Raccontare le eroine della scienza del passato per ispirare quelle del futuro: è questo il significato de “Le magnifiche della scienzaâ€, un podcast realizzato in esclusiva per Intesa Sanpaolo On Air da Gabriella Greison, fisica, scrittrice e divulgatrice scientifica, definita “la rockstar della fisicaâ€. Un omaggio a dieci donne pioniere e ribelli, che sono riuscite a realizzarsi nel loro lavoro con coraggio e determinazione. Delle icone femminili troppo spesso dimenticate, che hanno cambiato il mondo non solo grazie alle loro straordinarie scoperte, ma anche per aver sfidato le convenzioni di una comunità scientifica dominata da soli uomini. Episodio dopo episodio, verremo trasportati in un viaggio nella storia per scoprire sogni, successi, fallimenti e battaglie di queste donne che hanno aperto la strada alle nuove generazioni di scienziate. Scopri tutti i podcast di Intesa Sanpaolo su Intesa Sanpaolo On Air.
“Da bambine mio padre ripeteva a mia sorella e a me che dovevamo essere libere come pensatrici e noi siamo diventate libere pensatrici ancor prima di sapere cosa significasse pensare”. Bambina dall'insaziabile curiosità, Rita Levi Montalcini si è battuta per la ricerca scientifica nelle scuole incoraggiando le nuove generazioni ad intraprendere la carriera scientifica per l'uguaglianza, i diritti dei più deboli e la solidarietà. Contributo realizzato in esclusiva per Area X di Intesa Sanpaolo.
Dei contributi scientifici e della carriera professionale di Albert Einstein se ne è discusso ampiamente, ma della sua personalità sappiamo un po' meno. Il suo percorso umano e di crescita personale non si è mai arrestato, cambiando radicalmente il temperamento e l'attitudine nel corso della sua vita. Da giovane strafottente e menefreghista a pensatore attento e scrupoloso, dalla Germania nazista e all'America del dopoguerra è nata così una leggenda. Contributo realizzato in esclusiva per Area X di Intesa Sanpaolo.
Il paradosso del gatto in una scatola è la teoria che rese lo scienziato Erwin Schrödinger famoso in tutto il mondo e mise in discussione i fondamenti della meccanica quantistica. Il fisico austriaco si distinse nella comunità scientifica per la sua vita da bohémien, che fece di lui un anticonformista e un libero pensatore. Neanche quando gli fu assegnato il Premio Nobel per la Fisica nel 1933 la sua attitudine cambiò, rimanendo sempre più attratto dalle filosofie orientali che dai formalismi accademici e istituzionali. Contributo realizzato in esclusiva per Area X di Intesa Sanpaolo.
Come suggerisce il soprannome di “dark lady”, Vera Rubin è la donna della materia oscura, un'astronoma che grazie alle sue scoperte stravolse le conoscenze del tempo. Nota per l'autorevolezza del suo carattere e la voglia di ricercare l'ignoto, le sue ricerche pionieristiche hanno fatto sì che il cosmo e le galassie assumessero sembianze e comprensioni diverse, rendendo giustizia al lavoro di ogni scienziata donna capace di “creare ciò che non è stato ancora creato.”
Da bambina Rosalind Franklin venne definita dalla zia come “paurosamente intelligente”: un complimento carico di apprensione, in quanto per la società del tempo non era considerato normale che l'unica figlia femmina fosse più brillante dei fratelli. E sicuramente Rosalind intelligente lo era, dato che è grazie a lei se oggi sappiamo com'è fatto il DNA: una scoperta che non le venne mai riconosciuta, ma che non mise mai in discussione il suo amore per la scienza.
Dicono che quella di un medico sia una vera e propria vocazione. Sicuramente fu così per Rita Levi Montalcini, che voleva salvare vite e si iscrisse a medicina nonostante il padre non fosse d'accordo. Divenne presto una neurologa conosciuta in tutto il mondo per la sua caparbietà e la dedizione che metteva nel suo lavoro. Grazie a lei sono state raggiunte importanti scoperte scientifiche per la cura contro il cancro, l'Alzheimer e il Parkinson, che le valsero tanti riconoscimenti internazionali: nel 1986 vinse il premio Nobel per la medicina.
Quante volte abbiamo passato le notti svegli a guardare il cielo stellato? Maria Mitchell cominciò a farlo da bambina con il telescopio del padre, il quale, giorno dopo giorno, le insegnò a osservare al meglio le stelle, ispirandola a far sentire la propria voce in una società fatta di soli uomini. Notte dopo notte, sguardo dopo sguardo, Maria arrivò a scoprire una nuova cometa, la “Mitchell Comet” con il metodo della coda dell'occhio, che arrivò ad insegnare in tutto il mondo.
Maria Goeppert-Mayer è la seconda donna nella storia ad aver ricevuto il premio Nobel, dopo Marie Curie. Una donna della scienza indipendente e battagliera che dedicò la sua intera carriera allo studio dell'atomo, all'epoca ancora sconosciuto. In una comunità scientifica dominata da soli uomini, il suo incontro con il fisico italiano Enrico Fermi costituirà una svolta fondamentale per la sua carriera.
Il “colpo di fulmine” è quell'istante in cui il nostro posto nel mondo diventa improvvisamente chiaro e unico. È stato così per Jocelyn Bell, che sin da bambina si innamorò della fisica, arrivando a scoprire quella che tutt'ora viene considerata una delle scoperte scientifiche più importanti del XX secolo, le radio Pulsar, anche se non le venne mai riconosciuto il merito.
Una donna che si batte per altre donne: questa è Elizabeth Blackburn, biologa promotrice della diversità di genere come fonte di ricchezza per i laboratori scientifici. Una filosofia a favore della quale si è impegnata per tutta la sua carriera, ricca di onorificenze e di ispirazione per le altre donne. Tra le sue scoperte, ricordiamo l'“enzima dell'immortalità”, utile per la lotta contro il cancro e l'invecchiamento.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, avrà sentito l'espressione “siamo fatti dello stesso materiale di cui sono fatte le stelle”. A prima vista questa frase potrebbe sembrare solo un aforisma, ma in realtà è stata al centro della ricerca di un'intera vita per Cecilia Payne, celebre fisica “ribelle”. Quando nel 1923 iniziò a insegnare ad Harvard, i suoi corsi non erano nemmeno inseriti nella lista ufficiale, ma a metà degli anni ‘50 fu la prima donna a ricoprire la carica di direttore del Dipartimento di Astronomia.
Chiunque può raggiungere i propri sogni se perseguiti con determinazione e competenza, e la storia di Barbara McClintock ne è prova lampante. Biologa brillante e anticonvenzionale con idee molto spesso in contrasto con la comunità scientifica del tempo, come tutti i grandi precursori della storia non ebbe vita facile, tanto che il premio Nobel per la medicina le fu riconosciuto oltre tre decenni dopo la sua scoperta dei trasposoni.
Ada Lovelace, magnifica donna della scienza che ha fatto della matematica la sua ragione di vita, ricercava nelle formule una stabilità emotiva di cui sentiva la mancanza a livello familiare. Il matematico Charles Babbage la descriveva come “un'incantatrice di numeri” che, grazie alla sua perspicacia e intelligenza, ha posto le basi per i computer e l'intelligenza artificiale. Non a caso, uno dei linguaggi di programmazione dei giorni nostri si chiama proprio “Ada”.