Podcasts about Novecento

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Storia d'Italia
Nuovo tour di "Quando Venezia"! Sei nuove città visitate!

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later May 19, 2025 7:59


Ecco la lista degli appuntamenti: 1) 30 maggio - 1 giugno: èStoria di Gorizia  Venerdì 30 maggio, 15:00: introduco il nuovo libro di Livio Zerbini: le vie delle città romane.  Venerdì 30 maggio, 16:30: panel nuove prospettive di divulgazione storica, con Galatea Vaglio, Cristoforo Gorno, Giacomo Panozzo. Sabato 31 maggio, 12:00: Quando Venezia distrusse l'Impero romano, presentazione del libro Domenica 1 giugno, 10:30: Assedi: come farli e come subirli. Guida pratica alla poliorcetica, da Alesia a Bakhmut. Con Guido Damini (altro grande podcaster!) Domenica 1 giugno, 12:00: 1914: l'anno più importante del Novecento, con Andrea Basso (la Guerra grande)  2) Martedì 3 giugno, Bolzano: ore 16:00 - Libreria Cappelli in Corso della Libertà, 2 3) Mercoledì 4 giugno, Verona, all'Associazione La Fratellanza, un po' fuori dal centro storico, in via Don Pietro Leonardi 4, alle 18:30. Ci sarà anche Emanuele Viotti di ‪AdMaioraVertite‬ ottimo canale YouTube con il quale ho già collaborato 4) Giovedì 5 giugno, Firenze, alle 21:00 alla Biblioteca delle Oblate in Via dell' Oriuolo, 24 5) Venerdì 6 giugno, Genova ore 18.00 - Libreria Coop del porto antico, Calata Cattaneo, in compagnia di Lorenzo Carbone di ‪@IncontridiStoria‬ 6) Ancora una! ERRATA CORRIGE, l'appuntamento di Bruxelles sarà il 25 giugno e non il 18, ore 19.00 - Piola libri Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Gianluca Corrado "La Sapiente"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 14, 2025 21:24


Gianluca Corrado"La Sapiente"Marcianum Presswww.marcianumpress.itIn un prestigioso collegio femminile di fine Novecento arriva, per frequentare l'ultimo anno di liceo classico e sostenere l'esame di maturità, Elisa de Palmère, la Sapiente, un'allieva circondata dalla fama di sapere tutto ciò che è ed è stato. Tutto, di qualsiasi ambito, di ogni tempo e lingua. Hanno così inizio disperate sfide delle compagne a verificare la presunta onniscienza della ragazza, a smascherarla in un errore o in una lacuna, ad allacciarvi un rapporto umano, ad amarla.Non si rivela affatto semplice avere a che fare con una persona come lei, i suoi misteri, la sua perfezione, dove la stessa possibilità di sapere si allucina in un labirinto dell'eccesso.Nel segno del grottesco della mente e delle passioni, un “romanzo di de-formazione” sulla difficoltà, se non l'impossibilità, di reggere l'altezza di un essere abnorme, alle prese col quale chiedere risulta più arduo che rispondere.Gianluca Corradoha pubblicato una dozzina di saggi filosofici, le raccolte di racconti In credito di sole (2022) e Strabismo perfetto e altri racconti (2023), e il giallo per ragazzi MasterShock. Una gara di cucina tra veleni e apparenze (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Roberto Alessandrini "Il santo educatore"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 14, 2025 18:20


Roberto Alessandrini"Il santo educatore"Don Bosco nell'immaginario popolareBibliotheka Edizioniwww.bibliotheka.itTra la fine degli anni Venti e gli anni Quaranta del Novecento prende forma e si consolida l'immagine di Don Bosco che, tra le tante, diverrà iconica e sarà continuamente riproposta fino ad oggi.La beatificazione del sacerdote piemontese (1929) e la successiva canonizzazione (1934) mettono in moto un processo selettivo che privilegia una fotografia del santo scattata da Michele Schemboche, allievo di Nadar e tra i pionieri della fotografia in Italia.Il dipinto di Mario Caffaro Rore che rielabora la foto viene a sua volta fotografato per favorire un'ampia diffusione in immaginette e cartoline e ispira una serie di figurine Liebig alla metà degli anni Quaranta e, in parte, anche la monumentale biografia bestseller del santo, firmata, sempre nello stesso decennio, dal disegnatore belga Joseph Gillain, in arte Jijé.Roberto Alessandrini insegna Antropologia culturale all'Università Pontificia Salesiana di Roma e all'Istituto universitario Pratesi di Soverato (Catanzaro).Ha tradotto testi di René Girard, Anatole France e François Le Lionnais, curato l'edizione italiana della Bibbia contadina di Annamária Lammel e Ilona Nagy e pubblicato saggi sulle riviste Antigone, Orientamenti Pedagogici, Salesianum, Il confronto letterario, Lifelong, Lifewide Learning ed Educazione aperta.Tra i suoi libri recenti: Sagome inquiete. Ombre e silhouette dalle figurine al cinema (Franco Cosimo Panini, 2011), Bibbia e Arte (Claudiana-Emi, 2012) e, con Roberto Piumini, Antigone in Polesine (Scalpendi, 2025). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Franco Pezzini "Morte astrale"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 12, 2025 28:54


Franco Pezzini"Morte astrale"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itGran Bretagna, 1904. L'età vittoriana è appena terminata, ma dalla fine del secolo appena chiuso è montata in tutto l'Occidente la marea dell'irrazionale, un fiorire di gruppi occultistici ed esoterici. Il più importante è il leggendario Ordine ermetico della Golden Dawn fondato a Londra nel 1888. Tra le tecniche adottate con entusiasmo dai suoi affiliati figurano i viaggi astrali, fuori dal corpo, in dimensioni altre della realtà. Ma i grandi esperimenti hanno spesso vita breve: agli inizi del Novecento la Golden Dawn esplode in un contesto da pochade: cattiva gestione, scandali, risse ridicole, nell'inanellarsi di situazioni surreali. E nel frattempo in Germania fioriscono le fraternità saturnie terreno di fantasie prenaziste.Franco Pezzini (Torino, 1962), laureato in Diritto Canonico con la tesi Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al Fantastico. Tra i fondatori negli anni Ottanta della rivista ‘L'Opera al Rosso', è ora membro del Comitato editoriale de ‘L'Indice dei libri del mese', della Redazione di ‘Carmillaonline. Letteratura, immaginario e cultura di opposizione', e suoi articoli sono apparsi su varie testate (‘Poesia', pagine culturali di ‘Avvenire', ‘tuttolibri', ‘LN │ librinuovi.net').IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Te lo spiega Studenti.it
Emmeline Pankhurst e le suffragette: il Femminismo tra Ottocento e Novecento

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later May 12, 2025 2:53


Emmeline Pankhurst e il femminismo: storia e protagoniste del movimento per l'emancipazione femminile tra l'Ottocento e il Novecento.

Il cacciatore di libri
Mokhtar Amoudi e Michel Jean

Il cacciatore di libri

Play Episode Listen Later May 10, 2025


"Le condizioni ideali" di Mokhtar Amoudi e "Kukum" di Michel Jean Una storia di riscatto è quella che si racconta nel romanzo "Le condizioni ideali", opera prima di Mokhtar Amoudi (Gramma - traduz. Elena Cappellini). È una storia che trae spunto dalla vita dello stesso autore. Il protagonista è un bambino, Sander, di madre algerina che viene dato in affido fin da piccolo. Quando però la prima madre affidataria muore deve essere assegnato ad altri genitori: lui vorrebbe una famiglia francese, ma la madre naturale sceglie una donna marocchina che cresce diversi minorenni solo per incassare l'assegno dei servizi sociali. Tutto questo avviene in una banlieu parigina dove la violenza e i crimini sono la normalità e dove Skander si sente diverso dagli altri: lui ama studiare e adora il vocabolario. Ma arrivato alle superiori, il contesto finirà per fagocitarlo. Nella seconda parte parliamo di un romanzo che prende spunto dalla storia vera della bisnonna dell'autore e che si svolge in Quebec all'inizio del Novecento. Il romanzo è "Kukum" del canadese e Michel Jean (Marcos Y Marcos - traduz. Sara Giuliani). La protagonista è Almanda, un'orfana che viene cresciuta da una coppia che la accoglie per carità cristiana. A 15 anni incontra Thomas, poco più grande di lei, e se ne innamora. Thomas fa parte degli innu, popolazione autoctona del Quebec: sono abituati a vivere in clan familiari nomadi, si spostano in base alle stagioni della caccia, hanno un rapporto molto stretto con la natura. Almanda va via con Thomas e inizia a sentirsi proprio fusa con la natura, si sente veramente sè stessa e libera. Con il passare degli anni, però, Almanda, come tutta la comunità di innu, dovrà affrontare la minaccia dei bianchi che tagliano la legna delle foreste, si impossessano dei territori e li costringono nelle riserve.

il posto delle parole
Paolo Bolpagni "Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 5, 2025 29:30


Paolo Bolpagni"Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia"Palazzo Roverella, Rovigowww.palazzoroverella.comFino al 29 giugno 2025 a Rovigo a Palazzo Roverella si terrà, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e curata da Paolo Bolpagni, la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), che fu il più grande pittore danese della propria epoca, uno dei geni dell'arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento.Da pochi anni è in atto la sua riscoperta, e da personaggio quasi dimenticato Hammershøi è diventato uno dei più richiesti al mondo: nel mercato le quotazioni hanno raggiunto livelli strabilianti, con aumenti esponenziali osservabili addirittura di mese in mese; e i musei di tutto il globo si stanno contendendo le sue opere per organizzare retrospettive. Nel 2025 quella di Palazzo Roverella sarà non soltanto la prima mostra italiana dedicata al pittore danese, ma l'unica a livello internazionale. Ciò rende davvero eccezionale l'impresa rodigina, che si pone anche l'obiettivo di porre a confronto i capolavori di Hammershøi con opere di importanti artisti a lui contemporanei, con un occhio di riguardo – in tali accostamenti – all'Italia, ai Paesi scandinavi, alla Francia e al Belgio. In effetti ci sono elementi che accomunano gli appartenenti a questa poetica del silenzio, della solitudine, delle vedute cittadine deserte, dei “paesaggi dell'anima”. Però i visitatori scopriranno che in Hammershøi c'è qualcosa di più, di sottilmente inquietante, di angoscioso e forse addirittura di torbido: le sue donne sono ritratte quasi sempre di spalle; gli ambienti domestici, in apparenza ordinati e tranquilli, lasciano in realtà presagire o sospettare drammi segreti, o l'attesa di tragedie incombenti, con un senso claustrofobico.La biografia stessa dell'artista, che viaggiò di frequente (in special modo in Italia, in Inghilterra e nei Paesi Bassi), ma in verità fu un uomo solitario, induce a riflettere su alcuni aspetti enigmatici: pur sposatosi, Hammershøi mantenne un rapporto strettissimo, quasi simbiotico, con la madre, tornando spesso a dormire da lei; la moglie e modella prediletta, Ida Ilsted, fu colpita da una grave malattia mentale; la sua pittura, che ispirerà il grande regista cinematografico Carl Theodor Dreyer, fu definita “nevrastenica”. Ce n'è abbastanza per attendere come un autentico e irripetibile evento la mostra di Palazzo Roverella."Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia"Dario Cimorelli Editorewww.dariocimorellieditore.itIl volume accompagna la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), il più grande pittore danese della propria epoca. Protagonista dell'arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento, la sua opera viene messa a confronto con le creazioni degli artisti a lui contemporanei, tra il Nord Europa e l'Italia.Più di 100 opere presentano una pittura raramente indagata quanto misteriosa ed affascinante. Una pittura che racconta il silenzio e l'introspezione, dove gli ambienti domestici così come le vedute cittadine descrivono i paesaggi dell'anima.Ma in Hammershøi c'è qualcosa di più, le sue donne, ritratte quasi sempre di spalle, in ambienti ordinati e tranquilli, lasciano presagire tanto la serenità quanto drammi segreti o piuttosto l'attesa di nuovi accadimenti.Il catalogo è arricchito dai testi critici di Paolo Bolpagni, curatore del volume, Annette Rosenvold Hvidt, Claudia Cieri Via, Luca Esposito e Francesco Parisi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Romana Petri "La ragazza di Savannah"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 4, 2025 26:55


Romana Petri"La ragazza di Savannah"Mondadori Editorewww.mondadori.itUna ragazza americana di solidi principi, innamorata del padre, occhi blu scuro e lampi di tanto pensiero che li attraversano. Una ragazza che, quando esce di casa, si incanta davanti alle galline. Una ragazza che ha e non smette mai di avere Cristo come sublime interlocutore, e non è semplice il suo Dio. Quando arriva alla scrittura la riconosce dono divino. Quella ragazza è Flannery O'Connor, una delle più grandi autrici del Novecento. Entra nell'immaginazione di Romana Petri con i suoi umili e i suoi balordi, i suoi peccatori, la sua solitudine, lo splendore dei suoi pavoni e l'amore mai avuto. Pietosa sino all'empietà, intrisa d'una ironia che lascia stupefatti gli interlocutori, Mary Flan ritrova il padre nella stessa malattia, il Lupus, ma la combatte a colpi di incandescenti parole e senza mai lamentarsi. Si allontana dalla sua Georgia quando la chiamata della letteratura diventa forte come una investitura, una missione, ma questo sogno di libertà sarà infranto dalla malattia e dovrà tornare al ranch materno, da quella Regina che non capiva il suo genio ma l'ha assistita fino alla fine. Aveva un destino da signorina ben educata del Sud, e invece la ragazza di Savannah è diventata una scrittrice impavida (che a malapena si reggeva in piedi con le stampelle), ossessionata dalla frase perfetta e dal cibo come compensazione a una vita sentimentale negata, perché nessun uomo era disposto ad amare una storpia pur così vicina al Cielo. Romana Petri la tallona, la spia, ce la rovescia intera davanti e noi la assumiamo come un farmaco che ci salva, che ci impedisce nonostante tutto di avere paura.Romana Petri vive a Roma. Tra le sue opere, Ovunque io sia (2008), Ti spiego (2010), Le serenate del Ciclone (2015, premio Super Mondello e Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (2017), Pranzi di famiglia (2019, premio The Bridge), Figlio del lupo (2020, premio Comisso e premio speciale Anna Maria Ortese-Rapallo), Cuore di furia (2020), La rappresentazione (2021), Mostruosa maternità (2022), Rubare la notte (2023, nella cinquina finalista del premio Strega) e Tutto su di noi (2024). Traduttrice e critico, collabora con “Io Donna” e il “Corriere della Sera”. I suoi romanzi sono tradotti in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo (dove ha lungamente vissuto).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Antonio Attisani "La rivoluzione artistica di Francesco"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 4, 2025 22:55


Antonio Attisani"La rivoluzione artistica di Francesco"Un teatro che non è stato e forse saràCronopio Edizioniwww.cronopio.itL'azione poetante di Francesco, fraintesa e censurata sin da quando era in vita, ha caratteristiche che potrebbero convergere nella definizione di un teatro diverso da quello che è prevalso nella nostra tradizione culturale e che oggi vive una travagliata fase di ripensamento delle proprie funzioni, ovvero dei propri protocolli etici e di composizione. In questo senso è significativo che almeno a partire dai primi decenni del Novecento, diversi esponenti delle avanguardie teatrali abbiano rivolto l'attenzione a un Francesco finalmente liberato dalla sanzione storiografica che lo aveva tacitato per secoli, e che persino molti di coloro che neppure lo conoscono o non si riferiscono esplicitamente alla sua opera in effetti ne riprendano alcune istanze.Antonio Attisani ha iniziato la carriera come attore nel 1968; è stato operatore teatrale e docente universitario, a Venezia e Torino. Tra le sue ultime pubblicazioni: La tenda. Teatro e conoscenza (con C. Sini, 2021); L'umanità mancata (2023). Con Lea Melandri ha pubblicato per Cronopio La vita impresentabile. Femminismo e corpo teatro. Un dialogo (2024).Il POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Voci dipinte
Condividere l'arte

Voci dipinte

Play Episode Listen Later May 4, 2025 53:54


Nel 1869, l'artista Johann Varrone regala un suo paesaggio, dal titolo Campagna romana al municipio di Bellinzona: è la prima opera d'arte donata alla città. Un dipinto che simbolicamente segna l'inizio della collezione d'arte cittadina. Oggi è una delle oltre 7mila opere appartenenti alle collezioni del Museo Villa dei Cedri, inaugurato nell'aprile del 1985. Un patrimonio culturale che è il frutto di una lunga storia di condivisione e di dialogo tra collezionismo e mecenatismo privato e istituzioni pubbliche; una storia strettamente intrecciata con quella della città di Bellinzona e del suo territorio, che a partire da fine Ottocento, grazie anche alla ferrovia, svilupperà una vivace scena culturale. Le tappe e gli aspetti meno noti di questo percorso sono ora ricostruiti in una mostra e approfonditi per la prima volta in un'importante pubblicazione curate dalla storica dell'arte Manuela Khan Rossi che insieme a Carole Haensler, direttrice di Bellinzona Musei saranno ospiti di Voci dipinte. Tra gli artisti presenti nelle collezioni bellinzonesi anche Filippo Franzoni, il pittore locarnese di respiro europeo, che in queste settimane la mostra inaugurata al Masi di Lugano mette in dialogo con una serie di dipinti di Ferdinand Hodler, rivelando sorprendenti convergenze tra i due importanti artisti e protagonisti della scena culturale nazionale in un periodo cruciale tra fine Ottocento e inizio Novecento. L'abbiamo visitata insieme alla curatrice Cristina Sonderegger.

Millevoci
Cinquant'anni dalla fine della Guerra del Vietnam

Millevoci

Play Episode Listen Later Apr 30, 2025 74:16


È il 30 aprile del 1975, l'ultimo elicottero con a bordo militari e cittadini americani decolla da Saigon: è la fine della Guerra del Vietnam. Una guerra lunga, una guerra devastante per la popolazione del Vietnam e per i veterani americani, una guerra entrata nelle case con la televisione e con le immagini, una guerra contestata, una guerra raccontata nella musica e nei film, una guerra entrata nell'immaginario collettivo di chiunque. Torniamo indietro di 50 anni per ripercorrere un evento che ha fatto da spartiacque nella storia mondiale del secondo Novecento.  undefined

il posto delle parole
Annamaria Bava "Da Botticelli a Mucha"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 23:43


Annamaria Bava"Da Botticelli a Mucha"Sale Chiablese, Musei Reali di TorinoNelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino, la mostra DA BOTTICELLI A MUCHA. Bellezza, Natura, Seduzione, un viaggio nella seduzione e nella bellezza espresse attraverso il mito, la natura e l'universo femminile, da sempre principali soggetti della creazione artistica.Con oltre 100 opere tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d'arte provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da molte altre prestigiose istituzioni, la mostra spazia da magnifiche statue e bassorilievi archeologici di età romana, passando da Botticelli e Lorenzo di Credi – di cui vengono messi a confronto due incredibili capolavori – proseguendo con opere rinascimentali; un excursus per temi che toccano il mito, il fascino dell'antico, la natura e l'universo femminile, fino ad arrivare all'inizio del Novecento con la seduzione delle opere di Alphonse Mucha, maestro dell'Art Nouveau.Tra i capolavori in mostra, la Venere di Botticelli della Galleria Sabauda e la Dama con l'unicorno di Luca Longhi da Castel Sant'Angelo.La mostra contiene anche preziosi focus su figure femminili straordinarie quali la Contessa di Castiglione, figura emblematica di fine Ottocento, nobildonna di rara bellezza e seducente agente segreto, o ancora principesse e regine di Casa Savoia.Vengono anche svelate, per la prima volta, le indagini diagnostiche realizzate sulla Venere di Botticelli, da cui si potranno scoprire i pensieri e i ripensamenti dell'artista.Contestualmente, ospite d'onore della mostra, lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo di Leonardo da Vinci realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, proveniente dalla Biblioteca Reale ed esposto nel nuovo Spazio Leonardo al primo piano della Galleria Sabauda.Prodotta dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia, la mostra è curata da Annamaria Bava.Anna Maria Bava, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e critica d'Arte e il post-dottorato di ricerca in Storia dell'arte moderna presso l'Università di Torino. Nel 1999 è diventata funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. Dal 2011 è direttrice della Galleria Sabauda e ha curato il riordinamento dei nuovi settori a partire dal 2017. Ha pubblicato numerosi saggi, in particolare sul caravaggismo, sull'arte piemontese e sul collezionismo sabaudo tra il Cinquecento e il Settecento e ha curato diverse mostre in Italia e all'estero fra cui, tra le ultime, Le meraviglie del mondo: le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia; Van Dyck pittore di corte; Rubens. Capolavori d'arte dei Musei Italiani; Riccardo Gualino imprenditore e collezionista; Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude; Le Signore dell'Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600; Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Arnaldo Greco "E anche scrittore"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 28, 2025 24:26


Arnaldo Greco"E anche scrittori"Come ci siamo messi tutti a scrivereUtet Libriwww.utetlibri.it«È noto che solo con il Novecento l'amore romantico è diventato realmente alla portata di tutti. Non che prima non esistesse, ovvio, ma era appannaggio di una cerchia molto ristretta di persone e cioè di chi poteva permetterselo. Oggi anche la letteratura vive qualcosa di simile. Perché così come, a un certo punto, tutti hanno cominciato ad amare, a un certo punto tutti hanno cominciato a poter scrivere, a poter pubblicare, a poter essere letti e a ricevere complimenti per ciò che scrivono.Ormai esistono Scrittori per le chat con gli amici, Scrittori di gruppi WhatsApp e Scrittori di messaggi di buongiorno. Scrittori di Facebook, X o Instagram. Scrittori di recensioni per Amazon, Scrittori di meme, Scrittori di articoli di giornali senza lettori e Scrittori di lettere ai giornali, Scrittori di preghiere per comunità numerose di cui non immaginiamo neppure l'esistenza e Scrittori di catene di Sant'Antonio, Scrittori di messaggi farneticanti e Scrittori di poesie per strada. Esistono anche Scrittori con un libro nel cassetto, ma – per quanto numerosi – sono ormai una retroguardia blasé.»Non si tratta di accusare gli altri di vanità o velleitarismo: sarebbe bene ammettere che tutti noi, ormai, siamo anche scrittori. Anche noi cerchiamo la parola giusta, riscriviamo se la prima versione non ci soddisfa, pensiamo a come catturare l'attenzione dei nostri lettori. Anche noi sfruttiamo le nostre vite e i nostri ricordi come repertori di materiale letterario e vogliamo essere letti, e apprezzati, da più persone possibile.Arnaldo Greco ha identificato per primo questo vero e proprio mutamento antropologico e in questo delizioso e acuminato volumetto inventaria i pregi, i difetti, i tic, le nevrosi, le virtù di tutti noi, anche scrittori. Che sono simili a quelle dei grandi scrittori del passato, ma con una differenza fondamentale: come osservava perfidamente Gertrude Stein, infatti, «i piccoli artisti hanno tutti i dolori e le infelicità dei grandi artisti, solo che non sono grandi artisti».Arnaldo Greco (Caserta, 1979) lavora come autore televisivo e scrive per riviste e giornali. Ha pubblicato con Fandango, Einaudi e il Mulino. Odia e ama le note biografiche spiritose, leggendo questo libro si capisce perché.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Unica Radio Podcast
Salvatore Cherchi racconta la mostra su Berlinguer, il politico sardo

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Apr 27, 2025 28:22


La mostra itinerante di Salvatore Cherchi racconta la storia politica e umana di Enrico Berlinguer, con un focus speciale sul suo legame con la Sardegna, per trasmettere ai giovani valori come etica, impegno civile e visione internazionale. Nel cuore di Cagliari, nella passeggiata coperta del Bastione di Saint Remy, è allestita la mostra "I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer", un'iniziativa culturale ideata dalla Fondazione Enrico Berlinguer con presidente Salvatore Cherchi, insieme all'Associazione Enrico Berlinguer, nata in occasione degli anniversari dedicati alla figura del celebre politico sardo. La mostra itinerante presentata con successo a Sassari, si arricchisce in questa tappa con una sezione dedicata al rapporto di Berlinguer con la Sardegna, la sua terra natale, dove si è formato politicamente e dove ha mosso i primi passi nel mondo della militanza. Secondo Salvatore Cherchi, presidente della Fondazione, Enrico Berlinguer ancora oggi è presente nella memoria collettiva per il suo stile politico serio, coerente, fedele agli ideali e orientato al bene comune. La sua visione sul disarmo, la pace, l'etica pubblica e la politica internazionale resta di grande attualità. Cosa rende unica la mostra? La mostra è molto ricca, con documenti originali dell'archivio provenienti dalla Fondazione Gramsci e dalla Fondazione Berlinguer, dispositivi audiovisivi in cui è possibile ascoltare la voce di Berlinguer, fotografie, manifesti storici, interviste e materiali esclusivi e supporti tecnologici per approfondire i contenuti (monitor interattivi, audio, video) La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20.00 e sono previste quotidianamente le visite guidate alle ore 18.00. Inoltre la programmazione culturale collaterale alla mostra, curata della cineteca sarda, presenta i film che legati alla storia d'Italia e alla vicenda Berlingueriana. L'iniziativa non ha scopi propagandistici, ma punta a una valorizzazione storico-culturale. È pensata anche per i giovani, spesso lontani dalla figura di Berlinguer, ma che – come afferma Cherchi – “rimangono colpiti dalla sua coerenza e dalla sua passione politica”. Berlinguer visse momenti chiave della sua giovinezza proprio in Sardegna: l'arresto durante i moti del pane, la militanza nel Partito Comunista, l'impegno con i lavoratori. Tutto ciò è testimoniato nei materiali in mostra, per raccontare non solo il politico, ma anche l'uomo. La mostra invita a riflettere sull'attualità del pensiero di Berlinguer, in un momento storico in cui i temi della giustizia sociale, dell'ambiente e della pace tornano al centro del dibattito. Con oltre 20.000 visitatori attesi a Cagliari, la mostra rappresenta un'occasione preziosa per riscoprire un personaggio fondamentale del Novecento italiano.

Laser
Gino Terreni: pittore, scultore, xilografo

Laser

Play Episode Listen Later Apr 25, 2025 27:20


Quest'anno ricorrono i cento anni dalla nascita di Gino Terreni (Tartagliana di Empoli 1925 – Empoli 2015). È stato uno dei più significativi rappresentanti della corrente espressionista del secondo Novecento. Pittore, scultore, xilografo, docente, uomo della Resistenza col nome di battaglia di “Ricciolo”, la guerra lo portò a toccare con mano i veri orrori e la crudeltà dei conflitti, a prescindere da qualsiasi credo politico, ma soprattutto ne comprese l'inutilità. Fu per questo un convinto uomo di pace, impegnato nella trasmissione della Memoria, soprattutto ai giovani. Le sue opere si caratterizzano per la loro dolorosa intensità di sentimenti umani, religiosi, mistici, che rendono il suo espressionismo veramente originale rispetto alle correnti nordiche, elevandolo fino alle soglie di una valenza europea. Forte fu il rapporto emotivo con la campagna toscana e con quel mondo millenario che stava scomparendo per l'abbandono dei campi. Amato, studiato, rivisitato in quasi ottanta anni di attività artistica, ha lasciato una traccia indelebile soprattutto attraverso moltissime opere pubbliche, nelle piazze, nelle chiese e nei musei. Con: Leonardo e Sabrina Terreni, Cristina Acidini Presidente Accademia arti e disegno di Firenze, e gli storici Gabriella Gentilini, Marco Gamannossi, e Luigi Viti pittore ex allievo di Gino Terreni.

True Crime Diaries, un podcast firmato LA CASE Books
Adolf Hitler è morto davvero il 30 aprile 1945? Storia, teorie del complotto e verità alternative

True Crime Diaries, un podcast firmato LA CASE Books

Play Episode Listen Later Apr 25, 2025 20:25


Adolf Hitler è davvero morto nel bunker di Berlino il 30 aprile 1945, come raccontano i libri di storia? Oppure è riuscito a fuggire, trovando rifugio in Argentina grazie alle reti naziste clandestine?In questa puntata di True Crime Diaries, Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro analizzano uno dei più grandi misteri del Novecento: la morte di Adolf Hitler. Esistono decine di documenti desecretati dell'FBI e della CIA, testimonianze oculari e indagini non concluse che sollevano dubbi sulla versione ufficiale.Scopriremo:- i fascicoli segreti dell'FBI sulla fuga di Hitler in Sud America- i rapporti sugli avvistamenti in Argentina e Paraguay- i misteri legati al corpo mai mostrato e al cranio attribuito (forse erroneamente) al Führer- il ruolo delle ratlines e l'appoggio delle reti naziste internazionaliUn'indagine tra storia, intelligence e teorie del complotto, raccontata con rigore giornalistico e ritmo narrativo.

il posto delle parole
Giovanna Scocchera "Fammi un indovinello" Tillie Olsen

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Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 16:11


Giovanna Scocchera"Fammi un indovinello"Tillie OlsenMarietti1820 Editorewww.mariettieditore.itPubblicati per la prima volta nel 1961, i racconti contenuti in Fammi un indovinello sono diventati un classico della letteratura nordamericana del Novecento. Un'opera snella ma potente, che per la prima volta esplorava temi vicini alle donne della working class, problemi comuni fin lì mai detti o rimasti inascoltati: la maternità delle madri single, il legame madre-figlia, il rapporto coniugale della vecchiaia, dentro un mondo narrativo che coglie senza indulgenza tutta la desolazione della realtà contemporanea, l'oppressione, la miseria, ma anche la forza positiva del ricordo, della ricerca del sé e della sua realizzazione. Con una scrittura sferzante e pungente, Tillie Olsen tratteggia con implacabile compassione e profonda pietà le storie di uomini e donne, vecchi e bambini, bianchi e neri colti nelle vicissitudini dell'esistenza. Sono storie di solitudine, pregiudizi, violenza, frustrazioni, ma anche amicizia, cura e solidarietà, scritte in una prosa densa, viva, e che spezza il cuore.Tillie Lerner Olsen (1912-2007) è figlia di ebrei russi di militanza socialista, immigrati negli Stati Uniti agli inizi del Novecento. A vent'anni, già membro della Lega dei giovani comunisti, ha la prima figlia, che chiama Karla in onore di Karl Marx, da un uomo che l'abbandona subito dopo. È costretta, quindi, a lavorare senza sosta per il sostentamento della famiglia. Fa la cameriera, la lavandaia, l'operaia, la saldatrice. Partecipa al nascente movimento sindacale nella San Francisco degli anni Trenta, dove incontra il suo futuro marito, Jack Olsen, con cui ha altre tre figlie. Sono gli anni di un intenso attivismo che le costa, nel periodo maccartista, due arresti e la sorveglianza da parte dell'FBI. Solo nel 1955 grazie a una borsa di studio a Stanford, e con le figlie ormai cresciute, può dedicarsi alla scrittura, che aveva amato da sempre ma frequentato in modo solo frammentario. Nel 1961 esce Tell Me a Riddle che la consacra al successo. Nel 1974 pubblica Yonnondio, un romanzo cominciato quarant'anni prima, e nel 1978, infine, la raccolta di saggi Silences, in cui indaga la letteratura delle donne e della classe operaia. Con una produzione attenta ai temi del lavoro, della condizione femminile e della militanza politico-sociale, Tillie Olsen diventa una voce libera, potente e pluripremiata della letteratura nordamericana del XX secolo.Giovanna Scocchera vive ad Ancona e traduce narrativa dall'inglese da oltre vent'anni (Chuck Kinder, Mavis Gallant, Richard Mason, Amanda Davis, Janet Frame, Tillie Olsen, Richard Matheson fra gli altri). Al lavoro di traduzione e revisione affianca la conduzione di seminari e laboratori in entrambi gli ambiti. Nel 2018 ha vinto il Premio Nini Agosti Castellani per la sua traduzione di Lo sport dei re di C. E. Morgan (Einaudi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali

"We're in the money We're in the money We've got a lot of what it takes to get along We're in the money The sky is sunny Old man depression, you are through you done us wrong" Parliamo dei primi anni del Novecento americano. Un'epoca che cambiò in maniera indelebile la storia e determinò il futuro di un'intera nazione. Un'epoca in cui a un certo punto gli "eroi" non erano poliziotti, politici o benefattori ma bensì i rapinatori di banche. Il più famigerato ma allo stesso tempo amato dal popolo era il temibile John Dillinger e John Milius racconta la sua leggenda. E la sua caduta.

Alice
Vaganti meteore di illusorie promesse

Alice

Play Episode Listen Later Apr 19, 2025 82:12


Zia Elfriede, valchiria sensuale e spirituale, zia Gerta, suffragista e poetessa, zia Henriette che amava fare passeggiate cosmiche, sono alcuni dei personaggi femminili scaturiti dalla penna di Erich Mühsam nel tentativo di metterci in guardia dalle zie ricche, molto indipendenti e un po' eccentriche, che millantano di lasciare cospicue eredità ai bramosi nipoti. Una lettura satirica uscita per la prima volta in tedesco nel 1905 e che ora le Edizioni Casagrande pubblicano in italiano con il titolo La psicologia della zia ricca e il mistero della sua immortalità in 25 racconti esemplari. E dalla Berlino di inizio Novecento del poeta e attivista tedesco passiamo alla Parigi di Paul Léautaud, scrittore che perseguiva e coltivava il piacere della scrittura a lume di candela con la penna d'oca. Abbandonato dalla madre con un padre sciupafemmine suggeritore alla Comédie-Française, Paul Léautaud sviluppò un profondo amore per gli animali randagi. Di lui, del suo complesso e ambiguo rapporto con la madre, ci racconta Edgardo Franzosini nel suo nuovo viaggio biografico e letterario dal titolo Per espresso desiderio (Feltrinelli, collana Gramma). La puntata di Alice si chiude in versi riportandoci ai giorni nostri con la raccolta di poesie di Prisca Agustoni che ci racconta di noi, animali estremi (Internopoesia editore).undefinedundefinedundefined

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Marco Ferrari "Il partigiano che divenne imperatore"

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Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 21:49


Marco Ferrari"Il partigiano che divenne imperatore"Laterza Editoriwww.laterza.itUn fantasma si aggira per l'Europa e per l'Africa. È il fantasma di un uomo che guida le Brigate internazionali in Spagna e poi attraversa i deserti del Sudan. Un fantasma che diventa imperatore d'Etiopia per conto di Hailé Selassié e guida i partigiani abissini contro i fascisti italiani. Questofantasma ha un nome, Ilio Barontini, e questa è la sua storia.Questo libro racconta una storia vera e dimenticata. Una storia in cui si respira l'odore acre del Novecento e che potrebbe uscire dalle pagine di Graham Greene. Siamo nel 1938, Ilio Barontini, comunista livornese, ha combattuto nella guerra di Spagna tanto da diventare l'eroe della battaglia di Guadalajara.A Parigi viene scelto dai servizi segreti francesi e britannici per una missione rischiosissima: organizzare le forze partigiane abissine che devono resistere alla conquista fascista. Infatti, Mussolini aveva conquistato con l'uso dell'iprite i villaggi e le città più importanti, la ferrovia Addis Abeba-Gibuti e le principali vie di comunicazione, ma una parte considerevole del territorio era ancora in mano agli arbegnuoc, i patrioti etiopi. Barontini – assieme ad Anton Ukmar, ex ferroviere sloveno di Gorizia conosciuto in Spagna, e a Bruno Rolla, comunista spezzino –formò un esercito di oltre 250 mila uomini composto da piccole formazioni mobili e venne nominato dal Negus viceimperatore di Abissinia. Dotato dello scettro imperiale, il comunista di Livorno tenne a bada i vari ras, portò a termine missioni importanti e pubblicò un giornale bilingue, “La voce degli Abissini”, tanto da diventare una leggenda.La missione terminò nel giugno 1940, quando i tre antifascisti italiani intrapresero la via del ritorno tra malattie e assalti di predoni. Si ritrovarono miracolosamente vivi a Khartum dove scattarono l'unica fotografia che li ritrae insieme.Marco Ferrari, giornalista e scrittore spezzino, ha esordito nella narrativa nel 1988 con il romanzo Tirreno (Editori Riuniti), a cui hanno fatto seguito: I sogni di Tristan,Grand Hotel Oceano eTi ricordi Glauber per Sellerio; La vera storia del mitico undici per Ponte alle Grazie; Cuore Atlantico e Morire a Clipperton per Mursia; Le nuvole di Timor per Cavallo di Ferro; Sirenate per Il Melangolo; Un tango per il duceper Voland; Rosalia Montmasson. L'angelo dei Mille per Mondadori.Con Arrigo Petacco ha firmato Ho sparato a Garibaldi e Caporetto per Mondadori e con Marino Magliani Sporca faccenda, mezzala Morettini per Atlantide. Per Laterza è autore di: Mare verticale. Dalle Cinque Terre a Bocca di Magra; L'incredibile storia di António Salazar, il dittatore che morì due volte; Ahi, Sudamerica! Oriundi, tango e fútbol; Alla rivoluzione sulla Due Cavalli. con Ritorno a Lisbona 50 anni dopo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Che film guardo stasera?
Frida: il biopic su un'icona nella Giornata mondiale dell'arte

Che film guardo stasera?

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 4:15


Oggi è la Giornata mondiale dell'arte. E quale miglior modo di celebrarla, se non con un film sulla (tutt'altro che semplice) vita di una delle artiste più iconiche del Novecento? Salma Hayek interpreta Frida Kahlo, affiancata da Alfred Molina nei panni di Diego Rivera, grande amore della pittrice messicana e con il quale ebbe una storia molto travagliata. Nel cast, anche Antonio Banderas, Valeria Golino ed Edward Norton.See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Roberto Rossi Precerutti "Il bestiario o corteggio d'Orfeo" Guillaume Apollinaire

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Play Episode Listen Later Apr 14, 2025 24:34


Roberto Rossi Precerutti"Il bestiario o corteggio d'Orfeo"Guillame ApollinaireNeos Edizioniwww.neosedizioni.it“Il bestiario o corteggio d'Orfeo” di Guillaume ApollinaireCura e traduzione di Roberto Rossi Precerutti Tavole di Giorgio Enrico BenaDivertito e divertente atlante zoologico compilato come elegante divertissement intellettuale, la raccolta coniuga sapienti suggestioni classiche al meraviglioso di ascendenza medievale attraverso un linguaggio in cui la raffinatezza della cultura antica si coniuga alla moderna visione del reale propria delle avanguardie artistiche del primo Novecento.Roberto Rossi Precerutti nasce l'8 giugno 1953 a Torino, dove vive, da famiglia lombardo-piemontese di antica origine, al cui ramo fiorentino appartenne Ernesto Rossi, insigne figura di antifascista, politico ed economista. Presso l'editore Crocetti, per il quale ha curato Le più belle poesie di Stéphane Mallarmé (1994) e Le più belle poesie di Arthur Rimbaud (1995), è stata pubblicata la raccolta,  Una meccanica celeste (2000). Sulla rivista “Poesia” sono apparse sue traduzioni da Arnaut Daniel e altri trovatori, Gide, Desnos, Góngora, Yourcenar, Sully-Prudhomme, Claudel, Louÿs, La Tour du Pin, Mallarmé, Cros, Radiguet, Béquer, Péguy. Suoi inediti sono stati ospitati, tra l'altro, su “Nuovi Argomenti” e “Poesia”. Tra i suoi ultimi libri: Rimarrà El Greco,Crocetti 2015; Vinse molta bellezza , Neos Edizioni 2015; Domenica delle fiamme, Aragno 2016; Fatti di Caravaggio, Aragno 2016; Un sogno di Borromini, puntoacapo 2018; Un impavido sonno, Aragno 2019.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Favole, Fiabe e Storie per Bambini-Favolandia
L'ALBERO PARLANTE, LA STREGA E L'ORCO - Fiaba tradizionale italiana

Favole, Fiabe e Storie per Bambini-Favolandia

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 14:06


Una bella fiaba, una storia tradizionale italiana piena di magie e creature incantate. Riuscirà il re a trovare l'albero parlante, a sfuggire alla strega e all'orco e a sposare la sua amata?  Ascolta e scoprilo.Questa fiaba è tratta dalla raccolta 'C'era una volta…' dello scrittore e letterato italiano Luigi Capuana. Fa quindi parte di quelle fiabe e storie fantastiche che lui e molti altri autori scrissero fra la fine dell'Ottocento e i primi vent'anni del Novecento. Queste storie originali s'ispirano a volte alle tradizioni italiane e altre alle fiabe dei Fratelli Grimm, ma non seguono la strada moraleggiante, didattica e forzatamente educativa della fiaba italiana più famosa all'epoca, cioè Pinocchio.Si tratta invece di storie piene di fantasia e inventiva, ambientate in mondi magici, che lasciano libero spazio al divertimento e all'immaginzazione.Fiaba di Luigi Capuana. Adattamento e Lettura di Valter Carignano.Le nostre storie, favole e fiabe per bambini ma non solo sono offerte dal progetto Favolandia https://loperarinata.com/favolandia-favole-e-fiabe/©Tutte le fiabe, favole, storie per bambini e tutti i contenuti di questo canale sono registrate, depositate e protetti dal diritto d'autore in tutti i Paesi.

Voci dipinte
Il potere del ferro e di chi lo lavora

Voci dipinte

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 56:07


La parola moneta ci induce a pensare a qualcosa legata a un'economia di scambio, di dimensioni relativamente contenute tanto da poterla facilmente trasportare con se. Ma questa è una visione prettamente occidentale e contemporanea (anche se per la verità anche nella nostra società gli strumenti di scambi economici quotidiani per le piccole spese si stanno radicalmente trasformando). La mostra attualmente in corso al Museo delle Culture di Lugano African Design. I metalli del potere è il frutto di una ricerca su un genere di opere africane sorprendentemente moderne che hanno fatto la loro apparizione sul mercato dell'arte occidentale negli ultimi 50 anni e che nel loro viaggio hanno subito una risemantizzazione ancora in larga parte da narrare. Prova a farlo questa settimana Voci dipinte insieme alla curatrice della mostra Moira Luraschi e all'antropologo Ivan Bargna. La mostra della settimana ci conduce invece a Basilea dove il Kunstmuseum propone una retrospettiva dedicata a uno dei più grandi scultori del Novecento italiano: Medardo Rosso. Ne parliamo con la curatrice Elena Filipovich.undefined

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Benedetta Vassallo "Carissimo Bily, dear Lucky"

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Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 21:57


Benedetta Vassallo"Carissimo Billy, Dear Lucky"Lucia Rodocanachi, Guglielmo BianchiOtto Edizioniwww.8ttoedizioni.comQuando Guglielmo Bianchi e Lucia Rodocanachi si conoscono, all'inizio degli anni Trenta, lui vive tra Lavagna, Genova e Parigi, è un poeta e un artista “furibondo di gloria”, un dandy che aspetta la sua consacrazione tra la ville lumière e quella sottile striscia di Liguria. Lei invece è la musa, instancabile motore di ispirazione creativa, degli “amici poeti degli anni Trenta” che si riuniscono nella casa che divide insieme al marito pittore ad Arenzano: tra gli altri Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro, Carlo Bo, Adriano Grande, Gianna Manzini, Henry Furst.L'amicizia che da subito lega Bianchi e Rodocanachi sfocia in una corrispondenza che copre un decennio fondamentale per la Storia collettiva e la loro storia personale. Le 34 lettere scelte si snodano in un arco temporale che va dal 1937 al 1947: in questi anni Bianchi si consuma in un'esistenza inquieta, causa ed effetto di un successo mai raggiunto, fugge in Sud America, naufrago superstite di un mondo che non riesce più a comprendere. Lucia legge, studia, traduce – spesso su commissione al servizio di penne importanti: Montale, Vittorini, Sbarbaro, Gadda senza che il suo nome venga mai menzionato – attraversa la guerra, viene incarcerata e sfollata. E scrive. Scrive agli amici nel tentativo di illuminare quel buio, di riannodare i fili delle loro vite drammatiche. In pochi hanno conservato quelle lettere, uniche testimoni di una scrittura pulsante e vitale. Guglielmo fu uno di questi.Questa raccolta mira a ricostruire il sostrato artistico e letterario che contribuì a dare vita a una stagione culturale irripetibile per la Liguria dei primi del Novecento e a conoscere la storia, intellettuale e umana, di due artisti da riscoprire.Selezione delle lettere e note introduttive a cura di Benedetta Vassallo.Suddivisione tematica a cura di Alessandra Barbero.Con approfondimenti critici di Alessandra Barbero, Virna Brigatti, Silvia Falcione e Anna FerrandoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Tommaso Mozzati "Per discrezione, per tatto, per modestia"

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Play Episode Listen Later Mar 31, 2025 17:05


Tommaso Mozzati"Per discrezione, per tatto, per modestia"Irene BrinElectawww.electa.itFirma di grido della cronaca mondana, Irene Brin (nata Maria Vittoria Rossi nel 1911), è stata protagonista di una vita sfolgorante, osservatrice acuta in straordinari pezzi di costume, scrittrice e critica inflessibile di libri e pellicole, promotrice per case di moda ricercate, gallerista di successo, frequentatrice del jet-set internazionale.Una donna à la page, cosmopolita, che ha attraversato la storia d'Italia, dal Fascismo agli anni frenetici del boom, sotto il segno di una raffinata modernità, colta e spregiudicata, senza confini d'ambiti o di generi. Tagliente e felice.Il volume fa parte della collana OILÀ, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama ‘creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli.Tommaso MozzatiRicercatore presso l'Università degli Studi di Perugia, insegna Storia dell'Arte Comparata in Europa in Epoca Moderna. Ha pubblicato numerosi contributi dedicati alla scultura italiana del Rinascimento e del Manierismo, consacrati a personalità di primo piano come Desiderio da Settignano, Michelangelo, Leonardo, Giovanfrancesco Rustici, Benvenuto Cellini e Giambologna.https://ilpostodelleparole.it/tommaso-mozzati/piccolo-sogni-di-vestiti-e-damore/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Fabrizio Masucci "SuperLunaria"

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Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 27:18


Fabrizio Masucci"Superlunaria"Rivista Immaginariawww.superlunaria.itUn nuovo periodico bimestrale solo cartaceo, a-social, sfacciatamente inattuale.Cartacea, indisciplinata, lunare: «Superlunaria» è una rivista bimestrale sfacciatamente inattuale.Si direbbe anzi l'esito di una “risoluzione contro-attuale”.Pubblicata esclusivamente su carta e stampata a colori in grande formato (28 x 42 cm), non si trova in vendita su nessuna delle grandi piattaforme. Inoltre, per scelta deliberata, la rivista non ha pagine ufficiali sui social network.La leggerezza e la “lontananza prossima” della luna, gli entusiasmi, le delusioni e la passione per le cause perse delle riviste novecentesche, la tradizione dei lunari e degli almanacchi popolari, già reinterpretata in chiave colta e divertita nel corso del Novecento (si pensi all'Almanacco del Pesce d'Oro 1960 curato da Delfini, Flaiano e Fratini) e, su tutto, la dimensione dell'immaginario: queste varie spinte – depotenziate spesso dal disincanto, dal divertissement e dall'autoparodia – confluiscono e convivono in «Superlunaria» determinando spirito e fisionomia di una rivista che rifiuta in blocco linguaggi e formule prevalenti nella comunicazione d'oggi e rispedisce al mittente la “fantasmagoria di simulacri” che per convenzione e pigrizia accettiamo come “realtà”.In «Superlunaria», infatti, quasi tutto è immaginato. Nella rubrica “Lettere alla redazione”, insieme ai messaggi di persone inventate ma verosimili, sono pubblicate presunte lettere di veri autori del passato, da Leopardi a Manganelli, da Borges a Marinetti: essi scrivono per criticare o compatire la rivista e talvolta finiscono per discutere animatamente tra loro. Inesistenti sono anche i titoli presentati, con tanto di copertina e dati editoriali, nella rubrica “Libri a reazione”: temi e “quarte” di queste fantomatiche pubblicazioni sono perlopiù scelti a scopo satirico, per mettere alla berlina cortocircuiti e paradossi dello spirito del tempo.Le scorribande per cieli immaginari e il gioco in apparenza fine a sè stesso non intendono però essere un esercizio autoreferenziale: anche laddove la cosiddetta “realtà” – ossia il “popoloso sogno collettivo” (Borges) – sembra del tutto assente, essa è invece sottintesa o allusa; nei singoli “pezzi” fuori rubrica, che rappresentano la spina dorsale di ogni numero, la realtà è poi implicata più o meno apertamente. La dimensione “superlunare” e quella “reale”, quindi, si sfiorano, si sovrappongono, talvolta si intersecano, talaltra urtandosi producono scintille di senso o nonsenso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Banche dei semi, artisti ambientalisti e collezionismo Art Déco

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Mar 23, 2025 10:28


Scommettere sul futuro della biodiversità, dal Trentino al Mar Glaciale Artico. Investire in oggetti preziosi del primo Novecento. Incontrare Michel Comte, uno dei più noti fotografi di moda, che oggi è in prima linea per l'ambiente. In questa puntata di Start weekend un viaggio a cavallo fra arte e natura.

Racconti di Storia Podcast
L'uomo che cambiò il XX secolo: Winston CHURCHILL

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Mar 18, 2025 23:51


Riprenditi i tuoi dati personali oggi! Usa INCOGNI per lo sconto del 60%: https://incogni.com/dentrolastoria Ufficiale, stratega, politico, diplomatico, giornalista, premio Nobel per la Letteratura: in 90 anni di vita Winston Churchill ha impresso un marchio indelebile nella Storia. Dalla fallimentare spedizione di Gallipoli al tentativo di salvare il trono di Edoardo VIII, dai complessi rapporti con Mussolini alla difficile alleanza con Stalin, Churchill ha attraversato il Novecento quale testimone attivo delle maggiori vicende politiche e militari. Ci si potrebbe quasi domandare se il mondo sarebbe stato lo stesso se lui non fosse mai esistito... ma vorremmo davvero ottenere la risposta a questa domanda retorica? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Quilisma
Improvvisar all'Organo 

Quilisma

Play Episode Listen Later Mar 16, 2025 29:30


Verso la fine del secolo XIX, in Italia, la didattica organistica iniziò ad ammiccare lo sguardo verso nuovi orizzonti. La disciplina dell'accompagnamento alla tastiera del canto gregoriano, infatti, andò ad affiancarsi allo studio di una prassi tanto antica quanto difficilmente codificata in forma scritta e in maniera sistematica nei secoli precedenti: l'improvvisazione organistica. A prestare attenzione a questo dato di fatto, riferendolo alla prestigiosa attività musicale svolta nel Duomo di Milano è Claudio Cardani. Partendo dalla fine del Seicento per arrivare agli inizi del Novecento. Cardani ha pazientemente raccolto - in una pubblicazione edita dall'Associazione Serassi - gli elementi che fanno la storia del ruolo dell'improvvisazione organistica nella pratica liturgica della Cappella milanese. Lo ha fatto descrivendo le modalità con cui la Fabbrica del Duomo gestiva i diversi incarichi musicali, l'analisi dei regolamenti e dei bandi di Concorsi le cui prove dimostrano che la quasi totalità degli interventi organistici erano di carattere improvvisativo. Claudio Cardani è ospite al microfono di Giovanni Conti.

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Laura Garino "Garofano rosso"

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Play Episode Listen Later Mar 15, 2025 16:59


Laura Garino"Garofano rosso"Storia di un anarchico torineseNeos Edizioniwww.neosedizioni.it“Nonno non mancava mai al corteo del Primo Maggio, sempre con un garofano rosso all'occhiello. Il suo fiore preferito”: Laura, la nipote di Maurizio Garino, ripercorre tutte le tappe della vita del nonno, esponente dell'anarchismo torinese e protagonista del movimento operaio, Un ritratto non solo politico ma anche familiare, che restituisce al contempo uno spaccato della storia italiana del Novecento.Maurizio Garino nasce il 1 novembre del 1892 a Ploanghe, piccolo paese in provincia di Sassari, ma giovanissimo segue il padre in Piemonte, trasferendosi con la famiglia a Torino.  Amico di Gramsci e di Pietro Ferrero (il sindacalista trucidato durante la strage del 18 dicembre del 1922), operaio, sindacalista, protagonista delle lotte operaie del biennio rosso e per questo perseguitato dal fascismo, anarchico ma anche rappresentante di quella “aristocrazia operaia torinese” fatta da uomini orgogliosi di quello che sapevano fare con le loro mani e consapevoli della forza delle loro idee.Così veniva descritto nel fascicolo del Casellario Politico Centrale n. 2290, in data 27 gennaio 1919: “alto metri 1,68, di corporatura esile, capelli folti, crespi e neri, viso bruno ovale, fronte alta, occhi neri, naso rettilineo, piccoli baffi lisci; andatura spigliata, una espressione fisionomica intelligente, un abbigliamento abituale elegante (…). È iscritto al partito anarchico in cui ha sempre militato: esercita tra i correligionari molta influenza. Fa propaganda dei principi anarchici con notevole profitto, in special modo fra la classe giovanile operaia. Dotato di naturale arte oratoria, tenne conferenze... Prende parte a tutte le manifestazioni sovversive”.Nel 1911 fondava con Pietro Ferrero il Circolo di Studi Sociali, cioè la Scuola Moderna, intitolata  al pedagogista anarchico Francisco Ferrer, singolare esempio di mutua educazione tra lavoratori auto-organizzato dal basso. Nella sede di Barriera di Milano si formarono alcuni dei leader sindacali torinesi più influenti (la Scuola continuò le sue attività fino al 1922, per poi riprendere dal ‘46 al '51).Controllato a vista dalla polizia, più volte arrestato e più volte licenziato (ben 15 volte tra il 1911 ed il 1917), protagonista delle occupazioni delle fabbriche nel 1920, Maurizio Garino era quello  che andava a esporre le questioni al senatur Agnelli.Non solo: Maurizio Garino fu anche imprenditore. Nel 1919 creava la Cooperativa Operai Modellisti, che nel 1926 diventa la SAMMA. I modellisti erano operai super specializzati, in grado di interpretare qualunque disegno tecnico. Alla SAMMA, di cui Garino fu presidente e direttore (la prima sede era in via Perevagno, quindi in via Leonardo da Vinci, infine a Rivoli), non ci si occupava solo di motori, ma lì vennero realizzati plastici degli edifici che costituirono il nucleo iniziale del Sestriere (le due torri e l'albergo Principi di Piemonte), e quello della Fiat Mirafiori inaugurata nel 1939.Morirà il 16 aprile del 1977, poche ore dopo aver pronunciato un ultimo accorato discorso  durante l'assemblea dei soci della SAMMA. Laura Garino è nata a Torino nel 1952, dopo la laurea in Scienze naturali, si è occupata di didattica delle scienze per enti e musei. Nel 2007 si è diplomata in Archivistica e Paleografia presso l'Archivio di Stato di Torino. Suo nonno Maurizio è stato esponente di spicco dell'anarchismo torinese, il padre Aldo fu partigiano in Val Pellice e nelle valli di Lanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Antonella Sbuelz "Il movimento del volo"

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Play Episode Listen Later Mar 9, 2025 25:38


Antonella Sbuelz"Il movimento del volo"Vallecchi Editorewww.vallecchi-firenze.itScegliere, vivere, rischiare, amare. E prendere il volo. Dalla Prima guerra mondiale agli anni di piombo, quattro figure femminili ci accompagnano lungo il Novecento: storie di donne dentro la Storia, per affermare il diritto al presente e al futuro, alla dignità e all'utopia. Rachele, Livia e Anna crescono e maturano durante le drammatiche e complesse stagioni della grande guerra, del fascismo, della Resistenza e poi della Liberazione, mentre Emma compie la sua scelta nel periodo più cupo della Repubblica. Quattro donne forti - colte in fasi drammatiche e cruciali, ma anche di grandi passioni e tensioni ideali - che testimoniano l'incrollabile volontà di essere padrone del proprio destino. Volare talvolta richiede sofferenza e sacrificio, talvolta appare impossibile, eppure non ci si deve arrendere mai: è questa è l'eredità ideale che verrà trasmessa da Rachele, Livia, Anna ed Emma alle generazioni che guardano al futuro. Antonella Sbuelz ci trasporta in un viaggio indimenticabile, dall'esito emblematico e inaspettato, intrecciando le microstorie con la Storia del Novecento europeo. Un potente affresco narrativo che esplora, interroga, coinvolge e commuove, riconciliando con la grande tradizione del romanzo italiano.Antonella Sbuelz vive a Udine, dove è nata. Ha condotto studi universitari a Trieste e Verona, conseguendo un Dottorato in Letteratura Moderna presso l'Università di Losanna. È autrice di otto romanzi, numerosi racconti, raccolte poetiche, saggistica. Alle sue opere – tradotte in inglese, tedesco, francese, croato e spagnolo – sono stati assegnati numerosi premi, tra cui il Premio Fiuggi Storia, il Biblioteche di Roma, l'Alda Merini, il Colline di Torino, il Città di Predazzo, il Città di Arce, il Raffaele Crovi, il Rhegium Julii. La sua ultima raccolta poetica, Chiedi a ogni goccia il mare (Stampa 2009, 2020) ha ricevuto il Premio Camaiore ed è stata inserita nella Rosa finalista del Premio Viareggio. Tra i suoi ultimi romanzi, Questa notte non torno (Feltrinelli, 2021; Premio Campiello Junior, Premio Selezione Strega Ragazzi e Ragazze, finalista al Premio Minerva), tradotto in Germania, Austria e Svizzera, e il recentissimo Il mio nome è A(n)sia (Feltrinelli, aprile 2023). Continua a incontrare studenti nelle scuole di tutta Italia: è anche grazie a loro che non smette di imparare.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Gino Castaldo "Il ragazzo del secolo"

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Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 18:18


Gino Castaldo"Il ragazzo del secolo"o della rivoluzione perdutaHarper Collinswww.harpercollins.itUn uomo nasce nel 1950, alla metà esatta del Novecento, l'ultimo secolo del Millennio. Il suo nome è Luigi e ha pochi mesi quando i suoi genitori, da Napoli, dalla palazzina dove vivono tra il mare e una raffineria, decidono di trasferirsi a Roma. Lì, nella capitale, lo sorprendono gli anni Sessanta, con la musica delle band che arrivano da altri paesi e che, con i loro beat pulsanti e maliziosi, sembrano parlare da un futuro ormai alla porta. Poi le prime grandi amicizie, il primo amore, nuovi idoli che nascono e muoiono in fretta, la diffusa e frenetica voglia di cambiamento. E di rivoluzione. Una rivoluzione che, ancora al suono di accordi rock e nuovi strumenti, con i capelli lunghi e le magliette colorate, prende finalmente vita alla fine del decennio, tra manifestazioni, viaggi in terre lontane ed esotiche, speranze. Promesse di una libertà assoluta e sfolgorante che dà le vertigini e che i giovani e la musica non hanno mai vissuto prima. Luigi cresce, si sposa, lavora a progetti di scrittura e politica, immerso in un clima di trasformazioni epocali. Ma la droga e l'improvvisa ondata di violenza degli anni Settanta mettono in crisi quei sogni e lui va incontro alle prime disillusioni e alle ombre di un tempo che non tornerà, mentre la vicenda privata del protagonista si incrocia con quelle di uomini straordinari, da Andrea Pazienza a Freak Antoni, da Paolo Pietrangeli a Rino Gaetano.Il ragazzo del secolo, o della rivoluzione perduta è l'esordio nella narrativa di Gino Castaldo, il più grande e amato giornalista musicale italiano, un romanzo in cui i desideri, le speranze e i dolori di un'epoca vicina e al contempo perduta rivivono grazie alla magia della letteratura.Gino Castaldo, tra i piú noti giornalisti e critici musicali italiani, scrive su «la Repubblica». Ha pubblicato, tra l'altro, La mela canterina. Appunti per un sillabario musicale (minimum fax 1996) e La terra promessa. Quarant'anni di cultura rock (Feltrinelli 1994). Per Einaudi Stile libero ha pubblicato Il buio, il fuoco, il desiderio, Il romanzo della canzone italiana e, con Ernesto Assante, Blues, Jazz, Pop, Rock e 33 dischi senza i quali non si può vivere e Lucio Dalla (Mondadori, 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Remo Schellino "Voci di donne, per l'otto di marzo"

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Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 23:33


Remo Schellino"Voci di donne, per l'otto di marzo"www.remoschellino.itRemo Schellino nasce a Dogliani nel 1965 e dal 1991 è titolare di una piccola casa di produzione cinematografica. Nei suoi lavori tratta principalmente tematiche storico-sociali delle Langhe, del Roero, dell'Astigiano e delle valli cuneesi. Parallelamente conduce un'attività privata di archiviazione della memoria storica. Con la sua cinepresa raccoglie videointerviste a persone che difficilmente troverebbero spazio su un libro di storia, sono testimonianze legate ai principali eventi del Novecento italiano che vengono raccontati da un'altra prospettiva. Il suo modello è lo scrittore Nuto Revelli che, tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Ottanta, percorreva le povere campagne del cuneese per raccogliere le narrazioni e i ricordi di donne e uomini. "Stare al mondo"Per scelta o per destinoIl lavoro, l'impegno, la vita quotidiana raccontata dalle donne nel secondo dopoguerraIn un territorio storicamente contrassegnato da un'economia agricola e da una forte impronta cattolica, la condizione femminile è stata in parte raccontata nel volume di Nuto Revelli “L'anello forte”. Nell'opera dello scrittore cuneese per la prima volta voci e storie provenienti dal multiforme universo contadino della provincia di Cuneo sono state ascoltate, raccolte e pubblicate restituendo la dignità spesso negata e il valore fondamentale al ruolo delle donne in seno alla famiglia e alla società. Ma se il modello della donna sposa-madre-lavoratrice dei campi risulta dominante, non mancano, anche in quegli anni di transizione, figure capaci di scegliere per loro stesse un'alternativa di vita, manifestando un desiderio di indipendenza. L'estrema diversità delle esperienze delle testimoni è stata una scelta di campo voluta e meditata. Impostata sul modello del "racconto di vita", il fuoco delle interviste si è concentrato in particolare sulla "scelta", o, al contrario, sull' "assenza di scelta" in ambito affettivo e lavorativo. La cuoca del Presidente Einaudi, un emigrata dalla Calabria negli anni '60, una vedova di un disperso in guerra nel 1943, una maestra diventata primo Sindaco donna in Piemonte, una staffetta partigiana, una suora, la titolare di un dancing. Tutte sette raccontano il loro “Stare al mondo” per scelta o per destino.Elenco testimonianze- Vincenzina Revellli di Belvedere Langhe, classe 1928 (contadina e cuoca Presidente Einaudi)- Marianna Elia, di Niella Belbo Belbo, nata nel 1941 (emigrata dalla Calabria negli anni '60)- Caterina Morando di Ceva, classe 1924 (vedova dopo pochi giorni dal matrimonio di un disperso in guerra sul Fronte Greco nel 1943)- Irma Brocardo di Murazzano, classe 1922 (insegnante e primo sindaco donna in Piemonte)- Marisa Ombra di Asti, classe 1925 (staffetta partigiana e attiva nei Gruppi di difesa della donna)- Suor Delfina Pocchiolla, classe 1933, Priora Generale (Congregazione Suore Domenicane di Mondovì)- Paola Ghiglia Blengini di Bastia Mondovì, classe 1937 (proprietaria dello storico Dancing Paradiso di Bastia Mondovì)"Innamorate della libertà"Un documentario scritto e diretto da Erika Peirano e Remo Schellino.Per amore della libertà, per scelta politica, per tradizione famigliare. Molti e diversi i modi ed i motivi, ma unico lo scopo, unica la lotta. Storie di donne "resistenti" che senza cedere alla retorica dell'autocommiserazione o dell'autocompiacimento, raccontano semplicemente se stesse e uno spaccato centrale della storia delle loro vite.Le testimonianze raccolte sono di nove donne partigiane piemontesi: Margherita Mo (Meghi), Anna Barbero (Anita), Anna Parola (Katia), Anna Maria Polo (Mara), Paola Sibille (Ombra), Tersilla Fenoglio Oppedisano (Trottolina), Caterina Comba (Speranza), Nelia Benissone Costa (Vittoria), Bianca Guidetti Serra (Nerina). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il Mondo
Trailer il mondo cultura 1 Marzo 2025

Il Mondo

Play Episode Listen Later Mar 1, 2025 3:16


L'arte della gioia, diretta da Valeria Golino, è una serie tv in streaming su Sky tratta da un romanzo di Goliarda Sapienza che negli anni settanta fece scandalo. La stagione della migrazione a nord di Tayeb Salih è il più importante romanzo in lingua araba del Novecento. Alla galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro a Venezia è esposta l'opera multiforme di Roberto Matta, maestro del surrealismo sudamericano. James Cameron è uno dei registi di maggior successo della storia del cinema: alla Mole Antonelliana di Torino c'è una grande mostra dedicata al suo processo creativo. CONFrancesca Marciano, scrittrice e sceneggiatrice Valia Santella, sceneggiatriceIgiaba Scego, scrittriceLeonardo Merlini, giornalista Lucia Magi, giornalistaSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità . Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Carlo Madaghiele, Raffaele Scogna, Jonathan Zenti e Giacomo Zorzi.Direzione creativa di Jonathan Zenti.L'arte della gioia: https://www.youtube.com/watch?v=QqvhOl_4nRALa stagione della migrazione a nord: https://www.youtube.com/watch?v=vFlmZQ38ZxA&t=203sRoberto Matta: https://www.youtube.com/watch?v=37mj0aaQ0eo

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Casimiro Di Crescenzo "Il tempo passa troppo presto" Alberto Giacometti

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Play Episode Listen Later Feb 27, 2025 14:44


Casimiro Di Crescenzo"Il tempo passa troppo in fretta"Lettere alla famigliaAlberto GiacomettiEdizioni Casagrandewww.edizionicasagrande.comTesto / FirenzeSabato 1 marzo - ore 16.00 / Sala OrteseStazione Leopolda, Firenze"Il tempo passa troppo in fretta"Il curatore Casimiro Di Crescenzo dialoga con Tiziano Scarpa, narratore, poeta e drammaturgoUna pubblicazione della Alberto Giacometti Stiftung. A cura di Casimiro Di Crescenzo.Per tutta la vita, Alberto Giacometti non ha mai smesso di scrivere settimanalmente alla famiglia, in val Bregaglia, lettere in cui raccontava le sue giornate, le sue frequentazioni, le difficoltà e i progressi della sua ricerca artistica. Una scelta rappresentativa di quella ricca corrispondenza, redatta quasi interamente in italiano, è qui presentata ai lettori per la prima volta. Dai tempi del collegio all'arrivo a Parigi, dagli incontri con le avanguardie alle grandi mostre internazionali degli ultimi anni, le lettere di Giacometti raccontano “in presa diretta” una delle più interessanti e affascinanti avventure artistiche del Novecento.Il libro raccoglie – per la prima volta nella versione originale italiana – un'ampia scelta di lettere di Alberto Giacometti alla famiglia, dove con lingua vivace l'artista si racconta "in presa diretta", dall'adolescenza alla piena maturità. «Una rapsodica autobiografia, intervallata da piccoli schizzi, che conduce tra geografie e sfioramenti, tra fascinazioni e ansie, tra entusiasmi e fallimenti». (Vincenzo Trione)Casimiro Di CrescenzoÈ storico dell'arte, vive e lavora a Venezia. Si è laureato all'Università di Venezia con una tesi sui primi lavori a Parigi di Alberto Giacometti. Da allora si è sempre interessato all'opera dell'artista, realizzando mostre in Italia e all'estero, l'ultima intitolata: “Ottilia Giacometti. Ein Porträt. Werke von Giovanni und Alberto Giacometti” (Kunsthaus Zürich, 2020). È autore di Im Hotel Régina. Alberto Giacometti vor Henri Matisse – Letze Bildnisse (Bern-Wien, Piet Meyer Verlag /Paris, Fondation Giacometti, 2015) e sta lavorando alla pubblicazione della corrispondenza di Alberto e Diego Giacometti con la famiglia. Dal 2018 è membro del Comité Giacometti per l'autenticazione delle opere.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Laser
Cuore di tenebra

Laser

Play Episode Listen Later Feb 26, 2025 25:46


Alla Conferenza di Berlino del 1885 gli europei stabiliscono le regole per le future conquiste coloniali. Comincia la “Corsa all'Africa” e in pochi decenni l'intero continente viene diviso tra le maggiori potenze. Come spiega Cristiana Fiamingo, dietro le motivazioni umanitarie, e in particolare la lotta allo schiavismo, si nasconde una cieca volontà di sfruttamento e una visione della società africana impregnata di razzismo. Il Congo, concesso a Leopoldo II del Belgio proprio nella Conferenza di Berlino, è uno dei capitoli più oscuri della storia coloniale e il coerente sviluppo di questi principi: i nativi sono brutalmente sfruttati nella raccolta del caucciù e nella caccia agli elefanti per l'avorio, causando milioni di morti. La decolonizzazione negli anni Sessanta del Novecento apre indubbiamente una pagina nuova nei rapporti tra Europa e Africa, secondo Valeria Deplano, ma l'eredità coloniale sopravvive anche nei tempi nuovi, soprattutto nella mentalità. Anche per questo Marco Trovato sottolinea l'urgenza di conoscere meglio le diverse realtà dell'Africa contemporanea: un continente giovane, dinamico, rivolto al futuro.

Cult
Cult di venerdì 21/02/2025

Cult

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 56:13


Oggi a Cult: Musique Royale 2025 all Regga di Monza con Musicamorfosi; "I funerali dell'anarchico Pinelli" di Enrico Baj al Museo del Novecento; il festival Chora Volume 2 dedicato ai podcast, raccontato da Mario Calabresi; la rubrica di fumetti di Antonio Serra ospita Ivan Hurricane Manuppelli per "Belzemorio"...

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Giuseppe Lupo "Storia d'amore e macchine da scrivere"

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Play Episode Listen Later Feb 20, 2025 22:11


Giuseppe Lupo"Storia d'amore e macchine da scrivere"Marsilio Editoriwww.marsilio.itSalante Fossi, inviato del Modern Times, si trova a Skagen durante il solstizio d'estate, per festeggiare il compleanno del Vecchio Cibernetico e, molto probabilmente, la sua vittoria al Nobel. Il Vecchio Cibernetico ha quasi cent'anni, è nato in Ungheria, è fuggito da Budapest con una donna mentre i carri armati sovietici invadevano la città, ha vissuto e studiato in tutta Europa e, da qualche anno, si è stabilito in Portogallo. Va in giro con la custodia di una Olivetti Lettera 22 per ricordarsi che, dopo anni passati sulle macchine da scrivere e sulle macchine calcolatrici, su vocabolari in ogni lingua, ha inventato Qwerty. Qwerty è la rivoluzione. Non c'è intelligenza artificiale che sia all'altezza di Qwerty. Non c'è cosa che Qwerty non possa fare, anche se nessuno sa che forma abbia, né cosa sia. Salante Fossi non riesce a ottenere niente dal Vecchio Cibernetico, che alle sue domande non risponde, e anzi divaga tra la memoria e i sogni che lo inseguono da una vita, come fantasmi. Ascoltando le sue parole e i silenzi, scoprirà che alcune presenze sono tali anche senza i corpi, che la memoria è un sentimento, che la storia delle macchine in Europa e nel mondo è passata da Ivrea, dall'immaginazione di Adriano Olivetti, che si possono avere molte identità, ma un solo fine, e che Qwerty ha bisogno degli esseri umani così come gli esseri umani hanno bisogno di Qwerty. Una favola cibernetica avvincente e tenera, scritta con una lingua ilare e trasognata. Una storia d'amore, anzi due.Giuseppe Lupo è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano e Brescia. Oltre a Ballo ad Agropinto, per Marsilio, dopo l'esordio con L'americano di Celenne (2000, 2018; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello), ha pubblicato La carovana Zanardelli (2008), L'ultima sposa di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì), Atlante immaginario (2014), L'albero di stanze (2015; Premio Alassio-Centolibri), Gli anni del nostro incanto (2017; Premio Viareggio Rèpaci), Breve storia del mio silenzio (2019; selezionato nella dozzina del Premio Strega) e Tabacco Clan (2022). Ha pubblicato diversi volumi sulla cultura del Novecento, come La modernità malintesa (Marsilio 2023), e curato Moderno Antimoderno di Cesare De Michelis (Marsilio 2021). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Maria Luisa Frisa "I racconti della moda"

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Play Episode Listen Later Feb 20, 2025 30:20


Maria Luisa Frisa"I racconti della moda"Einaudi Editorewww.einaudi.itÈ la forma d'arte piú contraddittoria di tutte. Visionaria e insieme classica, pop ma anche snob, fieramente ignorata da molti eppure capace di muovere il mondo. La moda è un prisma: cultura e industria, sogno irraggiungibile e necessità quotidiana, haute couture e fast fashion. Ma in tutti questi anni, come l'ha raccontata la letteratura? E cosa ne sappiamo noi, veramente? Tra grandi nomi e riscoperte che non potremo piú dimenticare, in questa raccolta scintillano voci, sguardi e immaginari diversissimi, cuciti in un disegno audace, eclettico e divertente, pieno di intelligenza. Un viaggio dai salotti sfarzosi di inizio Novecento fino alle passerelle e ai flash dei giorni nostri, dai fruscii dell'atelier ai corpi iconici di domani.La moda è un linguaggio universale, che ci parla di noi e del tempo in cui viviamo. Ogni giorno, ogni volta che usciamo di casa, stiamo decidendo come mostrarci al mondo: dobbiamo sapere che tutto ciò che indossiamo è una forma d'arte progettata per noi da chissà chi. Maria Luisa Frisa quest'arte la conosce benissimo, la teorizza e la narra da anni. E in questa raccolta si serve di alcuni grandi racconti per dar forma al suo moda-pensiero, usando la letteratura come strumento per parlare di corpi, e degli abiti con cui si mostrano, e delle società che attraversano. Immaginando la moda come un affaccio panoramico sul mondo. Troverete, tra gli altri, Joyce Carol Oates che racconta di ragazze, consenso e abuso nell'America profonda, Pier Vittorio Tondelli con una riflessione su musica, stile e cravatte, Bret Easton Ellis che mette in scena la ricca disperazione del jet set di Los Angeles. Mentre Stefano Pistolini parte dal mito fondativo di Woodstock per capire l'impatto delle ondate giovanili sulla società dei consumi, Flavia Piccinni ci mette in guardia sui pericoli delle sfilate per bambini e ci fa entrare in quell'universo parallelo che è la moda per l'infanzia. E poi scoprirete la parabola di un artista fuori dagli schemi come Leigh Bowery, mondi immaginari in cui gli abiti diventano grandi come interi palazzi e le donne ci si nascondono dentro; assisterete a spettacoli fetish con luci soffuse, lacci e forbici, e vi misurerete con testi rivelatori come quello di Jhumpa Lahiri sui tanti significati che assume l'uso della divisa nella scuola dell'obbligo. E ancora, una serie di recuperi d'eccezione: Irene Brin, Gianna Manzini e la moda maschile secondo Lucio Ridenti. Infine, un dono: un racconto disperso e ritrovato di Michela Murgia.Maria Luisa Frisa, teorica della moda e curatrice, professoressa ordinaria all'Università Iuav di Venezia, dove ha fondato il corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali. Dirige la rivista accademica «Dune». Le ultime mostre: Bellissima. L'Italia dell'alta moda 1945-1968 (Roma, MAXXI, 2014-15; Bruxelles, BOZAR, 2015; Monza, Villa Reale, 2015-16; Fort Lauderdale, NSU Art Museum, 2016); Italiana. L'Italia vista dalla moda 1971-2001(Milano, Palazzo Reale 2018); Memos. A proposito della moda in questo millennio (Milano, Museo Poldi Pezzoli, 2020); Memorabile. Ipermoda (Roma, MAXXI 2024-25). Gli ultimi libri: Le forme della moda (Il Mulino, 2022) e I racconti della moda (a cura di) (Einaudi 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Renato Martinoni "Ricordi di suoni e di luci"

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Play Episode Listen Later Feb 19, 2025 32:25


Renato Martinoni"Ricordi di suoni e di luci"Storia di un poeta e della sua folliaManni Editoriwww.mannieditori.itLa giovane donna non toglie il velo che le copre il volto neanche quando rimane sola. Fissa con un sorriso amaro e misterioso la rozza lapide grigia, piccola e modesta, solcata da due crepe profonde. Si china per mettere da parte, in un angolo, la corona verde di alloro con il nastro tricolore. Poi legge, con la sua bella voce, le parole scolpite sulla lastra: «Dino Campana | poeta | 1885-1932». «Dino Campana», sussurra commossa. «Poeta». «Poeta vero», aggiunge. «Nato nel 1885». «Morto nel 1932». Rimane ferma, a lungo, la fata nera, in silenzio, fissando la pietra che sotto la forza dei suoi occhi si tinge di rosa. Come le vette delle montagne, al tramonto, in un quadro di Segantini. Poi esce e si incammina sulla carraia frustata da un vento gelido e rabbioso. Senza scoprire il viso. Senza voltarsi indietro.Lo strambo, il vagabondo, il matto di cui si narra in questo romanzo è Dino Campana, uno dei più grandi poeti del Novecento italiano. Nato nel 1885 e morto in manicomio nel 1932, dopo quattordici anni di reclusione, il protagonista di questa vicenda, in cui storia e invenzione corrono parallele, a volte dialogando, altre mescolandosi, altre ancora incrociandosi per poi seguire strade diverse, è celebre per i suoi vagabondaggi, spesso conclusi con il carcere o il ricovero in una clinica psichiatrica, per una infuocata avventura d'amore con la scrittrice Sibilla Aleramo e soprattutto per la sua passione incondizionata per la poesia. È una lettura fulminante a cambiargli la vita. È la fine di un sogno, quello di poter essere ancora poeta, a trasformarla per sempre nella follia.Renato MartinoniÈ nato nel 1952 e vive a Minusio, in Svizzera. Professore emerito di Letteratura italiana all'Università di San Gallo, per alcuni anni ha insegnato anche Letteratura comparata a Ca' Foscari a Venezia. Studioso e filologo, ha pubblicato edizioni critiche e volumi dedicati in particolare al Settecento e al Novecento, con incursioni nella pittura barocca e nella scrittura di viaggio. Ha curato un'edizione dei Canti Orfici di Dino Campana (Einaudi, 2003), cui è seguito Orfeo barbaro. Cultura e mito in Dino Campana (Marsilio, 2017). Il suo ultimo libro di narrativa è La campana di Marbach. Antonio Ligabue. Romanzo dell'artista da giovane (Guanda, 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Giuliano Sergio "Blow-up. Piero Manzoni e l'esplosione dei nuovi media"

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Play Episode Listen Later Feb 18, 2025 26:46


Giuliano Sergio"Blow-up. Piero Manzoni e l'esplosione dei nuovi media"Electa Editorewww.electa.itIl saggio di Giuliano Sergio analizza la visionaria coerenza con cui Piero Manzoni, fra i più celebri artisti del Novecento, intuì il ruolo fondamentale che negli anni Cinquanta assumevano i mass-media nella definizione dei linguaggi artistici e della figura dell'artista. Alla fine degli anni Cinquanta l'icona romantica dell'artista-genio, rappresentata da Jackson Pollock, si impone tramite il racconto fotografico e cinematografico dei suoi gesti, suggerendo un modello di fusione fra arte e vita che diviene una vera e propria lettura critica dell'opera.Dal rifiuto dell'action painting, dei “gesti inutili” di Pollock e dei suoi seguaci, nasce la complessa immagine di Manzoni, costruita in maniera diametralmente opposta. Il suo “gesto” si concretizza nell'0sservare con laica ironia il dispiegarsi dell'opera: lo svolgersi della linea, lo gonfiarsi del corpo d'aria, l'estendersi della superficie achrome. Le azioni che Manzoni interpreta per i cinegiornali – Lunghe Linee, Corpi d'aria, Sculture viventi, Uova scultura – sono filmate come scene di cabaret; l'artista ricorre alla fotografia pubblicitaria per promuovere la sua merda d'artista; costruisce reportage paradossali dove firma modelle nude e contrassegna uova sode con la propria impronta. Sono immagini prodotte per essere pubblicate nelle riviste illustrate o da proiettare durante gli intervalli al cinema: Manzoni si rivolge al grande pubblico per seminare il dubbio sul ruolo dell'artista e sulla funzione dell'arte. Agli albori del consumismo la genialità manzoniana sposta l'attenzione dal “prodotto” all'autore, dando un'indicazione precisa all'avanguardia italiana e avviando un'importante lezione rispetto al concetto di comportamento e l'identità che diventeranno uno dei nodi dell'arte povera e processuale.Giuliano Sergio, nato a Venezia nel 1974 insegna storia dell'arte, è critico e curatore. Tra le pubblicazioni: Ugo Mulas. Vitalità del negativo (Milano 2010); Information document œuvre (Parigi 2015); Atlante degli archivi fotografici e audiovisivi italiani digitalizzati (Venezia, 2015). Tra le mostre: Luigi Ghirri. Pensare per immagini (MAXXI, Roma 2013; IMS, San Paolo e Rio de Janeiro 2013-14); Paolo Gioli. Abuses (Villa Pignatelli, Napoli 2014); La montagne de Venise di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle (Venezia 2016); Julia Margaret Cameron, Florence Henri, Francesca Woodman. L'arte del femminile (Villa Pignatelli, Napoli 2017); Le Pietre del Cielo. Luigi Ghirri e Paolo Icaro (Fondazione Querini Stampalia, Venezia 2017-18); Renverser ses yeux. Autour de l'arte povera 1960-1975 : photographie, film, vidéo (Jeu de Paume e Le Bal, Parigi 2022-23). Con l'Archivio Ugo Mulas ha curato mostre presso Villa Pignatelli (2010), Triennale di Milano (2012), Fondation Henri Cartier Bresson (Parigi, 2016).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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Giorgio Ghiotti "Casa che eri"

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Play Episode Listen Later Feb 17, 2025 33:38


Giorgio Ghiotti"Casa che eri"Hacca Edizioniwww.hacca.it“Ci è voluto un uomo – uno stronzo mancato in mezzo a tutti gli stronzi veri che ho a vario titolo amato – per metterci in crisi, per rivelarci”.Una storia di neo quarantenni, nella sonnolenza feroce di una Roma (e di un'età) senza apparente futuro. Ma prima di tutto una storia sul tradimento, reale e percepito, di un'amicizia, quella tra i due protagonisti Aldo (voce narrante) e Luisa, quando entra nelle loro vite Alessio Patriarca. Dunque una storia di gelosia e di personaggi secondari affatto secondari (Vittorio e Michel nella stanza dei colombi; Caterina che guasta il suo canto con le sigarette e vigila sulla figlia Dacia che forse nasce e forse no; Patrizia che da sola resta a fare la guardia a una villa a Tivoli assediata dagli uccelli…), dentro una Roma che di borghese ha solo qualche sentimento superstite, e palazzi e appartamenti che, per i protagonisti, diventano gabbie.“Giorgio Ghiotti è uno dei prodigi della nostra letteratura. Ha iniziato prestissimo e subito si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Porta con sé daanni il bagaglio della nostra scrittura del Novecento da cui si fa sempre accogliere e sorprendere. In questo ultimo romanzo raggiunge uno stadio nuovo. La scrittura feroce e onirica a tratti dei racconti si scioglie nella malinconia. Una malinconia terribile perché riguarda i giovani mentre la loro gioventù è ancora qui, presente. La sparizione di un amico porta le aspettative dei venti anni a scolorire e perdersi nei rimpianti degli adulti. Ghiotti ha il passo sicuro e racconta con la sua solita eleganza schietta sessualità, dolore, rancori e fallimenti.”Giulia CaminitoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
#008 La Seconda Guerra Mondiale – Come scoppiano le guerre – Barbero Riserva (Festival della Mente, 2014)

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 69:22


Il 23 agosto 1939 Hitler e Stalin firmarono un patto di non aggressione, e il 1 settembre Hitler invase la Polonia sperando che le potenze democratiche, Francia e Inghilterra, non sarebbero intervenute. Si sbagliava: quel giorno scoppiò una guerra che si concluse dopo sei anni di morte e distruzione su una scala che il mondo non aveva mai conosciuto prima.Festival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/communityTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
#008 La Seconda Guerra Mondiale – Come scoppiano le guerre – Barbero Riserva (Festival della Mente, 2014)

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 69:22


Il 23 agosto 1939 Hitler e Stalin firmarono un patto di non aggressione, e il 1 settembre Hitler invase la Polonia sperando che le potenze democratiche, Francia e Inghilterra, non sarebbero intervenute. Si sbagliava: quel giorno scoppiò una guerra che si concluse dopo sei anni di morte e distruzione su una scala che il mondo non aveva mai conosciuto prima.Festival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/communityTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
#207 “Romanzo Russo” e “All'arme, all'arme” – BarberoTalk (Cultura e Sviluppo, Alessandria 2024)

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Feb 9, 2025 72:32


Il professor Barbero è ospite dell'Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandra, dove presenta “Romanzo russo” e “All'arme, all'arme, i priori fanno carne!”.Originale: https://www.youtube.com/watch?v=Mdrj4QwcDsQCultura&Sviluppo: https://culturaesviluppo.it/Palco del Mercoledì: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusic from https://filmmusic.io - "Bossa Antigua" by Kevin MacLeod (https://incompetech.com) licensed with CC BY (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)

Il cacciatore di libri
"L'ultimo conclave" di Glenn Cooper e "E se non partissi anch'io" di Lia Levi

Il cacciatore di libri

Play Episode Listen Later Jan 25, 2025


Gli intrighi vaticani sono nuovamente al centro di un giallo di Glenn Cooper, scrittore americano autore fra l'altro della famosa trilogia della Biblioteca dei morti e della serie con protagonista Cal Donovan, docente universitario di storia delle religioni soprannominato "L'uomo che sussurrava ai papi" per la sua amicizia con Celestino VI e Giovanni XXIV (anche questi personaggi di fantasia). In "L'ultimo conclave" (Nord - traduz. Barbara Ronca) Papa Giovanni XXIV viene trovato morto nel suo letto. Si organizza ovviamente il conclave per l'elezione del nuovo pontefice, ma con il passare delle ore non c'è alcuna fumata, né bianca né nera. Viene rotto il sigillo della Cappella Sistina dove i cardinali elettori sono riuniti e si scopre che non c'è più nessuno: i porporati sono scomparsi. A supportare le indagini c'è Elisabetta Celestino, una suora nominata segretaria di Stato proprio dal papa che è appena morto ed è la prima donna a ricoprire quell'incarico. Insieme a lei c'è Cal Donovan, arrivato dagli Stati Uniti, da sempre innamorato di Elisabetta. Nella seconda parte parliamo di "E se non partissi anch'io" di Lia Levi (e/o), un romanzo di formazione ambientato a Roma negli anni Dieci del Novecento. La protagonista è Ida, una quindicenne di famiglia ebrea. Il padre, Benedetto, è un uomo aperto e progressista che ama i libri, mentre la madre, Rosina, è conservatrice e critica chi si batte per fare ottenere il diritto di voto alle donne. È proprio grazie al padre che Ida può frequentare una scuola mista, frequentata cioè da ragazzi e da ragazze: qui incontra Vanessa e Andrea che diventano poi i suoi compagni di studio, ma anche i suoi compagni di crescita. Grazie a loro, ma soprattutto grazie alla famiglia di Vanessa (la madre è un'attivista politica e una femminista) cercherà la sua strada, la sua identità, sempre un po' divisa fra modernità e tradizione.

ANGELA'S SYMPOSIUM 📖 Academic Study on Witchcraft, Paganism, esotericism, magick and the Occult

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