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Fulvio Ferrari"Festa del Racconto"Festa del RaccontoCarpi, sabato 4 ottobre, ore 11:30Tragedie minori. L'opera di Stig Dagerman con Elisabetta Bucciarelli, Fulvio Ferrari conduce Valeria ParrellaAutore di culto della letteratura svedese, anarchico viscerale incapace di accontentarsi di verità ricevute, Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus, dei ribelli alla condizione umana, una figura unica nel panorama della letteratura non solo scandinava. Segnato da una drammatica infanzia, intraprende molto giovane una folgorante carriera letteraria, bruscamente interrotta dalla tragica morte, scrivendo e pubblicando in pochissimi anni romanzi, drammi, poesie e racconti. «Quelle che restano oggi sono soltanto tragedie minori», dice un personaggio di un suo racconto. E sono infatti spesso «tragedie minori» quelle che Dagerman ci porta a esplorare, mo- menti in cui i protagonisti, quasi sempre adolescenti e bambini, sono costretti a riconoscere che l'ingiustizia del mondo si incarna nella loro piccola quotidianità.Stig DagermanAnarchico lucido e appassionato incapace di accontentarsi di verità ricevute, militante sempre in difesa degli umiliati, degli offesi e dell'inviolabilità dell'individuo, Stig Dagerman (1923-1954) appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus e resta nella letteratura svedese una figura culto che non si smette mai di rileggere e riscoprire. Segnato da una drammatica infanzia, intraprende molto giovane una folgorante carriera letteraria bruscamente interrotta dalla tragica morte, lasciando quattro romanzi, quattro drammi, poesie, racconti e articoli che continuano a essere tradotti e ristampati. Iperborea ha pubblicato Il viaggiatore, Il nostro bisogno di consolazione, Bambino bruciato, I giochi della notte, Perché i bambini devono ubbidire?, La politica dell'impossibile, Autunno tedesco e Il serpente e la raccolta di poesie Breve è la vita di tutto quel che arde.Stig Dagerman"L'uomo che non voleva piangere"Traduzione di Fulvio FerrariIperboreawww.iperborea.comMaestro del racconto realistico ma anche visionario frequentatore del fantastico, erede della grande tradizione della narrativa sociale svedese e insieme originale ammiratore di Kafka: Stig Dagerman fu tutto questo. Sperimentatore e innovatore, nei suoi romanzi alterna l'adesione alla realtà a una poetica dell'assurdo dove gli universi narrativi assumono forti connotazioni simboliche. E questa versatilità emerge anche nei suoi numerosi racconti, che furono in parte pubblicati in vita e in parte raccolti solo dopo la prematura morte dello scrittore. Racconti tra loro assai diversi, e tuttavia in ciascuno ritornano i temi che caratterizzano nel complesso la sua scrittura: il terrore senza nome e senza apparente ragione che attanaglia il protagonista dei Vagoni rossi, la topografia onirica e gli ossessivi sensi di colpa nell'Uomo di Milesia, ma anche il flusso di coscienza in cui – in Dov'è il mio maglione islandese? – il narratore costruisce con un linguaggio duro, cattivo e disperato una versione menzognera e illusoria della propria esistenza per poi, reso confuso e inerme dall'ubriachezza, smontarla e rivelare tutta la propria infelicità, il proprio bisogno d'amore. Dagerman come sperimentatore, dunque, ma il suo sperimentare non è mai fine a se stesso: è piuttosto l'incessante ricerca di mezzi espressivi che permettano di presentare in modo vivo, quasi violento, le grandi questioni dell'esperienza umana. Anzitutto il senso della sofferenza e poi la costante ricerca di un amore che è allo stesso tempo indispensabile e irraggiungibile. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Qualche anno fa a un gruppo di scrittori palestinesi venne chiesto di immaginare la propria terra cento anni dopo la Nakba e la nascita di Israele. Sono racconti di fantascienza, scritti prima del 7 ottobre 2023 e dunque con una libertà di invenzione del futuro oggi forse impossibile. Ma contengono qualche tragica, sorprendente predizione di quello che invece sta accadendo ora che una distopia si è impadronita della realtà. Palestina 2048. Racconti a un secolo dalla Nakba, a cura di Basma Ghalayini, Lorusso editore Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"Non è né passato né futuro, ma solo un eterno presente, solo un eterno fluire."Episodio 4: RitornoUna serie di Domenico FerraraSe volessi contribuire a questo progetto, questo è il linkwww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com La nostra pagina Instagram
Una storia per spaventare mio figlio, un racconto horror di https://creepypasta.fandom.com/wiki/A_Story_to_Scare_My_Son tradotto e narrato da Amico Diverte. Musica: CO.AG (https://www.youtube.com/channel/UCcavSftXHgxLBWwLDm_bNvA) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tardo pomeriggio del 22 settembre 1943. Sul litorale laziale, in località Palidoro, un'esplosione scuote una vecchia torre di guardia precedentemente utilizzata dalla Guardia di Finanza come deposito. Sul terreno restano due paracadutisti tedeschi, altri due loro commilitoni sono feriti. "Attentat!", urlano i sopravvissuti. Tempo poche ore e il vicino paesino di Torrimpietra è rivoltato a fondo alla ricerca dei responsabili, con 22 persone prese in ostaggio. Assieme a loro c'è un giovane vicebrigadiere dei Carabinieri di nome Salvo D'Acquisto, un ragazzo in divisa che si assumerà una responsabilità incredibile per salvare tante vite innocenti dalla barbara rappresaglia già decisa dagli occupanti.
Teresa LussoneLeggere, tradurre, amare Irène Némirovskyhttps://www.festadelracconto.it/Festa del Racconto, CarpiVenerdì 3 ottobre 2025, ore 17:00"Leggere, tradurre, amare Irène Némirovsky"con Cinzia Bigliosi e Teresa Lussoneconduce Gaia Manzini. Letture di Betti Pedrazzi«Quando abbiamo finito di leggere le due prime parti di Suite francese», scrive Pietro Citati, «resta in noi una strana sensazione di letizia. Non sappiamo se essa dipenda dalla gioia nascosta sotto le tragedie della vita; o dalla felicità fisica di raccontare senza fine». Pubblicato postumo in Francia nel 2004 e tradotto in italiano da Adelphi nel 2005, il romanzo incompiuto di Irène Némirovsky fu subito acclamato come un capolavoro e diede il via alla scoperta di una scrittrice straordinaria e amatissima. Accompagnate dalle letture di Betti Pedrazzi e guidate dalle curiosità di Gaia Manzini, Cinzia Bigliosi e Teresa Lussone, entrambe traduttrici e fini conoscitrici dell'opera della scrittrice francese di origine ucraina, raccontano la «loro» Némirovsky.Irène Némirovsky"Il carnevale di Nizza e altri racconti"Traduzione a cura di Teresa LussoneAdelphiwww.adelphi.itCome fa una giovane donna di appena trent'anni, qual era all'epoca Irène Némirovsky, a scavare così profondamente nell'animo umano? si chiese Bernard Grasset, il suo primo editore, leggendo questi racconti. Come fa a capire, e a descrivere in modo così empatico e al tempo stesso spietato, non solo le lusinghe e le illusioni della giovinezza, ma anche la nostalgia degli amori perduti, il rimpianto delle vite non vissute, l'acredine delle esistenze sbagliate, le ferite dell'ambizione frustrata, l'angoscia della solitudine, lo sgomento per i segni che lascia sul corpo il passare degli anni, la ferocia che si annida nel cuore degli uomini? Le prove giovanili di Némirovsky continuano a riempirci di stupore non meno di quelle della maturità: le quattro «scenette», per cominciare, di sapore quasi lubitschiano, dove due aspiranti attricette di incantevole amoralità mettono in opera comici e insieme patetici tentativi di trovare un uomo molto ricco che le mantenga; i tre «film parlati» – in realtà vere e proprie narrazioni, condotte con la mano sapiente di uno sceneggiatore navigato, in grado di dare indicazioni su inquadrature, stacchi, dissolvenze, montaggio; gli struggenti Una colazione in settembre e Le rive felici; il truculento affresco finlandese dei Fumi del vino... Fino al sorprendente I giardini di Tauride, che appare qui in volume per la prima volta, e che, costellato di appunti in cui Némirovsky riflette sulla forma stessa del racconto, ci consente di gettare un'occhiata indiscreta nel suo laboratorio.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Andrej Longo"Festa del Racconto"https://www.festadelracconto.it/Festa del Racconto, CarpiSabato 4 ottobre 2025, ore 15:00Romanzi in racconticon Andrej Longo e Rossella Milone conduce Valeria ParrellaCapita, qualche volta, che i racconti di una raccolta possano essere letti sia in completa autonomia sia collegati fra loro. Nel caso di Un- dici. Non dimenticare di Longo possono anche costituire un seguito del precedente e felicissimo Dieci: l'ambientazione è simile, ma con un raggio di luce che si fa strada nella tragedia e che lascia intravedere, seppur a fatica, un riverbero di speranza. Dal canto suo, ne Il primo de- siderio, Rossella Milone modella un «romanzo in racconti» che ci resti- tuisce non solo l'immagine multiforme di una donna, ma coglie anche un'intera comunità: un gruppo che si crea, muta e cerca di difendersi dall'eterna tensione tra senso di sradicamento e brama di apparte- nenza. Coadiuvati da Valeria Parrella, Longo e Milone svelano a lettrici e lettori la loro personale interpretazione dell'arte della short story.Andrej Longo"Undici. Non dimenticare"Selleriowww.sellerio.itUndici storie di donne ambientate a Napoli e in provincia, simili a fotografie capaci di raccontare con un solo frammento una condizione umana e sociale dei nostri tempi. Alcuni di questi racconti prendono spunto dalla cronaca. Come il bellissimo La sedia, in cui tutto gira intorno alla domanda di una bambina che chiede il motivo di quella sedia messa sul marciapiede per assicurarsi un parcheggio. O come L'ultima cena, in cui una donna è costretta a fare i conti con la più terribile delle realtà. Altri racconti vengono fuori da brandelli di vita reale, come la badante che nella poesia trova la sua nemesi, o la ragazza che sognava di sposare un camorrista. In tutte le storie le protagoniste si trovano a lottare con un destino che sembra ineluttabile. E sempre la scrittura dell'autore, priva di fronzoli e indulgenze al sentimentalismo, ci mostra il peso e il dolore del vivere femminile in certi contesti.Le storie di Undici. Non dimenticare, pur nella loro completa autonomia, possono essere lette come il seguito del precedente e felicissimo Dieci, con un'ambientazione simile, ma con un raggio di luce che si fa strada nella tragedia e che lascia intravedere, seppur a fatica, un riverbero di speranza.Rossella Milone"Il primo desiderio"Neri Pozzawww.neripozza.ithttps://ilpostodelleparole.it/libri/rossella-milone-il-primo-desiderio/Con lo sguardo acuto e la prosa nitida che la contraddistinguono, Rossella Milone modella un “romanzo in racconti” che ci restituisce non solo l'immagine multiforme di una donna, ma coglie anche uDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
I fantasmi non esistono? Ma se invece esistessero, come sarebbero davvero...
Luigi Colasuonno"Twist and shout"con l'aggravante dei futili motiviNeos Edizioniwww.neosedizioni.it Quindici intensi racconti di esistenze confinate ai margini. Figurine in bilico sull'orlo della vita, anime refrattarie, personaggi bizzarri e toccanti, dall'incerta collocazione in una società che non li accetta, o lo fa con estrema fatica. Storie che scansano i facili sentimentalismi, li tengono a distanza con delicatezza e tanta ironia.Incontri, reali e immaginari, che portano a riflettere sull'amore, la vita, la morte, e sulle gabbie in cui la società relega, abbandona, tante e tanti. Ma, come insegna l'autore, superando l'oscurità e scrutando in fondo al tunnel del dolore, anche del più cupo, apparentemente senza via d'uscita, si percepisce una melodia che invita a muovere il corpo, la mente e le convinzioni.Giornalisti che devono scrivere un articolo su un omicidio-suicidio e finiscono coinvolti in un incontro di boxe esistenziale. Individui che aspirano cocciutamente almeno a un giorno di Felicita. La maga Aramis che merita i complimenti per la trasmissione. Il sagrestano e la cassiera del cinematografo, lei sparisce e lui continua a fare le pulizie con uno straccetto rosa coi pizzi bianchi. L'allampanato Teodoro e la sua dolce polpettina Letizia che hanno pensato bene di occupare un alloggio fatiscente in un palazzo che ospita altri relitti sociali. L'ottantanovenne innamorato di tutte, liceali, frequentatrici di bagni turchi, casalinghe indaffarate, vedove e anche di Milena, che, dietro il vetro, sorride sempre e una volta al mese gli consegna la pensione. Un ingegnere in carriera, dalla vita razionale e controllata, che alla vigilia di Natale incontra il fantasma di un avo presso il Mufant. Un corteggiamento in lungo e in largo per Torino declinato in dieci momenti, l'ultimo dei quali si consuma davanti al cancello della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno. L'angelo cinephile dalle bianche ali che si staglia nel cielo sopra Torino. L'elefante Fritz, la scrittrice Alda Merini e Moussa Balde tutti alle prese con le proprie gabbie.Luigi Colasuonno, con uno stile che apre generosamente alla contaminazione tra lingua “alta” e dialetti, tra letteratura e musica popolare, ha la capacità di trasformare il buio in un'esplosione di colori, di scendere in profondità senza mai perdere la leggerezza e la voglia di sorridere e di sognare. Luigi Colasuonno è nato in Puglia nel 1961. Solo due anni dopo si trasferisce a Torino insieme a molti potenziali metalmeccanici. Funzionario pubblico, opera da oltre un trentennio nel cosiddetto “campo sociale”. Negli ultimi anni si è occupato quotidianamente di carcere, di giustizia minorile e del centro di permanenza per il rimpatrio di Torino.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In seguito allo scontro con i mannari e le tracce trovate la compagnia decide di provare a passare per Isengard, la grande fortezza eretta in tempi antichi dagli uomini di Numenor nel pieno della loro grandezza e dove, al centro... Continue Reading →
Gaspare Dori"Il volo del colibrì"e altri racconti dell'incredibileNeos Edizioniwww.neosedizioni.it Cosa accade quando la realtà si incrina appena e lascia entrare l'assurdo, il meraviglioso, l'inquietante? Questi 23 racconti di Gaspare Dori abbandonano la geografia del reale e sconfinano nei territori del fantastico, suscitando sorpresa, straniamento, incredulità, talvolta commozione.Brevi, brevissimi, fra loro diversi come di più non si potrebbe: in questi racconti troviamo bambini orfani inseguiti da gang spietate e salvati da creature alate, ispettori di polizia che finiscono vittime dei loro stessi tranelli, la Verità sotto le spoglie di una vecchia furiosa, lune traditrici, cani che forse sono molto più di cani. E poi la torre di guardia di un castello intenta a vendicarsi del proprio castellano, un regime involuzionario che si fonda sul “regresso sociale” e la delazione, il direttore del personale ossessionato dal numero 138, il bar di notte e la sirena ispiratrice, l'improvvisa umanità del combattente, lo scienziato e il clone autolesionista, la svolta criminale dell'insegnante frustrato e la folle metamorfosi. E poi: un omaggio ad Alice nel Paese delle Meraviglie, il marchese de Launay e la presa della Bastiglia, un pittore osserva i clienti del caffè Phillies (un gangster, un solitario e una donna dai capelli rossi…).Con la sua scrittura pungente Gaspare Dori oltrepassa i confini del possibile e porta il lettore a esplorare l'incredibile in tutte le sue forme. Gli eventi bizzarri, le aperture spiazzanti e i cambi di direzione repentini si alternano alle situazioni oniriche e ai momenti fiabeschi. Il grottesco, il surreale, l'assurdo, il poetico e il tragico si intrecciano con naturalezza, crudele meraviglia, densità simbolica e al tempo stesso leggerezza profonda. Gaspare Dori è scrittore per vocazione e avvocato per professione. Abita a Parigi dal 1999. Innamorato del teatro e della letteratura, dal 1995 scrive testi teatrali in italiano e in francese. Alcuni di questi sono tradotti, pubblicati e rappresentati in varie lingue e in diversi Paesi (oltre a Italia e Francia, anche Russia, India, Armenia e altri Paesi di lingua russa).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Quando Tiziano Sclavi dice "Varie ed eventuali", intende "varie ed eventuali storie che non ti ricorderai"? Dylan Dog presenta i Racconti di Domani 4 "Varie ed eventuali", scritto da Tiziano Sclavi, disegnato da Sergio Gerasi, edito dalla Sergio Bonelli Editore.
In questa diretta parliamo di tutte le bugie che tu stesso ti racconti sulla casa!Partecipa all'evento formativo gratuito “L'immobiliare intelligente" che si terrà QUESTA SERA alle ore 21, per scoprire opportunità e rischi dell'investimento immobiliare.
Quando Tiziano Sclavi dice "Varie ed eventuali", intende "varie ed eventuali storie che non ti ricorderai"? Dylan Dog presenta i Racconti di Domani 4 "Varie ed eventuali", scritto da Tiziano Sclavi, disegnato da Sergio Gerasi, edito dalla Sergio Bonelli Editore.
Roberta Sirignano"Enfisema dello stile"Marco Saya Edizioniwww.marcosayaedizioni.netDisponibile in tutte le librerie e ordinabile nei vari store online "Enfisema dello stile" di Roberta Sirignano, numero 29 della collana Sottotraccia, diretta da Antonio Bux per l'editore Marco Saya. Francesco Muzzioli, uno tra i più significativi critici odierni specializzati in letteratura di ricerca, nella sua postfazione osserva, tra le altre cose, alcune peculiarità della scrittura di Sirignano. [...] In questo libro Roberta Sirignano ha bruciato tutti i ponti con la confessione del personale-quotidiano e percorre con decisione la via regia della scrittura rigorosamente impersonale, come attesta per altro uno dei tormentoni, avverso appunto alla “lagna esistenziale”. Notate il fatto che, quando l'io viene fuori in una momentanea intercapedine, non è affatto un momento di abbandono o un cedimento alle richieste dell'attuale uditorio della poesia; in quel punto l'io è posto nella posizione d'inizio e si ripete in anafora, ma seguito da quelle che ci si aspetterebbero essere le sue definizioni, le quali però non definiscono nulla. Il risultato è quello di una voce fortemente originale se confrontata con gli standard odierni. [... ]Roberta Sirignano (Roma) è autrice di testi sperimentali e di poesia visuale. Si occupa inoltre di arte attraverso la produzione di opere realizzate con tecnica digitale. Ha pubblicato, tra l'altro, Un minuto dopo l'esplo- sione della luna (Edizioni La Gru, 2012); Il Portone – fixing/my/tender/mind (Augh Edizioni, 2017); La catena di montaggio della mente. Racconti obbligati (Edizioni Ensemble, 2019). Nel 2019 un suo racconto inedito, La mistica della post-produzione, ha ricevuto una menzione d'onore al Premio Lorenzo Montano. Sue opere di arte digitale e fotografiche e alcuni testi poetici sono stati pubblicati su riviste cartacee e online.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
I Racconti di paura coinvolgono lettori di tutte le età con storie horror avvincenti, piene di tensione, mistero e atmosfere inquietanti.
Non esistono i mostri... ne siamo davvero così sicuri?
Mario Pacifici"Una cosa da niente"Gallucci Editorewww.galluccieditore.com«La chiamate una cosa da niente tradire migliaia dei vostri cittadini? E che ne sapete voi dei drammi che hanno causato le vostre modeste misure in difesa di questa mitica integrità razziale?»Nel 1938 le leggi razziali fasciste sconvolgono la vita degli ebrei. Chi si trova dall'altra parte, quando non ne approfitta, si adegua presto con l'alibi dei tempi difficili e sono ben pochi a indignarsi: tanto, alla fine, rispetto agli sforzi della nazione, sono “cose da niente”.In questi racconti amari e rivelatori, Mario Pacifici mostra come nell'animo di ogni ebreo siano comunque rimaste intatte la dignità, la lealtà alle proprie radici, il coraggio e infine l'ironia, che smaschera le ipocrisie e permette, a volte, di farsi beffa anche dei mali più insopportabili.Mario Pacifici si è avvicinato alla scrittura nel 2008, vincendo con un racconto sulle leggi razziali il concorso indetto dal Festival della Letteratura Ebraica. Nel 2012 è uscita la sua prima raccolta di scritti brevi Una cosa da niente e altri racconti e nel 2015 Daniel il Matto. Con Gallucci, ha già pubblicato i romanzi storici La pedina e Rachele e Giuditta e l'albo La porta aperta con le illustrazioni di Lorenzo Terranera e dedicato alla storia vera di Ferdinando Natoni, Giusto tra le Nazioni che la mattina del 16 ottobre 1943 trasse in salvo Marina e Mirella Limentani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il villaggio fantasma che appare solo una volta all'anno, un racconto horror inventato da Amico Diverte. Musica: CO.AG (https://www.youtube.com/channel/UCcavSftXHgxLBWwLDm_bNvA) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Evelina Santangelo"La promessa del ritorno"Prefazione di Dario VoltoliniHopefulmonster Editorewww.hopefulmonster.netAnimali diversi si stagliano nel mondo creato da Santangelo, un mondo crudo, violento, il nostro. Una selvaggia pantera lotta contro la sottomissione e il fare noncurante degli uomini, una famiglia di tonni cerca vendetta davanti a mani feroci che frantumano, due cani combattono clandestinamente senza volerlo, un ragazzo invece cerca ancora il “domani”, insieme a suo nonno e alla sua gallina, con gli occhi pieni di speranza e di meraviglia mentre ammira il razzo volante ancora a terra. Si passeggia tra passato e presente, per l'antica Roma, nell'arena del Colosseo, tra i pescherecci che si affacciano su un mare colmo di sangue, in mezzo a gabbie galleggianti e un cielo pieno di stelle. Si cerca il “domani”, anche quando il confine tra bene e male sembra essere molto marcato.Titoli dei racconti: “La pantera che visse tre volte”; “La fossa”; “La vendetta dei tonni”; “La promessa del ritorno”.Saggio: “Perché scrivere favole oggi”. Evelina Santangelo è scrittrice, editor e insegnante di Tecniche della Narrazione. Per Einaudi ha pubblicato i racconti "L'occhio cieco del mondo" e diversi romanzi, tra i quali: "Il giorno degli orsi volanti" del 2005, "Senzaterra" del 2008 e "Da un altro mondo" del 2018 (libro dell'anno 2018 Fahrenheit, Rai Radio 3; Premio Feudo di Maida 17ª edizione; Superpremio Sciascia-Racalmare 30ª edizione; Premio Pozzale Luigi Russo 67ª edizione). Il suo ultimo libro è uscito per Einaudi nel 2023 "Il sentimento del mare" (Premio Costa Smeralda). Sempre per Einaudi ha curato Terra matta di Vincenzo Rabito, ha tradotto Firmino di Sam Savage e Rock 'n' Roll di Tom Stoppard. Suoi articoli sono usciti su quotidiani, blog e settimanali nazionali. Collabora con il settimanale "L'Espresso".IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alex Miozzi"Sulle tracce di Agnese"Neos Edizioniwww.neosedizioni.it«Ogni tanto penso a come sarebbe potuta andare…Come sarebbero andate le cose se noi, a un certo punto…avessimo fatto la cosa giusta. Se a un certo punto avessimo detto di no al regime…». Agnese Carta è una giovane insegnante di scuola media a Milano, arrestata nell'ottobre del 1943 per aver aiutato una sua allieva ebrea a fuggire, quindi deportata a Ravensbrück.Anna Bomard è una donna enigmatica che arriva a Milano nel 1949, decisa a investigare sulla sorte di Agnese: chi la denunciò? Perché con lei sparirono quasi contemporaneamente anche altri due insegnati della stessa scuola? Per scoprire la verità servirà l'aiuto dell'investigatore Pietro Missaglia, un ex partigiano, nome di battaglia “Lince”. I due seguiranno le tracce della donna scomparsa indagando in una città che, tra detriti e macerie, inizia a rinascere, ma ancora preda dei retaggi oscuri e drammatici della guerra. In un romanzo teso, fra ex partigiani ed ex fascisti, atti di coraggio e vendette, delazioni e insabbiamenti, la ricerca di Agnese fa da cornice ad altre due storie milanesi. Da una parte le vicende di un gruppo di azione patriottica nel tentativo fallito di organizzare un attentato contro il comando Gestapo. Dall'altra il percorso della giovane insegnante alla quale una insperata circostanza consente di salvarsi dal lager e impegnarsi in una nuova impensabile esistenza.“Sulle tracce di Agnese” è un romanzo di ricerca, che interseca diversi momenti temporali tra il 1943 ed il 1949, per insinuarsi in meandri imprevisti e, talora, dolorosi. Il tema della giustizia e della vendetta, della verità e della “cosa giusta”, sono nevralgici, in una costante tensione etica, che non dà certezze ma pressanti interrogativi.Protagonista importante del romanzo è la città di Milano, i quartieri, le vie, le piazze, le scuole, in particolare la scuola media “G.B. Tiepolo”, attraverso le quali l'Autore conduce i lettori. Luoghi tristemente noti della memoria cittadina, nella Milano occupata dai nazisti, da Piazzale Loreto a Villa Triste, al Poligono di tiro di piazzale Accursio, dove si verificarono eccidi e torture.Il giornalista e fumettista Alex Miozzi ha calato questo racconto in una cornice storica attentamente ricostruita, all'interno della quale si muovono personaggi assolutamente verosimili, regalandoci un romanzo avvincente come un giallo. Alex Miozzi. Giornalista freelance, fumettista, disegnatore e illustratore, insegnante di materie scientifiche alle scuole superiori e scrittore. Ha pubblicato i romanzi Space Riders of the Mysterious Thing (AR PANet, 2008), Jazz Tales (Neos Edizioni, 2016), Cincillà ‒ La storia dei Balletti Russi (insieme a Natalia Preziosi, Amazon, 2019), 24H (Neos Edizioni, 2020) e insieme a Maddalena Molteni è autore del giallo Due vendette, una bomba e un professore (Neos Edizioni, 2022). Autore di numerosi racconti pubblicati nelle collane antologiche Neos Natale a Milano; TuttoSotto; Spirito d'estate; MILANOè. Sempre per Neos, insieme a Gian Luca Margheriti ha curato le antologie Di ciotto monumenti per Milano (2022); Spiragli. Racconti fra guerra e pace (2023); Sedici architetture per Milano (2024). Ha scritto e disegnato i fumetti Jimbo G e lo scimmiotto di giada, Jimbo G e lʼobiettivo K; ha disegnato le graphic novel Le avventure di Pinocchio nella terra del Sol Levante, scritto da Alfredo Vismara, e di Gebrek, scritto da Claudio Elli. È coautore del fumetto Kitchen Kid insieme allo chef Sergio Maria Teutonico. Nel 2017 ha diretto il documentario storico “I 20 mesi che cambiarono l'Italia”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
L'Animazione rende ancor di più il Cinema una Fabbrica dei Sogni in piena regola. Specialmente se guardiamo con attenzione un settore assai noto per la sua creatività e passione come quello della produzione animata giapponese. E sarà proprio questo il soggetto di tale rubrica in cui cercherò (o perlomeno ci posso provare) ad esprimere personali opinioni su grandi titoli del cinema animato nipponico.Un labirinto pieno di meraviglie e storie. Una corsa che determinerà (letteralmente) la vita di un pilota. Uno sguardo desolante verso il futuro.Tutto questo nel film a episodi "Manie Manie-I racconti del labirinto".
Nona e ultima parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8jh4jq/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_finale/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ottava parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8it3dh/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_8/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Settima parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8i7u2o/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_7/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sesta parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8hotb1/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_6/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quinta parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8hblei/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_5/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quarta parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8gsnkx/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_4/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Terza parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8ga7c7/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_3/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tre fenomenali one-page dungeon di Roberto Marcarini raccolti in un unico modulo!
Seconda parte di "Racconti da una stazione radio solitaria", una storia di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8fwy74/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_2/tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Siamo nell'Ottocento. Tramontata l'epoca dei pirati wokou, le coste della Cina meridionale vedono arrivare pittoresche giunche rosse cariche di... attori. L'opera cantonese si muove tra i porti della Cina portando esibizioni di kung fu e azioni di guerriglia contro l'oppressione della dinastia Qing! Cosa c'è di vero dietro la pittoresca leggenda dei pirati, attori e artisti marziali delle Giunche Rosse?
Prima parte di Racconti da una stazione radio solitaria, di https://www.reddit.com/r/nosleep/comments/8fp44u/accounts_from_a_lonely_broadcast_station_part_1/ tradotta e narrata da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Esperienze di alcune vittime, un racconto horror inventato da Amico Diverte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Francesco Giannoni"Sottovoce"For ever and everCTL Editore, Livornowww.ctleditorelivorno.itUn libro sui buoni sentimenti. Un libro scritto con calma e sottovoce. Un libro forse inattuale: in un mondo di urla e di fretta, di prevaricazioni e di frenetiche innovazioni, rivaluta valori come la memoria, il gioco, l'amicizia, il senso della natura e la lentezza. La lentezza. Addirittura. Sono stati scritti libri autorevoli sulla lentezza. Però, secondo me, va riscoperta.Mi sono soffermato anche sul sorriso. Si sorride parecchio in questi racconti. Forse l'ho inflazionato il sorriso, è vero, ma meglio il sorriso della rabbia e dell'urlo. I protagonisti di questi racconti sono i più disparati e magari anche inattesi: amici di vecchia data e persone incontrate per caso, bambini e professori, il fiume. Ma c'è anche la mamma. E ci sono persino gli animali: possono insegnare tanto, la fiducia, per esempio; e perfino la gentilezza. Anche in questo caso, non scopro nulla: è stato già detto, ma vorrei ribadirlo, secondo la mia esperienza. Ho raccontato anche di due viaggi, due esperienze di vita: in Togo e in Germania.Francesco Giannoni è nato a Firenze nel 1960. Laureato in Lettere e filosofia con una tesi in storia contemporanea, lavora da oltre trent'anni nell'editoria. Giornalista pubblicista, redattore e fotografo, collabora con case editrici e testate giornalistiche. È autore di Il Viale dei Colli a Firenze (Florence Art, 2016), Terme in Toscana (Moroni editore, 2017), La Maratona di Firenze. I protagonisti (Mauro Pagliai Editore, 2019), C'era una volta l'Ataf. I fiorentini e la loro città in un insolito ritratto (SEF, 2020), Le 100 Fontane di Firenze. Dall'acqua del Granduca a quella del Sindaco (Florence Art, 2021) e Storie sul bus. Avventure e disavventure dei passeggeri dell'Ataf (SEF, 2021). Per Sarnus ha curato nel 2018 “Quei lontani sogni cattivi”. Memorie di un prigioniero toscano della Grande Guerra e ha scritto nel 2023 I racconti della sfiga."I racconti della sfiga" di Francesco Giannonihttps://www.youtube.com/watch?v=QXd3u4BuLP4La sfiga in 30 racconti.Disavventure dell'infanzia e dell'età adulta, vacanziere, familiari, scolastiche, culinarie, ospedaliere, lavorative, affettive e pandemiche. La nera nuvoletta di fantozziana memoria si accanisce su tutti noi, e lo fa con molta fantasia e varietà di colpi. Non si scappa: è lì che ci aspetta dietro l'angolo, in ogni stagione dell'anno e della vita.Sta a noi saper affrontare la sfiga, consapevoli che, anche se una volta ci può andar bene, lei si rifarà poco dopo. E con gli interessi. Sta a noi saper risolvere tutto (o quasi) con un sorriso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
E' troppo breve per una descrizione... ascoltatelo e basta...
I pirati Wokou hanno una storia lunghissima, travagliata e multiculturale. Nelle loro fila sono riusciti a inserire esuli cinesi, banditi coreani e samurai giapponesi ben poco cavallereschi. Scopriamo le origini medievali di queste bande di pirati asiatici e agguerriti, fino alle pirotecniche battaglie finali!
Roberto Camatti"Venezia non mi ama"Neos Edizioniwww.neoswdizioni.itUn'antologia che racconta una città che vive per i turisti e non per i suoi abitantiA cura di Roberto Camatti Venezia non ama i veneziani e i veneziani, una razza quasi estinta, non amano ciò che Venezia è diventata. Una raccolta di 22 scritti narrativi, che portano all'attenzione dei lettori i problemi che gli abitanti di Venezia e del suo territorio, di acqua e di terra, si trovano ad affrontare ogni giorno.L'antologia “Venezia non mi ama” fa parte di un progetto narrativo attraverso il quale si desidera indagare la complessa contemporaneità delle città italiane, acquisendo consapevolezza delle criticità e cercando di immaginare soluzioni per il futuro oltre gli schemi istituzionali.In “Venezia non mi ama” si narra la Venezia contemporanea in molte delle sue sfaccettature, la realtà della terraferma, del centro storico e insulare. Storie reali, intrecciate alla fiction in un succedersi di realtà, memoria, immaginazione, tra presente, passato prossimo e futuro. Il tono diaristico si alterna al registro giallo e ai più diversi stili della prosa si sovrappongono anche suggestioni poetiche. Protagonista vera è la città, vissuta da tutti gli scrittori coinvolti ‒ ciascuno con le proprie opinioni personali ‒ con amore e interesse per il bene comune, ma sempre colta nella sua complessità. Venezia è una realtà complessa, sempre più in pericolo, che vive quotidianamente situazioni di disagio e di sofferenza, che negli ultimi anni hanno subito un'accelerazione. La fragilità di fronte alla crisi climatica, il moto ondoso fuori controllo che erode la città, l'innalzamento delle acque, l'overturismo, la gentrificazione, il proliferare delle locazioni turistiche, B&B e strutture ricettive, la movida incontrollata, le speculazioni immobiliari, gli affitti troppo elevati che costringono i residenti ad andarsene, la scomparsa degli antichi mestieri e degli artigiani, lo spaccio e la microcriminalità… sono solo alcuni dei temi che autrici e autori hanno sviluppato in questo libro, facendosi testimoni di una cittadinanza consapevole, preoccupata e combattiva.È pensabile che un'intera città sia al servizio di un solo settore economico e non al servizio dei suoi abitanti? È lecito chiedere un turismo sostenibile, affinché si possa restituire ai cittadini il diritto di abitare nella propria città? È possibile sottrarre Venezia al destino di essere un'inerte scenografia per i visitatori, una “vacca da mungere”, un parco a tema per turisti, smarrendo così identità ed autenticità, ovvero la propria anima?In tutta Venezia – che è una e multipla – tante persone si stanno impegnando, affinché possa realizzarsi presto un cambio di rotta, e anche i racconti di questa antologia muovono in tal senso, fotografando con passo narrativo quanto sta accadendo. Stili letterari e personalità autoriali diverse, voci distinte, che insieme diventano un coro stimolante e carico di forza. Racconti di:Isabella Albano, Anna Alemanno, Antonella Barina, Lucia Bigarello, Roberta Bonaldi, Fiorella Borin, Lorenzo Bottazzo, Roberto Camatti, Alberto De Marchi, Adriano Doria, Silvia Ferraresso, Nilla Patrizia Licciardo, Michela Manente, Irene Pavan, Susanna Pol loni, Andrea Princivalli, Davide Ravagnan, Arianna Scarpa, Caterina Schiavon, Claudia Vazzoler, Elisa Zilioli.Epigrafe di Vladimiro Bernaus.Postfazione di Giovanni Andrea Martini. I diritti d'autore saranno devoluti all'Associazione Italiana Persone Down, sede Venezia-Mestre.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Roberto Fassina"Lilith"Apogeo Editorehttps://www.remweb.it/scheda-libro/roberto-fassina/lilith-9791281386310-228.htmlI quindici racconti di questo libro spaziano dalla fiaba al testo satirico e alla narrazione filosofica e sono legati da un fil rouge di riflessioni sul senso della vita, la sofferenza e la morte. Le storie si susseguono, si intrecciano, fanno sorridere e rattristano, esplorando la realtà con curiosità e ironia, descrivendo personaggi autentici o improbabili. A volte prevalgono i dialoghi, altre volte il diario silenzioso, altre ancora l'ambiente e il contesto storico. Tuttavia è il pensiero la cifra che caratterizza l'intero libro: pensare genera pensieri, utili per raggiungere un livello di consapevolezza maggiore. Alcuni racconti hanno un carattere fortemente simbolico: "Il premio letterario" è una critica fantozziana al sottobosco poetico italiano, fatto di business e premi di consolazione. "Lilith", che dà il titolo alla raccolta, è la trasposizione metaforica della prima donna single, ripudiata da Adamo, ribelle e amorale, interiormente libera e sessualmente emancipata, demonizzata nel tempo dalla cultura maschilista. "Piccola storia" e "Argo" rappresentano il mondo animale e ambientale, con riflessioni sull'uso dannoso del territorio da parte dell'uomo. "Eden" e "Il pellegrino" si sviluppano sul piano ontologico biblico; altri racconti come "Sara", "Il musicante" e "Il porta parola" contengono profili onirici e surreali. "El Ciuna" e "L'intervista" narrano l'umanità, con le sue debolezze e astuzie. Infine, altri quattro racconti sono incentrati satiricamente sul mondo medico e sulle nevrosi dei pazienti.Roberto Fassina è nato a Curtarolo (Padova) il 18/12/50. Dopo la maturità classica, conseguita nel 1968 presso il Collegio Salesiano Manfredini di Este, si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Padova, dove si è laureato nel 1975 e poi specializzato in Ginecologia nel 1979. Dal 1979 ha vissuto e lavorato a Curtarolo come Medico di Famiglia.Nel 1991 ha pubblicato “Nihilissimo Canto” (poesia) per i tipi delle Edizioni del Leone di Venezia. In quel periodo ha collaborato con poesie e racconti nella rivista milanese ‘Alla Bottega'.Nel 1998 ha pubblicato il romanzo “Equazione Ultima”per i tipi delle Edizioni Amadeus di Treviso.Nel 2003 ha pubblicato la silloge poetica “pesca sabèa” con la Casa Editrice ‘all'antico mercato saraceno', di Treviso. Sue poesie sono presenti in varie antologie poetiche.Suoi testi teatrali satirici, aventi per oggetto il mondo medico, sono stati rappresentati a Padova, nel 2005, nel 2006, nel 2007, nel 2012, nel 2016 e nel 2019.Nel 2011 ha pubblicato la raccolta poetica “Tangheide – lapsus in fabula” con la Casa Editrice ‘all'antico mercato saraceno', di Treviso.Nel 2015 ha pubblicato il romanzo “Il pensiero verticale” per i tipi di Ibiskos Editrice Risolo di Firenze.Nel 2019 ha pubblicato la silloge “Historia Medica”, con la Casa Editrice Anterem Edizioni di Verona.Per molti anni ha curato la pagina culturale del Bollettino dell'Ordine dei Medici di Padova con saggi e note critiche.Nel 2021 è stato coautore del libro “La diagnosi ritrovata”. Il Pensiero Scientifico Editore, Roma.Nel 2022 è stato coautore del libro “Interpretazione clinica degli esami di laboratorio”. Il Pensiero Scientifico Editore, Roma.Nel 2023 è stato coautore del libro online “Guida alla professione di medico”. La biblioteca del libro.Dal 1996 è docente nella Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Veneto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Biografia e opere di Guy de Maupassant, scrittore, giornalista, poeta e saggista francese autore, tra gli altri, del famoso romanzo Bel Ami.
Donato Sergi"Il vampiro di Vanchiglia"Il libro degli spiritiIanieri Edizioniwww.ianieriedizioni.comTorino, 1884. Achille Sacchi, giovane giornalista, deve scrivere un ritratto di Giuseppe Turàt, un accademico le cui teorie sul crimine destano scalpore tra i colleghi. Il professore è un enigma: dandy ambiguo, ora angelico, ora inquietante. Nel frattempo, nel quartiere di Vanchiglia avviene un orrendo delitto: la vittima è una bambina, segnata da tagli, morsi e due strani fori sul collo. Tra la gente inizia a serpeggiare l'idea che un vampiro si aggiri per la città, tant'è che il prefetto istituisce una commissione di specialisti per indagare. Quando tutto sembra perduto, Turàt giunge alla soluzione del caso. Della vicenda i lettori apprenderanno ogni dettaglio grazie agli appunti di lavoro di Sacchi. Intanto, in segreto, si risveglia un movimento di donne decise a lottare per i propri diritti.Donato Sergi (Barbarano del Capo, 1991), analista amministrativo, articolista e studioso appassionato, ha collezionato nel tempo poesie, storie e racconti. Tra le sue pubblicazioni: Fenomenologia del suicidio: la questione giapponese tra anomia e fatalismo; Max Weber: il disincanto della modernità; Exemplum ergo sum: la pleonasticità dello Spirito nel reincanto dei social network; Fobopatia: Quel morboso interesse per la devianza. Dello stesso autore, sotto lo pseudonimo di Nathan Pollak, Il mirabolante viaggio di Martino Balabanoff, Bonaventura e il tacco della morte, Piccioni di tutto il mondo unitevi, Racconti orripilanti e del terrore, Guelfo, L'incresciosa esistenza di Misha Stukovijk; Sussurri: racconti del terrore eterno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luigi Catizone ha raccolto 16 storie di italo-australiani arrivati a Canberra negli anni '50 e '60, nel secondo volume dedicato alla migrazione dall'Italia all'ACT.
Racconti per dormire, letture rilassanti, storie per dormire. In un sogno che si ripete ogni notte, Nadir vede una vetta che sembra a portata di mano… finché una volpe bianca non lo trattiene. Quando decide di affrontare davvero la salita, scopre che quella montagna non è solo roccia e silenzio, ma un luogo sacro dove ogni incontro nasconde una scelta, e ogni passo svela una parte di sé. Un racconto fiabesco, simbolico e profondamente umano, che parla di aspettative, libertà, identità… e di quella voce interiore che troppo spesso ignoriamo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sabrina De Bastiani, Daniele Cambiaso"Le genovesi ribelli"Prefazione di Dario RigliacoNeos Edizioniwww.neosedizioni.itGenova è fatta di mare ma anche di donne che hanno imparato a navigarlo senza paura. Questa antologia è un viaggio attraverso le vite di donne straordinarie, di genovesi “ribelli” che hanno amato, sofferto, lottato. Venti racconti con protagoniste donne più o meno note, che, sotto la Lanterna, sono riuscite ad immaginare un futuro diverso, diventando esempi di tenacia.Tre racconti riguardano la venditrice ambulante Caterina Campodonico, “Catainin de rèste”, che a metà dell'800 lascia il marito violento e nullafacente, diventa indipendente vendendo frutta secca, collane di nocciole e canestrelli, tanto da commissionare allo scultore Lorenzo Orengo la statua funebre che ancora oggi, al cimitero monumentale di Staglieno, la rappresenta come simbolo di intraprendenza, tenacia e capacità di ribellarsi agli uomini, alla società, alle regole e persino al destino: un monumento di marmo che grida al mondo la dignità di una vita di fatica.«E come lei, prima e dopo di lei, molte altre genovesi sono riuscite ad affrancarsi da un sistema che le aveva sempre discriminate. Da queste pagine emerge una galleria di protagoniste che, da un lontano passato fino ai giorni nostri hanno scelto il convento per sottrarsi alle prescrizioni sociali, hanno preferito la scienza ai salotti, l'amore alle convenzioni, il buon senso alle norme, hanno sfidato il potere politico per portare avanti i loro ideali, hanno percorso strade fino a quel momento loro precluse, e anche donne che hanno combattuto con fermezza e coraggio una sorte crudele. Ogni pietra, ogni piazza, ogni porta, custodisce il sussurro di battaglie combattute, di scelte audaci e di destini intrecciati, mentre il mare, maestoso, come un grande protagonista abbraccia la città e la protegge, anzi la ispira» (Dario Rigliaco).La mistica Caterina Fieschi Adorno ha trasformato il dolore in carità, ha saputo imporsi come una guida spirituale, trovando nella fede la forza di combattere le ingiustizie e offrendo conforto, come direttrice dell'ospedale di Pammatone, a chiunque ne avesse bisogno. La beata Virginia Centurione Bracelli, fondatrice delle Suore di Nostra Signora del Rifugio, ha scelto di donarsi agli ultimi, sfidando le aspettative della nobiltà, opponendosi alla corruzione e allontanandosi dagli agi della sua condizione. Ha dedicato ogni istante della sua vita ad aiutare chi non aveva nulla. La sua ribellione è stata silenziosa e instancabile, una battaglia combattuta tra le mura degli ospedali e nei cuori di chi ha potuto beneficiare della sua immensa generosità. Clelia Durazzo Grimaldi ha preferito la scienza ai salotti, diventando una pioniera della botanica e creando un importante giardino nella sua villa di Pegli. Anna Schiaffino, una delle figure femminili più importanti del periodo risorgimentale, ha amato così tanto da sfidare il destino e legare il proprio nome a un amore immortale, è protagonista di una storia di passione e di sacrificio, un monito a non lasciare che il mondo definisca i nostri sentimenti o limiti il nostro diritto di vivere e amare come vogliamo.E poi la duchessa Maria Brignole Sale, fondatrice dell'ospedale Sant'Andrea; Flavia Steno, ovvero Amelia Cottini Osta, una delle prime giornaliste professioniste in Italia, scrittrice di romanzi d'appendice e direttrice del settimanale illustrato “Cordelia”; Maria Vitiello, che ha condiviso con il marito Giovanni Battista Canepa la vita in clandestinità e l'impegno nella Resistenza; l'aviatrice Carina Massone Negrone, una delle prime donne italiane a conseguire il brevetto di pilota; le attrici Lina Volonghi, Elsa Albani ed Eleonora Rossi Drago; la traduttrice e scrittrice Fernanda Pivano; la pittrice Anna Ramenghi; la giornalista, scrittrice ed attivista Rosanna Benzi, che ha vissuto per 29 anni in un polmone d'acciaio; la musicista metal Paola Robiolio Bose; la poliziotta Maria Teresa Canessa; la studentessa Sofia Sacchitelli, simbolo della lotta alle malattie rare. A cura di Sabrina De Bastiani e Daniele CambiasoRacconti di: Massimo Ansaldo, Gino Andrea Carosini, Enrico Chierici, Viviana Ciccarelli, Sabrina De Bastiani & Daniele Cambiaso, Claudio Di Tursi, Lorenzo Malvezzi, Maria Masella, Marco Mastroianni, Mirko Mignone, Clara Negro, Isabella Nicora, Andrea Novelli, Chiara Pieri, Ma ria Antonella Pratali, Nico Priano, Federica Storace, Nicoletta Tangheri, Maria Teresa Valle, Elisabetta Violani.Versi di Monica BiagginiCon la prefazione di Dario RigliacoCopertina di Giovanna BinelloI diritti d'autore saranno devoluti all'associazione Sofia nel cuore onlus a sostegno delle sue attività.“Le genovesi ribelli” è il terzo volume della collana di Neos Edizioni, dopo quelli dedicati alle donne veneziane e a quelle torinesi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nico Mele"Pietranuova"Edizioni Coda di Volpewww.codadivolpe.itPer esaudire l'ultimo desiderio della nonna, Alessandra si reca per la prima volta in Puglia a Pietranuova, la tenuta storica ormai abbandonata degli Armenise, ricchi imprenditori edili pugliesi e sua famiglia d'origine, mai conosciuta. Tra loschi affari e segreti inconfessabili, opere straordinarie e illeciti ambientali, Alessandra ripercorre l'ascesa e la caduta dell'Impresa di famiglia, attraverso un percorso che coinvolge tre generazioni e si dipana tra Bari, Asmara, Roma e la Selva di Fasano, e si ritrova irrimediabilmente invischiata nella diatriba per la soluzione della profonda crisi in atto. A Pietranuova, nel frenetico intrecciarsi di contese e alleanze, tutti sempre in bilico tra assecondare la famiglia e rifuggirla e nel dilemma se lasciarsi andare agli eventi o divenire artefici del proprio destino, il passato riaffiora prepotente e diventa la chiave di lettura con cui provare a ridisegnare il futuro.Nicola Mele, per tutti Nico, è nato nel 1970. Vive a Bari e lavora come ingegnere in Anas. È stato anche per un breve periodo Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari. Nel 2016, con il racconto Bucce d'arancia, ha vinto il premio “Racconti nella Rete”. Pietranuova è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
"Il faro di Eilean Mòr è più di una semplice torre di segnalazione: è un monumento all'abbandono, una prigione costruita in nome dei sacri doveri del mare. Chi vi presta servizio non è un uomo tra gli uomini, ma un naufrago che abita un confine tra il mondo civile e l'abisso."Al faro di Eilean Mòr c'è qualcosa che striscia tra le pareti. Ne sa qualcosa il vecchio Charles che continua a ripeterlo al suo collega, Oliver Davies, che narra la spaventosa vicenda accaduta proprio tra le mura del faro, su un'isola sperduta delle Ebridi Esterne.Testo e narrazione di Massimo Mayde