la minestra, così la nonna è contenta".