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Giovedi 23 giugno 2022 Presentazione del saggio “ Leonardo Da Vinci e la lingua della pittura in Europa “ pubblicato dalle edizioni Olschki in presenza di Francesca Alberti, Eliana Carrara, Claudia Cieri Via, Monica Taddei, Carlo Vecce e delle editrice del volume Margherita Quaglino e Anna Sconza.Il volume presenta gli Atti di due convegni internazionali dedicati alla lingua della pittura di Leonardo da Vinci in occasione del V centenario della morte. I contributi spaziano dall'opera figurativa agli scritti, individuando nel lessico il filo conduttore e il terreno di confronto di discipline diverse (storia dell'arte e del restauro, filologia e storia della lingua): il dialogo che così si sviluppa, tra tecnica artistica e denominazione, coinvolge la circolazione di forme e modelli nella tradizione precedente e in quella successiva, dai ricettari medievali ai trattati del cinque e seicento, tra Italia e Francia.Anna Sconza è professoressa associata (Maîtresse de Conférences) all'Université Sorbonne Nouvelle, dove lavora sul rapporto tra letteratura e arti figurative in Italia e la ricezione nella teoria dell'arte in Francia nel Seicento. Specialista degli scritti di Leonardo da Vinci e della loro fortuna editoriale, ha curato l'edizione bilingue del « Trattato della pittura » (Les Belles Lettres, 2012) e « Leonardo da Vinci e la lingua della pittura in Europa » (Olschki, 2022).
Vita e opere di Jean Racine, drammaturgo francese tra i maggiori esponenti del teatro tragico del Seicento.
Quando si parla di processi alle streghe pensiamo immediatamente a quei drammatici eventi in cui si costringeva qualche poveretta o poveretto ad ammettere con la tortura inesistenti crimini diabolici. E di solito collochiamo questi avvenimenti in un'epoca che si conclude a fine Seicento, inizio Settecento. Invece, le cronache ci dicono che un'accusa di stregoneria fu contestata in pieno Ventesimo secolo da un moderno tribunale di Londra a una quarantaseienne scozzese. Possibile?Una produzione Think about Science: thinkaboutscience.comCon: Massimo Polidoro e Giulio Niccolò Carlone; Video editing: Elena Mascolo, Fotografia: Claudio Sforza; Musiche: Marco Forni; Logo e animazioni: Zampediverse; Social - Comunicazione: Giacomo Vallarino - Grafiche: Roberta Baria; Distribuzione audio: Enrico Zabeo; Titoli: Jean SevillaÈ ARRIVATO IL MIO NUOVO LIBRO: "Una vita ben spesa. Trovare il senso delle cose con Leonardo, Einstein e Darwin": https://amzn.to/4leRDORLEGGI UN ESTRATTO: https://bit.ly/4jRHXIN LEGGI la mia graphic novel: "Figli delle stelle" (con Riccardo La Bella, per Feltrinelli Comics): https://amzn.to/47YYN3KLEGGI: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento" (Feltrinelli), il mio ultimo libro: https://amzn.to/3UuEwxSLEGGI: "La meraviglia del tutto" l'ultimo libro di Piero Angela che abbiamo scritto insieme: https://amzn.to/3uBTojAIscriviti alla mia NEWSLETTER: L' "AVVISO AI NAVIGANTI": https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantiAderisci alla pagina PATREON, sostieni i miei progetti e accedi a tanti contenuti esclusivi: /massimopolidoroScopri i miei Corsi online: "L'arte di Ragionare", "Psicologia dell'insolito", "L'arte di parlare in pubblico" e "l'Arte del Mentalismo": https://www.massimopolidorostudio.comPER APPROFONDIRELe musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniLEGGI i miei libri: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento": https://amzn.to/3UuEwxS"La meraviglia del tutto" con Piero Angela: https://amzn.to/3uBTojA"La scienza dell'incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai": https://amzn.to/3Z9GG4W"Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull'arte di vivere e pensare": https://amzn.to/3qTQmCC"Il mondo sottosopra": https://amzn.to/2WTrG0Z"Pensa come uno scienziato": https://amzn.to/3mT3gOiL' "Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità": https://amzn.to/2JvmQ33"La libreria dei misteri": https://amzn.to/3bHBU7E"Grandi misteri della storia": https://amzn.to/2U5hcHe"Leonardo. Genio ribelle": https://amzn.to/3lmDthJE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Non perdere i prossimi video, iscriviti al mio canale: https://goo.gl/Xkzh8ARESTIAMO IN CONTATTO:Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Patreon: massimopolidoroCorsi: massimopolidorostudio.comInstagram: @massimopolidoroPagina FB: Official.Massimo.Polidoro X: @massimopolidoro Sito: http://www.massimopolidoro.comQuesta descrizione contiene link affiliati, il che significa che in caso di acquisto di qualcuno dei libri segnalati riceverò una piccola commissione (che a te non costerà nulla): un piccolo contributo per sostenere il canale e la realizzazione di questi video. Grazie per il sostegno!
Armando Besio"Zelbio Cult"Incontri d'autore su quell'altro ramo del Lago di Comohttps://www.zelbiocult.it/Sabato 12 luglio l'apertura è con lo spettacolo teatrale La scomparsa di Elettra. Orazione per una soubrette, scritto e interpretato da Nicola Russo. Fondatore della compagnia Monstera, ha scritto, ideato ed è stato protagonista di molti spettacoli teatrali messi in scena, tra gli altri, al Teatro Elfo Puccini e al Teatro Franco Parenti di Milano. In questo primo studio del suo nuovo spettacolo, presentato in anteprima in occasione del festival, porta in scena la vita di Elettra Romani, ballerina e attrice di avanspettacolo, offrendo una riflessione toccante sul senso del mestiere di attore e, più in generale, sul lavoro nel mondo dello spettacolo. Venerdì 18 luglio un gradito ritorno con Lamberto Curtoni, violoncellista e compositore poliedrico che si esibisce nelle più grandi istituzioni concertistiche italiane, già ospite di Zelbio cult nel 2022, presenta Vox Celli. La voce del violoncello, concerto per violoncello solo: una conversazione in musica che è anche un viaggio attraverso secoli e generi musicali diversi, da Bach ai Beatles, passando per le composizioni originali dell'autore. Sabato 26 luglio la giornalista e autrice Marta Perego, tra le voci più apprezzate del nuovo giornalismo culturale italiano, ci accompagna in un percorso letterario con Colazione al parco con Virginia Woolf. Venti grandi romanzi che ci fanno stare bene (Vallardi). Un invito a riscoprire, anche nell'era dei social media governata da algoritmi e visualizzazioni, la bellezza della lettura e il potere terapeutico dei libri. Venerdì 1 agosto una serata dedicata alla geopolitica: il fotografo e regista Piergiorgio Casotti, viaggiatore esperto abituato a muoversi tra le periferie geografiche e sociali del mondo, presenta Uppa. Cronache groenlandesi (Italo Svevo), un racconto per immagini e parole dei dieci anni trascorsi dall'autore nella Groenlandia dell'est. Un viaggio tra paesaggi mozzafiato e storie di vita quotidiana in una terra magnifica, spietata e contesa, definita dall'autore stesso come una «prigione mascherata da libertà». Domenica 3 agosto, grazie alla collaborazione con il Festival di Bellagio e del Lago di Como, in programma l'ormai consueto appuntamento con la musica classica nella Chiesa di San Paolo Converso di Zelbio. Alle 17.00 il concerto del Maestro Marco Zoni, Primo Flauto del Teatro alla Scala di Milano, accompagnato dall'orchestra di flauti Zephyrus. Sabato 9 agosto un evento per gli appassionati manzoniani (e non solo): la scrittrice italoamericana Ben Pastor, autrice di solida fama, nota come giallista per Sellerio Editore, presenta La fossa dei lupi o come proseguono i Promessi Sposi (Mondadori), romanzo che immagina un seguito al capolavoro di Alessandro Manzoni trasformandolo in un giallo storico ambientato nella Lombardia del Seicento. Un'indagine intrigante che, a partire dalla notizia dell'uccisione dell'Innominato, mescola sapientemente finzione e realtà storica. Sabato 16 agosto Rosa Matteucci, una delle voci più originali e raffinate della narrativa italiana contemporanea, definita da Carlo Fruttero «impietosa, feroce cantatrice del nonostante» e accostata ad autori come Céline, Beckett e Bernhard, ci conduce in un viaggio spirituale con Cartagloria (Adelphi), un memoir che attraversa l'India dei santoni e i Pirenei di Bernadette, alla ricerca di Dio e di sé stessi. Un racconto ironico e profondo sulla fede e la condizione umana, in bilico sull'illusorio crinale fra comico e tragico. Chiude il programma sabato 23 agosto il giornalista e fisico Enrico Pedemonte, già inviato del “Secolo XIX”, corrispondente da New York de “L'Espresso” e caporedattore di “Repubblica”. Nel saggio La fattoria degli umani (Treccani) analizza come le piattaforme digitali stiano trasformando le nostre vite e influenzando la democrazia, l'informazione e le relazioni sociali. Una riflessione attuale e necessaria sull'impatto della tecnologia nella società contemporanea, un'indagine precisa che unisce la competenza scientifica dell'autore con la sua attitudine giornalistica e divulgativa. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Biografia e opere di Ugo Grozio, filosofo, teologo e umanista olandese considerato il padre della scuola del giusnaturalismo moderno.
Francesco Cerrato, Matteo Cavalleri"La battaglia delle idee"Il partito comunista italiano e la filosofia nel secondo dopoguerraLuca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itIl rapporto tra il Partito comunista italiano e la filosofia fu tutt'altro che formale o superficiale. La cultura politica del Partito, dei suoi quadri dirigenti e delle sue e suoi militanti, si nutrì spesso di letture e riflessioni filosofiche. Molte filosofe e filosofi italiani furono “intellettuali organici”, altre e altri con il Partito dialogarono, talvolta polemizzarono. Il Pci non si limitò a osservare, ma intervenne attivamente nel dibattito filosofico: pubblicando saggi e recensioni sui propri organi di stampa, organizzando convegni e promuovendo dibattiti.Quali erano le ragioni di questa vicinanza? Chi furono le protagoniste e i protagonisti di questo confronto?Il libro esplora la logica, le questioni teoriche e la storia di un rapporto intenso e necessario, complesso e non privo di attriti, sempre incentrato sul tema della pensabilità e praticabilità della trasformazione storica.Matteo Cavalleri svolge attività di ricerca e insegnamento presso il Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna. I suoi interessi comprendono la filosofia hegeliana, l'antropologia filosofica, la relazione tra letteratura, politica e filosofia e il pensiero filosofico italiano novecentesco.Francesco Cerrato insegna Storia della filosofia nel Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna. È direttore di “Dianoia. Rivista di filosofia”. Tra i suoi temi di ricerca si segnalano la filosofia del Seicento con particolare riferimento a Descartes, Hobbes e Spinoza e la filosofia italiana dei secoli XIX e XX.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Spazio alle nostre eccellenze nazionali! Acquasparta (Terni), in Umbria: XXVI edizione de "La Festa del Rinascimento" che dal 7 al 22 giugno proporrà la rievocazione dell'arrivo in città, ad inizio Seicento, del principe Federico Cesi detto il Linceo. Inoltre: gara gastronomica, incentrata sul tema "Il Rinascimento in cucina", il Grande Gioco dell'Oca (una riproposizione vivente, in costume, del gioco da tavolo), la Giostra dei Tamburi Sonanti. E le Terre di Galileo Galilei. In diretta Rossano Pastura, presidente dell'Ente Rinascimento di Acquasparta. I fatti di attualità commentati dal giornalista di Panorama e La Verità, Stefano Piazza. Parliamo anche di MotoGP, che questo weekend corre il Gran Premio di Aragón. Ieri le qualifiche e la gara sprint, oggi alle 14:00 la gara. Ne parliamo con il nostro inviato speciale Max Biaggi. Pensare al giardino o al terrazzo come a un living all'aperto: bastano poche cose ma ben selezionate e luci accoglienti... In diretta con noi Barbara Scott, interior designer molto attiva sui social. Ancora un commento sull'attualità, dalla politica agli esteri. Ci ha raggiunto il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro.
Artisti, pittura, architettura e opere nella Roma del '600, la capitale dei papi e del Barocco.
Artisti, opere e pittura nell'Olanda del Seicento, età del secolo d'oro olandese. Contesto storico, movimento pittorico, il mercato dell'arte.
La Ragazza con l'orecchino di perla è il capolavoro enigmatico di Vermeer, simbolo di grazia, luce e intimità silenziosa.
Storia del giornalismo tra '600 e '700: caratteristiche, editori, scopo e curiosità della prima stampa in Italia.
Principali rotte commerciali e marittime delle nazioni europee in Asia, Africa e nelle Americhe: la via delle spezie, la storia, le vicende ed i protagonisti del commercio nel ‘600.
La politica del cardinale Richelieu e poi di Mazzarino che guidarono la Francia nel Seicento rafforzando la monarchia assoluta. Caratteristiche e differenze tra i due.
La Rivoluzione scientifica del Seicento ha dato origine alla scienza moderna: scopri premesse, sviluppi e protagonisti di questa svolta epocale.
Il declino della Spagna nel '600 fu segnato da crisi economica, guerre e instabilità politica. La Guerra dei Trent'anni accelerò il declino della Spagna.
tur-lu-pì-nà-re SIGNIFICATO Raggirare qualcuno sfruttando la sua buona fede ETIMOLOGIA dal francese turlupiner, derivato di Turlupin, nome d'arte dell'attore comico Henri Le Grand, vissuto fra Cinque e Seicento. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito Instagram
Le figurine di Jacques Callot hanno acceso la fantasia di scrittori, registi, scultori e musicisti. Hanno maschere in cuoio e nomi noti – Scaramuccia, Scapino, Razzullo, Ricciulina, Pulliciniello – ma anche spade, bastoni, strumenti musicali. Alcune si esibiscono su un palco, quasi tutte sono circondate da spettatori, soprattutto sullo sfondo. Per secoli sono state viste come riproduzioni di attori del Seicento, eppure Callot ha intitolato la sua raccolta Balli di Sfessania, con un riferimento immediato e preciso alle danze; in questo cd l'ensemble Salon de Musique.
Le figurine di Jacques Callot hanno acceso la fantasia di scrittori, registi, scultori e musicisti. Hanno maschere in cuoio e nomi noti – Scaramuccia, Scapino, Razzullo, Ricciulina, Pulliciniello – ma anche spade, bastoni, strumenti musicali. Alcune si esibiscono su un palco, quasi tutte sono circondate da spettatori, soprattutto sullo sfondo. Per secoli sono state viste come riproduzioni di attori del Seicento, eppure Callot ha intitolato la sua raccolta Balli di Sfessania, con un riferimento immediato e preciso alle danze; in questo cd l'ensemble Salon de Musique.
Una delle composizioni più famose dell'esperienza musicale rinascimentale è certamente il Miserere che Gregorio Allegri compose nella prima metà del Seicento. Una pagina musicale straordinaria che ebbe larga diffusione dopo che nel 1880 venne pubblicato a cura di una casa editrice inglese. La peculiarità del Miserere di Allegri, come più volte sottolineato dagli studiosi di questo cantore-compositore, non è nell'uso di tecniche innovative o di artifici melodici o armonici, ma paradossalmente nella sua apparente semplicità. Il carattere musicale è strettamente legato ai luoghi sacri, al punto che l'impatto emotivo al di fuori di tali contesti non è apprezzabile. Si può immaginare che il sovrapporsi delle note del Miserere all'interno di una chiesa, con la sua ridondanza naturale, trovi in esse la sua naturale fonte d'origine e la sua naturale cassa di risonanza emotiva. Ma questa musica veniva eseguita come fu scritta?
Gregorio Baldin"Thomas Hobbes"Filosofia e politica nell'Europa del SeicentoCarocci Editorewww.carocci.itThomas Hobbes (1588-1679) è uno dei filosofi più noti, studiati e discussi nella storia del pensiero occidentale. Il libro traccia un profilo storico e intellettuale dell'autore che, con il suo Leviathan (1651), ha rivoluzionato la filosofia politica moderna. L'obiettivo è quello di guidare il lettore alla scoperta di Hobbes, non solo della sua filosofia, ma anche delle opere scientifiche, matematiche, storiche e letterarie, offrendo un caleidoscopio prospettico per comprendere la vivacità intellettuale di questo eclettico e poliedrico autore. Sullo sfondo cogliamo l'orizzonte delle vicende personali, ma anche le dinamiche politiche di ampio respiro che hanno segnato la storia culturale europea del primo Seicento e hanno costellato la lunga vita di questo straordinario pensatore moderno.Gregorio BaldinInsegna Storia della filosofia all'Università del Piemonte Orientale ed è membro dell'Institut d'Histoire des Représentations et des Idées dans les Modernités (École Normale Supérieure de Lyon). È stato Experienced Researcher Fellow dell'Alexander von Humboldt Stiftung presso la Philipps-Universität di Marburg. Si occupa di storia intellettuale, dedicandosi alle correnti filosofiche e agli autori della prima modernità, in particolare Thomas Hobbes e Paolo Sarpi. Ha pubblicato Hobbes and Galileo. Method, Matter and the Science of Motion (Cham 2020) e La croisée des savoirs: Hobbes, Mersenne, Descartes (Milano 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Versione audio: La Natura morta è un genere pittorico nato nel Cinquecento e sviluppatosi con grande successo nel corso del XVII secolo. Ebbe straordinaria fortuna non solo in Italia, dove trovò in Caravaggio un sostenitore convinto e un vero caposcuola, ma in tutta l'Europa. Le nature morte fiamminghe, olandesi, spagnole e tedesche sono di rara […] L'articolo La Natura morta nel Seicento. Seconda parte proviene da Arte Svelata.
Verso la fine del secolo XIX, in Italia, la didattica organistica iniziò ad ammiccare lo sguardo verso nuovi orizzonti. La disciplina dell'accompagnamento alla tastiera del canto gregoriano, infatti, andò ad affiancarsi allo studio di una prassi tanto antica quanto difficilmente codificata in forma scritta e in maniera sistematica nei secoli precedenti: l'improvvisazione organistica. A prestare attenzione a questo dato di fatto, riferendolo alla prestigiosa attività musicale svolta nel Duomo di Milano è Claudio Cardani. Partendo dalla fine del Seicento per arrivare agli inizi del Novecento. Cardani ha pazientemente raccolto - in una pubblicazione edita dall'Associazione Serassi - gli elementi che fanno la storia del ruolo dell'improvvisazione organistica nella pratica liturgica della Cappella milanese. Lo ha fatto descrivendo le modalità con cui la Fabbrica del Duomo gestiva i diversi incarichi musicali, l'analisi dei regolamenti e dei bandi di Concorsi le cui prove dimostrano che la quasi totalità degli interventi organistici erano di carattere improvvisativo. Claudio Cardani è ospite al microfono di Giovanni Conti.
ton-tì-na Significato Contratto in cui gli aderenti versano una quota, in virtù della quale percepiscono poi interessi o rendite, che si accrescono via via assorbendo quelli spettanti agli aderenti deceduti, e in cui alla fine il capitale intero va allo Stato o all'ultimo sopravvissuto Etimologia dal nome di Lorenzo de Tonti, banchiere italiano del Seicento. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito Instagram
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Dal Festival della Mente 2021, il primo appuntamento della serie “Le origini delle guerre civili”. Il professor Alessandro Barbero racconta le origini della guerra civile inglese del ‘600.Video originale: https://www.youtube.com/watch?v=0irX8AM5x0YFestival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
Dal Festival della Mente 2021, il primo appuntamento della serie “Le origini delle guerre civili”. Il professor Alessandro Barbero racconta le origini della guerra civile inglese del ‘600.Video originale: https://www.youtube.com/watch?v=0irX8AM5x0YFestival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Versione audio: Nell'arte figurativa, si definisce Natura morta quel genere artistico che prevede la raffigurazione di fiori, frutta, pesci, cacciagione o vari oggetti d'uso, presentati come soggetti autonomi. L'origine della Natura morta è molto antica. Concepiti come rappresentazioni autonome o inseriti in contesti narrativi più complessi, fiori, frutta e oggetti sono presenti, in pittura, già […] L'articolo La Natura morta nel Seicento. Prima parte proviene da Arte Svelata.
Saverio Ansaldi"Le linee del mondo"Manni Editoriwww.mannieditori.itL'Aia, aprile 1673. Mentre infuria la guerra tra Olanda e Inghilterra, Lorenzo Magalotti, diplomatico e uomo di scienza fiorentino, in missione per conto del Granducato di Toscana, incontra Baruch Spinoza.Entrambi costretti, per ragioni differenti, a lasciare l'Olanda, partono alla volta di Parigi, dove restano coinvolti in un complotto per rovesciare Luigi XIV.Fuggono a Firenze, dove Spinoza viene minacciato di denuncia al tribunale dell'Inquisizione. Il filosofo non ha altra scelta che tornare in Olanda. Magalotti rimane fedele al lascito morale del suo amico: esercitare l'uso della ragione in ogni occasione e contro ogni forma di fanatismo religioso e di ingiustizia politica.Un romanzo che attinge a una ricca documentazione storica e immerge il lettore nella storia politica e sociale dell'Europa del Seicento.Saverio AnsaldiÈ nato a Torino nel 1966, vive a Parigi. Insegna Storia della Filosofia moderna nell'Università di Reims. È autore di numerosi saggi su Giordano Bruno e Spinoza. L'ultima pubblicazione è Giordano Bruno. L'eretico impenitente e ostinato (Mondadori, 2024). Le linee del mondo è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Serena D'Italia, Simone Caldano"Piemonte rinascimentale"55 luoghi da scoprire e visitareEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it «Era lontana la regione subalpina dai centri ove più vitale si svolgeva l'arte del Rinascimento» e le forme nuove «vi trovarono più ostacoli che altrove, essendo più inerte e più radicato il vecchio stile». Così nel 1911 scriveva il grande storico dell'arte Pietro Toesca. Il pregiudizio secondo cui il Rinascimento non interessò il Piemonte-la cui arte tra il XV e il XVI secolo sarebbe stata solo una parentesi trascurabile e passatista tra un glorioso Medioevo e la fiorente stagione barocca-ha avuto vita assai lunga. Il volume di Simone Caldano e Serena D'Italia (con la collaborazione di Michelangelo Giaccone e Laura Marino) sfata quella errata credenza e “sdogana” il Rinascimento piemontese, portando a testimonianza 55 luoghi che dimostrano come le novità rinascimentali centroitaliane siano state recepite appieno, in pittura (Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari, Macrino d'Alba, Gaudenzio Ferrari, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino) come in architettura, facendo convivere tutti gli elementi del Rinascimento tosco-romano con quelli della tradizione tardogotica e dell'Ars Nova fiamminga, dando vita a un dialogo unico e di grande fascino. Merito anche di una raffinata committenza. Un esempio fu l'arrivo a Chieri di due trittici di Roger van der Weyden, che influenzarono l'arte locale in modo duraturo.Nel prologo ci si sofferma su tre edifici di impianto gotico ma che contengono già echi rinascimentali (Santa Maria della Scala a Chieri, Collegiata di Santa Maria Assunta a Chivasso e San Giovanni a Saluzzo), mentre nel capitolo conclusivo ci si sofferma su una serie di edifici manieristi che segnano il passaggio tra Rinascimento e Barocco (Santa Croce a Bosco Marengo, Palazzo Scaglia di Verrua a Torino, i Castelli Tapparelli d'Azeglio a Lagnasco, la Cappella di San Dalmazzo a Cigliè, San Gaudenzio a Novara e Palazzo del Maresco a Savigliano). Torino: Cattedrale di San Giovanni Battista, Palazzo Madama (che custodisce anche la Madonna Tucher dello Spanzotti), Galleria Sabauda, il Castello di Vinovo, la Chiesa di San Giovanni ad Avigliana, la Chiesa di San Bernardino ad Ivrea (che ospita il ciclo di affreschi Storie della vita e della Passione di Cristo, il più noto capolavoro dello Spanzotti). Vercelli: San Cristoforo, Palazzo Centori, il Museo Borgogna, la Pinacoteca Arcivescovile, Santa Maria delle Grazie ed il Sacro Monte a Varallo. Biella: San Gerolamo, San Sebastiano, il Museo del Territorio, il Castello di Gaglianico. Novara: la Cattedrale, Santa Maria delle Grazie (oggi San Martino), Casa Tornielli di Nibbiola, già Canobio. Verbano Cusio Ossola: Palazzo Silva a Domodossola, San Gaudenzio a Baceno, il Santuario della Pietà a Cannobio, Madonna di Campagna a Verbania Pallanza, Santi Pietro e Paolo, a Crevoladossola. Alessandria: Santa Maria di Castello, Santuario di Santa Maria a Crea, cattedrale di Santa Maria Assunta ad Acqui Terme, San Domenico e San Michele a Casale Monferrato. Asti: Santa Maria Assunta, San Secondo e Santa Maria Nuova ad Asti, Santa Maria Annunziata, a Roccaverano. Cuneo: Casa Cavassa a Saluzzo, la committenza dei marchesi di Saluzzo a Revello, Santa Maria Assunta ad Elva, il Castello degli Acaja a Fossano, San Giovanni ad Alba, San Lorenzo a Saliceto, la Cappella del Buon Gesù a San Michele Mondovì, la Cattedrale di Mondovì, la Certosa di Chiusa di Pesio. Simone Caldano: Dottore di ricerca in Storia dell'architettura e dell'urbanistica, è stato assegnista in Storia dell'architettura presso le Università di Firenze e Roma, e docente presso l'Università di Ferrara. Con Capricorno ha pubblicato Piemonte medievale (2020), Liguria medievale (2022) e Il Piemonte che non c'è più (2023).Serena D'Italia: Dottoressa di ricerca in Storia del patrimonio archeologico e artistico, si occupa di pittura norditaliana ed europea dal Quattrocento al Seicento. È stata co-curatrice della mostra “Rinascimento privato” alla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Secondo Elifas Levi, "la magia è un sacerdozio personale ed emancipato": ma quanto è costato riappropriarsi della libertà religiosa dopo secoli di oscurantismo?I movimenti esoterici e le scuole iniziatiche tutt'oggi esistenti affondano, direttamente o indirettamente, le proprie radici nel lungo cammino verso la libertà di culto e di pensiero.Insieme a Corinna Zaffarana, scopriremo come sono nate le esperienze esoteriche occidentali del Seicento e del Settecento, come si ponevano rispetto al potere temporale e spirituale, perché la segretezza era tanto importante.Corinna Zaffarana, laureata in Archeologia Classica e specializzata (studio delle immagini e dei simboli) presso l'Università degli studi di Pavia, è studiosa di esoterismo e storia dell'esoterismo europeo e mediterraneo.Ha pubblicato due libri relativi all'analisi filosofica del sistema magico iniziatico di Thelema, oltre a diversi titoli per Ester edizioni; è docente di storia e letteratura italiana; è autrice di moltissimi articoli editi da riviste specializzate e di divulgazione; dirige il settore culturale del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 a Bellinzago (No).
tur-lu-pì-nà-re SIGNIFICATO Raggirare qualcuno sfruttando la sua buona fede ETIMOLOGIA dal francese turlupiner, derivato di Turlupin, nome d'arte dell'attore comico Henri Le Grand, vissuto fra Cinque e Seicento. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito Instagram
Pier Giorgio Viberti"Le grandi battaglie dei Savoia"Edizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it“Il sole del 25 illuminò uno degli spettacoli più orribili che possano presentarsi all'immaginazione. Il campo di battaglia è dovunque ricoperto di cadaveri di uomini e di cavalli: le strade, i fossati, i burroni, i cespugli sono disseminati di corpi morti e i dintorni di Solferino ne sono letteralmente cosparsi” (Henry Dunant) Dalla battaglia di Staffarda all'invasione francese del ducato di Savoia, dall'assedio di Torino al campo trincerato dell'Assietta, dalla battaglia di Custoza alla seconda guerra d'indipendenza, con le battaglie di Magenta, Solferino e San Martino. Partendo dal contesto storico, il saggio di Pier Giorgio Viberti analizza le cause, le tattiche militari, le armi, i protagonisti e le conseguenze delle battaglie che hanno segnato l'affermarsi di casa Savoia, dalle modeste origini feudali alla costruzione dell'unità nazionale. Con un ricco apparato iconografico e approfondimenti sui protagonisti delle vicende descritte.La storia del Piemonte è stata «plasmata» da una serie interminabile di conflitti armati che ebbero come protagonista la dinastia sabauda e che fecero del ducato nel Seicento e Settecento il più agguerrito Stato italiano. Il saggio si sofferma su alcuni momenti cruciali, dalla «rinascita» del ducato a opera di Emanuele Filiberto, dopo la battaglia di San Quintino (1557), fino alla seconda guerra d'Indipendenza (1859). L'epoca delle «grandi» battaglie dei Savoia, coincide con l'inizio dello scontro tra Francia e Spagna per il predominio continentale, nei primi decenni del Cinquecento, quando il Piemonte divenne il passaggio obbligato delle armate transalpine che scendevano a combattere in Lombardia gli eserciti spagnoli. La prima battaglia presa in considerazione, quella di San Quintino, non fu una battaglia “dei” Savoia ma una battaglia di “un Savoia”, infatti, Emanuele Filiberto “Testa di ferro”, governatore dei Paesi Bassi, comandava le truppe spagnole e alla battaglia prese parte anche un manipolo di fanti piemontesi. Grazie a quella vittoria Emanuele Filiberto recuperò la Savoia e alcuni territori piemontesi, trasferendo successivamente la capitale da Chambéry a Torino. Vengono poi analizzate le battaglie di Vittorio Amedeo II, la “Volpe Savoiarda” (la battaglia di Staffarda del 1690, la battaglia della Marsaglia del 1693, l'assedio di Verrua del 1704, l'assedio di Torino del 1706, il caso più spettacolare di una lotta fra artiglierie pesanti e massicce fortificazioni): grazie alle conquiste territoriali così ottenute il ducato diventerà regno. La forza militare dei Savoia fu poi confermata nel corso della successiva guerra di Successione austriaca, quando le truppe di Carlo Emanuele III inflissero una durissima sconfitta ai francesi nella battaglia del colle dell'Assietta (1747). Seguono le battaglie di Carlo Alberto, il “Re Tentenna” (Curtatone e Montanara, Goito, Custoza, Mortara e la sconfitta di Novara che porterà Carlo Alberto ad abdicare); infine, quelle di Vittorio Emanuele II (la battaglia di Montebello del 1859, quella di Magenta, quindi Solferino e San Martino). Arrivando così all'11 luglio del 1859, quando Napoleone III e Francesco Giuseppe firmarono a Villafranca l'armistizio che pose fine al conflitto. L'AUTORE:Pier Giorgio Viberti è nato nel 1950 a Fossano (Cuneo) e si è trasferito giovanissimo a Torino, dove si è laureato prima in Lettere, poi in Scienze Politiche. Nel capoluogo piemontese ha trascorso tutta la sua vita di insegnante in istituti d'istruzione secondaria superiore. A partire dal nuovo millennio ha svolto un intenso lavoro nel campo dell'editoria scolastica, per la quale ha pubblicato numerose grammatiche (la prima è del 2002) rivolte alla scuola media inferiore e al biennio delle superiori. Per le scuole medie ha pubblicato, fra l'altro, Oltre il Duemila (ultima edizione 2012), che è stato per qualche anno in testa alle classifiche italiane nello specifico settore dei libri consigliati.In ambito storico ha pubblicato: Il Duca, il Condottiero, l'Eroe. Storia dei protagonisti dell'assedio di Torino del 1706 (Zedde Editore, 2011), Gli uomini del disonore. Mito, storia e attualità del pianeta mafia (Edisco, 2013), Lager. Inferno e follia dell'Olocausto (Giunti, 2018). I suoi ultimi lavori sono una grammatica per la scuola secondaria inferiore (SEI, 2022), una grammatica per il biennio delle superiori (Capitello, 2023) e un corso di storia in tre volumi per la secondaria inferiore, intitolato Il nostro tempo. Dalle storie alla storia (Principato, 2023). Per Capricorno ha pubblicato Amori e amanti alla corte dei Savoia (2023). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Auto - Rund ums Auto. Fahrberichte, Gespräche und Informationen
Denke ich an Fiat, denke ich an Italien - oder umgekehrt. Jedenfalls denke ich an Dolce Vita und an italienische Autos. Das müssen gar keine Sportwagen sein, auch italienische Kleinwagen haben ihren Reiz. Und ein 500er muss in Bella Italia keine Mercedes S-Klasse sein, hier kann man mit einem Fiat 500 alias Cinquecento genau so viel Eindruck machen. Wir haben seinen größeren Bruder, den Fiat 600 alias Seicento getestet.Darum geht es diesmal!Ich bin ja ein ausgesprochener Fan der deutschen Sprache, ich muss aber zugeben, dass bestimmte Begriffe in anderen Sprachen einfach schöner klingen. Beispiel gefällig? Heute sprechen wir über den Fiat 600, den größeren Bruder des Fiat 500. Auf italienisch klingt das gleich viel schöner. Seicento und Cinquecento. Das ist Musik in meinen Ohren. Das Outfit!Der neue Fiat 600 Hybrid hat einen unverwechselbar italienischen Stil, seine fünftürige Karosserie weist ikonische Designmerkmale des historischen Cinquecento auf. Und: Dieses Karosseriedesign verkörpert die Philosophie des Dolce Vita, des unbeschwerten Lebens, für das Italien weltberühmt ist. Als optische Unterstützung orientieren sich die Karosserielacke an den Farben von Sonne, Meer, Erde und Himmel. Power und Drive! Unser Seicento hat als Verbrenner einen 1,2 Liter Turbobenziner mit einer Leistung von 74 kW (100 PS) unter der Haube, es gibt eine weitere Verbrennervariante mit 100 kW (136 PS) und DCT-Getriebe. Der 74 kW (100 PS) Dreizylindermotor arbeitet mit einem neu entwickelten Doppelkupplungs-Elektrogetriebe mit sechs Gängen zusammen, das manuelle Gangwechsel mittels Schaltwippen am Lenkrad gestattet. In dieses Getriebe wurde ein Elektromotor als Riemen-Starter-Generator integriert, der in den Benziner bestimmten Fahrsituationen mit weiteren 21 kW unterstützt. Das hat unter anderem den Vorteil, dass diese Konfiguration das Start/Stopp-System optimiert. Die zusätzliche Leistung des Elektromotors hilft dem Benziner auch beim Beschleunigen. Denn der Riemen-Starter-Generator (RSG) startet den Verbrenner schneller und deutlich vibrationsärmer als ein konventioneller Anlasser. Der frontgetriebene Seicento beschleunigt in 10,8 Sekunden auf Tempo 100, er erreicht eine Spitze von 184 km/h. Dabei liegt sein Normverbrauch bei lediglich 5,1 Liter pro 100 Kilometer nach WLTP-Norm. Die Kosten!In der Preisliste findet sich der 1,2 Liter mit 74 kW (100 PS) zum Preis von 25.490, -- Euro, die 100 kW (136 PS) Version liegt bei 26.990, -- Euro. Wir hatten die höherwertige La Prima Ausführung im Test, da sprechen wir dann von 30.990,-- Euro bzw. 32.490,-- Euro. Dafür gibt es natürlich auch entsprechend mehr Ausstattung. Alle Fotos: © Stellantis Germany GmbH Diesen Beitrag können Sie nachhören oder downloaden unter:
00:00 - Bevezetés és káosz 03:04 - A húgyfoltos nadrág 09:01 - Elcseszett divatbemutatók 20:00 - Mi komfortos? Mi művészet? 24:12 - Furcsa skillek 27:12 - Hack Your Health: The Secrets of Your Gut (Netflix) 30:24 - Baby Reindeer (Netflix) 35:41 - Medve vagy Pasi az X-en 39:32 - Lányok melltartó nélkül 42:18 - A rövidnadrág nem férfias? 45:20 - Pisti és az atléta 45:56 - Ítélet a Seicento-s rablók ellen 46:49 - Jövőhéten jön a TheVR App 2.0? 49:11 - Befejezés
Iniziamo a parlare di Hobbes, filosofo della politica ma anche importante razionalista del Seicento.
Tra Cinquecento e Seicento diversi pensatori iniziarono a mettere in discussione la natura del potere e ad analizzare i diritti dei cittadini, anticipando di fatto il giusnaturalismo.
Terza e ultima delle puntate dedicate a Claudio Monteverdi (1567-1643), uno dei compositori più importanti, e più rivoluzionari della storia della musica: nessuno come lui è riuscito a eccellere in àmbiti estetici così diversi. Egli raccoglie l'eredità del Cinquecento per trasformarla nella nuova estetica concertante, è protagonista della prima stagione del melodramma, con opere che sono rimaste nel grande repertorio, è in prima linea nella trasformazione della musica sacra attraverso elementi inauditi di modernità. Giuseppe Clericetti ci racconta il percorso biografico e artistico di Monteverdi, da Cremona a Mantova fino a Venezia, e contestualizza la sua attività e la sua musica nella magica stagione di inizio Seicento: i madrigali e le sperimentazioni scandalose, la nascita dell'opera e gli sviluppi veneziani, la direzione musicale a San Marco, con uno sguardo alle altre arti, letteratura, pittura, architettura. Ospite al microfono di Giovanni Conti il musicologo Giuseppe Clericetti autore del libro per la casa editrice Zecchini.
Seconda delle tre puntate dedicate a Claudio Monteverdi (1567-1643), uno dei compositori più importanti, e più rivoluzionari della storia della musica: nessuno come lui è riuscito a eccellere in àmbiti estetici così diversi.Egli raccoglie l'eredità del Cinquecento per trasformarla nella nuova estetica concertante, è protagonista della prima stagione del melodramma, con opere che sono rimaste nel grande repertorio, è in prima linea nella trasformazione della musica sacra attraverso elementi inauditi di modernità. Giuseppe Clericetti ci racconta il percorso biografico e artistico di Monteverdi, da Cremona a Mantova fino a Venezia, e contestualizza la sua attività e la sua musica nella magica stagione di inizio Seicento: i madrigali e le sperimentazioni scandalose, la nascita dell'opera e gli sviluppi veneziani, la direzione musicale a San Marco, con uno sguardo alle altre arti, letteratura, pittura, architettura. Ospite al microfono di Giovanni Conti il musicologo Giuseppe Clericetti autore del libro per la casa editrice Zecchini.
Claudio Monteverdi (1567-1643) è uno dei compositori più importanti, e più rivoluzionari della storia della musica: nessuno come lui è riuscito a eccellere in ambiti estetici così diversi.Egli raccoglie l'eredità del Cinquecento per trasformarla nella nuova estetica concertante, è protagonista della prima stagione del melodramma, con opere che sono rimaste nel grande repertorio, è in prima linea nella trasformazione della musica sacra attraverso elementi inauditi di modernità. Giuseppe Clericetti ci racconta il percorso biografico e artistico di Monteverdi, da Cremona a Mantova fino a Venezia, e contestualizza la sua attività e la sua musica nella magica stagione di inizio Seicento: i madrigali e le sperimentazioni scandalose, la nascita dell'opera e gli sviluppi veneziani, la direzione musicale a San Marco, con uno sguardo alle altre arti, letteratura, pittura, architettura. Ospite al microfono di Giovanni Conti il musicologo Giuseppe Clericetti autore del libro per la casa editrice Zecchini.
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Riccardo Rao"Il tempo dei lupi"Storia e luoghi di un animale favolosoUtet Libriwww.utetlibri.itI lupi stanno tornando. Negli ultimi anni la loro popolazione in tutta Europa è aumentata in modo esponenziale. In Italia è più che decuplicata superando i duemila esemplari. Sempre più spesso vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei pascoli, al limitare del bosco. Insieme alle tracce riemergono paure antiche, mai placate del tutto.Nemico da perseguitare, incarnazione del male, pericolo per raccolti e greggi: man mano che avanzava l'urbanizzazione e le foreste lasciavano spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli eserciti o dagli stessi contadini, spesso dietro compenso delle istituzioni pubbliche. Si conta che solo in Francia nel 1797 furono uccisi oltre cinquemila lupi. Massacri simili furono perpetrati in Germania, Inghilterra, Italia… Una strage alimentata da un timore ancestrale che dal Medioevo giunge fino al presente.Dalla donna delle Asturie capace di comandare branchi di lupi nel Seicento, al ragazzo tedesco allevato dai lupi nel Trecento, fino alla celebre storia della bambina con il cappuccetto rosso che attorno all'anno Mille viene ghermita da un lupo e condotta nel cuore della foresta, Riccardo Rao ci guida attraverso documenti storici e leggende fino ai giorni nostri, ai macabri ritrovamenti di lupi impiccati nei boschi italiani.In un percorso fra storia, letteratura, psicologia e biologia, Rao ricostruisce come la superstizione popolare, la cultura dotta degli uomini di chiesa, ma anche le grandi trasformazioni dell'ambiente abbiano creato il mito del lupo europeo. Un mito mai così attuale.Riccardo Rao è professore ordinario all'Università di Bergamo, dove insegna Storia medievale e Storia dell'ambiente e degli animali. Ha tenuto conferenze e seminari in numerose università europee e americane ed è stato invitato per periodi di ricerca a Harvard, all'École Normale Supérieure di Lione e all'Università di Angers. I suoi interessi vertono principalmente sui beni comuni, l'ambiente, gli animali e i paesaggi medievali. Tra i suoi libri, ricordiamo I paesaggi dell'Italia medievale (Carocci, 2015).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Cominciamo a parlare dell'ebreo olandese Baruch Spinoza, uno dei più originali e interessanti pensatori del Seicento.
Mario Tobino medico scrittore poeta nei ricordi teneri ed affettuosi della sua nipote Isabella.La parabola della sua biografia fino agli anni da primario nella “sua” Maggiano. Maggiano, in provincia di Lucca, l'ospedale psichiatrico che nel Seicento era un convento con due chiostri. In quei due chiostri si affacciavano le camere degli uomini e delle donne. E le “due stanzette” di Tobino si affacciavano su un terzo cortile, dove c'erano delle aiuole che lui stesso aveva fatto disegnare a suo piacimento. La notorietà letteraria di Tobino trovava libero sfogo e creatività nelle famose “due stanzette” il luogo ideale dove compose la maggioranza dei suoi lavori. Dalla altura della collina l'ospedale di Maggiano era circondato da campagna e boschi. Le “due stanzette” erano il buon ritiro fino alla mattina dove Tobino scriveva e spesso andava in reparto senza aver chiuso occhio.
Davide Brullo"Dimmi un verso anima mia"Antologia della poesia universaleA cura di Nicola Crocetti e Davide BrulloCrocetti Editorewww.crocettieditore.itNon era mai stata tentata finora, con queste dimensioni, una antologia della poesia universale, dai Veda ai poeti odierni, dagli antichi inni egizi a Eugenio Montale, Seamus Heaney, Paul Celan, dai salmi biblici e da Saffo fino a Ezra Pound, Yves Bonnefoy e Mario Luzi. L'intento non è critico, tanto meno compilativo: si tratta di un salto nella meraviglia lirica di ogni paese e di ogni tempo, di un viaggio nella sorpresa e nello smarrimento. Libro per la vita, da tenere sempre sul comodino, a divinare i giorni, l'antologia mira a essere un lavoro imperituro, una sorta di “Mille e una notte” della lirica mondiale. Non è dunque lettura per gli “esperti”, ma per gli ispirati; per quelli che tra le maglie di un sonetto del Seicento o tra gli oscuri canti di un bardo islandese, tra le giaculatorie di uno sciamano dei deserti e negli snodi poetici di un trovatore di Provenza, trovano un conforto di curiosità, hanno il coraggio di sondare la propria anima. La poesia, si sa, è un rischio e un antidoto: leggerla, oggi, un gesto di sorridente sovversione. A curare questo lavoro, azzardato e abnorme, Nicola Crocetti, “l'editore dei poeti”, fondatore della rivista “Poesia”, che ha pubblicato migliaia di poesie di ogni angolo del globo, e Davide Brullo, poeta, fondatore della rivista avventuriera “Pangea”. Entrambi, non sono professori né critici letterari: hanno semplicemente dedicato la loro vita alla poesia.Davide Brullo ha pubblicato Annali (2004), L'era del ferro (2007), Gries (2019). Ha tradotto i Salmi e le poesie di David Gascoyne. Ha scritto alcuni romanzi, tra cui Rinuncio, Pseudo-Paolo. Lettera di San Paolo Apostolo a San Pietro, Un alfabeto nella neve. Ha fondato il quotidiano culturale on line “Pangea”; scrive su “il Giornale” e sul “Venerdì di Repubblica”. Ha raccolto in un libro una serie di Stroncature, scritte negli anni, che raccontano “il peggio della letteratura italiana”. Ha curato diversi libri con diversi pseudonimi, di cui ha scordato l'identità.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Nel razionalismo francese e inglese del Seicento ci furono anche tendenze diverse da quelle cartesiane, come dimostrano il platonismo inglese e il libertinismo.
Nella Francia del Seicento il teologo e astronomo Gassendi propose un sistema filosofico alternativo a quello di Cartesio, che si ispirava addirittura ad Epicuro.
Il tentativo di fondere razionalismo cartesiano e fede cattolica trovò uno dei suoi apici nella riflessione di Nicolas Malebranche, filosofo francese della seconda metà del Seicento.
Una delle composizioni più famose dell'esperienza musicale tardorinascimentale è certamente il “Miserere” che Gregorio Allegri (in una stampa d'epoca) compose nella prima metà del Seicento. Una pagina musicale straordinaria che ebbe larga diffusione dopo che nel 1880 venne pubblicato a cura di una casa editrice inglese. La peculiarità del “Miserere” di Allegri, come più volte sottolineato dagli studiose di questo cantore-compositore, non è nell'uso di tecniche innovative o di artifici melodici o armonici, ma paradossalmente nella sua apparente semplicità. Il carattere musicale è strettamente legato ai luoghi sacri, al punto che l'impatto emotivo al di fuori di tali contesti non è apprezzabile. Si può immaginare che il sovrapporsi delle note del “Miserere” all'interno di una chiesa, con la sua ridondanza naturale, trovi in esse la sua naturale fonte d'origine e la sua naturale cassa di risonanza emotiva. Ma questa musica veniva eseguita come fu scritta?
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
[da giovedìscienza.it]Conosciamo le storie di stregoneria come uno degli aspetti che caratterizzano il Medioevo. È naturale che in un'epoca in cui la scienza faceva i suoi primi passi, gran parte dei fenomeni naturali apparissero magici. L'idea che qualcuno, venuto a conoscenza di quei segreti, li usasse per fini occulti e contro il resto dell'umanità era tutt'altro che peregrina. Le convinzioni religiose contribuivano a questo clima con la contrapposizione di diavoli e angeli, inferno e paradiso, premi e punizioni divine. È un clima culturale che si può riconoscere anche in quel capolavoro della letteratura italiana e mondiale che è la Divina Commedia di Dante Alighieri. Di qui deriveranno qualche secolo dopo i processi alle streghe, i roghi, le storture dell'Inquisizione. Oggi è tutto cambiato. Eppure il pensiero magico, e sul fronte simmetrico il pensiero diabolico e “stregonesco” sopravvivono in forme diverse. Il “complottismo” può essere analizzato sotto questa luce? Credenze e teorie stravaganti continuano a essere ben presenti e diffuse anche nella nostra epoca. La scelta di valori (quella tra ragione e pensiero magico), che fu compiuta nel Seicento, al momento della nascita della scienza moderna, è una scelta che non è mai conclusa, e va sempre ribadita e ripetuta a ogni generazione.Originale: https://www.youtube.com/watch?v=2u3CHO4D34ITwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusica: George Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Ogni anno al mondo sono bevuti quasi 300 miliardi di litri di tè e in alcuni Paesi la bevanda costituisce un importante elemento di identità culturale, come nel Regno Unito. Le origini del tè sono molto antiche e le prime attestazioni certe sono generalmente fatte risalire alla fine III secolo a.C. in Cina, ma la diffusione su scala globale è avvenuta solo da pochi secoli. La parola inglese tea, in particolare, è nata a metà Seicento su influenza olandese e viene probabilmente dalla parola malese teh o da t'e, una parola del dialetto cinese meridionale Amoy. In questo episodio analizziamo come mai il tè è così popolare e la sua storia in sintesi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Alessandro Barbero e Roberto Bizzocchi dialogano a “Casa Laterza” su “Romanzo Popolare: come i Promessi Sposi hanno fatto l'Italia”, di Roberto Bizzocchi.Romanzo Popolare: https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858149171Sorgente: https://www.youtube.com/watch?v=b_Hrdmnzq04Community Podcast: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusic from https://filmmusic.io - "Bossa Antigua" by Kevin MacLeod (https://incompetech.com) licensed with CC BY (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)