Lasci un buon lavoro, saluti tutti e ti metti a viaggiare. E se poi non torni più? Io alla fine un buon motivo per tornare l'ho trovato. Ti piacciono le storie sincere e scalcagnate? Eh ci sta. Ma occhio, non è proprio un podcast di viaggi. Certo di per sé viaggio! sfiziosità messicane, onde intriganti, maya misteriosi e funghi magici... Però alla fine il tema è un altro credo. Magari sentiti il trailer che secondo me è carino, si capisce di più. Se vuoi vedere delle foto e scrivermi delle ricette su Instagram sono @mazzo_ndr baci
"Ci son persone che stanno bene in silenzio. Altre dopo un po' implodono e io mi sa che sono tra queste ultime." Puntata spin-off, mosaico di flashback, assolutamente NON seconda stagione. Un tuffo nel passato dei primi viaggi post licenziamento, quando il Messico e lo zaino da 50 litri non erano manco in agenda. Paturnie strane, imprevisti rinfrescanti e cose che non sapevo.
Non è un podcast di viaggi ma comunque parla anche di un viaggio. Del trailer c'è pure una versione animata su quel social di nome Instagram (@mazzo_ndr). Il titolo si capisce poi nel primo episodio, però è già intuibile dai.
Supero la regione di Oaxaca e approdo a Città del Messico. Un aereo per la Colombia mi aspetta e ripenso ai tanti volti che mi hanno accompagnato fin qui: viaggiatori seriali, backpackers temporanei, immigrati sedentari. Mi torna alla mente quel giorno di fine febbraio, un anno e mezzo fa, sulle scale della mia scuola. L'attimo in cui la voce si fece ferma e la decisione chiara. L'istante esatto che mi ha portato fino a qui.
Questo episodio è un casino, mi sento in bilico tra due fuochi, forse inconciliabili: chi potrà capirmi subito e chi forse non potrà capirmi mai. Diretto alla città di Oaxaca, mi fermo qualche giorno tra i monti alberati di San Josè del Pacifico. In queste valli meravigliose, secoli fa, Dio offrì ai popoli di queste terre un dono molto speciale: “los hongos sagrados”.
Questo episodio è un casino, mi sento in bilico tra due fuochi, forse inconciliabili: chi potrà capirmi subito e chi forse non potrà capirmi mai. Diretto alla città di Oaxaca, mi fermo qualche giorno tra i monti alberati di San Josè del Pacifico. In queste valli meravigliose, secoli fa, Dio offrì ai popoli di queste terre un dono molto speciale: “los hongos sagrados”.
“You'll remember this day for the rest of your life, my friend” Joao Pedro sorrideva arricciando gli zigomi stuccati di protezione solare. Camminavamo verso la spiaggia, le tavole ballavano negli avambracci seguendo il ritmo dei nostri passi. Era il 5 luglio 2020 e ancora non sapevo quanto quel pezzetto di costa portoghese, a Baleal di Peniche, avrebbe segnato uno profondo spartiacque nella mia vita. Oggi sono a Puerto Escondido e la magia del Pacifico mi ricorda tutto questo. È giunto il momento: parliamo di surf.
Rientro in Messico e mi godo le chicche più nascoste e uniche del Chiapas. Cellule armate indipendentiste e villaggi sperduti carichi di crocefissi e idoli di giaguaro.
Ci son cuoricini su GoogleMaps che metti un giorno e non sai perché. Poi ti scordi e ti ritrovi in Guatemala. Utile dunque domandarsi: come è potuto succedere? Era destino? Casualità? Ma soprattutto: chi era quella ragazza? Comunque alla fine tutto fa brodo, di zaino ne basta uno e gli Stati Uniti possono sempre aspettare.
Scimmie che urlano, pietre ancestrali e folletti magici. Mi aggiro tra templi Maya sommersi dal tempo e ometti simpatici che non mangiano funghi.
Tour mega turistici e ostelli esotici: diverse opzioni per diversi budget e desideri d'esperienza. Snocciolo storielle sfiziose e dispenso preziosi consigli Backpacker. Il tutto vagando per la penisola dello Yucatán.
È un anno che sto in giro viaggiando, i soldi stan per finire e l'altoparlante dell'aeroporto a Malpensa chiama l'apertura del mio gate per il Messico. Avverto una strana sensazione, come se tutto quello che ho fatto e visto quest'anno sia stata una lunga preparazione a questo ultimo e definitivo viaggio. Prima tappa Cancun, una notte prenotata e la mia vita dei prossimi quattro mesi in uno zaino. "Cinquanta litri" dice. Si fa per dire.