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Seicento

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Best podcasts about Seicento

Latest podcast episodes about Seicento

Te lo spiega Studenti.it
Richelieu e Mazzarino: storia, caratteristiche e differenze della loro politica in Francia

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later May 5, 2025 3:01


La politica del cardinale Richelieu e poi di Mazzarino che guidarono la Francia nel Seicento rafforzando la monarchia assoluta. Caratteristiche e differenze tra i due.

Te lo spiega Studenti.it
Le rotte commerciali del Seicento: Asia, Africa e Americhe

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later May 5, 2025 2:36


Principali rotte commerciali e marittime delle nazioni europee in Asia, Africa e nelle Americhe: la via delle spezie, la storia, le vicende ed i protagonisti del commercio nel ‘600.

Te lo spiega Studenti.it
Giornalismo tra Seicento e Settecento: storia, caratteristiche, editori

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later May 5, 2025 2:43


Storia del giornalismo tra '600 e '700: caratteristiche, editori, scopo e curiosità della prima stampa in Italia.

Te lo spiega Studenti.it
Rivoluzione scientifica del Seicento: premesse, caratteristiche e protagonisti

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025 2:38


La Rivoluzione scientifica del Seicento ha dato origine alla scienza moderna: scopri premesse, sviluppi e protagonisti di questa svolta epocale.

Te lo spiega Studenti.it
Il declino della Spagna nel Seicento: cause e conseguenze

Te lo spiega Studenti.it

Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 2:51


Il declino della Spagna nel '600 fu segnato da crisi economica, guerre e instabilità politica. La Guerra dei Trent'anni accelerò il declino della Spagna.

Una Parola al Giorno - il podcast

tur-lu-pì-nà-re SIGNIFICATO Raggirare qualcuno sfruttando la sua buona fede ETIMOLOGIA dal francese turlupiner, derivato di Turlupin, nome d'arte dell'attore comico Henri Le Grand, vissuto fra Cinque e Seicento. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito  Instagram

Quilisma
I balli di Sfessania (2./2)

Quilisma

Play Episode Listen Later Apr 6, 2025 29:32


Le figurine di Jacques Callot hanno acceso la fantasia di scrittori, registi, scultori e musicisti. Hanno maschere in cuoio e nomi noti – Scaramuccia, Scapino, Razzullo, Ricciulina, Pulliciniello – ma anche spade, bastoni, strumenti musicali. Alcune si esibiscono su un palco, quasi tutte sono circondate da spettatori, soprattutto sullo sfondo. Per secoli sono state viste come riproduzioni di attori del Seicento, eppure Callot ha intitolato la sua raccolta Balli di Sfessania, con un riferimento immediato e preciso alle danze; in questo cd l'ensemble Salon de Musique.

Quilisma
I balli di Sfessania (1./2)

Quilisma

Play Episode Listen Later Mar 30, 2025 29:32


Le figurine di Jacques Callot hanno acceso la fantasia di scrittori, registi, scultori e musicisti. Hanno maschere in cuoio e nomi noti – Scaramuccia, Scapino, Razzullo, Ricciulina, Pulliciniello – ma anche spade, bastoni, strumenti musicali. Alcune si esibiscono su un palco, quasi tutte sono circondate da spettatori, soprattutto sullo sfondo. Per secoli sono state viste come riproduzioni di attori del Seicento, eppure Callot ha intitolato la sua raccolta Balli di Sfessania, con un riferimento immediato e preciso alle danze; in questo cd l'ensemble Salon de Musique.

Quilisma
Miserere

Quilisma

Play Episode Listen Later Mar 23, 2025 29:30


Una delle composizioni più famose dell'esperienza musicale rinascimentale è certamente il Miserere che Gregorio Allegri compose nella prima metà del Seicento. Una pagina musicale straordinaria che ebbe larga diffusione dopo che nel 1880 venne pubblicato a cura di una casa editrice inglese. La peculiarità del Miserere di Allegri, come più volte sottolineato dagli studiosi di questo cantore-compositore, non è nell'uso di tecniche innovative o di artifici melodici o armonici, ma paradossalmente nella sua apparente semplicità. Il carattere musicale è strettamente legato ai luoghi sacri, al punto che l'impatto emotivo al di fuori di tali contesti non è apprezzabile. Si può immaginare che il sovrapporsi delle note del Miserere all'interno di una chiesa, con la sua ridondanza naturale, trovi in esse la sua naturale fonte d'origine e la sua naturale cassa di risonanza emotiva. Ma questa musica veniva eseguita come fu scritta? 

il posto delle parole
Gregorio Baldin "Thomas Hobbes"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 18, 2025 26:09


Gregorio Baldin"Thomas Hobbes"Filosofia e politica nell'Europa del SeicentoCarocci Editorewww.carocci.itThomas Hobbes (1588-1679) è uno dei filosofi più noti, studiati e discussi nella storia del pensiero occidentale. Il libro traccia un profilo storico e intellettuale dell'autore che, con il suo Leviathan (1651), ha rivoluzionato la filosofia politica moderna. L'obiettivo è quello di guidare il lettore alla scoperta di Hobbes, non solo della sua filosofia, ma anche delle opere scientifiche, matematiche, storiche e letterarie, offrendo un caleidoscopio prospettico per comprendere la vivacità intellettuale di questo eclettico e poliedrico autore. Sullo sfondo cogliamo l'orizzonte delle vicende personali, ma anche le dinamiche politiche di ampio respiro che hanno segnato la storia culturale europea del primo Seicento e hanno costellato la lunga vita di questo straordinario pensatore moderno.Gregorio BaldinInsegna Storia della filosofia all'Università del Piemonte Orientale ed è membro dell'Institut d'Histoire des Représentations et des Idées dans les Modernités (École Normale Supérieure de Lyon). È stato Experienced Researcher Fellow dell'Alexander von Humboldt Stiftung presso la Philipps-Universität di Marburg. Si occupa di storia intellettuale, dedicandosi alle correnti filosofiche e agli autori della prima modernità, in particolare Thomas Hobbes e Paolo Sarpi. Ha pubblicato Hobbes and Galileo. Method, Matter and the Science of Motion (Cham 2020) e La croisée des savoirs: Hobbes, Mersenne, Descartes (Milano 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Arte Svelata
La Natura morta nel Seicento. Seconda parte

Arte Svelata

Play Episode Listen Later Mar 18, 2025 9:43


Versione audio: La Natura morta è un genere pittorico nato nel Cinquecento e sviluppatosi con grande successo nel corso del XVII secolo. Ebbe straordinaria fortuna non solo in Italia, dove trovò in Caravaggio un sostenitore convinto e un vero caposcuola, ma in tutta l'Europa. Le nature morte fiamminghe, olandesi, spagnole e tedesche sono di rara […] L'articolo La Natura morta nel Seicento. Seconda parte proviene da Arte Svelata.

Quilisma
Improvvisar all'Organo 

Quilisma

Play Episode Listen Later Mar 16, 2025 29:30


Verso la fine del secolo XIX, in Italia, la didattica organistica iniziò ad ammiccare lo sguardo verso nuovi orizzonti. La disciplina dell'accompagnamento alla tastiera del canto gregoriano, infatti, andò ad affiancarsi allo studio di una prassi tanto antica quanto difficilmente codificata in forma scritta e in maniera sistematica nei secoli precedenti: l'improvvisazione organistica. A prestare attenzione a questo dato di fatto, riferendolo alla prestigiosa attività musicale svolta nel Duomo di Milano è Claudio Cardani. Partendo dalla fine del Seicento per arrivare agli inizi del Novecento. Cardani ha pazientemente raccolto - in una pubblicazione edita dall'Associazione Serassi - gli elementi che fanno la storia del ruolo dell'improvvisazione organistica nella pratica liturgica della Cappella milanese. Lo ha fatto descrivendo le modalità con cui la Fabbrica del Duomo gestiva i diversi incarichi musicali, l'analisi dei regolamenti e dei bandi di Concorsi le cui prove dimostrano che la quasi totalità degli interventi organistici erano di carattere improvvisativo. Claudio Cardani è ospite al microfono di Giovanni Conti.

Una Parola al Giorno - il podcast

ton-tì-na Significato Contratto in cui gli aderenti versano una quota, in virtù della quale percepiscono poi interessi o rendite, che si accrescono via via assorbendo quelli spettanti agli aderenti deceduti, e in cui alla fine il capitale intero va allo Stato o all'ultimo sopravvissuto Etimologia dal nome di Lorenzo de Tonti, banchiere italiano del Seicento. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito  Instagram

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
#138 La guerra civile inglese – Le origini delle guerre civili – Barbero Riserva (Festival della Mente, 2021)

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Feb 23, 2025 78:30


Dal Festival della Mente 2021, il primo appuntamento della serie “Le origini delle guerre civili”. Il professor Alessandro Barbero racconta le origini della guerra civile inglese del ‘600.Video originale: https://www.youtube.com/watch?v=0irX8AM5x0YFestival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
#138 La guerra civile inglese – Le origini delle guerre civili – Barbero Riserva (Festival della Mente, 2021)

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Feb 23, 2025 78:30


Dal Festival della Mente 2021, il primo appuntamento della serie “Le origini delle guerre civili”. Il professor Alessandro Barbero racconta le origini della guerra civile inglese del ‘600.Video originale: https://www.youtube.com/watch?v=0irX8AM5x0YFestival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Arte Svelata
La Natura morta nel Seicento. Prima parte

Arte Svelata

Play Episode Listen Later Feb 19, 2025 13:00


Versione audio: Nell'arte figurativa, si definisce Natura morta quel genere artistico che prevede la raffigurazione di fiori, frutta, pesci, cacciagione o vari oggetti d'uso, presentati come soggetti autonomi. L'origine della Natura morta è molto antica. Concepiti come rappresentazioni autonome o inseriti in contesti narrativi più complessi, fiori, frutta e oggetti sono presenti, in pittura, già […] L'articolo La Natura morta nel Seicento. Prima parte proviene da Arte Svelata.

il posto delle parole
Saverio Ansaldi "Le linee del mondo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 14, 2025 22:31


Saverio Ansaldi"Le linee del mondo"Manni Editoriwww.mannieditori.itL'Aia, aprile 1673. Mentre infuria la guerra tra Olanda e Inghilterra, Lorenzo Magalotti, diplomatico e uomo di scienza fiorentino, in missione per conto del Granducato di Toscana, incontra Baruch Spinoza.Entrambi costretti, per ragioni differenti, a lasciare l'Olanda, partono alla volta di Parigi, dove restano coinvolti in un complotto per rovesciare Luigi XIV.Fuggono a Firenze, dove Spinoza viene minacciato di denuncia al tribunale dell'Inquisizione. Il filosofo non ha altra scelta che tornare in Olanda. Magalotti rimane fedele al lascito morale del suo amico: esercitare l'uso della ragione in ogni occasione e contro ogni forma di fanatismo religioso e di ingiustizia politica.Un romanzo che attinge a una ricca documentazione storica e immerge il lettore nella storia politica e sociale dell'Europa del Seicento.Saverio AnsaldiÈ nato a Torino nel 1966, vive a Parigi. Insegna Storia della Filosofia moderna nell'Università di Reims. È autore di numerosi saggi su Giordano Bruno e Spinoza. L'ultima pubblicazione è Giordano Bruno. L'eretico impenitente e ostinato (Mondadori, 2024). Le linee del mondo è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

il posto delle parole
Serena D'Italia "Piemonte Rinascimentale"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 24, 2025 12:10


Serena D'Italia, Simone Caldano"Piemonte rinascimentale"55 luoghi da scoprire e visitareEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it  «Era lontana la regione subalpina dai centri ove più vitale si svolgeva l'arte del Rinascimento» e le forme nuove «vi trovarono più ostacoli che altrove, essendo più inerte e più radicato il vecchio stile». Così nel 1911 scriveva il grande storico dell'arte Pietro Toesca. Il pregiudizio secondo cui il Rinascimento non interessò il Piemonte-la cui arte tra il XV e il XVI secolo sarebbe stata solo una parentesi trascurabile e passatista tra un glorioso Medioevo e la fiorente stagione barocca-ha avuto vita assai lunga. Il volume di Simone Caldano e Serena D'Italia (con la collaborazione di Michelangelo Giaccone e Laura Marino) sfata quella errata credenza e “sdogana” il Rinascimento piemontese, portando a testimonianza 55 luoghi che dimostrano come le novità rinascimentali centroitaliane siano state recepite appieno, in pittura (Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari, Macrino d'Alba, Gaudenzio Ferrari, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino) come in architettura, facendo convivere tutti gli elementi del Rinascimento tosco-romano con quelli della tradizione tardogotica e dell'Ars Nova fiamminga, dando vita a un dialogo unico e di grande fascino. Merito anche di una raffinata committenza. Un esempio fu l'arrivo a Chieri di due trittici di Roger van der Weyden, che influenzarono l'arte locale in modo duraturo.Nel prologo ci si sofferma su tre edifici di impianto gotico ma che contengono già echi rinascimentali (Santa Maria della Scala a Chieri, Collegiata di Santa Maria Assunta a Chivasso e San Giovanni a Saluzzo), mentre nel capitolo conclusivo ci si sofferma su una serie di edifici manieristi che segnano il passaggio tra Rinascimento e Barocco (Santa Croce a Bosco Marengo, Palazzo Scaglia di Verrua a Torino, i Castelli Tapparelli d'Azeglio a Lagnasco, la Cappella di San Dalmazzo a Cigliè, San Gaudenzio a Novara e Palazzo del Maresco a Savigliano). Torino: Cattedrale di San Giovanni Battista, Palazzo Madama (che custodisce anche la Madonna Tucher dello Spanzotti), Galleria Sabauda, il Castello di Vinovo, la Chiesa di San Giovanni ad Avigliana, la Chiesa di San Bernardino ad Ivrea (che ospita il ciclo di affreschi Storie della vita e della Passione di Cristo, il più noto capolavoro dello Spanzotti). Vercelli: San Cristoforo, Palazzo Centori, il Museo Borgogna, la Pinacoteca Arcivescovile, Santa Maria delle Grazie ed il Sacro Monte a Varallo. Biella: San Gerolamo, San Sebastiano, il Museo del Territorio, il Castello di Gaglianico. Novara: la Cattedrale, Santa Maria delle Grazie (oggi San Martino), Casa Tornielli di Nibbiola, già Canobio. Verbano Cusio Ossola: Palazzo Silva a Domodossola, San Gaudenzio a Baceno, il Santuario della Pietà a Cannobio, Madonna di Campagna a Verbania Pallanza, Santi Pietro e Paolo, a Crevoladossola. Alessandria: Santa Maria di Castello, Santuario di Santa Maria a Crea, cattedrale di Santa Maria Assunta ad Acqui Terme, San Domenico e San Michele a Casale Monferrato. Asti: Santa Maria Assunta, San Secondo e Santa Maria Nuova ad Asti, Santa Maria Annunziata, a Roccaverano. Cuneo: Casa Cavassa a Saluzzo, la committenza dei marchesi di Saluzzo a Revello, Santa Maria Assunta ad Elva, il Castello degli Acaja a Fossano, San Giovanni ad Alba, San Lorenzo a Saliceto, la Cappella del Buon Gesù a San Michele Mondovì, la Cattedrale di Mondovì, la Certosa di Chiusa di Pesio.  Simone Caldano: Dottore di ricerca in Storia dell'architettura e dell'urbanistica, è stato assegnista in Storia dell'architettura presso le Università di Firenze e Roma, e docente presso l'Università di Ferrara. Con Capricorno ha pubblicato Piemonte medievale (2020), Liguria medievale (2022) e Il Piemonte che non c'è più (2023).Serena D'Italia: Dottoressa di ricerca in Storia del patrimonio archeologico e artistico, si occupa di pittura norditaliana ed europea dal Quattrocento al Seicento. È stata co-curatrice della mostra “Rinascimento privato” alla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Esoterismo On Air
Apocalisse in Salotto• La Tradizione Occidentale, con Corinna Zaffarana

Esoterismo On Air

Play Episode Listen Later Jan 21, 2025 63:35


Secondo Elifas Levi, "la magia è un sacerdozio personale ed emancipato": ma quanto è costato riappropriarsi della libertà religiosa dopo secoli di oscurantismo?I movimenti esoterici e le scuole iniziatiche tutt'oggi esistenti affondano, direttamente o indirettamente, le proprie radici nel lungo cammino verso la libertà di culto e di pensiero.Insieme a Corinna Zaffarana, scopriremo come sono nate le esperienze esoteriche occidentali del Seicento e del Settecento, come si ponevano rispetto al potere temporale e spirituale, perché la segretezza era tanto importante.Corinna Zaffarana, laureata in Archeologia Classica e specializzata (studio delle immagini e dei simboli) presso l'Università degli studi di Pavia, è studiosa di esoterismo e storia dell'esoterismo europeo e mediterraneo.Ha pubblicato due libri relativi all'analisi filosofica del sistema magico iniziatico di Thelema, oltre a diversi titoli per Ester edizioni; è docente di storia e letteratura italiana; è autrice di moltissimi articoli editi da riviste specializzate e di divulgazione; dirige il settore culturale del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 a Bellinzago (No).

Una Parola al Giorno - il podcast

tur-lu-pì-nà-re SIGNIFICATO Raggirare qualcuno sfruttando la sua buona fede ETIMOLOGIA dal francese turlupiner, derivato di Turlupin, nome d'arte dell'attore comico Henri Le Grand, vissuto fra Cinque e Seicento. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito  Instagram

il posto delle parole
Pier Giorgio Viberti "Le grandi battaglie dei Savoia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 12, 2024 22:05


Pier Giorgio Viberti"Le grandi battaglie dei Savoia"Edizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it“Il sole del 25 illuminò uno degli spettacoli più orribili che possano presentarsi all'immaginazione. Il campo di battaglia è dovunque ricoperto di cadaveri di uomini e di cavalli: le strade, i fossati, i burroni, i cespugli sono disseminati di corpi morti e i dintorni di Solferino ne sono letteralmente cosparsi” (Henry Dunant) Dalla battaglia di Staffarda all'invasione francese del ducato di Savoia, dall'assedio di Torino al campo trincerato dell'Assietta, dalla battaglia di Custoza alla seconda guerra d'indipendenza, con le battaglie di Magenta, Solferino e San Martino. Partendo dal contesto storico, il saggio di Pier Giorgio Viberti analizza le cause, le tattiche militari, le armi, i protagonisti e le conseguenze delle battaglie che hanno segnato l'affermarsi di casa Savoia, dalle modeste origini feudali alla costruzione dell'unità nazionale. Con un ricco apparato iconografico e approfondimenti sui protagonisti delle vicende descritte.La storia del Piemonte è stata «plasmata» da una serie interminabile di conflitti armati che ebbero come protagonista la dinastia sabauda e che fecero del ducato nel Seicento e Settecento il più agguerrito Stato italiano. Il saggio si sofferma su alcuni momenti cruciali, dalla «rinascita» del ducato a opera di Emanuele Filiberto, dopo la battaglia di San Quintino (1557), fino alla seconda guerra d'Indipendenza (1859). L'epoca delle «grandi» battaglie dei Savoia, coincide con l'inizio dello scontro tra Francia e Spagna per il predominio continentale, nei primi decenni del Cinquecento, quando il Piemonte divenne il passaggio obbligato delle armate transalpine che scendevano a combattere in Lombardia gli eserciti spagnoli. La prima battaglia presa in considerazione, quella di San Quintino, non fu una battaglia “dei” Savoia ma una battaglia di “un Savoia”, infatti, Emanuele Filiberto “Testa di ferro”, governatore dei Paesi Bassi, comandava le truppe spagnole e alla battaglia prese parte anche un manipolo di fanti piemontesi. Grazie a quella vittoria Emanuele Filiberto recuperò la Savoia e alcuni territori piemontesi, trasferendo successivamente la capitale da Chambéry a Torino. Vengono poi analizzate le battaglie di Vittorio Amedeo II, la “Volpe Savoiarda” (la battaglia di Staffarda del 1690, la battaglia della Marsaglia del 1693, l'assedio di Verrua del 1704, l'assedio di Torino del 1706, il caso più spettacolare di una lotta fra artiglierie pesanti e massicce fortificazioni): grazie alle conquiste territoriali così ottenute il ducato diventerà regno. La forza militare dei Savoia fu poi confermata nel corso della successiva guerra di Successione austriaca, quando le truppe di Carlo Emanuele III inflissero una durissima sconfitta ai francesi nella battaglia del colle dell'Assietta (1747). Seguono le battaglie di Carlo Alberto, il “Re Tentenna” (Curtatone e Montanara, Goito, Custoza, Mortara e la sconfitta di Novara che porterà Carlo Alberto ad abdicare); infine, quelle di Vittorio Emanuele II (la battaglia di Montebello del 1859, quella di Magenta, quindi Solferino e San Martino). Arrivando così all'11 luglio del 1859, quando Napoleone III e Francesco Giuseppe firmarono a Villafranca l'armistizio che pose fine al conflitto.  L'AUTORE:Pier Giorgio Viberti è nato nel 1950 a Fossano (Cuneo) e si è trasferito giovanissimo a Torino, dove si è laureato prima in Lettere, poi in Scienze Politiche. Nel capoluogo piemontese ha trascorso tutta la sua vita di insegnante in istituti d'istruzione secondaria superiore. A partire dal nuovo millennio ha svolto un intenso lavoro nel campo dell'editoria scolastica, per la quale ha pubblicato numerose grammatiche (la prima è del 2002) rivolte alla scuola media inferiore e al biennio delle superiori. Per le scuole medie ha pubblicato, fra l'altro, Oltre il Duemila (ultima edizione 2012), che è stato per qualche anno in testa alle classifiche italiane nello specifico settore dei libri consigliati.In ambito storico ha pubblicato: Il Duca, il Condottiero, l'Eroe. Storia dei protagonisti dell'assedio di Torino del 1706 (Zedde Editore, 2011), Gli uomini del disonore. Mito, storia e attualità del pianeta mafia (Edisco, 2013), Lager. Inferno e follia dell'Olocausto (Giunti, 2018). I suoi ultimi lavori sono una grammatica per la scuola secondaria inferiore (SEI, 2022), una grammatica per il biennio delle superiori (Capitello, 2023) e un corso di storia in tre volumi per la secondaria inferiore, intitolato Il nostro tempo. Dalle storie alla storia (Principato, 2023). Per Capricorno ha pubblicato Amori e amanti alla corte dei Savoia (2023). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Auto - Rund ums Auto. Fahrberichte, Gespräche und  Informationen

Denke ich an Fiat, denke ich an Italien - oder umgekehrt. Jedenfalls denke ich an Dolce Vita und an italienische Autos. Das müssen gar keine Sportwagen sein, auch italienische Kleinwagen haben ihren Reiz. Und ein 500er muss in Bella Italia keine Mercedes S-Klasse sein, hier kann man mit einem Fiat 500 alias Cinquecento genau so viel Eindruck machen. Wir haben seinen größeren Bruder, den Fiat 600 alias Seicento getestet.Darum geht es diesmal!Ich bin ja ein ausgesprochener Fan der deutschen Sprache, ich muss aber zugeben, dass bestimmte Begriffe in anderen Sprachen einfach schöner klingen. Beispiel gefällig? Heute sprechen wir über den Fiat 600, den größeren Bruder des Fiat 500. Auf italienisch klingt das gleich viel schöner. Seicento und Cinquecento. Das ist Musik in meinen Ohren. Das Outfit!Der neue Fiat 600 Hybrid hat einen unverwechselbar italienischen Stil, seine fünftürige Karosserie weist ikonische Designmerkmale des historischen Cinquecento auf. Und: Dieses Karosseriedesign verkörpert die Philosophie des Dolce Vita, des unbeschwerten Lebens, für das Italien weltberühmt ist. Als optische Unterstützung orientieren sich die Karosserielacke an den Farben von Sonne, Meer, Erde und Himmel. Power und Drive!    Unser Seicento hat als Verbrenner einen 1,2 Liter Turbobenziner mit einer Leistung von 74 kW (100 PS) unter der Haube, es gibt eine weitere Verbrennervariante mit 100 kW (136 PS) und DCT-Getriebe. Der 74 kW (100 PS) Dreizylindermotor arbeitet mit einem neu entwickelten Doppelkupplungs-Elektrogetriebe mit sechs Gängen zusammen, das manuelle Gangwechsel mittels Schaltwippen am Lenkrad gestattet. In dieses Getriebe wurde ein Elektromotor als Riemen-Starter-Generator integriert, der in den Benziner bestimmten Fahrsituationen mit weiteren 21 kW unterstützt. Das hat unter anderem den Vorteil, dass diese Konfiguration das Start/Stopp-System optimiert. Die zusätzliche Leistung des Elektromotors hilft dem Benziner auch beim Beschleunigen. Denn der Riemen-Starter-Generator (RSG) startet den Verbrenner schneller und deutlich vibrationsärmer als ein konventioneller Anlasser. Der frontgetriebene Seicento beschleunigt in 10,8 Sekunden auf Tempo 100, er erreicht eine Spitze von 184 km/h. Dabei liegt sein Normverbrauch bei lediglich 5,1 Liter pro 100 Kilometer nach WLTP-Norm. Die Kosten!In der Preisliste findet sich der 1,2 Liter mit 74 kW (100 PS) zum Preis von 25.490, -- Euro, die 100 kW (136 PS) Version liegt bei 26.990, -- Euro. Wir hatten die höherwertige La Prima Ausführung im Test, da sprechen wir dann von 30.990,-- Euro bzw. 32.490,-- Euro. Dafür gibt es natürlich auch entsprechend mehr Ausstattung. Alle Fotos: © Stellantis Germany GmbH   Diesen Beitrag können Sie nachhören oder downloaden unter:

Moby Dick
La rabbia delle donne

Moby Dick

Play Episode Listen Later Oct 12, 2024 112:14


La rabbia, un'emozione spesso repressa e stigmatizzata, è stata per secoli un motore silenzioso ma di trasformazione per le donne. Moby Dick vuole dare voce a questa rabbia, che attraversa secoli di storia, e analizzare come le donne l'abbiano trasformata in una potente arma contro le ingiustizie. Rifletteremo su come la rabbia femminile sia stata negata, patologizzata o ridotta al silenzio, ma anche su come abbia alimentato rivoluzioni culturali, sociali e personali.Ne parleremo nell'ora centrale del programma con due ospiti:Laura Schettini, professoressa di Storia delle Donne e di Genere e ricercatrice in storia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni “La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto” (edizioni Viella, 2017); “L'ideologia gender è pericolosa” (ed. Laterza 2023). E' in uscita (per le edizioni Viella) la sua antologia (curata con Simona Feci) sulle donne nella storia dal titolo “Storia di donne e di genere”.Giulia Siviero, giornalista, scrive per Il Post e altri giornali tra cui Internazionale e Il Manifesto, occupandosi di questioni di genere. Nel 2024, per Nottetempo, ha pubblicato “Fare femminismo”, un libro per recuperare le pratiche dei movimenti delle donne e dei femminismi radicali. Ma come si manifestava la rabbia delle donne in tempi di oppressione estrema? Nella parte finale del programma, sarà ospite di Lina Simoneschi Simona Feci, professoressa associata presso l'Università di Napoli L'Orientale, per un'anteprima del suo ultimo libro “L'acquetta di Giulia. Mogli avvelenatrici e mariti violenti a Roma nel Seicento” (ed. Viella), in uscita a novembre. Ambientato nella Roma di metà Seicento, il libro ricorda la scoperta di una rete di avvelenatrici dei propri mariti violenti. Le protagoniste e le loro storie offrono uno straordinario passe-partout per raccontare la condizione delle donne e la loro rabbia nel secolo di Artemisia Gentileschi e della monaca di Monza.

Una Parola al Giorno - il podcast

el-ze-vì-ro SIGNIFICATO Carattere tipografico adottato dagli stampatori olandesi Elzevir nel Seicento; articolo a carattere culturale, tradizionalmente posto in apertura della terza pagina dei quotidiani ETIMOLOGIA dal nome della famiglia di tipografi olandese Elzevir. Voce di Giorgio Moretti Montaggio di Stefano Riggi e Emanuele Pavese Sigla a cura di Emanuele Pavese Testi di unaparolaalgiorno.it Sito Instagram Una produzione Bonfire Sito  Instagram Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Pirata
131 - Adam Baldridge, il Re dei Pirati del Madagascar

Radio Pirata

Play Episode Listen Later Sep 14, 2024 45:34


Scopriamo la verità dietro la leggenda di Adam Baldridge, l'autoproclamato "Re dei Pirati" del Madagascar. Andiamo alla ricerca di fatti e i miti che circondano questo famoso pirata di fine Seicento. Scopriamo le sue avventure, i suoi loschi traffici e gli intrighi politici. Scopriamo assieme se Baldridge meritò davvero il titolo di "Re" che vantava.

TheVR Happy Hour
300K-ért húgyfoltos nadrágot?

TheVR Happy Hour

Play Episode Listen Later May 3, 2024 50:14


00:00 - Bevezetés és káosz 03:04 - A húgyfoltos nadrág 09:01 - Elcseszett divatbemutatók 20:00 - Mi komfortos? Mi művészet? 24:12 - Furcsa skillek 27:12 - Hack Your Health: The Secrets of Your Gut (Netflix) 30:24 - Baby Reindeer (Netflix) 35:41 - Medve vagy Pasi az X-en 39:32 - Lányok melltartó nélkül 42:18 - A rövidnadrág nem férfias? 45:20 - Pisti és az atléta 45:56 - Ítélet a Seicento-s rablók ellen 46:49 - Jövőhéten jön a TheVR App 2.0? 49:11 - Befejezés

Dentro alla filosofia
Introduzione a Thomas Hobbes

Dentro alla filosofia

Play Episode Listen Later Apr 8, 2024 20:51


Iniziamo a parlare di Hobbes, filosofo della politica ma anche importante razionalista del Seicento.

Dentro alla filosofia
Gli anticipatori del giusnaturalismo

Dentro alla filosofia

Play Episode Listen Later Mar 26, 2024 21:24


Tra Cinquecento e Seicento diversi pensatori iniziarono a mettere in discussione la natura del potere e ad analizzare i diritti dei cittadini, anticipando di fatto il giusnaturalismo.

Quilisma
Miracolosa bellezza

Quilisma

Play Episode Listen Later Mar 24, 2024 29:25


Terza e ultima delle puntate dedicate a Claudio Monteverdi (1567-1643), uno dei compositori più importanti, e più rivoluzionari della storia della musica: nessuno come lui è riuscito a eccellere in àmbiti estetici così diversi. Egli raccoglie l'eredità del Cinquecento per trasformarla nella nuova estetica concertante, è protagonista della prima stagione del melodramma, con opere che sono rimaste nel grande repertorio, è in prima linea nella trasformazione della musica sacra attraverso elementi inauditi di modernità. Giuseppe Clericetti ci racconta il percorso biografico e artistico di Monteverdi, da Cremona a Mantova fino a Venezia, e contestualizza la sua attività e la sua musica nella magica stagione di inizio Seicento: i madrigali e le sperimentazioni scandalose, la nascita dell'opera e gli sviluppi veneziani, la direzione musicale a San Marco, con uno sguardo alle altre arti, letteratura, pittura, architettura. Ospite al microfono di Giovanni Conti il musicologo Giuseppe Clericetti autore del libro per la casa editrice Zecchini.

Quilisma
Miracolosa bellezza

Quilisma

Play Episode Listen Later Mar 17, 2024 28:15


Seconda delle tre puntate dedicate a Claudio Monteverdi (1567-1643), uno dei compositori più importanti, e più rivoluzionari della storia della musica: nessuno come lui è riuscito a eccellere in àmbiti estetici così diversi.Egli raccoglie l'eredità del Cinquecento per trasformarla nella nuova estetica concertante, è protagonista della prima stagione del melodramma, con opere che sono rimaste nel grande repertorio, è in prima linea nella trasformazione della musica sacra attraverso elementi inauditi di modernità. Giuseppe Clericetti ci racconta il percorso biografico e artistico di Monteverdi, da Cremona a Mantova fino a Venezia, e contestualizza la sua attività e la sua musica nella magica stagione di inizio Seicento: i madrigali e le sperimentazioni scandalose, la nascita dell'opera e gli sviluppi veneziani, la direzione musicale a San Marco, con uno sguardo alle altre arti, letteratura, pittura, architettura. Ospite al microfono di Giovanni Conti il musicologo Giuseppe Clericetti autore del libro per la casa editrice Zecchini.

Quilisma
Miracolosa bellezza

Quilisma

Play Episode Listen Later Mar 10, 2024 29:04


Claudio Monteverdi (1567-1643) è uno dei compositori più importanti, e più rivoluzionari della storia della musica: nessuno come lui è riuscito a eccellere in ambiti estetici così diversi.Egli raccoglie l'eredità del Cinquecento per trasformarla nella nuova estetica concertante, è protagonista della prima stagione del melodramma, con opere che sono rimaste nel grande repertorio, è in prima linea nella trasformazione della musica sacra attraverso elementi inauditi di modernità. Giuseppe Clericetti ci racconta il percorso biografico e artistico di Monteverdi, da Cremona a Mantova fino a Venezia, e contestualizza la sua attività e la sua musica nella magica stagione di inizio Seicento: i madrigali e le sperimentazioni scandalose, la nascita dell'opera e gli sviluppi veneziani, la direzione musicale a San Marco, con uno sguardo alle altre arti, letteratura, pittura, architettura. Ospite al microfono di Giovanni Conti il musicologo Giuseppe Clericetti autore del libro per la casa editrice Zecchini.

il posto delle parole
Riccardo Rao "Il tempo dei lupi"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 17, 2024 21:39


Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Riccardo Rao"Il tempo dei lupi"Storia e luoghi di un animale favolosoUtet Libriwww.utetlibri.itI lupi stanno tornando. Negli ultimi anni la loro popolazione in tutta Europa è aumentata in modo esponenziale. In Italia è più che decuplicata superando i duemila esemplari. Sempre più spesso vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei pascoli, al limitare del bosco. Insieme alle tracce riemergono paure antiche, mai placate del tutto.Nemico da perseguitare, incarnazione del male, pericolo per raccolti e greggi: man mano che avanzava l'urbanizzazione e le foreste lasciavano spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli eserciti o dagli stessi contadini, spesso dietro compenso delle istituzioni pubbliche. Si conta che solo in Francia nel 1797 furono uccisi oltre cinquemila lupi. Massacri simili furono perpetrati in Germania, Inghilterra, Italia… Una strage alimentata da un timore ancestrale che dal Medioevo giunge fino al presente.Dalla donna delle Asturie capace di comandare branchi di lupi nel Seicento, al ragazzo tedesco allevato dai lupi nel Trecento, fino alla celebre storia della bambina con il cappuccetto rosso che attorno all'anno Mille viene ghermita da un lupo e condotta nel cuore della foresta, Riccardo Rao ci guida attraverso documenti storici e leggende fino ai giorni nostri, ai macabri ritrovamenti di lupi impiccati nei boschi italiani.In un percorso fra storia, letteratura, psicologia e biologia, Rao ricostruisce come la superstizione popolare, la cultura dotta degli uomini di chiesa, ma anche le grandi trasformazioni dell'ambiente abbiano creato il mito del lupo europeo. Un mito mai così attuale.Riccardo Rao è professore ordinario all'Università di Bergamo, dove insegna Storia medievale e Storia dell'ambiente e degli animali. Ha tenuto conferenze e seminari in numerose università europee e americane ed è stato invitato per periodi di ricerca a Harvard, all'École Normale Supérieure di Lione e all'Università di Angers. I suoi interessi vertono principalmente sui beni comuni, l'ambiente, gli animali e i paesaggi medievali. Tra i suoi libri, ricordiamo I paesaggi dell'Italia medievale (Carocci, 2015).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it

Dentro alla filosofia
Introduzione a Baruch Spinoza

Dentro alla filosofia

Play Episode Listen Later Feb 5, 2024 21:02


Cominciamo a parlare dell'ebreo olandese Baruch Spinoza, uno dei più originali e interessanti pensatori del Seicento.

Laser
Mario Tobino

Laser

Play Episode Listen Later Jan 16, 2024 25:41


Mario Tobino medico scrittore poeta nei ricordi teneri ed affettuosi della sua nipote Isabella.La parabola della sua biografia fino agli anni da primario nella “sua” Maggiano. Maggiano, in provincia di Lucca, l'ospedale psichiatrico che nel Seicento era un convento con due chiostri. In quei due chiostri si affacciavano le camere degli uomini e delle donne. E le “due stanzette” di Tobino si affacciavano su un terzo cortile, dove c'erano delle aiuole che lui stesso aveva fatto disegnare a suo piacimento. La notorietà letteraria di Tobino trovava libero sfogo e creatività nelle famose “due stanzette” il luogo ideale dove compose la maggioranza dei suoi lavori. Dalla altura della collina l'ospedale di Maggiano era circondato da campagna e boschi. Le “due stanzette” erano il buon ritiro fino alla mattina dove Tobino scriveva e spesso andava in reparto senza aver chiuso occhio.

il posto delle parole
Davide Brullo "Dimmi un verso anima mia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 8, 2024 23:01


Davide Brullo"Dimmi un verso anima mia"Antologia della poesia universaleA cura di Nicola Crocetti e Davide BrulloCrocetti Editorewww.crocettieditore.itNon era mai stata tentata finora, con queste dimensioni, una antologia della poesia universale, dai Veda ai poeti odierni, dagli antichi inni egizi a Eugenio Montale, Seamus Heaney, Paul Celan, dai salmi biblici e da Saffo fino a Ezra Pound, Yves Bonnefoy e Mario Luzi. L'intento non è critico, tanto meno compilativo: si tratta di un salto nella meraviglia lirica di ogni paese e di ogni tempo, di un viaggio nella sorpresa e nello smarrimento. Libro per la vita, da tenere sempre sul comodino, a divinare i giorni, l'antologia mira a essere un lavoro imperituro, una sorta di “Mille e una notte” della lirica mondiale. Non è dunque lettura per gli “esperti”, ma per gli ispirati; per quelli che tra le maglie di un sonetto del Seicento o tra gli oscuri canti di un bardo islandese, tra le giaculatorie di uno sciamano dei deserti e negli snodi poetici di un trovatore di Provenza, trovano un conforto di curiosità, hanno il coraggio di sondare la propria anima. La poesia, si sa, è un rischio e un antidoto: leggerla, oggi, un gesto di sorridente sovversione. A curare questo lavoro, azzardato e abnorme, Nicola Crocetti, “l'editore dei poeti”, fondatore della rivista “Poesia”, che ha pubblicato migliaia di poesie di ogni angolo del globo, e Davide Brullo, poeta, fondatore della rivista avventuriera “Pangea”. Entrambi, non sono professori né critici letterari: hanno semplicemente dedicato la loro vita alla poesia.Davide Brullo ha pubblicato Annali (2004), L'era del ferro (2007), Gries (2019). Ha tradotto i Salmi e le poesie di David Gascoyne. Ha scritto alcuni romanzi, tra cui Rinuncio, Pseudo-Paolo. Lettera di San Paolo Apostolo a San Pietro, Un alfabeto nella neve. Ha fondato il quotidiano culturale on line “Pangea”; scrive su “il Giornale” e sul “Venerdì di Repubblica”. Ha raccolto in un libro una serie di Stroncature, scritte negli anni, che raccontano “il peggio della letteratura italiana”. Ha curato diversi libri con diversi pseudonimi, di cui ha scordato l'identità.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.

Dentro alla filosofia
Il platonismo inglese e il libertinismo

Dentro alla filosofia

Play Episode Listen Later Dec 26, 2023 21:57


Nel razionalismo francese e inglese del Seicento ci furono anche tendenze diverse da quelle cartesiane, come dimostrano il platonismo inglese e il libertinismo.

Dentro alla filosofia
Lo scetticismo di Pierre Gassendi

Dentro alla filosofia

Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 22:43


Nella Francia del Seicento il teologo e astronomo Gassendi propose un sistema filosofico alternativo a quello di Cartesio, che si ispirava addirittura ad Epicuro.

Dentro alla filosofia
L'occasionalismo di Malebranche

Dentro alla filosofia

Play Episode Listen Later Dec 9, 2023 21:19


Il tentativo di fondere razionalismo cartesiano e fede cattolica trovò uno dei suoi apici nella riflessione di Nicolas Malebranche, filosofo francese della seconda metà del Seicento.

il posto delle parole
Costantino D'Orazio "La canestra di Caravaggio"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 8, 2023 12:01


Costantino D'Orazio"La canestra di Caravaggio"Palazzo Mazzetti, AstiMostra aperta fino al 7 aprile 2024È un'autentica rivoluzione dello sguardo quella che, tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, dà origine al genere pittorico che in Italia chiamiamo “natura morta” e che nei paesi nordici prende il nome di “still life”. Frutta, fiori, pesci, selvaggina, libri, teschi, strumenti musicali e oggetti d'uso quotidiano si ritrovano al centro di opere d'arte che per la prima volta assegnano loro uno status autonomo, da veri protagonisti. Sono tanti i motivi che, dalle Fiandre al Belpaese, favoriscono la diffusione di quest'onda: l'interesse scientifico per la natura, l'ascesa della borghesia, il divieto nei paesi protestanti di dipingere la Madonna, Cristo e i santi o, in quelli cattolici, la propaganda della Controriforma. Il risultato è sempre un ossimoro: l'artista ritrae un fiore o un frutto destinato ad appassire in breve tempo, consegnandolo all'eternità. Non è forse il desiderio di ogni immagine?In Italia la tradizione vuole che a inaugurare il nuovo genere sia stato nientemeno che Caravaggio con la celebre Canestra di frutta (1597-1600), oggi al centro di una mostra che ruota attorno alla natura morta. Fino al 7 aprile 2024, Palazzo Mazzetti ad Asti ospita il capolavoro di Caravaggio in prestito dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano, che lo custodisce dal lontano 1607. Il prezioso olio su tela dialoga con una ventina di dipinti provenienti da musei pubblici – dalla Galleria Borghese alla Venaria Reale – e raccolte private, come la Collezione Pallavicini e la Collezione Cremonini.A cura di Costantino D'Orazio, La Canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della Natura Morta mira a documentare la nascita e l'evoluzione dello still life, in particolare in ambito italiano, rintracciandone i prodromi ed evidenziando l'influenza dell'esempio del Merisi sugli artisti successivi.Caravaggio aveva 23 anni quando creò la sua Canestra per il cardinale Federico Borromeo. Prima di allora, frutti e fiori comparivano nei quadri come elementi decorativi o simbolici, di solito a corredo di scene in cui la figura umana era protagonista. Come mai allora un cardinale colto e pio come Borromeo non chiese al Merisi di dipingere un episodio religioso, bensì una cesta di frutti, alcuni per giunta bacati? Che cosa era in grado di comunicare nel XVII secolo una gerbera gialla in primo piano, o una composizione di cipolle, limoni e cacciagione? Per un pittore, si trattava semplicemente di un esercizio di abilità, oppure ogni natura morta cela un enigma da decifrare?Obiettivo della mostra astigiana è offrire ai visitatori un vero e proprio vocabolario, in cui ogni frutto, vegetale, animale o oggetto rivela il proprio segreto. Nel caso della Canestra di Caravaggio, il limone è simbolo di purezza per l'acidità del suo succo; la pesca, composta da polpa, nocciolo e seme, è simbolo della Trinità e la forma della sua foglia richiama quella della lingua, invito a pronunciare la verità. Ma gli oggetti più significativi della composizione sono la mela e l'uva. Sulla prima è visibile il foro prodotto da un verme, che destina il frutto a una fine precoce, mentre le foglie dell'uva compaiono fresche sulla sinistra e secche a destra. Si tratta di due Memento mori, che Caravaggio esalta con un sapiente uso della luce e delle pennellate (le foglie sulla sinistra sono fresche e costellate di rugiada, quelle a destra sono ormai secche, fino a diventare soltanto ombre). “In un'epoca fortemente condizionata dalle idee del Concilio di Trento”, scrive il curatore, “anche la Canestra si inserisce negli strumenti di conversione elaborati dagli artisti per la Chiesa Cattolica”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Fumettocrazia
#143 Marvel 1602

Fumettocrazia

Play Episode Listen Later Nov 29, 2023 69:42


⭐I BELLISSIMI⭐Lo spazio dedicato alle nostre storie preferite direttamente dall'archivio di Marvel e DC. In questo episodio ci lasciamo trasportare in un tempo lontano lontano guidati dalla penna di Neil Gaiman che con Kubert e Isanove reinventa eroi ed eroine Marvel nel Seicento europeo: tra intrighi di corte, grandi inquisizioni e la nascita delle prime colonie di là dall'Oceano. Marvel 1602 Agosto 2003 - Aprile 2004 #1/8W: Neil Gaiman A: Andy Kubert C: Richard Isanove L: Todd KleinE: Nanci Dakesian - Kelly Lamy - Joe Quesada - Nick Lowe Cover: 1602 #7 - Scott McKowen CONTATTI:Gruppo Telegram - Linktree - Spreaker - Twitter - Instagram - Gmail - BlueSkye Cover: Sigla e musica: Uncharted Planet - FormantX Un podcast di: Giorgio Ceragioli, Filippo Torta, Alessandro Negri e Giorgio Crico.

il posto delle parole
Paolo Vanoli "Geo Poletti. Collezionista e Pittore"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 20, 2023 16:43


Paolo Vanoli"Geo Poletti Collezionista e Pittore"Pinacoteca Civica di ComoMostra aperta fino al 3 marzo 2024 La Pinacoteca Civica di Como, dopo il comodato della grande tela di Paolo Pagani con la Caduta degli angeli ribelli concesso dagli eredi di Huberto Poletti (1954–2019), prosegue la collaborazione con la famiglia Poletti organizzando una mostra incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 – Lenno, Como, 2012).Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti è una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. La sua raccolta, costruita con occhio attento alla qualità e senza preclusioni verso gli “anonimi” e gli artisti considerati “minori”, ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti, poi universalmente riconosciuti da critica e mercato, a partire dall'amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milano, 1716), di cui sono esposti ben 7 dipinti, e di un genere emblematico della pittura di età moderna come la natura morta, esplorata con passione e competenza in molte delle sue diramazioni del Seicento e del Settecento.È anche grazie a lui e a Giovanni Testori, compagno di molte avventure nel campo della storia dell'arte, che grandi artisti lombardi a lungo trascurati,da Fra Galgario a Giacomo Ceruti, da Tanzio da Varallo a Cerano, Morazzone e Giulio Cesare Procaccini – sono entrati nel canone della storia dell'arte italiana e della storia del collezionismo.Questi orientamenti si riflettono nella collezione di nature morte montata da Geo Poletti, da tempo riconosciuta come una delle maggiori in Italia e come una fondamentale "officina" per lo studio e la comprensione di questo genere, di cui nella mostra di Como verrà presentata una selezione di capolavori. La qualità eccezionale dei quadri Poletti è testimoniata dalla loro presenza in tutte le principali mostre sul tema degli ultimi sessant'anni e dalle esposizioni dedicate alla raccolta, che comprende alcune straordinarie opere di ambito caravaggesco, organizzate presso la Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma (a cura di Paola Nicita, 2019-2020) e il Palazzo Reale di Milano (Le nature morte di Geo Poletti, a cura di P. Biscottini, A. Zanni, 2019, catalogo Skira).In parallelo, la collezione dei dipinti di figura si contraddistingue per la coerenza e il gusto per la scoperta che sempre hanno animato le scelte di Geo Poletti, uno “tra i più straordinari cacciatori di quadri del XX secolo”, secondo la definizione di Vittorio Sgarbi. E in effetti la sua raccolta testimoniail fiuto infallibile che guidava le sue esplorazioni nei meandri del Seicento e del Settecento, soprattutto della “pittura della realtà” e del caravaggismo, sulla scia degli studi di Roberto Longhi, cui lo legava uno stretto rapporto, e dell'amico Giovanni Testori, con cui condivideva la passione per la pittura lombarda, dai pittori della peste manzoniana fino a Giacomo Ceruti. La mostra della Pinacoteca Civica di Como presenta un nucleo significativo dei dipinti antichi acquisiti a partire dagli anni '50, che verranno allestiti nelle sale della collezione permanente del museo, in dialogo con le opere lì esposte. Oltre ai già ricordati capolavori della natura morta seicentesca, compaiono, tra le altre, tele mitologiche, sacre e ritratti di Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Domenico Fiasella, Paolo Pagani, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Pietro Antonio Magatti, senza dimenticare alcuni dipinti di grande qualità ancora privi di paternità, in particolare ritratti, che hanno rappresentato e ancora oggi rappresentano una sfida appassionante per gli illustri conoscitori che varcano l'ingresso della residenza milanese dei Poletti.Ospite d'onore è poi la grande e scintillante tela con Venere e Amore del cremonese Camillo Boccaccino, un capolavoro della pittura del Cinquecento in Italia Settentrionale, già celebrato nel 1587 dai versi di Giovan Paolo Lomazzo, in cui l'eleganza raffinata di Parmigianino dialoga con la sensualità del colore di Tiziano.Catalogo:La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, con testi di Paolo Vanoli, Alessandro Morandotti, Giuseppe Frangi, Maria Serena Matarrese e una serie di testimonianze su Geo Poletti di storici dell'arte, antiquari, amici collezionisti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Veronica Vittani "Musei Civici di Como"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 20, 2023 14:57


Veronica Vittanidirettrice Musei Civici di ComoPinacoteca Civica di Comowww.visitcomo.euLa Pinacoteca annovera una sezione di scultura altomedioevale, romanica e gotica, con materiali provenienti da vari edifici religiosi della città; inoltre le sezioni di pittura coprono un arco cronologico ininterrotto dal Trecento al Novecento, con intermezzi riguardanti: la scultura, la decorazione delle vetrate e persino la miniatura.La sezione dedicata al Novecento ospita sculture e dipinti degli astrattisti del “Gruppo Como” nonchè i disegni dell'architetto futurista Antonio Sant' Elia.Geo Poletti. Collezionista e PittoreLa Pinacoteca Civica di Como, dopo il comodato della grande tela di Paolo Pagani con la Caduta degli angeli ribelli concesso dagli eredi di Huberto Poletti (1954–2019), prosegue la collaborazione con la famiglia Poletti organizzando una mostra incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 – Lenno, Como, 2012).Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti è una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. La sua raccolta, costruita con occhio attento alla qualità e senza preclusioni verso gli "anonimi" e gli artisti considerati "minori", ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti, poi universalmente riconosciuti da critica e mercato, a partire dall'amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milano, 1716), di cui sono esposti ben 7 dipinti, e di un genere emblematico della pittura di età moderna come la natura morta, esplorata con passione e competenza in molte delle sue diramazioni del Seicento e del Settecento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Silvia Bencivelli "Eroica, folle e visionaria"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 15, 2023 20:34


Silvia Bencivelli"Eroica, folle e visionaria"Storie di medicina spericolataBollati Boringhieriwww.bollatiboringhieri.itEroica, folle e visionaria parla di autoesperimenti e autosperimentatori, medici che hannodeciso di provare le proprie idee direttamente su se stessi, spesso con un tocco di pazzia e di incoscienza, altre volte con sincero altruismo e cocciuto coraggio.D'altra parte per ogni nuova medicina o per ogni nuova tecnica medica deve esserci pur stato un primo “fruitore”. Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di metterci il corpo per dimostrare di avere ragione. Talvolta il gesto non ha portato a risultati apprezzabili e si è perso nel nulla, altre volte è stato fatale; in qualche caso ha spianato la strada a un premio Nobel e ha segnato un avanzamento fondamentale delle nostre conoscenze.Ma perché sperimentare su di sé? La motivazione più alta è un generoso «non farei mai ad altri quello che non ho il coraggio di fare a me stesso». Ma a leggere le molte storie raccontate in questo libro si scopre che c'è anche chi l'ha fatto solo per comodità, o perché non veniva creduto da nessuno, o perché era semplicemente incapace di fidarsi di qualcun altro. Molti, poi, lo hanno fatto per pura curiosità, e alcuni persino per rabbia o per ripicca.Silvia Bencivelli scrive con penna ironica e leggera, toccando gli argomenti chiave del rapporto tra medicina, società e potere, coinvolgendo il lettore in alcune delle più incredibili storie della medicina, dal Seicento ai giorni nostri. Incontreremo medici che si fecero pungere intenzionalmente da zecche e zanzare per dimostrare l'origine di una malattia, spericolati inventori di rivoluzionarie tecniche chirurgiche, avventati sperimentatori di sostanze ignote e persino chirurghi che si auto-operano, per farsi pubblicità o perché privi di alternative. Sono vicende che non lasciano certo indifferenti, e nel loro complesso tracciano una storia della medicina decisamente diversa da quella che viene generalmente raccontata.Silvia Bencivelli si è laureata in Medicina a Pisa e in seguito si è perfezionata in Comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Voce autorevole della comunicazione della scienza in Italia, è una delle firme di riferimento del settore ed è attiva con podcast e programmi radiofonici e televisivi. Tra le sue pubblicazioni, Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza (2019), Le mie amiche streghe (2017), È la medicina, bellezza! Perché è difficile parlare di salute (con Daniela Ovadia, 2016) e Perché ci piace la musica. Orecchio, emozione, evoluzione (2007 e 2015).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Quilisma
Allegri: il “Miserere” che ha fatto la storia

Quilisma

Play Episode Listen Later Nov 12, 2023 29:30


Una delle composizioni più famose dell'esperienza musicale tardorinascimentale è certamente il “Miserere” che Gregorio Allegri (in una stampa d'epoca) compose nella prima metà del Seicento. Una pagina musicale straordinaria che ebbe larga diffusione dopo che nel 1880 venne pubblicato a cura di una casa editrice inglese. La peculiarità del “Miserere” di Allegri, come più volte sottolineato dagli studiose di questo cantore-compositore, non è nell'uso di tecniche innovative o di artifici melodici o armonici, ma paradossalmente nella sua apparente semplicità. Il carattere musicale è strettamente legato ai luoghi sacri, al punto che l'impatto emotivo al di fuori di tali contesti non è apprezzabile. Si può immaginare che il sovrapporsi delle note del “Miserere” all'interno di una chiesa, con la sua ridondanza naturale, trovi in esse la sua naturale fonte d'origine e la sua naturale cassa di risonanza emotiva. Ma questa musica veniva eseguita come fu scritta? 

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
#128 Ogni epoca ha le sue streghe – Barbero Riserva (GiovedìScienza, 2021)

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Oct 29, 2023 86:31


[da giovedìscienza.it]Conosciamo le storie di stregoneria come uno degli aspetti che caratterizzano il Medioevo. È naturale che in un'epoca in cui la scienza faceva i suoi primi passi, gran parte dei fenomeni naturali apparissero magici. L'idea che qualcuno, venuto a conoscenza di quei segreti, li usasse per fini occulti e contro il resto dell'umanità era tutt'altro che peregrina. Le convinzioni religiose contribuivano a questo clima con la contrapposizione di diavoli e angeli, inferno e paradiso, premi e punizioni divine. È un clima culturale che si può riconoscere anche in quel capolavoro della letteratura italiana e mondiale che è la Divina Commedia di Dante Alighieri. Di qui deriveranno qualche secolo dopo i processi alle streghe, i roghi, le storture dell'Inquisizione. Oggi è tutto cambiato. Eppure il pensiero magico, e sul fronte simmetrico il pensiero diabolico e “stregonesco” sopravvivono in forme diverse. Il “complottismo” può essere analizzato sotto questa luce? Credenze e teorie stravaganti continuano a essere ben presenti e diffuse anche nella nostra epoca. La scelta di valori (quella tra ragione e pensiero magico), che fu compiuta nel Seicento, al momento della nascita della scienza moderna, è una scelta che non è mai conclusa, e va sempre ribadita e ripetuta a ogni generazione.Originale: https://www.youtube.com/watch?v=2u3CHO4D34ITwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusica: George Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
#128 Ogni epoca ha le sue streghe – Barbero Riserva (GiovedìScienza, 2021)

Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Oct 29, 2023 86:31


[da giovedìscienza.it]Conosciamo le storie di stregoneria come uno degli aspetti che caratterizzano il Medioevo. È naturale che in un'epoca in cui la scienza faceva i suoi primi passi, gran parte dei fenomeni naturali apparissero magici. L'idea che qualcuno, venuto a conoscenza di quei segreti, li usasse per fini occulti e contro il resto dell'umanità era tutt'altro che peregrina. Le convinzioni religiose contribuivano a questo clima con la contrapposizione di diavoli e angeli, inferno e paradiso, premi e punizioni divine. È un clima culturale che si può riconoscere anche in quel capolavoro della letteratura italiana e mondiale che è la Divina Commedia di Dante Alighieri. Di qui deriveranno qualche secolo dopo i processi alle streghe, i roghi, le storture dell'Inquisizione. Oggi è tutto cambiato. Eppure il pensiero magico, e sul fronte simmetrico il pensiero diabolico e “stregonesco” sopravvivono in forme diverse. Il “complottismo” può essere analizzato sotto questa luce? Credenze e teorie stravaganti continuano a essere ben presenti e diffuse anche nella nostra epoca. La scelta di valori (quella tra ragione e pensiero magico), che fu compiuta nel Seicento, al momento della nascita della scienza moderna, è una scelta che non è mai conclusa, e va sempre ribadita e ripetuta a ogni generazione.Originale: https://www.youtube.com/watch?v=2u3CHO4D34ITwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusica: George Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

il posto delle parole
Antonella Cilento "Strane Coppie Festival"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 3, 2023 16:39


Antonella Cilento"Strane Coppie"www.lalineascritta.it“Scrivere dal Mondo: donne, visioni, guerra” è il tema della quindicesima edizione di Strane Coppie, festival che si sviluppa in un ciclo di incontri, dal 5 ottobre al 14 dicembre, e che si terrà a Napoli, nella prestigiosa sede del MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli, con il primo evento a Palazzo Reale e il secondo a Milano al Banco BPM nella Sala delle Colonne, nell'ambito della settimana ABI della Cultura.Mai come ora, temi importanti di ogni tempo, la guerra, il destino delle donne e i loro diritti, la loro voce e la nostra capacità di avere visione (e visioni), tornano al centro della scena. All'edizione di quest'anno prenderanno parte prestigiose protagoniste e importanti esponenti del mondo della cultura come Antonio Franchini, Giuseppe Montesano, Marta Morazzoni, Anna Toscano, Igiaba Scego, Titti Marrone, Valeria Viganò, Giuliana Misserville, José Vicente Quirante Rives, Maristella Lippolis, Sandra Petrignani, Alberto Rollo, Laura Bosio, coordinati nei loro incontri da Antonella Cilento (Repubblica e autrice Bompiani). Le strane coppie faranno incontrare Assia Djebar e Nadine Gordimer, Katherine Anne Porter e Susan Sontag, Clarice Lispector e Amparo Dávila, Laudomia Bonanni e Nathalie Sarraute, Anita Desai e Han Kang. Il primo degli incontri, che si svolgerà a Palazzo Reale di Napoli, sarà dedicato al centenario di Italo Calvino e ruoterà intorno alle protagoniste di due classici della letteratura tedesca immersi nel clima delle grandi guerre europee fra Cinque e Seicento di Achim von Arnim e Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen. Due opere scelte per la prestigiosa collana Cento pagine da un Italo Calvino che in quest'occasione osserveremo oltre che come scrittore anche come lettore ed editore. All'incontro parteciperanno Giuseppe Montesano e Antonio Franchini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Ogni anno al mondo sono bevuti quasi 300 miliardi di litri di tè e in alcuni Paesi la bevanda costituisce un importante elemento di identità culturale, come nel Regno Unito. Le origini del tè sono molto antiche e le prime attestazioni certe sono generalmente fatte risalire alla fine III secolo a.C. in Cina, ma la diffusione su scala globale è avvenuta solo da pochi secoli. La parola inglese tea, in particolare, è nata a metà Seicento su influenza olandese e viene probabilmente dalla parola malese teh o da t'e, una parola del dialetto cinese meridionale Amoy. In questo episodio analizziamo come mai il tè è così popolare e la sua storia in sintesi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
#171 Barbero e Bizzocchi sul Manzoni e i Promessi Sposi – BarberoTalk (Casa Laterza, 2022)

Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia

Play Episode Listen Later Jan 22, 2023 63:16


Alessandro Barbero e Roberto Bizzocchi dialogano a “Casa Laterza” su “Romanzo Popolare: come i Promessi Sposi hanno fatto l'Italia”, di Roberto Bizzocchi.Romanzo Popolare: https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858149171Sorgente: https://www.youtube.com/watch?v=b_Hrdmnzq04Community Podcast: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusic from https://filmmusic.io - "Bossa Antigua" by Kevin MacLeod (https://incompetech.com) licensed with CC BY (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)