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La tregua fragile tra Iran e Israele. Era illusorio, se non superficiale, pensare che il solo annuncio di Trump di un cessate il fuoco potesse mettere da parte anni di guerre, bombardamenti, sabotaggi, operazioni speciali, avvenuti tra Iran e Israele. Infatti, a poche ore dalle dichiarazioni del presidente americano, i due Paesi continuano ad accusarsi a vicenda di aver violato la tregua entrata in vigore ieri mattina. Iran e Israele sostengono di aver vinto la guerra, come confermano le migliaia di persone partecipanti alla manifestazione "per la vittoria" nella piazza Enghelab di Teheran, come dimostrano le parole del presidente israeliano Isaac Herzog secondo cui l'Iran è un nemico malvagio, ma la sua minaccia è stata eliminata. La guerra è finita davvero? La guerra non è finita perché con la tregua imposta con la forza dagli Stati Uniti non si sono rimosse le cause che hanno scatenato anni di contrapposizione militare tra Iran e Israele: risale almeno ai tempi della Rivoluzione del 1979, quando l'Iran assume una posizione sempre più critica nei confronti di Israele. Nel 1982, si scatena un conflitto per procura quando l'Iran sostiene con armi e finanziamenti i militanti sciiti e palestinesi libanesi durante la guerra del Libano. L'Iran guadagna potere e influenza con altri paesi e gruppi. Il conflitto si evolve con i tentativi israeliani di fermare il programma nucleare iraniano, con l'uccisione di numerosi scienziati e i bombardamenti contro postazioni iraniane in Siria durante la guerra civile. Con l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, Israele prende di mira le truppe iraniane e filo iraniane in Siria. Vengono uccisi il comandante iraniano Razi Mousavi, Sadegh Omidzadeh, insieme ad altri quattro funzionari. Il 1 aprile 2024, Israele bombarda il consolato iraniano a Damasco, l'Iran sequestra la nave MSC Aries, collegata a Israele, e lancia un attacco missilistico allo Stato di Israele il 13 aprile 2024. Le tensioni aumentano in seguito dell'assassinio di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, avvenuto il 31 luglio 2024 per mano di Israele. Si prosegue fino a questi giorni, quando il 13 giugno 2025 Israele sferra l'attacco contro l'Iran con l'operazione Rising Lion. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8203OMELIA SOLENNITA' SS. PIETRO E PAOLO (Mt 16,13-19) di Papa Benedetto XVI Siamo riuniti attorno all'altare per celebrare solennemente i santi Apostoli Pietro e Paolo, principali Patroni della Chiesa di Roma. [...]Davanti alla Basilica di San Pietro, come tutti sanno bene, sono collocate due imponenti statue degli Apostoli Pietro e Paolo, facilmente riconoscibili dalle loro prerogative: le chiavi nella mano di Pietro e la spada tra le mani di Paolo. Anche sul portale maggiore della Basilica di San Paolo fuori le mura sono raffigurate insieme scene della vita e del martirio di queste due colonne della Chiesa. La tradizione cristiana da sempre considera san Pietro e san Paolo inseparabili: in effetti, insieme, essi rappresentano tutto il Vangelo di Cristo. A Roma, poi, il loro legame come fratelli nella fede ha acquistato un significato particolare. Infatti, la comunità cristiana di questa Città li considerò come una specie di contraltare dei mitici Romolo e Remo, la coppia di fratelli a cui si faceva risalire la fondazione di Roma. Si potrebbe pensare anche a un altro parallelismo oppositivo, sempre sul tema della fratellanza: mentre, cioè, la prima coppia biblica di fratelli ci mostra l'effetto del peccato, per cui Caino uccide Abele, Pietro e Paolo, benché assai differenti umanamente l'uno dall'altro e malgrado nel loro rapporto non siano mancati conflitti, hanno realizzato un modo nuovo di essere fratelli, vissuto secondo il Vangelo, un modo autentico reso possibile proprio dalla grazia del Vangelo di Cristo operante in loro. Solo la sequela di Gesù conduce alla nuova fraternità: ecco il primo fondamentale messaggio che la solennità odierna consegna a ciascuno di noi. [...]TU SEI PIETRONel brano del Vangelo di san Matteo che abbiamo ascoltato poco fa, Pietro rende la propria confessione di fede a Gesù riconoscendolo come Messia e Figlio di Dio; lo fa anche a nome degli altri Apostoli. In risposta, il Signore gli rivela la missione che intende affidargli, quella cioè di essere la «pietra», la «roccia», il fondamento visibile su cui è costruito l'intero edificio spirituale della Chiesa. Ma in che modo Pietro è la roccia? Come egli deve attuare questa prerogativa, che naturalmente non ha ricevuto per se stesso? Il racconto dell'evangelista Matteo ci dice anzitutto che il riconoscimento dell'identità di Gesù pronunciato da Simone a nome dei Dodici non proviene «dalla carne e dal sangue», cioè dalle sue capacità umane, ma da una particolare rivelazione di Dio Padre. Invece subito dopo, quando Gesù preannuncia la sua passione, morte e risurrezione, Simon Pietro reagisce proprio a partire da «carne e sangue»: egli «si mise a rimproverare il Signore: ... questo non ti accadrà mai». E Gesù a sua volta replicò: «Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo...». Il discepolo che, per dono di Dio, può diventare solida roccia, si manifesta anche per quello che è, nella sua debolezza umana: una pietra sulla strada, una pietra in cui si può inciampare – in greco skandalon. Appare qui evidente la tensione che esiste tra il dono che proviene dal Signore e le capacità umane; e in questa scena tra Gesù e Simon Pietro vediamo in qualche modo anticipato il dramma della storia dello stesso papato, caratterizzata proprio dalla compresenza di questi due elementi: da una parte, grazie alla luce e alla forza che vengono dall'alto, il papato costituisce il fondamento della Chiesa pellegrina nel tempo; dall'altra, lungo i secoli emerge anche la debolezza degli uomini, che solo l'apertura all'azione di Dio può trasformare.LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNOE nel Vangelo di oggi emerge con forza la chiara promessa di Gesù: «le porte degli inferi», cioè le forze del male, non potranno avere il sopravvento, «non praevalebunt». Viene alla mente il racconto della vocazione del profeta Geremia, al quale il Signore, affidando la missione, disse: «Ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno - non praevalebunt -, perché io sono con te per salvarti» (Ger 1,18-19). In realtà, la promessa che Gesù fa a Pietro è ancora più grande di quelle fatte agli antichi profeti: questi, infatti, erano minacciati solo dai nemici umani, mentre Pietro dovrà essere difeso dalle «porte degli inferi», dal potere distruttivo del male. Geremia riceve una promessa che riguarda lui come persona e il suo ministero profetico; Pietro viene rassicurato riguardo al futuro della Chiesa, della nuova comunità fondata da Gesù Cristo e che si estende a tutti i tempi, al di là dell'esistenza personale di Pietro stesso.SIMBOLO DELLE CHIAVIPassiamo ora al simbolo delle chiavi, che abbiamo ascoltato nel Vangelo. Esso rimanda all'oracolo del profeta Isaia sul funzionario Eliakìm, del quale è detto: «Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire» (Is 22,22). La chiave rappresenta l'autorità sulla casa di Davide. E nel Vangelo c'è un'altra parola di Gesù rivolta agli scribi e ai farisei, ai quali il Signore rimprovera di chiudere il regno dei cieli davanti agli uomini (cfr Mt 23,13). Anche questo detto ci aiuta a comprendere la promessa fatta a Pietro: a lui, in quanto fedele amministratore del messaggio di Cristo, spetta di aprire la porta del Regno dei Cieli, e di giudicare se accogliere o respingere (cfr Ap 3,7). Le due immagini – quella delle chiavi e quella del legare e sciogliere – esprimono pertanto significati simili e si rafforzano a vicenda. L'espressione «legare e sciogliere» fa parte del linguaggio rabbinico e allude da un lato alle decisioni dottrinali, dall'altro al potere disciplinare, cioè alla facoltà di infliggere e di togliere la scomunica. Il parallelismo «sulla terra... nei cieli» garantisce che le decisioni di Pietro nell'esercizio di questa sua funzione ecclesiale hanno valore anche davanti a Dio.LEGARE E SCIOGLIERENel capitolo 18 del Vangelo secondo Matteo, dedicato alla vita della comunità ecclesiale, troviamo un altro detto di Gesù rivolto ai discepoli: «In verità vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo» (Mt 18,18). E san Giovanni, nel racconto dell'apparizione di Cristo risorto in mezzo agli Apostoli alla sera di Pasqua, riporta questa parola del Signore: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati» (Gv 20,22-23). Alla luce di questi parallelismi, appare chiaramente che l'autorità di sciogliere e di legare consiste nel potere di rimettere i peccati. E questa grazia, che toglie energia alle forze del caos e del male, è nel cuore del mistero e del ministero della Chiesa. La Chiesa non è una comunità di perfetti, ma di peccatori che si debbono riconoscere bisognosi dell'amore di Dio, bisognosi di essere purificati attraverso la Croce di Gesù Cristo. I detti di Gesù sull'autorità di Pietro e degli Apostoli lasciano trasparire proprio che il potere di Dio è l'amore, l'amore che irradia la sua luce dal Calvario. Così possiamo anche comprendere perché, nel racconto evangelico, alla confessione di fede di Pietro fa seguito immediatamente il primo annuncio della passione: in effetti, Gesù con la sua morte ha vinto le potenze degli inferi, nel suo sangue ha riversato sul mondo un fiume immenso di misericordia, che irriga con le sue acque risanatrici l'umanità intera.HO COMBATTUTO LA BUONA BATTAGLIACari fratelli, come ricordavo all'inizio, la tradizione iconografica raffigura san Paolo con la spada, e noi sappiamo che questa rappresenta lo strumento con cui egli fu ucciso. Leggendo, però, gli scritti dell'Apostolo delle genti, scopriamo che l'immagine della spada si riferisce a tutta la sua missione di evangelizzatore. Egli, ad esempio, sentendo avvicinarsi la morte, scrive a Timoteo: «Ho combattuto la buona battaglia» (2 Tm 4,7). Non certo la battaglia di un condottiero, ma quella di un annunciatore della Parola di Dio, fedele a Cristo e alla sua Chiesa, a cui ha dato tutto se stesso. E proprio per questo il Signore gli ha donato la corona di gloria e lo ha posto, insieme con Pietro, quale colonna nell'edificio spirituale della Chiesa. [...]
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi +Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.Parola del Signore.
Nella mattinata di mercoledì 18 giugno, in Degiornalist - Gli Spaccanotizie, i nostri Fabiana Paolini e Claudio Chiari hanno ospitato Andrea Cerrato, che nella vita svolge la professione di Destination Manager. Cos'è un Destination Manager? «Dare oggi una definizione di destination manager è abbastanza difficile, perché è un lavoro che ancora non esiste e quindi in questi mesi, anche grazie all'associazione Assidema che abbiamo costituito da poco tempo, cercheremo di andare a codificare una figura che sarà sempre più importante per la gestione dei nostri territori e del turismo». Infatti, Andrea ci ha parlato del turismo esperienziale e di come questo termine abbia perso il suo significato originale: «Esperienza vuol dire fare qualcosa che non sei abituato a fare che è in linea con la vita di un territorio. Allora, è vero che nel turismo dobbiamo vivere di format perché altrimenti sarebbe difficile vendere il turismo, però esperienziale ormai è diventato sinonimo di predefinito, precostituito e poco autentico».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8202FAMIGLIE NUMEROSE, TENSIONI PER IL RISCHIO DI UNA BRECCIA LGBT di Andrea Zambrano All'interno dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose c'è una situazione piuttosto turbolenta. Oggetto del contendere è una vicenda che sta animando le chat degli iscritti e che ha portato, al momento, alle dimissioni dal direttivo di uno dei componenti, Lucio Cotticelli. Questi si è dimesso perché non ha condiviso le vicende che hanno portato all'iscrizione nell'associazione come socio sostenitore di una donna con tre bambini piccoli, unita civilmente con un'altra donna.A dare fuoco alle polveri e a far deflagrare un malcontento che covava sotto la cenere da qualche giorno, è stato ieri un articolo di una iscritta, Carola Profeta, pubblicato sul blog del giornalista Aldo Maria Valli nel quale si denuncia quella che sembra essere un'apertura dell'associazione alle coppie omogenitoriali: «Apprendo che i nuovi vertici intendono modificare radicalmente l'identità dell'associazione, aprendo alle coppie omogenitoriali, definendo questo passaggio come "fisiologico"». Subito dopo la pubblicazione dell'articolo è partito un tam tam inarrestabile tra gli associati e sui social, che ha reso indispensabile in serata un chiarimento da parte di Alfredo Caltabiano, presidente dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose.Nel richiamarsi allo statuto e alla carta dei valori associativi, il presidente ha risposto a quelli che ha definito «giudizi e affermazioni che non corrispondono al vero e che danneggiano gravemente l'immagine e la credibilità dell'Associazione», e ha ribadito che «abbiamo sempre rigettato, e continueremo a farlo, richieste di iscrizione da parte di singoli, separati, coppie etero o omosessuali che non dichiarino di condividere la nostra visione antropologica e statutaria della famiglia fondata sull'unione tra uomo e donna».Poi ha aggiunto che «l'Associazione non entra nel merito della vita privata e delle storie personali di nessuno, né intende farlo: non è questo il nostro compito, né il nostro spirito. Come quando si entra in Chiesa, nessuno ti interroga sulla tua perfezione morale: ciò che ci unisce è il desiderio di sostenere nella società e con azioni politiche la famiglia composta da uomo e donna, e dai loro figli, crescere insieme, aiutarsi».COME STANNO LE COSEDunque, come stanno le cose? C'è stata o no un'apertura alle coppie omo dentro l'associazione che, pur essendo aconfessionale, è comunque ispirata ad una visione naturale e cristiana dell'uomo e della famiglia?La Bussola ha potuto ricostruire i fatti come si sono svolti con i protagonisti e ha appurato che dentro l'Associazione Nazionale Famiglie Numerose c'è una maggioranza di membri che sono con il presidente, mentre una minoranza vive queste "novità" come una questione identitaria e di arroccamento. Ma anche questa è una lettura parziale che non spiega tutto.Prima di tutto è bene chiarire che con la sua decisione, l'Associazione non ha aperto alle coppie omosessuali, cosa contraria allo statuto, ma ha consentito ad una donna con tre bambini avuti all'interno di una relazione lesbica (non è dato sapere con che modalità, ma è immaginabile), l'iscrizione come socio sostenitore. È questa una possibilità che lo statuto dell'Associazione all'articolo 3 dà «nella persona di uno dei coniugi, anche quelle famiglie con meno di sei componenti tra quelli indicati all'art. 1, che si riconoscano nei principi espressi nello Statuto e nella Carta dei Valori».La questione dello statuto e della carta dei valori è infatti dirimente. In essi si ribadisce che possono iscriversi solo i coniugi regolarmente uniti in matrimonio e che il matrimonio è composto da un uomo e una donna. Ciononostante, dato che è stata data la possibilità di iscriversi come socio sostenitore anche a famiglie con meno di 6 componenti o monogenitoriali o anche a persone non genitoriali, come ad esempio i sacerdoti, la richiesta della donna unita civilmente con un'altra donna, è stata in fine accolta.E non senza polemiche. Su di lei e sul suo caso, l'associazione specifica che non può rivelare informazioni per non violarne la privacy. Ma da quello che la Bussola è riuscita a scoprire, si tratta di una donna civilunita con una compagna e che è madre biologica di 3 bambini. Infatti, ad iscriversi è soltanto lei e non la compagna. Ma questa iscrizione le consentirà di avere comunque accesso ai benefici concessi agli associati, come ad esempio scontistiche particolari nei supermercati o altri benefici. Ed è per questo motivo che la donna ha chiesto l'ingresso nell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose.UN CAVALLO DI TROIAMa siamo sicuri che non si tratti di un cavallo di Troia per iniziare ad aprire alle famiglie arcobaleno nell'associazione?Il presidente dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose Caltabiano, alla Bussola è lapidario: «No, lo escludo categoricamente. Ci sono arrivate richieste di iscrizione di coppie omosessuali che chiedevano di iscriversi come coppia e lo abbiamo negato perché questo contrasta con la nostra carta dei valori. In questo caso si è iscritta una mamma da sola, ma la condicio sine qua non per noi invalicabile è la sottoscrizione della carta dei valori. Abbiamo chiesto alla donna per ben tre volte se fosse convinta di sottoscriverla e lei ci ha garantito che è così. A quel punto abbiamo ritenuto di dover procedere anche per non creare delle discriminazioni tra i bambini e soprattutto per ribadire che il nostro modo di difendere la famiglia non è quello delle crociate del tutti contro tutti, ma di promuovere in positivo i nostri valori e i bisogni delle famiglie».Dunque, con la sottoscrizione della carta dei valori, l'ingresso in associazione della donna ha avuto il semaforo verde. Questo anche perché, l'Associazione Nazionale Famiglie Numerose per essere considerata una Aps (associazione di promozione sociale) è vincolata dal Ministero del Lavoro anche da una iscrizione che si considera libera, nel senso che può iscriversi anche chi non ha i requisiti statutari (in questo caso i 4 figli), ma condivide la carta dei valori.Basterà? C'è chi nutre dei forti dubbi, anche perché a molti è sembrata una breccia della galassia Lgbt per mettere un piede con qualche suo attivista dentro la vita dell'associazione. Evenienza esclusa categoricamente da Caltabiano, che è pronto ad ribadire come la donna non sia una attivista Lgbt, ma evenienza che in linea teorica non è esclusa a priori, ora che le porte si sono aperte anche per questa categoria.UNA BRECCIA SI È APERTA«Ci sono tanti iscritti - ha proseguito Caltabiano - che sono separati e divorziati o addirittura delle coppie che non sono sposate, oppure ci sono famiglie ricostituite. La stessa che ha scritto la lettera inviata al blog non possiede i requisiti per entrare pienamente secondo l'articolo 1 (e ieri ha ricevuto i saluti dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose perché ha annunciato di non voler più rinnovare la tessera ndr)».Dunque, secondo Caltabiano non c'è alcun rischio che questa iscrizione possa costituire un cavallo di Troia negli equilibri associativi, «anche perché se dovessero esserci delle richieste che contrastano con lo statuto le respingeremo con forza».Nel frattempo, però è innegabile che una breccia si è aperta.La donna in questione è madre di tre bambini, ma sui social, con la sua compagna, non fa mistero del suo appartenere con orgoglio alle "famiglie Lgbt". Come faccia a condividere la carta dei valori risulta difficile e poco convincente, ma tant'è. Di sicuro, il suo ingresso ha provocato una forte turbolenza dentro un'associazione che meritoriamente, in questi anni ha cercato di trovare interlocuzioni con i governi - e con quest'ultimo in particolare - per la promozione dei bisogni e dei diritti delle cosiddette famiglie XL, in un periodo storico anti natalista dove tutto rema contro. Anche l'ideologia omosessualista portata avanti dalle "famiglie arcobaleno", che, almeno questa volta ha fatto una piccola breccia affacciandosi in un mondo finora del tutto precluso ad essa.Nota di BastaBugie: Vittorio Lodolo D'Oria nell'articolo seguente dal titolo "Famiglie Numerose Cattoliche, le ragioni di una testimonianza" parla degli sviluppi nell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose dopo l'iscrizione di una lesbica.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 giugno 2025:A proposito alla presunta apertura dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose alle coppie omogenitoriali, riportata da Duc in altum e ripresa dalla Nuova Bussola Quotidiana, ritengo di poter apportare il mio contributo in qualità di presidente dell'associazione Famiglie Numerose Cattoliche. Quest'ultima nacque a seguito di un forte contrasto in seno al direttivo Associazione Nazionale Famiglie Numerose sulla questione dei famigerati DICO (2007), sostenuti da Rosi Bindi, che costrinse il vicepresidente di allora (Gianni Archetti) e il sottoscritto (portavoce nonché membro del direttivo) a lasciare l'Associazione Nazionale Famiglie Numerose stessa perché in netta opposizione sulla questione dei DICO.Lo stesso presidente Associazione Nazionale Famiglie Numerose di allora, dichiarò alla stampa (Il Giorno 11.05.07) di non essere contrario ai DICO e passò la linea del «non siamo contrari ai DICO, ma siamo a favore della famiglia». La rottura in seno alla Associazione Nazionale Famiglie Numerose fu traumatica e i due dissidenti sopracitati chiesero un colloquio col cardinale Caffarra per sottoporgli il progetto di dare vita a una nuova associazio
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo, e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Si arricchisce di un nuovo sviluppo il caso di Villa Pamphili a Roma. Infatti, si apprende che l'uomo di nazionalità statunitense fermato in Grecia per l'omicidio della bambina di sei mesi trovata senza vita nel parco della Capitale, si chiama Charles Francis Kaufmann e non Rexal Ford.
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».Commento di Don Carlo (Ocio), sacerdote della Diocesi di CuneoPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
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- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».Parola del Signore.
Il nostro Claudio Chiari ha chiacchierato con Davide Arduini, Presidente di UNA – Aziende della Comunicazione Unite, AD di Next Different, Vicepresidente di Confindustria Professioni e Management e membro della giunta esecutiva del CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali. Di recente Davide ha aggiunto una voce al suo esemplare curriculum: autore del libro Prendi la borsa e vai. Il mio viaggio nel mondo della comunicazione (Fausto Lupetti Editore, 2025). Attraverso aneddoti, riflessioni e anche contributi da parte di importanti nomi del mondo imprenditoriale e culturale, Davide riesce a sfatare i falsi miti del mondo contemporaneo. L'obiettivo del nuovo libro di Arduini è uno solo, come suggerisce il titolo: riempire la propria borsa di esperienze, relazioni e nuove opportunità. Infatti, Davide ci ha rivelato che «questo libro è stato intanto un esercizio psicologico» svolto per sé stesso, ma è anche «rivolto a tutte le persone che sono interessate al mondo della comunicazione, ma in genere a tutti i curiosi nei confronti della vita». Si tratta di un testo che affronta temi cruciali come l'impatto del digitale, il ruolo dell'intelligenza artificiale e le nuove dinamiche del lavoro: «Una buona comunicazione migliora la società e il mondo in cui viviamo. E avere relazioni, relazioni con l'essere umano in un momento in cui sembra che l'intelligenza artificiale faccia da padrone è molto importante».
Oggi vi voglio parlare di un animale dal nome enigmatico: azazèl. Lo avetemai sentito? Non stiamo parlando del personaggio inventato da Chuck Austen e Sean Philipsper la Marvel Comics. Anche se hanno affermato di essersi basati sulla Bibbiaper creare questo personaggio, padre di Nightcrawler e amante di Mystica, nonsomiglia assolutamente all'animale descritto nelle Sacre Scritture. Piuttosto, sembra che, nello scegliere un disegno demoniaco, abbiano trattospunto da un'antologia di racconti di stampo umoristico dello scrittore IsaacAsimov intitolata per l'appunto Azazel. Infatti, in questa antologiatroviamo racconti come Due centimetri di demone (The Two-CentimeterDemon), I danni dell'alcol (titolo originale (The Evil Drink Does).Anche lo scrittore egiziano Youssef Ziedan ha detto la sua con il romanzo Azazel,che fa riferimento a eventi presumibilmente veri del V secolo d.C. Ma che cosasignifica davvero “Azazèl”, e perché fa parte della rubrica sugli animali?La parola ebraica “Azazel” si traduce “capro che scompare”, e ricorre quattrovolte nella Bibbia, sempre in ferimento alle norme relative al Giorno dell'Espiazione,note anche come yohm hakkippurìm (lett. “giorno delle coperture”).L'etimologia di “Azazèl” è controversa. Se ci atteniamo all'ortografia deltesto masoretico ebraico, ʽazàzel indicherebbe una combinazione di due paroleche significano “capro” e “scomparire”. Da qui il significato di “capro chescompare”. Secondo un'altra derivazione, basata sulla credenza che ci sia statauna trasposizione di due consonanti, significherebbe “forza di Dio”. La Vulgatalatina rende la parola ebraica caper emissarius, cioè “ilcapro emissario” o “il capro espiatorio”. In greco è usata la parola apopompaíosche significa “colui che porta via (scongiura) il male”.Due capri (capretti) venivano presi dal popolo ebraico nell'annuale Giornodell'Espiazione. Tirando a sorte, un capro veniva sacrificato, l'altro inveceveniva mandato via. Quest'azione simboleggiava da una parte il perdono deipeccati (con il sacrificio cruento), dall'altro l'azione di perdonare edimenticare (il mandar via l'animale dal territorio). Per tirare le somme, dunque, “Azazèl” è il nome di due capri (capretti) chevenivano usati nell'adorazione, durante l'annuale sacrificio che serviva aricevere il perdono.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi +Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.Parola del Signore.
L'Arcade di Ale torna con il consueto RECAPPONE estivo dedicato alle principali conferenze del Summer Game Fest. Infatti in questo Ep trovate:Buon ascolto!
In inglese ha un nome simile alla parola italiana usata per trasferire lebollette a un'altra persona: vulture. In ebraico si può dire rachàmo racàmah. Ma se è nero, il suo nome diventa ‘ozniyàh. Stiamo parlandodell'avvoltoio e dell'avvoltoio nero.L'avvoltoio è un grosso uccello necrofago che rende un servizio moltoprezioso nelle terre dal clima caldo, visto che si nutre di cadaveri e di carnein putrefazione, impedendo la diffusione di molte malattie.Il nome arabo del capovaccaio (Rakhma Miṣriyya) è simile all'ebraicorachàm, e designa l'avvoltoio egiziano (lat. Neophron percnopterus),spesso chiamato “gallo del faraone”. Questo uccello è bianco, fatta eccezioneper le ali nere e il becco e le zampe gialli. È uno degli avvoltoi più piccoli,visto che è lungo circa 65 cm. Con il suo muso nudo e rugoso, i grandi occhi, il becco adunco e gliartigli ricurvi, ha un aspetto piuttosto ripugnante. A causa della suapropensione a nutrirsi di rifiuti disdegnati persino da altri avvoltoi, èconsiderato il più immondo spazzino del Medio Oriente e, allo stesso tempo, ilpiù utile per il servizio che svolge. Il grifone (Gyps fulvus) è un uccello bruno-giallastro, lungo circa1,2 m e con un'apertura alare di circa 2,7 m. Era il simbolo della dea egizia Nekhbete appariva sugli stendardi usati in battaglia dagli egizi, dagli assiri e daipersiani.Il gipeto, o avvoltoio barbuto (Gypaëtus barbatus), è un grande rapace,alto circa 1,2 m. Con le sue lunghe ali appuntite che si aprono per quasi 3 m,il gipeto vola con insolita grazia e volteggia senza sforzo mentre cerca cibonel terreno sottostante. A differenza di altri avvoltoi, il gipeto ha piumesulla testa e una barba che ricorda quella di una capra. Non è strano che siachiamato anche avvoltoio degli agnelli.Il gipeto predilige le ossa con midollo, che porta a grandi altezze e chepoi lascia cadere sulle rocce in modo che si spacchino, permettendo all'uccellodi raggiungere il midollo all'interno.Di questo animale esistono pochi esemplari. Negli ultimi 50 anni, in tuttal'area del Mediterraneo, si è visto un solo gipeto nato in questa regione dellaTerra. Alcuni gipeti sono stati comunque portati sulle Alpi dall'America, ehanno nidificato. L'unico natio del Mediterraneo ha costruito più nidi. Uno sulParco di Porto Conte e uno sul Gennargentu, così si può dire che ha una casa almare e una in montagna. Spesso si ritrova con i grifoni lungo la stradapanoramica Alghero-Bosa, e si può ammirare in loro compagnia a ridosso del mareanche dalla Scala Piccada, la strada interna che scende dalla comunità montanadi Villanova Monteleone. Potrebbe aver nidificato anche in Corsica. Infatti, pochianni fa ha generato dei cuccioli (pertanto questo esemplare di gipeto è una femmina),accoppiandosi probabilmente con un grifone corso.Si dice che, se si appoggiasse sul tettuccio di una berlina, il gipetopotrebbe abbracciare con le sue ali l'intera automobile, tanto mastodontica èla sua apertura alare. Il gipeto è il terzo uccello più grande al mondo nonchéil più grande del Mediterraneo. Oltre ai gipeti, in America risiedono i due uccelli più grandi: il condordelle Ande (Vultur gryphus), la cui apertura alare arriva a 3,3 metri, eil condor della California (Gymnogyps californianus), la cui aperturaalare è una via di mezzo fra quella del condor delle Ande e quella del Gipeto.All'inizio abbiamo citato l'avvoltoio nero (ebr. ‘ozniyàh; lat. Aegypiusmonachus), il più grande rapace in Israele. Il colore in verità è piùvicino al marrone che al nero, mentre la testa è nuda e il collo è blu; la codaè a forma di cuneo. La sua apertura alare è simile a quella del gipeto (2,5-3,1metri).Si noti, però, che anche nelle Americhe vive un uccello dal nome simile: l'avvoltoionero americano (Coragyps atratus), la cui apertura alare è inferiore:1,4-1,7 metri.Code: K434CNO5XI6Z4BUW, GY4NVXG0UQ8KBOPA, UFWQH3C4C5VKYMWG
Meditazione Ora Santa di giovedì 5 giugno 2025Dalla lettera di san Giacomo apostolo (3) Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra. Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare! Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna. Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana, ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. È dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei! Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce. Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, carnale, diabolica; poiché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.
Hai mai provato una strana e inspiegabile sensazione di disagio? E se il motivo di quel disagio fosse dovuto allo spazio in cui ti trovi?Gli spazi in cui ci veniamo a trovare, istante dopo istante, non sono mai neutri e possono influenzare, in positivo o in negativo, le sensazioni che proviamo, le emozioni che viviamo e le idee che ci facciamo di quei luoghi e di Chi li abita.Perciò: ti sei mai fermato a pensare a cosa il Paziente vive (pensa e percepisce) quando entra nel tuo Studio e si muove nei vari ambienti?Questa settimana ho deciso di fare una cosa diversa e particolare, che sono certo non ti lascerà indifferente
Quando nostra figlia o nostro figlio non ci ascoltano tendiamo a pensare che loro abbiano un problema da risolvere. Il più delle volte, però, il problema è un altro: noi gneitori tendiamo a fidarci sempre meno delle nostre decisioni. Cosa vuol dire?La scopriamo nella puntata 205 di Crescere Con Tuo Figlio.P.S.Con questa puntata va in pausa la normale pubblicazione del podcast, che riprenderà a settembre. Ma non vuol dire che non ci sentiremo più! Infatti dalla prossima volta pubblicherò una nuova rubrica:Crescere Con Tuo Figlio "Classic": le puntate che hanno fatto la storia di questo podcast.È un modo intelligente di recuperare consigli e idee che potresti esserti perso perché mi segui da poco, o che potrebbe essere utile riascoltare a qualche anno di distanza perché nel frattempo tuo figlio è cresciuto e sono cambiate le sfide che incontri ogni giorno.Iscrivi al podcast con la tua app, oppure seguimi su Telegram o sulla newsletter per non perderti gli aggiornamenti.---Scopri come lavorare con me sul mio sito: giovanniarico.itScopri il Percorso "Dalle Urla Agli Abbracci": prenota qui la chiamata conoscitivaPer supportare il mio lavoro e diffondere questo podcast lascia una recensione su Apple Podcasts o le stelline su Spotify, grazie!Non amo i social, ma amo creare relazioni. Ecco come puoi entrare in contatto con me:Canale Telegram: @crescerecontuofiglioConfrontati con me e altri genitori come te nel Villaggio,la nostra "community rispettosa" su TelegramEmail: giovanni@giovanniarico.it---Country Cue 1 di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Artista: http://audionautix.com/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8173MEGLIO TRANS CHE MORTI? IL RICATTO MORALE CHE DISTRUGGE I FIGLI di Fabio Piemonte In Sardegna i giovani che presumono di essere nati nel corpo sbagliato e che hanno impugnato in tribunale la pretesa di voler intraprendere un percorso di transizione di genere negli ultimi dieci anni sono più che quadruplicati. Un vero e proprio boom, che in realtà nasconde una drammatica e inquietante causa, a monte, ovvero il contagio sociale.Infatti nel 2014 erano soltanto 5, mentre nel 2024 sono stati ben 21. E ancora, ripercorrendo le richieste degli ultimi anni, 9 nel 2020, 15 nel 2021, 17 nel 2022 e 15 nel 2023. «È la vita dei nostri figli», affermano molti genitori tra le lacrime denunciando nel contempo con determinazione la replica degli specialisti: «Ci siamo sentiti dire che nostra figlia deve essere assecondata senza esitazione, perché il rischio di suicidio è elevato. Ci hanno detto: meglio una figlia transgender che una morta», con il consueto refrain dell'ideologia di genere.«Ai nostri figli viene consigliato solo l'approccio affermativo», lamentano le madri di diversi giovani da nord a sud dell'isola. «Noi non sapevamo neanche cosa fosse la disforia di genere», dichiara a La Nuova Sardegna una madre del cagliaritano confessando anche le sue difficoltà nel supportare la figlia irretita sui social rispetto al suo disturbo identitario: «Mia figlia ha trascorso, in solitudine, chiusa nella sua stanza, ore e ore al computer, accedendo a profili in cui si narra quanto sia facile e normale cambiare sesso. Abbiamo cominciato a documentarci perché volevamo capire, volevamo aiutarla. Eravamo disperati. Sono caduta in depressione e mi sono rivolta al Centro di salute mentale».AUMENTANO LE PRESUNTE DISFORIE DI GENERE«E se fosse un capriccio? È sempre stata una bimba serena, non ha mai manifestato comportamenti che facessero pensare a una situazione simile. Siamo convinti sia stata condizionata dai social», afferma un'altra mamma. «Mia figlia ce l'ha detto dopo essersi tagliata i capelli e aver cominciato a coprirsi completamente con felpe enormi. Si isolava, non voleva più andare al mare», le fa eco un'altra madre. D'altra parte si è verificata un'esplosione dei casi durante la pandemia, come osserva un altro genitore: «I nostri figli sono stati bombardati da post, video di influencer e tiktoker che hanno già intrapreso una strada da cui non si torna più indietro». Il coming out dei loro figli è stato spesso affidato a queste parole: «Ho la disforia di genere, sono transgender e voglio fare la transizione». C'è poi anche chi ha già cominciato la terapia ormonale, stando a quanto sottolineano altri genitori: «Dopo le sedute di accompagnamento psicologico alla transizione, i nostri figli ottengono il certificato di disforia di genere e, a seconda dell'età, accedono alla terapia con i bloccanti della pubertà o a quella ormonale cross-sex (a vita). Sul web abbiamo scoperto che quello degli ormoni è un business in crescita che ora vale 15 miliardi di dollari».Sgomento e indignazione manifestano ancora i genitori che hanno denunciato come alcuni medici ideologizzati rilascino la diagnosi di disforia di genere dopo appena due sedute coi loro figli: «Cautela e riflessione sembrano essere state sostituite da un'urgenza inquietante. L'unica diagnosi possibile, alla loro sofferenza, sembra essere solo quella della disforia». Per madri e padri diventa poi ancora più difficile intervenire quando i figli sono maggiorenni: «Sono liberi di prendere decisioni indipendentemente dalle implicazioni future, che possono essere permanenti sia a livello fisico che psicologico. I medici, vincolati dal dovere della riservatezza, non coinvolgono né informano le famiglie, né le chiamano per fornire informazioni anamnestiche». Di qui in molti si sono rivolti all'associazione GenerAzioneD, per poter condividere con altri genitori esperienze e pratiche educative e «ci siamo resi conto che le nostre storie erano simili a quelle di tante altre famiglie».IL PESO DEL CONTAGIO SOCIALEInsomma i numeri dell'isola raccontano un aumento esponenziale di casi che è sintomo di un vero e proprio contagio sociale. Storie drammatiche e tristi, che in realtà - purtroppo - avevamo già sentito lo scorso ottobre, quando in Italia si è tenuto il tour della detransitioner americana Luka Hein, invitata nelle principali città italiane da Pro Vita & Famiglia onlus, e che aveva lanciato l'allarme proprio dal contagio sociale che arriva da social, ambienti scolastici e medici ideologizzati.Campanelli d'allarme che ci arrivano anche dal fatto che moltissimi Paesi un tempo pionieri in questa transizione di genere ora stanno cambiano rotta, proprio nel tentativo di salvaguardare il benessere psicofisico dei minori dalle macerie di un'ideologia diffusa dalle lobby Lgbtqi+ che continua a raccontare ai giovani la menzogna di poter essere ciò che si vuole rinnegando la propria identità biologica.E in effetti, dopo gli scandali dell'Ospedale Careggi di Firenze e della clinica Tavistock di Londra - quest'ultimo che ha portato alla Cass Review commissionata dal Servizio sanitario nazionale inglese (Nhs) - diversi sistemi sanitari si stanno muovendo verso la scelta di sospendere la somministrazione di farmaci bloccanti della pubertà e vietare le terapie ormonali per i minori con presunta disforia di genere. Di qui, oltre i Paesi citati, in particolare Olanda, Scozia, Germania, Nuova Zelanda e Usa, stanno facendo marcia indietro rispetto alla prescrizione facile di terapie ormonali e bloccanti della pubertà, date le pesanti ricadute, spesso irreversibili, sulla pelle dei minori ormai ampiamente documentate in letteratura scientifica.«Questi interventi comportano il rischio di danni significativi, tra cui infertilità e sterilità, disfunzione sessuale, alterazioni nella densità ossea, impatti cognitivi negativi, malattie cardiovascolari, disturbi metabolici, disturbi psichiatrici, complicazioni chirurgiche e rimpianti». Nell'introduzione al corposo report "Trattamento della disforia di genere pediatrica: revisione delle prove e delle migliori pratiche" appena pubblicato dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti sono denunciati proprio tutti gli ingenti effetti collaterali dell'approccio affermativo derivanti dalla somministrazione di bloccanti della pubertà, ormoni del sesso opposto e interventi chirurgici per la transizione di genere. Nello stesso tempo il medesimo Dipartimento constata «una profonda incertezza sui presunti benefici di questi interventi». A fare eco al Dipartimento statunitense, anche il dottor Jay Bhattacharya, direttore del National Institutes of Health, che ha di recente affermato che è dovere di istituzioni e medici quello di «proteggere i bambini, non esporli a interventi medici non comprovati e irreversibili. Dobbiamo seguire gli standard della scienza, non i programmi degli attivisti», ha concluso.
Lafumata colorata durante il conclave serve a comunicare pubblicamente l'esitodelle votazioni per l'elezione del papa, in modo semplice e immediato, anche achi si trova lontano. La tradizione risale al 1800 circa ed è diventata parteintegrante del rito.
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 55 - 26 Maggio 2025Di cosa parliamo* I rilasci in USA hanno rotto* Il FURTO* La disintermediazione di tutto* Il grande reset di Internet* Il futuro delle aziende* Il futuro delle persone* Il Google I/O e il nuovo mondo in cui vivremo* SalutiPremessa: la scorsa edizione della FastLetter, Il Collasso di Internet, era solo una anticipazione di quello che avremmo visto durante il Google I/O.Chi mi segue da molto non è sorpreso di nulla. Cito la Liquidità di Google, il crollo del traffico per le informazioni, il calo dell'awareness che avverrà, il mondo API First o MCP First, gli acquisti diretti dove ad un certo punto non ci sarà più nessuno in mezzo tra l'utente e l'azienda se non Google o altri, la realtà aumentata. La salute, l'ambiente.All'evento di Google abbiamo visto veramente tutto ciò che in questi anni abbiamo trattato sia qui che nei vari nostri eventi con i nostri speaker.Parlando invece solo di Gemini lo abbiamo visto crescere sia in potenza che in espansione dell'ecosistema Google. Ricordo che all'inizio mi si diceva che ero una sorta di pazzo a pensare che Google avrebbe ripreso OpenAI. Bah, non so dove avete vissuto negli ultimi 20 anni.O cosa guardate.Certo, OpenAI non starà lì a guardare, ma come oramai è chiaro a tutti, sta succedendo ciò che vi ho mostrato nel framework della Search Journey Umana che è arrivato il momento di aggiornare e tenerci un corso su YouTube. Ovvero che più entriamo nei nuovi mondi, più la leadership diventa frammentata. Anthropic ha appena rilasciato Claude 4 che spacca.Ma l'ecosistema di Google fa paura a tutti, perché quello che può fare Google con tutto ciò che noi usiamo, non può farlo nessuno. Quello che stiamo vivendo in questo periodo è un cambiamento profondo di come abbiamo conosciuto Internet fino ad ora. È un grande reset. Prima però, mancano pochi giorni al WMF. So che incontrerò molti di voi e devo dirvi che non vedo l'ora di scambiare 4 chiacchiere. Io sarò sempre in giro!Controllate che ci sono vari tipi di biglietti, ovviamente per chi viene anche per la formazione il Full Ticket è quello giusto: https://www.wemakefuture.it/È arrivato il momendo di addentrarci in queste novità, però dobbiamo farlo con la consapevolezza che hanno molto di positivo e io sono entusiasta dell'AI e dell'innovazione, ma ci sono una serie di punti negativi che vorrei trattare prima. Perché è importante vedere tutta la torta.I RILASCI IN USA HANNO ROTTONon lo leggerete da nessuna parte. C'è un sentiment molto negativo che sta crescendo da parte di tutto il Digital nei confronti di Google al di fuori dagli Stati Uniti.Lasciamo da parte la politica, è un sentiment dovuto al continuo rilascio di applicazioni solo per quel mercato.Lo conosco molto bene perché su YouTube è più evidente e impattante. Ho montato un casino 2 anni durante un loro meeting perché con queste cose favoreggiano i Creator USA ma dicono di essere una community globale.Oggi su YouTube molte cose vengono lanciate in USA e poi anche in Korea o Brasile o India. Cosa che Google sta tentando di fare, ma non ci riesce.Durante la live c'erano ad un certo punto 75.000 spettatori in contemporanea con 22.000 mi piace. A me le dinamiche umane fanno troppo impazzire, sono lì a guardare come ci comportiamo per comprendere chi siamo.È un numero molto elevato. Giustificato comunque, in linea con i grandi annunci positivi.Ad un certo punto nel giro di 5 minuti i mi piace sono scesi a 13.000. Un botto, una roba mai vista. Sapete cosa era successo?Sunder Pichai ha detto che AI Mode sarà rilasciato per tutti solo in USA.Booooooomm!Gli USA hanno rotto. Ero in chat con Gianluca Fiorelli (lo avete letto vero il suo articolo su AI Mode?) che mi ha detto: che occhio! Potrebbe sembrare un dettaglio e sono sicuro che tanti pensano che sia ovvio, ma vi posso assicurare che un calo del genere non ha niente di ovvio.È un sentiment molto forte. Segno che c'è oramai una community globale che si sente esclusa. Si parla molto di inclusione, superficialmente per mettersi delle piccole bandierine sul petto la facciamo. Ma praticamente, nella sostanza, siamo lontani anni luce.Queste aziende sono degli scrigni bellissimi all'esterno, ma vuoti dentro. Il problema è quando lo sono anche molte delle persone che ci lavorano.IL FURTOSta avvenendo il più grande furto di conoscenza all'Umanità. Mi ricordo che due anni fa, all'AI Festival e poi al WMF, Sergio Barile (Professore Economia e Gestione delle Imprese presso Università di Roma “La Sapienza”) fece un intervento dal titolo: “La redistribuzione della ricchezza nell'era dell'intelligenza artificiale. Quale futuro?”.Questo nuovo mondo sta sfruttando la conoscenza del mondo di prima senza alcuna preoccupazione, distruggendo modelli di business molto importanti.Non parliamo di uno o due settori, parliamo di centinaia.Con l'attivazione di AI Overviews e ancora di più con AI Mode (della quale presto avremo i dati nella Search Console di Google per tracciare il traffico) Google si erge a editore. Già lo faceva prima, ma ora la scala è troppo grande.L'uso di un “motore di ricerca” in quel modo lo trasforma in un produttore di contenuti. Di contenuti ovviamente ai quali riconosce un link. Vorrei però farvi riflettere. Mettere un link ad una fonte, nell'Internet di ieri aveva un valore. E inoltre, era solo un pezzo di contenuto, con link alla fonte. Oggi si usa tutto quel contenuto e quello di altri.Non è più solo un pezzo di contenuto e un link alla fonte. Che vale sempre meno. C'è da rivedere il sistema perché si sta spostando anche la parte economica, Google usa i contenuti di tutta l'Umanità per fare molto di più di quello che faceva ieri.A breve avremo la pubblicità dentro AI Overviews e AI Mode.Che paradosso: rubando contenuti e utenti, ci guadagneranno di più. Da chi? Dalle aziende che hanno prodotto i contenuti e non hanno più visibilità; quindi la compreranno.LA DISINTERMEDIAZIONE DI TUTTOCredo che sia il punto focale.Non parliamo solo dell'editoria. Non parliamo solo dell'e-commerce. Non parliamo solo delle agenzie pubblicitarie. Vogliono disintermediare tutto.La mission di Google è stata sempre organizzare le informazioni del mondo.Ora si è aggiunta un piccola postilla, che vi dico io, perché lì non c'è.Diventare l'unico soggetto in campo tra le persone e le informazioni. Ridurre il più possibile la visibilità di chi sta in mezzo. Tagliare più pezzi possibile della catena.Perché per l'utente è tutto più facile.Ecco, voglio farvi focalizzare una cosa.Se è bene per l'utente, non è detto che sia un bene per la persona.Non è uno questione linguistica. L'utente è colui o colei che usufruisce di un bene o servizio. La persona beh…non c'è bisogno vero?Ma di sicuro, ciò che è un bene per l'utente mi fa davvero troppo strano che coincida così spesso con un bene per Google e sempre un male per altre aziende.Stiamo entrando nell'era agentica. È tutto un agente. Che sia in ricerca o in assistenza, Google diventerà per noi tutto.IL GRANDE RESET DI INTERNETNon siamo più in grado di fermarci per protestare. Siamo troppi in questo mondo, siamo frammentati. Non possiamo permettercelo.Raga, davvero.Quando Google decise di fare il rollback della funzionalità di Chrome per guadagnarci di più e far pagare alle aziende questo costo ingiusto, perché non ci siamo organizzati per spegnere Google ADS per una settimana?Sta avvenendo un grande reset. Il Collasso di Internet è l'inizio di un nuovo mondo.Le aziende che sono leader hanno visto l'opportunità economica di spremere tutte le altre che sono sotto, prenderne il valore e concretizzarlo tutto per loro.Si sta creando un nuovo mondo Economico per Internet.Per certi versi Internet tornerà alle origini. Faremo un balzo indietro nel tempo per alcune cose.La questione per noi è una: bisogna che ci togliamo rapidamente dai nostri modelli di pensiero quella Internet per iniziare a ragionare il prima possibile della nuova Internet.Niente piagnistei. È un mondo molto crudo che se ne frega.Dobbiamo cambiare rapidamente.La produzione di un contenuto non può più essere come prima. Non si può affrontare il futuro facendo quello che facevamo in passato. È già cambiato tutto. Se continuiamo a fare come abbiamo sempre fatto, almeno dovremmo avere l'onestà intellettuale di dire che avremo numeri diversi e inferiori a prima.IL FUTURO DELLE AZIENDECosa cambia? Cosa dobbiamo fare?Ci sono un paio di cose importanti. Certo bisogna essere presenti, non ci piove. Bisogna sicuramente avere visibilità e fare SEO.Ma le cose che ha scritto John Mueller nel post Top ways to ensure your content performs well in Google's AI experiences, sono così da più 10 anni:* Focus on unique, valuable content for people* Provide a great page experience* Ensure we can access your content...e via dicendo.E sono quelle che vede un uomo che lavora per Google la cui visione è limitata. Limitata alle SERP ovviamente. È un grande John, ma giustamente risponde al contesto.Infatti la cosa più importante da fare è studiare il modo più forte che abbiamo per offrire un grande servizio, fidelizzare la persona. Sì, la persona, non solo l'utente.Fare in modo che quando quei pochi utenti arriveranno ai vostri contenuti tramite un sistema di AI, gli viene la voglia n
Artigiano in Fiera - Anteprima d'Estate è in programma tutti i giorni dal 29 maggio al 2 giugno dalle 10 alle 22.30 a Rho Fiera. Ne abbiamo parlato con Antonio Intiglietta, Presidente di Ge.Fi. Spa, società che organizza a Fiera Milano la mostra mercato internazionale L'Artigiano in Fiera nel periodo invernale. «L'idea che a metà anno ci si potesse rincontrare con i nostri artigiani sembrava un'esigenza. Poi è un periodo dell'anno in cui la vita diventa più calma. Volevamo creare un luogo che introducesse questo desiderio di guardare le cose con più serenità», spiega Intiglietta. Infatti, come racconta l'organizzatore dell'evento «Anteprima d'Estate è stato pensato come uno spazio dove la gente possa passeggiare, visitare la fiera con artigiani nuovi e già conosciuti e degustare prodotti di tutto il mondo».
Strumenti StonatiSulla riva di un ruscello, dove nuotava una gran quantità di pesciolini di tutti i colori, abitava una famigliola: mamma, babbo e sette figlioli — quattro maschietti e tre femminucce.La loro casa era un po' distante dal paese di Strumentopoli, ma vicini al ruscello e accanto al Grande Bosco ci si stava proprio bene.La mamma coltivava con cura le verdure nell'orto. Il babbo, invece, era un artigiano del legno e creava strumenti musicali con i tronchi migliori, scelti tra gli alberi più solidi e profumati del bosco.I ragazzi andavano a scuola in paese. In inverno ci arrivavano con gli sci, mentre in primavera e autunno viaggiavano su un carretto trainato da due cerbiatti — uno bianco e uno nero, come le note del pianoforte. Prima della partenza, il babbo li contava uno per uno per assicurarsi che nessuno mancasse. Poi, come ogni giorno, si raccomandava“Comportatevi bene, non marinate la scuola e ricordatevi la favola di Pinocchio e del suo naso!”A quelle parole si salutavano tutti con un sorriso.Il babbo tornava poi al suo lavoro. I suoi strumenti erano costruiti con cura e ottimo materiale, ma c'era un problema: erano stonati. Da buon liutaio, però, non si scoraggiava e la sua passione per la musica era così grande che insegnare ai figli a suonare era stato un divertimento. Aveva perfino scelto per loro nomi speciali: Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele.La mamma non fece obiezione. D'altronde, chiamarli con i nomi delle verdure sarebbe stato simpatico, ma forse i loro amici del paese li avrebbero presi in giro.I bambini erano bravi a scuola, e quando tornavano a casa, si davano da fare nell'orto, aiutando la mamma. Un giorno, però, scambiarono delle piantine di ortica per lattuga: che pizzicore! E allora via tutti di corsa, un tuffo nel ruscello per rinfrescarsi e calmare il bruciore. I pesciolini si sbellicavano dalle risate:“Ma siete proprio sciocchi! Ah ah ah!”La mamma li aiutò a uscire dall'acqua e, rivolta ai pesci, disse:“Stasera, al tramonto, ci sarà un concerto nel cortile di casa. Si esibiranno i miei figli con i loro strumenti. Siete tutti invitati!”I pesci risposero con entusiasmo:“Bene, grazie per l'invito! Arriveremo fin lì, tanto pioverà e sguazzare si potrà. Splich, sploch, splach!”Quella sera fu una vera festa. Al concerto di musica un po' strana e strampalata, tutti si divertirono da matti: i musicisti, gli animali arrivati dal bosco, e pure i pesci — che la mamma provvedeva a spruzzare con l'acqua.Dopo quella serata allegra, la vita riprese tranquilla, tra scuola, orto e anche il bosco. Infatti, nel tempo libero, a volte ci andavano ad aiutare il babbo a scegliere e tagliare il legno per costruire i suoi strumenti. Il Grande Bosco era ormai un luogo familiare per loro. Così, un giorno, mentre ci giocavano arrampicandosi sugli alberi, i ragazzini videro un gruppo di gnomi che complottavano irrequieti. Si nascosero dietro a dei cespugli, ad osservare e ascoltare i loro discorsi.La riunione, convocata in gran fretta, era per prendere una decisione su un pericolo imminente. C'era una pericolosa tempesta in arrivo. Si parlava di un vento d'uragano che non si era mai visto né sentito da cent'anni — o forse più — e che stava per raggiungere il bosco.“Bisogna fermarlo, con ogni mezzo,” dicevano gli gnomi.Così, decisero di chiedere aiuto a un vecchio alleato: il Grande Guerriero Della Montagna, armato di spada e poteri magici. Colui che in passato aveva già sconfitto draghi e perfino extraterrestri che volevano conquistare la Terra.I sette bambini, allarmati dalla notizia e decisi ad aiutare nella battaglia, corsero velocemente verso casa, anche per avvisare gli abitanti del villaggio del pericolo incombente. Intanto il vento si avvicinava. Si sentiva da lontano: era selvaggio e ululante. Al suo passaggio, gli alberi si piegavano fino a sfiorare il suolo. Alcuni ondeggiavano, altri si spezzavano o venivano sradicati.Gli abitanti di Strumentopoli, che cominciavano a sentire il vento per le strade del paese e videro il Grande Guerriero scendere dalla montagna, si allarmarono, ma non si fecero prendere dal panico. Ognuno prese il loro strumento e tutti si misero a correre verso la casa sul ruscello per aiutare la famiglia che ci viveva e insieme a loro provare a salvare il Grande Bosco.Allo stesso tempo anche i pesciolini colorati arrivarono, uniti e determinati, e così fecero anche gli altri animali del bosco e del ruscello:“Tutti insieme possiamo formare una barriera e bloccare il vento!” Dissero all'unisono.A quel punto, anche i ragazzini della famiglia, rientrati affannati dalla corsa, si fecero avanti e dissero:“Anche noi abbiamo gli strumenti musicali del babbo; sono strani, un po' stonati… ma se li suoniamo tutti insieme, forse riusciremo a fermare la bufera.” E così dicendo entrarono in casa e tornarono in un battibaleno.Gli gnomi, conoscendo bene i limiti di quegli strumenti, con un incantesimo misero in atto una magia musicale molto potente.Quando i ragazzini iniziarono a suonare, accadde qualcosa di speciale. La musica, per la prima volta, fu melodiosa, armonica e coinvolgente. Ad uno ad uno anche tutti gli abitanti di Strumentopoli si aggregarono ed ognuno con il proprio strumento contribuì come se tutti fossero parte di una grande orchestra. Il vento d'uragano, che era impegnato in un combattimento furioso con il Grande Guerriero Della Montagna, la sentì da lontano e immediatamente cominciò a calmarsi. Il suo ululare iniziò a moderare di potenza e quando arrivò vicino al bosco era una fresca tramontana che, infine, si trasformò in una dolce brezza di valle. Il vento ora era divenuto parte di quella meravigliosa orchestra — la battaglia era stata vinta per merito di tutti. Ognuno aveva offerto la propria musica e aveva contribuito al successo. L'unione fa la forza. Dissero tutti insieme, soddisfatti.Il babbo liutaio continuò a costruire strumenti con i legni più pregiati offerti dal bosco. Erano talmente belli e suonavano così bene che si diceva fossero i più melodiosi mai ascoltati.I figli — Chitarra, Violino, Oboe, Liuto, Arpa, Bongo e Ukulele — entrarono a far parte della banda del paese. Ad ogni festa, suonavano con successo, tra applausi e sorrisi. Anche gli gnomi e il Grande Guerriero ascoltavano la loro musica… dal bosco e dalla montagna. I pesciolini colorati nuotavano e danzavano felici nel ruscello e quando qualcuno passava di lì, lo salutavano con allegri schizzi: “Splish! Splosh! Splash!”La famiglia continuò a vivere vicino al grande bosco e nelle sere d'estate, quando finalmente tutto diventava silenzioso, si sdraiavano lungo la riva del ruscello e guardavano le stelle in cielo. I loro cuori raccontavano… e la notte scriveva il lieto fine delle favole.-- Scritta da Lucia & Marco Ciappelli Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/
Ah, l'eccitazione del debutto. Per chi debutta, certo, ma anche per chi assiste: la soddisfazione di aver scoperto per primi l'esordiente destinato a diventare popolare, direbbe qualcuno, non ha prezzo. Bisogna però mettersi d'accordo su cosa significhi, davvero, esordire. Infatti, molti di quelli che sono stati classificati come esordienti degli ultimi mesi, sono in realtà scrittori con storie personali e artistiche molto diverse, lontani dal punto di vista geografico, sociale, anagrafico. E sono molto diversi anche i loro libri, che hanno attirato l'attenzione della critica e delle giurie di importanti premi letterari. È un'esordiente solo in senso letterario la cinquantenne Saba Anglana, che ha speso una vita sui palcoscenici come cantante e attrice, e oggi arriva alla letteratura con un memoir ironico e drammatico insieme, intitolato La signora Meraviglia (Sellerio). Tra le pagine racconta la storia della sua famiglia e dei suoi membri, persi e ritrovati tra Roma e Mogadiscio. Il libro è tra i 12 candidati al Premio Strega 2025.Già vincitore del premio letterario dedicato agli esordi in lingua italiana, il Premio Calvino, è invece Simone Torino, quarantenne valdostano. Ma a dirla tutta, anche a lui l'etichetta di esordiente va stretta: ha già scritto e pubblicato poesia e prosa nell'ambito della scena letteraria indipendente e underground, aggettivi che sono per forza imprecisi, ma rendono chiaro il motivo per cui questo suo romanzo, Macaco, pubblicato da Einaudi, è considerato comunque un debutto. Racconta la vita dei braccianti di montagna, con una lingua affilatissima e spesso esilarante. L'unico debuttante che un po' corrisponde allo stereotipo è forse Elvio Carrieri, ventenne pugliese, poeta e musicista rock, che ha scritto il suo esordio in forma di romanzo Poveri a noi (Ventanas) mentre studiava per l'esame di maturità. Anche lui è nella dozzina dei candidati allo Strega, con una storia di amicizia, amore e inadeguatezza, raccontata con un'ironia devastante.Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Nadeesha Uyangoda presenta Pathematha (Nottetempo) di Maggie Nelson.undefinedundefinedundefinedundefined
Riccardo Dal Ferro / Rick Dufer"Dio era morto"Riscoprire il divino senza cadere nelle nuove superstizioni.Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itSalone Internazionale del Libro di TorinoSabato 17 maggio 2021, ore 16:30Allo stand Feltrinelli, firmacopie con Rick DuferQuasi un secolo e mezzo è trascorso da quando Nietzsche, in Così parlò Zarathustra, proclamò la scandalosa morte di Dio, evento tanto più terribile in quanto perpetrato dal suo figlio prediletto, l'uomo. Eppure oggi un nuovo seppur radicato concetto di Dio riemerge nei discorsi dei potenti, nei riti della moderna quotidianità. Se Dio è mai morto, ora sembra davvero “risorto”, ma in una sua rappresentazione distorta, che assume la forma di dipendenze o fanatismi settari. In ogni angolo del globo prosperano santoni, guru e sette, che rispondono a una rinnovata domanda di trascendenza e spiritualità. Filosofi e scienziati, nel tempo, hanno continuato a interrogarsi sulla natura di Dio, degradandone progressivamente il concetto da entità misteriosa cui aderire per fede a mero “dispensatore di miracoli”, che ben si sposa con i “miracoli” tecnologici e ben poco divini che caratterizzano l'oggi. Se Dio era morto, oggi più che mai è necessario riflettere sul suo antico significato per liberarci dalle distorsioni delle religioni e dei moderni tecnocrati.Rick Dufer esplora il concetto contemporaneo di Dio, ormai dilagante nelle risposte superficiali e nelle partigianerie. Così facendo, delinea un Dio per i nostri tempi: sfatando il mito della crescita, evoca un Dio della rinascita. Dalla prospettiva di un “diversamente ateo”, Dufer sostiene che l'uomo debba riscoprire l'idea di Dio tornando alle radici più profonde del proprio pensiero.Qualcuno diceva che Dio è morto, ma forse è giunto a conclusioni affrettate. Infatti, non c'è mai stato tanto Dio come in quest'epoca.Dal filosofo di Daily Cogito un libro che, tracciando una breve storia del divino, si interroga sul nostro imperituro bisogno di Dio, tra settarismi, nuove superstizioni, religioni che zombificano e oracoli algoritmici.Riccardo Dal Ferro (Rick Dufer)Rick DuFer, alias Riccardo Dal Ferro, è un filosofo, autore e performer teatrale che da anni porta avanti il suo progetto di divulgazione filosofica Daily Cogito, con quasi due …IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il Messaggio di Oggi: “INFATTI SE OGGI TU TACI” • Ester 4: 14 • Ester 4: 13 • Ester 4 :11 • Ester 4: 16 • Matteo 18: 19-20 • Luca 12: 32 • Giosuè 1: 9 • 2 Timoteo 4: 2 (3-5) • Giosuè 1: 6 • Giosuè 1: 8-9 • Ebrei 9 :27 • Luca 12: 20 • Giobbe 1 :21 • Ebrei 12: 1 • Giobbe 1: 22 • 1 Re 17: 12 • 1 Re 17 :14 • 2 Re 7: 3 • 1 Corinzi 10: 11 • Matteo 28: 19-20--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Ti porto nel futuro…Un futuro non troppo lontano…!Voglio mostrarti cosa troverai nel tuo Studio Dentistico tra soli 3 anni, come renderlo il tuo Superpotere e come evitare di farti travolgere.Partiamo da un dato di fatto: il mondo è cambiato un sacco, in pochissimo tempoProbabilmente mi hai già sentito dire, che nei prossimi 3 (max 5) anni il mondo sarà completamente diverso da quello che conosciamo oggi.Sì, abbiamo già vissuto un sacco di cambiamenti……Ma il cambiamento più assurdo, quello che ribalta più di tutto le nostre vite, non è ancora finito. Anzi, è appena cominciato.All'insegna di cosa è questa trasformazione radicale?Dell'Intelligenza Artificiale.Aspetta prima di trarre conclusioni affrettate!Perché ci sono 3 falsi miti che dobbiamo scardinare……Infatti, se pensi che l'AI sia solo qualcosa che viaggia in parallelo con la tua Vita, che sia un semplice accessorio che puoi utilizzare per fare delle cose e che essendo software è solo uno strumento a tua disposizione……Ti dico che non è così. Anzi: hai perso di vista quello che conta davvero.Vuoi scoprire:cosa ci attende?in quali modi la tua Attività verrà profondamente stravolta?come e perché il tuo Team “non sarà più lo stesso”?Immergiti in questo episodio e seguimi in tutti i passaggi perché ti porto in una sorta di "visualizzazione" in cui scoprirai come sarà composto il Tuo Team e cosa sarà in grado fra pochissimi anni……E per consentirti di essere pronto a guidare con Successo quello scenario (che oggi fai fatica anche solo ad immaginare!) ti condivido una novità! ;-)Per iscriverti alla lista prioritaria di SUPERHUMAN e fruire il contenuto della puntata leggendo l'articolo di Blog dedicato, clicca qui -> https://bit.ly/il-futuro-che-ti-aspettaBuon ascolto o Buona lettura,AndreaGrazie per ascoltare il Podcast e restare in contatto con me!Scopri cosa può fare per Te il Sistema Operativo Profit Monday: https://bit.ly/SistemaOperativoProfitMonday Visita il blog per leggere gli articoli di tutte le Puntate del Podcast https://bit.ly/andreagrassi-blog Trovami sui social: FACEBOOK https://bit.ly/Andrea-Grassi-FB INSTAGRAM https://bit.ly/Andrea-Grassi-IG Segui le puntate anche su Youtube, iscriviti al canale: https://bit.ly/Andrea-Grassi-YT Scopri tutta La Verità sul Successo del tuo Studio Dentistico e sul perché fare il Dentista che ragiona solo da Professionista, potrebbe portarti alla rovina (indipendentemente da quanto lavori)......Acquista il libro "Fuori dai Denti": https://bit.ly/fuori-dai-denti
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8159CHIUDONO I NEGOZI DI GIOCATTOLI, MA GUAI A TOCCARE GLI SMARTPHONE di Fabio Piemonte Denatalità e iperdigitalizzazione non hanno solo drammatiche e dirette conseguenze come meno figli o più disagi per bambini e adolescenti, ma anche effetti collaterali egualmente tristi e problematici. Come la chiusura di negozi di giocattoli, con tutto ciò che questo comporta tanto in termini economici quanto sociali e, consentiteci di dirlo, di vera e propria tristezza nel vedere un modo così alla deriva.I casi non sono pochi, ma a fare più clamore è quando vittime sono veri e propri negozi storici, quasi delle "istituzioni", come "Casa Mia". Per chi è romano, in particolare della zona centro-sud, è un colpo pensare che l'iconico negozio di giocattoli con le vetrine sull'Appia Nuova nel quartiere San Giovanni abbia chiuso i battenti dopo quasi 80 anni di attività. «Con profondo rammarico annunciamo la chiusura definitiva del negozio, una realtà che ha rappresentato un punto di riferimento per la vendita di giocattoli e un luogo magico in cui immergersi per generazioni di bambini e famiglie», scrive sul cartello in vetrina la proprietaria Grazia Battista. La notizia giunge tra l'altro a pochi giorni dalla chiusura di "Ciuff Ciuff" in via Etruria, altro celebre negozio del settore - sempre nella zona San Giovanni - in particolare per quanti siano alla ricerca dei giochi di un tempo per figli e nipoti.MENO FIGLI E TROPPO INTERNETTra i diversi motivi di tale decisione "Casa Mia" addita anche «l'evidente diminuzione della natalità, che si va ad aggiungere alla difficoltà delle giovani coppie di trovare alloggi in città storiche come Roma, dove sempre più appartamenti vengono sottratti agli affitti tradizionali a favore di quelli brevi per i turisti». A Roma, ma non solo purtroppo, mancano all'appello nuove famiglie e giovani coppie, e dunque conseguentemente figli. Meno bimbi vuol dire sostanzialmente anche meno giocattoli. Quei pochi che vengono acquistati sono poi comprati principalmente online, per cui tanti negozi faticano a sopravvivere, dati i costi di gestione evidentemente più alti. Infatti la proprietaria di "Casa Mia" richiama nel cartello esposto anche le «molteplici ragioni che riflettono il profondo cambiamento socio-economico a cui stiamo assistendo. Innanzitutto lo sviluppo del commercio online, caratterizzato da una competizione sfrenata e priva di regole, la cui diffusione è esplosa con la pandemia penalizzando i negozi di prossimità. Il servizio assistito che i negozi tradizionali garantiscono e i loro costi di gestione non permettono di competere con l'estensione a livello mondiale del mercato virtuale e dei prezzi sempre più bassi delle piattaforme digitali a portata di click». Infine la stessa titolare evidenzia anche il rischio dell'iperdigitalizzazione, dal momento che «la tecnologia ha trasformato le abitudini dei più piccoli: già in tenera età i bambini vengono attratti da dispositivi digitali che li allontanano anticipatamente dal gioco manuale e tradizionale. Applicazioni, giochi e social network sono sempre a disposizione sui telefonini dei familiari e hanno cambiato il modo di divertirsi e interagire anche per i bambini più piccoli».RECUPERARE UN'AUTENTICA DIMENSIONE LUDICAD'altra parte fino a non molti anni fa i bambini ancora scorrazzavano nelle piazze, riempivano i parchi e desideravano incontrarsi nelle case per giocare insieme con le costruzioni o con la casa delle bambole, oggi invece hanno maggiormente gli occhi incollati agli smartphone anche quando siedono su una panchina l'uno accanto all'altro e preferiscono incontrarsi sulle piattaforme social in Rete piuttosto che dal vivo coi loro coetanei. E in effetti, come conclude con profonda amarezza la titolare di "Casa Mia" nel messaggio affisso in vetrina, «abbiamo sempre creduto che la ricerca e il progresso siano fondamentali per costruire un futuro migliore, ma oggi ci troviamo davanti alla necessità di riflettere anche sui suoi effetti collaterali».Si rende pertanto necessaria una riflessione seria e più ampia anche a livello istituzionale sui danni ingenti di una simile iperdigitalizzazione affinché ai bambini siano restituite modalità di gioco autentico. Come tra l'altro più volte denunciato, tra gli altri, anche dallo psicologo newyorkese Haidt e in Italia in particolare dal pedagogista Daniele Novara e dallo psicoterapeuta Alberto Pellai, tra i promotori di una petizione per chiedere lo stop agli smartphone sotto i 14 anni e il divieto di uso dei social sotto i 16 anni. Così come la Campagna "Piccole Vittime Invisibili" di Pro Vita & Famiglia onlus, che da anni va nella stessa direzione di combattere l'eccesso di digitale ma anche di abusi e pericoli - sessuali e non - per i minori derivanti dal Web. Quel gioco - sia esso libero o strutturato, all'aperto o nelle case coi giocattoli, con i coetanei o con genitori e nonni -, attraverso cui il bambino implementa la propria creatività e costruisce il mondo intorno a sé, fondamentale nel percorso di crescita anche per lo sviluppo di relazioni autentiche con i pari.
E' proprio il caso di parlare della maledizione del Bayesian, una sorta di “vascello fantasma”. Infatti, un sub impegnato nei lavori per il recupero del veliero ultramoderno, è morto durante un'immersione.
Infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le buone opere, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.Efesini 2:10
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8155LA BELLEZZA DELL'AMORE CASTO E' POSSIBILE di Fabio Piemonte «Mi diceva che se lo amavo veramente dovevo dimostrarglielo. E così ho fatto. Ma dopo un po' non voleva più passare il tempo con me; voleva solo stare con il mio corpo», scrive Crystalina Evert. C'è una battaglia tra amore e sensualità dentro il cuore di ognuno. «Dietro tutte le vanterie per le conquiste sessuali di qualche serata in discoteca, ogni ragazzo nutre un desiderio più profondo, quello di amare una ragazza», aggiunge Jason. E quanto scrivono in Aspettare si può (Fede e Cultura 2023, pp. 159) Jason e Crystalina Evert, attualmente marito e moglie, in un appassionante racconto a quattro mani che riprende in maniera dialogica le loro risposte sul tema del sottotitolo: "Purezza e sessualità alla prova del mondo di oggi". I due coniugi americani girano il mondo per tenere incontri sull'importanza di coltivare amore e castità, condividendo le proprie esperienze e anche i propri errori giovanili senza moralismi, come testimonia il video doppiato in italiano Amore senza rimorso reperibile su Film Garantiti (clicca qui) e il sito del progetto (https://www.chastity.com/category/italiano) che portano avanti insieme "Chastity" con una sezione di materiali disponibili anche in italiano.CASTITÀ NELL'UOMO È IMPARARE A GUARDARE UNA DONNA COME LA VEDE DIO«La nostra chiamata all'amore è dunque più grande della tentazione verso la sensualità. Riscoprire tale chiamata, che vale in egual modo per uomini e donne, comporta certo lo sforzo di andare al di là della volontà di "usare l'altro" per il proprio piacere. D'altra parte «quando un ragazzo immagina la sua futura sposa, per esempio, non pensa di ottenere qualcosa da lei. Pensa di donarle la sua vita», afferma Jason.E, allo stesso modo, «ogni donna vuole ardentemente l'amore, ma molte di noi hanno sofferto e rinunciato a quello vero. Cominciamo col dirci che l'amore non esiste oppure che non lo meritiamo. Invece esiste e noi ne siamo degne», ribadisce con forza Crystalina.«Tutto quello che le ragazze vogliono è un gentiluomo, un uomo che sappia come onorare una donna nel modo appropriato». Di qui Jason offre diversi consigli anche per vivere bene la fase del corteggiamento, dal prendere l'iniziativa per il primo appuntamento al prepararlo con cura, dal lasciare che al ristorante ordini prima lei, sino al pagamento del conto. Insomma «se hai la sensazione di esserti messo a servizio, stai facendo la cosa giusta», puntualizza.Relativamente al tema della sessualità, Jason invita a «trattare le ragazze nel modo in cui vorresti che un ragazzo tratti la tua futura sposa». Egli constata in realtà una certa schizofrenia da parte dei giovani rispetto allo standard che si pongono per le loro sorelle, futura moglie o figlie e quello che invece riservano alla fidanzata in termini di rispetto della persona, e dunque anche della sua corporeità.Infatti «la qualità dell'amore di un uomo verso una donna si misura dal suo grado di responsabilità nei suoi confronti», osserva con fermezza Jason. D'altra parte, come ha rilevato una ricerca dell'Heritage Foundation, «quanto prima una ragazza ha una relazione sessuale, tanto più potrà soffrire dei seguenti problemi: avere una gravidanza al di fuori del matrimonio; diventare una ragazza madre; contrarre malattie sessualmente trasmissibili; avere diversi partner sessuali; andare incontro a spaccature nelle relazioni; abortire; ridursi in povertà; esser soggetta a depressione; divorziare».Di qui «quando una donna vuole essere impura, l'uomo che la ama deve avere sufficiente controllo sul proprio corpo, e abbastanza premura per l'anima di entrambi, da riuscire a dirle di no», in quanto «un vero uomo non approfitterebbe mai di una donna che non conosce il proprio valore». Certo Jason riconosce l'eroismo che richiede tale impresa, quella di custodire la castità propria e altrui; «ma, attraverso la battaglia per la purezza, un ragazzo giunge ad apprezzare una donna come un dono che deve essere ricevuto, non un obiettivo da conquistare».IL DESIDERIO SESSUALE È UN DONO DI DIOA questo punto Jason approfondisce il tema focalizzando l'attenzione sulla sessualità nel progetto divino.Ricorda dunque che «il desiderio sessuale è un dono di Dio. L'attrazione sessuale è l'invito. La lussuria è quando accettiamo quell'invito nella maniera sbagliata, fuori dalla nostra chiamata all'amore». Tale dinamica è opportunamente illuminata dalle parole di sant'Agostino: «La lussuria assecondata diventa un'abitudine e l'abitudine cui non si resiste diventa necessità». Di qui Jason suggerisce innanzitutto ai giovani di imparare a vigilare sui propri pensieri, dal momento che «se riesci a controllare i tuoi pensieri sulle donne, controllerai le tue parole, i tuoi occhi e le tue azioni. Dio si preoccupa della purezza dei tuoi pensieri, perché essi rivelano lo stato del tuo cuore».Si tratta, in special modo per il credente, di imparare a «pensare a una donna senza desiderarla sessualmente, chiedendo a Dio la grazia di riuscire a vederla nel modo in cui Lui la vede». Se «Dio ha assegnato come un dovere a ogni uomo la dignità di ogni donna», come osservava acutamente san Giovanni Paolo II, bisogna impegnarsi a custodire il proprio sguardo evitando quella pornografia che degrada la dignità della persona rendendo l'uomo «un ingordo mai sazio».Oggi sono tanti i single allettati dalla fantasia di avere donne perfette sempre a propria disposizione al punto da rifuggire «la possibilità di un rifiuto da parte di una donna o del peso dell'impegno. Si ripiegano su se stessi e non sperimentano mai la gioia dell'amore sacrificale, per paura delle sue richieste».In tal senso la masturbazione, spesso legata al consumo di pornografia, «non è nemmeno l'ombra dell'amore»; è soltanto uno sterile ripiegamento su se stessi che tradisce il fine oggettivo dell'atto sessuale, che è l'unione tra l'uomo e la donna e la procreazione di una nuova vita, e per di più «rafforza l'idea che l'uomo necessiti di gratificazione sessuale in qualunque momento lo desideri e danneggia la capacità di amare, perché si resta legati a fantasie». Inoltre la masturbazione «indebolisce l'idea che un uomo ha di se stesso e lo rende schiavo della sua debolezza», l'esatto opposto delle qualità di coraggio, sicurezza e forza che una donna ricerca in un uomo.IL SESSO SICURO È UN MITO«Il sesso sicuro è un mito», sostiene ancora Jason riguardo all'uso del preservativo che, secondo recenti studi americani, proteggerebbe soltanto in minima parte dal rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, tra cui in particolare herpes, Hpv (papilloma virus), clamidia e gonorrea a livello dell'apparato genitale femminile. Riflettendo ancora sul significato del profilattico - «segno esteriore di un egoismo: stai proteggendo te stesso» - e del "sesso protetto", egli evidenzia con franchezza che «se devi proteggerti nel momento in cui dovresti far dono di te stesso, c'è qualcosa che non va. Perché questa paura? Se non sei pronto a essere padre, allora non sei pronto per il sesso». Al contrario l'«autocontrollo ti rende libero di amare». D'altra parte «il marito sa che dare via la tua libertà per amore ti salva da te stesso. Ti libera, perché ti rende libero di amare».Certamente il cammino per custodire la purezza è impegnativo, per cui richiede l'aiuto della grazia divina.Di qui Jason invita i giovani a porsi obiettivi realistici; a fuggire la pigrizia e le tentazioni evitando le occasioni di peccato; a vigilare sugli occhi e le parole; a digiunare, poiché «la gola è l'avanguardia dell'impurità» (Escrivà); a pregare, invocando in special modo l'angelo custode, la Vergine Maria, San Giuseppe e i santi; a perseverare con pazienza senza cedere allo scoraggiamento; a confessarsi e comunicarsi frequentemente per ricevere da Dio la forza di vincere la concupiscenza della carne.Jason affronta infine il tema dell'omosessualità, sottolineando come «anche se le persone hanno attrazioni di questo tipo», possano cioè provare pulsioni omoerotiche, «i loro corpi restano eterosessuali, cioè fisicamente orientati verso l'altro sesso». Di qui ricorda che «i desideri sessuali non costituiscono la sua identità»; pertanto anche chi sente tali pulsioni può imparare ad amare accogliendo la sfida di uno stile di vita casto, «scegliendo di glorificare Dio con il proprio corpo».Insomma, come ogni virtù, la castità richiede a ciascuno impegno e spirito di sacrificio ma, per dirla con san Giovanni Paolo II, è «la via infallibile alla gioia».CASTITÀ NELLA DONNA È CUSTODIRE IL CORPO PER CUSTODIRE IL CUORE«Sono una ragazza occasionale o una ragazza per sempre?». Si apre con questa domanda provocatoria la riflessione di Crystalina Evert, che poi aggiunge: «Non avere paura che qualche ragazzo possa piantarti se non gli concedi il tuo corpo. Lascia che lui abbia paura di perdere te, a meno che non capisca come rispettarti. Nel mio giro di amici la verginità era vista come una imbarazzante mancanza di esperienza. Ti faceva sentire una puritana oppure una che non riusciva ad avere un appuntamento. Era praticamente una maledizione». Ella racconta così la sua esperienza, dall'ossessione di avere un corpo perfetto all'accettazione di sé; dal vestirsi secondo la moda per sedurre al «vestirsi con semplicità, scoprendo la sicurezza che viene dal rispetto per se stessi». D'altra parte «è più emozionante essere amata da un uomo o essere fissata con sguardo ebete da molti?». Su questo punto osserva ancora acutamente che «ciò che li vince è ciò che li tratterrà. Se sono stati persuasi da un corpo, s
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"».Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».Parola del Signore.
Trump ci ripensa: tra Putin e Zelensky c'è troppo odio, pace impossibile. Dalla pace in 24 ore alla pace forse impossibile è un attimo. Donald Trump è passato in pochi mesi dalla certezza di redimere in poco tempo le cause del conflitto tra Russia e Ucraina all'ammissione che Putin e Zelensky si odiano a tal punto di rendere un cessate il fuoco duraturo inprobabile. La faceva facile il presidente americano quando in piena campagna elettorale aveva convinto il mondo di essere in grado di fermare la guerra, omettendo, per mero calcolo politico, che le condizioni di una trattativa tra le due parti erano troppo radicate da far apparire, anche l'utilizzo della miglior tecnica diplomatica, una mera chimera irrealizzabile. Infatti le posizioni restano distanti. “Putin è cinico, dice di volere la tregua e continua ad attaccare", afferma Zelensky. “La riconciliazione è inevitabile, è solo questione di tempo. Le armi nucleari in Ucraina? Potrebbe non essere necessario usarle”, risponde Putin. Le manovre americane. Per comprendere lo stato confusionale in cui versa l'amministrazione americana basta osservare le ultime manovre di Washington. Kiev riceverà da Trump un sistema di difesa aerea Patriot, precedentemente diretto in Israele: sarà inviato in Ucraina dopo essere stato ricondizionato. Non solo. Gli alleati occidentali stanno discutendo la logistica di un eventuale trasferimento di un altro sistema Patriot da parte di Germania o Grecia. Il Dipartimento della Difesa ha dichiarato in una nota di "continuare a fornire equipaggiamento all'Ucraina da pacchetti precedentemente autorizzati", riferendosi ad armamenti prelevati dalle scorte esistenti e a nuovi acquisti. Nella sostanza, da una parte ci si prepara allo scenario peggiore, dall'altra si mettono le aventi: la pace tanto agognata, con ogni probabilità non ci sarà. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Marco Ferrari"Il partigiano che divenne imperatore"Laterza Editoriwww.laterza.itUn fantasma si aggira per l'Europa e per l'Africa. È il fantasma di un uomo che guida le Brigate internazionali in Spagna e poi attraversa i deserti del Sudan. Un fantasma che diventa imperatore d'Etiopia per conto di Hailé Selassié e guida i partigiani abissini contro i fascisti italiani. Questofantasma ha un nome, Ilio Barontini, e questa è la sua storia.Questo libro racconta una storia vera e dimenticata. Una storia in cui si respira l'odore acre del Novecento e che potrebbe uscire dalle pagine di Graham Greene. Siamo nel 1938, Ilio Barontini, comunista livornese, ha combattuto nella guerra di Spagna tanto da diventare l'eroe della battaglia di Guadalajara.A Parigi viene scelto dai servizi segreti francesi e britannici per una missione rischiosissima: organizzare le forze partigiane abissine che devono resistere alla conquista fascista. Infatti, Mussolini aveva conquistato con l'uso dell'iprite i villaggi e le città più importanti, la ferrovia Addis Abeba-Gibuti e le principali vie di comunicazione, ma una parte considerevole del territorio era ancora in mano agli arbegnuoc, i patrioti etiopi. Barontini – assieme ad Anton Ukmar, ex ferroviere sloveno di Gorizia conosciuto in Spagna, e a Bruno Rolla, comunista spezzino –formò un esercito di oltre 250 mila uomini composto da piccole formazioni mobili e venne nominato dal Negus viceimperatore di Abissinia. Dotato dello scettro imperiale, il comunista di Livorno tenne a bada i vari ras, portò a termine missioni importanti e pubblicò un giornale bilingue, “La voce degli Abissini”, tanto da diventare una leggenda.La missione terminò nel giugno 1940, quando i tre antifascisti italiani intrapresero la via del ritorno tra malattie e assalti di predoni. Si ritrovarono miracolosamente vivi a Khartum dove scattarono l'unica fotografia che li ritrae insieme.Marco Ferrari, giornalista e scrittore spezzino, ha esordito nella narrativa nel 1988 con il romanzo Tirreno (Editori Riuniti), a cui hanno fatto seguito: I sogni di Tristan,Grand Hotel Oceano eTi ricordi Glauber per Sellerio; La vera storia del mitico undici per Ponte alle Grazie; Cuore Atlantico e Morire a Clipperton per Mursia; Le nuvole di Timor per Cavallo di Ferro; Sirenate per Il Melangolo; Un tango per il duceper Voland; Rosalia Montmasson. L'angelo dei Mille per Mondadori.Con Arrigo Petacco ha firmato Ho sparato a Garibaldi e Caporetto per Mondadori e con Marino Magliani Sporca faccenda, mezzala Morettini per Atlantide. Per Laterza è autore di: Mare verticale. Dalle Cinque Terre a Bocca di Magra; L'incredibile storia di António Salazar, il dittatore che morì due volte; Ahi, Sudamerica! Oriundi, tango e fútbol; Alla rivoluzione sulla Due Cavalli. con Ritorno a Lisbona 50 anni dopo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Predicazione espositiva del Pastore Daniel Ransom di Tito capitoli 2 e 3. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 30 Marzo 2025.Titolo del messaggio: "Due modi in cui la bontà di Dio dovrebbe motivare le tue buone opere"Tito 2 V1 - 3 V112:1 Ma tu esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina: 2 i vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, sani nella fede, nell'amore, nella pazienza; 3 anche le donne anziane abbiano un comportamento conforme a santità, non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre del bene, 4 per incoraggiare le giovani ad amare i mariti, ad amare i figli, 5 a essere sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse ai loro mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata. 6 Esorta ugualmente i giovani a essere saggi, 7 presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento integrità, dignità, 8 linguaggio sano, irreprensibile, perché l'avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire contro di noi. 9 Esorta i servi a essere sottomessi ai loro padroni, a compiacerli in ogni cosa, a non contraddirli, 10 a non derubarli, ma a mostrare sempre lealtà perfetta, per onorare in ogni cosa la dottrina di Dio, nostro Salvatore.11 Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, 12 e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, 13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. 14 Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. 15 Parla di queste cose, esorta e riprendi con piena autorità. Nessuno ti disprezzi. 3:1 Ricorda loro che siano sottomessi ai magistrati e alle autorità, che siano ubbidienti, pronti a fare ogni opera buona, 2 che non dicano male di nessuno, che non siano litigiosi, che siano miti, mostrando grande gentilezza verso tutti gli uomini. 3 Perché anche noi un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella cattiveria e nell'invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. 4 Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, 5 egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, 6 che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, 7 affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna. 8 Certa è quest'affermazione, e voglio che tu insista con forza su queste cose, perché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di dedicarsi a opere buone. Queste cose sono buone e utili agli uomini. 9 Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese e alle dispute intorno alla legge, evitale, perché sono inutili e vane. 10 Ammonisci l'uomo settario una volta e anche due; poi evitalo; 11 sapendo che un tal uomo è traviato e pecca, condannandosi da sé.
Arte Canaletto - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello A2 #arte #gemälde #storia #italy #vhs #canalettoVita e opere di Giovanni Antonio Canal Buongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti all'episodio numero Oggi parliamo di arte e più in dettaglio di un pittore che tutti voi sicuramente conoscete e cioè il Canaletto. Se il nome non vi dice niente allora pensate a Venezia, pensate alla Basilica di San Marco oppure al Canal Grande e ora pensate di vederle come una fotografia e poi ancora su un quadro. Avete capito vero? Sì, vi voglio parlare proprio del pittore che ha dipinto Venezia nel Settecento in modo così preciso e reale che quando si pensa a un quadro di Venezia, si pensa proprio alle sue famose vedute. Infatti il Canaletto, suo vero nome Giovanni Antonio Canal, era un rappresentante dello stile del „vedutismo“, cioè la pittura delle vedute. Tutto questo viene dal verbo „vedere“ perché nei suoi quadri vediamo i canali, le piazze e la vita di Venezia. Questo pittore era così preciso e sì qualche volta ha anche forse idealizzato la città, ma ha comunque sempre rappresentato la città lagunare in modo realistico e così bello da diventare molto famoso e richiestissimo....- The full transcript of this Episode is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».Parola del Signore.
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Spesso pensiamo che invecchiare sia solo questione di genetica o di fortuna, ma non è così: la scienza ci mostra che possiamo rallentare l'invecchiamento agendo su abitudini chiave che influenzano la nostra età biologica e funzionale. Ne parlo in questa puntata del Podcast con Silvia Tisato, medico specializzato in antiaging. Insieme esploreremo come il nostro stile di vita e il mindset possano influenzare il processo di invecchiamento. Infatti il modo in cui pensiamo, gestiamo situazioni difficili e coltiviamo relazioni significative ha un impatto diretto sulla nostra salute a lungo termine. Parleremo in particolare di infiammazione cronica, stress ossidativo e di glicazione, che sono tra le principali cause dell'invecchiamento accelerato e di come possiamo contrastarle con strategie sostenibili che partono dalla cura di noi stesse. Approfondiremo i 6 pilastri della longevità e scoprirai anche come, grazie all'analisi dei biomarcatori di longevità, sia possibile comprendere il proprio processo di invecchiamento e intervenire in modo personalizzato per rallentarlo. L'invecchiamento è fisiologico, ma il modo in cui invecchiamo è una scelta: un mindset orientato alla crescita personale può diventare il tuo alleato più potente per vivere più a lungo e meglio!
ADV: NordVPN: https://nordvpn.com/crimeandcomedy ADV: Serenis - Promo CRIMEANDCOMEDY7 - https://shorturl.at/SmV1E Lucy Letby ha sempre desiderato essere una madre e una infermiera, ma è riuscita a realizzare solo uno dei suoi sogni. Infatti ha la casa piena di gatti. Sembra una bravissima professionista, fino a quando non cominciano una serie di incidenti in reparto e qualcuno solleva dei dubbi sull'operato di Lucy. Ma se fosse tutto una coincidenza, nonostante le evidenze? --------- Patreon: https://www.patreon.com/crimeandcomedy Instagram: https://www.instagram.com/crimeandcomedy.podcast/ Telegram: https://t.me/crimeandcomedy Sito: https://www.crimeandcomedy.it Instagram: Clara Campi: https://www.instagram.com/claracampicomedy/ Marco Champier: https://www.instagram.com/mrchreddy/ Editing - Ilaria Giangrande: https://www.instagram.com/ilaria.giangrande/ Caricature - Giorgio Brambilla: https://www.instagram.com/giorgio_brambilla_bookscomedy/ Tutti i Podcast: https://link.chtbl.com/CrimeandComedy Capitoli: (00:00:00) | Intro (00:00:36) | Sigla (00:00:50) | Ringraziamenti Patreon (00:03:45) | NordVPN (00:05:04) | La vocazione di Lucy Letby (00:20:55) | Lucy Letby e le morti dei neonati (00:58:29) | Le indagini e l'arresto di Lucy Letby (01:20:38) | Il processo a Lucy Letby (01:30:43) | I dubbi degli esperti su Lucy Letby Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.Infatti quale vantaggio c'è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».Parola del Signore.
Elena Valzania ha 57 anni, vive a Ravenna dove è nata, ed è una naturopata. Cresce in una famiglia che non ha problemi economici, ma è poco avvezza a godere della ricchezza. «Sia io che mia sorella abbiamo beneficiato di una situazione in cui i nostri familiari conducevano vite semplici, risparmiavano e investivano. Infatti, la casa in cui abito l'ho ereditata da loro».A un certo punto, la malattia entra nella storia familiare e si intreccia alle questioni economiche. La nonna "imprenditrice" muore a 56 anni e il papà di Elena si ammala gravemente, per poi morire quando Elena ha 20 anni. «A volte si pensa che l'eredità sia solo una fortuna, ma in realtà va gestita sotto molti aspetti, anche da un punto di vista emotivo». Assieme ai soldi, infatti, Elena eredita anche il modo in cui i soldi sono considerati nella sua famiglia. «La pesantezza della gestione, l'equazione lavoro = fatica..., ma all'epoca non riuscivamo a vederlo. È stato più chiaro solo dopo».Elena fin da piccola si interroga sulle malattie che sembrano accanirsi sulla sua famiglia, sul perché colpiscono alcuni e non altri. Così da grande studia Farmacia, e una volta laureata, si appassiona al mondo dell'omeopatia. Quando inizia a lavorare, le sembra facilissimo rispetto allo studio. Ma il fatto di non provare quella fatica di cui sentiva parlare in famiglia, le fa dubitare del valore da attribuire al suo lavoro. E infatti, quando viene assunta in una cooperativa di Bologna, non negozia lo stipendio.A un certo punto, mentre è alla sua prima maternità, l'azienda viene acquisita da una più grande e si avvia il processo di fusione. Al suo rientro, Elena capisce di essere finita dentro un gioco finalizzato a spingerla alle dimissioni. Nel frattempo, scopre di essere incinta della sua seconda bambina, così decide di non avviare una battaglia legale ma di patteggiare. Chiude la sua carriera aziendale con un licenziamento e un po' di soldi da parte dell'azienda.Elena non rientrerà più nel mondo ufficiale del lavoro: «Ho continuato a fare molta formazione per me e ho trasformato in vari modi queste conoscenze». I soldi necessari ad andare avanti, però, in un modo o nell'altro, entrano. Ed Elena procede nella sua vita, con una leggerezza sconosciuta ai suoi familiari. Che le è concessa, però, anche grazie all'eredità materiale ricevuta da loro: «Io e mio marito abbiamo sempre avuto questa mentalità di investire su di noi: se avevamo mille euro in più, ci facevamo un viaggio. Diciamo che finora è andata bene, però siamo consapevoli che è importante avere un po' più di progettualità. Forse adesso diventeremo più saggi… ci stiamo dando una regola».
Il sistema bancario italiano è in fermento. Dopo il tentativo di Unicredit di acquisire Commerzbank e Banco Bpm e quello di Banca Ifis di rilevare Illimity, ora è Monte dei Paschi di Siena a lanciare un offerta su Mediobanca. Il brutto anatroccolo vuole comprarsi la più blasonata delle banche italiane. La potenziale fusione di Mps-Mediobanca, rispetto alle altre operazioni, però, ha un carattere più strategico. Infatti, il gruppo senese è sostanzialmente una banca commerciale, mentre Mediobanca è una banca private e un investment-bank, con una ingombrante partecipazione: Assicurazioni Generali.Fatto sta che oggi si è tenuto il cda di Mediobanca e Piazzetta Cuccia ha risposto stizzita ricordando anche gli interessi incrociati dei due protagonisti dell'operazione: Caltagirone e Delfin. Il cda «rigetta» l offerta pubblica di scambio «non concordata» di Mps, ritenuta «fortemente distruttiva di valore». Lo si legge in una nota dell istituto guidato da Alberto Nagel. «L Offerta non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca». Facciamo chiarezza con Luca Davi, Il Sole 24 Ore.Deepseek, momento Sputnik cinese o caos programmato? Un'intelligenza artificiale low cost di pechino nella giornata di ieri ha fatto crollare il Nasdaq e innescato un piccolo terremoto nel settore hi tech negli USA nella giornata di ieri. 1000 miliardi bruciati in un giorno. Su8lla scia dei risultati sorprendenti dell'app Deepseek, il colosso dei microchip Nvidia ha perso oltre il 17% in Borsa. In rosso sono finiti a Wall Street Broadcom (-16%), Microsoft (-4%), Micron (-8%) e Advanced Micro Devices (-5%). Sotto pressione Constellation Energy (-12%) e Vistra (-19%), impegnati in progetti energetici per IA. Al contrario, le aziende cinesi collegate a DeepSeek, tra cui Zhejiang Orient Holdings e Zhuhai Huajin Capital, sono salite del 10%. L'app cinese potrebbe rappresentare il momento Sputnik dell'intelligenza artificiale. Questa start up cinese, nata come spin off del fondo di investimento High-Flyer, ha rilasciato un chatbot che ha messo in discussione la leadership occidentale (o meglio, americana) nel settore dell'AI, sgretolando certezze su una presunta superiorità tecnologica che ora potrebbe essere più difficile da dimostrare. Cerchiamo di capirne di più con l'intervento di Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore e Nicola Gatti, professore ordinario in ingegneria informatica del politecnico di Milano e direttore del centro di ateneo per la ricerca e innovazione in intelligenza artificiale.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.Parola del Signore.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “A morte crocifiggilo”19 Allora Pilato ordinò che Gesù fosse frustato.2-3 Intanto, i soldati fecero una corona di spine e gliela misero in testa, poi gli gettarono sulle spalle un mantello rosso. «Salve, re dei Giudei!» lo salutavano con scherno, passandogli accanto, e lo prendevano a schiaffi.4 Nel frattempo, Pilato uscì di nuovo dal Palazzo e disse ai Giudei: «Ora ve lo porto fuori, ma sia ben chiaro, per me non è affatto colpevole!»5 Gesù uscì: portava la corona di spine e il mantello rosso porpora. «Ecco lʼuomo!» disse Pilato.6 Nel vederlo, i capi sacerdoti e gli ufficiali giudei cominciarono a gridare: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!» «Crocifiggetelo voi», disse Pilato. «Per me non è colpevole!»7 «Secondo le nostre leggi deve morire, perché ha detto di essere il Figlio di Dio», replicarono i Giudei.8 A queste parole Pilato si spaventò più che mai.9 Rientrò nel palazzo e chiese a Gesù: «Da dove vieni?» Ma Gesù non rispose.10 «Non vuoi parlare con me?» chiese Pilato. «Ma non capisci che io ho il potere di liberarti o di crocifiggerti?»11 Allora Gesù disse: «Tu non avresti alcun potere su di me, se non ti fosse stato dato da Dio. Perciò quelli che mi hanno portato da te sono più colpevoli».12 Da quel momento Pilato cercò in tutti i modi di liberarlo, ma i capi giudei gli gridarono: «Se liberi questo uomo, non sei amico dellʼimperatore! Infatti, chi si dichiara re si ribella allʼimperatore!»13 A queste parole, Pilato di nuovo fece portar fuori Gesù. Poi si mise a sedere sul banco delle sentenze, nel luogo detto Litòstroto (in ebraico Gabbatà).14 Era circa mezzogiorno della vigilia di Pasqua.Pilato disse alla folla: «Ecco il vostro re!»15 «Toglilo di mezzo!» gridarono quelli. «A morte! Crocifiggilo!»«Come? Devo crocifiggere il vostro re?» chiese Pilato.«Non abbiamo altro re allʼinfuori dellʼimperatore!» gridarono di rimando i capi sacerdoti. 16 Allora Pilato consegnò loro Gesù, perché fosse crocifisso.La crocifissione17 Finalmente erano riusciti nel loro intento! Presero Gesù e lo portarono subito fuori città, ed egli salì fino al luogo detto «il Teschio», in ebraico «Gòlgota», portando sulle spalle la sua croce. 18 Là fu crocifisso insieme con altri due, uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra. 19 Pilato fece mettere sulla croce una scritta che diceva: «Gesù di Nazaret, re dei Giudei». 20 Molti Giudei lessero questa scritta poiché il posto dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città, e la iscrizione fu fatta in ebraico, in latino e in greco.21 Allora i capi sacerdoti dissero a Pilato: «Cambia la scritta. Anziché “Il re dei Giudei”, fai scrivere “Ha detto di essere il re dei Giudei”!» 22 Ma Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto. Resta così comʼè».lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Vado e vi mando il Consolatore”16 Vi ho detto queste cose, perché non siate presi alla sprovvista. 2 Infatti, sarete cacciati dalle sinagoghe, anzi, sʼavvicina il momento in cui quelli che vi uccideranno, crederanno di fare un favore a Dio. 3 Vi tratteranno così, perché non hanno conosciuto il Padre, e neppure me. 4 Ve lo dico ora, perché quando queste cose si avvereranno, vi ricordiate del mio avvertimento. Non ve ne ho parlato prima, perché mi era rimasto ancora un poʼ di tempo da passare con voi.5 Ma ora sto per andarmene da chi mi ha mandato. Nessuno di voi mi chiede dove vado. 6 Ve ne state lì, invece, tristi ed abbattuti per ciò che vi ho detto. 7 Vi dico la verità: per voi è molto meglio che io me ne vada, altrimenti non verrà il Consolatore. Invece, se me ne vado, ve lo manderò.8 Quando sarà qui, egli convincerà il mondo riguardo al peccato, alla giustizia di Dio e al giudizio. 9 Per quanto riguarda il peccato, perché non credono in me. 10 Per la giustizia, perché torno dal Padre e non mi vedrete più. 11 E, infine, per quanto riguarda la liberazione dalla condanna, questa è possibile, perché Satana, il dominatore di questo mondo, è già stato giudicato.12 Vorrei dirvi ancora tante altre cose, ma ora non potreste capire. 13 Quando verrà lo Spirito Santo, Spirito di verità, vi guiderà nella verità senza compromessi, perché non sosterrà le proprie idee, ma vi dirà tutto ciò che ha udito. Non solo, ma vi rivelerà anche le cose future. 14 Egli mi glorificherà e mi renderà onore, facendovi conoscere la mia gloria. 15 Tutte le cose che ha il Padre sono mie; per questo vi ho detto che egli stesso vi farà conoscere la mia gloria.Dolore e gioia16 Fra poco me ne andrò, e non mi vedrete più, ma passerà un altro poʼ di tempo, e poi mi rivedrete».17-18 «Ma che cosa sta dicendo?» chiesero fra loro alcuni discepoli. «Che cosa significa: “Fra poco me ne andrò e non mi vedrete più, ma passerà un altro poʼ di tempo e mi rivedrete, perché me ne vado dal Padre”? Non capiamo che cosa voglia dire».lascia un commentoSupport the show