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Attentato antisemita ad Halle: due i morti e due i feriti gravi. Arrestato un sospetto terrorista tedesco, si cercano eventuali complici. La riduzione dei parlamentari in Italia è stata approvata in via definitiva. Per un giudizio sulla riforma e le sue conseguenze abbiamo parlato con il costituzionalista Enzo Balboni. Collegamento con la nostra reporter Nele Posthausen dalla nave ONG Ocean Viking al largo della Libia.
commento alla sentenza della Corte Costituzionale sul suicidio assistito: Beppino Englaro e Enzo Balboni costituzionalista dell'Università Cattolica di Milano
commento alla sentenza della Corte Costituzionale sul suicidio assistito: Beppino Englaro e Enzo Balboni costituzionalista dell'Università Cattolica di Milano (prima parte)
commento alla sentenza della Corte Costituzionale sul suicidio assistito: Beppino Englaro e Enzo Balboni costituzionalista dell'Università Cattolica di Milano (prima parte)
Il decreto sicurezza analizzato dal costituzionalista Enzo Balboni che lo definisce 'de-creto crudeltà’. L'esordio del filosofo sovranista di Malos, Johnny Camparo, esteta della modernità eradicata e svirilizzata. (prima parte)
Il decreto sicurezza analizzato dal costituzionalista Enzo Balboni che lo definisce 'de-creto crudeltà’. L'esordio del filosofo sovranista di Malos, Johnny Camparo, esteta della modernità eradicata e svirilizzata. (prima parte)
La puntata di oggi è con il costituzionalista Enzo Balboni e si occupa di un gruppo di articoli, il 5, 6 e 12: l'unità della Repubblica, le autonomie locali e i suoi simboli. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli tra i primi 12 della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l'uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata con Marilisa D'Amico sull'articolo 7 (i rapporti tra Stato repubblicano e Chiesa Cattolica) andrà in onda lunedì 8 febbario alle 13.
La puntata di oggi è con il costituzionalista Enzo Balboni e si occupa di un gruppo di articoli, il 5, 6 e 12: l'unità della Repubblica, le autonomie locali e i suoi simboli. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli tra i primi 12 della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata con Marilisa D'Amico sull'articolo 7 (i rapporti tra Stato repubblicano e Chiesa Cattolica) andrà in onda lunedì 8 febbario alle 13.
La puntata di oggi è con il costituzionalista Enzo Balboni e si occupa di un gruppo di articoli, il 5, 6 e 12: l'unità della Repubblica, le autonomie locali e i suoi simboli. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli tra i primi 12 della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata con Marilisa D'Amico sull'articolo 7 (i rapporti tra Stato repubblicano e Chiesa Cattolica) andrà in onda lunedì 8 febbario alle 13.
La puntata di oggi è con Ignazio Masulli sull'articolo 4: il lavoro e il suo diritto. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli tra i primi 12 della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l'uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata con Enzo Balboni sugli articoli 5, 6 e 12 (l'unità nazionale e i simboli della repubblica) andrà in onda lunedì 25 gennaio alle 13.
La puntata di oggi è con Ignazio Masulli sull’articolo 4: il lavoro e il suo diritto. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli tra i primi 12 della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata con Enzo Balboni sugli articoli 5, 6 e 12 (l'unità nazionale e i simboli della repubblica) andrà in onda lunedì 25 gennaio alle 13.
La puntata di oggi è con Ignazio Masulli sull’articolo 4: il lavoro e il suo diritto. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli tra i primi 12 della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata con Enzo Balboni sugli articoli 5, 6 e 12 (l'unità nazionale e i simboli della repubblica) andrà in onda lunedì 25 gennaio alle 13.
Quinta puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. La puntata di oggi riguarda un gruppo di articoli (5, 6 e 12): il principio dell'Unità nazionale e il suo simbolo (la bandiera); e poi le autonomie locali e la tutela delle minoranze linguistiche. Ospite: Enzo Balboni, costituzionalista, insegna diritto pubblico comparato all'università Cattolica di Milano. «L'articolo 5 – racconta il professor Balboni – è importante perchè fonda non soltanto il principio di autonomia, ma soprattutto il pluralismo istituzionale: è l'idea che non c'è una sola verità, non c'è un solo indirizzo politico-amministrativo che possa andar bene per tutto il paese. Secondo questo principio pluralistico i soggetti legittimati - come comuni e regioni – possono avere degli indirizzi politico-amministrativi diversi da quelli dello stato».
Quinta puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. La puntata di oggi riguarda un gruppo di articoli (5, 6 e 12): il principio dell'Unità nazionale e il suo simbolo (la bandiera); e poi le autonomie locali e la tutela delle minoranze linguistiche. Ospite: Enzo Balboni, costituzionalista, insegna diritto pubblico comparato all'università Cattolica di Milano. «L'articolo 5 – racconta il professor Balboni – è importante perchè fonda non soltanto il principio di autonomia, ma soprattutto il pluralismo istituzionale: è l'idea che non c'è una sola verità, non c'è un solo indirizzo politico-amministrativo che possa andar bene per tutto il paese. Secondo questo principio pluralistico i soggetti legittimati - come comuni e regioni – possono avere degli indirizzi politico-amministrativi diversi da quelli dello stato».
Quinta puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. La puntata di oggi riguarda un gruppo di articoli (5, 6 e 12): il principio dell'Unità nazionale e il suo simbolo (la bandiera); e poi le autonomie locali e la tutela delle minoranze linguistiche. Ospite: Enzo Balboni, costituzionalista, insegna diritto pubblico comparato all'università Cattolica di Milano. «L'articolo 5 – racconta il professor Balboni – è importante perchè fonda non soltanto il principio di autonomia, ma soprattutto il pluralismo istituzionale: è l'idea che non c'è una sola verità, non c'è un solo indirizzo politico-amministrativo che possa andar bene per tutto il paese. Secondo questo principio pluralistico i soggetti legittimati - come comuni e regioni – possono avere degli indirizzi politico-amministrativi diversi da quelli dello stato».
Enzo Balboni è ordinario di istituzioni di diritto pubblico all'Università Cattolica di Milano. E' un costituzionalista e appartiene a quel filone cattolico-democratico della dottrina giuridica italiana. Delle modifiche alla Costituzione proposte dal governo Renzi, e in discussione alla Camera, ha un giudizio critico anche se non vede il rischio di una “deriva autoritaria”. In quel testo, però, ravvisa l'impronta decisiva del progetto politico di Renzi di voler rafforzare i poteri del governo, anche sul Parlamento. «Certamente i poteri del governo nel processo legislativo aumentano – sostiene Baldoni - Tutta la vicenda della riforma costituzionale è sotto un segno “politico”: Renzi chiede il consenso sulle modifiche alla Costituzione nello stesso modo in cui chiede i voti su tutti gli altri provvedimenti del suo governo. Renzi si sente sicuro di vincere la partita e per questo ha annunciato, attraverso il ministro Boschi, che ci sarà comunque il referendum confermativo. Un fatto inedito, una sfida alla maggioranza». Il peso del governo negli equilibri istituzionali potrebbe aumentare ancora di più. Infatti, oltre alle modifiche costituzionali, vanno considerati anche gli effetti fortemente maggioritari che avrà la futura legge elettorale, se sarà approvata nella forma in discussione oggi alla Camera, il cosiddetto Italicum. Quel progetto di legge elettorale dà una maggioranza assoluta ampia alla lista che vince le elezioni e quindi al governo che viene sostenuto da quella maggioranza. Ma su questo punto Balboni non se la sente di parlare di rischio di “svolte autoritarie o – dice il professore – cose di questo tipo”.
Enzo Balboni è ordinario di istituzioni di diritto pubblico all'Università Cattolica di Milano. E' un costituzionalista e appartiene a quel filone cattolico-democratico della dottrina giuridica italiana. Delle modifiche alla Costituzione proposte dal governo Renzi, e in discussione alla Camera, ha un giudizio critico anche se non vede il rischio di una “deriva autoritaria”. In quel testo, però, ravvisa l'impronta decisiva del progetto politico di Renzi di voler rafforzare i poteri del governo, anche sul Parlamento. «Certamente i poteri del governo nel processo legislativo aumentano – sostiene Baldoni - Tutta la vicenda della riforma costituzionale è sotto un segno “politico”: Renzi chiede il consenso sulle modifiche alla Costituzione nello stesso modo in cui chiede i voti su tutti gli altri provvedimenti del suo governo. Renzi si sente sicuro di vincere la partita e per questo ha annunciato, attraverso il ministro Boschi, che ci sarà comunque il referendum confermativo. Un fatto inedito, una sfida alla maggioranza». Il peso del governo negli equilibri istituzionali potrebbe aumentare ancora di più. Infatti, oltre alle modifiche costituzionali, vanno considerati anche gli effetti fortemente maggioritari che avrà la futura legge elettorale, se sarà approvata nella forma in discussione oggi alla Camera, il cosiddetto Italicum. Quel progetto di legge elettorale dà una maggioranza assoluta ampia alla lista che vince le elezioni e quindi al governo che viene sostenuto da quella maggioranza. Ma su questo punto Balboni non se la sente di parlare di rischio di “svolte autoritarie o – dice il professore – cose di questo tipo”.
Enzo Balboni è ordinario di istituzioni di diritto pubblico all'Università Cattolica di Milano. E' un costituzionalista e appartiene a quel filone cattolico-democratico della dottrina giuridica italiana. Delle modifiche alla Costituzione proposte dal governo Renzi, e in discussione alla Camera, ha un giudizio critico anche se non vede il rischio di una “deriva autoritaria”. In quel testo, però, ravvisa l'impronta decisiva del progetto politico di Renzi di voler rafforzare i poteri del governo, anche sul Parlamento. «Certamente i poteri del governo nel processo legislativo aumentano – sostiene Baldoni - Tutta la vicenda della riforma costituzionale è sotto un segno “politico”: Renzi chiede il consenso sulle modifiche alla Costituzione nello stesso modo in cui chiede i voti su tutti gli altri provvedimenti del suo governo. Renzi si sente sicuro di vincere la partita e per questo ha annunciato, attraverso il ministro Boschi, che ci sarà comunque il referendum confermativo. Un fatto inedito, una sfida alla maggioranza». Il peso del governo negli equilibri istituzionali potrebbe aumentare ancora di più. Infatti, oltre alle modifiche costituzionali, vanno considerati anche gli effetti fortemente maggioritari che avrà la futura legge elettorale, se sarà approvata nella forma in discussione oggi alla Camera, il cosiddetto Italicum. Quel progetto di legge elettorale dà una maggioranza assoluta ampia alla lista che vince le elezioni e quindi al governo che viene sostenuto da quella maggioranza. Ma su questo punto Balboni non se la sente di parlare di rischio di “svolte autoritarie o – dice il professore – cose di questo tipo”.