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messico

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Esteri
Esteri di venerdì 18/04/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 28:59


1) L'incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L'università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

Focus economia
La Bce taglia i tassi di 25 punti base, al 2,25%

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 17, 2025


Un nuovo taglio dei tassi, come ampiamente previsto. Una nuova, preoccupata, diagnosi dell economia. La Banca centrale europea ha ridotto il costo ufficiale del credito di 25 punti base per la settima volta da giugno portando il tasso sui depositi, quello di riferimento, al 2,25% dal 2,50%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,40% dal 2,65% e quello sui prestiti marginali al 2,65% dal 2,90%. La decisione è stata unanime, e se sono state discusse «ipoteticamente» diverse opzioni - ha spiegato in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde - nessuno ha proposto un taglio più incisivo. Soprattutto è stata modificata la diagnosi dell'economia. Ormai l'unico riferimento alle pressioni sui prezzi, nel comunicato ufficiale, è l'«elevata crescita delle retribuzioni» che è però parzialmente assorbita dalla moderazione dei profitti: la dinamica dei prezzi, come già a marzo, è ormai orientata a tornare all'obiettivo del 2% su basi sostenibili. «Anche l'inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi», è l'aggiunta importante ai comunicati delle precedenti riunioni: era tassello mancante, e atteso, nel processo di disinflazione. Non sembra quindi esserci più bisogno, nelle parole della Bce, di una politica monetaria restrittiva: un tasso al 2,25% è del resto in un'area compatibile con il tasso nominale neutrale (difficilmente individuabile). Lagarde ha però ricordato che il concetto di tasso neutrale è rilevante «in un'economia senza shocks», e non è il caso attuale. Anche in questa occasione Lagarde non ha spiegato meglio in che modo è "pronta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione" ora che l'incertezza sta terremotando i mercati. La Banca centrale europea continuerà a seguire il suo approccio: deciderà i suoi prossimi passi riunione dopo riunione», sulla base delle prospettive di inflazione. La politica monetaria, ha aggiunto Lagarde, dovrà essere «pronta», e quindi «attenta a tutti gli sviluppi e in particolare a quelli dei nuovi shocks», e «agile», per avere «un approccio coerente». A una domanda sulle accuse di Donald Trump a Jerome Powell, Lagarde ha detto di avere «molto rispetto per il mio stimato collega e amico Jay Powell e noi abbiamo un solido rapporto tra banchieri centrali decisivo per avere una solida infrastruttura finanziaria». Questo rapporto continuerà «in modo imperterrito e senza cambiamenti, ne sono sicura». Intanto l'euro, che continua a veleggiare intorno 1,13 sul dollaro terremotato da Trump, toglie pressioni inflazionistiche dal campo per la Bce, ma se sale troppo si aggiunge ai dazi nel togliere competitività all'export europeo. Interviene per commentare la notizia Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Il Sole 24 Ore.Dfp: Giorgetti, quadro soggetto anche a rischi positivi. Ma per Upb 68mila occupati a rischio con i daziSi sono tenute questa mattina le audizioni alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Documento di finanza pubblica, che andrà inviato alla Commissione europea entro il 30 aprile dopo l'esame del Parlamento. In commissione è intervenuto anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha spiegato: tutte le simulazioni contenute nel Dfp "sono basate su ipotesi più sfavorevoli e pertanto forniscono indicazioni in senso peggiorativo sulla crescita e finanza pubblica. Ciò nonostante, sembra prospettarsi uno scenario meno avverso di quello messo in conto nelle previsioni ufficiali; più favorevole in termini sia di possibile esito finale della struttura dei dazi a livello internazionale, sia di variabili esogene (quali i prezzi dell'energia e i tassi d'interesse) che condizionano la crescita. Il quadro macroeconomico è pertanto soggetto anche a rischi positivi". A mettere però in guardia sull'esito della guerra commerciale in atto ci ha pensato la presidente dell'Upb Lilia Cavallari che in audizione sul Documento di finanza pubblica ha spiegato: "I dazi Usa impatteranno, tenendo conto anche degli effetti indotti, su quasi tutti i settori dell'economia italiana, con una perdita a livello aggregato di valore aggiunto nell'ordine di tre decimi di punto percentuale". E ha aggiunto: "In termini di occupazione l'effetto è quantificabile in circa 68 mila occupati totali in meno". A risentirne maggiormente, secondo le simulazioni dell'Upb, sarebbero i settori farmaceutico, attività estrattive, automotive, prodotti chimici, attività metallurgiche e fabbricazione di macchinari. Upb, insieme alla Corte dei Conti, denuncia anche che le informazioni del Dfp sono incomplete e forniscono un quadro limitato. Per una disamina del quadro offerto dal Dfp, spiega la Corte dei Conti, "manca non solo lo sviluppo programmatico (inciso dalla difficoltà di definire al momento una ricostruzione puntuale delle necessità in gioco), ma anche (e soprattutto) un dettaglio informativo determinante su diversi capitoli della politica finanziaria di breve e medio periodo: sono limitate le indicazioni sulla composizione della spesa per settori, non vi sono elementi e indicazioni adeguate sulle modifiche su cui si sta lavorando per il ridisegno del Pnrr, mancano indicazioni sulle scelte che ci si propone di assumere sul fronte della spesa per il settore della difesa. Elementi che rendono difficile valutare la tenuta del quadro complessivo e la sua coerenza con quelle che sono le priorità dell'azione di governo". Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.Meloni alla Casa BiancaLa Casa Bianca ha reso noto il programma dell'incontro di oggi alla Casa Bianca del presidente Donald Trump con la premier italiana Giorgia Meloni. Alle 12.05 (le 18.05 in Italia) è previsto un lunch nel cabinet room tra i due leader (chiuso alla stampa), quindi un'ora dopo il bilaterale nello Studio Ovale (con il pool dei reporter della Casa Bianca e i giornalisti italiani). Stamattina Trump ha dichiarato: "Ho avuto un colloquio molto produttivo con la presidente del Messico ieri. E ho incontrato i rappresentati al commercio giapponesi, è stato un incontro produttivo. Tutti i Paesi, inclusa la Cina, vogliono incontrarci. Oggi l'Italia". In attesa dell'incontro un alto dirigente Usa durante una call sulla visita alla Casa Bianca della premier italiana ha spiegato che Trump e Meloni hanno una "very special relationship" è "un partner economico chiave per gli Stati Uniti, uno dei principali mercati Ue per beni e servizi americani, e ospita importanti installazioni militari statunitensi e Nato. L'importanza della lunga relazione tra gli Stati Uniti e l'Italia non può essere sottovalutata". Lo stesso dirigente ha spiegato che: Donald Trump e la premier Giorgia Meloni parleranno di dazi ma la visita non è concentrata solo sulle tariffe. Il Washington Post, il foglio della capitale Usa, stamattina ha titolato: «L Europa affida le sue speranze commerciali a Meloni, la sussurratrice di Trump». È la terza volta che Giorgia Meloni siederà nello Studio Ovale, ma è come se fosse la prima. Una prima assoluta, perché - inutile girarci intorno - incrocia interessi globali e non solo bilaterali. La premier italiana, a quanto trapela, punta a facilitare un incontro tra Trump e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, puntando su investimenti negli Usa e sull acquisto di gas naturale liquefatto. E dall'altra intende proporre uno scudo militare a Kiev. Proprio ieri Meloni e von der Leyen si sono sentite al telefono: Bruxelles ha ribadito che sui dazi la competenza negoziale resta all Ue. Intanto l'Unione si prepara all'eventualità di non trovare alcun accordo sul tema, lavorando alle contro-tariffe doganali nei confronti degli Usa e guardando alla Cina. Parliamo con l'inviato a Washington Vincenzo Miglietta, Radiocor.

MLS SOCCER ITALIA
MLS Italia S07 E13 - Mls vs Mx all over again

MLS SOCCER ITALIA

Play Episode Listen Later Apr 11, 2025 31:25


La Concacaf regala l'ennesimo scontro tra USA e Messico, vediamo chi la spunerà ma prima ci sono dei derby da giocare! 

Radio Rossonera
MESSICO E NUVOLE | Lunch Press

Radio Rossonera

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 64:51


L'esperienza di Santiago Gimenez al Milan stenta a decollare ma, nonostante il grande investimento invernale, mister Conceicao continua a preferirgli Abraham e Jovic che a giugno molto probabilmente cambieranno aria.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'altra America: la protesta contro Donald Trump | Il Corsivo di Lunedì 07 Aprile 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 7, 2025 1:43


Dalla costa orientale a quella occidentale, dai confini con il Canada alla bordeline con il Messico, i progressisti degli Stati Uniti hanno trovato il coraggio e il senso della protesta. In realtà qualcosa si era già visto le scorse settimane, nel tour del vecchio Bernie Sanders, Alexandria Cortez e altri parlamentari della sinistra america, da Denver, a Las Vegas, in Colorado, California e Arizona, ma in queste ultime ore l'altra America è scesa in piazza contro le politiche sovraniste, oligarchiche e suprematiste di Donald Trump. Non e un movimento organizzato, uno schieramento che possa rappresentare ora un'alternativa, non si intravedono a breve leader in grado di invertire il corso della Storia . Da quello che si capisce sommando le tante sigle di formazioni politiche e associazioni che compongono il variegato fronte di opposizione, è un primo segnale di sfiducia contri Trump. È ancora presto per definirlo un fiume in piena che si abbatte sulla Casa Bianca, travolta dalle reazioni dei mercati ai forsennati dazi. Ciò che resta dei democratici sceglie una proesta tranquilla, ma non inutile. Saranno i prossimi cortei a determinare chi e come guiderà la probabile vittoria democratica alle prossime elezioni di midterm. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Messico, barriere di donne per difendere le chiese

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Apr 2, 2025 5:02


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8121MESSICO, BARRIERE DI DONNE PER DIFENDERE LE CHIESE DAGLI ASSALTI FEMMINISTIUn appuntamento drammaticamente abituale per attacchi vandalici e aggressioni a danno delle chiese cattolichedi Paola Belletti L'8 marzo in America latina era diventato un appuntamento drammaticamente abituale per attacchi vandalici e aggressioni a danno delle chiese cattoliche. Autori degli atti tanto gravi e per giunta non inediti? Delle donne. In un precipizio ideologico che ha fatto dell'aborto il simbolo, la vetta e la sintesi della liberazione delle donne secondo certo femminismo, si legge su Lifesitenews, «le femministe di tutta l'America Latina hanno ormai fatto della tradizione di scatenare rabbia e odio contro le chiese cattoliche in occasione della Giornata internazionale della donna, vandalizzandone i santuari e in alcuni casi attaccando violentemente le infrastrutture. Qualche anno fa, gli agenti di polizia che sorvegliavano una chiesa cattolica a Salta, in Argentina, sono stati picchiati da una folla femminista e uno è stato portato in una clinica sanitaria d'urgenza per le cure, secondo Radio Station Cadena 3».Sabato scorso, però, in Messico altre donne hanno messo in atto una robusta e pacifica difesa delle chiese, per difenderle dagli assalti violenti delle femministe. A Guadalajara, come documentano alcuni video, si vede una catena di donne che, tenendosi per mano intorno al perimetro dell'edificio sacro, forma una barriera umana per impedire che le intenzioni degli aggressori, anzi visto che il femminile in questo caso esiste è il caso di specificare: delle aggreditrici, arrivassero al loro malevole fine.«Sia la chiesa di Nostra Signora del Carmen che la cattedrale metropolitana erano protette da barriere umane, ha riportato il quotidiano messicano locale. (...) Le dimostranti femministe che hanno marciato sabato portavano cartelli con la scritta "Il mio corpo, la mia scelta", ma quest'anno El Occidental non ha segnalato episodi di violenza o vandalismo». Solo due anni fa, sempre alla stessa data che dovrebbe essere occasione condivisa di promozione per una vera emancipazione della donna, il Messico era stato il paese dell'America latina che aveva registrato il maggior numero degli episodi di violenza.Come riporta un articolo di Nca all'epoca dei fatti «nella capitale del paese, Città del Messico, i manifestanti hanno attaccato la cattedrale metropolitana situata in Constitution Plaza. Di fronte alle recinzioni che proteggono la chiesa, hanno optato per abbattere un semaforo lì vicino. Nelle immagini condivise dai media locali, si vedono diverse donne colpire parte della recinzione nel tentativo di distruggerla, mentre la polizia cerca di disperderle sparando gas lacrimogeni». Fatti simili erano avvenuti anche a Puebla, città a sud est della capitale, dove le femministe hanno cercato di distruggere le statue degli angeli di fronte alla cattedrale. Stessa sorte per Mérida dove gli gruppi femministi hanno imbrattato i muri della cattedrale di sant'Ildefonso dello Yucatán: uno dei graffiti recitava a grandi caratteri il messaggio "Abort the Church", Abortire la Chiesa.L'elenco non si esaurisce qui, altri assalti hanno colpito la polizia e i fedeli che proteggevano la chiesa di El Beaterio a Xalapa e tra gli slogan urlati e ripetuti c'erano "Togliete i vostri rosari dalle nostre ovaie" e "Morte ai pro-life". Tutti atti emblematici del pacifismo e della tolleranza che contraddistinguono il femminismo nella sua espressione più recente, così come la resistenza ferma ma pacifica delle donne che si sono messe a protezione delle chiese mostra un altro volto, un altro modo di essere donna e di promuovere la vita, la verità e la vera liberazione che è e resta, alla fine, solo quella dal peccato, di cui è perenne dispensatore solo Cristo.

Illuminismo Psichedelico
153. Un Mara'akame: Viaggio tra Peyote e Deserto

Illuminismo Psichedelico

Play Episode Listen Later Mar 30, 2025 55:19


Ospite del 153° episodio di Illuminismo Psichedelico è il mara'akame Mario Bautista Bautista, in lingua wixarica (huichol) Etsiekame, ovvero seminatore del fuoco o seminatore di Tatei Niwetsika (la Madre Mais), uno "sciamano" o meglio un sacerdote del peyote della cultura Wixarica, in Messico. Con Mario abbiamo parlato di come si diventa mara'akame, di cosa significa il peyote per lui e per la sua cultura, del significato dei pellegrinaggi annuali nel deserto sacro di Wirikuta, dove i Wixarica hanno incontrato il cervo azzurro e dove da sempre raccolgono il peyote. Mario ci ha illustrato l'origine mitica del cervo azzurro, che si è sacrificato donando ai Wixarica il peyote, una cosmogonia fondativa che è all'origine della loro cultura e della loro visione del mondo. Abbiamo discusso anche dell'accesso, possibile da non più di un quarto di secolo, di persone non appartenenti alla loro cultura al pellegrinaggio e ad alcuni riti della cultura Wixarica, così come del senso che possono avere le cerimonie col peyote condotte in altre parti del mondo, dal suo punto di vista. Insieme a noi in questa puntata era presente l'antropologo Alfonso Romaniello – il nostro inviato nelle Americhe –, che oltre a tradurre le parole del mara'akame ha contributo in modo decisivo alla realizzazione dell'episodio. 

Notizie a colazione
Lun 24 mar | Cosa ci fanno le mafie italiane in Canada

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 26:26


Facciamo un gioco: tentate di indovinare se questa notizia riguarda il Canada o il Messico: c'è una città in cui ci sono state 126 sparatorie in un anno. Difficile si risponda Canada, a meno di non sapere che il Paese ospita due potentissimi sodalizi criminali. Uno siciliano, che fa capo alla storica famiglia dei Rizzuto; l'altro calabrese, che cova malavita a Woodbridge, a nord di Toronto, la nuova Little Italy con villette piene di marmo di Carrara e santi da giardino. Ne parliamo con la giornalista Eleonora Aragona, autrice del libro "Le mafie in Canada". ... Clicca qui per la promo primavera ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Bullets
24 marzo 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 16:25


Gaza: i morti hanno superato i cinquantamila, intanto Israele costituisce un ufficio dedicato alla rimozione dei palestinesi nella Striscia.Sudan: l'esercito riprende il controllo del palazzo presidenziale dopo due anni.Afghanistan: Gli USA rimuovono le taglie ad alti funzionari talebani legati ad Al Qaeda.Gli USA bloccano l'accesso canadese alla biblioteca storica tra Quebec e Vermont.Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Focus economia
La frenata tedesca rallenta l'export del made in Italy

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025


Frena l interscambio tra Italia e Germania nel 2024 e rallenta l'export italiano. Il valore dei rapporti commerciali tra i due Paesi è sceso del 4%, mentre le vendite delle imprese italiane sul principale mercato di sbocco per il Paese sono scese da 74,7 a 71 miliardi, in base al rapporto appena pubblicato dalla Camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien.Nonostante la flessione, causata dalla frenata tedesca e dal complesso contesto internazionale, l'interscambio nel 2024 si è attestato a 156 miliardi di euro ed è stato «il terzo più alto di sempre, a riprova della solidità dei rapporti tra le due economie», spiega Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Ahk Italien. Italia e Germania sono due Paesi votati all export e lo scenario globale «non favorisce il nostro modello di business», sottolinea Buck. Di fronte alle nuove sfide e alla minaccia dei dazi Usa, «è allora importante che collaboriamo e che definiamo insieme una politica industriale. Il tema dei prossimi anni sarà appunto quello di rafforzare l industria europea». Serve quindi più Europa, seguendo le linee guida indicate dal rapporto Letta e da quello Draghi, con più integrazione, con investimenti in innovazione e ricerca, con il recupero dei livelli di competitività e rafforzando le infrastrutture. E con una «strategia comune per tornare a prezzi dell energia più favorevoli per le aziende, perché questo è cruciale per le nostre industrie», afferma ancora Buck.Il commento di Joerg Buck Consigliere Delegato Camera di commercio Italo-Germanica AHK Italien. Venier, scenario incerto, Snam rafforza infrastruttura nazionaleSnam, ha rivelato oggi, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all'esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell'efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus. Per quanto riguarda gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall'avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall'avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea."In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale". Lo afferma l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier che oggi ha fatto il punto sui risultati del 2024 e sull'avanzamento del Piano Strategico al 2029. Venier ricorda l'acquisizione di Adriatic Lng ed Edison Stoccaggio e il piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, "il più significativo - sottolinea - della nostra storia". "Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi - aggiunge - superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa e riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro". "L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola - conclude il manager - va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan".L'intervento di Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Elkann alla Camera: «Per noi l Italia ricopre un ruolo centrale»Inizia puntuale l'audizione del presidente di Stellantis John Elkann alla Camera dei Deputati incarico che ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares .«Ci siamo preparati all'audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l'Italia ricopre un ruolo centrale» ha premesso Elkann ai membri della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati e della 9a Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica.Nel suo discorso Elkann ricostruisce il ruolo della Fiat in Italia negli ultimi venti anni, conferma il piano industriale presentato al tavolo del Mimit lo scorso 17 dicembre e infine punta a condividere con i membri del Parlamento la prospettiva del settore automotive, non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. «Il 2025 evidenzia Elkann - sarà un altro anno difficile: il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi».Sull'azione dell'Europa,Elkann parla di azioni «di corto respiro» e fa appello ad un maggiore impegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica. «In Italia - dice - ci sono un terzo delle colonnine che ci sono in Olanda». I produttori automobilistici europei «stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano cinque volte più alti di quelli cinesi».L'aumento della produzione in Europa e in Italia nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico", ha detto John Elkann ricordando che "il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni, seguita dagli Stati Uniti (16 milioni) e dall'Unione Europea (15 milioni). Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%". Filomena Greco, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.Dazi, in 22 province export pari a oltre la metà del PilAlla crisi dell'automotive legata a transizione energetica e alla fine della globalizzazione, vanno ora a sommarsi i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump al settore. Anche nel caso in cui i dazi Usa non dovessero essere imposti all Europa, ma solo nei confronti di Messico e Canada, le case automobilistiche di tutto il mondo (Stati Uniti compresi) subirebbero un duro impatto in termini di mancati profitti e perdite economiche.Al di fuori del Nord America, Giappone, Corea del Sud e Germania sono in cima alla lista dei Paesi che registrano un surplus commerciale con gli Stati Uniti. Ma a fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti anche per l economia italiana. Nel 2024 oltre il 48% del valore dell export italiano è stato indirizzato al di fuori dell Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all estero dell Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei. L analisi svolta dall Istat in un focus suggerisce che l applicazione dei dazi preannunciati dall amministrazione statunitense nei confronti dell Ue potrebbe avere effetti rilevanti sull Italia.In Italia negli ultimi cinque anni le vendite all estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori. Tanto che molte aree del Paese oggi si trovano particolarmente esposte a un eventuale inasprimento delle politiche commerciali sui mercati internazionali: le province italiane in cui l export genera un valore superiore al 50% del prodotto interno lordo sono 22 su 107. Ciò significa che in una guerra commerciale globale come quella che si sta profilando, sarebbe ad alto rischio l economia di una provincia su cinque.Il commento di Aldo Bonomi, direttore Consorzio Aaster.

Radio Bullets
19 marzo 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 27:23


Gaza: I minori, le maggiori vittime dei bombardamenti a Gaza.I colloqui sul cessate il fuoco in Ucraina previsti per domenica a Jeddah.Yemen: almeno 10 bombardamenti USA contro gli Houthi.Libia: rispediti in Nigeria decine di donne e bambini.Ruanda e Congo si incontrano in Qatar. Bolivia: 32 ore per fare benzina.Afghanistan: frustati pubblicamente due uomini per aver trasportato bevande alcoliche Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli

Focus economia
Ocse: i dazi di Trump frenano la crescita mondiale. Italia: Pil 2025 allo 0,7%

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 17, 2025


La guerra commerciale di Donald Trump rischia di frenare la crescita mondiale e di riaccendere l inflazione Usa. Nelle sue previsioni, l Ocse taglia le stime sul Pil mondiale, che nel 2025 aumenterà del 3,1%, lo 0,2% in meno rispetto a quanto indicato a dicembre. Nel 2026, si fermerà al 3%, lo 0,3% in meno (la crescita era stata del 3,2% nel 2024). Quasi tutti i Paesi esaminati frenano, rispetto alle previsioni di pochi mesi fa, quando il presidente statunitense non si era ancora insediato alla Casa Bianca. Risalgono, invece, le stime sull inflazione americana, vista al 2,8% nel 2025, lo 0,7% in più.Il report dell Ocse prende in considerazione i dazi e le misure ritorsive del 25% tra Stati Uniti da un lato e Canada e Messico dall altro, che dovrebbero entrare in vigore da aprile. Vengono considerati anche i dazi tra Usa e Cina e quelli al 25% imposti dalla Casa Bianca su tutto l import di acciaio e alluminio. Non vengono ancora prese in esame le tariffe contro l Unione Europea. Il commento è di Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.Le ripercussioni del crollo di Wall Street sui portafogli delle famiglie UsaA inizio febbraio JP Morgan calcolava che i risparmiatori Usa, entusiasti per la Borsa americana che il 19 febbraio toccava per l'ultima volta il massimo storico, stavano comprando una gran quantità di azioni a Wall Street. Secondo i calcoli della banca d'affari, nella sola settimana precedente al 5 febbraio avevano acquistato ben 12 miliardi di dollari di azioni. Mai avevano comprato così tanto a Wall Street in una sola settimana, almeno da quando JP Morgan calcola questo dato dal 2020. E le preferite dalle famiglie erano state Tesla e Nvidia. Peccato che dal 5 febbraio Wall Street abbia perso il 7%, il Nasdaq il 10%, Tesla il 34% e Nvidia il 3%. Poco stupisce se (come scriveva Reuters pochi giorni fa dopo un giro di interviste tra gestori patrimoniali statunitensi e come confermano i dati della American Association Individual Investors) ora molti risparmiatori stiano accumulando cash nei portafogli e riducendo le azioni: le ferite dei crolli improvvisi delle Borse statunitensi fanno male. Anche perché sono causate da scelte politiche e non da motivi concreti. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore Cina, crolla l export con la RussiaLe esportazioni cinesi verso la Russia sono crollate del 10,9% nei primi due mesi del 2025, mentre le importazioni sono scese del 3,9%, segnando un'inversione rispetto alla crescita costante degli ultimi anni. Possibili cause includono la pressione politica e i dazi USA. La Cina punta a una crescita economica del 5% nonostante la guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma affronta rischi di deflazione (-0,7% a febbraio). La produzione industriale cresce del 5,9%, le vendite al dettaglio del 4%, mentre la disoccupazione urbana sale al 5,4%.Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it

Crime & Comedy
Felix Vail - 100 Ragazze Per Me - C&C Capsule - 69

Crime & Comedy

Play Episode Listen Later Mar 16, 2025 101:35


ADV - NordVPN: https://nordvpn.com/crimeandcomedy ADV - Paramount+ - https://www.paramountplus.com/it/?utm_source=Vois&utm_medium=cpm&utm_campaign=ProceduralCrimeDramas&utm_content=audioad Felix Vail è un mistero: sicuramente un uomo che piaceva alle donne, e anche tanto. Sicuramente un uomo che si è lasciato dietro dei cuori infranti… ma anche dei misteri. Che fine ha fatto Annette? Possibile che sia davvero andata in Messico senza dire niente a nessuno? E Sharon? E cosa è successo alla sua prima moglie Mary? Solo l'interesse di un giornalista d'inchiesta farà luce su questo giallo lungo 50 anni --------- Patreon: https://www.patreon.com/crimeandcomedy Instagram: https://www.instagram.com/crimeandcomedy.podcast/ Telegram: https://t.me/crimeandcomedy Sito: https://www.crimeandcomedy.it Instagram: Clara Campi: https://www.instagram.com/claracampicomedy/ Marco Champier: https://www.instagram.com/mrchreddy/ Editing - Ilaria Giangrande: https://www.instagram.com/ilaria.giangrande/ Caricature - Giorgio Brambilla: https://www.instagram.com/giorgio_brambilla_bookscomedy/ Tutti i Podcast: https://link.chtbl.com/CrimeandComedy Capitoli: (00:00:00) | Intro (00:00:53) | Sigla (00:01:07) | Ringraziamenti Patreon (00:03:13) | NordVPN (00:04:41) | Annette e Felix Vail (00:20:08) | Mary Horton e Felix Vail (00:34:51) | Sharon Hensley e Felix Vail (00:45:48) | Mary Rose e Jerry Mitchel scoprono cose sulla vita di Felix Vail (01:12:36) | Le indagini ufficiali su Felix Vail (01:24:13) | L'arresto di Felix Vail (01:31:51) | I nostri Patreon Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

SBS Italian - SBS in Italiano
La guerra dei dazi di Trump si inasprisce

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Mar 13, 2025 12:42


Il presidente americano Donald Trump ha confermato nella giornata di mercoledì che tutti i Paesi, non solo Messico, Cina e Canada, saranno soggetti a dazi.

Tunnel
#179 - Bandy Dio

Tunnel

Play Episode Listen Later Mar 12, 2025 89:50


In questa puntata:- Focus: siamo andati in Svezia tra bandy e alci con Alessandro Acquistapace- Giri del calcio: un audio dal Messico dall'ascoltatore Alessandro- Edoardo ci ha parlato della Coppa Asia Under 20

Esteri
Esteri di lunedì 10/03/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Mar 10, 2025 27:54


1) Prima gli aiuti umanitari, ora l'elettricità. Israele stringe ancora di più la morsa su Gaza e taglia la corrente per la popolazione della striscia, fondamentale anche per l'acqua. (Roberto Guerrieri - Emergency) 2) La difficile fase di passaggio della Siria. Dopo le violenze degli scorsi giorni il nuovo leader cerca di riportare la calma e continua a promettere la pace. (Emanuele Valenti) 3) Romania, escluso dalle elezioni il filo russo Georgescu. I sostenitori insorgono e nel paese si apre il dibattito sullo stato della democrazia. (Massimo Congiu) 4) Mentre l'Europa pensa al riarmo torna lo spettro del servizio militare obbligatorio. In Francia più del 60% è a favore. (Francesco Giorgini) 5) Il Messico festeggia lo stop dei dazi americani. Decine di migliaia di persone a Città del Messico per sostenere la presidenta Claudia Sheinbaum. (Andrea Cegna) 6) L'otto marzo è passato, ma la lotta femminista continua. Reportage dalla marcia Argentina, dove è nato il movimento Non Una Di Meno. (Marta Facchini) 7) Serie Tv. Finalmente E.R ha un erede, The Pitt. In Italia, però, arriverà solo nel 2026. (Alice Cucchetti)

Illuminismo Psichedelico
150. Un Sacerdote del San Pedro

Illuminismo Psichedelico

Play Episode Listen Later Mar 10, 2025 57:02


Ospite del 150° episodio di Illuminismo Psichedelico (!) è il sacerdote andino e guardiano del San Pedro Marco Mosquera Huatay, un curandero di Cajamarca, in Perù. Marco è del lignaggio di curanderos dei “Colorados” e lavora con il San Pedro, un cactus il cui principio attivo è la Mescalina, come nel caso del Peyote. Il San Pedro è anche conosciuto tra le popolazioni andine come Huachuma, ed è ovviamente sacro, nonché parte della loro cosmovisione. Con Marco Mosquera Huatay abbiamo parlato proprio di questo, di come viene consumato il San Pedro – considerato una vera e propria medicina – di come si articoli la loro cosmovisione e di cosa abbia comportato il riconoscimento dei riti legati alla pianta tra i patrimoni immateriali dell'Unesco. E ancora, del significato che ha per popolazioni così fortemente legate al territorio la devastazione derivante dalla deforestazione o dallo scavo di miniere, e di molto altro. A fare da interprete, in alcuni casi fornendo utili dati di contesto, è stato l'antropologo Alfonso Romaniello, inviato speciale di Illuminismo Psichedelico nell'America Latina, che ovviamente ringraziamo.

Radio Bullets
7 marzo 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 21:55


Le donne afghane protestano contro i talebani cantando.Gaza:  proseguono i colloqui e le minacce verso la seconda fase. Trump rimanda i dazi di un mese a Canada e Messico.Albania: Tik Tok sarà sospeso nei prossimi giorni.Siria: scontri tra lealisti di Assad e il nuovo governo.Giappone: la barbiera più anziana al mondo (108) non ha intenzione di smettereQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Consiglio Ue, Von der Leyen: “Momento spartiacque per Ue e Kiev”

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Mar 6, 2025


Iniziamo questa puntata concentrandoci su quanto sta avvenendo a Bruxelles, dove si tiene un Consiglio europeo straordinario, con al centro il tema della difesa e del supporto all’Ucraina. Sentiamo il nostro Sergio Nava. Dazi, Trump firma tregua con Messico fino a 2 aprile. Ci spiega tutto Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore a New York.È un giorno intenso per l’Italia nello spazio: via libera alla Camera al ddl Spazio e la Ceo di Eutelsat ha annunciato di essere in trattativa con il governo italiano per un rete satellitare sicura. Ne parliamo con Karolina Muti, responsabile di ricerca nel programma “Difesa, sicurezza e spazio” dello IAI.Infine, Giovanni Capuano ci aggiorna sui risultati sui campi di Europa League e Conference League.

24 Mattino - Le interviste

Non c'è tema che non sia stato toccato da Donald Trump, dopo il suo intervento, rivoluzionato.Dall'Ucraina, al Canada, al Messico fino ai temi interni come la possibilità del terzo mandato presidenziale.Ne parliamo con Carla Bassu, ordinaria di Diritto pubblico comparato Università di Sassari, dove insegna anche Istituzioni di diritto pubblico e la giornalista, Irene Zerbini.

Nessun luogo è lontano
Trump, primo discorso al congresso

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025


Dal lavoro incessante per porre fine alla guerra in Ucraina alla rivoluzione culturale per epurare gli Stati Uniti dalla cultura woke. Passando per il costo delle uova e gli appetiti non celati per Panama, Golfo del Messico, Groenlandia. Il primo discorso di Donald Trump al Congresso non porta novità nel dibattito politico ma è sicuramente la celebrazione di un nuovo modello di leadership che sta tenendo con il fiato sospeso il mondo intero. Ne parliamo con Giovanni Borgognone, docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino.Il 4 marzo un piano egiziano per la Striscia di Gaza, alternativo a quello del presidente statunitense Donald Trump, è stato approvato durante un vertice della Lega araba al Cairo. Israele ha già comunicato la sua contrarietà. Ne parliamo con Giuseppe Dentice, analista dell'Osservatorio Mediterraneo dell'Istituto di Studi politici S. Pio V.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Tutto quello che c'è da sapere sui dazi di Trump

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025 8:07


In questa puntata di Start parliamo dei dazi Usa su Canada, Messico e Cina e dei loro effetti sui mercati internazionali, del piano di riarmo dell'Ue annunciato da Ursula Von Der Leyen e della condanna per stalking di una casalinga rumorosa.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Tutto quello che c'è da sapere sui dazi di Trump

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025 7:22


In questa puntata di Start parliamo dei dazi Usa su Canada, Messico e Cina e dei loro effetti sui mercati internazionali, del piano di riarmo dell'Ue annunciato da Ursula Von Der Leyen e della condanna per stalking di una casalinga rumorosa.

24 Mattino - Le interviste

Messico, Canada e Cina sono i primi Paesi colpiti dai dazi statunitensi. Timori per l'Unione europea minacciata da altri dazi annunciati dal presidente Trump e che hanno fatto affondare le Borse europee.Ne parliamo con Massimiliano Giansanti (nella foto), presidente Confagricoltura e l'economista, Michele Boldrini.

Radio Bullets
5 marzo 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025 12:52


- UE: pronto il piano ReArm Europe da 800 miliardi per la difesa militare dell'Europa- Gaza: approvato il piano egiziano di ricostruzione senza sfollare i palestinesi- Stati Uniti: è iniziata la guerra dei dazi con Canada, Messico e CinaIl Notiziario Mondo di Radio Bullets oggi con Raffaella Quadri.

Focus economia
Effetto dazi sulle borse

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025


Apertura in rosso per le Borse europee sotto il peso della guerra dei dazi, che ieri ha mandato ko Wall Street e oggi ha fatto scivolare anche i mercati asiatici. Gli investitori sono diventati decisamente più avversi al rischio dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato l entrata in vigore, da oggi, di dazi del 25% su Canada e Messico e il raddoppio delle tariffe sui prodotti cinesi (al 20%), ribadendo che il 2 aprile entreranno in vigore i dazi reciproci, a partire da quelli sui prodotti agricoli. Immediata la riposta di Pechino e Ottawa che hanno già annunciato le contromosse con tariffe sui prodotti statunitensi. L attenzione del mercato resta rivolta anche agli sviluppi delle prospettive di pace in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti militari a Kiev. Ne parliamo con Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management.La guerra dei dazi è cominciataSe i dazi sui prodotti europei sono ancora nella fase di una promessa minacciosa («Abbiamo preso la decisione, e la annunceremo a breve: saranno del 25%», aveva detto Donald Trump a fine febbraio, in occasione del primo consiglio dei ministri del suo governo), quelli contro Canada, Messico e Cina sono da oggi 4 febbraio una realtà. La guerra commerciale è dunque iniziata e i mercati finanziari sono già andati in tilt. L annuncio di ieri dei dazi trumpiani su un mercato di merci dal valore complessivo di 1.500 miliardi di dollari ha infatti innescato un crollo delle azioni globali e spinto al ribasso i rendimenti obbligazionari, mentre sono scesi sia il peso messicano che il dollaro canadese. Secondo Washington, queste misure vengono adottate a causa di inaccettabili afflussi di droga e migranti illegali negli Usa. Per quanto riguarda la Cina, secondo la Casa Bianca anche Pechino non ha preso alcuna misura per limitare le forniture di fentanyl agli Stati Uniti. Intanto, la Ue ha posto l accento sul fatto che la decisione di Trump rischia di interrompere il commercio globale, creando «inutili incertezze in un momento in cui la cooperazione internazionale è più cruciale che mai». Ma gli effetti negativi potrebbero manifestarsi nel giro di breve anche all interno degli Stati Uniti. Secondo gli economisti americani, i dazi su Canada e Messico, che da soli coprono un valore di oltre 900 miliardi di dollari di importazioni annuali verso gli Stati Uniti, rappresenteranno una grave battuta d'arresto per tutta l'economia nordamericana, che è altamente integrata. Il commento è di Mario Deaglio, professore emerito di Economia Internazionale Università di Torino e Lucia Tajoli, Professor of Economics and International Economics al politecnico di milano e Senior Researcher a ISPI.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
È iniziata la guerra dei dazi

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025


Scattano oggi i dazi decisi dall’amministrazione di Donald Trump su Canada, Messico e Cina. Secondo il Presidente canadese Trudeau si tratta di una “decisione ingiustificata”. E i mercati non reagiscono bene. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore a New York e poi con Marco Zambon, Segretario Generale della Camera di commercio italiana a Toronto.Dopo il disastroso incontro fra Trump e Zelensky, arriva lo stop americano agli aiuti verso Kiev. Quanto potrà resistere l’Ucraina? E gli europei sono pronti a prendere il posto di Washington? Facciamo queste domande a Maurizio Fioravanti, Generale di divisione, già Comandante delle forze speciali italiane (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali).Infine, il nostro Dario Ricci ci aggiorna sui risultati della serata di Champions League.

Esteri
Esteri di martedì 04/03/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025 27:28


1) Licenziamenti, deportazioni, attacchi all'Ucraina e a vecchi alleati. Stasera davanti al Congresso, Donald Trump celebra l'America First e l'inizio rabbioso del suo secondo mandato. (Roberto Festa) 2) Inizia la guerra commerciale. Messico, Canada e Cina rispondono ai dazi degli stati uniti. Pechino colpisce l'agricoltura. (Gabriele Battaglia) 3) “No alla deportazione dei palestinesi”. La lega araba si oppone al piano Trump e approva all'unanimità quello egiziano: ricostruzione della striscia e governance all'ANP. (Chawki Senouci) 4) Verso l'8 marzo. La denuncia della Ong Oxfam in Francia: il presidente Macron non ha mantenuto le promesse sulla parità di genere nel paese. (Luisa Nannipieri) 5) Belgrado, dalle piazze al parlamento. Dopo mesi di proteste studentesche, lo scontro arriva nelle sale del potere. Scontri e fumogeni tra parlamentari di maggioranza e opposizione. (Massimo Moratti - Osservatorio Balcani e Caucaso) 6) Spagna, il ricatto delle compagnie aeree low cost. Il governo di Pedro Sanchez non ci sta e dichiara guerra a Ryanair. (Giulio Maria Piantadosi) 7) Rubrica Sportiva. I tagli del nuovo patron del Manchester United colpiscono i lavoratori e la storia un tempo gloriosa della squadra di calcio più seguita d'Inghilterra. (Luca Parena)

Focus economia
Auto, tre anni di tempo per centrare gli obiettivi sulle emissioni

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025


Bruxelles fa un grosso passo in direzione delle case automobilistiche in tema di rispetto delle emissioni. Nell ambito della transizione verso una mobilità green, «per affrontare la questione in modo equilibrato, questo mese proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard di Co2 delle auto», per fare in modo che le aziende del settore «anziché avere una compliance annuale, abbiano tre anni di tempo per adeguarsi agli standard di conformità», dice Von Der Leyen. Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.Verso l'impennata dei prezzi delle auto USA per effetto dei daziGli imminenti dazi su Canada e Messico rischiano di far lievitare i prezzi delle auto negli Stati Uniti fino a 12.000 dollari, aggravando ulteriormente la situazione per i consumatori già alle prese con l inflazione e tassi di interesse elevati. Il costo di costruzione di un'utilitaria crossover aumenterà di almeno 4.000 dollari, mentre l'aumento sarebbe tre volte superiore per un veicolo elettrico, secondo uno studio dell'Anderson Economic Group, una società di consulenza americana. Questo aumento dei costi porterà direttamente a un calo delle vendite dei modelli che hanno il maggiore impatto commerciale. Prima dei dazi, i prezzi delle auto si avvicinavano in media ai 50.000 dollari, con un aumento di oltre il 20% rispetto a cinque anni prima. La situazione che si va a profilare mette a rischio la realizzazione delle premesse elettorali di Trump in fatto di arginamento dell'inflazione: la fiducia dei consumatori è scesa ai minimi degli ultimi quattro anni per i timori legati all'impatto delle tasse sulle importazioni. Il commento è di Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Istat, Pil 2024 sotto le stime del governo: +0,7%. Giorgetti: Ora sfida in contesto problematicoL'Italia nel 2024 è cresciuta meno delle previsioni lasciando però più margini di spesa del previsto. È quanto certifica l Istat, secondo cui lo scorso anno l'economia italiana è cresciuta dello 0,7%, contro il +1% ipotizzato dal governo nel Piano strutturale di Bilancio. Dato comunque che il ministro Giorgetti aveva già rettificato a +0,7% a dicembre 2024. Nel 2024 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 2.192.182 milioni di euro correnti, con un aumento del 2,9% rispetto all'anno precedente, spiega l'Istat, aggiungendo che in volume il Pil è cresciuto dello 0,7%. Per contro il rapporto tra deficit e Pil è risultato migliore di quanto metto per iscritto dal governo nel Piano Strutturale di Bilancio: -3,4% contro il -3,8% inizialmente atteso e a fronte del -7,2% dell anno precedente. In salita il rapporto debito/Pil, salito al 135,3% del Pil dal 134,6% del 2023, ma il dato è comunque inferiore a quello indicato dal governo nelle stime del Psb, pari a 135,8%. La pressione fiscale è cresciuta al 42,6%, dal 41,4% del 2023." Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore e con Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015.

Focus economia
Stellantis, utile crolla: -70% a 5,52 miliardi

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 27, 2025


Eccessiva attenzione ai costi, ritardi nel rinnovamento della gamma e politiche commerciali sbagliate in Nord America (prezzi troppo alti per modelli a fine ciclo, da cui eccesso di auto sui piazzali dei concessionari). Sono tra le cause che hanno spinto il gruppo Stellantis verso un bilancio del 2024 disastroso. Il gruppo ha chiuso l anno con ricavi netti pari a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2023, con consegne consolidate in diminuzione del 12% «per gap temporanei nella gamma prodotti e azioni di riduzione delle scorte ormai completate». L utile netto è affondato: -70%, a di 5,5 miliardi. L utile operativo rettificato, 8,6 miliardi, è diminuito del 64%. Ma a complicare il quadro ecco l incertezza legata ai dazi del 25% sulle importazioni che l Amministrazione Trump introdurrà dal 2 aprile e che colpirebbero particolarmente il gruppo, molto legato a produzioni in Messico e Canada. «Sosteniamo Trump» nel suo focus «sulla produzione negli Usa, ma le discussioni sono ancora in corso. Stiamo valutando quali possano essere le conseguenze per noi», ha dichiarato il presidente del gruppo John Elkann. Stellantis ha quindi aggiornato le stime e prevede «il ritorno a una crescita profittevole e a una generazione di cassa positiva nel 2025». L azienda parla di crescita «positiva» dei ricavi netti, un margine di reddito operativo positivo a una cifra e flusso di cassa industriale «positivo», «che riflette sia la fase iniziale della ripresa commerciale sia le elevate incertezze del settore».I commenti di Mario Cianflone, Il Sole 24 Ore e Michele Solari, referente della nautica elettrica per Assonautica italiana.Trump annuncia una pioggia di daziDonald Trump ha annunciato che a partire dal 4 marzo scatteranno i dazi del 25% contro Messico e Canada e del 10% contro la Cina. Continuano ad arrivare nel nostro Paese fiumi di droghe dal Messico e dal Canada a livelli altissimi e inaccettabili. Una grande percentuale di queste, molte sotto forma di Fentanil, sono prodotte e fornite dalla Cina , ha attaccato Trump in un post su Truth. Ieri però nel bersaglio della casa Bianca è finita anche l'Bruxelles. "L Unione Europea ci deruba, anzi è nata apertamente con quell intento. E gli Stati Uniti sono adesso pronti a colpire il Vecchio Continente con un offensiva a base di duri dazi del 25%, nell auto ma anche generali , rivolti a tutti gli altri settori". Donald Trump alza il tiro delle minacce nelle guerre commerciali transatlantiche. "Abbiamo preso una decisione e annunceremo i dettagli molto presto", ha dichiarato il presidente americano. "Saranno del 25%", ha precisato parlando delle tariffe. Ha poi aggiunto che verranno applicate "in modo generale", vale a dire "sull auto e su tutto il resto". La Ue, ha continuato descrivendo con toni ostili il gruppo delle nazioni europee, "non accetta le nostre auto o i nostri prodotti agricoli, si approfitta di noi".Lucio Miranda, Presidente Export USA, è intervenuto a Focus Economia.Fontana: «Classifiche inaccettabili». Il ministero della Salute: nessuna classifica e dati condivisi«Sono cose assolutamente inaccettabili. I parametri indicati non hanno niente a che vedere con il funzionamento della sanità, sono cose cervellotiche che hanno l obiettivo di penalizzarci. Sono dati che si fondano su questioni che non c entrano niente, codici interpretabili in differenti modi, tra diverse aziende sanitarie e Regioni. Non può essere questo il metodo di giudizio del funzionamento della sanità». Si è espresso così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a proposito dei risultati della classifica del ministero della Salute sulla qualità di cura delle Regioni. «Sono tutte, se posso usare un termine giuridico, puttanate», ha aggiunto. Il ministero della Salute ha però replicato subito al governatore Fontana spiegando che non formula classifiche, limitandosi a pubblicare periodicamente, in ottemperanza alla normativa vigente, i dati relativi alla corretta erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e rappresenta un meccanismo alla cui elaborazione le Regioni partecipano attivamente mediante i propri rappresentanti tecnici.Ma come funzionano queste pagelle messe a punto dal ministero della Salute che vedono il Veneto al top e la Calabria in fondo con la Lombardia che esce dai primissimi posti ma resta comunque ben oltre la sufficienza? Pagelle - ogni Regione per essere promossa deve superare l'asticella dei 60 punti su 100 - che hanno visto nel 2023 otto Regioni con almeno una insufficienza e cioè Valle d'Aosta, Bolzano, Liguria, Abruzzo, Basilicata, Molise, Sicilia e Calabria e che servono tra le altre cose a distribuire i fondi premiali del Fondo sanitario nazionale (circa 600 milioni).Sebastiano Barisoni ha intervistato sul tema Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.

Focus economia
Chi paga la difesa europea?

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 13, 2025


Oggi si è tenuto a Bruxelles la riunione dei ministri della Difesa della Nato. Sul tavolo inevitabilmente quanto annunciato ieri da Donal Trump in merito all'inizio delle trattative per una pace in Ucraina e la richiesta all'Europa, avanzata dal Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth, di farsi carico della maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina. Dai 31 membri della Nato Trump continua a pretendere un impegno finanziario maggiore del 2% del loro Pil, mentre complessivamente i Paesi Nato della Ue sono all 1,9%, con l Italia per esempio che non arriva all 1,6%. Nello specifico Cambio in un intervento all'incontro dello Ukraine Defence Contact Group, che riunisce più di 40 paesi alleati dell'Ucraina, tenutosi ieri a Bruxelles, il Segretario americano alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che l'Europa dovrà fornire la maggior parte dei finanziamenti all'Ucraina, segnando un cambio di rotta nella politica di Washington. Se tutti i Paesi Ue fossero al 2% del Pil, così come chiede la Nato già ora, ci sarebbero 60 miliardi in più da spendere. I singoli Paesi europei in questi mesi dovranno decidere se mantenere l inefficiente frammentazione e rimpolpare i loro sistemi di difesa, pagando ognuno di tasca propria e portando acqua all industria militare Usa, o accordarsi per una Difesa comune europea. Per finanziarla, sempre nel quadro della Nato, è in discussione la possibilità di emettere debito comune. In questo caso gli scenari sono due: 1) acquisti centralizzati dai miglior offerenti per spendere meno; 2) concentrare le risorse sulla industria europea per uniformare le forniture. A margine della Ministeriale della Nato a Bruxelles si è espresso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto: 'Su obiettivo oltre 3% concordi quasi tutti' L'impegno di spendere per la difesa una somma annua pari ad almeno il 2% del Pil "ormai è ampiamente superato". Il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth "ci ha ribadito che la richiesta di Donald Trump sarà al 5%. Noi abbiamo ribadito che per molti Paesi è impossibile pensare di raggiungere un obiettivo di questo tipo". "Probabilmente - ha aggiunto - a fine giugno, quando si riunirà la Nato, ci sarà un'ulteriore proposta" di obiettivo per la spesa per la difesa, "che non sarà più sicuramente il 2%, neanche il 2,5%. Si parla di oltre il 3%", obiettivo che, conclude, "trova concordi quasi tutti i Paesi". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.La Lega insiste sulla pace fiscale ma Giorgetti non si sbilanciaL obiettivo per ora è soprattutto mediatico. Matteo Salvini ha riunito ieri alla Camera il Consiglio federale della Lega per rilanciare la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali che secondo il vicepremier del Carroccio potrebbe arrivare in primavera, anche con un decreto ad hoc. Toccherà ora a Giancarlo Giorgetti mettere in pratica l idea riuscendo a far quadrare i conti di quella che il segretario della Lega ha battezzato pace fiscale . E qui viene il difficile. Lo si capisce dalla risposta sibillina del ministro dell Economia. Ai giornalisti che gli chiedono se sia d accordo con questa nuova rottamazione risponde con un sibillino «non smentisco». A spanne il costo si aggirerebbe attorno ai 5 miliardi di euro. Tanto, troppo per un bilancio in sofferenza. Oggi il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti durante il question time al Senato ha spiegato che lavora sempre sulle coperture di ogni tipo perché purtroppo il lavoro il Mef è su tutte le coperture, rispondendo alla domanda se fosse in corso la ricerca di risorse per la rottamazione delle cartelle fiscali. Intanto ieri è arrivato ieri sera in extremis l emendamento fiscale al Milleproroghe che riapre i termini della rottamazone quater (domande entro il 30 aprile) e corregge la stretta sulle auto aziendali: i contratti firmati nel 2024 eviteranno l aumento di costi. Intanto la Lega insiste sulla sanatoria in 10 anni. Alleati freddi. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 OreTim, ok a Mef-Retelit su Sparkle La firma per il distacco di Sparkle da Telecom Italia è fissata per l 11 aprile, ma la vendita sarà completata «entro il primo trimestre del 2026», una volta ottenute le prescritte autorizzazioni antitrust e golden power. Il cda Tim ha approvato ieri l offerta Mef-Retelit. Della società dei cavi sottomarini il Mef rileverà il 70%, la controllata italiana del fondo Asterion il 30%, finanziando l operazione per circa la metà a debito, con il supporto di un pool di banche (Intesa, Ing, Bpm e Mps). L offerta, che valuta la società dei cavi sottomarini internazionali 700 milioni in termini di enterprise value, era diventata vincolante prima di Natale, ma il termine di validità, inizialmente fissato nel 27 gennaio, era poi slittato al 15 marzo. L offerta è passata al vaglio del Comitato parti correlate per la presenza nel capitale di Cdp (9,8%) e nel board del presidente della Cassa Giovanni Gorno Tempini. Ieri il board ha esaminato anche il preconsuntivo del 2024 che ha riportato risultati anche migliori degli obiettivi aziendali. La nota Tim sottolinea che «sono state centrate tutte le guidance per tre anni consecutivi». I ricavi consolidati sono cresciuti del 3,1% a 14,5 miliardi, con un miglioramento dell 1,5% a 10,2 miliardi sul mercato domestico e un progresso del 6,8% a 4,4 miliardi in Brasile. L Ebitda aumenta dell 8,3% a 4,3 miliardi, con contributo analogo e identica progressione dalle attività in Italia e nel Paese sudamericano. L Ebitda after lease sale del 10,1% a 3,7 miliardi (+8,5% sul mercato domestico a 2 miliardi e +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi). Sul mercato domestico Tim consumer ha riportato ricavi per 6,1 miliardi (+0,6%) e Tim enterprise per 3,3 miliardi (+4,1%). Ne parliamo con Antonella Olivieri Il Sole24OreConfindustria: dai dazi effetti profondi sull ItaliaTrump firmerà presto un ordine per imporre dazi a tutti i Paesi che applicano dazi sulle importazioni statunitensi. Il presidente statunitense ha già annunciato dazi su acciaio e alluminio dal 12 marzo, scatenando reazioni negative da Canada, Ue e Messico.In questo contesto secondo il Centro Studi di Confindustria, che oggi ha pubblicato una nota, l export italiano è più esposto della media Ue al mercato Usa. Tra i settori maggiormente esposti: bevande (39%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (30,7% e 34%) e farmaceutica (30,7%). Nel 2024 le vendite di beni italiani negli Usa sono state pari a circa 65 miliardi di euro, generando un surplus vicino a 39 miliardi. "I lavori empirici basati sull esperienza della prima amministrazione Trump - si legge nella nota - mostrano che i dazi si sono scaricati interamente sui prezzi di acquisto, con un impatto finale di minori margini per le imprese e maggiori prezzi per i consumatori. Per Italia ed Europa si prefigurano considerevoli rischi, accanto ad alcune opportunità, in termini di quote di mercato potenzialmente contendibili nel mercato Usa liberate dal decoupling con la Cina". I dazi, spiega il Centro Studi, sono uno strumento "estremamente distorsivo" e nel caso dell'Italia " le connessioni economiche sono estremamente profonde". Il commento è di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.

Due di denari
13 febbraio - Investire informati

Due di denari

Play Episode Listen Later Feb 13, 2025


Le borse viaggiano con il vento in poppa a dispetto delle iniziative molto ‘ingombranti' di Donald Trump. Dopo i dazi imposti a Messico, Canada (poi sospesi) e Cina e quelli applicati ad acciaio e alluminio al via dal 12 marzo, l'incognita più importante è quella relativa alla posizione che verrà presa dagli Stati Uniti nei confronti dell'Europa. 'I tassi d'interesse dovrebbero essere abbassati, in modo che vadano di pari passo con i prossimi dazi! Avanti, America!', ha scritto Trump su Truth Social. E questo è successo proprio nella giornata di ieri, in cui si è manifestato un piccolo cigno nero: si è saputo che l'inflazione di gennaio è risalita di nuovo, portandosi al 3%. Immediata la reazione sul T-Bond: rendimento decennale Usa è schizzato sopra il 4,6%.In che direzione si sta andando? Dovremmo occuparci/preoccuparci tutti i giorni delle dichiarazioni e delle iniziative di Trump? Quali misure deve aspettarsi il Vecchio Continente e con quali effetti per i capitali investiti? Ne parliamo con Maria Paola Toschi, Global Market Strategist di JP Morgan Asset Management.

SBS Italian - SBS in Italiano
I dazi di Trump e gli effetti sull'economia australiana

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 9:47


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato ordini esecutivi che impongono nuovi e pesanti dazi sulle merci provenienti da Messico, Canada e Cina. Che cosa si prospetta per l'Australia?

Don Chisciotte
I dazi di Trump e le litanie della UE

Don Chisciotte

Play Episode Listen Later Feb 4, 2025 60:54


(00:00) Intro (01:49) Per ora si negozia in Messico e Canada (29:37) La bussola della competitività europea non sa indicare la strada. Amen Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il Mondo
La guerra dei dazi di Trump. I tedeschi manifestano contro la destra.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Feb 4, 2025 28:32


Dovrebbe entrare in vigore oggi l'ordine esecutivo firmato dal presidente statunitense Donald Trump che impone dazi del 10 per cento sulle importazioni dalla Cina, mentre sono stati rinviati di un mese i dazi del 25 per cento nei confronti di Messico e Canada. Con Annamaria Simonazzi, economista.Il 2 febbraio centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza nelle principali città della Germania per protestare contro la scelta della Cdu, il partito conservatore, di cercare l'appoggio del partito di estrema destra Afd per far approvare alcuni provvedimenti. Con Cosimo Caridi, giornalista, da Berlino.Oggi parliamo anche di:Brasile • “I militari minacciano la democrazia brasiliana” di Vanessa Barbarahttps://www.internazionale.it/magazine/vanessa-barbara/2025/01/30/i-militari-minacciano-la-democrazia-brasilianaRaiPlay • Come ridevamo, condotto da Renzo Arbore e Gegè Telesforohttps://www.raiplay.it/programmi/comeridevamoCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Focus economia
Generali, parte la corsa per l'Assemblea

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 4, 2025


Ieri, Generali ha toccato i 31,1 euro, poi ha ritracciato e chiudendo in crescita dello 0,33% a 30,73 euro ma tra volumi che sfiorano i 7 milioni di pezzi scambiati in una seduta. Oggi è abbastanza piatta. Il tutto, evidentemente, in scia alla notizia, anticipata da Il Sole 24 Ore, dell ingresso di UniCredit nel capitale del Leone con una quota del 4,7%, di cui lo 0,6% di terzi. Mossa che ha riacceso un faro sul gruppo assicurativo e soprattutto sul suo futuro, sia in termini di governance che di opzioni strategiche. Archiviata la presentazione del nuovo piano industriale, la prossima tappa chiave sarà infatti l assemblea dell 8 maggio chiamata al rinnovo delle cariche di vertice. Come è noto, il consiglio di amministrazione ha deciso di non procedere con la presentazione di una propria lista, cosa che farà invece il socio Mediobanca (13,1% del capitale) ricandidando il ceo Philippe Donnet, il presidente Andrea Sironi e una parte degli attuali consiglieri. In campo poi scenderà, plausibilmente, anche Assogestioni con una propria lista di minoranza. Cruciale, in questo quadro, sarà dunque cosa decideranno di fare i soci privati, e in particolare il gruppo Caltagirone che alla precedente tornata, nel 2022, aveva presentato un proprio elenco di candidati. L'intervento di Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore al microfono di Sebastiano Barisoni.Dazi, la risposta della Cina: stretta all export di metalli e indagine su GoogleC'è spazio per negoziare, questo il messaggio che si legge dietro la reazione di Pechino alla prima mossa di Donald Trump che ha punito le esportazioni cinesi con un 10 per cento aggiuntivo di tasse doganali. La bordata americana era attesa ma è stata meno potente di quanto Trump aveva prospettato in campagna elettorale, quando aveva parlato di dazi al 60%. Xi Jinping ha avuto tutto il tempo per preparare la sua contromossa. E l ha calibrata per evitare di arrivare a uno scontro totale. Sentiamo il parere di Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Von der Leyen dopo i dazi: pronti a fare accordi con la CinaSecondo quanto riporta il Telegraph , ilpresidente americano Donald Trump starebbe prendendo in considerazione l'idea di imporre una tariffa del 10% all'Ue. Il giornale sottolinea come "la mossa alimenterebbe ulteriormente la guerra commerciale globale in corso, iniziata sabato quando il nuovo presidente degli Stati Uniti ha imposto dazi a tappeto sulle merci importate da Messico, Canada e Cina". Una fonte vicina all'amministrazione Trump ha dichiarato - si legge sul quotidiano britannico - che con c'è un accordo chiuso sulla mossa commerciale anti-europea, "ma alcuni vogliono imporre una tariffa del 10%. Stanno parlando di farlo su tutte le importazioni dall'Ue". Approfondiamo il tema con l'aiuto di Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Smog: fuorilegge 25 città italiane

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Feb 4, 2025


Trump sospende i dazi a Canada e Messico, restano invece in piedi quelli con la Cina e quelli (al momento paventati) all’Europa. Con noi Fedele De Novellis, economista di Ref Ricerche. Smog: fuorilegge 25 città italiane. Lo rileva il rapporto “Mal’Aria di città 2025” di Legambiente, curato da Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente. Terzo appuntamento con il progetto "Il mondo di Trump": domani su Il Sole 24 Ore focus sui diritti civili coordinato da Roberta Miraglia.

Corriere Daily
Dazi sì, dazi no. Un'altra bomba a Mosca. L'Europa secondo Musk

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025 19:34


Federico Fubini parla del rallentamento delle tariffe imposte al Messico e del lavoro diplomatico per limitare quelle contro il Canada, decise da Donald Trump. Guido Olimpio racconta l'attentato in cui è morto Armen Sarkisyan, il comandante armeno fedelissimo del presidente Vladimir Putin. Giuseppe Sarcina spiega perché il miliardario sudafricano ha lanciato sul suo social X lo slogan sovranista «MEGA - Make Europe Great Again».I link di corriere.it:Guerra dei dazi, il Messico trova l'accordo con Trump. Colloqui col CanadaL'attentato che, a Mosca, ha ucciso Armen Sarkisyan, il comandante armeno fedelissimo di PutinPerché Elon Musk ha lanciato lo slogan «Make Europe Great Again»

Nessun luogo è lontano
Trump, i dazi e i rischi per l'Europa

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025


Mentre Donald Trump annuncia nuovi dazi a Messico, Canada e Cina, l'Europa si riunisce per discutere di Difesa e autonomia strategica. Ma proprio la politica economica di Trump rischia di avere un grande impatto sulle decisioni europee: meglio insistere sull'autonomia e il disegno di un'Europa completamente indipendente dal punto di vista della Difesa o aumentare le importazioni di armi dagli Stati Uniti per riequilibrare quella bilancia commerciale additata da Trump? Ne parliamo con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council on Foreign Relations, e con Alessandro Marrone, responsabile del Programma “Difesa, sicurezza e spazio” dello IAI.L'inviato speciale per l'Ucraina Keith Kellog ha dichiarato che, se nei prossimi mesi si dovesse arrivare a una tregua, gli ucraini dovranno andare alle urne e scegliere chi negozierà la pace con Mosca. Se ciò dovesse accadere, chi sarà la nuova guida del Paese? Con Gigi Donelli, giornalista di Radio24 appena tornato da Kiev, gettiamo uno sguardo all'Ucraina del futuro.

Focus economia
Telefisco, chance per professionisti e imprese

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025


Telefisco 2025 rilancia la sfida sui chiarimenti mettendo sotto esame tutte le novità del 2025. Questo l obiettivo di Telefisco che si svolgerà mercoledì 5 febbraio dalle 9 alle 18,30. E la sfida parte con un agenda molto ricca: sotto esame le novità per le imprese e per il lavoro autonomo, oltre a quelle che sono contenute nella legge di Bilancio, le misure su controlli, Iva e bilanci. All evento si potrà partecipare con due modalità. La formula Telefisco Base darà diritto a seguire gratuitamente in diretta i lavori e a ricevere crediti formativi e, in più, consentirà di inviare quesiti al forum dell Esperto risponde. La formula Telefisco Advanced, invece, consentirà di assistere, previa registrazione, ai lavori in diretta, ma soprattutto di seguire il convegno anche in differita, ricevendo i crediti formativi e gestendo al meglio il proprio tempo. A questo si aggiungerà la partecipazione a 12 sessioni di Master Telefisco che, dal 12 febbraio al 7 maggio, guideranno i professionisti negli adempimenti della prima parte dell anno. Per approfondire è intervenuto Jean-Marie Del Bo, vice direttore de Il Sole24Ore.Trade warDonald Trump ha dichiarato la sua grande guerra commerciale, scattata nel fine settimana tra bordate di dazi statunitensi e rappresaglie subito decise dai Paesi colpiti. Il presidente statunitense ha firmato in rapida successione tre ordini presidenziali, uno per ciascuna nazione sotto tiro: Canada e Messico, due alleati, e Cina, rivale strategico. Contengono dazi del 25% contro l import da Ottawa e Città del Messico, senza esenzioni, con uno sconto solo per l energia canadese, petrolio anzitutto, tassato al 10 per cento. Di un nuovo 10%, in aggiunta a dazi esistenti, sono tassate anche le importazioni dalla Cina. Le tariffe entreranno formalmente in vigore con qualche giorno di ritardo, da martedì, ma sono drastiche e contengono una clausola di ulteriore escalation, ha sottolineato la Casa Bianca asserendo la sua aggressività: se le capitali attaccate rispondono con misure simili, Washington alzerà ancora il tiro dei dazi. Trump ha inoltre indicato che resteranno in vigore finchè giudicherà che il flusso di migranti e dell oppioide fentanyl verso gli Usa non sia stato adeguatamente ridotto, senza indicare chiare richieste. Approfondiamo il tema con il doppio punto di vista di Alessandro Plateroti, Direttore di Newsmondo.it e di Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015. È stato capo economista del Ministero dell Economia e delle Finanze (2006-2015), e di Bank of America a Londra (1998-2006).La reazione dei mercati all'annuncio di Trump sui daziLa decisione del Presidente Trump di imporre dazi a tappeto ad alcuni dei maggiori partner commerciali americani ha provocato onde d'urto sui mercati di tutto il mondo. Il dollaro si è rafforzato, i prezzi del petrolio sono aumentati e i principali indici azionari degli Stati Uniti sono scesi all'inizio delle contrattazioni di lunedì, con l'S&P 500 in calo di circa l'1,5% e il Nasdaq, che si basa sulla tecnologia, in calo di circa l'1,8%. Anche i mercati asiatici ed europei sono scesi. Al momento dell'elezione di Trump, molti analisti e investitori avevano ignorato i suoi discorsi più aggressivi sui dazi come spacconate volte a stimolare i negoziati con le controparti globali. Ma nel fine settimana la nuova amministrazione ha dato seguito alla promessa del presidente. Wall Street nella gioranta di oggi ha aperto in calo dopo l'annuncio dei dazi da parte di Donald Trump. Il Dow Jones ha perso l'1,07% a 44.067,52 punti, il Nasdaq lascia il 2,08% a 19.219,07 punti mentre lo S&P 500 cede l'1,59% a 5.944,51 punti. L'intervento di Carlo Benetti, Market Specialist di GAM Italia SGR al microfono di Sebastiano Barisoni.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Trump, un dazio non si nega a nessuno

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025


Trump, via alla guerra dei dazi con Messico, Canada, Cina ed Europa. Con noi Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese. Grammy Awards: è “Cowboy Carter” di Beyoncé l’album dell’anno, Kendrick Lamar fa incetta di premi, a secco Taylor Swift. Sentiamo Gianni Sibilla, giornalista musicale di Rockol, direttore del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica di Milano, docente all'Università IULM, autore di “L'industria della canzone” (Laterza).

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Trump: “Presto dazi anche contro l'Ue”

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025


Dopo le minacce, il presidente americano Donald Trump è passato all’azione: da domani partono i dazi sulle importazioni da Canada e Cina. Sospesi di un mese invece quelli nei confronti del Messico, che ha promesso di aumentare i controlli alle frontiere per gestire i flussi migratori e il traffico di droghe illegali. Si tratta però solo dell’inizio: “Presto anche contro l’Unione Europea”. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore da New York e Gianluca Pastori, docente di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali e Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica del Sacro Cuore.Le opposizioni tornano sul caso Almasri: “Meloni venga in Parlamento”. Con noi Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Infine, il nostro Dario Ricci ci aggiorna su Cagliari-Lazio e sulla rielezione di Gravina alla presidenza della FIGC.

Esteri
Esteri di lunedì 03/02/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025 28:39


1) Dazi americani: chi vince e chi perde. Trump parla al telefono con Messico e Canada e interrompe per un mese le tariffe sulle esportazioni messicane. Ma la questione è più complessa. (Alfredo Somoza) 2) In Cisgiordania è in corso una pulizia etnica. Abu Mazen denuncia le operazioni militari israeliane nei territori occupati, che in un mese hanno ucciso almeno 70 palestinesi. (Luisa Morgantini - Assopace Palesina) 3) Siria, 15 morti per un attentato nel nord del paese. La questione curda resta uno dei temi più spinosi per il nuovo governo siriano. (Emanuele Valenti) 4) Francia e Algeria ai ferri corti. Il presidente algerino in un'intervista a un quotidiano francese parla di un rischio di "una rottura irreparabile" con Parigi. (Francesco Giorgini) 5) La rivincita di Adele Henel. Il primo processo del Me Too francese si conclude con una condanna al regista Christophe Ruggia, colpevole di aver molestato l'attrice quando era minorenne. (Luisa Nannipieri) 6) La musica country torna black. Beyonce vince il Grammy Award per il miglior album dell'anno con 'Cowboy Carter'. (Claudio Agostoni)

Corriere Daily
La guerra dei dazi. La disputa sui migranti. Doncic ai Lakers

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Feb 2, 2025 20:26


Alessia Conzonato spiega le conseguenze sull'economia internazionale delle tariffe imposte da Donald Trump a Canada, Cina e Messico. Giovanni Bianconi parla delle polemiche dopo il terzo no della Corte d'Appello di Roma al trasferimento in Albania dei migranti raccolti in mare. Marco Imarisio racconta l'improvviso e sorprendente passaggio del fuoriclasse sloveno dai Dallas Mavericks alla squadra di Los Angeles, in cambio di Anthony Davis.I link di corriere.it:Commercio, è partita la guerra mondiale: scattano i dazi di Trump per Canada, Cina e MessicoMigranti in Albania, l'ira di Palazzo Chigi per il fermo non convalidatoLuka Doncic dai Mavericks ai Lakers, scambio con Anthony Davis: rivoluzione in Nba

Corriere Daily
Cosa fa vincere Trump: Beppe Severgnini risponde ai vostri vocali

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Feb 1, 2025 20:56


Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Google Maps cambierà il nome del Golfo del Messico in Golfo d'America, come voluto da Donald TrumpTrump chiude la causa con Meta: Zuckerberg gli versa 25 milioni di dollariEquità e donne: se il vento Usa ci spinge indietro

Chiamate Roma Triuno Triuno
Il golfo del Messico diventa su Google Maps golfo d'America

Chiamate Roma Triuno Triuno

Play Episode Listen Later Jan 29, 2025 4:46


Nessun luogo è lontano
Stati Uniti: prime espulsioni e caos al confine messicano

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Jan 24, 2025


I decreti esecutivi firmati dal presidente Trump in materia di immigrazione hanno dato il via libera alla caccia all'immigrato irregolare. Nel frattempo, un giudice federale di Seattle, Jonh Coughenour, si è trovato subito al centro di polemiche e attacchi personali dopo il rigetto dell'ordine esecutivo sul diritto di cittadinanza. Ne parliamo con Francesco Semprini, collaboratore di La Stampa, ora al confine con il Messico.

Altre/Storie
Ep.20 - Il ciclone Trump è arrivato

Altre/Storie

Play Episode Listen Later Jan 24, 2025 26:16


Trump è entrato alla Casa Bianca come un ciclone che stravolge tutto, esattamente come aveva promesso di fare: sia nel discorso di insediamento sia in quello tenuto a Davos, il neo presidente ha voluto subito mettere in chiaro una cosa: “Da adesso in poi cambia tutto”. Cambia l'approccio alla sostenibilità e alla crisi climatica, cambiano i rapporti con gli altri Stati in tema di sanità, cambiano le regole sullo smart working. Cambiano persino alcuni nomi: il Golfo del Messico diventerà Golfo d'America, il monte Denali diventa monte McKinley. In questa puntata Mario Calabresi e Marco Bardazzi raccontano le piccole e grandi rivoluzioni annunciate da Trump nella sua prima settimana da presidente. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Nessun luogo è lontano
Trump: ordini esecutivi e l'inizio della nuova era

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Jan 21, 2025


"L'età dell'oro comincia adesso. L'America sarà più grande e più forte. Il declino dell'America è finito", ha detto Trump alla cerimonia di insediamento. Poi, subito dopo il giuramento, ha annunciato la firma di una serie di storici decreti esecutivi: l'emergenza al confine col Messico, l'espulsione degli immigrati illegali, l'emergenza energetica nazionale, la spinta su gas e petrolio, i dazi sulle merci estere e una legge contro la censura. Ne parliamo con Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia, e con Dino Amenduni, stratega politico, esperto di comunicazione.