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Tommaso Lisa"Il grande libro dei tarli"Exòrma Edizioniwww.exormaedizioni.comTutte le forme viventi lasciano tracce fantasmatiche, labili impronte dotate di codici, di sistemi di regole. E dunque, mentre Tommaso Lisa sprofonda, come Alice nel paese delle meraviglie, in una dimensione altra, nel complesso reticolo di micorrize, nell'humus del sottobosco, i minimi tarli qui scrivono da soli la loro opera. Non saremmo più noi a fare letteratura con la natura, bensì la natura a scrivere il suo poema.La scrittura entomologica di Tommaso Lisa rende porosa e indefinita la frontiera che ci separa dagli altri esseri viventi. Lo scrittore procede come un rabdomante attratto dalla parte selvatica e il demone del tarlo lo aiuta a ricucire le sue due anime di entomologo autodidatta e di poeta e critico letterario.Irriducibili alla logica del senso e ai valori umani, gli insetti e i loro mondi, avvicinati in punta di penna, impongono un diverso modo di considerare la vita e le molteplici relazioni che li legano alle forme della natura e dell'arte.Guardando le gallerie scavate dai tarli nel legno si ha la sensazione straniante di vivere altri mondi in cui ciascuna vita si esprime creando orme, cunicoli, realizzando architetture, segni archetipici e scritture; la natura stessa scrive con frammenti di opere poetiche create dagli insetti. Gli scavi labirintici si mostrano come esperimenti grafici ludici e combinatori; e ogni specie di Scolitide ha il suo stile.La trama filosofica del libro lo rende un notevole esempio di ecoletteratura: mentre Homo sapiens progetta la sua estinzione, procrastinando colpevolmente le azioni che il cambiamento climatico impone, come un'orchestra i tarli accordano i loro strumenti nella cassa armonica del legno, si adattano in cerca di piante da attaccare, tanto da indurre noi a incendiare le foreste per distruggerne le colonie: un sintomo dell'Antropocene.Calarsi nella dimensione del tarlo fino a immedesimarsi con lui offre la possibilità di assumere punti di vista diversi da quello umano e antropocentrico. Un rapporto empatico col coleottero è possibile, così come immaginare una nuova visione del futuro.Tommaso Lisa è nato nel 1977 a Firenze, dove vive e lavora.Appassionato entomologo, nel 2001 ha pubblicato per l'associazione francese “r.a.r.e.” il catalogo ragionato sui Cicindelidi della regione del Mediterraneo.È dottore di ricerca in Lettere. I suoi studi di estetica si sono concentrati sulla “poetica dell'oggetto” del filosofo Luciano Anceschi, nella poesia italiana nella seconda metà del Novecento, da Montale alla nuova avanguardia. Ha scritto libri di critica letteraria su Edoardo Sanguineti e Valerio Magrelli.Ha pubblicato Coleotteri rossi e altri insetti dello stesso colore (Danaus, 2021) e, con Exorma: Memorie dal sottobosco (2021), Insetti delle tenebre (2022), Il carabo di Napoleone (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
La Prima Guerra Mondiale iniziò nel ‘14, ma l'Italia entrò solo nel 1915. Il prof. Barbero racconta la storia e le dinamiche dell'ingresso dell'Italia nel conflitto.Festival della Mente: https://www.festivaldellamente.itCommunity & Palco del Mercoledì: https://barberopodcast.it/communityTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
® Dalla letteratura americana alla letteratura della Svizzera italiana, questa puntata di Alice viaggia tra i luoghi, le storie, il tempo e i personaggi. A partire da Pat Hobby, sceneggiatore di Hollywood sulla soglia dei cinquant'anni, squattrinato e dal bicchiere facile, nato dalla penna del grande Francis Scott Fitzgerald. Pagine divertenti si alternano a pagine tristi, malinconiche e tragicomiche raccontandoci il declino di una giovinezza un tempo sfavillante e promettente, ora invece avviata verso l'oblio. A raccontarci de Le disavventure di Pat Hobby (Mondadori) nell'America della prima metà del Novecento sarà il traduttore Marco Rossari. Con Renato Martinoni, invece, scrittore e Professore emerito di Letteratura italiana all'Università di San Gallo, ascolteremo la storia di un poeta e della sua follia. Si tratta Dino Campana l'autore dei Canti Orfici, soprannominato il matto, il folle, lo strambo, il vagabondo, l'uomo dei boschi per le sue stranezze e la sua malattia. In Ricordi di suoni e di luci (Manni) Martinoni non solo mette in luce l'estro e la grandezza poetica di Campana ma anche la sua grande umanità e dignità. Chiuderemo in bellezza la nostra puntata di Alice con Giuseppe e Concetta, i nonni di Fabio Andina, la cui storia trasformata nel romanzo Sedici mesi (Rubbettino) è valsa allo scrittore ticinese il Premio svizzero di letteratura 2025.Prima emissione: 22 febbraio 2025undefinedundefinedundefined
Laura Pezzino"Lavorare e amare. Amare e lavorare"Tove JanssonElecta Editorewww.electa.itUna tempesta tutta per sé. La storia di Tove Jansson (1914-2001), romanziera, pittrice, illustratrice, che sarà principalmente ricordata per i suoi Mumin, è quella di una persona che ha amato creare e costruire. Questo libro, intramato come una fiaba sul tempo delle quattro stagioni, ricostruisce in modo anarchico e personale la biografia di questa donna del Nord, ma anche quella di un paesaggio che parla di isole, foreste e vento e insieme di case come palcoscenici intimi per lavori, amori, avventure.Il volume fa parte della collana OILÀ, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama ‘creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli.Laura Pezzino è giornalista e scrittrice. Ha lavorato per 14 anni nella redazione di Vanity Fair, occupandosi prevalentemente dei settori spettacolo, attualità e costume. Sempre per Condè Nast è stata book editor dell'ufficio centrale. Oggi è giornalista freelance e collabora con numerose testate tra cui La Stampa, L'Espresso, Rivista Studio, F, Vanity Fair. Si occupa di editing, social media management, consulenza editoriale. Il suo primo libro è A New York con Patti Smith (Giulio Perrone Editore, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dopo le visite alla Pinacoteca Giovanni Zuest di Rancate e al Museo d'Arte di Mendrisio, oggi ritorniamo nel Mendrisiotto per riparlare d'arte e delle due belle e interessanti mostre in corso a Chiasso. L'esposizione “Bicicletta e motocicletta fra grafica e design” si inserisce nell'ambito dell'approfondimento pluriennale che il m.a.x. museo dedica ciclicamente ai mezzi di trasporto (dopo le mostre Auto che passione, del 2018 e Treni fra arte, grafica e design, nel 2021). Questa volta viene proposta una riflessione organica sulle valenze sociali e culturali dei mezzi di trasporto a due ruote, letti attraverso la storia della grafica e del design. Nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi del Novecento la rivoluzione industriale ha portato con sé tutta una serie di scoperte e cambiamenti che ancora oggi condizionano il nostro modo di vivere, all'insegna del movimento e della velocità. In questo contesto, un ruolo importante l'hanno svolto anche la bicicletta e la motocicletta. Il percorso espositivo propone nelle quattro sale del museo materiali di grande interesse: dai meravigliosi manifesti cromolitografici firmati dai maestri della grafica quali Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich, Plinio Codognato, Achille Luciano Mauzan, Gino Boccasile, Erberto Carboni e Armando Testa; a locandine, grafiche pubblicitarie, bozzetti, cartoline, brochure e vari oggetti di design legati alla bicicletta e alla motocicletta. Appunto il design è l'altro elemento distintivo della mostra, e infatti affiancano le produzioni grafiche iconici esemplari originali di biciclette e motociclette: una ventina in totale, dai primordi ai modelli “del futuro”, rappresentativi dei marchi che più hanno segnato l'evoluzione delle due ruote, compresi anche rari esemplari prodotti in Svizzera. Per segnare l'apertura verso la contemporaneità, l'esposizione prosegue all'esterno del m.a.x. museo con il “bosco dei manifesti”, una trentina di schizzi, disegni e rendering di motociclette, firmati dal designer di fama internazionale Rodolfo Frascoli.All'interno dello Spazio Officina sono invece esposte una selezione di una sessantina di opere pittoriche e raffinate espressioni grafiche, nonché di piccole sculture di Samuele Gabai (Ligornetto, 1949, “Un immaginario dipinto”) che, seguendo un percorso tematico-cronologico, presentano i grandi argomenti affrontati dall'autore in diversi decenni di attività. Le opere, allestite seguendo un taglio critico di “immaginario dipinto”, individuano i vari temi cardine espressi nel corso di cinque decenni da Samuele Gabai: dalle “Matres Matutae” alle “Donne della Bibbia”, da “Strane presenze” a “Crape e Grumi”, dalle “Selve” ai “Cieli”, per concludere con i riferimenti biblici di simbolica attualità che costituiscono un topos artistico, concettuale e poetico proprio del pittore. Una sezione specifica è dedicata alla grafica e ai libri d'artista di Gabai. L'artista si confronta inizialmente con l'elemento naturale visto nel suo mutare per poi giungere a una fase più astratta; ciò avviene indagando la dimensione intima del tempo in relazione alla natura e superando l'espressività dell'arte informale in una continua ricerca volta a una presenza figurale, intima e spirituale.Ne parliamo con:Nicoletta Ossanna Cavadini, co-curatrice delle due mostre e direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina.
Scopri le idee fondamentali dell'opera di Bertrand Russell, che ha rivoluzionato il pensiero logico e matematico del Novecento. Un viaggio tra logica, linguaggio e fondamenti della matematica, spiegato in modo chiaro e accessibile.Ecco il LIBRO
Vita e l'ideologia di Antonio Gramsci, politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, ovvero uno dei più grandi intellettuali del Novecento.
Quando si parla di processi alle streghe pensiamo immediatamente a quei drammatici eventi in cui si costringeva qualche poveretta o poveretto ad ammettere con la tortura inesistenti crimini diabolici. E di solito collochiamo questi avvenimenti in un'epoca che si conclude a fine Seicento, inizio Settecento. Invece, le cronache ci dicono che un'accusa di stregoneria fu contestata in pieno Ventesimo secolo da un moderno tribunale di Londra a una quarantaseienne scozzese. Possibile?Una produzione Think about Science: thinkaboutscience.comCon: Massimo Polidoro e Giulio Niccolò Carlone; Video editing: Elena Mascolo, Fotografia: Claudio Sforza; Musiche: Marco Forni; Logo e animazioni: Zampediverse; Social - Comunicazione: Giacomo Vallarino - Grafiche: Roberta Baria; Distribuzione audio: Enrico Zabeo; Titoli: Jean SevillaÈ ARRIVATO IL MIO NUOVO LIBRO: "Una vita ben spesa. Trovare il senso delle cose con Leonardo, Einstein e Darwin": https://amzn.to/4leRDORLEGGI UN ESTRATTO: https://bit.ly/4jRHXIN LEGGI la mia graphic novel: "Figli delle stelle" (con Riccardo La Bella, per Feltrinelli Comics): https://amzn.to/47YYN3KLEGGI: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento" (Feltrinelli), il mio ultimo libro: https://amzn.to/3UuEwxSLEGGI: "La meraviglia del tutto" l'ultimo libro di Piero Angela che abbiamo scritto insieme: https://amzn.to/3uBTojAIscriviti alla mia NEWSLETTER: L' "AVVISO AI NAVIGANTI": https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantiAderisci alla pagina PATREON, sostieni i miei progetti e accedi a tanti contenuti esclusivi: /massimopolidoroScopri i miei Corsi online: "L'arte di Ragionare", "Psicologia dell'insolito", "L'arte di parlare in pubblico" e "l'Arte del Mentalismo": https://www.massimopolidorostudio.comPER APPROFONDIRELe musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniLEGGI i miei libri: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento": https://amzn.to/3UuEwxS"La meraviglia del tutto" con Piero Angela: https://amzn.to/3uBTojA"La scienza dell'incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai": https://amzn.to/3Z9GG4W"Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull'arte di vivere e pensare": https://amzn.to/3qTQmCC"Il mondo sottosopra": https://amzn.to/2WTrG0Z"Pensa come uno scienziato": https://amzn.to/3mT3gOiL' "Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità": https://amzn.to/2JvmQ33"La libreria dei misteri": https://amzn.to/3bHBU7E"Grandi misteri della storia": https://amzn.to/2U5hcHe"Leonardo. Genio ribelle": https://amzn.to/3lmDthJE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Non perdere i prossimi video, iscriviti al mio canale: https://goo.gl/Xkzh8ARESTIAMO IN CONTATTO:Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Patreon: massimopolidoroCorsi: massimopolidorostudio.comInstagram: @massimopolidoroPagina FB: Official.Massimo.Polidoro X: @massimopolidoro Sito: http://www.massimopolidoro.comQuesta descrizione contiene link affiliati, il che significa che in caso di acquisto di qualcuno dei libri segnalati riceverò una piccola commissione (che a te non costerà nulla): un piccolo contributo per sostenere il canale e la realizzazione di questi video. Grazie per il sostegno!
En Radioficción, desde el teatro Luis del Olmo, hemos interpretado la adaptación teatral del monólogo 'Novecento' de Alessandro Baricco.
Marco Bonfanti"Appunti contadini"Edizioni Clichywww.edizioniclichy.it«Non posso più muovermi di qua. Come vi diceva, non c'ho macchina e c'ho pure il bastone. Eppure ogni jorno vedo il mare dal mio balcone e mi sembra di viaggiare. È qui davanti a me, a pochi metri di lontananza. Ogni mattina lo guardo per una o due ore, da solo, nel silenzio. Quando era giovane volevo scappare di qua, ma mo' non cambierei mai questo posto per un altro. Ve lo giuro…»Gli ultimi cento anni della storia d'Italia raccontati dallo sguardo e nelle parole di un contadino calabrese.«Mi chiamo Michele Naccari e sono nato di Tropea tantissimi anni fa, che manco mi ricordo più quanti. E la mia vita non è stata tranquilla come voi adesso. Allora era tutto differente. Adesso voi girate, facete e guadagnate qualcosa. Io ho dovuto sudarla la vita mia».A raccontare in prima persona questa «vita sua», lunga e sfiancante fin da quando era un ninno, è un contadino calabrese, semi-analfabeta, ormai vecchio, senza quasi più forze ma con ancora un'indomabile voglia di lottare, di aggrapparsi agli ultimi istanti di un'esistenza trascorsa tra fame e povertà, spinto dalla forza di volontà, «perché io la testa non l'abbasso davanti a nessuno». Nelle sue parole sgangherate, al tempo stesso così incomprensibili e chiare, nella sua lingua imprevedibile eppure vitale, tutto si fa ricordo, nostalgia. Nel suo eloquio sghembo scorre davanti a noi un secolo di storia d'Italia, con le sue grandezze e le sue miserie, le sue speranze e le sue sconfitte: gli albori del Novecento, il fascismo, la guerra, l'emigrazione, la ricerca di un lavoro che non c'è, il mondo che cambia sotto gli occhi, la vita e le persone che cambiano con lui, fino ai giorni nostri, una nuova epoca tanto difficile da capire quanto impossibile da fermare.Una storia narrata dalla parte degli ultimi, dei dimenticati, degli sconfitti, che dipinge chi siamo e chi siamo stati, che ci ricorda la nostra fragile e ostinata umanità. Un secolo di storia italiana raccontato attraverso gli occhi, le memorie e le parole sbilenche di chi l'ha attraversata restandone di lato, là dove spesso la storia non guarda, un vecchio contadino che ha mescolato la sua esistenza con la terra e che si racconta tutto d'un fiato, come d'un fiato scorrono le vite con la loro inarrestabile, travolgente potenza.Marco Bonfanti nasce a Milano nell'agosto del 1980. Dopo aver realizzato due pluripremiati cortometraggi, Le Parole di Stockhausen nel 2008 e Ordalìa (dentro di me) nel 2009, il 1° ottobre del 2011 porta un gregge di oltre settecento pecore in piazza del Duomo a Milano: la notizia fa il giro del mondo e viene ripresa dai principali media. Si tratta di una scena del suo lungometraggio d'esordio, L'Ultimo Pastore, un film che diventa rapidamente un caso nazionale e internazionale, invitato in oltre centoventi festival nel mondo, fra cui il Sundance (Slamdance), Tokyo, Torino, Dubai, Kerala, Transilvania, Bangkok, Sidney e Seattle, e vincitore di numerosi premi. Nel 2014 realizza Tubiolo e la Luna, episodio del film collettivo 9×10 Novanta, presentato alla 71esima Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, che si aggiudica un Nastro D'Argento speciale. Nel 2016 dirige Bozzetto non troppo, documentario sul celebre animatore Bruno Bozzetto, in concorso alla 73esima Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Venice Classics, invitato all'Annecy Animation International Film Festival e in cinquina ai Nastri D'Argento come miglior film documentario. Nel 2019 realizza il lungometraggio L'Uomo senza Gravità, interpretato – fra gli altri – da Elio Germano, Michela Cescon ed Elena Cotta. Il film è invitato alla Festa del Cinema di Roma e allo Shanghai International Film Festival, ed è scelto da Netflix come Film Original. Nel 2024 lavora a un documentario sullo Stato della Città del Vaticano sotto il pontificato di Papa Francesco, di prossima uscita. Appunti contadini è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Francesco Agnoli esamina la storia italiana, concentrandosi sull'omicidio di Giacomo Matteotti e sulla sua risonanza nel presente. La storiografia e i media attuali possano distorcere la comprensione del passato, specialmente in relazione a figure politiche e ideologie. Francesco Agnoli chiarisce come la figura di Matteotti sia stata strumentalizzata post-mortem dalla sinistra, in particolare dai comunisti, che in vita lo consideravano un avversario. La narrazione poi si sposta sulla situazione politica del primo Novecento, evidenziando la debolezza dello Stato liberale e il ruolo sia dei socialisti che dei fascisti nel suo indebolimento. Infine, si analizza l'omicidio di Matteotti come spartiacque che spinse Mussolini verso la dittatura, e si conclude con una riflessione sulla percezione odierna del "fascismo", spesso usata per demonizzare gli avversari politici.
Storie dell'Arte: fatti misfatti crimini e misteri della Storia dell'Arte. L'artcrime podcast di Mosè Previti per Artribune“Rivera Cancellato” è la prima puntata del podcast Storie dell'Arte, tratta clamoroso caso di censura che travolse Diego Rivera, il più celebre muralista del Novecento.Storie dell'Arte è un artcrime podcast basato su fonti, documenti, cronache e indagini. Ogni episodio è il frutto di un lavoro di ricerca che intreccia, fonti d'archivio, articoli, atti giudiziari, interviste e testimonianze dirette raccontate con ritmo e ironia. La serie è accompagnata da una colonna sonora originale, realizzata attraverso la rivisitazione al sintetizzatore di un vasto repertorio di grandi composizioni classiche e brani inediti.Mosè Previti (1983) è storico dell'arte, autore e docente. Dopo una lunga esperienza tra musei, curatela, consulenze peritali e attività artistica, ha scelto di usare la voce, il racconto e la musica per dare nuova forma alla sua ricerca.
Giorgia Antonelli"Tutto il mondo è cosa mia"Rossana RossandaElecta Editorewww.electa.itFelicità e libertà, tutti o nessuno, corpo e politica sono le sponde tra cui si muovono queste pagine dedicate a Rossana Rossanda (1924-2020), una ragazza che ha vissuto molte vite in una donna sola: partigiana, critica d'arte, traduttrice, deputata, scrittrice, direttrice editoriale e fondatrice del “Manifesto”. Dalla Resistenza alla crisi del PCI, dalle BR al femminismo, il ritratto di un'esistenza guidata dal dubbio e incapace di tacere davanti alle ingiustizie. Radicale e sempre in corsa.Il volume fa parte della collana OILÀ, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama ‘creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
“A 16 anni, nel 1814, se ne va. Fra mille incognite. Pressoché a piedi, raggiunge Bilbao, in Spagna. Perché proprio in quella città? Come ci si arriva senza saper nulla del mondo? Quanto tempo ci si impiega? È inevitabile fermarsi ogni tanto, cammin facendo, a svolgere qualche lavoretto in cambio di pochi spiccioli, un alloggio o un pasto caldo”. Pietro Rodolfo Fanconi lascia giovanissimo la Valposchiavo in cerca di fortuna lontano da casa. Fa la gavetta come tutti, poi si afferma come caffettiere in Spagna e aiuta a creare una vasta rete di Café Suizo in tutta la Spagna insieme alla famiglia Matossi.Come lui, tanti altri sono partiti tra la fine del Settecento e l'inizio del Novecento. Moltissimi hanno in comune la scelta del mestiere di pasticciere o caffettiere. C'è chi è rimasto all'estero e chi è tornato in patria, portando con sé competenze, nuove idee e soldi da investire e aiutando a cambiare la società e il volto del paese.Questa forma di emigrazione è un capitolo importante della storia della Valposchiavo ed è comune ad altre regioni dell'arco alpino, come testimonia l'iniziativa della Nova Fundaziun Origen, che ad un pasticciere emigrato da Mulegns ha dedicato la Torre Bianca, ed. L'associazione iSTORIA dedica a questo fenomeno che ha completamente cambiato il volto di Poschiavo fenomeno il libro fotografico “E sem partì - Storie di emigrazione”. Il volume racchiude le vicende di 20 famiglie di pasticcieri e caffettieri raccontate in immagini e con brevi testi in italiano, tedesco e inglese, a beneficio anche dei discendenti degli emigrati rimasti nei paesi d'adozione ma ancora legati alle loro origini.
Il Mendrisiotto e tre parole per descriverlo: il verde, la bellezza e la luce. Sono gli spunti di partenza dell'ultimo libro In cerca della luce, Storie di artisti venuti in Ticino, Edizioni Casagrande, freschissimo di stampa, del poeta e scrittore Aberto Nessi che, alla vigilia del suo 85esimo compleanno, ci regala una raccolta di ritratti di artisti arrivati in Ticino in cerca di luce e di un'arte nuova. Nove racconti che possono essere letti come nove tentativi di avvicinamento al mistero della creazione. Nessi ha sempre amato la pittura in particolare quella legata ai suoi luoghi di vita. E questo libro nasce proprio da questo legame biografico e affettivo. In questa cornice si trovano soprattutto dei personaggi umili, defilati o ai margini che l'autore scruta e descrive sempre da una posizione discosta. L'empatia verso questi artisti spesso sofferenti e con vite tormentate evidenziano quella sensibilità e quell'attenzione di Nessi per le sfumature d'ombra che fanno, nella sua prosa e nelle sue poesie, da contraltare alle luci: lo scrittore si immedesima nei personaggi che continuano a vivere nelle loro opere e gli succede spesso di partire con la mente insieme a loro. All'inizio del Novecento, un corteo di artisti arriva nel Canton Ticino. La loro venuta non è concertata: si direbbero attratti da una forza misteriosa che c'entra forse con i paesaggi e la luce. Giovani, anticonformisti, appassionati, scelgono di vivere – spesso poveramente – in piccoli paesi come Castel San Pietro, Ligornetto, Coldrerio, Montagnola, Ascona. Presto questi luoghi si ritagliano uno spazio nelle loro opere, diventando parte integrante della ricerca che li accomuna: quella di un'arte nuova. Nei racconti che compongono In cerca della luce, Alberto Nessi narra queste vite d'artisti. Ci sono le gesta dei sodali Albert Müller, Hermann Scherer e Paul Camenisch, che in Ticino fondano il Gruppo Rot-Blau; c'è l'ombroso «Johannes» Robert Schürch, che vive con la madre in una baracca isolata nei boschi; c'è l'esule russa Marianne Werefkin, con la sua mistica arte del colore; c'è «l'uomo dagli occhiali neri», Guido Gonzato; c'è Jean Corty, che nonostante gli internamenti in manicomio non smette di dipingere; c'è Hermann Hesse, dedito tanto alla scrittura quanto alla pittura ad acquarello; e ci sono tanti altri uomini e donne venuti a Sud in cerca della luce del Ticino. Dietro le loro storie pulsa una domanda: cosa significa essere artisti? E in effetti questi racconti possono essere letti anche così: come nove tentativi di avvicinarsi al mistero della creazione e alla faccia luminosa del mondo. Sono ospiti: Alberto Nessi, scrittore e poeta e Barbara Paltenghi Malacrida, direttrice del Museo d'Arte di Mendrisio.
Claudio Caprara"Fischiava il vento"Una storia sentimentale del comunismo italianoBompiani Editorewww.bompiani.itPassaggi Festival, FanoMer 25 Giugno 2025 – Orario: 18:15 - 19:15 – Luogo: Fano – Piazza MarcoliniCLAUDIO CAPRARA, “Fischiava il vento. Una storia sentimentale del comunismo italiano” (Bompiani, 2025)Conversa con Marino Sinibaldi (Saggista), Nando dalla Chiesa (Sociologo, Presidente Com. Scientifico Passaggi)“Senza un istante di sosta per guardare dentro di sé, tutta presa dal combattimento senza nulla di personale”: così nell'estate del 1946 Palmiro Togliatti descrive la propria vita a Nilde Iotti, il cui amore gli ha restituito il desiderio di tenere qualcosa per sé, salvandolo dalla dedizione assoluta al partito. Quella di Togliatti e Iotti è solo una delle tante vicende di una straordinaria storia collettiva che ha segnato il nostro Novecento: quella del Pci e dei suoi militanti. Il comunismo italiano è stato un'esperienza unica, capace di interpretare gli aspetti più autentici e carichi di speranza rivoluzionaria della sua ideologia fondativa senza doverne sperimentare le tragiche degenerazioni. Una causa a cui una moltitudine di donne e uomini si è votata con passione assoluta. Dalle origini, quando socialismo, comunismo e fascismo per un fatale istante si sfiorano, alle figure più e meno note di Antonio Gramsci e Anselmo e Andrea Marabini, Nicola Bombacci e Veraldo Vespignani; dal biennio rosso del 1919-20 e la nascita del Partito comunista d'Italia nel 1921 fino alla morte di Berlinguer nel 1984. E ancora: la scuola delle Frattocchie e le feste dell'Unità, gli amori e i tradimenti, la propaganda e i funerali. Claudio Caprara – nato in una sezione di partito nella rossa Imola – evoca in queste pagine i luoghi, i miti, i riti che hanno reso quella del comunismo italiano una stagione irripetibile e ci regala un viaggio per istantanee nella storia di un partito che ha lasciato un'impronta profonda nella vita del nostro paese.Claudio Caprara è nato il 21 gennaio (la stessa data della fondazione del PCI) quarant'anni prima del 2000, in una sezione del Partito comunista italiano. Ha lavorato per la FGCI (Federazione giovanile comunista italiana) a livello locale, regionale e nazionale. Ha diretto un settimanale a Imola e ne ha fondato un altro a Faenza. Ha collaborato con Massimo D'Alema in via delle Botteghe Oscure e a Palazzo Chigi. In seguito si è occupato del primo motore di ricerca italiano, poi di televisione. Ama fare fotografie. Dal 2004 è membro del cda di Cinemovel Foundation, un'organizzazione che porta il cinema nelle zone dove non c'è più o dove non è mai arrivato. Nel 2009 ha lavorato con Luca Sofri alla costituzione della società Il Post srl e, dal 2010, ne è consigliere di amministrazione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maurizio Giordano"Il raccoglitore di nocciole"Dalle Langhe piemontesi alla Riviera ligure di PonenteFusta Editorewww.fustaeditore.itDalle Langhe piemontesi alla Riviera ligure, il racconto di un adolescente come tanti, alla ricerca di un luogo in cui finalmente sentirsi accettato. La sua ricerca lo porterà lontano da casa, a districarsi tra piccole storie e la grande storia, quella dell'industrializzazione del Nord Italia e della nascita del mito della Riviera ligure, e della Grande guerra poi. Una vita che rincorre i primi amori, lavori e incontri straordinari, nel mondo in fermento dell'Italia agli inizi del Novecento, che sembra spalancare le porte ai giovani, per poi richiuderle all'improvviso.È il 1906 e nell'Alta Langa gli adolescenti come Deto raccolgono le nocciole nelle proprietà del conte Alberici-Bodét. Ma se agli altri raccoglitori quella vita basta, a Deto no, e rincorre le grandi passioni e le grandi storie attraverso la letteratura. Innamoratosi della giovane Adele, Deto si trova coinvolto suo malgrado in una competizione con il violento e arrogante Milo, dalla quale esce sconfitto, vittima di un crudele inganno. Da allora la sua vita cambia. Lascia le amate colline piemontesi per raggiungere Oneglia, nello stesso giorno della scomparsa del celebre scrittore Edmondo De Amicis, anch'egli originario della città ligure. Ma Deto, appena trasferitosi a Oneglia, fatica a farsi accettare. Nella nuova pensione fa la conoscenza di un coinquilino singolare: Benito Mussolini, professore di francese dall'indole fiera e anticlericale, uomo povero eppure carismatico, che dirige il foglio socialista locale La Lima. L'atmosfera cittadina, tra pettegolezzi e aspirazioni politiche, solletica l'animo di Deto. Parallelamente, l'Italia sta attraversando uno slancio industriale: a Oneglia fioriscono fonderie, pastifici e attività legate all'olio d'oliva. In questo fermento, Deto conosce l'esuberante liceale Erica, che gli regala l'ebbrezza di un amore giovanile intenso e sincero. Ma i casi della vita spesso sono comici, a volte sono spietati. Quella di Deto è una storia che si incrocia con la grande storia degli inizi del Novecento, un romanzo di formazione che è pretesto per conoscere il Piemonte e la Liguria di un tempo, riscoprire la voglia di vivere di chi ha ancora tutti gli anni davanti, e uscirne troncati.Maurizio GiordanoNato a Imperia nel 1960, libero professionista, scrittore per diletto. Ha esordito con la pubblicazione di due fascicoli a uso didattico divulgativo di carattere tecnico a supporto degli istituti tecnici e professionali. Successivamente ha affrontato la scrittura di tre libri dedicati alla storia, alle testimonianze e alle antiche cronache della città di Imperia, pubblicati con il Centro Editoriale Imperiese: Le chiavi di volta, 2015, Le Ville d'epoca di Porto Maurizio e Oneglia, 2016 e La Città che faceva sognare, 2017. Nel 2019, con Biblion edizioni, debutta con un romanzo storico: Antoon e Paolina. La storia proibita vissuta in Liguria dal pittore fiammingo Van Dyck.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Con Alessandra Brambilla, storica dell'arte e collaboratrice scientifica della Pinacoteca Giovanni Zuest di Rancate, andiamo alla riscoperta dell'artista Angelo Giorgetti (1899-1960) di cui potete ammirare le sue opere nella mostra (“Dalla Parigi degli “Anni folli” al Ticino del Dopoguerra”) in corso in questi mesi proprio nelle sale del museo. Angelo Giorgetti (1899-1960), artista raffinato e affascinante testimone del proprio tempo, è nato a Milano da famiglia ticinese ed è vissuto fra Parigi, Lugano e Milano, attraversando le correnti artistiche del Novecento con uno stile figurativo che spazia dal ritratto al paesaggio, dalla scultura all'arte sacra.
Quante difficoltà per la povera reginotta. Ma una lucertola, una vecchia maga e un capretta la aiuteranno a sconfiggere pregiudizi e pericoli.Fiaba di Luigi Capuana. Adattamento e Lettura di Valter Carignano. ➡️ VUOI SOSTENERCI? BASTANO DUE EURO! Puoi fare una donazione da 2 euro in su sulla piattafroma sicura PayPal, nessun abbonamento e nessun ricarico successivo. DONA QUI https://paypal.me/valtercarignano?country.x=IT&locale.x=it_IT ➤➤ Nello SHOP DI FAVOLANDIA le migliori edizioni dei libri di favole e fiabe e molto altro. FAVOLANDIA è stato selezionato come Amazon Influencer e riceverà royalties sugli acquisti idonei, senza nessun tipo di aumento di prezzo per lvoi che acquistate. https://www.amazon.it/shop/favolandia-favolefiabestorietradizionali Luigi Capuana fu un importante letterato, intellettuale e scrittore a cavallo fra Otto e Novecento. La sua raccolta di fiabe riprende temi tradizionali del sud Italia ed è caratterizzata da una grande inventiva e fantasia. Qualche volta, la coniugazione dei verbi e i termini usati risultano strani o poco comprensibili per i tempi moderni. Ho quindi adattato lievemente il testo quando necessario, senza in alcun modo alterare il senso o il ritmo.Storie tradizionali, favole e fiabe, leggende popolari. Progetto Favolandia https://loperarinata.com/favolandia-favole-e-fiabe/ ©Tutte le fiabe, favole, storie e tutti i contenuti di questo canale sono registrate, depositate e protetti dal diritto d'autore in tutti i Paesi. #favolandiapodcast #favole #fiabe #fiabeitaliane #fiabeclassiche #luigicapuana #letteratura #letteraturaitaliana #fairytales #fiabetradizionali #audiolibri
In questo episodio speciale di Spazio d'Arte, l'autore Stefano Terraglia svela il percorso creativo dietro il suo primo romanzo, "L'ultimo fiore". Il video esplora come l'ispirazione sia scaturita da una preziosa collezione di antiche fotografie di famiglia risalenti ai primi del Novecento e dalla toccante vicenda del suo bisnonno Pasquino, un evento che ha rappresentato la scintilla per avviare la narrazione. Viene dettagliatamente presentato l'intenso lavoro di ricerca storica e documentale necessario per ricostruire gli eventi e dare solidità alla struttura del romanzo. L'autore descrive le approfondite indagini condotte per verificare la dinamica della scomparsa del bisnonno, consultando un articolo storico de "La Nazione" del 1920, visitando cimiteri e richiedendo accesso agli archivi storici. Un aspetto fondamentale del processo ha incluso la consultazione di giornali dell'epoca tramite microfilm presso la biblioteca nazionale. L'importanza di uno studio meticoloso del contesto storico del "Biennio Rosso" (1919-1920) è evidenziata per garantire l'accuratezza della rappresentazione, con particolare attenzione anche a dettagli come le forme di saluto in uso a Firenze in quel periodo o la toponomastica delle vie cittadine. La storia personale e la fantasia si intrecciano con i racconti tramandati in famiglia e gli aneddoti raccolti, tra cui una lunga conversazione registrata con la zia Iolanda, preziosa custode delle memorie familiari. Si scopre così come un romanzo di 230 pagine, "L'ultimo fiore", sia il frutto di un'intuizione iniziale, dell'immaginazione e di un rigoroso e meticoloso lavoro di documentazione e verifica storica, un processo che ha già emozionato i primi lettori.Clicca qui per acquistare il libro su Amazon
Caratteristiche dell'educazione nei regimi totalitari, le società di massa del Novecento accomunate dall'assenza di pluralismo politico, repressione del dissenso e ruolo importante della propaganda.
Pedagogia del Novecento e modelli pedagogici: teorie, autori, scuole e correnti di pensiero. Principi fondamentali del pensiero pedagogico.
Ricky Peterson; Bob Mintzer; WDR Big Band – Do for Love – 6:16 Novecento; Danny Gottlieb; Dave Libman; John Tropea; Marco Fadda – Living so Fast – 5:42 Fourplay – Between the Sheets (feat. Chaka Khan & Nathan East) – Edit – 3:55 Cynthia Thijs Coenraad; Snarky Puppy Hornsection – I Want You To Know […]
Paolo Bertinetti"Frederick Forsyth: una vita da outsider"Ha venduto 70 milioni di libri. Tra i suoi bestseller «Il giorno dello sciacallo», «I mastini della guerra», «Dossier Odessa», «Il pugno di Dio» e «Il quarto protocollo»È morto a 86 anni lo scrittore britannico Frederick Forsyth, autore del 'Giorno dello Sciacallo' e di numerosi altri romanzi bestseller tradotti in tutto il mondo, alcuni dei quali divenuti anche successi cinematografici. Secondo quanto riportato dalla BBC, a render nota la notizia è stato il suo agente, Jonathan Lloyd, in una nota: "Piangiamo la scomparsa di uno dei più grandi scrittori di thriller del mondo". Fosyth si sarebbe spento lo scorso lunedì, 9 giugno, dopo un breve malattia. Diventato a 19 anni uno dei più giovani piloti della Royal Air Force è rimasto all'interno del mondo militare dal 1956-58.Come giornalista ha lavorato per la Eastern Daily Press (Norwich) e King's Lynn (Norfolk) dal 1958 al 1961, diventando poi reporter per la Reuters (Londra, Parigi e Berlino Est) negli anni 1961-65 e per la BBC (Radio e Televisione) a Londra tra il 1965 e il 1967, passando in un secondo tempo al ruolo di assistant diplomatic correspondent, sempre per la BBC nel biennio 1967-68.È stato anche giornalista freelance in Biafra e Nigeria (1968-70) e presentatore televisivo (Soldiers series, 1985 e Frederick Forsyth Presents series, 1989-90).Vive in Gran Bretagna dove si dedica al suo lavoro di scrittore a tempo pieno.Con i suoi romanzi ha vinto il prestigioso premio Mystery Writers of America Edgar Allan Poe nel 1971 (Il giorno dello sciacallo) e nel 1983.Da molti suoi romanzi sono stati tratti film di successo.Tra i titoli più famosi: Dossier Odessa (The Odessa File 1972), Il quarto protocollo (The fourth protocol 1984), Il negoziatore (The negotiator, 1989). Nel 2019 esce per Mondadori un suo nuovo romanzo: La volpe.Paolo Bertinetti (Torino 1944), professore ordinario di Letteratura inglese, studioso del teatro inglese, della narrativa inglese del Novecento e delle nuove letterature in inglese è autore tra l'altro di Il teatro inglese del Novecento (Einaudi, Torino 1992 e 2003), Storia del teatro inglese della Restaurazione all'Ottocento (Einaudi, Torino 1997 e 2006), Invito alla lettura di Samuel Beckett (Milano 1984) e Dall'India (Milano 1995). Ha curato l'edizione del Teatro completo di S. Beckett (Einaudi, Torino 1995), quella dei Romanzi di G. Greene (Milano 2000), la Storia della letteratura inglese (Einaudi, Torino 2000), English Literature. A Short History (Einaudi, Torino 2010) e Il teatro inglese. Storia e capolavori (Einaudi, Torino 2013).Sempre per Einaudi ha tradotto l'Amleto e La tempesta di Shakespeare.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giuliana Salvi"Clementina"Einaudi Editorewww.einaudi.itLa città dei lettoriFirenze, Villa BardiDomenica 8 giugno 2025, ore 14:00Giuliana Salvi "Clementina" con Alessandro Sapuppohttps://www.lacittadeilettori.it/Mentre la Storia impazza fuori dalla finestra, Clementina, giovane vedova con tre figli, deve reinventarsi il mondo. Sedere alla scrivania che è stata di suo padre e far quadrare i conti, per non deludere né i vivi né i morti. E cosí, utopista e femminista per istinto, Clementina mette su, tra le mura di casa sua, una scuola improvvisata e diversa da tutte le altre, cambiando il destino di decine di ragazzini e ragazzine in una Lecce che, nella prima metà del Novecento, sembra alla periferia di tutto. Ispirato alla storia vera della bisnonna dell'autrice, Clementina è un romanzo che non si dimentica, grazie alla forza di un personaggio estremamente contemporaneo: una donna «tutta gesti», viva, carismatica, inquieta, sempre in cerca di qualcosa, pronta a superare i confini della memoria famigliare e ad abitare la nostra.È il 1916, la Grande Guerra infuria e Clementina ha una sua personale battaglia da combattere. Suo marito Cesare, prima di morire, le ha fatto promettere che dovrà garantire ai loro figli la possibilità di realizzarsi, come avrebbe fatto lui. Cosí Clementina lascia Roma con Filippo, Emira e Francesco, e torna a vivere a Lecce nella casa di famiglia insieme alle due sorelle, Maria e Anna, cucite strette l'una all'altra da una complicità assoluta. È Germain, professore francese pacato e visionario, a suggerirle la strada per mantenere la sua promessa: se è stata lei a curare l'istruzione di Filippo, perché non aiutare nello studio anche altri ragazzini? E non come atto di carità, ma per lavoro? Quando, vincendo le proprie resistenze e quelle del suo tempo, Clementina decide di accettare i primi allievi, non immagina che insegnerà per piú di vent'anni e fonderà nella sua casa una vera e propria scuola. Soprattutto non immagina che nel tentativo di aiutare i propri figli a realizzarsi, finirà per realizzare sé stessa. Molto tempo prima, Clementina era una ragazza che scriveva racconti, un'adolescente che voleva leggere e studiare e che secondo il padre «sarebbe stata un maschio perfetto», e poi una giovane moglie di poche parole e molti pensieri, capace di conquistarsi nella casa matrimoniale una stanza tutta per sé. Ma gli anni di Roma sono stati anche gli anni del grande dolore. Solo mettendo a punto il suo metodo d'insegnamento, empirico e tutt'altro che convenzionale, Clementina ritroverà quella parte di sé che aveva perso. Intanto la Storia del primo Novecento – il fascismo, la guerra – le arriva addosso, a volte con violenza, piú spesso come un rumore di fondo. Mentre lei continua a fare la sua piccola, domesticissima, rivoluzione.Giuliana Salvi (1988) è nata e vive a Roma. Dopo un passato come redattrice televisiva ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Clementina (Einaudi 2025) è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Marosella Di Francia, Daniela Mastrocinque"Cuore di corallo"Giunti Editorewww.giunti.itLa città dei lettoriFirenze, Villa BardiniSabato 7 giugno 2025, ore 16:30Marosella Di Francia, Daniela Mastrocinque"Cuore di corallo"con Raffaele Palumbohttps://www.lacittadeilettori.it/Napoli, settembre 1943. Nel tumulto delle Quattro giornate, in una città devastata dalla guerra, Elena Manfredi viene caricata dai te- deschi su una camionetta e sparisce sotto gli occhi attoniti del marito Alfredo, che non riesce a fermare i soldati. Di quella moglie dolce, sensibile e malinconica ora non gli resta che il ricordo, oltre al dovere di allevare le loro bambine: Annaluna e Maria Sole, di soli pochi mesi. In provvidenziale aiuto viene nonna Angela, che porta con sé le gemelle a Torre del Greco per prendersene cura. Sebbene sconvolta dalla perdita di Elena, Angela resta la donna determinata di sempre: manda avanti con fierezza la sua impresa di lavorazione del corallo, offre impiego alle donne del paese, non dipende da nessuno. Conosce il valore del sacrificio e del coraggio, e insegna alle nipoti a guardare sempre avanti. Loro, diversissime per carattere ma legate da un sentimento indissolubile, crescono nell'ombra di una madre mai conosciuta eppure non dimenticata. È il 2 luglio del 1963, la guerra è ormai un ricordo. Napoli è in fermento per un evento epocale: John Fitzgerald Kennedy è in visita alla città. Maria Sole e Annaluna si uniscono alla folla festante, senza sapere che proprio quel giorno la loro vita è destinata a cambiare per sempre. Perché, in modo del tutto imprevedibile, scoprono che la storia di Elena è molto diversa da come l'hanno sempre sentita raccontare... Il peso di un segreto, il senso di un destino, la forza inesauribile dei legami: tre generazioni di donne attraversano il Novecento nella nuova, emozionante saga familiare di Maro- sella Di Francia e Daniela Mastrocinque.Marosella Di Francia, Daniela MastrocinqueNapoletane, hanno entrambe insegnato italiano e storia nella scuola secondaria di II grado. Insieme hanno scritto la sceneggiatura Gli amanti di Parigi (Esa, 2013), e i romanzi Amiche di penna. Il romanzo epistolare di Anna Karénina ed Emma Bovary (Mondadori, 2016) e La donna che visse nelle città di mare (Giunti, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Eloisa Morra"Accendo la mia luce e divento me stessa"Florine StettheimerElecta Editorewww.electa.itTre sorelle, un palazzo, tanti amici, un lifestyle leggendario, molti quadri e una performance. Questo libro viaggia nell'essenza della New York della Jazz Age attraverso la vita di Florine Stettheimer (1871-1944). Artista con una storia fatta di opposti, tra America ed Europa, ricerca dell'affermazione e difficoltà a fare del suo talento un lavoro, che beffò i pregiudizi dell'epoca su genere, sesso, e classe sociale. “Era perfettamente coerente con ogni sua incoerenza”, così disse di lei Georgia O'Keeffe. Come darle torto?Il volume fa parte della collana OILÀ, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama ‘creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli.Eloisa Morra è critica letteraria, curatrice, professoressa di letteratura italiana all'Università di Toronto. Ha scritto Un allegro fischiettare nelle tenebre. Ritratto di Toti Scialoja (Quodlibet, 2014), Poetiche della visibilità (Carocci, in pubblicazione) e ha in preparazione un saggio su Carlo Emilio Gadda e la visualità. Oltre a Scialoja A-Z, ha curato i volumi Prisma Celati (Mimesis 2023), Toti Scialoja e i linguaggi dell'arte (Carocci, 2019), Building the Canon Through the Classics (Brill, 2019). Scrive per il Domenicale del Sole 24ore e Il Manifesto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Covotta"Politica e pensiero"Storie e personaggi dei partiti del NovecentoMarcianum Presswww.marcianumpress.itUn saggio che ripercorre la storia del pensiero politico italiano dagli inizi del Novecento fino al 1978, anno emblematico con la morte tragica di Moro, l'elezione di Pertini al Quirinale e la particolarità dei tre “Papi”: Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Il libro è una sorta di viaggio nelle culture politiche italiane (cattolica, comunista, socialista e della destra) attraverso un ritratto dei suoi principali protagonisti.C'è, inoltre, un approfondimento sui giornali di partito: «Il Popolo» per la Democrazia Cristiana, «l'Unità» per il Partito comunista, l'«Avanti!» per il Partito socialista e sulla storia delle loro sedi. La narrazione di una politica diversa da quella attuale, più inclusiva, con “tessitori” capaci di ricomporre i tanti frammenti sparsi della società. Cattolici, comunisti, socialisti e laici che, dopo aver combattuto nella Resistenza, insieme scrivono la Costituzione. Nasce così quell'idea alta della politica come risoluzione di problemi e mediazione tra interessi diversi.Prefazione di Marco FolliniAndrea Covottagiornalista, responsabile della Struttura RAI Quirinale. Autore di pubblicazioni: I Cattolici e l'Ulivo (2005), I costruttori di equilibri politici (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Polonia, il sovranista Nawrocki vince le elezioni presidenziali Maurizio Landini, dal sindacato al parlamento? Il Fernet-Branca festeggia 180 anni di storia Milano celebra l'arte di Felice Casorati Luigi Spazzapan, esponente originalissimo del Novecento
L'arte del secondo Novecento: storia, protagonisti, opere e le correnti artistiche più importanti dal secondo dopoguerra al nuovo millennio.
Ilaria Bonacossa"Meriggiare pallido e assorto"Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di Seppia.Palazzo Ducale, Genova - fino al 29 giugno 2025https://palazzoducale.genova.it/mostra/2025-meriggiare-pallido-e-assorto/Mostra a cura di Ilaria Bonacossa e Paolo Verri con Michela Murialdo.Una co-produzione a cura di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Palazzo Ducale di Genova ed Electa.Realizzata grazie al contributo concesso mediante l'Avviso pubblico Strategia Fotografia promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.Catalogo: ElectaA 100 anni dalla prima pubblicazione di Ossi di seppia, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori in collaborazione con la Fondazione Palazzo Ducale di Genova organizza la mostra Meriggiare pallido e assorto. Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di Seppia. Fotografie di Iole Carollo, Anna Positano, Delfino Sisto Legnani. Ossi di seppia è uno dei testi poetici che hanno segnato l'intero Novecento non solo italiano, ridefinendo il ruolo della poesia nei confronti della realtà, nei confronti della quale, come scrive Gianfranco Contini, Montale non ha nessuna certezza.Qualcosa del genere sta accadendo oggi alle immagini, allo status stesso del vedere: se ne discuterà insieme a tre giovani talenti della fotografia italiana – Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani – che, prendendo spunto dal capolavoro montaliano, realizzeranno 99 scatti originali che verranno offerti al pubblico di Palazzo Ducale di Genova. Le fotografie saranno la parte principale di una mostra che includerà anche edizioni originali (messe a disposizione da Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e da Beppe Manzitti, collezionista di Edizioni Originali di Letteratura italiana del Novecento), appunti, diari, fotografie d'epoca che tracceranno il percorso poetico che dalla prima edizione degli Ossi porta al 1975, anno in cui a Montale viene attribuito il Premio Nobel per la letteratura.L'evento del Nobel avrà un concreto approfondimento grazie alla documentazione di Epoca e alle foto originali di Domenico Porzio che accompagnò alla proclamazione il poeta genovese.In occasione della mostra si svolgerà un “public program” molto intenso, condiviso con l'Università di Genova e con il Comune di Genova, che avvieranno nell'occasione un percorso di visita en plein air dei luoghi montaliani.La mostra sarà a ingresso gratuito ed è realizzata grazie al contributo concesso mediante l'Avviso pubblico Strategia Fotografia promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. ll catalogo sarà a cura di Electa.Iole Carollo (1977) è una fotografa e ricercatrice indipendente con una formazione in archeologia, con una laurea in Conservazione dei Beni Culturali e una specializzazione in Archeologia Minoica e Micenea. La sua pratica fotografica esplora l'incontro tra antico e contemporaneo, con un'attenzione particolare alla rappresentazione della storia umana attraverso l'arte e l'archeologia. Collabora con istituzioni pubbliche e private e con artisti contemporanei, realizzando campagne fotografiche, cataloghi d'arte e pubblicazioni scientifiche nel campo archeologico e artistico. I suoi interessi abbracciano l'esoeditoria, i processi comunitari e la forma archivio. Nel 2021 è stata selezionata dall'ICCD per documentare il patrimonio culturale del Sud Italia nel progetto PON Itinerari Digitali. È stata anche invitata come fotografa/artista nel 2022 per il progetto europeo FitForThem, all'interno del Workshop CreaLab organizzato dalle università di Valencia, Palermo e Opole, dove ha condiviso la propria riflessione sulla migrazione. Le sue fotografie sono state pubblicate in riviste come Il Venerdì de La Repubblica, Il Giornale dell'Arte, Il Corriere della Sera, Artribune, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa e sono presenti in collezioni private e istituzionali, tra cui il Polo Regionale di Palermo per i Parchi e i Musei Archeologici, Museo Antonino Salinas. Co-fondatrice di Église, associazione culturale che promuove la cultura visiva, è inoltre parte del festival Zines Palermo dal 2019.Anna Positano è una fotografa e ricercatrice indipendente con una formazione in architettura. Il suo lavoro si concentra sui paesaggi alterati dall'uomo da una prospettiva materialista ed esplora l'anti-capitalismo, le teorie postcoloniali e l'ecologia. Oltre alla sua attività di ricerca, lavora su commissione per architetti, riviste e istituzioni. È socia fondatrice dello Studio Campo.Delfino Sisto Legnani, dopo essersi laureato in Architettura, ha iniziato a lavorare come fotografo freelance per le più importanti riviste e giornali indipendenti e istituzionali. Grazie al suo originale punto di vista e ad un approccio progettuale all'obiettivo fotografico, con i suoi colleghi di DSL Studio sono diventanti un punto di riferimento internazionale per la fotografia di architettura e design. In alternanza tra reportage, fotografia di architettura e still life, i suoi progetti personali sono stati premiati ed esposti in musei e istituzioni come la Biennale di Venezia, the Victoria & Albert Museum in London, Triennale di Milano, Chicago Architecture Biennale, Manifesta 12, MAXXI, nonché in numerose gallerie e mostre"Meriggiare pallido e assorto"Electa www.electa.itIl volume Electa accompagna la mostra Meriggiare pallido e assorto. Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di seppia (13 maggio - 29 giugno 2025) organizzata da Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ed Electa, promossa da Regione Liguria e Comune di Genova. Il progetto è sostenuto da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura in occasione del centenario della raccolta di Eugenio Montale. A partire dalle sue poesie, tre fotografi hanno accettato la sfida di ‘dialogare' con il poeta ligure, puntando l'obiettivo sui suoi luoghi, reali e lirici. Come anche Ugo Mulas fece quando nell'estate 1962 realizzò una serie di scatti di paesaggio, confrontandosi con Ossi di Seppia.Iole Carollo, Anna Positano, Delfino Sisto Legnani hanno dato una rilettura visiva delle poesie di Montale con tre proposte divergenti per linguaggi, approcci e sensibilità che ha determinato una meditazione fotografica che si muove tra fedeltà e interpretazione, attualità e memoria, paesaggi reali e interiori. Il libro e la mostra puntano così ad approfondire il rapporto tra poesia e immagine, parola e visione; a riflettere sull'ispirazione reciproca delle due ‘arti' e al contempo sulla loro autonomia sollevando questioni radicate ma attuali attorno concetti di ‘descrizione, ‘interpretazione', ‘illustrazione' nel confronto tra verbale e visivo.I saggi critici in catalogo di Marcello Ciccuto e Elio Grazioli delineano inoltre lo sguardo montaliano, col suo rapporto problematico con la fotografia ma anche le risonanze tra poesia e paesaggio: se da un lato Montale diffidava della fotografia intesa come mera riproduzione, dall'altro i suoi componimenti sono attraversati da immagini potenti, sintetiche, essenziali; un'estetica che oggi trova nuovi interlocutori nello sguardo dei tre fotografi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Billy Cobham; Deodato; Novecento – Summer – 6:25 Wolfgang Haffner; Dominic Miller – Faro – 5:34 Ella Fitzgerald; Ernie Heckscher Big Band; Tommy Flanagan – Sunshine of Your Love – 3:17 Takuya Kuroda – It’s Okay – 6:05 Rachelle Ferrell; Will Downing – Nothing Has Ever Felt Like This – 6:25 Nnenna Freelon – Button […]
La serie tv argentina L'Eternauta, tratta da un fumetto di culto, riesce a essere fantascienza e sottile riflessione sulla situazione politica del paese sudamericano. Gaza sound man dei registi palestinesi Hosam Abu Dan e Awad Joumaa segue l'evoluzione del suono di Gaza, dalla pace alla distruzione portata dalla guerra. Typologien, alla fondazione Prada di Milano, è una mostra dedicata alla fotografia tedesca del Novecento. Lo scrittore norvegese Jan Grue, con il suo libro La mia vita come la vostra (Iperborea), ci invita a guardare alla disabilità da una diversa angolazione.CONGabriele Niola, giornalista e critico cinematograficoCatherine Cornet, arabista che collabora con InternazionaleVincenzo Latronico, scrittoreValentina Pigmei, giornalista che collabora con InternazionaleSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità . Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Carlo Madaghiele, Raffaele Scogna, Jonathan Zenti e Giacomo Zorzi.Direzione creativa di Jonathan Zenti.L'Eternauta: https://www.youtube.com/watch?v=ykLTd5aTa88Gaza sound man: https://www.youtube.com/watch?v=2iQhXJLifE8Typologien: https://www.fondazioneprada.org/project/typologien/La mia vita come la vostra: https://youtu.be/nmiBAj16Dr0
Vita e opere di Tina Modotti, fotografa e rivoluzionaria del Novecento. La storia, la politica, l'amicizia con Frida Kahlo e lo stile prospettico.
Le Corbusier: biografia e opere di uno degli architetti più famosi del Novecento con approfondimento su villa Savoye e sulle sue teorie riguardo l'architettura.
Cos'è, analisi e commento del Manifesto del futurismo di Tommaso Marinetti, pubblicato nel 1909.
Alessandra Avagliano"elsa avant elsa"Elsa Schiaparelli. Roma, New York, ParigiGallerie Nazionali Barberini CorsiniElectawww.electa.it"Elsa avant Elsa" a cura di Francesco Pastore, Alessandra AvaglianoE' un libro-mondo, ideato dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica insieme all'Accademia dei Lincei e alla Maison Schiaparelli, in cui per la prima volta è ricostruito l'ambiente di formazione e di successiva ispirazione della rivoluzionaria creatrice di arte e di moda Elsa Schiaparelli: la Roma classica, i suoi monumenti, i suoi giardini, la biblioteca “di casa” a Palazzo Corsini. Per la prima volta vengono così rintracciati e restituiti al lettore echi e rimandi antichi, vere e proprie citazioni della Roma classica e rinascimentale nella sua produzione di stilista, che si mescoleranno e in parte mitigheranno l'esuberanza e la vitalità del surrealismo. In una parola, il libro disegna la sua costellazione formativa: in copertina è raffigurata l'Orsa Maggiore che l'amato zio Giovanni, celebre astronomo, sosteneva fosse disegnata nei suoi nei del viso e che divenne una immagine talismano per Elsa. Inoltre, nelle pagine spicca il contrappunto cromatico del colore rosa, il “marchio di fabbrica” della sua produzione artistica.La prima sezione del volume analizza l'ambiente familiare e culturale della prima giovinezza di Elsa, nella Roma nei primi del Novecento. Le persone e i libri che la circondano nutrono la sua attrazione per i mondi lontani, in particolare per l'Oriente, suggestioni continue che riemergeranno nei suoi processi creativi.La seconda sezione, dedicata a New York, rappresenta il capitolo successivo del viaggio della stilista e segna il passaggio dalla tradizione europea alla modernità e al dinamismo americano. L'intreccio tra avanguardia e humor, il gusto per il travestimento e il radicalismo glamour di questo periodo rimarranno sempre con lei.La terza parte del libro riguarda il soggiorno a Parigi, dove Elsa raggiunge la sua consacrazione fondando la Maison Schiaparelli. Grazie anche alle collaborazioni con artisti del calibro di Salvador Dalì e Jean Cocteau, Schiaparelli trasforma la moda in un'esperienza unica e creativa, definendo un linguaggio estetico che continua a ispirare stilisti e designer.Testi di Alessandra Avagliano, Ebe Antetomaso, Flaminia Gennari Santori, Francesco Pastore e Luca Scarlini.Progetto grafico di Irene Bacchi e Leonardo Sonnoli, Studio Sonnoli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Igor Sibaldi"Come non essere stupidi"Esercizi di anticonformismoMondadori Editorehttps://www.mondadori.it/libri/come-non-essere-stupidi-igor-sibaldi/«La parola “stupido” è entrata presto nel nostro vocabolario personale, a quattro anni sapevamo già che effetto fa sentirsela dire. “Stupido!” è un segnale d'allarme. Significa: attento, stai per superare una soglia psicologica che non conviene a nessuno, e dalla quale è difficile tornare. Abbiamo imparato presto a dirlo anche di altre persone: “Lui è uno stupido”. Pronunciare questa frase dà sollievo, perché sottintende: “Se ho notato che lui è uno stupido, ci sono buone probabilità che io non lo sia”. “Ma stupido in che senso?” Non l'abbiamo mai domandato neanche noi, per timore di essere presi per stupidi. Le aree della nostra esperienza nelle quali si può essere stupidi sono dodici; io, almeno, non ne ho contate di più.Ognuno le ha tutte, e tutte contribuiscono a plasmare il nostro mondo personale: conosciamo, agiamo, pensiamo, vogliamo, ricordiamo e dimentichiamo attraverso di esse. In Come non essere stupidi spiegherò come analizzare queste dodici funzioni, produttrici di realtà e di irrealtà. Sono tanto potenti quanto fragili, facilmente si bloccano, si istupidiscono; per fortuna, a ogni loro blocco si può porre rimedio, se ci si accorge. Di capitolo in capitolo appresterò un vero e proprio check-up psicologico e anche esistenziale, e per ciascuna delle dodici funzioni indicherò metodi ricostituenti, che vanno da semplici esercizi o prove di abilità a programmi rieducativi (cosa leggere, cosa ascoltare, di cosa conversare).»Oggi tira aria di conformismo, come raramente è accaduto in Occidente negli ultimi tre secoli. In tempi di conformismo c'è parità tra quello che è permesso dire e quello che la stragrande maggioranza crede di pensare e vuole sentirsi dire. Questo libro ci allena a esserlo un po' di meno: conformisti e stupidi.Igor Sibaldi, di origine russa, è scrittore, filosofo, filologo, studioso di teologia. Ha di recente pubblicato per Mondadori l'ampio romanzo storico La Russia non esiste, prima parte di una trilogia che abbraccia tutto il Novecento. Tra i suoi titoli più noti, I Maestri invisibili, Libro degli Angeli, Il codice segreto del Vangelo. Ha tradotto Guerra e pace e altri classici russi; ha tradotto e commentato il Vangelo di Giovanni, dal greco, e buona parte della Genesi, dall'ebraico antico. Dal 1997 tiene frequenti conferenze in Italia, Svizzera e Centro America.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La società di massa nasce con l'industria e le città moderne. Scopri la società di massa, le sue caratteristiche e le tappe più importanti.
Daniela Ferrari"Flora"L'incanto dei fiori nell'arte italiana dal Novecento a oggi.Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo, ParmaMostra aperta fino al 29 giugno 2025https://www.magnanirocca.it/flora/Boldini, Segantini, Previati, Chini, Balla, Boccioni, Severini, Depero, Wildt, de Chirico, Savinio, Casorati, Donghi, Morandi, de Pisis, Carrà, Campigli, Mafai, Guttuso, Fontana, Schifano, Kounellis, Paolini e altri.I fiori, con la loro bellezza effimera e la loro carica simbolica, hanno ispirato generazioni di artisti. Con l'arrivo della primavera, la Fondazione Magnani-Rocca celebra questo soggetto eterno con una mostra unica: oltre 150 opere, dai maestri del Simbolismo all'Arte contemporanea, trasformano la Villa dei Capolavori in un giardino d'arte e poesia.La mostra Flora. L'incanto dei fiori nell'arte italiana dal Novecento a oggi è in programma dal 15 marzo al 29 giugno 2025 alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), immersa nello splendore del Parco Romantico, appena restaurato. Col suo giardino all'italiana, il giardino all'inglese, il biolago e il nuovo giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement, il Parco offre un'esperienza multisensoriale che cambia con il susseguirsi delle stagioni.Oltre 150 capolavori per un omaggio floreale all'arte italianaLa mostra presenta oltre 150 capolavori “floreali” dei più grandi maestri dell'arte italiana, da fine Ottocento fino alla contemporaneità. Le Ortensie di Segantini, Longoni e Fornara, le Dalie di Previati e Donghi, l'esplosiva Flora magica di Depero e i mazzi ipnotici di fiordalisi, papaveri e margherite di Casorati, il Gladiolo fulminato di de Pisis e i Crisantemi di de Chirico e Cremona. Accanto a queste meraviglie, le sale della Villa ospitano un percorso che attraversa Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive della contemporaneità.Parallelamente viene presentato il restauro del Parco Romantico che circonda la Villa dei Capolavori: un gioiello paesaggistico unico in Italia che si estende per dodici ettari e che comprende un giardino all'inglese, un giardino all'italiana e il nuovo giardino contemporaneo.Un patrimonio verde con centinaia di nuovi alberi, arbusti e fiori, con piante esotiche e monumentali a circondare la villa che fu dimora di Luigi Magnani. Il Parco Romantico conserva anche tre esemplari maestosi iscritti nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia: Cedrus libani, Sequoia sempervirens, Platanus hybrida, che sono stati oggetto di cure speciali. Con l'aggiunta di un biolago e l'esperienza multisensoriale del nuovo giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement, in cui i visitatori saranno avvolti da un'esplosione di colori e profumi, immersi in un paesaggio che cambia nei mesi, stagione dopo stagione. Un restauro realizzato grazie al supporto del Ministero della Cultura con i fondi PNRR. Luigi Magnani, precursore di una sensibilità ambientale sorprendentemente moderna per il suo tempo, è stato tra i fondatori di Italia Nostra, uno dei primi movimenti ambientalisti italiani, impegnato nella protezione integrale del patrimonio culturale e ambientale del Paese. Questa visione pionieristica dimostra la sua profonda attenzione per la salvaguardia della bellezza e della natura, in un periodo storico in cui la coscienza ambientalista non era ancora così affermata.Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).Mostra e Catalogo (Dario Cimorelli Editore) a cura di Daniela Ferrari e Stefano Roffi, con saggi dei curatori e di Carlo Mambriani, Elisa Martini, Sergio Risaliti, Chiara Vorrasi, oltre alle immagini di tutte le opere esposte.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ecco la lista degli appuntamenti: 1) 30 maggio - 1 giugno: èStoria di Gorizia Venerdì 30 maggio, 15:00: introduco il nuovo libro di Livio Zerbini: le vie delle città romane. Venerdì 30 maggio, 16:30: panel nuove prospettive di divulgazione storica, con Galatea Vaglio, Cristoforo Gorno, Giacomo Panozzo. Sabato 31 maggio, 12:00: Quando Venezia distrusse l'Impero romano, presentazione del libro Domenica 1 giugno, 10:30: Assedi: come farli e come subirli. Guida pratica alla poliorcetica, da Alesia a Bakhmut. Con Guido Damini (altro grande podcaster!) Domenica 1 giugno, 12:00: 1914: l'anno più importante del Novecento, con Andrea Basso (la Guerra grande) 2) Martedì 3 giugno, Bolzano: ore 16:00 - Libreria Cappelli in Corso della Libertà, 2 3) Mercoledì 4 giugno, Verona, all'Associazione La Fratellanza, un po' fuori dal centro storico, in via Don Pietro Leonardi 4, alle 18:30. Ci sarà anche Emanuele Viotti di AdMaioraVertite ottimo canale YouTube con il quale ho già collaborato 4) Giovedì 5 giugno, Firenze, alle 21:00 alla Biblioteca delle Oblate in Via dell' Oriuolo, 24 5) Venerdì 6 giugno, Genova ore 18.00 - Libreria Coop del porto antico, Calata Cattaneo, in compagnia di Lorenzo Carbone di @IncontridiStoria 6) Ancora una! ERRATA CORRIGE, l'appuntamento di Bruxelles sarà il 25 giugno e non il 18, ore 19.00 - Piola libri Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Voci d'Italia - L'Italia in giallo Una puntata dedicata alla letteratura, in cui con il professor Balboni ci parla di un genere di narrativa molto popolare e diffuso: il romanzo giallo. Nato verso la metà del XIX secolo e sviluppatosi nel Novecento, il giallo ebbe in Italia un grande successo con la collana “Giallo di Mondadori”, una vera e propria icona della storia editoriale italiana, che vanta oltre 90 anni, il cui nome si deve al caratteristico colore della copertina. Voci d'Italia il podcast per ascoltare la voce autentica degli italiani. Incontra con Marta Koral e Pierpaolo Bettoni persone da diverse città italiane, ascolta le inflessioni regionali, gli accenti e scopri le interessanti curiosità locali. Il podcast è realizzato in collaborazione con l'ANILS, l'Associazione Nazionale Insegnanti di Lingue Straniere. Il podcast è pensato per studenti di lingua italiana di tutti i livelli, come esercizio di ascolto individuale o con la guida dell'insegnante.
Gianluca Corrado"La Sapiente"Marcianum Presswww.marcianumpress.itIn un prestigioso collegio femminile di fine Novecento arriva, per frequentare l'ultimo anno di liceo classico e sostenere l'esame di maturità, Elisa de Palmère, la Sapiente, un'allieva circondata dalla fama di sapere tutto ciò che è ed è stato. Tutto, di qualsiasi ambito, di ogni tempo e lingua. Hanno così inizio disperate sfide delle compagne a verificare la presunta onniscienza della ragazza, a smascherarla in un errore o in una lacuna, ad allacciarvi un rapporto umano, ad amarla.Non si rivela affatto semplice avere a che fare con una persona come lei, i suoi misteri, la sua perfezione, dove la stessa possibilità di sapere si allucina in un labirinto dell'eccesso.Nel segno del grottesco della mente e delle passioni, un “romanzo di de-formazione” sulla difficoltà, se non l'impossibilità, di reggere l'altezza di un essere abnorme, alle prese col quale chiedere risulta più arduo che rispondere.Gianluca Corradoha pubblicato una dozzina di saggi filosofici, le raccolte di racconti In credito di sole (2022) e Strabismo perfetto e altri racconti (2023), e il giallo per ragazzi MasterShock. Una gara di cucina tra veleni e apparenze (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Roberto Alessandrini"Il santo educatore"Don Bosco nell'immaginario popolareBibliotheka Edizioniwww.bibliotheka.itTra la fine degli anni Venti e gli anni Quaranta del Novecento prende forma e si consolida l'immagine di Don Bosco che, tra le tante, diverrà iconica e sarà continuamente riproposta fino ad oggi.La beatificazione del sacerdote piemontese (1929) e la successiva canonizzazione (1934) mettono in moto un processo selettivo che privilegia una fotografia del santo scattata da Michele Schemboche, allievo di Nadar e tra i pionieri della fotografia in Italia.Il dipinto di Mario Caffaro Rore che rielabora la foto viene a sua volta fotografato per favorire un'ampia diffusione in immaginette e cartoline e ispira una serie di figurine Liebig alla metà degli anni Quaranta e, in parte, anche la monumentale biografia bestseller del santo, firmata, sempre nello stesso decennio, dal disegnatore belga Joseph Gillain, in arte Jijé.Roberto Alessandrini insegna Antropologia culturale all'Università Pontificia Salesiana di Roma e all'Istituto universitario Pratesi di Soverato (Catanzaro).Ha tradotto testi di René Girard, Anatole France e François Le Lionnais, curato l'edizione italiana della Bibbia contadina di Annamária Lammel e Ilona Nagy e pubblicato saggi sulle riviste Antigone, Orientamenti Pedagogici, Salesianum, Il confronto letterario, Lifelong, Lifewide Learning ed Educazione aperta.Tra i suoi libri recenti: Sagome inquiete. Ombre e silhouette dalle figurine al cinema (Franco Cosimo Panini, 2011), Bibbia e Arte (Claudiana-Emi, 2012) e, con Roberto Piumini, Antigone in Polesine (Scalpendi, 2025). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franco Pezzini"Morte astrale"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itGran Bretagna, 1904. L'età vittoriana è appena terminata, ma dalla fine del secolo appena chiuso è montata in tutto l'Occidente la marea dell'irrazionale, un fiorire di gruppi occultistici ed esoterici. Il più importante è il leggendario Ordine ermetico della Golden Dawn fondato a Londra nel 1888. Tra le tecniche adottate con entusiasmo dai suoi affiliati figurano i viaggi astrali, fuori dal corpo, in dimensioni altre della realtà. Ma i grandi esperimenti hanno spesso vita breve: agli inizi del Novecento la Golden Dawn esplode in un contesto da pochade: cattiva gestione, scandali, risse ridicole, nell'inanellarsi di situazioni surreali. E nel frattempo in Germania fioriscono le fraternità saturnie terreno di fantasie prenaziste.Franco Pezzini (Torino, 1962), laureato in Diritto Canonico con la tesi Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al Fantastico. Tra i fondatori negli anni Ottanta della rivista ‘L'Opera al Rosso', è ora membro del Comitato editoriale de ‘L'Indice dei libri del mese', della Redazione di ‘Carmillaonline. Letteratura, immaginario e cultura di opposizione', e suoi articoli sono apparsi su varie testate (‘Poesia', pagine culturali di ‘Avvenire', ‘tuttolibri', ‘LN │ librinuovi.net').IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Emmeline Pankhurst e il femminismo: storia e protagoniste del movimento per l'emancipazione femminile tra l'Ottocento e il Novecento.
"Le condizioni ideali" di Mokhtar Amoudi e "Kukum" di Michel Jean Una storia di riscatto è quella che si racconta nel romanzo "Le condizioni ideali", opera prima di Mokhtar Amoudi (Gramma - traduz. Elena Cappellini). È una storia che trae spunto dalla vita dello stesso autore. Il protagonista è un bambino, Sander, di madre algerina che viene dato in affido fin da piccolo. Quando però la prima madre affidataria muore deve essere assegnato ad altri genitori: lui vorrebbe una famiglia francese, ma la madre naturale sceglie una donna marocchina che cresce diversi minorenni solo per incassare l'assegno dei servizi sociali. Tutto questo avviene in una banlieu parigina dove la violenza e i crimini sono la normalità e dove Skander si sente diverso dagli altri: lui ama studiare e adora il vocabolario. Ma arrivato alle superiori, il contesto finirà per fagocitarlo. Nella seconda parte parliamo di un romanzo che prende spunto dalla storia vera della bisnonna dell'autore e che si svolge in Quebec all'inizio del Novecento. Il romanzo è "Kukum" del canadese e Michel Jean (Marcos Y Marcos - traduz. Sara Giuliani). La protagonista è Almanda, un'orfana che viene cresciuta da una coppia che la accoglie per carità cristiana. A 15 anni incontra Thomas, poco più grande di lei, e se ne innamora. Thomas fa parte degli innu, popolazione autoctona del Quebec: sono abituati a vivere in clan familiari nomadi, si spostano in base alle stagioni della caccia, hanno un rapporto molto stretto con la natura. Almanda va via con Thomas e inizia a sentirsi proprio fusa con la natura, si sente veramente sè stessa e libera. Con il passare degli anni, però, Almanda, come tutta la comunità di innu, dovrà affrontare la minaccia dei bianchi che tagliano la legna delle foreste, si impossessano dei territori e li costringono nelle riserve.
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Paolo Bolpagni"Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia"Palazzo Roverella, Rovigowww.palazzoroverella.comFino al 29 giugno 2025 a Rovigo a Palazzo Roverella si terrà, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e curata da Paolo Bolpagni, la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), che fu il più grande pittore danese della propria epoca, uno dei geni dell'arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento.Da pochi anni è in atto la sua riscoperta, e da personaggio quasi dimenticato Hammershøi è diventato uno dei più richiesti al mondo: nel mercato le quotazioni hanno raggiunto livelli strabilianti, con aumenti esponenziali osservabili addirittura di mese in mese; e i musei di tutto il globo si stanno contendendo le sue opere per organizzare retrospettive. Nel 2025 quella di Palazzo Roverella sarà non soltanto la prima mostra italiana dedicata al pittore danese, ma l'unica a livello internazionale. Ciò rende davvero eccezionale l'impresa rodigina, che si pone anche l'obiettivo di porre a confronto i capolavori di Hammershøi con opere di importanti artisti a lui contemporanei, con un occhio di riguardo – in tali accostamenti – all'Italia, ai Paesi scandinavi, alla Francia e al Belgio. In effetti ci sono elementi che accomunano gli appartenenti a questa poetica del silenzio, della solitudine, delle vedute cittadine deserte, dei “paesaggi dell'anima”. Però i visitatori scopriranno che in Hammershøi c'è qualcosa di più, di sottilmente inquietante, di angoscioso e forse addirittura di torbido: le sue donne sono ritratte quasi sempre di spalle; gli ambienti domestici, in apparenza ordinati e tranquilli, lasciano in realtà presagire o sospettare drammi segreti, o l'attesa di tragedie incombenti, con un senso claustrofobico.La biografia stessa dell'artista, che viaggiò di frequente (in special modo in Italia, in Inghilterra e nei Paesi Bassi), ma in verità fu un uomo solitario, induce a riflettere su alcuni aspetti enigmatici: pur sposatosi, Hammershøi mantenne un rapporto strettissimo, quasi simbiotico, con la madre, tornando spesso a dormire da lei; la moglie e modella prediletta, Ida Ilsted, fu colpita da una grave malattia mentale; la sua pittura, che ispirerà il grande regista cinematografico Carl Theodor Dreyer, fu definita “nevrastenica”. Ce n'è abbastanza per attendere come un autentico e irripetibile evento la mostra di Palazzo Roverella."Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia"Dario Cimorelli Editorewww.dariocimorellieditore.itIl volume accompagna la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), il più grande pittore danese della propria epoca. Protagonista dell'arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento, la sua opera viene messa a confronto con le creazioni degli artisti a lui contemporanei, tra il Nord Europa e l'Italia.Più di 100 opere presentano una pittura raramente indagata quanto misteriosa ed affascinante. Una pittura che racconta il silenzio e l'introspezione, dove gli ambienti domestici così come le vedute cittadine descrivono i paesaggi dell'anima.Ma in Hammershøi c'è qualcosa di più, le sue donne, ritratte quasi sempre di spalle, in ambienti ordinati e tranquilli, lasciano presagire tanto la serenità quanto drammi segreti o piuttosto l'attesa di nuovi accadimenti.Il catalogo è arricchito dai testi critici di Paolo Bolpagni, curatore del volume, Annette Rosenvold Hvidt, Claudia Cieri Via, Luca Esposito e Francesco Parisi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Attisani"La rivoluzione artistica di Francesco"Un teatro che non è stato e forse saràCronopio Edizioniwww.cronopio.itL'azione poetante di Francesco, fraintesa e censurata sin da quando era in vita, ha caratteristiche che potrebbero convergere nella definizione di un teatro diverso da quello che è prevalso nella nostra tradizione culturale e che oggi vive una travagliata fase di ripensamento delle proprie funzioni, ovvero dei propri protocolli etici e di composizione. In questo senso è significativo che almeno a partire dai primi decenni del Novecento, diversi esponenti delle avanguardie teatrali abbiano rivolto l'attenzione a un Francesco finalmente liberato dalla sanzione storiografica che lo aveva tacitato per secoli, e che persino molti di coloro che neppure lo conoscono o non si riferiscono esplicitamente alla sua opera in effetti ne riprendano alcune istanze.Antonio Attisani ha iniziato la carriera come attore nel 1968; è stato operatore teatrale e docente universitario, a Venezia e Torino. Tra le sue ultime pubblicazioni: La tenda. Teatro e conoscenza (con C. Sini, 2021); L'umanità mancata (2023). Con Lea Melandri ha pubblicato per Cronopio La vita impresentabile. Femminismo e corpo teatro. Un dialogo (2024).Il POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.