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Choses à Savoir SCIENCES
Pourquoi le 15 juin 1785 est la date du premier accident aérien de l'Histoire ?

Choses à Savoir SCIENCES

Play Episode Listen Later Jun 20, 2025 2:21


Ce jour-là, le ciel est clair au-dessus de Boulogne-sur-Mer, sur la côte nord de la France. Deux hommes se tiennent prêts à s'élever dans les airs, portés par un engin encore inconnu du grand public : un ballon hybride, à la fois rempli d'hydrogène et chauffé à l'air chaud. À bord, Jean-François Pilâtre de Rozier et son compagnon, Pierre Romain. Leur objectif ? Traverser la Manche par les airs, et rejoindre l'Angleterre. Un exploit jamais tenté dans ce sens.Pilâtre de Rozier n'est pas un inconnu. Deux ans plus tôt, il est devenu une légende vivante. En novembre 1783, il est le premier homme à s'élever dans les airs à bord d'une montgolfière, au-dessus de Paris. Ce jour-là, il avait prouvé que l'homme pouvait quitter le sol et flotter dans le ciel. Mais aujourd'hui, son rêve est plus grand encore : traverser la mer, montrer que l'aviation peut relier les nations.Pour cette tentative, il a conçu un ballon révolutionnaire : un "aéro-montgolfière", un engin aux deux sources de portance. En haut, une enveloppe gonflée d'hydrogène, un gaz très léger. En bas, une chambre chauffée à la manière d'une montgolfière classique. Une combinaison audacieuse… mais terriblement risquée. Car l'hydrogène est hautement inflammable, et le feu qui réchauffe le ballon n'est jamais bien loin.Le 15 juin, ils s'envolent. Lentement, le ballon s'élève, salué par la foule. Mais à peine une trentaine de minutes plus tard, alors qu'ils survolent encore la terre ferme, tout bascule. Le ballon vacille. Une fuite ? Une étincelle ? Nul ne sait précisément. Mais une chose est sûre : une explosion retentit. Le feu entre en contact avec l'hydrogène. L'enveloppe se déchire. Le ballon chute. Les deux hommes s'écrasent au sol. Il n'y a aucun survivant.Ainsi s'achève l'ultime vol de Pilâtre de Rozier. À 31 ans, il devient, avec Pierre Romain, la première victime d'un accident aérien de l'Histoire. Ce drame choque profondément l'Europe. Le rêve du vol humain vient d'entrer brutalement dans la réalité : celle du danger, du risque, de la limite humaine face à la technologie.Mais cet échec n'effacera pas sa légende. Pilâtre de Rozier restera à jamais l'un des pionniers du ciel. Il a prouvé que voler était possible. Et il est mort en poursuivant ce rêve. Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Spesa NATO verso il 5%, domani piazza contro il riarmo

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Jun 20, 2025


Oggi sciopero dei trasporti: a Roma treni cancellati. Con noi Andrea Giuricin, economista dei trasporti alla Bicocca. Domani la manifestazione contro il riarmo europeo, mentre ci si avvicina all'accordo sul 5% del Pil diretto alle spese NATO. Sentiamo Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana Pace e Disarmo. In testa alla classifica delle migliori notizie di questa settimana il miglioramento delle condizioni di siccità con cui l’Italia si appresta ad affrontare l’estate, come riportato da Fondazione CIMA e Lab24, coordinato da Luca Salvioli.

Focus economia
Svimez: torna il gap di crescita con l'Ue, nel 2024 Sud +1%, Centro-Nord +0,6%

Focus economia

Play Episode Listen Later Jun 19, 2025


Secondo il rapporto Svimez 2024, l’Italia registra nuovamente un divario di crescita rispetto all’Eurozona: il Pil nazionale è cresciuto solo dello 0,7%, contro una media UE del +1%. A sorprendere è il Mezzogiorno, che ha registrato una crescita dell’1%, superiore a quella del Centro-Nord (+0,6%) e della media italiana. In particolare, si distinguono Sicilia (+1,5%) e Campania (+1,3%). Il Centro rimane comunque la macro-area trainante a livello cumulato: dal 2022 al 2024 ha registrato una crescita del 9,8%, contro l’8,6% del Sud e il 5,6% del Centro-Nord. Il Mezzogiorno ha beneficiato in modo rilevante degli investimenti pubblici e del Pnrr, che hanno inciso per 0,6 punti percentuali sulla crescita dell’area, contro 0,4 punti nel resto del Paese. Il motore della crescita nel Sud è stato il settore delle costruzioni (+3%) e i servizi (+0,7%), mentre l’industria ha mostrato una certa tenuta (+0,1%) rispetto alla leggera flessione nel Centro-Nord (-0,2%). L’agricoltura invece ha performato peggio (+0,5% contro +2,9%). Gli investimenti pubblici hanno toccato i 45 miliardi, metà dei quali mobilitati dai Comuni. Tra le regioni in calo figurano Molise (-0,9%), Calabria (-0,2%), Liguria (-0,5%) e Veneto (-0,4%). Il commento è di Luca Bianchi, direttore Svimez.Assolombarda, Alvise Biffi eletto Presidente: “Ripensare l’impresa”L’Assemblea Privata di Assolombarda ha eletto Alvise Biffi come nuovo Presidente per il quadriennio 2025-2029, insieme ai Vicepresidenti che comporranno il Consiglio di Presidenza. Nel suo primo intervento ufficiale, Biffi ha delineato una visione chiara per il futuro dell’impresa: aumentare la produttività ripensando i modelli industriali. Al centro della sua strategia l’integrazione dell’intelligenza artificiale, ancora scarsamente adottata in Italia secondo Istat, solo l’8% delle aziende la utilizzava nel 2023 e l’urgenza di colmare il divario con le regioni tedesche più avanzate in termini di ricerca e sviluppo. Innovare, per Biffi, significa anche affrontare il cambiamento nel mercato del lavoro: il 40% degli annunci nella zona Assolombarda riguarda profili ad alta qualificazione impattati dall’IA, ma permane un forte mismatch tra domanda e offerta. Quasi la metà delle imprese ha difficoltà a trovare figure chiave come esperti digitali, energy manager o progettisti green. Altro tema cardine: l’energia. Con costi europei molto più alti rispetto a USA e Cina, Biffi propone di sganciare il prezzo dell’elettricità da quello del gas naturale e spingere sulle rinnovabili fino a coprire il 50% del mix elettrico. Nel medio periodo, secondo il presidente, servirà puntare anche sul nucleare di nuova generazione e sui gas verdi, come il biometano e l’idrogeno, per decarbonizzare i settori industriali più energivori. Interviene proprio Alvise Biffi, presidente di Assolombarda.Volare con il mondo in guerra: le rotte off limits, i rischi e le nuove tratte per evitare i missiliL’escalation del conflitto tra Israele e Iran ha ridisegnato le rotte del traffico aereo internazionale. Le compagnie evitano sempre più frequentemente gli spazi aerei considerati ad alto rischio per via di possibili attacchi missilistici, ma in assenza di un’autorità globale che imponga regole comuni, le decisioni sono frammentate: ogni Stato stabilisce se e quanto tenere aperto il proprio cielo, spesso per ragioni economiche. Ne derivano paradossi operativi, come il sorvolo dell’Afghanistan classificato a rischio inferiore rispetto all’Iran pur essendo area instabile. Le alternative attuali si dividono in due direttrici: a nord, passando dal Mar Caspio e Afghanistan; a sud, attraversando Egitto, Mar Rosso e Arabia Saudita. Ma anche rotte un tempo neutre, come Cipro o il sud della Turchia, sono ora oggetto di attenta valutazione. La mancanza di informazioni ufficiali condivise costringe le compagnie a valutazioni autonome, facendo affidamento sulle raccomandazioni di Paesi come USA, Regno Unito o Germania. Le conseguenze economiche sono pesanti: rotte più lunghe comportano più ore di volo, più carburante e maggiori costi operativi, in un contesto in cui il prezzo del petrolio è in crescita (Brent +8% in pochi giorni). Tutto ciò si traduce in una pressione ulteriore sui margini delle compagnie, proprio mentre il settore stava cercando di riprendersi. Il commento è di Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti, Università Bicocca di Milano.

24 Mattino - Le interviste
Più armi per la Nato

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 13, 2025


Gli Usa hanno chiesto un aumento sostanzioso delle spese aderenti alla Nato. Dal 2% già previsto, benché non ancora raggiunto da molti Paesi, come l'Italia ad esempio, al 5% del Pil.Ieri a Roma l'incontro tra la premier Meloni ed il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Ne parliamo con Luca Pirondini, senatore M5S e Paolo Capitini, generale e docente di Storia militare alla Scuola Sottufficiali dell'Esercito.

Inglorious Globastards - IL PODCAST
La Demagogia dei Referendum

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Jun 11, 2025 39:11


I referendum di giugno 2025 sul Jobs Act e sulla cittadinanza sono un fulgido esempio della demagogia che ha devastato l'economia italiana a partire dagli anni '60.E confermano che la sinistra incapace di proporre alcunché di innovativo rimane ancorata ad una visione del mondo sparito da decenni.

Inglorious Globastards - IL PODCAST
L'Inane Baraonda di Trump (con A. Maddaluno)

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Jun 11, 2025 86:03


Lo scompiglio che Trump ha generato nei rapporti internazionali finora ha prodotto risultati risibili. Ne parliamo con Amedeo Maddaluno, acuto osservatore delle mosse sugli scacchieri mondiali.

Focus economia
Centromarca, Mutti: "Timori per aumento costo dell'energia restano alti"

Focus economia

Play Episode Listen Later Jun 10, 2025


Centromarca lavora a un pacchetto di proposte da presentare in autunno al Governo, con quattro priorità: competitività e innovazione, semplificazione burocratica, transizione ecologica, tutela della proprietà intellettuale e della concorrenza. Francesco Mutti, presidente dell'associazione, sottolinea la necessità di riforme normative per rilanciare la manifattura, ancora frenata da incertezze regolatorie e costi energetici elevati. Obiettivo: una politica industriale chiara e una strategia di medio-lungo termine per uscire da due anni di calo dei consumi. Ne parliamo proprio con Francesco Mutti (nella foto) amministratore delegato di Mutti SpA e presidente di Centromarca,L'industria della musica dal vivo in Italia vale 4,5 miliardiIl settore dei concerti dal vivo genera un indotto economico di 4,5 miliardi di euro e impiega migliaia di persone. Roberto De Luca (Live Nation) e Carlo Parodi (Assomusica) chiedono meno burocrazia e più riconoscimento per un'industria che attira turismo e fa crescere il PIL locale. Milano ha accolto 15mila stranieri solo per i Coldplay. Secondo SIAE, la spesa del pubblico nel 2023 ha superato i 4,2 miliardi, trainata da musica pop e rock. La spesa media per spettatore è di 324 euro. Ne parliamo insieme a Carlo Parodi Presidente di Assomusica, Associazione Italiana Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal vivo Produzione avanti adagio: +0,3% annuo, +1% mensile. Auto in caduta a -30%Ad aprile la produzione industriale torna in positivo (+0,3% annuo, +1% mensile), ma resta fragile. La manifattura pura cala ancora (-0,1%), penalizzata da farmaceutica e trasporti, mentre crescono alimentari, chimica e metalli. Il comparto auto registra un crollo del 30%. Sul fronte Ilva, il Governo valuta un ulteriore finanziamento (fino a 350 milioni) per garantirne l'operatività, in attesa di un accordo di programma e una nuova AIA. Resta aperto il nodo dei futuri acquirenti. Il commento è di Paolo Bricco Il Sole 24 OreLa Perla, "il salvatore" è il miliardario statunitense Peter KernLo storico brand La Perla viene rilevato da Peter Kern per 30 milioni, superando vari contendenti. L'intervento evita la chiusura dello stabilimento di Bologna e rilancia la produzione made in Italy con un piano da 30 milioni di investimenti. Il nuovo corso prevede l'assunzione dei dipendenti e l'arrivo di 40 nuovi posti. Tuttavia, secondo Giulia Crivelli, il caso non è un modello per il salvataggio della moda italiana, criticando la gestione passata e la scelta di un investitore americano. Interviene Giulia Crivelli, Il Sole 24 Ore

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Fisco, Cgia: parte da questo week end il Tax freedom day

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 7, 2025 0:51


Questo è il primo fine settimana del 2025 "liberi dalle tasse".

Pudding on the Wrist
It Really Isn't Fair

Pudding on the Wrist

Play Episode Listen Later Jun 6, 2025 111:37


Episode 192 of Pudding On The Wrist.  In which your faithful deejay and psychic friend, Frozen Lazuras, spins choice cuts from The Monkees, John Coltrane, PiL, Spotch Forecey, and so many more.Giving you what the algorithms won't since 2020.

Brain We Are CZ
288: Laboratoř Štěstí - Jak se Tvoří Štěstí? | Věda, Mýty & Pozitivní Psychologie

Brain We Are CZ

Play Episode Listen Later Jun 3, 2025 74:11


Odebírej celé VIP díly a k tomu desítky krátkých úderných VIP dílů! na našem Spotify⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ jen za stovku / měsíc. Odemkneš jich tím rovnou 47!⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://podcasters.spotify.com/pod/show/brainweare/subscribe⁠⁠⁠⁠⁠⁠Co je to "Mýtus Štěstí"? Být člověkem znamená možnost prožívat štěstí a aktivně mu chodit naproti. Dnes se podíváme na to, jak štěstí ovlivňují vztahy, děti nebo rozhodovací paralýza. Jak přeceňujeme vliv pozitivních i negativních událostí na náš život nebo jak "změna" může přispět k pocitům štěstí a jak s tím vším souvisí endoskopie. Proč rozdělovat smysl a štěstí? Jak nám slouží psychologická imunita? Jsme šťastnější s věcmi, které nemůžeme vrátit? Jsou různé typy štěstí? A jak jít naproti tomu svému? O tom a mnohem víc se bavíme ve dnešním dílu. Přejeme příjemný poslech. Kup si naší knihu na ⁠⁠LevnyDopamin.cz⁠⁠Partneři epizody:⁠ Prager´s⁠ - ⁠https://eshop.fhprager.cz/⁠Dělají jednu z nejlepších Kombuch. Vyzkoušej tu s matchou, matéčkem, nebo naší oblíbenou bez kofeinu z Rooibosu. Zadej kód BWA20 pro 20% SLEVU na ⁠eshop.fhprager.cz⁠Fondee.cz - ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.fondee.cz/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Unikátní platforma na investování v ČR, kterou sami používáme. Navštiv ⁠⁠⁠www.Fondee.cz⁠⁠⁠ a zadej kód "BWA" pro 3 měsíce investování zdarma! Začni třeba už s 1000,- // Investování se pojí s riziky. Zadej kód "BWA" pro slevu 10% na vybrané zboží na eshopu ⁠⁠⁠⁠uplife.cz⁠⁠⁠⁠Kup si jeden z našich online kurzů ⁠⁠⁠Průvodce Mozkem a Myslí⁠⁠⁠, nebo ⁠⁠⁠Mentální Modely⁠⁠⁠ a s kódem BWA je tam sleva 10% navíc! Zadej kód "BWA" pro slevu 10% na vybrané zboží na eshopu ⁠⁠⁠uplife.cz⁠⁠⁠ a ⁠⁠⁠herbal-store.cz⁠⁠⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠ Sledujte Brain We Are na sociálních sítích: ⁠⁠⁠Instagram⁠⁠⁠ ( ⁠⁠⁠www.instagram.com/brain_we_are⁠⁠⁠ ) nebo⁠⁠⁠ FacebookMinutáž:05:22 Mýtus Štěstí08:54 Rozvody a vztahy11:19 Biasy a chyby naší mysli14:11 Budu štěstný/á až…18:07 Psychologická imunita21:11 Děti vs. štěstí24:17 Štěstí vs. Smysluplnost26:53 Stačí být sám sebou?31:47 Endoskopie39:38 Viktor Frankl a smysluplnost41:35 Pilíře smyslu49:30 Naučená bezmocnost55:40 Region Beta paradox01:10:47 Citáty o štěstí na závěr

Cyrus Says
The Tree Defender of Mumbai ft. Zoru Bhathena

Cyrus Says

Play Episode Listen Later Jun 2, 2025 52:24


In this episode of Cyrus Says, environmental activist Zoru Bhathena joins Cyrus for a candid and insightful chat on fighting for Mumbai’s green cover. Zoru shares the story behind his first PIL – sparked by a shocking sight of dead trees in the Khar-Bandra area, and how that launched him into a life of legal activism. He also dives deep into the Aarey Metro Depot case, unraveling the legal battles, civic pushbacks, and his unwavering fight to preserve one of Mumbai’s last green lungs. Expect stories of legal chaos, civic apathy, and a lot of leafy passion – with a dash of Cyrus’ usual madness.See omnystudio.com/listener for privacy information.

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia

Nella storia recente del nostro Paese si sono registrate diverse revisioni da parte dell’Istat dei dati sul Prodotto interno lordo, che misura l’insieme dei beni e dei servizi prodotti ogni anno. La prima risale al 1987, che segnò il temporaneo sorpasso nei confronti del Regno Unito con una rivalutazione del Pil nominale di circa il 18% in seguito all’introduzione di stime dell’economia sommersa. La seconda è del 2014 che incrementò il Pil del 3,7% incorporando la stima dell’economia illegale. L’ultima revisione risale al settembre 2024, con un ritocco al rialzo del Pil dell’1,1% nel 2021. Revisione ampliata al 2% nel 2023 con evidenti riflessi sui conti pubblici. Ma che ruolo hanno queste revisioni statistiche per la nostra economia? Il tema è al centro di un articolo apparso nell’ultimo numero della rivista Il Mulino, dal titolo “Si può parlare di declino italiano?”, scritto dagli economisti Innocenzo Cipolletta e Sergio De Nardis. Ne emerge che ridimensionati i timori di scarsa produttività delle imprese italiane (in particolare per quanto attiene al settore manifatturiero) e le diagnosi di declino economico dell’Italia avanzate sulla base di dati provvisori che poi sono risultati corretti anche in maniera significativa. Alla luce dei nuovi dati - si legge nell’articolo - l’economia italiana appare più vicina, come comportamenti, agli altri grandi Paesi europei e non sembra rappresentare una reale anomalia. Ne parliamo con Innocenzo Cipolletta.

Focus economia
Bankitalia, Panetta: i dazi costano un punto alla crescita mondiale

Focus economia

Play Episode Listen Later May 30, 2025


Il governatore Fabio Panetta, nella Relazione annuale 2024, lancia un doppio allarme: i dazi doganali rischiano di ridurre di quasi un punto la crescita mondiale nei prossimi due anni (con impatti doppi per gli Stati Uniti), mentre in Italia resta urgente rafforzare produttività e salari. Panetta denuncia una strategia globale basata su dazi usati come leva negoziale, che però mina la fiducia internazionale. A livello nazionale, sottolinea che l'Italia ha imprese solide ma segnali troppo deboli sul fronte della produttività e delle retribuzioni reali (+6% dal 2000). Sui fondi Pnrr: l'Italia ha ricevuto 122 miliardi, ma restano ritardi nell'attuazione delle opere pubbliche. I fondi potrebbero aumentare il PIL di mezzo punto nel 2025-26, ma servono accelerazioni. Invocato un nuovo modello di sviluppo europeo, anche con eurobond. Interviene Carlo Marroni Il Sole 24 Ore.

Focus economia
Urso annuncia 25 miliardi contro i dazi USA, ma sono fondi già riprogrammati

Focus economia

Play Episode Listen Later May 26, 2025


Nell'intervista a la Repubblica, il ministro Urso ha promesso 25 miliardi per sostenere le imprese colpite dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e UE, attingendo a fondi Pnrr, Coesione e Fondo sociale per il clima. Tuttavia, si tratta in realtà di risorse già oggetto di riprogrammazione da mesi, come ha spiegato Il Sole 24 Ore lo scorso 9 aprile: non nuovi stanziamenti, ma riutilizzo di fondi già assegnati all'Italia, da recuperare per evitare il disimpegno per ritardi attuativi. In particolare, il piano Transizione 5.0 da 6,2 miliardi ha finora generato prenotazioni per appena 664 milioni. Una parte dei fondi – 3,5-4 miliardi – è destinata a contratti di sviluppo per filiere strategiche, non a sostegni diretti. Anche per i programmi nazionali “Giovani, donne e lavoro” e “Ricerca e competitività per la transizione digitale” (11 miliardi totali), l'avanzamento è minimo: zero spesa per il primo, impegni al 30% per il secondo. Il Fondo sociale per il clima, poi, vincolato dal regolamento europeo, è destinato esclusivamente a famiglie vulnerabili e microimprese, non a grandi aziende esportatrici. Ne parliamo con Gianni Trovati, Il sole24 Ore.Trump rilancia con la “Big Beautiful Bill”, 3.300 miliardi di nuovo debito in 10 anniLa Camera dei Rappresentanti americana ha approvato il maxi-bilancio voluto da Donald Trump, soprannominato la “Big Beautiful Bill”. Il pacchetto contiene tagli permanenti alle tasse, abolizione delle imposte su mance e straordinari, incentivi per l'acquisto di auto americane e misure sul confine. Trump ha celebrato l'approvazione su Truth Social, sollecitando il Senato a completare l'iter. Ma secondo il Comitato per un bilancio federale responsabile, la legge aumenterà il debito pubblico di 3.300 miliardi di dollari in dieci anni, portandolo dal 98% al 125% del PIL, ovvero oltre 36mila miliardi. La notizia ha innescato nuove vendite sui titoli di Stato: i rendimenti dei decennali sono saliti al 4,60%, quelli trentennali al 5,15%. Il provvedimento prevede anche un taglio di 800 miliardi a Medicaid, il programma sanitario per i meno abbienti, e riduzioni significative dei crediti per le rinnovabili. Interviene Alessandro Plateroti direttore di newsmondo.comEx Ilva, Urso incontra l'indotto ma la soluzione resta lontanaOggi pomeriggio alle 16.30 si è tenuto un nuovo incontro al Mimit tra il ministro Adolfo Urso e i rappresentanti dell'indotto dell'ex Ilva, mentre resta in sospeso il confronto centrale con i sindacati. La riunione permanente convocata da Palazzo Chigi è stata nuovamente rinviata al 9 giugno: un ulteriore slittamento dopo quello del 27 maggio, motivato ufficialmente dalla necessità di approfondire valutazioni tecniche e dagli impegni congressuali e internazionali delle sigle sindacali. La settimana scorsa, intanto, si è chiusa senza progressi l'urgenza aperta dal sequestro degli altoforni 1 e 2 e dall'incendio all'AFO 2, che ha danneggiato un impianto di aspirazione riaccendendo le preoccupazioni sulla sicurezza. Il ministro Urso ha ribadito alla Camera che il blocco giudiziario rischia di compromettere la riconversione ambientale, economica e negoziale dello stabilimento di Taranto. Anche il sottosegretario Mantovano è intervenuto, parlando di un'eredità tecnica pesante lasciata dal socio privato e di condizioni impiantistiche “ben peggiori di quanto previsto”. In parallelo, a Taranto circa 200 lavoratori hanno protestato bloccando la statale per Bari, lamentando l'assenza di un collegamento streaming con il tavolo romano: “Il governo ci prende in giro”, ha detto un delegato. Rocco Palombella (Uilm) ha chiesto “risposte vere” entro la prossima settimana. Il commento è di Domenico Palmiotti Il Sole 24 Ore Taranto.

Radio Praga - Español
Slavia imparable, Sparta con lo justo: así finalizó la liga checa de fútbol | La niña del sello en brazos de Masaryk cumple 100 años, tiene email y usa Zoom

Radio Praga - Español

Play Episode Listen Later May 26, 2025 27:28


Balance del final de la liga checa de fútbol y entrevista a la escritora Markéta Pilátová sobre Eva Haňková, la niña del sello en brazos de Masaryk, que ha cumplido 100 años.

Chequia en 30 minutos
Slavia imparable, Sparta con lo justo: así finalizó la liga checa de fútbol | La niña del sello en brazos de Masaryk cumple 100 años, tiene email y usa Zoom

Chequia en 30 minutos

Play Episode Listen Later May 26, 2025 27:28


Balance del final de la liga checa de fútbol y entrevista a la escritora Markéta Pilátová sobre Eva Haňková, la niña del sello en brazos de Masaryk, que ha cumplido 100 años.

Focus economia
Istat: reddito inferiore al 2004, ma effetti compensati da famiglie più piccole e case di proprietà

Focus economia

Play Episode Listen Later May 21, 2025


Il rapporto annuale dell'Istat conferma che tra il 2019 e il 2024 le retribuzioni contrattuali hanno perso il 10,5% del potere d'acquisto, a causa dell'impennata inflazionistica innescata dalla crisi energetica del 2021-2022. Il reddito medio da lavoro per occupato nel 2024 risulta inferiore a quello del 2004, ma il reddito familiare equivalente tiene grazie a famiglie più piccole, maggiore partecipazione al lavoro e diffusione della proprietà immobiliare. Quasi un quarto della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale (23,1%), con picchi al Sud (39,8%). Intanto, secondo la Commissione UE, l'Italia ha raggiunto la Francia nel Pil pro capite a parità di potere d'acquisto e dimezzato il gap con la Germania, anche se resta sotto i livelli pre-crisi debito. Ne parliamo con: Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Fatturato manifatturiero 2025 stabile a prezzi costanti, in modesta crescita a prezzi correntiIl Centro Studi di Intesa Sanpaolo, con Prometeia, prevede per l'industria manifatturiera italiana un fatturato 2025 di 1.143 miliardi di euro: stabile a prezzi costanti, in crescita dell'1,8% a prezzi correnti. Tra i settori più dinamici: farmaceutico (+2,4%), meccanica (+1,7%) e largo consumo (+1,2%). Fondamentale sarà la ripresa della domanda europea, trainata dal rallentamento dell'inflazione e dalla ripartenza tedesca. Dal 2026 al 2029 la crescita media attesa è dell'1% annuo, spinta da export, Pnrr e investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Le esportazioni resteranno il principale motore, con un saldo commerciale atteso di 1.324 miliardi al 2029. Sul fronte interno, la ripresa del potere d'acquisto e gli incentivi di Transizione 5.0 sosterranno consumi e investimenti. Interviene Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Via alla prima federazione di Confindustria sui servizi intellettualiNasce Confindustria Professioni e Management, prima federazione confindustriale dedicata ai servizi Head Made, cioè quelli a elevato contenuto intellettuale. Presentata ufficialmente a Roma nella sala del Carroccio in Campidoglio, la nuova realtà aggrega Assoconsult, Oice e Una-Aziende della Comunicazione Unite, rappresentando circa 800 imprese per 150mila lavoratori, in gran parte under 30. Obiettivo: rafforzare il peso del terziario avanzato nel sistema Confindustria, favorire l'integrazione delle competenze e contribuire a un'economia più resiliente. Tra le priorità: diventare interlocutore strategico delle istituzioni, avviare un tavolo per il contratto unico dei servizi e rafforzare l'alleanza con il Centro studi Confindustria. Giorgio Lupoi (OICE) è il presidente della federazione, affiancato da Luigi Riva (Assoconsult) e Davide Arduini (Una). Il commento è di Giorgio Lupoi, presidente OICE e neo presidente di Prom, Confindustria professioni e management

Car Con Carne
Bellhead follows up on earlier promises with ‘Threats' (Episode 1049)

Car Con Carne

Play Episode Listen Later May 20, 2025 35:41


Bellhead (Karen Righeimer and Ivan Russia) is a favorite of mine. The post-punk duo continues to take massive evolutionary steps forward with each new release; the new EP, “Threats,” is their finest moment yet. Rather than meet in my car, I invited Bellhead over to do an interview in my backyard (they’re like family at this point). My fire pit was a bit … suffocating … as we chatted, but we still managed to have a great chat. To make sure the conversation flowed, Karen brought samples of her homemade mead for us to enjoy as we sat out in the 50-degree Midwestern spring weather. Best bootlegged booze I’ve had in ages. We talked about the new EP, Spinal Tap, steampunk, the reality of touring, running into Martin Atkins (Pigface, PiL) in an unlikely place, whether this is their “Americana” moment, and some of the “Threats” reviews so far. If you’re new to Bellhead, this is a great way to jump in. If you’re just a fan of musicians being authentic, candid and fun, you’re also going to love this episode. ## Car Con Carne sponsored by Easy Automation: easy-automation.net Transform your living space with cutting-edge home automation. Experience seamless control over audio/video, lighting, climate, security, and more. Embrace the future of smart living – your home, your rules. Get a quote by visiting easy-automation.net, or give Dan a call at 630.730.3728 ## TAG PUBLICITY is a Music & Event Publicity company that is freshly distinctive. TAG PUBLICITY is a full service entertainment PR, talent development, branding, digital marketing, social media management, project management, distribution, content creation, booking and public relations company currently headed by Evan J. Thomas - You can reach out to Evan anytime for any of your PR needs to EvanJThomasPR@gmail.com Follow TAG Publicity on Facebook, IG and TikTok!See omnystudio.com/listener for privacy information.

Insalata Mista Podcast
Ma quale Made In Italy, ormai l'Italia è un bel set cinematografico

Insalata Mista Podcast

Play Episode Listen Later May 19, 2025 17:09


Sempre più marchi storici del Made in Italy parlano una lingua diversa: francese, tedesca, americana, cinese. In questo episodio riflettiamo su cosa resta davvero di italiano dietro ai brand simbolo della nostra identità produttiva. Dal caso Bialetti alla crisi delle imprese famigliari, dalla debolezza del Golden Power al boom della cantieristica navale, proviamo a capire se oggi ha ancora senso parlare di "Made in Italy" o se siamo diventati solo un set da cartolina per imprese che non ci appartengono più.

Damnation Versus
The Industry with Meryl Streek

Damnation Versus

Play Episode Listen Later May 15, 2025 89:51


Irish punk Meryl Streek has bagged a unique hattrick of bookings at Trees, ATG and Damnation this year.But for one-man live revolt, who refuses to play the music industry game, how has he found himself being embraced by the those on its fringes, from the promoters and press to politically driven young students and crusty old grindcore fans?He discusses picking up the mic after 15 years behind the drumkit, winning over "Mr John Lydon" while touring with PiL and pissing people off in as candid fashion as you'd hope for.And explains how much he loves hearing he'd better with a live band...We go again, every Thursday morning.

Analytically Speaking
Ep. 36: A Day in the Life of a NIST Scientist

Analytically Speaking

Play Episode Listen Later May 14, 2025 49:43


In this episode, podcast co-hosts Dr. Dwight Stoll and Dr. James Grinias talk with Dr. Alix Rodowa, Research Chemist within the Organic Chemical Metrology Group at the National Institute of Standards & Technology (NIST) in Gaithersburg, Maryland. At NIST, she is the Environmental Sector Task Lead for the Organic Analysis Working Group for the Consultative Committee for Amount of Substance: Metrology in Chemistry and Biology (or CCQM). After discussing some of the events that sparked Dr. Rodowa's interest in science, and analytical chemistry in particular, we discuss her path to a career as a NIST scientist, including cold-emailing potential research advisors, and an experience as a National Research Council (NRC) postdoctoral fellow. We then discuss her work on polyfluoroalkyl substances (PFAS), including the development of the PFAS Interference List - affectionately known as the “PIL” - and the development of a Standard Reference Material (SRM) for that research area. We also touch on emerging uses of machine learning in workflows for analytical target and suspect screening. Finally, Alix provides some insight into a day in the life of a NIST scientist, why she enjoys working in a government laboratory, and how aspiring scientists can explore this environment as a potential career option.

Cadena SER Navarra
Mairaga completará el suministro de agua del Canal a la Ribera Alta con el PIL

Cadena SER Navarra

Play Episode Listen Later May 14, 2025 8:37


Entrevista en Hoy por Hoy Zona Media con el presidente de la Mancomunidad de Mairaga, Carlos Alcuaz, sobre la inversiones propuestas en el nuevo PIL

Inglorious Globastards - IL PODCAST
Tris di Novità: Papa Leone, Ucraina e Cina

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later May 13, 2025 31:31


I primi segnali inviati da #papaleonexiv lasciano presagire sostanziali novità nella politica del Vaticano e nelle posizioni della Chiesa Cattolica.Quanto alla situazione della guerra in Ucraina la proposta di negoziati diretti formulata da Putin è stata accettata da Zelensky che si recherà a Istanbul giovedì per mettere alla prova il dittatore russo. Intanto il negoziato intavolato in Svizzera da Usa e Cina sui dazi ha prodotto un disgelo. E' uno spiraglio o un genuino tentativo di risolvere la disputa commerciale? Alberto esprime scetticismo, ma la puntata è stata registrata domenica 11 maggio cioè prima dell'annuncio diffuso il giorno successivo sulla sospensione delle misure protezionistiche per 90 giorni.

Phastidio Podcast
La settimana phastidiosa - 3 maggio 2025

Phastidio Podcast

Play Episode Listen Later May 3, 2025 82:39 Transcription Available


(00:00) Sigla iniziale(00:59) Un dato di Pil fuorviante ma non meno preoccupante(13:49) L'elegia dei commercianti americani(27:24) Metodi cinesi alla Casa Bianca(38:29) Trattati commerciali liofilizzati(43:43) Luoghi comuni di lavoro(01:00:32) Pensioni di scorta bucate(01:17:49) Barriere e buoi dei paesi tuoiI fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro Titolare.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.

Corriere Daily
Trump brucia il Pil. Verso il Conclave. Il corpo di Vika

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Apr 30, 2025 20:17


Federico Fubini racconta perché l'economia americana si è contratta per la prima volta dal 2022, spaventata dai dazi già prima che fossero applicati. Gian Guido Vecchi spiega cosa si muove in Vaticano a sei giorni dall'inizio della riunione dei cardinali per eleggere il nuovo Papa. E Marta Serafini ricorda la giornalista ucraina Viktoriia Roshchyna, torturata e uccisa in Russia.I link di corriere.it:Così Trump ha «sabotato» l'economia americana in 100 giorni: Pil a -0,3%, l'import gonfiato dai dazi ha bruciato il 5% del PilConclave, le mosse decisive negli scrutini dispari: perché la quinta potrebbe essere quella finaleViktoriia Roshchyna, il corpo della giornalista ucraina restituito dai russi con segni di tortura e senza organi

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Scuola: ok all'educazione sessuale, ma solo con il consenso dei genitori

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 30, 2025


Il Ministro dell’Istruzione Valditara ha annunciato diverse novità: arresto in flagranza per chi picchia professori o presidi, ok a educazione sessuale ma solo con il consenso preventivo dei genitori. Con noi Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. Usa, bruciato il 5% del Pil. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Delitto di Garlasco, "il malore della mamma di Andrea Sempio quando ha sentito un terzo nome”. Ce ne parla Marco Oliva, conduttore di “Lombardia Nera” su Antenna 3.Stasera l’Inter alla prova del Barcellona per un posto in finale di Champions. Tutti gli aggiornamenti dal nostro Dario Ricci.

Týdeník Respekt • Podcasty
Den bez eletřiny. Španělé a Portugalci zvládli nebývalý blackout bez katastrofických scénářů

Týdeník Respekt • Podcasty

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 24:18


Výtah Respektu: Souhrn dne a rozhovor s Jiřím Sobotou a Markétou Pilátovou o masivním výpadku elektřiny na Pyrenejském poloostrově ale i výsledcích voleb v Kanadě. Moderuje Štěpán Sedláček.

Focus economia
Guerra dei dazi, l Fmi taglia sotto il 3% le stime di crescita globale. Per gli Usa un punto in meno

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 22, 2025


La guerra dei dazi scatenata da Donald Trump getta la crescita globale sotto il 3%: secondo le previsioni appena rilasciate dal Fondo monetario internazionale. Una correzione cumulativa dello 0,8% nel biennio, rispetto a un passo già mediocre, che ora scende ancora di più sotto la media storica (2000-19) del 3,7%. Nel passato recente, due volte la crescita mondiale si è fermata sotto il 3%: nel 2008 e nel 2019, in entrambi i casi, l anno successivo c è stata una recessione. Per l Italia, si passa da una crescita del Pil dello 0,7% nel 2024 a una dello 0,4% nel 2025, con taglio delle stime dello 0,3%. Nel 2025 il Pil mondiale si fermerà al 2,8%, per tornare al 3% nel 2026, con una correzione al ribasso dello 0,8% nel biennio. Per gli Stati Uniti crescita all 1,8%, quasi un punto in meno rispetto alle previsioni di gennaio e al dato del 2024. Messico in recessione. Correzione al ribasso dello 0,6% per la Cina e dello 0,2% per l Eurozona. Per l Italia, si passa da una crescita del Pil dello 0,7% nel 2024 a una dello 0,4% nel 2025, con taglio delle stime dello 0,3%. Il commento è di Mario Deaglio, professore emerito di Economia internazionale.Nuovo schiaffo di Pechino, i Boeing rispediti negli UsaLa guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina colpisce pesantemente anche il mercato dell aviazione. Le compagnie aeree cinesi hanno iniziato a rimandare indietro - cioè negli Stati Uniti - alcuni aerei Boeing. Sabato scorso, un 737 Max è atterrato a Seattle, presso l hub del costruttore americano, secondo l agenzia Reuters. Il tutto mentre le tre principali compagnie aree cinesi (Air China, China Eastern Airlines e China Southern Airlines) avrebbero messo in dubbio gli ordini attuali (179 velivoli).Il rientro sarebbe il primo segnale concreto dopo che Pechino ha imposto alle sue compagnie di non accettare ulteriori consegne di aerei Boeing, in risposta all inasprimento dei dazi statunitensi saliti fino al 145% sull import di beni cinesi. (Pechino ad oggi ha risposto con contro-dazio del 125% sul made in Usa e restrizioni a business americani). Interviene Alessandro Plateroti. direttore Newsmondo.itTrump attacca la Fed e il dollaro ne risenteWall Street tenta un rimbalzo dopo la paura di ieri (i listini Usa arrivano a perdere oltre il 3%, il biglietto verde scende ai minimi da marzo 2022, oro oltre i 3.400 dollari). Gli indici Usa si muovono così in territorio positivo, dopo la chiusura molto negativa della vigilia, causata dalle aspre critiche di Donald Trump al presidente della Fed Jerome Powell, accusato di non aver tagliato i tassi di interesse. Una mossa che secondo l inquilino della Casa Bianca sta minando la stabilità dell economia del Paese e per questo sta lavorando per un eventuale licenziamento del presidente della Federal Reserve. Resta comunque alta l incertezza con gli investitori che temono che i dazi e l'escalation della guerra commerciale con la Cina possano riaccendere la pressione inflazionistica e far precipitare l'economia statunitense in recessione.Ieri Trump è tornato ad affondare il coltello, con due affermazioni sul social network Truth molto forti: l inflazione a suo avviso «virtulamente» non esiste e se l economia Usa rallenta la colpa - scrive in sostanza il presidente - sarebbe della Fed che non taglia i tassi. Poi ha definito Powell «un perdente». «A loser». Lo scontro, insomma, è sempre più infuocato. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore.

Mándarax
Golfo de California

Mándarax

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 70:17


Como es muy importante poner atención a todo lo que pasa con el Proyecto Saguaro, hicimos un especial sobre el Golfo de California. Acá les contamos por qué es una zona tan especial biológica y biogeográficamente y todo sobre las ballenas que ahí viven, sobre todo lo que las mata :( En el Pilón para Patreons hablamos de una pandilla de orcas malandras que atacan tiburones ballena. Imperdible. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Notizie a colazione
Mer 16 apr | Pil a -9% nel 2050 se non si investe su giovani e donne; la legge sulle vittime del ponte Morandi; il report sul clima

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 14:21


Secondo Andrea Brandolini, vicecapo del Dipartimento economia e statistica di Banca d'Italia, se l'Italia non riuscirà a portare più giovani e donne nel mondo del lavoro, il suo PIL subirà una flessione del 9% da qui al 2050. Intanto Sergio Mattarella firma la legge per gli indennizzi ai famigliari di disastri come quello del Ponte Morandi, ma sottolinea la presenza di due rilievi di discriminazione. Infine secondo l'ultimo report diffuso da Copernicus dal 1980, l'Europa si è riscaldata a una velocità doppia rispetto alla media globale. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Focus economia
Dfp: spesa sanitaria: il SSN rimane largamente sottofinanziato

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025


Il Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025 conferma il sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, con il rapporto spesa sanitaria/PIL fermo al 6,4% fino al 2028. Nonostante un incremento della spesa nel 2024 e nel biennio successivo, le risorse rimangono insufficienti. La Fondazione GIMBE segnala una crescente difficoltà nell'accesso alle cure, con milioni di italiani costretti a rinunciare a visite per motivi economici e una carenza di personale. Il Governo sta introducendo misure contro le liste d'attesa, tra cui un decreto per permettere l'intervento diretto dello Stato in caso di inadempienze regionali. Ne parliamo con Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE.In crescita il numero dei turisti in Italia, per Pasqua 11 milioni di italiani in viaggioOggi si sono tenuti gli Stati generali di Federturismo a palazzo Wedekind a Roma. La spesa turistica nel 2024, fa sapere Federturismo, ha raggiunto circa 110 miliardi di euro che, con un moltiplicatore di 2,5, ha generato oltre 270 miliardi di euro in termini di Pil. Non solo i turisti contribuiscono direttamente al pil, ma le attività economiche che dipendono dal turismo, come la produzione, la logistica, i servizi e altri settori, vengono enormemente stimolate. Analogamente, il comparto della logistica nel 2024 ha raggiunto un valore di 156,9 miliardi di euro, l'8,9% del Pil. Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, durante l'evento ha spiegato che: "È in continua crescita il numero dei turisti, nel 2024 in Italia le presenze turistiche hanno toccato i 458,4 milioni e grazie anche al boom di stranieri, oltre 250 milioni e +6,8% rispetto al 2023 e siamo riusciti a superare la Francia nella graduatoria europea piazzandoci al secondo posto dietro la Spagna. E' necessario però trovare un giusto equilibrio tra crescita e trasformazione e l'unico modo per raggiungere questo obiettivo è lavorare insieme". La Lalli ha anche aggiunto che: "Ci aspettiamo 11 milioni di italiani in viaggio per Pasqua e anche questo sarà un altro dei momenti di sviluppo turistco riconosciuto in termini di aumenti percentuali che stiamo ormai registrando in questi ultimi anni". Ne parliamo con Marina Lalli, presidente di Federturismo ConfindustriaFt, crisi della raffineria Isab di Priolo per scontro internoLa raffineria Isab di Priolo Gargallo, la più grande d'Italia, è in crisi a causa di uno scontro tra il miliardario greco, George Economou, suo investitore di maggioranza, e il gigante delle materie prime Trafigura. Lo spiega il Financial Times secondo cui la crisi potrebbe minacciare la sopravvivenza dell'impianto, che copre il 20% della capacità di raffinazione italiana e impiega circa 9.500 persone tra diretti e indiretti. La raffineria siciliana è stata venduta nel 2023 dal gruppo russo Lukoil, colpito dalle sanzioni Ue a Goi Energy, in un accordo organizzato dal magnate franco israleiano Beny Steinmetz. Una vendita, approvata dal governo italiano ma avvenuta in modo opaco, dove "né l'acquirente né Roma hanno rivelato l'identità dei suoi azionisti", spiega il quotidiano della City. I documenti visionati dal Financial Times mostrano però che Argus, il maggiore investitore nel fondo di controllo di Goi Energy, al momento della transazione era George Economou, un magnate greco la cui Tms Tankers è una delle più grandi compagnie di trasporto marittimo di petrolio russo dopo l'invasione totale dell'Ucraina nel 2022. Secondo i documenti, l'operazione ha coinvolto, oltre a Economou, anche lo stesso Steinmetz e l'ex dirigente di Trafigura, Michael Bobrov. Da allora però i rapporti tra i tre si sono inaspriti a causa di questioni finanziarie e dei termini di un accordo decennale di fornitura e commercializzazione di petrolio firmato con la stessa Trafigura, spiega il giornale che rivela che le tensioni tra i soci sono ora alle stelle con Economou che sostiene che "l'accordo favorisce Trafigura", permettendole di guadagnare mentre la raffineria perde soldi. Il greco, che ora controlla il 99% di Goi Energy, ha infatti avviato una procedura per rinegoziare l'accordo con Trafigura e valuta anche la vendita dell'impianto. Tuttavia, "l'accordo di fornitura è un ostacolo nei colloqui con potenziali acquirenti", spiega il Financial Times. Cerchiamo di capirne di più con Nino Amadore, Il Sole 24 Ore,

Focus economia
Le Pmi alla prova dei dazi

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025


Secondo una simulazione del Documento di finanza pubblica, i dazi previsti sulle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti (attualmente al 10%) potrebbero ridurre la crescita del PIL italiano dello 0,3% nel 2025 e fino all’1,7% entro il 2027. Questo scenario impatta soprattutto le PMI italiane, chiamate a reagire. In risposta, Confindustria e Intesa Sanpaolo hanno attivato un piano da 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 40 destinati al Sud. Stefano Barrese ha sottolineato come il Mezzogiorno stia diventando un polo manifatturiero competitivo a livello europeo. Ne parliamo con Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa SanpaoloConfcommercio: consumi fermi (al di sotto del livello di vent'anni fa) e impatto dei dazi frenano la crescitaL'incertezza generata dalla politica commerciale USA ha portato Confcommercio a rivedere al ribasso le previsioni di crescita del PIL italiano per il 2025 e 2026 (+0,8% e +0,9%). Nonostante ciò, le stime restano più ottimistiche di quelle del governo grazie a inflazione sotto controllo, occupazione elevata e aumenti salariali. Sangalli sottolinea l'importanza del turismo e del terziario. Tuttavia, i consumi restano stagnanti e il potere d’acquisto italiano è nettamente inferiore rispetto a Germania e Francia, soprattutto per via della bassa produttività del lavoro. Interviene Mariano Bella, direttore Ufficio studi ConfcommercioMade in Italy day 2025 fra incertezze e difficoltàIl 15 aprile si celebra la Giornata nazionale del Made in Italy, istituita nel 2024 e legata alla nascita di Leonardo da Vinci. In questa occasione, a Villa Madama sono stati assegnati i Premi Leonardo 2025, che riconoscono il valore delle imprese italiane. Tuttavia, il Made in Italy è messo alla prova da dazi USA e problemi strutturali interni. L’azienda SMA Road Safety è un esempio di eccellenza che denuncia concorrenza sleale, costi elevati e carenza di tutela. Serve, secondo il CEO, una strategia nazionale a sostegno dell’identità industriale italiana. Il commento è di Sergio Dompe' presidente del Comitato Leonardo, interviene poi Roberto Impero, AD di SMA Road Safety

Mándarax
No hemos aprendido nada

Mándarax

Play Episode Listen Later Apr 2, 2025 70:46


La industria cinematográfica nos ha regalado un montón de películas que, más que entretener, nos deberían servir como advertencia de lo que no debemos hacer como humanidad. ¿Y nosotros? No hemos aprendido nada y ahí vamos a hacer justo lo que ya vimos que no está bueno. Jurassic Park! Eterno Resplandor de una mente sin recuerdos! La momia! Acá estudiamos sus problemas y moraleja que ignoramos. Y en el Pilón para Patreons, la que seguro pensaron todos por todo lo de la AI: Terminator. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Focus economia
Dazi, i rischi per l'Italia

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 2, 2025


Venerdì e sabato si tiene la Trentaseiesima edizione de "Lo scenario dell economia e della finanza" di The European House - Ambrosetti. Tra gli incontri più interessanti ci sarà venerdì "Gli impatti della Trumponomics sulle filiere industriali europee e italiane . Gli Stati Uniti rappresentano il 1° partner commerciale dell Unione Europea, con un surplus manifatturiero per l UE che sfiora i 200 miliardi di Euro (di cui il 19,6% detenuto dall Italia). Tuttavia, l UE registra un disavanzo verso gli Stati Uniti in termini di energia (-69,9 miliardi di Euro, di cui 7,6% detenuto dall Italia) e di servizi (-108,6 miliardi di Euro di cui 2,1% detenuto dall Italia) Teha evidenzia come gli impatti potenziali, derivanti dall introduzione di dazi, siano in media contenuti e gestibili per il sistema Paese, ricompresi tra 1,8 e 8 miliardi di Euro di riduzione dell export. Con la consapevolezza che alcune singole aziende di singoli settori potranno essere anche pesantemente impattate, come il settore dei macchinari, dei veicoli e della moda. Per rispondere alla politica commerciale del Presidente Trump, l Unione Europea potrebbe seguire le seguenti raccomandazioni: Consolidare la coesione tra gli Stati membri, rafforzare i legami verso altri, e nuovi, mercati e partner commerciali e attivare un tavolo di Lavoro condiviso tra Istituzioni europee e multinazionali americane.L elemento dirimente è: quanto la domanda di prodotti italiani ed europei è elastica rispetto al prezzo? Quanto i prodotti Made in Europe sono sostituibili (e in quanto tempo) da beni prodotti all interno degli Stati Uniti o in paesi non soggetti a dazi? In questo scenario, l Italia è il 21° Paese al mondo per insostituibilità commerciale delle esportazioni. Ne parliamo con Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, The European House Ambrosetti e Teha GroupConfindustria taglia Pil 2025, +0,6%. Se guerra dazi +0,2%"La crescita in Italia riprende slancio solo nel 2026", avverte il Centro studi di Confindustria che, all'appuntamento con le previsioni di primavera, ha rivisto al ribasso dal +0,9 al +0,6% la stima per il Pil 2025 e vede in crescita dell'1% il Pil 2026. Incide un clima di incertezza "al massimo storico" legato anche alla guerra dei dazi che "pesano come un conflitto commerciale". Può andar peggio: la stima ipotizza che "l'impennata di incertezza duri per la prima metà del 2025" e "non include l'effetto di ulteriori dazi e contro dazi"; per gli economisti di via dell'Astronomia "lo scenario peggiore di un'eventuale escalation protezionistica" comporterà, invece, un ulteriore rallentamento del Pil con uno scostamento "del -0,4% nel 2025 e del -0,6% nel 2026", riducendo quindi la crescita attesa al +0,2% nel 2025 ed al +0,4% nel 2026. "Energia, green deal e dazi: gli ostacoli all'economia italiana e europea" al centro dell'analisi del centro centro studi di Confindustria. Il contesto è quello di "uno scenario internazionale sempre più frammentato" con una Europa che "sta progressivamente perdendo competitività". Sull'economia italiana "si contrappongono forze di segno opposto". Non mancano fattori che agiranno in positivo, come il taglio dei tassi, la risalita del reddito disponibile reale totale delle famiglie grazie al progressivo recupero delle retribuzioni pro-capite, il buon contributo dei redditi non da lavoro, l'aumento dell'occupazione totale, il calo dell'inflazione, "sebbene gli ultimi due fenomeni si attenueranno nel 2025 e 2026". Si aggiunge il calo atteso della propensione al risparmio che con l'aumento del reddito può dare un buon contributo alla dinamica dei consumi. E c'è l'implementazione del Pnrr: "Tra il 2025 e il 2026 le risorse programmate ammontano a circa 130 miliardi. Anche se non verranno spese tutte (l'ipotesi è che ne venga spesa la metà, 65 miliardi), daranno un importante contributo al Pil, in particolare agli investimenti in costruzioni, frenati dal venire meno degli incentivi all'edilizia residenziale". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.Pnrr, Fitto gela Giorgetti ma apre alla possibilità di spostare i progetti alla CoesioneLa doccia fredda per le speranze di proroga del Pnrr interne al governo è arrivata proprio dal vice presidente esecutivo della Commissione Ue di Fdi. A inizio settimana Raffaele Fitto in audizione alle commissioni congiunte del Parlamento Europeo ha ricordato che: "Gli Stati membri hanno solo 18 mesi per raggiungere i circa 5mila target milestone, è importante accelerare. La Commissione è pronta a sostenere tutti gli Stati membri, ma dobbiamo ricordare che il margine di manovra si sta assottigliando. Tutti i target e i milestones devono essere raggiunti entro agosto 2026", ha aggiunto Fitto. Dopo il bastone è poi arrivata la carota: la Commissione europea nella revisione di medio termine della Politica di Coesione ha proposto che Stati Ue e regioni dovrebbero individuare "entro giugno 2025" i progetti del Pnrr che "rischiano di non essere completati entro la scadenza di agosto 2026" e che potrebbero essere presi in considerazione per il finanziamento attraverso la politica di Coesione. Nonostante il governo continui a considerare il Pnrr un successo, però, secondo il Sole 24 Ore sono almeno 20 le misure in affanno. Nel frattempo però come preannunciato da Ursula von der Leyen nel suo piano "ReArm Europe", poi ribattezzato "Readiness2030", la Commissione europea ha presentato la proposta che consentirà agli Stati di usare i fondi di Coesione tradizionalmente destinati alle regioni più in difficoltà per finanziare capitoli di spesa che rispondono alle nuove priorità, a partire dalla Difesa. Interviene Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.

The XS Noize Podcast
#221. John Lydon Talks Sex Pistols, Public Image Ltd (PiL), and Life Uncensored

The XS Noize Podcast

Play Episode Listen Later Apr 1, 2025 44:21


In this explosive new episode of The XS Noize Music Podcast, host Mark Millar welcomes back punk rock legend John Lydon — best known as Johnny Rotten, frontman of the iconic Sex Pistols and founder of the groundbreaking Public Image Ltd (PiL). Now making his third appearance on the podcast, Lydon returns with even more fire. He reflects on his influential career and opens up about deeply personal moments. In this episode, John Lydon discusses: His outspoken take on the Sex Pistols reunion, His complex relationship with Malcolm McLaren. Coping with the loss of his beloved wife, Nora and best friend/manager, Rambo. His current projects are a bold spoken word tour, a powerful new PiL album, and upcoming live shows. This is a raw, fearless, and deeply honest conversation with one of music's most outspoken and iconic figures. Whether you're a lifelong fan or discovering him for the first time, don't miss this candid insight into the mind of John Lydon. Are you a fan of the Sex Pistols or Public Image Ltd? Then this episode is essential listening. Join punk icon John Lydon on The XS Noize Podcast – Episode #221 as he shares raw, unfiltered stories from his legendary career and current projects. Or listen via YouTube | Apple Podcasts | Spotify | Amazon Music | RSS – Find The XS Noize Podcast's complete archive of episodes here. Previous XS Noize Podcast guests have included Will Sergeant, Ocean Colour Scene, Gary Kemp, Doves, Gavin Friday, Anton Newcombe, Peter Hook, The Twang, Sananda Maitreya, James, Crowded House, Elbow, Cast, Kula Shaker, Shed Seven, Future Islands, Peter Frampton, John Lydon, Bernard Butler, Steven Wilson, Travis, New Order, The Killers, Tito Jackson, Simple Minds, Divine Comedy, Shaun Ryder, Gary Numan, Sleaford Mods, Michael Head, and many more.

On The Throne Podcast

This week I'm joined by the son of a metis logger, Canadian legend, Dean Murdoch. We chat about his new movie Deaner 89. We ask the serious questions like how much Pil was consumed during the filming of Fubar.

Focus economia
Ocse: i dazi di Trump frenano la crescita mondiale. Italia: Pil 2025 allo 0,7%

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 17, 2025


La guerra commerciale di Donald Trump rischia di frenare la crescita mondiale e di riaccendere l inflazione Usa. Nelle sue previsioni, l Ocse taglia le stime sul Pil mondiale, che nel 2025 aumenterà del 3,1%, lo 0,2% in meno rispetto a quanto indicato a dicembre. Nel 2026, si fermerà al 3%, lo 0,3% in meno (la crescita era stata del 3,2% nel 2024). Quasi tutti i Paesi esaminati frenano, rispetto alle previsioni di pochi mesi fa, quando il presidente statunitense non si era ancora insediato alla Casa Bianca. Risalgono, invece, le stime sull inflazione americana, vista al 2,8% nel 2025, lo 0,7% in più.Il report dell Ocse prende in considerazione i dazi e le misure ritorsive del 25% tra Stati Uniti da un lato e Canada e Messico dall altro, che dovrebbero entrare in vigore da aprile. Vengono considerati anche i dazi tra Usa e Cina e quelli al 25% imposti dalla Casa Bianca su tutto l import di acciaio e alluminio. Non vengono ancora prese in esame le tariffe contro l Unione Europea. Il commento è di Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.Le ripercussioni del crollo di Wall Street sui portafogli delle famiglie UsaA inizio febbraio JP Morgan calcolava che i risparmiatori Usa, entusiasti per la Borsa americana che il 19 febbraio toccava per l'ultima volta il massimo storico, stavano comprando una gran quantità di azioni a Wall Street. Secondo i calcoli della banca d'affari, nella sola settimana precedente al 5 febbraio avevano acquistato ben 12 miliardi di dollari di azioni. Mai avevano comprato così tanto a Wall Street in una sola settimana, almeno da quando JP Morgan calcola questo dato dal 2020. E le preferite dalle famiglie erano state Tesla e Nvidia. Peccato che dal 5 febbraio Wall Street abbia perso il 7%, il Nasdaq il 10%, Tesla il 34% e Nvidia il 3%. Poco stupisce se (come scriveva Reuters pochi giorni fa dopo un giro di interviste tra gestori patrimoniali statunitensi e come confermano i dati della American Association Individual Investors) ora molti risparmiatori stiano accumulando cash nei portafogli e riducendo le azioni: le ferite dei crolli improvvisi delle Borse statunitensi fanno male. Anche perché sono causate da scelte politiche e non da motivi concreti. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore Cina, crolla l export con la RussiaLe esportazioni cinesi verso la Russia sono crollate del 10,9% nei primi due mesi del 2025, mentre le importazioni sono scese del 3,9%, segnando un'inversione rispetto alla crescita costante degli ultimi anni. Possibili cause includono la pressione politica e i dazi USA. La Cina punta a una crescita economica del 5% nonostante la guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma affronta rischi di deflazione (-0,7% a febbraio). La produzione industriale cresce del 5,9%, le vendite al dettaglio del 4%, mentre la disoccupazione urbana sale al 5,4%.Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it

Podcast LA LUZ DEL MISTERIO
¿Está escrito el futuro? Programa especial sobre la historia de la adivinación en la antigüedad con Rafael Rivera

Podcast LA LUZ DEL MISTERIO

Play Episode Listen Later Mar 16, 2025 76:43


Esta semana, el viaje de La Luz del Misterio, en London Radio World, hablamos de hallazgo arqueológico más importante del momento, en Atapuerca la cara fósil ‘Pink', los restos de una especie humana nueva en Europa Este homínido, clasificado como Homo affinis erectus, demuestra que los primeros humanos llegaron al continente europeo hace 1,4 millones de años. Luego rescatamos un programa especial realizado desde en Centro Ruta de la Plata en Cáceres son motivo de la Semana Esotérica y Ciencias Ocultas en que pasaron más de 70.000, y tuvimos la oportunidad de hablar sobre la adivinación en la antigüedad con invitados como Rafael Riivera, Carlos González y José María Pilón. Y para cerrar La Luz del Misterio de esta semana conoceremos mejor Issei Sagawa, criminal japones, ademá de pintor, actor, traductor, novelista y escritor japonés culpable de asesinato y canibalismo cometido contra Renée Hartevelt. Sagawa asesinó a Hartevelt y luego mutiló, canibalizó y realizó necrofilia en su cadáver durante varios días. Sagawa fue arrestado pero puesto en libertad después de dos años de prisión preventiva al ser declarado legalmente loco y deportado a Japón. La liberación de Sagawa se debió a un tecnicismo legal, y su celebridad posterior a su liberación en Japón generó publicidad internacional. Un viaje apasionante hacia la historia de ser humano que puedes conocer a través de La Luz del Misterio en London Radio World y sus plataformas. ——————————————————— Síguenos a través de: edenex.es ZTR Radio.online London Radio World En Ivoox Itunes Spotify Amazon YouTube Si deseas apoyarnos: https://www.ivoox.com/ajx-apoyar_i1_support_29070_1.html Más información: laluzdelmisterioradio.blogspot.com laluzdelmisterio@gmail.com

Mándarax
Paquita la del barrio - Contenido exclusivo

Mándarax

Play Episode Listen Later Mar 12, 2025 28:43


En este Pilón para Patreons, que abrimos al público en general porque nos gustó mucho cómo quedó, hablamos de una de las alimañas favoritas de Paquita la del Barrio QEPD: la maldita sanguijuela. Uso médico, cómo comen, la película de Cuenta Conmigo... todo!! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Focus economia
Riforma dei porti: una sfida per il futuro dell'economia nazionale

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 7, 2025


In un momento di rallentamento dell'economia nazionale, la logistica portuale può rappresentare un volano per la crescita del Paese. L'Italia, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, ha nei porti un'infrastruttura chiave per il commercio internazionale, ma per poter competere con i principali hub europei e globali è necessario un sistema più efficiente, integrato e moderno.Proprio in questa direzione si muove la nuova riforma portuale, attualmente in discussione, che punta a riorganizzare la governance del settore attraverso l'istituzione di una società pubblica per la gestione degli investimenti, la semplificazione burocratica e un maggiore coinvolgimento del settore privato.Ne parliamo con Mario Zanetti, delegato del presidente di Confindustria per l'economia del mare, presidente di Confitarma e AD di Costa Crociere.L'Europa trova l'accordo sulla difesaLa proposta della Commissione Europea, che prevede un aumento delle spese per la difesa dell'1,5% del PIL di ogni Paese, potrebbe comportare per l'Italia un incremento fino a 30-35 miliardi di euro. Nel pacchetto esaminato ieri dal Consiglio europeo è prevista anche una quota di risorse comuni, che per Roma potrebbe valere fino a 18 miliardi di euro sotto forma di prestiti da restituire.Cifre impegnative per un Paese ad alto debito, che spiegano la cautela del ministro Giorgetti: prima di definire cifre e parametri, sostiene, sono necessari piani precisi.L'intesa prevede maggiore flessibilità per gli Stati membri sulle spese per la difesa e un fondo da 150 miliardi di euro raccolti sul mercato. Su spinta della Germania, i leader UE hanno aperto alla possibilità di riformare il Patto di stabilità per consentire ai Paesi di destinare più risorse alla difesa.Ventisei Stati membri hanno firmato una dichiarazione di sostegno all'Ucraina, con l'unica eccezione dell'Ungheria (fonte: Politico), ribadendo la volontà di rafforzare la posizione di Kiev nei negoziati. Durante il vertice, la premier Giorgia Meloni ha proposto l'introduzione di una garanzia europea per gli investimenti nel settore della difesa, in modo da non gravare sul debito pubblico, come riportato da Il Corriere. Allo stesso tempo, Meloni ha espresso la sua contrarietà all'utilizzo dei fondi di coesione per finanziare le spese militari.Affrontiamo il tema con Fabrizio Pagani, partner di Vitale & Co e docente a Sciences Po di Parigi. Da febbraio 2014 a giugno 2018 ha ricoperto la carica di capo della segreteria tecnica del MEF.Associazioni e ministero a confronto sul settore dell'autotrasportoAffrontare le regole del settore dell'autotrasporto, risolvere l'emergenza della carenza di autisti, intervenire sull'aumento dell'ETS, che sta mettendo in ginocchio le imprese siciliane: questi sono i temi che Assotir ha chiesto di affrontare nell'incontro con le associazioni di categoria organizzato dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, lo scorso 26 febbraio.L'incontro si è svolto in un contesto particolarmente teso, anche a causa del prolungato stallo dei lavori, che dura ormai da sette mesi. Le associazioni lamentano forti pressioni sui costi del settore (veicoli, pedaggi, noli marittimi), non adeguatamente compensate da un adeguamento delle tariffe di trasporto.Interviene Claudio Donati, segretario generale di Assotir.Dal 31 marzo obbligo di polizze anti-calamitàLe catastrofi naturali sono sempre più frequenti e devastanti a causa del cambiamento climatico. Nel 2024, l'anno più caldo mai registrato, le perdite economiche globali sono ammontate a 368 miliardi di dollari, in calo del 7% rispetto ai 397 miliardi del 2023, ma in aumento del 14% rispetto alla media del XXI secolo.Il 2024 è stato il nono anno consecutivo con perdite economiche superiori ai 300 miliardi di dollari e il sesto più costoso mai registrato per i danni assicurati, che hanno raggiunto i 145 miliardi di dollari, superando del 54% la media del XXI secolo. Nonostante ciò, il divario di protezione resta elevato: il 60% delle perdite non è stato coperto da assicurazione (contro il 68% del 2023), rappresentando un freno significativo per comunità, imprese e governi.Le perdite non assicurate mettono a dura prova la capacità di ricostruire, recuperare e creare maggiore resilienza. Secondo il report 2025 Climate and Catastrophe Insight di Aon, leader globale nell'intermediazione assicurativa e riassicurativa, le economie mondiali possono ridurre danni e perdite di vite umane attraverso misure di mitigazione e una maggiore resilienza.Nel 2024, 18.100 persone hanno perso la vita a causa di eventi naturali, principalmente ondate di calore e inondazioni. Sebbene il dato resti drammatico, è inferiore alla media del XXI secolo (pari a 72.400 vittime), un miglioramento attribuibile all'efficacia dei sistemi di allerta, alle previsioni meteo e alla pianificazione delle evacuazioni basate su dati climatici affidabili.Il commento di Laura Serafini, Il Sole 24 Ore.

Mándarax
Paquita la del Barrio

Mándarax

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025 57:24


Se nos fue la Paca, tristísimo, pero nos dejó canciones épicas de dolor y ¿fauna urbana? En este episodio analizamos la letra de "Rata de dos patas" y vemos qué tan malditas son en realidad las alimañas que Paquita enlista: la culebra ponzoñosa, la maldita cucaracha, el bicho rastrero y obvio la rata de 4 patas, porque la de 2 sabemos que sí era bien mala. La maldita sanguijuela se aparece en el Pilón para Patreons, que nos quedó tan padre que lo vamos a publicar para todos la próxima semana entonces todos lo van a poder escuchar. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Notizie a colazione
Mar 4 mar | La pressione fiscale nelle passate intenzioni di Meloni; gli incontri tra leader europei sull'Ucraina

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025 13:16


La pressione fiscale aumenta. L'anno scorso il rapporto tra le imposte incassate dallo Stato e il Pil è stato pari al 42,6 per cento. Sono lontani i tempi in cui all'opposizione Giorgia Meloni voleva il tetto al 40% in Costituzione. Intanto ripercorriamo i fitti impegni dei leader europei in tema di difesa, aiuti all'Ucraina e diplomazia internazionale. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Focus economia
Auto, tre anni di tempo per centrare gli obiettivi sulle emissioni

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025


Bruxelles fa un grosso passo in direzione delle case automobilistiche in tema di rispetto delle emissioni. Nell ambito della transizione verso una mobilità green, «per affrontare la questione in modo equilibrato, questo mese proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard di Co2 delle auto», per fare in modo che le aziende del settore «anziché avere una compliance annuale, abbiano tre anni di tempo per adeguarsi agli standard di conformità», dice Von Der Leyen. Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.Verso l'impennata dei prezzi delle auto USA per effetto dei daziGli imminenti dazi su Canada e Messico rischiano di far lievitare i prezzi delle auto negli Stati Uniti fino a 12.000 dollari, aggravando ulteriormente la situazione per i consumatori già alle prese con l inflazione e tassi di interesse elevati. Il costo di costruzione di un'utilitaria crossover aumenterà di almeno 4.000 dollari, mentre l'aumento sarebbe tre volte superiore per un veicolo elettrico, secondo uno studio dell'Anderson Economic Group, una società di consulenza americana. Questo aumento dei costi porterà direttamente a un calo delle vendite dei modelli che hanno il maggiore impatto commerciale. Prima dei dazi, i prezzi delle auto si avvicinavano in media ai 50.000 dollari, con un aumento di oltre il 20% rispetto a cinque anni prima. La situazione che si va a profilare mette a rischio la realizzazione delle premesse elettorali di Trump in fatto di arginamento dell'inflazione: la fiducia dei consumatori è scesa ai minimi degli ultimi quattro anni per i timori legati all'impatto delle tasse sulle importazioni. Il commento è di Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Istat, Pil 2024 sotto le stime del governo: +0,7%. Giorgetti: Ora sfida in contesto problematicoL'Italia nel 2024 è cresciuta meno delle previsioni lasciando però più margini di spesa del previsto. È quanto certifica l Istat, secondo cui lo scorso anno l'economia italiana è cresciuta dello 0,7%, contro il +1% ipotizzato dal governo nel Piano strutturale di Bilancio. Dato comunque che il ministro Giorgetti aveva già rettificato a +0,7% a dicembre 2024. Nel 2024 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 2.192.182 milioni di euro correnti, con un aumento del 2,9% rispetto all'anno precedente, spiega l'Istat, aggiungendo che in volume il Pil è cresciuto dello 0,7%. Per contro il rapporto tra deficit e Pil è risultato migliore di quanto metto per iscritto dal governo nel Piano Strutturale di Bilancio: -3,4% contro il -3,8% inizialmente atteso e a fronte del -7,2% dell anno precedente. In salita il rapporto debito/Pil, salito al 135,3% del Pil dal 134,6% del 2023, ma il dato è comunque inferiore a quello indicato dal governo nelle stime del Psb, pari a 135,8%. La pressione fiscale è cresciuta al 42,6%, dal 41,4% del 2023." Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore e con Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015.

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Mezi námi: Magazín o národnostních menšinách v Česku Poslechněte si rozhovor Libora Kukala s ruským lékařem Denisem Poltoradněvem o tom, jak nová verze Lex Ukrajina ovlivní rusk&#x

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Play Episode Listen Later Feb 22, 2025 23:58


Jana Šustová mluvila s překladatelkou a hungaristkou Martou Pato, která minulý rok dostala prestižní ocenění Magnesia Litera. Z rozhovoru Tomáše Piláta se dozvíte, co všechno pro zachování rusínské kultury a jazyka podniká ředitelka Muzea rusínské kultury v Prešově Ľuba Kráľová. Připravila Tajana Mančalová, moderuje Tatiana Čabáková.

Focus economia
Rapporto Legacoop, per l'Italia un 2025 debole, Pil +0,5%

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 19, 2025


Nel 2025 l'Italia entra in condizioni di debolezza, la crescita del Pil si ferma a +0,5%. Solo dal prossimo anno è previsto che il Pil torni a crescere sui ritmi medi pre-crisi (+0,8%, ma nel 2027 si tornerà a +0,5%), con un'inflazione che, pur in risalita di qualche decimo per effetto di possibili aumenti dei costi dell'energia, si attesterà su valori in linea con l'obiettivo del 2% della Bce (+1,9% nel 2025; +2,1% nel 2026; +2,0% nel 2027). Sono alcune delle principali evidenze sulle prospettive dell'economia italiana per il triennio 2025-2027 contenute nel Rapporto annuale elaborato da Area Studi Legacoop in collaborazione con Prometeia. Ne parliamo con Simone Gamberini, Presidente Legacoop.Btp Più, nel terzo giorno di collocamento ordini oltre 2 miliardiTerza giornata d'offerta per il nuovo Btp Più, il titolo a 8 anni dedicato ai piccoli risparmiatori che al primo giorno ha subito ricevuto ordini per 5,6 miliardi di euro e al secondo 3,7 miliardi, ben oltre quelli dell'ultima emissione del Btp Valore di maggio 2024. Il titolo verrà collocato dal Tesoro fino alle 13 del 21 febbraio, salvo chiusura anticipata. Buona la raccolta anche nel terzo giorno: gli ordini superano quota 2 miliardi di euro a fronte di 62.477 contratti. Il nuovo titolo paga cedole fisse ogni tre mesi sulla base di un meccanismo step up in due fasi: per il primo quadriennio il rendimento minimo garantito è pari al 2,8% e per il secondo al 3,6%. Le cedole definitive verranno rese note al termine del collocamento venerdì 21 febbraio. Inoltre, il titolo ha un'opzione di rimborso anticipato alla fine del quarto anno dell'intero capitale investito o anche solo di una sua quota. Tale facoltà sarà esercitabile in un apposita finestra temporale, tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029, ma solo per coloro che acquisteranno il titolo durante i giorni di collocamento. Facciamo chiarezza con Morya Longo, Il Sole 24 Ore.Ottimismo sul gas ma non si accennano le preoccupazioni sulle bolletteI mercati, si sa, giocano d anticipo. Ma è comunque notevole come l ottimismo sia riuscito a imporsi anche sui mercati energetici e in particolare su quello del gas: nel giro di pochi giorni l umore è cambiato completamente. Anche oggi il prezzo fa segnare un segno meno attestandosi 48,4 euro per Megawattora. Come se la guerra in Ucraina fosse già finita e le sanzioni contro la Russia cancellate con un colpo di spugna. Appena una settimana fa le quotazioni erano ai massimi da due anni, vicino a 60 euro per Megawattora al Ttf, mentre ora il combustibile scambia intorno a 48 euro: un crollo di oltre il 20%, in quello che tecnicamente si chiama bear market , il mercato orso. Il gas, è bene ricordarlo, vale tuttora più del doppio di un anno fa. Ma la recente discesa colpisce, soprattutto perché è arrivata in modo inaspettato, senza che per ora nulla abbia veramente alterato il quadro del fondamentali. Facciamo chiarezza insieme a Davide Tabarelli, presidente nomisma energia.

Focus economia
Borse, ciclone Trump aumenta incertezze. Banche protagoniste anche nel 2025

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 14, 2025


L irrompere sulla scena delle politiche commerciali di Donald Trump attenua l ottimismo e fa aumentare la prudenza degli operatori sull andamento delle Borse nei prossimi mesi.. Lo rivela il consueto sondaggio mensile di Assiom Forex condotto fra i suoi associati in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor in vista del Congresso che si svolge a Torino oggi e domani. Rispetto a un mese fa, scende dall 87% all 83% chi vede mercati stabili o in rialzo, mentre sale al 62% dal 57% la quota di chi non prevede altri guadagni. Interviene Chiara Di Michele, Radiocor.Lavoro, in 10 anni il disallineamento tra domanda e offerta è raddoppiatoIl nuovo rapporto "Talent Shortage" di ManpowerGroup, realizzato intervistando oltre 40mila datori di lavoro in 42 paesi del mondo, di cui 750 italiani, rivela che in Italia il 78% delle aziende vorrebbe assumere nuove risorse ma non trova candidati con le competenze giuste. Soltanto un paio di giorni Confcommercio lamentava che nel 2025 non si riusciranno a trovare 258 mila lavoratori dei settori commercio, ristorazione e alloggio, con un mismatch tra domanda e offerta di lavoro rispetto allo scorso anno in crescita del 4%. Una vera e propria emergenza che «rischia di frenare la crescita dei settori e del Pil».Nel report ManpowerGroup, nel confronto globale, il dato italiano è più alto della media dei 42 paesi considerati che è del 74%, ma è migliore rispetto a quello della Germania che ha il tasso più alto di talent shortage, con l'86%, di Israele (85%) e del Portogallo (84%). Ed è in linea con il 76% di Paesi come la Francia, il Regno Unito, la Svezia, la Svizzera, i Paesi Bassi, la Turchia e la Spagna (75%). Viceversa in fondo alla classifica, tra i paesi dove le aziende riferiscono minori difficoltà a trovare personale qualificato ci sono la Colombia e la Polonia dove il talent shortage è del 59% e Porto Rico (53%). Grandi potenze economiche come gli Stati Uniti hanno un tasso del 71%, inferiore rispetto a quello della Cina dove è del 74%. Dopo i minimi storici negli anni tra il 2008 e il 2012, la carenza di profili adeguati è un fenomeno che ha iniziato progressivamente a rialzare la testa, per crescere in maniera continua dal 2016 in poi e raggiungere il picco nel 2023, quando ha sfiorato la media dell'80%, dal 30% del 2007. Parlando dell'Italia, Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup, spiega che «negli ultimi 10 anni il problema è più che raddoppiato, siamo passati dal 36% al 78% di imprese che dichiarano difficoltà a trovare i profili giusti. Viviamo un mercato del lavoro estremamente complesso e un ritardo come Paese su molte tematiche che vanno dalle nuove tecnologie fino alla transizione ecologica. C'è bisogno di una accelerazione nel leggere i trend e cercare le risposte per fare fronte alla velocità con cui sta crescendo il disallineamento domanda e offerta di lavoro». Il commento è di Anna Gionfriddo, Amministratore Delegato di ManpowerGroup.

Focus economia
Chi paga la difesa europea?

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 13, 2025


Oggi si è tenuto a Bruxelles la riunione dei ministri della Difesa della Nato. Sul tavolo inevitabilmente quanto annunciato ieri da Donal Trump in merito all'inizio delle trattative per una pace in Ucraina e la richiesta all'Europa, avanzata dal Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth, di farsi carico della maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina. Dai 31 membri della Nato Trump continua a pretendere un impegno finanziario maggiore del 2% del loro Pil, mentre complessivamente i Paesi Nato della Ue sono all 1,9%, con l Italia per esempio che non arriva all 1,6%. Nello specifico Cambio in un intervento all'incontro dello Ukraine Defence Contact Group, che riunisce più di 40 paesi alleati dell'Ucraina, tenutosi ieri a Bruxelles, il Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che l'Europa dovrà fornire la maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina, segnando un cambio di rotta nella politica di Washington. Se tutti i Paesi Ue fossero al 2% del Pil, così come chiede la Nato già ora, ci sarebbero 60 miliardi in più da spendere. I singoli Paesi europei in questi mesi dovranno decidere se mantenere l inefficiente frammentazione e rimpolpare i loro sistemi di difesa, pagando ognuno di tasca propria e portando acqua all industria militare Usa, o accordarsi per una Difesa comune europea. Per finanziarla, sempre nel quadro della Nato, è in discussione la possibilità di emettere debito comune. In questo caso gli scenari sono due: 1) acquisti centralizzati dai miglior offerenti per spendere meno; 2) concentrare le risorse sulla industria europea per uniformare le forniture. A margine della Ministeriale della Nato a Bruxelles si è espresso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto: 'Su obiettivo oltre 3% concordi quasi tutti' L'impegno di spendere per la difesa una somma annua pari ad almeno il 2% del Pil "ormai è ampiamente superato". Il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth "ci ha ribadito che la richiesta di Donald Trump sarà al 5%. Noi abbiamo ribadito che per molti Paesi è impossibile pensare di raggiungere un obiettivo di questo tipo". "Probabilmente - ha aggiunto - a fine giugno, quando si riunirà la Nato, ci sarà un'ulteriore proposta" di obiettivo per la spesa per la difesa, "che non sarà più sicuramente il 2%, neanche il 2,5%. Si parla di oltre il 3%", obiettivo che, conclude, "trova concordi quasi tutti i Paesi". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.La Lega insiste sulla pace fiscale ma Giorgetti non si sbilanciaL obiettivo per ora è soprattutto mediatico. Matteo Salvini ha riunito ieri alla Camera il Consiglio federale della Lega per rilanciare la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali che secondo il vicepremier del Carroccio potrebbe arrivare in primavera, anche con un decreto ad hoc. Toccherà ora a Giancarlo Giorgetti mettere in pratica l idea riuscendo a far quadrare i conti di quella che il segretario della Lega ha battezzato pace fiscale . E qui viene il difficile. Lo si capisce dalla risposta sibillina del ministro dell Economia. Ai giornalisti che gli chiedono se sia d accordo con questa nuova rottamazione risponde con un sibillino «non smentisco». A spanne il costo si aggirerebbe attorno ai 5 miliardi di euro. Tanto, troppo per un bilancio in sofferenza. Oggi il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti durante il question time al Senato ha spiegato che lavora sempre sulle coperture di ogni tipo perché purtroppo il lavoro il Mef è su tutte le coperture, rispondendo alla domanda se fosse in corso la ricerca di risorse per la rottamazione delle cartelle fiscali. Intanto ieri è arrivato ieri sera in extremis l emendamento fiscale al Milleproroghe che riapre i termini della rottamazone quater (domande entro il 30 aprile) e corregge la stretta sulle auto aziendali: i contratti firmati nel 2024 eviteranno l aumento di costi. Intanto la Lega insiste sulla sanatoria in 10 anni. Alleati freddi. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 OreTim, ok a Mef-Retelit su Sparkle La firma per il distacco di Sparkle da Telecom Italia è fissata per l 11 aprile, ma la vendita sarà completata «entro il primo trimestre del 2026», una volta ottenute le prescritte autorizzazioni antitrust e golden power. Il cda Tim ha approvato ieri l offerta Mef-Retelit. Della società dei cavi sottomarini il Mef rileverà il 70%, la controllata italiana del fondo Asterion il 30%, finanziando l operazione per circa la metà a debito, con il supporto di un pool di banche (Intesa, Ing, Bpm e Mps). L offerta, che valuta la società dei cavi sottomarini internazionali 700 milioni in termini di enterprise value, era diventata vincolante prima di Natale, ma il termine di validità, inizialmente fissato nel 27 gennaio, era poi slittato al 15 marzo. L offerta è passata al vaglio del Comitato parti correlate per la presenza nel capitale di Cdp (9,8%) e nel board del presidente della Cassa Giovanni Gorno Tempini. Ieri il board ha esaminato anche il preconsuntivo del 2024 che ha riportato risultati anche migliori degli obiettivi aziendali. La nota Tim sottolinea che «sono state centrate tutte le guidance per tre anni consecutivi». I ricavi consolidati sono cresciuti del 3,1% a 14,5 miliardi, con un miglioramento dell 1,5% a 10,2 miliardi sul mercato domestico e un progresso del 6,8% a 4,4 miliardi in Brasile. L Ebitda aumenta dell 8,3% a 4,3 miliardi, con contributo analogo e identica progressione dalle attività in Italia e nel Paese sudamericano. L Ebitda after lease sale del 10,1% a 3,7 miliardi (+8,5% sul mercato domestico a 2 miliardi e +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi). Sul mercato domestico Tim consumer ha riportato ricavi per 6,1 miliardi (+0,6%) e Tim enterprise per 3,3 miliardi (+4,1%). Ne parliamo con Antonella Olivieri Il Sole24OreConfindustria: dai dazi effetti profondi sull ItaliaTrump firmerà presto un ordine per imporre dazi a tutti i Paesi che applicano dazi sulle importazioni statunitensi. Il presidente statunitense ha già annunciato dazi su acciaio e alluminio dal 12 marzo, scatenando reazioni negative da Canada, Ue e Messico.In questo contesto secondo il Centro Studi di Confindustria, che oggi ha pubblicato una nota, l export italiano è più esposto della media Ue al mercato Usa. Tra i settori maggiormente esposti: bevande (39%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (30,7% e 34%) e farmaceutica (30,7%). Nel 2024 le vendite di beni italiani negli Usa sono state pari a circa 65 miliardi di euro, generando un surplus vicino a 39 miliardi. "I lavori empirici basati sull esperienza della prima amministrazione Trump - si legge nella nota - mostrano che i dazi si sono scaricati interamente sui prezzi di acquisto, con un impatto finale di minori margini per le imprese e maggiori prezzi per i consumatori. Per Italia ed Europa si prefigurano considerevoli rischi, accanto ad alcune opportunità, in termini di quote di mercato potenzialmente contendibili nel mercato Usa liberate dal decoupling con la Cina". I dazi, spiega il Centro Studi, sono uno strumento "estremamente distorsivo" e nel caso dell'Italia " le connessioni economiche sono estremamente profonde". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.

Focus economia
Pnrr, i fondi non vengono spesi e il governo rimodula di nuovo

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 11, 2025


Via i progetti irrealizzabili entro la scadenza. Ridimensionamento degli obiettivi impossibili, spostamento degli investimenti a rilento verso altre fonti di finanziamento. Alla scadenza formale del Recovery Plan manca ormai meno di 18 mesi. Con l'arrivo di Raffaele Fitto alla Commissione europea e la delega alla sua attuazione, per l'Italia il problema politico di presentarsi alla scadenza senza rimediare una figuraccia si fa sempre più impellente. Il successore di Fitto al ministero degli Affari europei - Tommaso Foti - per raggiungere l'obiettivo di spendere le risorse chieste entro i tempi stabiliti ha davanti a sé una sfida quasi impossibile: accelerare la spesa ad un ritmo esponenziale, oltre cinque miliardi al mese. L'Italia - il maggior beneficiario in assoluto con la Spagna del primo esperimento di debito europeo - ha chiesto fin qui ben quattro revisioni. Germania, Grecia, Finlandia, Irlanda e Cipro ne hanno presentate tre, altri dieci Paesi due. Foti ha annunciato a questo giornale mercoledì scorso che in marzo presenterà in Parlamento la quinta richiesta di modifica: quasi certamente l'ultima, poi occorrerà sperare nell'inevitabile proroga che Foti nega solo per ragioni di opportunità. Non è nulla di nuovo: se il Pnrr si fermasse qui, la media dei fondi già utilizzati - un terzo del totale - sarebbe la stessa della programmazione ordinaria dei fondi europei. Con un occhio al successo spagnolo, a Palazzo Chigi sanno cosa non ha funzionato del piano italiano: Madrid ha concentrato gli investimenti su meno obiettivi e concentrati verso il sistema produttivo. Il nostro Pnrr - nonostante i tentativi ripetuti di modifica - ha più di 260mila appalti. Una polverizzazione che avvantaggia i piccoli interventi sul territorio e i Comuni, meno le imprese. Basti qui citare il caso del progetto Transizione 4.0, sei miliardi a disposizione per l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni. Secondo le stime che circolano nel settore, fin qui non sarebbero stati accolti progetti per nemmeno un miliardo: colpa delle procedure complicatissime per ottenere i fondi. E così fra Palazzo Chigi e i ministeri si lavora a tessere l'ennesima tela di Penelope. Il commento è di Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di Pnrr.Unicredit compra ancora e supera il 5% in GeneraliNel mezzo del doppio assalto a Commerzbank e a Banco Bpm e a pochi giorni dall uscita allo scoperto su Generali, Unicredit batte le stime del mercato con i risultati del 2024. Nel frattempo il timone resta puntato sulle partite in m&a in corso, a partire da Banco Bpm per cui il ceo Andrea Orcel non esclude un rilancio. E su Generali il banchiere alza il velo: Unicredit ha superato il 5%. Secondo quanto risulta potrebbe essere cresciuta sia la componente in azioni proprie della banca, arrivata nelle scorse settimane al 4,2%, sia il pacchetto di titoli gestito per conto di clienti. La nuova quota sarà annunciata a giorni in base alle tempistiche previste per l acquisto di partecipazioni rilevanti. La banca guidata da Andrea Orcel chiude l esercizio con un utile netto contabile di 9,7 miliardi, in rialzo del 2%, e un utile netto escluse le dta a 9,3 miliardi (+8%). Nel solo quarto trimestre il risultato contabile è stato di 1,97 miliardi e l utile netto di 1,6 miliardi (oltre i 1,44 miliardi il consensus), in calo rispetto agli 1,9 miliardi dello stesso periodo del 2023. Nel settembre scorso Unicredit ha aperto il consolidamento italiano ed europeo acquisendo il 9% di Commerzbank, di cui poi è salita fino al 28% con derivati. In novembre l istituto ha poi lanciato un ops da 10,1 miliardi su Banco Bpm a un concambio di 0,175 azioni Unicredit per ogni titolo Banco Bpm. La terza mossa è stata annunciata negli ultimi giorni con l acquisto del 4,1% in Generali. La quota potrebbe essere messa in palio nelle prossime settimane in vista dell assemblea che l 8 maggio sarà chiamata a rinnovare il cda della compagnia. Ne parliamo con Alberto Grassani. Sole 24 ore.Il mondo ha perso la bussola - Terzo rapporto sul mondo postglobaleOggi alle 17.30 nella sede di Confindustria Como, in collaborazione con Intesa Sanpaolo è stato presentato il terzo Rapporto sul mondo postglobale intitolato "Il mondo ha perso la bussola", a cura del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi.Quali sono, se ancora ci sono, i punti cardinali per orientarsi nel caos del mondo postglobale? Il terzo Rapporto del Centro Einaudi prova a esplorare i possibili scenari in un mondo sempre più complesso e imprevedibile. E offre un analisi delle grandi trasformazioni globali, con particolare attenzione alle elezioni del 2024 in 64 Paesi, che hanno coinvolto quasi metà della popolazione adulta mondiale e il 60% del PIL globale. Discute inoltre della necessità di riconnettere i mercati finanziari all economia reale e del concetto di antifragilità, ovvero la capacità di adattarsi nell incertezza. Interviene al microfono di Sebastiano Barisoni Mario Deaglio, docente emerito Economia Internazionale Università di Torino.

Bax & O'Brien Podcast
Baxie's Musical Podcast: Hugo Burnham of Gang of Four returns!

Bax & O'Brien Podcast

Play Episode Listen Later Feb 10, 2025 39:08


Baxie welcomes back Professor Hugo Burnham from Gang of Four! On April 18th Gang of Four will kick off their final tour of the United States beginning in Westport, CT on April 18th, two days later they'll appear at the Chrystal Ballroom in Boston. Their brilliant 1979 album “Entertainment!” is about to celebrate its 45th anniversary. And Gang of Four will be performing it in its entirety. Since initially leaving the band in 1984 Hugo has gone on to playing sessions with PiL, ABC, and several others. He also served as the manager for Shriekback and Julian Cope. He's also served as an A&R Representative for Island Records as well. More recently he's enjoyed a successful academic career—having served as the Dean of Students at the New England Institute of Art in Boston. He's also served as a professor at Emerson and is currently managing the internship program at Endicott College in Beverly, Mass! A truly fascinating guy! Listen on Apple Podcasts, Spotify, YouTube, and on the Rock102 app. Brought to you by Metro Chrysler Dodge Jeep Ram of Chicopee