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Being told you have Primary Ovarian Insufficiency (POI) or premature menopause can feel like the door has closed on your fertility. But these terms don't mean the same thing and understanding the distinction is essential, especially if you're still hoping to conceive. In this episode, we break down what's actually happening hormonally in each condition, why they're often confused, and how a functional fertility approach can help you understand what may still be possible. You'll learn: The key differences between POI, premature menopause, and early menopause What your labs are really telling you about ovarian function Signs that your ovaries may still be active even if your cycle has stopped Which functional tests give deeper insight into thyroid, immune, gut, and adrenal factors that influence ovarian health How inflammation, autoimmune activity, stress physiology, and nutrient imbalances can drive ovarian shutdown Supportive nutritional, lifestyle, and mind-body strategies that may improve hormone communication and egg health When to combine functional and conventional care to optimize your chances of conception This episode is especially for you if: You've been told you have POI, premature menopause, or early menopause and want clarity about whether your ovaries have truly stopped functioning You're under 45 with irregular or missing cycles, hot flashes, or elevated FSH, and want to understand your next steps from a functional-fertility lens You've felt dismissed or told "it's over," yet you want to explore supportive strategies that may help your hormones and ovaries regain activity, naturally or alongside medical care Next Steps in Your Fertility Journey Subscribe to Get Pregnant Naturally for evidence-based guidance on functional fertility, and share this episode with anyone on their fertility journey. Not sure where to start? Download our most popular guide: Ultimate Guide to Getting Pregnant This Year If You Have Low AMH/High FSH it breaks everything down step by step to help you understand your options and take action For personalized support to improve pregnancy success, book a call here. --- Timestamps 00:00 Understanding POI and early menopause and why the distinction changes your fertility options when cycles are irregular or absent. 01:45 What POI before age 40 means and how irregular periods and fluctuating FSH can still indicate remaining ovarian activity. 03:00 Real examples of women with AMH at 0.04 ng/mL and 0.08 ng/mL who conceived by addressing inflammation, gut health, thyroid, and stress patterns. 04:00 How disrupted communication between the brain and ovaries drives POI and the role of autoimmunity, nutrient status, and the nervous system. 05:00 What premature menopause looks like on labs and why confirming ovarian shutdown matters when planning next steps. 06:10 How some women in their forties regain cycles and conceive naturally and what this reveals about hormonal resilience. 08:00 Factors that accelerate ovarian aging, including elevated hsCRP, gut infections, thyroid imbalance, environmental toxins, and nutrient gaps. 09:50 Why the gut and vaginal microbiome influence egg quality and implantation and how hidden infections affect fertility outcomes. 10:50 How functional thyroid ranges guide fertility decisions and why a TSH below 2 mIU/L supports better ovarian signaling and hormone balance. 14:40 Nutrition, mitochondrial support, mineral balance, and mind body work that help improve egg health and ovulation signaling. --- Resources
C'è un metallo che secondo il Financial Times sta diventando più prezioso dell'oro: è il rame. Fra transizione energetica, intelligenza artificiale e riarmo la domanda di rame sta esplodendo, ma l'offerta inizia a scarseggiare fra miniere esauste e raffinazione in mano alla Cina. Poi torniamo a parlare di allevamenti intensivi, con le proteste in Francia per gli abbattimenti di bovini legati alla dermatite nodulare, e l'allarme in Catalogna per la peste suina con export che si blocca e prezzi che crollano. Sono due segnali di un sistema fragile. Parliamone. INDICE:00:00 - Sommario00:52 - Il rame è il nuovo oro?11:48 - I problemi degli allevamenti in Spagna e FranciaFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/corsa-al-rame/Vuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
La tregua entra nella sua zona più fragile. Benjamin Netanyahu annuncia che la fine della “prima fase” è vicina e ribadisce che sarà Israele a decidere tempi e modalità delle mosse successive. È un messaggio politico prima che militare: l'accordo regge, il controllo resta unilaterale. Sul terreno, la tregua vive delle sue eccezioni. L'esercito israeliano uccide un miliziano nel nord della Striscia dopo il superamento della “linea gialla”, parlando di minaccia immediata. Un confine operativo che continua a produrre morti mentre il cessate il fuoco resta formalmente in piedi. Hamas conferma l'uccisione di Raed Saad, indicato da Israele come figura centrale nella produzione di armi e nella pianificazione del 7 ottobre. L'attacco, lungo la strada costiera Rashid, viene raccontato come mirato; i media palestinesi parlano di altre vittime. La leadership militare viene colpita mentre si discute il passaggio alla fase due. Fuori da Gaza, uno stanco Abu Mazen prova a rimettere paletti sempre più deboli: no alla divisione della Striscia, no a nuovi confini interni, ricostruzione sotto sovranità palestinese. È la partita che si apre dietro la tregua, ma senza forza politica reale. In Cisgiordania la pressione resta costante: incursioni e arresti, anche a Hebron, ricordano che la tregua è geografica solo sulla carta. Poi c'è Sydney. L'attentato è antisemitismo. Persone colpite per ciò che sono, durante una celebrazione religiosa. Su questo non esistono ambiguità. Ma subito dopo Netanyahu accusa il governo australiano di aver “incoraggiato” l'antisemitismo, attribuendo una responsabilità politica diretta all'esecutivo. Trasformare un crimine d'odio in un'arma narrativa è una scelta. La stessa operazione si ripete anche in Italia, dove c'è chi mescola chi chiede giustizia per Gaza con i terroristi di Sydney. Una confusione deliberata, utile a delegittimare le piazze. Resta un fatto che disturba la propaganda: l'uomo che ha disarmato il terrorista a Sydney è un immigrato musulmano. I fatti, messi in fila, continuano a smentire lo scontro di identità. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
"L'orologiaio di Brest" di Maurizio de Giovanni e "Donnaregina" di Teresa Ciabatti "L'Orologiaio di Brest" (Feltrinelli) è il nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni. Stavolta non ci sono i personaggi seriali, quindi non c'è il commissario Ricciardi o Sara Morozzi, ex agente dei servizi, non ci sono i Bastardi di Pizzofalcone, non c'è neanche Mina Settembre. Questo è un noir molto articolato, perché ci sono diversi personaggi e diversi piani temporali, dagli anni '70 ai giorni nostri. Le storie di questi personaggi si intrecciano in un modo che il lettore scopre solo alla fine del romanzo. C'è una donna quarantenne, Vera, che fa la giornalista ed è ossessionata dall'omicidio del padre che era avvenuto poco prima che lei nascesse: indaga sull'attentato in cui il padre era rimasto ucciso. C'è poi Andrea Malchiodi, 42 anni, docente universitario coinvolto in uno scandalo (una studentessa l'ha accusato di un ricatto sessuale): la madre, Flavia, ha la demenza senile e lui non ha mai conosciuto il padre. Poi c'è Maddalena, 20 anni, che studia nella Capitale e vive una storia d'amore proibita con un uomo molto più grande di lei. C'è quello che viene definito un "barbone non barbone", che sa riparare in modo impeccabile gli orologi. Infine c'è un anziano con un grande potere che governa una non ben definita "Entità". Un romanzo sul potere, sui poteri occulti, sulle ossessioni e anche sul terrorismo degli anni '70. Nella seconda parte parliamo di "Donnaregina" (Mondadori) in cui Teresa Ciabatti torna a giocare, narrativamente parlando, con il suo alter ego, come aveva già fatto per esempio in "La più amata". La voce narrante è quella di una scrittrice/giornalista che non si è mai occupata di criminalità e che incontra diverse volte Giuseppe Misso, un ex boss della camorra, diventato collaboratore di giustizia, per scrivere un romanzo. Non è la ricostruzione della storia criminale dell'ex boss (38 omicidi commessi, 108 ordinati, accusato di rapina manoarmata, associazione mafiosa). Misso (persona reale) viene raccontato no tanto per i suoi crimini, ma nelle sue relazioni: il migliore amico quando era piccolo, gli amori, il rapporto con il figlio che fa coming out. Le vicende dell'ex boss si intrecciano con quelle della scrittrice che sta avendo problemi con la figlia adolescente (sono diversi i ricoveri in neuropsichiatria infantile).
I contenuti funzionano come un ecosistema: reputazione, vendite, messaggi e aspettative si sostengono o si sabotano a vicenda.Un ecosistema, in natura, è un'unità complessa creata dall'interazione tra esseri viventi e ambiente fisico. Piante, animali e microrganismi convivono con aria, acqua, suolo e luce. Da quell'equilibrio dinamico emergono luoghi riconoscibili come boschi, laghi o deserti. Il punto decisivo è che nessuna parte vive davvero da sola. Se tocchi un elemento, anche piccolo, il sistema intero reagisce.Questa immagine può sembrare distante dal lavoro quotidiano di professionisti e microimprese. In realtà è una lente molto concreta per capire perché, spesso, i contenuti non producono risultati stabili. Il nostro mondo non ha api e funghi, ma ha elementi equivalenti per ruolo e impatto. Ci siamo noi con la nostra identità. Ci sono le nostre idee sul mercato e sul valore che offriamo. C'è il prodotto o il servizio. C'è il messaggio che dichiariamo al mondo. Ci sono i clienti, la concorrenza, la reputazione e le iniziative commerciali. E, soprattutto, ci sono le aspettative.Il grande errore è trattare uno di questi pezzi come se fosse indipendente dagli altri. È lo stesso errore di chi, in natura, pensa di risolvere un problema isolando una singola specie. Nel business questo si traduce in interventi a compartimenti stagni. Si lavora sulle vendite come se fossero un rubinetto. Si cambia offerta come se non toccasse l'identità. Si rincorre un'azione promozionale perché sembra facile e veloce. Poi ci si sorprende se il resto del sistema perde stabilità.Le aspettative meritano un capitolo a parte. Le nostre aspettative guidano le azioni e determinano il modo in cui reagiamo ai risultati. Se mi aspetto un certo livello di risposta dopo tre email e non arriva, interpreterò il fatto come un problema urgente. Cercherò correzioni immediate. Ma quella misura era davvero realistica? Era davvero coerente con il punto in cui si trova il mio ecosistema di comunicazione?Le aspettative esistono anche dall'altra parte. Ogni contenuto genera nella testa del cliente un'immagine di ciò che siamo e di ciò che faremo. Non reagiamo quasi mai al prodotto “in sé”. Reagiamo alla distanza tra ciò che immaginavamo e ciò che riceviamo. In due contesti simili potremmo lamentarci in uno e non nell'altro. La differenza, spesso, non è l'offerta. È la promessa implicita che la comunicazione ha costruito nel tempo.Per questo, oggi, l'ecosistema è anche un fatto di coerenza. I canali non sono più mondi separati. Ciò che diciamo in una mail, in una conversazione, in un contenuto pubblico o in un incontro diretto concorre alla stessa immagine mentale. L'epoca in cui si poteva avere un volto pubblico e uno privato, senza conseguenze, è finita. Le persone non dimenticano facilmente ciò che hanno visto di noi. E non possiamo chiedere loro di cancellarlo a comando.È qui che la reputazione mostra la sua natura ecosistemica. Non è una dichiarazione. È una stratificazione. Si forma con il tempo, con i segnali ripetuti, con le scelte coerenti. Proprio come in natura non puoi accelerare certi processi senza effetti collaterali. E soprattutto non puoi rendere reversibile ciò che è stato visto e interiorizzato dal mercato.La concorrenza rientra nello stesso quadro. In un ecosistema vivo la concorrenza esiste e non può essere cancellata. Un mercato senza concorrenti, quasi sempre, è un mercato senza domanda. L'obiettivo non è essere gli unici. L'obiettivo è costruire un equilibrio in cui la presenza di altri attori non impedisca il nostro posizionamento e i nostri margini.Pensare in termini di ecosistema porta a una domanda inevitabile. Qual è il tuo ecosistema ideale? Non ce n'è uno giusto in assoluto. Un grande sistema può funzionare in modo sano con logiche molto diverse da quelle di una bottega artigiana. La differenza la fa la consapevolezza del proprio ambiente e delle sue regole. Chi ottiene risultati ripetuti nel tempo, di solito, ha capito quali elementi accettare, quali limitare e quali escludere.Questo implica anche una capacità di rinuncia. Un ecosistema sano non è quello che prova a contenere tutto. È quello che sceglie poche azioni compatibili tra loro e le ripete con continuità. Le tentazioni del mercato sono infinite. Ogni settimana sembra esistere un modo nuovo per guadagnare di più o farsi notare di più. Ma non tutto ciò che è possibile è compatibile con ciò che siamo. Inserire un elemento fuori habitat può alterare l'equilibrio più di quanto sembri.In questo senso i contenuti non sono solo carburante per la crescita. Sono anche la manutenzione dell'equilibrio. Aiutano a regolare aspettative, a consolidare l'identità, a rendere coerenti offerta e reputazione, a proteggere la relazione con i clienti nei momenti di instabilità del mercato. Quando l'ecosistema è solido, gli scossoni fanno meno danni. Quando è fragile, anche un problema minore può diventare una crisi ampia.La conseguenza pratica è semplice. Se vuoi lavorare davvero sulle vendite, non puoi curare una sola pianta e ignorare il bosco. Devi guardare al sistema intero. Devi chiederti come dialogano tra loro messaggio, prodotto, reputazione, aspettative, concorrenza e contenuti quotidiani. È dentro questo equilibrio che si costruisce una crescita credibile, sostenibile e ripetibile.*** *** ***Scarica il corso gratuito sul Content Marketing: https://www.ascoltobeltrami.com/corsoVisita https://www.ascoltobeltrami.com/La voce di Alessio Beltrami viene utilizzata per gentile concessione della Fondazione Alessio Beltrami
In questo episodio tre film molto diversi tra loro: “L'Ombra del Corvo”, rivisitazione oscura che mescola crime e memoria; “Il rapimento di Arabella”, un giallo ricco di tensione e giochi psicologici; e “Eternity”, un dramma sci-fi che riflette su identità e seconde possibilità. Poi passiamo alle serie TV. Con “Man Vs Baby” raccontiamo la comicità […] L'articolo 16NONI | Schermi diversi, stessa passione proviene da Young Radio.
Nelle opere di Pirandello, i personaggi indossano maschere che nascondono abissi e identità che si sfaldano sotto lo sguardo degli altri. Ma nella nebbia della pianura bolognese, in un casolare isolato, i romanzi pirandelliani hanno trovato la loro incarnazione più oscura e tragica. Un matrimonio tra un uomo e una donna attraente. Botte, tradimenti e minacce di morte. Poi arriva l'amante di lei dal passato criminale, un uomo senza arte né parte che ha già ucciso una volta. E un amico disposto a tutto. Quella notte di giugno 2012, dietro un box di lamiera, due uomini aspettano. Doveva essere solo una lezione. Ma quando la violenza esplode nel buio, il sangue trasforma tutti in assassini. Chi ha voluto davvero quella morte?-----------------------------------------------------Non dimenticare, tutti i martedì alle ore 12:00 il nuovo format: "Intervista col serial killer". I casi raccontati da chi gli omicidi li ha commessi. Da non perdere! ------------------------------------------------------Seguimi anche sul canale Youtube:https://bit.ly/3TXVGEdVisita il sito del podcast:https://scarymonstertruecrime.comInstagram:@scarymonstertruecrimeX/Twitter:@scarycrime---------------------------------------------------------Contatti:Antonello Salea.sale@cbsnet.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scary-monster-true-crime-podcast--4789759/support.Visita il sito https://scarymonstertruecrime.com per leggere post esclusivi sui casi criminali, scoprire nuove storie e acquistare ebook dedicati al true crime.
La pronuncia italiana rappresenta uno degli aspetti più affascinanti e al tempo stesso una sfida per chi studia la lingua di Dante. Spesso gli studenti si chiedono: "Devo eliminare completamente il mio accento?" La risposta è semplice: gli accenti sono belli e naturali. In questa guida completa, però, scoprirai tecniche pratiche e immediate per perfezionare la tua pronuncia italiana, dalla gestione delle doppie consonanti alle particolarità delle parole straniere adattate alla nostra lingua. Guida Completa alla Pronuncia Italiana: Consigli Pratici per Parlare come un Nativo La Regola d'Oro: Pronunciare Tutte le Lettere Il primo e più importante consiglio per migliorare istantaneamente la tua pronuncia italiana è semplice ma fondamentale: pronuncia tutte le lettere. A differenza di molte lingue, l'italiano non presenta suoni silenziosi (eccetto la H iniziale che è sempre muta). Ogni singola lettera scritta deve essere articolata con chiarezza. Prendiamo alcuni esempi pratici: Giardino: si pronuncia GIAR-DI-NO, con ogni sillaba ben distinta Finestra: FI-NE-STRA, senza mai "mangiare" le lettere finali Ombrello: OM-BREL-LO, prestando particolare attenzione alla parte finale Particolarmente importante è la pronuncia delle vocali consecutive, che rappresentano una sfida per molti studenti. In italiano, anche quando ci sono più vocali di seguito, ognuna mantiene il suo suono distintivo: Paura: PA-U-RA (tre sillabe distinte, non "pàra") Tuoi: TU-O-I (tre sillabe complete) Aiuola: A-IU-O-LA (quattro sillabe ben separate) Questo principio si applica anche alle parole più lunghe e complesse. Per esempio, in "acquario" (AC-QUA-RI-O) ogni lettera deve risuonare chiaramente, creando quella musicalità tipica della lingua italiana. Esercitarsi a scandire lentamente le parole, sillaba per sillaba, aiuta a sviluppare questa consapevolezza articolatoria che poi diventerà naturale anche nel parlato veloce. Le Doppie Consonanti: Il Cuore della Pronuncia Italiana Le doppie consonanti rappresentano probabilmente l'aspetto più caratteristico e distintivo della pronuncia italiana. La loro corretta esecuzione è cruciale perché sbagliare una doppia può cambiare completamente il significato di una parola, creando situazioni imbarazzanti o fraintendimenti. Il segreto tecnico per pronunciare correttamente le doppie è questo: rendi più corta la vocale che precede la doppia consonante. La consonante doppia stessa deve essere "tenuta" più a lungo, creando una breve pausa nella pronuncia. Coppie di Parole che Cambiano Significato Analizziamo alcune coppie di parole dove l'unica differenza sta nella doppia consonante: Consonante SempliceSignificatoConsonante DoppiaSignificatoCaro (cáro - A lunga)Costoso o amatoCarro (càrro - A corta)Veicolo con ruotePala (pála - A lunga)Attrezzo per scavarePalla (pàlla - A corta)Oggetto sfericoPene (péne - E lunga)Dolore, sofferenzaPenne (pènne - E corta)Tipo di pastaPapa (pápa - A lunga)Il padrePappa (pàppa - A corta)Cibo per bambiniSete (séte - E lunga)Bisogno di bereSette (sètte - E corta)Il numero 7Nono (nóno - O lunga)Nono di numeroNonno (nònno - O corta)Padre dei genitori Come potete vedere dalla tabella, un errore di pronuncia può trasformare "Mi piacciono le penne al pomodoro" in una frase piuttosto imbarazzante! Ecco perché prestare attenzione alle doppie è fondamentale non solo per l'accuratezza fonetica, ma anche per evitare malintesi. Le Doppie nei Verbi: Futuro vs Condizionale Le doppie consonanti sono particolarmente importanti nella coniugazione verbale, dove distinguono tempi diversi. Un esempio classico è la differenza tra futuro e condizionale presente della prima persona plurale: Noi partiremo (partirémo - I lunga) = Futuro semplice, indica un'azione che avverrà Noi partiremmo (partirèmmo - I corta) = Condizionale presente, indica un'ipotesi Altri esempi verbali significativi: "Andremo" (futuro) vs "Andremmo" (condizionale) "Vedremo" (futuro) vs "Vedremmo" (condizionale) "Usciremo" (futuro) vs "Usciremmo" (condizionale) Per padroneggiare le doppie, è utile esercitarsi regolarmente con coppie minime (parole che differiscono solo per un suono). Registra te stesso pronunciando queste coppie e confronta con parlanti nativi. Con il tempo e la pratica costante, la corretta esecuzione delle doppie diventerà automatica e naturale. La N Finale di NON, IN, CON: La Regola della Trasformazione Esiste una regola fonetica fondamentale ma spesso trascurata che riguarda le parole NON, IN e CON. Quando queste parole sono seguite da una parola che inizia con B (come Bologna) o P, la N finale si trasforma in M per facilitare la pronuncia e rendere il discorso più fluido. Questa trasformazione, chiamata assimilazione consonantica, avviene perché pronunciare una N seguita immediatamente da una B o P richiede uno sforzo articolatorio innaturale. La bocca, infatti, deve passare rapidamente da una posizione nasale (N) a una posizione bilabiale (B o P), e questo passaggio è molto più facile se anche la consonante nasale diventa bilabiale (M). Esempi Pratici della Trasformazione N → M Scrittura StandardPronuncia CorrettaSpiegazioneIo non parlo moltoIo nom parlo moltoNON + P diventa NOMAbito in periferiaAbito im periferiaIN + P diventa IMVengo con BarbaraVengo com BarbaraCON + B diventa COMNon bevo caffèNom bevo caffèNON + B diventa NOMLavoro in bancaLavoro im bancaIN + B diventa IMStudio con PaoloStudio com PaoloCON + P diventa COM Provate a pronunciare queste frasi ad alta voce: noterete immediatamente che la versione con la M suona molto più naturale e fluida rispetto a quella con la N. Questa è una delle caratteristiche che distingue un parlante nativo da uno studente, perché i nativi applicano questa regola istintivamente, senza pensarci. È importante sottolineare che questa è una regola puramente fonetica: nella scrittura formale si continua a usare la N, ma nella pronuncia effettiva la trasformazione in M è la norma tra i parlanti nativi. Applicare questa regola renderà il vostro italiano più naturale e scorrevole, e soprattutto più facile da pronunciare. I Pronomi Doppi: Dove Cade l'Accento? I pronomi doppi (combinazioni di pronomi come "te lo", "gliela", "ce li", "ve ne") rappresentano una sfida particolare non tanto per la loro pronuncia, quanto per la posizione dell'accento tonico, specialmente quando sono attaccati all'imperativo. Quando i pronomi doppi sono usati con forme verbali normali (indicativo, congiuntivo, ecc.), rimangono separati dal verbo e non creano problemi particolari: "Te lo regalo" - tre parole separate "Gliela mando" - due parole separate "Ce li portano" - tre parole separate Il problema sorge con l'imperativo, perché in questo caso i pronomi si attaccano alla fine del verbo formando un'unica parola. Ed è qui che molti studenti commettono l'errore di spostare l'accento sui pronomi. La Regola dell'Accento Immutabile La regola fondamentale è questa: l'accento rimane sempre sulla stessa sillaba del verbo, indipendentemente da quanti pronomi aggiungiamo alla fine. Non importa se aggiungiamo uno, due o anche tre pronomi: la posizione dell'accento non cambia mai. Imperativo BaseCon PronomiPronuncia CorrettaErrore ComuneDàmmiDàmmeloAccento su DA❌ DamméloRaccontamiRaccontàmeloAccento su TA❌ RaccontaméloCómpraCòmprateloAccento su COM❌ CompratéloScrìviScrìvigliAccento su VI❌ ScrivígliPòrtaPòrtaglieloAccento su POR❌ PortagliéloDìciDìcimeloAccento su DI❌ Dicimélo Un caso particolarmente interessante è il verbo riflessivo "andarsene" con i pronomi: "Vàttene!" (vai via). Anche qui l'accento rimane sul verbo: VÀttene, non Vatténe. E quando aggiungiamo ancora più complessità: "Andàndosene" (gerundio), l'accento resta su ANDAN. Questo principio vale anche per forme più complesse come: "Rèstituiscimelo" (accento su STI, non su CI o ME) "Pòrtagliene" (accento su POR) "Spiègatecela" (accento su GA) Per padroneggiare questa regola, esercitati prima pronunciando il verbo da solo, individuando dove cade l'accento naturalmente. Poi aggiungi i pronomi mantenendo l'accento esattamente nello stesso punto. Con la pratica, questa diventerà un'abitudine naturale e il tuo italiano suonerà immediatamente più autentico. Il Suono Z: Sorda o Sonora? La lettera Z italiana rappresenta una delle sfide più insidiose per gli studenti stranieri perché, a differenza di molte altre lingue, in italiano la Z ha due pronunce completamente diverse: la Z sorda e la Z sonora. E purtroppo non esiste una regola fissa universale per sapere quale usare! La Z Sorda (come TS) La Z sorda si pronuncia come i suoni "T" e "S" pronunciati rapidamente insieme, come se fossero un'unica consonante. È il suono che sentite in parole come "pizza" - che non si pronuncia "piza" ma "pitsa". Esempi di parole con Z sorda: Zucchero (tsucchero) - lo zucchero che metti nel caffè Grazie (gratsie) - la parola di ringraziamento più usata Pazzo (patso) - aggettivo che indica follia Stazione (statsione) - dove arrivano treni e autobus Azione (atsione) - un'attività o un movimento Pezzo (petso) - una parte di qualcosa Piazza (piatsa) - lo spazio pubblico aperto Tazza (tatsa) - il contenitore per il caffè La Z Sonora (come DS) La Z sonora si pronuncia come i suoni "D" e "S" pronunciati insieme velocemente. È il suono di "zero", che non si pronuncia "tsero" ma "dsero". Esempi di parole con Z sonora: Zaino (dsaino) - la borsa per la scuola Romanzo (romandso) - un libro narrativo lungo Mezzo (medso) - metà o veicolo di trasporto Azzurro (adsurro) - il colore blu chiaro Zanzara (dsandsara) - l'insetto fastidioso Zona (dsona) - un'area o territorio Pranzo (prandso) - il pasto di mezzogiorno Linee Guida (Non Regole Assolute) Anche se non esistono regole ferree,
Dodicesima puntata dell'ottava stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com dedicata alla vecchia signora bianconera.Focus sulla doppia sfida che ha nuovamente visto impegnata la vecchia signora bianconera.Domenica sera al Maradona di Napoli, una prova disarmante e agghiacciante, citando l'ex che adesso siede sulla panchina partenopea, per gli uomini di Spalletti.Poi sulla scia di quanto visto in terra campana, martedì allo Stadium una vittoria fondamentale per il prosieguo del cammino europeo della Juventus, con un primo tempo imbarazzante, secondo lo stesso Spalletti.Andando in ordine cronologico: doppietta di Hojlund e il Napoli batte ancora una volta la Juventus, ko per la settima volta consecutiva, per gli ospiti va a segno il solito Yildiz.Il risultato finale è 2-1.Ma per quanto non fatto dalla squadra bianconera, soprattutto nella prima frazione di gioco, il passivo poteva essere molto molto più pesante.La squadra di Antonio Conte torna così, in testa alla classifica insieme al Milan di Massimiliano Allegri, altro ex bianconero.Alla Juve non è bastato il gol di Yildiz.Prima sconfitta per Spalletti sulla panchina bianconera, che ha sulla coscienza l'aver mandato in campo una formazione senza capo né coda, priva di un qualsivoglia attaccante di ruolo.Altro giro altra corsa, martedì sera.Il primo tempo è una fotografia impietosa della Juventus dell'ultimo periodo.I padroni di casa tengono il pallone ma lo fanno in modo sterile, senza ritmo né profondità, mentre il Pafos si dimostra organizzato, aggressivo e pericoloso ogni volta che ribalta l'azione.L'unico a prendersi la responsabilità della giocata è Kenan Yildiz, ma è troppo solo per scardinare una difesa compatta e guidata dall'esperienza di David Luiz.I fischi meritati, accompagnano la squadra negli spogliatoi alla fine della prima frazione di gioco.Nella ripresa Spalletti prova a mischiare la carte, cambiando l'inerzia della partita.L'ingresso di Conceiçao dà immediatamente più vivacità alla manovra.La svolta arriva poco dopo la metà del secondo tempo.Al 67′ Weston McKennie trova il guizzo che sblocca la gara.È un gol che pesa più di quanto si possa pensare perché spazza via i timori di una squadra fondamentalmente priva di temperamento.Al 72′ l'azione in contropiede rifinita da Yildiz permette a Jonathan David di chiudere i conti.Lo Stadium tira un sospiro di sollievo.La Juve vince, si rilancia in Champions e tiene viva la speranza dei playoff.Il risultato salva la serata, la prestazione lascia aperti tanti interrogativi e perplessità.Di questo e altro parleremo in questa puntata!Diteci la vostra!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/+TYOn7FZAQwet7MAtINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=YmMyMTA2M2Y=TWITTER:https://twitter.com/RadioMDN?t=woKQltSFRUTw9qibbRZaJA&s=09
Ci sono momenti, nella vita di un genitore, in cui senti chiaramente che avresti bisogno di una mano. Ti accorgi che le reazioni di tuo figlio ti mandano fuori giri, che tua figlia adolescente sembra non ascoltarti più, che la gestione quotidiana ti pesa più di quanto vorresti ammettere. Eppure, anche quando decidi di fare il passo di chiedere aiuto, succede qualcosa che ti blocca. Non è paura, non è mancanza di volontà. Sono ostacoli molto più concreti, più banali all'apparenza, ma capaci di rendere impossibile ciò che, in teoria, sarebbe semplice.Anni fa, prima di iniziare questo podcast, lavoravo già con i genitori. Lo facevo in studio e in diversi centri che seguivano bambini e ragazzi. Io incontravo i genitori, cercavo di aiutarli a decifrare quello che stava accadendo in famiglia, a trovare nuovi modi per affrontare momenti difficili. L'intenzione era buona, il progetto serio, la disponibilità reale. Eppure, dopo due o tre incontri, quasi sempre la storia si ripeteva: uno dei due genitori non poteva venire, qualcuno aveva fatto tardi al lavoro, c'era stato traffico, era saltata la baby sitter, i figli erano rimasti a casa ammalati. In breve tempo gli incontri diventavano irregolari, poi sempre più rari. E infine si interrompevano.Tra colleghi ci davamo una spiegazione molto rassicurante: resistenze. Resistenza a mettersi in discussione, resistenza ad assumersi la responsabilità di parte del problema, resistenza all'idea che non sia “solo il bambino” ad aver bisogno di aiuto. E in alcuni casi era vero. Ma col tempo ho capito che questa spiegazione non bastava, e soprattutto non spiegava un dettaglio fondamentale: quei genitori avevano scelto di iniziare un percorso. Perché avrebbero dovuto tirarsi indietro così rapidamente, se la motivazione non fosse mai stata un vero problema?Quello che per anni non abbiamo considerato è che, accanto alle dinamiche psicologiche, esistevano ostacoli molto più concreti e sottovalutati: vere e proprie barriere “architettoniche” della genitorialità. Ostacoli che non riguardano la volontà, né il coraggio, né la capacità di mettersi in gioco. Ostacoli che, semplicemente, rendono logisticamente impossibile fare qualcosa anche quando vorresti davvero farlo.Dopo il podcast, con tutti i messaggi che ho ricevuto da centinaia di mamme e papà, mi sono chiesto: “Ma dove erano tutti questi genitori che sembravano così restii a farsi aiutare? Perché allora non li vedevo, mentre oggi mi cercano così numerosi?” La risposta è diventata chiara: non erano genitori disinteressati, né pigri, né incapaci di guardarsi dentro. Erano genitori intrappolati in difficoltà pratiche. E spesso nessuno le aveva prese sul serio.Il primo ostacolo è sempre lo stesso: il tempo. Andare in studio richiede almeno tre ore complessive tra spostamenti, parcheggi, mezzi pubblici in ritardo, e poi il colloquio vero e proprio. Tre ore che, per molti, sono semplicemente introvabili. Non perché non lo ritengano importante, ma perché ogni giornata è un Tetris complicato in cui incastrare lavoro, figli, impegni, casa, attività extrascolastiche. Il risultato è che quel colloquio, che magari era stato desiderato e cercato, non trova più spazio.Poi c'è il problema di dove lasciare i figli. Nel sostegno alla genitorialità, di solito, i bambini non sono presenti. Questo significa trovare una baby sitter, chiedere un favore ai nonni, oppure sperare che coincida con l'ora in cui sono a calcio o a danza. Tutto questo spesso ha un costo, economico e mentale. E quando ogni passo aggiunge uno sforzo in più, diventa facile convincersi che “per questa settimana saltiamo”, e poi che “tanto recuperiamo la prossima”, finché il percorso non si interrompe.A volte, invece, il problema è ancora più complesso: il partner che non riesce a esserci. E non per mancanza di interesse, ma per incastri impossibili. Così succede che venga solo uno dei due, spesso la mamma, con l'idea di riportare poi tutto all'altro. Questo crea un'altra difficoltà: il percorso, nato per alleggerire il carico genitoriale, diventa un ulteriore peso sulle spalle di uno solo dei due, che deve farsi carico non solo del lavoro interiore, ma anche della trasmissione delle informazioni. E alla fine, senza volerlo, si aggiunge tensione invece di toglierla.Ci sono poi ostacoli imprevedibili — malattie, imprevisti di lavoro, cambi di orario — che possono bloccare un percorso anche quando tutto sembrava funzionare. E infine esiste una categoria di genitori ancora meno considerata: chi vive all'estero. Anche quando trovano uno psicologo nel paese in cui vivono, non sempre è qualcuno che parla la loro lingua. E quando si parla di temi intimi, profondi, faticosi, la lingua madre fa la differenza. Ma prendere un aereo o fare ore di viaggio ogni settimana è ovviamente impossibile.Tutto questo porta a una conclusione molto chiara: la difficoltà non è la mancanza di volontà. Il nodo è l'accessibilità. E mentre continuiamo a ripetere che “i genitori devono farsi aiutare”, dimentichiamo un dettaglio decisivo: dobbiamo anche metterli nelle condizioni reali di farlo.La salute mentale dei genitori, la loro capacità di regolare le emozioni, di comunicare, di costruire un clima familiare stabile, non è un dettaglio secondario nella crescita dei figli. È la leva principale. E ogni volta che un genitore rinuncia a farsi aiutare solo per ostacoli pratici, perdiamo un'occasione enorme di migliorare il benessere di tutta la famiglia.Tutto questo l'ho compreso davvero quando ho deciso di spostare il mio lavoro online. All'inizio sembrava una soluzione tecnica, quasi un ripiego. Poi ho capito che era una rivoluzione. Non perché “online sia comodo”, ma perché cancella, uno dopo l'altro, gli ostacoli che per anni avevano fermato i genitori.Un'ora di videochiamata è un'ora vera. Non c'è traffico, non c'è parcheggio, non c'è corsa per arrivare in tempo, non ci sono mezzi da prendere. Ci si può collegare dall'ufficio, da casa, da una stanza tranquilla, persino — da fermi — dalla macchina. Non serve una baby sitter: spesso l'ora coincide con la scuola, con lo sport, o basta un film lasciato ai bambini in un'altra stanza. Non è la strategia educativa perfetta, ma è un compromesso che permette ai genitori di fare un lavoro che poi, in realtà, aiuterà moltissimo anche i figli.L'online facilita anche il coordinamento tra partner: due genitori in due luoghi diversi possono partecipare allo stesso incontro, cosa che in presenza sarebbe quasi impossibile. E per chi vive all'estero, è spesso l'unico modo per parlare nella propria lingua con un professionista specializzato in genitorialità. Il fuso orario diventa un dettaglio da gestire, non un muro invalicabile.Molti ancora credono che l'online sia una scelta “di serie B”. In realtà oggi la ricerca mostra il contrario: i colloqui online sono efficaci quanto quelli in presenza. Ma anche se fossero leggermente meno efficaci — ipotesi non vera, ma utile per riflettere — davvero avrebbe senso rinunciare del tutto a un aiuto che potrebbe cambiare la vita di una famiglia, solo perché non è “la forma ideale”?La verità è che, per tantissimi genitori, l'online non è un'alternativa: è l'unico modo realistico per iniziare. E senza questa possibilità, la maggior parte non farebbe nulla, rimanendo intrappolata nei problemi per anni.Ecco perché esiste il mio percorso “Dalle urla agli abbracci”. E perché continuiamo a parlarne in questo podcast. Non è solo un lavoro psicologico: è un modo per abbattere le barriere che impediscono ai genitori di diventare la risorsa più importante nella vita dei loro figli.Se ti riconosci in una di queste difficoltà — tempo, logistica, costi, distanza, partner che non può esserci — questa puntata può aiutarti a dare un nome a ciò che ti blocca. E forse può aprire uno spiraglio su una possibilità che magari non avevi mai davvero preso in considerazione.Ascolta l'episodio per scoprire quali sono questi ostacoli, come riconoscerli nella tua vita quotidiana e quale può essere, oggi, una strada concreta per superarli.***Iscriviti al corso gratuito su Come Farsi Ascoltare dai Figli: https://giovanniarico.it/come-farsi-ascoltare-dai-figli-corso-gratuito/Visita giovanniarico.it***Country Cue 1 di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Artista: carica
Pulisic resuscita se stesso dalla febbre e anche il Milan che si era ritrovato sotto 2-0 in casa del Torino per poi rimontare tre gol grazie all'americano e al solito Rabiot. Intanto, in Champions League, questa sera l'Inter aspetta il malconcio Liverpool e l'Atalanta ospita il Chelsea di Maresca. Ne parliamo con Stefano Borghi che questa sera racconterà la partita della Dea su Sky. Poi il punto finale del maestro Turrini sul Mondiale di F1 che si è concluso con la vittoria di Lando Norris per la McLaren e con l'ennesima stagione flop per la Ferrari.
Nel gennaio del 2006 Luciana Biggi, una donna di Genova conosce in un locale un ragazzo di circa trent’anni, si chiama Luca Delfino. Tra i due nasce una relazione ma in breve tempo Luca dal ragazzo attento e premuroso degli inizi si trasforma in un persecutore violento e pericoloso. Poi, nell’aprile del 2006 Luciana viene assassinata in un vicolo della città ligure durante una serata trascorsa proprio insieme all’uomo. Ma è veramente lui l’assassino di Luciana Biggi?See omnystudio.com/listener for privacy information.
In apertura il commento di Paolo Mieli ai principali fatti del giorno sui quotidiani italiani ed internazionali.Poi spazio al lungo e tortuoso cammino per arrivare per lo meno ad una tregua nella guerra in Ucraina. L'iniziativa americana, le resistenze europee, i paletti di Putin e la posizione indebolita di Zelensky fanno si che la strada sia sempre in salita. Ne parliamo prima con Giulio Tremonti, deputato di Fratelli d'Italia ed ex ministro dell'Economia e poi con Antonella Scott, giornalista de Il Sole 24 ORE.
Sharifa Qudeih è seduta su una sedia davanti a un terrapieno. Alle sue spalle i soldati israeliani avanzano. Racconta che la casa ad Abasan è stata demolita, che è stata percossa, usata come scudo umano nonostante l'età e le ferite, poi detenuta in condizioni dure. L'immagine riassume la grammatica di questa guerra: i civili sono cose da spostare. Mentre circola il video di Sharifa, la politica parla di “seconda fase”: Netanyahu dice che l'accordo è vicino, che lo scambio dell'ultimo ostaggio aprirà il capitolo del disarmo di Hamas, della smilitarizzazione di Gaza, di una forza internazionale e di un'autorità provvisoria. Hamas fa filtrare la disponibilità a discutere del destino delle armi. Intanto i numeri restano fermi: decine di migliaia di palestinesi uccisi dal 2023, centinaia anche dopo la tregua di ottobre. Le trattative cambiano nome, la realtà no. A Gerusalemme Est la polizia fa irruzione nel compound dell'Unrwa: sequestra computer, rimuove mobili, ammaina la bandiera dell'Onu e issa la propria. Lazzarini parla di una campagna di intimidazioni che dura da mesi, mentre la Knesset ha già bandito l'agenzia che la Corte internazionale di giustizia non ha mai trovato legata a Hamas. Le bandiere mostrano la direzione della forza prima ancora delle parole. In Italia arrivano 17 bambini palestinesi malati evacuati da Gaza: il totale sale a 232, il governo rivendica l'impegno umanitario. Nello stesso momento due deputati della maggioranza attaccano la relatrice Onu Francesca Albanese e chiedono di valutarne la “compatibilità” con il ruolo. Salvare i bambini, silenziare chi nomina il genocidio. A Gaza si festeggia la qualificazione della nazionale alla Coppa Araba. Un lampo di vita in una stanza stipata. Poi torna la notte: incursioni in Cisgiordania, arresti, la terra rossa attorno alla sedia di Sharifa. Le fasi cambiano nelle conferenze stampa, sul terreno resta la stessa scena. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"Ho cominciato a rifugiarmi nell'avventura con i libri, quando da bambino ho avuto la polio che mi ha costretto per un anno a casa. Poi ho cercato l'avventura al cinema che significava la fuga dalla realtà. Non che nella realtà fossi infelice, ma con i film ero più felice"Non è certo facile essere un ribelle, specialmente se lavori a Hollywood. E ne sa qualcosa il buon vecchio Joe Dante, uno degli allievi prediletti di Roger Corman che riuscì a imporsi sulla scena del cinema degli anni '80 per poi lottare costantemente per un cinema più genuino e coraggioso.Non contento del fiasco di "Explorers", Dante decide di pensare a un altro tipo di pubblico e di mischiare diversi generi. E il risultato di questa sperimentazione fu il sottovalutato "Salto nel buio", massima espressione della creatività puro stile anni '80!01. Text link alla HomepageeREADERhttps://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Fofferte-libri%2Flibri-outlethttps://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Fofferte-libri%2Fmigliori-libri-2025-da-leggerehttps://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Fofferte%2Fbuono-da-10-euro-per-tehttps://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Frakuten-kobo-remotehttps://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Fofferte%2Fcalendario-avventohttps://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Fcarta-cultura-giovani-carta-meritohttps://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Fofferte-dvd%2F2-novita-20https://www.awin1.com/cread.php?awinmid=9777&awinaffid=2619870&campaign=&ued=https%3A%2F%2Fwww.ibs.it%2Fofferte%2Fomaggio-tazza-letteraria-libri-film-musica-giochi
L’economia reale, il rumore della notizia, la sorpresa dell’arte. Una trasmissione in due “blocchi”. Si parte con POP ECONOMIA: news sull’economia reale, analisi sullo stato dei nostri conti con economisti ed esperti. Poi irrompe il RUMORE dei fatti: ospiti, storie, cronaca, notizie, personaggi, protagonisti. Finale con ART’è RUMORE: mostre d’arte che fanno rumore e che si intrecciano con l’economia che verrà.
La puntata 172 parte parlandovi finalmente della mia vetrina per le medaglie, e le coppe, di altri giochi per la Nintendo Switch 2, Kirby Air Riders, Hades II, Split Fiction, Metroid Prime 4: Beyond. Poi continua col racconto di un piccolo hack che ultimamente mi ha cambiato la vita, e termina con la storia infinita delle mie cuffie Bose QuietComfort Ultra (2ª Gen).• Post Instagram Vetrina: https://www.instagram.com/p/DSAISExjEOz/• Le Mille e una Novella: https://miry1919.github.io/hugosite/podcast/le-mille-e-una-novella-4/Canale Telegram: https://t.me/miry1919CONTATTITelegram: @miriananovellaInstagram: @miry_geekX (Twitter): @Miry1919Mastodon: @miriananovella@mastodon.socialyoutube.com/@miriananovellaDONAZIONE libera su Satispay: https://miry1919.github.io/hugosite/donors/
Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Il PEGI è una merda. Punto. E' un sistema valutativo tanto idiota tanto quello dei voti a scuola. Dovrebbe aiutare gli acquirenti ad avere più consapevolezza di ciò che comprano ma poi il sito non lo guarda nessuno e in generale non si capisce un cazzo. E in più ci ritroviamo giochi come FIFA targati PEGI 3 che rischiano letteralmente di far fallire delle persone per quanto predatori sono. Poi vabbè basarsi sull'età è veramente scemo, perché come fai a valutare il livello di maturità di una persona? Finché dici per bambini o meno ci posso stare, neanch troppo, ma dividere 3 o 7 come se a FIFA ci giocasse chi ha 3 anni è proprio stupido. Non so quale sia la soluzione in realtà, sicuramente non può essere questa. Forse servirebbe più divulgazione, forse servirebbe iniziare a parlare di media nelle scuole visto e considerato che condizionano le nostre vite ormai dalla nascita. No avete ragione, meglio parlare di D'annunzio. Così si che crescono bene e da veri italiani: ladri, ignoranti e fascisti
Gli Emirati Arabi Uniti stanno crescendo a ritmi record nello spazio e l'Italia è a bordo. In questo video ripercorriamo HOPE (Emirates Mars Mission), l'orbiter entrato in orbita marziana nel 2021 per mappare clima e atmosfera di Marte: strumenti EXI/EMIRS/EMUS, copertura globale ogni 9 giorni, risultati su polveri, nubi, fughe di gas e la scoperta delle aurore protoniche a chiazze. HOPE ha ripreso anche Deimos con dettaglio senza precedenti, aprendo a nuovi modelli sull'alta atmosfera.Poi guardiamo avanti con MBR Explorer (Emirates Mission to the Asteroid Belt): lancio 2028, fionde gravitazionali (Venere, Terra, Marte), sorvoli di 6 asteroidi (2030–2033) e arrivo nel 2034 su 269 Justitia, candidato ricco di toline (composti organici complessi). Qui entra in gioco l'Italia: ASI e INAF come knowledge partners e Leonardo prime contractor per MIST, uno spettrometro a immagine nel medio infrarosso (2–5 μm) per “leggere” acqua, minerali idrati e organici e le proprietà termiche degli asteroidi.Questa è partnership internazionale concreta: scienza, formazione e space economy.#sponsoredby @beyondbordersglobal-news
#401 - Umanità22 Settembre 2012, Roma. Sono in giro sopra un Segway a Villa Borghese con il mio amico Alberto Mazzetti. Poi all'improvviso l'incidente. Mi ritrovo a faccia in giù sull'asfalto ma non mi posso muovere. Ambulanza. Pronto soccorso. Ospedale… dentro all'università. Operazione. ..e da lì inizia un'avventura piena di grande umanità. Tre cose ricordo in particolare di quella lunga avventura in ospedale:Piazzetta sul ballatoio della scala di emergenzaGrande tavolata sulle lettighe a rotelle con le pizze ordinate da fuoriL'umanità dei fisioterapisti - Pino Maggi e sua moglie BrunellaIn quella situazione di sforzo e sofferenza, l'umanità degli altri, aiuta a creare relazioni forti e legami di fiducia estremamente forti e duraturi.I consigli e i punti di vista delle persone che diventano tuoi amici in quelle situazioni, sono tenuti in molto più alta considerazione di quelli ufficiali che arrivano da dottori ed esperti. Il concetto è semplice: più umano appari e più diventa facile entrare in sintonia con te e poterti apprezzare. E di conseguenza fidarmi di te, ricevere i tuoi consigli… e nel caso li offri, acquistare i tuoi prodotti e servizi.E' un po come nella vita reale. Più navighi sopra le righe, volendo mostrare conoscenza e autorità, - così come facevano i dottoroni che passavano di tanto in tanto nella mia camerata - e meno approcciabile e affidabile appari. Sei rispettato, ma non mi fido di te.Più sei sincero, onesto e vulnerabile, e più facile diventa avvicinarsi a te, a quello che dici e alle tue idee. -----------------------------------------------------------------------------------------------Consigli Pratici per Chi é un Esperto che Opera o Comunica OnlineCose da evitare che ci fanno apparire meno umaniDire agli altri cosa fare - digli cosa hai fatto tu, e cosa hai scopertoCercare di persuadere, convincere, intimorire per portarli dalla tua parteMettersi in mostra. Fare i saputi.Usare l'IA per scrivere Parlare come se ci fosse un pubblico a cui ti rivolgiUsare il “noi” invece di “io”Usare un marchio al posto del proprio nomeUsare un logo al posto della propria fotoCose da fare, online, perché aggiungono umanità alle nostre azioniScrivere a mano con carta e pennaNon ho visto ancora nessuno farlo, ma penso che presto ce ne saranno diversi.Usare la propria voceLa voce lascia trasparire un po' di più della scrittura chi siamo veramente. Il tono, l'accento, la velocità con cui parliamo dicono tante cose importanti su di noi. Incluso il fatto se stiamo leggendo o se parliamo spontaneamente dal cuore. Mostrarsi di personaCondividere ricordi personaliRingraziare Condividere arte personale, disegni, foto, scarabocchiMostrare oggetti personaliScarpe, magliette, cappelli, mezzi di trasporto, comodini, quadri, scrivanie. Fare regali che non possono essere compratiBeh questo è uno dei migliori segni di umanità esistenti. Anche se sei online, nessuno ti impedisce di condividere o donare a qualcuno in particolare che apprezzi, un disegno, un fiore che hai raccolto nel tuo giardino, un sassolino della tua strada, delle conchiglie che hai raccolto in spiaggia. Qualcosa che viene al 100% da te. In sintesi: se vuoi conquistare la fiducia e l'apprezzamento degli altri, fai uno sforzo per essere un pochino più umano. Mentre tutti si sforzano di performare, apparire fichi, saputi e super-professionali, vai controcorrente e mostra quelle parti di te che fanno vedere che - oltre alla conoscenza e all'ingegno - hai anche grande cuore, sensibilità, empatia.*Per saperne di più sulla mia avventura in ospedale:"What I Stand For" - TEDx - Assisi - 2016 (20 min) (in Inglese)_______________Info Utili• Sostieni questo podcast:Entra in contatto con me, ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlinehttps://Patreon.com/Robin_Good• Musica di questa puntata:"Modern Lounge" by Joystock• Nella foto di copertina:Settembre 2012. Inizio della riabilitazione della mia gamba sinistra dopo l'incidente. Reparto Fisioterapia, Clinica Ortopedica, Università la Sapienza, Roma. • Ascolta e condividi questo podcast:https://www.spreaker.com/show/dabrandafriendArchivio del podcast organizzato per temi:https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast• Seguimi su Telegram:https://t.me/RobinGoodItaliaInstagram channelMomenti di vita non in posa - cosa vedono i miei occhi:https://instagram.com/giggi_canali • Newsletter in Inglese:https://robingood.substack.comFuoco su costruire fiducia per chi fa l'imprenditore online .
Un caso intrigante e pieno di mistero. Nella casa silenziosa di via Rosso di San Secondo a Catania tutto sembrava al proprio posto, come in uno di quei salotti borghesi che Agatha Christie amava trasformare in una scacchiera mortale. Poi arrivò il sangue, un nome lasciato a metà e una catena di deduzioni che si spezzavano in continuazione. Ogni elemento sembrava la chiave giusta, eppure nessuno funzionava fino in fondo. Più il quadro sembrava limpido, più sfuggiva dalle dita. Un mistero sfuggente, con lo stesso equilibrio tagliente dei puzzle narrativi della regina del giallo.-------------------------------------------Non dimenticare, tutti i martedì alle ore 12:00 il nuovo format: "Intervista col serial killer". I casi raccontati da chi gli omicidi li ha commessi. Da non perdere! --------------------------------------------Seguimi anche sul canale Youtube:https://bit.ly/3TXVGEdVisita il sito del podcast:https://scarymonstertruecrime.comInstagram:@scarymonstertruecrimeX/Twitter:@scarycrimeFacebook:https://www.facebook.com/scarymonstertruecrime---------------------------------------------------------Contatti:Antonello Salea.sale@cbsnet.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scary-monster-true-crime-podcast--4789759/support.Visita il sito https://scarymonstertruecrime.com per leggere post esclusivi sui casi criminali, scoprire nuove storie e acquistare ebook dedicati al true crime.
Cantautrice, musicista, produttrice discografica, deejay e protagonista al tavolo dei giudici di X Factor 2025. Un'artista che, con stile e personalità, ha contribuito a definire un pezzo importante della musica e dell'immaginario pop del nostro Paese. Ebbene sì, Paola Iezzi è passata dal BSMT. La sua storia parte dagli Elefunky, passa per il colpo di scena con Claudio Cecchetto, che porta lei e Chiara negli 883, e poi esplode con il duo Paola & Chiara: da Amici come prima a Sanremo Giovani fino alla hit epocale Vamos a bailar, diventata un fenomeno globale.Poi la scelta di separarsi per crescere, il progetto solista, e infine la reunion più attesa, guidata dall'amore travolgente del pubblico. Oggi Paola vive una nuova fase: il secondo anno da giudice a X Factor, il nuovo singolo Superstar, il nuovo live show “IEZZ WE CAN!!!” appena annunciato e un'identità artistica che continua a evolversi senza perdere autenticità. Al BSMT abbiamo ripercorso tutte le tappe fondamentali del suo percorso, sia artistico sia personale: il rapporto con la sorella, la sofferenza per la separazione, l'amicizia con Max Pezzali, la scelta di non avere figli e tutto ciò che significa crescere sotto i riflettori senza rinunciare alla propria libertà creativa. Una storia di musica, evoluzione e identità. Una chiacchierata in cui Paola si è raccontata come mai prima d'ora. Una puntata da non perdere. Buona visione! ___________________ 00:00 INTRO 7:28 L'AVVENTURA A X-FACTOR 18:07 LA POTENZA DELL'IMMAGINE 39:10 QUANDO È SCATTATO L'AMORE PER LA MUSICA 46:12 CECCHETTO E LA POSSIBILITÀ DI FAR PARTE DEGLI 883 55:16 DAGLI 883 A PAOLA E CHIARA 1:06:08 IL SUCCESSO CON SANREMO GIOVANI 1:09:27 TIZIANO FERRO E IL RAPPORTO CON IL SUCCESSO 1:12:51 INCONTRI SPECIALI 1:19:00 “VAMOS A BAILAR” 1:21:45 LA SEPARAZIONE DA CHIARA 1:31:26 LA REUNION VOLUTA DALLA GENTE 1:34:56 ESSERE UN'ICONA LGBTQ+ 1:40:43 COME È NATO L'AMORE CON PAOLO 1:45:44 LA SCELTA DI NON AVERE FIGLI 1:46:59 SALUTI FINALI Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il circo è a Roma. Annamaria Bernardini de Pace, il consenso e il cane vergine.Karima Moual dà della bestia del Governo a Cruciani. Poi trova Simone Carabella.La senatrice Maiorino e la prostituzione. Taylor B, dove B non è per il lato.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"Ho cominciato a rifugiarmi nell'avventura con i libri, quando da bambino ho avuto la polio che mi ha costretto per un anno a casa. Poi ho cercato l'avventura al cinema che significava la fuga dalla realtà. Non che nella realtà fossi infelice, ma con i film ero più felice"Non è certo facile essere un ribelle, specialmente se lavori a Hollywood. E ne sa qualcosa il buon vecchio Joe Dante, uno degli allievi prediletti di Roger Corman che riuscì a imporsi sulla scena del cinema degli anni '80 per poi lottare costantemente per un cinema più genuino e coraggioso.Fresco del grande successo di "Gremlins", Joe Dante ci riprova a dirigere un film per le famiglie che tanto andavano in voga allora. A causa però di diverse incomprensioni, "Explorers" non fu valorizzato completamente dal solo Dante e il risultato fu un film piacevole e divertente ma anche al di sotto delle sue potenzialità.01. Text link alla HomepageeREADER
L’economia reale, il rumore della notizia, la sorpresa dell’arte. Una trasmissione in due “blocchi”. Si parte con POP ECONOMIA: news sull’economia reale, analisi sullo stato dei nostri conti con economisti ed esperti. Poi irrompe il RUMORE dei fatti: ospiti, storie, cronaca, notizie, personaggi, protagonisti. Finale con ART’è RUMORE: mostre d’arte che fanno rumore e che si intrecciano con l’economia che verrà.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8364IL SACRO CHIODO DI COLLE VAL D'ELSA di Don Stefano Bimbi I Sacri Chiodi o Santi Chiodi sono quelli usati nella crocifissione di Gesù. Sono reliquie molto venerate dalla Cristianità, insieme alla Vera Croce e al Titulus Crucis.Fu Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, a ritrovare le reliquie della Passione durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa tra il 327 e il 328. Il primo riferimento scritto a queste reliquie risale al 395 in un'orazione pronunciata da Sant'Ambrogio che le menziona nel discorso funebre per l'imperatore Teodosio.Nel VI secolo, a Costantinopoli, esistevano tracce della venerazione di più Sacri Chiodi. Tradizionalmente, i Sacri Chiodi sono ritenuti quattro, poiché si pensa che, durante la crocifissione, a ciascun piede fosse infisso un chiodo separato. Il metodo di crocifissione praticato al tempo di Gesù, infatti, seguiva l'uso riservato agli schiavi sia presso i Greci che presso i Romani fin dall'epoca precristiana. Tale tecnica prevedeva l'affiancamento dei piedi, anziché la loro sovrapposizione (come invece sembrerebbe suggerito dalla Sacra Sindone), rendendo necessario l'impiego di quattro chiodi in totale. Il commediografo latino T. Maccio Plauto, nel III sec., in Mostellaria, chiariva: «affinché siano inchiodati alla croce due volte i piedi, due volte le braccia». Anche san Cipriano nel Sermo de Passione Domini, sempre nel III secolo affermava: «con i chiodi che trapassarono i santi piedi».Nonostante in Europa siano una trentina le reliquie venerate come Sacri Chiodi, i quattro principali sono considerati quello conservato nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, quello nella corona ferrea a Monza, quello sospeso sopra l'altare maggiore del Duomo di Milano e infine quello del duomo di Colle di Val d'Elsa in provincia di Siena. Questo vuol dire che gli altri sono falsi? Assolutamente no. Non deve sorprendere il fatto che i Sacri Chiodi venerati siano molteplici. In un'epoca di profonda fede come il Medioevo, si sentì la necessità di moltiplicare queste reliquie per rispondere al desiderio ardente dei cristiani di possedere un segno tangibile della Passione di Cristo. È documentato infatti che, utilizzando limature o frammenti dei Sacri Chiodi autentici, vennero forgiati altri chiodi per essere distribuiti alla devozione dei fedeli. Altro modo di moltiplicare le reliquie era per contatto. Bastava prendere un chiodo e metterlo a contatto con un Sacro Chiodo. Ad esempio San Carlo Borromeo donò parecchi chiodi che erano stati a contatto con il Sacro Chiodo di Milano. A Colle di Val d'Elsa l'uso di creare nuove reliquie per contatto si diffuse a tal punto che nel 1683 le autorità proibirono che qualunque oggetto toccasse il Sacro Chiodo. Va tenuto conto che si possono considerare comunque degni di venerazione sia queste reliquie "prodotte" a partire dai Sacri Chiodi originali, sia altri chiodi che, sebbene non abbiano sostenuto il corpo di Gesù, siano però serviti comunque per la crocifissione, ad esempio quelli con cui vennero connesse le parti della Croce o quello con cui fu affissa la tavoletta col Titulus Crucis.COLLE DI VAL D'ELSATornando ai quattro Sacri Chiodi principali, essi sono dunque conservati a Roma, Milano, Monza e Colle di Val d'Elsa. Visto che in quest'ultima città sono nato e che la mia famiglia vi abita almeno dal 1400, vorrei narrarne più approfonditamente la storia.Colle di Val d'Elsa è il comune della Toscana sulla strada tra Firenze e Siena che ha dato i natali ad Arnolfo di Cambio, famoso scultore e architetto. Il Sacro Chiodo che vi si venera è un chiodo di ferro di circa ventidue centimetri di lunghezza, munito ad un'estremità della capocchia ed all'altra ancora appuntito, intaccato e piegato in prossimità della punta. Nelle descrizioni di questa reliquia riportate nei documenti ufficiali sempre si parla di Unus ex Clavis quo crucifixus est Dominus Noster Jesus Christus. Cosi nelle bolle dei papi Eugenio IV, Callisto III, Sisto V, Urbano VIII, Clemente X. Molto probabilmente si tratta del chiodo che trafisse il piede sinistro di Gesù.La preziosa reliquia giunse in Val d'Elsa nel IX secolo grazie a un vescovo franco che la ricevette dalle mani di un pontefice negli anni successivi alla morte di Carlo Magno. Durante il viaggio di ritorno il vescovo morì a Viterbo affidando il prezioso chiodo a un sacerdote originario del contado colligiano. L'insigne reliquia ebbe subito un grande culto. Tra i devoti spicca l'arciprete Sant'Alberto da Chiatina che resse il clero di Colle dal 1177 al 1202, quando morì "crocifisso" da lunghe sofferenze corporali sopportate con esemplare pazienza tanto da essere definito il Giobbe della Valdelsa, il cui corpo si trova nel duomo dove è conservato il Sacro Chiodo. In alcuni documenti dell'epoca il Sacro Chiodo è stato detto "Chiodo del Beato Alberto".La preziosa reliquia si trova ancora oggi custodita in un semplice bucciolo di canna, lo stesso che l'avvolgeva quel lontano giorno in cui il Sacro Chiodo passò dalle mani del vescovo franco a quelle del sacerdote colligiano. Sembra che questo contenitore fosse una parte della canna usata per porgere l'aceto a Gesù sulla croce. Quel che è certo è che quando i canonici provarono a mettere la reliquia in un contenitore diverso, cioè un reliquiario d'argento, il Sacro Chiodo fu ritrovato miracolosamente nel vecchio bucciolo di canna. Oggi la reliquia è conservata dentro di esso e posta all'interno di un pregevole forziere d'argento, raffinata opera di oreficeria fiorentina datata 1628. Al suo interno si trovano anche, perfettamente conservati, gli antichissimi guanti di lana indossati nel XII secolo da Sant'Alberto e utilizzati da tutti i suoi successori fino ad oggi per maneggiare la sacra reliquia. Il forziere è custodito in un apposito tabernacolo ed è protetto da cinque chiavi. In passato due di esse erano conservate dal Comune, una dal vescovo e le rimanenti dai canonici. Nel 1868 il Comune, in pieno clima risorgimentale, rinunciò a tale diritto in nome della separazione tra Stato e Chiesa e come segno di disprezzo della devozione popolare.FATTI STRAORDINARINumerosi sono i fatti straordinari e le grazie attribuite nel corso dei secoli alla venerazione del Sacro Chiodo, molti dei quali documentati con cura. L'insigne reliquia veniva solennemente invocata nei momenti più drammatici della storia cittadina. Emblematico è l'episodio della peste che colpì Colle nel 1527. Ogni giorno si contavano tra i trenta e i quaranta morti. La gente era stremata e impaurita, ma in quel momento venne presa una decisione coraggiosa e carica di fede: portare in processione per tutta la città la sacra reliquia. C'erano tutti: uomini, donne, l'intero clero. E tutti camminavano scalzi, in segno di penitenza e devozione profonda. Non c'erano a quell'epoca autorità sanitarie e decreti governativi a bloccare il popolo che si riuniva per pregare. Ogni passo era un atto di speranza lanciato contro la malattia che mieteva vittime senza sosta. E il miracolo avvenne, la peste si fermò. Non un altro morto. Non un nuovo contagio. Testimoni oculari lasciarono racconti scritti a futura memoria.Con questa stessa devozione furono affrontate guerre come durante l'assedio degli Aragonesi nel 1479, la carestia del 1540 ed ogni sorta di calamità naturali come siccità o, al contrario, piogge troppo abbondanti. Si contano inoltre tante e frequenti guarigioni, incluse liberazioni dalle insidie dei demòni che innanzi al Sacro Chiodo si contorcono e fuggono poiché, secondo l'affermazione di S. Ambrogio tale è la «virtù infusa da Dio in tutti i Chiodi della Crocifissione».Un episodio singolare accadde durante l'episcopato di monsignor Niccolò Sciarelli. Il vescovo, di chiare idee gianseniste, si mostrava contrario non solo al culto del Sacro Chiodo, ma in generale a quello di tutte le reliquie. Per questo disprezzava la festa del Sacro Chiodo, così amata dal popolo. Accadde però che nel 1796 proprio durante la celebrazione liturgica della solennità dell'Esaltazione della Santa Croce, in cui tradizionalmente si venerava il Sacro Chiodo, fu colpito da paralisi e fu costretto ad abbandonare il governo della diocesi.LA TRADIZIONEAncora oggi a Colle di Val d'Elsa la seconda (o la terza) domenica di settembre si celebra la festa del Sacro Chiodo che inizia con un triduo di preparazione con Messe e catechesi appropriate. La domenica c'è poi la festa vera e propria con i vespri presso la concattedrale di Colle di Val d'Elsa a cui segue la Santa Messa solenne concelebrata dai sacerdoti del paese e presieduta da un vescovo o un cardinale. Segue la processione organizzata dalla Centuria del Sacro Chiodo fondata nel 1645. Sovrastata da un baldacchino, in mano al celebrante, la sacra reliquia viene portata per le vie della città. Arrivati al baluardo che sovrasta il resto dell'abitato si procede con la benedizione dei quattro angoli della città con il Sacro Chiodo. Poi si torna in duomo e il popolo canta l'inno sacro che inizia così: "Su, cantiamo, cantiamo fratelli, l'inno sacro all'amata Reliquia". Mentre il ritornello invoca: "O dolcissimo pegno d'amor, rendi a Colle propizio il Signor". Nel mentre il Sacro Chiodo viene inserito in un reliquiario di vetro e i fedeli si accostano con devozione baciando la sacra reliquia in segno di venerazione. Ai soli sacerdoti è concesso il privilegio di baciare direttamente il Sacro Chiodo senza il reliquiario di vetro.La Festa del Sacro Chiodo è un'opportunità per i devoti di immergersi in un'atmosfera di contemplazione, mentre si onora una reliquia sac
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Tutto in meno di 30 minuti.Poi focus sull'indagine "Qualità della Vita" del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei grandi categorie tematiche.
È finita la settimana. Parenzo sciopera, ogni tanto.Annalisa Chirico sulla famiglia nel bosco.Clizia de Rossi e Azzurra Noemi Barbuto, duello rusticano.Chiara Parolin vs Peter Duper, tutto molto diretto. Poi arriva SevenEleven Mauro... e viva i Lady Boy!
Ciao Italiani Veri, in studio oggi tre ospiti, tre Italiane Vere provenienti da tutto il mondo.
"This week on Wrestling Omakase John is joined by returning guest Velkej Bracha as they start out by discussing bad booking (AEW, because John went to Full Gear for god knows what reason) and good booking (STARDOM, despite what you may have heard!). And, uh, vaccines I guess? Then they move into their planned topics for the episode, which start out with NOAH's 11/21 Cross Over show from Sendai. John discusses NOAH absolutely bombing at the gate, Kaito Kiyomiya's continued very bad year, Team 2000X being like the House without any of the charm, and the NOAH juniors saving the day. Then they get into the actual House, as they do a full review of the special PURGE NIGHT OF TORTURE event produced by everyone's favorite unit from last week at Korakuen! Yeah! Topics include: SANADA thankfully not being a Nazi, double duty Dick Togo, NJPW clearly wants to get their hands on Kaisei Takechi, Saya Kamitani slaps the shit out of a pimp, and KYUUUSHOOOO!Then it's back to STARDOM for two more nights of their ongoing Goddesses tag league, one of which was one of the best tag league shows so far and one of which, uh, was not. Saori & Poi are finally back (thank god), so really the day is saved no matter what. John then tries to get into all the remaining block scenarios for the last two nights but probably fucks it up, because it's complicated and they're kind of stupid. Sorry! They stick with joshi as they head to Sendai Girls next to review their 11/18 show from....wow....Sendai? Is that right?! They discuss Spike Nishimura having a hell of a performance, Mika Iwata actually winning a match (!) and a disappointing main. Finally, they wrap things up with OZ Academy's 11/23 Korakuen show, which might be the first time they've ever been reviewed on this podcast. It's a hell of a retirement show for former GAEA wrestler Sonoko Kato, and they go into it all in detail.Fill out this form if you're interested in appearing on our Wrestle Kingdom Week preview show (deadline for submissions is 11/30!): https://forms.gle/PoTPsfetRribc4Av9Follow Wrestling Omakase's Twitter account: http://www.twitter.com/wrestleomakaseFollow John on Bluesky: http://bsky.app/profile/justoneenby.bsky.social"Advertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
E' metà settimana, siamo molto stanchi.Siamo ancora nel bosco, ma Cruciani intervista il Ministro Matteo Salvini.Jacopo Coghe all'attacco di tutto e tutti. Fabrizio Marrazzo del Partito Gay gli risponde.Caterina Collovati contro Erika, mamma di Onlyfans. Poi arriva anche Ivan Taddei con le sue real doll.
Oggi torniamo a parlare della legge sul consenso che a sorpresa si è arenata in Senato. Poi di un piano residenziale a Gaza firmato Trump e infine del nostro cervello. ... Per iscriverti al canale Whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Qui per provare MF GPT ... Gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Iniziamo la puntata parlando di tennis per farci raccontare da Stefano Meloccaro di Sky come sta andando la finale di Coppa Davis tra Italia e Spagna, con Berrettini che ha battuto Carreno Busta nella prima sfida del singolare.Poi facciamo il punto su un ricchissimo weekend di Serie A con mister Stefano Colantuono. Vincono Napoli e Bologna, frena ancora la Juve, stasera il derby di Milano.Con Guido Vaciago analizziamo più nel dettaglio il deludente pari degli uomini di Spalletti a Firenze. Contro la Viola, ancora ultima in classifica, i Bianconeri non riescono ad andare oltre l'1-1.Ci spostiamo poi a Bologna per discutere con Davide Cassani della squadra di Vincenzo Italiano. I Rossoblù ormai non sono più una sorpresa: dove possono arrivare?Stasera però è tempo di Derby di Milano, con due squadre che si contendono un posto al sole in classifica. Sentiamo cosa ne pensano Francesco Colonnese e Luca Serafini.Con Umberto Chiariello torniamo invece sul successo del Napoli, arrivato ieri con un netto 3-1 ai danni dell'Atalanta. Pace fatta tra Conte e l'ambiente?In chiusura la Formula 1 con Umberto Zapelloni. Verstappen vince a Las Vegas, ma il vero colpo di scena arriva a quasi cinque ore dalla fine della gara: Norris e Piastri squalificati, classifica accorciata e mondiale riaperto definitivamente.
Apriamo la nostra rassegna di attualità con una discussione sull'adozione, da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, del piano di pace per Gaza proposto dal Presidente Donald Trump. Poi parleremo del divario retributivo di genere, ancora molto marcato nei Paesi dell'Unione Europea. Nella nostra sezione scientifica esamineremo uno studio che presenta una tecnica rivoluzionaria che combina scansioni cerebrali e intelligenza artificiale per tradurre le immagini mentali in frasi descrittive. Il metodo, chiamato "mind-captioning", è pensato per facilitare la comunicazione delle persone con difficoltà linguistiche. E infine, parleremo di una delle celebrazioni più amate al mondo, che arriva ogni terzo giovedì di novembre: il Beaujolais Nouveau. La seconda parte della puntata è dedicata alla lingua e alla cultura italiana. L'argomento grammaticale di oggi è Double Pronoun: Chiunque. Ne troverete numerosi esempi nel dialogo che seguirà, ispirato alla crisi che sta colpendo molti monasteri italiani. A causa del calo delle vocazioni e dei costi di gestione sempre più alti, molte di queste comunità si trovano oggi costrette a lasciare edifici di grande valore storico, culturale e religioso. Nel finale ci soffermeremo sull'espressione idiomatica di oggi: Questioni di lana caprina. Il dialogo che segue prende ispirazione dai dati di un recente report dedicato ai cittadini italiani che hanno raggiunto o superato i cento anni di età. E ciò che colpisce – pensate un po' – è che il loro numero continua a crescere, anno dopo anno. - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva il piano di Trump per Gaza - Nonostante i progressi, l'UE è ancora afflitta da un significativo divario retributivo di genere - Un metodo basato sull'intelligenza artificiale per leggere nella mente solleva preoccupazioni in materia di privacy - Le Beaujolais Nouveau est arrivé! - La crisi dei monasteri italiani - I centenari d´Italia
Ragioniamo sul sorteggio, l'Irlanda del Nord, la possibile finale. Poi mega-preview del derby di Milano! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Con questa guida completa, scoprirai 6 film italiani perfetti per ogni livello di conoscenza della lingua, dal principiante assoluto (A1) fino all'esperto (C2). Prima di tutto, vedremo 2 film adatti ai livelli principianti (A1-A2), con dialoghi semplici e situazioni facili da capire. Poi ci occuperemo di 2 film per i livelli intermedi (B1-B2), dove la lingua diventa più naturale e ricca. E infine, esploreremo 2 film per i livelli avanzati (C1-C2), con linguaggio complesso e riferimenti culturali profondi. 6 Film per Imparare l'Italiano (Dal Livello A1 al Livello C2) Livello A1-A2: Principianti 1. "Io non ho paura" (2003) - Livello A1 Questo film di Gabriele Salvatores è un vero gioiello per chi inizia a studiare italiano! "Io non ho paura" racconta la storia di Michele, un bambino di 10 anni che vive in un piccolo paese del Sud Italia negli anni '70. Durante l'estate, giocando nei campi di grano con i suoi amici, Michele scopre un segreto terribile che cambierà la sua vita. Perché questo film è perfetto per il livello A1? Innanzitutto, il protagonista è un bambino, quindi molti dialoghi sono semplici e diretti, proprio come il linguaggio che si usa con i bambini. Le frasi sono brevi e chiare. I personaggi parlano lentamente e in modo comprensibile. Il ritmo narrativo è ideale per chi muove i primi passi nella lingua italiana, permettendo di seguire facilmente la trama senza perdersi nei dettagli linguistici più complessi. Cosa imparerete con questo film? Tantissimo vocabolario della vita quotidiana e della famiglia: mamma, papà, fratello, sorella, amico. Sentirete espressioni semplici come "Vieni qui!" (Come here!), "Ho paura" (I'm scared), "Cosa fai?" (What are you doing?). Inoltre, il film usa principalmente il presente indicativo e il passato prossimo, i due tempi verbali fondamentali per i principianti. Un dettaglio interessante: il film mostra la campagna italiana del Sud, con i suoi paesaggi bellissimi e le case bianche sotto il sole. Imparerete anche come era la vita in Italia negli anni '70, un periodo storico molto particolare. E non preoccupatevi se all'inizio non capite tutto: le immagini e le emozioni dei personaggi vi aiuteranno moltissimo a seguire la storia! Trucco per principianti Guardate il film con i sottotitoli in italiano! Così potrete leggere e ascoltare allo stesso tempo, e il vostro cervello assorbirà le parole più facilmente. Questa tecnica di apprendimento multimodale è scientificamente provata come uno dei metodi più efficaci per l'acquisizione linguistica. 2. "Pane e tulipani" (2000) - Livello A2 Questo è uno dei film italiani più amati! "Pane e tulipani" racconta la storia di Rosalba, una casalinga che viene dimenticata dalla sua famiglia durante una gita turistica. Invece di arrabbiarsi, decide di prendersi una pausa dalla sua vita e va a Venezia, dove inizia una nuova avventura piena di scoperte, incontri inaspettati e possibilità di rinascita personale. Perché è perfetto per il livello A2? Questo film è perfetto per il livello A2 perché i dialoghi sono naturali ma non troppo veloci. I personaggi parlano in modo chiaro e usano un italiano standard, senza dialetti difficili. La trama è facile da seguire e molto coinvolgente: impossibile annoiarsi! La storia lineare permette agli studenti di livello elementare di concentrarsi sulla lingua senza dover decifrare trame complesse o colpi di scena articolati. Cosa imparerete con questo film? Tantissimo vocabolario della vita quotidiana: fare la spesa, cercare casa, parlare con i vicini, ordinare al ristorante. Inoltre, sentirete molte espressioni italiane autentiche, quelle che gli italiani usano veramente tutti i giorni. Per esempio, quando Rosalba dice "Basta!" (Enough!), esprime un sentimento che tutti conosciamo. Imparerete anche frasi utili per le interazioni sociali quotidiane, come salutare, presentarsi, chiedere informazioni e esprimere preferenze. Un dettaglio interessante: il film mostra la bellezza di Venezia in modo poetico. Quindi, oltre a imparare l'italiano, farete anche un viaggio virtuale in una delle città più belle del mondo. Due piccioni con una fava, come diciamo noi in Italia! (Cioè: due risultati con un solo sforzo!) La fotografia del film è straordinaria e cattura l'atmosfera magica della città lagunare in tutte le stagioni. Aspetti culturali importanti Il film offre uno spaccato della società italiana contemporanea, mostrando i ruoli familiari tradizionali e il loro cambiamento. Vedrete come funzionano le pensioni italiane, il sistema dell'ospitalità in piccole pensioni familiari, e la vita quotidiana in una città unica come Venezia. Inoltre, il film esplora temi universali come la ricerca di sé stessi, il coraggio di cambiare e l'importanza dell'amicizia. Livello B1-B2: Intermedi 3. "Tre metri sopra il cielo" (2004) - Livello B1 Questo film è un classico per i giovani italiani! "Tre metri sopra il cielo" è la storia d'amore tra Step, un ragazzo ribelle che ama le moto, e Babi, una ragazza studiosa e tranquilla. È praticamente il "Romeo e Giulietta" moderno italiano! La storia esplora il conflitto tra due mondi diversi, quello della ribellione giovanile e quello delle convenzioni sociali, sullo sfondo della Roma contemporanea. Perché è perfetto per il livello B1? I protagonisti sono adolescenti, quindi il linguaggio è giovane, fresco e pieno di espressioni colloquiali. Imparerete come parlano veramente i giovani italiani, con tutte quelle parole e frasi che non troverete mai nei libri di testo! Per esempio, sentirete espressioni come "Che figata!" (How cool!), "Mi fai impazzire!" (You drive me crazy!), "Non ci posso credere!" (I can't believe it!). I dialoghi sono più veloci rispetto ai film per principianti, ma la storia è così coinvolgente che capirete comunque cosa succede. Inoltre, ci sono molte scene d'azione e di emozione che aiutano a comprendere senza bisogno di capire ogni singola parola. Il linguaggio corporeo e le espressioni facciali degli attori forniscono indizi preziosi per seguire la narrazione. Cosa imparerete con questo film? Il gergo giovanile italiano e le espressioni romantiche che i ragazzi italiani usano per flirtare e dichiarare i propri sentimenti. Imparerete anche vocabolario legato al mondo delle moto, della scuola superiore italiana, delle feste e della vita notturna romana. Il film vi introdurrà all'uso dei diminutivi affettuosi tipici dell'italiano parlato tra giovani, come "amore", "tesoro", "bella". Avvertimento divertente Dopo questo film, potreste sviluppare una strana voglia di comprare una moto e fare corse folli per Roma! Ma per favore, siate responsabili! Il film mostra comportamenti rischiosi che fanno parte della narrativa cinematografica ma che non dovrebbero essere imitati nella vita reale. Tuttavia, la colonna sonora del film, ricca di musica pop italiana e internazionale, è perfetta per creare playlist di studio motivanti. 4. "Metti la nonna in freezer" (2018) - Livello B2 Ora alziamo un po' il livello con una commedia tutta italiana! Claudia è una giovane restauratrice da tempo in crisi lavorativa, che per tirare avanti è costretta a fare affidamento unicamente sulle finanze dell'anziana nonna Birgit. All'improvvisa morte di quest'ultima, per evitare la bancarotta, la ragazza, insieme alle sue amiche e colleghe Rossana e Margie, arriva alla drastica decisione di nascondere e conservare il cadavere della nonna nel freezer, pianificando una truffa per continuare a incassarne la pensione. La situazione degenera quando nella vita di Claudia fa capolino Simone, un maldestro ma incorruttibile maresciallo della Guardia di Finanza, il quale dopo una delusione d'amore si è gettato a capofitto nel lavoro, divenendo per questo l'incubo dei suoi colleghi a causa della sua solerzia. Simone s'innamora a prima vista, cominciando a corteggiare assiduamente la ragazza senza sospettare minimamente della truffa; al contrario, Claudia teme che l'uomo stia indagando su di lei, portandola così, insieme alle amiche, a escogitare vari stratagemmi per tenere nascosta la verità sulla nonna. Perché è perfetto per il livello B2? Questo film rappresenta una sfida linguistica interessante perché mescola italiano standard e linguaggio colloquiale contemporaneo. I dialoghi sono veloci, pieni di riferimenti culturali e di doppi sensi tipici della commedia italiana. Dovrete essere attenti per cogliere tutte le sfumature e l'ironia delle situazioni. La trama intricata richiede una buona comprensione della lingua per seguire i vari colpi di scena e le complicazioni che si susseguono. Cosa imparerete con questo film? Vocabolario legato alla vita quotidiana moderna: problemi economici, affitti, burocrazia italiana (che è famosissima per essere complicata!). Inoltre, imparerete tantissimo sul sistema abitativo italiano, sulla previdenza sociale. Il film introduce anche vocabolario specifico legato alla Guardia di Finanza (la polizia tributaria italiana), ai controlli fiscali, alle pensioni e al sistema burocratico italiano. Sentirete termini tecnici spiegati in contesti pratici che vi aiuteranno a capire come funzionano questi aspetti della società italiana. Curiosità divertente Questo film, nonostante la trama macabra (una nonna morta nel freezer!), è in realtà una commedia dolce e commovente. Gli italiani amano questo tipo di commedie "nere" che mescolano situazioni assurde con emozioni vere. È il tipico umorismo italiano: ridere di situazioni tragiche per renderle più sopportabili! Questa tradizione cinematografica affonda le radici nella commedia all'italiana degli anni '60 e '70, che affrontava temi sociali seri con leggerezza e ironia. Dettagli culturali importanti Il film mostra perfettamente la vita nelle case popolari romane, con i vicini ficcanaso (cioè curiosi,
C'erano una volta i medici che curavano con polvere di mummia, perforazioni craniche e preghiere. Poi è finalmente arrivato il metodo scientifico.Ma cosa ci raccontano oggi i resti del passato? E come si studiano le tracce lasciate da malattie, ferite e vite interrotte secoli fa?Ne parliamo con Miria Ciccarone, bioarcheologa sul campo e in laboratorio nota, sui social, come Scheletri nell'armadio. E Sofia Corradin medical writer e divulgatrice tanatologica conosciuta sui social come La Medicina Geniale.Un viaggio tra archeologia e storia della medicina per scoprire che, spesso, capire il passato è la cura migliore per smascherare miti, errori e suggestioni di ieri… e di oggi.Ospiti: Miria Ciccarone e Sofia CorradinRedazione: Elisa Baioni, Clarissa Esposti, Manuela Gialanella, Diego Martin, Matteo Melchiori, Giuseppe Molle, Alex Ordiner, Dasara Shullani, Matilde Spagnolo, Cristiano Ursella, Chiara Vitaloni, Enrico ZabeoAltri riferimenti:[https://www.amazon.com/Pathogenesis-History-World-Eight-Plagues/dp/0593240472#detailBullets_feature_div Pathogenesis: A History of the World in Eight Plagues (Jonathan Kennedy, 2023)][https://www.amazon.it/Malattie-terribili-atroci-medicina-attraverso/dp/885761056X Malattie terribili e atroci cure. La storia della medicina attraverso i secoli (Jonathan J. Moore)][https://www.instagram.com/scheletri.nellarmadio/ Miria Ciccarone su Instagram][https://www.instagram.com/lamedicinageniale/ Sofia Corradin su Instagram][https://appuntamentoconlamorte.substack.com/ Sofia Corradin, Appuntamento con la morte][https://muzeumfarmacji.uj.edu.pl/en/strona-glowna-english Museo della Farmacia dell'Università Jagellonica di Cracovia][https://en.wikipedia.org/wiki/Don%27t_Die:_The_Man_Who_Wants_to_Live_Forever Don't Die – The Man Who Wants to Live Forever]Musiche: [https://www.epidemicsound.com/ Epidemic Sound]Seguiteci sui profili social del CICAP:Facebook: https://www.facebook.com/@cicap.orgInstagram: https://www.instagram.com/cicap_it/Newsletter: https://eepurl.com/ihPeWLi
Monica Guerzoni parla delle diverse interpretazioni date dal Quirinale e da Palazzo Chigi del faccia a faccia tra il capo dello Stato e la premier all'indomani dello scontro tra il Colle e FdI su un presunto complotto anti-governo. Lorenzo Cremonesi spiega come Usa e Russia sono arrivati a definire un'ipotesi di pace molto penalizzante per Kiev (che non è stata consultata). Francesco Strippoli presenta le Regionali del 23 e 24 novembre.I link di corriere.it:Mattarella e i 20 minuti al Quirinale con Meloni, l'incontro non chiude il caso: toni diversi tra il colloquio e la nota di ChigiIl piano segreto di Usa e Russia: «Colloqui in corso su 28 punti per far finire la guerra in Ucraina»Elezioni regionali in Puglia, Vendola ha un malore e va in ospedale. Lo staff: «Sta bene». Poi l'abbraccio con Decaro in teatro: «Tra noi nessuna guerra»
L'intera giornata - che avete potuto seguire puntualmente nella nostra live con le foto e le note - si concluderà alle 17. Poi tocca a DopoGP per i commenti, le analisi e un occhio alle prospettive. A Valencia tutte le squadre sono impegnate per definire la versione 2026 delle loro moto: se lo sviluppo dei motori è congelato, ciclistiche e aerodinamiche restano invece due aree più vive che mai. Gli equilibri cambieranno nella prossima stagione? A che livello appare la nuova V4 Yamaha? Il campione del mondo della SBK, come si è presentato? La Ducati tornerà al motore 2024, nonostante tutto?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dopogp-motogp-moto-it--4070022/support.
®Per lungo tempo, le antiche meraviglie della Siria hanno attirato studiosi e archeologi occidentali, intenzionati a dare lustro a monumenti risalenti a civiltà, da cui si vantavano di risalire. Poi è arrivata la guerra. Bombe, proiettili e le mani spietate dell'ISIS hanno distrutto siti, statue e manufatti secolari. È stato in quel momento che Maamoun Abdulkarim, ex Direttore generale per le antichità e i musei, nonostante gli immensi pericoli e le pesanti accuse di collaborare con il regime, decise di rimanere in Siria, per provare a salvare centinaia di migliaia di manufatti a rischio, sparsi per tutto il Paese. L'8 dicembre 2024 le forze di opposizione hanno liberato la Siria dalla dittatura e da allora il popolo siriano sta cautamente cercando di dare risposte nuove a domande centrali per la propria identità. Un quesito che aleggia ovunque è: il patrimonio culturale può essere solo pietre e rovine? O è qualcosa di più?Eva Ziedan, ex archeologa, ricercatrice e attivista, sostiene che la vera eredità della Siria risieda nelle conoscenze tramandate e nella saggezza popolare. La giornalista Zeina Shahla le fa eco, documentando le tante storie comuni a comunità diverse che il regime e la guerra hanno provato in tutti i modi ad allontanare. Così, mentre la Siria lotta per ridefinire sé stessa, il suo passato non è più una reliquia ma un campo di battaglia per l'identità, la memoria e il futuro.Prima emissione: 28 marzo 2025.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
Vorresti ricevere notizie, saluti, auguri dalle Apostole della Vita Interiore?Lasciaci i tuoi contatti cliccando il link qui sotto e con la nostra nuova rubrica digitale potremo raggiungerti.https://www.it.apostlesofil.com/database/- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d'oro, dicendo: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: "Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi". Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate dieci". Gli disse: "Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città".Poi si presentò il secondo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate cinque". Anche a questo disse: "Tu pure sarai a capo di cinque città".Venne poi anche un altro e disse: "Signore, ecco la tua moneta d'oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato". Gli rispose: "Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi". Disse poi ai presenti: "Toglietegli la moneta d'oro e datela a colui che ne ha dieci". Gli risposero: "Signore, ne ha già dieci!". "Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me"».Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.Parola del Signore.
Michelle ha 44 anni ed è cresciuta a Salerno in un palazzo “bene”, abitato da avvocati, notai e professori universitari, in uno dei quartieri più facoltosi della città. La sua realtà quotidiana, però, è di tutt'altro genere. I soldi, in casa sua, non bastano mai. Il padre passa da un lavoro all'altro, la madre—francese, senza rete né lingua—resta a casa. Per Michelle bambina, la sensazione è quella di vivere sempre un passo indietro. «Le mie amiche andavano tutte a danza o in palestra, ma io non potevo. Mi bastava accompagnarle fino alla porta per sentirmi un po' parte di quell'universo. Poi, quando mi chiudevano la porta della palestra in faccia — perché giustamente dovevano ballare o allenarsi — sentivo davvero quel senso di solitudine. I soldi hanno sempre rappresentato la linea di demarcazione tra me e loro».Quando la famiglia si trasferisce in provincia, a Bellizzi, la distanza sociale si attenua e Michelle ritrova un po' di equilibrio. Finito il liceo, si iscrive a Scienze della Comunicazione con il sogno di diventare giornalista. Il suo obiettivo è semplice: riscattare quella sensazione di svantaggio che la accompagna dall'infanzia. Ma presto arriva la realtà del Sud post-universitario a spegnere le sue ambizioni: accantona il sogno giornalistico e inanella una serie di lavori precari, l'ultimo dei quali dura tre anni, in Feltrinelli. E termina con un licenziamento. Ogni volta che pensa di essersi stabilizzata, qualcosa cede. È il suo “copione finanziario”, come direbbe lo studioso Brad Klontz: un'eredità emotiva che ti dice che la stabilità è provvisoria.Intanto Michelle si sposa, diventa madre, e nel 2012 tenta la strada imprenditoriale. Apre un bistrot letterario assieme a due socie, con un finanziamento pubblico: un luogo vibrante, pieno di eventi, ma dove lei guadagna 600 euro al mese lavorando 13 ore al giorno. Dopo cinque anni lascia l'attività. A quel punto intraprende un dottorato triennale in moda e digital transformation. Ma di nuovo la strada si restringe: l'Italia abolisce gli assegni di ricerca ma non finanzia i nuovi contratti, lasciando centinaia di ricercatori in un limbo retribuito a malapena.Oggi Michelle attende l'esito di un progetto di ricerca finanziato dall'Europa e, nel frattempo, ha aperto la Partita Iva e si occupa di formazione aziendale. Sa di valere, lo vede nel lavoro, nello studio, nella costanza con cui si è reinventata, ma fatica ancora a conciliare questo valore con un'incertezza economica che continua a pesare sulla sua vita. «Vivere nella precarietà economica mi fa soffrire, perché è qualcosa che non merito, soprattutto per le capacità e le competenze che ho maturato».
Focus sull'attualità internazionale insieme ad Andrew Spannaus partendo dall'Ucraina alle prese con la guerra e uno scandalo tangenti che sta coinvolgendo l'amministrazione Zelensky. Poi parliamo di programmi di storia al liceo. Non pochi ritengono siano da rivedere dando maggiore spazio agli accadimenti del XX secolo. Infine ci avviciniamo al Giappone con una chiacchierata in compagnia della scrittrice Laura Imai Messina
Silvia Sardone vs Soumaila Diawara. Sardone è un cognome come Diawara. Poi entra Mimmo Blaze, occupante di una delle case visitate dalla Sardone.Marco Rizzo con un cappello da alpino... in studio.Gio Urso contro Mimmo, che scontro!Leo Randisi ritorna.
Margherita, 26 anni, cresce a Cutrofiano in una famiglia dove i soldi “non mancano” ma si nominano a bassa voce. Dal padre, ingegnere informatico salito per gradi dalle radici contadine, eredita una bussola severa: ogni spesa è una responsabilità. «Per molti spendere è libertà o espressione. Io invece—anche da bambina—ci pensavo mille volte prima di farlo». Studia Economia a Ferrara, si laurea con il massimo dei voti, poi la magistrale in Marketing a Torino: sempre in pari, mai un “colpo a vuoto”. In testa, un obiettivo chiaro: far sì che le spese sostenute dai genitori durino il meno possibile.Poi, finita l'università, la promessa del merito si sgonfia. «Avevo già dato tutto nello studio. Ero pronta a mostrare ciò che avevo imparato e a diventare indipendente. Ma non è stato così semplice». Torna in Puglia, torna in famiglia, torna l'ansia di “pesare”. I dati lo confermano: a due anni dal titolo, la disoccupazione tra i neolaureati resta intorno al 9–11%. «Non si parla abbastanza di quanto sia difficile il passaggio dall'università al lavoro», dice. Dopo centinaia di candidature, trova un posto nel marketing: prima stage da 700 euro al mese, poi apprendistato triennale da 1.200. I conti tornano perché vive a Gallipoli in una casa dei genitori, ma il lavoro non è quello che immaginava: «Mi sentivo regredita sotto ogni punto di vista… Non era la carriera da film che avevo pensato».L'overqualification logora fiducia e portafogli. Finché il padre le suggerisce ciò che lei non avrebbe osato: un master. Margherita fa i conti e capisce che con i risparmi dei primi due anni può coprire l'affitto a Roma, mentre per la retta ricorre a un prestito d'onore.È l'ennesima spesa “per studiare”, ma anche un tentativo di riallineare desideri e realtà, paura e ambizione. «Mi sento in colpa, ma sapere che i miei non stanno sacrificando nulla mi alleggerisce. Se dovesse andare male, ho tutta la vita per poter recuperare i soldi spesi». La sua storia parla di una generazione che paga—in tempo e denaro—il pedaggio tra laurea e lavoro. Dove l'educazione all'autonomia è anche imparare quando investire ancora su di sé.
Premature Ovarian Insufficiency (POI) is more than early menopause—it's a condition that impacts the heart, bones, brain, and overall wellbeing. In this episode, Dr. Carolyn Moyers sits down with Dr. Esra Shermadou, family medicine and obesity medicine physician, to unpack what POI really means for women's health.Dr. Shermadou shares her personal journey with POI and how it shaped her mission to help women reclaim their energy and confidence through hormone therapy, lifestyle strategies, and compassionate, root-cause care.They discuss:The difference between POI and natural menopauseKey health risks and why early diagnosis mattersHormone and non-hormonal treatment optionsFertility, emotional health, and empowermentIf you or someone you love has faced POI—or you simply want to understand women's hormones on a deeper level—this conversation is full of wisdom, hope, and practical tools to help you thrive.
Oggi parliamo di cambiamenti climatici perché la settimana prossima in Brasile si aprirà la trentesima conferenza sul clima. Poi torniamo a Gaza e infine parliamo di centenari. ... Per iscriverti al canale Whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Qui per provare MF GPT ... Gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
If you've been told you have premature ovarian insufficiency (POI), it can feel final as if your ovaries have stopped working and your only hope is donor eggs. But the truth is more complex. Research shows that spontaneous ovulation is still possible. In this episode, we're looking at POI through both a conventional and functional fertility lens, exploring what it really means for your pregnancy potential, and how timing, preparation, and immune balance all matter. You'll learn: The difference between menopause and POI and why ovarian function can "flicker" back on What autoimmune activity, gut health, and toxins have to do with ovarian function The realistic chances of natural pregnancy with POI and how to detect spontaneous ovulation When hormone therapy or IVF with your own eggs might make sense Why donor eggs often lead to high success rates when functional foundations are addressed Sarah Clark is the founder of Fab Fertile Inc. and the host of Get Pregnant Naturally. Her team specializes in functional approaches for low AMH, high FSH, diminished ovarian reserve, premature ovarian insufficiency, recurrent miscarriage and helping couples prepare their bodies for pregnancy success naturally or with IVF. This episode is especially for you if: You've been told POI or "early menopause" means you'll never get pregnant You're considering IVF or donor eggs and want to understand your options You want a clear, functional fertility plan to prepare your body for pregnanc · Not sure where to start? Download our most popular resource: The Ultimate Guide to Getting Pregnant This Year If You Have Low AMH/High FSH. It breaks everything down step by step to help you understand your options and take action. · For personalized support to improve pregnancy success, book a call here. --- TIMESTAMPS 00:00 — The truth about POI and pregnancy POI isn't always the end of the road. Learn how spontaneous ovulation and functional fertility preparation can open new possibilities even after a diagnosis of premature ovarian insufficiency. 01:00 — What POI really means (and how it differs from early menopause) Conventional vs functional views of ovarian function — why "flickering" ovarian activity matters for pregnancy potential. 02:30 Underlying imbalances behind POI How autoimmune issues, gut dysfunction, toxins, and stress affect ovarian function and fertility outcomes. 04:00 Realistic chances of pregnancy with POI Research-backed data showing 5–10% of women with POI conceive naturally, plus factors that improve success rates. 06:00 Spontaneous ovulation and how to catch it Tracking methods like Mira, Inito, and PDG tests that can help you detect rare ovulations and time intercourse or IVF cycles effectively. 08:00 Managing stress and nervous system regulation Why chronic stress and HPA-axis dysfunction shut down ovulation and how the nervous system work restores reproductive signaling. 10:00 Gut, immune, and environmental testing for POI Why stool, food sensitivity, and mycotoxin testing matter for egg quality, implantation, and autoimmune balance. 12:00 Nutrients and mitochondrial support for egg quality How CoQ10, magnesium, selenium, vitamin D, and omega-3s support ovarian function and improve outcomes. 15:00 IVF with your own eggs and donor egg options When IVF may still work for women with POI, and how to prepare your body functionally before considering donor eggs. 18:00 Hope and next steps for POI and fertility Why POI doesn't mean no chance from spontaneous ovulation to IVF and donor eggs, discover how health-first strategies improve success. --- RESOURCES ·
Iniziamo la giornata facendo il punto su una scoppiettante decima giornata di Serie A con mister Andrea Mandorlini. Con un pensiero per Giovanni Galeone.Entriamo poi più nel dettaglio. Benedetto Ferrara ci racconta il momento difficile della Fiorentina, sconfitta oggi in casa dal Lecce e relegata (per ora) al penultimo posto in classifica. Sempre più in bilico la panchina di Stefano Pioli.Con Franco Vanni analizziamo invece il successo dell'Inter, vittoriosa a Verona nella gara delle 12:30 grazie a un'autorete nei minuti di recupero. Gli uomini di Chivu si portano a meno uno dal Napoli.Cambiamo sport e parliamo di tennis con Vincenzo Martucci. Jannik Sinner supera Felix Auger Aliassime nella finale del Master 1000 di Parigi e da domani sarà di nuovo numero uno del mondo.Torniamo al calcio, con il big match in programma stasera a San Siro. Mario Ielpo e Iacopo Savelli ci dicono cosa attenderci dalla sfida tra Milan e Roma, due squadre che hanno iniziato la stagione con il piede giusto e che hanno ambizioni importanti.Poi con Gianni Balzarini parliamo della prima di Spalletti sulla panchina della Juventus: i Bianconeri espugnano Cremona e rilanciano le proprie aspirazioni per un posto in Champions (almeno).In coda il Napoli, frenato ieri da un ottimo Como sullo 0-0. Per Conte il bicchiere è mezzo pieno, ma sentiamo cosa ne pensa Umberto Chiariello.