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Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenWe connect with our listeners in this unplanned, unfiltered episode that touches on everything from mysterious bridge collisions to podcast challenges and fast-food critiques.• Discussion of the Brooklyn Bridge boat crash that killed two people and its strange timing coinciding with Diddy's legal troubles• Comparison to the earlier Baltimore bridge collapse and questioning of the coincidental nature of these events• Candid talk about balancing professional careers with podcast commitments• Encouragement for all team members to take initiative when schedules don't align• Debate about fast food biscuits, with passionate opinions about Popeyes versus McDonald's• Nostalgia for discontinued menu items like McDonald's parfaits and chicken snack wraps• Reflection on how unplanned, authentic episodes often resonate more with audiences than carefully structured content• Embracing natural comedy and real-life observations as the podcast's greatest strengthThank you to all our listeners worldwide! Subscribe to connect with us and share your thoughts on the show. Head over to someassembly.net, our sponsor who could really use some business.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Nato tra le vie di Torre Annunziata e cresciuto all'ombra del Vesuvio, Antonio Cozzolino, detto Pilone, fu uno dei briganti più temuti del Meridione postunitario. Ex soldato borbonico, disertore e capo banda, guidò la sua lotta contro lo Stato unitario tra le campagne vesuviane e i monti Lattari. In questo episodio ricostruiamo la sua parabola: dalle prime violenze, alla fuga, alla morte. Buon ascolto...Nota: i primi 13 minuti sono dedicati a una rapida introduzione del contesto storico del brigantaggio; se vuoi passare direttamente alla storia di Pilone, puoi saltare al minuto 13:00.
FInalmente ci siamo! Sandfall interactive ha rilasciato Clair Obscure Expedition 33 .e noi... ovviamente ce ne siamo innamorati. Un' opera incredibile che ci sta lasciando un minuto dopo l'altro sbalorditi. le premesse erano ottime, le promesse erano tante... e sono state mantenute . Gamepass ci sta permettendo di giocare forse al prossimo Game of the Year ? ... E voi, cosa ne pensate?
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenBillionaires with penis-shaped rockets and celebrities paying $200,000 for 11 minutes of "almost space" – welcome to the absurd reality of modern space tourism.Detto and T-Bot take a scathing, hilarious look at Blue Origin and the billionaire space race between Jeff Bezos and Elon Musk. What exactly are these ultra-wealthy individuals trying to accomplish by sending celebrities like Katy Perry and Gayle King 62 miles up – barely crossing the boundary of what's considered "space" – only to tumble around weightless for a few minutes before returning to Earth?The hosts don't hold back, questioning everything from the phallic design of Blue Origin's rockets to the stark contrast between spending millions on space joyrides while countless people struggle with basic needs. As they put it: "If you have so much money to spend, how about you just help all of us?" Their commentary cuts through the PR spin, exposing these ventures as expensive advertising platforms masquerading as technological progress.Between laughs, the conversation touches on deeper issues: the militarization potential of private space technology, environmental impacts of launches, and why billionaires choose vanity projects over solving real-world problems. The episode perfectly captures the growing disconnect between the ultra-wealthy and everyday people.Ready for a dose of reality about the "final frontier"? Subscribe now, and share your thoughts on whether these space tourism ventures represent humanity's future or just another playground for those with too much money and not enough perspective.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Ludovico Maria Sforza detto il Moro: biografia e pensiero del principe a capo del Ducato di Milano dal 1480 al 1494. La sua corte fu una delle più splendide del Rinascimento europeo.
Ebbene sì, è successo anche al vostro CaRfa. Spotify mi ha bacchettato, dicendo che inserisco musica protetta da copyright nelle mie puntate, quindi minacciando di cancellarle, se non faccio il bravo.Al di là del fatto che, per quanto mi riguarda, l'arte è libera e va liberamente condivisa, altrimenti ci troviamo davanti al solito regime dittatoriale, come praticamente tutto in sto cazzo di mondo, è vero che farò un pochino di attenzione d'ora in avanti, ma per quanto mi riguarda Spotify può andare allegramente a farsi fottere.La musica la pubblico lo stesso, come citazione e pubblicità al film che recensisco e poi vediamo che succede.Ci vuole ben altro per fermare le RECENSIONI CARFATICHE!!!Detto questo, oggi si inizia la settimana con un classicone, ovvero quell'Highlander che a me personalmente non ha mai fatto impazzire più di tanto, da ragazzo. Però, devo dire che a questa recente visione, mi ha preso molto di più e quindi consiglio anche a voi un rewatch, se magari non lo trovavate convincente ai tempi.Lambert protagonista azzeccatissimo, Connery ha sempre il suo fascino e Clancy Brown cattivo da brividi, per una pellicola sicuramente figlia dei suoi tempi, che che non manca di essere gradevole anche oggi.Ma gli altri immortali che fine hanno fatto??? Sono tutto MORTI??? Eccheccazz...!!!
Dal Vangelo secondo GiovanniLa sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto».Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"». Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
“Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un'analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c'è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Quarto episodio: Risparmiare il sangue Come fermare la spirale di propaganda bellicista e l'equazione “disfattismo=pacifismo” proposta da molti intellettuali e politici? Ricostruendo il filo che nella nostra storia è stato tessuto dalla resistenza civile che realizza i suoi obiettivi senza spargimento di sangue: un'opzione molto più efficace per porre fine ai conflitti, come dimostrano due studiose statunitensi che hanno misurato le insurrezioni nonviolente rispetto a quelle armate degli ultimi decenni. Sorpresi? La nonviolenza, come il pacifismo, non godono i favori delle élite, ma sono un desiderio per la maggioranza dei cittadini, a partire dai più giovani. E anche per questo Emergency promuove ogni anno 2500 incontri di educazione alla pace nelle scuole come ci racconta Chiara Vallania responsabile del dipartimento scuola di EMERGENCY. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
“Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un'analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c'è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Terzo episodio: Giù dal piedistallo Come si costruisce la propaganda? Con la paura di un nemico, militari che sfornano scenari catastrofici e politici, banchieri e imprenditori che dal loro pulpito ci ammoniscono che “le risorse dedicate al welfare sono un lusso non più sostenibile” (o più semplicemente ci invitano a scegliere tra “la pace o i condizionatori accesi”). Ma scuola e sanità pubbliche, ad esempio, non sono concessioni di “lorsignori”, sono diritti conquistati dai cittadini. Bisogna ricordarlo forte e chiaro a chi ci sta trascinando nel baratro di conflitti che, come spiega Pietro Parrino di EMERGENCY, hanno sempre più i civili, ovvero noi tutti, come bersaglio. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it
“Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un'analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c'è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Secondo episodio: La guerra non è popolare. L'Europa si riarma con 800 miliardi. In questi anni aveva già raddoppiato la propria quota di spese militarti, soprattutto comprando dagli Stati Uniti. Lo faremo di più, visto che Trump disinvestirà dalla Nato e dall'Europa. E' la “fine delle illusioni”, come dice Von der Leyen, di essere garantiti dalla pace, perché d'ora in poi bisognerà usare la forza. E intanto si educa la popolazione con manuali che dicono: “In caso di guerra…”. La propaganda è altissima perché non c'è nulla di più antipopolare e antidemocratico della guerra e la militarizzazione d'Europa è tutta sulle spalle dei suoi cittadini. Con Michele Paschetto di EMERGENCY vi racconteremo come in Afghanistan in più di venti anni di guerre le cure abbiamo svolto un ruolo straordinario di mediatore. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it
Ho detto R1PUD1A di Claudio Jampaglia e Giuseppe Mazza per EMERGENCY “Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un'analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c'è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Primo episodio: Le parole sono importanti. In questa prima puntata di “Ho detto R1PUD1A” Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia spiegano cosa significa la parola “ripudia” nella Costituzione italiana e perché è stata scelta per rappresentare il “mai più” alla guerra del popolo italiano dopo la Liberazione. Non siamo i soli ad avere fissato questo principio nelle nostre leggi. La guerra però sta tornando una prospettiva concreta, almeno secondo la maggior parte dei governi, che si riarmano, Italia compresa. Con Rossella Miccio, presidente di EMERGENCY, vi racconteremo poi l'esempio del Sudan, il Paese dove la guerra ha già causato in questi due anni oltre tre milioni di profughi. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it
Sigfrido Ranucci Asfalta Italo Bocchino: Ecco Cosa Gli Ha Detto In Diretta!Lo scontro tra Sigfrido Ranucci e Italo Bocchino accende il dibattito sulla libertà di stampa: accuse, minacce legali e il futuro del giornalismo d'inchiesta in Rai.#Report #SigfridoRanucci #ItaloBocchino #Rai #giornalismoincrisi #libertàdistampa #PiazzaPulita #Formigli #inchieste #politicaeTV
Federico Ferrari"L'insieme vuoto"Per una pragmatica dell'immagineJohan & Levi Editorewwwjohanandlevi.comChe cos'è un'immagine? Perché le immagini hanno assunto un'importanza così grande nelle nostre vite? Cosa significa avere uno sguardo? Federico Ferrari riflette sulla società delle immagini e sul rapporto ritmico tra immagine e parola, ritmo che forgia il nostro orizzonte, concentrandosi sull'uso delle immagini e sul mondo che esse creano, sulla disseminazione dello sguardo nell'impossibilità di una sola visione del mondo, di una sola misura.L'immagine contemporanea infatti impone oggi una nuova definizione del guardare, che parta dalla singolarità di ogni visione ma sia anche capace di abbracciarne la pluralità. Ed essendo le visioni possibili, per definizione, infinite, ciò che davvero conta è ciò che sottende ed è quindi comune a tutte. Detto con i termini della teoria degli insiemi, è un insieme vuoto che si presenta come un nulla ma che è anche qualcosa: lo sguardo, ciò che ci precede e che resta aperto al di là di ogni visione possibile, di ogni immagine data. L'insieme vuoto dello sguardo è la potenza del vedere.Federico Ferrari, insegna Filosofia dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove nel 2009 ha creato il biennio specialistico in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali e nel 2025 il Centro di Ricerca di Storia e Toeria dell'arte. Nel 2020 ha fondato, assieme ad Andrea Cortellessa e Riccardo Venturi, la rivista online Antinomie. Tra i suoi ultimi libri, L'anarca (2014), Oscillazioni (2016), Il silenzio dell'arte (2021) e, con Jean-Luc Nancy, Estasi (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù.Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
La nuova autopsia ha stabilito che Liliana Resinovich è stata assassinata.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenHave you ever silently fumed about your partner's inability to close cabinet doors or their talent for asking questions precisely when your favorite TV show returns from commercial break? You're not alone. This candid, laugh-out-loud episode tackles the things we secretly can't stand about our significant others but never say to their faces. T-Bot rejoins Detto for a no-holds-barred conversation exploring relationship frustrations that simmer beneath the surface of otherwise loving partnerships.From the person who claims their partner "isn't a great kisser" (which prompts us to wonder how they got this far in the relationship) to the universality of snoring driving couples to separate bedrooms, we peel back the layers of what really irritates us about the people we love. The silent treatment gets particular attention—is it emotional warfare or a necessary cooling-off period? We argue both sides while acknowledging that sometimes you just need five minutes before you say something you'll regret.Physical affection differences, decision-making incompatibility, and the special hell of watching TV with someone who can't stop commenting highlight how these seemingly minor irritations reveal deeper relationship dynamics. Throughout our spirited debate, we challenge listeners to consider whether harboring these unspoken complaints is healthy or if honest communication might be the better path.Whether you're nodding along in recognition or taking mental notes about your own relationship habits, this episode offers both laughter and legitimate relationship insights. Subscribe now and join the conversation about what drives us crazy about the people we can't live without.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenThe credibility of the #MeToo movement hangs in the balance as celebrity controversies dominate headlines. Could high-profile cases like Blake Lively's accusations against Justin Baldoni and Amber Heard's battle with Johnny Depp be undermining the very movement meant to empower survivors?We pull no punches examining how false allegations create devastating ripple effects for legitimate victims seeking justice. "She's ruining it for people that it actually happens to," one host observes, highlighting how opportunistic claims can silence authentic voices in need of support.The conversation takes a surprising turn when we reveal shocking statistics from rehabilitation classes where 21 out of 29 men admitted to experiencing domestic abuse from their partners. This overlooked epidemic exists in the shadows because, as one host explains, "You're a pansy if you do" speak up about being abused. When men finally attempt to defend themselves, they often become labeled as the perpetrators - creating a damaging cycle of silence and shame.Hollywood power dynamics feature prominently as we dissect the complex dynamics around figures like Harvey Weinstein, Ellen DeGeneres, and P. Diddy. The discussion explores how society's rush to judgment has transformed our justice system into "guilty until proven innocent" - a dangerous reversal that serves no one.Between personal stories and cultural analysis, we challenge listeners to consider both sides of the equation: believing victims while acknowledging the real damage caused by false accusations. The stakes couldn't be higher for a movement that has empowered countless survivors but now faces a critical credibility test.Have you witnessed the impact of false allegations on real victims? Share your thoughts and join the conversation about how we can protect the integrity of movements meant to give voice to the voiceless.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenA special father-son episode introducing "The Creature" (RJ) and his new content creation ventures on YouTube and TikTok. After years of encouragement, RJ is launching two channels: "RJ Tests Things" for product reviews and "Tech Central" focused on technology reviews and custom PC building services.• RJ is creating a section on Sockeytome.com called "The Creature's Lab" for custom PC orders• Content will span tech reviews, product testing, food and drink sampling• Building a personal brand takes time—Sockeytome took over a year to reach 10,000 downloads• The channels "RJ Tests Things" and "Tech Central" can be found on YouTube and TikTok• Cross-promotion between family content shows how digital entrepreneurship spans generationsCheck out "RJ Tests Things" and "Tech Central" on YouTube and TikTok. Subscribe and follow to support this new creator's journey!Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenWe dive into the great DIY vs professional contractor debate, sharing real-life stories and insider knowledge on why trying to save money might actually cost you more in the long run.• DIY horror stories including improperly installed insulation and electrical mishaps that resulted in injury• Why hiring a professional often costs less when you factor in your time and potential mistakes• How reputable contractors price jobs with cushions to avoid asking for more money later• The truth about home improvement TV shows and their unrealistic timelines• Red flags to watch for when hiring contractors, including those who pressure for immediate decisions• Tips for finding reliable professionals through local lumber yards rather than big box stores• Why major plumbing, electrical work, and projects requiring permits should always be handled by pros• Real-world examples of predatory pricing, especially targeting elderly homeownersNeed help with furniture assembly? Check out Some Assembly at someassembly.net. For HVAC needs in Southington, Connecticut, contact True Comfort and ask for Eric.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenEver had a retail experience so infuriating you wanted to call the Better Business Bureau? Detto and Casey launch into this episode with the saga of "Red Ginger" – a two-watch-wearing manager at Impossible Kicks who refused to help resolve a sneaker purchase gone wrong. The confrontation escalates to security being called, revealing the absurd theater of mall cop dynamics where three "miniature Paul Blarts" show up looking barely twenty years old.From there, we spiral into a cathartic exploration of modern irritations and technological peculiarities. Why do staplers have two positions? What was the real purpose behind star-69 on telephones? And did keyboards include special symbols like @ and # just so they could eventually create the internet? The questions may sound random, but they tap into those small curiosities we've all wondered about but rarely discuss.The most relatable moment comes when Detto presents his brilliant theory that "phone chargers are the new lighters" – both items mysteriously vanish when needed most, despite our best efforts to keep track of them. Anyone who's ever labeled a charger only to have it disappear anyway will find themselves nodding in vigorous agreement.The conversation reaches its philosophical peak with a refreshingly honest critique of social media culture. Where are the pictures of court appearances, divorce proceedings, and overflowing toilets? Our digital personas present carefully curated highlight reels that bear little resemblance to our messy realities, and Detto's passionate call for authenticity might make you reconsider your own posting habits.Ready to hear grievances aired that you didn't even know you had? Subscribe to Sockeytome for more unfiltered conversations that somehow manage to connect people to people through shared frustrations and genuine laughter. Check out our store and grab some merch while you're at it!Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenOn this episode, we dive into the often uncomfortable topic of hair loss, but with a humorous twist. With changing perceptions, baldness is now being embraced as a style statement rather than a source of shame. Join us for an engaging conversation filled with laughs as we share personal anecdotes and stories about realizing we were losing hair. We explore various myths surrounding hair loss, including the classics about hats and weather, while comparing notes on treatments like Rogaine and the growing trend of hair transplants. As we weave through our past experiences and navigate today's landscape of masculinity and self-acceptance, we encourage our listeners to embrace baldness with open arms. This episode is not just about hair—it's a celebration of finding confidence in who we are, regardless of societal standards.If you've ever worried about thinning hair or have dealt with the emotional rollercoaster that often accompanies it, this episode is for you. Laugh along with us, share your thoughts, and maybe even turn your worries into witty stories. Don't forget to subscribe, share, and leave a review! Let's normalize this conversation!Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Scopri il DOCUMENTO SEGRETO delle Banche (che ti farà guadagnare tantissimi soldi): https://bit.ly/4eOttaP----Massima diversificazione, investimento con i migliori gestori dell'universo e grafici sempre in crescita: parliamo dei FONDI COMUNI d'investimento.Oggi abbiamo la storia di Giampaolo che ci vuole fare delle domande sulle decisioni che ha preso negli ultimi anni.Nello specifico vedremo:La mail di GiampaoloSui fondi comuni ci sono eccessive commissioniQuesta industria mette al centro i soldi e non la personaQuando ti parlano di cose tecniche... scappa!Le polizze unit linked vengono vendute come esentasseCome deve gestire i suoi soldi "un povero cristo"?Partire dalla formazioneNon tutti i prodotti finanziari sono ugualiI migliori strumenti sono gli ETFLa diversificazione e la sua importanzaCome deve investire un "povero cristo"Cosa ne pensi?+++ DISCLAIMER - Leggi con Attenzione! +++"Storie, Storielle e Storiacce di Investimenti" è una serie ideata dalla Affari Miei in cui vengono letti i messaggi recapitati dagli utenti ai nostri contatti ufficiali. Le storie sono reali ma anonimizzate perché vengono esclusi dettagli che possono far risalire all'autore. Nel corso del podcast gli autori esprimono le proprie opinioni sui fatti analizzati con uno scopo divulgativo: quanto detto non deve in alcun modo essere inteso come una raccomandazione personalizzata d'investimento e non sostituisce una consulenza professionale. La Affari Miei declina qualsiasi responsabilità sulle azioni eventualmente intraprese dai fruitori dei contenuti a seguito della visione o dell'ascolto del podcast.+++ FINE DISCLAIMER +++Prenota una sessione gratuita con il team di Affari Miei, ti guideremo nella scelta delle soluzioni più adatte a te: https://bit.ly/3ZHtAg2—
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenThis episode focuses on the intriguing concept of six degrees of separation, highlighting the surprising ways we are all connected. Through personal anecdotes and discussions about social interactions, the hosts emphasize the importance of connection and the impact of both real-life and social media friendships. • Discussion of six degrees of separation theory• Anecdotes of unexpected connections• Influence of Kevin Bacon on the concept• Contrasting social skills among individuals• Reflection on social media's impact on relationships• Story of connecting with a newfound cousin• Closing thoughts on the beauty of connectionSupport the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Zuppa di Porro del 20 febbraio 2025: rassegna stampa quotidiana
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenEver reconnected with a childhood friend on social media only to end up arguing with a stranger moments later? Join us for a humorous exploration into the peculiar realm of online friendships, where we take a light-hearted jab at those envy-inducing vacation photos and the curated perfection plastered across our feeds. We grapple with the irony of feeling more disconnected in this age of digital connection, questioning whether these virtual interactions truly bridge the gap or become a barrier in our relationships. From rekindling old connections to engaging in pointless online squabbles, we ponder the authenticity of the connections we make in the digital world.As we grow older and life gets busier, our social circles inevitably shrink, but does that mean our friendships suffer too? We question the legitimacy of calling someone a "friend" when the interaction is limited to an occasional like or comment on Facebook. What happens when these connections fade without meaningful interaction? We suggest a three-year mark as a potential cutoff for these virtual ties and reflect on how only a few online friends remain genuinely relevant. Join us as we humorously dissect the complexities of maintaining friendships online and urge a reassessment of who we consider true friends in this ever-evolving digital landscape.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Zuppa di Porro del 15 febbraio 2025: rassegna stampa quotidiana
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenEver wondered why every generation seems to think the next is bound for doom? Join us for a laugh-out-loud session with Keebler as we share stories of our grandparents' and parents' worries, comparing them to our own anxieties today. We add a humorous twist to the serious issues of skyrocketing living costs versus stagnant wages and even entertain the absurd idea of vaccinating birds to keep egg prices in check. Tune in as we marvel at the resilience of each generation and poke fun at the struggles of maintaining a single-income household.Keebler and Detto also wander into the quirky and nostalgic, from the rising costs that might make us consider cemetery "bunk beds" to a nostalgic nod at MTV's endless evolution. We're not afraid to question conventional wisdom, joking about political figures as mere puppets in a grand performance or wondering aloud about the existence of dinosaurs. We discuss the infamous doomsday clock and the perpetual anticipation of global catastrophe, all with a playful skepticism that keeps the mood light even when the topics get heavy.Technology takes center stage as we reflect on the massive impact of the internet. We share stories of our own reliance on younger, tech-savvy family members to navigate this digital age. From online shopping and virtual doctor visits to the potential of time travel, we explore how rapidly advancing technology shapes our world. We encourage embracing these changes with humor and optimism, learning from those who were practically born with a smartphone in their hands. Join us for a session that promises to be fun, insightful, and sprinkled with humor.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenCan men and women truly be just friends? This age-old question sparks our latest conversation as we share candid personal stories and reflections on cross-gender friendships. We dive into why some people feel uneasy about such relationships, particularly when trust and independence are at the heart of the matter. Through humor and slightly awkward anecdotes, we discuss the often tricky decision between maintaining a cherished friendship and prioritizing a romantic relationship when insecurities arise.We navigate the complex dynamics of friendships within the landscape of societal norms and gender roles. Picture this: a friend's unexpected bathroom visit or the urgency of a late-night call—these scenarios reveal the tension between personal relationships and society's expectations. By challenging outdated beliefs that suggest men and women can't be friends, we open the floor for a broader discussion on evolving gender roles and the potential unintended consequences of these shifts.Boundaries and trust form the crux of our discussion, as we explore how jealousy and insecurity can impact partnerships. Whether it's differentiating between a lunch or dinner outing with a friend or dealing with societal perceptions, we underscore the importance of clear communication and transparency. True friendships between genders require mutual respect and understanding, and we emphasize that longstanding connections shouldn't be sacrificed for new relationships. We reflect on how trust, honesty, and support are the bedrock of thriving friendships, regardless of the nature of the relationship.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Chiara Petrolini è la mamma di Parma di 22 anni accusata di aver ucciso i figli.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenWhat happens when two fierce competitors on the softball field turn into lifelong friends? Join us as we relive the colorful beginnings of our friendship with Keebler, exploring how a simple game brought us together in unexpected ways. From the late '90s as opponents to becoming a dynamic duo in fall ball, our journey is filled with laughter, unique stories, and those unforgettable moments that only sports can provide. Discover how our shared love for the game evolved into a bond that has stood the test of time.Ever tried conquering the P90X program while juggling life's demands? We've been there! Listen to our candid chat about the humorous and sometimes daunting task of maintaining fitness as the years go by. With a focus on motivation, mutual support, and a few laughs along the way, we share our experiences in making healthier lifestyle choices amidst rising food costs. Our conversation offers a light-hearted yet insightful look into the challenges and little victories of staying fit and healthy.And what's a friendship without a bit of chaos and adventure? Travel back with us to a wild weekend in Florida, featuring daring leaps into alligator-infested ponds and some memorable antics on a flight to Disney's boardwalk. Through these wild tales, we explore the essence of building and sustaining friendships, embracing the chaos and camaraderie of youth. Our stories are not just about the wild moments, but about the lasting connections formed along the way, inviting you to reflect on the power of shared experiences in shaping relationships.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un bel giro d'Italia, un po' in autobus, un po' in treno. Ma c'è un colpo di scena! Dove? Chi? Come? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/t6rdrebszx77r5d6xwg7i/easyitalianpodcast152_transcript.html?rlkey=9mkr17vumb42fxohmy3onyi8g&st=3vl90hev&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/0x1l219o8j1tlifcyhuv8/easyitalianpodcast152_transcript.pdf?rlkey=evmdruuu8y0insvshiyo6ce1v&st=dlvfpb8m&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/d9axrfbstqzeh1kj2mpof/easyitalianpodcast152_vocab.txt?rlkey=qmakhgvt1h5egdp5jatqyoctw&st=s6qosig3&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/p11epld3u2q5djxenomcm/easyitalianpodcast152_vocab-semicolon.txt?rlkey=c66oyhl98msptdv4nns4ritle&st=0igf16hs&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio Italian Conversation Phrases (For Absolute Beginners) - https://www.youtube.com/watch?v=xqCiQc7auqU Iniziamo con una parola un po' strana usata subito da Matteo: Cioncarsi - vuol dire mozzare e si usa, specialmente al sud, in frasi come: mi sono cioncato di freddo - che vuol dire mi sono spezzato, mozzato dal freddo. Ma "bando alle ciance"! iniziamo con la puntata, con un famoso ponte, in una famosa città, disegnato da un famoso architetto. Indovinato? Il ponte di Calatrava a Venezia. Un bel ponte, ma a quanto pare un po' pericoloso. E quindi sostituiranno il vetro con pietra. E quindi niente più ponte di vetro! https://arte.sky.it/news/2024/venezia-ponte-calatrava-pietra Altre parola usata da Matteo, oggi è in grande spolvero... Annoso - che è durato o dura da molti anni. Poi vi portiamo in giro per l'Italia, questa volta in autobus, per alcuni comodo ed economico, per altri un po' più scomodo, soprattutto se ti trovi su quello sbagliato e sei costretto a scendere in mezzo all'autostrada. Cose da pazzi! Ma a chi è successo? Curiosi? Concludiamo con un piccolo borgo in Sicilia, un borgo d'arte che è stato una ottima idea di un imprenditore. Ma come è andata la storia? Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno! Raffaele: [0:24] Buongiorno, Matteo! Matteo: [0:25] Come va? Raffaele: [0:26] Anche a te la sigla fa i capricci? Matteo: [0:29] No. Perché? Che succede? Raffaele: [0:31] Un po' ballerina questa sigla. Mi andava veloce, mi andava lenta... Matteo: [0:36] È il freddo, il freddo ha congelato tutti i collegamenti e quindi è un po' ballerino tutto internet oggi. Raffaele: [0:46] E sì, freddo, vento, stamattina c'è tantissimo vento qui a Napoli, nuvoloni che coprono il sole, ieri c'erano nuvoloni che coprivano le stelle. Non riuscivo a vedere le stelle. Matteo: [0:59] Invece noi qui le vediamo ma ci cionchiamo di freddo. Forse questo è anche un po' dialettale come modo di dire. Raffaele: [1:12] E credo sia solo comprensibili ai campani. Matteo: [1:15] Sì. E comunque abbiamo molto freddo, ovviamente rispetto a quello che c'è di solito, non rispetto... (Non sento mai freddo, neanche quando racconto le peggiori freddure.) Raffaele: [1:25] Ma chi è? Abbiamo invitato qualcuno al podcast e non lo so? Matteo: [1:30] No, sta succedendo di tutto... Il mio tablet che uso per prendere gli appunti per la nostra puntata, ha deciso di rispondere a quello che stavo dicendo, non so per quale motivo. Quindi lui non ha freddo, però io sì. Raffaele: [1:50] Mattinata complicata, eh, Matteo? Matteo: [1:52] Molto complicata, molto complicata. Raffaele: [1:55] In tutto questo io ti avevo fatto l'assist per le stelle: non vuoi raccontarci qualcosa che riguarda alcune stelle? Matteo: [2:02] Voglio proprio raccontarvi qualcosa. Prima di partire volevamo dirvi di lasciarci tante stelle, perché così anche Raffaele che non può vederle perché è nuvoloso e non riesce a vederle... ma anche per diffondere di più il podcast e cercare di farlo sentire a tutti e ascoltare a tutti. Quindi tante stelline e lasciateci anche una bella review e in questo modo potremo diffondere il podcast di Easy Italian a tutti. Ma ora partiamo! Raffaele: [2:47] E dove andiamo? Matteo: [2:49] Partiamo da nord, vicino casa. Raffaele: [2:52] Partiamo da nord, sì, diciamo che questa puntata sarà un lungo viaggio, come spesso facciamo, da nord a sud. Partiamo da nord, partiamo da Venezia. Se fa freddo a Napoli, potete immaginare a Venezia. Matteo: [3:08] E quando fa freddo, troppo freddo, soprattutto in città d'acqua... Raffaele: [3:13] Poi è una città molto umida, è una città lagunare, quindi potete immaginare che soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino si forma sempre un po' di ghiaccio, ma non in tutta la città, ma in un punto particolare. Dobbiamo parlare, dobbiamo affrontare il problema del ponte di Calatrava. Conosci quest'opera? Matteo: [3:37] Sì, abbastanza famosa e anche quasi subito visibile a Venezia. Raffaele: [3:46] Se arrivi dalla stazione, sì. Matteo: [3:47] Sì, sì, è un po' strano. (Perché strano?) Beh, perché rispetto a tutta Venezia, è molto moderno. Raffaele: [4:00] Eh sì. Noi parliamo di Venezia, uno si aspetta di sentir parlare di arte, di storia... Invece qui parliamo di architettura e design. E non vuol dire che Venezia non può essere moderna, però è un matrimonio non sempre facilissimo. E il design secondo me non è neanche il problema maggiore di questo ponte, Allora, in ordine, come dici tu, si vede subito se arrivi alla stazione di Santa Lucia, perché questo ponte collega proprio la stazione a Piazzale Roma. Ha diversi nomi, in realtà si chiama Ponte della Costituzione, lo chiamano quasi tutti Ponte di Calatrava perché l'architetto è quello che oggi si chiama un archistar, cioè un architetto star, ovvero Santiago Calatrava. Spagnolo. Ma in tanti lo chiamano il ponte di vetro, perché una delle caratteristiche di questo ponte super moderno è che è fatto tutto in [vetro] ed acciaio. Anche i gradini sono in buona parte fatti di vetro. E già insomma con la premessa che abbiamo fatto all'inizio con il freddo e il ghiaccio, sai già dove stiamo andando a scivolare... Matteo: [5:26] Scivoliamo tutti quanti sul ponte che diventa improvvisamente un ottimo punto per gli slittini. Raffaele: [5:33] È proprio quello che hanno affermato negli anni diversi cittadini: sembra quasi una disciplina delle olimpiadi invernali. Prova a non scivolare sul ponte di Calatrava, se arrivi dall'altro lato vinci un premio. Alcuni hanno fatto i paragoni con le piste di pattinaggio. Insomma è un ponte che, ti devo dire la verità, non è nato benissimo. Già dal principio i costi sono stati molto elevati, già di base sono stati più alti di quello che era stato messo a preventivo, si è arrivati a superare la decina di milioni di euro per un ponte di circa 100 metri. E insomma anche per il discorso artistico che dicevamo inizialmente, che fa un po' a cazzotti questa struttura super moderna con una città storica come Venezia. Ma questo ponte è tornato a far parlare di sé proprio nelle ultime settimane perché le persone continuano a scivolare, continuano a cadere. Matteo: [6:40] E non vincono nessuna medaglia... Perché dicono "Scusate, però qua facciamo questa disciplina olimpica ma almeno una medaglia alla fine..." Raffaele: [6:49] Pensa che negli anni per aiutare i partecipanti [di] questa disciplina le hanno provate tutte. Hanno provato a mettere del sale sui gradini per evitare la formazione di ghiaccio ma niente da fare. Hanno persino messo, sai, queste striscioline ruvide antiscivolo che trovi spesso nelle stazioni? Le hanno messe proprio sui gradini. E tu puoi immaginare, un ponte che è costato sopra i 10 milioni di euro e poi metterci lo scotch sopra, non è proprio il massimo. E nonostante tutto si scivolava e le strisce non aderivano bene. E quindi Matteo c'è stata un'unica soluzione da prendere in considerazione. (Tolgono il ponte!) No, non è una soluzione così drastica, sarebbe davvero un peccato. Però tolgono una parte del ponte, tolgono i gradini in vetro, che saranno sostituiti con dei gradini in pietra. Sì, una pietra molto particolare che prende il nome di trachite... Io non so come funziona la trachite: mi auguro che non faccia scivolare la gente. Matteo: [8:01] Quella che conosco io è una scocciatura: ti fa male la gola, non riesci a parlare... Raffaele: [8:08] Matteo, quella è la tracheite, che è l'infiammazione della trachea, che è una parte della gola. Ma questa che mettono a Venezia non è il mal di gola a terra... ma è la pietra per evitare che le persone... scivolino... è scivolata anche la mia lingua. E quindi alla fine un'altra spesa, quindi un milione e mezzo di euro. Una spesa extra che si aggiunge al fatto che originariamente questo ponte era stato pensato anche per far attraversare i disabili. C'era una cosiddetta ovovia, ovvero una sorta di trenino a forma di uovo, per trasportare persone disabili da un lato all'altro. Ha avuto più problemi del ponte questa ovovia ed è stata rimossa qualche anno fa. Che ne pensi tu di tutta questa storia? Matteo: [9:06] E mi dispiace, è un ponte che non decolla, che da un certo punto di vista è buono, però non so. Il problema è che quando si vuole fare qualcosa di artistico e contemporaneamente utile, ci vogliono altro che i Calatrava, ci vogliono i Da Vinci. Cioè nel senso, non basta essere un archistar, devi essere quasi un genio per riuscire ad arrivare a creare qualcosa di artisticamente bello e contemporaneamente utile per una città che ospita migliaia, anzi milioni di persone all'anno. Quindi non stiamo parlando di un paesino o di una città normale, stiamo parlando di Venezia. Raffaele: [10:04] Io penso che il punto sia sempre quello. Adesso non mi voglio sostituire agli architetti, ma io penso che il punto sia sempre quello che quando fai un'opera d'arte che viene esposta in un museo, allora deve essere bella o suscitare una riflessione. Ma in questo caso stiamo parlando di architettura pratica, un ponte sul quale le persone ci dovranno salire, dovranno salire e scendere senza cadere, quindi bisognerebbe sempre mettere al primo posto la praticità di un'opera e al secondo posto tutti gli abbellimenti architettonici e così via. Se facciamo il contrario rischiamo di dover fare le cose due volte o persino più volte. Matteo: [10:52] Sì, purtroppo è un problema, un annoso problema, un problema... questo annoso già lo abbiamo incontrato. Raffaele: [11:04] Che vuol dire annoso? Ecco qua, lo hai detto, adesso annoso cosa vuol dire? Matteo: [11:09] Che è un problema che c'è da tanto tempo, da anni, cioè... che... no? Raffaele: [11:15] Sì, sì, sì, che si trascina da molto tempo. Matteo: [11:18] Che si trascina da molto tempo per, in questo caso anni, direi anche secoli. E ovvero il riuscire a far coesistere arte e utilità, però secondo il mio modestissimo e ignorante parere se si vuole fare una cosa del genere si dovrebbe prima partire dall'utilità, come hai detto tu, e poi abbellire questa utilità. Nel momento in cui si fa il contrario, e in questo caso capisco anche perché si fa il contrario, perché Calatrava ha un suo stile, e parte dal suo stile. Raffaele: [11:58] Sì, ma sai, a Venezia i ponti ci sono sempre stati. Poche città come Venezia al mondo sanno fare i ponti. Perché prendere un architetto che ha come particolarità quella di fare ponti ultramoderni in vetro e acciaio, quando bastava fa re un ponte più semplice eumile, più economico, magari anche abbellito esteticamente, ma più in sintonia con l'estetica della città e più pratico per i cittadini stessi? Matteo: [12:30] È vero, bastava andare un po' in giro per l'Italia, forse trovavamo anche qualche esempio giusto. Raffaele: [12:38] Ci sto. Torniamo indietro, non attraversiamo il ponte, torniamo in stazione ma invece del treno, prendiamo un autobus. Matteo: [12:51] Allora, in autobus in giro per l'Italia è una cosa simpatica, però è stancante, eh? Vi avverto... Raffaele: [12:59] Fino a un certo punto. Matteo: [13:01] È un po' stancante. Raffaele: [13:03] C'è però chi lo deve fare, che non ha tante alternative. Certo, l'alternativa è sempre il treno, ma il treno per lunghi tragitti è sicuramente una forma più cara rispetto all'autobus. Oggi si può viaggiare in autobus comodi, seduti, con la presa della corrente, con il wifi, da nord a sud grazie a compagnie come... Flixbus. Matteo: [13:30] Questa puntata non è sponsorizzata da Flixbus, vogliamo specificare. Lo capirete più avanti. Raffaele: [13:39] Sì, sì, non siamo stati pagati né per parlarne bene né per parlarne male, a dir la verità. Però questa storia riguarda proprio un viaggio della speranza, un viaggio in autobus. Parliamo di un giovane ragazzo pugliese, Giuseppe De Nicolo, che è un 19enne pugliese che è andato in Trentino-Alto Adige per lavorare durante le vacanze [natalizie]. Finite queste sue settimane lavorative, decide di ritornare a casa. E prenoto un autobus che da Trento, quindi estremo nord, l'avrebbe dovuto portare a casa vicino Bari. Purtroppo però i giorni delle vacanze sono giorni di molto traffico, poi ecco c'è il freddo, il ghiaccio e così via... Gli autobus in quelle giornate subivano dei fortissimi ritardi. Fatto sta che l'autobus prenotato di fatto viene annullato, non partirà. E Giuseppe si trova nella difficoltà di capire come fare adesso per tornare a casa. Era tra l'altro un autobus notturno, quindi senza prenotazione alberghiera per la notte, come fai? Trova un'alternativa: c'è un altro autobus che fa la stessa tratta, però con cambio autobus a Bologna. Quindi Trento-Bologna, a Bologna scendi, prendi un altro autobus e fai Bologna-Bari. Tutti contenti, no? Matteo: [15:12] Eh, sì? Raffaele: [15:14] Il problema è che il biglietto era valido solo per quella corsa senza cambi. E allora l'autista di questo autobus Trento-Bologna con il controllore cominciano a fare un po' di storie: "non sarebbe questo l'autobus giusto, bisogna sentire il centralino, fai così, sali a bordo, poi vediamo..." Mai fidarsi di qualcuno che dice poi vediamo. (Poi vediamo...) Parte tranquillamente l'autobus, nel frattempo è difficile mettersi in contatto con il numero verde di Flixbus persino per l'autista stesso. Ma quando risponde il centralino, gli dicono: "Sì, effettivamente, c'è un problema: il ragazzo non può stare a bordo, non ha un biglietto valido, non sarebbe mai dovuto salire a bordo". (Ahia!) A questo punto autista e controllore comunicano la notizia al ragazzo e il ragazzo dice: "Adesso che volete fare? Mica mi potete abbandonare qui sull'autostrada?" "Ah no? E se facciamo proprio così?" Il ragazzo minaccia di chiamare i carabinieri per vedere chi ha ragione. Chiamano i carabinieri effettivamente. Secondo te i carabinieri cosa hanno detto? Matteo: [16:31] "Non lo sappiamo". Raffaele: [16:32] "Mi dispiace, non possiamo aiutarvi, non possiamo occuparci di questo." A questo punto però l'autista e il controllore sono arrabbiatissimi, alla più vicina corsia d'emergenza accostano, davanti agli occhi di tutti gli altri passeggeri che non hanno fatto nulla tra l'altro, fanno scendere il ragazzo, gli danno il bagaglio e lo abbandonano in autostrada. Matteo: [16:57] Ma in corsia d'emergenza? Raffaele: [16:58] Eh sì. Matteo: [17:00] Vabbè, però mi sembra una cosa ridicola. Raffaele: [17:01] Lui fortunatamente riesce a raggiungere la stazione di servizio, chiama un Uber e si fa portare a Bologna. E da qui prenota un treno che lo porta vicino casa, a Molfetta. Matteo: [17:15] Allora, qui c'è un problema fondamentale, che non capisco perché non lo abbiano lasciato alla prima stazione di servizio. Che stava facendo? Stava facendo impazzire tutti? Urlava? Era un pericolo? Raffaele: [17:33] Può darsi che stavano... i toni si stavano alzando, e a dir la verità questa corsetta emergenza era poco prima di una stazione di servizio. Quindi non credo il ragazzo abbia dovuto fare dei chilometri. Però comunque è stato abbandonato in autostrada un cliente, alla fine, perché il ragazzo aveva un obiettivo valido e l'autobus era stato cancellato non per suo volere. Ma si può fare una cosa del genere? . Matteo: [17:59] Evidentemente sì, nel senso che... Raffaele: [18:02] Nel senso che l'hanno fatta, quindi si può fare. (L'hanno fatto, esatto.) Fisicamente è possibile. Matteo: [18:08] Però l'errore grande è stato probabilmente farlo entrare, cioè nel senso, non puoi arrabbiarti con qualcuno che è sul tuo autobus dopo che lo hai fatto entrare. Raffaele: [18:20] Esatto, quindi l'autista e il controllore hanno fatto due errori gravi. Il primo forse dettato dalla volontà di aiutare, il secondo proprio cattivo nell'animo, perché non si fa, non si abbandona una persona in autostrada, è pericoloso e tra l'altro penso sia proprio vietato dal codice della strada. Il ragazzo fortunatamente è riuscito a tornare a casa, ma ha contattato i media per diffondere questa notizia e ha anche protestato nei confronti della compagnia. Flixbus ha risposto e ha sospeso l'autista e il controllore dicendo però che il ragazzo non sarebbe mai dovuto salire su quell'autobus, perché non aveva il titolo adatto a salire. Quindi come dire hanno sbagliato autista e controllore ma sbagliato anche il ragazzo che non doveva essere lì. Che è una, come dire, una soluzione che non so quanto mi fa contento. Matteo: [19:19] Sì, diciamo che è un po' scaricare responsabilità: la responsabilità è dell'azienda. Raffaele: [19:27] Punto, punto, non facciamo scaricabarile. Matteo: [19:30] Esatto, la responsabilità dell'azienda e se proprio dobbiamo andare a cercare un errore, l'errore più grande dell'azienda è stato quello di formare male il controllore e l'autista in modo da non dare a loro la conoscenza per dire al ragazzo "non puoi salire". Raffaele: [19:55] Esatto. Matteo: [19:55] Quindi l'errore più grande è quello, è l'unico errore. Perché poi se l'autista non sapeva bene cosa fare... Ha fatto un gesto umano facendolo salire. Poi c'è stata un'escalation, però il gesto era ovviamente umano, perché non c'era una regola ben scritta. Quindi colpa dell'azienda, non incolpiamo gli autisti. Raffaele: [20:23] Io ci metto il carico e ti dico che un altro disservizio dell'azienda è il fatto che il numero verde non rispondeva, non c'era nessuno disponibile, nessuno che sapesse dare una risposta alle domande in primis dell'autista e del controllore e poi anche del ragazzo. Il ragazzo quando è sceso in corsia d'emergenza stava ancora al telefono provando a contattare il servizio clienti di Flixbus. E io sono un po' preoccupato perché ilmese prossimo dovrei prendere un autobus Flixbus... Matteo: [20:55] E noi non vediamo l'ora di sentire la tua esperienza. Raffaele: [20:58] Vi racconterò, se tornerò a casa. Matteo: [21:01] Sì, sicuramente. Raffaele: [21:02] Nel frattempo, invece di scendere a Bari, noi proseguiamo, passiamo anche lo stretto di Messina e andiamo in Sicilia. Matteo: [21:18] Oh, che bello, anche perché penso che in Sicilia ci sarà anche una buona temperatura adesso, rispetto a Milano. Raffaele: [21:27] Ti faccio sapere subito. Palermo meteo: 11 gradi e pioggia, non benissimo. Diciamo che tutta l'Italia è attraversata da questa ondata di freddo. (Sì.) Però sopra i dieci non si sta male. Matteo: [21:44] Eh, direi. Raffaele: [21:46] E io ti porto in una cittadina vicino Palermo, ti porto in uno dei borghi più piccoli d'Italia. In termini di abitanti parliamo soltanto di venti abitanti. Matteo: [22:02] Venti? Raffaele: [22:03] Soltanto venti. E sono tanti rispetto a quelli che ci vivevano circa trent'anni fa, che era soltanto una famiglia, quindi suppongo quattro o cinque persone. Matteo: [22:14] Quindi una famiglia in un bor.... un borgo per una famiglia. Bello, però... Raffaele: [22:19] Un borgo unifamiliare. Il borgo è davvero piccolissimo, parliamo di due, tre strade. Per farti capire meglio dove siamo, siamo a circa 30 chilometri da Palermo. La cittadina si chiama Partinico, ma questo borgo si chiama Borgo Parrini. Matteo: [22:39] Nome interessante. Raffaele: [22:41] Eh sì, perché ha un significato in siciliano. I parrini in siciliano sono i preti, i sacerdoti. E questo nome ci racconta un po' la storia del borgo un po' isolato, perché era il borgo dei gesuiti che si erano stabiliti fuori Palermo, quindi dei preti. Parliamo del '500-'600. A fine Settecento i gesuiti vengono espulsi da quello che all'epoca era il regno di Napoli e il regno di Sicilia, e quindi il borgo diventa in pratica abbandonato. E ti ripeto, fino a trenta anni fa ci viveva solo una famiglia, la famiglia Gaglio, di cui però faceva parte Giuseppe, Giuseppe Gaglio, che ha un'idea interessante. Siccome tutte le casette di questo borgo erano in vendita più o meno a un euro, dice: "ma sai che faccio? Ne compro io la buona parte, le ristrutturo e ne faccio un'attrazione turistica artistica." Ispirato alle città del Mediterraneo e alla storia della Sicilia, decide di abbellirle in maniera artistica. Quindi ceramiche colorate, pittura dai colori molto forti, richiami a figure artistiche dell'area mediterranea ma un po' anche a livello internazionale. E questo posto trent'anni dopo prende il soprannome della piccola Barcellona, perché buona parte delle ricostruzioni in ceramica sono ispirate ad Antoni Gaudi, il padre del modernismo, se lo vogliamo chiamare così. Matteo: [24:24] Bello, beh in effetti è molto bello, è molto affascinante e caratteristico il borgo. Tu sei mai stato? Raffaele: [24:34] No, io non sono... mi vergogno a dirlo tantissimo... Non sono mai stato in Sicilia, Matteo... Matteo: [24:42] Ma come? Io non sono stato lì, però in Sicilia sì. Ma è strano, Napoli-Sicilia non è una cosa impensabile. Raffaele: [24:52] Allora in autobus, no. In treno, è difficile anche se si fa. In nave sarebbe la cosa più facile. C'è anche l'aereo adesso, ce ne sono tanti. Il punto sai qual è? Che dovendo prendere un mezzo di trasporto come l'aereo, o come la nave, a me non piace tantissimo viaggiare in nave. Però c'è sempre l'idea che se devo prendere un aereo, vado all'estero. Anche quando facciamo i preventivi per viaggi durante l'anno, c'è sempre qualcosa che mi fa dire: "vabbè, ma a questo punto vado a... una città estera, in una città estera." Matteo: [25:24] Ma come? Questa è una cosa che tutti i nostri ascoltatori ti diranno: "Ma no!" Raffaele: [25:30] Però anche loro poi vogliono viaggiare in Italia [all'estero], è un po' quello, no? (Eh sì, in effetti sì.) Però ci metterò una pezza, come si dice: prometto che a breve andrò in Sicilia, anzi possiamo fare una cosa, Matteo. Possiamo andare insieme, possiamo fare le nostre vacanze durante l'anno tutti quanti in Sicilia: un bel team retreat di Easy Italian in Sicilia. Matteo: [25:53] In Sicilia, bah, possiamo provare. Non lo so, vediamo, ché... fa caldo. Raffaele: [26:01] Tornando a Borgo Parrini, Matteo, che ne pensi di questa idea di Giuseppe Gaglio, che da solo ha praticamente ridato vita a questo borgo, borgo che è diventata una delle attrazioni della Sicilia, e uno dei posti più fotografati e condivisi sui social di tutta la Sicilia. Matteo: [26:23] Mi sembra un'ottima idea, è un ottimo modo per prendere, rendere qualcosa di ormai morto, una cosa di nuovo viva e utile. Anche per, come dire... Queste cose secondo me sono anche utili forse per alleggerire il peso turistico che ha Palermo e cercare di reindirizzarlo anche in altri luoghi lì vicino. Raffaele: [26:55] Sì, tra l'altro è un'escursione interessantissima, anche perché è vicino Palermo, a conti fatti, ma vicino anche l'aeroporto e altre cittadine come Terrasini e Castellammare del Golfo, quindi si presta benissimo ad essere visitato anche solo in una giornata. E poi il tocco extra dell'imprenditore Gaglio, che all'interno di alcune di queste abitazioni ristrutturate artisticamente ci ha aperto dei musei, come il Museo dei Pupi, ad esempio, che sono le tipiche marionette siciliane. Matteo: [27:33] Molto bello. Peccato che c'è un piccolo colpo di scena. (Che succede?) Il colpo di scena è che il signor Giuseppe Gallio è indagato. Raffaele: [27:47] Ah! Che è successo? Matteo: [27:51] Hai capito? Hanno fatto tutto. Ha fatto il ponte, cioè il ponte, mi sono confuso. Ha fatto il villaggio, ha creato i musei: è indagato per corruzione. Raffaele: [28:05] Oh no, arrestato per corruzione. Matteo: [28:07] Mannaggia, non si riescono a fare due cose positive in Italia che poi esce fuori qualcosa di non proprio pulito. Raffaele: [28:18] Hai proprio ragione, vedi? In Italia è difficile fare due cose buone positive una dietro l'altra. Detto questo, il borgo non è arrestato. Matteo: [28:28] Il borgo è visibile, visitabile: visitatelo. Raffaele: [28:32] Mi hai lasciato con l'amaro in bocca, Matteo, con questa notizia. Matteo: [28:36] Direi di parlare di questo colpo di scena nel nostro privé. E continuiamo. Anche perché sono curioso di sapere l'effetto che ha fatto su di te. (Eh sì.) Ho lasciato. questa notizia proprio alla fine fine, Raffaele non sapeva questa cosa. Raffaele: [28:55] Parliamone di là, vai: attraversa il ponte di vetro e vieni nella nostra sala VIP. (Senza scivolare!) Non scivolare! Diamo un grosso abbraccio a tutti i nostri ascoltatori. Matteo: [29:06] Mi raccomando, tante stelline e tante review. Raffaele: [29:09] Ciao! Matteo: [29:10] Ciao!
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenWhy does the world insist on renaming "ghosting" to "avoidant discard," and who exactly is in charge of these baffling rebrandings? Join Casey and me as we unravel the absurdity behind such labels and the blame games they often ignite. With humor and wit, we tackle how the internet can sometimes bombard us with information that distorts reality, emphasizing the importance of self-awareness and personal responsibility in today's relationship landscape. Drawing inspiration from the no-nonsense advice of "He's Just Not That Into You," we stress that common sense is a crucial compass in navigating modern life.Shifting gears, we journey into the heart of the food industry, dissecting the role of lobbyists and economic motivations that have transformed what we eat. As we compare past and present food products, Mexican Coca-Cola takes the stage as a nostalgic yet healthier alternative, free from the burdens of excessive preservatives. Our conversation touches on the intricate ties between food additives, health implications, and the vast economic systems at play, painting a vivid picture of how consumer products impact our well-being. Wrapping up, we extend a heartfelt invitation for listeners to share their thoughts, helping us craft a better experience as we look forward to an exciting third season.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenThis episode delves into the evolution of friendship, focusing on the connection that has lasted over a decade. We explore the dynamics of male-female friendships, the importance of community, and the role humor plays in sustaining bonds, encouraging listeners to engage and share their own experiences. • Exploring the unique history of the hosts' friendship • Examining the dynamics of male-female relationships • The significance of community connections • The role humor plays in sustaining friendships • Inviting listener engagement for more interactive discussionsSupport the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
(00:37) Massimo Gaggi racconta le devastazioni procurate dai violentissimi incendi che stanno colpendo la città della California.(07:24) Monica Guerzoni riassume i punti principali toccati dalla presidente del Consiglio nell'attesa conferenza stampa davanti a 160 giornalisti.(14:22) Greta Privitera spiega perché il regime degli ayatollah ha deciso di liberare la giornalista italiana, imprigionata nel carcere di Evin da tre settimane.I link di corriere.it:Il devastante incendio di Los AngelesChe cosa ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampaIl racconto di Cecilia Sala all'indomani della sua liberazione
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenWhat if a twist of fate could reignite an old friendship and set the stage for something unexpected? Join us as we share our serendipitous journey from the early 2000s when life took Kasey and Detto on separate paths, only to bring us back together when I built a house right next to hers. This fortuitous reunion not only restored our friendship but also sparked the creation of our podcast, where we explore the art of connection and embrace the delightful unpredictability of life's timing. Our conversations are an eclectic mix, reminiscent of a "show about nothing," where anything goes and everything is up for discussion.We're not just building a podcast; we're creating an interactive community. With plans to transform "Sockeytome" through engaging segments like trivia, videos, and Q&A sessions, we're excited to connect with you on a deeper level. Look forward to segments like "Tell Me Why You're Mad," where we tackle everything from personal stories to conspiracy theories, all while sharing a few laughs. And, with potential spinoffs featuring our teammates Keebler and T-bot, stay tuned for the possibility of going live and connecting with us and others in real-time.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Dai nostri archivi, la storia del ragazzo nato ad Amritsar, la città santa dei sikh, ma che si è innamorato del Bel Paese e della sua gente.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Tu seguimi” !Gesù appare in riva al mare di Galilea21 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti, trascinando la rete con i pesci. 9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce. 14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.Gesù e Pietro15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».Il discepolo che Gesù amava20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questolascia un commentoSupport the show
Elena Rivautella, sopravvissuta al devastante tsunami di Santo Stefano che nel 2004 provocò la morte di 230.000 persone, ricorda i momenti agghiaccianti vissuti 20 anni fa in Tailandia.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Signor mio e Dio mio”!Gesù appare ai discepoli; Tommaso non è con loro19 La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre le porte del luogo in cui si trovavano[d] i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E detto questo mostrò [loro] le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora {Gesù} disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».Gesù appare ai discepoli, tra i quali è Tommaso24 Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».26 Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signore mio e Dio mio!» 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto[e], tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»Lo scopo del Vangelo secondo Giovanni30 Ora Gesù fece in presenza dei {suoi} discepoli molti altri segni, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: La tomba e' vuotaLa risurrezione di Gesù20 Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. 2 Allora corse verso Simon Pietro e l'altro discepolo che Gesù amava, e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo».3 Pietro e l'altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro. 4 I due correvano assieme, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; 5 e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. 6 Giunse intanto anche[a] Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra 7 e il sudario, che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette. 9 Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa.Gesù appare a Maria Maddalena11 Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno al capo e l'altro ai piedi, lì dov'era stato il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. 15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse il giardiniere, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico[b]: «Rabbunì!», che vuol dire: «Maestro!» 17 Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre [mio]; ma va' dai miei fratelli e di' loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». 18 Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore e che egli le aveva detto[c] queste cose.lascia un commentoSupport the show
Fan Mail Me BrrrruuuuunnndenCan you really keep a secret in the age of social media? With T-Bot and Casey joining the fun, we tackle the so-called "17 secreties" that women supposedly keep from men. Expect laughter as we challenge whether these insights are groundbreaking revelations or just common knowledge. From exploring the influence of first love to the powerful world of body language, our playful banter aims to bust stereotypes and probe into the gender dynamics that shape our world. This episode promises not only a comedic journey but also a reflection on how early romantic experiences mold future relationships.The art of female communication is more complex than it seems, and we're not afraid to pull back the curtain. We question if keeping things private equates to lying and ponder how social media influences personal preferences. Ever wondered about the so-called 'bro code' at urinals? We cover that, contrasting it with the restroom experiences of women. Our light-hearted discussion ventures into topics like sexual orientation, emphasizing that everyone considers it at some point, and the importance of context in playful teasing. Join us for a refreshing look at personal boundaries and the tangled dynamics of social interactions, all with a dose of humor.Support the showCome back every Tuesday for a new episode each week. You won't be dissappointed, I'll tell you that for free. Subscribe and like us over at sockeytome.com as we begin the best part of our journey into podcasting yet, interacting with all of you. Give us your email as we begin to have more promotions and contests along with my personal favorite, trivia. Thanks everyone and as always, be good.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Una voce del cielo27 Adesso la mia anima è turbata. Che dovrei dire: “Padre, salvami da ciò che mi aspetta!”? Ma se è proprio per questo che sono venuto! 28 Padre, glorifica ed onora il tuo nome!»Una voce dal cielo disse: «Lʼho glorificato e lo glorificherò ancora». 29 Molte persone fra la folla udirono la voce ed alcuni di loro pensarono che fosse un tuono. Altri, invece, dicevano: «No, è stato un angelo che gli ha parlato!»30 Allora Gesù spiegò: «Quella voce non era per me, ma per voi. 31 Per il mondo è giunto il tempo del giudizio, il tempo in cui Satana, principe di questo mondo, sta per essere cacciato. 32 E quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». 33 Parlava così per indicare di che morte doveva morire.34 «Morire?» replicò la folla. «Dalle Scritture avevamo capito che il Messia non sarebbe mai morto! Perché allora dici che morirà? Di quale Messia stai parlando?»35 E Gesù rispose: «La mia luce resterà con voi ancora per poco. Finché potete, camminate in questa luce, prima che vi sorprenda il buio. Allora sì che sarà troppo tardi per trovare la strada! 36 Finché avete la luce (cioè me stesso), prestatele fede e diventerete così figli della verità!» Detto questo, Gesù si allontanò e si nascose alla loro vista.lascia un commentoSupport the showlascia un commentoSupport the show