Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autori. "ascoltare fa pensare" www.ilpostodelleparole.it
Donate to il posto delle parole
Edo Bricchetti"Andar per abbazie"Meravigli Edizioniwww.meravigliedizioni.itOggi si parla, a ragion veduta, della “Strada delle Abbazie”, un cammino che unisce idealmente la chiesa di San Pietro in Gessate, l'abbazia di Monluè, l'abbazia di Chiaravalle, la basilica di Santa Maria in Calvenzano (Vizzolo Predabissi), l'abbazia di Viboldone (San Giuliano M.), l'abbazia di Mirasole (Opera), l'abbazia di Morimondo e la certosa di Garegnano. Nonostante non sia ormai più in vigore in tutte l'originaria regola monastica, il potere evocativo delle loro architetture e degli straordinari scrigni di storia e arte racchiusi al loro interno riescono a regalarci la scoperta e lo stupore di una visita che appaga l'occhio e fa riposare la mente.Dietro la guida appassionata e appassionante di Edo Bricchetti, un prezioso volume dal ricco apparato iconografico, che ci conduce in un sorprendente viaggio a chilometro zero.Edo Bricchetti (Milano, 1946), umanista e architetto, ha insegnato al Politecnico e all'Università Bicocca. È membro del Board dell'I.W.I. (Inland Waterways International), consigliere regionale ICOM (International Council of Museums), referente dei Paesaggi Culturali della Rete degli Ecomusei Lombardi, membro del Comitato Tecnico della Consulta degli Ecomusei Lombardi. Animatore di progetti europei sui beni culturali materiali, immateriali e paesaggistici, è ideatore e progettista di: Ecomuseo Adda di Leonardo, Ecomuseo Martesana, Ecomuseo Valvarrone, Ecomuseo Valle Spluga, Ecomuseo del Distretto dei monti e laghi briantei. Già membro del Comitato Tecnico Scientifico dei “Percorsi di Leonardo” (Navigli Lombardi s.c.a.r.l.) per la promozione e la valorizzazione culturale e turistica del Sistema Navigli. Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Commissione Nazionale per i Beni Culturali industriali, gli ha conferito un attestato di benemerenza per la sua opera pluridecennale nel campo dell'archeologia industriale. A seguito dei suoi studi sulle vie d'acqua interne è stato nominato “Custode delle Acque”. Dalla Fondazione dei Rotary International ha ricevuto il titolo di “Paul Harris Fellow” in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra i popoli di tutto il mondo. Al suo attivo ha numerosi libri. Per Meravigli ha pubblicato Il Naviglio Grande è bello anche in bici e Naviglio Pavese e di Bereguardo belli anche in bici (nella collana “Andar per Navigli”, di cui è curatore); Navigli del Milanese ieri e oggi (con testi di Giuseppe Codara); I Navigli di Milano – Viaggio pittorico; Borghi milanesi del Naviglio Piccolo (in collaborazione con sua figlia Alessandra); Leonardo: la pittura, i navigli, l'acqua; Storia e storie degli antichi borghi milanesi; Corpi Santi – Storia e storie del Comune che circondava Milano; Andar per abbazie.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Teresa Geninatti Chiolero"Premio OstanaLe lingue sono radici che fioriscono in ogni luogo"https://www.premioostana.it/Sabato 28 giugno 2025, ore 16:30Traduzione, passionee collaborazione per un lavoro di qualitàfra le rive del Mare CelticoConversazione con Éamon Ó Ciosáin, Premio TraduzioneA cura di: Teresa Geninatti Chiolerolingua gaelicaPer seguire online, la cerimonia di premiazionehttps://www.premioostana.it/segui-la-cerimonia-di-premiazione-dal-sito/Ecco i vincitori dell'edizione 2025:Kristian Braz(bretone, Francia) – Premio specialeSoulama Maténé Martine 'Téné Tina'(cerma, Burkina Faso) – Premio internazionaleFrancesca Sammartino(croato, Italia) – Premio minoranze linguisticheBerta Dávila(galiziano, Spagna) – Premio giovaniÉamon Ó Ciosáin(irlandese, Irlanda) – Premio traduzioneEstelle Ceccarini(occitano, Francia) – Premio lingua occitanaOlga del Magascar(malagasy, Madagascar) – Premio musicaMano Khalil(curdo, Siria) – Premio cinemaIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giorgia Antonelli"Tutto il mondo è cosa mia"Rossana RossandaElecta Editorewww.electa.itFelicità e libertà, tutti o nessuno, corpo e politica sono le sponde tra cui si muovono queste pagine dedicate a Rossana Rossanda (1924-2020), una ragazza che ha vissuto molte vite in una donna sola: partigiana, critica d'arte, traduttrice, deputata, scrittrice, direttrice editoriale e fondatrice del “Manifesto”. Dalla Resistenza alla crisi del PCI, dalle BR al femminismo, il ritratto di un'esistenza guidata dal dubbio e incapace di tacere davanti alle ingiustizie. Radicale e sempre in corsa.Il volume fa parte della collana OILÀ, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama ‘creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Valentina Mira"Dalla stessa parte mi troverai"SEM Libriwww.semlibri.itQuesta storia comincia una sera d'inverno, il 7 gennaio 1978. Davanti a una sede del Movimento sociale italiano nel quartiere Appio Latino, a Roma, vengono uccisi a colpi d'arma da fuoco due attivisti di destra. Da quel momento, i morti di Acca Larentia diventano icone intoccabili del neofascismo.Questa storia ricomincia il 30 aprile 1987, quando viene arrestato Mario Scrocca, un militante di estrema sinistra. Secondo gli inquirenti, Scrocca avrebbe fatto parte del commando che colpì ad Acca Larentia. Lo troveranno cadavere ventiquattro ore più tardi, impiccato in una cella di Regina Coeli. Ma troppe cose non tornano…Questa storia senza fine ricomincia – una volta ancora – un pomeriggio di giugno del 2021. Due donne si incontrano sotto il cielo di Roma. Rossella ha sessant'anni ed è la vedova di Mario Scrocca. Valentina, di anni, ne ha trenta, è cresciuta dalle parti di Acca Larentia, in passato ha frequentato dei neofascisti e si porta dentro le cicatrici di quelle frequentazioni.Valentina Mira ha collaborato con vari quotidiani e siti di informazione, tra cui "il manifesto" e il "Corriere della Sera". Scrive per Radiotelevisione svizzera e ha esordito nel 2021 con X (Fandango Libri), una storia vera, diventata un caso editoriale, che racconta la violenza di genere.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Donata Maria Biase"Fai un bel respiro e ascolta"Baldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itEmma Valente ha sempre vissuto nell'ombra di un dolore misterioso. Dopo la tragica morte dei genitori in un incidente stradale, è cresciuta sotto la protezione amorevole della nonna Ada, suo unico rifugio contro gli incubi che la tormentano. Ma quando Ada sente avvicinarsi la fine, decide di rompere il silenzio e rivelare a Emma ciò che è davvero accaduto quella notte. Non si è trattato di un incidente, ma di qualcosa di profondamente atroce. Travolta dalla verità, Emma precipita in un vortice di depressione e isolamento. Ma proprio da quel buio troverà la forza per rinascere, riscrivere la sua storia e ritrovare se stessa, grazie al suo talento artistico e a legami profondi, con Cristina, con Matteo. Alcune verità, quando fanno troppo male, sembrano destinate a essere taciute. Così gli errori del passato si ripetono, di generazione in generazione. Anche Emma, come Ada prima di lei, sceglierà di tenere il figlio Luca all'oscuro. Ma a quale prezzo?Donata Maria BiaseLucana di nascita, Donata Maria Biase vive a Salerno. La scelta di trasferire il suo studio notarile dal centro cittadino a un tranquillo borgo cilentano le ha restituito nuova linfa creativa, ispirandola nella scrittura. Dal suo romanzo d'esordio, Giallo narciso (2021), è stata tratta una rappresentazione teatrale diretta da Gerardo Placido. Il libro è stato inoltre adottato come testo di riferimento in convegni e giornate di formazione sul tema della violenza di genere.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dario Sorgato"Guarda dove cammini"Passi condivisi sui sentieri del possibilePrefazione di Luca Gianottiediciclo editorewww.ediciclo.itCamminare può essere un gesto d'amore. Dario lo sa. Da diversi anni ha messo a disposizione le sue capacità organizzative, la sua creatività e il suo tempo per organizzare viaggi a piedi con persone che come lui hanno disabilità sensoriali. Dario ci sente poco e ci vede peggio, come si diverte a dire, cercando di affrontare con umorismo le difficoltà della doppia disabilità. Incapace di lasciarsi fermare dai limiti fisici ha percorso i sentieri del mondo prima di fare del cammino uno strumento di inclusione sociale. In queste pagine ripercorre i passaggi che l'hanno portato a costruire una rete di relazioni e sentieri lungo tutta l'Italia, dove il cammino condiviso con chi vede poco o nulla diventa un modo per conoscere più da vicino la natura e i compagni di viaggio. In appendice, un vademecum con indicazioni utili per fare in modo che il cammino e l'accoglienza lungo i sentieri siano accessibili a persone con disabilità sensoriali. Prefazione di Luca Gianotti.Dario Sorgato, è nato nel 1978 a Sant'Angelo di Piove di Sacco (PD). A 16 anni gli viene diagnosticata una malattia degenerativa della vista e udito, la sindrome di Usher. Dopo la laurea viaggia molto ma è con il cammino di Santiago che trova il suo ritmo. Fonda l'associazione Noisy Vision per i cammini condivisi. www.noisyvision.orgIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Matteo Cardillo"Amarsi in una casa infestata"Mercurio Bookswww.mercuriobooks.comOra so che i morti vogliono le stesse cose che vogliamo noi.I morti vogliono essere visti.In una casa infestata, affinché i fenomeni sinistri comincino a divenire eclatanti, è necessario darsi tempo. Accordare ciò che si sente coi movimenti del cuore, ciò che si intravede coi propri desideri. È l'inizio dell'estate quando il protagonista di questo romanzo, insieme a Gloria, Samira e Johann, si trasferisce nel condominio di viale XII Giugno, a Bologna.Con l'arrivo dei ragazzi qualcosa nella casa si sveglia e si scuote per mostrarsi: figure bianche che balenano improvvise nel buio, bicchieri che scivolano dalle credenze, capelli tirati nel sonno e, ovunque, un odore di fiori marci che dai mandarini del viale segue gli inquilini fin nelle loro stanze. Anche quando le mura dell'appartamento cominciano a sussurrare fatti di sangue e storie di anime murate nel buio, i ragazzi continuano a vivere, ballare, fare sesso, innamorarsi e tradirsi. Ma la casa esagera, è famelica, risponde agli impulsi vitali di chi la abita con un pericoloso gioco di ombre impossibile da ignorare. È il protagonista senza nome il catalizzatore di tutto: la casa lo ha riconosciuto, lo desidera, vuole che ne scopra i segreti, fino a scendere dove nessuno si è mai spinto, al cuore dei traumi di entrambi.Amarsi in una casa infestata è un romanzo sul tempo che sta per finire, su ciò che di noi non possiamo più salvare, sulle amicizie che restano a vegliare quando l'amore non basta più. Ma per amarsi in una casa infestata bisogna forse credere che l'intera città sia sprofondata davvero in un abisso fantasmatico, che ci sia, nel sottosuolo, un bosco dove crescono le nostre paure in confessabili. E più di tutto, bisogna credere che i morti ci parlino e che, come noi, vogliano solo essere visti.Matteo Cardillo, dottore di ricerca in letterature omparate e Studi queer all'Università di Bologna. Si interessa di controculture, letteratura, cinema e nuovi media, prediligendo gli elementi del gotico, del fantastico e del grottesco.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alba Donati"Little Lucy Festival"Libreria sopra la pennaLucignanahttps://libreriasopralapenna.it/Tra l'8 giugno e il 13 settembre nel giardino con cottage pieno di libri che la poetessa Alba Donati ha creato a Lucignana, un paesino di 180 abitanti a 30 chilometri da Lucca, torna Little Lucy. Un festival letterario piccolo così, arrivato alla sua quinta edizione.Il Festival si ispira alle Little Italy in giro per il mondo, le comunità di emigrati italiani ? molti da Lucignana ? delle grandi città come New York o Melbourne. Anche la Libreria sopra la Penna è una comunità di transfughi, lettori in cerca di autenticità e di nuovi legami. A Lucignana in questi anni, in tanti hanno trovato casa, ispirazione, amici. Sono diventati, di nuovo, una comunità. E qualcosa di meravigliosamente controcorrente.A cura di Alba Donati e Pierpaolo Orlando, con la collaborazione di Tina Guiducci e Isabella Di Nolfo, questa edizione presenta 15 appuntamenti con scrittrici e scrittori, una notte dedicata alla di poesia, due workshop, la classica salita all'Eremo di Sant'Ansano e due riconoscimenti: il premio internazionale Scrivere sull'orizzonte della collina e il Premio Libreria sopra la Penna – Pia Pera.Sabato 28 giugno, ore 18.00Premio Libreria Sopra la Penna – Pia PeraIncontro con Marco Martella, vincitore della 2a edizionein dialogo con Lara Ricci e Margherita LoyIntroduce Alba DonatiSabato 5 luglioore 17.00Un tè freddo con Paolo Di PaoloRimembri ancora. Perché amare da grandi le poesie studiate a scuola (Il Mulino)ore 18.00Premio Scrivere sull'orizzonte della collinaIncontro con Dacia Maraini, vincitrice della 2a edizionein dialogo con Paolo Di PaoloSabato 12 luglio, ore 18.00Incontro con Rossana CampoLibere e un po' bastarde (Bompiani)in dialogo con Ginevra BarbettiSabato 19 Luglio, ore 18.00Incontro con Nadia TerranovaQuello che so di te (Guanda)in dialogo con Laura MontanariSabato 26 Luglio, ore 18.00Incontro con Romana PetriLa ragazza di Savannah (Mondadori)in dialogo con Isabella Di NolfoSabato 2 Agosto, ore 18.00Incontro con Nicoletta VernaL'autrice de I giorni di vetro (Einaudi)in dialogo con Elisabetta BertiVenerdì 8 agosto, ore 18.00Monologo di Paolo NoriChiudo la porta e urlo (Mondadori)Introduce Alba DonatiSabato 9 agosto, ore 18.00Sulla felicità_ 1Incontro con Ilide CarmignaniParole intraducibili per raccontare la felicità (Rizzoli)in dialogo con Paolo NoriMercoledì 13 Agosto, dalle 17.00 alle 18.30Sulla felicità_ 2Laboratorio per bambini a cura di Ylenia BravoVenerdì 15 e sabato 16 agostoSulla felicità_ 3Chi è felice ha ragione, workshop con Laura Imai Messinaa cura di Fenysia. Scuola di linguaggi della culturaDomenica 17 agosto, ore 17.00Passeggiata spirituale all'Eremo di Sant'Ansanocon Laura Imai MessinaTutti gli indirizzi perduti (Einaudi)in dialogo con Maria Materasaluti presidente Fondazione CR Lucca Massimo MarsiliSabato 23 agosto, ore 18.00Incontro con Sandra PetrignaniAutobiografia dei miei cani (Feltrinelli Gramma)in dialogo con Fulvio Paloscia e Giovanna NiccoliSabato 30 agosto ore 18.00Musica e paroleIncontro con Michele RossiCuratore di Condotti da fragili desideri. Parole e liturgie dei CCCP – Fedeli alla linea (Baldini+Castoldi)e Gianni MaroccoloAutore de Il Sonatore di Basso e di Memorie di un Sonatore di Basso (Libri Aparte)al termine dell'incontro esibizione di Gianni Maroccolo con Andrea ChimentiSabato 6 settembre, ore 18.00Incontro con Enzo Fileno CarabbaL'arca di Noè (Ponte alle Grazie)in dialogo con Elena TorreSabato 13 settembre, ore 18.00Incontro con Marcello FoisL'immensa distrazione (Einaudi, 2025)in dialogo con Gianluca MonastraPrenotazione obbligatoria per gli incontrilibreria.lucignana@gmail.comIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alessandro Gianetti"L'imbattibile lentezza delle tartarughe"Arkadia Editorewww.arkadiaeditore.itVittima del sistema e al contempo lottatore, il protagonista si immerge in uno scontro senza quartiere convinto di essere il portabandiera di una rivoluzione epocale in cui il suo contributo potrà divenire fondamentale.In una Firenze lontana dai flussi turistici e dalle bellezze dell'arte e della storia, Davide Risatti, quarantenne disoccupato, combatte la sua personale battaglia contro le ingiustizie che regnano intorno a lui. Illuminato dalle parole di un demagogo che pare denunciare le ineguaglianze della società moderna, Davide si butta a capofitto in una singolar tenzone contro tutto quello che – ai suoi occhi – rappresenta il male da estirpare: i privilegi, l'arroganza dei vicini di casa, la povertà, la mancanza di prospettive, persino l'ambito famigliare. Vittima del sistema e al contempo lottatore, il protagonista si immerge in uno scontro senza quartiere convinto di essere il portabandiera di una rivoluzione epocale in cui il suo contributo potrà divenire fondamentale. Ma sarà proprio così?Alessandro GianettiÈ scrittore e traduttore. Dopo il suo esordio con La guida di Giuda (Miraggi Edizioni) ha partecipato insieme a Giulio Mozzi, Marino Magliani, Franco Arminio e altri autori all'opera corale Il postino di Mozzi (Arkadia 2019). Il suo primo romanzo, La ragazza andalusa (Arkadia 2020), è stato pubblicato in Spagna nel 2022. Traduttore delle opere di Ricardo Piglia, Pablo d'Ors, Edgardo Scott e Abilio Estévez, tra gli altri, cura progetti editoriali e collabora con riviste italiane ed estere.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Rompianesi"Letteralmente"Percorsi di scritturaAmos Edizioniwww.amosedizioni.comLetteralmente raccoglie oltre cento percorsi di Rompianesi nella scrittura degli altri. Il suo sguardo e le sue parole vogliono indagare, conoscere il mondo letterario contemporaneo. Come scrive Enea Biumi nella prefazione, ciò che muove Rompianesi è «il desiderio di un assoluto approfondimento secondo una sua idea di poetica, di certo non solo soggettiva, ma ponderata in contesti più ampi. La disamina di cui si avvale comprende le regole della retorica che offre al lettore l'intelligenza di ciò che sta scritto in un contesto di vera e propria critica letteraria, lontana però dal vuoto di una generica apologia del testo. I percorsi di scrittura di Rompianesi sono per evidenziare e non per elogiare, alieni da quella specie di captatio benevolentiae che spesso conduce un critico obnubilando la verità del contenuto e della forma. Ne scaturisce quindi una professionalità plasmata da un continuo studio e da una appartenenza seria e coerente al mondo della scrittura».Andrea Rompianesi (Modena 1963) ha compiuto gli studi presso l'Università di Bologna. Risiede attualmente in provincia di Novara. È stato operatore culturale ed editore. Realizza interventi di critica letteraria per il sito “scrittura nomade”. Ha pubblicato, in poesia, da ultimi: Dietro tutti i colori del blu (2013), Quote di non proletariato (2017), La donna grassa (2021). In prosa: Il pane quotidiano (1990), Quella dei Beati Angeli (1994), Il killer (1995; 2000), Venti e lune (1995), In odore di terre (1998), La notte dei grandi ladri (2003), Strada di pausa e di viaggio (2012), Avinguda del Paral-lel (2014), Da ere relate (puntoacapo 2022), Tracce di pellicola da film sulla costa di ponente (2022). È presente in varie antologie. Suoi titoli sono ospitati presso numerose biblioteche nazionali, internazionali, dipartimenti d'italianistica d'importanti atenei americani, istituti italiani di cultura nel mondo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Silvia Bongiovanni, Fabio Gianotti"Nuovi Mondi Festival""Oceano Blu"www.nuovimondifestival.itUna storia di rinascita tra le montagneNato nel 2012 è oggi giunto alla sua XIV edizione. Un festival di cinema di montagna che si svolge interamente in montagna, nel Distretto culturale MontagnaFutura, costituito dai comuni di Rittana, Valloriate, Roccasparvera e Moiola. Un evento culturale in un contesto periferico, capace di attirare visitatori da tutta Italia e di dare nuova vita a un territorio montano spesso dimenticato. Il festival propone una selezione di documentari che partecipano al Concorso internazionale documentari. Oltre al cinema, il festival offre anche un ricco programma di eventi con importanti personaggi della cultura e della montagna. Il tutto con l'obiettivo di creare un dialogo tra diverse forme d'arte e cultura e di esplorare nuove visioni del mondo.Il festival includerà un concorso di documentari, con 26 film provenienti da tutto il mondo, suddivisi in quattro sezioni tematiche: Si Viaggiare, In alto, Così vicini così lontani, Sospesi nel tempo. Oltre al concorso, sono previsti incontri con ospiti di rilievo come Hervé Barmasse, Giovanni Soldini, Juanito Oiarzabal, Silvio Mondinelli, Sabina Guzzanti, Gad Lerner, Lorenzo Barone e Alex Schwazer. Il festival si concluderà con lo spettacolo "La famiglia Mirabella", a cura de Il Teatro Viaggiante di Pavia. Prenota gli incontri:https://www.ticket.it/festival/nuovi-mondi-festival-2025.aspx01.07 - Hervé Barmasse e Giovanni Soldini02.07 - Juanito Oiarzabal e Silvio Mondinelli03.07 - Sabina Guzzanti04.07 - Gad Lerner05.07 - Alex SchwazerIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Paolo Regina"I collezionisti"La prima indagine di Gaia InnocentiNeri Pozza Editorewww.neripozza.itFra Trani e l'Irlanda, fiere antiquarie e cosche calabresi, misteriose sparizioni e auto in fiamme, la prima indagine della vicequestore Gaia Innocenti.Il vento di un inverno tardivo sferza l'Adriatico e la città di Trani che dorme, inconsapevole che dentro il padiglione 6 della fiera Antiquitates un uomo è morto, strozzato a mani nude. Eppure niente sembra mancare dallo stand di James Hackett, piccolo antiquario inglese giunto in Italia, come ogni anno, per vendere il suo bric-à-brac. Se l'assassino non desiderava niente, forse allora è una vita, quella di Hackett, che voleva aggiungere alla sua collezione. La vicequestore Gaia Innocenti, tuttavia, è perplessa. Da poco più di un anno trasferita in Puglia dalla Romagna, sua terra natale, si è lasciata alle spalle una brutta storia, una macchia nel suo stato di servizio, e nient'altro che valga la pena ricordare. A parte forse che sono sempre le passioni inconfessabili a muovere l'uomo. Ci vuole poco alla Innocenti e alla sua squadra per scoprire che lo stesso Hackett si è reso colpevole di qualcosa di terribile, un peccato portato con orgoglio che solo la morte può lavare. Del resto, il fu James Hackett non è l'unico a nascondere un segreto. Uscita dal commissariato, ogni sera la vicequestore Innocenti diventa Tania Neri, volontaria di Articolo 2, associazione che si occupa di sfamare e accogliere i senzatetto della regione. Eppure, qualsiasi identità Gaia assuma, un'ombra segue ogni suo passo. Un'ombra che chiama sangue e furore, decisa a non rimanere confinata nel passato.Paolo Regina, avvocato e scrittore, è stato docente di discipline economiche alla facoltà di Lettere dell'Università di Ferrara. Con SEM ha pubblicato il ciclo di gialli Morte di un antiquario (2018), Morte di un cardinale (2019), Da quanto tempo non piangi, capitano De Nittis? (2021) e Promemoria per il diavolo (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Daniela Di SoraVoland Edizioniwww.voland.itSarà Voland la casa editrice che inaugura la presenza di un editore ospite a Lungomare di libri, per portare la sua storia, il suo catalogo, i suoi progetti, le sue scrittrici e i suoi scrittori all'attenzione del pubblico.Voland nasce a dicembre del 1994 e pubblica i primi tre libri nell'aprile del 1995: gli autori sono Tolstoj, Gogol' ed Emilijan Stanev. Il marcato interesse per le letterature slave è da subito evidente, come dimostra anche il nome scelto, tratto dal romanzo Il maestro e Margherita, capolavoro del '900 russo di Michail Bulgakov.Animata dalla volontà di far conoscere culture e mondi affascinanti attraverso letterature poco esplorate ma di grande profondità, tra le proposte della casa editrice spiccano il bulgaro Georgi Gospodinov, raffinato prosatore e poeta tradotto in oltre 20 lingue, vincitore nel 2021 del Premio Strega Europeo; Mircea Cărtărescu, il più celebre autore romeno contemporaneo, che con Abbacinante. Il corpo ha vinto il Premio von Rezzori nel 2016; Serhij Žadan, salutato come “il Rimbaud ucraino”, tradotto in tredici lingue e vincitore, nel 2022, dell'ebrd Literature Prize e del Premio per la Pace dell'editoria tedesca conferito ogni anno dall'Associazione degli editori e dei librai tedeschi durante la Fiera del libro di Francoforte.. Nel 2018, in occasione del centenario della nascita e dei dieci anni dalla morte dello scrittore russo Premio Nobel per la letteratura Aleksandr Solženicyn, Voland ha pubblicato la prima traduzione integrale del romanzo Nel primo cerchio.Accanto all'anima slava, la passione per la narrativa di qualità ha reso possibile la scoperta di Amélie Nothomb, dal 1997 fedelissima alla casa editrice che l'ha lanciata in Italia. Il suo romanzo Sete è arrivato secondo al Prix Goncourt nel 2019, mentre con Primo Sangue l'autrice si è aggiudicata nel 2021 il Prix Renaudot e il Premio Strega europeo 2022, ex aequo con Mikhail Shishkin. Il catalogo Voland include voci mai scontate e dalle forti suggestioni: Alexandra David-Néel (di cui Voland si è aggiudicata la prima traduzione italiana della Sublime arte, appassionante caso editoriale rimasto inedito in Francia fino al 2018), Julio Cortázar, Georges Perec, Dulce Maria Cardoso (per la cui traduzione nel 2021 Daniele Petruccioli ha vinto il Premio Annibal Caro), Edgar Hilsenrath, Javier Argüello, Philippe Djian, Esther Freud, André Schiffrin, José Ovejero, Carol Shields, Brigitte Reimann, Moacyr Scliar, Carmen Martìn Gaite, Stanisław Lem, Karel Čapek, Milorad Pavić, Serhij Žadan, Aleksej Ivanov, Wolf Wondratschek, Matei Vișniec, Maylis Besserie (di cui Voland ha pubblicato L'ultimo atto del signor Beckett, vincitore del Premio Goncourt 2020 opera prima)... Il desiderio è sempre quello di offrire ai lettori narrativa straniera di alta qualità, curandone in modo particolare la traduzione.A conferma di questa sensibilità Voland ha vinto il Premio alla Cultura, assegnatogli nel 1999 alla dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “per la pregevole attività svolta nel campo editoriale”, e il Premio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ottenuto nel 2003 “per aver svolto attraverso la pubblicazione di traduzioni di elevato profilo un importante ruolo di mediazione culturale”.Nel 2010, per festeggiare il suo compleanno, la casa editrice si è rinnovata facendo disegnare appositamente da Luciano Perondi una font battezzata Voland che da allora è utilizzata in tutte le edizioni.Da diversi anni, inoltre, Voland propone nel suo catalogo anche ottimi autori italiani fra cui Ugo Riccarelli, Giorgio Manacorda, Vanni Santoni, Matteo Marchesini, Ilaria Gaspari, Demetrio Paolin, Nicola H. Cosentino, Flavio Fusi, Valerio Aiolli, Paolo Donini, Simone Innocenti, Ruska Jorjoliani, Gianluca Di Dio, Piergiorgio Paterlini. Quattro di loro sono entrati nella dozzina dei candidati al Premio Strega: Giorgio Manacorda con Il corridoio di legno nel 2012, Matteo Marchesini con Atti mancati nel 2013, Demetrio Paolin con Conforme alla gloria nel 2016 e Valerio Aiolli con Nero ananas nel 2019.Il catalogo di Voland è suddiviso in quattro collane principali: Intrecci, storie e avventure da latitudini diverse unite al gusto di una narrazione appassionata e coinvolgente; Amazzoni, sferzante scrittura al femminile che mira al cuore e al cervello dei lettori; Sírin, che propone autori slavi; Confini, sulla narrativa di viaggio. A queste si aggiungono: Supereconomici, formata dai grandi successi Voland in formato tascabile; Sírin Classica, grandi autori russi tradotti da scrittori italiani; e.klassika, collana digitale in cui si inseriscono introvabili classici delle letterature slave; Finestre, che offre uno sguardo oltre la letteratura e di cui fa parte la serie delle Guide ribelli (Parigi, Barcellona, Roma, Venezia, Firenze, Berlino e Mosca).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Agnese Pini"La verità è un fuoco"Garzanti Editorewww.garzanti.itPassaggi Festival, FanoVenerdì 27 giugno 2025, ore 21:15Premio Giornalistico "Andrea Barbato" ad Agnese PiniIncontro con l'autrice che converserà con Giulia Carla De Carlo.Un viaggio commovente e delicato nella memoria di una donna, una famiglia, un paese.Il giorno in cui scopre che suo padre è stato un prete Agnese ha tredici anni. Lo viene a sapere per caso, quando trova in fondo a un cassetto un piccolo album rosso: sulla copertina si legge il nome «don Pini» e le foto raccolte all'interno ritraggono un giovane sacerdote dall'espressione assorta. È in quel giorno che l'infanzia di Agnese finisce e comincia per lei una nuova vita: una vita in cui è costretta a misurarsi con un segreto bruciante e una verità impossibile da accettare.Ventisei anni dopo, La verità è un fuoco dà voce alle incomprensioni e alla tenerezza indicibile che legano un padre e una figlia, e al passato di quello stesso padre prima di sua figlia. Oggi per Agnese è arrivato il momento di rispondere ad alcuni interrogativi ineludibili: cosa ha spinto don Pini a lasciare tutto per amore di una ragazza dagli occhi verdi di nome Mira? Dove ha trovato il coraggio di ignorare ogni condanna per sposarla, e poi per diventare padre di Agnese e dei suoi due fratelli? Soprattutto, cos'ha significato per lui e per Mira portare dentro di sé per anni, insieme all'amore che li unisce, una verità tanto scomoda da condividere? In questo memoir Agnese Pini intraprende un'indagine faticosa ma implacabile, scrivendo pagine emozionanti in cui rivivono gli oggetti e i ricordi di famiglia, si animano i volti di chi ha conosciuto don Pini prima della svolta avvenuta a fine anni Settanta, il passato restituisce i luoghi di un'Italia recentissima eppure già lontana. E si compie la riconciliazione di una donna con il passato suo e delle persone amate che le hanno dato la vitaAgnese Pini: (Carrara, 1985), giornalista, da agosto 2019 è direttrice de «La Nazione», prima donna a ricoprire questo ruolo in oltre 160 anni di storia del quotidiano. Da luglio 2022 ha assunto la direzione del «Quotidiano Nazionale», che oltre a «La Nazione» comprende «Il Resto del Carlino» e «Il Giorno». Nel 2023 ha pubblicato con successo per Chiarelettere il suo primo libro, Un autunno d'agosto, presto disponibile nella collana tascabile «gli Elefanti» Garzanti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giulia Calvi"Vestire il mondo"Una storia globale di abiti, corpi, immaginariEdizioni del Mulinowww.mulino.itPassaggi Festival, FanoVenerdì 27 giugno 2025, ore 09:30Giulia Calvi "Vestire il mondo. Una storia globale di abiti, corpi, immaginari"con Annarita Briganti (giornalita)A partire dal Cinquecento, i libri e gli album di costumi, stampati soprattutto a Venezia, Parigi, Anversa e Norimberga, costruirono un «teatro del mondo» allora conosciuto che metteva in scena identità e differenze su scala globale. Contribuirono così a creare una nuova cultura visiva diffusa su una grande varietà di media: mappe, atlanti, affreschi, libri, album di disegni. Ma volumi e album di costumi non furono prodotti solo in Italia e in Europa: anche nell'Impero Ottomano e in Estremo Oriente, in particolare in Giappone, artisti e geografi rappresentarono figure e abiti di uomini e donne ibridando la tradizione rinascimentale italiana ed europea con forme estetiche locali. Puntando lo sguardo su questa circolazione di saperi e su questa produzione transcontinentale mediata da migrazioni, viaggi, collezionismo, incontri diplomatici e missionari, Giulia Calvi ricostruisce una storia culturale globale dei corpi, degli abiti e degli immaginari nella prima modernità.Giulia Calvi ha insegnato Storia moderna al dipartimento di Scienze Storiche e dei beni culturali dell'Università di Siena e ha ricoperto la cattedra di Gender History al dipartimento di History and Civilization della European University Institute di Firenze. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo «Storie di un anno di peste» (Bompiani, 1984 e tradotto da California University Press nel 1989), «Barocco al femminile» (Laterza, 1992), «Il contratto morale. Madri e figli nella Toscana moderna» (Laterza, 1994), «Innesti. Donne e genere nella storia sociale» (Viella, 2004), con R. Spinelli, «Le donne Medici nel sistema Europeo delle Corti» (Polistampa, 2008), 2 voll.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Tonino Ceravolo"Fischia il sasso"Sharo GambinoL'impero in provinciaPrefazione di Goffredo FofiRubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/fischia-il-sasso/Apparso per la prima volta a metà degli anni Settanta, nella temperie di uno dei periodi più difficili della storia repubblicana, Fischia il sasso rappresenta una ironica quanto feroce critica al fascismo, osservato e smascherato attraverso lo sguardo ingenuo eppure implacabile di un bambino. Nella cornice di una cittadina calabrese, lontana dal cuore dell'Impero ma non dalla sua retorica, il piccolo protagonista, alter ego dello stesso autore, assorbe e riflette il grottesco teatro della propaganda, delle divise e degli slogan, e lo rievoca con una satira tagliente e disarmante. Fischia il sasso restituisce con acume e sarcasmo la voce di un'Italia di provincia intrappolata nei miti di un regime che, pur nell'apparente ordinaria quotidianità, impone la propria brutale tracotanza. Nel silenzio di quanti per convenienza o convinzione chinano il capo di fronte al fascismo, la voce irriverente dell'autore-bambino urla ancora una volta che il re è nudo, fischiando il sasso sulla fronte di ogni forma di autoritarismo e prevaricazione.Sharo Gambino (1925-2008), intellettuale, scrittore, giornalista, è artefice di una vasta e varia produzione. È stato studioso della ‘ndrangheta e meridionalista. Ricercatore della storia e della cultura della Calabria, ampio spazio ha dato al motivo della ribellione, facendo dei protagonisti ribelli l'emblema della sua vena narrativa. Tra i suoi romanzi, pubblicati da Rubbettino,Sole nero a Malifà (2009) e Vizzarro (2012) e la raccolta di racconti Il sesso dei gatti e altri racconti (2014).Tonino Ceravolo ha diretto la rivista semestrale “Rogerius” dalla sua fondazione nel 1998 al dicembre 2009 e ha collaborato con il Centro Antropologie e Letterature del Mediterraneo dell'Università della Calabria. Dirige, con Marta Petrusewicz e Vito Teti, la collana editoriale “Antropologia e Storia sociale” della Rubbettino ed è autore di numerosi studi, pubblicati in riviste e volumi, dedicati soprattutto alla storia e all'antropologia dei fenomeni religiosi. Suoi contributi sono apparsi sul “Nuovo Giornale di Filosofia della Religione”, edito dall'Associazione Italiana di Filosofia della Religione. Tra i libri più recenti Storia delle nuvole. Da Talete a Don DeLillo (Rubbettino, 2009), Il prepuzio di Cristo. Storie di reliquie nell'Europa cristiana (Rubbettino, 2015) e I compagni visibili. Presenza e culto dei santi in un'area del Mediterraneo (Rubbettino ebook, 2016).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Claudio Caprara"Fischiava il vento"Una storia sentimentale del comunismo italianoBompiani Editorewww.bompiani.itPassaggi Festival, FanoMer 25 Giugno 2025 – Orario: 18:15 - 19:15 – Luogo: Fano – Piazza MarcoliniCLAUDIO CAPRARA, “Fischiava il vento. Una storia sentimentale del comunismo italiano” (Bompiani, 2025)Conversa con Marino Sinibaldi (Saggista), Nando dalla Chiesa (Sociologo, Presidente Com. Scientifico Passaggi)“Senza un istante di sosta per guardare dentro di sé, tutta presa dal combattimento senza nulla di personale”: così nell'estate del 1946 Palmiro Togliatti descrive la propria vita a Nilde Iotti, il cui amore gli ha restituito il desiderio di tenere qualcosa per sé, salvandolo dalla dedizione assoluta al partito. Quella di Togliatti e Iotti è solo una delle tante vicende di una straordinaria storia collettiva che ha segnato il nostro Novecento: quella del Pci e dei suoi militanti. Il comunismo italiano è stato un'esperienza unica, capace di interpretare gli aspetti più autentici e carichi di speranza rivoluzionaria della sua ideologia fondativa senza doverne sperimentare le tragiche degenerazioni. Una causa a cui una moltitudine di donne e uomini si è votata con passione assoluta. Dalle origini, quando socialismo, comunismo e fascismo per un fatale istante si sfiorano, alle figure più e meno note di Antonio Gramsci e Anselmo e Andrea Marabini, Nicola Bombacci e Veraldo Vespignani; dal biennio rosso del 1919-20 e la nascita del Partito comunista d'Italia nel 1921 fino alla morte di Berlinguer nel 1984. E ancora: la scuola delle Frattocchie e le feste dell'Unità, gli amori e i tradimenti, la propaganda e i funerali. Claudio Caprara – nato in una sezione di partito nella rossa Imola – evoca in queste pagine i luoghi, i miti, i riti che hanno reso quella del comunismo italiano una stagione irripetibile e ci regala un viaggio per istantanee nella storia di un partito che ha lasciato un'impronta profonda nella vita del nostro paese.Claudio Caprara è nato il 21 gennaio (la stessa data della fondazione del PCI) quarant'anni prima del 2000, in una sezione del Partito comunista italiano. Ha lavorato per la FGCI (Federazione giovanile comunista italiana) a livello locale, regionale e nazionale. Ha diretto un settimanale a Imola e ne ha fondato un altro a Faenza. Ha collaborato con Massimo D'Alema in via delle Botteghe Oscure e a Palazzo Chigi. In seguito si è occupato del primo motore di ricerca italiano, poi di televisione. Ama fare fotografie. Dal 2004 è membro del cda di Cinemovel Foundation, un'organizzazione che porta il cinema nelle zone dove non c'è più o dove non è mai arrivato. Nel 2009 ha lavorato con Luca Sofri alla costituzione della società Il Post srl e, dal 2010, ne è consigliere di amministrazione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Daniele Daccò"I rinoceronti non sanno nuotare"Gallucci Editorewww.galluccieditore.com1516. Un rinoceronte viene spedito a bordo di una nave per essere donato al Papa. Nessuno in Italia ne ha mai visto uno, ma Saverio non fa altro che immaginare e disegnare queste bestie gigantesche, con una spessa corazza, due lunghi corni simili a un drago e zampe possenti come le colonne di una chiesa. Il vascello però affonda e del pachiderma si perdono le tracce… finché Saverio non lo ritrova sulla spiaggia!Tra i due nasce una curiosa alleanza: il ragazzino infatti decide di nasconderlo per proteggerlo dai briganti che hanno affondato l'imbarcazione su cui viaggiava e che vogliono catturarlo a ogni costo…Daniele Daccò, conosciuto nel web come “Rinoceronte”, è sceneggiatore e autore di fumetti, romanzi e libri per ragazzi. Giornalista, ha fondato la rivista “Niente Da Dire” e collabora con Lucca Comics. Come se non bastasse scrive programmi televisivi, libri game fantasy e ambientazioni per giochi di ruolo, ma soprattutto è un mezz'orco barbaro di livello diciotto.Alida Pintus è una giovane illustratrice che ha studiato e vissuto tra Venezia, Stoccolma, Milano e Roma. La sua passione sono i libri per ragazziIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Uliano Lucas"Altri sguardi"Immagini della follia tra memoria e progettoLungomare di Libri, BariTra le novità, Uliano Lucas, tra i più noti fotoreporter italiani, inaugurerà la mostra Altri sguardi al Museo Civico di Bari.Dal 26 giugno al 31 agosto 2021.Nel corso della sua attività di reporter, Uliano Lucas ha sempre dimostrato una particolare attenzione alla questione psichiatrica, documentando il momento di passaggio della chiusura dei manicomi negli anni settanta, a Cernusco sul Naviglio, Gaiato, Parma, e poi seguendo lungo i decenni le nuove forme di assistenza e cura al disagio psichico maturate con la riforma Basaglia, in diversi luoghi d'Italia.A Trieste nel 1988, durante un lungo lavoro di documentazione delle nuove realtà dell'ex-ospedale psichiatrico, decide di allontanarsi per una volta dalle modalità di racconto del reportage tradizionale e chiede a pazienti, medici, operatori, visitatori, di posare davanti al suo obiettivo, seduti a un tavolino davanti al bar Il posto delle fragole, gestito da una cooperativa di utenti, sulla collina San Giovanni. Ne nascono i ritratti proposti in questa mostra: un'opera concettuale che, sovvertendo la tradizione dei generi e astraendo i soggetti dal contesto che porta a identificarli come utenti dei centri di salute mentale, si interroga provocatoriamente sulla percezione di sé e sull'identità, sul confine labile e indefinibile tra “normalità” e “follia”. “Chi è il matto?” Ci si chiede osservando questi volti di uomini e donne che offrono alla macchina fotografica e al nostro sguardo la propria percezione e rappresentazione di sé, la propria personalità e la propria umana complessità. La maggior parte dei visitatori della mostra, proposta in un museo di Tokyo, interrogati da un ironico questionario, non hanno avuto dubbi e hanno risposto indicando la foto del direttore dell'ex ospedale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stefano Vicentini"La firma del paron"Giulio NascimbeniIl signore della terza paginaPrefazione di Marzio BredaIanieri Edizioniwwwianieriedizioni.comIn occasione dell'anniversario dei 100 anni dalla nascita di Giulio Nascimbeni (27 ottobre 1923), giornalista veronese-milanese attivo per quasi mezzo secolo al “Corriere della Sera” e da tutti affettuosamente chiamato “Paron della Terza Pagina”, questo libro vuole ripercorrere gli anni d'oro della Cultura del quotidiano. Nascimbeni ebbe l'onore di gestire, da redattore capo, scrittori del calibro di Moravia, Pasolini, Calvino, Parise, Biagi e Montanelli, e se ne occupò con un metodo che ha fatto poi scuola a numerosi professionisti e collaboratori, a partire dagli anni del passaggio dalla cultura d'élite a quella di massa fino ad arrivare all'alba delle nuove tecnologie del giornalismo. Qui si analizzano cento articoli firmati da Nascimbeni per testimoniare che lui è stato un punto di riferimento alla cultura, cambiando la forma mentis del Paese quando la Terza Pagina era il fiore all'occhiello del giornalismo italiano. Nei capitoli del libro – tra il manuale di scrittura, il saggio di critica letteraria e la biografia professionale – si affrontano il lead e lo sviluppo di un articolo, le recensioni e gli elzeviri, le grandi interviste – Borges, Simenon, Montale, Eco, Zanzotto, Grass… – e le rubriche sulla lingua – “In altre parole” e “Esame di giornalismo”–, più due appendici dedicate alla cronaca nera e allo sport del calcio. Oltre agli articoli di Nascimbeni, si approfondiscono i suoi libri di taglio giornalistico, Potere Violenza Famiglia e Il calcolo dei dadi, ma anche i giudizi di altri professionisti della carta stampata sul valore della Terza Pagina. In tempi di utilizzo del giornalismo digitale e avvio dell'intelligenza artificiale, si rievocano i valori di informazione e formazione dell'antica “saggia” Terza Pagina, con un pizzico di nostalgia.Stefano Vicentini, nato a Legnago di Verona nel 1973, è docente di liceo e giornalista pubblicista.Laureato in Lettere moderne con lode all'Università di Padova con una tesi su Giulio Nascimbeni, insegna materie letterarie al Liceo “Giovanni Cotta” di Legnago e collabora con il quotidiano “L'Arena” di Verona dal 1997, oggi alla pagina “Cultura & Spettacoli”.Ha pubblicato 4 volumi di critica letteraria La letteratura paziente (QuiEdit), raccogliendo i suoi articoli dal 2010 al 2022, e il saggio Manzoni. La tradizione in viaggio (Solfanelli) con altri autori per il Progetto nazionale “Manzoni 150” nell'anniversario della scomparsa (2023).Ha ricevuto numerosi premi e segnalazioni a concorsi nazionali per ricerche di giornalismo e saggistica letteraria, nonché per testi poetici con gli alunni del Laboratorio di Poesia, che tiene da anni al liceo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Armando Bonato Casolaro"Via dei Giardini"Meravigli Edizioniwww.meravigliedizioni.itUn avvincente thriller ambientato nella Milano dei giorni nostri.Un turbinio di vicende legate a un'eredità miliardaria – quella di Fernando Gallarani, uomo che ha creato quasi dal nulla uno degli imperi alimentari più importanti d'Europa – attorno a una potente famiglia della ricca borghesia cittadina, proprietaria di un sontuoso palazzo nell'esclusiva via dei Giardini, e che, pagina dopo pagina, si trasforma in una spirale di intrighi e delitti. All'ispettore De Martino dell'anticrimine, coadiuvato dalla vice Cavalleri, viene affidata un'indagine che si rivela particolarmente complicata, portando man mano alla luce ricchi affari spregiudicati e complicati intrecci sentimentali.Dietro i cancelli di quella lussuosa dimora del centro storico milanese, le dorate apparenze nascondono oscure realtà…Lo sapevate che… quando venne aperta, sul finire degli anni Trenta del secolo scorso, via dei Giardini attraversava i rigogliosi giardini – per l'appunto – dei nobili palazzi distribuiti lungo le vie Manzoni (già corsia del Giardino) e Borgonuovo, fra cui quelli di palazzo Borromeo d'Adda e di palazzo Perego di Cremnago.Armando Bonato Casolaro è nato a Milano nel 1946, ma ora vive prevalentemente a Verona. Negli anni Ottanta ha lavorato nel settore del fashion system come consulente: lavoro che gli ha consentito di viaggiare in diverse parti del mondo. Da quando ha abbandonato quell'ambito, si è dedicato alla sua grande passione, le “parole scritte”. Passato dal backstage del giornalismo – nel 1994 è entrato nella redazione de “La Voce” come correttore di bozze – nel 2008 ha esordito come romanziere con Viaggio con Jahan (Bonaccorso), al quale sono seguiti (tutti per Aurelia) Tre chicchi di caffè (2010), La giacca mimetica (2013) e Una vita un incontro (2015). A Parigi, dove ha vissuto per un certo periodo su una péniche ormeggiata all'ombra della Torre Eiffel, ha scritto la raccolta Histoires extraordinaires (2014, ristampata nel 2022 in versione italiana col titolo Storie di vita parigina). Rientrato in Italia, sono usciti Ultima birra al Curlies bar (2017, Historica), Basta solo che sorridi (2020, Historica) e L'ultimo dei Tomassian (2024, Bonaccorso). Ha inoltre collaborato a una sceneggiatura televisiva per Mediaset. Vincitore del concorso AlberoAndronico (Roma), è stato finalista del concorso Caffè letterario Moak (Comiso) e del festival Inventa un Film (Lenola, LT).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Barbara Altissimo"Bloom. Performing Young"Giovedì 26 giugno 2025 alle ore 17 il Circolo dei Lettori di Torino ospiterà CONVENIUM – Un incontro-pratica su accessibilità e formazione nelle arti performative, evento conclusivo del progetto BLOOM – Performing Young,BLOOM – Performing Young è un progetto di formazione artistica inclusiva pensato per favorire l'accesso alla danza, al teatro e alle arti performative per persone con disabilità. Il progetto è ideato e promosso da Associazione LiberamenteUnico, in collaborazione con Università di Torino – Dipartimento di Studi Umanistici, Fondazione Paideia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Associazione ArteMovimento – Centro di Ricerca Coreografica e Cooperativa Animazione Valdocco, ed è sostenuto dalla Chiesa Valdese - Otto per Mille e dal Comune di Torino Motore di Ricerca: Comunità attiva.CONVENIUM rappresenta l'occasione per restituire pubblicamente l'esperienza condotta, condividere pratiche, e attivare una riflessione collettiva sulle sfide e le opportunità legate all'accessibilità nella formazione artistica e nell'inserimento professionale delle e degli artisti con disabilità. I momenti di riflessione saranno accompagnati da micro-pratiche esperienziali, condotte da Barbara Altissimo, Fabio Castello e Francesca Cola, che offriranno al pubblico la possibilità di entrare in contatto diretto con le metodologie sviluppate.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Aurelio Pantanali"il cammino celeste"A piedi da Aquileia al Monte Lussariediciclo editorewww.ediciclo.itCircolo Culturale NavarcaAssociazione Iter AquileienseAndrea BellaviteMarco BregantTiziana PeriniIl "Cammino celeste" o "Iter aquileiense", è un itinerario ideato grazie all'iniziativa di un gruppo di persone appartenenti a diverse associazioni, accomunate dal desiderio di essere dei pellegrini, donne e uomini che per qualche giorno lasciano la loro vita ordinaria per trasformarsi in viandanti, tra loro molti hanno vissuto l'esperienza del Cammino di Santiago de Compostela. È un percorso internazionale che si propone di favorire l'incontro fra pellegrini di diversi stati in un luogo molto particolare, il santuario del Monte Lussari dove è custodita un'antica statua della Madonna venerata dalle genti del Friuli Venezia Giulia e del resto d'Italia, della Carinzia e dell'Austria, della Slovenia: esse lo raggiungevano percorrendo sentieri che gli autori sono riusciti in parte a riscoprire grazie ai segni ancora visibili della loro fede e della loro creatività. Il Cammino celeste, percorso per la prima volta nell'estate 2006, è composto da tre itinerari aventi origine in tre località particolarmente significative per la storia e la tradizione di fede di queste terre di confine: Aquileia in Italia, Brezje (santuario mariano presso Kranj) in Slovenia e Maria Saal a nord di Klagenfurt, località importante per la storia della Carinzia e per l'identità culturale e religiosa della cosiddetta Mitteleuropa.Aurelio Pantanali, gnomonista (che studia la gnomonica, ovvero la capacità di dedurre le leggi del moto apparente del Sole), è autore dei libri: Le meridiane del Friuli Venezia Giulia (1998), Le ore del Sole (2006). Ha fatto diventare Aiello il Paese delle Meridiane e ideato nella cittadina friulana la Festa delle Meridiane, che nel 2017 celebra a maggio la sua diciassettesima edizione. L'autore è presidente del circolo culturale Navarca, che ha profuso in Friuli Venezia Giulia e non solo il Progetto Meridiane, finalizzato alla conoscenza dell'arte gnomonica e al restauro e alla costruzione degli orologi solari.https://www.alcastellodiaiello.com/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Valerio Magrelli"Pavese va alla laurea"Pavese Festival, Santo Stefano Belbohttps://fondazionecesarepavese.it/evento/pavese-laurea-magrelli/Il Pavese Festival, in collaborazione con il festival La Grande Invasione di Ivrea, è lieto di ospitare il poeta Valerio Magrelli che sabato 28 giugno presenterà un monologo dedicato al rapporto tra Cesare Pavese e Walt Whitman, dal titolo Pavese va alla laurea.Forse non tutti sanno che il 20 giugno 1930, ancora ventunenne, Cesare Pavese si laureò in lettere all'Università di Torino con una tesi intitolata Interpretazione della poesia di Walt Withman. L'incontro con Foglie d'erba risaliva agli ultimi anni del liceo, come dimostrano alcune lettere del 1926. Ebbene, quella tesi si rivelò un'autentica avventura, che accompagnò il suo autore dal mondo dell'accademia all'universo delle lettere.Valerio Magrelli"Verso a fronte"Stampa2009https://www.stampa2009.it/libri/verso-a-fronte/Un raffinato gioco di sottili interventi su termini alti e bassi dell'umana esperienza vissuta in prima persona: ecco un chiaro carattere di questa preziosa e originale raccolta poetica di Valerio Magrelli. Verso a fronte comprende alcuni testi in versi realizzati per la rivista «il Reportage», accompagnati dal commento dell'autore stesso. Emerge un vivo senso del paradosso, un gioco sottile dell'ironia, che si manifesta nella realtà in cui viviamo e nel nostro modo di intenderla. Ha una presenza attiva, magari arbitraria, anche la memoria, accolta non senza «tanta tenerezza retrospettiva», in riferimento al passato, visto come «un tempo senza il morso del presente». Magrelli porta in scena figure e situazioni diverse e spesso opposte: da una beffa tragica, allo sguardo sulla signora che fa le parole crociate, e quindi al pensiero sul curioso rapporto tra enigmistica e poesia, al senso mutato del viaggiare dopo la pandemia, ma anche al tormento delle rate da pagare con l'assillo che diviene esistenziale su scadenze e debiti, alla noia di fronte alla «burocrazia e i suoi derivati» e all'inesauribile «dibattito su quanto abbiamo perso e quanto guadagnato rispetto al passato»Valerio Magrelli (Roma 1957) ha pubblicato sei libri di poesie (riuniti nel volume Le cavie, Einaudi 2018), il pamphlet in versi Il commissario Magrelli (Einaudi 2018) e un ciclo di quattro volumi in prosa. La sua ultima raccolta di versi è Exfanzia (Einaudi 2022). Insegna letteratura francese all'Università Roma Tre.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giovanna Romanelli"Vince la vita"Poesie di Giuseppe ArtuffoDisegni acquerellati di Concetto FusilloReverdito Edizioniwww.reverditoeditore.itPavese Festival, Santo Stefano Belbodomenica 29 giugno 2025, ore 18:00https://fondazionecesarepavese.it/evento/vince-la-vita/L'artista di origini siracusane Concetto Fusillo torna al Pavese Festival per presentare Vince la vita (versi e immagini), una serie di plaquettes, realizzate tra il 2017 e il 2025 e ispirate ai versi di poeti e letterati tra cui Cesare Pavese, Charles Baudelaire ed Emily Dickinson. Con interventi di Giuseppe Artuffo, Carlo Prosperi e Giovanna Romanelli. A cura di Giovanna Romanelli. Concetto Fusillo si trasferisce giovanissimo da Lentini a Lecco, dove si dedica a tempo pieno all'attività artistica, in particolare alla pittura, alla scultura e all'incisione. Sulle memorie dell'isola nativa, ricche di luce e di colore per quanto segnate da paesaggi e ambienti recanti le stimmate dolorose della storia e della guerra, ha via via innestato immagini di altri luoghi, in una stratificazione analogica che ricorda i palinsesti. Una modalità, questa, che è quindi proseguita in Piemonte, a Mombaldone, dove l'artista vive dall'inizio del nuovo millennio. Qui, a seguito di fruttuosi incontri con amici e studiosi di storia, ha dato vita all'«archivio-pittura», con una serie di cicli compositivi ispirati ad atti notarili ed altri documenti di varia provenienza. La lettura di poeti e scrittori come Gabriele d'Annunzio, Cesare Pavese, Charles Baudelaire, Emily Dickinson, e di favolisti come Esopo, Charles Perrault, Giancarlo Passeroni e Luigi Capuana ha quindi stimolato ulteriori ricerche e sperimentazioni confluite in eleganti plaquettes e in mostre tenutesi ad Acqui, Cavatore e Mombaldo.Giovanna RomanelliLaureata in Lettere classiche presso l'Università Cattolica di Milano, ha conseguito la specializzazione in critica letteraria e artistica e ha collaborato al progetto IRIDE presso la medesima università. Ha insegnato Langue, culture et civilisation italienne presso la Sorbonne (Paris III), è stata membro del comitato scientifico della Fondazione Cesare Pavese e presidente della giuria del Premio Letterario che dello scrittore porta il nome. È autrice di diversi saggi e ha tradotto testi critici dalla lingua francese. Per Rubbettino ha tradotto e curato Jacques Beaudry, Cesare Pavese. L'uomo del fato (2011) e pubblicato I dialoghi con Leucò e il labirinto della vita. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Lucetta Scaraffia"Dio non è così"Otto mistiche laiche del NovecentoBompiani Editorewww.bompiani.itPassaggi Festival, FanoMercoledì 25 giugno 2025, ore 19:30Lucetta Scaraffia "Dio non è così"con Laura Mandolini https://www.passaggifestival.it/scaraffia-lucetta/Otto mistiche laiche che cercano il divino fuori dalla cornice strettamente religiosa sono le protagoniste di questo libro: donne libere e coraggiose, che vogliono andare al di là dell'idea di Dio che viene loro proposta. “Dio non è così, ne sono sicura, e quindi lo cerco per conto mio,” dice Catherine Pozzi, e come lei la pensano Adrienne von Speyr, Banine, Élisabeth Behr Sigel, Romana Guarnieri, fino a Simone Weil e Chiara Lubich. In questa ricerca nutrita di consapevolezza fondano movimenti, lavorano nelle fabbriche, amano senza riserve, esercitano una professione. Dio è qui e ora, nelle piccole e grandi cose della vita, nel lavoro che facciamo e nelle relazioni che coltiviamo con pazienza e dedizione, sembrano volerci dire. Incontrarlo non è così difficile, non serve chissà quale paludamento religioso: basta attingere alla ricchezza della propria vita interiore alla ricerca di un senso del nostro esistere. Otto storie di donne che hanno sperimentato nuovi rapporti interpersonali e nuove gerarchie ispirando le chiese e la società. Un anelito alla spiritualità che è anche un percorso di emancipazione inscritto nel movimento di liberazione femminile novecentesco.Lucetta ScaraffiaStorica e giornalista, ha insegnato Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma ed è stata professoressa alla Sorbona di Parigi. I suoi studi si sono concentrati sulla storia delle donne e sulla storia della religiosità, con particolare attenzione a quella femminile. Dal 2007 è membro del Comitato nazionale di bioetica. Nel 2017 per la sua attività di storica e di giornalista ha ricevuto dal presidente della Repubblica francese l'onorificenza di ufficiale della Legion d'onore. È stata ed è editorialista di vari quotidiani. Tra i suoi libri La fine della madre (2017), La donna cardinale (2020), Anime nere (con Anna Foa, 2021), Agnus dei (con Anna Foa e Franca Giansoldati 2022) e Atti impuri (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maurizio Giordano"Il raccoglitore di nocciole"Dalle Langhe piemontesi alla Riviera ligure di PonenteFusta Editorewww.fustaeditore.itDalle Langhe piemontesi alla Riviera ligure, il racconto di un adolescente come tanti, alla ricerca di un luogo in cui finalmente sentirsi accettato. La sua ricerca lo porterà lontano da casa, a districarsi tra piccole storie e la grande storia, quella dell'industrializzazione del Nord Italia e della nascita del mito della Riviera ligure, e della Grande guerra poi. Una vita che rincorre i primi amori, lavori e incontri straordinari, nel mondo in fermento dell'Italia agli inizi del Novecento, che sembra spalancare le porte ai giovani, per poi richiuderle all'improvviso.È il 1906 e nell'Alta Langa gli adolescenti come Deto raccolgono le nocciole nelle proprietà del conte Alberici-Bodét. Ma se agli altri raccoglitori quella vita basta, a Deto no, e rincorre le grandi passioni e le grandi storie attraverso la letteratura. Innamoratosi della giovane Adele, Deto si trova coinvolto suo malgrado in una competizione con il violento e arrogante Milo, dalla quale esce sconfitto, vittima di un crudele inganno. Da allora la sua vita cambia. Lascia le amate colline piemontesi per raggiungere Oneglia, nello stesso giorno della scomparsa del celebre scrittore Edmondo De Amicis, anch'egli originario della città ligure. Ma Deto, appena trasferitosi a Oneglia, fatica a farsi accettare. Nella nuova pensione fa la conoscenza di un coinquilino singolare: Benito Mussolini, professore di francese dall'indole fiera e anticlericale, uomo povero eppure carismatico, che dirige il foglio socialista locale La Lima. L'atmosfera cittadina, tra pettegolezzi e aspirazioni politiche, solletica l'animo di Deto. Parallelamente, l'Italia sta attraversando uno slancio industriale: a Oneglia fioriscono fonderie, pastifici e attività legate all'olio d'oliva. In questo fermento, Deto conosce l'esuberante liceale Erica, che gli regala l'ebbrezza di un amore giovanile intenso e sincero. Ma i casi della vita spesso sono comici, a volte sono spietati. Quella di Deto è una storia che si incrocia con la grande storia degli inizi del Novecento, un romanzo di formazione che è pretesto per conoscere il Piemonte e la Liguria di un tempo, riscoprire la voglia di vivere di chi ha ancora tutti gli anni davanti, e uscirne troncati.Maurizio GiordanoNato a Imperia nel 1960, libero professionista, scrittore per diletto. Ha esordito con la pubblicazione di due fascicoli a uso didattico divulgativo di carattere tecnico a supporto degli istituti tecnici e professionali. Successivamente ha affrontato la scrittura di tre libri dedicati alla storia, alle testimonianze e alle antiche cronache della città di Imperia, pubblicati con il Centro Editoriale Imperiese: Le chiavi di volta, 2015, Le Ville d'epoca di Porto Maurizio e Oneglia, 2016 e La Città che faceva sognare, 2017. Nel 2019, con Biblion edizioni, debutta con un romanzo storico: Antoon e Paolina. La storia proibita vissuta in Liguria dal pittore fiammingo Van Dyck.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Romano"Patrioti di sinistra"Quattro storie di donne e uomini e del loro amore (progressista) per l'Italia.Edizioni Piemmewww.edizipiemme.itPassaggi Festival, FanoMercoledì 25 giugno 2025, ore 18:15Andrea Romano "Patrioti di sinistra"con Silvia Sinibaldi, giornalistahttps://www.passaggifestival.it/eventi/patrioti-di-sinistra-con-andrea-romano/«Quando la patria è in buona salute, le idee di patria non sono tutte uguali. Pretendere che lo siano è un sintomo che qualcosa non funziona nella solidità di una democrazia».La patria è una comunità etnica chiusa e isolata, come vorrebbe la destra, o è il risultato di scelte di libertà, diritti, inclusione e condivisione? Un conflitto di idee che ha attraversato la nostra storia e che continua a dividerci, per fortuna. La patria non è morta, come alcuni hanno scritto. E non è affatto patrimonio esclusivo della destra, come vorrebbe raccontarci la propaganda dei "sovranisti". Più semplicemente: anche in Italia le idee di patria sono diverse e in conflitto tra loro, com'è sempre accaduto e com'è giusto che accada. Uno scontro di idee che Andrea Romano racconta guardando al nostro presente, dove la partita principale intorno al senso della patria si gioca nei modi in cui guardiamo alla resistenza ucraina contro l'aggressione di Putin, e ricostruendo la storia del patriottismo di sinistra attraverso quattro figure iconiche di ieri e di oggi. Anita Garibaldi, patriota migrante che abbandona il proprio mondo e sceglie di lottare per l'indipendenza dell'Italia. Sandro Pertini, patriota resistente che si ribella al fascismo quando il regime è più forte e quando opporsi alla dittatura è impresa di pochissimi. Guido Rossa, patriota comunista che difende con la propria vita le istituzioni repubblicane dalla violenza del terrorismo e dal ricatto del silenzio. E Mafalda Garro, organizzatrice di comunità educative per adolescenti che hanno dovuto abbandonare la famiglia, nel cui impegno civile troviamo il senso del futuro: un patriottismo della cittadinanza e dell'accoglienza. Patrioti di sinistra è un libro che allarga lo sguardo oltre la propaganda, ritrovando nella storia il senso di un conflitto su patria e patriottismo che ancora oggi segna nel profondo il nostro tempo.Andrea RomanoÈ professore di Storia contemporanea e Storia della Russia all'Università di Roma Tor Vergata. Dal 2014 al 2022 è stato parlamentare del Partito Democratico. Per Piemme, nel 2023, ha pubblicato Futura umanità. Storia della sinistra raccontata ai miei figli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Novella De Luca"Le appassionate"Storie di donne che hanno cambiato il futuroFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itPassaggi Festival, FanoVenerdì 27 giugno 2025, ore 19:30Maria Novella De Luca e Simonetta Fiori "Le appassionate"con Flavia Fratello (giornalista, La7) e Tiziano Ragni (giornalista)https://www.passaggifestival.it/maria-novella-de-luca-2025/L'unica rivoluzione, in un paese senza rivoluzioni, è stata quella delle donne. Invisibile, ostinata, intrecciata alla quotidianità e alla politica, alla giustizia e alla cura, alle battaglie pubbliche e alle rivoluzioni intime. Una rivoluzione senza armi, ma non senza ferite.Questo libro raccoglie le storie di chi ha cambiato il mondo senza aspettare il permesso di farlo. Donne che hanno osato varcare soglie chiuse da secoli, che hanno sfidato istituzioni immobili, che hanno pagato un prezzo per ogni conquista. Alcune lo hanno fatto sotto le luci della ribalta, altre nel silenzio della fatica quotidiana, ma tutte hanno lasciato un segno, spesso più profondo di quanto la storia sia disposta a riconoscere.Dalla politica alla medicina, dall'informazione ai diritti civili, dall'università al sindacato, queste testimonianze tracciano un filo di resistenza e cambiamento, una memoria che non deve andare perduta. Non solo per riconoscere ciò che è stato, ma per capire cosa sta accadendo ora. Perché se il patriarcato non è crollato, se i diritti acquisiti rischiano di sgretolarsi sotto il peso delle nuove disuguaglianze, allora questa rivoluzione non è finita.E le battaglie delle madri e delle nonne risuonano nelle lotte delle nuove generazioni, nelle parole di chi ancora oggi si ribella alle ingiustizie, nei gesti di chi non accetta di fare passi indietro. Queste storie raccolte dalla voce delle protagoniste, che ci hanno consegnato anche il lato privato delle loro vite, sono un testimone affidato a chi continuerà a lottare. Perché la rivoluzione delle donne resta aperta, viva, necessaria. Raccontarla significa difenderla.La rivoluzione delle donne è silenziosa ma inarrestabile. E se oggi rischia di arretrare, raccontarla diventa un atto politico.“Se la battaglia per i diritti non finisce, nemmeno la memoria deve finire.”Maria Novella De Luca è inviata di “Repubblica”, dove da molti anni si occupa di cronaca, diritti civili, questioni di genere e inchieste sociali. Ha scritto Le tribù dell'ecstasy (Theoria, 1996), dedicato ai giovani e al mondo della notte. Ha curato il libro-intervista con la sociologa Chiara Saraceno, La famiglia naturale non esiste (Laterza, 2025). Per il gruppo Gedi ha realizzato la web serie Finché legge non vi unisca, inchiesta sulle unioni civili e le famiglie arcobaleno. Fa parte del Comitato scientifico dell'Osservatorio Step (Stereotipi e pregiudizi) della Sapienza Università di Roma.Simonetta Fiori, per tanti anni inviata di “Repubblica”, dove continua a scrivere di temi culturali. Ha curato per Laterza due libri-intervista: Il grande silenzio (2009) con Alberto Asor Rosa e Italiani senza padri (2011) con Emilio Gentile. È autrice dei docufilm Inge Film su Inge Feltrinelli (con Luca Scarsella, Feltrinelli, 2010) e Repubblica primo sogno su Eugenio Scalfari (Gedi, 2021). Per Guanda ha pubblicato La testa e il cuore. L'amore in trenta storie (2020) e ha curato per Einaudi La biblioteca di Raskolnikov. Libri e idee per un'identità democratica (2024). Collabora con il master di Editoria, giornalismo e management culturale della Sapienza Università di Roma. Ha vinto il Premiolino, il premio Geraldini Donne per il giornalismo e il premio Scalfari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Lucio Coco"Ucraina"Nikolaj Vasil'evič Gogol'Nino Aragno Editorewww.ninoaragnoeditore.itCosì Gogol' riassumeva Ucraina, lo scritto che viene proposto in questo volume: «Finora non abbiamo avuto una storia completa e soddisfacente di questo paese e del popolo che per quasi quattro secoli ha agito indipendentemente dalla Russia. […] Ciò mi ha spinto a intraprendere questo lavoro e a presentare in dettaglio nella mia storia in che modo questa parte della Russia si è separata; come in essa si è formato questo popolo guerriero, i cosacchi, caratterizzato dalla completa originalità del carattere e delle imprese; come con le armi in mano per tre secoli ha ottenuto i suoi diritti e ha difeso ostinatamente la sua religione; infine, come in maniera impercettibile la sua esistenza guerriera scomparve, trasformandosi in una vita agricola; come a poco a poco l'intero Paese ricevette nuovi diritti in cambio dei precedenti e alla fine si fuse completamente con la Russia».Nikolaj Vasil'evič Gogol' , nato a Soročincy (1809), nell'attuale Ucraina, e morto a Mosca nel 1852, è stato uno dei maggiori narratori russi. La sua produzione letteraria spazia dal genere della novella (Veglie alla fattoria presso Dikan'ka, Mirgorod, I racconti di Pietroburgo), al teatro (L'ispettore generale), al romanzo (Le anime morte). Nell'ultimo decennio della sua vita Gogol' ha orientato la sua ricerca su tematiche di natura più intima e spirituale di cui i testi inediti di argomento morale e religioso, che si propongono nel presente volume, rappresentano la più indicativa testimonianza.Lucio Coco è curatore di importanti edizioni di testi dei Padri della Chiesa quali Giovanni Crisostomo, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa. Si è inoltre interessato alla storia della spiritualità cristiana, approfondendo quella russa, nel cui ambito ha curato la prima edizione del Meterikon nella versio russica di Feofan Zatvornik (Mondadori) e dedicando particolare attenzione al fenomeno dello jurodstvo nella sua declinazione femminile con l'edizione delle Sante stolte della Chiesa russa (Città Nuova). Particolare attenzione ha dedicato allo studio della tradizione gnomologica cristiana greca approntando l'edizione delle Sentenze di Evagrio Pontico, delle Sentenze spirituali di Basilio Magno, Isaia di Scete, Iperechio, Marco l'Eremita e delle Sentenze morali di Fozio (Olschki).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Aldo Schiavone"Occidente senza pensiero"Edizioni del Mulinowww.mulino.itSolo una rivoluzione intellettuale e morale potrà impedire all'Occidente di perdere sé stesso, ricongiungendolo invece alla parte migliore della sua storia.Nel cuore dell'Occidente, in Europa come in America, si è aperto un vuoto di idee senza precedenti, proprio mentre stiamo attraversando un passaggio d'epoca in cui avremmo più che mai bisogno di nuovo pensiero. Di una visione e di una strategia in grado di contrastare chi tenta di trasformare la spinta verso un mondo globalizzato in una inaudita privatizzazione tecnocapitalistica del pianeta, che porterebbe a un tramonto della politica democratica, e a nuove diseguaglianze in campi cruciali per l'avvenire della nostra specie. Ma un risveglio dell'Europa è ancora possibile per rimetterci sulla strada maestra della nostra modernità.Aldo Schiavone è uno degli storici italiani più tradotti. Ha insegnato a Bari, Firenze, all'Istituto Italiano di Scienze Umane (di cui è stato fondatore e direttore) e alla Scuola Normale Superiore. Tra i suoi libri: «Ius. L'invenzione del diritto in Occidente» (2017²), «Eguaglianza. Una nuova visione sul filo della storia» (2019); «La storia spezzata. Roma antica e Occidente moderno» (2020²); «Sinistra! Un manifesto» (2023), tutti pubblicati con Einaudi; e, per il Mulino, «Progresso» (2020) e «L'Occidente e la nascita di una civiltà planetaria» (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Concetto Prestifilippo"Giuseppe Leone"ovvero, un sogno fatto in Sicilia. Con un'intervista a Ferdinando SciannaMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itLa Sicilia di Giuseppe Leone è un luogo senza tempo, narrato nei libri e immortalato nei film, che continua a esercitare un fascino unico. Sfogliando le pagine di questo volume, il lettore si immerge in un carosello di immagini e personaggi: pescatori, scialuppe tirate a riva, spiagge e promontori, strade di campagna animate da un'umanità di gentile aspetto. Le città, viste dall'alto, rivelano un ordine antico, quasi ricamato, mentre i muretti a secco disegnano altipiani che sembrano pensati per l'obiettivo di un fotografo. In questo libro, vengono ripercorsi i luoghi di Giuseppe Leone attraverso le sue fotografie, restituendo al lettore il sapore autentico di un mondo che alterna, come in uno spartito musicale, bianchi e neri in un armonioso rondò di luci e ombre.Concetto Prestifilippo è nato a Piazza Armerina (Enna) nel 1961. Collabora con quotidiani e periodici. Tra i suoi volumi: Siracusa per Consolo (2012), Parole contro il potere (2013), Misteri buffi (2016), Kalasìa (2023), Còri (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Bosca"La voce blu"Prefazione di Francesco NapoliInterno Poesiawww.internopoesialibri.comAndrea Bosca torna ospite del Pavese Festival, questa volta in veste di poeta. Sabato 28 giugno presenterà infatti la sua prima raccolta di versi La voce blu (Interno Poesia), in dialogo con Riccardo Meynardi, curatore del festival di poesia Poeticôni.www.fondazionecesarepavese.itLa voce blu è un viaggio poetico nel quale l'anima perduta si riflette nei frammenti di corpi, incontri e parole. Andrea Bosca ci guida attraverso un percorso di trasformazione, in cui l'urto del mondo, le relazioni, il sogno e il dolore plasmano nuove verità. La voce diventa guida e incanto, rompendo il silenzio per rinascere più autentica e viva, tra piume, lame, città spaesate e amori tatuati nel sangue. In tre decadi e tre atti, Bosca racconta la lotta contro il vuoto interiore, fino a trasformarlo in alleato, riscoprendo infine, come una piuma che plana su una mano, la fragile leggerezza dell'amore. Questo libro è «un canzoniere all'amore», come suggerisce Francesco Napoli nella postfazione: una celebrazione della forza vitale della parola, che scava nei fondali dell'esistenza e ne riporta a galla la bellezza. È un invito a seguire una voce che intreccia passato e futuro, conoscenza e intuizione, offrendoci la possibilità di sentirci vivi, ancora, attraverso il colore della poesia.Andrea Bosca, attore e regista italiano, è nato a Canelli (AT), cresciuto nelle Langhe e attualmente vive a Roma. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino fondata da L. Ronconi e diretta da M. Avogadro, lavora al Cinema, Teatro e Televisione in produzioni nazionali e internazionali, distinguendosi per la sua versatilità fisica, linguistica e creativa. Nel corso della sua carriera, è stato diretto dai maggiori registi, fra gli altri: F. Archibugi, M. Martone, M. Rovere, F. Özpetek, S. Mimica Gezzan, T. López, L. Lucini, A. Ferrara, G. Manfredonia, M. Pontecorvo, L. Luchetti, R. Donna, C. Elia. È socio fondatore dell'ETS Every Child Is My Child, per la tutela dei diritti dell'infanzia. Tra i suoi ruoli più noti si ricordano: Guido in Raccontami, Gigio in Si può fare, Mete in Gli sfiorati, Marco Pannella in Romanzo Radicale, Luca in 3 Caminos, Anguilla, Nuto e altri ne La luna e i falò, Milton in Una questione privata, Cornelio in La dama velata, Jonas ne La porta rossa, Andrea in Quantico, Giorgio in Romanzo famigliare e Giacomo in Belcanto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Flavio Faoro"Passeggiate in Val Belluna"Alla scoperta di oltre cento antiche chiesetteediciclo editorewww.ediciclo.itIl paesaggio della Val Belluna, che si estende per circa 50 km seguendo il corso del fiume Piave, è stato descritto con orgoglio da Dino Buzzati come “uno dei posti più belli dell'intero globo terracqueo”. È un territorio lontano dal turismo di massa e costellato di centinaia di chiese, chiesette, cappelle votive, oratori. Edifici di culto situati ora in alto, su un colle o ai piedi di un monte, da sempre luogo della manifestazione della divinità.I 21 itinerari ad anello proposti in questa guida sono alla portata di ogni camminatore che voglia unire il piacere della passeggiata e la scoperta di un importante patrimonio artistico minore. I percorsi sono di lunghezza variabile dai 4 ai 10 km e di dislivello - in genere – inferiore ai 300 metri, su stradine asfaltate, facili mulattiere, brevi tratti di sentiero. Le località di partenza si trovano nei comuni di Belluno, Ponte nelle Alpi, Sedico, Sospirolo, Santa Giustina, San Gregorio nelle Alpi, Cesiomaggiore, Borgo Valbelluna. Ogni itinerario propone la descrizione del percorso e una scheda per ciascuna delle oltre cento chiesette incontrate e per molti edifici storici.Flavio Faoro nato ad Arsiè (BL) da quarant'anni vive a Belluno, dove ha insegnato nelle scuole superiori. E' giornalista pubblicista e curatore di eventi culturali, tra cui la rassegna Oltre le vette, che segue dal suo inizio. Dopo aver arrampicato e sciato per tanti anni, ha scoperto la bicicletta e il piacere di camminare per paesi e colline. Ha pubblicato diversi libri di racconti e la fiaba illustrata Barbarina e i nove colombi. Per Ediciclo ha scritto (con G. Bozzi) Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi in mountain bike.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Elisa Cozzarini"Passeggiate intorno ai laghi"20 itinerari tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia GiuliaEdiciclo Editorewww.ediciclo.it20 passeggiate per tutti e per ogni stagione intorno a specchi d'acqua da scoprire del Nordest. Laghi grandi e piccoli, noti e meno conosciuti, dalle quote più alte alle colline, fino alla pianura. Ogni lago è un microcosmo a sé, un luogo ricco di biodiversità ma anche di tradizioni, perfetto per il tempo libero. Accanto alle informazioni di carattere naturalistico, si dà spazio alla cultura e alle storie che hanno reso unici questi luoghi. 20 itinerari tra pianura e montagna; Percorsi per tutti; Informazioni chiare e dettagliate; Foto, cartine e tracce GPS.Elisa Cozzarini, vive e lavora in provincia di Pordenone. Laureata in Scienze Politiche a Trieste, si occupa di ambiente da oltre dieci anni. Dal 2009 è iscritta all'albo dei pubblicisti dell'Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia. Collabora con La Nuova Ecologia, il mensile di Legambiente.È autrice de Il deserto negli occhi (con Ibrahim Kane Annour), Nuova dimensione, 2013; Io non voglio fallire (con Serenella Antoniazzi), Nuova dimensione, 2015, menzione speciale per la narrativa al Premio letterario Latisana per il Nordest; Cuccioli. Storie di piccoli cresciuti e svezzati da noi umani, Orme editori, Roma, 2015; Acqua guerriera. Vite controcorrente sul Piave, Ediciclo, 2016 (finalista al Premio Comisso); Radici liquide. Un viaggio inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini, Nuova dimensione, 2018 (finalista al Premio Mario Rigoni Stern), Un paesaggio da ascoltare, Nuova dimensione, 2019, Una terra da inventare. Il Veneto rurale in cammino: nuove generazioni, ambiente e innovazione, realizzato nell'ambito delle iniziative di comunicazione del PSR Veneto 2014-20, Pordenone. Una guida, libreria editrice Odòs, Udine, 2020.Come fotografa, nel 2009 ha partecipato alla mostra intitolata They won't budge (cioè: “Non si muoveranno”, da una canzone del cantante maliano albino Salif Keita), sugli immigrati africani in Europa, presso la New York University. Nel 2021 è tra gli autori della mostra fotografica Il paesaggio dei magredi, organizzata da ERPAC - Ente Regionale per il PAtrimonio Culturale - della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a Villa Manin. Partecipa al progetto Fotografario del CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione per la Fotografia del FVG).Nel 2013 ha realizzato il documentario La Piave. Racconto di un fiume, prodotto da Sunfilms e distribuito con i quotidiani locali del Gruppo L'Espresso in Veneto. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Simona Cigana del Circolo della Stampa di Pordenone per il giornalismo d'inchiesta in Friuli Venezia Giulia con una serie di videointerviste dal titolo Fortezza FVG. Dal bunker alla pizzeria, esempi di recupero delle aree militari dismesse, realizzate per Legambiente FVG.Dal 2013 cura la rassegna culturale Il dialogo creativo, iniziativa de L'Altrametà di Pordenone (www.ildialogocreativo.it).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sonia Gentili"Un giorno di guerra"Nino Aragna Editorewww.ninoaragnoeditore.itFinalisti Premio Viareggio Répaci, 2025Poesia:Maurizio Cucchi, La scatola onirica, MondadoriSonia Gentili, Un giorno di guerra, AragnoMariangela Gualtieri, Ruvido umano, EinaudiAldo Nove, Inabissarsi, Il SaggiatoreIl tempo della realtà è un solo giorno, perché una sola occasione è data alla realtà, ed è un giorno di guerra: quella che i viventi combattono dalla nascita per restare vivi, le guerre storiche di ieri e di oggi, la guerra delle scelte e delle relazioni affettive. Da questo tempo reale, limitato e incessantemente dialettico, e in particolare dal conflitto tra oggetto e sguardo, nasce anche la poesia. Nella sezione Roma 1944 / 2024 il nano Elia di Piazza Armenia ucciso per sbaglio dalla contraerea è inventato, come è inventata la bambina che incontra il partigiano in Via Rasella. Lui, il partigiano, invece è esistito davvero: si tratta di Rosario Bentivegna, coraggioso esecutore dell'azione antitedesca che ebbe luogo in quella strada il 23 marzo 1944. L'espressione «ibn sharmuta» che ricorre nella poesia Soldati è l'insulto per eccellenza nel mondo arabo (“figlio di puttana”). Altre evidenti allusioni alla realtà contemporanea disseminate nel libro potranno essere facilmente colte dal lettore.Sonia Gentili è docente universitaria (Sapienza università di Roma), poetessa (L'impero e la Gorgone, Perrone, 2007; Parva naturalia, Aragno, 2012; Viaggio mentre morivo, Aragno, 2015, premio Viareggio e premio Pisa; I quattro gesti della creazione, Aragno, 2020, menzione speciale premio Gozzano), narratrice (I filosofi, Castelvecchi, 2019), autrice per ragazzi (Favole per credere alle favole, Ali Ribelli, 2022). Con l'artista Ambrogio Palmisano ha creato il collettivo di poesia visiva Gentili-Palmisano (www.gentilipalmisano.com), le cui opere sono state esposte in vari musei italiani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luigi Cerutti"Radis"Con la partenza della seconda edizione Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e promosso dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT – ente art oriented della Fondazione CRT – in collaborazione con la Fondazione CRC, tornano anche gli appuntamenti del public program che avvicineranno il pubblico all'inaugurazione dell'opera di Petrit Halilaj, prevista per il 5 ottobre 2025.Avviato a maggio con un intervento dal titolo L'arte che mette radici con la curatrice Marta Papini e il giornalista Nicolas Ballario nell'ambito del Festival della TV di Dogliani, il public program prosegue da giugno a ottobre con una nuova edizione di Supercondominio e un programma di valorizzazione delle opere di arte pubblica nella provincia di Cuneo, con un focus specifico sul progetto A Cielo Aperto di Fondazione CRC. Ideati da Barbara De Micheli, project manager e producer con consolidata esperienza nella gestione di progetti artistici e culturali, questi itinerari di scoperta delle opere diffuse sul territorio cuneese offriranno al pubblico l'opportunità di esplorare un patrimonio artistico che si fonde con il paesaggio e le comunità locali. Il progetto si riconnette al lavoro di mappatura e valorizzazione avviato dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, in occasione della precedente edizione di Radis, una pubblicazione, curata da Vittoria Martini, che censisce e racconta opere radicate nei luoghi, ispirate dalle loro storie e dal dialogo con le comunità che li abitano.Sabato 21 giugno a Mondovì al Museo Civico della Stampa, incontro con l'opera A Song A part di Susan Philipsz; un momento aperto e partecipato per avvicinarsi all'opera sonora di Susan Philipsz e approfondire l'addendum scultoreo recentemente collocato nel giardino del Museo Civico della Stampa di Mondovì. La conversazione vuole raccontare l'opera, la sua genesi e il processo che ha portato alla sua realizzazione e collocazione.Alle ore 10 si terrà il caffè di benvenuto, cui seguirà alle ore 11 una conversazione in giardino tra Marcella Beccaria, storica dell'arte, curatrice e Capo Curatore e Curatore delle Collezioni al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, e Maurizio Fornero, direttore della Scuola Comunale di Musica di Mondovì e della Fondazione Academia Montis Regalis. Due voci, due punti di vista accompagneranno il racconto dell'opera: da un lato, l'approfondimento storico-musicale che ricostruisce il contesto e la forza simbolica dello spartito barocco di Maddalena Casulana – il primo stampato e firmato da una donna; dall'altro, una lettura contemporanea dell'opera di Susan Philipsz, che con la sua installazione sonora restituisce una voce alla storia.Durante la giornata saranno organizzate visite guidate gratuite al museo e all'opera, a cura del Museo Civico della Stampa.Caffé e partecipazione alla conversazione sono liberi, per la visita guidata è gradita la prenotazione: info@museostampamondovi.it | +39 334 7059307L'opera A Song A Part di Susan Philipsz fa parte del progetto A cielo aperto, finanziato e prodotto da Fondazione CRC in occasione dei 30 anni di attività, con il supporto del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea.Sabato 21 giugno dalle ore 14 e domenica 22 giugno dalle ore 11, a Cuneo al Rondò dei Talenti sarà la volta del Terzo Paradiso dei Talenti di Michelangelo Pistoletto: l'area antistante il Rondò dei Talenti — particolarmente frequentata per il passeggio del fine settimana— verrà animata da mediatrici culturali che coinvolgeranno il pubblico in un gioco partecipativo e poetico. Ai passanti verranno offerti fogli stampati che riportano un'ampia selezione di talenti: dalle capacità manuali a quelle artistiche, dai gesti relazionali ai talenti più inconsueti o trascurati.Ogni partecipante sarà invitato a: scegliere un talento che lo rappresenta, lo incuriosisce o che desidera riscoprire; firmare il foglio come segno di adesione personale; scrivere su un foglio bianco un talento non presente tra quelli proposti, oppure chiedere alla propria compagnia (amico, partner, familiare o anche uno sconosciuto) di scrivere per lui un talento che riconosce o immagina.Tutti i fogli firmati verranno raccolti e allestiti all'interno del Rondò dei Talenti, formando un grande “Nuovo Paradiso dei Talenti”. Attaccati con tape colorati, i fogli comporranno un segno tangibile, una sorta di opera collettiva temporanea e speculare dell'originale, testimonianza della partecipazione collettiva e della ricchezza di talenti spesso invisibili.L'attività è libera, aperta a tutti i passanti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stefano Pivato"Alla riscossa!"Emozione e politica nell'Italia contemporaneaEdizioni del Mulinowww.mulino.itPassaggi Festival, Fano29 giugno, ore 19:30"Alla riscossa!" con Stefano Pivato«i badogliani con sulle spalle il fazzoletto azzurro e i garibaldini col fazzoletto rosso e tutti, o quasi, portavano ricamato sul fazzoletto il nome di battaglia. La gente li leggeva come si leggono i numeri sulla schiena dei corridori ciclisti. Nomi romantici e formidabili che andavano da Dinamite a Rolando»Beppe FenoglioIl 1789 segna una svolta storica: la Rivoluzione francese dà vita alla politica moderna. I simboli che nascono da questo fervore sostituiscono l'araldica aristocratica, incarnando ideali di libertà, uguaglianza e fraternità. Esattamente due secoli dopo, nel 1989, il crollo del Muro di Berlino segna un altro capitolo, portando alla crisi dei grandi sistemi ideali e dei linguaggi politici tradizionali. E in Italia cosa succede? Mentre la popolazione colta si avvicina agli ideali politici tramite la lettura, i ceti popolari si connettono a principi e valori attraverso le emozioni. Sono quelle suscitate da canti e colori, abiti e bandiere, dalle grandi manifestazioni di piazza e da quelle private, fino ai nomi dati ai bambini per sfida e per protesta. Stefano Pivato racconta la storia vivace e fragorosa della passione politica.Stefano Pivato Professore emerito di Storia contemporanea, collabora con il Dipartimento di storia dell'Università di San Marino. Per il Mulino ha pubblicato: «I comunisti mangiano i bambini» (2017), «I comunisti sulla Luna. L'ultimo mito della Rivoluzione russa» (con M. Pivato, 2017), «Storia sociale della bicicletta» (2019), «Storia dello sport in Italia» (con P. Dietschy, 2019), «La felicità in bicicletta» (2021), «Tifo» (con D. Marchesini, 2022) e «Andare per colonie estive» (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gianni Biondillo"La costruzione del potere"Perché l'architettura non esisteMarsilio Editoriwww.marsilioeditori.it«Quando uno storico del tempo che verrà si accingerà ad esaminare le manifestazioni artistiche dell'epoca nostra, sarà certamente tormentato.» Così scriveva Giuseppe Pagano nel 1935. Gianni Biondillo, architetto di formazione e narratore per vocazione, getta uno sguardo nuovo, personale e politico, su qualcosa apparentemente sotto gli occhi di tutti, ma di cui, man mano che ci si avvicina, sfugge sempre l'essenza: l'architettura fascista. In questo enorme calderone infatti oggi rischia di rientrare di tutto. Come raccontare quel periodo senza cadere preda di banalizzazioni e pregiudizi? L'autore si addentra nelle vicende dell'epoca, segue carriere e destini di architetti, ricercatori, critici, designer, ingegneri, per lo più conosciuti solo agli addetti ai lavori. Da Roma a Milano, da Bolzano ad Asmara, da Como alle città dell'agro pontino, esplora tutti i risvolti di una foga edificatoria che ci ha consegnato un lascito enorme e problematico. Smontando i luoghi comuni e avanzando tesi spiazzanti, Biondillo racconta, con la competenza del saggista e la passione del romanziere, lo scontro generazionale tra i bolsi «accademici», sostenitori del monumentalismo, e la nuova generazione indomita dei talentuosi razionalisti. Se è vero che non esiste architettura che non sia di regime – perché a commissionare edifici pubblici è sempre il potere –, è però innegabile che non ha senso parlare di una generica «architettura fascista». Diversi sono gli stili, i protagonisti e il rapporto, conflittuale o condiscendente, di molti di essi con la classe dirigente. Così come differenti sono le strade per gestire questa pesante eredità. È giusto fare tabula rasa del passato e ricostruire sul nulla? O è arrivato il momento di aprire gli occhi sul paese che siamo stati e decidere finalmente quale vogliamo essere?Gianni Biondillo (Milano, 1966) è architetto e scrittore. Scrive per il cinema, il teatro e la televisione, pubblica interventi e editoriali su quotidiani e riviste nazionali. Tra i suoi numerosi romanzi e saggi, i più recenti sono: Pasolini. Il corpo della città (2022), Sentieri metropolitani (2022) e Quello che noi non siamo (2023), vincitore del Premio Bagutta 2024.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Pier Luigi Vacccaneo"Pavese Festival"Mari proibiti e coste barbaricheFondazione Cesare Pavesewww.fondazionecesarepavese.itPer la sua venticinquesima edizione il Pavese Festival anticipa all'inizio dell'estate il consueto appuntamento con la letteratura e lo spettacolo dal vivo tra le colline di Cesare Pavese: la manifestazione si svolgerà infatti da lunedì 23 a domenica 29 giugno 2025 a Santo Stefano Belbo, per proseguire poi fino all'autunno con un ricco programma di date off sul territorio e nel resto d'Italia, con eventi già in programma a Ivrea, in collaborazione con La grande invasione, a Milano, con La Casa della Poesia, a Maratea, con l'Associazione Lu.Pa. e a Brancaleone, con Paesi Tuoi Festival. Con il Pavese Festival torna anche il Premio Pavese Musica, che per la sua seconda edizione verrà assegnato a Paolo Conte durante la settimana del festival (data da confermare). Il tema scelto per quest'edizione - Mari proibiti e coste barbariche - riprende una frase del primo capitolo di Moby Dick, che Cesare Pavese tradusse poco più che ventenne. Un titolo che offre l'occasione di esplorare i temi del viaggio, del superamento dei confini, della ricerca costante e della tensione verso l'oltre e l'altrove, spaziando dalla letteratura americana alla traduzione, dall'innovazione culturale alle nuove frontiere della divulgazione, dall'arte contemporanea all'attualità. Questi i temi e gli ambiti che verranno toccati dai tanti eventi che compongono il programma di questa edizione: spettacoli, presentazioni di libri - con un'attenzione particolare all'editoria indipendente - talk, mostre, laboratori per adulti e bambini.Tra gli ospiti di questa edizione, Paola Turci e Gino Castaldo, con il nuovo spettacolo La rivoluzione delle donne, Neri Marcorè e Luca Barbarossa, con uno spettacolo ideato appositamente per il Pavese Festival, e Roberto Mercadini con il suo Moby Dick. Ma anche Francesco Bianconi ospite della puntata live del podcast Copertina di Matteo B. Bianchi, l'attore Andrea Bosca, intervistato nelle vesti di poeta da Giulia Ciarapica con la raccolta La voce blu, e i nuovi romanzi di Roberto Cotroneo, Carlo Greppi, Gian Marco Griffi e Orso Tosco. Anche quest'anno torna l'appuntamento con Dieci piccoli editori, la festa dell'editoria indipendente, con le case editrici Aboca, Clichy, Ediciclo, Exorma, Giulio Perrone, Hopefulmonster, Jaca Book, NNE, NR e Nutrimenti.Era sempre festa, la serie podcast sulle opere di Cesare Pavese lanciata durante il Pavese Festival 2023, si arricchisce di una nuova stagione, dedicata ai Dialoghi con Leucò e con letture di Isabella Ragonese. Punto di partenza di questo terzo esperimento audio, il progetto di Giacomo Civalleri vincitore della prima edizione della podcast academy “Ascoltare la letteratura” realizzata lo scorso anno da Fondazione Cesare Pavese e CRC Innova in collaborazione con Chora Media. La seconda edizione dell'academy - che verrà lanciata a breve - si svolgerà da giovedì 11 a sabato 13 settembre a Santo Stefano Belbo. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Grazia Tolfo"Caterina Visconti"Prima duchessa di MilanoEdizioni Meravigliwww.meravigliedizioni.itLa Saga dei Visconti si arricchisce di un nuovo, prezioso e appassionante capitolo!Caterina Visconti (1362-1404), pur essendo figlia di Bernabò, cugina e moglie di Gian Galeazzo e quindi prima duchessa di Milano, nonché reggente a nome dell'erede minorenne Giovanni Maria, è semplicemente sparita dalla nostra memoria. Quando scompare dal suo castello di Monza, non ha i dovuti funerali di Stato, ma nemmeno esequie coi suoi congiunti né una tomba. Cos'è successo di tanto grave da farla totalmente dimenticare?Con questo libro Maria Grazia Tolfo ha raccolto la sfida di rimettere Caterina come protagonista nel suo periodo storico, con un metodo non diverso da quello degli anatomo-patologi che ricostruiscono volti da poche ossa. Nel suo caso aveva un nome senza corpo, conosceva tutte le sue relazioni, il contesto sociale, le eredità genetiche e poteva basarsi su qualche miniatura. Ma soprattutto ha ascoltato i silenzi e annotato le importanti omissioni…Maria Grazia Tolfo (Milano, 1949), laureata in Psicologia dell'educazione degli adulti a Padova, specializzata in Storia dell'arte a Parma, nel 1980 è entrata nel Settore Educazione del Comune di Milano come docente di Educazione permanente. Dal 1989 ha fondato con Paolo Colussi un servizio per la diffusione presso un pubblico non specialistico delle ricerche universitarie e dei dati rinchiusi nei numerosi archivi relativi alla storia di Milano. Il suo ambito di ricerca spaziava dalla nascita di Milano all'età dei Visconti. Dopo la chiusura del Centro Educazione Permanente nel 2003, parte delle monografie dei corsi sono state salvate sul sito storiadimilano.it. Dal 2006 si è dedicata a ricerche di geografia storica europea, allo studio del vedico e dei culti preistorici dell'arco alpino. È l'autrice della scheda sulle raffigurazioni astrologiche della Sala di Griselda nel Museo del Castello Sforzesco, in origine nel Castello di Roccabianca (Parma)IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nicola Verde"Centododici"Il sangue e la profeziaLa Lepre Edizioniwww.lalepreedizioni.itIl destino dell'umanità è già scritto?Roma, anno 2012: lo scienziato Ludovico Frangipane si appresta a rivelare una sensazionale scoperta sul Dna umano, preludio di una graduale sostituzione della specie Homo Sapiens a favore di un nuovo ramo evolutivo, ma prima che possa farlo viene ucciso. A indagare in solitaria sulla sua morte, rubricata troppo in fretta come incidente, è il commissario Athos De Roberti, amico di gioventù della vittima, con l'aiuto imprevisto di un sacerdote che si rivelerà un agente dei Servizi segreti vaticani. La scoperta di Frangipane sembra infatti avvalorare le predizioni contenute nella Profezia di San Malachia, nelle visioni mistiche di San Bernardo di Chiaravalle e soprattutto in una pergamena, la Reliquia più sacra, contesa tra due sette che si proclamano discendenti degli Esseni. La trama si sviluppa su diversi piani temporali, coinvolgendo anche il lettore in un'indagine atipica tra Medioevo e contemporaneità. La posta in gioco non è solo la verità sulla morte dello scienziato, ma la conferma dell'approssimarsi di un'apocalisse che lascerà intatto il mondo, cambiando solo l'umanità come finora l'abbiamo conosciuta.Nicola VerdeVincitore di alcuni prestigiosi premi dedicati al giallo, alla fantascienza e al fantastico, è presente in numerosissime antologie. Ha pubblicato i seguenti romanzi: “Sa morte secada”, (Flaccovio 2004; Frilli 2020; da luglio 2021 in edicola con La Nuova Sardegna) semifinalista al premio Scerbanenco; “Un'altra verità” (Flaccovio, 2007), vincitore del premio Qualità editori indipendenti; “Le segrete vie del maestrale” (Hobby & Work, 2008), finalista al Festival Mediterraneo del giallo e del noir; “La sconosciuta del lago” (Hobby & Work 2011), vincitore al Festival Mediterraneo del giallo e del noir, sez. romanzi storici; “Verità imperfette” (Del Vecchio, 2014); “Il marchio della bestia” (Parallelo45, 2017); “Il vangelo del boia” (Newton Compton, 2017), semifinalista allo Scerbanenco e finalista al premio Acqui Storia 2018, sez. romanzi storici. “Mastro Titta e l'accusa del sangue” (Frilli ed. 2021). "Un'altra verità. La Sardegna nera del maresciallo Dioguardi" 2021, Fratelli Frilli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonella Cirigliano"Cross Festival"Tone of LightE' tornato Cross Festival - Tone of Light, tredicesima edizione organizzata da Fondazione CROSS ETS con la direzione artistica di Antonella Cirigliano. Cross Festival è un evento internazionale di danza contemporanea e arti performative, che attraverso un accurato linguaggio multidisciplinare propone un programma di spettacoli, performance, musica e incontri che esplorano il legame tra arte, spiritualità e tecnologia.Titolo scelto per questa edizione è Tone of light ovvero tono di luce, quella dimensione immateriale e della trascendenza, che nell'arte viene spesso tradotta in spazi dalle superfici auree, un paesaggio dell'immaginario che porta in sé una profondità luminosa,un ponte tra la cultura contemporanea e l'arte antica. CROSS Festival 2025 Tone of Light ci avvicina alla bellezza di pratiche del corpo tradizionali, danze, canti e pratiche meditative che saranno di ispirazione per introdurre il pubblico alla danza e alla performance contemporanea.Per il 2025, il festival rinnova e approfondisce la progettualità avviata nelle scorse edizioni attorno al tema della spiritualità, sviluppando le proprie attività nella città di Verbania e nei comuni limitrofi di Bee e Ghiffa. Una ricerca che si sviluppa attraverso il coinvolgimento di artisti e artiste la cui pratica esplora le dimensioni spirituali, arricchendo il programma di incontri di approfondimento e laboratori aperti che invitano alla riflessione condivisa.Al centro della progettualità 2025 e del programma di spettacoli il desiderio di creare un dialogo vivo con le comunità locali, gli enti, i luoghi sacri e il paesaggio che rappresentano l'anima del territorio del Lago Maggiore. Numerosi gli spazi cittadini verbanesi coinvolti quali Casa Elide Ceretti nella zona di Intra, la storica villa comunale Villa Simonetta e il Teatro Il Maggiore, spazi pubblici all'aperto sia urbani che naturalistici, nonchè luoghi dedicati alla sacralità già ospiti dell'edizione 2024 come il Sacro Monte di Ghiffa e l'Albagnano Healing Meditation Centre nei boschi di Bee cui si aggiunge quest' anno la Chiesa Metodista di Intra.Dal 19 giugno al 2 luglio con la partecipazione di artisti contemporanei sul territorio nazionale e internazionale, per proporre una gamma diversificata di discipline artistiche in cui la danza interagisce con performance, installazioni, concerti e creazioni multimediali audio-video e in nuove tecnologie (XR e VR) capaci di coinvolgere un pubblico eterogeneo e dare molteplici chiavi di lettura. Tra le pratiche e temi di questa sezione del Festival troviamo i dervisci rotanti il salto della corda come ritmo collettivo incarnato, la messa in scena del carattere mistico delle valli rurali, la relazione tra corpo e roccia, la passeggiata come rituale, il giardino interiore, l'acqua, la vulnerabilità come pietra fondativa del corpo.Un omaggio all'essenza dell'acqua, fonte sacra di vita, origine di tutto e custode della memoria è proposto da Francesca Cinalli e Paolo De Santis di Tecnologia Filosofica, con la performance Sinfonia H2O presentata giovedì 19 giugno alle ore 18 a Albagnano Healing Meditation Centre.Nella stessa giornata, al Teatro Il Maggiore di Verbania alle ore 21, Dervishes Remixed, uno spettacolo corale che coinvolge undici danzatori e musicisti provenienti da tutta Europa e oltre, immergendo il pubblico nell'esperienza unica della danza meditativa dei dervisci rotanti con Giovanni di Cicco e il derviscio Ahmad Rifai Hambrouch.Il giorno successivo, venerdì 20 giugno, sempre Il Maggiore ospiterà nei suoi spazi tre appuntamenti, a partire dalle ore 19 con Dove vai così di fretta presentazione del nuovo libro di Lama Michel Rimpoche e conferenza sul Buddismo nella vita quotidiana. Lama Michel Rimpoche e' guida spirituale del centro Buddista di Albagnano e ci accompagnera' in un viaggio alla riscoperta della felicità, intrecciando aneddoti personali e riflessioni profonde sul nostro vivere quotidiano.Alle ore 21 la performer Elisa Sbaragli con Mirada, una danza multimediale e poetica che porta nuovi modi di contemplare la presenza di un corpo nello spazio, proponendo un punto di vista ultra dinamico.Chiusura della serata alle ore 21.30 nella sala Teatro del Maggiore con un'importante Anteprima Nazionale, Cani Lunari, il nuovo lavoro di Francesco Marilungo che esplora la magia come una forma di sapere alternativo, un sistema rituale che permette di attraversare l'incertezza e la paura, resistendo all'idea che la scienza positiva sia l'unico orizzonte di conoscenza possible.Il weekend di appuntamenti prosegue a Verbania sabato 21 giugno con Sirene, una performance itinerante e immersiva, guidata dalla performer Sara Vilardo e dall'artista multidisciplinare Sonja Winckelmann Thomsen, che mira a esplorare il viaggio di ritorno da una prospettiva contemporanea. Alle ore 21 Villa Simonetta ospita una prima nazionale, la performance di Francesca Foscarini, Dove cresce ciò che salva | Archivio sentimentale del movimento.Il giorno successivo, domenica 22 giugno sempre a Villa Simonetta dalle 10.30 alle 17.30 Pleasure Rocks, un workshop di movimento dedicato a esplorare una possibile relazione materica tra corpi umani e non umani. Chiude la giornata alle ore 21 la Compagnia Parini Secondo con il musicista Bienoise con la performance Hit Out, un viaggio intenso e pulsante, dove il salto della corda si trasforma in uno strumento percussivo capace di dar voce a ritmi, movimenti e riflessioni.Martedì 24 giugno con due repliche alle 17 e alle 18.30 ad Albagnano Healing Meditation Centre la performance itinerante Storia di un ruscello, un racconto per immagini, una danza scritta per un'interprete e una pietra. Primo progetto da autrice di Erica Meucci.Mercoledì 25 giugno al Museo del Paesaggio di Verbania dalle 18 alle 20.30 a ciclo continuo l'installazione performativa e contemplativa Coming to Matter una delle evoluzioni della ricerca Pleasure Rocks, che esplora da molti anni forme di risignificazione del piacere nella relazione tra umano e altro dall'umano, uno spazio di incontro e intra-azione della materia, tra corpi umani e minerali. Alle 21 chiusura di giornata all'Atelier Casa Ceretti di Verbania con Alloro_Varietà Aurea con Francesca Cinalli, Paolo De Santis, Nunzia Tirelli (in replica anche venerdì 27)Questo spettacolo della compagnia Tecnologia Filosofica arriva al culmine di un percorso di residenza artistica in cui nello studio di forme e ombre possiamo intravvedere idoli, totem e tabernacoli che brillano nell'oscurità.Giovedì 26 (in replica anche venerdì 27) una Prima Nazionale con l'installazione performativa Garden Alchemy curata da TinDrum e Art of Listening. A partire dalle 18 e fino alle 21 un'esperienza multimediale, interattiva e tattile, un giardino costruito sulle architetture della Chiesa Metodista Evangelica di Verbania che accoglie il visitatore in un parco giochi dinamico e condiviso in cui musica, animazione dipinta a mano e installazioni immersive convivono in armonia.Venerdì 27 giugno (e sabato 28 in replica) dalle 18 alle 21 a Verbania, Villa Simonetta, spazio tutto dedicato alle performance. Si inizia con Augmented Nature: Verbania Edition (performance ore 18 e ore 20) curata da Tom Arthurs, Isambard Khroustaliov e Britt Hatzius, un'esperienza immersiva, un'installazione-concerto che trasforma lo spazio in un angolo di intimità e introspezione. A seguire alle 18.30 Perle Sparse - Perles fanné par tous ideata da Vashish Soobah, artista visivo. E' un'installazione con degli interventi performativi che mette al centro il tema del viaggio e del ritorno al proprio Paese di origine.Alle 19 Il progetto UMMN - Il viaggiatore immobile, installazione performativa curata da 2501 alias Jacopo Ceccarelli in collaborazione da Chiara Frantini e Nunzio Cicero, nuova interazione del decennale progetto LA MACCHINA, si interroga sulle potenzialità della creazione di immaginari visivi come strumento di scoperta personale e in parallelo sulla possibilità di creare un vocabolario che ci permetta di visualizzarli. Sabato 28 giugno alle ore 19, una Prima Regionale, con la Compagnia EgriBiancoDanza che presenta la performance itinerante I Sentieri del mistero. Nell'atmosfera suggestiva del Sacro Monte di Ghiffa, un labirinto di percorsi si intreccia tra la natura selvaggia e le architetture modellate da un sapere spirituale. Qui, il movimento non ha né inizio né fine, una danza perpetua.A seguire alle ore 21 sempre nel giardino dell' Hotel Il Chiostro Anteprima Nazionale di Irene Russolillo che presenta Fatigue, una performance corale, vocale e fisica, sull'atto di andare avanti in un percorso che evoca una scalata e una processione. Il progetto nato nel 2019 è diventato una produzione internazionale spostandosi tra Armenia e Yemen, aprendo spazi performativi e laboratoriali rivolti a gruppi eterogenei di studenti: giovani e adulti, professionisti e amatori, persone con disabilità. In scena 4 danzatori armeni e la composizione musicale del verbanese Edoardo Sansonne.Mercoledì 2 luglio ultima giornata di Festival con due appuntamenti all'Albagnano Healing Meditation Centre. Il primo alle ore 16 con il rituale dell'Incenso, a seguire alle ore 17 Voci dal Bosco, una performance per bambini e adulti con la Compagnia Teatro Selvatico di Elena Borgna.IL. POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Letizia Trento"Il piano umano"Viaggio nelle contraddizioni del Parlamento EuropeoBordeaux Edizioniwww.bordeauxedizioni.itUna piscina, un'aula del Parlamento Europeo, una toilette d'aeroporto: tre luoghi improbabili ma necessari, in cui la politica incontra la carne viva della vita quotidiana. Maria Letizia Trento ci conduce con una scrittura lucida, ironica e profondamente umana nel cuore delle istituzioni europee, dove ha lavorato come assistente parlamentare. Ma questo non è un diario di lavoro: è un memoir politico, un racconto intimo e collettivo, una riflessione sul potere, sul compromesso, sulla dignità, sulla rappresentanza e sul coraggio di restare umani anche quando il sistema spinge a diventare qualcos'altro. Tra bancomat dimenticati, corridoi labirintici, emendamenti da caricare e battaglie al femminile da vivere sulla pelle, “Il piano umano” è un libro per chi crede che anche la politica sia una questione di corpo, relazione, senso e verità.Maria Letizia Trento, emiliana, laureata in Psicologia, è una life coach (ha cominciato la carriera con l'insegnamento e la preparazione in ambito sportivo, professione che continua a esercitare. Da questa passioneè nato il libro Primi tuffi e acquaticità neonatale, Leone Verde, 2022).Ha lavorato in ambito istituzionale al Parlamento Europeo occupandosi di gestione del team e di relazioni con stakeholders, realizzando progetti relativi al green deal, l'agenda digitale, l'uguaglianza di genere e i diritti delle donne.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sergio Fanucci"L'enigma del patriarca"Time Crimewww.timecrime.itUn thriller corale, in giro per il mondo, un tuffo nell'antichità, un intreccio tra libri di storia e cultura, tra fede e religione, una lettura coinvolgente e frenetica dove ogni angolo nasconde un'altra verità e riuscire a scoprire chi manovra il crimine sarà difficile quanto rivelatore.Un thriller corale, in giro per il mondo, un tuffo nell'antichità, un intreccio tra libri di storia e cultura, tra fede e religione, una lettura coinvolgente e frenetica dove ogni angolo nasconde un'altra verità e riuscire a scoprire chi manovra il crimine sarà difficile quanto rivelatore.Rifugiatasi a Venezia dopo gli ultimi eventi che l'hanno sconvolta, l'avvocato Elisabeth Scorsese incontra Andrea Spinazzola, in visita in città: possiede una casa d'aste a Londra e ha bisogno di un consulente legale. Ne parla con il padre, James Scorsese, capo dei servizi segreti militari americani, che le confida di stare attenta; il suo nome è coinvolto in loschi traffici di manufatti antichi. Decide di approfondire, ma come arriva nella capitale inglese, Spinazzola è sparito. Per quale motivo? Elisabeth deve lasciar perdere o scoprire cosa nasconde quell'uomo?Anna Pareto insegna Storia delle religioni presso l'Università di Torino, un lavoro gratificante ma ripetitivo, e così quando riceve dal Vaticano l'offerta di redigere una relazione sulla Terra Santa, accetta di gran volata e si catapulta a Roma. L'aspetta un viaggio a Gerusalemme.Presto si accorgerà, però, che i luoghi santi nascondono segreti che non possono essere rivelati, ne va degli equilibri del mondo e del destino di milioni di persone. è forse finita in un gioco più grande di lei, insidioso e mortale?Due donne lontane, due storie d'intrigo e mistero destinate a incrociarsi quando il pericolo si trasforma in delitto e le forze in gioco sono temibili quanto fatali.Sergio Fanucci (1965), figlio e nipote di editori, ha lavorato fin da ragazzo nelle aziende di famiglia e nel 1990 ha ereditato la casa editrice del padre. Da allora ha costruito un catalogo specializzato nella letteratura di genere creando il Gruppo Editoriale Fanucci. Vive a Roma con la moglie, due figlie e un cocker spaniel inglese di nome Bloom. Per Rizzoli ha pubblicato Codice Scorsese (2015), primo volume della Trilogia dei Codici di cui la principale protagonista è l'avvocato italo-americano Elisabeth Scorsese, e il successivo Codice Scriba (2016), cui fa seguito l'ultimo e conclusivo romanzo, Codice Lumière (2018), pubblicato per il marchio Timecrime. Con il ritorno di Elisabeth Scorsese in L'Enigma del Patriarca inaugura la nuova Trilogia degli Enigmi, cui farà seguito L'Enigma degli Arcani, di prossima pubblicazione in questa stessa collana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Maria Breazu"Mina"scritturapurawww.scritturapura.itIl libro “Mina” ripercorre il dramma personale dell'autrice, che ha vissuto direttamente esperienze di abuso psicologico e fisico, raccontando il doloroso ma coraggioso percorso verso la consapevolezza e la rinascita. Attraverso la narrazione autentica della propria storia, Maria Breazu offre una voce potente a tutte le donne che vivono nel silenzio, trasformando la propria esperienza in uno strumento di speranza e dialogo.Il romanzo autobiografico è lo strumento attraverso il quale l'autrice ripercorre la propria storia personale, segnata da esperienze di abuso psicologico e fisico, raccontando il lungo cammino verso la consapevolezza e la rinascita. Un racconto intenso e coraggioso che intende offrire uno strumento di dialogo e speranza, soprattutto per chi si trova in situazioni di fragilità.Maria Breazu è nata a Vaslui, in Romania, nel 1984. Nel 2007 si è trasferita nel Monferrato, dove vive con il marito e le due figlie. Ex badante in Italia, dopo aver conseguito la qualifica di operatore socio sanitario si è laureata in infermieristica e, attualmente, lavora per un'azienda sanitaria pubblica. Frenetica lettrice di autobiografie, ha scritto questa storia con la speranza di impedire che altre donne subiscano atti di violenza, o almeno ne parlino e denuncino i loro aggressori. Mina è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Bianca Fenizia"I padroni del mare"Rubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/i-padroni-del-mare/«Svegliati, svegliati mi ripetono con impazienza le sorelle mosche. C'è il latte ancora caldo, sono già tutti in spiaggia, ti perdi il mare. Come se il mare si perdesse da un giorno all'altro».Un'estate che ritorna, un mare che custodisce memorie, una famiglia che si racconta tra le onde e la terraferma. Passare le vacanze a Jonia significa apprendere le regole del vento, il silenzio della controra, il peso della malinconia che si insinua tra le pareti di una casa fragile eppure indistruttibile. La protagonista, in bilico tra passato e presente, ripercorre le stagioni della sua infanzia e i volti che hanno popolato quel microcosmo sospeso tra mito e realtà: un nonno burbero e leggendario, capace di dividere il mare come un'eredità sacra; zii e cugini che giocano con le onde come fossero destini da sfidare; estati scolpite tra la sabbia, l'odore del pesce e la voce delle maree. Tra racconti di famiglia, segreti sussurrati e una natura che impone le sue leggi, I padroni del mare è un viaggio intimo e potente nella memoria. Con una scrittura evocativa, ricca di immagini e suggestioni, Bianca Fenizia intreccia nostalgia e poesia, restituendo un affresco vivido e sensoriale, capace di far risuonare il mare dentro di noi.Bianca Fenizia (1987) scrive di cinema e letteratura. Collabora con il Laceno d'Oro e il Matera Film Festival, gestendo redazione e programmazione. Traduce, chiacchiera nei podcast e I padroni del mare è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Elio Pecora"L'acquario"Neri Pozzawww.neripozza.itChi può parlare di verità? Della verità che non si dice neanche a sé stessi, quella che qualcuno va a cercare dai curatori dell'anima, impastata di facili bugie, di articolate menzogne. Carlo, Giacomo, Anna, Laura, Lorenzo e gli altri che camminano in queste pagine, e per un poco le abitano, le loro verità invece vanno raccontandole, a noi e fra loro, facendone un teatro. Parlano delle loro giornate, di assilli, di ritorni, di assenze. Raccontano, si raccontano. Perché la vita, quella in cui si muovono vigili e inquieti, non basta. Così va narrata, anche nell'imprecisione. Con il risultato di fornire a chi ascolta mappe intricate di percorsi, in gran parte inesplorabili, tanto che all'uno e all'altro, chi racconta e chi ascolta, restano in dono particelle di un corpo sconosciuto. Forse per questo continuano a cercarsi, ad ascoltarsi, e quel che è prima parso intricato, confuso, si fa più chiaro, sicuro: fino al piacere di consegnare, di consegnarsi. E nell'età della scontentezza e dell'ansia, dove la solitudine è tacitata dal frastuono, forse un'ultima speranza di salute può venire dal sapersi uguali nel raggiro, compagni nella confidenza. Come munirsi di una mappa, e per quella aggirare la paura di smarrirsi, forse di condividere.Elio Pecora è nato nel 1936, vive a Roma dal 1966. Ha pubblicato libri di poesia, di prosa, di saggistica, testi teatrali, poesie per l'infanzia. Ha curato antologie di poesia italiana contemporanea e raccolte di fiabe popolari. Ha collaborato a lungo per la critica letteraria a quotidiani, settimanali, riviste e ai programmi culturali della Rai. Dirige la rivista internazionale Poeti e Poesia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gabriella Greison"Dove tutto può accadere"Dirac, la fisica quantistica, l'arte, i sogni impossibili e altre cose cosìMondadori Editorewww.mondadori.itCircolo dei LettoriVenerdì 4 luglio 2025, ore 18:00Salotto Letterario, Via Principessa Clotilde 10, MoncalieriC'è un filo invisibile che unisce tutto?Dove l'acqua è più blu | nell'ambito di Moncalieri d'estate, con il sostegno di Smat | Con Gabriella Greison“Con il principio di indeterminazione di Heisenberg diciamo che non tutto si può misurare, con l'equazione di Schrödinger possiamo affermare che non c'è nulla di definitivo nelle cose che non vediamo, con il principio di esclusione di Pauli possiamo sostenere che tutto è fatto di vuoto, con l'equazione di Dirac riempiamo quel vuoto e diciamo che il mondo è tutto ciò che accade e anche tutto ciò che può accadere. L'insegnamento ultimo che mi hanno lasciato è uno solo: non voglio niente di meno del massimo della luce.” Prendendo a prestito la voce della figlia Monica, Gabriella Greison racconta la bizzarra esistenza e le ancor più straordinarie intuizioni di uno dei padri della fisica quantistica, Paul Dirac, fisico premio Nobel 1933. Dirac è stato un fisico geniale e un uomo strambo e meticoloso, costantemente impegnato a elaborare formule, fra cui quella meraviglia grazie alla quale è entrato nella storia della scienza e che lo indica sulla lapide nell'Abbazia di Westminster a fianco di Isaac Newton: i? + ?? = m?. Nel suo contributo fondamentale al progresso dell'umanità, Dirac ha messo in connessione la meccanica quantistica con la relatività ristretta, scrivendo la formula che spiega l'Universo e che predice l'esistenza dell'antimateria, quindi l'esistenza in natura di coppie, come l'elettrone e il positrone, che fanno tandem fisso in ogni mondo e in ogni pianeta, stupefacente metafora dell'unione degli opposti. Dove tutto può accadere intreccia l'esistenza e il lavoro scientifico di Dirac con l'adesione alla rivoluzione culturale della scena inglese degli anni Sessanta della figlia Monica, che ha “lasciato l'Università per andare a scoprire i Beatles”, mescolando fisica quantistica, musica, bellezza e Kandinskij. Un viaggio originale e sorprendente in cui Greison riesce da par suo a unire scienza e arte, invitandoci a capire che ogni sogno, anche il più impossibile, è realizzabile: lo certifica l'equazione di Dirac.Gabriella Greison è fisica, scrittrice, attrice, divulgatrice scientifica e soprattutto narratrice di meccanica quantistica. Laureata in Fisica nucleare all'Università Statale di Milano, ha lavorato, tra l'altro, all'École Polytechnique di Parigi. Definita dal “Corriere della Sera” e dalla stampa americana “la rockstar della fisica”, è autrice di tredici libri di divulgazione sulla fisica quantistica e per Mondadori ha pubblicato Ucciderò il gatto di Schrödinger, Guida quantistica per anticonformisti, La donna della bomba atomica. Da ogni libro ha tratto un monologo o uno spettacolo teatrale. Ha ideato e condotto podcast, programmi radio e tv, tra cui “Pillole di fisica” sulla Rai, “Il favoloso mondo della fisica quantistica” su Mediaset, “La teoria di tutte” su Sky Italia.IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Francesco Baucia"Discipline occidentali" Leonard Schrader, Kengiro Azuma e un anno di KendoCastelvecchi Editorewww.castelvecchieditore.comIowa, anni Sessanta. Leonard Schrader, allievo della più ambita scuola di scrittura d'America, accetta un lavoro da insegnante in Giappone per evitare l'arruolamento per il Vietnam. Dall'altra parte dell'oceano progetta un film di yakuza che renderà lui e il geniale fratello Paul gli sceneggiatori più corteggiati di Hollywood. A Milano, negli stessi anni, Kengiro Azuma è un reduce dell'aeronautica giapponese che segue la propria strada di scultore tra le tradizioni del suo Paese, messo in ginocchio dalla guerra, e l'arte e la religione occidentali. Proprio a Milano, molti anni dopo, il narratore di questo libro prova a ricucire le crepe della propria anima attraverso l'arte marziale della spada, il kendo. Si immergerà in un'idea di Oriente tra il mistico e lo sportivo, insieme a un gruppo di compagni di cui fatica a sentirsi parte. «Evento significa cambiamento» recita un famoso manuale di sceneggiatura. Cosa sarebbero un film senza il cambiamento del suo protagonista o una vita che si ripete sempre uguale? Eppure, al cambiamento spesso si resiste… Tra romanzo, saggio e autobiografia, Discipline occidentali racconta tre percorsi di trasformazione individuale: dall'America al Giappone e all'Italia; e da qui verso un Oriente frutto di illusioni occidentali. Tre storie intrecciate con un montaggio cinematografico che affianca ai protagonisti le vicende e le idee di compagni di viaggio come Mishima, Parise, Yourcenar, Yeats, Tondelli. Francesco Baucia disegna i contorni di un labirinto in cui perdersi cercando la propria conversione, o la strada di casa.Francesco Baucia, sceneggiatore, è autore dei romanzi L'ultima analisi (Sedizioni, 2013) e La notte negli occhi (Lindau, 2020) e della raccolta di saggi Luci dall'abisso. Nel pensiero di Cormac McCarthy (con F. Bellini, Vita e Pensiero, 2024). Collabora con il supplemento culturale de «il manifesto».Francesco Baucia, Federico Fellini"Luci dall'abisso"Vita e PensieroAscolta qui la conversazionehttps://ilpostodelleparole.it/libri/francesco-baucia-federico-bellini-luci-dallabisso/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.