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È la notte della vigilia di Natale e un semplice giocattolo si trasforma in qualcosa di straordinario. Clara riceve in regalo uno schiaccianoci che, allo scoccare della mezzanotte, prende vita per difenderla dal temibile Re dei Topi.Tra battaglie improvvisate, magia natalizia e un viaggio nel Regno dei Dolci, Clara scoprirà che il coraggio e la gentilezza possono trasformare anche le cose più semplici.Una fiaba classica, raccontata con delicatezza e immaginazione, perfetta per accompagnare i bambini nel clima incantato del Natale.Illustrazione di Ludovica Sodano.Racconto di Lorenzo Stivani.Dance of the Sugar Plum Fairy di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100270Artista: http://incompetech.com/Away In A Manger di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Artista: http://audionautix.com/It Came Upon a Midnight Clear di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100191Artista: http://incompetech.com/Carol Of The Bells di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Bentornati Orsetti e Orsette dai mille colori⛄☃⛄☃⛄Oggi seconda raccolta di Capriole dell'Avvento con gli episodi che sono usciti dal 8 al 14 dicembre
Una banda di pirati ubriaca e pronta a far casino, una rapina iniziata male e finita peggio, un rapimento male architettato, una rissa tra pirati sfiorata. Tutti gli ingredienti perfetti per una storia assurda che ha visto come protagonista, nel 1719, William Snelgrave, che ha raccontato con dovizia di particolari il suo periodo di prigionia tra i pirati e, soprattutto, la sua grande avventura in Sierra Leone, tra paura e delirio!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-pirata-storie-di-pirati--4335056/support.
Nanchino, 12 dicembre 1937. Mentre le forze imperiali giapponesi stanno per entrare nella capitale, sullo Yangtze alcune navi fluviali stanno evacuando i cittadini stranieri e i dipendenti cinesi delle grandi compagnie petrolifere. A guidare la flottiglia è la "USS Panay", una cannoniera leggera che mostra la bandiera statunitense persino sui teloni di copertura dei ponti. Improvvisamente gli aerei della Marina nipponica prendono di mira le navi e le attaccano, colpendole e affondando la "Panay", provocando la morte tra gli altri del giornalista italiano Sandro Sandri. L'azione viene gabellata dai giapponesi come fortuita e viene pagato un risarcimento alle vittime. Ma si trattò davvero di un incidente? O fu soltanto un esempio della volontà nipponica di imporre con la forza il proprio dominio anche a scapito di Paesi neutrali, in una sorta di prova generale?
Elisabetta Tiveron"Natale a Venezia"Musica sull'acquaNeos Edizioniwww.neosedizioni.itSedici racconti natalizi che narrano Venezia come città musicaleA cura di Elisabetta Tiveron e Caterina SchiavonCon una “ouverture” di Ilaria Serra Venezia è canto. La voce di Venezia non è mai un suono solitario. La sua musica è un'orchestra di rimbalzi, di rimandi, di rincorse. A Venezia l'acqua suona all'unisono: i remi, le prue, le voci, i passi, le sirene, le campane e i gabbiani orchestrano melodie fatte di sciabordii. Le onde incontrano sempre una sponda, un muro di mattoni, l'angolo di una calle, il fianco di uno scafo, la volta di un sotoportego da cui riverberare, intrecciandosi in un mosaico sonoro.Sedici racconti che narrano Venezia nel periodo natalizio attraverso una chiave di lettura speciale, la musica, che della città lagunare è stata sempre elemento distintivo.Venezia è una città musicale. Per la sua storia, che l'ha vista capitale europea della musica tra il Cinquecento e il Settecento: Claudio Monteverdi e il melodramma, Antonio Vivaldi, Benedetto e Alessandro Marcello, Tomaso Albinoni, Baldassare Galuppi, ecc. E per la sua conformazione unica, così facile alle sonorità spontanee.«La musica parla di Venezia quanto e più delle sue immagini da cartolina, e permette alle autrici e agli autori di questa antologia di muoversi liberi, creativi, curiosi. Natale, in queste pagine, è atmosfera, suggestione, ricordo, invenzione. È il momento in cui la musica interiore di ciascun personaggio si intreccia con la colonna sonora della città, e si fa racconto» (Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon).Giunta alla sua sesta edizione, l'antologia «Natale a Venezia» quest'anno si propone in modalità musicale, una vera e propria “partitura letteraria”, con note di programma, ouverture, movimenti e finale. Un puzzle di coinvolgenti storie, che risuonano e toccano corde nel profondo. In una gelida sera di dicembre un gruppo eterogeneo di donne si riunisce per le prove del coro e attraverso il canto richiamano la perduta anima sonora di Venezia, fatta di antiche canzoni di barcaioli, canti di lavoro e cori storici, un piccolo miracolo natalizio contro il silenzio e l'oblio; la pasticcera Sofia e un uomo misterioso a bordo di una barca che le offre una “musica della laguna” prodotta da fili di conchiglie; la musicista Sabine Perrin, detta La Gioconda dai suoi vecchi compagni si scuola, è insoddisfatta della sua vita da single e spera di trovare un marito a Venezia, ma di fronte ad un dono inaccettabile fugge; una donna, reduce da una storia finita, affronta la vigilia di Natale tra malinconia e ironia, l'incontro casuale con la canzone Driving Home for Christmas la spinge verso la sorella che l'aspetta e riscopre che “tornare a casa per Natale” significa, prima di tutto, sentirsi a proprio agio con se stessa; nel dicembre del 1755, l'Archiatra imperiale Gerard Van Swieten indaga sul misterioso deperimento della giovane Sofia e sospetta che il precettore, un abile violinista, stia usando antiche e nefaste armonie per un proprio scopo; un uomo morto vaga in una Venezia sospesa nella vigilia di Natale, cercando la strada di casa e la moglie che ha amato: guidato da un bambino misterioso, segue la musica dei ricordi attraverso le calli addobbate a festa; Sofia sosta sulla panchina rossa della Giudecca per onorare il ricordo del primo incontro dei nonni, Ilaria e Alberto; un giovane seminarista abruzzese, Gaetano, viene mandato a Venezia per inaugurare a Natale il nuovo, maestoso organo della chiesa di San Gurian; le prove del Concerto di Natale sono turbate dal pianto lamentoso di un bimbo nell'adiacente orfanotrofio della Pietà, l'antico istituto di Vivaldi; l'Agente 239 è a Venezia la Vigilia di Natale per estrarre l'anima di un caso irrisolto, un'esperienza resa una tortura dalla musica onnipresente e ossessiva di Last Christmas; Sorella Milagros, giovane suora filippina, rovescia la spesa del convento e teme di essere rispedita a Manila ma durante la messa di mezzanotte, la sua voce pura si innalza in canto, portando speranza, redenzione e pace a tutta la città; Clara eredita dalla cugina un piccolo ritratto del compositore Baldassare Galuppi che, appeso dietro una porta, prende vita; Guano da Piccione, musicista purista, si scontra con la commercializzazione ossessiva delle Quattro Stagioni di Vivaldi e preferisce esibirsi in strada la notte di Capodanno con musiche meno note, finendo arrestato; un violinista profugo, sopravvissuto al naufragio in cui ha perso moglie e figlia, trova rifugio a Venezia accolto da una donna di nome Maria, che gli restituisce dignità e voce facendogli riparare il violino; la giovane e squattrinata Matilde, con la passione per il canto, è assunta come maschera al Teatro La Fenice di Venezia per l'allestimento dell'atto veneziano de I racconti di Hoffmann, la celebre Barcarola. A cura di: Elisabetta Tiveron e Caterina SchiavonRacconti di: Isabella Albano, Philippe Apatie, Elisabetta Baldisserotto, Gianluigi Bodi, Gabriella Bosmin, Lorenzo Bottazzo, Diana Chiarin, Claudio Ellero, Michela Fregona, Nilla Patrizia Licciardo, Daniela Rossi, Mauro Rugger, Caterina Schiavon, Ilaria Serra, Elisabetta Tiveron, Francesco Zanolla.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Teodora Trevisan"Natale a Torino"La città del fantasticoNeos Edizioniwww.neosedizioni.itDiciassette racconti natalizi tra reale e immaginatoA cura di Teodora Trevisan “La neve cadeva su Torino con una lentezza drammatica, come se il cielo stesse recitando un addio”. La tredicesima edizione della tradizionale antologia natalizia di Neos Edizioni affronta il tema del fantastico, visitando tutte le sfumature dell'immaginario e suscitando emozione, paura, stupore, divertimento.Torino è una città che non si concede facilmente ma che a Natale si lascia intravedere in controluce. Nonostante le strade dritte anche a Torino è possibile perdersi, e tra piazze, caffè storici e rive del Po, si possono realizzare sogni, avverare incanti, vivere avventure sorprendenti.«Sotto l'apparenza austera, la città custodisce una vena sotterranea di mistero. Il Natale, qui, è una stagione di rivelazioni. “Natale a Torino. La città del fantastico”, nasce proprio da questo incrocio di piani: il reale e l'immaginato, la tradizione e l'invenzione» (Loredana Cella).Il fantastico è una dimensione che Torino conosce bene e custodisce con discrezione: perché Torino, sotto i suoi cieli severi e le facciate ordinate, ha sempre avuto un cuore misterioso, un gusto per l'invisibile, il bizzarro, il possibile oltre il reale.Nei loro diciassette racconti autori e autrici raccontano ciò che si intravede nei riflessi, nei sogni, negli angoli in ombra: un angelo custode profumato protegge una donna nella confusa e affollata piazza Castello; un commissario gira in borghese il giorno di Natale e combatte i propri fantasmi; in una libreria esoterica Agilulfo scopre un libro che gli permette di creare, disegnandola, Coralba, la donna che diverrà l'oggetto del proprio amore; cavalieri che scendono dalle statue; uno strano bar in via San Domenico dove ha sede il Salotto della Strega di Madame Mabel; Babbo Natale con il colpo della strega; Trifligo e la scuola per maghetti; il crollo di un antico palazzo seicentesco nell'isolato San Liborio; quadri che prendono vita; mostri mitologici che minacciano le vie del centro; messaggi misteriosi che conducono a destini inquietanti; bancarelle dove si custodiscono memorie perdute; mondi hi-tech, piogge di meteoriti e società tutte al femminile; a Vanchiglia studenti discutono di filosofia quantistica davanti ad un Bicerin mentre pensionati sorseggiano vino molecolare fuori dall'Enoteca Rossini; Sandokan si aggira per l'area precollinare della città…Tra ironia, brividi e poesia, Torino è un laboratorio dell'immaginario che mescola incanto e inquietudine, tradizione e futuro. Diciassette visioni diverse per raccontare quel periodo dell'anno dove ogni confine svanisce e l'unica regola è lasciarsi sorprendere. A cura di Teodora TrevisanPrefazione di Loredana CellaRacconti di: Rinaldo Ambrosia, Giovanni Casalegno, Loredana Cella, Ernesto Chiabotto, Luigi Colasuonno, Antonio Graziosi, Monica Ippoliti, Federico Jahier, Riccardo Marchina, Giuseppe Milano, Carla Negro, Francesco Oriolo, Mauro Poma, Luisa Ramasso, Nella Re Rebaudengo, Caterina Schiavon, Teodora Trevisan.Copertina di Giovanna BinelloI diritti d'autore saranno devoluti a sostegno delle attività umanitarie di International Help onlus. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Valentina Rinforzi ha intervistato, durante la terza giornata di Più Libri Più Liberi 2025, il prof. Arturo Gallia e il dott. Mirko Castaldi che ci hanno parlato di "La trama del paesaggio Racconti e immagini del Grand Tour tra geografia, storia e progetto territoriale", Viella, 2025.
Amedeo Bologna"Alla locanda della stella rossa"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itUna storia fallita significa necessariamente una storia “sbagliata”? La Storia non è forse fatta da persone con i loro sentimenti, debolezze e fragilità?Torino, lunedì 10 agosto 2011. Lamberto Ricossi, il “Compagno Lamberto”, ha custodito per oltre trent'anni un covo brigatista, un covo “freddo”, ovvero mai utilizzato. Dopo lo smantellamento della colonna torinese delle BR, si era fatto carico di quell'alloggio, lo teneva in ordine, pagava le bollette. Si erano tutti dimenticati di lui ma il “Compagno Lamberto” era rimasto sempre in attesa di ordini, fedele al suo ruolo di addetto alla logistica, poco più di un fiancheggiatore. A custodire un qualcosa che non doveva più esistere, come l'ultimo soldato giapponese rimasto a presidiare un'isola. «All'inizio pensò che quella “dimenticanza” fosse un gran colpo di fortuna, ma poi, col passare del tempo, fu assalito da un pesantissimo senso di irrilevanza, dalla sensazione cioè di non contare e di non avere mai contato granché».Ma quel giorno d'estate il “Compagno Lamberto” entra nell'androne del palazzo di via Principi d'Acaja. È venuto il momento di chiudere. Anzi, di rimettere in moto la Storia. Si dirige in bagno, mette il tappo nello scarico della vasca e apre i rubinetti. Guarda l'acqua scrosciare e se ne va. L'alloggio si allaga, arrivano i vigili del fuoco, quindi la polizia. Il covo è scoperto. Il giorno dopo, il “Compagno Lamberto”, latitante fuori tempo massimo, prende l'auto, direzione Liguria, per raggiungere un posto chiamato la Locanda della Stella Rossa.Nel mentre, Brenno Bisanzi, compagno di gioventù di Lamberto, con il quale aveva frequentato l'istituto per periti chimici industriali “Luigi Casale” di Torino, stanco di una vita asfittica, decide di fuggire dai suoi fallimenti personali. A pochi giorni dal suo sessantesimo compleanno, imbocca una strada provinciale che lo porta nell'entroterra ligure, dalle parti di Ventimiglia, e tra tornanti, ulivi e muretti a secco, “dove il salmastro si sposa a umori di terra riarsa”, arriva in un posto chiamato la Locanda della Stella Rossa.Mentre al commissario Giacomo Cremona e al vicecommissario Massimo Glisenti i conti non tornano (perché far scoprire quel covo dopo tanti anni? Perché Lamberto Ricossi ha continuato ad occuparsi di quell'alloggio? Perché quella latitanza illogica e velleitaria?), il caso, o la misteriosa tendenza che certe storie hanno di ricongiungersi, porta i due vecchi compagni di scuola e di amicizia ad approdare in un posto davvero bizzarro, popolato da personaggi altrettanto bizzarri: un oste che pare un pirata in disarmo, un pittore chiamato Modì, un'affascinante pianista jazz, un Passeur. “Un luogo ad alta densità di storie andate in malora”, una vera e propria comunità di allegri falliti, dove ci si faceva beffe del destino con ironia e leggerezza, perché la Locanda della Stella Rossa, più che un luogo fisico, è una condizione mentale. Esistenze che un tempo avevano sognato di cambiare il mondo ed ora erano finite in un limbo, oppure costrette a fare i conti con la memoria. I loro percorsi andranno ad incrociarsi con quelli di una giovane giornalista free lance (nonché musicista), di un libraio di altri tempi, di un ex brigatista fuggito in Francia, di un ex infiltrato, di un commissario dal passato ambiguo.Passato e presente si specchiano, si rincorrono e si interrogano in un romanzo che alterna suspense e introspezione, thriller psicologico e racconto di un'epoca, realismo e lirismo.Spiega Amedeo Bologna: «Quando fatti e vicende vissute in prima persona si allontanano dal presente per entrare nella Storia con la esse maiuscola, ci si rende conto di come il passaggio dai ricordi ai “manuali” comporti spesso la drastica bipartizione tra buoni e cattivi, santi e demoni, vittime innocenti e carnefici, azzerando la complessità di quanto accaduto. L'argomento centrale del romanzo è proprio la rivisitazione dei tanti e diversi universi che avevano animato il periodo più che decennale del così detto “Sessantotto” per recuperare l'umanità dei personaggi che ne avevano fatto parte e che, a mio avviso, andavano sottratti alla visione manichea che, trascurando le complessità di quel lontano e complicato periodo, ne alteravano il senso. “La Locanda della Stella Rossa” è il luogo immaginato per ospitare proprio gli sconfitti di quelle vicende, mai comunque piegati alla marginalità a cui il trascorrere del tempo vorrebbe destinarli. E in quel luogo particolare e discosto si intrecciano i destini di persone la cui vita è stata segnata da quei lontani eventi… In parte si tratta di vicende da me vissute in prima persona, in parte in modo indiretto, ma anche del tutto inventate, com'è normale nella stesura di qualsiasi romanzo che non sia dichiaratamente un'autobiografia». Amedeo Bologna, a partire dal 1998, con il racconto Settenni, ha iniziato a pubblicare presso piccoli editori operanti in Valle d'Aosta. Oltre ai racconti editi in Patate e champagne, Nera Baltea, Joà, Voci da una collezione, con Edizioni Vida sono anche usciti due suoi romanzi: Il gatto di Majakovskij nel 2014 e Il suono di una mano sola nel 2016. Suoi racconti sono inoltre presenti nelle antologie di Neos Edizioni Natale in Valle d'Aosta (2021), Natale in Valle d'Aosta. Racconti sul filo dell'acqua (2022) e Natale in Valle d'Aosta. Quindici storie fra leggende e tradizioni (2024, di cui è anche curatore, insieme a Carlotta Marricco).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
SIMPLE ITALIAN PODCAST | IL PODCAST IN ITALIANO COMPRENSIBILE | LEARN ITALIAN WITH PODCASTS
In questo episodio del nostro Simple Italian Podcast vi leggo un paio di racconti molto interessanti di Coelho.Buon ascolto!▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
Per tanti anni in una bellissima chiesa di Roma si è celato un mistero italiano. La tomba di Enrico De Pedis alias Renatino, capo riconosciuto della fazione testaccina della Banda della Magliana, ha rappresentato pietra di scandalo sin dalla sua rivelazione pubblica nel 2005 - quindici anni dopo la morte. I segreti inconfessabili, i depistaggi, le bugie, le mezze verità tra la Magliana, il Vaticano, il caso Orlandi si mescolano e si confondono in un intreccio pericoloso personificato da De Pedis: ragazzo di borgata, rapinatore, anima di una batteria di criminali, membro fondatore della Banda, uomo di raccordo con Pippo Calò e la P2, custode dei segreti di troppe vicende. Premiato, dopo la morte, con una sepoltura eccellente accompagnata da una nomea ("benefattore dei giovani") più falsa di tante altre storie sulla malavita.
Rudolph è una piccola renna diversa da tutte le altre: ha un naso rosso che brilla come una piccola lanterna, e per questo viene spesso presa in giro dagli altri. Finché una notte, una fitta nebbia rischia di fermare la consegna dei regali di Babbo Natale.Solo allora il suo strano naso diventa l'aiuto più prezioso di tutti.Una storia dolce e divertente che parla di diversità, coraggio e della magia di sentirsi finalmente al proprio posto.LINK LIBRO: https://amzn.eu/d/3IpVbriNUMERO LETTERE AL SEMAFORO: 353/4453010
"La Finestra Sbarrata" (The Barred Window) di Ambrose Bierce è un racconto horror/gotico cupo e inquietante, dove un uomo scopre che il cadavere della sua amata, brutalmente uccisa, giace vicino a una finestra sbarrata, mostrando segni di lotta e un frammento dell'orecchio della bestia tra i denti, suggerendo una lotta disperata contro un mostro, ma l'esito è tragico e pieno di orrore inspiegabile, tipico di Bierce, con un finale che lascia il lettore con un senso di angoscia e mistero.
84 anni dopo, nelle acque placide di Pearl Harbor si staglia lo USS Arizona Memorial, un manufatto poggiato sullo scafo sommerso della corazzata simbolo dell'attacco a tradimento dei giapponesi. Divenuto attrazione turistica, il memoriale conserva i nomi dei tanti marinai uccisi quel giorno. Ma pochi ricordano che non solo fu solo la "Arizona" a non tornare mai più da quell'inferno. La sua storia si intreccia col capovolgimento e la definitiva perdita della "USS Oklahoma" e con la vicenda dimenticata della "USS Utah": oggi, nell'anniversario del Giorno dell'Infamia, ripercorriamo quanto accadde per perpetuare la memoria dei nomi, dei fatti, dei morti e della storia stessa.
Sta facendo discutere nelle ultime ore la diatriba relativa all'annunciata presenza, all'interno dell'evento romano "Più Libri Più Liberi", dello stand di una piccola casa editrice di chiara ispirazione neofascista. Editori e autori hanno chiesto all'organizzazione dell'evento di negare l'ingresso, ottenendo in cambio un rifiuto in nome della pluralità del pensiero. Ma consentire la circolazione di idee liberticide può definirsi libertà? Ammettere posizioni violente è compatibile con il concetto di democrazia? In questo Instant Video ne parliamo, ricordando il celebre Paradosso della Tolleranza di Karl Popper che rappresenta ancor oggi un principio fondamentale.
Bentornati Orsetti e Orsette dai mille coloriOggi inizia la prima raccolta di Capriole dell'Avvento dal 1 al 7 dicembreBuon ascoltoCon le voci di:Rumo con: 'Il pupazzo di neve' di John Kendrick BangsRaffaella con: 'Il Natale di Lupetto' di Orianne LallemandAlessandra con: 'Un incontro magico' di Johnny GruelleRubinella con: 'Lotje e l'albero di Natale' di Lieve BaetenCristina con: 'Il Natale dello spaventapasseri' di Mary E. Wilkins FreemanAndrea con: 'Il Natale della piccola renna' di Caroline Quin, Emily HawkinsProgetto grafico di SAS
Tra i tanti pirati leggendari che hanno popolato i sette mari, Thomas Tew è uno di quelli che può vantare molte leggende sul suo conto. Batteva un vessillo nero con braccio e sciabola? Ha fondato la mitica Libertalia assieme al capitano Misson? Ha combattuto arabi e indiani ed è tornato vincitore in America? Ha partecipato alla grande impresa del re dei pirati Henry Every? Andiamo a svelare, attraverso la nebbia del mito, la vera storia del pirata Thomas Tew.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-pirata-storie-di-pirati--4335056/support.
Franco Buffoni"Aureole e tigri dal mondo queer"Racconti di un'altra letteraturail ramo e la foglia edizioniwww.ilramoelafogliaedizioni.itQuesto libro vuole essere anzitutto la testimonianza di un cinquantennale impegno, umile e costante, vòlto a dare dignità letteraria ad alcune istanze provenienti dal mondo queer.Perché, negli anni della mia formazione, quelli come me, a destra venivano considerati degli sporcaccioni, al centro dei peccatori, a sinistra una degenerazione borghese. Non era così, naturalmente: la classe operaia, di quelli come me, ne contava tanti quanti le altre classi sociali, solo che stavano nel closet. Ma, come diceva Mario Mieli, bastava frequentare i vespasiani per rendersi conto di quanti proletari en battuage li frequentassero.La situazione, almeno nel mondo occidentale, cominciò lentamente a cambiare con il Sessantotto, in un crescendo culminato il 17 maggio 1990 con la dichiarazione dell'OMS, che definì l'orientamento sessuale di quelli come me “una variante naturale dell'umana sessualità”. Dunque nessuna malattia, nessuna cura: nessuna terapia riparativa.Questi racconti sono stati scritti nella convinzione che qualche giovane possa trarre motivo di orgoglio e rinnovata dignità.*«A Central Park, senza dirgli nulla in precedenza, Louis gli fa incontrare il figlio di Benny Paret. Emile lo scruta un po', poi avvicina il viso e gli dice: “Non volevo. Assomigli molto a tuo padre”.Nel 2005 partecipa al Gay Pride e in un'intervista su Sports Illustrated fa coming out: “Se uccido un uomo tante persone capiscono e mi perdonano. Se invece amo un uomo, per molti questo resta un crimine imperdonabile. È allora che divento cattivo. Per questo, anche se non sono mai stato fisicamente in prigione, è come se fossi rimasto in cella per quasi tutta la vita”.»*Franco Buffoni ha pubblicato Suora carmelitana (1997), Il profilo del Rosa (2000), Guerra (2005), Noi e loro (2008). L'Oscar Poesie 1975-2012 raccoglie la sua opera poetica. Con Jucci (2014) ha vinto il Premio Viareggio. In seguito sono apparsi Avrei fatto la fine di Turing (2015), l'opera teatrale Personae (2017), La linea del cielo (2018), Betelgeuse e altre poesie scientifiche (2021). È autore dei romanzi Zamel (2009), Il servo di Byron (2012), La casa di via Palestro (2014), Il racconto dello sguardo acceso (2016), Due Pub tre poeti e un desiderio (2019), Silvia è un anagramma (2020), Vite negate (2021), Il Gesuita (2023). Nel 2025 Interlinea ha pubblicato la raccolta di saggi Nel nome del male; Mondadori Poesie 1975-2025 comprensivo del nuovo libro La coda del pavone (2025). Il suo sito è www.francobuffoni.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Estate 1961: in una elegante tenuta del Buckinghamshire, a bordo piscina, una bella ragazza viene presentata a un politico britannico rampante. Tra i due nasce un rapporto clandestino fatto di incontri e di lettere sotto l'attento sguardo dell'MI5. Perché la ragazza, Christine Keeler, un passato di povertà e un presente composto da un lavoro da modella che intervalla il ruolo di prostituta ai festini clandestini, è condivisa da più uomini tra cui spicca Evgeni Ivanov, spia sovietica accreditata come addetto navale a Londra. E perché il politico è John Profumo, ministro della Guerra nel gabinetto MacMillan. Lo scandalo Profumo scuote le fondamenta della società inglese e cambierà per sempre la percezione pubblica degli uomini di potere.
Chiara Bressan, Costanza Duina
Amici di favole nel traffico, ecco a voi la storia del Grinch!LINK LIBRO: https://amzn.eu/d/3IpVbriNUMERO LETTERE AL SEMAFORO: 353/4453010
Capriole dell'Avvento tornerà!
I pirati ne hanno compiute di assurdità, ma la storia di oggi si piazza senza dubbio nella top 10 delle loro avventure più bizzarre. Siamo nel 1690, quando il capitano Thomas Pound si trova al centro di un intrigo di potere che lo catapulta in una serie di disavventure, battaglie e rischi incalcolabili... senza ricavare il becco di un doblone!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-pirata-storie-di-pirati--4335056/support.
Quarta e ultima parte di La nonna: una clinica segreta 2, una storia inventata da Amico Diverte. Musica: Soul's Departure / Timeless Ruins / Illusory Realm / The Cold Settles Darren Curtis (www.darrencurtismusic.com)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Terza parte di La nonna: una clinica segreta 2, una storia inventata da Amico Diverte. Musica: Temporal Desolation / Dystopian Nightmare / Drifting Through Space / Illusory Realm Darren Curtis (www.darrencurtismusic.com)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La strada scorre come un fiume, ma sei tu che scegli la direzione. Teo vuole andare nella stessa direzione di Ellis. Deve solo riuscire a direglielo.Continua la nostra avventura in Wanderhome, un nuovo episodio ogni due settimane.
Seconda parte di La nonna: una clinica segreta 2, una storia inventata da Amico Diverte. Musica: It's in the Fog / The Old Pumpkin Patch / Ultimate Evil / Lost World Darren Curtis (www.darrencurtismusic.com) https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Prima parte di La nonna: una clinica segreta 2, una storia inventata da Amico Diverte. Musica: Drifting Through Space / Dystopian Nightmare (Intensified) / Navigating the Hive / Soul's Departure / Timeless Ruins Darren Curtis (www.darrencurtismusic.com) https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Chiara Bressan, Costanza Duina
Vi siete mai chiesti perché non possiamo parlare con i morti?
Bruno MurialdoNuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino. Mostra fotograficaScrittori in Cittàwww.scrittorincitta.itDal 15 novembre 2025 al 3 dicembre 2026, Piazza Virginio • Ingresso liberoVentidue fotografie in bianco e nero delle testimoni femminili dell'Anello forte di Nuto Revelli scattate da Bruno Murialdo quando accompagnava lo scrittore e partigiano cuneese nelle sue interviste. La mostra sarà accompagnata dal commento audio degli studenti e delle studentesse del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo che hanno lavorato per mettere in dialogo le testimoni ritratte e il loro tempo con la loro visione di quel contesto e di quello attuale. Organizzata da Comune di Cuneo, Fondazione Nuto Revelli, con il contributo di Fondazione CRT, in collaborazione con La Stampa.Inaugurazione sabato 15 novembre, ore 16.30, con interventi di Bruno Murialdo, Marco Revelli, studentesse e studenti del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo.Lunedì 27 novembre, ore 20.45, CDT sala polivalente, proiezione del documentario Bruno: un ritratto con introduzione del regista e giornalista J. D. Spellman (online) e del fotografo B. Murialdo. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.Bruno MurialdoFotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Erano il terrore dei campi di battaglia: l'incubo dei carristi alleati. Il Tiger e il Königstiger non erano solo carri armati, ma veri e propri mostri d'acciaio concepiti per dominare la guerra. Scopri perché la loro leggenda dura ancora oggi. Nelle scuole carristi americane tra il 1943 e il 1944 girava una greve battuta: "Per affrontare un Tigre occorrono almeno quattro Sherman. Con la prospettiva di perderne tre". Quella che poteva sembrare una barzelletta di cattivo gusto era solo l'interpretazione pratica della realtà: dalla sua introduzione nel novembre 1942 il carro pesante "Tiger I" aveva posto un nuovo standard in fatto di forze corazzate impegnate nella Seconda Guerra Mondiale. Il suo successore, il Königstiger, si sarebbe rivelato ancor più grande, grosso, pesante, difficile da distruggere, al pari dei derivati Sturmtiger e Jagdtiger. Veicoli formidabili ma contraddistinti da trasmissioni fragili, da una sete irrefrenabile di carburante, dall'esposizione all'arma aerea e dal destino segnato.
Enrico Macioci"Il grande buio"Neo Edizioniwww.neoedizioni.itMistero, qualcosa di oscuro, inafferrabile eppure tremendamente familiare.Una sensazione che provoca spaesamento, un turbamento dai contorni sfuggenti, il germe dell'arcano che seduce e affascina: questo è il perturbante. Non aggettivo, ma sostantivo, quasi fosse un'entità, una presenza.Dieci storie, ognuna delle quali cerca di afferrarne le possibili forme, prova a raccontarne gli improvvisi svelamenti.Una riunione di condominio è la scena, non di un crimine, ma della fine del mondo; una donna racconta del suo essere madre e il ricordo porta a un omicidio; marito e moglie fanno la solita passeggiata in montagna ma stavolta c'è qualcosa o qualcuno insieme a loro; una coppia di ospiti convive con un odore nauseabondo mentre il padrone di casa che li ospita è partito alla ricerca della propria compagna; un uomo è svegliato nel bel mezzo di una notte estiva, in strada qualcuno sta giocando a tennis, il poc, poc, poc della pallina è il richiamo verso l'ignoto.C'è poi chi dà un nome all'ignoto, è uno dei protagonisti, lo chiama “il grande buio”, dice che avvolge e permea il nostro mondo. E quando affiora, inghiotte.Enrico Macioci è nato a L'Aquila nel 1975. Laureato in Giurisprudenza, poi in Lettere moderne con una tesi su Cuore di tenebra di Joseph Conrad. Da semplice lettore, è diventato un grande conoscitore di Stephen King e della sua produzione letteraria. Dopo la raccolta di racconti Terremoto (Terre di mezzo, 2010), ha pubblicato i romanzi La dissoluzione familiare (Indiana, 2012), Breve storia del talento (Mondadori, 2015) rivisto e ripubblicato in una nuova edizione col titolo L'estate breve (TerraRossa, 2024), Lettera d'amore allo yeti (Mondadori, 2017), Tommaso e l'algebra del destino (Sem, 2020), Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia (TerraRossa, 2022).Il grande buio segna il suo felice ritorno ai racconti.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ad Amici In Affitto con La Marghe e Maxi B, diamo spazio ai vostri racconti del terrore per cominciare alla grande questa giornata di Halloween.Buon ascolto.