Lezioni del prof. Gaudio su Ugo Foscolo
"Altri scritti letterari" di Ugo Foscolo
Ultima parte dei "Sepolcri" di Ugo Foscolo - lettura e commento in classe dei versi 160-295
Prima parte del carme "Dei Sepolcri" di Ugo Foscolo - lettura e commento in classe dei versi 1-118
Seconda parte del carme "Dei Sepolcri" di Ugo Foscolo
I "Sepolcri" di Ugo Foscolo - lettura e commento in classe dei versi 1-160
Introduzione ai Sepolcri di Ugo Foscolo
"A Zacinto" - lettura e commento in classe di un sonetto di Ugo Foscolo
"In morte del fratello Giovanni" - lettura e commento in classe di un sonetto di Ugo Foscolo
"Alla sera" - lettura e commento in classe di un sonetto di Ugo Foscolo
Introduzione alle odi e ai sonetti di Ugo Foscolo
"La lettera da Ventimiglia" e "La lacrimata sepoltura" - lettura e commento in classe di due brani tratti da "Le Ultime lettere di Jacopo Ortis
"Il colloquio con Parini - la delusione storica" - lettura e commento in classe di un brano tratto da "Le Ultime lettere di Jacopo Ortis
"Il sacrificio della patria nostra è consumato" e "Illusioni e mondo classico" - lettura e commento in classe di due brani tratti da "Le Ultime lettere di Jacopo Ortis
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis - seconda parte dell' introduzione
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis - prima parte dell' introduzione
Carme "Dei Sepolcri": lettura e commento dei versi 62-225
Carme "Dei Sepolcri": lettura e commento dei versi 40-69
Introduzione generale al Carme "Dei Sepolcri"
Carme "Dei Sepolcri": introduzione, struttura, commento e lettura di alcuni versi
Le poesie di Ugo Foscolo, con la lettura dei sonetti più famosi «Alla sera» Forse perché della fatal quietetu sei l'immago a me sì cara vienio Sera! E quando ti corteggian lietele nubi estive e i zeffiri sereni, 4 e quando dal nevoso aere inquietetenebre e lunghe all'universo menisempre scendi invocata, e le secretevie del mio cor soavemente tieni. 8 Vagar mi fai co' miei pensieri su l'ormeche vanno al nulla eterno; e intanto fuggequesto reo tempo, e van con lui le torme 11 delle cure onde meco egli si strugge;e mentre io guardo la tua pace, dormequello spirito guerrier ch'entro mi rugge. 14«Solcata ho fronte» Solcata ho la fronte, occhi incavati intenti,crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto,labbro tumido acceso, e tersi denti,capo chino, bel collo, e largo petto; 4 giuste membra; vestir semplice eletto;ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti;sobrio, umano, leal, prodigo, schietto;avverso al mondo, avversi a me gli eventi: 8 talor di lingua, e spesso di man prode;mesto i più giorni e solo, ognor pensoso,pronto, iracondo, inquieto, tenace: 11 di vizi ricco e di virtù, do lodealla ragion, ma corro ove al cor piace:morte sol mi darà fama e riposo. 14«A Zacinto» Né più mai toccherò le sacre spondeove il mio corpo fanciulletto giacque,Zacinto mia, che te specchi nell'ondedel greco mar da cui vergine nacque 4 Venere, e fea quelle isole fecondecol suo primo sorriso, onde non tacquele tue limpide nubi e le tue frondel'inclito verso di colui che l'acque 8 cantò fatali, ed il diverso esiglioper cui bello di fama e di sventurabaciò la sua petrosa Itaca Ulisse. 11 Tu non altro che il canto avrai del figlio,o materna mia terra; a noi prescrisseil fato illacrimata sepoltura. 14«In morte del fratello Giovanni» Un dì, s'io non andrò sempre fuggendodi gente in gente, me vedrai sedutosu la tua pietra, o fratel mio, gemendoil fior de' tuoi gentil anni caduto. 4 La Madre or sol suo dì tardo traendoparla di me col tuo cenere muto,ma io deluse a voi le palme tendoe sol da lunge i miei tetti saluto. 8 Sento gli avversi numi, e le secretecure che al viver tuo furon tempesta,e prego anch'io nel tuo porto quiete. 11 Questo di tanta speme oggi mi resta!Straniere genti, almen le ossa rendeteallora al petto della madre mesta. 14
Gli incontri di Jacopo: Teresa e Parini
Biografia e introduzione all'Ortis