L'Africa delle storie e delle persone. L'Africa della quotidianità. Della resilienza. Delle prospettive. Delle pratiche virtuose e di chi, giorno per giorno, cerca di generare cambiamento e innovazione, qualità della vita e speranza per il futuro, cultura e relazioni. L'Africa della cittadinanza att…
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di abitazione e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Cristina Carpinelli ci racconta le condizioni difficili della Tanzania: nelle periferie delle città vivono i poveri, spesso si tratta di ex contadini costretti a lasciare i villaggi per andare a vivere in baracche di lamiere dove non esistono servizi di alcun genere: dall'acqua, alla luca, alle fognature. Una di queste baraccopoli è a Dar el Salaam. Con Valentina Furlanetto, invece, andiamo alla scoperta delle case "non finite" della Sierra Leone che spesso sono di lamiera o di paglia e fango secco. Abitazioni che non hanno l'acqua calda, bagni interni e elettricità. Le donne partoriscono in media a 19 anni di età e hanno in media quattro figli. Un po' come accadeva molti anni fa in Italia. Un po' come accadeva alle nostre nonne a inizio Novecento in contesti rurali. Maria Argenti, Architetto e Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana dell'Università Sapienza di Roma, ci parla delle sfide a cui sono attese diverse Nazionani africane per avere città e villaggi moderni. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di abitazione e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Cristina Carpinelli ci racconta le condizioni difficili della Tanzania: nelle periferie delle città vivono i poveri, spesso si tratta di ex contadini costretti a lasciare i villaggi per andare a vivere in baracche di lamiere dove non esistono servizi di alcun genere: dall'acqua, alla luca, alle fognature. Una di queste baraccopoli è a Dar el Salaam. Con Valentina Furlanetto, invece, andiamo alla scoperta delle case "non finite" della Sierra Leone che spesso sono di lamiera o di paglia e fango secco. Abitazioni che non hanno l'acqua calda, bagni interni e elettricità. Le donne partoriscono in media a 19 anni di età e hanno in media quattro figli. Un po' come accadeva molti anni fa in Italia. Un po' come accadeva alle nostre nonne a inizio Novecento in contesti rurali. Maria Argenti, Architetto e Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana dell'Università Sapienza di Roma, ci parla delle sfide a cui sono attese diverse Nazionani africane per avere città e villaggi moderni. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di innovazione tecnologica e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Valentina Furlanetto ci parla dei due volti della Sierra Leone: un paese in cui convivono le fogne a cielo aperto e l'utilizzo dello smartphone per pagare la spesa al supermercato o le bollette. Un paese povero e arretratissimo dal punto di vista infrastrutturale, sanitario, industriale. Messo in ginocchio due volte negli ultimi 30 anni: prima dalla guerra civile durata dal 1991 al 2002 poi, dall'ebola. L'Indice di sviluppo umano colloca la Sierra Leone, con i suoi circa sei milioni di abitanti, al 180° posto su 188. Paradossalmente, In questa situazione desolante, paradossalmente c'è molto spazio per fare innovazione. Situazione simile in Tanzania, come ci dimostra Cristina Carpinelli, che ci parla di una Nazione fatta di villaggi raggiungibili solo dopo 4 o 5 ore di strade sterrate in cui ad accoglierti arrivano donne vestite con abiti tradizionali, i bambini legati sulla schiena e in mano uno smart Phone con cui riescono a fare quasi tutto: dell'iscrizione a scuola dei figli al pagamento delle bollette. È una delle tante contraddizioni dell'Africa e della Tanzania.Alla puntata partecipa anche lo Startupper Andrea Censoni, che ci racconta l'iniziativa "Start Up Africa Road Trip" giunta alla terza edizione, Andrea Atzori, responsabile delle relazioni internazionali del Cuamm, che ci parla di "innovazione frugale" e Andrea Crisanti, Professore di parassitologia e microbiologia molecolare all'Imperial College di Londra che sta studiando un metodo rivoluzionario per bloccare la diffusione della malaria. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di innovazione tecnologica e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Valentina Furlanetto ci parla dei due volti della Sierra Leone: un paese in cui convivono le fogne a cielo aperto e l'utilizzo dello smartphone per pagare la spesa al supermercato o le bollette. Un paese povero e arretratissimo dal punto di vista infrastrutturale, sanitario, industriale. Messo in ginocchio due volte negli ultimi 30 anni: prima dalla guerra civile durata dal 1991 al 2002 poi, dall'ebola. L'Indice di sviluppo umano colloca la Sierra Leone, con i suoi circa sei milioni di abitanti, al 180° posto su 188. Paradossalmente, In questa situazione desolante, paradossalmente c'è molto spazio per fare innovazione. Situazione simile in Tanzania, come ci dimostra Cristina Carpinelli, che ci parla di una Nazione fatta di villaggi raggiungibili solo dopo 4 o 5 ore di strade sterrate in cui ad accoglierti arrivano donne vestite con abiti tradizionali, i bambini legati sulla schiena e in mano uno smart Phone con cui riescono a fare quasi tutto: dell'iscrizione a scuola dei figli al pagamento delle bollette. È una delle tante contraddizioni dell'Africa e della Tanzania.Alla puntata partecipa anche lo Startupper Andrea Censoni, che ci racconta l'iniziativa "Start Up Africa Road Trip" giunta alla terza edizione, Andrea Atzori, responsabile delle relazioni internazionali del Cuamm, che ci parla di "innovazione frugale" e Andrea Crisanti, Professore di parassitologia e microbiologia molecolare all'Imperial College di Londra che sta studiando un metodo rivoluzionario per bloccare la diffusione della malaria. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di clima e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Valentina Furlanetto oggi ci porta a Freetown, capitale della Sierra Leone e ci racconta la storia di Aboubakar, morto, assieme a oltre altri mille, nel 2017 per colpa dell'alluvione che ha investito case e persone. Nel paese piove ininterrottamente da fine maggio a ottobre. La pioggia, però, non è il solo problema: fra le altre cause delle frequenti frane ci sono la deforestazione e la rapida costruzione di case senza una pianificazione del drenaggio nella zona intorno. Il resto lo fa il cambiamento climatico. Cristina Carpinelli ci racconta di come il cambiamento climatico stia rapidamente distruggendo la vita di molte comunità rurali della Tanzania, paese con un'economia basata fortemente sull'agricoltura (che rappresenta la meta del Pil). La desertificazione di intere aree rurali sta provocando un aumento di casi di malnutrizione e pratiche di sopravvivenza disperate, come l'uso dell'alcool per riuscire a spegnere i morsi della fame. Con Samantha Pegoraro, responsabile clima e salute di Italian Climate Network proviamo a capire quando il clima influisca nella vita delle popolazioni africane, mentre Sabrina Tardivo, Project Coordinator della ONG LVIA ci parla di un progetto in Mozambico per la tutela dell'ambiente. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di clima e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Valentina Furlanetto oggi ci porta a Freetown, capitale della Sierra Leone e ci racconta la storia di Aboubakar, morto, assieme a oltre altri mille, nel 2017 per colpa dell'alluvione che ha investito case e persone. Nel paese piove ininterrottamente da fine maggio a ottobre. La pioggia, però, non è il solo problema: fra le altre cause delle frequenti frane ci sono la deforestazione e la rapida costruzione di case senza una pianificazione del drenaggio nella zona intorno. Il resto lo fa il cambiamento climatico. Cristina Carpinelli ci racconta di come il cambiamento climatico stia rapidamente distruggendo la vita di molte comunità rurali della Tanzania, paese con un'economia basata fortemente sull'agricoltura (che rappresenta la meta del Pil). La desertificazione di intere aree rurali sta provocando un aumento di casi di malnutrizione e pratiche di sopravvivenza disperate, come l'uso dell'alcool per riuscire a spegnere i morsi della fame. Con Samantha Pegoraro, responsabile clima e salute di Italian Climate Network proviamo a capire quando il clima influisca nella vita delle popolazioni africane, mentre Sabrina Tardivo, Project Coordinator della ONG LVIA ci parla di un progetto in Mozambico per la tutela dell'ambiente. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di scuola e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Con Cristina Carpinelli andiamo alla scoperta del mondo dell'istruzione nei villaggi attorno a Tosamaganga, in Tanzania, dove i bambini camminano ore per arrivare a scuola. Le classi sono affollate e rumorose. spesso più che di ascensore sociale la scuola pubblica diventa un parcheggio dove stare prima di entrare nel mondo del lavoro. La maggior parte dei bambini infatti non va oltre le elementari, si parla di circa il 70% nelle zone rurali.Valentina Fulanetto, invece, ci racconta la storia di Angela, dieci anni. Sua mamma è morta di Ebola, cinque anni fa, il papà, Ibrahim, ha affidato la figlia ai vicini perchè non può lasciare il lavoro, che è l'unica fonte di reddito per la ragazzina, e non vuole che lei vada a Pujehun perchè non ci sono buone scuole.Con Milena Santerini, Docente di Pedagogia all'Università cattolica di Milano, proviamo a capire quali sono i problemi della scuola nell'africa nera. Voliamo poi in Mozambico, da Michele Lanzinger, direttore del MUSE - Museo delle Scienze di Trento per parlare di importante progetto tra formazione e protezione del territorio. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di scuola e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Con Cristina Carpinelli andiamo alla scoperta del mondo dell'istruzione nei villaggi attorno a Tosamaganga, in Tanzania, dove i bambini camminano ore per arrivare a scuola. Le classi sono affollate e rumorose. spesso più che di ascensore sociale la scuola pubblica diventa un parcheggio dove stare prima di entrare nel mondo del lavoro. La maggior parte dei bambini infatti non va oltre le elementari, si parla di circa il 70% nelle zone rurali.Valentina Fulanetto, invece, ci racconta la storia di Angela, dieci anni. Sua mamma è morta di Ebola, cinque anni fa, il papà, Ibrahim, ha affidato la figlia ai vicini perchè non può lasciare il lavoro, che è l'unica fonte di reddito per la ragazzina, e non vuole che lei vada a Pujehun perchè non ci sono buone scuole.Con Milena Santerini, Docente di Pedagogia all'Università cattolica di Milano, proviamo a capire quali sono i problemi della scuola nell'africa nera. Voliamo poi in Mozambico, da Michele Lanzinger, direttore del MUSE - Museo delle Scienze di Trento per parlare di importante progetto tra formazione e protezione del territorio. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
"Dov'è l'ospedale più vicino?" Con questa domanda inizia il ciclo estivo di Terra in vista, dedicato all'Africa. Cinque puntate caratterizzate anche dai reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Valentina Furlanetto, oggi, ci parla racconta la storia di Samaa, una giovane donna originaria di un villaggio sul fiume Moa, in Sierra Leone, ma al confine con la Liberia. Il primo ospedale è a due ore di battello, nel villaggio di Pujheun. Ma non sempre si trova una imbarcazione disponibile, non sempre si hanno i soldi per pagare il trasporto, non sempre si sopravvive e Samaa lo sa bene: "Se ci fosse stata una canoa oggi mio figlio sarebbe vivo".Con Cristina Carpinelli, invece, andiamo alla scoperta delle difficoltà nell'accesso alle cure per gli abitanti della Tanzania, soprattutto nei villaggi. La maggior parte delle persone fa riferimento a presidi medici locali dove spesso non ci sono ne' dottori ne' farmaci. Accade così che si muoia di parto o per una semplice bronchiolite. I numeri della mortalità infantile restano per questo ancora molto elevati nel paese. Alla puntata di oggi partecipa anche Don Dante Carraro, direttore di "Medici con l'Africa Cuamm", che ci racconta come volontari e medici riescano a salvare vite con i pochi mezzi a disposizione e il compositore Raymond Bahati, direttore del coro Elikya e compositore, che ci parla dell'importanza della musica come cura dell'anima nelle culture africane. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.
"Dov'è l'ospedale più vicino?" Con questa domanda inizia il ciclo estivo di Terra in vista, dedicato all'Africa. Cinque puntate caratterizzate anche dai reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Valentina Furlanetto, oggi, ci parla racconta la storia di Samaa, una giovane donna originaria di un villaggio sul fiume Moa, in Sierra Leone, ma al confine con la Liberia. Il primo ospedale è a due ore di battello, nel villaggio di Pujheun. Ma non sempre si trova una imbarcazione disponibile, non sempre si hanno i soldi per pagare il trasporto, non sempre si sopravvive e Samaa lo sa bene: "Se ci fosse stata una canoa oggi mio figlio sarebbe vivo".Con Cristina Carpinelli, invece, andiamo alla scoperta delle difficoltà nell'accesso alle cure per gli abitanti della Tanzania, soprattutto nei villaggi. La maggior parte delle persone fa riferimento a presidi medici locali dove spesso non ci sono ne' dottori ne' farmaci. Accade così che si muoia di parto o per una semplice bronchiolite. I numeri della mortalità infantile restano per questo ancora molto elevati nel paese. Alla puntata di oggi partecipa anche Don Dante Carraro, direttore di "Medici con l'Africa Cuamm", che ci racconta come volontari e medici riescano a salvare vite con i pochi mezzi a disposizione e il compositore Raymond Bahati, direttore del coro Elikya e compositore, che ci parla dell'importanza della musica come cura dell'anima nelle culture africane. Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.