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Simona Garbarino"Taccuino delle molte me"Prefazione di Lella CostaLieto Colle Editorewww.ronzanieditore.itC'è un alberoabbastanza solo per godere appieno del sole,poi c'è un prato abbastanza verdeda far invidia,poi c'è un uomo né vecchio né giovaneche aspetta,la mano destra appoggiata al troncola fronte offerta al vento.Non so se l'autrice preferisca definirsi poeta o poetessa, e poco conta: il fatto è che Simona Garbarino sa scrivere poesie. Ma belle, eh? Belle proprio. Perché ama smodatamente le parole, e le sceglie con cura assoluta, e le combina con la sapienza di chi è insieme artista e artigiana. Perché ha un formidabile senso del ritmo, della metrica, delle rime, e contemporaneamente racconta storie – magari piccole, magari intime, spesso sorprendenti, e soprattutto sempre vestite da un'impercettibile, delicata ironia. Perché ha una voce. Mi ha fatto venire in mente Wisława Szymborska ma anche (Simo, guarda che per me è un complimentone!) Guido Gozzano, Emily Dickinson, Carol Ann Duffy, Vivian Lamarque. E Amelia Rosselli, perché ha un cuore che anch'io “preferisco largamente a ogni altra burrasca”. Perché ho una nuova amica, ed è un regalo bellissimo. Grazie, ragazza. (dalla prefazione di Lella Costa)Simona Garbarino (Genova, 1965) è attrice di teatro e attrice comica, con numerose esperienze televisive al fianco di Marcello Cesena (su Mediaset in diverse edizioni di “Mai dire…”, su Rai2 in varie edizioni di “Quelli che il calcio”, su TV8 all'interno del Gialappa Show). È pedagogista, formatrice, docente universitaria, poetessa. La prima pubblicazione risale al 2020 con Poesie del risveglio (Edizioni ZonaContemporanea), vincitrice nella sezione “Poetry” all'interno dell'“Actors&Poetry Festival” di Genova. Nel 2022 con la Rivista di Poesia «Fili d'aquilone» n°60 pubblica la silloge Cerimoniosi silenzi. Partecipa a festival di poesia in Italia e in Francia (Casa de la Poésie El Cactus di Ostuni, Versipelle – Comunità Poetica della Campania, Festival Faim di Lione etc.). Diplomata e specializzata presso la Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari, conduce atelier di scrittura autobiografica, immaginativa e poetica. Promuove la diffusione della poesia in ambito sociale, educativo, riabilitativo e formativo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Silvia Segalla"In montagna"Paesaggi letterari e passaggi d'epocaRosenberg & Sellierwww.rosenbergsellier.itNel costruire i propri universi narrativi, i romanzi possono ritrarre o capovolgere il mondo sociale e il contesto ambientale da cui scaturiscono, ma non possono mai prescinderne. Per questo, i paesaggi offerti dalla narrativa si offrono come formidabile strumento di osservazione della realtà sociale: auto-etnografie da leggere in relazione alle trasformazioni materiali e culturali dei contesti di produzione. Nell'indagare le rappresentazioni della montagna in tre romanzi della recente letteratura italiana, assai diversi per autore, stile e contenuti – Bàrnabo delle montagne (Dino Buzzati), I Brusaz (Giovanna Zangrandi), Le otto montagne (Paolo Cognetti) –, il volume analizza, facendo propri gli strumenti della sociologia e della critica letteraria, il riflettersi della società nei paesaggi letterari che produce. Tra rocce e crinali, orti alpini e rododendri, emergono strutture sociali e familiari, dinamiche di genere, generazione e classe, così come il deflagrare della crisi nel rapporto tra gli esseri umani e quella “natura” di cui la montagna è fatta epitome.Prefazione di Mimmo CangianoSilvia Segalla ha conseguito il Dottorato in Scienze Sociali presso l'Università degli Studi di Padova e svolge attività di ricerca che vedono dialogare metodi e strumenti delle scienze sociali e della critica letteraria. I suoi ambiti di interesse riguardano la sociologia dell'alimentazione, il genere, il lavoro, nonché la montagna come orizzonte culturale e sociale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Gianluca MargheritiMilano è. Città di quartirri.Un mosaico di città in 19 raccontiA cura di Fiorenza Pistocchi e Gian Luca MargheritiPrefazione di Luca FoschiNeos Edizioniwww.neosedizioni.it Diciannove racconti ispirati ai quartieri di Milano, città multiforme e in continuo movimento: un viaggio letterario fra storia e futuro, ricordi e misteri.Un'antologia che immerge il lettore nella vita di vie e di luoghi, spaziando fra il noir e la memoria, il distopico e la cronaca, il fantastico e il poliziesco. Il tutto condito da humor e creatività.A Milano convivono fianco a fianco realtà sociali, culturali, economiche e antropologiche assai diverse tra di loro, dove è possibile incontrare situazioni e personaggi inconsueti e difficili da dimenticare: i draghi verdi e il ragioniere della Panda blu, San Siro e i festeggiamenti per lo scudetto e il cadavere nella valigia, il bar che chiude e il grande caos a Chinatown, Umberto Boccioni e il disastro ferroviario dell'Acquabella, il processo al giornale studentesco La Zanzara. E poi il misterioso rapitore dei Navigli, il tour con delitto e la ragazza che ballava il tango, i briganti della Merlata e la cucina cosparsa di sangue (di Giuda), Ornella che parla dal muro e l'ombra della ‘ndrangheta, l'inizio degli anni di piombo, la gatta e il monopattino, il furto del quadro del Bergognone, la visita cardiologica e l'incontro in treno con il Signor Morte. Senza dimenticare la Galleria Vittorio Emanuele, il barbiere che non c'è più e il difettoso esperimento.“Solo cent'anni fa, questo era il Borgo degli Ortolani, anzi, per la precisione, il Borgh di Scigulatt: il borgo dei cipollai. Qui, erano tutte cascine in aperta campagna”...A Milano troviamo zone ricche di storia e altre inurbate di recente, i piccoli paesi e borghi un tempo confinanti con la città e oggi parte integrante della città stessa (Crescenzago, Baggio, Niguarda, Affori) e quartieri costruiti negli anni del boom economico. Quartieri che «sembrano più che mai agire come organismi interconnessi ma allo stesso tempo distinti nella loro unicità. Eppure, proprio in una metropoli così densa mente abitata, ci troviamo di fronte a una delle emergenze più gravi della nostra società: l'isolamento sociale e la crisi della comunità. In questo scenario, i quartieri, intesi come luoghi di relazione e di identità condivisa, possono tornare ad avere un ruolo centrale. Non più o non solo, come palcoscenico di mode passeggere o come brand da vendere a colpi di marketing territoriale – come nel caso di Nolo, Isola o CityLife – ma come spazi di comunità in cui le persone si sentano parte di qualcosa di più grande. I quartieri sono il luogo ideale per sperimentare una “nuova” forma di urbanità, fatta di prossimità, di relazioni quotidiane, di condivisione di spazi pubblici, di servizi e di esperienze. Qui, nel cuore di ogni quartiere, è possibile ricostruire il senso di appartenenza, trovare risposte alle necessità quotidiane e, soprattutto, vivere in un contesto che non sia solo di passaggio, ma di radicamento» (Luca Foschi). Il volume «Milano è Città di quartieri» è la seconda edizione della collana antologica che Neos edizioni dedica a Milano e alle sue storie (il primo volume aveva come protagoniste le donne milanesi). I quartieri che hanno ispirato i racconti: Bovisasca, Bovisa, San Siro, Tortona Solari, Acquabella, Porta Venezia, Musocco, Brera, Crescenzago, Nolo, Calvairate, Porta Volta, Isola, Centrale, Navigli, Ronchetto sul Naviglio, Comasina, Ortica, Centro storico. A cura di Fiorenza Pistocchi e Gian Luca MargheritiRacconti di: Erica Arosio, Elisabetta Berti Arnoaldi, Mauro Biagini, Giancarlo Bosini, Marco Donna, Donatella Genovese, Arrigo Geroli, Rossana Girotto, Giorgio Maimone, Gian Luca Margheriti, Maddalena Molteni, Livia Negri, Davide Palmarini, Angelo Pappadà, Alida Parisi, Fiorenza Pistocchi, Paola Varalli, Gloria Vellini, Anna Versi Masini.Prefazione di Luca Foschi.I diritti d'autore saranno devoluti in beneficenza alla Fondazione Fracta Limina Onlus. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Simone Olianti"La saggezza del cuore"Sentieri verso la serenitàPrefazione di Giulio AlbaneseEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itIn questo appassionante viaggio, l'autore suggerisce sentieri concreti che tracciano la strada da percorrere per non vivere di rimpianti, imparare a dire sì alla vita, sempre e nonostante tutto, e valorizzare in pienezza il tempo che ci è dato, qui ed ora. Come vivere, con consapevolezza e compassione, l'amicizia, l'amore, la spiritualità, la vecchiaia, il lutto... Un cammino vasto che affonda le radici nelle antiche tradizioni filosofiche e spirituali dell'Occidente e dell'Oriente e che spazia fino alle più illuminanti scoperte della psicologia contemporanea. Un libro non solo da leggere ma da meditare e da portare con sé per poi aprirlo nelle soste del cammino.Simone Olianti è psicologo, life coach e docente di etica e psicologia della religione, educazione e fonti bibliche presso la Scuola Superiore di Scienze dell'Educazione “San Giovanni Bosco”, Istituto universitario aggregato alla Pontificia Università Salesiana di Roma. Docente al “Master Tutto è Vita. Scuola di alta formazione in accompagnamento spirituale nella malattia e nel morire”. Fondatore dei Metànoia Workshop, laboratori di trasformazione personale, tiene corsi e conferenze in varie parti d'Italia per accompagnare le persone in situazione di crisi e di fallimento a ritrovare motivazione e gusto per la vita. Insegnante e praticante di meditazione e formatore presso l'Associazione Tutto è Vita, collabora da vari anni con il Movimento dei Ricostruttori nella preghiera. Per le Edizioni Messaggero di Padova ha pubblicato: Impariamo a meditare. Invito alla pratica contemplativa (2024); Scegliere la gioia (2023); Fai fiorire la vita (2023); Di fronte alla morte impara la vita (2022); Luce dalle ferite (2021); con Alfredo Jacopozzi, Lo sguardo dell'altro (2020); L'amore non è mai sprecato (2019); Il coraggio di vivere (2018); Scegli di vivere (2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Mario De Curtis, Silvio Garattini"La salute dei bambini"Migliorarla si puòPrefazione di Giorgio ParisiBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itIn un'epoca in cui il benessere dei bambini dovrebbe essere una priorità, soprattutto di fronte alla grave denatalità che affligge il nostro Paese, Mario De Curtis e Silvio Garattini accendono i riflettori sulle significative disuguaglianze regionali ed etniche che persistono nel diritto alla salute e sull'impatto che la crescente povertà ha nello sviluppo infantile. Non si tratta solo di analisi statistiche: questo libro vuole essere infatti un grido d'allarme in grado di sollecitare un intervento immediato da parte delle istituzioni e della società, offrendo informazioni scientificamente aggiornate e soluzioni concrete. Dalla prevenzione delle malattie fin dall'epoca prenatale, dalla promozione di stili di vita sani fino alla tutela legale dei bambini in situazioni di svantaggio. È fondamentale – raccomandano gli autori – rinforzare i principi di universalità, uguaglianza ed equità anche all'interno del Servizio Sanitario Nazionale, ribadendo la necessità di sostenerlo e di adattarlo alle nuove sfide emergenti. Affrontando tematiche delicate come i diritti dei bambini con malattie inguaribili e rare, quelli dei figli nelle famiglie omogenitoriali e le difficoltà legate alle adozioni, De Curtis e Garattini ci ricordano che garantire il benessere dei bambini è una responsabilità collettiva. Un appello alla solidarietà per costruire un futuro migliore per ogni bambino, perché proteggendone la salute stiamo investendo in una società più forte e giusta per tutti.Il prof. Mario De Curtis è stato professore ordinario di Pediatria all'Università di Roma La Sapienza, dove ha diretto l'Unità di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Umberto I. È editor emerito di «The Italian Journal of Pediatrics», presidente del Comitato per la Bioetica della Società Italiana di Pediatria e membro del Comitato Etico per la Sperimentazione e la Ricerca Clinica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Ha ricevuto l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e il titolo di Maestro della Pediatria conferito dalla Società Italiana di Pediatria. Collabora con diversi quotidiani su tematiche sanitarie e sociali riguardanti l'infanzia.Il prof. Silvio Garattini, medico farmacologo, è uno dei più noti scienziati italiani, fondatore e presidente dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerose onorificenze nazionali e internazionali, tra cui la Legion d'Onore della Repubblica Francese per meriti scientifici, il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, la Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica e diverse lauree honoris causa conferite da università europee. È autore di numerosi testi divulgativi in ambito sanitario. Giorgio Parisi, autore della prefazione al libro, è premio Nobel per la Fisica e già presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Mariarosa Faccin"Michele, il sorriso di Dio tra noi"Prefazione di don Marco GalantePostfazione di don Marco D'AgostinoEditrice Effatàwww.editrice.effata.itMichele Dal Bianco aveva tredici anni quando gli fu diagnosticato un raro tumore al cervello. Affrontò la malattia con grande coraggio: interventi chirurgici, terapie più o meno pesanti… stupendo tutti per lo spirito indomito e allegro con cui affrontava le traversie, con battute perfette, gentili, rispettose, spiritose e profonde, che spiazzavano gli interlocutori e spazzavano via la tristezza, e con il suo motto: «Con Dio niente è impossibile».In questo libro le parole dei suoi familiari, degli amici, degli operatori sanitari che l'hanno avuto in cura e di alcuni sacerdoti trasmettono quanto stargli vicino abbia segnato la loro vita, ricevendo amore, fiducia, speranza da quel ragazzo che fondava la sua forza nella fede, e abbia in molti casi convertito il loro cuore.Una testimonianza religiosa vera e profonda, capace di fecondare anche la vita di persone che non l'hanno conosciuto direttamente ma che hanno fatto in modo diverso esperienza della sua presenza nella loro esistenza.A dieci anni dalla sua morte, avvenuta a sedici anni, Michele continua a vivere non solo nel ricordo delle persone care, ma anche nell'impatto profondo sulla vita di tanti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
PAOLO CARSETTI (prefazione) su ACQUA E COMUNITA' di COLIN WORD - presentato da M. Usuelli
ROMA Francesco Lioce dialoga con l'autore Simone Ferrara Degli Uberti Là dove esita la notte. Poesie 2007-2015, Zona, 2020L'arte genera opere e Simone Ferrara degli Uberti ha generato versi. Dando origine, facendo sorgere, suscita. E quando, a raccolta conclusa rileggiamo la dedica alle donne che ha conosciuto nella sua vita e che hanno dentro il dono della grazia e della verità, non possiamo non sentire quanto quei doni permeano anche la sua lirica, il suo dire poetico. […] (dalla Prefazione di Cinzia Villari)Simone Ferrara degli Uberti nato a Roma il 10/10/71. Si laurea nel 2012, presso l'Università degli Studi di Roma Tre con una tesi in Storia della Filosofia. Tra le altre date teatrali va in scena il 5 6 Ottobre 2019, in “Stazione di Transito” per la drammaturgia e la regia di Tiziana Foschi.Marco LodiRegia, editing, grafica, musica con licenza d'uso Epidemic SoundGIANO PUBLIC HISTORY APSafferente all'Albo della Cittadinanza Attiva e delle Reti Civiche del Comune di Roma e all'Albo delle Associazioni Culturali del Municipio Roma V.Sostienici con il 5×1000 : CF 97901110581
Emanuela Griglié, Guido Romeo"Maschiocrazia"Perché il potere ha un genere solo (e come cambiare)Prefazione di Marta CartabiaCodice Edizioniwww.codiceedizioni.itL'avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere, e l'Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Esempi di un nuovo modello più inclusivo ed equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma le resistenze sono molte e non scontate, e il potere femminile è ancora ben lontano dall'essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi. Attraverso dati, interviste (a Roberta Metsola, Kaja Kallas, Vera Gheno e molte altre), ricerche scientifiche e cronaca recente, Maschiocrazia è la fotografia lucida e provocatoria di una mutazione epocale che la società contemporanea sta affrontando, e svela un quadro più complesso della semplice discriminazione di genere.«Siamo insomma destinati a non cambiare? Noi non abbiamo perso la speranza perché, come ci ha fatto notare Agnese Pini, una delle poche direttrici di quotidiani in Italia, storicamente le discontinuità arrivano dalla periferia del sistema, con numeri che inizialmente sembrano sempre esigui. E i segnali per avere speranza sono reali.»Prefazione di Marta CartabiaEmanuela GrigliéGiornalista, scrive per “La Stampa” e “Repubblica Salute” principalmente di innovazione, cultura digitale e scienza. Collabora su temi di costume e società con “Harper's Bazaar” ed “Esquire”, ed è stata editor su argomenti di attualità per “Vogue” e “L'Uomo Vogue”. In precedenza ha scritto per “Italia Oggi” e “Il Mondo”, e ha fatto parte del team che ha creato e lanciato “City”, primo free press italiano del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.Guido RomeoGiornalista, scrive per “Il Sole 24 Ore” di economia e digitale. È stato responsabile per il business e l'innovazione di “Wired”, e il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti in Italia e all'estero. È autore, insieme a Ernesto Belisario, di Silenzi di Stato. Storie di trasparenza negata e di cittadini che non si arrendono (Chiarelettere, 2016).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Mariachiara Rafaiani"L'ultimo mondo"Prefazione di Matteo De GiuliEdizioni Tlonhttps://shop.tlon.it/prodotto/l-ultimo-mondo-mariachiara-rafaiani/L'ultimo mondo non è l'apocalisse che verrà, ma il sentimento o il catalogo di una trasformazione in atto: ritrae paesaggi di realtà che si inabissano e l'inedito che inizia a baluginare al di là dell'orizzonte della storia. Dal porto di Napoli in fiamme mentre i battelli prendono il largo fino a una Venezia sommersa sotto il monito inascoltato della Tempesta di Giorgione, Mariachiara Rafaiani racconta poeticamente una fine che è insieme visionaria e reale, romanzesca e filosofica, personale e di specie. Una raccolta di poesie che si avventura nel solco delle scritture della fine e che risuona come poema dell'addio: una drammaturgia della fine del mondo, una lettera lirica inviata al passato e destinata al futuro.Mariachiara Rafaiani (Recanati, 1994) svolge attività di ricerca in letteratura latina, collabora con diverse riviste e si occupa di comunicazione culturale. Sue poesie sono apparse su riviste italiane e internazionali.La sua prima raccolta Dodici ore (Edizioni La Gru) è uscita nel 2018.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Enzo Caffarelli"L'anima medievale nei nomi contemporanei"Prefazione di Paolo D'AchilleOlschki Editrewww.olschki.itQuanto consapevole è la scelta di chiamare i propri figli Ginevra o Leonardo negli anni Duemila? Quanto efficace risulta la scritta “Chichibio” sull'insegna di un ristorante? E ancóra, quanto profonda può essere l'eredità storico-culturale di un paese di provincia che decide di riesumare il proprio toponimo medievale? Se analizzati con l'occhio vigile dello studioso, certi nomi odierni sembrano rievocare un passato che, semplicemente, non è mai esistito; eppure, il nostro presente appare immerso in quell'universo enigmatico e policromo detto, appunto, “Medioevo”. Tra ricostruzioni e incongruenze, il presente volume si propone come guida per orientarsi nell'affascinante mondo dell'onomastica italiana, alla ricerca della più intima essenza dei nomi contemporanei.Enzo Caffarelli, allievo di Luca Serianni, ha fondato la «Rivista Italiana di Onomastica-RIOn», che tuttora dirige. È stato professore presso l'Università di Roma “Tor Vergata”, tenendo corsi sui nomi propri e coordinando il LIOn-Laboratorio internazionale di onomastica. È consulente dell'Accademia della Crusca per l'onomastica e la deonomastica, dell'Enciclopedia Treccani on-line («La lingua italiana») e ha collaborato con il progetto panromanzo PatRom (Patronymica Romanica). Ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo in Italia degli studi di antroponimia (specie cognomi) e toponomastica (odonimi) e quelli innovativi su crematonimia (marchi commerciali), transonimia (dal nome proprio al nome proprio di differente tipologia), mode onomastiche, deonomastica e onomastica letteraria. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dario Ceccarelli"Le ragazze irresistibili"Le donne vincenti nello sport italianoMinerva Edizioniwww.minervaedizioni.itLoro, le ragazze irresistibili, non lo sapevano. Ma hanno fatto andare avanti anche la storia. Chi pedalando, come Alfonsina Strada, chi correndo, come Ondina Valla, chi giocando a tennis, come Lea Pericoli. Eleganti, appassionate, orgogliose delle loro imprese. E anche molto, molto testarde: perché solo con una discreta faccia tosta si può lottare contro secoli di pregiudizi. Non piacevano alla Chiesa e alla dittatura fascista. Non piacevano alla maggior parte degli uomini, che si vedevano sfidati nei loro territori. E nemmeno alle altre donne che le consideravano, nel migliore dei casi, matte da legare, fanatiche senza pudore.Nel dopoguerra anche la nascente Repubblica le ha guardate con sospetto. Per imporsi hanno dovuto essere più brave per forza. Allenarsi senza pause con sacrifici doppi e rimborsi dimezzati. Alcune non ce l'hanno fatta per i figli da seguire, mariti da rabbonire, lavori da non perdere.Altre invece sono andate avanti. Nel nuoto Novella Calligaris e Federica Pellegrini. I riccioli al vento di Sara Simeoni nel salto di Mosca. Il contagioso sorriso di Deborah Compagnoni, regina dello slalom. Pioniere che hanno fatto da apripista a Josefa Idem e Valentina Vezzali. A Federica Brignone e Sofia Goggia. A Bebe Vio e alle ragazze paralimpiche. Prefazione di Diana BraccoIntroduzione di Silvia SalisPostfazione di Lella CostaDario Ceccarelli è nato a Milano il 12 giugno 1955. Giornalista professionista dal 1986, docente di Giornalismo, ha collaborato con diverse testate tra le quali “l'Unità” – per cui ha seguito 11 Giri d'Italia, 5 Tour de France, decine di classiche, diversi mondiali di ciclismo e di calcio –, “Metropolis”, “Diario” e “Tuttobici”.Dal 2000 al 2019 è stato responsabile delle news a Radio 24 e oggi è tra gli opinionisti della redazione online de “Il Sole 24 Ore” di cronaca e sport. Nel 2010 come autore della rubrica Il Graffio ha vinto il premio Satira Forte dei Marmi e nel 2014 il premio Gruppo Giornalisti Lombardo Gualtiero Zanetti.È autore di Quasi Nemici (Edizioni Minerva, 2021) e di Mi ritorni in mente (Il Sole 24 Ore, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giovanni Rossi"La voce bambina"Prefazione di Giorgio GhiottiEdizioni Crocewww.edizionicroce.it"Ai sopravvissuti, alle sopravvissute, a chiunque ancora è in grado di provare un sentimento: quindi a te, ovunque tu sia."La voce bambina è una silloge di poesia, una piccola odissea intima che ripercorre il viaggio di una voce femminile indistinta, la quale, attraverso un ritorno all'infanzia che le permette di elaborare una delusione sentimentale, riscopre prima il piacere della solitudine e poi il piacere di amare nuovamente.«Voce lirica: cristallina; un po' di Scuola Romana, di seconda generazione, e un po' di classicismo, ben frequentato e tanta “vita quotidiana”. Gli ansimi d'amore, le urla di dolore, i palpiti spirituali, la natura, i ricordi che il poeta dona, per poi, subito, ritirarsi, con pudore, definiscono un tracciato di parole che si imprimono nella mente del lettore e che si nascondono sottopelle».Antonio VenezianiHai visto? La poesia non è altroche l'orma lasciata da un piedenudo sulle maioliche in fioredella casa che ci separa dal mare.E' evaporata lungo il tempodi corsa a perdifiato; senza tornare.Giovanni Rossi (Alatri, 1997) ha pubblicato la raccolta poetica Fantasie naturali (Escamontage, 2019). Suoi testi sono apparsi in diverse antologie. Nel 2020, co-organizza l'evento “Incontro con Escamontage” presso il MACRO, museo d'arte contemporanea di Roma, dove legge alcune sue poesie.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Berenice d'Este"A Ovest della felicità"Prefazione di Massimo TalloneNeos Edizioniwww.neosedizioni.itDiploma di merito e medaglia al Premio “Alda Merini” 2023 “Con Berenice d'Este non si corre mai il rischio di incappare nel “messaggio”, anche quando il tema che tratta, come in questo romanzo, è particolarmente compatto, trattandosi del pregiudizio nelle sue forme più clamorose e diffuse (…). La sua scrittura ha qualità calligrafica, è un gesto sintattico che diventa ponte per trasformare le parole e le frasi, in modo inavvertito, in esperienza fisica, sensoriale ed emotiva.” (Massimo Tallone). La giovane Lietta, torna al suo paese di origine, in un'isola del Sud Italia, per riaprire la casa ereditata dai genitori. Ritrovare le amiche di infanzia fa rinascere in lei il gusto della vita; partecipa con loro ai canti e ai balli delle serate estive riappropriandosi con gioia delle sue radici. In una di queste occasioni conosce Neirano, e i due si innamorano. Tutto sembra perfetto, ma le ombre sono in agguato. Una sera, infatti, accidentalmente, si viene a scoprire che il ragazzo appartiene alla comunità rom, un'etnia che la gente del posto detesta, tanto da averla emarginata in un angolo remoto dell'isola. Il cuore di lei non ha tentennamenti: difende il suo fidanzato e gli abitanti del luogo, che parevano così accoglienti, le voltano le spalle e la disconoscono. Riuscirà la curiosità per il diverso da sé a sconfiggere l'ignoranza di chi giudica a priori? Vincerà il suo sentimento o avranno la meglio l'ostilità e l'intolleranza? Berenice D'Este vive e lavora a Torino, dove ha organizzato convegni e ha collaborato con riviste di arte e di letteratura. Come attrice e autrice di teatro, ha recitato con vari gruppi torinesi e allestito diversi spettacoli e si è qualificata fra i vincitori del premio nazionale del Centro Culturale Firenze-Europa Mario Conti, e del Concorso Europeo di Narrativa “Miguel de Cervantes”. Scrittrice di fiabe, ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti, fra i quali il “Premio H.C. Andersen” e l'inedito di questo romanzo ha conseguito diploma di merito e medaglia al Premio “Alda Merini” 2023. Oltre a lavori di medicina naturale, ha pubblicato alcune opere letterarie con diversi editori. Per Neos edizioni, ha pubblicato due raccolte di racconti fiabeschi, Istanti luce, 2012, e L'elisir con le ali, 2018, e due volumi di testi teatrali: Rivelazioni… di classe, 2014, dedicato ai ragazzi, e Condominio in scena, 2021. Suoi racconti sono compresi nelle antologie Natale a Torino, 2013 e Pagine in viaggio. Sull'isola, 2020.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Lorenzo Biagi"Servizio contro potere"La novità di GesùEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itUn pensiero cristiano oggi deve riprendere a riflettere in maniera più sistematica e radicale sul potere e sulla sua fisionomia così aleatoria e insieme così determinante nella nostra vita. La comunità cristiana, per storia e organizzazione, non è affatto estranea ai processi di potere stabilitisi in Occidente. Ma sia la società che la chiesa sono messe a confronto con il messaggio di Gesù chiaramente alternativo alla logica del potere per vivere insieme. Egli propone una prassi conviviale basata sul servizio da vivere come contropotere, ossia da una parte come vera e propria alternativa al potere e dall'altra come comportamento di comunità cristiane che mostrano che si può vivere insieme senza il potere e grazie alla reciprocità del servizio.Prefazione di Giancarlo Gaeta"In questi ultimi anni all'interno della Chiesa cattolica si è tornati a discutere di potere. L'occasione prossima è legata senza dubbio ai percorsi delSinodo e dei sinodi delle diverse chiese locali. In qualche modo l'annuncio stesso del tema Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione, ha messo sul tavolo – soprattutto con il termine «partecipazione» – anche la gestione e l'organizzazione del potere nelle chiese, nelle molteplici e più diverse articolazioni. La declinazione stessa del termine sinodo come “camminare insieme” – e anche qui con l'accento che cade anzitutto sul termine “insieme” – porta a interrogarsi ancora una volta sulla concezione e sulla declinazione del potere nelle Chiese. Il non detto che spinge la riflessione in queste direzioni è dopotutto la storia bimillenaria della Chiesa cattolica, dove il camminare insieme è progressivamente diventato un camminare dietro alle diverse figure della scala gerarchica ecclesiastica, con la progressiva difficoltà di poter avere voce in capitolo nelle scelte pastorali, organizzative e teologiche, se non sei aggregato in qualche modo a questa architettura gerarchica..."Lorenzo Biagi è docente di antropologia filosofia presso lo Iusve e di etica ed educazione presso l'ISSR “Giovanni Paolo I”. Tra le sue pubblicazioni con Edizioni Messaggero Padova ricordiamo Oltre ChatGPT. Elogio del racconto (con Stefano Didoné 2024); Cercare sempre (2022); Uomo (2020); Politica (2017); Corruzione (2014).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Matteo Pernaselci, Rossana Ruggiero"I volti della povertà in carcere"Prefazione del Cardinale Matteo M. ZuppiEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.itAndare dietro le sbarre: vi si trova una povertà umana e sociale che difficilmente riusciamo a digerire, ma essa è l'altro lato della nostra società. In questo volume, le voci di uomini e donne che vivono l'esperienza del carcere di San Vittore come condannati o come operatori si riflettono nelle fotografie in bianco e nero che ne ripresentano l'ambiente, nei suoi diversi volti oggetti e luoghi. Le immagini sono accompagnate dai testi di Rossana Ruggiero, dalla presentazione del cardinale Matteo M. Zuppi e da una postfazione conclusiva di Filippo Giordano, nominato Segretario per l'inclusione dei detenuti al CNEL. La luce delle fotografie, magistralmente catturata da Matteo Pernaselci, apre uno squarcio di speranza nel buio di tanti vissuti.Matteo Pernaselci (Roma, 2001) osserva il mondo da dietro l 'obiettivo sin da bambino. Consegue la maturità classica e si dedica alla street photography: le strade di Roma e i poveri diventano le storie che racconta attraverso le immagini. Opera come volontario in varie organizzazioni impegnate nel sociale. Le sue fotografie sono state pubblicate su L'Osservatore Romano e l'Osservatore di strada, Vatican News, Avvenire, Famiglia Cristiana, Sky Sport, il Corriere dello Sport. Rossana Ruggiero (Bitonto- BA, 1977) compone i primi scritti di poesia e prosa sin dagli anni di liceo. Opera attivamente nel volontariato con la Società San Vincenzo de Paoli e scrive per le testate vaticane e per la rivista vincenziana “Conferenze di Ozanam”. Giurista e bioeticista nell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è autrice del volume “Il Bambino Gesù un Unicum nel panorama della sanità. La natura giuridica dell'Ospedale” (LEV, 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Elisabetta Bernardi"Mangiare secondo la scienza"Prefazione di Alberto AngelaEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itCosa mangiare per far bene alla nostra salute? I più recenti studi scientifici, esaminati qui dalla nutrizionista di Noos Elisabetta Bernardi, mostrano come la corretta alimentazione e la famosa dieta mediterranea possano migliorare la nostra vita.Ho il colesterolo alto, quali alimenti devo prediligere? E per proteggere le mie ossa? Per prevenire il diabete devo limitare tutti gli zuccheri? Cosa fare con la pelle a buccia d'arancia? Il legame tra alimentazione e salute è molto stretto, perché noi siamo ciò che mangiamo e in questo modo forniamo all'organismo i mattoni per la sua rigenerazione continua. Ma un eccesso di alcuni nutrienti o un difetto di altri possono impedire al nostro corpo di reagire e difendersi dalle patologie che lo colpiscono. Questo libro cerca di sfatare i miti che legano alcuni cibi all'insorgenza di determinate malattie, anche con esempi semplici come la sana abitudine di mangiare la frutta alla fine dei pasti. Tutto in coerenza con l'evidenza scientifica, citando solo gli studi fatti sull'uomo e non i risultati “preliminari” di ricerche condotte su animali o in vitro.Elisabetta Bernardi è nutrizionista, biologa, specialista in Scienza dell'alimentazione. Oltre vent'anni di esperienza nella comunicazione e nella ricerca scientifica applicata alla nutrizione. Autrice e conduttrice della rubrica “Scienza in cucina” per il programma televisivo scientifico “Superquark”, condotto da Piero Angela e “Noos” condotto da Alberto Angela. È docente in diverse università, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e di libri divulgativi e coautrice di testi universitari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Silvia Granata"Ora d'aria"Prefazione di Giorgio LeggieriIntroduzione di Marco BalzanoMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itOra d'aria non è soltanto una raccolta di racconti di persone detenute, ma un'esplorazione della complessità della condizione umana.Ogni storia, sia essa basata su esperienze vissute o frutto della pura immaginazione, rappresenta un tentativo di fuga, un possibile varco per oltrepassare le barriere fisiche e mentali imposte dalla detenzione, per riconnettersi con la propria identità e umanità.La scrittura diviene così una finestra aperta sul mondo, un mezzo per riaffermare la propria voce ed esplorare il potere trasformativo e liberatorio della creatività che non conosce limiti e diviene strumento di sopravvivenza e resistenza, offrendo una testimonianza eloquente dell'emancipazione attraverso la narrazione.Racconti intrisi di dolore, di nostalgia e di speranza, tutti accomunati da una sincera volontà di comunicare e di essere ascoltati.Una lettura che invita alla riflessione sulla resilienza umana e sulla capacità di trovare una forma di libertà anche all'interno delle limitazioni più estreme.Silvia Granata è nata a Milano, dove vive e lavora. Titolare de “La villa dei Papiri”, realizza libri su commissione: biografie, storie di azienda, saggi, romanzi. Ha pubblicato: In fondo al mare (con M. Argentieri e P. Rapini, 2008), Gino Olivetti. Biografia dell'“altro Olivetti”, un protagonista della storia italiana (con P. Rapini, 2014), Voci di montagna. Le parole, gli sguardi, i silenzi (con N. Alessi, 2017). L'oceano delle voci. Conversazione con Roberto Mussapi. Un viaggio nella vita e nelle opere del poeta (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Silvano Fuso"Pinocchio e la scienza"Come difendersi da false credenze e bufale scientifichePrefazione di Tullio ReggeEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itÈ vero che i miracoli sfuggono a qualsiasi spiegazione scientifica? Vi sono prove dell'esistenza dello Yeti e degli alieni? Atlantide è mai esistita? È vero che lo sbarco sulla Luna e l'attentato dell'11 settembre furono una messa in scena degli americani? Il codice da Vinci svela davvero verità nascoste? Le medicine alternative sono efficaci? L'elettrosmog, gli OGM e il nucleare sono davvero pericolosi? Fusione fredda e idrogeno risolveranno davvero i nostri problemi energetici? Queste sono solo alcune delle numerose domande alle quali il libro cerca di rispondere. Analizzando, alla luce delle conoscenze scientifiche, molte delle informazioni che riceviamo quotidianamente, questo libro è un utile strumento per non rinunciare a sviluppare una propria capacità di pensiero critico. Il messaggio forte che emerge da queste pagine rappresenta un'irrinunciabile arma di difesa intellettuale contro le bufale scientifiche: non dare mai nulla per scontato e sottoporre dati e informazioni al vaglio della razionalità e del senso critico.Prefazione di Tullio ReggeAnni or sono imperava nei salotti torinesi il leggendario Mago Rol con le sue popolari esibizioni di riti magici. Tra i suoi fan si annoveravano registi del cinema, artisti e personaggi di alto calibro. Come esponente del mondo scientifico ero bersaglio predestinato e infatti mi invitò a casa sua per farmi assistere ai suoi «esperimenti». Per mia fortuna avevo appena letto un articolo su «Le Scienze» in cui si dettagliavano gli «outs» o «forzature», strumento base nei giochi di carte. La forzatura è in effetti una finta scelta che nasconde quella occulta del mago. Ero quindi all'erta, accettai l'invito e mi trovai seduto attorno a un tavolo con altri ospiti sotto lo sguardo magnetico del Mago. Rol tirò fuori da un cassetto un mazzo di carte, lo passò agli ospiti, ingiunse loro di rimescolarlo al suono di una favolosa loquela. Alla fine il mazzo fu diviso in due e il Mago chiese all'ultimo ospite di scegliere uno dei due mazzi. Appena fu effettuata la scelta il Mago disse «allora lo scartiamo». Poteva anche dire «allora lo teniamo ». Lui sapeva ovviamente, da indizi solo a lui visibili, da quale parte stava la carta prescelta: il mazzo era ovviamente truccato e la scelta operata dall'ospite era fittizia. Alla fine saltò fuori la carta prescelta. Feci notare al mago che doveva dire prima se intendeva scegliere o scartare il mazzo prescelto. Subito cominciò a lamentarsi di un'«aura negativa» emanata dal sottoscritto. Mi diverte l'arte dei grandi illusionisti e li ammiro purché si dichiarino tali e non tentino di prendere in giro dei poveracci. L'uso fraudolento dell'arte magica, ampiamente documentato nel libro di Silvano Fuso, è purtroppo diffusamente impiegato per ingannare la povera gente. Occorre anche prestare attenzione ai cosiddetti miracoli religiosi di cui si occupa in dettaglio lo stesso Fuso e che appartengono alla storia di tutte le religioni. Abbiamo il dovere morale di dire pane al pane e di mettere in guardia gli sprovveduti. In questo compito è essenziale e benvenuta l'opera degli esperti. Al di là del mondo magico e religioso, tante altre false credenze circolano nella nostra società: leggende, complotti inesistenti, terapie miracolistiche, rischi immaginari, mode insensate e tecnologie illusorie. Elemento comune di tutte queste false credenze è una profonda ignoranza in fatto di scienza e una preoccupante e ingiustificata diffidenza nei confronti di essa. Il libro di Silvano Fuso cerca di fare chiarezza su tutto ciò. Vorrei che esso ricevesse la dovuta attenzione soprattutto tra i giovani e, perché no, anche nelle scuole. I miei auguri a Fuso.Silvano FusoDocente di chimica, autore di numerosi libri di successo, collaboratore di diverse testate giornalistiche (da La Repubblica a Le Scienze) e trasmissioni televisive e radiofoniche, membro del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), Silvano Fuso è uno dei più noti divulgatori scientifici italiani. A lui è stato intitolato l'asteroide 2006 TF7, in orbita tra Marte e Giove.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Bruno Quaranta"Un'anima persa"Edizioni Cliquotwww.cliquot.itTino, appena uscito dal collegio, giunge a Torino per gli esami di maturità, accolto con cerimoniosa letizia nella signorile villa degli zii. Ma non ci vuole molto prima che la finta atmosfera di rilassata e innocua agiatezza alto-borghese si diradi al punto da lasciar intravedere situazioni equivoche, impenetrabili e morbose con zelo occultate fra le quattro mura. A cominciare dalla presenza del “Professore”, fratello gemello dello zio che, impazzito in Africa, è ora rinchiuso da anni in una stanza isolata: sinistro inquilino che Tino può osservare con batticuore e raccapriccio soltanto dallo spioncino della porta. E tutta la feroce realtà di cui il giovane sarà, allo stesso modo, accidentale ma indiscreto testimone è tale da farlo sprofondare in un maelström di eventi che, in pochi giorni appena, stravolgeranno la sua vita e quella di tutti.Pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1966, Un'anima persa è una delle opere meno note ma più rappresentative di Giovanni Arpino: romanzo disperato e tragicomico insieme, scritto in uno stile asciutto e diretto, è l'espressione di quanto degrado e sozzura possano nascondersi dietro rispettabili facciate e, in un senso più ampio, di cosa significhi davvero scoprire il mondo, in tutti i suoi orrori e le sue forme di abiezione. Dino Risi ne trasse un film con Vittorio Gassman nel 1977.Prefazione di Bruno Quaranta.Illustrazione di copertina di Maurizio Ceccato IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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arwin Pastorin"Azzurro tenebra"Prefazione di Massimo RaffaeliNota di Dino Zoffminimum faxwww.minimumfax.comPrefazione di Massimo Raffaeli. Con una nota di Dino Zoff e un ricordo di Darwin Pastorin.Biografia a cura di Fabio StassiStoccarda, mondiali 1974: Arp, accompagnato dal giovane cronista Bibì, è inviato a narrare le gesta della Nazionale. Forte del rapporto privilegiato con il capitano Facchetti e il «Vecio» Bearzot, è uno dei pochi nella posizione di prevedere la rovinosa conclusione a cui stanno per assistere: a dispetto delle grandi aspettative, sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale viene eliminata al primo turno.Pagina dopo pagina, nelle chiacchiere sempre più amare tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera), i cupi presagi sulle sorti del mondiale e dei suoi protagonisti – Valcareggi, Riva, Rivera, Mazzola, Anastasi, Chinaglia – si confondono con le sorti politiche di un paese che appare condannato, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio già ammalato nel quale il divismo sta per soppiantare la poesia.Arpino tratteggia un romanzo a tinte fosche in cui tutto – le rivalità di spogliatoio, l'inadeguatezza dei dirigenti, il tramonto delle glorie di cui nessuno è pronto ad accettare il declino – è trasfigurato dal suo talento per le storie, in cui sotto la pioggia insistente dell'estate tedesca l'azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali: il castello del ritiro, i bar desolati dove fermarsi a bere a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale. A cinquant'anni dal tragico mondiale Azzurro tenebra – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – resta un libro indimenticabile, un divertente e malinconico canto d'amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».Giovanni Arpino1927 / 1987E' nato a Pola da una famiglia piemontese, ed è morto sessant'anni dopo a Torino. Nella sua carriera ha scritto più di trenta libri e ha lavorato a lungo come giornalista sportivo. Dotato di un timbro inconfondibile, è tra i pochissimi ad avere vinto sia il Premio Strega che il Campiello. Minimum fax ha già pubblicato i romanzi Sei stato felice, Giovanni (2018), Domingo il favoloso (2019) e Randagio è l'eroe (2022), e la raccolta inedita delle sue Lettere scontrose (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodellparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Audio, ita_t_rav_2024-12-06_lesson_bs-akdama-pticha_n1_p1. Lesson_part :: Lessons_series. Baal HaSulam. Introduzione alla Prefazione della saggezza della Kabbalah :: Daily_lesson 1
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Yuleisy Cruz Lezcano"Di un'altra voce sarà la paura"Prefazione di Ivan CricoEditrice Leonidawww.editrice-leonida.comCon Di un'altra voce sarà la paura la poetessa si approccia al mondo straziante della violenza sulle donne […]. La silloge apre uno squarcio in un silenzio ancora troppo assordante accompagnandoci nel labirinto oscuro, per alcune vittime senza via d'uscita, di altri vissuti, volendosi fare testimone di tante storie di donne senza voce, di grida soffocate, ogni verso sembra parlarci in prima persona, generato dall'humus tragico di una serie di traumi patiti nel corso della vita fino a perdersi nella primordiale nebulosa dell'infanzia della poetessa […].Con uno sguardo dolente, pieno di pietas ma anche di rabbia, Yuleisy Cruz Lezcano ci parla di corpi e anime che si sono dovute confrontare con l'assoluto spossessamento di sé, di ogni legame che le univa al mondo, messe all'angolo della vita, abbandonate dagli déi e dagli uomini, derubate da quella possibilità di impensabile svolta, di sogno di cambiamento, che ci sorregge nelle più tremende avversità.Dalla prefazione di Ivan Crico La copertina del libro: Orlando Poggi, Venature di Dolore (chine colorate su cartoncino, 100×70 cm). All'interno, foto di Adele Quaranta.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Antonio Giolo"Senso della scuola, senso della vita"Diario di un preside per casoApogeo Editorewww.remweb.itPotremmo star qui a discutere per mesi su riforme della scuola, su moduli, organici, discipline, competenze, standard, contenuti, valutazioni, verifiche e compagnia bella... ma la domanda radicale resterebbe un'altra: che senso ha il nostro mestiere? Che senso ha fare educazione oggi? O anche noi, insegnanti e educatori, siamo ormai prede della grande semplificazione che sostituisce con la ricerca di un riparo il senso della ricerca, dell'analisi critica della realtà?Prefazione di Brunetto Salvarani, postfazione di Alberto Felice De Toni"Un insegnante, soprattutto se dispone di molte ore di lezione nella stessa classe, può avere un ruolo decisivo. Le classi le distinguo in base ad alcuni insegnanti-chiave, nel bene e nel male: se sanno "governare la situazione", adottare le metodologie appropriate agli allievi, farsi amare, o se, invece, lasciano campo libero ai ragazzi più rozzi, violenti, ignoranti e si rifugiano in aride lezioni che quasi nessuno segue. Talvolta pure gli "insegnanti bravi" escono esaustri dalle aule, senza voce e svuotati di ogni energia, ma sono contenti del loro lavoro, sanno di seminare nella vita dei loro allievi, di mettere pietre fondamentali nella costruzione del loro futuro."IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewwwl.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Elena Accati, Agnese Fornaris"Il giardino dei frutti perduti"Disegni e descrizioni dei fratelli RodaL'Artistica Editricewww.ecommerce.lartisavi.itFesta del libro antico e medievale di Saluzzo (Cuneo)Giovedì 24 ottobre, alle ore 17:00Nelle antiche e celebri sale del Castello della Manta, presentazione del volume Il Giardino dei frutti perduti (L'Artistica Editrice) con la professoressa Elena Accati e conferenza sulle antiche colture medievali con la professoressa Cristiana Peano Università di Torino.L'opera raccoglie l'inedita Pomologia dei fratelli Giuseppe e Marcellino Roda, maestri giardinieri e progettisti di parchi e residenze reali, formatisi alla corte di Carlo Alberto.Le meravigliose tavole di questo volume permettono di cogliere la bellezza di circa 170 frutti, molti dei quali rari o scomparsi. Le tavole sono corredate da schede, complete di sinonimi, provenienza dei frutti, descrizione scientifica e informazioni colturali. Alcune ricette permettono inoltre di gustare i frutti a tavola, come appetitosi dolci.Un'opera di grande pregio artistico, botanico e storico, che mette a disposizione di esperti e appassionati il repertorio di illustri piemontesi, quali furono i fratelli Roda.Prefazione di Piero Bianucci.Elena Accati, laureata in Scienze agrarie, ha al suo attivo una brillante carriera di ricercatrice e docente: professore ordinario di floricoltura all'Università degli studi di Torino, è responsabile del master universitario in Progettazione del paesaggio e delle aree verdi dell'ateneo torinese.Numerose le sue missioni di studio all'estero, così come le conferenze e i seminari a cui ha preso parte. Ha inoltre collaborato a programmai delle Nazioni Unite, in particolare per la realizzazione di progetti volti a diffondere le colture ornamentali in Paesi in via di sviluppo.Sono una quindicina i libri da lei scritti su fiori, parchi e giardini, mentre ammontano a i 250 lavori scientifici. Da alcuni anni realizza libri dedicati ai ragazzi per trasmettere loro l'amore per la natura.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonella Palermo"Il giunco e la statua"Prefazione di Elena SantagataVydia Edizioniwww.vydia.it“Pur mantenendo modulazioni tipicamente anti-sperimentali e care a una qualche produzione novecentesca dai toni piani e dal lessico quotidiano, ne Il giunco e la statua il verso si sfolla, l'umanità viene meno e le esistenze umane sono tali solo se filtrate dall'ambiente esterno: quella di Palermo è una poesia fatta più di oggetti che di persone («gli oggetti sono sui letti / appesi alle sedie / sui braccioli del divano»). Sono le volgari e crepuscolari “cose quotidiane”, buttate lì con una finta e sobria negligenza che obbedisce, in realtà, a un ordine privato e insondabile dall'esterno, e che contribuisce a incarnare l'umano, la cui esistenza si intuisce solo per mezzo di ciò che lo circonda: piccoli regali, accessori, medicine, valigie, manichini, vetrine, campanelli, bilie, giostre di luna park, vasi a forma di pera o di cilindro. Una dimensione disabitata e affollata al contempo, in cui è l'ambiente a dare corpo e consistenza a coloro che lo abitano, plasmando un mondo la cui superficie, così prosaica e banale, è perforata solamente dalla coscienza del soggetto poetante, che riscopre, tramite l'osservazione, gli attimi in cui si rivela il punto morto del mondo, ovvero, in una chiave contingentista dell'esegesi della realtà, una qualche forma di verità, sia privata sia universale. […]”(dalla Prefazione di Elena Santagata)Antonella Palermo è di origini molisane. Giornalista, vive e lavora a Roma, occupandosi soprattutto di approfondimenti culturali e dell'attualità internazionale. Ha esordito in poesia con Le stesse parole (Lietocolle, 2012). Per il suo secondo libro di versi, La città bucata (Interno Poesia, 2018), ha ricevuto l'Attestato di Merito al Premio “Lorenzo Montano” 2020. È autrice di sperimentazioni teatrali basate su suoi testi. Recensioni a sue opere compaiono su: “Poesia”, “Poesia del nostro tempo”, “Carteggi letterari” e altre riviste. Per Vydia ha pubblicato Il giunco e la statua (collana di poesia Nereidi, 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gabriella Pozzetto"Bernardo Bertolucci"Cinema di mistero e bellezzaAncora Editricewww.ancoralibri.it«So benissimo che non sono mai io a scegliere la storia di un film: è il film che sceglie me. So anche che le ragioni di un film sono sempre più misteriose e complicate delle spiegazioni che uno può trovare».Bernardo BertolucciQuesto testo ci immerge nel mondo di un gigante del cinema: Bernardo Bertolucci, il regista che non ha mai dimenticato la sua terra natale, la piccola ma raffinata città di Parma a cui resta profondamente legato affettivamente. Quel fazzoletto di terra compreso tra il fiume Po e gli Appennini sembra trasformarsi in un piccolo osservatorio da cui vedere e interpretare il mondo, descritto poeticamente nelle sue più diverse vicende, che spaziano da epiche narrazioni storiche a intime riflessioni sulla condizione umana. E l'autrice fa emergere in modo esemplare come l'«uomo» – indagato in tutta la sua complessità psicologica – sia il protagonista, il centro della filmografia del regista. Il libro, che unisce alla profondità di analisi una lettura scorrevole quanto avvincente, è una ricca miniera di riflessioni e di intuizioni che possono essere rilette e meditate per vedere – attraverso il mistero e la bellezza del cinema di un grande artista – la bellezza del mistero dell'essere umano.(dalla Prefazione di Andrea Dall'Asta) Gabriella Pozzetto ha insegnato Semiotica dello spettacolo e multimediale presso l'Università del Piemonte Orientale. Collabora con la cattedra di Semiotica delle arti presso l'Università di Pavia e il Collegio Nuovo di Pavia. Tra i suoi libri: Ultimo tango, il mistero svelato. Con una intervista a Bernardo Bertolucci (Cucinema.com, 2004). Con Àncora ha pubblicato: «Il “perduto amor” tra cinema e canzoni», in Paolo Jachia, E ti vengo a cercare. Franco Battiato sulle tracce di Dio (2005); «Lo cerco dappertutto». Cristo nei film di Pasolini (2007); Vasco Stadio Infinito. Un viaggio sorprendente tra angeli e rock'n'roll (2008).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Isabella Blum"La vita segreta delle iene"Marcus Baynes-RockAdelphi Edizioniwww.adelphi.itAlla scoperta dell'animale più odiato, temuto, aborrito... e più simile all'uomo.Prefazione di Elizabeth Marshall ThomasTraduzione di Isabella C. BlumIn Verdi colline d'Africa, Hemingway racconta di avere centrato con un colpo di fucile, durante un safari in Kenya, una iena, e di aver sentito poi la sua guida apostrofarla rabbiosamente «ermafrodita, divoratrice di morti ... faccia furba da cane bastardo sempre voltata indietro». Tratti che riassumono un pregiudizio diffuso ovunque le iene si siano insediate: ovunque, tranne che a Harar, «metropoli» etiope d'altura dove non è raro vederle aggirarsi quiete per le strade, mentre gli abitanti offrono loro cibo per farne attrazioni turistiche. A lungo Marcus Baynes-Rock ha frequentato le iene di Harar, fino a stabilire con loro una progressiva, stupefacente intimità; e nel dar conto delle innovative acquisizioni delle sue ricerche sul campo getta nuova luce anche sull'ancestrale avversione che gli uomini manifestano nei loro confronti. Baynes-Rock risale infatti a quel lungo e remoto periodo dimenticato, in cui i nostri antenati furono per le iene prima oggetto di predazione e poi avversari nello scavenging: l'atto di mangiare i resti di un animale ucciso da altri – termine oggi eufemizzato e ridotto a descrivere la cosiddetta «ripulitura» delle carcasse. Una rimozione che cancella una parte immensa della storia evolutiva, quella che ha dato inizio alla trasformazione dell'uomo in predatore e sovrano della catena alimentare. Da questa illuminante e schiacciante premessa, Baynes-Rock sa trarre una memorabile lezione etologica e, rovesciando ogni prospettiva, riesce a renderci quasi familiare un animale ostile e alieno. Così, come scrive Elizabeth Marshall Thomas nella sua ammirata prefazione, leggendo queste pagine a ognuno di noi verrà da pensare: «Se conoscessimo tutti gli animali come lui conosce le iene, salveremmo il mondo».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Valeria De Cubellis"I racconti della Terra"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itDopo il fuoco, l'aria e l'acqua, Valeria De Cubellis porta a termine la tetralogia dedicata agli “Elementi” con questa antologia dedicata alla terra. Diciassette racconti che esplorano le tante declinazioni dell'elemento più materno, concreto e arcaico, mappandone la pelle e sprofondando nelle sue viscere.La terra ci nutre di storia e di cibo, ospita le nostre case; ci accoglie, infine, per l'eternità. Sa nascondere insidie, misteri e tesori, scatenare catastrofi improvvise e spietate.Molti sono i personaggi e le situazioni che popolano i territori di questo libro sorprendente: la tenace pellegrina a Compostela, i dialoghi dietro un carro funebre, le scoperte archeologiche e i ricordi. E poi il bambino scomparso nel nulla e la miniera che non perdona, la cura della tomba e i messaggini rivelatori, la nave spaziale e l'avvistamento nella notte. La madre mostruosa e l'argilla salvifica. La mucca e l'oca, chi resta e chi parte, chi si trasforma.Gli Autori, nella grande varietà di stili personali, riescono a stimolare riflessioni e sorrisi, memorie e fantasia. In Finis Terrae il viaggio fisico verso Santiago di Compostela diventa anche e soprattutto interiore. Mirela è la storia di un amore autentico tra ragazzi che assume nel corso del racconto significati diversi e via via più intensi.Il vecchio e l'oca è una breve favola con protagonisti un vecchio contadino, un'oca e un'amicizia senza parol. In Linea continua, la linea è quella di una strada che impedisce di sorpassare un carro funebre, e l'intoppo porta la coppia in auto a riflettere sulla vita, sulla morte e sul valore dei legami affettivi. Scrivere è un racconto sulle ragioni profonde che spingono alla scrittura.Girotondo è il racconto di un'anima solitaria che ritrova i giorni d'infanzia.Redenzione è un racconto poliziesco che vede un poliziotto deluso dalla vita indagare sulla scomparsa di un bambino.Una rotta per Nadir è un racconto di pura fantascienza, dove la Terra è la casa a cui ritornare per l'equipaggio di una nave spaziale coinvolta in un incidente.Silenzio ci porta al Cimitero Monumentale davanti a una tomba, che la protagonista pulisce e tira a lucido, mentre a casa l'attende il marito e un progetto da completare.In Un punto e una linea una donna torna nei luoghi della sua infanzia, in un paese che ha conosciuto la violenza di un terremoto, e il suo passato ritornerà attraverso un numero di telefono trovato su una vecchia tavoletta di legno.In Bibi le protagoniste del racconto sono la voce narrante e una creatura, che non parla con voce umana, ma capisce ogni parola e ogni gesto della sua compagna di vita.Diana, la dea della terra, della caccia e della Luna, è la protagonista di Sopra Sotto, che comincia in una chiesetta di campagna e si conclude con un brano del gruppo dark austriaco, i Dargaard.Gero ci porta nella Sicilia di inizio Novecento e alla tragedia della miniera di zolfo di Casteltermini.I guerrieri delle terre bianche ci conduce a Mestre, in una stanza d'ospedale, dove “due uomini sentono il piacere di ritrovarsi per caso, come due compaesani che si incrocino in una terra straniera”.Sulla nera terra ci porta al parco archeologico di Selinunte, dove un'archeologa ritrova il passato nascosto attraverso le parole che rivela a suo figlio nelle quali la terra diventa la protagonista; Un po' d'argilla per cominciare racconta di un ragazzino che vive dentro i suoi sogni e i suoi disegni e grazie all'argilla riesce a dare sfogo alle sue fantasie e al suo talento.Tutti giù per terra ci porta in una dimensione onirica e metaforica, con una Madre mostruosa e ributtante che rappresenta la terra deturpata dagli uomini. A cura di Valeria De CubellisRacconti di: Elisabetta Baldisserotto, Elena Biondo, Irene Canova, Enrico Chierici, Valeria De Cubellis, Rosella Di Marco, Arrigo Geroli, Monica Ippoliti, Consolata Lanza, Giovanni Lavia, Giorgio Macor, Cinzia Montagna, Floreana Nativo, Francesco Paloschi, Laura Pompeo, Luisa Ramasso, Caterina Schiavon.Prefazione di Giovanni CasalegnoCopertina di Giorgio Enrico Bena IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.