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Viene definita tecnicamente come una popolazione in età 15-29 anni né occupata e né inserita in un percorso di istruzione o formazione, e cioè di giovani inoccupati che per motivi diversi non studiano e non cercano lavoro. Ne parliamo con Federico Capeci, docente di Ricerche di mercato alla Cattolica di Milano e autore, insieme a Valentina Meli e Endri Basha, del libro "Neet, I 7 volti di una generazione in attesa".
Conclave: seconda fumata nera. Sentiamo Catia Caramelli, nostra inviata a Città del Vaticano. Xi in visita da Putin: “'Al fianco di Mosca contro prepotenze egemoniche, per riformare la governance globale”. Con noi Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali all’Università Cattolica. Novità nel codice della strada: si allenta la stretta sulle sostanze stupefacenti. Ne parliamo con Luigi Altamura, comandante della polizia stradale di Verona e componente del coordinamento sicurezza stradale dell’ANCI.
Una breccia squarcia l'inguaribile ottimismo di Donald Trump che in un'intervista rilasciata all'emittente americana NBC definisce "forse impossibile" quella pace tra Ucraina e Russia che in campagna elettorale definiva un problema risolvibile in pochi giorni. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali alla Cattolica di Milano.Intanto in Romania va al ballottaggio il nazionalista George Simion mentre in Australia si conferma vincitore il partito laburista con Anthony Albanese. Ne parliamo con Giorgio Comai, ricercatore dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, e con Davide Schiappapietra, Head of Content di SBS radio in Australia.
Ingiurie ed offese a Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, per la sua partecipazione alle manifestazioni del 25 aprile. La senatrice a vita inoltre, per le minacce subìte, si trova a vivere sotto scorta dal 2019. Ne parliamo con Vincenzo Saponara, avvocato di Liliana Segre e Stefano Pasta, autore di Razzismi 2.0. Analisi socio-educativa dell’odio online (Scholé editore), ricercatore presso il Dipartimento di Pedagogia e il Centro di ricerca sull’educazione media, all’innovazione alla tecnologia (Cremit) Università Cattolica.
Ištraukos iš vieno pirmųjų popiežiaus Pranciškaus interviu, kurį 2013 m. rugsėjį parengė tuometinis autoritetingo jėzuitų leidinio La Civiltà Cattolica vyriausiasis redaktorius Antonio Spadaro SJ. Pokalbį perteikia Violeta Osteikienė ir Virgilijus Kubilius.Redaktorius Julius Sasnauskas.
In apertura di terza parte il consueto spazio di commento alle principali notizie di attualità e politica con Paolo Mieli, giornalista, scrittore, storico.I colloqui per la pace in Ucraina con i ministri degli Esteri internazionali, previsti ieri a Londra, sono stati rinviati. Il summit di Londra è stato ridimensionato dopo il rifiuto del presidente Zelensky di riconoscere l'annessione russa della Crimea. Cosa succede ora? Facciamo il punto con Mara Morini, docente di Politics of Eastern Europe e Scienza politica all'Università di Genova autrice del libro La Russia di Putin per Il Mulino e Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali all'Università Cattolica di Milano.
"En música amo a Mozart, obviamente. Aquel Et Incarnatus est de su Misa en Do es insuperable: ¡te lleva a Dios!", dijo el papa Francisco en una entrevista con el director de La Civiltà Cattolica en 2013. Al pontífice también le gustaba Bach, como a su predecesor, Benedicto XVI, en cuyo funeral sonaron la música del compositor alemán y el Réquiem de Giovanni Pierluigi da Palestrina, compositor italiano considerado el salvador de la polifonía, nacido hace 500 años.Informa Íñigo PicabeaEscuchar audio
Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Le ho pagate tutte care. C’ho messo una vita a farmele!" – con queste parole Anna Magnani ci ricorda che ogni segno sulla pelle è una traccia della nostra storia, un'impronta di esperienze vissute. E oggi, in un’epoca in cui l’antiaging è spesso visto come una corsa contro il tempo, vogliamo fermarci e riflettere su un concetto più profondo di bellezza. Lo facciamo con la prof.ssa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute all'Università Cattolica di Cremona e direttrice dell'EngageMinds Hub e con il prof. Giovanni Scapagnini, medico e neuroscienziato e docente all’Università del Molise.
Già a cinque anni i bambini giudicano le azioni in base a una sorta di “codice morale interno” che li guida e che non dipende dalla natura del colpevole. Infatti, per un bimbo della scuola dell’infanzia rubare o non condividere è sempre sbagliato, sia che a farlo sia un coetaneo, sia un robot. Questa tendenza vale anche sul piano emotivo: i bambini di questa età attribuiscono emozioni negative - dispiacere, colpa - anche ai robot, come se fossero capaci di sentire. L’idea che i bambini “umanizzino” i robot non è nuova, ma qui appare ancora più evidente: la forma, i movimenti, l’intenzione percepita rendono il robot un agente morale ai loro occhi. Inoltre, si osservano interessanti differenze culturali a livello di giudizi ed emozioni. È quanto scoperto in uno studio pubblicato sulla rivista Behaviour & Information Technology, coordinato da Antonella Marchetti, Direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica, Campus di Milano e del CERITOM (Centro di Ricerca sulla Teoria della Mente e le competenze sociali nel ciclo di vita) in collaborazione con studiosi di Kyoto, Osaka, Warwick e con i colleghi Davide Massaro, Cinzia Di Dio, Federico Manzi e Giulia Peretti dell’Università Cattolica di Milano. A Obiettivo Salute il commento della prof.ssa Antonella Marchetti.
In primavera tutto si risveglia, compreso il cuore. E se l’amore sboccia, sboccia anche il benessere. Ma cosa succede davvero nel nostro corpo e nella nostra mente quando ci innamoriamo? In questa puntata speciale, esploriamo il lato scientifico del sentimento più cantato da poeti e scrittori: l’amore. Perché sì, amare fa bene alla salute, e non è solo un modo di dire! Scopriremo come l’amore può influenzare la nostra biochimica, migliorare l’umore, renderci più belli, e contribuire al nostro benessere generale. Ne parliamo con il prof. Emmanuele Jannini, professore ordinario di Endocrinologia e di Sessuologia Medica, e la prof.ssa Guendalina Graffigna, docente di Psicologia dei consumi e della salute e direttrice dell’EngageMinds Hub all’Università Cattolica di Cremona
La politica dei dazi promossa dal presidente Donald Trump offre alla Cina l’opportunità di rafforzare circuiti commerciali più integrati con l’Europa, il Giappone, la Corea del Sud e l’India, contribuendo alla formazione di una globalizzazione policentrica. In questo scenario, gli Stati Uniti appaiono sempre più isolati, sia sul piano geografico che economico. Allo stesso tempo, l’approccio esitante di Trump nella regione e l’ostilità verso un sistema liberale consentono a Pechino di intensificare le sue pressioni nel Pacifico, in particolare su Taiwan e nelle Filippine, senza incontrare una risposta efficace, con una conseguente perdita di credibilità americana nell’area. Ne parliamo con Giuliano Noci, professore di Ingegneria Economico-Gestionale al Politecnico di Milano e Prorettore del Polo territoriale cinese dal 2011, Alessio Patalano, professore al King’s College di Londra, Department of War Studies e Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’ASERI dell’Università Cattolica.
In questa puntata, ci concentreremo su come cambiare prospettiva e imparare a riconoscere la bellezza anche nelle situazioni più difficili e sfidanti della vita. La bellezza non è solo quella che vediamo nei momenti di felicità, ma anche quella che emerge nelle sfide, nelle difficoltà e nelle esperienze che ci mettono alla prova. Come possiamo allenarci a vedere il lato positivo anche nei momenti bui? Quali risorse interiori possiamo attingere per scoprire la bellezza anche nei contesti più complessi? Al microfono di Nicoletta Carbone la prof.ssa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute all'Università Cattolica di Cremona e direttrice dell'EngageMinds Hub e Rosanna Banfi, attrice, conduttrice e da sempre impegnata nella sensibilizzazione e prevenzione del tumore al seno .
A Obiettivo Salute risveglio torniamo a parlare della salute mentale dei nostri ragazzi. In un momento storico in cui i giovani si trovano ad affrontare sfide enormi, dalla pressione sociale a quella tecnologica, spesso ci accorgiamo che non basta essere genitori, ma serve anche una grande capacità di ascolto e di attenzione. La fragilità emotiva e psicologica degli adolescenti è un tema che, purtroppo, non possiamo più ignorare. Ne parliamo oggi con il professor Stefano Vicari, neuropsichiatra infantile e neuroscienziato, insegna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dirige l’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e autore di Adolescenti interrotti (Feltrinelli)
Effetto Notte si allarga per seguire in diretta l’annuncio del Presidente americano Donald Trump dell’imposizione dei dazi. Ne parleremo insieme a tanti ospiti, come Francesco Saraceno, Professor of practice di Economia europea Università Luiss e Gianluca Pastori, docente di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ci collegheremo anche con gli Stati Uniti dove ci darà degli aggiornamenti Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Ma con noi ci saranno anche Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it, Matteo Villa, direttore del Data Lab ISPI e Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po.
Un'Europa scroccona e patetica, che ha sempre bisogno dell'aiuto degli Stati Uniti per risolvere i problemi e che non è mai disposta a fare la sua parte. È questa l'immagine che emerge dalla chat di alcuni dei membri chiave dell'amministrazione americana. Lo scambio di messaggi è stato reso pubblico per il clamoroso errore di avere inserito nel gruppo anche un giornalista americano. A oltre due mesi dall'insediamento di Trump la distanza tra Europa e Stati Uniti aumenta ancora. Ne parliamo a Europa Europa, domenica alle 11,30 con noi Gianluca Pastori, professore di Storia e specialista di rapporti transatlantici alla Cattolica di Milano.
Tra tagli, carenze di personale e nuove esigenze della popolazione la sanità italiana (e non solo) è sempre più in sofferenza. C'è una cura?Gli ospiti di oggi:Antonio Galdo - giornalista e scrittore, ha scritto il libro "Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto" edito da Codice EdizioniMarco Geddeas Da Filicaia - Medico epidemiologo, esperto di sanità pubblicaGilberto Turati - professore ordinario di Scienza delle Finanze presso l'Università Cattolica del Sacro CuoreAntonio D'Amore - Direttore generale dell'AO Ospedale Cardarelli
Oggi parte un ciclo di incontri dedicato al tema della bellezza, esplorando non solo l'estetica, ma anche l'unicità della bellezza di ogni individuo. In questa puntata, Nicoletta Carbone ospita due esperti per un approfondimento su come il concetto di bellezza si intrecci con la nostra salute psicologica e fisica. La prof.ssa Guendalina Graffigna, ordinario di Psicologia dei consumi e della salute all'Università Cattolica di Cremona e direttrice dell'EngageMinds Hub, ci guiderà attraverso il legame tra percezione di sé e benessere, esplorando come i gesti quotidiani di cura personale possano influenzare il nostro stato emotivo e psicologico. Al suo fianco, il prof. Antonino Di Pietro, direttore dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis del Gruppo Ospedaliero San Donato, che ci parlerà di come la cura della pelle non solo riflette la nostra salute fisica, ma può anche migliorare la nostra autopercezione e qualità della vita.
Ucraina: oggi nuovo vertice dei paesi cosiddetti "volenterosi" a Parigi. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, professore di relazioni internazionali e studi strategici all'Università Cattolica di Milano. Google: arriva anche in Italia l'intelligenza artificiale nelle ricerche. Sentiamo il nostro Enrico Pagliarini.
L’alimentazione influisce anche sulla nostra pelle. Come? Ne parliamo a Obiettivo Salute in tavola con il prof. Alessandro Colletti, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università di Torino, il prof. Umberto Borellini, cosmetologo, Carmen Di Condio, estetista e la prof.ssa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute all'Università Cattolica di Cremona e direttrice dell'EngageMinds Hub
“Ho assistito a una rissa”. “Sono stato oggetto di violenza verbale”. “Un mio amico in discoteca è stato minacciato con un coltellino”. I ragazzi si raccontano. Risse e zuffe tra giovani finiscono sempre più spesso sulle pagine dei giornali, anche perché a volte spunta una lama a chiudere lo scontro. Non solo risse ma anche danneggiamento di beni pubblici o privati, insegnanti aggrediti, coltello in tasca, un’arma alla portata di tutti. La violenza tra i giovanissimi risulta piuttosto diffusa e in risalita dopo gli anni del covid, una tendenza confermata anche dagli ultimi dati del Rapporto Espad-Italia dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche. Nel 2024, anticipa Sabrina Molinaro, responsabile dello studio Espad-Italia, il 40,6% degli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni, ossia quasi un milione di giovanissimi, ha partecipato a zuffe o risse e oltre 300mila, quasi il 13%, ha preso parte a episodi di violenza di gruppo insieme ad amici e conoscenti. Violenza che non si traduce sempre in denunce di minori, le segnalazioni risultano in flessione secondo i dati più recenti della Polizia. Violenza che forse può essere catalogata più come devianza, rileva Andrea Olivadese, primo dirigente del Servizio centrale operativo della Polizia. Secondo Alessandro Rosina, docente all’università Cattolica di Milano e coordinatore scientifico del Rapporto Giovani dell'Istituto Toniolo, i giovanissimi sono sempre più fragili e hanno difficoltà a gestire le proprie emozioni.
Ore febbrili per il futuro del conflitto tra Russia ed Ucraina dopo il contatto telefonico tra Trump e Putin. La premier Meloni, parlando in Senato, ha ribadito la posizione atlantista del governo rallentando ulteriormente il dibattito sul futuro della difesa europea. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi (nella foto), professore ordinario di Relazioni Internazionali e di Studi Strategici all'Università Cattolica di Milano, e poi con Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera.
La guerra commerciale di Donald Trump rischia di frenare la crescita mondiale e di riaccendere l inflazione Usa. Nelle sue previsioni, l Ocse taglia le stime sul Pil mondiale, che nel 2025 aumenterà del 3,1%, lo 0,2% in meno rispetto a quanto indicato a dicembre. Nel 2026, si fermerà al 3%, lo 0,3% in meno (la crescita era stata del 3,2% nel 2024). Quasi tutti i Paesi esaminati frenano, rispetto alle previsioni di pochi mesi fa, quando il presidente statunitense non si era ancora insediato alla Casa Bianca. Risalgono, invece, le stime sull inflazione americana, vista al 2,8% nel 2025, lo 0,7% in più.Il report dell Ocse prende in considerazione i dazi e le misure ritorsive del 25% tra Stati Uniti da un lato e Canada e Messico dall altro, che dovrebbero entrare in vigore da aprile. Vengono considerati anche i dazi tra Usa e Cina e quelli al 25% imposti dalla Casa Bianca su tutto l import di acciaio e alluminio. Non vengono ancora prese in esame le tariffe contro l Unione Europea. Il commento è di Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.Le ripercussioni del crollo di Wall Street sui portafogli delle famiglie UsaA inizio febbraio JP Morgan calcolava che i risparmiatori Usa, entusiasti per la Borsa americana che il 19 febbraio toccava per l'ultima volta il massimo storico, stavano comprando una gran quantità di azioni a Wall Street. Secondo i calcoli della banca d'affari, nella sola settimana precedente al 5 febbraio avevano acquistato ben 12 miliardi di dollari di azioni. Mai avevano comprato così tanto a Wall Street in una sola settimana, almeno da quando JP Morgan calcola questo dato dal 2020. E le preferite dalle famiglie erano state Tesla e Nvidia. Peccato che dal 5 febbraio Wall Street abbia perso il 7%, il Nasdaq il 10%, Tesla il 34% e Nvidia il 3%. Poco stupisce se (come scriveva Reuters pochi giorni fa dopo un giro di interviste tra gestori patrimoniali statunitensi e come confermano i dati della American Association Individual Investors) ora molti risparmiatori stiano accumulando cash nei portafogli e riducendo le azioni: le ferite dei crolli improvvisi delle Borse statunitensi fanno male. Anche perché sono causate da scelte politiche e non da motivi concreti. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore Cina, crolla l export con la RussiaLe esportazioni cinesi verso la Russia sono crollate del 10,9% nei primi due mesi del 2025, mentre le importazioni sono scese del 3,9%, segnando un'inversione rispetto alla crescita costante degli ultimi anni. Possibili cause includono la pressione politica e i dazi USA. La Cina punta a una crescita economica del 5% nonostante la guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma affronta rischi di deflazione (-0,7% a febbraio). La produzione industriale cresce del 5,9%, le vendite al dettaglio del 4%, mentre la disoccupazione urbana sale al 5,4%.Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8100LO SVILUPPO DELLA DOTTRINA CATTOLICA SECONDO NEWMAN di Cristina Siccardi La figura di san John Henry Newman (1801-1890) spicca sullo sfondo della pesante e drammatica crisi in cui versa la fede da sessant'anni a questa parte, tanto da far pronunciare a Paolo VI (1897-1978) - un Papa che volle a tutti i costi modernizzare-mondanizzare la Chiesa per andare incontro ai "lontani" a scapito della tradizione - quella fatidica e realistica frase pronunciata durante l'omelia per la festa dei santi Pietro e Paolo, nel 1972: «Da qualche fessura il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio... Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di tempesta, di buio».Dopo un estenuante percorso, anzi, una dura lotta di carattere sia intellettuale che spirituale, approdò alla Chiesa cattolica il 9 ottobre 1845. Tutto ebbe inizio studiando i Padri della Chiesa e in particolare quelli che difesero l'integrità della fede ai tempi dell'Arianesimo (IV secolo), pronti a presidiare dogmi e dottrina contro le eresie. Proprio grazie a loro il futuro cardinale vide finalmente chiaro, come descrisse sé stesso in quel capolavoro che è la sua autobiografia, Apologia pro vita sua: «Vidi il mio volto in quello specchio: era il volto di un monofisita», il volto di un eretico anglicano e lo «scopersi quasi con terrore».Profondamente preoccupato dal relativismo che aveva già minato il senso religioso degli inglesi, Newman combatté, sinceramente e lealmente, il liberalismo, tracciando, con metodo sistematico e analitico, uno dei profili più reali dell'Europa del XIX secolo in fase di corruzione, di abbandono della civiltà cristiana, di incalzante apostasia. Dal ponte della propria nave riuscì a identificare i connotati secolarizzanti e relativistici anche dei nostri giorni, richiamando il valore della sana tradizione in campo religioso, che non è immobilismo, bensì quella linea costituita dai principi della Rivelazione (da Gesù Cristo fino a san Giovanni evangelista con l'Apocalisse) e dunque dei principi eterni, che vengono declinati nella storia attraverso impreziosimenti e riforme (si pensi alle molteplici riforme di san Pio X).Sul cardinale Newman, beatificato da Benedetto XVI nel 2010 e canonizzato da papa Francesco nel 2019, è uscito un interessante libro di padre Hermann Geissler, membro e formatore della Famiglia spirituale L'Opera (comunità di vita consacrata), direttore del Centro internazionale degli amici di Newman a Roma e docente di teologia in Italia e in Austria, dal titolo John Henry Newman. Un nuovo dottore della Chiesa? (Cantagalli).LA TRAPPOLA MORTALE DELL'ETÀ CONTEMPORANEALeggendo l'agevole testo di padre Geissler, ci si avvede che il pensiero di Newman si dipana in maniera logica e lineare, con perfetta onestà intellettuale, avendo come unico obiettivo quello di giungere alla Verità portata da Gesù Cristo e trasmessa agli Apostoli e dagli Apostoli ai Padri della Chiesa e via di seguito nel tracciato della Chiesa fondata da Gesù Cristo, con i suoi dottori e santi, poi, facendo risaltare gli inganni delle teorie erronee, giunse a individuare nel liberalismo e, dunque, nel relativismo, dove ogni opinione differente, anche in materia di religione, ha lo stesso valore di tutte le altre, la «trappola mortale» dell'età contemporanea.Di particolare rilievo e profondità risulta il capitolo inerente il saggio che Newman elaborò alla fine del 1844, alle porte della sua decisione definitiva di entrare nell'unico ovile, Lo sviluppo della dottrina cattolica, tema sul quale l'autore si soffermò molto, ma non con occhio liberale (come qualcuno potrebbe supporre con metro di giudizio soggettivo e relativista), lungi da lui, che fu paladino della coerenza della Chiesa attraverso la sua connaturata tradizione, bensì con occhio oggettivo. Domanda padre Hermann: «Perché intraprese questo studio? Allora aveva già compreso, da una parte, di non poter più rimanere nella Chiesa d'Inghilterra, ritenendo che questa, costituendo una Chiesa nazionale, non era realmente cattolica. D'altra parte, non era ancora in grado di associarsi alla Chiesa romano-cattolica, le cui dottrine sviluppatesi col tempo aveva rigettato per lungo tempo come non apostoliche. Molte domande lo assillarono: come valutare le "innovazioni" cattoliche, come, ad esempio, il culto mariano, la venerazione degli angeli e dei santi, la preghiera per i defunti, la dottrina circa il papato? Si chiese: queste dottrine e pratiche sono sintomi di infedeltà e di corruzione nei confronti della fede originaria? Sono aggiunte arbitrarie fatte per motivi puramente umani? O sono forse espressioni di uno sviluppo organico del deposito della fede, affidato alla Chiesa da Gesù Cristo e dai suoi apostoli? Un forte bisogno di coscienza spinse Newman nel chiarire tali questioni al fine di trovare luce per il proprio cammino» (pp. 42-43).Ricerca appassionata, preghiera, riflessione intensa e un ritmo di vita profondamente monastica insieme ad alcuni amici nel College di Littlemore, lontano dal mondo universitario di Oxford che lo aveva estromesso e lontano da tutte quelle voci che dal mondo anglicano lo additavano già come traditore, egli era rimasto solo, solo davanti a Dio con la sua coscienza che ormai, però, si era formata alla scuola dei Padri della Chiesa e nelle chiese che aveva non solo visitato, ma vissuto in Italia con i suoi apparati iconografici e liturgici.LA LUCE GENTILELo sviluppo della dottrina cristiana fu il libro che lo condusse alla decisione ultima, ovvero abbracciare con slancio e amore, illuminato dalla «Luce gentile», la Chiesa cattolica, «ed è impossibile distaccarlo dalle circostanze in cui è nato, in quanto il saggio è lo studio di un anglicano che argomenta le ragioni per cui non può più continuare ad esserlo» (p. 44). Ecco perché Newman è provvidenziale per il nostro tempo, perché individua e chiarisce in maniera magistrale gli errori dai quali vuole liberarsi e per farlo offre sette criteri di discernimento per comprendere quali sono le differenze fra sviluppi veri-buoni e corruzioni-deformazioni.1. PERMANENZA DEL TIPOL'organismo Chiesa di esprime in diverse forme, ma la sua fisionomia generale permane, proprio come accade all'organismo umano: bambino, adolescente, adulto, anziano, ma è sempre lo stesso essere umano. Secondo Newman gli sviluppi genuini, a differenza di quelli falsi, si caratterizzano dal fatto che con essi il «tipo» Chiesa, con il suo carattere soprannaturale, cattolico e romano, rimane conservato.2. LA CONTINUITÀ DEI PRINCIPIIl «tipo» riguarda la fisionomia esteriore dell'organismo ecclesiastico, mentre i principi formano la sua vita e la sua dottrina dal di dentro, «se le dottrine sono avulse dai principi soggiacenti, possono essere interpretate in diverse maniere e condurre a conclusioni contrastanti. La continuità dei principi è quindi fondamentale» (p. 52). Newman individua quattro principi immutabili ed eterni: principio del dogma, principio della fede, principio della teologia (le verità accolte nella fede devono essere scrutate e approfondite dalla ragione), il principio sacramentale (vi sono segni visibili che esprimono e comunicano un dono invisibile e divino). Afferma Newman: «Mentre lo sviluppo della dottrina nella Chiesa è avvenuto in conformità ai principi immemorabili da cui tale dottrina discende, le varie eresie che sono nate in tempi diversi hanno in un modo o in un altro [...] violato questi principi [...]» (ibidem).3. IL POTERE DI ASSIMILAZIONEA causa del principio dogmatico il cristianesimo ha potuto incorporare nella sua dottrina vari ragionamenti teologici, pensieri filosofici ed espressioni linguistiche, respingendo però gli aspetti erronei e ciò, dichiara Newman, è avvenuto in complessi processi storici di scontro, di purificazione, di chiarificazione e di incorporazione.4. LA COERENZA LOGICALa Chiesa, nel corso della sua esistenza ha sempre operato e fatto le sue scelte dottrinali con la ragione e mai istintivamente o per emozioni, si pensi, per esempio, alla correlazione logica fra sacramento del battesimo, disciplina della penitenza e dottrina del Purgatorio.5. ANTICIPAZIONE DEL FUTUROLe diverse dottrine formano un corpo unitario e sono connesse fra loro in maniera coerente, perché si legano sempre e comunque alla forma originaria. Newman esemplifica questa affermazione attraverso l'anticipazione della dottrina della resurrezione dei morti: i cristiani hanno sempre trattato con rispetto, fin dall'inizio, i corpi dei defunti e la santità delle reliquie dei martiri in quanto tutto ciò nasce dalla glorificazione del corpo di Cristo nel mistero di Dio, che ha anticipato la resurrezione di coloro che saranno glorificati in Dio alla fine dei tempi.6. AZIONE CONSERVATRICE DEL SUO PASSATOSpiega padre Geissler: «Uno sviluppo è autentico quando conserva e tutela gli sviluppi precedenti. Se uno sviluppo contraddice l'idea centrale o le definizioni dogmatiche anteriori è una corruzione [...] le Comunità cristiane che venerano la santa Vergine continuano ad adorare Gesù Cristo, quelle invece che rifiutano tale devozione non di rado tendono ad abbandonare anche il culto del Signore» (p. 56).7. IL VIGORE PERENNETale criterio di discernimento è la cartina di tornasole: una corruzione è temporanea, inizia e finisce dopo un tot di tempo; ma se perdura conduce a un processo di decadenza e di disintegrazione; uno sviluppo fedele invece si distingue per la sua forza vitale che perdura, perciò si spiega come la Chiesa ha «prevalso con la sua dottrina malgrado tanti
Il piano di riarmo europeo arriva sul tavolo dei ministri delle Finanze del blocco, dopo il via libera dei leader europei al summit di Bruxelles del 6 marzo. E il primo confronto è proprio sugli strumenti da mettere in campo, al centro della cena informale tra i ministri dell Ecofin, seguita da uno scambio sulle regole fiscali, su come usare cioè la flessibilità del Patto. Con il ministro Giancarlo Giorgetti che porta ai colleghi Ue la proposta italiana, che non vuole definirsi solo come un idea per la difesa, ma anche per la sicurezza e la protezione. E soprattutto cerca di catalizzare gli investimenti privati: una Iniziativa Europea per la Sicurezza e l Innovazione Industriale , è il nome del documento presentato ai colleghi dal ministro italiano.L Italia vuole richiamare l attenzione a non guardare solo agli interventi tramite nuovo debito a sostegno degli investimenti nella difesa. Da un lato perché ritiene serva una visione di economie sostenibili a lungo termine e dall altro perché è particolarmente importante per Paesi come l Italia impegnati in uno sforzo di riduzione del proprio debito. L idea sarebbe così quella di rafforzare la componente degli Stati membri nell InvestEu, migliorando l efficacia delle garanzie Ue per attrarre capitali privati. Il rafforzamento di InvestEU è già tra le proposte della Commissione."La proposta italiana è stata accolta favorevolmente ieri, ora andrà discussa con la Commissione europea ma dal punto di vista della presidenza Ue il messaggio è che ci serve una forte Unione dei mercati dei capitali per finanziare queste nuove necessità". Lo ha detto il ministro delle Finanze polacco Andrzej Domanski, alla presidenza di turno Ue, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin. Sono intervenuti a Focus Economia Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore e Raul Caruso, Professore di Economia della pace in Università Cattolica.Trump, escalation con il Canada: raddoppia i dazi su alluminio e acciaio. Ma le aziende Usa sono preoccupateTrump non molla e anzi rilancia la guerra commerciale con il Canada. «Ho incaricato il segretario al Commercio di aggiungere un altro 25% di dazi, portandoli al 50%, su tutto l acciaio e l alluminio provenienti dal Canada», ha scritto il presidente degli Stati Uniti su Truth. I nuovi dazi «saranno effettivi da domani».Il presidente americano afferma che la misura è una risposta alla mossa dello stato canadese dell Ontario che «ha imposto tariffe del 25% sull elettricità che va negli Usa», una mossa che era a sua volta la risposta ai dazi imposti da Trump. L Ontario fornisce l energia elettrica a tre importanti Stati americani: Minnesota, Michigan e New York.Marco Valsania, Il Sole 24 Ore, è intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Mancanza di credito alle imprese e fuga di capitali zavorra del PILIl risiko del settore bancario ha riacceso le preoccupazioni delle imprese sull accesso al credito. Il timore è che banche più grandi e lontane dal territorio siano meno interessate a prestare liquidità alle piccole imprese, che pur rappresentano il cuore del nostro apparato produttivo. I processi di fusione possono portare a una concentrazione del rischio e a una conseguente riduzione del credito. Neppure una puntigliosa attività delle autorità volta a tutelare la concorrenza riesce ad affrontare pienamente il problema.Tuttavia, la questione dell accesso al credito, che risulta fondamentale per la crescita economica, in Italia ha una portata ben più ampia di quella legata alle aggregazioni bancarie e rasenta un emergenza nazionale. Da un lato, infatti, negli ultimi quindici anni le banche italiane, che pure si sono molto rafforzate in termini organizzativi, reddituali e patrimoniali, hanno operato una drastica riduzione delle loro erogazioni alle imprese che ha pochi paragoni con gli altri principali paesi. Dall altra, la dimensione microscopica delle nostre aziende e l arretratezza del nostro mercato dei capitali faticano a far nascere strumenti e operatori non bancari che possano finanziare le imprese. La necessità di contrastare il sottosviluppo e la frammentazione del mercato dei capitali europei è stato oggetto della conferenza internazionale promossa da Assonime in collaborazione con l Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico su Corporate Governance and capital market for competitive and sustainable Europe che si è tenuta oggi a Milano a Palazzo Mezzanotte, con il supporto di Borsa Italiana.Il commento di Stefano Firpo, direttore generale di Assonime.
Dopo la lite in diretta tv tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, l'Europa serra i ranghi e tenta di reagire. Eppure le divisioni interne persistono così come anche la difficoltà a trovare un accordo su un piano da mettere in atto. Quale quindi il bilancio del vertice di Londra? E cosa aspettarsi dal vertice straordinario di giovedì prossimo a Bruxelles? Ne parliamo con Jacopo Barigazzi, corrispondente a Bruxelles di Politico.eu, Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali all'Università Cattolica, e con Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York.
Ospite Carlo Cottarelli, economista, ex parlamentare e direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani all'Università Cattolica. Con lui affrontiamo il tema dei costi di un riarmo per l'Italia e l'Europa in vista di un appoggio all'Ucraina e per la difesa dei confini Ue. Riportiamo poi nuovamente l'attenzione su Alberto Trentini, l'italiano detenuto in Venezuela senza accuse precise da ormai più di 100 giorni. Commentiamo infine la stretta attualità e approfondiamo un caso processuale: una denuncia per stupro finita in assoluzione perché la vittima non ha chiesto esplicitamente la condanna per l'imputato.
Voti sull'Ucraina all'ONU, da Trump schiaffo all’Europa. Ieri Macron alla Casa Bianca. Il commento di Gianluca Pastori, docente di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali e Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica del Sacro Cuore, analista ISPI. 16 auto incendiate al commissariato di Albano Laziale. Ci colleghiamo con Enrico Tata, giornalista di Fanpage. Domani su Il Sole 24 Ore l’ultimo appuntamento, dedicato all’intelligenza artificiale, con il progetto “Il mondo di Trump”. Lo coordina Luca Tremolada.
Quello che c’è di più profondo nell’essere umano è la pelle. Così lo scrittore francese Paul Valéry sintetizza e sottolinea il valore e l’importanza della pelle. E di come ce ne prendiamo cura ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con la prof.ssa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute all'Università Cattolica di Cremona e direttrice dell'EngageMinds Hub e il dottor Gisberto Caccia, docente di Chimica e Cosmetologia e direttore di AFEP, Alta Formazione per l’Estetica Professionale.
Paolo Braga"Come parlano gli eroi"I grandi discorsi nel cinema, in politica, nello sportGuerini e Associatiwww.guerini.itParlare in pubblico per motivare. La cultura statunitense, quella che più di tutte ha valorizzato le idee di leadership e di spirito di squadra, dimostra che per farlo bisogna saper fondere capacità oratoria e abilità narrativa. Come si costruisce uno speech coinvolgente seguendo le regole dello storytelling? L'autore lo spiega, prima, con il grande cinema di Hollywood, che offre tantissimi esempi di discorsi trascinanti tenuti da personaggi iconici. Poi, attraverso l'esperienza degli speechwriter dei presidenti Usa, secondo i quali, quando si scrive un discorso, «la storia» viene prima di tutto. Infine, guardando all'arte di motivare degli allenatori vincenti. Nella realtà, e nei film sportivi.Paolo Braga è professore associato all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è docente di Semiotica e di Giornalismo e informazione digitale. Insegna, inoltre, Writing for cinema and television alla Laurea Magistrale The Art and Industry of Narration (Facoltà di Scienze linguistiche). Sempre alla Cattolica, tiene lezioni al Master in International Screenwriting and Production.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ucraina: oggi il vertice USA-Russia a Riad. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano. Nel Sole 24 Ore di domani il nuovo appuntamento del progetto “Il mondo di Trump” incentrato sul commercio internazionale. Sentiamo Luca Veronese. Aumentano la spesa sanitaria privata delle famiglie (oltre i 40 miliardi) e i cittadini che rinunciano alle cure, arrivati a 4,5 milioni. A dirlo è la Fondazione GIMBE. Con noi il presidente Nino Cartabellotta.
L'Italia ha sempre meno giovani e sempre più disillusi, come possiamo cambiare la situazione? Cosa cercano davvero le nuove generazioni? In cosa si differenziano da quelle precedenti?Gli ospiti di oggi:Vanna Iori - Ex Professoressa Università Cattolica di Milano, ex senatrice, ora membro della Direzione dell'Istituto Tonolo a Milano. Tomaso Greco - Co - Fondatore di Adesso! Giovanni Azzone - Presidente della fondazione CariploFabio Bastianelli - presidente di FinabitaMarco Berardo Di Stefano - Presidente della Rete Fattorie SocialiSi può fare - Storie dal socialeIl bello oltre ogni cosaSi chiama "Di bellezza si vive" il progetto che per cinque anni ha coinvolto oltre cinquemila ragazzi e bambini in tutta Italia attorno al tema della bellezza come chiave per resistere e fiorire anche davanti alla fatica di territorio impoveriti.
Trump, via alla guerra dei dazi con Messico, Canada, Cina ed Europa. Con noi Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese. Grammy Awards: è “Cowboy Carter” di Beyoncé l’album dell’anno, Kendrick Lamar fa incetta di premi, a secco Taylor Swift. Sentiamo Gianni Sibilla, giornalista musicale di Rockol, direttore del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica di Milano, docente all'Università IULM, autore di “L'industria della canzone” (Laterza).
Dopo le minacce, il presidente americano Donald Trump è passato all’azione: da domani partono i dazi sulle importazioni da Canada e Cina. Sospesi di un mese invece quelli nei confronti del Messico, che ha promesso di aumentare i controlli alle frontiere per gestire i flussi migratori e il traffico di droghe illegali. Si tratta però solo dell’inizio: “Presto anche contro l’Unione Europea”. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore da New York e Gianluca Pastori, docente di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali e Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica del Sacro Cuore.Le opposizioni tornano sul caso Almasri: “Meloni venga in Parlamento”. Con noi Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Infine, il nostro Dario Ricci ci aggiorna su Cagliari-Lazio e sulla rielezione di Gravina alla presidenza della FIGC.
Roberto Cazzola"Luce"Una corrispondenzaEdizioni Seb27www.seb27.itNelle sue lettere Nino scrive di tutto a Luce, le racconta di come Kafka consola una bambina che ha perso la bambola nel parco o di un libro al cui protagonista è consentito scrivere solo lettere non d'amore, lei risponde rievocando l'infanzia felice con la nonna in Romania, gli parla del teatro in cui impersona Pentesilea o della sua mostra fotografica sul volto assente, gli chiede appoggio nel suo sradicamento. Centrale nel carteggio è il rifiuto opposto al mondo da Luce adolescente, uno sciopero della fame seguito da una distruttiva foga bulimica. Che parlino dell'arto fantasma, di psicologi felloni o di un istituto per disabili i cui ospiti siedono davanti a un televisore muto, che rievochino la deportazione della famiglia Susman a Theresienstadt o raccontino di una bambina palestinese, queste lettere sono intrise di dolcezza. Attraverso la parola un sentimento disincarnato lega i due corrispondenti. Romanzo del Novecento e di due vite, Luce ci lascia con un dubbio: nella ricerca di una corrispondenza con il proprio lato femminile, Nino sta forse scrivendo a se stesso?Roberto Cazzola. Nato a Torino nel 1953, ha lavorato per Einaudi dal 1974 al 1995 e per Adelphi dal 1995 al 2018. Presso entrambi gli editori è stato responsabile della letteratura tedesca. Dal 1983 al 1985 ha insegnato presso l'Università di Vienna. Collabora con il seminario Giustizia e Letteratura dell'Università Cattolica di Milano e con l'Associazione per la ricerca in psicologia analitica (Arpa). All'Università di Tubinga ha partecipato al seminario Wertewelten e ad Ascona ai convegni della Fondazione Eranos. Ha pubblicato il volume di racconti La fedeltà da Marcos y Marcos, i romanzi Lavati le mani, Elmar e La delazione (Premio Mondello 2010) da Casagrande, il saggio Un quarto di pera di Giulio Einaudi. E altre memorie editoriali da Edizioni Seb27 e, con Gian Enrico Rusconi, ha curato per Einaudi Il «caso Austria». Dall'Anschluss all'èra Waldheim. Ha tradotto opere di Joseph Roth, Friedrich Dürrenmatt, Reiner Stach e Georges Haupt.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luisa Piarulli"Il talento di vivere la vecchiaia"Pedagogia per un nuovo umanesimo esistenzialeNeos Edizioniwww.neosedizioni.it“Il mio personale impegno, attraverso questo libro, è di parlare di invecchiamento nell'ottica di un ritrovato umanesimo e, in quanto pedagogista, promuovere l'Educazione come strumento principe volto a riumanizzare la nostra società”. Quello di Luisa Piarulli è un saggio sulla vecchiaia, su come la vive la società, su come potrebbe essere riconosciuta, vissuta e sostenuta per poter restituire dignità a questa preziosa fase della vita. Mentre disponiamo di una vasta letteratura pedagogico-scientifica su infanzia, adolescenza, genitorialità e adultità, la vecchiaia è trattata prevalentemente in termini medico-sanitari ed economici, raramente in termini pedagogici.Il libro si compone di sei capitoli, ciascuno dei quali affronta le specificità della vecchiaia “dei semplici” e dei suoi contesti, al di là delle case di riposo. Si affrontano temi come l'ageismo (la discriminazione nei confronti degli anziani) e particolare attenzione è dedicata al ruolo della famiglia caregiver e alle difficoltà che essa vive, al mondo delle badanti delegate, senza adeguata formazione psicopedagogica, all'assistenza. L'Autrice incoraggia l'utilizzo delle scienze e degli ambiti di ricerca specifici come la geragogia (scienza pedagogica che ha come obiettivo l'educazione permanente degli anziani) e la gerontologia, e sottolinea l'urgenza del passaggio da una visione medico assistenziale a quella pedagogica di “Cura”, sapendo che la Cura non si improvvisa, soprattutto quando si ha a che fare con il corpo della persona anziana, abitato e vissuto.Vengono illustrate esperienze pedagogiche e testimonianze d'interventi che vanno al di là delle consuete iniziative ludico-ricreative proposte agli anziani, come per esempio lo sportello d'ascolto pedagogico itinerante, le scuole dell'Infanzia annesse alle case di riposo, i condomini solidali e i nuclei educativi nei quartieri ad alta intensità di popolazione anziana più o meno autosufficiente.Tra intense testimonianze di persone della terza e quarta età, statistiche, contributi scientifici e concrete proposte educative, questo libro è un appassionato appello alla riflessione, alla relazione, al dialogo intergenerazionale. Luisa Piarulli è nata nel 1958 e vive a Torino. È pedagogista, specializzata in Bioetica e in Pedagogia del territorio. Ha insegnato nella scuola primaria e poi nella scuola secondaria di secondo grado. Attualmente è docente di Pedagogia a contratto presso Università Cattolica di Milano, IusTO Rebaudengo, Università di Torino. Collabora attivamente con Associazioni sul tema dell'Educazione. Svolge attività di Formazione e consulenza pedagogica e partecipa come relatrice a Convegni. Le sono stati conferiti il premio Armando Curcio 2016 a Roma per l'impegno dedicato alla Pedagogia; il premio “Giovani uniti contro il bullismo” - edizione 2016 a Roma, che ha fatto dedicare all'ANPE di cui è stata Presidente nazionale. È autrice di saggi e articoli per varie riviste. Ha collaborato con Paravia e Mondadori. Fra le sue ultime pubblicazioni: Tempo di educare, tempo di esistere. Verso una pedagogia dell'esistenza, Golem 2019. Prof… quanto mi hai dato? Etica e pedagogia della valutazione scolastica, Golem 2021. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Massimiliano Scudeletti"La laguna del disincanto"Arkadia Editorewww.arkadiaeditore.itAlessandro Onofri è un reporter stanco di guerra, quasi dimentico della propria infanzia tra Venezia e il petrolchimico di Porto Marghera, dove è rimasto invischiato in una brutta storia tra sette e delinquenti comuni, ma quando un'amica disperata gli mostra il filmato del figlio che terrorizza il fratello mimando una lezione di scuola dai macabri rituali, non riesce a tirarsi indietro. Scoprirà che altri bambini della stessa scuola presentano gravi traumi. Le loro foto circolano nelle bacheche di Silk Road, il mercato illegale di droga, armi e pornografia celato nel Dark Web, la parte di Internet più nascosta. Forse lì, tra le pieghe della rete anonima, antiche credenze hanno trovato una nuova collocazione. Se quei bambini sono solo vittime di insegnanti malati come tutti sostengono, perché i massimi livelli della Polizia Postale e dell'Interpol se ne stanno interessando? Cosa si cela nella scuola? L'agire di isolati pervertiti? Una mafia internazionale che vende immagini pedopornografiche o, ancora una volta, qualcosa di più oscuro? Per scoprirlo Alessandro sarà costretto a mettere in dubbio le certezze con cui ha sopito i terrori dell'infanzia e a perdersi in un viaggio che lo riporterà verso il suo passato di tenebra.Massimiliano ScudelettiNasce e vive a Firenze. Dopo gli studi si dedica alla realizzazione di documentari e spot televisivi, prima come sceneggiatore, poi come regista. Nel passaggio dall'analogico al digitale abbandona l'attività per collaborare con un'agenzia assicurativa che opera prevalentemente nella comunità cinese. Continua a viaggiare nel Sud-est asiatico per passione. Compiuti i cinquant'anni, decide di dedicarsi completamente alla cultura tradizionale cinese e alla scolarizzazione di adulti immigrati. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo, un giallo con protagonista il videoreporter di guerra Alessandro Onofri, Little China Girl (Betti Editrice), giunto secondo al premio “Tramate con noi” di Rai Radio1, vincitore del premio Emotion al “Premio Letterario Città di Cattolica”. Dopo numerosi racconti, alcuni con protagonista sempre Alessandro Onofri, nel 2019 pubblica il suo secondo romanzo, L'ultimo rais di Favignana. Aiace alla spiaggia (Bonrraro). Con Arkadia Editore ha pubblicato il fortunato romanzo La laguna dei sogni sbagliati (2022) e La laguna del disincanto (2024). I suoi reportage di viaggio sono apparsi sulla rivista “Erodoto 108”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Paolo Rodari"Il mantello di RutFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itRoma, 1926. Remo ha appena dodici anni quando la madre lo lascia davanti all'ingresso del Seminario Pontificio, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Rimasta da poco vedova, con quattro figli da sfamare, non ha avuto altra scelta che affidarlo alla Chiesa.Nel 1943, mentre la città è occupata dai tedeschi, è un'altra madre a cambiare per sempre la vita di Remo. Un incontro che farà vacillare tutte le sue certezze. Lui è diventato il parroco di una chiesa nel quartiere Monti, accanto al Collegio dei Catecumeni. Lei è Rachele, giovane vedova che una notte, poco dopo il famigerato rastrellamento al Portico di Ottavia, gli affida la piccola Aida perché la prenda sotto il suo mantello e la protegga finché lei non sarà tornata. Remo e Aida la aspetteranno per anni. Ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all'aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto la cupola della chiesa della Madonna dei Monti, Il mantello di Rut, che nella Bibbia evoca fedeltà e protezione, è la struggente lettera che Remo, ormai anziano, decide di scrivere ad Aida per raccontarle di quei mesi. Una storia che si fa confessione di un amore impossibile e di uno straordinario atto di fede, perché la promessa fatta a Rachele segnerà il suo destino. Con mano sapiente e delicata, Paolo Rodari spinge il lettore a porsi una domanda cruciale: fino a che punto è giusto sacrificarsi per amore?“Lasciar andare, questo è amare. Nulla di meno, nulla di più.” Una giovane madre in trappola. Un amore impossibile.Una storia indimenticabile, ispirata a fatti realmente accaduti durante la Shoah romana.Paolo Rodari (Milano, 1973) è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Scienze Politiche presso l'Università Cattolica di Milano si è trasferito a Roma, dove ha ottenuto la licenza in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha lavorato a “il Riformista” e “Il Foglio”, ed è stato per nove anni inviato e vaticanista a “la Repubblica”. Dal 2023 fa parte della redazione Cultura della Radiotelevisione della Svizzera Italiana (RSI) e collabora con “il manifesto”. È autore di numerosi saggi.www.paolorodari.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Al via la seconda amministrazione Trump, che ha già firmato alcuni ordini esecutivi su alcuni dei temi centrali che hanno caratterizzato la sua campagna elettorale. Cerchiamo di capire in che direzione stanno andando gli Stati Uniti con Gianluca Pastori, docente di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali all'Università Cattolica del Sacro Cuore. E in questi giorni è in corso anche il World Economic Forum di Davos, nel quale non si può che discutere anche della svolta americana. Ci racconta tutto Gianluca Di Donfrancesco, inviato de Il Sole 24 Ore.Commentiamo poi la giornata della politica italiana, ed in particolare le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini alla Camera, insieme a Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Continua la fragile tregua in Medio Oriente. Ne parliamo con Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme per Radio 24, che aggiorna con le ultime notizie. Infine, il nostro Dario Ricci ci racconta delle partite di Champions di questa sera.
In un mondo sempre connesso a ogni ora sempre più persone decidono di staccare la spina tanto che sempre più spesso si parla di disconnessione o digital detox. Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con la prof.ssa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute all'Università Cattolica di Cremona e direttrice dell'EngageMinds Hub.
At the Turin Oncology Prostate Cancer Masterclass, UROONCO prostate cancer chief editor Dr. Giancarlo Marra talked to Prof. Bernardo Rocco from the Policlinico Gemelli and Università Cattolica in Rome (IT), on the new robotic technologies in prostate cancer, especially the technology of telesurgery and training. For more EAU podcasts, please go to your favourite podcast app and subscribe to our podcast channel for regular updates: Apple Podcasts, Spotify, EAU YouTube channel.
Cecilia Sala è arrivata questo pomeriggio in Italia. Dal 19 dicembre scorso si trovava nel carcere di Evin, in Iran, detenuta in condizioni durissime. Ad attenderla a Ciampino la sua famiglia, la Presidente del Consiglio Meloni, il Ministro degli Antonio Tajani e il sindaco di Roma Gualtieri. Commentiamo questa notizia con Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di relazioni internazionali e studi strategici all’Università Cattolica di Milano.Il processo penale telematico non funziona, quali sono i problemi? Ne parliamo con Michele Vitiello, Perito Tecnico Informatico e Consulente Informatico Forense per circa 90 Uffici Giudiziari tra Procure e Tribunali.Stato di emergenza a Los Angeles, decine di migliaia di cittadini evacuati a causa di un vasto incendio. Sentiamo gli ultimi aggiornamenti da Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York.Infine, un omaggio al grande Rino Tommasi, leggenda del giornalismo sportivo che è deceduto quest’oggi a 90 anni. Con noi il nostro Dario Ricci.
Istat: cresce l’occupazione ma anche l’inflazione. Sentiamo Chiara Mussida, docente di economia del lavoro all’Università Cattolica di Milano.A quasi un mese dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada, facciamo un primo bilancio con Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, componente del Tavolo di Coordinamento sulla sicurezza stradale ed urbana presso l'ANCI e collaboratore dell'Asaps.Giallo Starlink-governo italiano. Ne parliamo con il nostro Enrico Pagliarini.
Silvia Brena"Parole in tempesta"Dizionario della contemporaneitàIl Saggiatorewww.ilsaggiatore.comPrefazione di Vittorio LingiardiPostfazione di Stefano BoeriParole in tempesta è un viaggio sulla superficie e nelle profondità della nostra lingua: nei significati nascosti dei vocaboli che usiamo con leggerezza e noncuranza nelle nostre giornate e in quelli che potrebbero plasmare il domani di tutti. Ci sono parole antiche e moderne, parole che si muovono nel tempo e nello spazio. Ci sono parole sentinella, spie di un'epoca precisa, e parole ponte, che connettono epoche e luoghi lontani.Ci sono parole abusate, che perdono efficacia e credibilità, e parole arrugginite, che andrebbero riabilitate. Soprattutto, ci sono parole vive, che risuonano in noi. Silvia Brena ne ha selezionate nove – Abuso, Cura, Identità, Memoria, Morte, Natura, Paura, Dolore, Verità –, mostrandone origini e trasformazioni, minacce e promesse. Per fare questo ha scelto di partire dai dizionari, dalle pagine dei libri, per poi incontrare chi con le parole e la voce ci lavora: dall'insegnante che legge Dumas ai ragazzi di un carcere minorile all'oceanografa che ha scoperto la lallazione nei delfini. Un percorso che l'ha spinta a interrogare i classici (dagli antichi greci a Manzoni) per comprendere il loro legame con autori moderni come David Grossman e Byung‑Chul Han, inseguendo i rapporti che le parole instaurano con la tradizione, con la violenza, ma anche con la gratitudine. Il risultato è un «lemmario sui generis» per muoverci, riconoscerci e ridisegnarci in questi anni incerti e mutevoli. Arricchito da una prefazione di Vittorio Lingiardi e da una postfazione di Stefano Boeri, Parole in tempesta è una riflessione personale e insieme collettiva sul potere di riparare il mondo attraverso il linguaggio, con nuova convinzione e speranza: perché se è vero che «anche le parole sono un lavoro di cura», allora imparare a usarle correttamente può essere l'inizio di una trasformazione sociale.Silvia Brena (Milano, 1959) è scrittrice e giornalista, con una lunga esperienza nelle redazioni delle principali testate femminili, tra le quali Io Donna e Cosmopolitan, di cui è stata direttrice. Insegna presso il CIMO (Comunicazione per l'impresa, i media e le organizzazioni complesse) e l'ALMED (Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo) dell'Università Cattolica di Milano. Ha fondato con la costituzionalista Marilisa D'Amico VOX – Osservatorio italiano sui diritti ed è membro del coordinamento della Rete nazionale contro i discorsi e i fenomeni di odio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparoleDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Mark Lowe is an expert in business risk and security. He is based in Genoa, Italy. Mark is a faculty Member of the ASERI Postgraduate School of Economics and International Relations at the Università Cattolica del Sacro Cuore in Milan. He is also a columinst in the Italian financial journal Fondia & Sicav. Risk and security are particularly important for CX executives. Who can forget how impossible it was to contact an airline as the Covid pandemic started? Companies managing customer data also have very detailed private data, including payment details - this has to be kept secure. Over the past year or so there has been constant disruption. Politics, climate change, and unexpected events... how do companies focused on CX manage risk and security? Peter Ryan called Mark at his base in Italy to talk about this in our final interview on CX Files this year... https://www.linkedin.com/in/lowemw/
Nella Milano degli anni '70 una giovane impiegata della Montedison viene trovata senza vita in un bagno dell'Università Cattolica, massacrata con 44 coltellate. Un "omicidio passionale"? Un tentativo di aggressione finito in tragedia? La famiglia ancora oggi è in attesa di conoscere la verità. Questa è la storia di Simonetta Ferrero.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Putin rivendica il raid sull’Ucraina e bolla il governo di Kiev come “illegittimo”, per poi dichiarare di vedere in Trump un “politico esperto che può trovare una soluzione”. Il commento di Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell'Università Cattolica.Torniamo sugli screzi nella maggioranza con Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.L’Australia vieta i social ai minori di 16 anni. Ne parliamo con Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell'Asssociazione Di.Te. (Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo).Europa League: oggi in campo Lazio e Roma. La Fiorentina in Conference. Ci aggiorna Giovanni Capuano.
La morte in scooter di Ramy Elgaml, egiziano di 19 anni, nella notte fra sabato e domenica per sfuggire dai carabinieri ha provocato due giorni di tensione ed incidenti al quartiere Corvetto a Milano. Scene da banlieue francese con scontri con la Polizia e un bus dato alle fiamme.Ne parliamo con Laura Zanfrini, docente di sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica alla Cattolica e Maurizio Lupi, leader di Noi moderati.
Se andiamo nella "preistoria degli investimenti", scopriamo che il famoso tesoro del tempio di cui parlano le tavolette di argilla dei sumeri può essere considerato una sorta di investimento etico, con un valore comunitario, in quanto "scorta" per le carestie. Puntare il faro sul mondo pre-monetario, e sulla sua maniera comunitaria di gestire il risparmio, ci apre lo sguardo a una possibilità che poi, con l'avvento dell'economia di mercato, sparisce dai nostri radar. Nel senso che oggi, «se guardiamo le motivazioni dell'investitore contemporaneo, ne scoviamo fondamentale una sola: fare profitto» spiega Edoardo Lozza, professore ordinario di psicologia economica all'università Cattolica di Milano e ospite di questa terza puntata de La nuova veste. Investire eticamente, secondo il prototipo di homo oeconomicus che troviamo in tutti i libri di economia, è una sorta di ossimoro. Ma le cose iniziano a cambiare. «Negli ultimi 15 anni, la crisi economica e finanziaria che si è avviata nel 2008, insieme alla crisi ambientale, che è una conseguenza anche di un modello di sviluppo volto alla crescita costante, non sostenibile in un pianeta finito, hanno innescato una nuova sensibilità per il consumo sostenibile, che indubbiamente apre delle opportunità anche nel mondo degli investimenti», continua Lozza. A complicare le cose, quando si parla di investire in modo etico, c'è anche la scarsa conoscenza in materia. «Perché quando chiedi che cos'è un fondo Esg, non dico che ci sia il vuoto però le persone ne sanno pochissimo», conclude Lozza. E allora se uno degli elementi che può fare la differenza è la conoscenza, in questa puntata abbiamo provato a spiegare con chiarezza cosa sono questi investimenti etici assieme a Francesca Colombo, responsabile Area Analisi e Ricerca di Etica Sgr. Questo podcast è realizzato in collaborazione con Etica Sgr, società di gestione del Gruppo Banca Etica, specializzata in investimenti etici e responsabili.
Le cittadinanze italiane riconosciute per ius sanguinis, ossia per il fatto di avere fra i propri antenati un italiano, superano quelle acquisite da stranieri non comunitari con tutte le altre modalità. In crescita da anni, nel 2023 si possono stimare in almeno 190mila contro le 77mila acquisizioni di cittadinanza ottenute per residenza, le 22mila per matrimonio e le 59mila perché figli minori di un genitore diventato italiano. Non esistono numeri complessivi sulle cittadinanze riconosciute per sangue , ma Il Sole 24 Ore del Lunedì ha ricostruito l entità del fenomeno.Circa 100mila riconoscimenti sono stati effettuati da Comuni e tribunali. La stima è dell Istat e si basa sull indagine conoscitiva svolta quest anno dall Associazione nazionale degli ufficiali di Stato civile e dell anagrafe (Anusca) cui l istituto ha fornito supporto metodologico e operativo. Dai dati dei 5.019 Comuni che hanno aderito (il 63,5% dei 7.901 totali) emerge che, grazie allo ius sanguinis, nel 2023 la cittadinanza italiana è stata riconosciuta a 61.328 persone. Secondo l Istat se si considerassero anche i dati degli enti locali che non hanno risposto si supererebbe quota 100mila: molti di più dei 26mila nuovi cittadini ius sanguinis transitati per le anagrafi italiane.Ci sono poi i riconoscimenti effettuati dai consolati italiani all estero, dove le pratiche spiegano dal ministero degli Esteri sono cresciute in modo esponenziale negli ultimi dieci anni: nel 2022 sono stati emessi 89.791 atti di cittadinanza, il 28% in più dei 70.073 del 2021, a loro volta in crescita del 54,8% rispetto al 2020. I riconoscimenti del 2023 potrebbero quindi anche essere più di 190mila, tanto che per mappare l entità del fenomeno l Istat avvierà dal prossimo anno una rilevazione obbligatoria presso tutti i Comuni.Alla base dei numeri c è il fatto che la legge italiana permette il riconoscimento della cittadinanza per diritto di sangue senza limiti generazionali: in pratica è possibile ottenerla risalendo l albero genealogico e facendo valere la presenza di un avo italiano.Non sono richiesti altri requisiti perché, a differenza della cittadinanza per residenza o matrimonio, si tratta di accertare un diritto. Né è necessario risiedere in Italia, tanto che la maggior parte dei nuovi cittadini per discendenza si trova all estero.Una situazione che ha portato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a parlare della «necessità di rivedere la norma che concede la cittadinanza per diritto di sangue», sottolineando che «in molti casi si tratta di persone che vogliono solo un passaporto». Ancor di più visto che il passaporto italiano è il secondo più forte nel mondo (permette l accesso senza visto a 192 Paesi) dopo quello di Singapore (Passport Index di Henley & Partners su dati Iata).Il commento di Bianca Lucia Mazzei, Il Sole 24 Ore e Laura Zanfrini, sociologa delle migrazioni, professore ordinario presso l'Università Cattolica di Milano.Volkswagen verso la chiusura di tre impianti, operai in subbuglioI lavoratori del Gruppo Volkswagen, in Germania, si fermano oggi per un ora, bloccando la produzione in segno di protesta contro il piano dell azienda che punta a chiudere alcuni stabilimenti nel Paese, mossa senza precedenti per il colosso automobilistico tedesco. Secondo quanto riportano alcuni media come Bild e die Welt, il consiglio di fabbrica del colosso dell auto tedesca ha annunciato che saranno chiusi tre impianti in Germania.I sindacati hanno organizzato assemblee in undici stabilimenti, dove aggiorneranno i dipendenti sui progressi delle trattative con l azienda. L inizio di queste proteste dà il via a una settimana cruciale per Volkswagen, che si prepara a pubblicare a metà settimana i risultati del terzo trimestre. Si prevede un calo sia nelle vendite che nei profitti.Come riportato dal quotidiano economico Handelsblatt, il consiglio di amministrazione del gruppo di Wolfsburg ha predisposto un piano di risparmio da circa 4 miliardi di euro. Tra le misure previste, c è una riduzione del 10% sugli stipendi e una sospensione degli aumenti salariali per il 2025 e 2026. Il ceo Oliver Blume giustifica queste scelte con i costi elevati legati al marchio Volkswagen, che si trova a fronteggiare una domanda in calo in Europa e una forte concorrenza da parte di BYD, ormai primo produttore globale di auto elettriche e ibride plug-in, in Cina.I sindacati, però, non ci stanno e puntano il dito contro il management, accusandolo di scaricare sui lavoratori le conseguenze di scelte discutibili: una transizione verso l elettrico gestita male e politiche di prezzo poco incisive. «La dirigenza non ha ancora presentato un piano chiaro per il futuro di Volkswagen», ha commentato Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica, in una newsletter.L'intervento di Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it a Focus Economia al microfono di Sebastiano Barisoni.Assemblea Federchimica: serve più chimica per realizzare la transizione ecologicaL'industria chimica oggi in Italia vale 67 miliardi di euro e quasi 40 miliardi di export, con oltre 2.800 imprese e 112 mila addetti. Secondo uno studio realizzato da The European House Ambrosetti e presentato oggi nel corso dell Assemblea di Federchimica (Federazione nazionale dell Industria chimica) dal titolo L industria Chimica come Competenza abilitante per il Made In Italy e per lo Sviluppo Sostenibile, però, una politica industriale a favore del settore potrebbe portare una crescita del comparto. Secondo le stime pubblicate nello studio infatti, si parlerebbe di 22,2 miliardi di valore aggiunto e un beneficio economico a tutto il sistema manifatturiero che varrebbe 33,3 miliardi di euro, oltre che decine di migliaia di nuovi posti di lavoro.Permarrebbero però le criticità dei settori, esposti agli alti costi dell energia e delle materie prime che hanno subito una continua perdita di competitività ormai strutturale (il costo del gas storicamente circa 4 volte superiori rispetto altre aeree).Lo studio rappresenta una proposta corale che tutte le parti sociali di settore mettono a disposizione del Governo per promuovere iniziative a favore di un settore strategico come la Chimica. Dopo due anni consecutivi di contrazione (-4,1% nel 2022 e -6,7% nel 2023), per il 2024 si prevede una sostanziale stabilizzazione della produzione chimica in Italia (+0,5%). Il commento di Francesco Buzzella, Presidente Federchimica a Focus Economia.
Benjamin Netanyahu stavolta è diretto e chiede al segretario generale delle Nazioni Unite il ritiro di Unifil dalla Blue Line. E aggiunge che, restando, i soldati dell'Onu starebbero fungendo da scudi per Hezbollah. Dall'altra parte, Unifil si rifiuta di abbandonare la missione e considera gli attacchi di Israele una violazione del Diritto internazionale. Ne parliamo con Andrea Tenenti, portavoce di Unifil, Marco di Liddo, direttore del CeSi, e con Gabriele Della Morte, docente di Diritto internazionale all'Università Cattolica.