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Finalmente capiamo che salvare i gattini è importante quanto salvare il mondo.Superman, regia di James Gunn, con David Corenswet,Rachel Brosnahan e Nicholas Hoult, prodotto da DC Studios, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Dopo il salvataggio di Kayla, il gruppo può finalmente godersi la prima notte di meritato riposo dopo molto tempo.Alcuni tuttavia, sembrano avere il sonno piuttosto tormentato.Zorander viene allertato dai suoni provenienti dalla camera di Kastasir, rendendosi conto che qualcosa non va... Kayla sembra mormorare una strana litania apparentemente senza senso. Che sia scaturita della corruzione o dalla follia dalle torture subita da Malagard?Potete trovare i video di #IntavernadaKurt su:●Twitch●Youtube●Facebook●Telegram●Discord
Alcuni acquisti in prossima definizione, i profili dei nuovi arrivati, la squadra che sta nascendo: con Brocks, il ds Mattia Giachello aggiorna sulle trattative
Alcuni esseri viventi sembrano aver trovato un modo per sfuggire al tempo… ⏳ Ma no, non ci aiuteranno a scoprire il segreto dell'immortalità. Almeno non ancora.
Giornata di tensione iniziata all'alba con gli incatenamenti ai cancelli , al limitare del quartiere dei Ferrovieri oggetto di discussione da tempo, e proseguita con lo sgombero forzato. Alcuni tra i residenti e gli ambientalisti si oppongono alla cementificazione dell'area boschiva, in ragione della costruzione dei binari per la linea ad Alta Velocità.
Una delle domande che mi viene fatta su tutti i canali, con maggiore frequenza è “quali sono le qualità, o la qualità principale per avere successo nella vita”? Le risposte possono essere molteplici. Alcuni possono dare priorità ad alcuni aspetti, altre, invece ad altri del tutto opposti. Esiste però una coppia di qualità, che sono come veri e propri superpoteri per il tuo SUCCESSO. Possono suonare un pò duri, un pò faticosi, un pò difficili, ma se li hai, PUOI OTTENERE QUALUNQUE COSA! Questa puntata è per te e per il TUO Successo.
Mentre l'Italia e l'Europa fanno i conti con il caldo infernale, negli Usa il Texas viene travolto dalle inondazioni. Pesantissimo il bilancio.
In questo episodio di Educare con calma continuo la mia chiacchierata con Sara – counselor sistemico relazionale che aiuta le donne a ritrovare il proprio desiderio e nutrirlo all'interno della coppia.Ci addentriamo ancora di più nelle dinamiche di disconnessione sul piano del desiderio sessuale, ed esploriamo quali possono essere i primi passi concreti per ristabilire nuovi equilibri, senza forzature e al proprio passo.Parliamo anche di come avviare o nutrire una comunicazione efficace sul sesso e vi porto infine un mio aneddoto personale sul diritto di dire no.:: Le domande che ho fatto a Sara:00:00 Introduzione e benvenuto.01:06 Come si fa a riaccendere il desiderio quando non si sa più «come fare», perché non si è più abituati a gesti affettuosi?06:24 Sensazione di fastidio verso i gesti d'affetto del partner più desiderante: come si può smettere di sentirsi sbagliatǝ?10:22 Chiarire le intenzioni: cosa può fare il partner più desiderante per aiutare?13:01 E se uno dei due partner non vuole parlare di sesso?18:07 È importante imparare a comunicare ciò che ci piace e ciò che non ci piace durante l'atto sessuale?20:38 Cosa possiamo fare se il lavoro da fare per arrivare a una sessualità soddisfacente ci sembra troppo faticoso?24:35 Vale cambiare idea (anche nella sessualità)!25:46 Aneddoto di Carlotta: diritto di dire no e apertura alla possibilità.30:40 Sfatiamo un mito con una domanda «classica»: quante volte deve fare l'amore una coppia per essere «sana»?:: Trovate Sara:Su InstagramSu FacebookSul suo sitoVisitate la latela.com/podcast e cercate questo episodio per trovare risorse aggiuntive e unirvi alla conversazione.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Critiche ai primi anni delle calcolatrici elettroniche scientifiche Nei primi anni dopo l'introduzione delle calcolatrici elettroniche scientifiche, le critiche sollevate furono numerose e di diversa natura. Ecco una panoramica dettagliata delle principali tipologie di critiche, con riferimenti alle fonti: 1. Perdita delle competenze di calcolo manualeMolti docenti e osservatori temevano che l'uso diffuso delle calcolatrici avrebbe portato a una progressiva perdita delle abilità di calcolo manuale tra studenti e professionisti. Si riteneva che la facilità d'uso potesse trasformare la matematica in un'attività puramente esecutiva, riducendo la comprensione dei processi matematici sottostanti12.Questa critica era legata all'idea che “fare matematica” significasse soprattutto “fare conti”, e che affidarsi troppo alle macchine potesse impoverire la formazione matematica di base1.2. Rischio di uso come “scorciatoia”Un'altra preoccupazione era che la calcolatrice venisse vista dagli studenti come una scorciatoia per risolvere rapidamente i problemi, senza sviluppare un reale ragionamento matematico o capacità di problem solving1.Alcuni docenti sottolineavano la necessità di un uso consapevole e guidato dello strumento, per evitare che diventasse un modo per “saltare” le fasi di ragionamento12.3. Disuguaglianze e difficoltà praticheL'introduzione delle calcolatrici portò anche a problemi di equità: non tutti gli studenti potevano permettersi i nuovi strumenti, e la presenza di modelli diversi in classe poteva complicare il lavoro didattico e creare disparità nell'apprendimento1.Inoltre, la complessità delle prime calcolatrici scientifiche richiedeva tempo per essere padroneggiata, e non tutti gli studenti riuscivano a raggiungere rapidamente l'autonomia nell'uso, soprattutto quelli con tempi di apprendimento più lenti1.4. Critiche tecniche e di affidabilitàAlcuni osservatori sottolineavano limiti tecnici delle prime calcolatrici: ad esempio, la scarsa qualità delle tastiere nei modelli economici, la gestione non corretta delle regole di precedenza nelle operazioni, e la visualizzazione approssimativa di alcuni numeri decimali3.In ambito specialistico, le calcolatrici venivano talvolta considerate strumenti “inferiori” rispetto ai computer, poiché non consentivano logiche condizionali complesse e avevano capacità di programmazione molto limitate3.5. Resistenze culturali e didatticheInizialmente, una parte del corpo docente e della comunità scientifica mostrò resistenza verso l'adozione delle calcolatrici, preferendo metodi tradizionali e temendo che l'innovazione potesse svalutare la disciplina matematica o ridurre l'impegno richiesto agli studenti12.Tuttavia, queste resistenze diminuirono progressivamente con la diffusione dello strumento e la constatazione dei suoi vantaggi pratici2.Fonti[Istituto Campania – Vantaggi e criticità dell'uso delle calcolatrici in classe]1[Tuttoscuola – Pro e contro delle calcolatrici nell'insegnamento]2[Wikipedia – Criticità tecniche e storiche delle calcolatrici]3Queste critiche riflettono il dibattito vivace che accompagnò i primi anni di diffusione delle calcolatrici scientifiche, tra timori di perdita di competenze e la consapevolezza delle nuove opportunità offerte dalla tecnologia.https://www.istituto-campania.it/usare-la-calcolatrice-classe-un-vantaggio/https://www.tuttoscuola.com/matematica-pro-e-contro-le-calcolatrici/https://it.wikipedia.org/wiki/Calcolatricehttps://eugene.kaspersky.it/2016/10/05/linestimabile-storia-delle-calcolatrici-meccaniche/https://www.liberopensiero.eu/03/06/2024/cultura/chi-invento-la-calcolatrice-storia-di-uno-strumento-indispensabile/https://www.reddit.com/r/calculators/comments/fb3ndk/vintage_1976_casio_fx102_scientific_calculator/?tl=ithttps://www.reddit.com/r/retrobattlestations/comments/14cremt/my_hp25_programmable_calculator_vintage_1976_and/?tl=ithttps://www.cad3d.it/forum1/discussione/calcolatrici-scientifiche-filosofie-sulla-memorizzazione-richiamo-dei-risultati-ecc.64386/https://www.reddit.com/r/GenerationJones/comments/1kd3qng/does_anyone_remember_fondly_the_status_of_the/?tl=ithttp://web.tiscali.it/city/tascabili_digitali2.htmhttps://www.treccani.it/enciclopedia/la-grande-scienza-cronologia-scientifica-1971-1980_(Storia-della-Scienza)/https://www.ilfoglio.it/il-foglio/2019/12/03/news/cosi-le-calcolatrici-scientifiche-non-temono-la-pensione-290246/https://www.gravita-zero.it/guida-completa-alla-calcolatrice-scientifica/https://www.elledecor.com/it/tech/a41574685/storia-della-calcolatrice-tascabile-bizzarro-status-symbol-degli-anni-70/https://eurydice.indire.it/wp-co
Aumentano anche in Germania le truffe online con tecniche sempre più sofisticate, ce ne parla Enzo Savignano. I truffatori sono spesso organizzazioni criminali che sfruttano il traffico di esseri umani, come evidenziato nel documentario "Im inneren der Cybermafia" prodotto da NDR. Ma come difendersi? Alcuni consigli da Giuseppe Servidio, giornalista esperto di tecnologie informatiche. Von Luciana Caglioti.
Che cos'è successo questa settimana? Su alcuni scaffali Coop arriva la Gaza ColaPotrai riassumere i messaggi WhatsappDa Sorrento a Capri con un elicottero Uber Marge Simpson m0rta è una fake newsLe Pharrell x Adidas ‘Jellyfish' hanno un packaging pazzescoLe bottiglie Ichnusa abbandonate diventano opere d'arte
Con il professor Renato Martinoni, già docente universitario di letteratura e di cultura italiana, e con Stefano Vassere, linguista e direttore delle Biblioteche cantonali, desideriamo oggi ricordare la figura del capriaschese Gabriele Alberto Quadri, scomparso sabato scorso all'età di 75 anni. Dopo gli studi a Locarno, Zurigo e Pavia e dei soggiorni di studio a Ginevra, Malaga e Siena, è stato per quarant'anni docente di italiano e francese in diversi ordini di scuola. Ha collaborato con riviste ticinesi e internazionali. È stato poeta in dialetto e in lingua e prosatore; ha scritto per il teatro ed è stato anche è attore radiofonico, partecipando a diverse trasmissioni e ad approfondimenti della nostra Radio. Alcuni suoi testi sono stati musicati. Nel 1986 ha ottenuto il Premio Schiller per la raccolta Ra schérpa fòra di scaff e nel 2003 il Premio Insubria per la satira Maledictus structus ventris tui!
Chi è il primo morto per software ?Ho fatto la domanda alla AI, e mi ha trovato un vecchissimo caso (documentato su Wikipedia).Poi pero' non si e' piu' parlato di morti diretti, fino a quando la AI non fa paura.Ma se analizziamo i casi del passato, il problema non e' la AI, ma una cultura tecnocentrica e alcune valutazione commerciali che sovente interferiscono in modo che, solo dopo, succede qualcosa.Inizialmente sembra andare tutto bene. Poi …Ecco cosa cambia, e coinvolge i dirigenti che prendono decisioni strategiche che poi non si mantengono “in caldo”.Non esiste un consenso definitivo su chi sia stata la prima vittima mortale di un attacco informatico, ma ci sono alcuni casi significativi:Casi più citati:1. Therac-25 (1985-1987): Serie di incidenti con una macchina per radioterapia che, a causa di bug software, somministrò dosi letali di radiazioni. Almeno 3 morti accertate e diversi feriti gravi.2. Spanair volo 5022 (2008): Alcuni considerano questo incidente (154 morti) parzialmente collegato a un malware che aveva infettato i computer dell'aeroporto, impedendo l'invio di avvisi critici. Tuttavia, la causa principale fu un errore umano.3. Ospedale di Düsseldorf (2020): Una donna morì dopo che un ransomware aveva colpito l'ospedale, costringendola a essere trasferita in un'altra struttura. È considerato il primo caso di morte direttamente attribuibile a un cyberattacco deliberato.Il problema della definizione:- È difficile stabilire il "primo" caso perché dipende da come si definisce "attacco informatico"- Molti incidenti precoci furono causati da bug o malfunzionamenti piuttosto che attacchi intenzionali- La documentazione degli incidenti più vecchi è spesso incompletaIl caso dell'ospedale di Düsseldorf del 2020 è generalmente riconosciuto come la prima morte causata da un cyberattacco intenzionale con chiara correlazione causale. Il primo caso documentato di un decesso attribuito direttamente a un attacco informatico è avvenuto nel settembre 2020 in Germania. Ecco i dettagli: ### Contesto dell'incidente: - Ospedale colpito: L'Universitätsklinikum Düsseldorf (ospedale universitario di Düsseldorf) fu bersagliato da un attacco ransomware che paralizzò i sistemi informatici, compresi quelli legati alle emergenze. - Vittima: Una paziente con una condizione critica (emorragia cerebrale) non poté essere trattata tempestivamente perché i sistemi dell'ospedale erano down. Fu quindi trasferita d'urgenza in un altro ospedale a 30 km di distanza, ma morì per il ritardo nel soccorso. ### Rilevanza legale: - Le autorità tedesche aprirono un'indagine per omicidio colposo, sostenendo che l'attacco informatico fosse stato il fattore chiave nel decesso. Tuttavia, non è chiaro se il caso sia stato formalmente portato in tribunale.### Altri casi rilevanti (non fatali): - 2017: L'attacco ransomware WannaCry colpì il NHS nel Regno Unito, causando ritardi nelle cure, ma senza decessi confermati. - 2015: L'attacco alla rete elettrica ucraina provocò blackout, ma non direttamente vittime.
Alcuni ricercatori tedeschi hanno individuato una grave falla che coinvolge anche grandi marchi. Oggi è la giornata di annunci importanti. Possibile amara novità per chi vuole un'auto elettrica. Oggi Mister Gadget Daily è realizzato in collaborazione con realme GT 7. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Due sentenze emesse negli Stati Uniti sembrerebbero dar ragione ai produttori di intelligenze artificiali sul “fair use”, l'uso di opere coperte dal diritto d’autore per addestrare l'AI anche senza il consenso del titolare dei diritti. Come stanno le cose? Ci spiega di più Giusella Finocchiaro, docente di Diritto privato e di Diritto di Internet all’Università di Bologna.La notizia dello sbarco di Volkswagen nel settore robotaxi si inserisce in un contesto, quello della guida autonoma, dove le tecnologie stanno maturando rapidamente consentendo una maggiore scalabilità. Siamo passati dalla fase di sperimentazione a quella dell’implementazione dice Carlo Iacovini, esperto di guida autonoma e mobilità elettrica, tra i fondatori di Maxi Mobility.I dati di CloudFlare (gestisce il 20% dei siti web del mondo) confermano che i riassunti basati sull'intelligenza artificiale nei motori di ricerca (come AI Overview di Google) riducono drasticamente il traffico verso siti e portali. E questo trend avrà conseguenze importanti sull’ecosistema di internet. Ne parliamo con Simone Righini, esperto di search marketing e motori di ricerca.Alcuni dei test e delle procedure adottati dai produttori per redigere le nuove “etichette energetiche” per gli smartphones, entrate in vigore il 20 giugno, andrebbero rivisti e perfezionati spiega Roberto Pezzali, esperto di smartphone della redazione di Dday.it. ci si può dunque fidare delle nuove etichette?E come sempre in Digital News le notizie di innovazione e tecnologia più importanti della settimana.
Alcuni esperti prevedono che, se le attuali tendenze nello sviluppo degli LLM continueranno, nel giro di pochi anni i modelli linguistici saranno addestrati su dataset di dimensioni approssimativamente pari all'intero stock di testi pubblici disponibili. In parole più semplici, le intelligenze artificiali stanno consumando tutti i dati. Dopodiché, rischiano di andare incontro a una carestia. C'è una via d'uscita? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
OLTRE 4.350 anni fa, le cateratte dei cieli si aprirono e un Diluvio sommersel'intera Terra. Gli esseri umani malvagi e violenti, insieme a tutti coloro cheerano così indifferenti da rifiutarsi di prestare attenzione all'avvertimento diDio, furono distrutti. Solo il giusto Noè e la sua famiglia, 8 persone intotale, insieme a un numero limitato di esemplari di ogni specie animale,sopravvissero al Diluvio, entrando in un'enorme arca costruita per ordinedivino.L'arca avrebbe potuto conteneretutti gli animali? È vero che le enciclopediemenzionano oltre un milione di specie di animali. Ma a Noè fu ordinato dipreservare solo esemplari di ogni “specie” di animale terrestre e volatile. Alcuniricercatori hanno affermato che solo 43 “specie” di mammiferi, 74 “specie” diuccelli e 10 “specie” di rettili avrebbero potuto produrre la grande varietà dispecie di queste creature che conosciamo oggi. L'arca misurava circa 40.000 m3di spazio utilizzabile, più che sufficiente per i passeggeri che avevano “prenotato”il viaggio.Nel 1901 in Siberia fu scoperto un mammut congelato. Dopo migliaia di anni,in bocca era ancora presente vegetazione.Alcuni vedono in questo, così come in altri reperti come i fossili marinirinvenuti in alta montagna, prove convincenti di un'improvvisa e catastroficaalluvione globale.
Il Malinteso d'origine secondo Paul Hazard, S. Blezza Picherle, giugno 2025
Nella puntata 568 del nostro podcast scientifico preferito si parla di due protagonisti davvero curiosi: i fenicotteri e le cellule zombie. Ai microfoni, per la prima volta insieme, ci sono Francesca e Ilaria, pronte a raccontarci storie sorprendenti dal mondo della scienza. Francesca ci porta nelle acque fangose dove vivono i fenicotteri. Questi eleganti uccelli non si limitano a filtrare l'acqua in modo passivo come molti pensano. Al contrario, i fenicotteri sono veri e propri cacciatori attivi. Usano le zampe, il becco a forma di L e movimenti precisi della testa per creare flussi d'acqua e vortici che intrappolano minuscole prede, come le scimmiette di mare. sfuggenti. Non sono quindi semplici filtratori ma predatori ingegnosi che sfruttano il loro becco come strumento di pesca. Nel contributo esterno, Giuliana intervista nuovamente il professor Marco Bellano, già nostro ospite nella puntata precedente. Bellano è docente di History of Animation presso il dipartimento dei beni culturali dell'Università degli Studi di Padova e ci parla delle stelle nei film. Attenzione, non potrete più guardare serenamente un cielo stellato al cinema! Di ritorno in studio, dopo una barzelletta terribile (come da tradizione!), Ilaria ci parla di un argomento tanto curioso quanto inquietante: le cellule zombie. Alcuni scienziati pensano che l'invecchiamento del corpo dipenda anche da come il cervello gestisce le riserve di energia. Con il tempo, alcune cellule smettono di dividersi e si trasformano in “cellule zombie”. Queste cellule, invece di andarsene in silenzio, rilasciano segnali che chiedono molta energia. Il cervello se ne accorge e riduce il consumo di energia in altre parti del corpo. Questo potrebbe spiegare alcuni segni dell'invecchiamento, come i capelli grigi o la stanchezza. Fenicotteri ingegnosi e cellule che non vogliono morire: due mondi diversi, ma entrambi capaci di sorprenderci. Ascolta la puntata per scoprire tutti i dettagli!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast-la-scienza-come-non-l-hai-mai-sentita--1762253/support.
In questa puntata di Infedeli alla linea celebriamo (e talvolta subiamo) i batteristi diventati cantanti e frontman. Dai progetti paralleli più assurdi alle velleità da solisti, passando per featuring improbabili, affrontiamo 10 esempi in cui chi normalmente stava dietro ha deciso di prendersi la scena. Alcuni ci hanno stupito, altri… diciamo che ci hanno lasciati senza parole. CHI SIAMO Infedeli alla Linea è il podcast che mette sotto i riflettori artisti leggendari e band di culto, ma con uno sguardo diverso: quei dischi che osano, che dividono e che ci fanno chiedere se siano puro genio, disorientamento totale o solo una moda passeggera. Scopri la musica da una prospettiva unica insieme a Vikk (ideatore del sito http://www.orrorea33giri.com/), Beatrice ed Emanuele. Tra curiosità, ricordi personali e discussioni sorprendenti, ogni episodio è un viaggio tra suoni e storie indimenticabili. Ascoltaci su Spotify, Apple Podcasts e ovunque ci siano podcast molto belli. INTERAGISCI Sito web: https://infedeliallalinea.it Instagram: https://www.instagram.com/infedeliallalinea_podcast Telegram: https://t.me/infedeliallalinea Proponi un disco: https://infedeliallalinea.it/proponi-un-disco/ SUPPORTACI Infedeli alla linea podcast è una produzione indipendente. Supportaci regalandoci un caffè o una birra: Ko-Fi: https://ko-fi.com/infedeliallalinea PayPal: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=KMCEG4XYA88X6 La sigla iniziale è un estratto del brano Jazz Hole dei Blue Wave Theory https://freemusicarchive.org/music/Blue_Wave_Theory
Lorenzo Masini, in arte Maseeni, unisce cantautorato ed elettronica in una ricerca musicale intensa e personale. Il 13 luglio si esibirà al Siren Festival di Cagliari. Lorenzo Masini, in arte Maseeni, è un giovane artista romano classe 1994 che porta in scena un progetto nato da un'esigenza profonda: comunicare in italiano, attraverso una fusione di cantautorato contemporaneo de elettronica sperimentale. La sua musica è un viaggio tra generi e sentimenti, difficile da incasellare in una definizione rigida. Maseeni rifiuta di essere identificato con un genere specifico. Cresciuto tra blues, jazz, rock ed elettronica, ha scelto di creare un linguaggio personale che cambia canzone dopo canzone. Il suo è un racconto in note, in continuo divenire, alimentato dalla voglia di emozionare senza filtri. "Canzoni d'amore del terzo tipo": un concetto oltre le parole Il suo primo album, Canzoni d'amore del terzo tipo, è un'esplorazione delle sfaccettature dell'amore. Un titolo ironico, ma anche rivelatore: Maseeni riflette sul rischio di imprigionare i sentimenti nelle parole, lasciando che sia la musica a raccontarli con più verità. Alcuni brani, come Mi Hai Lasciato Solo il Cane sono legati a esperienze personali forti, mentre altre come Superblu sono nate in Sardegna. E proprio in Sardegna, Maseeni tornerà il 13 luglio, esibendosi per la prima volta al Siren Festival di Cagliari. Un'occasione speciale in un contesto ricco di arte e contaminazioni. Dal vivo, tra emozione e connessione autentica Sul palco, Maseeni vive un rapporto diverso con le sue canzoni. È lì che le emozioni si amplificano, e che l'artista riesce a trasmettere qualcosa che va oltre la registrazione. “Dal vivo riesco a dare più di ciò che c'è su disco”, racconta. Per lui, l'esibizione è il momento in cui la musica prende senso pieno. Il Seren Festival rappresenta l'occasione ideale per condividere con il pubblico la sua visione: emozioni vere, non numeri o classifiche. Nuovi brani e un album in arrivo il 3 luglio Guardando al futuro, Maseeni conferma l'uscita imminente del suo secondo album, atteso per il 3 luglio. Un disco già rodato dal vivo, che rappresenta un nuovo capitolo nella sua evoluzione artistica. Due singoli hanno già anticipato il lavoro, disponibile presto su tutte le piattaforme, anche se, come sottolinea lui stesso, “la musica non può ridursi a numeri”. Il futuro di Maseni è fatto di emozioni, sperimentazioni e concerti intensi. E il Seren Festival sarà solo l'inizio di un nuovo viaggio.
Da alcune settimane le Commissioni parlamentari preposte stanno discutendo gli emendamenti al DL Infrastrutture approvato nel mese di maggio.Alcuni dei provvedimenti contenuti nel decreto riguardano il settore dell’autotrasporto merci.In questa puntata di Container, Massimo De Donato ne parla con Claudio Donati, segretario generale di Assotir. Si tratta di misure che mirano a regolare il tema dei pagamenti e dei tempi di attesa per il carico e lo scarico. Partendo da questo, Claudio Donati illustra il punto di vista dell’associazione che rappresenta e avanza alcune proposte per affrontare questioni annose per la categoria.
In apertura la lettura critica dei quotidiani di oggi in edicola con Paolo Mieli.Sabato a Roma doppio corteo per la pace e contro il piano di riarmo. Il corteo e la piattaforma che lo sostiene hanno però creato divisioni nella sinistra italiana. Alcuni gruppi e soggetti politici mostrano divergenze sulle modalità e sui contenuti della protesta, in particolare riguardo al rapporto con la Nato, la cooperazione militare con Israele, e le strategie di pace e disarmo da adottare. Per parlarne ospitiamo Angelo Bonelli, deputato e co-portavoce di Europa Verde e Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata del Pd.
A Gaza, oggi, sono morti altri diciotto palestinesi. Alcuni erano in fila per ricevere aiuti umanitari, altri dormivano in tenda. L'ospedale Al-Quds ha ricevuto oltre 140 corpi in 24 ore e curato 560 feriti. La rete è ancora isolata nel sud della Striscia per il secondo giorno consecutivo, colpita da un raid mirato all'infrastruttura. Queste notizie, che fino a una settimana fa avrebbero spalancato aperture e indignazione, ora faticano a guadagnare spazio tra le righe dei dispacci, soffocate dalla nuova centralità iraniana. La quotidianità dell'orrore a Gaza non è diminuita. È diventata abitudine. E l'abitudine, si sa, è l'anticamera dell'indifferenza. Nel gioco ottuso delle gerarchie geopolitiche, il massacro a Gaza sembra declassato a “danno collaterale prolungato”, persino mentre Israele estende i bombardamenti su Rafah, Khan Younis, Gaza City. Le stesse zone, gli stessi obiettivi civili, gli stessi corpi mutilati nei sacchi di plastica. Il ragazzo che urla disperato accanto al cadavere del padre ucciso in fila per un pacco alimentare, oggi, non fa più notizia. Il mondo guarda altrove. E così facendo, lo legittima. Legittima la logica per cui una strage, se reiterata abbastanza a lungo, smette di essere una notizia. E diventa routine. Accettare che Gaza resti uno sfondo silenzioso mentre si negozia tra Teheran e Tel Aviv significa accettare che il dolore palestinese valga meno. Gaza non è la scenografia dei potenti del mondo. Gaza non può divenire l'ennesima guerra a bassa intensità mediatica e politica. La normalizzazione dell'orrore è la più subdola delle complicità: quella che si nasconde dietro lo sguardo distolto. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Dona il tuo 5X1000 al WWF, fai un regalo alla Natura con il codice 80078430586 nella tua dichiarazione dei redditi. Hai mai mangiato uno squalo? Probabilmente ti è capitato senza saperlo. Se hai mangiato palombo, verdesca, mako, gattopardo, gattuccio, spinarolo o smeriglio la risposta è sì! Questo è un elenco di specie di squalo e tra queste, molte sono minacciate e in pericolo di estinzione a causa della pesca eccessiva. Alcuni tagli di carne di squalo, infatti, vengono spesso venduti legalmente sotto nomi generici o confusi con altri pesci, come il pesce spada. Questa puntata è realizzata con CESTHA grazie al progetto HA, YES – HAve You Ever eaten a Shark? finanziato dal Regional Seas Programme dell'UNEP/MAP – SPA/RAC (United Nations Environment Programme / Mediterranean Action Plan - Specially Protected Areas Regional Activity Center) e con la collaborazione di Andrea e Marco Spinelli. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8200NIENTE DI MEGLIO CHE LA NINNA NANNA DELLA MAMMA di John Horvat La musica giusta può avere un effetto calmante sui bambini. Alcuni sostengono quindi che, per favorire la loro formazione, ai bambini dovrebbero essere fatti ascoltare brani di musica classica dai passaggi tranquilli. Tuttavia, non è Mozart ad avere il maggiore effetto sui neonati. Il tono rassicurante di una madre amorevole è molto più efficace.Un recente studio condotto dal Child Studies Center dell'Università di Yale ha confermato gli effetti benefici sui neonati del canto. I ricercatori hanno cercato anche di misurare i vantaggi del canto rispetto al silenzio.Il team di ricerca ha diviso 110 genitori con bambini di età compresa tra i 3 e i 6 mesi in due gruppi. Al gruppo A di genitori sono state fornite canzoni popolari, testi e letteratura che promuovevano la pratica del canto durante il periodo di prova. Il gruppo B invece non ha ricevuto nulla da controllare.Ai due gruppi è stato poi chiesto di riferire sulle loro pratiche di cura del bebè. Una domanda chiedeva se i genitori gli avessero cantato.CANTA CHE TI PASSAIl risultato più importante e prevedibile è stata la conferma dell'effetto positivo del cantare al bambino. I bambini esposti al canto erano meno irrequieti e più calmi di quelli che non lo erano. L'effetto non era necessariamente immediato, ma generale. "L'umore dei bambini è migliorato complessivamente grazie all'intervento", ha riferito Samuel Mehr, curatore principale dello studio. "Eppure non sono molti i pediatri che consigliano ai genitori di bambini irrequieti di cantare loro delle canzoni".I ricercatori hanno inoltre concluso che i genitori hanno una naturale predisposizione a far felici i bambini con il canto. Il dottor Mehr ha affermato: "I genitori inviano ai bambini un chiaro messaggio con le ninne nanne: sono vicino, ti sento, ti proteggo, quindi le cose andranno bene".In effetti, le melodie e le ninne nanne per neonati sono particolarmente adatte al loro pubblico, utilizzando scale e ritmi limitati e una gamma melodica ridotta che si adatta alle orecchie meno sofisticate dei neonati. Le canzoni sono spesso costituite da una singola linea musicale ripetuta molte volte. Tale semplicità si riflette nelle canzoni per neonati in tutto il mondo, a testimonianza della natura universale dell'infanzia.Nella ricerca delle migliori tecniche genitoriali, questa pratica non viene spesso presa in considerazione. Eppure, è ricca di senso. Lo sforzo costante per aumentare il contatto tra genitore e figlio non si limita al tatto. Anche una relazione intima che coinvolga il suono è importante.UN PROBLEMA CULTURALE: COME CREARE UNA NINNA NANNAI risultati dello studio sollevano un'altra questione culturale sconcertante. La società frenetica di oggi generalmente scoraggia il canto ai bambini. Di conseguenza, non produce nemmeno le canzoni e le ninne nanne da cantare loro.Il team di ricerca è dovuto ricorrere a vecchie canzoni popolari per fornire materiale ai genitori musicalmente più preparati a cantare. Non esistono canzoni popolari moderne perché non esiste il concetto di folk, del paesano. Non c'è quell'unità all'interno di una comunità che dia origine a esperienze comuni ma semplici e che possano poi essere immortalate in una canzone.È scomparsa la ricca immaginazione dei luoghi e della comunità che creava le condizioni per le ninne nanne. Non ci sono punti di riferimento come scene naturali, legami familiari e devozioni religiose che favoriscono l'innocenza infantile e trovano posto nelle canzoni. Nell'odierno confuso panorama musicale, c'è ben poco che stimoli l'immaginazione verso piaceri moderati e puri.In una cultura della morte che permette l'aborto, non c'è l'universale celebrazione della nuova vita che favorisca le ninne nanne. Per cambiare le cose ci vorrebbe una società piena di madri e padri amorevoli, non un tasso di natalità in calo. Una tenera devozione alla Madre di Dio e al suo Divin Bambino sarà il mezzo perfetto per risvegliare il desiderio di bambini nati per conoscere, amare e servire Dio.Certo, ci vuole molto per creare una ninna nanna, ma cantare qualsiasi cosa sia disponibile è un buon inizio per tornare all'ordine. I ricercatori hanno confermato ciò che molti genitori sanno: nella battaglia tra la madre e Mozart, la ninna nanna materna vince sempre.
È iniziato in Canada il vertice G7, con focus su crisi geopolitiche (Israele-Iran, Ucraina, Gaza). Il premier canadese Carney punta su sicurezza, catene di approvvigionamento e lavoro. Meloni, Macron, Merz, Starmer e Carney hanno tenuto un colloquio informale in vista di una posizione europea unitaria. Il Giappone e la Corea del Sud interverranno sui dazi Usa. Intanto, la Commissione Ue valuta un accordo con Washington per fissare i dazi reciproci al 10%, limitando l'impatto su settori chiave. Trump non ha ancora confermato l'intesa, ma von der Leyen e il presidente Usa stanno trattando. Intervengono Nicola Filippone, Radiocor e Marco Buti, professore all'Istituto Universitario Europeo, è stato Direttore Generale per gli Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea dal 2008 al 2019.Caritas: “Sempre più assistiti in Italia. E il carrello della spesa è sempre più costoso”. Secondo Caritas e ISTAT, la povertà in Italia cresce anche tra i lavoratori. Nel 2024, oltre 277mila persone assistite, con un +62,6% rispetto a dieci anni fa. Il fenomeno dei “working poor” è sempre più diffuso, anche al Nord. Il 23,1% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale. Sebbene l'inflazione generale rallenti, i beni essenziali continuano a rincarare: +2,7% annuo per alimentari e prodotti per la casa e la persona. Commentiamo questi dati con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Israele-Iran, con la guerra la benzina torna sopra quota 1,7 euro a litro. La guerra tra Israele e Iran fa schizzare i prezzi del petrolio e dei carburanti. Il Brent è salito del 10%, con la benzina self sopra 1,7 euro/litro e il diesel sopra 1,6. Gli aumenti riflettono i timori di blocchi all'offerta iraniana o escalation militare. L'AIE dispone di scorte d'emergenza, ma gli investitori temono nuove tensioni. Prezzi alla pompa in rialzo, con rincari anche da Eni, IP e Q8. Facciamo il punto con Gabriele Masini, direttore di Staffetta Quotidiana - Quotidiano delle fonti di energia.Il cda di Mediobanca rinvia l'assemblea per l'Ops su Banca Generali. Mediobanca ha rinviato l'assemblea sull'Ops su Banca Generali al 25 settembre. Il rinvio è motivato dalla mancanza di una posizione ufficiale di Generali sull'offerta. Alcuni soci, tra cui Delfin e il gruppo Caltagirone, avevano espresso dubbi o chiesto chiarimenti. Il quorum rischiava di non essere raggiunto. L'offerta resta formalmente valida, ma il suo futuro è legato anche alla possibile Opa di Mps su Mediobanca, attesa a breve. Il commento è di Antonella Olivieri, Il Sole 24 Ore.
Come sempre, nella prima parte della puntata, ci occupiamo di attualità. Iniziamo commentando l'invio della Guardia Nazionale a Los Angeles per intervenire nelle proteste contro le politiche sull'immigrazione. Alcuni analisti politici parlano di una “prova generale” ipotizzando che dietro ci sia dell'altro. Poi, parleremo della commemorazione in Normandia dell'81º anniversario del D-Day. La cerimonia di quest'anno è apparsa meno solenne, complice il clima di tensione nei rapporti politici tra Stati Uniti ed Europa. Nel nostro segmento scientifico, discuteremo dei piani di Parigi per riconoscere al fiume Senna lo status giuridico di persona e nominarne un tutore. Come sempre, la seconda parte del programma sarà dedicata alla lingua e alla cultura italiana. La nostra prima conversazione conterrà molti esempi legati al tema grammaticale di questa settimana: Introduction to the trapassato remoto. L'ultima conversazione, invece, illustrerà l'uso dell'espressione italiana: scendere/essere sul piede di guerra. - Gli analisti temono che l'invio della Guardia Nazionale a Los Angeles da parte di Trump sia solo una prova generale - La commemorazione del D-Day offuscata dalle tensioni politiche - Parigi vuole riconoscere la Senna come persona giuridica e nominare un tutore - Carlos Alcaraz e Coco Gauff vincono il Roland Garros in battaglie epiche - Dall'Egitto a Roma: una mostra tra mito e diplomazia - Una lettera per salvare il cinema italiano
Alcuni aneddoti di contorno alla leggendaria vittoria del rally di Montecarlo del 1972, la Fulvia, Munari, la nebbia, i festeggiamenti.
Non tutti i percorsi sono lineari. Alcuni si costruiscono a tappe, passo dopo passo, curva dopo curva. Quella di oggi è la storia di una giovane donna che ha saputo ascoltarsi, prendere la sua strada, rimettersi in gioco.È cresciuta tra Biasca e gli alpeggi, tra dubbi e sogni, e oggi è la casara del Caseificio del Sole. Un mestiere antico che Melanie ha scelto, voluto, conquistato. Una di quelle storie che non nascono per caso… ma per vocazione.
Alcuni fra i principali siti pornografici sul web, hanno annunciato oggi la cessazione dell’attività in Francia in segno di protesta contro la legge francese sulla verifica dell’età degli utenti. Interviene Andrea Rossetti, docente di Informatica giuridica.
Dal 20 giugno gli smartphone venduti all'interno della UE dovranno essere accompagnati da un'etichetta energetica, simile a quella degli elettrodomestici, che descrive alcune caratteristiche dei prodotti: efficienza, durata della batteria, resistenza, riparabilità, ecc. Ne parliamo con Roberto Pezzali, esperto di smartphone della redazione di Dday.it.Che differenza c'è tra indipendenza e sovranità digitale? Quanto siamo capaci in Italia di differenziare i servizi informatici per mantenerne la continuità? Cosa è possibile fare? Se ne occupa il primo rapporto sull'indipendenza digitale in Italia. Enrico Pagliarini ne parla con Andrea Rossetti, docente di Filosofia del Diritto e Informatica giuridica all'Università di Milano-Bicocca e co-fondatore di RED OPEN, spin-off dell'ateneo milanese.Con Giovanni Germani, responsabile delle soluzioni di Intelligenza Artificiale in Fastweb + Vodafone, parliamo della suite di soluzioni di GenAI che l'azienda ha da poco lanciato sul mercato italiano.Infine, parliamo di radio in auto. Alcuni produttori potrebbero smettere di installare nelle vetture i ricevitori radio FM o DAB+ integrati. E l'industria non è d'accordo per varie ragioni, come spiega Sergio Natucci, direttore generale di Dab Italia (di cui fa parte Radio24).E come sempre in Digital News le notizie di innovazione e tecnologia più importanti della settimana.
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Il presidente americano Donald Trump ha deciso di rendere la vita difficile ai ragazzi stranieri che vogliono studiare negli Stati Uniti. Soprattutto a quelli che sognano di frequentare la più antica università americana: Harvard. In questa puntata parliamo anche della nuova legge che protegge i diritti degli animali domestici e della profezia che sta facendo calare a picco il numero dei turisti in Giappone. Alcuni scienziati hanno scoperto che rimandare la sveglia ci fa perdere un sacco di sonno; altri qual è il segreto delle nuvole che proteggono dallo scioglimento i ghiacci dell'Antartide
Il segreto perduto di Karnak è il manoscritto degli dei, un testo leggendario ricettacolo di un potere antico, che potrebbe riscrivere la storia dell'umanità. Nel cuore di Luxor, tra le colonne ciclopiche e i geroglifici scolpiti nel tempo, il Tempio di Karnak continua a svelare misteri che sfidano la nostra comprensione. Recentemente, una missione archeologica franco-egiziana ha riportato alla luce un tesoro nascosto li da moltissimo tempo: un vaso di ceramica contenente anelli amuleti e statuette corate risalenti alla xxv Dinastia, un'epoca di rinascita per l'antico Egitto. Ma tra i reperti rinvenuti, si mormora altresì della presenza di un antico manoscritto, un segreto perduto, un manoscrittoche potrebbe contenere conoscenze perdute, formule arcane e forse indicazioni su portali verso altri mondi. Alcuni sostengono che si tratti del leggendario "Libro di fondazione dei templi per gli Dei della prima Enneade" attribuito a Imhotep, l'architetto divino. Ma altri parlano di un manoscritto sconosciuto fino a questo momento che conterrebbe la prova che gli antichi egizi fossero in possesso di conoscenze molto più avanzate rispetto a quelle che gli vengono attribuite. Preparatevi per un viaggio attraverso il tempio di Karnak e uno dei suoi più grandi misteri. L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella. Produzione e Sound Design di Matteo D'Alessandro https://www.matteodalessandro.com Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social
(I Pietro 3:10-12) Tre Chiarimenti dei Tratti della Vita Cristiana
Alcuni inquietanti messaggi aggravano la posizione di Anna Lucia Cecere.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Strumenti StonatiSulla riva di un ruscello, dove nuotava una gran quantità di pesciolini di tutti i colori, abitava una famigliola: mamma, babbo e sette figlioli — quattro maschietti e tre femminucce.La loro casa era un po' distante dal paese di Strumentopoli, ma vicini al ruscello e accanto al Grande Bosco ci si stava proprio bene.La mamma coltivava con cura le verdure nell'orto. Il babbo, invece, era un artigiano del legno e creava strumenti musicali con i tronchi migliori, scelti tra gli alberi più solidi e profumati del bosco.I ragazzi andavano a scuola in paese. In inverno ci arrivavano con gli sci, mentre in primavera e autunno viaggiavano su un carretto trainato da due cerbiatti — uno bianco e uno nero, come le note del pianoforte. Prima della partenza, il babbo li contava uno per uno per assicurarsi che nessuno mancasse. Poi, come ogni giorno, si raccomandava“Comportatevi bene, non marinate la scuola e ricordatevi la favola di Pinocchio e del suo naso!”A quelle parole si salutavano tutti con un sorriso.Il babbo tornava poi al suo lavoro. I suoi strumenti erano costruiti con cura e ottimo materiale, ma c'era un problema: erano stonati. Da buon liutaio, però, non si scoraggiava e la sua passione per la musica era così grande che insegnare ai figli a suonare era stato un divertimento. Aveva perfino scelto per loro nomi speciali: Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele.La mamma non fece obiezione. D'altronde, chiamarli con i nomi delle verdure sarebbe stato simpatico, ma forse i loro amici del paese li avrebbero presi in giro.I bambini erano bravi a scuola, e quando tornavano a casa, si davano da fare nell'orto, aiutando la mamma. Un giorno, però, scambiarono delle piantine di ortica per lattuga: che pizzicore! E allora via tutti di corsa, un tuffo nel ruscello per rinfrescarsi e calmare il bruciore. I pesciolini si sbellicavano dalle risate:“Ma siete proprio sciocchi! Ah ah ah!”La mamma li aiutò a uscire dall'acqua e, rivolta ai pesci, disse:“Stasera, al tramonto, ci sarà un concerto nel cortile di casa. Si esibiranno i miei figli con i loro strumenti. Siete tutti invitati!”I pesci risposero con entusiasmo:“Bene, grazie per l'invito! Arriveremo fin lì, tanto pioverà e sguazzare si potrà. Splich, sploch, splach!”Quella sera fu una vera festa. Al concerto di musica un po' strana e strampalata, tutti si divertirono da matti: i musicisti, gli animali arrivati dal bosco, e pure i pesci — che la mamma provvedeva a spruzzare con l'acqua.Dopo quella serata allegra, la vita riprese tranquilla, tra scuola, orto e anche il bosco. Infatti, nel tempo libero, a volte ci andavano ad aiutare il babbo a scegliere e tagliare il legno per costruire i suoi strumenti. Il Grande Bosco era ormai un luogo familiare per loro. Così, un giorno, mentre ci giocavano arrampicandosi sugli alberi, i ragazzini videro un gruppo di gnomi che complottavano irrequieti. Si nascosero dietro a dei cespugli, ad osservare e ascoltare i loro discorsi.La riunione, convocata in gran fretta, era per prendere una decisione su un pericolo imminente. C'era una pericolosa tempesta in arrivo. Si parlava di un vento d'uragano che non si era mai visto né sentito da cent'anni — o forse più — e che stava per raggiungere il bosco.“Bisogna fermarlo, con ogni mezzo,” dicevano gli gnomi.Così, decisero di chiedere aiuto a un vecchio alleato: il Grande Guerriero Della Montagna, armato di spada e poteri magici. Colui che in passato aveva già sconfitto draghi e perfino extraterrestri che volevano conquistare la Terra.I sette bambini, allarmati dalla notizia e decisi ad aiutare nella battaglia, corsero velocemente verso casa, anche per avvisare gli abitanti del villaggio del pericolo incombente. Intanto il vento si avvicinava. Si sentiva da lontano: era selvaggio e ululante. Al suo passaggio, gli alberi si piegavano fino a sfiorare il suolo. Alcuni ondeggiavano, altri si spezzavano o venivano sradicati.Gli abitanti di Strumentopoli, che cominciavano a sentire il vento per le strade del paese e videro il Grande Guerriero scendere dalla montagna, si allarmarono, ma non si fecero prendere dal panico. Ognuno prese il loro strumento e tutti si misero a correre verso la casa sul ruscello per aiutare la famiglia che ci viveva e insieme a loro provare a salvare il Grande Bosco.Allo stesso tempo anche i pesciolini colorati arrivarono, uniti e determinati, e così fecero anche gli altri animali del bosco e del ruscello:“Tutti insieme possiamo formare una barriera e bloccare il vento!” Dissero all'unisono.A quel punto, anche i ragazzini della famiglia, rientrati affannati dalla corsa, si fecero avanti e dissero:“Anche noi abbiamo gli strumenti musicali del babbo; sono strani, un po' stonati… ma se li suoniamo tutti insieme, forse riusciremo a fermare la bufera.” E così dicendo entrarono in casa e tornarono in un battibaleno.Gli gnomi, conoscendo bene i limiti di quegli strumenti, con un incantesimo misero in atto una magia musicale molto potente.Quando i ragazzini iniziarono a suonare, accadde qualcosa di speciale. La musica, per la prima volta, fu melodiosa, armonica e coinvolgente. Ad uno ad uno anche tutti gli abitanti di Strumentopoli si aggregarono ed ognuno con il proprio strumento contribuì come se tutti fossero parte di una grande orchestra. Il vento d'uragano, che era impegnato in un combattimento furioso con il Grande Guerriero Della Montagna, la sentì da lontano e immediatamente cominciò a calmarsi. Il suo ululare iniziò a moderare di potenza e quando arrivò vicino al bosco era una fresca tramontana che, infine, si trasformò in una dolce brezza di valle. Il vento ora era divenuto parte di quella meravigliosa orchestra — la battaglia era stata vinta per merito di tutti. Ognuno aveva offerto la propria musica e aveva contribuito al successo. L'unione fa la forza. Dissero tutti insieme, soddisfatti.Il babbo liutaio continuò a costruire strumenti con i legni più pregiati offerti dal bosco. Erano talmente belli e suonavano così bene che si diceva fossero i più melodiosi mai ascoltati.I figli — Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele — entrarono a far parte della banda del paese. Ad ogni festa, suonavano con successo, tra applausi e sorrisi. Anche gli gnomi e il Grande Guerriero ascoltavano la loro musica… dal bosco e dalla montagna. I pesciolini colorati nuotavano e danzavano felici nel ruscello e quando qualcuno passava di lì, lo salutavano con allegri schizzi: “Splish! Splosh! Splash!”La famiglia continuò a vivere vicino al grande bosco e nelle sere d'estate, quando finalmente tutto diventava silenzioso, si sdraiavano lungo la riva del ruscello e guardavano le stelle in cielo. I loro cuori raccontavano… e la notte scriveva il lieto fine delle favole.-- Scritta da Lucia & Marco Ciappelli Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Spirale della morte delle formiche, il cerchio mortale che mostra il lato oscuro dell'intelligenza collettiva. Ecco cosa succede davvero e cosa racconta anche dell'uomo.
Stati Uniti e Cina hanno concordato una moratoria di 90 giorni per sospendere i nuovi dazi reciproci introdotti ad aprile. Gli USA abbasseranno le tariffe doganali dal 145% al 30%, mentre la Cina le ridurrà dal 125% al 10%. La sospensione riguarda anche le ordinanze esecutive e gli annunci doganali successivi al 2 aprile. Pechino si è inoltre impegnata a revocare le contromisure non tariffarie adottate contro gli USA. Il nuovo accordo arriva dopo un periodo di tensioni che aveva generato un crollo delle Borse e timori di recessione globale. Secondo l'editorialista Fubini, la pressione dei mercati ha spinto Trump a cercare un compromesso per evitare ulteriori danni economici. Seppur temporaneo, l'accordo riflette l'urgenza di evitare ripercussioni sul commercio, sull'inflazione e sul consenso politico, con l'obiettivo di stabilizzare i rapporti e scongiurare effetti a lungo termine su occupazione, prezzi e produzione. Ne abbiamo parlato con Luca Veronese, Il Sole 24 ore, (da Milano) Lucio Miranda, Presidente Export USA, (da Washington).TUTTOFOOD MILANO 2025: oltre 95.000 presenze e una nuova alleanza globale del foodSi è conclusa l'8 maggio la prima edizione di TUTTOFOOD MILANO organizzata da Fiere di Parma, che ha accolto oltre 95.000 visitatori professionali, di cui il 25% provenienti dall'estero. L'evento ha visto la partecipazione di 4.200 aziende espositrici distribuite su 10 padiglioni per oltre 150.000 metri quadrati, coprendo l'intera filiera agroalimentare. Il Buyers Program, realizzato con ICE-Agenzia, ha favorito la presenza di 3.000 top buyer e 7.000 operatori esteri. Oltre il 70% delle aziende ha già confermato la partecipazione per l'edizione 2026. L'evento segna l'avvio del nuovo hub Parma-Milano-Colonia grazie alla partnership strategica tra Fiere di Parma e Koelnmesse (Anuga). TUTTOFOOD 2025 ha generato un impatto economico di oltre 150 milioni di euro su Milano. Grande riscontro anche per la prima TUTTOFOOD Week, con eventi diffusi in città, tra cui la mostra “Essenziale e Quotidiano” all'ADI Design Museum. A evento concluso, il team organizzativo parte per un roadshow internazionale verso le principali fiere globali, con tappe ad Amsterdam, Bangkok, New York e Colonia, in preparazione delle prossime edizioni di TUTTOFOOD MILANO 2026 e CIBUS 2027. Interviene in trasmissione Antonio Cellie, Amministratore Delegato Fiere di Parma.Trump ha firmato ordine per ridurre prezzi farmaci fino all 80%Donald Trump ha annunciato la firma di un ordine esecutivo per ridurre il costo dei farmaci negli Stati Uniti, con tagli che vanno dal 30% all'80%, introducendo anche un sistema di “nazione più favorita” per cui gli USA pagheranno il prezzo più basso applicato a livello mondiale. Si tratta di una misura simile a quella proposta nel suo primo mandato ma mai attuata. Trump ha dichiarato di non farsi influenzare dall'industria farmaceutica, pur avendo ricevuto donazioni da quel settore. L'associazione PhRMA ha criticato duramente la misura, sostenendo che i controlli governativi penalizzano i pazienti e scoraggiano la ricerca. Durante il mandato Biden, l'Inflation Reduction Act ha introdotto una clausola simile per negoziare i prezzi su dieci farmaci selezionati, con risparmi previsti fino a 100 miliardi di dollari, nonostante le azioni legali avviate dall'industria. Trump ha respinto le critiche del settore, accusando le aziende di gonfiare i prezzi per gli americani, e ha promesso un cambiamento equo grazie all'ordine esecutivo. Alcuni repubblicani, incluso lo Speaker della Camera, si sono detti contrari all'inserimento del provvedimento nella legge di bilancio. Ne abbiamo discusso con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it
La stagione primaverile per molte persone può significare l'arrivo dei fastidiosi sintomi dell'allergia al polline: starnuti continui, naso gocciolante, prurito e lacrimazione agli occhi iniziano a comparire durante il periodo di marzo-aprile e possono durare anche per vari mesi. Ma cos'è il polline? Come facciamo a capire se soffriamo di rinite allergica? E come funzionano gli antistaminici? La pollinosi è una reazione spropositata del nostro sistema immunitario al polline, che viene erroneamente identificato come una sostanza dannosa per l'organismo. Il polline, infatti, è una delle principali cause delle allergie stagionali. In questo video il DeNa ci spiegherà perché siamo allergici al polline, quali sono i migliori rimedi per prevenire le reazioni allergiche in casa e all'aperto e perché gli antistaminici fanno venire sonno. Le informazioni contenute in questo video sono a scopo unicamente divulgativo. Per qualsiasi esigenza medica è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/ngCbN Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ale Guzzetti"Sguardi diversi"Quando i robot incontrarono gli antichi DeiFino al 06 Giugno 2025Milano, Fondazione Mudima, Via Tadino 26http://www.mudima.netQuando i robot incontrarono gli antichi Dei, è il titolo della mostra personale di Ale Guzzetti organizzata da Fondazione Mudima a Milano, dal 6 maggio al 6 giugno 2025. Curata da Gino Di Maggio, l'esposizione ripercorre la lunga parabola creativa dell'artista, tra i primi in Italia a sondare il binomio arte e tecnologia.A partire dai primi anni Ottanta Guzzetti ha intrapreso una proficua ricerca creativa volta a esplorare i territori dell'arte elettronica e interattiva, fino a indagare le potenzialità della robotica, della stampa 3D e delle scansioni digitali. La mostra presenta un nucleo di opere emblematiche del suo percorso pionieristico, sculture e installazioni in cui figure plastiche e circuiti elettronici istituiscono un rapporto attivo con lo spettatore, costantemente stimolato a diventare co-produttore delle opere stesse.«Il lavoro di Ale Guzzetti si propone di far convivere arte e scienza aprendo - tra i primi artisti al mondo - un nuovo percorso artistico in cui i materiali utilizzati diventano essi stessi linguaggio specifico. Sono opere interattive, ma a differenza di quanto già accaduto nella storia dell'arte, le sue creazioni sono autonome. È il caso dei suoi lavori più recenti dedicati alla robotica, in cui le sculture non sono solo osservabili, ma a loro volta ci osservano, o osservano altre sculture. Per gli esseri umani è una situazione nuova, forse inquietante, perché non siamo ancora preparati a dialogare, per lo meno con lo sguardo, con una presenza artificiale. Ma la presenza c'è e come, e fin da subito dobbiamo, noi umani, decidere se prestarci a un gioco a cui ancora non siamo pronti» commenta il curatore Gino Di Maggio.Accogliendo la sfida della complessità, teorizzata dall'epistemologo Edgar Morin, e collaborando con filosofi come Mauro Ceruti e Gianluca Bocchi - principali cultori in Italia della scienza della complessità - Guzzetti concepisce l'opera d'arte come un vero e proprio ecosistema, frutto delle interrelazioni con l'ambiente e delle connessioni che stabilisce con i fruitori. Sin dalle prime sperimentazioni, le sue opere si configurano come oggetti “senzienti”: è il caso delle Sculture sonore, a cui l'artista inizia a lavorare nel 1983, aggregazioni di oggetti in plastica (bottiglie, boe, tubi) che ospitano circuiti elettronici o dispositivi luminosi in grado di emettere rumori, voci e luci, a seconda del contatto, diretto o indiretto, con i visitatori.Le creature di Guzzetti sono “organismi tecnologici” in grado di dissolvere confini e limiti consolidati: quelli tra il mondo naturale e artificiale, tra spiritualità e tecnologia, classicità e modernità, passato e presente. Nelle sue opere sfuma la contrapposizione fra la sacralità dell'arte, che intimorisce e allontana, e l'ironia, che invita al coinvolgimento, al gioco e alla partecipazione. È il caso della serie Robot Portraits, caricature robotiche di personaggi famosi, reali o immaginari, inseriti all'interno di grandi cornici baroccheggianti. Profili di visi in resina e circuiti di Dante, Cleopatra, Cyrano, Federico da Montefeltro, Pinocchio, caratterizzati da grandi occhi tecnologici, grazie alla presenza di sensori, scrutano con curiosità ogni movimento. Tra le sculture e gli spettatori si instaura così un originale gioco di sguardi che sovverte continuamente le dinamiche tradizionali tra osservatore e oggetto osservato.I robot di Guzzetti ci sfidano e ci ri-guardano, desiderosi di stabilire un rapporto empatico con lo spettatore, e talvolta tra di loro. Nella serie Affective Robots, ad esempio, busti robotici o scultorei anelano a interagire l'uno con l'altro e a scambiarsi gesti affettuosi come in Impossible Kiss (2012) dove due volti umanoidi trasparenti tentano di entrare in contatto come due amanti colti nell'atto di scambiarsi un bacio. Un tipo di connessione che genera in chi osserva un senso di straniamento, ma anche di tenerezza, perché in un futuro prossimo i nostri sentimenti potrebbero assumere sfumature sempre meno umane. Ancora una volta sono gli occhi l'elemento che permette al pubblico di immedesimarsi nei due dispositivi artificiali. I loro occhi sono simili ai nostri ma diversi per la linea dello sguardo: nell'uomo orizzontale nei robot verticale. Quello dei due robot mima lo scrolling che ormai, in maniera del tutto automatica e “naturale”, caratterizza il nostro modo di vedere il mondo attraverso i device digitali.Fanno parte della stessa serie anche Affective Robot VS Naukides Discobolus (2013) e Robot VS Michelangelo (Daniele da Volterra) (2012), due conversazioni tête-à-tête tra una riproduzione in gesso di un'opera classica e un umanoide. Un simbolico passaggio di testimone tra i canoni di rappresentazione dell'essere umano nel corso della storia. Tra i due busti ci sono differenze epocali, eppure un filo rosso le accomuna: la volontà dell'umanità di avvicinarsi alla perfezione divina. Se nel mondo classico la perfezione era incarnata dalla figura dell'atleta e scolpita in blocchi di marmo, oggi l'uomo perfetto è il risultato di ciò che ha saputo costruire intorno a sé: relazioni, progresso intelligente, innovazione.I lavori più recenti di Ale Guzzetti, Quando i robot incontrarono gli antichi Dei, approfondiscono ulteriormente il tema dell'ibridazione tra antichità e contemporaneità, forme classiche e tecnologie avanzate. Dalla Medusa del Rondanini al Torso Gaddi, da una testa di Polifemo, risalente al II secolo a.C., a quella del dio Hypnos, conservata al British Museum: le riproduzioni stampate in 3D di busti e volti classici sono potenziate da visori, schermi e device di ultima generazione, come se i personaggi del passato cercassero di mimetizzarsi con l'uomo del nuovo millennio, ormai incapace di percepirsi senza ausilio tecnico. Alcuni dei dispositivi che innervano queste sculture sembrano provenire da un futuro lontano, quasi apocalittico: in realtà la tecnologia è già diventata un prolungamento dei nostri stessi corpi, una protesi necessaria alla nostra esistenza. Non ci appaiono dunque così aliene le figure che l'artista ci consegna da un passato lontano, contaminandole con gli esiti più avanzati del progresso. Incalzate dal nostro sguardo si animano, reagiscono alla nostra presenza, ci sussurrano quello che sanno e che apprendono.Dall'antichità, passando per gli automi rinascimentali, fino ai robot e all'intelligenza artificiale, il sogno della scultura, sin dai tempi più remoti, è stato quello di replicare la vita. Il tentativo di creare opere d'arte autonome, infatti, è un tema che affonda le proprie radici nel mito greco di Dedalo, fautore di invenzioni antropomorfe straordinarie, in grado di muoversi e persino di parlare. Con Dedalo l'artista diviene mago, ha il potere non solo di imitare l'esistenza, ma di plasmarla, creando opere che hanno libertà di azione e si rapportano con i viventi. Le creature di Guzzetti si inseriscono in questo millennario filone di sperimentazione, e traggono da esso il potere di sollecitare la nostra curiosità, prima che l'inquietudine abbia il sopravvento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giuseppe Patota"A tu per tu con la Commedia"Editori Laterzawww.laterza.itChi ha detto che leggere la Divina Commedia sia un'impresa per pochi? Èvero che leggerla è arduo per la lingua in cui è scritta e l'enorme varietà di temi trattati, ma è un'avventura straordinaria. Giuseppe Patota, che ha dedicato parte dei suoi studi alla lingua di Dante, ha trovato il modo di rendere accessibile quest'opera magnifica e complessa perché possa essere capita e apprezzata anche da chi non la conosce, da chi la conosce poco e da chi l'ha conosciuta, ma non se la ricorda.«Capire la Divina Commediaè difficile. Della lingua in cui la scrisse, diventata la nostra soprattutto grazie a lui, Dante sperimentò tutte le possibilità espressive, comprese quelle che sembrano andare al di là dell'umano, sia verso il basso sia verso l'alto, e non è facile seguirlo in questo vertiginoso saliscendi.Poi ci sono i contenuti. Teologia e interpretazione dei testi sacri, filosofia, logica, morale, politica, diritto, letteratura e storia antica, scienza dei numeri e delle misure, musica, ottica, medicina, arte della guerra e della navigazione: non c'è aspetto della cultura antica e medievale di cui Dante non abbia appropriatamente detto qualcosa, nel suo enciclopedico poema.Infine, ci sono i personaggi che popolano l'oltremondo che il Poeta ha costruito. Tralasciando quelli appartenenti al mito o alla storia, e limitandoci a quelli che hanno popolato la cronaca dei tempi di Dante e di quelli di poco precedenti, l'unico motivo per cui continuiamo ad avere memoria dei nomi di Ciacco, Francesca da Rimini, Farinata degli Uberti o Ugolino della Gherardesca è dato dal fatto che i versi scritti da Dante li hanno resi figure immortali: se quei versi non fossero stati scritti, i loro nomi sonnecchierebbero in qualche documento d'archivio o in qualche cronaca medievale.Sì: capire la Commedia è veramente difficile. Per questo ho scelto i versi più significativi, curiosi o sorprendenti dei cento canti di cui si compone e li ho distribuiti in 114 presentazioni (per qualche canto ho avuto bisogno di qualche presentazione in più). Ho cercato di spiegare quei versi parola per parola, senza dare niente per scontato, collegando i fatti con gli antefatti.In questo modo, leggendoli canto dopo canto, farete lo stesso viaggio che ha fatto Dante: questo, almeno, è quello che spero.»Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana nell'Università di Siena, è socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Accademico della Crusca e dell'Arcadia, membro del direttivo della Fondazione “I Lincei per la scuola” e del comitato scientifico della Fondazione Natalino Sapegno. Ha al suo attivo circa centottanta pubblicazioni scientifiche, didattiche o divulgative dedicate alla lingua italiana, alla sua storia e al suo insegnamento. Alcuni suoi lavori sono stati tradotti e pubblicati in Francia e in Giappone. È condirettore, con Valeria Della Valle, delDizionario dell'italiano Treccanie direttore del Thesaurus Treccani, usciti in prima edizione nel 2018 e in seconda edizione nel 2022. Da oltre quindici anni è consulente di Rai Scuola per la realizzazione di programmi destinati all'insegnamento dell'italiano a stranieri. Per Laterza ha pubblicato Prontuario di grammatica. L'italiano dalla A alla Z (2013), La grande bellezza dell'italiano. Dante, Petrarca, Boccaccio (2015) e La grande bellezza dell'italiano. Il Rinascimento (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Some people remember the battles of the Vietnam War from headlines in the 1960s and 1970s, others from movies and history books, and others as a place where loved ones passed away. But today, Vietnam's battlefields are pilgrimage destinations for veterans and tourists. - Alcuni ricordano le battaglie della guerra del Vietnam dai titoli dei giornali degli anni '60 e '70, altri dai film e dai libri di storia, altri come luogo in cui persone care sono decedute. Ma oggi i campi di battaglia del Vietnam sono meta di pellegrinaggio per veterani e per i turisti.
Some people remember the battles of the Vietnam War from headlines in the 1960s and 1970s, others from movies and history books, and others as a place where loved ones passed away. But today, Vietnam's battlefields are pilgrimage destinations for veterans and tourists. - Alcuni ricordano le battaglie della guerra del Vietnam dai titoli dei giornali degli anni '60 e '70, altri dai film e dai libri di storia, altri come luogo in cui persone care sono decedute. Ma oggi i campi di battaglia del Vietnam sono meta di pellegrinaggio per veterani e per i turisti.
Lo scorso 25 aprile ricorreva il decimo anniversario del sisma di magnitudine 7.8 che nel 2015 colpì il Nepal, uccidendo oltre 9mila persone.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto».Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.Parola del Signore.
Alcuni aggiornamenti di attualità, consigli per gli acquisti a tema podcast, il saluto di fine stagione a Nets e Blazers e qualche informazione sui meccanismi NCAA