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Miriam D'Ambrosio"Fuori non è ancora così"Voci da una classe multietnicaRubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/fuori-non-e-ancora-cosi/Uno sguardo intenso e toccante sulla vita in una classe multietnica, tra sogni, sfide e amicizie. Un racconto appassionato sull'educazione come spazio di crescita e incontro.I migliori tornitori e autoriparatori leggono Shakespeare. Questi ragazzi vengono da Ghana, Costa d'Avorio, Senegal, Marocco, Egitto, Algeria, India, Pakistan, Filippine, Ecuador, Albania, Romania, Italia. Sono qui, in una scuola professionale, per imparare un mestiere. Sono pieni di sogni e di paure e li raccontano nella “pausa letteratura” con la loro prof di Italiano. Sono ore in cui incontrano alcuni personaggi straordinari: Otello, Mercuzio, Achille, Enaiajt, Buck. E a loro scrivono lettere e parlano d'amicizia, d'amore, di tradimenti, di padri, di viaggi, di sconfitte, di lutti e di futuro, di cosa significhi sentirsi stranieri in terra straniera. Sono scene da una classe, un anno di scuola dall'autunno all'estate, fino alla linea d'ombra, da cui comincia un altro viaggio, ricordando che “fuori non è così”, il tempo della scuola finisce ed è il momento di lasciarsi. Ma la vita scorre, è amara e che si alza, riempie ripetente i banchi e, dopo un decennio, torna con volti nuovi che scrivono, pensano, amano il Dorian Gray, seguono l'Innamorato nella sua notte, giudicano il povero Belluca, rimpianti di Sciascia, incontrano Pin nel suo rifugio, un sentiero di nidi di ragno dove stare al riparo dalla realtà, tra le lucciole che rendono sopportabile il buio.Miriam D'Ambrosio è nata a Sora (Fr), ha vissuto a Napoli, Pescara, Roma e in Ciociaria. Da anni risiede a Treviglio (Bg) dove insegna Italiano e Storia in un Centro di Formazione Professionale. Laureata in Lettere alla Sapienza, appena arrivata in Lombardia ha collaborato con alcune testate locali e nazionali occupandosi soprattutto di Teatro. Prima di rimettere mano a Fuori non è così, ha pubblicato Giuda mio padre (Pellegrini 2016), L'uomo di plastica (Epika 2018) e Folisca (Arkadia 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Chiara De Silva"Congiuntivi sbagliati"Marsilio Editoriwww.marsilioeditori.itJessica insegna italiano alla scuola media, nella periferia campana. Adora i suoi studenti e vive con una gatta sorda color mozzarella e Joshua, il fidanzato gioielliere dal dna scomodo. Tutto sembra andare nel migliore dei modi: si amano, lei dialoga con la nonna morta attraverso un diario e corregge i congiuntivi di lui. Joshua è il figlio di un camorrista chiamato lo Sputatore, di cui però non ha seguito le orme. Vittima di un agguato, l'uomo lascia a Joshua un debito da ripagare, nel quale rimane coinvolta, suo malgrado e per amore, anche Jess. Dove trovare, allora, la soluzione per risolvere tutto se non nella musica che si insinua in ogni vicolo della città? Come restare uniti se non mescolando l'alta letteratura alle voci del popolo, scrivendo canzoni? Con il nome di Adamo e Eva, i due entrano così nell'arena dei cantanti neomelodici, esibendosi alle feste di battesimi, matrimoni e comunioni, accompagnati, come nella tradizione classica greca, da un coro di personaggi allo stesso tempo eterni e originali, un sottobosco comico e tenero di parrucchiere, estetiste, malavitosi, assassini, prostitute, cantanti falliti e nonni tabagisti. Una novella neomelodica sull'amore, sull'affetto, sulla famiglia, sulla grammatica e sulla lingua.Chiara De Silva è nata a Salerno nel 1999. È laureata in Lettere moderne e studia Italianistica a Bologna. Congiuntivi sbagliati è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Venstres formand melder sig nu pludselig ind i ulvedebatten, så roser fødevareministeren, at danske landmænd nedbringer deres gæld, og endelig spøger det smitsomme afrikansk svinepest lige syd for den dansk-tyske grænse.
da https://www.civile.it/internet/visual.php?num=99586Reazioni all'invenzione del cannocchiale: argomenti pro e contro con fonti Argomenti a favore del cannocchialeProva empirica diretta: I sostenitori valorizzavano l'osservazione diretta come metodo per acquisire conoscenza.Fonte: Nel "Sidereus Nuncius" (1610), Galileo documenta: "Ho osservato le stelle fisse e i pianeti con incredibile meraviglia [...] tutte le controversie che per tanti secoli hanno tormentato i filosofi sono risolte dalla certezza della vista."Verifica del sistema copernicano: Le osservazioni delle fasi di Venere e dei satelliti di Giove fornivano prove convincenti.Fonte: Nella lettera di Kepler "Dissertatio cum Nuncio Sidereo" (1610), l'astronomo tedesco scrive: "Questi nuovi corpi celesti confermano ciò che i calcoli matematici avevano già suggerito."Innovazione metodologica: Rappresentava un nuovo approccio alla conoscenza scientifica.Fonte: Nel "Saggiatore" (1623), Galileo afferma: "La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri nè quali è scritto."Utilità pratica: Aveva applicazioni militari e navali immediate.Fonte: Nel 1609, il Senato veneziano raddoppiò lo stipendio di Galileo dopo una dimostrazione del cannocchiale, riconoscendone il valore per avvistare flotte nemiche, come riportato nei documenti ufficiali della Repubblica di Venezia.Argomenti contro il cannocchialeInaffidabilità dello strumento: Gli oppositori sostenevano che producesse illusioni ottiche.Fonte: Ludovico delle Colombe nel "Contro Il Moto della Terra" (1611) scrisse: "Questi tubi con vetri possono facilmente ingannare, mostrando cose che non esistono o alterandone la vera natura."Contraddizione con l'autorità classica: Le osservazioni minavano la cosmologia aristotelica.Fonte: Cesare Cremonini, professore a Padova e contemporaneo di Galileo, si rifiutò di guardare attraverso il cannocchiale dichiarando: "Non voglio che il cielo di Aristotele venga demolito da questi vetri," come riportato da Paolo Gualdo in una lettera del 1611.Incompatibilità con le Scritture: Sembrava contraddire l'interpretazione letterale della Bibbia.Fonte: Il cardinale Roberto Bellarmino, nella lettera a Paolo Antonio Foscarini (1615): "Interpretare le Scritture contrariamente al consenso unanime dei Padri della Chiesa è espressamente proibito dal Concilio di Trento."Imperfezione dei cieli: Le osservazioni delle macchie solari e dei crateri lunari contraddicevano la perfezione attribuita ai corpi celesti.Fonte: Christoph Scheiner, nel suo "Tres Epistolae de Maculis Solaribus" (1612), inizialmente sostenne che le macchie solari fossero satelliti che orbitavano attorno al sole, piuttosto che imperfezioni sulla sua superficie.Confutazione dell'esperienza sensoriale comune: Contraddiceva ciò che era visibile a occhio nudo.Fonte: Francesco Sizzi nel suo "Dianoia astronomica" (1611) argomentò: "I pianeti aggiuntivi sono invisibili a occhio nudo, quindi non possono influenzare gli eventi terrestri e sono irrilevanti, se non addirittura illusori."Fonti primarie aggiuntiveDialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632) di Galileo Galilei: articola il dibattito tra sistema tolemaico e copernicano alla luce delle osservazioni telescopiche.Lettere sulle macchie solari (1613) di Galileo: documentano la controversia con Scheiner sulle macchie solari e la loro interpretazione.Atti del processo a Galileo (1633): mostrano come le osservazioni telescopiche e le loro interpretazioni furono centrali nelle accuse di eresia.Almagestum Novum (1651) di Giovanni Battista Riccioli: pur essendo anti-copernicano, accetta molte osservazioni telescopiche ma le interpreta nel contesto del sistema tychonico.La controversia sul cannocchiale rappresenta un momento cruciale nella storia della scienza in cui si scontrarono metodi empirici emergenti e tradizioni filosofiche consolidate, illustrando la complessa interazione tra osservazione, autorità e interpretazione nella costruzione della conoscenza scientifica.
Hilary Tiscione"Setole"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itDopo il successo di Liquefatto, Hilary Tiscione torna in libreria il 12 aprile nella collana Interzona con Setole, un romanzo dalla lingua fenomenica e vorticosa.Dentro una dimenticata villa con piscina, in un tempo e luogo sospesi come in un quadro di David Hockney, si muovono vite disastrose e illuminanti, quelle di Mira, Lena, Rocco e Cino. Nel cuore tormentoso della grande casa, la quale pulsa di disastri e incontri, gli abitanti sembrano non appartenere a se stessi e al mondo fuori, appartengono solo alle loro stanze, ai tetti e al giardino, che a dispetto della loro immobilità, pullula di vita. In questo spazio mosse dall'aria e dal fato, galleggiano le esistenze di una ragazzina lolitiana mai stufa di vivere, una donna oppressa dalle pillole e dal peso delle indecisioni e di altri personaggi che gravitano intorno alla lussuosa villa. Poi, c'è un uomo lontano, eppure incastonato, come un emblema che si accartoccia su sé stesso mai perdendo la forza simbolica, nelle esistenze di tutti loro. Il suo nome è Al.Un romanzo che sembra richiamare il ritmo masticato, filosofico e acidamente lirico di Nabokov, di Ellis e di Manganelli. Setole vuole rinnovare la poetica cinematografica delle solitudini avanzata da un film cult come Il giardino delle vergini suicide di Sofia Coppola."Setole" proposto da Filippo Bologna al Premio Strega 2025 con la seguente motivazione:«Come nelle celebri tele di David Hockney o nell'indimenticabile film di Jacques Deray con Alain Delon, anche in questa storia c'è una piscina. Con l'acqua a volte limpida, a volte torbida, increspata di piccole onde. Proprio come i sentimenti di Lena, adolescente inquieta confinata in una villa su un'isola delle Hawaii, sospesa nel tempo immobile di un'estate senza fine. E attorno a questa piscina, sotto un sole stordente che si abbatte sul polveroso cantiere della dépendance e sul lussureggiante giardino, si muovono presenze sfuggenti, ombre riflesse sul fondale, indecise se tuffarsi o meno nella vasca senza fondo delle loro vite. Sono Lena, prigioniera dei turbamenti ormonali e del febbricitante languore estivo; Mira, madre depressa e femme fatale sfiorita che annega il suo malessere tra sonniferi e alcol; Cino, giardiniere tuttofare che regge sulle spalle l'eroismo silenzioso della sopportazione; e Rocco, giovane e atletico manovale che diventa il vertice di un conturbante triangolo del desiderio. Su questa Itaca dei Tropici aleggia l'assenza onnipresente di Al, musicista e compagno di Mira, padre di Lena, Ulisse smarrito, che ha dimenticato la rotta di casa e forse non farà mai ritorno alla sua reggia. Setole è un romanzo dall'atmosfera ipnotica, che avvolge da subito il lettore tra le sue spire narrative. Con una struttura compatta e incalzante, scandita in trentuno capitoli – tanti quanti i giorni di agosto – e una voce capace di captare ogni minima vibrazione dell'animo di un'adolescente, Hilary Tiscione dimostra una sensibilità di scrittura rara. Attraverso un uso del dialogo asciutto e percussivo, di chiara ispirazione cinematografica, e uno stile visivo e sensoriale, denso di immagini poetiche, l'autrice crea un efficacissimo montaggio, che alterna accelerazioni improvvise e dilatati ralenti. Tra campiture pittoriche fatte di esplosioni di luce e violenti tagli d'ombra, e una vibrante playlist che diventa colonna sonora dell'abbandono, della delusione e del tradimento, Setole si impone come un romanzo originalissimo e pop, capace di distinguersi per personalità e stile nel panorama della letteratura contemporanea.»Hilary Tiscione (1987) è nata a Genova e vive a Milano. Si è laureata in Lettere e Filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha scritto per il Magazine 8 e mezzo e per la rivista online LongTake. Scrive per La Ragione. I suoi racconti sono apparsi su Nazione Indiana, Il Primo Amore, Minima&Moralia e Altri Animali. Lavora all'Università IULM di Milano; è coordinatrice del Master in Sceneggiatura della sede di Roma. Produttore esecutivo del docufilm “Vorrei sparire senza morire – Un racconto di Pupi Avati” selezionato alle Giornate degli Autori nella 78esima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, Liquefatto (Polidoro Editore) e il saggio narrativo Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe? (Bietti).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Francesca Avanzini"Non lontano da qui"Edizioni Lapiswww.edizionilapis.itUn romanzo che intreccia passato e presente per raccontare la Resistenza e il valore della memoria. Mino ha tredici anni e fatica ad accettare la morte della nonna Celina, medico in prima linea nelle missioni umanitarie. Il suo ricordo è ancora vivo, ma il dolore lo tiene prigioniero. Luce, nuova arrivata in classe, porta con sé la sua unicità: vestiti larghi e colorati, un taccuino di poesie e un grande amore per la natura. Tutta questa stranezza viene subito presa di mira dalle compagne ma, anche grazie a Mino, le frecciatine svaniscono e Luce comincia a orientarsi in quel nuovo mondo. Le strade dei due ragazzi si incrociano a più riprese e giorno dopo giorno Mino e Luce rafforzano il loro legame trovando parole, gesti e momenti per aprirsi e conoscersi.Sarà la professoressa Saracchi a dare loro una direzione con un compito speciale: scoprire la storia del quartiere, andando oltre i libri e parlando con la gente.Proprio durante questo lavoro Mino si imbatte in una targa commemorativa su un palazzo vicino casa. Il nome inciso è quello di Salvatore Principato, maestro elementare e antifascista, ucciso dai fascisti nella strage di Piazzale Loreto nel 1944.Per saperne di più, il ragazzo si rivolge a Leandro, il libraio-cartolaio della zona, custode di storie e memoria. Sarà lui a raccontargli la vicenda di Principato. Per Mino questa scoperta diventa più di un semplice compito: scavando nel passato del maestro, si interroga sulle scelte della nonna e sul perché alcune persone siano disposte a rischiare tutto per i propri ideali. Attraverso il racconto di Leandro, comprende che la Storia non è solo qualcosa da studiare, non solo un insieme di date e avvenimenti lontani, ma una bussola per capire sé stessi e il mondo, ponendoci domande profonde sulle scelte, sul coraggio e sulle ingiustizie di ieri e di oggi.Salvatore Principato (1892-1944) è stato un maestro elementare e partigiano italiano, attivo nella Resistenza contro il nazifascismo. Nato in Sicilia, si trasferì a Milano, dove si dedicò all'insegnamento e all'impegno politico. Convinto antifascista, fu sorvegliato speciale per la sua attività di diffusione della stampa clandestina socialista.Durante l'occupazione nazifascista, aderì alla Resistenza milanese con il nome di battaglia “Socrate”. Arrestato dai fascisti, fu fucilato il 10 agosto 1944 insieme ad altri quattordici partigiani nella strage di Piazzale Loreto, un atto di rappresaglia contro il movimento di liberazione. Dopo la sua morte, la moglie Marcella Chiorri e la figlia Titti continuarono l'attività partigiana fino alla caduta del regime, portando avanti il suo impegno per la giustizia e la libertà.La sua storia è un simbolo di coraggio e dedizione ai valori democratici, e il suo sacrificio rimane una testimonianza fondamentale della lotta per la libertà in Italia.Francesca Avanzini è nata e cresciuta a Milano. Laureata in Lettere moderne all'Università di Pavia, ha studiato e lavorato a Parigi, città alla quale è rimasta molto legata. Oggi vive a Milano con la sua famiglia e si occupa di progetti digitali per la scuola.Appassionata di cinema, cucina e lettura ad alta voce, ama scrivere e camminare. Non lontano da qui è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Habemus podcast! CLXXXVII puntata di Anima Latina con Maria Jennifer Falcone, latinista e filologa, docente presso l'Università di Pavia, nella sede di Cremona, che spiega quanto sia importante l'innovazione didattica per far appassionare gli studenti ai classici, e il prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, che ricorda come molti preferiscano dissetarsi con l'acqua punctiunculam inferens. Ospiti: Prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, Decano-Preside della Facoltà di Lettere cristiane e classiche del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, Università Pontificia Salesiana Maria Jennifer Falcone, latinista e filologa, ricercatrice e saggista, docente associato di Lingua e Letteratura latina presso l'Università di Pavia, nella sede di Cremona (Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali) Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: vaticannews.va/it/podcast.html
L’Agenzia delle Entrate sta mettendo in moto la macchina delle lettere di compliance che chiederanno ai contribuenti chiarimenti sul mancato adeguamento delle rendite catastali dopo i lavori di ristrutturazione che si sono avvalsi del Superbonus. Se i lavori incentivati hanno migliorato sensibilmente il valore degli immobili senza che sia stata aggiornata la rendita, potrebbero quindi accendersi i riflettori del fisco. Questo non rappresenta automaticamente l'applicazione di una sanzione, ma richiede in ogni caso verifiche e accertamenti da parte del proprietario. Facciamo il punto della situazione con il geometra Ernesto Alessandro Baragetti, Consigliere Nazionale con delega al catasto e Consigliere Agefis, Associazione Geometri Fiscalisti.Nella prima parte della puntata si riunisce, come ogni settimana, la Squadra Antitruffa Serpente Corallo. Al centro di questo appuntamento c'è la vicenda di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. A quasi otto anni dalle liquidazioni dei due istituti veneti risultano ammesse all'insinuazione al passivo fallimentare meno della metà delle oltre 41 mila richieste. Sembra che nessuno, però, potrà ricevere alcuna cifra di rimborso. I commissari hanno già scritto più volte nelle relazioni annuali che “non sono ravvisabili concrete prospettive di soddisfacimento dei creditori” diversi da Intesa Sanpaolo e dallo Stato. Ne parliamo con l'avv. Letizia Vescovini, esperta in diritto bancario e finanziario. Non mancano poi, con l'incursione di Marco lo Conte e Stefano Elli, la rassegna stampa delle ultime notizie in materia di truffe e frodi e le anticipazioni sulla nuova puntata del podcast Serpente Corallo Social Club.
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Transportminister Thomas Danielsen rejser nyt lovforslag i Folketingssalen, som gør det lettere at køre hurtigere i traktor med påhæng. Kartoffelvirksomhed glæder sig over NGT-gennembrud i EU. Rigmænds opkøb af landbrugsjord presser fremtidens landmænd. Og så har Bayer tabt milliardbeløb i sagsanlæg om glyphosat.
Fabrizio Masucci"Superlunaria"Rivista Immaginariawww.superlunaria.itUn nuovo periodico bimestrale solo cartaceo, a-social, sfacciatamente inattuale.Cartacea, indisciplinata, lunare: «Superlunaria» è una rivista bimestrale sfacciatamente inattuale.Si direbbe anzi l'esito di una “risoluzione contro-attuale”.Pubblicata esclusivamente su carta e stampata a colori in grande formato (28 x 42 cm), non si trova in vendita su nessuna delle grandi piattaforme. Inoltre, per scelta deliberata, la rivista non ha pagine ufficiali sui social network.La leggerezza e la “lontananza prossima” della luna, gli entusiasmi, le delusioni e la passione per le cause perse delle riviste novecentesche, la tradizione dei lunari e degli almanacchi popolari, già reinterpretata in chiave colta e divertita nel corso del Novecento (si pensi all'Almanacco del Pesce d'Oro 1960 curato da Delfini, Flaiano e Fratini) e, su tutto, la dimensione dell'immaginario: queste varie spinte – depotenziate spesso dal disincanto, dal divertissement e dall'autoparodia – confluiscono e convivono in «Superlunaria» determinando spirito e fisionomia di una rivista che rifiuta in blocco linguaggi e formule prevalenti nella comunicazione d'oggi e rispedisce al mittente la “fantasmagoria di simulacri” che per convenzione e pigrizia accettiamo come “realtà”.In «Superlunaria», infatti, quasi tutto è immaginato. Nella rubrica “Lettere alla redazione”, insieme ai messaggi di persone inventate ma verosimili, sono pubblicate presunte lettere di veri autori del passato, da Leopardi a Manganelli, da Borges a Marinetti: essi scrivono per criticare o compatire la rivista e talvolta finiscono per discutere animatamente tra loro. Inesistenti sono anche i titoli presentati, con tanto di copertina e dati editoriali, nella rubrica “Libri a reazione”: temi e “quarte” di queste fantomatiche pubblicazioni sono perlopiù scelti a scopo satirico, per mettere alla berlina cortocircuiti e paradossi dello spirito del tempo.Le scorribande per cieli immaginari e il gioco in apparenza fine a sè stesso non intendono però essere un esercizio autoreferenziale: anche laddove la cosiddetta “realtà” – ossia il “popoloso sogno collettivo” (Borges) – sembra del tutto assente, essa è invece sottintesa o allusa; nei singoli “pezzi” fuori rubrica, che rappresentano la spina dorsale di ogni numero, la realtà è poi implicata più o meno apertamente. La dimensione “superlunare” e quella “reale”, quindi, si sfiorano, si sovrappongono, talvolta si intersecano, talaltra urtandosi producono scintille di senso o nonsenso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Habemus podcast! CLXXXVI puntata di Anima Latina con Daniela Filareto e Rocco Salemme, insegnanti al Liceo classico Giulio Cesare di Roma, che illustrano il progetto "Tu quoque lude, fili mi?" dedicato alle idi di marzo e all'assassinio del Dictator Perpetuus, e il prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, che illustra la differenza tra il Vaticanus (il territorio) e la Sancta Sedes (personalità giuridica e morale). Ospiti: Prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, Decano-Preside della Facoltà di Lettere cristiane e classiche del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, Università Pontificia Salesiana Prof.ssa Daniela Filareto, docente di lettere classiche al Liceo classico statale "Giulio Cesare" di Roma e prof. Rocco Salemme, docente di religione al Liceo classico statale "Giulio Cesare" di Roma, coordinatori del progetto didattico per la classe V B "Tu quoque lude, fili mi?" Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: vaticannews.va/it/podcast.html
Andrea Zanzotto, che è stato un poeta, un italianista e un partigiano, tra i più significativi poeti italiani della seconda metà del Novecento, ha tenuto la sua lezione dottorale l'8 marzo 2004 nell'Aula Absidale di Santa Lucia in occasione del conferimento della laurea ad honorem in Lettere da parte dell'Università di Bologna.
4 febbraio 2025 - Liliana Rampello in dialogo con Nadia Fusini
Essi leggevano nel libro della legge di Dio distintamente e ne spiegavano il senso, per far capire al popolo quello che leggevano.Neemia 8:8
Alessandro Gnocchi"Giovannino Guareschi. Una vita controcorrente"Edizioni Areswww.edizioniares.itFormidabili quei sessant'anni vissuti controcorrente seguendo sempre e soltanto le eterne leggi del buon Dio e la propria coscienza. Sessanta tumultuosi, irrequieti, generosi, intelligenti, formidabili anni impreziositi da un inequivocabile genio letterario, giornalistico e grafico. Ciò ha fatto di Giovannino Guareschi lo scrittore italiano forse più conosciuto e amato nel mondo, ma anche il più detestato dal potere politico e culturale. Quando morì nel 1968 i suoi lettori lo piansero, gli intellettuali e i politici poterono finalmente ignorarlo. Eppure, i censori passano mentre il vecchio Giovannino, i suoi personaggi (soprattutto Don Camillo e Peppone) e i suoi lettori, restano. Grazie alla lunga frequentazione della sua opera e di documenti di archivio spesso inediti, Alessandro Gnocchi, uno dei suoi maggiori studiosi, ne spiega il motivo cogliendolo tanto nel valore intellettuale dello scrittore e del giornalista, quanto nell'integrità dell'uomo capace di inimicarsi proprio tutti, comunisti e anticomunisti, fascisti e antifascisti, clericali e anticlericali.Alessandro Gnocchi si occupa delle tematiche religiose nella letteratura moderna e contemporanea. In questo àmbito, ha pubblicato scritti su Cristina Campo, Fëdor Dostoevskij, J.R.R. Tolkien, G.K. Chesterton, Georges Simenon, Carlo Collodi e Arthur Conan Doyle. A Giovannino Guareschi, di cui è considerato uno dei maggiori studiosi, ha dedicato una decina di opere, tra cui Don Camillo & Peppone. L'invenzione del vero (Rizzoli), Giovannino Guareschi. Una storia italiana (Rizzoli), Viaggio sentimentale nel Mondo piccolo di Guareschi (Rizzoli), Lettere ai posteri di Giovannino Guareschi (Marsilio), Andavamo con Dio e tornavamo al tramonto (DreamBook) e, nel catalogo Ares, il profilo letterario Giovannino Guareschi. La poetica della libertà (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Habemus podcast! CLXXXV puntata di Anima Latina con Sonia Casini, docente e animatrice digitale presso i Licei Poliziani di Montepulciano (Siena), che presenta il videogioco storico in latino "Umbricii Ludus" a cui sta lavorando con i suoi studenti, e il prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, che, sfogliando "Sancta publicitas" di Marcello Marchesi, ci ricorda come "cum grano salis" non significhi che "con il denaro si fa carriera"... Ospiti: Prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, Decano-Preside della Facoltà di Lettere cristiane e classiche del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, Università Pontificia Salesiana Sonia Casini, archeologa, docente di italiano e latino e animatrice digitale presso i Licei Poliziani di Montepulciano, Siena Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: vaticannews.va/it/podcast.html
Costanza DiQuattro"Il profumo del basilico"Gallucci Editorewww.galluccieditore.comÈ l'estate del penultimo anno di liceo e Otto e Sebastian partono dal Trentino per la loro prima vacanza da soli alla volta della Sicilia. Appena arrivati, fanno amicizia con Lighea e Gigi, due ragazze del posto, che li guidano alla scoperta del mare e dei tesori della loro affascinante isola. Tra Lighea e Seba scatta subito una scintilla, che ricorda però drammaticamente l'antica leggenda delle teste di moro, la storia di Elisabetta e Hassan, di un amore inebriante e della gelosia assassina della ragazza. Tra le due vicende corrono mille anni di distanza, ma a unirle c'è il profumo del basilico, una pianta all'apparenza innocua, ma in realtà molto pericolosa per i traditori…“Sebastian e Lighea continuavano a fissarsi, incuranti del mondo; lui ogni tanto accennava a un sorriso mentre lei si sistemava il ciuffo ribelle, tutta rossa in viso. Erano teneri, avvolti in quella sensazione di libertà e benessere che solo la meraviglia di un incontro inaspettato sa regalare”.Costanza DiQuattro è nata a Ibla, in Sicilia, dove vive nel palazzo di famiglia. Laureata in Lettere e in Filosofia, dirige il teatro Donnafugata e si occupa di drammaturgie. Scrive romanzi storici e con Gallucci ha già pubblicato La Baronessa di Carini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Podcastseriens første afsnit er en faglig diskussion mellem Dorthe K. Petersen og Stine F. Engmose af valg og fravalg i forhold til udviklingen og afprøvningen af en indsats med fokus på at udvikle elevernes læsning, så den bliver mere flydende. Afsnittet berører blandt andet valg omkring transfer, aktiviteter, tekster og feedback under højtlæsning. Lyt til hele serien Prolog: Hvad kendetegner eleverne? Afsnit 1: Flydende læsning Afsnit 2: Skriftens lyd- og betydningsprincip Kreditering: Tilrettelæggelse og klipning af Anne-Laura Hedegaard, musik af Stefano Marini/Pond5, billede Inge Rand
Ma io mi rallegrerò nell'Eterno, esulterò nell'Iddio della mia salvezza.Abacuc 3:18
I prologen til podcastserien ”Indsatser for elever med lettere afkodnings- og stavevanskeligheder” samtaler læseforskerne Dorthe K. Petersen og Stine F. Engmose om det vi på baggrund af dette projektet og anden forskning ved om kendetegn ved elever med lettere afkodnings- og stavevanskeligheder. Lyt til hele serien Prolog: Hvad kendetegner eleverne? Afsnit 1: Flydende læsning Afsnit 2: Skriftens lyd- og betydningsprincip Kreditering: Tilrettelæggelse og klipning af Anne-Laura Hedegaard, musik af Stefano Marini/Pond5, billede Inge Rand
Podcastseriens andet afsnit er ligeledes en faglig diskussion mellem Dorthe K. Petersen og Stine F. Engmose af valg og fravalg. Dette afsnit sætter fokus på udviklingen og afprøvningen af en indsats, hvor elever skal anvende viden om skriftens lyd- og betydningsprincip sammen med strategier til afkodning og stavning. Afsnittet berører blandt andet valg omkring sammenhæng mellem elevernes arbejde med lyd- og betydningsprincippet, morfemtyper, progression, aktiviteter og strategier. Lyt til hele serien Prolog: Hvad kendetegner eleverne? Afsnit 1: Flydende læsning Afsnit 2: Skriftens lyd- og betydningsprincip Kreditering: Tilrettelæggelse og klipning af Anne-Laura Hedegaard, musik af Stefano Marini/Pond5, billede Inge Rand
Habemus podcast! CLXXXIV puntata di Anima Latina con Francesco Lepore, latinista e giornalista del quotidiano online Linkiesta.it, che racconta la storia dell'antica preghiera salmica “Dominus conservet eum” - tornata in uso in questi giorni di prolungata degenza ospedaliera del Papa - e il prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, che spiega le origini manzoniane dell'espressione "gratis et amore Dei". Ospiti: Prof. Roberto Fusco, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine, Decano-Preside della Facoltà di Lettere cristiane e classiche del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, Università Pontificia Salesiana Francesco Lepore, latinista e giornalista del quotidiano online Linkiesta.it Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: vaticannews.va/it/podcast.html
La posta danese da fine anno non consegnerà più le lettere: effetto della digitalizzazione dilagante. Un ente privato distribuirà quel che resta della posta “classica”.
Su uno dei cartelli del percorso pedonale intitolato al partigiano veneto morto a 22 anni per fucilazione è apparsa una croce uncinata, simbolo nazista. Un gesto vandalico commesso in un'area sacra, intorno al muro del principale cimitero valdagnese. A venire offesa è la memoria di Luigi Pierobon, studente di Lettere che abbracciò gli ideali della Resistenza.
Ny forskning viser tydelige tegn på, at behandlere kan blive bedre til at forudse, hvem med type 2-diabetes der er i høj risiko for at udvikle hjertekarsygdom på et tidspunkt. Med den rette viden kan man bedre sætte tidligt ind og forebygge for eksempel blodprop i hjerte og hjerne.ForskerSidsel Louise Domazet, post doc-forsker på Steno Diabetes Center OdenseVærtSimon BrixDiabetesforskerne er udgivet af de 7 Steno Diabetes centre og produceret af Podcastbureauet
4 ting som kan gjøre ting lettere og gøyereRessurser du kan ha glede avForedrag om meditasjonForedrag om manifesteringDel kunnskap ved hjelp av lydfilerEnergi i business Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Da quasi 30 anni in carcere, il leader curdo Abdullah Öcalan, tra i fondatori del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), ha chiesto al suo partito di porre fine alla lotta armata per cominciare un processo di pace con la Turchia.E poi Dario Falcini, direttore di Rockit, ci parla del nuovo e apprezzatissimo album di Joan Thiele, Joanita, pubblicato dopo la partecipazione al festival di Sanremo.Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it.
Casimiro Di Crescenzo"Il tempo passa troppo in fretta"Lettere alla famigliaAlberto GiacomettiEdizioni Casagrandewww.edizionicasagrande.comTesto / FirenzeSabato 1 marzo - ore 16.00 / Sala OrteseStazione Leopolda, Firenze"Il tempo passa troppo in fretta"Il curatore Casimiro Di Crescenzo dialoga con Tiziano Scarpa, narratore, poeta e drammaturgoUna pubblicazione della Alberto Giacometti Stiftung. A cura di Casimiro Di Crescenzo.Per tutta la vita, Alberto Giacometti non ha mai smesso di scrivere settimanalmente alla famiglia, in val Bregaglia, lettere in cui raccontava le sue giornate, le sue frequentazioni, le difficoltà e i progressi della sua ricerca artistica. Una scelta rappresentativa di quella ricca corrispondenza, redatta quasi interamente in italiano, è qui presentata ai lettori per la prima volta. Dai tempi del collegio all'arrivo a Parigi, dagli incontri con le avanguardie alle grandi mostre internazionali degli ultimi anni, le lettere di Giacometti raccontano “in presa diretta” una delle più interessanti e affascinanti avventure artistiche del Novecento.Il libro raccoglie – per la prima volta nella versione originale italiana – un'ampia scelta di lettere di Alberto Giacometti alla famiglia, dove con lingua vivace l'artista si racconta "in presa diretta", dall'adolescenza alla piena maturità. «Una rapsodica autobiografia, intervallata da piccoli schizzi, che conduce tra geografie e sfioramenti, tra fascinazioni e ansie, tra entusiasmi e fallimenti». (Vincenzo Trione)Casimiro Di CrescenzoÈ storico dell'arte, vive e lavora a Venezia. Si è laureato all'Università di Venezia con una tesi sui primi lavori a Parigi di Alberto Giacometti. Da allora si è sempre interessato all'opera dell'artista, realizzando mostre in Italia e all'estero, l'ultima intitolata: “Ottilia Giacometti. Ein Porträt. Werke von Giovanni und Alberto Giacometti” (Kunsthaus Zürich, 2020). È autore di Im Hotel Régina. Alberto Giacometti vor Henri Matisse – Letze Bildnisse (Bern-Wien, Piet Meyer Verlag /Paris, Fondation Giacometti, 2015) e sta lavorando alla pubblicazione della corrispondenza di Alberto e Diego Giacometti con la famiglia. Dal 2018 è membro del Comité Giacometti per l'autenticazione delle opere.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il convegno internazionale Med-GREEN ha esplorato la sostenibilità socio-ecologica nel Mediterraneo, affrontando temi come edilizia ecologica, mobilità sostenibile e gestione del paesaggio. Esperti internazionali hanno discusso soluzioni innovative per un futuro più verde. Dal 20 al 22 febbraio 2025, Cagliari ha ospitato il convegno internazionale "Med-GREEN: La sostenibilità socio-ecologica fra bioregionalismo e globalismo: modelli, metafore, terminologie e trasformazioni". L'evento, svoltosi presso l'Aula Coroneo della Cittadella dei Musei in Piazza Arsenale, ha riunito esperti e studiosi per discutere le sfide e le opportunità legate alla sostenibilità nelle regioni del Mediterraneo. Il convegno ha rappresentato la fase conclusiva del progetto "MED-GREEN: Examining Models of Local Livelihood, Green Building, and Sustainable Mobility in Mediterranean Areas through Discursive Negotiation and Active Citizenship". Avviato nell'agosto 2023 e finanziato dall'Unione Europea, il progetto si è concentrato sull'analisi di modelli di sussistenza locale, edilizia ecologica e mobilità sostenibile in paesi come Italia, Francia, Egitto e Tunisia. L'obiettivo principale è stato stimolare processi urbani, socioeconomici e culturali per rafforzare e ripristinare il patrimonio naturale e i beni comuni locali. Il team di coordinamento del progetto è stato guidato dalla professoressa Mariangela Albano del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell'Università di Cagliari, in collaborazione con Patrizia Serra e Flavio Stochino del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura. Nell'intervista la professoressa Albano ha sottolineato l'importanza di un approccio interdisciplinare per affrontare le tematiche della sostenibilità, evidenziando come il progetto miri a unire diversi settori per esplorare le narrazioni e i concetti alla base della sostenibilità attuale. Il programma Il programma del convegno è stato articolato in dieci sessioni tematiche, affrontando vari aspetti della sostenibilità socio-ecologica. Tra i temi trattati: Pianificazione sostenibile del paesaggio: strategie per la gestione e la conservazione dei paesaggi mediterranei in un'ottica di sviluppo sostenibile. Integrazione delle infrastrutture nel paesaggio: soluzioni per armonizzare le infrastrutture moderne con gli ecosistemi naturali. Architettura e ambiente costruito: promozione di pratiche architettoniche sostenibili che rispettino le tradizioni locali e l'ambiente. Gestione delle risorse naturali: approcci innovativi per l'uso responsabile delle risorse idriche, agricole e forestali. Cambiamento climatico e paesaggi resilienti: strategie di adattamento per mitigare gli effetti del cambiamento climatico nelle regioni mediterranee. Evento internazionale L'evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti internazionali, che hanno condiviso ricerche e progetti innovativi, promuovendo il dialogo tra discipline diverse e favorendo la collaborazione tra vari settori. Un aspetto centrale del convegno è stato l'esplorazione di soluzioni sostenibili che tengano conto degli aspetti sociali, culturali, economici e ambientali, con l'obiettivo di offrire opportunità di formazione ed educazione attraverso workshop, sessioni interattive e seminari tenuti da esperti di fama internazionale. La professoressa Albano ha evidenziato come il progetto "MED-GREEN" aspiri a fornire una visione e approccio integrato tra linguistica ed ingegneria fondamentale per garantire un futuro sostenibile e armonioso per le generazioni future nelle regioni del Mediterraneo. Per approfondire le tematiche trattate durante il convegno e ascoltare l'intervista completa alla professoressa Albano, è possibile consultare il podcast disponibile sul sito di Radiolina. Questo rappresenta un'opportunità preziosa per comprendere meglio le sfide e le prospettive legate alla sostenibilità socio-ecologica nel contesto mediterraneo.
Sergio Givone"La ragionevole speranza"Solferino Libriwww.solferinolibri.itÈ ragionevole credere nell'aldilà? Non solo non è una questione oziosa, ma c'è anzi un'illustre tradizione filosofica in proposito. Kant si chiedeva «in che cosa possiamo ragionevolmente sperare?» e sosteneva che la vita eterna è una faccenda che riguarda la filosofia prima ancora che la religione. Jaspers parlava della necessità di una «fede filosofica» in grado di fare un po' di luce sulla questione del nulla e anche di quelle potenze oscure che abitano le profondità dell'umano. D'altra parte la riflessione sull'immortalità dell'anima è stata da Socrate consegnata a Platone, da questi a Plotino e poi al neoplatonismo, fino alla mistica speculativa, all'idealismo e infine all'ontologia. Oggi, di questo tema, sembrano essersi perse le tracce.Partendo da quello che hanno scritto questi e altri grandi pensatori, Givone sposta ben presto il discorso all'oggi, per chiedersi come una questione apparentemente sorpassata – l'aldilà, la vita dopo la morte – incredibilmente resti attuale: in molti continuano infatti a strizzarle l'occhio, come non rassegnandosi all'idea di archiviarla del tutto. E così, raccontando anche il momento del commiato a Sergio Staino, cui molti amici dichiaratamente atei auguravano in Palazzo Vecchio a Firenze «buon viaggio», Givone ci consegna un libro che tratta il grande tema della vita dopo la morte restando però saldamente ancorato alla vita stessa, proprio quella che ci tocca vivere in un'epoca disincantata e ignara di qualsiasi trascendenza.Sergio Givone è nato in provincia di Vercelli nel 1944 e risiede a Firenze.Filosofo e romanziere, è professore emerito all'Università di Firenze, dove è stato ordinario di Estetica presso la facoltà di Lettere e Filosofia. I suoi studi riguardano in particolare l'estetica e il pensiero tragico.Tra i suoi libri, Storia del nulla (Laterza 1995), Non c'è più tempo (Einaudi 2008), Metafisica della peste (Einaudi 2012) e Luce d'addio. Dialoghi dell'amore ferito (Olschki 2016).Nel 2018, per Solferino, ha pubblicato Quant'è vero Dio. Perché non possiamo fare a meno della religione, giunto alla quinta edizione, e Fra terra e cielo. La vera storia della cupola di Brunelleschi (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Oggi a Cult: Eros Galbiati, fra gli interpreti del film "Racconti di un certo Oriente" di Marcelo Gomes; ultimi giorni per vedere la mosra "Baj chez Baj" a Palazzo Reale di Milano; Marco Martinelli del Teatro delle Albe firma la regia di "Lettere a Bernini" con Marco Cacciola all'Elfo Puccini; la casa editrice I Dobloni ha una nuova sede, come racconta la libraia Mariana Marenghi...
Oggi a Cult: Uberto Pasolini sul film "Itaca. Il ritorno"; Pier Lorenzo Pisano sul suo "Semidei" al Piccolo Teatro Studio Melato; Marco Martinelli firma la regia di "Lettere a Bernini" con Marco Cacciola, all'Elfo Puccini: la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...
Ginevra Pugliese"Isola"Senko KaruzaStorie di un filosofo-chef dal cuore dell'AdriaticoBottega Errante Edizioniwww.bottegaerranteedizioni.itNostro figlio, di cui siamo orgogliosi perché studia a Zagabria, ora non è più il nostro vanto, è diventato vegetariano, e noi non ce l'aspettavamo. Come un sedicente re che può tutto, dice: mangiate cadaveri! Subito ci viene da sputare tutte le parolacce che conosciamo e da difendere l'intingolo e la vita, ma il nostro parente ci calma, ci poggia una mano sulla spalla e ci fa riaccomodare sulla sedia. Lascialo, dice, ancora non sa che anche la bietola respira.Terra troppo affollata d'estate e semideserta nelle altre stagioni dell'anno, abitata dai pochi che hanno deciso di rimanere a coltivare la terra, gli ulivi e le vigne; circondata da un mare sempre più povero di pesce, solcato da sparuti traghetti che portano in terraferma dal dentista, a scuola, ad approvvigionarsi e che riversano sull'Isola curiose figure in fuga dalla frenesia delle città. L'Isola è un modo di vivere dentro al quale Senko Karuza ci conduce assieme alla comunità degli isolani – il “noi” narrante –, è un viaggio dentro la natura mediterranea, negli odori della macchia e del mare, dentro la vita dei pescatori e il lavoro dei contadini, al riparo dalle gelide raffiche di bora e con il profumo della torta marmorizzata della zia Anka di cui nessun altro conosce la ricetta…L'Isola è Vis, Lissa, ed è tutte le isole dell'Adriatico e del Mediterraneo, accomunate dal medesimo destino: essere un universo a sé, un equilibrio di privazioni e piaceri della tavola, ritmi di vita lenti e pensiero profondo.Senko Karuza è uno scrittore, poeta e intellettuale croato (ma anche filosofo, chef sopraffino, produttore di vini e lupo di mare). Nato a Spalato il 18 giugno 1957, ha trascorso l'infanzia e la giovinezza sull'isola di Vis (Lissa). Ha frequentato le scuole a Spalato e poi ha studiato filosofia a Zagabria. A differenza di altri colleghi che hanno lasciato la periferia per fermarsi a vivere e lavorare in città, Karuza ha lasciato la città per ritirarsi sull'isola di Vis, dove in estate accoglie i naviganti e i turisti nella sua originale konoba (cantina) in una baia sperduta. Ha pubblicato otto raccolte di racconti e due sillogi, tradotte in diverse lingue straniere.Ginevra Pugliese è originaria di Portogruaro (VE). Nel 1996 si è laureata in Lingua e letteratura serba e croata presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Trieste, dove ha insegnato per alcuni anni come docente a contratto. È autrice per le Edizioni Goliardiche del manuale di lingua bosniaca, croata, montenegrina, serba Sretan put! (quinta edizione del 2022) e del manuale di lingua italiana per bosniaci, croati, montenegrini, serbi Un amico speciale (2005). Ha tradotto narrativa, poesia e letteratura per ragazzi di autori provenienti da Bosnia, Croazia, Serbia. Vive a Trieste.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Guendalina Middei"Sopravvivere al lunedì mattina con Lolita"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itSopravvivere, resistere, nuotare negli abissi, tornare a splendere. Dopo il successo di Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, Guendalina Middei ci racconta, attraverso i grandi classici, una storia di rinascita. Un viaggio tra gli autori, le indimenticabili figure femminili e gli antieroi della letteratura antica e moderna. Ulisse, Lolita, Antigone, Ivàn Karamazov, lady Chatterley, il lupo della steppa non sono semplici personaggi letterari: le loro passioni ci sono familiari, il loro coraggio ci seduce, la loro morte ci commuove. L'Odissea non è solo la storia di un uomo che ritorna a casa, ma è anche la storia di chi si riappropria del proprio tempo e della propria anima. Hermann Hesse ci ricorda che un conto è intuirsi, un altro è trovarsi. E quante volte dubitiamo delle nostre scelte e temiamo di non farcela, come è successo a Dante? Leggere e rileggere i classici con Guendalina Middei è un antidoto alla stupidità, al conformismo, alla superficialità. E un modo per ritrovarsi nelle pagine dei libri, perché è questo che cerchiamo: la scoperta di non essere soli. Chi meglio di maestri senza tempo può capire le inquietudini di un giovane e trasformare il dolore in bellezza? Chi può mostrarci come difenderci dai paladini delle grandi certezze e salvarci dalle insidie del troppo amore? Non importa se vi siete già appassionati alla lettura dei classici o li avete scoperti da poco; qui troverete le chiavi d'accesso a un mondo segreto. In un dialogo a tu per tu con i grandi autori del passato, fatto di domande, illuminazioni e rapimenti, che fa sorridere e commuovere, l'autrice si confessa e ci racconta quei libri che più di tutti hanno portato scompiglio nella sua vita. Perché tutto ciò che ha il potere di turbarci e sorprenderci finisce per salvarci. )Guendalina Middei é un'autrice italiana. Nata a Roma nel 1992, fin da adolescente coltiva la sua grande passione per la letteratura e la cultura classica. Laureata in Lettere e con un master in Giornalismo culturale, ha scritto per diversi giornali e riviste tra cui “Critica Letteraria” e “Culturificio” e “Sintesi Dialettica”.Nel 2019 ha aperto la pagina Facebook Professor X e nel 2022 il profilo Instagram, oggi punti di riferimento per oltre cinquecentomila lettori appassionati o incuriositi dalla letteratura.Tra i suoi titoli, Clodio (Navarra Editore, 2022), Intervista con un matto (Navarra Editore, 2023), Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. L'arte di leggere i classici in dieci brevi lezioni (Feltrinelli, 2024), Sopravvivere al lunedì mattina con Lolita (Feltrinelli, 2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il confine tra ciò che è vivo e ciò che è morto non è così netto. In questa terza stagione di Lettere a mia mamma ti invito a intraprendere un viaggio poetico e filosofico in cui la danza diventa il linguaggio dell'invisibile. Attraversando il dolore del lutto, ho imparato che ogni fine è già un nuovo inizio. Nessuno di noi vuole soffrire, certamente. La vita può essere difficile. Eppure, in mezzo alla tempesta, potremmo sorprenderci, rivolgendo lo sguardo oltre la nostra cornice di pelle. Come la fatica delle gemme, durante l'inverno, possiamo lasciar sbocciare una nuova danza, quando giunge la primavera. Per questo motivo, con questa nuova stagione, ti racconterò del mio nuovo progetto: primavera di un danzatore. Spero che ti colga in un momento di ispirazione. Ti invito anche a guardare anche il trailer del mio film Spring of a Dancer e a leggere il mio nuovo libro Primavera di un danzatore su Amazon Libri.
Barbara Bellomo"La biblioteca dei fisici scomparsi"Garzanti Editorewww.garzanti.itL'odore dei libri si mischia alla polvere del gesso delle lavagne. Ida sa bene che la biblioteca di via Panisperna è un luogo speciale. Da quando lavora lì la sua vita è cambiata. Tra quelle aule, rubando nozioni di fisica agli studiosi più importanti della materia, ha assaporato l'indipendenza e la libertà. Cosa non comune per una donna nell'Italia degli anni Trenta. Lì ha incontrato lo studioso Ettore Majorana di cui è diventata amica. Lì ha incontrato Alberto e l'amore più grande che si possa provare. Ma all'improvviso tutto cambia. Il padre ha scelto per lei un marito e non le resta che celare sotto mille strati di rimorsi un grande segreto. Nel frattempo il gruppo di giovani fisici si divide, fino alla misteriosa scomparsa di Majorana. È la fine di un'era. Sono passati tanti anni da allora, Ida ormai è una donna adulta. Eppure è a quel passato che la sua mente si aggrappa ora che il mondo sembra crollarle addosso. Per non soccombere, l'unica soluzione è tornare al tempo in cui è stata felice. Tornare con i ricordi tra quelle aule. Tornare a coltivare la speranza che Majorana non sia morto, ma abbia solo deciso di cambiare vita, forse perché le sue ricerche scientifiche stavano diventando pericolose. Le sono giunte voci che questo sia possibile e che con Majorana ci sia Alberto. Il suo Alberto. Forse sono solo dicerie. Ma quando il destino ti mette alla prova bastano piccole emozioni per sentirsi ancora vivi. E Ida sa che deve venire a patti con le luci come con le ombre della sua vita.Barbara Bellomo torna dai suoi amati lettori con un romanzo importante che racconta un episodio su cui non è mai stata fatta piena luce: la scomparsa di Ettore Majorana. Ma soprattutto ricostruisce l'ambiente dell'istituto di via Panisperna in cui giovani ricercatori italiani fecero scoperte eccezionali nel campo della fisica nucleare. La biblioteca dei fisici scomparsi è la storia di una donna e della sua voglia di riscatto. Una storia di segreti, di amore, di perdono e di speranza.Barbara Bellomo, laureata in Lettere, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia antica e ha lavorato per diversi anni presso la cattedra di Storia romana dell'Università di Catania. Attualmente insegna in una scuola superiore. All'attivo ha diverse pubblicazioni di storia romana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Daria Biagi"La metà della vita!Terézia MoraGramma Feltrinelliwww.feltrinellieditore.itMuna ha diciotto anni e vive a Jüris, una piccola città della Ddr. Abita con sua madre, attrice del teatro comunale che, dopo la morte del marito, annega nell'alcol il dispiacere di vivere. Mentre sogna di raggiungere Berlino, Muna frequenta come tirocinante la redazione della “Voce del popolo”, la rivista ospitata nell'appartamento di Noah Klein. Tra i vecchi scaffali della rivista si beve vino rosso e cola, ci si rimpinza di patatine, si raccontano barzellette. Un giorno compare in redazione l'addetto alla fotografia. Magnus ha occhi azzurri e una ruga di rabbia tra le sopracciglia. È l'uomo più bello che Muna abbia mai visto. Una sera, Magnus l'accompagna in bicicletta e sale nel suo appartamento. L'indomani le dice che starà via tre settimane e scompare. Scompare per anni così come scompare la Ddr, sprofondata di colpo nel nulla, insieme con il Muro. Tra Berlino e Vienna, tra relazioni fugaci e attenzioni indesiderate, Muna conduce la sua esistenza di giovane universitaria. Finché Magnus non ricompare per diventare la sua ragione di vita e… il suo inferno. Muna naufraga nella devozione a un uomo anaffettivo, in un rapporto fatto di continui ricatti, di sottili denigrazioni, di aggressività e manipolazione psicologica. Un rapporto in cui precipita senza alcuna possibilità di liberazione. Accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico in Germania, La metà della vita non racconta semplicemente la storia di un amore tossico. Muna è, nelle sue pagine, un'icona delle donne nelle quali vive “una combinazione di illusioni tranquillamente alimentate dall'egoismo e di dedizione sacrificale all'oggetto d'amore” (“Süddeutsche Zeitung”). La maestria con la quale Terézia Mora descrive l'isolamento brutale, la negazione della realtà e il coraggio con cui Muna mantiene la speranza di un amore diverso da tutti consegna alla narrativa contemporanea uno dei personaggi femminili più profondi e inquietanti degli ultimi anni.Terézia Mora è nata nel 1971 a Sopron, in Ungheria, e vive a Berlino dal 1990. Per i suoi racconti e romanzi ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Ingeborg Bachmann, il Kunstpreis Berlin, il Preis der Leipziger Buchmesse, il Deutscher Buchpreis e, nel 2018, il Premio Georg Büchner. I suoi libri sono stati tradotti in 20 lingue. Per Feltrinelli Gramma ha pubblicato La metà della vita (2024).Daria Biagi ha studiato Lettere a Bologna e Francoforte, e lavora attualmente presso La Sapienza di Roma. Ha tradotto testi di Thomas Pavel, Hans Werner Henze e Ralf König.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCIniziamo a conoscere Montesquieu, partendo da un'opera interessante: le "Lettere persiane".Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-filosofia--4778244/support.
Giuliana Facchini"La mia vita imprevista"Illustrazioni di Daniela DemurtasCamelozampawww.camelozampa.comUn romanzo originale e toccante, una ragazzina alla ricerca di una famiglia tra i misteri piccoli e grandi di una vita imprevista.Frances Boschi ha una Mamma-per-sempre-1, che non vede da quattro anni. E anche una Mamma-per-sempre-2 da quando vive con Erica, costumista, Daniel, famoso ballerino, e i loro tre figli. Ben presto Frances si ritrova a far parte di un club risolvi-misteri, il cui nome segreto è Caccole di pepe, chiamato a indagare sul rapimento di un rarissimo gallo nero e sulla sparizione del prezioso kimono realizzato da un grande artista giapponese. E un giorno Mirella, la sua Maps1, si presenta all'improvviso alla porta di casa…Giuliana Facchini è nata a Roma dove ha studiato Lettere, oltre a diplomarsi come Segretaria di Edizione cinematografica. Ha seguito corsi di recitazione e cinematografia ed è stata interprete di teatro semiprofessionale, oltre a occuparsi di teatro per ragazzi. Oggi vive in un paese tra Verona e il Lago di Garda e da anni lavora come autrice per ragazzi: i suoi romanzi sono pubblicati dalle maggiori case editrici italiane. Ha vinto nel 2008 il Premio Montessori, nel 2012 il Premio Arpino e nel 2015 il Premio Giovanna Righini Ricci. Nel 2022 il suo romanzo Borders (Sinnos) ha ottenuto il prestigioso Premio Rodari.Daniela Demurtas ha sviluppato il suo interesse per l'illustrazione attraverso la sperimentazione di stili e tecniche e la creazione di un marchio illustrato con cui realizza articoli semiartigianali presenti agli eventi cittadini e nei bookshop del circuito museale di Cagliari. Dal 2018 si forma alla masterclass e poi ai corsi annuali tenuti all'Accademia d'arte di Cagliari, e dal 2021 alla Scuola Ars in Fabula di Macerata. Nel 2020 riceve il premio come Migliore tavola digitale del concorso Lucca Junior, Premio di Illustrazione editoriale Livio Sossi. Nel 2022 consegue il Master in Illustrazione editoriale Ars in Fabula. Da due anni è insegnante di Illustrazione presso l'Accademia d'arte di Cagliari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Pier Giorgio Viberti"Le grandi battaglie dei Savoia"Edizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it“Il sole del 25 illuminò uno degli spettacoli più orribili che possano presentarsi all'immaginazione. Il campo di battaglia è dovunque ricoperto di cadaveri di uomini e di cavalli: le strade, i fossati, i burroni, i cespugli sono disseminati di corpi morti e i dintorni di Solferino ne sono letteralmente cosparsi” (Henry Dunant) Dalla battaglia di Staffarda all'invasione francese del ducato di Savoia, dall'assedio di Torino al campo trincerato dell'Assietta, dalla battaglia di Custoza alla seconda guerra d'indipendenza, con le battaglie di Magenta, Solferino e San Martino. Partendo dal contesto storico, il saggio di Pier Giorgio Viberti analizza le cause, le tattiche militari, le armi, i protagonisti e le conseguenze delle battaglie che hanno segnato l'affermarsi di casa Savoia, dalle modeste origini feudali alla costruzione dell'unità nazionale. Con un ricco apparato iconografico e approfondimenti sui protagonisti delle vicende descritte.La storia del Piemonte è stata «plasmata» da una serie interminabile di conflitti armati che ebbero come protagonista la dinastia sabauda e che fecero del ducato nel Seicento e Settecento il più agguerrito Stato italiano. Il saggio si sofferma su alcuni momenti cruciali, dalla «rinascita» del ducato a opera di Emanuele Filiberto, dopo la battaglia di San Quintino (1557), fino alla seconda guerra d'Indipendenza (1859). L'epoca delle «grandi» battaglie dei Savoia, coincide con l'inizio dello scontro tra Francia e Spagna per il predominio continentale, nei primi decenni del Cinquecento, quando il Piemonte divenne il passaggio obbligato delle armate transalpine che scendevano a combattere in Lombardia gli eserciti spagnoli. La prima battaglia presa in considerazione, quella di San Quintino, non fu una battaglia “dei” Savoia ma una battaglia di “un Savoia”, infatti, Emanuele Filiberto “Testa di ferro”, governatore dei Paesi Bassi, comandava le truppe spagnole e alla battaglia prese parte anche un manipolo di fanti piemontesi. Grazie a quella vittoria Emanuele Filiberto recuperò la Savoia e alcuni territori piemontesi, trasferendo successivamente la capitale da Chambéry a Torino. Vengono poi analizzate le battaglie di Vittorio Amedeo II, la “Volpe Savoiarda” (la battaglia di Staffarda del 1690, la battaglia della Marsaglia del 1693, l'assedio di Verrua del 1704, l'assedio di Torino del 1706, il caso più spettacolare di una lotta fra artiglierie pesanti e massicce fortificazioni): grazie alle conquiste territoriali così ottenute il ducato diventerà regno. La forza militare dei Savoia fu poi confermata nel corso della successiva guerra di Successione austriaca, quando le truppe di Carlo Emanuele III inflissero una durissima sconfitta ai francesi nella battaglia del colle dell'Assietta (1747). Seguono le battaglie di Carlo Alberto, il “Re Tentenna” (Curtatone e Montanara, Goito, Custoza, Mortara e la sconfitta di Novara che porterà Carlo Alberto ad abdicare); infine, quelle di Vittorio Emanuele II (la battaglia di Montebello del 1859, quella di Magenta, quindi Solferino e San Martino). Arrivando così all'11 luglio del 1859, quando Napoleone III e Francesco Giuseppe firmarono a Villafranca l'armistizio che pose fine al conflitto. L'AUTORE:Pier Giorgio Viberti è nato nel 1950 a Fossano (Cuneo) e si è trasferito giovanissimo a Torino, dove si è laureato prima in Lettere, poi in Scienze Politiche. Nel capoluogo piemontese ha trascorso tutta la sua vita di insegnante in istituti d'istruzione secondaria superiore. A partire dal nuovo millennio ha svolto un intenso lavoro nel campo dell'editoria scolastica, per la quale ha pubblicato numerose grammatiche (la prima è del 2002) rivolte alla scuola media inferiore e al biennio delle superiori. Per le scuole medie ha pubblicato, fra l'altro, Oltre il Duemila (ultima edizione 2012), che è stato per qualche anno in testa alle classifiche italiane nello specifico settore dei libri consigliati.In ambito storico ha pubblicato: Il Duca, il Condottiero, l'Eroe. Storia dei protagonisti dell'assedio di Torino del 1706 (Zedde Editore, 2011), Gli uomini del disonore. Mito, storia e attualità del pianeta mafia (Edisco, 2013), Lager. Inferno e follia dell'Olocausto (Giunti, 2018). I suoi ultimi lavori sono una grammatica per la scuola secondaria inferiore (SEI, 2022), una grammatica per il biennio delle superiori (Capitello, 2023) e un corso di storia in tre volumi per la secondaria inferiore, intitolato Il nostro tempo. Dalle storie alla storia (Principato, 2023). Per Capricorno ha pubblicato Amori e amanti alla corte dei Savoia (2023). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Snart senkes kravet for egenkapital til boliglån. Det kan gjøre det lettere å få låne penger, men samtidig kan det gjøre at boligprisene øker. Så hva er poenget da? Med økonomikommentator i E24, Sindre Heyerdahl. Foto: Gorm Kallestad/NTB.
arwin Pastorin"Azzurro tenebra"Prefazione di Massimo RaffaeliNota di Dino Zoffminimum faxwww.minimumfax.comPrefazione di Massimo Raffaeli. Con una nota di Dino Zoff e un ricordo di Darwin Pastorin.Biografia a cura di Fabio StassiStoccarda, mondiali 1974: Arp, accompagnato dal giovane cronista Bibì, è inviato a narrare le gesta della Nazionale. Forte del rapporto privilegiato con il capitano Facchetti e il «Vecio» Bearzot, è uno dei pochi nella posizione di prevedere la rovinosa conclusione a cui stanno per assistere: a dispetto delle grandi aspettative, sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale viene eliminata al primo turno.Pagina dopo pagina, nelle chiacchiere sempre più amare tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera), i cupi presagi sulle sorti del mondiale e dei suoi protagonisti – Valcareggi, Riva, Rivera, Mazzola, Anastasi, Chinaglia – si confondono con le sorti politiche di un paese che appare condannato, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio già ammalato nel quale il divismo sta per soppiantare la poesia.Arpino tratteggia un romanzo a tinte fosche in cui tutto – le rivalità di spogliatoio, l'inadeguatezza dei dirigenti, il tramonto delle glorie di cui nessuno è pronto ad accettare il declino – è trasfigurato dal suo talento per le storie, in cui sotto la pioggia insistente dell'estate tedesca l'azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali: il castello del ritiro, i bar desolati dove fermarsi a bere a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale. A cinquant'anni dal tragico mondiale Azzurro tenebra – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – resta un libro indimenticabile, un divertente e malinconico canto d'amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».Giovanni Arpino1927 / 1987E' nato a Pola da una famiglia piemontese, ed è morto sessant'anni dopo a Torino. Nella sua carriera ha scritto più di trenta libri e ha lavorato a lungo come giornalista sportivo. Dotato di un timbro inconfondibile, è tra i pochissimi ad avere vinto sia il Premio Strega che il Campiello. Minimum fax ha già pubblicato i romanzi Sei stato felice, Giovanni (2018), Domingo il favoloso (2019) e Randagio è l'eroe (2022), e la raccolta inedita delle sue Lettere scontrose (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodellparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.