Storie Bicipolitane di Enrico Brizzi

Sei nato prima della seconda guerra mondiale e hai perso un figlio investito da un'auto mentre pedalava tranquillo in città.Ma nonostante quel dolore mozzafiato resti convinto che ogni bici in più sulle strade contribuisca a rendere il mondo migliore.

Una storia d'amore che viaggia tra la Romagna e l'Emilia.La passione per cani e gatti e una bici pieghevole che trasforma Rimini e Bologna in due quartieri di un'unica grande città.

Nella bassa bolognese ci sono ragazzi fanatici della democrazia su due ruote, quella dove si può pedalare tutti insieme.E dalla bassa bolognese si può arrivare fino a Verona in bici.È così che si diventa grandi.

Porti un doppio nome, entrambi parecchio originali.Hai scelto da sempre la bici come mezzo di trasporto e con quella vai dappertutto.Ma il fine settimana torni sempre da dove sei partito.

Era parcheggiata al mare dai nonni.Ora quella olandese color acquamarina è molto più di una bicicletta.È salvatempo, abbassansia, scopricittà e tante altre cose.

Restare in Italia o tornare in Marocco? La risposta è negli occhi della bella Farah e in quel percorso di tutti i giorni che sulla Bicipolitana arriva all'Interporto.

Il giovedì è arancione come il colore della linea 4 della Bicipolitana. Il giovedì è il giorno della solidarietà.Per Aurora il giovedì è il giorno più bello della settimana.

Metti due bimbi su una cargo bike e il viaggio verso la scuola diventa come un giro sul brucomela.Si canta, si ride, tutti si divertono e la vita è più bella.

Stanno per arrivare i quaranta anni quando Giorgio rispolvera la vecchia mountain bike e decide di cambiare mezzo per andare al lavoro.Tra una cavedagna e l'asfalto riscopre l' "attitudine" e non solo.

Se LeBron James, Stephen Curry e Michael Jordan fossero nati a Bologna avrebbero usato la bicicletta per andare agli allenamenti?