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In 1515, Michelangelo undertook his first architectural commission for the facade of the Medici church of San Lorenzo in Florence. For the project, he produced a large wooden model of the facade, today located in the Casa Buonarroti Museum in Florence, Italy. This episode examines the history around the commission as well as Michelangelo's extraordinary model and architectural vision.
12 luglio 2021 - All'indomani della conclusione dell'esposizione Michelangelo. Divino artista, è disponibile sul canale YouTube di Palazzo Ducale la “video-visita” alla mostra con il direttore Serena Bertolucci. Un'occasione per vedere la mostra per chi se la fosse persa, e anche per chi volesse rivederla. Scultore, pittore, architetto e poeta, Michelangelo Buonarroti fu artefice di opere incomparabili per tensione morale, energia della forma, complessità dei concetti espressi: la sua unicità, che ancora oggi appare intramontabile, è stata al centro della mostra realizzata a Palazzo Ducale, prodotta e organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale MetaMorfosi e curata da Cristina Acidini con Elena Capretti e Alessandro Cecchi. La mostra metteva in luce in particolare gli incontri che hanno costellato la vita dell'artista: nella sua vita prodigiosamente lunga e operosa, infatti, Michelangelo fin dalla prima adolescenza fu in contatto, grazie al suo talento e, in seguito, alla sua fama, con personaggi d'alto rango dell'età rinascimentale, in posizioni chiave nella politica, nella religione, nella cultura. Nessun altro artista ha mai potuto vantare d'aver frequentato sotto il loro stesso tetto due futuri pontefici da giovinetti (Leone X e Clemente VII, di stirpe medicea), o di aver servito ben sette papi, o di aver intrattenuto rapporti diretti con mecenati della grandezza di Lorenzo il Magnifico e dei reali di Francia, Francesco I di Valois e la nuora Caterina de' Medici. Michelangelo inoltre fu un uomo dalle mille contraddizioni, sempre più affascinante e carismatico ogni volta che si riprende in considerazione l'immensa mole dei capolavori da lui creati e dei documenti che ci guidano a ricostruirne la vita, l'opera, le relazioni e gli affetti. Il progetto di una mostra su Michelangelo tuttavia deve sempre fare i conti con l'inamovibilità della grande maggioranza delle opere autografe dell'artista: statue in marmo e affreschi divisi tra musei (prevalentemente a Firenze) e i palazzi Apostolici Vaticani. É risultata quindi tanto più eccezionale la presenza in mostra di due eccelse sculture in marmo di Michelangelo: la Madonna della Scala del 1490 proveniente da Casa Buonarroti e il monumentale Cristo redentore di San Vincenzo Martire di Bassano Romano. Oltre alle sculture sono stati esposti disegni autografi e lettere, rime, e altri scritti originali, conservati per la maggior parte a Casa Buonarroti.
Una casa che è un po' la summa di quel che si potrebbe descrivere come memoria e celebrazione dell'immenso artista e un po' come mezzo per ammirare le ricche collezioni di arte della famiglia Buonarroti. Al primo piano la Galleria è un vero e proprio tributo pittorico al genio creatore della Cappella Sistina: qui infatti il nipote fece decorare le pareti con dipinti di artisti barocchi fra cui Artemisia Gentileschi, il Passignano, Matteo Rosselli. Nella sala detta ‘della notte e del dì', ancora un profluvio di dipinti che riempiono pareti e soffitto, oltre a ritratti del sommo artista di cui segnalo quello di Cristofano Allori e la testa bronzea opera di Daniele da Volterra. Ma è nella stanza della Madonna della Scala e battaglia dei Centauri che si respira profumo di Michelangelo: in questa stanza vi sono i due rilievi giovanili del grande artista. Continuando si passa per la sala dove sono esposti alcuni ritratti di Michelangelo, per poi giungere alla sala dei disegni di Michelangelo, tra cui una Madonna con Bambino, un Nudo di schiena e uno Studio di fortificazione. Per concludere il giro in casa Buonarroti, l'ultima sala è dedicata a quanto nell'Ottocento si fece per celebrare il sommo artista, da busti a stemmi. ©Editoriale Programma – Alessandra Artale
In esposizione disegni autografi con studi per gli affreschi della volta della Cappella Sistina, studi di anatomia e studi di architettura, tutti provenienti da Casa Buonarroti, fondazione fiorentina che conserva, oltre all'archivio della famiglia,...
This lecture explores the private and the public sphere of Michelangelo's activities and how we can gain an understanding of his working methods and development through drawings from the Casa Buonarroti.
This lecture explores the private and the public sphere of Michelangelo’s activities and how we can gain an understanding of his working methods and development through drawings from the Casa Buonarroti.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Nel Seicento, a Firenze, si produsse un'arte molto sontuosa ed elegante, in linea con i gusti della corte medicea che probabilmente all'epoca era la più raffinata d'Europa: uno dei massimi esponenti del Seicento fiorentino fu Jacopo Vignali. Artista molto versatile, nacque nel 1592 a Pratovecchio nel Casentino dove imparò i primi rudimenti, ma all'età di tredici anni si trasferì a Firenze dove entrò nella bottega di Matteo Rosselli: iniziò la sua carriera con opere dal tono classicheggiante, molto pacate e di semplice lettura, in accordo con lo stile del maestro. Nel corso degli anni però le diverse suggestioni, provenienti ora dal Cigoli, ora dai pittori caravaggeschi, ora da Salvator Rosa, determinarono l'evoluzione del suo stile, che mantenne però la sua caratteristica principale: la grandissima e raffinatissima eleganza che troviamo soprattutto negli abbigliamenti. Scopriamo i capolavori più belli di Jacopo Vignali con Ilaria e Federico!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
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Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
La puntata numero diciotto di Finestre sull'Arte è uno speciale dedicato a Pietro da Cortona e alla mostra "Pietro da Cortona - Una gloria europea" che si tiene a Firenze, a Casa Buonarroti, fino all'11 di ottobre. La mostra indaga il periodo del soggiorno fiorentino del grande artista barocco, che iniziò nel 1637 e durò fino al 1647: con Ilaria e Federico ripercorriamo i passi salienti della carriera di uno dei più importanti artisti del Seicento, scoprendo i capolavori magnifici e potenti che lo hanno reso celebre in tutto il mondo ma anche il suo lato più intimo e poetico, che emerge osservando le opere presenti nell'esposizione.
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