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Cosa significa che il computer e' nostro e ci dobbiamo poter mettere quello che vogliamo ?Ecco. Per Apple non e' cosi'. FSFE davanti alla Corte di Giustizia Europea arringa (un avvocato contro 10 di Apple) a difesa degli sviluppatori.Davide contro Golia.Per dire che se i giocattoli possono essere limitati per motivi di sicurezza, anche i sistemi operativi possono essere sbloccati per difendere la libertà dei cittadini europei.Passo falso ingenuo di Apple ? Dalle date forse solo un eccesso di sicurezza del team legale.Il testo tradotto in italiano in area riservata.Da parte mia e di tutti gli ascoltatori … grazie a Davide per avermi mandato i file audio (intro e outro) migliorati !
® In Cina sono già una realtà quotidiana: le auto senza conducente attraversano metropoli dense di traffico, riconoscono pedoni, biciclette e semafori. Ora questi robotaxi stanno arrivando in Svizzera, dove l'innovazione procede a passo misurato e ogni tecnologia deve conquistare la fiducia del cittadino prima di entrare nella vita di tutti i giorni. Il colosso della tecnologia cinese Baidu porta i suoi taxi senza conducente dal caos organizzato delle metropoli cinesi alle strade ordinate e rurali della Svizzera orientale, portando con sé sfide, paure e opportunità. La diffusione dei robotaxi riaccende anche il dibattito sul futuro, tra scetticismo verso la sostituzione dell'uomo e fiducia nei benefici dell'innovazione.Prima emissione 28 novembre 2025
Il 2025 è stato segnato da una crescente e inaudita corsa delle piattaforme tech verso la legittimazione della disinformazione. Smantellano accordi per il fact-checking, favoriscono il dilagare di contenuti generati dall'intelligenza artificiale, investono in “influencer sintetici”: vi raccontiamo le strategie dei colossi digitali e come provare a difenderci nell'anno che verrà. Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843. Seguiteci sul nostro sito Facta.news, sui nostri profili Facebook, Instagram, Telegram, TikTok e Bluesky Condotto da Simone Fontana e Anna Toniolo Episodio scritto da Simone Fontana e Anna Toniolo Prodotto da Jessica Mariana Masucci LINK UTILI Come funziona davvero il programma di fact-checking indipendente di Meta - Facta 2025: l'anno in cui la tecnologia ha abbracciato la falsità - Indicator Meta ha scelto di puntare sulle Community Notes, ma il sistema lanciato da X ha già fallito - Facta Una startup vende migliaia di "influencer sintetici" per manipolare i social media - 404 Media Come una lista di letture estive generata dall'intelligenza artificiale è stata pubblicata sui principali quotidiani - NPR Trump ripubblica un video generato dall'intelligenza artificiale che mostra un aereo che scarica fango sui manifestanti di No Kings - The Guardian CREDIT BRANI “Dynamic world” di StockStudio “Tense Detective Looped Drone” di ZakharValaha “Silience” di Lesiakower Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ci sono momenti, nella vita di un genitore, in cui senti chiaramente che avresti bisogno di una mano. Ti accorgi che le reazioni di tuo figlio ti mandano fuori giri, che tua figlia adolescente sembra non ascoltarti più, che la gestione quotidiana ti pesa più di quanto vorresti ammettere. Eppure, anche quando decidi di fare il passo di chiedere aiuto, succede qualcosa che ti blocca. Non è paura, non è mancanza di volontà. Sono ostacoli molto più concreti, più banali all'apparenza, ma capaci di rendere impossibile ciò che, in teoria, sarebbe semplice.Anni fa, prima di iniziare questo podcast, lavoravo già con i genitori. Lo facevo in studio e in diversi centri che seguivano bambini e ragazzi. Io incontravo i genitori, cercavo di aiutarli a decifrare quello che stava accadendo in famiglia, a trovare nuovi modi per affrontare momenti difficili. L'intenzione era buona, il progetto serio, la disponibilità reale. Eppure, dopo due o tre incontri, quasi sempre la storia si ripeteva: uno dei due genitori non poteva venire, qualcuno aveva fatto tardi al lavoro, c'era stato traffico, era saltata la baby sitter, i figli erano rimasti a casa ammalati. In breve tempo gli incontri diventavano irregolari, poi sempre più rari. E infine si interrompevano.Tra colleghi ci davamo una spiegazione molto rassicurante: resistenze. Resistenza a mettersi in discussione, resistenza ad assumersi la responsabilità di parte del problema, resistenza all'idea che non sia “solo il bambino” ad aver bisogno di aiuto. E in alcuni casi era vero. Ma col tempo ho capito che questa spiegazione non bastava, e soprattutto non spiegava un dettaglio fondamentale: quei genitori avevano scelto di iniziare un percorso. Perché avrebbero dovuto tirarsi indietro così rapidamente, se la motivazione non fosse mai stata un vero problema?Quello che per anni non abbiamo considerato è che, accanto alle dinamiche psicologiche, esistevano ostacoli molto più concreti e sottovalutati: vere e proprie barriere “architettoniche” della genitorialità. Ostacoli che non riguardano la volontà, né il coraggio, né la capacità di mettersi in gioco. Ostacoli che, semplicemente, rendono logisticamente impossibile fare qualcosa anche quando vorresti davvero farlo.Dopo il podcast, con tutti i messaggi che ho ricevuto da centinaia di mamme e papà, mi sono chiesto: “Ma dove erano tutti questi genitori che sembravano così restii a farsi aiutare? Perché allora non li vedevo, mentre oggi mi cercano così numerosi?” La risposta è diventata chiara: non erano genitori disinteressati, né pigri, né incapaci di guardarsi dentro. Erano genitori intrappolati in difficoltà pratiche. E spesso nessuno le aveva prese sul serio.Il primo ostacolo è sempre lo stesso: il tempo. Andare in studio richiede almeno tre ore complessive tra spostamenti, parcheggi, mezzi pubblici in ritardo, e poi il colloquio vero e proprio. Tre ore che, per molti, sono semplicemente introvabili. Non perché non lo ritengano importante, ma perché ogni giornata è un Tetris complicato in cui incastrare lavoro, figli, impegni, casa, attività extrascolastiche. Il risultato è che quel colloquio, che magari era stato desiderato e cercato, non trova più spazio.Poi c'è il problema di dove lasciare i figli. Nel sostegno alla genitorialità, di solito, i bambini non sono presenti. Questo significa trovare una baby sitter, chiedere un favore ai nonni, oppure sperare che coincida con l'ora in cui sono a calcio o a danza. Tutto questo spesso ha un costo, economico e mentale. E quando ogni passo aggiunge uno sforzo in più, diventa facile convincersi che “per questa settimana saltiamo”, e poi che “tanto recuperiamo la prossima”, finché il percorso non si interrompe.A volte, invece, il problema è ancora più complesso: il partner che non riesce a esserci. E non per mancanza di interesse, ma per incastri impossibili. Così succede che venga solo uno dei due, spesso la mamma, con l'idea di riportare poi tutto all'altro. Questo crea un'altra difficoltà: il percorso, nato per alleggerire il carico genitoriale, diventa un ulteriore peso sulle spalle di uno solo dei due, che deve farsi carico non solo del lavoro interiore, ma anche della trasmissione delle informazioni. E alla fine, senza volerlo, si aggiunge tensione invece di toglierla.Ci sono poi ostacoli imprevedibili — malattie, imprevisti di lavoro, cambi di orario — che possono bloccare un percorso anche quando tutto sembrava funzionare. E infine esiste una categoria di genitori ancora meno considerata: chi vive all'estero. Anche quando trovano uno psicologo nel paese in cui vivono, non sempre è qualcuno che parla la loro lingua. E quando si parla di temi intimi, profondi, faticosi, la lingua madre fa la differenza. Ma prendere un aereo o fare ore di viaggio ogni settimana è ovviamente impossibile.Tutto questo porta a una conclusione molto chiara: la difficoltà non è la mancanza di volontà. Il nodo è l'accessibilità. E mentre continuiamo a ripetere che “i genitori devono farsi aiutare”, dimentichiamo un dettaglio decisivo: dobbiamo anche metterli nelle condizioni reali di farlo.La salute mentale dei genitori, la loro capacità di regolare le emozioni, di comunicare, di costruire un clima familiare stabile, non è un dettaglio secondario nella crescita dei figli. È la leva principale. E ogni volta che un genitore rinuncia a farsi aiutare solo per ostacoli pratici, perdiamo un'occasione enorme di migliorare il benessere di tutta la famiglia.Tutto questo l'ho compreso davvero quando ho deciso di spostare il mio lavoro online. All'inizio sembrava una soluzione tecnica, quasi un ripiego. Poi ho capito che era una rivoluzione. Non perché “online sia comodo”, ma perché cancella, uno dopo l'altro, gli ostacoli che per anni avevano fermato i genitori.Un'ora di videochiamata è un'ora vera. Non c'è traffico, non c'è parcheggio, non c'è corsa per arrivare in tempo, non ci sono mezzi da prendere. Ci si può collegare dall'ufficio, da casa, da una stanza tranquilla, persino — da fermi — dalla macchina. Non serve una baby sitter: spesso l'ora coincide con la scuola, con lo sport, o basta un film lasciato ai bambini in un'altra stanza. Non è la strategia educativa perfetta, ma è un compromesso che permette ai genitori di fare un lavoro che poi, in realtà, aiuterà moltissimo anche i figli.L'online facilita anche il coordinamento tra partner: due genitori in due luoghi diversi possono partecipare allo stesso incontro, cosa che in presenza sarebbe quasi impossibile. E per chi vive all'estero, è spesso l'unico modo per parlare nella propria lingua con un professionista specializzato in genitorialità. Il fuso orario diventa un dettaglio da gestire, non un muro invalicabile.Molti ancora credono che l'online sia una scelta “di serie B”. In realtà oggi la ricerca mostra il contrario: i colloqui online sono efficaci quanto quelli in presenza. Ma anche se fossero leggermente meno efficaci — ipotesi non vera, ma utile per riflettere — davvero avrebbe senso rinunciare del tutto a un aiuto che potrebbe cambiare la vita di una famiglia, solo perché non è “la forma ideale”?La verità è che, per tantissimi genitori, l'online non è un'alternativa: è l'unico modo realistico per iniziare. E senza questa possibilità, la maggior parte non farebbe nulla, rimanendo intrappolata nei problemi per anni.Ecco perché esiste il mio percorso “Dalle urla agli abbracci”. E perché continuiamo a parlarne in questo podcast. Non è solo un lavoro psicologico: è un modo per abbattere le barriere che impediscono ai genitori di diventare la risorsa più importante nella vita dei loro figli.Se ti riconosci in una di queste difficoltà — tempo, logistica, costi, distanza, partner che non può esserci — questa puntata può aiutarti a dare un nome a ciò che ti blocca. E forse può aprire uno spiraglio su una possibilità che magari non avevi mai davvero preso in considerazione.Ascolta l'episodio per scoprire quali sono questi ostacoli, come riconoscerli nella tua vita quotidiana e quale può essere, oggi, una strada concreta per superarli.***Iscriviti al corso gratuito su Come Farsi Ascoltare dai Figli: https://giovanniarico.it/come-farsi-ascoltare-dai-figli-corso-gratuito/Visita giovanniarico.it***Country Cue 1 di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Artista: carica
Nel primo episodio della serie “Il lato nascosto delle sostanze psicoattive”, Francesca e Luca ci accompagnano in un viaggio che unisce mito, scienza e curiosità sorprendenti.Dalle antiche immagini dell'auriga Elio ai primi esperimenti sulla “biologia del tempo”, scopriamo come è nato il concetto di ciclo circadiano, l'orologio interno che regola sonno, energia, ormoni ed emozioni.L'episodio esplora anche cosa accade nel cervello quando ci svegliamo, il ruolo dell'adenosina e il modo in cui la caffeina riesce a ingannare i nostri segnali di stanchezza, influenzando vigilanza e qualità del sonno.Non mancano chicche inaspettate, come gli studi della NASA sui ragni esposti a sostanze psicoattive.Potete ascoltare l'episodio completo iscrivendovi al Supporters club di Spreaker o tramite donazione Paypal. In cerca di regali natalizi alternativi per i vostri amici nerd? Regala un abbonamento al supporters club di Scientificast. Questa puntata ricca e sorprendente, apre la strada ai prossimi approfondimenti sul caffè e su altre sostanze che modificano i nostri ritmi più profondi. Restate sintonizzati!https://www.spreaker.com/podcast/scientificast-la-scienza-come-non-l-hai-mai-sentita--1762253/support
Vi hanno mentito: Atlantide non è un'isola perduta, ma il più grande inganno intellettuale della storia!Atlantide è stata cercata per secoli tra l'Oceano Atlantico, Gibilterra e persino l'Egitto. Ma il segreto non è nel mare, bensì nei dialoghi di Platone (Timeo e Crizia). In questo episodio di Leggende Affilate, sveliamo la vera intenzione del filosofo: una geniale allegoria per criticare la sua amata Atene attraverso la storia dell'antica e virtuosa repubblica di Solone. Dalle rivelazioni del sacerdote egizio sui diluvi universali, fino alla descrizione dell'oricalco e dell'esercito di 60.000 capi. Scopri la verità sconvolgente: cosa rappresenta davvero Atlantide e perché siamo noi ad averla fatta sprofondare.Lorenzo Manara è scrittore di libri storici e fantasy. Acquista subito i miei romanzi!
L'ospite di questa puntata è lo scrittore e storico Luca Cesari, con cui racconteremo il suo nuovo libro per il Saggiatore, “Storia mondiale della cotoletta”. Dalle origini alla sua diffusione, parleremo di una delle specialità più amate, ben oltre i confini italiani e stando alla larga da leggende senza alcuna base storica. A cura di Niccolò Vecchia
Storia norvegese con molti elementi tradizionali: la maledizione misteriosa, il salvataggio, il mondo sotterraneo, il tradimento…davvero molto avventurosa, fino all'ultimo colpo di scena. Adattamento e lettura di Valter Carignano.Qui la playlist dedicata a Fiabe e Leggende del Nord Europa➡️ VUOI SCRIVERE FAVOLE E FIABE? VAI QUI➡️ VUOI OFFRIRMI UN CAFFÈ? In tutta sicurezza da 2 euro in su, nessun abbonamento. VAI SU PAYPAL➡️ I MIGLIORI PRODOTTI PER TE O I TUOI AMICI ANIMALI? Vai sul nostro Shop Amazon Il nord dell'Europa è una terra molto ricca di fiabe, racconti e leggende tradizionali. Lo studio delle proprie tradizioni non è mai stato interrotto, e tutte queste storie sono così arrivate fino a noi.Fra i protagonisti di questi racconti fantastici ci sono molto spesso i giganti o i troll dei ghiacci, che si credevano abitare le montagne più alte. Sono a volte dipinti come molto crudeli e stupidi, altre volte invece sono più nobili e gentili.Storie tradizionali, favole e fiabe, leggende popolari.©Tutte le fiabe, favole, storie e tutti i contenuti di questo canale sono registrate, depositate e protetti dal diritto d'autore in tutti i Paesi.#favole #fiabe #fiabenorvegesi #norvegia #audiolibri #norway #letteratura #favolandiapodcast #storieperdormire #audiolibri #fiabetradizionali #fiabesonore #kidsandfamily #fairytales #giganti #talesaudiobook #troll #cavalli #animaliparlanti #magiaFiabe, storie tradizionali e leggende narrate da una voce autentica. Un canale dedicato a chi ama ascoltare racconti senza tempo. Se vuoi scoprire storia, significati, simboli,delle fiabe allora vai sul CANALE YOUTUBE playlist DENTRO LA FIABA per non perdere le nuove pubblicazioni e gli approfondimenti. VUOI SOSTENERMI? BASTA UN CAFFÈ! Puoi fare una donazione da 2 euro in su sulla piattafroma sicura PayPal, nessun abbonamento e nessun ricarico successivo.DONA QUI https://paypal.me/valtercarignano?country.x=IT&locale.x=it_IT ➡️ FAVOLANDIA è stato selezionato come Amazon Influencer, per te è gratis e così ci aiuti. Per tutti i tuoi acquisti vai su Amazon da questo link https://www.amazon.it/shop/favolandia-favolefiabestorietradizionaliProgetto Favolandia https://loperarinata.com/favolandia-favole-e-fiabe/
Si dice che se non ce la fai a New York, finisci sulla Bowery. Per decenni questa strada, la più antica di Manhattan, è stata il sinonimo stesso della disperazione: la famosa "Skid Row", il regno dei dimenticati, dei flophouses e dell'oscurità sotto la ferrovia sopraelevata.Ma è proprio nel fango che nascono i fiori più strani.In questo 73° episodio di New York con Carlo, vi porto in un viaggio sonoro lungo un miglio, ma profondo un secolo. Scopriremo come questa arteria malfamata si è trasformata prima nella culla mondiale del Punk Rock (dentro le mura scrostate del CBGB) e poi in una delle zone più esclusive e costose della città. Dalle carrozze dell'800 ai Ramones, fino ai musei di arte contemporanea: la Bowery non è solo una strada, è una fenice che continua a rinascere dalle sue ceneri.
Dalle prime rime alle scuole medie al pop melodico contemporaneo, Staytri racconta il suo percorso artistico tra scrittura, cambiamento stilistico, live emozionanti e nuovi orizzonti sonori. Dalla provincia sarda alle nuove rotte del pop italiano, Staytri, nome d'arte di Stefano Porcu, costruisce il suo progetto musicale partendo da un elemento chiave: la scrittura. Fin dall'inizio, infatti, le parole rappresentano il centro della sua espressione artistica. Non a caso, il suo percorso nasce già alle scuole medie, quando i primi testi diventano uno spazio personale di racconto e sfogo. Col tempo, però, la musica cambia. E con essa cambia anche Staytri. In modo graduale, lascia alle spalle le influenze rap e trap, per avvicinarsi a suoni più melodici e accessibili. Questa transizione non è immediata, ma avviene attraverso una maturazione naturale, legata sia alle esperienze di vita sia a una maggiore consapevolezza artistica. Dalla scrittura personale a un linguaggio condiviso Al centro del progetto Staytri resta sempre il valore delle parole. I suoi testi, infatti, non cercano artifici complessi. Al contrario, puntano su uno stile semplice e diretto, capace di arrivare subito all'ascoltatore. Proprio questa semplicità diventa la forza principale della sua musica. Attraverso la scrittura, Staytri affronta temi universali come l'amore, la nostalgia e il caos interiore. Tuttavia, lo fa mantenendo uno sguardo autentico, senza filtri. Così, ogni canzone si trasforma in un messaggio riconoscibile, in cui molti possono ritrovarsi. Inoltre, la scelta di un linguaggio immediato permette ai brani di superare i confini del genere. Anche per questo motivo, il passaggio al pop melodico appare come una naturale evoluzione, più che come una rottura con il passato. L'emozione del live e il legame con la Sardegna Se la scrittura rappresenta l'origine, il palco diventa invece il momento della verità. Tra le numerose esibizioni in Sardegna, Staytri individua nel concerto di Santa Greca l'esperienza live più intensa. Da un lato, per il forte coinvolgimento emotivo. Dall'altro, per la responsabilità di esibirsi davanti a un pubblico numeroso e partecipe. In quell'occasione, infatti, la musica smette di essere solo racconto individuale e diventa condivisione collettiva. È proprio sul palco che l'artista misura la potenza delle sue canzoni e comprende il valore del contatto diretto con chi ascolta. Uno stile in continua evoluzione Oggi Staytri descrive il proprio stile come variabile, nostalgico e melodico. Non ama definirsi con un'unica etichetta, perché la sua musica segue l'evoluzione delle emozioni. Di conseguenza, ogni nuova uscita rappresenta un tassello diverso del suo percorso. In questa direzione si inserisce anche l'annuncio del prossimo singolo. Il brano, ormai imminente, esplorerà nuove sonorità legate alla house melodica, ampliando ulteriormente il suo orizzonte musicale. Ancora una volta, quindi, il cambiamento diventa parte integrante dell'identità artistica. Uno sguardo al futuro Guardando avanti, Staytri conferma la direzione intrapresa negli ultimi lavori. Il prossimo singolo, infatti, sarà una naturale continuazione di questo percorso. Il brano esplorerà ancora sonorità house melodiche, con un ritmo più lento, atmosfere nostalgiche e una forte componente emotiva. Allo stesso tempo, l'artista racconta di essere profondamente immerso nella scrittura. Sta lavorando con costanza ai prossimi brani, cercando nuove sfumature senza perdere coerenza stilistica. In parallelo, inoltre, si sta dedicando anche alla realizzazione di alcune cover, vissute come esercizio creativo e occasione di confronto con altri linguaggi musicali. In questo modo, il futuro di Staytri si costruisce passo dopo passo. Da un lato, la continuità sonora. Dall'altro, la voglia di sperimentare. Sempre partendo dalle emozioni e dalla scrittura, che restano il cuore del progetto.
Le Alpi non sono mai state una terra incontaminata. Da millenni l'uomo modella questo paesaggio, aprendosi varchi tra le foreste, costruendo insediamenti, scavando miniere, tracciando vie di transito. Ogni sentiero, ogni terrazzo coltivato o pietra eretta racconta una storia di adattamento, di lavoro e di fede che affonda le sue radici nel Neolitico e nell'Età del Rame.La ricerca archeologica ce lo ricorda ogni giorno: il paesaggio alpino non è un fondale immobile, ma un archivio vivente della presenza umana. E dal punto di vista archeologico, le Alpi non hanno nulla da invidiare alle regioni dove “si faceva la storia”: anche qui, nelle valli più remote, si intrecciavano rotte, culture e alleanze che collegavano il nord e il sud dell'Europa. Le montagne, più che confini, sono sempre state corridoi di incontro e di scambio.Oggi quel passato riaffiora grazie al lavoro dei Servizi archeologici, impegnati a proteggere e rendere accessibile un patrimonio fragile e prezioso. Accanto alla tutela cresce la necessità di sensibilizzare la popolazione: dietro ogni ritrovamento non c'è un ostacolo ai cantieri, ma un frammento di memoria collettiva che riemerge dal terreno.Anche i progetti transfrontalieri come ArcheoAlps stanno contribuendo a ricucire la storia comune delle valli di confine, dove nuove campagne di scavo permettono di rileggere il passato romano e medievale delle Alpi centrali. E quando la ricerca incontra la tecnologia, l'archeologia si apre al futuro: droni, rilievi 3D e “gemelli digitali” consentono di documentare e condividere in modo innovativo ciò che il tempo rischierebbe di cancellare.Dalle statue-stele preistoriche ai modelli digitali, un unico filo unisce passato e presente: la volontà di comprendere le montagne non solo come natura, ma come parte della nostra storia più profonda.
In questo episodio della serie Storia orale della diplomazia italiana l'Ambasciatore Daniele Verga ripercorre una carriera tra Belgrado negli anni di Tito, il consolato a Bastia, Ginevra nella diplomazia dei diritti umani, Ankara e la guida della sede a Lubiana, fino all'incarico di inviato speciale per l'Artico. Dalle verifiche dell'Atto di Helsinki al dossier della minoranza italiana dopo Osimo, dalle crisi umanitarie balcaniche e africane alle relazioni UE-Turchia, dall'ingresso della Slovenia in NATO e UE alla strategia per il Consiglio Artico, emergono sfide operative, memoria storica e centralità del servizio ai connazionali.
Come ogni anno, Alessia riassume (si fa per dire) tutto ciò che ha letto, visto e giocato per proporlo come spunti da recuperare o, perché no, per dei regali di Natale se siete in alto mare e senza idee!E ti ricorda, inoltre, l'appuntamento per il 7 dicembre:Japan Wildlife - Game Show di fine anno
I lavori di manutenzione sono iniziati nella serata di ieri, martedì 2 dicembre, e si protrarranno fino a sabato 6 dicembre. Lo stesso tratto stradale verrà nuovamente chiuso, nei medesimi orari, da martedì 9 a venerdì 12 dicembre.
Dalle lettere ai like, dalle conversazioni ai commenti: la tecnologia ha cambiato il nostro modo di parlare e di pensare.Come l'arrivo del digitale ha coinciso con la trasformazione del linguaggio, della fantasia e persino della nostra connessione con la realtà.Tutti i miei link: linktr.ee/br1brownFontiOxford Junior Dictionary's replacement of ‘natural' words with 21st-century terms sparks outcry | The GuardianConnection with nature sees dramatic decline over the last two centuries | Phys.orgHistorical evidence for nature disconnection in a 70-year time series of Disney animated films | PubMed'We conclude' or 'I believe'? Rationality declined decades ago | EurekAlert!The Words We Use To Talk About Nature Are Disappearing. Here's Why That Matters. | Sentient MediaOur Language Has Gotten More Emotional. Why? | Reason.comEarth | Free Full-Text | Modelling Nature Connectedness Within Environmental Systems: Human-Nature Relationships from 1800 to 2020 and Beyond | MDPI NotesThe words we use to talk about nature are disappearing | GristModelling Nature Connectedness Within Environmental Systems: Human-Nature Relationships from 1800 to 2020 and Beyond | MDPITELEGRAM - INSTAGRAMSe ti va, supportami su Tipeee
Una giornata come quella di ieri richiederebbe una puntata da 40 minuti, per raccontarvi tutto quello che è successo, cercheremo di condensarlo in quattro. Il prodotto più anticipato della storia di Samsung è finalmente realtà. Nel frattempo, realme sfida i migliori con un prodotto dalle ottime caratteristiche, ma... Dalle parti di openAI e pare sia scattato il panico. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ti è mai capitato di non sapere se usare l'imperfetto o il passato prossimo quando racconti una storia in italiano? In questa guida completa scoprirai gli argomenti grammaticali più importanti per padroneggiare il livello B1-B2, quelli che ti permetteranno di parlare italiano con maggiore precisione e sicurezza, evitando gli errori più comuni. Gli Argomenti Essenziali per il Livello B1-B2 dell'Italiano 1. Imperfetto vs Passato Prossimo: La Battaglia dei Tempi Questa è la domanda da un milione di euro per qualsiasi studente di italiano! La distinzione tra questi due tempi verbali rappresenta uno degli ostacoli più significativi nell'apprendimento della lingua italiana, ma una volta compreso il meccanismo, diventerà naturale scegliere quello corretto. Il Passato Prossimo Il passato prossimo si utilizza per indicare un'azione completata, con un inizio e una fine chiari e definiti. Quando dici "Ieri ho mangiato una pizza", stai comunicando che l'azione è stata portata a termine: la pizza è stata consumata completamente e l'evento è concluso. L'Imperfetto L'imperfetto, invece, descrive un'azione in corso, un'abitudine passata o una descrizione di stati e situazioni. Per esempio: "Da piccolo mangiavo sempre la pizza il venerdì" esprime un'abitudine ripetuta nel tempo, mentre "Mentre mangiavo, è squillato il telefono" presenta un'azione in corso che viene interrotta da un evento specifico. Esempi Pratici di Utilizzo Considera questa frase complessa: "Quando ero piccolo [descrizione dello stato], abitavo a Roma [abitudine]. Un giorno ho deciso [azione specifica e conclusa] di trasferirmi a Milano." In questo esempio, puoi osservare come l'imperfetto crei lo sfondo narrativo mentre il passato prossimo introduce l'azione che spezza questa continuità. Tempo VerbaleFunzioneEsempioPassato ProssimoAzione completata e puntuale"Ieri ho comprato un libro"ImperfettoAzione abituale"Da bambino leggevo ogni sera"ImperfettoDescrizione/stato"La casa era grande e luminosa"ImperfettoAzione in corso (sfondo)"Mentre dormivo, è arrivato Marco" 2. L'Accordo del Participio Passato: Le Regole Fondamentali Questo argomento terrorizza molti studenti, ma è più semplice di quanto tu possa pensare una volta comprese le regole di base. L'accordo del participio passato segue schemi precisi che, una volta interiorizzati, diventeranno automatici. Accordo con l'Ausiliare ESSERE Quando il verbo ausiliare è ESSERE, il participio passato si accorda sempre con il soggetto in genere e numero. Questa regola non ammette eccezioni: "Maria è andata" (femminile singolare) "I ragazzi sono partiti" (maschile plurale) "Le ragazze sono arrivate" (femminile plurale) Accordo con l'Ausiliare AVERE Con l'ausiliare AVERE, di norma il participio passato rimane invariato: "Ho mangiato", "Abbiamo studiato", "Hanno lavorato". Tuttavia, esiste un'eccezione fondamentale che riguarda i pronomi diretti. L'Eccezione con i Pronomi Diretti LO, LA, LI, LE Quando i pronomi diretti LO, LA, LI, LE precedono il verbo, il participio passato deve accordarsi con il pronome: "La pizza? L'ho mangiata!" (accordo con LA pizza, femminile singolare) "I libri? Li ho letti!" (accordo con I libri, maschile plurale) "Le scarpe? Le ho comprate!" (accordo con LE scarpe, femminile plurale) PronomeGenere/NumeroEsempioLOMaschile singolare"Il caffè? Lo ho bevuto" → "L'ho bevuto"LAFemminile singolare"La torta? La ho mangiata" → "L'ho mangiata"LIMaschile plurale"I documenti? Li ho firmati"LEFemminile plurale"Le lettere? Le ho spedite" 3. I Connettivi Complessi: Parlare Come un Madrelingua I connettivi rappresentano il segreto per sembrare fluente in italiano. Abbandonare la ripetizione continua di "e, e, e..." e passare a connettivi più sofisticati trasforma immediatamente la qualità del tuo discorso, rendendolo più elegante e strutturato. Connettivi per Aggiungere Informazioni Quando vuoi aggiungere informazioni a quanto già detto, puoi utilizzare diverse espressioni che arricchiscono il tuo discorso: Inoltre, per di più, oltretutto: "Quel film è noioso. Inoltre, è troppo lungo!" Non solo... ma anche: "Non solo è bella, ma anche intelligente" In aggiunta, peraltro: "Il ristorante ha ottimi piatti. In aggiunta, i prezzi sono ragionevoli" Connettivi per Esprimere Contrasto Per esprimere un'opposizione o contrasto tra due idee, l'italiano offre numerose possibilità: Tuttavia, però, eppure: "Studia molto, tuttavia non prende bei voti" Mentre, invece: "Io amo il caffè, mentre tu preferisci il tè" Al contrario, d'altra parte: "Pensavo fosse facile. Al contrario, si è rivelato molto complesso" Connettivi per Indicare Conseguenza Per collegare una causa al suo effetto, utilizza i connettivi di conseguenza: Perciò, quindi, dunque: "Piove, perciò prendi l'ombrello" Di conseguenza, pertanto: "Non ha studiato, di conseguenza è stato bocciato" Per questo motivo, ecco perché: "Era stanco. Per questo motivo è andato a dormire presto" FunzioneConnettivi FormaliConnettivi InformaliAggiuntaInoltre, per di più, in aggiuntaAnche, e poi, pureContrastoTuttavia, nonostante ciò, eppurePerò, ma, inveceConseguenzaPertanto, di conseguenza, dunqueQuindi, perciò, cosìCausaPoiché, dato che, in quantoPerché, siccome, visto che 4. Le Preposizioni Articolate: Quando le Preposizioni si Uniscono agli Articoli Le preposizioni articolate nascono dalla fusione tra le preposizioni semplici (di, a, da, in, su) e gli articoli determinativi. Questa combinazione è una caratteristica distintiva della lingua italiana e richiede una conoscenza approfondita per essere padroneggiata. Schema Completo delle Preposizioni Articolate +ILLOLAL'IGLILEDIdeldellodelladell'deideglidelleAalalloallaall'aiaglialleDAdaldallodalladall'daidaglidalleINnelnellonellanell'neineglinelleSUsulsullosullasull'suisuglisulle Usi Principali delle Preposizioni Articolate Ogni preposizione articolata mantiene il significato della preposizione semplice da cui deriva: DEL, DELLA, DEGLI, DELLE: esprimono possesso o appartenenza → "Il libro del professore", "La casa della nonna" AL, ALLA, AI, ALLE: indicano direzione o destinazione → "Vado al cinema", "Scrivo alla direttrice" DAL, DALLA, DAI, DALLE: esprimono provenienza o moto da luogo → "Vengo dal medico", "Torno dalla palestra" NEL, NELLA, NEI, NELLE: indicano stato in luogo chiuso → "Il gatto è nel giardino", "Viviamo nella città" SUL, SULLA, SUI, SULLE: esprimono posizione sopra → "Il libro è sul tavolo", "Cammino sulla spiaggia" Casi Particolari con i Nomi di Paesi Con i nomi di nazioni esistono regole specifiche da rispettare: Paesi singolari: "Vado in Italia", "Vivo in Francia" (senza articolo) Paesi plurali: "Vado negli Stati Uniti", "Viaggio nei Paesi Bassi" (con preposizione articolata) Paesi con articolo obbligatorio: "Vado nel Regno Unito", "Viaggio nella Repubblica Ceca" 5. Pronomi Diretti e Indiretti: Comprendere Chi Fa Cosa a Chi I pronomi sostituiscono i nomi per evitare ripetizioni e rendere il discorso più fluido. La distinzione tra pronomi diretti e indiretti è fondamentale per costruire frasi corrette in italiano. I Pronomi Diretti I pronomi diretti rispondono alle domande "che cosa?" o "chi?" e sostituiscono il complemento oggetto diretto: PersonaSingolarePlurale1ª personaMI (me)CI (noi)2ª personaTI (te)VI (voi)3ª persona maschileLO (lui/esso)LI (loro/essi)3ª persona femminileLA (lei/essa)LE (loro/esse) Esempio pratico: "Vedi Marco?" → "Sì, lo vedo" (vedo CHI? Marco = LO) I Pronomi Indiretti I pronomi indiretti rispondono alla domanda "a chi?" e sostituiscono il complemento di termine: PersonaSingolarePlurale1ª personaMI (a me)CI (a noi)2ª personaTI (a te)VI (a voi)3ª persona maschileGLI (a lui)GLI/LORO (a loro)3ª persona femminileLE (a lei)GLI/LORO (a loro) Esempio pratico: "Telefoni a Maria?" → "Sì, le telefono" (telefono A CHI? A Maria = LE) Come Distinguere Quale Pronome Usare Per capire quale pronome utilizzare, formula una domanda sulla frase: "Mangio la mela" → "Mangio che cosa?" → LA mela → "La mangio" (pronome diretto) "Parlo a Giovanni" → "Parlo a chi?" → A Giovanni → "Gli parlo" (pronome indiretto) 6. I Pronomi Combinati: Quando i Pronomi Vanno in Coppia I pronomi combinati rappresentano una delle sfide più impegnative per gli studenti di italiano. Si utilizzano quando nella stessa frase compaiono sia un pronome indiretto ("a chi") sia un pronome diretto ("che cosa"). La Formazione dei Pronomi Combinati Quando i pronomi si combinano, subiscono delle trasformazioni: MI, TI, CI, VI diventano → ME, TE, CE, VE GLI e LE (singolari) diventano entrambi → GLIE- (seguito da LO, LA, LI, LE, NE) Schema Completo dei Pronomi Combinati +LOLALILENEMIme lome lame lime leme neTIte lote late lite lete neGLI/LEglieloglielaglieliglieleglieneCIce loce lace lice lece neVIve love lave live leve ne Esempi Pratici di Utilizzo "Do il libro a Marco" → "Glielo do" (GLI = a Marco, LO = il libro) "Presto la macchina a te" → "Te la presto" "Racconto la storia a loro" → "Gliela racconto" "Compro i fiori per mia madre" → "Glieli compro" "Porto le chiavi a voi" → "Ve le porto" 7. CI e NE: Le Particelle Pronominali Multifunzione Queste due piccole parole possiedono una versatilità straordinaria nella lingua italiana. Comprendere i loro molteplici usi è essenziale per raggiungere un livello avanzato di competenza linguistica. Le Funzioni della Particella CI La particella CI può sostituire diversi elementi nella frase: Un luogo (complemento di stato o moto a luogo): "Vai a Roma?" → "Sì, ci vado domani" Un argomento introdotto da "a": "Credi ai fantasmi?" → "No, non ci credo"
Parliamo di scienza in italiano e del lungo processo che ha portato alcune antiche scimmie a evolversi nei primi esseri umani fino a noi, umani moderni. The post 162: Dalle scimmie all'uomo moderno, una lunga storia… in italiano first appeared on .
In Cina sono già una realtà quotidiana: le auto senza conducente attraversano metropoli dense di traffico, riconoscono pedoni, biciclette e semafori. Ora questi robotaxi stanno arrivando in Svizzera, dove l'innovazione procede a passo misurato e ogni tecnologia deve conquistare la fiducia del cittadino prima di entrare nella vita di tutti i giorni. Il colosso della tecnologia cinese Baidu porta i suoi taxi senza conducente dal caos organizzato delle metropoli cinesi alle strade ordinate e rurali della Svizzera orientale, portando con sé sfide, paure e opportunità. La diffusione dei robotaxi riaccende anche il dibattito sul futuro, tra scetticismo verso la sostituzione dell'uomo e fiducia nei benefici dell'innovazione.
Temù, maggio 2021 – Laura Ziliani, ex vigilessa e madre di tre figli, scompare misteriosamente nel cuore della Val Camonica. All'inizio si pensa a un tragico incidente in montagna, ma presto le indagini rivelano crepe profonde nella versione dei fatti raccontata dalla famiglia. Dopo tre mesi di silenzio e piste senza esito, il ritrovamento del suo corpo apre uno squarcio su una realtà sconvolgente: dietro la sua morte ci sono due delle sue figlie, Silvia e Paola, e il fidanzato di una di loro, Mirto Milani. Un delitto studiato nei minimi dettagli, preceduto da un tentativo fallito e giustificato, secondo gli assassini, da anni di tensioni familiari e desideri di emancipazione. Ma il movente è più freddo e lucido: la gestione del patrimonio di famiglia. Mentre si susseguono intercettazioni, confessioni e colpi di scena, prende forma il ritratto disturbante di un trio insospettabile, uniti da un legame tossico e da una visione distorta dell'amore e della libertà. Cosa può spingere dei figli a uccidere la propria madre? E chi è davvero Mirto Milani, il giovane definito dagli inquirenti “la mente” del gruppo? Proviamo a scoprirlo insieme a Serena Garofano: criminologa, detentrice di un master di II livello in scienze forensi presso La Sapienza di Roma, ma soprattutto autrice per la pagina Instagram e Facebook “Conversazioni sul Crimine”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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Marcella Mauthe Degerfeld, Fausto Anderlini"Per partito perso"Bordeaux Edizioniwww.bordeauxedizioni.itPer partito perso è un viaggio elegiaco e politico nella memoria di una tradizione smarrita: quella della sinistra italiana, del Partito comunista e delle sue molteplici metamorfosi. Tra narrazione autobiografica e analisi storica, Fausto Anderlini e Marcella Mauthe Degerfeld tracciano la parabola di una comunità politica – fatta di riti, simboli, territori e biografie collettive – giunta al capolinea con la diaspora post-comunista e la dissoluzione di un'identità. Dalle tessere conservate in una scatola da scarpe agli ultimi fuochi di Articolo Uno, il racconto si muove tra nostalgia e lucidità, tra la compostezza del lutto e l'urgenza di una rinascita possibile. Un'opera che è insieme elegia, resoconto critico e testimonianza esistenziale. Per chi ha creduto, per chi ha perduto, per chi cerca ancora un linguaggio e una casa nella sinistra.Fausto Anderlini è sociologo, autore di numerose monografie. La sua ultima pubblicazione è "Il voto, la terra, i detriti" (Editrice Socialmente)Marcella Mauthe Degerfeld è storica medievista.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Cosa è successo alla COP30 di Belém? Quali decisioni sono state prese e cosa significano davvero per il futuro del pianeta? In questa puntata analizziamo gli accordi raggiunti in Brasile, il peso politico del vertice e il ruolo che l'Italia ha giocato nei negoziati. Dalle strategie sulla transizione energetica alle misure per proteggere le foreste tropicali, fino agli impegni di adattamento che influenzeranno concretamente le nostre vite nei prossimi anni: un viaggio dentro un appuntamento che potrebbe segnare una svolta - o rivelare nuovi limiti - nelle politiche globali sul clima.Gli ospiti di oggi:Eleonora Cogo - responsabile del cluster finanza di ECCO - il think thank italiano per il ClimaSerena Giacomin - Direttrice Scientifica di Italian Cliamte NetworkAntonio Navarra - Presidente CMCC - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti ClimaticiLaura Greco - presidente Associazione A Sud
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
Vorresti ricevere notizie, saluti, auguri dalle Apostole della Vita Interiore?Lasciaci i tuoi contatti cliccando il link qui sotto e con la nostra nuova rubrica digitale potremo raggiungerti.https://www.it.apostlesofil.com/database/- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d'oro, dicendo: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: "Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi". Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate dieci". Gli disse: "Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città".Poi si presentò il secondo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate cinque". Anche a questo disse: "Tu pure sarai a capo di cinque città".Venne poi anche un altro e disse: "Signore, ecco la tua moneta d'oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato". Gli rispose: "Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi". Disse poi ai presenti: "Toglietegli la moneta d'oro e datela a colui che ne ha dieci". Gli risposero: "Signore, ne ha già dieci!". "Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me"».Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.Parola del Signore.
Scarica gratuitamente le 7 Regole di Italiano Automatico: https://italianoautomatico.lpages.co/corso-gratuito-le-7-regole-di-italiano-automatico/Scopri in pochi minuti la storia di Roma, dalla leggenda di Romolo e Remo alla caduta dell'Impero Romano. Un viaggio semplice e chiaro pensato per chi studia italiano: ascolto, vocabolario e cultura in un solo video. Perfetto per imparare in modo naturale mentre esplori la “città eterna”.Capitoli del podcast:0:00 - Introduzione1:05 - Le Origine Leggendarie: Romolo E Remo2:35 - La Repubblica Romana (509 A.C. – 27 A.C.)5:25 - L'impero Romano (27 A.C. – 476 D.C.)8:14 - L'eredità Di Roma9:14 - Conclusione
Ilaria racconta due studi su Cell che mostrano come combinazioni genetiche inaspettate generino innovazione. Il primo ricostruisce l'antica origine ibrida della patata: un incrocio tra linee affini a pomodoro ed Etuberosum ha favorito l'emergere del tubero e l'occupazione di nuovi ambienti. Il secondo svela la nascita de novo del gene SCREP nelle rose: l'inserimento di un piccolo transposone MITE nel promotore ha innalzato l'espressione del gene, regolando la biosintesi dell'eugenolo e determinando la diversificazione olfattiva delle cultivar.Nell'esterna, Andrea e Andrea presentano tre titoli che raccolgono temi quotidiani e grandi questioni. Le energie del mondo (G. Ruggeri) indaga l'onnipresenza dell'energia nelle nostre scelte — dal caffè al trasporto delle merci — e mette a fuoco il dibattito su nucleare, gas, rinnovabili e politiche climatiche. Serendipità chimica (Micheloni, Rampa, Trapani) celebra la scoperta casuale e la sagacia scientifica, mostrando come la chimica invisibile costruisca il benessere moderno; è un invito a promuovere ambienti che favoriscano la scoperta. Insectopolis (Peter Kuper) è una graphic novel che trasforma la conoscenza degli insetti in racconto visivo, rivelando il loro ruolo cruciale negli ecosistemi e l'urgenza di proteggerli.Francesca racconta uno studio che ricostruisce come il bacino umano si sia evoluto per permettere il cammino eretto. I ricercatori hanno combinato dati di anatomia comparata, genetica e sviluppo embrionale per capire in che modo il bipedismo abbia preso forma. Le modifiche nella posizione e nei tempi di crescita delle ossa del bacino, regolate da complessi network di geni come SOX9 e RUNX2, hanno progressivamente modellato l'ileo, rendendolo più corto e largo. Questa riorganizzazione ha garantito stabilità e supporto al corpo, rendendo possibile la postura eretta e il movimento bipede tipici dell'uomo moderno.Dalle rose al bacino umano: l'evoluzione agisce per piccoli passi molecolari che, accumulandosi, ridefiniscono intere linee di vita. Ascolta la puntata per approfondire questi esperimenti della natura — e magari scoprire la prossima serendipità scientifica.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast-la-scienza-come-non-l-hai-mai-sentita--1762253/support.
Dall'infanzia in un paesino della Basilicata al trasferimento nel capoluogo piemontese negli anni del boom economico: Rocco Perna ripercorre le difficoltà linguistiche, il senso di spaesamento e la lenta conquista di una sua nuova identità.
Jean-Baptiste Del Amo"La notte devastata"Traduzione di Maria BaiocchiGamma Feltrinelliwww.feltrinelli.it«Nel romanzo si sentono gli echi di storie di paura di Stephen King e H.P. Lovecraft, così come dei film di Wes Craven, a partire da un classico del genere horror come Nightmare (1984), e di David Cronenberg.» - Severino Colombo, La LetturaSaint-Auch: una sfilza di case rosa pesca e di floridi prati, giardinetti rocciosi, siepi di alloro o di tuia. Dalle finestre si odono a volte provenire grida, insulti, pianti. Un bambino che urla, un cane che guaisce. Ma nessuno se ne cura, in questa piccola città a venticinque chilometri da Tolosa. Thomas, Mehdi, Alex, Max e Lena sono una banda di ragazzi. Vivono nello stesso quartiere e fanno tutto ciò che è dato fare ad adolescenti degli anni novanta. Comprano robaccia da quelli più grandi e la fumano distesi sui tetti delle pensiline degli autobus o su vecchi divani piazzati nelle antiche serre di Saint-Auch, dove si rifugiano ad ascoltare i Nirvana o a guardare film horror, giusto per sentire i loro cuori battere. A volte si cimentano in stupide sfide: nuotare in una cisterna d'acqua, fare telefonate anonime, tirare petardi in un terreno incolto. Qualcuno è umiliato a scuola, qualcun altro cerca l'amore, tutti mettono alla prova i loro desideri. Quando passano davanti a l'impasse des Ormes, il loro sguardo è catturato da una casa in fondo al vicolo cieco, una casa che sembra acquattata in una penombra vischiosa e fredda, dietro i nodi inestricabili dei rovi e l'ombra proiettata dai muri. C'è chi avverte una sensazione di déjà-vu, come se conoscesse il posto o l'avesse sognato, c'è chi sente un brivido corrergli lungo la schiena. La casa è marchiata con il sigillo del proibito a Saint-Auch, e i ragazzi l'hanno sempre tenuta alla periferia dei loro giochi e delle loro esplorazioni. Quando, però, uno di loro muore in circostanze orribili, in una notte da fiera demoniaca, come un ragno nero in attesa di una preda la casa li inghiotte in un incubo senza fine.Jean-Baptiste Del Amo è nato nel 1981 a Tolosa ed è uno dei più noti e apprezzati scrittori francesi contemporanei. Tra le sue opere figurano Une éducation libertine (Gallimard, 2008; Prix Goncourt du premier roman), Le sel (Gallimard, 2010), Pornographia (Gallimard, 2013), Règne animal (Gallimard, 2016; finalista per il Prix Goncourt, il Prix Femina, il Prix Médicis), Le fils de l'homme (Gallimard, 2021; vincitore del Prix Fnac e finalista per il Prix Femina).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Dietro la maschera del dittatore d'acciaio si nascondeva un uomo tormentato, fragile e ossessionato dal controllo. Dalle passioni segrete alle relazioni distruttive, scopri il lato più intimo e sconosciuto di Benito Mussolini.
Michael Dalle Molle serves as the Chief Operating Officer for Mariposa Technology, where he oversees daily business operations, communications, and brand management. He is an entrepreneur, teacher, business advisor, and environmentalist with almost a decade of professional experience as a sustainability advocate in the design and construction industry. Before entering the cannabis industry, Michael taught at the Tulane University School of Architecture and ran his design+build studio in New Orleans.Advertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy