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IL POSTO DELLE PAROLE

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    Don Paolo Alliata "Nel tempo di Dio"

    Play Episode Listen Later Nov 16, 2025 28:38


    Don Paolo Alliata"Nel tempo di Dio"Poesia e meditazione per le Ore del giornoPonte alle Graziewww.ponteallegrazie.itDalla notte dei tempi, poesia e preghiera hanno camminato insieme. Perché la poesia, anche quando non invoca Dio in modo esplicito ma dà voce all'inquietudine della condizione umana, alla confusa bellezza dei sentimenti che ci agita, alle asperità del quotidiano, è ascesi – un esercizio di attenzione al mondo e a ciò che lo trascende. La poesia, quando è davvero poesia, religiosa o meno che sia, ci spinge oltre noi stessi, sull'orlo dell'indicibile, là dove terra e cielo si sfiorano. E, su quel confine vibrante, ricava uno spazio sacro in cui le parole si intrecciano in modo inaspettato, smentiscono le leggi della grammatica, accendono immagini e orizzonti: non servono solo a comunicare, ma ad abitare il Mistero. In questo breviario personale, don Paolo Alliata sceglie le poesie che più parlano al suo cuore e le dispone lungo la giornata secondo le Ore liturgiche per scortarci nella grande avventura di diventare vivi. Dal Notturno – o Mattutino – al Vespro, dalle Lodi alla Compieta, nel meriggiare dell'Ora Media, i versi di Rilke e Pozzi, di Whitman e Turoldo, di Milton e Pessoa ci infondono una grazia potente che ci trasforma tutti – poeti e lettori – in profeti. Perché se la nostra anima, come quella degli angeli, è piena di canto, è solo cantando che possiamo liberare lo Spirito che soffia nel fondo della nostra umanità.Don Paolo Alliata è sacerdote della Diocesi di Milano. Laureato in Lettere classiche, cerca di raccontare, nella predicazione e negli scritti, il grande Mistero cristiano ricorrendo volentieri a immagini e temi tratti dalla letteratura e dal cinema. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato: Dove Dio respira di nascosto (2018), C'era come un fuoco ardente (2019), Gesù predicava ai bradipi (2021) e L'amore fa i miracoli (2024). Dal 2022 è rettore del liceo Montini di Milano.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Jean-Baptiste Del Amo "La casa devastata"

    Play Episode Listen Later Nov 16, 2025 18:52


    Jean-Baptiste Del Amo"La notte devastata"Traduzione di Maria BaiocchiGamma Feltrinelliwww.feltrinelli.it«Nel romanzo si sentono gli echi di storie di paura di Stephen King e H.P. Lovecraft, così come dei film di Wes Craven, a partire da un classico del genere horror come Nightmare (1984), e di David Cronenberg.» - Severino Colombo, La LetturaSaint-Auch: una sfilza di case rosa pesca e di floridi prati, giardinetti rocciosi, siepi di alloro o di tuia. Dalle finestre si odono a volte provenire grida, insulti, pianti. Un bambino che urla, un cane che guaisce. Ma nessuno se ne cura, in questa piccola città a venticinque chilometri da Tolosa. Thomas, Mehdi, Alex, Max e Lena sono una banda di ragazzi. Vivono nello stesso quartiere e fanno tutto ciò che è dato fare ad adolescenti degli anni novanta. Comprano robaccia da quelli più grandi e la fumano distesi sui tetti delle pensiline degli autobus o su vecchi divani piazzati nelle antiche serre di Saint-Auch, dove si rifugiano ad ascoltare i Nirvana o a guardare film horror, giusto per sentire i loro cuori battere. A volte si cimentano in stupide sfide: nuotare in una cisterna d'acqua, fare telefonate anonime, tirare petardi in un terreno incolto. Qualcuno è umiliato a scuola, qualcun altro cerca l'amore, tutti mettono alla prova i loro desideri. Quando passano davanti a l'impasse des Ormes, il loro sguardo è catturato da una casa in fondo al vicolo cieco, una casa che sembra acquattata in una penombra vischiosa e fredda, dietro i nodi inestricabili dei rovi e l'ombra proiettata dai muri. C'è chi avverte una sensazione di déjà-vu, come se conoscesse il posto o l'avesse sognato, c'è chi sente un brivido corrergli lungo la schiena. La casa è marchiata con il sigillo del proibito a Saint-Auch, e i ragazzi l'hanno sempre tenuta alla periferia dei loro giochi e delle loro esplorazioni. Quando, però, uno di loro muore in circostanze orribili, in una notte da fiera demoniaca, come un ragno nero in attesa di una preda la casa li inghiotte in un incubo senza fine.Jean-Baptiste Del Amo è nato nel 1981 a Tolosa ed è uno dei più noti e apprezzati scrittori francesi contemporanei. Tra le sue opere figurano Une éducation libertine (Gallimard, 2008; Prix Goncourt du premier roman), Le sel (Gallimard, 2010), Pornographia (Gallimard, 2013), Règne animal (Gallimard, 2016; finalista per il Prix Goncourt, il Prix Femina, il Prix Médicis), Le fils de l'homme (Gallimard, 2021; vincitore del Prix Fnac e finalista per il Prix Femina).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Carola Benedetto, Luciana Cilento "Mio padre, tuo padre"

    Play Episode Listen Later Nov 15, 2025 22:50


    Carola Benedetto, Luciana Ciliento"Mio padre, tuo padre"Due uomini contro l'odio del conflitto israelopalestineseDeAgostiniwww.deagostinilibri.itDue padri. Due figlie. Un solo dolore. MIO PADRE, Rami Elhanan, israeliano, e Bassam Aramin, palestinese, vivono sui due lati opposti di un confine, divisi da lingue, religioni, storie, bandiere. Ma un giorno, qualcosa spezza le loro vite: Smadar e Abir, le loro figlie, vengono uccise. Una da un soldato dell'IDF, l'Esercito di Difesa Israeliano, appena fuori da scuola. L'altra da un attentato palestinese in pieno centro a Gerusalemme. Potrebbero odiarsi. Potrebbero decidere di imbracciare le armi e cercare vendetta. E invece decidono di parlarsi, di ascoltarsi, di lottare insieme perché nessun altro debba soffrire come loro. Decidono di spezzare il ciclo dell'odio: un meccanismo che porta a rispondere a ogni azione violenta con altra violenza, innescando una catena senza fine, inutile, perché non riporterà indietro chi non c'è più. In questo racconto le voci di Abir e Smadar si alternano a quelle della narrazione, risuonando tra le pagine con forza e dolcezza, e ricordandoci che la pace non è un sogno lontano, ma una scelta da fare ogni giorno. Un libro che parla di guerra e di lutto, ma anche di coraggio, memoria e dialogo. Perché costruire la pace è la missione più difficile e più urgente – che ci sia.Carola Benedetto è indologa, autrice e regista. Ha curato la postfazione de La sobrietà felice di Pierre Rabhi (2013, Add editore). Con Igor Piumetti, è regista del documentario Pierre Rabhi, Il mio corpo è la terra. Come consulente scientifico è stata ospite fissa del programma "Overland19" e "Overland20" (RAI 1).Con Luciana Ciliento ha scritto La terra non è mai sporca (2018, Add Editore) e Storie per ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo (DeA Planeta Italia, 2019), nel 2022 pubblica I viaggi di Mia. Le meraviglie della Terra (Tre60 Kids), nel 2023 esce il secondo volume della serie I viaggio di Mia. Le meraviglie dell'acqua (Tre60 Kids). Nello stesso anno pubblica con Einaudi Ragazzi I ragazzi del Friday for Future.Luciana Ciliento è traduttrice e interprete, condirettrice del festival "Per sentieri e remiganti", il festival dei viaggiatori extra-ordinari (2007-2015 Torino). Ha tradotto in inglese e italiano il dvd del documentario Pierre Rabhi. Il mio corpo è la terra, curandone anche la produzione editoriale e presentandolo in tutta Italia.Come consulente scientifico è stata ospite fissa del programma "Overland19" e "Overland20" (RAI 1).Con Carola Benedetto ha scritto La terra non è mai sporca (2018, Add Editore) e Storie per ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo (DeA Planeta Italia, 2019), nel 2022 pubblica I viaggi di Mia. Le meraviglie della Terra (Tre60 Kids), nel 2023 esce il secondo volume della serie I viaggio di Mia. Le meraviglie dell'acqua (Tre60 Kids). Nello stesso anno pubblica con Einaudi Ragazzi I ragazzi del Friday for Future.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Ivana Mulatero "Jean Gaumy. Baìo e Montagna"

    Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 14:25


    Ivana Mulatero"Jean Gaumy. Baìo e Montagna"Museo Mallé, Dronerowww.museomalle.orgDal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 sarà allestita al Museo Mallé di Dronero (CN) la mostra “JEAN GAUMY. Baìo e Montagna”, che propone 44 fotografie donate da Jean Gaumy (Pontaillac, 1948), noto fotografo francese membro dell'Agenzia Magnum e dell'Institut de France (Académie des Beaux Arts).La mostra è promossa da Fondazione CRC e dal Museo Mallé di Dronero – con il patrocinio del Comune di Dronero, del Museo Etnografico di Sampeyre, della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte – nell'ambito del Progetto “Donare”, con il quale la Fondazione accoglie donazioni da parte di privati e le valorizza attivando collaborazioni con istituzioni del territorio. Grazie a testi critici di Fredo Valla, la mostra restituisce e racconta in modo originale il lavoro svolto da Jean Gaumy con alcuni reportage fotografici nelle vallate alpine cuneesi tra il 2003 e il 2017. Nella prima sala sarà possibile ammirare 14 fotografie in bianco e nero delle vallate alpine, mentre nella seconda e nella terza sala saranno esposte 30 fotografie a colori della Baìo con alcuni costumi e video gentilmente concessi dal Museo Storico-Etnografico di Sampeyre.“Con questa iniziativa, che nasce nell'ambito del progetto Donare, il prezioso corpus di fotografie di Jean Gaumy viene valorizzato e messo a disposizione della nostra comunità grazie ad una collocazione stabile presso il Museo Mallè di Dronero” aggiunge Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC. “Una mostra che diventa occasione per riflettere, attraverso questi scatti, sul valore e sull'eredità culturale e ambientale dei territori montani, che rappresentano un tratto distintivo della nostra provincia”. Il corpus di opere firmate dal fotografo Jean Gaumy, che viene donato in comodato d'uso gratuito al Museo Mallé, trova una coerente e naturale storia su cui depositarsi. Come racconta la direttrice del Museo Mallé, Ivana Mulatero: “Le famiglie Mallé-Demichelis e Giordano, nonni di Luigi Mallé, fondatore del museo, amavano, come d'altronde nella moda del tempo, farsi fotografare, e ci hanno lasciato un insieme di documenti di qualità, come sottolinea il repertorio con centinaia di fotografie datate dal 1868 al 1940, conservato nei depositi. Il credito verso il nuovo linguaggio fotografico attesta la precoce consuetudine dei Mallé con quel nuovo mezzo di comunicazione e nel contempo ne rivela il valore e l'importanza da essi accordata alla funzione rappresentativa delle immagini. L'attenzione per il linguaggio della fotografia consolida una identità familiare per immagini, ma, per estensione, rilancia all'intero patrimonio raccolto da Luigi Mallé e donato alla comunità dronerese”.LA BAÌO  La Baìo è una festa tradizionale che si svolge solitamente ogni cinque anni (la prossima edizione è prevista per il 2028) nel comune di Sampeyre, in Valle Varaita, nella provincia di Cuneo, nelle prime settimane di febbraio. È una delle più importanti e antiche feste tradizionali delle Alpi italiane.Sulla festa del Baìo di Sampeyre Fredo Valla scrive: “Tra le feste popolari dell'arco alpino, la Baìo di Sampeyre, in val Varaita, gode di un'ampia documentazione fotografica. Ogni Baìo nel proprio territorio è sovrana, con propri capi (gli Alum) e i costumi sono simili ma diversi, così come simile, ma diverso, è il cerimoniale del processo al Tesoriere, che chiude la Baìo il giovedì grasso. È interessante tanto per chi vi partecipa, come per chi la osserva da spettatore, scoprire nella Baìo un caleidoscopio di epoche e vicende remote. Il Museo Etnografico di Sampeyre possiede una ricca collezione di foto e cartoline della Baìo a partire dai primi anni del Novecento, e a questi materiali e ad altri di valenti fotografi si aggiungono ora le fotografie di Jean Gaumy,  una selezione delle quali è ora patrimonio del Museo Mallé”. JEAN GAUMYJean Gaumy è un noto fotografo nato nell'agosto 1948 a Pontaillac (Charente-Maritime) in Francia. Gaumy studia a Tolosa e Aurillac, prima di intraprendere la scuola di specializzazione in lettere a Rouen.Dopo aver lavorato per un breve periodo presso l'agenzia Viva, entra a far parte dell'agenzia francese Gamma nel 1973. Nel 1975 riceve un permesso speciale per fotografare liberamente i reparti di un ospedale francese. Da questa lunga esperienza nasce il suo primo libro: “L'Hôpital”. L'anno seguente diventa il primo fotoreporter ad essere ammesso nelle carceri francesi.Entrato in Magnum nel 1977, viaggia per il mondo raccontando attraverso i suoi reportage l'Europa, gli Stati Uniti, l'Africa e il Medio Oriente. Nel 1984 gira il suo primo film documentario, “La Boucane”, nominato nel 1986 ai César come miglior documentario, al quale seguono “Jean-Jacques” (1987), “Marcel, Prêtre”(1994) e “Sous-Marin” (2006). Ma è soprattutto grazie ai due libri “Le livre des tempêtes” (Premio Nadar nel 2001) e “Pleine Mer” (Mare Aperto) che Jean Gaumy raggiunge la notorietà internazionale e viene soprannominato il ”fotografo del mare”.Nel 2016 viene eletto membro dell'Académie des Beaux-Arts dell'Institut de France.Con “D'après nature”, Premio Nadar 2010, il fotografo francese esplora e interpreta dettagli di natura di vari luoghi del pianeta, dal Circolo Polare Artico alle terre contaminate di Chernobyl , passando infine per le spopolate valli del Piemonte.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Nicola Pesce "Camminando tra i fiori scalzi"

    Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 29:51


    Nicola Pesce"Camminando tra i fiori scalzi"Mondadori Editorewww.mondadori.it«Non ci annoieremo mai fintanto che avremo queste piccole cose eterne: il pane, il fuoco, la neve… Ogni sera tu berrai la mia malinconia e io avidamente berrò la tua.»André è un vecchio burbero che vive in un casale isolato nel cuore della Provenza. Ma un giorno la vita bussa alla sua porta nel modo più inaspettato: un nipote che non sapeva nemmeno di avere, rimasto improvvisamente senza famiglia. Si chiama André, come lui. I due si ritrovano a condividere un universo di piccole cose meravigliose: ascoltare il canto notturno di una civetta, imparare ad accendere un fuoco, leggere un libro insieme sotto il porticato mentre un gatto rosso li guarda sornione. Nasce così un legame fragile, ma ostinato. Il bambino impara ad apprezzare l'infinito dono di una vita lenta, il vecchio a decifrare la lingua dimenticata dell'infanzia. Il tempo sfoglia le stagioni come pagine di un libro e, con esse, anche il loro rapporto si trasforma: il ragazzo, ormai adolescente, reclama la sua libertà e fugge alla scoperta del mondo. La dura realtà, fuori dalla villa del nonno, lo rende nel corso degli anni un uomo sempre più fragile, sempre più cattivo, sempre più insicuro. Finché conosce Amaranta: misteriosa, ferita e libera. Insieme decidono di dimenticare il mondo e andare a vivere in una baita, nella neve, accanto a un ruscello.Ma i loro giorni splendidi d'amore non durano per sempre. Accade qualcosa di terribile e André si accorge che darebbe qualsiasi cosa per poter rivivere tutto dall'inizio, a costo di soffrire ancora. Sembrerebbe impossibile, ma talvolta l'impossibile accade davvero. Camminando tra i fiori scalzi è una profonda e struggente meditazione sull'amore, sulla cura che richiede tempo, sulle ferite dell'anima e le eredità invisibili che ci portiamo dentro.Nicola Pesce (1984) vive in un bosco, legge libri e spacca legna. Innamorato della vita lenta e delle piccole cose, lavora ogni giorno attivamente per diffondere la gentilezza e l'amore per la cultura.Attraverso i suoi profili social, organizza numerose iniziative culturali. Ad esempio, nel corso del 2024 e del 2025, ha donato migliaia di libri a scuole, biblioteche e punti di book-crossing.Poco prima di compiere sedici anni, fondò la sua casa editrice, Edizioni NPE, diventando il più giovane editore della storia. Il successo come scrittore arriva nel 2021, con il romanzo bestseller La volpe che amava i libri, nel quale crea i personaggi Aliosha, Musoritz e Ptiza.Ama scrivere di notte, alla vecchia maniera, con una penna e un vecchio quaderno, a lume di candela, nel silenzio del suo bosco. Per Mondadori ha pubblicato La volpe che amava le piccole cose (2022), Il sapore dell'albicocco (2023) e La biblioteca dei libri dimenticati (2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Adele Costanzo "Il burò delle persone scomparse"

    Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 17:35


    Adele Costanzo"Il burò delle persone scomparse"Readaction Editricewww.readactioneditrice.it1746. Mentre l'Europa è lacerata da un nuovo conflitto, la guerra di successione austriaca, nella Francia del Nord due ex gendarmi aprono un'agenzia – Il burò delle persone scomparse – allo scopo di “riportare ordine nel mondo e restituire i figli ai padri, i mariti alle mogli”. A essi si rivolgono Henri e Antonia per ritrovare, rispettivamente, il figlio naturale di cui non si è mai preso cura e la sorella scomparsa molti anni prima.Adele Costanzo. Nata in Calabria, vive a Roma e si occupa di editoria. Ha pubblicato L'isola di Paris (Perrone 2009) racconti, e i romanzi: Cronache della città capovolta (Perrone 2011 e ChiPiùNeArt 2019) da cui è stato tratto lo spettacolo teatrale La città capovolta, La consistenza dei cerchi sull'acqua (Lettere animate 2017), Il Grand Tour (ChiPiùNeArt 2015 e 2022) e Il secondo viaggio (ChiPiùNeArt 2022).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Angela Nanetti "Dietro l'orizzonte un mondo"

    Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 24:01


    Angela Nanetti"Dietro l'orizzonte un mondo"Vallecchi Editorewww.vallecchi-firenze.it"Scoprii in quei mesi che la sua nostalgia era autentica, simile a quella del naufrago che aspetta su un'isola di vedere qualcosa all'orizzonte, una linea, una forma che assomigli a ciò che conosce e che ha perduto, per potersi ritrovare."Una valigia consunta, sempre pronta. Un padre che parte senza spiegazioni. Una figlia che sogna un destino diverso.Ermelinda cresce in un'Italia che cambia: il paese agricolo che si svuota, le periferie che si riempiono di fabbriche, il rumore incessante delle officine, i sogni di chi vuole un futuro migliore. Ma la sua infanzia è segnata dalle fughe del padre, muratore inquieto e silenzioso, e dall'amarezza della madre, che non smette di rimproverarlo. In mezzo resta lei, costretta a diventare adulta troppo presto, con la sola certezza di non potersi arrendere.Dalla fabbrica dove muove i primi passi, alle scelte difficili di donna e di madre, Ermelinda ci accompagna in una saga che è insieme intima e collettiva, specchio di un Paese intero che conosce la fatica, l'emigrazione, la dignità del lavoro e la forza delle donne.Con la sua scrittura limpida e intensa, Angela Nanetti restituisce emozioni autentiche e personaggi indimenticabili, consegnandoci un romanzo che parla di partenze e ritorni, di ferite e di sogni, ma soprattutto della capacità di reinventarsi sempre.Un libro che ci ricorda che dietro ogni orizzonte c'è un mondo nuovo da scoprire.Angela Nanetti è nata a Budrio (Bologna), si è laureata in storia medievale e ha insegnato nelle scuole medie e superiori di Pescara, dove risiede. Dal 1984 ha pubblicato con Einaudi Ragazzi, EL e Giunti più di venti romanzi per ragazzi, molti dei quali premiati in Italia e all'estero. È tradotta in 27 Paesi. Passata alla narrativa per adulti, ha pubblicato tra gli altri Il bambino di Budrio (Neri Pozza 2014), arrivato finalista alla prima edizione del Premio Neri Pozza e vincitore del Premio Il Terriccio, Il figlio prediletto (Neri Pozza 2017), candidato al Premio Strega e finalista al Premio Letteraria 2018 e la raccolta di racconti Il canto delle rane (Neri Pozza 2023), vincitore della prima edizione del concorso letterario nazionale Premio Novelle.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Michela D'Ascenzo "Piacer figlio d'affanno"

    Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 14:20


    Michela D'Ascenzo"Piacer figlio d'affanno"Edizioni Ensemblewww.edizioniensemble.itLa prima raccolta poetica di Michela D'Ascenzo.Può la gioia di vivere nascere direttamente dal dolore?Attraverso un viaggio di lunghi anni, interiore, profondo e intimo – mediato dalla poesia –, l'autrice di Piacer figlio d'affanno, in un continuo interrogarsi su sé stessa e sul mondo, giunge alla propria verità.In due atti e in un intermezzo, la successione dei componimenti guida il lettore attraverso un percorso esistenziale permeato di affanni e di piaceri, ma anche di amore, d'identità, di tempo, di esistenza e di morte. Un cammino, quello della vita, ch'è un “interrogativo doloroso”, ma che aspetta piacevolmente d'esser dipanato.Michela D'Ascenzo (Roma, 2000) è laureata in Lettere Moderne e scrive per «Il Nuovo Magazine», occupandosi di cultura. Piacer figlio d'affanno è la sua prima raccolta poetica.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Francesco Astore "Fonema. Come suonano le parole"

    Play Episode Listen Later Nov 13, 2025 13:10


    Francesco Astore"Fonema"Come suonano le parolehttps://www.salonelibro.it/news/tutte-news/2025/fonema.htmlDa ottobre a dicembre, arriva a Torino Fonema – Come suonano le parole, un nuovo festival che unisce poesia, musica e letteratura, organizzato da Centro Spettacolo Network e Associazione Amalgama in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino!Fonema Festival nasce con l'obiettivo di favorire la contaminazione tra musica e letteratura, dando vita a nuove forme di dialogo tra parole e suoni. Il progetto vuole essere una piattaforma di incontro per autori e musicisti che utilizzano la parola come strumento espressivo, un luogo in cui la scrittura si amplifica attraverso la performance e la musica si fa racconto.Sabato 15 novembreOre 18.30 (apertura porte ore 18)Scuola Holden Incontro con Piotta e Fabrizio VespaUn confronto tra musica e parola sul linguaggio del rap italiano e la sua dimensione narrativa. Piotta dialoga con il giornalista Fabrizio Vespa sulla cultura hip-hop, la memoria collettiva e la capacità della musica di raccontare una generazione. Un appuntamento tra autobiografia e attivismo.Incontro gratuito con prenotazioneOre 21.30 (apertura porte ore 21.00)Off Topic - Cubo, via Giorgio Pallavicino, 35, 10153 Torino TOPiotta – live full band Dal rap indipendente agli inni generazionali, Piotta ripercorre trent'anni di carriera con la sua band. Un live potente che fonde musica, parole e impegno sociale, tra ritmi urban e sonorità mediterranee. Il concerto è un racconto di libertà, ironia e appartenenza. Martedì 18 novembreMuseo delle Scienze Naturali, Via Accademia Albertina, 15, 10123 Torino TOTorinoSette Live esce dalla redazione e con Fonema propone l'eventoOre 20.30 (apertura porte ore 20)Michela Di Martino in scena con Una bambina non deve piangerParole e suoni si intrecciano in sette quadri, sette canzoni: dal dolore all'ironia, dalla rabbia alla malinconia: “Essere donna è un mestiere duro. Essere donna libera è un atto rivoluzionario.” Non una commemorazione a Oriana Fallaci,, ma una ricostruzione emotiva del percorso di una donna che ha saputo dire “no” anche quando tutti volevano un “sì”. Giornalista, scrittrice, inviata di guerra — ma prima di tutto donna libera, che ha rifiutato ogni etichetta, anche quella di “femminista”, per difendere il diritto, non negoziabile, di pensare con la propria testa.Ore 21.30Talk: Fabio Bucciarelli dialoga con Luca MorinoFabio Bucciarelli è fotografo e scrittore, da sempre impegnato con i suoi reportage nel documentare situazioni di conflitto e crisi umanitarie. Conosciuto a livello internazionale, è stato insignito di numerosi premi tra cui il recente World Press Photo Award. Tra i suoi scatti più celebri le prime foto al corpo di Muammar Gheddafi subito dopo la sua uccisione a Sirte nel 2011 che creeranno un ponte ideale con il Reading dedicato a Oriana Fallaci, tra le prime a intervistare il colonnello libico.Elia Colombotto & Martina Pelusi eseguono “Duetto buffo dei due gatti” di Gioacchino RossiniTalk: Ivan Cazzola dialoga con Fabrizio VespaIvan Cazzola è un fotografo che ha lavorato a lungo per riviste e marchi di moda di Milano,Londra, Parigi e New York, oltre ad aver fondato diversi locali che hanno caratterizzato lamovida torinese. In parallelo lavora anche come regista di documentari, cortometraggi, video e per TO 7 live darà delle anticipazioni su “Falene”, il film che ha realizzato sulla storia del nightclub ing torinese e che sarà presentato ufficialmente a inizio 2026. Ore 22.30Giorgio Li Calzi – NewspeakracyIl linguaggio, elemento fondamentale della nostra evoluzione, è il punto di partenza di questa performance sonora. Durante la performance, macchine sonore generative si alterneranno al respiro della tromba, punti di partenza opposti ma entrambi controllati dall'esperienza umana. Giorgio Li Calzi utilizza nei suoi concerti strumenti inusuali e spesso prototipi, come il Beats FM, radio-sintetizzatore progettato a Torino dall'ingegnere elettronico canadese Charles Bisaillon in collaborazione con Alphalab Audio. Sabato 22 novembre, ore 21.00 (apertura porte ore 20.30)Capodoglio, Murazzi del Po Gipo Farassino, 37, 10123 Torino TONapoli Segreta – DJ SetIl collettivo che ha riscoperto e reinventato la disco-funk partenopea. Tra vinili rari, groove mediterranei e storytelling urbano, Napoli Segreta porta in scena una festa che unisce ricerca musicale e cultura popolare. Un viaggio nella Napoli notturna degli anni '70, restituita al presente. Mercoledì 26 novembre, 21.30 (apertura porte ore 21.00)Off Topic - Cubo, via Giorgio Pallavicino, 35, 10153 Torino TOLvinia. Jedem Das Sein – Concerto VisivoUn concerto performativo che reinterpreta il Tito Andronico di Shakespeare con musica elettronica, voce e immagini. Il trio di Mario Conte, Marco "Benz" Gentile e Ivan Bert trasforma il testo classico in una potente riflessione contemporanea su violenza, memoria e identità.Venerdì 12 dicembre, ore 19.00 (apertura porte ore 18.30)MalaErba, Via Verrès, 4, 10155 Torino TOGhelfidemaIl duo composto da Selene Demaria e Valentina Ghelfi fonde poesia, voce e musica elettronica in un linguaggio radicale e rituale. Un concerto-performance che parla di corpo, libertà e desiderio, dove la parola si trasforma in ritmo e respiro.  Venerdì 12 dicembre, ore 21 (apertura porte ore 20.30)Capodoglio, Murazzi del Po Gipo Farassino, 37, 10123 Torino TOMatteo Di Genova e BiancoDue artisti a confronto tra poesia performativa e cantautorato. Matteo Di Genova, voce della slam poetry italiana, incontra il songwriter Bianco per un live che intreccia parola, ritmo e introspezione. Sabato 13 dicembreOff Topic - Cubo, via Giorgio Pallavicino, 35, 10153 Torino TOOre 19.00 (apertura porte ore 18.30)Filippo Balestra -  "Conferenza sulla Conferenza"Poeta e performer genovese, Balestra esplora con ironia i paradossi della comunicazione contemporanea. Un reading surreale e ritmato in cui la lingua diventa materia viva e la conferenza un'azione poetica.Ore 20.00Atti Impuri Poetry Slam & Groovy Soup CollectiveUn poetry slam con alcuni dei più interessanti performer della scena italiana di poetry slam (Pippo Balestra, Eleonora Davoli, Francesco Dejana, Matteo Di Genova, Cecilia Gallucci e Francesca Saladino) e le incursioni musicali improvvisate dei Groovy Soup Collective. Una jam poetica e musicale per restituire alla parola la sua forza collettiva e performativa.Martedì 16 dicembre, 21.00 (apertura porte ore 20.30)Blah Blah, via Po, 21, 10124 Torino TODISPARI - "Ritratti" Un set visivo e sonoro che intreccia elettronica, voce e fotografia. Ritratti esplora l'identità come paesaggio mutevole, costruendo un ponte tra memoria personale e immaginario collettivo.Alma Spina - "Corpi Abitati"Performance immersiva tra danza, video e live set elettronico. Il corpo come archivio di emozioni e luogo di trasformazione: un racconto fisico e sonoro che chiude il festival in una dimensione onirica e condivisa.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Carmelo Frascati "Charlie Kirk"

    Play Episode Listen Later Nov 13, 2025 20:13


    Carmelo Frascati"Charlie Kirk"Come il guerriero culturale ha osato sfidare il pensiero unicoFrascati Serradifalco Editoriwww.frascatiserradifalco.itCharlie Kirk non era “uno dei tanti”: era la voce che si alzava quando tutti preferivano abbassarla, un trentunenne che ha trasformato i campus americani in palchi di confronto, spingendo milioni di giovani a mettere le idee davanti alla paura. Il 10 settembre 2025, in un'università dello Utah, un colpo di fucile spegne il suo microfono, ma accende un dibattito mondiale: è ancora possibile difendere la libertà di parola in un'epoca che premia l'etichetta e il linciaggio digitale?Dalle origini in Illinois alla fondazione lampo di Turning Point USA, Kirk costruisce una rete che invade i campus, moltiplica capitoli locali e riempie arene, scegliendo lo scontro delle idee al posto delle urla: “microfono aperto” contro il conformismo, dati contro slogan, fede e responsabilità personale contro l'indifferenza.L'attentato dell'Utah esplode in diretta nell'arena dei social — il “tribunale permanente” — dove il dolore si fa spettacolo e compaiono persino i “meno uno”: segni di una civiltà che celebra la cancellazione dell'avversario più che il confronto.Eppure, dalle lacrime nasce un giuramento. “Non avete idea di cosa avete scatenato”: la promessa della moglie diventa un manifesto di continuità. TPUSA non si restringe: si moltiplica. Non più un solo microfono, ma centinaia; non più l'opera di un uomo, ma la missione di una generazione.Questo libro non è un necrologio: è un grido che chiede se siamo ancora disposti a difendere la libertà di parlare — anche quando a parlare è chi ci contraddice.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Elisabetta Chiodini "L'Italia prima degli italiani"

    Play Episode Listen Later Nov 13, 2025 29:28


    Elisabetta Chiodini"L'Italia prima degli italiani"Castello di Novarawww.ilcastellodinovara.itRitratto di una nazione appena nata, a cura di Elisabetta Chiodini, un percorso di 70 capolavori eseguiti dai primi anni Sessanta dell'Ottocento al terzo decennio del Novecento da alcuni dei maggiori protagonisti della nostra cultura figurativa che sarà visitabile fino al 6 aprile 2026. La mostra illustra la nostra nazione appena nata, il suo variegato territorio e la sua popolazione nel corso di decenni che sono stati testimoni di profonde trasformazioni, politiche, economiche, culturali e sociali che avrebbero lentamente condotto il Paese verso la modernità.La rassegna, organizzata da METS Percorsi d'Arte congiuntamente a Comune di Novara e Castello di Novara, si articola in sezioni tematiche che accompagnano i visitatori attraverso il succedersi delle sale del Castello presentando loro opere provenienti da prestigiose collezioni, sia pubbliche sia private.Sezione I | Un territorio variegato. Vita rurale tra pianure, valli e montiLa prima sezione è dedicata all'Italia rurale e alla realtà del modo contadino, dalle Alpi alla Sicilia. I territori e la vita quotidiana dei nuovi italiani saranno illustrati attraverso straordinari lavori di artisti di grande spessore e fama; tra questi sia sufficiente ricordare Telemaco Signorini (1835-1901), Giuseppe De Nittis (1846-1884), Stefano Bruzzi (1835-1911), Giovanni Battista Quadrone (1844-1898), Gugliemo Ciardi (1842-1917), Francesco Paolo Michetti (1851-1929), Angelo Morbelli (1853-1919), Carlo Fornara (1861-1978), Achille Tominetti (1848-1917) e Cesare Maggi (1881-1961).Sezione II | Lo sviluppo costiero della penisola e le attività delle regioni marittimeLa seconda sezione illustra la varietà delle nostre coste, in prevalenza alte, frastagliate, rocciose e scoscese quelle che si affacciano sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno, per lo più basse con spiagge sabbiose e ghiaiose quelle che si affacciano sul Mar Adriatico. Oltre 8000 chilometri di territori molto diversi per morfologia, struttura geologica, varietà di ambienti naturali, insediamenti umani e produttivi. L'articolato territorio costiero e le attività dei suoi abitanti saranno documentati da dipinti di Giovanni Fattori (1825-1908), Vincenzo Cabianca (1827-1902), Luigi Steffani (1828-1898), Francesco Lojacono (1838-1915), Rubens Santoro (1859-1941) e molti altri.Sezione III | Il volto delle cittàLa terza sezione documenta alcuni aspetti della realtà urbana delle tre Capitali d'Italia, Torino, Firenze, Roma, e di altre grandi città come Napoli, Venezia e non ultima Milano, la prima metropoli italiana. Città quest'ultima che, più di altre, vuole essere moderna e avverte una forte esigenza di trasformazione e che a vent'anni esatti dalla proclamazione dello stato unitario, in occasione dell'Esposizione Industriale Italiana del 1881, è definita da Giovanni Verga la “Città più Città d'Italia”, la capitale morale del paese, quella destinata ad assumere in breve tempo una funzione trainante nel campo della produzione industriale e del lavoro. In sala dipinti di Filippo Carcano (1840-1914), Pio Joris (1843-1921), Adolfo Tommasi (1851-1933), Marco Calderini (1850-1941) e altri.Sezione IV | I riti della borghesia. Il tempo libero in città e in villeggiaturaLa quarta sezione è dedicata agli svaghi della borghesia e conduce il visitatore in lussureggianti giardini urbani, a teatro, tra le luci soffuse di prestigiosi salotti, in campagna per una gita fuori porta o in luoghi di villeggiatura. Tra i pittori in sala Ettore Tito (1859-1941), Giulio Aristide Sartorio (1860-1932), Vespasiano Bignami (1841-1929), Pompeo Mariani (1857-1927),Carlo Pittara (1835-1891) e Luigi Gioli (1855-1947).Sezione V | L'arte declinata al femminileLa quinta sezione è declinata tutta al femminile e illustra le diverse relazioni che numerose donne borghesi intrattenevano con le arti figurative. In sala incontriamo chi visitava le città d'arte e i loro straordinari musei, chi amava collezionare arte contemporanea e frequentava gli studi dei maggiori artisti per valutare personalmente le opere da acquistare per la propria collezione, chi amava dipingere per puro diletto e chi, invece, aveva coraggiosamente scelto di fare della pittura la propria professione. Tra gli autori presenti Silvestro Lega (1826-1895), Odoardo Borrani (1833-1905), Michele Cammarano (1835-1920).Sezione VI | L'amore venaleLa piccola cella del castello ospita la sesta sezione della mostra proponendo una scelta di opere legate ai tanti volti che la prostituzione ha avuto nell'Ottocento. Argomento che è stato spesso oggetto dell'attenzione di romanzieri e poeti, drammaturghi e compositori, ma che molto più raramente è stato affrontato dai pittori; tra questi Angelo Morbelli (1853-1919).Sezione VII | Tempi moderni. La vita nelle metropoliL'ultima sezione della mostra è dedicata ai diversi aspetti della vita quotidiana dei nuovi Italiani nelle più moderne città del Paese. Città industrializzate e sempre più popolose nelle quali lusso e miseria convivevano spesso l'uno accanto all'altra. Città che alternavano zone lussuose con splendidi complessi edilizi contemporanei perfettamente rispondenti alle rinnovate esigenze della facoltosa borghesia, a zone squallide e fatiscenti abitate da una popolazione spesso priva di un lavoro regolare, costretta per poter sopravvivere ai lavori più umili o all'accattonaggio. Straordinari episodi di vita moderna documentati da grandi artisti tra i quali Emilio Longoni (1859-1932), Giovanni Sottocornola (1855-1917), Angelo Morbelli (1853-1919), Attilio Pusterla (1862-1941), Francesco Netti (1832-1894), Demetrio Cosola (1851-1895) e Italo Nunes Vais (1860-1932).La mostra è stata inserita nell'ambito dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l'Italia per promuovere i valori Olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l'Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.La rassegna, a cura di Elisabetta Chiodini, giunge dopo il grande successo di pubblico e critica registrato dalle mostre PAESAGGI. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo (2024-2025), Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris (2023-2024); Milano da Romantica a Scapigliata (2022-2023); Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale (2021-2022); Divisionismo. La rivoluzione della luce (2019-2021) e Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini (2018-2019) ed è organizzata da METS Percorsi d'arte congiuntamente a Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara, con il patrocinio di Regione Piemonte, Commissione Europea e Provincia di Novara, nell'ambito del programma culturale delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Giorgio Vallortigara "Desiderare"

    Play Episode Listen Later Nov 13, 2025 34:01


    Giorgio Vallortigara"Desiderare"Marsilio Editoriwww.marsilio.itDa una parte c'è Douglas Spalding, grande scienziato – siamo in piena epoca vittoriana –, etologo, che anticipa il lavoro sull'imprinting di Konrad Lorenz, e che alla passione dell'osservazione degli animali non umani aggiunge quella degli animali umani. Dall'altra, Itzhak, il protagonista, grande scienziato contemporaneo, che si muove, proprio come l'autore, Giorgio Vallortigara – al quale somiglia –, in quel mondo vasto e largo che è la scienza. La scienza, nonostante sia cosa diversa dagli uomini e dalle donne che la fanno, può essere raccontata attraverso alcuni tipi, e così, accanto a Itzhak, stanno Pietro Ongaro, professore espatriato in Gran Bretagna, ironico e realista, Patrick de Gray, noto, notissimo scienziato, vanitoso e arrogante, Vittorio, che studia il cervello ed è ben conscio che da certe avventure non si torna indietro – la curiosità è pericolosa –, e Sylvia, ex matematica, dalla quale Itzhak è attratto. E infine la contessa, che consente a Vallortigara di spingere la scienza in quel grande immaginario gotico che è l'impossibile, l'irraggiungibile, l'impensabile, lo spaventoso. Itzhak ha una grande passione e un grande modello, Douglas Spalding, e come lui ondeggia tra la scienza e l'amore. D'altronde nel corpo c'è pure la testa. Spalding, per esempio, era stato raccomandato come tutore alla famiglia Russell, cioè ai genitori di Bertrand Russell, e in quella casa era diventato l'amante di Lady Amberley, madre di Bertrand, col beneplacito del marito John: la libertà delle menti che si accorda a quella dei corpi. Vallortigara racconta che non esistono due culture contrapposte, come sosteneva Charles Snow, ma una, e decide di dimostrare la coesistenza di ragione e sentimento, di scienza e umanesimo, con una storia che consente di far capire le cose senza spiegarle. Un grande romanzo che, per struttura – le storie incrociate, una nel passato e una nel presente –, somiglia a Possessione di A.S. Byatt, e per lingua e intenzione non somiglia a nient'altro; l'esordio alla narrativa di un grande scienziato.Giorgio Vallortigara  è professore di Neuroscienze al Center for Mind/Brain Sciences dell'Università di Trento. È autore di moltissimi articoli scientifici su riviste internazionali e di libri divulgativi, tra i quali ricordiamo: Altre menti (il Mulino 2000), Cervello di gallina. Visite (guidate) tra etologia e neuroscienze (Bollati-Boringhieri 2005), Pensieri della mosca con la testa storta (Adelphi 2021), Il pulcino di Kant (Adelphi 2023), A spasso con il cane Luna (Adelphi 2025). Desiderare è il suo primo romanzo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Alessia Bertolotto (dis)fare impresa

    Play Episode Listen Later Nov 12, 2025 26:22


    Alessia Bertolotto(dis)fare impresaSantelli Editorewww.santellieditore.itScrittori in CittàSabato 15 novembre 2025, ore 18:00Casa del Fiume, Cuneocon Alessia Bertolotto e Massimo Gallihttps://www.scrittorincitta.it/ospite/alessia-bertolotto/Una storia di impresa green costruita su un continuo alternarsi di accadimenti positivi e negativi, perché la vita è sempre complessa ma anche sorprendente, al punto di giocare essa stessa con i propri risvolti e opposti. (Dis)fare impresa racconta come rapidamente si possa disfare o fare impresa: generalmente molto tempo per farla, poco per disfarla, tanto per ricrearla. Ripercorrendo le tappe fondamentali della crescita dell'azienda di famiglia Marcopolo, leader nel settore del biogas, Alessia Bertolotto mette in scena l'eterna lotta tra il bene e il male raccontando una storia fatta di sacrifici, errori, congiure ma anche altrettanti successi e conferme.Alessia Bertolotto, giovane imprenditrice cuneese, opera nel settore della Green Economy e della produzione di energia verde, alla guida dell'azienda di famiglia Marcopolo. Conduce programmi televisivi, tra cui “Sfida Vincente”, un programma da lei scritto, ideato e condotto dal 2015 al 2021, nel quale ha messo in luce start-up e progetti nascenti sul territorio piemontese. Nella convinzione che il tema dell'ambiente, dei giovani, dell'innovazione e delle imprese sia cruciale per il futuro del nostro Paese, ha interiorizzato lo spirito del sacrificio lavorando in situazioni di crisi, che le hanno dato l'opportunità di crescere e imparare, affrontando le sfide con tenacia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Giuseppe Culicchia "Radici"

    Play Episode Listen Later Nov 12, 2025 14:09


    Giuseppe Culicchia"Radici"Il festival dell'identità(coltivata, negata, ritrovata"Circolo dei Lettoriwww.circololettori.itA Torino apre Radici: voci e pensieri per chiederci chi siamo e interrogarci sul nostro rapporto con il mondoL'omaggio a Claudia Cardinale poi tante voci tra letteratura, arti e pensieri: David Grossman, Fernando Aramburu, Judith Koelemeijer, Milo Manara, Francesco Piccolo, Emanuele Trevi, Nadia Terranova, Vivian Lamarque, Mauro Covacich, Luciano Lanna, Silvia Ballestra, Caterina d'Amico, Valeria Parrella, Lucio Caracciolo, Massimo Polidoro, Pietrangelo Buttafuoco, Massimo Zamboni, Alessandro Aresu, Annalisa Terranova… Radici, il festival dell'identità (coltivata, negata, ritrovata) apre a Torino e torna a interrogarsi sul tema dell'identità e sul nostro rapporto con noi stessi e con l'Altro da noi. Alla luce di ciò che accade intorno a noi, in un mondo che sembra accelerare verso un cambiamento profondo e radicale di ciò che conoscevamo – e spesso davamo per scontato – un cambiamento che investe ogni ambito, dalla geopolitica alla sessualità, dalla religione al linguaggio, Radici inaugura la 3. edizione.  Il festival è un progetto della Fondazione Circolo dei lettori a cura di Giuseppe Culicchia con il contributo della Regione Piemonte-Assessorato Regionale all'Emigrazione; Radici è in programma da questo giovedì fino a domenica, 13-16 novembre, tra il Circolo dei lettori e delle lettrici e il Cinema Romano. Dopo il successo delle precedenti edizioni, il programma propone una nuova serie di incontri, lezioni e spettacoli che affrontano il tema dell'identità — individuale e collettiva — e della memoria, in un contesto sociale sempre più complesso. Attraverso grandi voci e opere, Radici indaga come i cambiamenti culturali abbiano trasformato la nostra percezione del sé, invitando a riflettere sulla consapevolezza della propria individualità e del mondo.  Il programma, da giovedì 13 a domenica 16 novembre Radici prende il via al Circolo  dei lettori e delle lettrici giovedì 13 novembre con l'incontro I Musei regionali dell'Emigrazione piemontese: Frossasco e Santa Maria Maggiore (h 16), con Piemontesi nel Mondo, Ugo Bertello, Davide Rosso, Claudio Cottini, Rosanna Napoli, Chiara Monferrini, Joaquin Coniglio e Alfons J. Ravelli. Un momento di dialogo tra i presidenti e i comitati di gestione dei musei, le amministrazioni locali e le associazioni di emigrati, per raccontare la memoria viva dell'emigrazione piemontese e le sue radici culturali.Segue la lectio di Paola Mastrocola (h 18), La nostalgia degli dei e il mito, un percorso tra Nietzsche, la fine del sacro e la trasformazione del mito nel nostro tempo. A seguire si tiene Alle radici dell'opera d'arte, con Alfonso Frugis, Michela Cardinali e Federica Pozzi, dedicato ai vent'anni del centro di restauro della Venaria Reale (h 18.30). In serata debutta la Trilogia triestina di Mauro Covacich: tre monologhi, un viaggio letterario tra Trieste e i suoi grandi scrittori (h 21). Radici, come da consuetudine, è anche cinema, a mezzanotte. In questa terza edizione di Radici di mezzanotte al Cinema Romano ogni sera del festival si rende omaggio a Claudia Cardinale. Il primo film è I soliti ignoti di Mario Monicelli, presentato da Giuseppe Culicchia ed Enrico Verra, in collaborazione con Aiace Torino (h 24, Cinema Romano). Venerdì 14 novembre al Circolo si apre con Un editore che guarda a Est, sulle orme di Corto Maltese, incontro con Francesco Colafemmina e Bruno Ventavoli, dedicato alla casa editrice Medhelan e al suo catalogo cosmopolita (h 16). Nel pomeriggio un doppio appuntamento: Incontro con Massimo Zamboni a partire da Pregate per Ea, Einaudi, in dialogo con Ottavia Giustetti (h 17), e Ma siete sicuri di voler mettere radici a Milano?, monologo di Silvia Ballestra che racconta contraddizioni e fragilità del capoluogo lombardo (h 17).A seguire Emanuele Trevi dialoga con Martino Gozzi in Il tempo, grande scultore, a partire dal suo libro Mia nonna e il conte, Solferino (h 18), mentre attraverso l'incontro Parli come badi! Luca Ricolfi e Alessandro Chetta riflettono sull'evoluzione del “politicamente corretto”, dalle origini inclusive agli effetti controversi nell'epoca dei social (h 18).Più tardi arriva Fernando Aramburu, con il suo nuovo libro Ultima notte da poveri, Guanda, in dialogo con Bruno Arpaia su solitudine e contraddizioni della natura umana (h 19). In serata Mauro Covacich torna in scena con la seconda parte della sua Trilogia triestina, questa volta dedicata a James Joyce (h 21). Chiude la giornata la proiezione di Fitzcarraldo di Werner Herzog, pellicola con Klaus Kinski e Claudia Cardinale per Radici di mezzanotte (h 24, Cinema Romano). La terza giornata, sabato 15 novembre, si apre al Circolo dei lettori e delle lettrici con l'incontro con Judith Koelemeijer, autrice di Etty Hillesum. Il racconto della sua vita, Adelphi, in dialogo con Elena Loewenthal (h 11.30). Segue Riccardo Gasperina Geroni con Ricominciare. Classici della letteratura italiana 1939-1962, Einaudi, un saggio che ripercorre la storia culturale italiana tra guerra e dopoguerra (h 12). Nel pomeriggio la poeta Vivian Lamarque e la scrittrice, curatrice e conduttrice della trasmissione Fahrenheit di Rai Radio 3 Susanna Tartaro si confrontano in La poesia delle radici, un dialogo sulla forza vitale e spirituale della poesia (h 15). A seguire Alessandro Aresu e Lucio Caracciolo discutono di geopolitica in La Cina è (sempre più) vicina, Feltrinelli (h 16), mentre più tardi Giorgio Amitrano rende omaggio a Yukio Mishima, seguito dalla presentazione de L'esercito di Mishima di Daniele Dall'Orco, Idrovolante Edizioni (h 16.30). Si prosegue con il documentario Radici. L'italianità come stato dell'anima, realizzato con Sofia Quercetti, grazie all'Istituto italiano di cultura e al Consolato Generale d'Italia a Cordoba, il racconto della storia degli italiani in Argentina, che ripercorre le tappe dell'emigrazione e si sofferma sulla trasmissione della lingua d'origine tra le generazioni, in città come Córdoba, Colonia Caroya, San Francisco (h 17). Segue l'incontro con il grande artista Milo Manara, in dialogo con Fulvia Caprara, su Il Nome della Rosa vol. 2, Oblomov, ripercorrendo la sua carriera tra erotismo, arte e cultura pop (h 18). E poi ancora l'incontro Alle radici dell'odio, con Alessandro Campi e Paolo Borgna, dedicato al saggio Una esecuzione memorabile, Le lettere, sull'uccisione di Giovanni Gentile (h 19).La serata prosegue con l'ultimo episodio della Trilogia triestina, con Mauro Covacich che dedica il suo monologo a Umberto Saba (h 21) e si conclude al cinema con Radici di mezzanotte, che propone La pantera rosa di Blake Edwards per l'omaggio a Claudia Cardinale (h 24, Cinema Romano).  La giornata conclusiva, domenica 16 novembre si apre con Tra respiro e reminiscenza, laboratorio sul mondo del profumo con Diletta Tonatto (h 10). Più tardi doppio appuntamento: Buon compleanno, “La Biennale di Venezia” per celebrare il primo anniversario della rinata rivista di Arte, Cinema, Danza, Musica, Teatro, Moda con il presidente Pietrangelo Buttafuoco e la direttrice editoriale Debora Rossi; e Sull'attualità dei classici, con Simone Regazzoni e Valeria Parrella, un dialogo su filosofia, letteratura e rilettura del passato (h 12).Segue A ritroso, in cerca della verità, verso l'origine di ogni cosa, con Nadia Terranova e Valeria Curzio, un confronto su identità, memoria familiare e ricerca personale (h 12.30).Nel pomeriggio Identità: nuove e storiche migrazioni a confronto, curato da Maddalena Tirabassi direttrice Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane, con Riccardo Roba, Elisa Colla, Andrea Ballatore, Luz Allegranza, membro del GAP - Gioventù Argentina-a Piemontèisa, il gruppo giovanile della FAPA - Federazione delle Associazioni Piemontesi d'Argentina, Manuela Paterna Patrucco e Anna Coggiola del Circolo Piemontesi Messico, mette in dialogo generazioni di emigrati piemontesi (h 15). A seguire Luciano Lanna presenta Attraversare la modernità, Cantagalli, con Davide Rondoni (h 15.30), mentre più tardi Francesco Piccolo e Caterina d'Amico ricordano Il cinema di Suso Cecchi d'Amico, in collaborazione con Giulio Einaudi editore (h 16).Più avanti nel pomeriggio Annalisa Terranova dialoga con Giorgio Ballario su Margherita. Un incontro al di là del tempo, Ianieri (h 16.30), e Massimo Polidoro tiene una lectio a partire da Il mistero delle origini dell'uomo, Feltrinelli, tra scienza, mito e antropologia (h 17).A seguire è il momento del grande scrittore isrealiano David Grossman, che dialoga con Giuseppe Culicchia sul ruolo dello scrittore di fronte alla Storia (h 18.30).Il festival chiude in musica e poesia con Alle radici della poesia a bolu, con i poetas Bruno Agus e Nicola Costantino Farina, accompagnati dai Tenores di Ula Tirso Nicola Argiolas, Gian Luigi Dessì e Nicolò Cossu per un viaggio nelle tradizioni orali sarde e nella potenza della parola improvvisata (h 20). Quattro giorni per esplorare le radici della nostra identità culturale, tra libri, immagini, voci e memorie. Radici conferma la sua vocazione di luogo di incontro e riflessione, dove il passato è allo stesso tempo memoria e materia viva che continua a parlarci del presente e ci aiuta a guardare al futuro. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Monica Poggi "Oltre la moda"

    Play Episode Listen Later Nov 12, 2025 24:20


    Monica PoggiOltre la moda"Helmut Newton e Ferdinando Scianna: sovvertire le regole"Con l'apertura dei due grandi progetti espositivi Helmut Newton. Intrecci al Filatoio di Caraglio e Ferdinando Scianna. La moda, la vita alla Castiglia di Saluzzo, prende il via il programma di incontri pubblici Oltre la moda, curato da Monica Poggi e Fondazione Artea, per accompagnare i visitatori alla scoperta di due dei più grandi protagonisti della fotografia del Novecento, approfondendo il modo in cui moda e fotografia dialogano tra loro e si sono evolute nella storia.Il primo appuntamento del Public Programme, dal titolo Helmut Newton e Ferdinando Scianna: sovvertire le regole, sarà sabato 15 novembre, alle 18, al Filatoio di Caraglio con Monica Poggi, storica della fotografia. L'incontro contestualizzerà il lavoro di Newton e Scianna all'interno di un panorama culturale più ampio. Ripercorrendo le tappe più rilevanti dello sviluppo del linguaggio della fotografia di moda, il discorso evidenzierà le rispettive peculiarità e la capacità espressa da entrambi di ridefinire i canoni della rappresentazione di questo genere.I momenti di approfondimento previsti dal Public Programme proseguiranno fino a febbraio 2026 e proporranno incontri e dialoghi con esperti di fotografia, moda e cultura visiva, anche fuori dalla provincia. Un'occasione per leggere e contestualizzare il lavoro dei due grandi autori, e per riflettere sulle intersezioni fra fotografia, produzione, collezionismo e società contemporanea.La partecipazione agli appuntamenti è libera e gratuita, fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria su Eventbrite (link) o scrivendo a: info@fondazioneartea.org .Qui di seguito, i successivi due incontri pubblici che si svolgeranno al Filatoio di Caraglio e all'antico Palazzo Comunale di Saluzzo nel corso del 2025.Sabato 29 novembre – ore 18Il Filatoio, CaraglioNuovi sguardi. La rappresentazione dei corpi femminili oggiL'incontro racconterà il modo in cui oggi, in rottura rispetto al passato, l'editoria di moda cerchi di guardare a corpi considerati non conformi. Particolare attenzione sarà rivolta alle riviste e ai fotografi che stanno contribuendo a ridefinire i canoni della rappresentazione, in un'ottica di sempre maggiore inclusività e riconoscimento delle diversità.Relatrici: Chiara Bardelli Nonino, photo editor Harper's Bazaar, e Monica Poggi, storica della fotografia.Venerdì 12 dicembre – ore 18Antico Palazzo Comunale, SaluzzoIncontri che cambiano la vita. Amicizie nel mondo della fotografiaAttraverso il coinvolgimento di importanti storici della fotografia, l'incontro racconterà quanto il confine fra reportage e moda sia stato labile negli anni. Con esempi celebri come quelli di Robert Capa e Ferdinando Scianna, gli ospiti evidenzieranno quanto grandi autori del passato e del presente siano stati in grado di non farsi definire da un unico genere fotograficoRelatori: Ferdinando Scianna, fotografo, Gabriel Bauret, curatore, Monica Poggi, storica della fotografia, e Davide De Luca, direttore Fondazione Artea. La mostra Helmut Newton. Intrecci al Filatoio di Caraglio (via Matteotti 40) è promossa e organizzata da Fondazione Artea e curata da Matthias Harder. È realizzata in collaborazione con la Helmut Newton Foundation e il Comune di Caraglio, grazie al contributo della Fondazione CRT, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRC, con il supporto del Museo Lavazza e di Confindustria Cuneo, e con il patrocinio della Provincia di Cuneo. È visitabile fino al 1° marzo 2026, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.Il progetto Ferdinando Scianna. La moda, la vita alla Castiglia di Saluzzo (piazza Castello, 1), curato da Denis Curti, è promosso e organizzato dal Comune di Saluzzo e della Fondazione Artea ed è reso possibile, oltre alle collaborazioni con la Fondazione Torino Musei, la GAM di Torino e la Fondazione Arte CRT, anche grazie al supporto del Museo Lavazza, di Confindustria Cuneo, della Fondazione Amleto Bertoni con Terres Monviso, e con il contributo dell'ATL del Cuneese e il patrocinio della Provincia di Cuneo. Accoglierà i visitatori fino al 1° marzo 2026, il venerdì dalle 15 alle 19 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.Le due mostre in dialogo tra loro approfondiscono aspetti inediti o poco esplorati nelle carriere dei due autori, offrendo al pubblico due visioni complementari della moda, vista da Helmut Newton come provocazione dell'immaginario e da Ferdinando Scianna come racconto della vita.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Vincenzo Carrozza "Il traditore"

    Play Episode Listen Later Nov 12, 2025 24:07


    Vincenzo Carrozza"Il traditore"Golem Edizioniwww.golemedizioni.itSeguito del libro “Ghost Medical Team”.  Il GMT è chiamato a svolgere una nuova missione che coinvolge George, Lorenzo e tre soldati inglesi, in territorio nemico. George, leader del GMT, rimarrà ucciso. Lorenzo non è convito che la sua morte sia casuale, così, insieme al suo amico Giuseppe e Ciccio, il cane mascotte, comincia a cercare indizi. Entrambi sono convinti che George sia stato ucciso in seguito a un preciso ordine. Ma da parte di chi? E perché?La vicenda si snoda tra Inghilterra, Francia, Cuba e Russia e altri omicidi, mettendo a rischio la vita degli stessi due amici e Ciccio.Vincenzo CarrozzaMedico, specializzato in Chirurgia generale, dopo varie esperienze di lavoro in Italia e all'estero, decide di dedicarsi alla chirurgia di guerra. Somalia, Niger, Afghanistan, Mali, Kosovo e Ucraina diventano, allora, luoghi familiari, dove provare a dare speranza a bambini, donne, ragazzi, uomini per i quali la morte arriva inaspettata per via delle guerre, della fame, dei trafficanti, delle malattie, del terrorismo, del deserto e del mare grosso.Ghost Medical Team, pubblicato nel 2023 per Golem Edizioni, racconta di un team medico altamente segreto, al servizio di enti sovranazionali, nato per agire in zone ostili.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Francesca Villanti "Chagall. Testimone del suo tempo"

    Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 22:26


    Francesca Villanti"Chagall. Testimone del suo tempo"Palazzo dei Diamanti, Ferrarawww.palazzodiamnanti.itPalazzo dei Diamanti di Ferrara ospita fino all'8 febbraio 2026 la grande mostra Chagall, testimone del suo tempo, un percorso espositivo di sorprendente intensità emotiva che invita il pubblico a immergersi nell'universo poetico di uno dei più importanti e amati maestri dell'arte del Novecento.Un viaggio straordinario che rivela come Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint-Paul de Vence, 1985), universalmente noto per le figure fluttuanti e le colorate atmosfere incantate, abbia saputo mantenere viva la memoria della sua terra natale, della tradizione e degli affetti, proiettandoli sempre verso nuovi orizzonti espressivi.Attraverso 200 opere, tra dipinti, disegni e incisioni, e due sale immersive che consentono di ammirare alcune creazioni monumentali in una dimensione coinvolgente e spettacolare, la mostra evidenzia la profonda umanità dell'opera di Chagall, artista plurale, visionario e testimone del suo tempo, cantore della bellezza e custode della memoria. Volti scissi, profili che si moltiplicano, ritratti che si specchiano: attraverso il tema del doppio, egli rivela la sua straordinaria capacità di cogliere la dualità dell'esistenza umana. E ancora amanti volanti, animali parlanti, bouquet esplosivi, diventano, trascendendo il visibile, metafore universali. Attraverso il suo sguardo poetico, Chagall trasforma l'esperienza personale in riflessione condivisa, svelando come dietro l'apparente semplicità delle sue creazioni si celino temi che toccano ogni essere umano: l'identità, l'esilio, la spiritualità e la gioia di vivere.In un'epoca di frammentazione, egli ci ricorda che l'arte può essere ponte tra mondi diversi, sintesi di tradizioni apparentemente inconciliabili, specchio fedele delle aspirazioni e delle contraddizioni dell'umanità. La sua opera celebra quella verità emotiva che rende tangibili i sentimenti più profondi dell'animo umano, elevando lo spirito verso una bellezza capace di trovare, anche negli orrori del tempo, barlumi di pace e comprensione.Mostra organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Arthemisiaa cura di Paul Schneiter e Francesca VillantiCatalogo Mostra. Chagall. Testimone del suo tempo. Moebius.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Bruno Murialdo "Nuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino"

    Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 20:35


    Bruno MurialdoNuto Revelli. Immagini dell'Anello forte: la donna e il mondo contadino. Mostra fotograficaScrittori in Cittàwww.scrittorincitta.itDal 15 novembre 2025 al 3 dicembre 2026, Piazza Virginio • Ingresso liberoVentidue fotografie in bianco e nero delle testimoni femminili dell'Anello forte di Nuto Revelli scattate da Bruno Murialdo quando accompagnava lo scrittore e partigiano cuneese nelle sue interviste. La mostra sarà accompagnata dal commento audio degli studenti e delle studentesse del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo che hanno lavorato per mettere in dialogo le testimoni ritratte e il loro tempo con la loro visione di quel contesto e di quello attuale. Organizzata da Comune di Cuneo, Fondazione Nuto Revelli, con il contributo di Fondazione CRT, in collaborazione con La Stampa.Inaugurazione sabato 15 novembre, ore 16.30, con interventi di Bruno Murialdo, Marco Revelli, studentesse e studenti del Liceo “E. De Amicis” di Cuneo.Lunedì 27 novembre, ore 20.45, CDT sala polivalente, proiezione del documentario Bruno: un ritratto con introduzione del regista e giornalista J. D. Spellman (online) e del fotografo B. Murialdo. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.Bruno MurialdoFotografo, collabora come free lance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta. Comprende America Latina in particolare Cuba, Argentina e Cile, Stati Uniti, Russia e diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi fino ad oggi. Diversi sono i suoi reportage realizzati su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e ultimamente con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Ha pubblicato 18 libri, alcuni dei quali hanno promosso nel mondo le bellezze della sua terra adottiva: le Langhe.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Oliviero Ponte Di Pino "BookCity Milano"

    Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 20:13


    Oliviero Ponte Di PinoBook City Milanowww.bookcitymilano.it“La storia umana è, in sostanza, una storia di idee”H. G. WellsDal 10 al 16 novembre 2025 si terrà la quattordicesima edizione di BookCity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dalla Fondazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e da AIE – Associazione Italiana Editori.1359 sono gli eventi di quest'anno, con 2715 protagonisti, 52 librerie, 62 biblioteche (di cui 14 di condominio); 403 le sedi che ospiteranno gli incontri della manifestazione, diffuse in tutti i diversi Municipi milanesi, oltre alle città limitrofe.Il focus tematico scelto per questa edizione è Il potere delle idee / Le idee del potere. In una fase storica in cui assistiamo a costanti mutamenti negli equilibri politici e sociali del mondo e in cui l'esercizio del potere assume forme sempre più contraddittorie, aggressive e spettacolari, spesso ci troviamo disorientati rispetto alla possibilità della cultura di incidere sulla realtà. BookCity Milano vuole promuovere una riflessione collettiva sulla relazione a due vie fra le idee e il potere attraverso incontri di alto profilo dedicati a politica, geopolitica, attualità e giornalismo. Oltre a questo nucleo tematico, gli incontri di BookCity Milano si articolano in quattro percorsi che interpretano le sfide della contemporaneità attraverso altrettante parole chiave: possibilità, fragilità, opportunità e minacce. Quattro traiettorie di senso, ciascuna ispirata da un verso di una grande poetessa del Novecento, ci guidano in un viaggio collettivo tra contraddizioni e speranze del mondo contemporaneo.Ampio spazio è inoltre dedicato alla spiritualità, con un trittico di incontri su San Francesco, di cui nel 2026 ricorreranno gli 800 anni dalla morte, e con la serata conclusiva che metterà al centro il ruolo. della fede nel nostro tempo. Spazio anche a un focus sull'adolescenza, che indaga i temi del disagio giovanile, e sull'amore in tutte le sue forme, partendo dalla costante diffusione del genere romance, per affrontarne diverse declinazioni - dall'amore in carcere, all'amore adulto, a quello inevitabile.Protagonisti anche i classici riletti in chiave contemporanea, accanto ai nomi della scena letteraria e culturale nazionale e internazionale. Lo sport sarà al centro di un ciclo di incontri in occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, intitolato Tedofori. 21 parole per un abbecedario sportivo, che avrà inizio nella settimana di BookCity e proseguirà fino a marzo 2026. Sul fronte dell'editoria e dei consumi culturali, tre nuove ricerche indagano il rapporto tra lettura e società. L'edizione sarà inoltre occasione per celebrare anniversari e ricorrenze — dai cento anni di Ossi di seppia ai 60 anni degli Oscar Mondadori, dai 20 anni di GeMS all'anticipazione dei 150 anni del Corriere della Sera e ai 160 de Il Sole 24 Ore, e i 70 anni di Feltrinelli, oltre ai 10 anni del Patto di Milano per la lettura — con incontri, mostre e feste.BookCity Milano 2025 è sostenuta da Intesa Sanpaolo (main partner), con la collaborazione di Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi. Partecipano inoltre Eni, Recordati, IntesaSanpaolo Protezione, Galleria Campari, Fondazione Amplifon, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Gruppo San Donato, Burgo Group, Federazione Carta e Grafica, Grafica Veneta, Messaggerie Libri, Enel, SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, Fondazione AEM. Sono media partner dell'edizione 2025 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, Rai Radio3, Rai Pubblica utilità, Feltrinelli Librerie, Giornale della Libreria, ilLibraio.it.Il potere delle idee / Le idee del potereFilo conduttore di questa edizione è dunque Il potere delle idee / Le idee del potere. BookCity Milano 2025 propone un percorso di riflessione sui molteplici volti del potere, della libertà e del pensiero critico, con alcuni tra i più autorevoli protagonisti del panorama culturale contemporaneo nazionale e internazionale.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Emanuela Rapetti "Libri da Asporto"

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2025 14:42


    Emanuela Rapetti"Libri da Asporto"LibridaAsporto festeggia il 5° Natale!Per i nostri regali acquistiamo libri nelle librerie indipendentiVi ricordate di LibridaAsporto? Era marzo 2020, in piena pandemia. LibridaAsporto nacque durante il primo lockdown con l'obiettivo di favorire la spedizione e la consegna di libri acquistati dai lettori presso le librerie indipendenti. Un'alternativa alle piattaforme on line che potesse consentire al lettore di mantenere un rapporto privilegiato con la propria libreria di fiducia. Un'operazione straordinaria che consentì alle librerie di superare quel momento così difficile supportandole nell'attività quotidiana con questo nuovo servizio.LibridaAsporto, ideato da NW Consulenza e Marketing Editoriale, una tra le aziende leader nella promozione, può considerarsi a buon diritto il primo e più grande network di supporto logistico alle librerie per la spedizione dei libri ai clienti in Italia e all'estero. Un servizio di qualità, presente e operante sul mercato dal oltre cinque anni.LibridaAsporto e Indie Tree, progetto ideato da Promedi e NW per connettere e favorire la collaborazione tra gli attori della filiera editoriale indipendente, rappresentano per le librerie due strumenti unici per arrivare ai lettori senza perdere la propria identità.LibridaAsporto non è un e-commerce: per i lettori è uno strumento semplice per ricevere a casa il libro scelto nella propria libreria di fiducia senza ricorrere alle piattaforme digitali.I punti di forza:73000 libri spediti all'anno per un valore che supera i 1.300.000€Oltre 200 librerie e più di 200 editori aderentiIl contatto diretto della libreria con il cliente, senza intermediazione o commissioniCome funziona?I lettori possono scegliere una libreria aderente al servizio tramite mappa o elenco sul sito LibridaAsporto. Il cliente contatta la libreria per concordare ordine, disponibilità, pagamento e spedizione.Le librerie aderenti hanno accesso ad un portale dedicato per poter gestire le spedizioni dei libri ai clienti, in totale autonomia e grazie al contributo da parte degli editori che sostengono il progetto (la lista sul sito www.libridaasporto.it )Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Coco Cano "L'arte del Noi"

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2025 10:40


    Coco Cano"L'arte del Noi"Restyling Banca di Cherascohttps://www.bancadicherasco.it/news/collaborazione-artistica/Raccontare un'idea con l'arte: colori sgargianti e marcati tratti neri che, in modo dinamico e armonioso, catturano l'occhio di chi passa davanti alla sede di Banca di Cherasco. La grande opera, intitolata “noi”, è stata realizzata nei giorni scorsi dall'artista italo-uruguaiano Coco Cano.Il Direttore Generale di Banca di Cherasco, Marco Carelli, spiega: “Il progetto di restyling è nato dalla volontà di rendere la nostra casa ancora più riconoscibile, trasformando la facciata in un segno tangibile di vicinanza al territorio. Un'opera che vuole essere mezzo di dialogo e veicolo di valori condivisi. La collaborazione con Cano era iniziata con il nuovo logo: una scelta grafica moderna che parla di cooperazione, economia circolare, relazioni, mutualità. L'opera artistica sulle facciate della nostra Banca è un modo per rappresentare l'impegno degli ultimi anni e le premesse per il futuro: abbiamo lavorato per fare la differenza sul territorio e unire capacità di essere competitivi a quella di generare sviluppo, facendo percepire il valore aggiunto della nostra diversità. Con Cano prosegue una collaborazione che ha molte altre iniziative in cantiere”.“Abbiamo individuato questo modo per raccontare, attraverso il linguaggio dell'arte, i valori che contraddistinguono questo Istituto di Credito Cooperativo: comunità e radicamento territoriale” dice il Presidente di Banca di Cherasco Giovanni Claudio Olivero. Ancora: “Un'opera d'arte può trasmettere la storia e la missione di un'impresa, diventando emblema della sua identità. È stato un lavoro anche di rigenerazione urbana, oltre che visiva. La nostra ambizione è che diventi un manifesto della nostra cultura d'impresa, cooperativa e mutualistica”.Coco Cano vive tra Carmagnola e Montevideo in Uruguay (dove è nato nel 1952): collabora da oltre un anno con Banca di Cherasco: ha realizzato il nuovo logo (scelto con il voto dei 175 dipendenti) e ha curato il restyling negli ultimi mesi delle filiali di Pocapaglia (Cuneo) e Pinerolo (Torino).  Spiega: “Banca di Cherasco non è solo un protagonista economico e sociale del territorio, ma anche un presidio culturale. Ha avuto il coraggio di credere nell'arte e nel suo significato. Un'operazione per dimostrare che crediamo nel futuro e nella vita: non è scritto, ma è tutto da immaginare”.La nuova decorazione, visibile su tre lati, ha dato una veste coloratissima alla copertura in quadrettoni bianchi, realizzata nel 1981 dall'architetto albese Valerio Demaria, che aveva curato anche l'ampliamento del 2001 con la realizzazione dell'auditorium. Ancora Cano: “Ho proposto blocchi di colore intensi: rosso, giallo, verde, blu. E per rendere la facciata più movimentata ho pensato ai tratti neri: sono come una scrittura, che ognuno interpreta a livello inconscio. Il segno nero riempie il blocco dei colori, dà dinamismo. Le frecce portano a spostarsi verso l'alto. Come un albero con i rami lanciati verso il cielo. Con il titolo “noi” ho voluto esprimere un'idea di comunità. L'Italia è forse il Paese europeo dove il senso di comunità, famiglia e amicizia, è più forte. Sono i pilastri di una vita sana e che guarda con ottimismo al futuro”.Cano ha illustrato libri per bambini e ha disegnato per l'editore Sur le copertine dei libri dello scrittore uruguaiano e suo grande amico Eduardo Galeano; opera nel campo del design e dell'arredamento, cura laboratori per le scuole e realizza lavori anche in vetro, ceramica, ferro. Tra i suoi interventi “in esterno” il centro polifunzionale di Valloriate (in provincia di Cuneo) e il vecchio casello ferroviario di Vigone (Torino) oggi sede di un'associazione.Per scoprire il senso dell'opera e il lavoro di preparazione è stato programmato un “incontro con l'artista”: l'appuntamento è nel pomeriggio di sabato 22 novembre. Dalle 15 alle 17 Cano accompagnerà i Soci della Banca e i curiosi alla scoperta dell'opera “noi”, ragionando su comunità, territorio e identità condivisa. Un'occasione, inoltre, per conoscere l'artista - anche attraverso altre sue opere esposte nell'atrio dell'auditorium - e il suo percorso creativo. L'ingresso alla visita guidata è libero; gradita la prenotazione al numero di telefono 0172.486719 o via mail scrivendo a relazioniesterne@bancadicherasco.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Martina Benedetti "La salute in un angolo"

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2025 25:30


    Martina Benedetti"Salute in crisi: tra consumismo e disuguaglianze"CicapFest PadovaCicap Fest Padova domenica 16 novembre, ore 14:45Con Roberta Villa e Martina BenedettiModera Enrica FavaroLa salute è un diritto universale, ma nel mondo di oggi appare sempre più condizionata da logiche economiche, mode e disuguaglianze. La promessa di benessere totale si intreccia con il consumo, mentre l'accesso alle cure e alle risorse sanitarie resta un privilegio per pochi. In questo scenario, informazione, fiducia e responsabilità diventano elementi centrali per capire quanto la società sia davvero capace di prendersi cura delle persone.Riflettere su questi temi significa interrogarsi sul senso stesso della cura, sulla distanza tra sanità pubblica e mercato, e sul ruolo che ognuno di noi può avere nel promuovere un sistema più giusto e sostenibile. Un invito a guardare la salute non come un prodotto da acquistare, ma come un equilibrio collettivo da proteggere.Martina Benedetti"La salute in un angolo"Crisi e futuro del nostro sistema sanitarioEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itIl diritto alla salute è il fondamento di una società giusta. Ma cosa succede quando il Servizio Sanitario Nazionale viene smantellato pezzo dopo pezzo? La salute in un angolo è un viaggio nella Sanità italiana, tra riduzione dei finanziamenti, privatizzazioni e disuguaglianze crescenti. Con la lucidità e la passione di chi vive la situazione dall'interno, Martina Benedetti racconta la crisi del nostro sistema sanitario smontando narrazioni politiche fuorvianti e proponendo soluzioni concrete per restituire al cittadino una Sanità pubblica forte e universale. Un libro necessario per chi non vuole arrendersi a un futuro in cui le cure diventano un privilegio per pochi. Con interviste originali a Lucio Luzzatto, Silvio Garattini, Ottavio Davini, Paolo Vineis, Roberto Seghetti e Lorenzo Giraudo.Martina Benedetti è una divulgatrice scientifica e ama definirsi "divulgatrice di evidence". Esperta di metodologia della ricerca clinica, è autrice del saggio Salvarsi da bufale e fake news (Nutrimenti, 2024). Collabora con la fondazione Gimbe ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Scrive di sanità, salute e scienza con la rivista scientifica Almanacco della Scienza (Cnr) e con le testate giornalistiche Today.it e Wired Italia.Nel 2025 ottiene un master in scienza nella pratica giornalistica presso Uni Sapienza. Ha un master in Metodologia della ricerca e si perfeziona, presso Stanford Online, in strategie di comunicazione sanitaria e Data Ethics, AI and responsible innovation presso University of Edinburgh Online. Dal 2023 è Speaker TEDx. Dal 2020 si dedica alla divulgazione scientifica e alla sensibilizzazione sanitaria in varie trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali ed internazionali. Collabora in attività di docenza e co-docenza in seminari Universitari. Ottiene il Premio Laurentum Speciale e il Premio Mercurio d'argento per il suo impegno durante la pandemia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Federico Vergari "Fuoriclasse Live"

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2025 11:21


    Federico Vergari"Fuoriclasse Live"Salone Internazionale del Libro di Torinowww.salonelibro.itStorie di vita, coraggio, lealtà raccontate attraverso lo sport e libri a tema. Fino a domenica 16 novembre 2025, a Torino, in occasione delle Nitto ATP Finals, il Salone Internazionale del Libro di Torino organizza la terza edizione dei talk “Fuoriclasse Live - Storie e protagonisti dello sport fuori dal campo di gioco” e la cerimonia conclusiva della IV edizione del Premio di letteratura sportiva Gianni Mura. Il riconoscimento, dedicato alla narrativa sportiva per adulti e ragazzi, è promosso e organizzato dal Salone del Libro e dalla Città di Torino, con il sostegno di Fondazione CRT, Camera di commercio di Torino, Città di Torino (Partner: Turismo Torino e Provincia e FITP - Federazione Italiana Tennis e Padel).Tutti gli appuntamenti si svolgono a Casa Tennis, in piazza Castello, che per l'occasione si trasforma così in un vivace punto d'incontro tra sport, letteratura e cultura.Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni: salonelibro.it, turismotorino.org e visitpiemonte.com.Tra gli ospiti: i vincitori del Premio di letteratura sportiva Gianni Mura, che parteciperanno alla cerimonia di premiazione sabato 8 novembre, condotta dal giornalista Paolo Maggioni, conduttore di La domenica Sportiva e presidente della nascente Biblioteca Gianni Mura a Milano (i finalisti sono: Dario Voltolini, Paolo Piras, Giovanni Raboni, Carola Barbero e Giovanni Tosco per la sezione “Miglior libro di letteratura sportiva”; Nicolò Melli, Filippo Galli, Ludovico Jacopo Cipriani, Mattia Furlani, e Roberto Bratti per la sezione “Fuoriclasse); la campionessa Deborah Compagnoni, medaglia d'oro nello sci alpino, con i racconti della sua vita e carriera tratti dal suo libro Una ragazza di montagna. Storie di un'infanzia felice tra neve, prati e avventure (Rizzoli); Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, la coppia più celebre del tennis azzurro, in dialogo con Domenico Procacci e Dario Cresto-Dina sul loro podcast La telefonata; Gerald Marzorati, già caporedattore del New York Times Magazine e giornalista sportivo di Harper's e del magazine statunitense The New Yorker, con il memoir dedicato al tennis Tardi sulla palla (Add Editore), in dialogo con Stefano Semeraro; il giornalista sportivo Giuseppe Pastore , con il libro omaggio al campione internazionale dello sci La bomba. Lo spettacolo di Alberto Tomba (66thand2nd), in dialogo con il giornalista Federico Vergari; Emanuele Atturo, Simone Conte e Daniele Manusia, autori del varietà calcistico La Riserva Live, tra i podcast sportivi più longevi e ascoltati in Italia; lo scrittore Francesco Gungui, con il romanzo per ragazze e ragazzi Meta – Una storia di rugby e amicizia (Il Castoro); il giornalista Vincenzo Martucci con il libro La storia del tennis in 50 ritratti (Gallucci Centauri), scritto con Paolo Bertolucci.Raccontare lo sport, con i suoi protagonisti e i suoi valori, è l'impegno di “Fuoriclasse Live” e del Premio Gianni Mura . Valori come impegno e sacrificio, disciplina, motivazione, lealtà, rispetto della persona e delle regole, ricerca dei propri limiti, integrazione e appartenenza: sono principi fondanti di ogni società, strumenti per costruire competenze trasferibili in altri contesti di vita.Federico Vergari:  Giornalista, scrittore, consulente del salone del libro di Torino per lo sport e il fumetto, tra pochi giorni in libreria con “I luoghi del Diablo” scritto insieme a Claudio Chiappucci, edito dalla Lab dfgDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Matteo Ceschi "Un'altra musica"

    Play Episode Listen Later Nov 8, 2025 28:35


    Matteo Ceschi"Un'altra musica"L'America nelle canzoni di protestaMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itCome si definisce una canzone di protesta? A partire da questo interrogativo, Matteo Ceschi decostruisce tre brani leggendari – This Land Is Your Land di Woody Guthrie, Blowin' in the Wind di Bob Dylan e Kick Out the Jams degli MC5 – per comprendere i processi che tramutano una canzone in inno generazionale e le dinamiche attraverso cui, nel corso dei decenni, diversi tipi di pubblico si appropriano di un brano per portare avanti le loro cause. Ad arricchire il testo, numerose interviste realizzate per l'occasione con alcuni autori e interpreti tra cui: Wayne Kramer (chitarrista e fondatore degli MC5), Jimmy Collier (folk singer allievo di Pete Seeger e Martin Luther King) e Joe McDonald (musicista country protagonista a Woodstock).Matteo Ceschi, storico, saggista e fotografo milanese. Collabora da anni con diverse riviste musicali. Ha pubblicato numerosi saggi dedicati alla controcultura statunitense. Come membro del f/50 The International Photography Collective unisce la sua passione per la storia con un'esplicita fotografia documentaristica in rigoroso bianco e nero.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Gianluca Tenti "La vita mala"

    Play Episode Listen Later Nov 7, 2025 22:28


    Giovanni Tenti, Pierangelo Sapegno"La vita mala"Neri Pozza Editorewww.neripozza.itLa storia dolente di un amore tradito e perduto e quella di due amici per la pelle che diventano nemici giurati sono i fili di una trama che si dipana dentro agli intrecci di una saga noir ancora più grande. Sono gli Anni di piombo, ma anche dei sequestri di persona, delle rapine sanguinarie e dei morti ammazzati per strada, quelli in cui un giovanotto di periferia senza arte né parte comincia la sua scalata al Regno della Notte, per diventarne il padrone assoluto. Attorno all'ascesa spietata e cruenta di Dennis Talamone, detto “il Gallo”, si muovono tutti i protagonisti di questo mondo folle e violento: i suoi amici fedeli e quelli che lo tradiranno, sicari e banditi senza pietà, boss della mafia, preti malavitosi, pezzi deviati del potere e terroristi, giocatori d'azzardo, cantanti e attori famosi, squillo d'alto bordo, cronisti d'assalto, poliziotti buoni e poliziotti cattivi. Un mondo dove non esiste innocenza possibile e dove anche l'amore, all'ombra del male assoluto, sembra trovare la sua grandezza solo nella sconfitta.Fino a quel giorno, il Gallo era uno che poteva far paura, ma che non comandava. Aveva iniziato tirando pugni per strada, compiendo piccoli furti in casa o in qualche gioielleria, una volta persino in una macelleria. Picchiava la gente per riscuotere crediti. Roba da mezza tacca. Lui voleva di più.Il romanzo criminale della Milano anni Settanta.Gianluca Tenti è autore di numerose pubblicazioni, tra cui ricordiamo Firenze, il colore della notte, che gli è valso il Premio Firenze 1993, e ancora Uomini d'onore (1998), Luxor (2003), Mafia americana. Fatti e misfatti dei grandi padrini (2006) e Ridevamo all'inferno (2011).Pierangelo Sapegno, scrittore e giornalista. Inviato di lungo corso a La Stampa, ha seguito tutti i grandi fatti di attualità degli ultimi quarant'anni, dalla cronaca nera allo sport, dagli scandali politici ai disastri naturali, comprese le guerre. Fra i tanti libri, è autore, assieme a Pierdante Piccioni, del best seller Meno Dodici, da cui è stata tratta la fiction di successo Doc nelle tue maniDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Luca Tosi "Oppure il diavolo"

    Play Episode Listen Later Nov 7, 2025 21:47


    Luca Tosi"Oppure il diavolo"Terrarossa Edizioniwww.terrarossaedizioni.itCi sono disgrazie nella vita che possono imbastardirti l'anima e i pensieri: Natale ne ha avute almeno due, una madre manesca e insofferente e vivere a Poggio Berni, frazione di molte dicerie e pochi abitanti – riuscirà a metterseli contro tutti e a escogitare poi vendetta. È lui stesso a raccontarci questa storia dalle conseguenze impreviste e dai desideri indecifrabili, con una voce ironica che sa mostrarci il mondo e i sentimenti come non abbiamo mai pensato possano essere. Con questo personaggio in bilico tra la rovina e il riscatto Luca Tosi rivela le ferite del pregiudizio, i suoi effetti. E se qualcosa non torna, ci dev'essere lo zampino del demonio, c'è da scommetterci.Luca Tosi (Cesena, 1990) attualmente vive a Bologna. Ha esordito nel 2022 con Ragazza senza prefazione, finalista al Premio pop. Suoi racconti sono apparsi su antologie e riviste, fra cui «Futura» (newsletter del «Corriere della Sera»), «minima&moralia» e «Snaporaz». Collabora alla selezione dei racconti di «‘tina», rivista diretta da Matteo B. Bianchi. Oppure il diavolo è il suo secondo romanzo.Lettore ideale: chi cerca meraviglia anche nella parte più detestabile di noi; chi pensa che Dio faccia le pentole e il diavolo i coperchi; chi ama la letteratura dell'Emilia-Romagna (da Bassani a Tondelli, fino a Nori); chi vuol dare fiducia a un autore promettente alle prese con la sfida del secondo libro.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Enrico Macioci "Il grande buio"

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 17:55


    Enrico Macioci"Il grande buio"Neo Edizioniwww.neoedizioni.itMistero, qualcosa di oscuro, inafferrabile eppure tremendamente familiare.Una sensazione che provoca spaesamento, un turbamento dai contorni sfuggenti, il germe dell'arcano che seduce e affascina: questo è il perturbante. Non aggettivo, ma sostantivo, quasi fosse un'entità, una presenza.Dieci storie, ognuna delle quali cerca di afferrarne le possibili forme, prova a raccontarne gli improvvisi svelamenti.Una riunione di condominio è la scena, non di un crimine, ma della fine del mondo; una donna racconta del suo essere madre e il ricordo porta a un omicidio; marito e moglie fanno la solita passeggiata in montagna ma stavolta c'è qualcosa o qualcuno insieme a loro; una coppia di ospiti convive con un odore nauseabondo mentre il padrone di casa che li ospita è partito alla ricerca della propria compagna; un uomo è svegliato nel bel mezzo di una notte estiva, in strada qualcuno sta giocando a tennis, il poc, poc, poc della pallina è il richiamo verso l'ignoto.C'è poi chi dà un nome all'ignoto, è uno dei protagonisti, lo chiama “il grande buio”, dice che avvolge e permea il nostro mondo. E quando affiora, inghiotte.Enrico Macioci è nato a L'Aquila nel 1975. Laureato in Giurisprudenza, poi in Lettere moderne con una tesi su Cuore di tenebra di Joseph Conrad. Da semplice lettore, è diventato un grande conoscitore di Stephen King e della sua produzione letteraria. Dopo la raccolta di racconti Terremoto (Terre di mezzo, 2010), ha pubblicato i romanzi La dissoluzione familiare (Indiana, 2012), Breve storia del talento (Mondadori, 2015) rivisto e ripubblicato in una nuova edizione col titolo L'estate breve (TerraRossa, 2024), Lettera d'amore allo yeti (Mondadori, 2017), Tommaso e l'algebra del destino (Sem, 2020), Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia (TerraRossa, 2022).Il grande buio segna il suo felice ritorno ai racconti.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Silvia Pagnoscin "Un milione di mondi"

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 20:09


    Silvia Pagnoscin"Un milione di mondi"Cicap Fest 2025www.cicapfest.itCicap Fest, PadovaSabato 15 novembre, ore 10:30Con Silvia Pagnoscin e Antonello ProvenzalePresenta Elisa PalazziA settecento anni dalla morte di Marco Polo, una conferenza spettacolo che accompagna il pubblico in un'esplorazione analoga a quella compiuta dal grande esploratore, andando alla scoperta dei molteplici corpi celesti del nostro vicinato cosmico. Le voci di Silvia Pagnoscin e Antonello Provenzale, appartenenti a due generazioni diverse, si alternano nel racconto. La lettura di estratti dal Milione è seguita da quella di brani di un "nuovo Milione" ambientato tra i pianeti del Sistema Solare, in un parallelismo tra il viaggio spaziale dei nostri giorni e i primi viaggi esplorativi documentati nella letteratura europea.Silvia Pagnoscin, laureata in Fisica all'Università di Pisa e in Fisica e Astronomia all'Università degli Studi di Firenze dove oggi è dottoranda. Si occupa di Geofisica Planetaria e Astrobiologia, la scienza che studia l'origine, l'evoluzione e la distribuzione della vita nell'universo. In particolare, la sua ricerca è focalizzata sullo studio degli oceani nascosti sotto la superficie ghiacciata di alcune lune di Giove e Saturno che potrebbero celare oasi cosmiche inaspettate. Si occupa di divulgazione scientifica, ha tenuto diverse conferenze per il pubblico sul tema dell'esplorazione spaziale e del cambiamento climatico. È stata finalista FameLab 2024.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Sandro Berra "Imprinting. Viaggio tattile e visivo sulla carta e sulla stampa"

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 30:50


    Sandro Berra"Imprinting"Viaggio tattile e visivo sulla carta e sulla stampaTipoteca Italianawww.tipoteca.itrealizzazione e stampa Grafiche Antigawww.graficheantiga.ittesti (italiano/inglese)Silvio Antiga, Sandro Berra, Alberto Cavalli, Lars Müller, Chiara Medioli Fedrigoni.Imprinting, come recita il sottotitolo, è un viaggio tattile e visivo sulla carta e sulla stampa, un'escursione – unica e irripetibile – di scoperta della bellezza espressiva della carta e delle tecniche di stampa. La carta è materia viva, fragile e resistente: ogni foglio è un piccolo universo, un campo aperto alla possibilità. Imprinting non è un titolo scelto a caso: la carta, l'inchiostro, la stampa sono stati l'inizio del nostro viaggio, come Grafiche Antiga, nel mondo della tipografia e della comunicazione.Il volume racconta, con fotografie e con preziosi inserti, la maestria di artisti e artigiani capaci, ieri come oggi, di lasciare con l'inchiostro magistrali esempi indelebili della creatività applicata alla stampa.Perché unico e irripetibile? La sua unicità deriva dal fatto che ogni copi è arricchita di inserti originali, storici e attuali, che testimoniano l'eccellenza nelle arti grafiche. Tutte le copie, numerate da 1 a 1.500, contengono rare stampe originali, autentici tesori irripetibili, che non potranno mai più essere ristampati.La pubblicazione di Imprinting coincide con la celebrazione dei primi 30 anni della fondazione Tipoteca Italiana, il centro culturale voluto da Grafiche Antiga nel 1995 per diffondere la cultura della tipografia e per tramandare nel mondo digitale il valore della conoscenza di un patrimonio di pratiche legate alla carta, all'inchiostro e ai caratteri.Le sezioni di Imprinting raccontano le tecniche più rappresentative dell'eccellenza creativa che abbina la stampa alla carta: dopo l'apertura dedicata alla carta a mano, sono protagoniste la xilografia artistica e commerciale, la calcografia, la tipografia classica con i caratteri di piombo e di legno, la litografia e la sua evoluzione nella stampa offset e nell'eccellenza delle arti grafiche, le cartevalori, la serigrafia e, infine, la stampa digitale.A impreziosire il volume, come si diceva, ci sono inserti originali, storici e contemporanei: ogni tecnica viene così illustrata da un esempio tangibile a opera di un artista o di un maestro artigiano. A titolo di esempio, ogni volume comprende segnature originali di stampe tipografiche di Mardersteig e Tallone, un frammento di un'incisione di Emilio Vedova, una creazione serigrafica di Lorenz Boegli e molto altro. Alcuni testi guidano il lettore nella comprensione del valore storico della stampa e della sua vitale attualità come strumento di comunicazione e di trasmissione del sapere.Sandro Berra, dopo studi classici, da lettere antiche passa ai tipi da stampa. Si occupa di grafica editoriale, editing e tipografia.Dal 2001 è coordinatore di Tipoteca Italiana, la fondazione culturale voluta da Grafiche Antiga che si dedica alla cultura del libro, della grafica e della tipografia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Federico Rampini "La lezione del Giappone"

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 20:56


    Federico Rampini"La lezione del Giappone"Il Paese che anticipa le sfide dell'OccidenteMondadori Editorewww.mondadori.itIl mondo sta riscoprendo il Giappone. Un sintomo è il boom di visitatori, che sconvolge un paese poco abituato all'overtourism. È una riscoperta che ha molte facce. La rinascita dell'industria nipponica è quasi invisibile, nascosta in prodotti ad altissima tecnologia di cui nessuno può fare a meno. Più vistoso è invece il «soft power» di Tokyo, che dilaga da decenni nella cultura di massa: dai manga agli anime, dai videogame alla letteratura, dal cinema al J-pop, adolescenti e adulti occidentali assorbono influenze nipponiche talvolta senza neppure saperlo. Il sushi è ormai globale quanto la pizza. Se si elencano tutte le mode nate nel Sol Levante, colpisce un'analogia con quel che fu l'Inghilterra dei Beatles negli anni Sessanta. Persino la sua spiritualità, dallo shintoismo al buddismo zen, ha esercitato una presa potente su noi occidentali, anticipando l'ambientalismo e il culto della natura come «divinità diffusa». Il Giappone è soprattutto un laboratorio d'avanguardia per le massime sfide del nostro tempo: fu il primo a conoscere denatalità, decrescita demografica, aumento della longevità. Dentro le soluzioni che sperimenta per invecchiare bene c'è una lezione per tutti noi. Federico Rampini, che lo frequenta da oltre quarant'anni, ci guida in questo viaggio fra i misteri di una civiltà antichissima e affascinante, un paese che condensa modernità e rispetto della tradizione come nessun altro, e ciononostante deve far fronte a numerosi paradossi: il paradiso delle buone maniere può essere vissuto come una prigione di conformismo, tanto che alcuni decidono di scomparire, evaporando nel nulla. E come conciliare i tassi di criminalità più bassi del mondo con l'esistenza della temuta mafia Yakuza? Anche la sua centralità geopolitica è fondamentale. Ottant'anni di dibattito sull'atomica acquistano una prospettiva nuova, quando li si ricostruisce da Hiroshima. Per non parlare del futuro della Cina e della sfida che essa lancia all'Occidente: nessuno è in grado di decifrarlo meglio dei giapponesi, che hanno millecinquecento anni di esperienza. Il Sol Levante, inoltre, è stato il primo a sperimentare i fulmini del protezionismo americano, fin dagli anni Settanta, ispirando Donald Trump. In un mondo in cui sempre più paesi riscoprono il capitalismo di Stato, le politiche industriali, la geoeconomia, la lezione del Giappone, preziosa quanto silenziosa, è la mappa di un futuro che riguarda tutti noi.Federico Rampini, editorialista del «Corriere della Sera», è stato vicedirettore del «Sole 24 Ore» e corrispondente de «la Repubblica» a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e New York. Ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai e alla Sda Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, think tank americano di relazioni internazionali. Come esperto di geopolitica è public speaker per The European House – Ambrosetti. Ha pubblicato più di venti saggi di successo, molti tradotti in altre lingue, come i bestseller Il secolo cinese (Mondadori 2005) e L'impero di Cindia (Mondadori 2006). Tra i più recenti, Fermare Pechino (Mondadori 2021), Suicidio occidentale (Mondadori 2022), La speranza africana (Mondadori 2023) e Grazie, Occidente!(Mondadori 2024). Con suo figlio Jacopo, attore, è andato in scena a teatro in Trump Blues e A cosa serve l'America, e ha scritto il romanzo Il gioco del potere (Mondadori 2025). Ha realizzato per La7 i programmi televisivi «Inchieste da fermo» e «Inchieste in movimento».Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Franco Giletta "Il mistero di Morel e Le Moiturier"

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 31:48


    Franco Giletta"Il mistero di Morel e Le Moiturier"Scultori del Regno di Francia nel Marchesato di SaluzzoFusta Editorewww.fustaeditore.itC'è un capolavoro in Italia che dà la sensazione all'osservatore di essere proiettato nella Francia del Gotico internazionale. L'abside in stile Gotico flamboyant della Chiesa di San Giovanni di Saluzzo custodisce un gruppo di straordinarie sculture del Quattrocento, capolavoro attribuito ad Antoine Le Moitu-rier e alla sua cerchia. Chi riuscì a fare giungere nella capitale del Marchesato l'artista nato ad Avignone e tra i massimi esponenti della scultura della Borgogna dell'epoca? Quale simbologia potrebbero celare le piccole sculture?L'autore ci accompagna in un affascinante viaggio artistico che lega la Corte del Regno di Francia, lo Stato della Chiesa di Avignone e del Contado Venassino e la tradizione artistica del Ducato della Borgogna con l'antico Marchesato di Saluzzo, luogo in cui arte italiana e francese, come nella diplomazia, trovarono una sintesi unica e memorabile.Franco Giletta, artista e scrittore, dal 1995 ha ini-ziato un'intensa attività espositiva in Italia e all'estero con la partecipazione a una serie di mostre sulla nuova fi gurazione italiana presso sedi istituzionali in tutto il mondo tra le quali la Royal Society of Portrait Painters di Londra e la 54a Biennale di Venezia. Ha collaborato con la Rai ed è anche autore del podcast Storie dell'Arte. Con Fusta Editore ha pubblicato La tavolozza di Leonardo (2021), L'ombra della torre di Saluzzo (2022) e Dalla Sacra Spina alla Crocifissione di Michelangelo (2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Ferdinando Scianna "Più che la moda, la vita"

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 24:57


    Ferdinando Scianna"Più che la moda, la vita"Ferdinando Scianna incarna una forma rara di fotografia, quella che si può leggere a diversi livelli di significato e in cui una vasta cultura è la base per le qualità plastiche ed estetiche. Siciliano, scrittore e letterato, amante appassionato di antropologia e scienze umane, Ferdinando Scianna trasferisce con irruenza, nella fotografia, il pathos e la lirica con cui percepisce la vita. Cooptato da Henri Cartier-Bresson, suo “maestro di sempre”, è il primo fotografo italiano a entrare a far parte, nel 1982, dell'agenzia Magnum Photos: conferma e consacrazione della forza e dell'importanza della sua fotografia, da sempre strettamente legata ai temi della sua terra, del ricordo, di una memoria che è fatta di pensieri, di miti antichi rivissuti in chiave contemporanea, di maestri da cui imparare, di improvvise intermittenze del cuore, di volti riconosciuti e mai dimenticati. Di umanità.Ferdinando Scianna non si è mai considerato un paesaggista, né un ritrattista, un fotografo di moda o un fotogiornalista puro, nonostante dal 1982 sia membro della leggendaria agenzia fotografica Magnum Photos. Meno che mai si considera un fotografo artista. Istanti di luoghi nasce come un tentativo di sintesi dei diversi approcci alla fotografia nella sua carriera, in particolare quella di paesaggio. La Sicilia, la Calabria, la Puglia ma anche Napoli e la Val Padana, molte sono le fotografie realizzate in Italia che accompagnano, pagina dopo pagina, istantanee da tutto il mondo: Costa D'Avorio, San Pietroburgo, Barcellona, Rio De Janeiro e Parigi. Istanti di luoghi è una panoramica dal mondo visto da Ferdinando Scianna che per mezzo secolo ha usato l'obiettivo per guardarlo, incontrarlo e tentare di raccontarlo.Nella mia vita ho incrociato uomini, storie, luoghi, animali, bellezze, dolori, che mi hanno suscitato, come persona e come fotografo, emozioni, pensieri, reazioni formali che mi hanno imposto di fotografarli, di conservarne una traccia. Ho sempre pensato io faccio fotografie perché il mondo è lì, non che il mondo è lì perché io ne faccia fotografie. nel quale riconoscermi.Ferdinando SciannaFerdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni '60, mentre frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia all' Università di Palermo. In questo periodo fotografa, in modo sistematico, la sua terra, la sua gente, le sue feste. Nel 1965 esce il volume Feste Religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Pochi anni più tardi, nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L'Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, citta in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri, sempre con un'introduzione di Sciascia. A Parigi scrive per Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Litteraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, Ie cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale. È autore di numerosi libri fotografici e svolge da anni un'attività critica e giornalistica; ha pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alla fotografia e alla comunicazione per immagini in generale. Fino al 1° marzo 2026, la Castiglia di Saluzzo (CN), antica fortezza e residenza marchionale, oggi spazio museale e luogo del contemporaneo, ospita la personale di Ferdinando Scianna (Bagheria, PA, 1943), primo fotografo italiano a essere annoverato tra i membri della prestigiosa agenzia internazionale Magnum Photos e uno dei protagonisti assoluti della fotografia del Novecento.La mostra, dal titolo Ferdinando Scianna. La moda, la vita, curata da Denis Curti, è un progetto del Comune di Saluzzo e della Fondazione Artea che esplora, per la prima volta, uno dei capitoli meno noti della carriera di Scianna: la moda. Un ambito che l'autore affronta con il suo linguaggio da fotogiornalista, scardinando ogni estetica patinata a favore di una narrazione più umana. Scianna porta la moda fuori dalle passerelle e dentro la vita, restituendo immagini che sono insieme documento e poesia, verità e immaginario.Il percorso espositivo, che presenta oltre novanta fotografie, si apre con una sezione introduttiva dedicata al legame tra Scianna e Leonardo Sciascia, a partire dagli scatti realizzati insieme, che documentano non solo la loro collaborazione professionale, ma anche l'amicizia e la complicità intercorsa tra due grandi intellettuali siciliani, quindi continua con un serie di 12 fotografie provenienti dalla collezione della Fondazione Arte CRT, in comodato alla GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino; sono immagini realizzate in India, in Francia e in Bolivia, in cui appare evidente il suo occhio da fotoreporter, attento ai luoghi, alle persone, ai dettagli della vita quotidiana. Oltre a evidenziare l'importanza del fondo collezionistico custodito dall'istituzione torinese, probabilmente il più ricco dedicato all'autore, questa sezione offre la chiave di lettura dell'intera mostra. Per Scianna, il reportage resta la matrice stilistica e narrativa, sia che si stia approcciando alle feste religiose siciliane o che realizzi un servizio su commissione per conto di marchi di moda.Photo CreditFerdinando-Scianna-Marpessa-Caltagirone-1987-©-Ferdinando-Scianna-1920x1277 Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Denis Isaia "Eugene Berman. Modern Classic"

    Play Episode Listen Later Nov 5, 2025 28:59


    Denis Isaia"Eugene Berman. Modern Classic"MART Roveretowww.mart.tn.itDa un'idea di Vittorio Sgarbi ed Elisabetta Scungio. A cura di Sara De Angelis, Denis Isaia, Peter Benson Miller, Ilaria Schiaffini.In collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Lazio, Ministero della Cultura.Il Mart presenta la più grande retrospettiva mai dedicata a Eugene Berman (San Pietroburgo 1899 – Roma 1972). Pittore, scenografo, illustratore e fotografo di viaggio, Berman fu uno dei protagonisti dell'arte neo-romantica del secolo scorso, interprete di un linguaggio che unisce modernità e classicità.La mostra contribuisce alla riscoperta di un grande cosmopolita. Grazie anche al fondamentale coinvolgimento di alcuni tra i collezionisti internazionali più attenti, ripercorre le tre fasi principali della carriera dell'artista: gli esordi parigini degli anni Venti e primi anni Trenta a contatto con le avanguardie europee; la lunga stagione americana (dal 1935 al 1957) segnata dal successo come artista e scenografo; l'approdo definitivo a Roma (dal 1958 al 1972) dove visse fino alla morte.Il percorso espositivo, cronologico e tematico, riunisce oltre cento dipinti accompagnati da disegni, fotografie, documenti e da un importante nucleo di reperti archeologici e oggetti rari collezionati da Berman stesso. Questo straordinario insieme consente di scoprire e ricostruire quell'incredibile miscela di realtà e poesia, di verosimiglianza e visione immaginaria, di passato e modernità che costituisce il tratto caratteristico dell'opera di Eugene Berman.Accanto ai dipinti e alle scenografie per i grandi teatri internazionali, il Mart espone materiali d'archivio che raccontano la poliedricità di Berman: collaborazioni con riviste come Vogue America e Life, appunti di viaggio, fotografie, cataloghi. Ne emerge un diario visivo sospeso tra realtà e visione, capace di connettere l'esperienza del Novecento con la tradizione classica e rinascimentale.Ideata da Vittorio Sgarbi ed Elisabetta Scungio, la curatela della mostra è affidata alla docente Ilaria Schiaffini e allo storico dell'arte americana Peter Benson Miller insieme a Denis Isaia, per il Mart, e a Sara De Angelis per il Forte Sangallo. L'allestimento è firmato dall'architetto Emiliano Leoni.I curatori sono stati supportati dal prezioso lavoro di critici, studiosi, storici che, insieme agli stessi curatori, hanno costituito un vero e proprio comitato di studio: Gloria Galante, Lindsay Harris, Romina Laurito, Lorenzo Mantovani, Gabriele Quaranta, Eros Renzetti, Martina Rossi, Giulia Tulino.La mostra è accompagnata dal più ricco catalogo mai pubblicato su Berman. Edito da Silvana Editoriale, include un saggio a quattro mani di Vittorio Sgarbi e Denis Isaia, i testi dei curatori Sara De Angelis, Peter Benson Miller e Ilaria Schiaffini; oltre ai contributi di Ester Garasto, Lindsay Harris, Gabriele Quaranta, Eros Renzetti, Martina Rossi, Luca Scarlini e Giulia Tulino, il catalogo delle opere e gli apparati.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Sandra Petrignani "Carissimo Dottor Jung"

    Play Episode Listen Later Nov 5, 2025 29:30


    Sandra Petrignani"Carissimo Dottor Jung"Neri Pozza Editorewww.neripozza.itUn fiume da guardare alla finestra e un romanzo da scrivere è tutto ciò di cui Egle Corsani ha bisogno, da sempre. E ora, seduta nella veranda della sua nuova casa affacciata sul Tevere, è davvero pronta a tornare al libro che ha iniziato su Carl Gustav Jung. La scintilla è scoccata dopo essersi imbattuta nella figura tormentata e conturbante di Christiana Morgan, paziente di Jung degli anni Venti e sua seguace. Così immagina un ritorno di lei, trent'anni dopo la prima terapia, a Küsnacht, alla casa sulla sponda del lago di Zurigo che Jung stesso aveva costruito. Christiana vuole rivedere un'ultima volta l'uomo che aveva spento le sue paure, aiutandola a conoscersi e a perdonarsi. Lady Morgana, così la chiamava lui, lo trova come lo ha lasciato, la pipa fra i denti, lo sguardo arguto sopra gli occhiali cerchiati d'oro, solo la lieve curvatura delle spalle e il bastone a reggere il corpo ancora possente nonostante gli anni inesorabili. Perché, forse, ancora una volta, Jung saprà cambiare il suo destino. Come in uno specchio d'acqua, che culla e annega, che dà vita e la sottrae, Egle si guarda riflessa nelle pagine che si riempiono: nelle domande esistenziali, nella solitudine, negli aneliti di felicità di Christiana; nella pacata sicurezza, nel distacco partecipe di Carl. E in quel passo a due, la scrittrice trova una chiave per affrontare la sciagurata nostalgia per ciò che non ha più. Con il suo inconfondibile tocco narrativo, Sandra Petrignani mette in scena il folgorante incontro finale tra il padre della psicologia del profondo – contraddittorio, paterno, impavido e incosciente dietro il monumento edificato dalla fama – e la donna incurante delle convenzioni borghesi che ne avrebbe seguito le orme.L'aveva fatta sedere sul divanetto e aveva avvicinato la poltrona piegandosi verso di lei e prendendole le mani come una volta, l'immancabile anello copiato a Freud fra le dita invecchiate. Si era proteso verso di lei, mentre lei si protendeva verso di lui.Sandra Petrignani è nata a Piacenza. Ha lavorato al quotidiano «Il Messaggero», e poi al settimanale «Panorama». Tra i suoi numerosi libri: Navigazioni di Circe, La scrittrice abita qui, Dolorose considerazioni del cuore, Marguerite, Addio a Roma e La Corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, in cinquina al Premio Strega. I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Giappone, Polonia, Svezia, Romania, Slovenia e Serbia. Vive a Roma, con lunghi soggiorni in una casa nella campagna umbra, non lontana da Amelia, zona d'origine del padre. Ha quattro cani.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Francesca Gastone "Scrittori in Città"

    Play Episode Listen Later Nov 4, 2025 17:01


    Francesca Gastone"Scrittori in Città"www.scrittorincitta.itFrancesca Gastone, firma il manifesto di Scrittori in Città 2025.Il tema conduttore della prossima edizione è CERCHI. Voce del verbo cercare, ossia lasciarci ispirare da un invito e da un desiderio. Cosa cerchi? Cosa cerchi in profondità? Cosa cerchi in superficie? Anche le tecnologie sembrano rispondere alla stessa domanda: cerchi? Forse… la quadratura del cerchio. Ma CERCHI è anche un sostantivo al plurale. Quelli raccontano la perfezione delle cose, oppure quelli delle biciclette o i cerchi olimpici e i cerchi alla testa di chi si fa tante domande. Ma anche i pianeti. A scrittorincittà si formeranno soprattutto cerchi di persone, perché abbiamo bisogno di ritrovarci. Stare in cerchio è un modo di vivere la comunità. Se quest'anno cerchi scrittorincittà, troverai un cerchio. Siamo nati per quello.Francesca Gastone è architetto e illustratrice. Appassionata da sempre a tutte le forme d'arte, nella sua formazione ha rivestito un ruolo determinante la fotografia, al punto da allestire in cantina un laboratorio di sviluppo in bianco e nero. Il Politecnico di Milano le ha poi fornito un metodo progettuale che da lì in poi riverserà in ogni aspetto della sua vita. Dopo le prime collaborazioni con studi d'architettura italiani, si è trasferita a San Paolo, in Brasile, e successivamente a Hong Kong dove ha continuato la sua attività di architetto, muovendo i primi passi amatoriali nel mondo dell'illustrazione. Queste due città hanno costituito bagagli differenti, ma fondamentali, da custodire e da cui continuamente attingere.Tornata a Milano decide di conseguire un master in illustrazione editoriale e, da quel momento, inizia collaborazioni con importanti case editrici, testate giornalistiche, agenzie ed aziende private. Ogni progetto è affrontato con un approccio “architettonico”, come se gli elementi preesistenti (la pagina stessa, le suggestioni dettate dal tema) già determinassero una selezione specifica di elementi che divengono materiale di progetto. Ogni lavoro si costruisce su un'architettura che struttura lo spazio, e sulla presenza umana. Quest'ultima, il suo modo di abitare lo spazio e le azioni rappresentate, veicolano il messaggio da trasmettere. Il collage è la tecnica che predilige proprio perché permette la coesistenza di elementi sia analogici che fotografici. La fotografia si fa mezzo e strumento e rappresenta il collegamento con la sfera del reale, imprescindibile, per poi contraddirla con metafore ed elementi che ne permettono la totale astrazione. Attualmente si divide tra il suo studio Atelier Fyumi, situato nel mezzo del parco del Ticino - in stretto contatto con una sfera più naturale, personale e introspettiva - e lo spazio condiviso Bota Fogo, nel quartiere Isola di Milano.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Pablo Echaurren "L'eterna periferia"

    Play Episode Listen Later Nov 3, 2025 21:32


    Pablo Echaurren"L'eterna periferia"Il Neanderthal e DuchampBordeaux Edizioniwww.bordeauxedizioni.itIn questo libro affascinante e visionario, Pablo Echaurren intreccia archeologia, arte contemporanea, filosofia e autobiografia per riflettere sul senso profondo dell'umano, a partire dalla figura del Neanderthal. L'autore esplora la “periferia” come luogo fisico, mentale e simbolico, opponendola alla centralità egemonica della storia ufficiale, dell'arte istituzionalizzata e del pensiero dominante. Muovendosi tra le selci preistoriche della bonifica pontina e i readymade di Marcel Duchamp, Echaurren immagina un'altra umanità: meno aggressiva, più contemplativa, forse più gentile. Attraverso passeggiate, osservazioni, intuizioni e confronti con studiosi e scoperte scientifiche, il libro propone un'alternativa utopica alla narrazione evolutiva e culturale del sapiens, elevando il Neanderthal a simbolo di una possibilità diversa, non ancora del tutto svanita. Un invito a “cambiare specie”, a immaginare nuove forme di esistenza, più umane dell'umano.Pablo Echaurren (Roma, 22 gennaio 1951) è un pittore, fumettista e scrittore italiano.La sua produzione si è sviluppata all'insegna della contaminazione fra generi, fra alto e basso, arte e arti applicate, secondo un approccio progettuale, manuale e mentale, tipico del laboratorio. Ne discende un'idea dell'artista come artefice e inventore a tutto campo (pittura, ceramica, illustrazione, fumetto, scrittura, video), indifferente agli steccati e alle gerarchie che solitamente tendono a comprimere la creatività.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Enrico Caneva "La flora preistorica II"

    Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 17:15


    Enrico Caneva"la flora preistorica II"I giardini del carboniferoTöpffer/OltreIl libro non è solo una presentazione scientifica della flora al tempo dei dinosauri, ma un vero e proprio invito a creare un piccolo angolo giurassico nel proprio giardino  In I giardini del Carbonifero, il secondo volume di una serie dedicata alla flora preistorica, l'autore Enrico Caneva ci accompagna in un viaggio nel tempo. Da centinaia di milioni di anni, le piante si evolvono, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento ai cambiamenti climatici del nostro pianeta. Sulla base della sua esperienza decennale nel paesaggismo e di lunghi studi sui resti fossili, l'autore ha realizzato a Sarzana un parco dedicato a queste meravigliose piante, così geometriche e resilienti. Il libro non è solo una presentazione scientifica della flora al tempo dei dinosauri, ma un vero e proprio invito a creare un piccolo angolo giurassico nel proprio giardino. Caneva ha dedicato una particolare attenzione alla flora della nostra penisola, in special modo a quella delle Alpi Apuane e dei Monti Pisani, e ha trascorso anni a ricercare e sperimentare per reintrodurre correttamente le piante superstiti dell'epoca. Il desiderio dell'autore, nato fin da bambino, di conoscere le piante brucate dai dinosauri è stato la scintilla di questo progetto. La sorprendente scoperta che molte di queste specie esistono ancora è al centro di questo primo volume, che offre schede semplici e pratiche, ricche di consigli per trovarle e coltivarle senza intoppi. È una lettura che invita a riscoprire le vere piante autoctone del nostro bellissimo Paese. Enrico Caneva è nato e cresciuto in Veneto, dove ha compiuto i suoi studi tecnici. Appena maggiorenne è partito a lavorare all'estero ed in particolare in California, Hong Kong, Germania e Inghilterra. Si è poi trasferito stabilmente a Parigi dal 1998 dove, dopo aver conseguito nel 2010 un diploma in strategie di comunicazione internazionale alla Henley Business school, nel 2011 ha fondato la sua prima azienda dedicata alla formazione e alla sicurezza delle persone sui luoghi di lavoro e dove ha preso dimestichezza nelle formazioni presso le sue sedi internazionali a Shanghai, Singapore, Jakarta, Virginia (USA) e Sao Paolo in Brasile. Durante i suoi viaggi è nata l'opportunità di visitare innumerevoli parchi botanici e la sua passione per le piante è sfociata agli inizi del 2000 in un'attività di paesaggismo e progettazione del verde a Parigi. Dal 2018 si è trasferito in Liguria, a Sarzana (SP), e ha fondato un nuovo giardino botanico dedicato alle piante di tutto il mondo e alla formazione botanica. Attualmente sono state piantumate 15.000 piante, 2.200 specie da tutto il mondo. Un'attenzione particolare è rivolta alla didattica.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Marina Visentin "A mani nude"

    Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 18:57


    Marina Visentin"A mani nude"Una nuova indagine per Giulia FerroLaurana Editorewww.laurana.itMilano, primavera. Il corpo di Guido Andrea Del Corno viene trovato impiccato al Cimitero Monumentale, accanto alla tomba di famiglia. Il giorno prima, un altro cadavere era emerso dal Naviglio Grande: Chicco Luini, ex terrorista rosso con una storia da cancellare.Due morti distanti, due storie all'apparenza senza legami. Ma per la vicequestora Giulia Ferro qualcosa non torna. A spingerla a guardare più a fondo è Vitalo, vecchio militante e amico del padre di Giulia, che insinua un dubbio: Luini e Del Corno si conoscevano. E non sono morti per caso.Seguendo una pista sepolta da decenni, Giulia riapre un caso dimenticato: un rapimento degli anni Settanta, una rete di bugie, un nome che torna a galla. Un uomo scomparso nel nulla… o forse no.Tra indizi contraddittori, silenzi di famiglia e verità che fanno male, Giulia dovrà scavare nel cuore oscuro di Milano – e nel passato di suo padre – per riportare alla luce ciò che molti volevano restasse sepolto. Perché il passato non smette mai di chiedere il conto. Sono quasi arrivata a casa, nessuno mi aspetta e va bene così. Le otto sono passate da poco e il cielo sembra in fiamme, come se laggiù, sopra i tetti, si fosse aperta una fornace incandescente, rosso vivo. E tutt'intorno un blu profondo che mette quasi paura.In bilico sul buio, in attesa della notte, la città respira piano. Aspetta la fine dell'inverno.Io mi godo il vento. È come uno schiaffo in faccia l'aria fredda, ma il rosso del cielo mi tiene compagnia. Come un abbraccio che scalda. Nonostante tutto.Marina Visentin è nata a Novara, da oltre trent'anni vive e lavora a Milano. Giornalista e traduttrice, una laurea in filosofia e un passato da copy-writer, ha collaborato con numerose testate scrivendo di cinema. Ha pubblicato saggi sulla storia del cinema, libri di filosofia e costume (Filosofia Finalmente ho capito!, Vallardi, 2007; Raffasofia, Libreria Pienogiorno, 2021), romanzi gialli e noir (Biancaneve, Todaro Editore, 2010; La donna nella pioggia, Piemme, 2017; Cuore di rabbia, Sem, 2021; Gli occhi della notte, Sem, 2023; Aurora, Laurana Editore, 2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Emanuele Termini "In mezzo alle cose che iniziano"

    Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 25:38


    Emanuele Termini, Valerio Pontarolo"In mezzo alle cose che iniziano"Bottega Errante Edizioniwww.bottegaerranteedizioni.it“Convocai immediatamente una riunione e ricordo ancora le facce quando dissi: Rita Levi Montalcini ha detto che viene. Seguì qualche minuto di confusione generale in cui mi tempestarono di domande. Sei sicuro? Viene a San Vito al Tagliamento? Ma dove la portiamo, al mercato del venerdì?”Valerio Pontarolo con Emanuele Termini racconta le vicende della sua famiglia, le origini, il periodo tra le due guerre mondiali, il boom economico, fino ai giorni nostri. Da un paesino in provincia di Trento fino a Cordovado (Pordenone), dalla Carnia al Kenya; dalla ricostruzione dopo il terremoto del 1976, fino all'intuizione delle case in polistirolo. Ma anche la storia della pizza assieme a Rita Levi Montalcini e del convegno con 12 premi Nobel, la passione per il volo e le origini di un'impresa dove tutto ha inizio dall'acquisto di un piccolo pezzo di terra in pendenza. Con tono leggero, il libro ci porta a scoprire una storia imprenditoriale, ma anche la filosofia che si nasconde dietro la nascita di una grande azienda.Valerio Pontarolo, nato a San Daniele del Friuli nel 1955, è Presidente e fondatore della Pontarolo Engineering S.p.A., azienda di riferimento nel settore dell'innovazione edilizia. È titolare di oltre 50 brevetti, frutto di una costante ricerca tecnologica e di un approccio visionario al mondo delle costruzioni. Paradossalmente, attribuisce alla pigrizia la sua virtù migliore; alla base del suo approccio imprenditoriale ci sono una determinazione incrollabile e un ottimismo contagioso, alimentati dal motto: “Se vuoi, puoi. Credici”. Questo atteggiamento lo ha reso particolarmente efficiente nel raggiungimento degli obiettivi, anche nei contesti più sfidanti.Emanuele Termini, vive e lavora in Friuli Venezia Giulia; a San Vito al Tagliamento organizza “Tra la Storia e la Gente”, una manifestazione che ha come scopo la tutela e la diffusione della cultura del Friuli. Per Exorma Edizioni ha pubblicato L'Acqua Alta e i denti del lupo, 2019.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Lia Iovenitti "Il libro bianco" Han Kang

    Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 12:29


    Lia Iovenitti"Il libro bianco"Han KangAdelphiwww.adelphi.itTraduzione di Lia IovenittiCura editoriale di Milena Zemira CiccimarraLa quintessenza dell'universo narrativo di Han Kang in un libro diverso da tutti gli altri.«Han Kang possiede una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, i vivi e i morti, e nel suo stile poetico e sperimentale è diventata un'innovatrice della prosa contemporanea»(dalle motivazioni per il Nobel).È in una tiepida primavera di Seoul, quando le magnolie in fiore parlano di rinnovamento e rinascita, che Han Kang matura l'idea di scrivere un libro sul bianco. Ma solo nel corso di un lungo soggiorno all'estero, mentre vaga per le strade di una città sepolta sotto la neve, il suo progetto comincia a prendere corpo intorno al ricordo della sorella maggiore, morta poche ore dopo la nascita. Narrare la sua storia è un modo di restituirle la vita che non ha avuto, facendole dono di tutte quelle cose bianche, in cui si rivela la «parte di noi che rimane intatta, pulita, indistruttibile a dispetto di tutto». Le prime che Han Kang ci pone sotto gli occhi sono proprio le fasce cucite per la neonata, il camicino che la madre prepara per lei e la bimba stessa, simile a un dolcetto di riso. E bianco sarà tutto ciò che alla sorella la scrittrice offrirà: una zolletta di zucchero, un pugno di sale grosso, il volto della luna, la schiuma delle onde, il respiro che il gelo condensa e rende visibile, la neve – materia «fragile, effimera eppure di una bellezza impetuosa» – e le stelle limpide e fredde della Via Lattea, capaci di «lavare lo sguardo all'istante». Perché la purezza del bianco e il potere curativo delle parole possano lenire il dolore e alleviare la perdita.Han Kang è una scrittrice coreana, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 2024. Vittoria che le ha permesso di diventare la prima autrice asiatica nella storia ad aggiudicarsi tale riconoscimento.«Fin da quando ero bambina, ho sempre voluto conoscere. Conoscere il motivo per cui siamo nati. La ragione per cui esistono la sofferenza e l'amore. Queste domande sono state poste dalla letteratura per migliaia di anni e continuano a essere poste oggi». - Dal discorso di Han Kang alla cerimonia di premiazione del Premio Nobel per la Letteratura.Nata nel 1970, è figlia dello scrittore Han Seungwon e come il padre ha vinto il Yi Sang Literary Award.Studiosa di letteratura coreana alla Yonsei University, ha iniziato la sua carriera come poetessa. Nelle sue opere Han Kang si confronta con traumi storici, esponendo la fragilità della vita umana, enfatizzando le connessioni tra corpo e anima, vivi e morti, con uno stile poetico unico e sperimentale, confermandosi un'innovatrice della prosa contemporanea.In Italia i suoi romanzi sono pubblicati da Adelphi.Foto copertina de "Il libro bianco"Kim Tschang-Yeul, Goccia d'acqua (1970). Collezione privata.Fotografia di Jeremy Haik. Courtesy of Kim Tschang-Yeul Estate and Tina Kim Gallery.© tschang-yeul kim by siae 2025Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Alessio Vailati "La mappa del dolore"

    Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 29:40


    Alessio Vailati"La mappa del dolore"Riflessioni in versi su trenta fotografie vincitrici del Premio Pulitzer.il ramo e la foglia edizioniwww.ilramoelafogliaedizioni.itLa mappa del dolore è un libro di poesie a tema civile che ripercorre importanti vicende storiche dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, affrontando argomenti come la guerra, la povertà, la discriminazione razziale, l'emarginazione, i flussi migratori eccetera.Si tratta pertanto di un libro attuale imperniato sulle immagini icastiche di trenta tragici avvenimenti che hanno segnato la Storia, immortalati in altrettante fotografie vincitrici del Premio Pulitzer. Pur essendo scaturiti dalle fotografie i testi mantengono una certa autonomia e si occupano del lato umano delle vicende narrate. Non si tratta di testi con giudizi di natura politica ed economica quanto piuttosto di un lungo racconto che getta lo sguardo sulla disumanità di quanto ci accade attorno, pur non toccandoci direttamente.Il titolo del libro sta a indicare proprio questo percorso, quasi un viaggio nell'inferno dantesco, così tristemente reale e documentato. Le vicende (le immagini) trattate sono trenta e il loro andamento è scandito attraverso un testo guida che si apre in ulteriori sei testi.Riportiamo i titoli delle trenta poesie contenute nella raccolta di Alessio Vailati, La mappa del dolore - riflessioni in versi su trenta fotografie vincitrici del Premio Pulitzer (in libreria dal 19 settembre 2025); in corrispondenza di ogni titolo si trova il link a una pagina esterna che mostra la fotografia a cui l'autore si è ispirato. I titoli delle poesie non sono gli stessi delle fotografie a cui si ispirano. In corrispondenza dei titoli si trovano i nomi dei fotografi e l'anno in cui hanno vinto il Premio Pulitzer con le loro fotografie.1. Il ritorno di un eroe, Earle Bunker 19442. Il ponte sul Taedong, Max Desfor 19513. La morte e il vagoncino rosso, William Seaman 19594. Due uomini soli, Paul Vathis 19625. Rivoluzione e assoluzione, Hector Rondon 19636. Interludio di pace, Toshio Sakai 19687. Ritratto della dignità, Moneta Sleet 19698. La marea di migranti, Dallas Kinney 19709. Un magazzino per persone, Jack Dykinga 197110. Vendetta all'autodromo, Horst Faas e Michel Laurent 197211. Cicatrici di guerra, David Hume Kennerly 197212. La ragazza di Trangbang, Nick Út 197313. Fine dell'incendio, Gerald Gay 197514. Un volto nella folla, Robin Hood 197715. Disordini politici a Bangkok, Neal Ulevich 197716. Esecuzione sulla spiaggia, Larry Price 198117. Il campo della morte di El Salvador, James B. Dickman 198318. Carestia, Stan Grossfeld 198519. L'inverno dei senzatetto, Tom Gralish 198620. La bambina e l'avvoltoio, Kevin Carter 199421. Un rito di passaggio africano, Stephanie Welsh 199622. Il cammino delle lacrime, Martha Rial 199823. I rifugiati del Kosovo, C. Guzy, M. Williamson, L. Perkins 200024. Attacco al World Trade Center, Staff del New York Times 200225. Monrovia sotto assedio, Carolyn Cole 200426. Ultimo saluto, Todd Heisler 200527. Il viaggio di una madre, Renee C. Byer 200728. Il catastrofico terremoto di Haiti, C. Guzy, N. Kahn, R. Carioti 201129. La bambina in verde, Massoud Hossaini 201230. Il cinico disprezzo della vita umana, Daniel Berehulak 2017Alessio Vailati è nato a Monza nel 1975 e vive in provincia di Monza e Brianza. È laureato in giurisprudenza. Le sue raccolte di poesia sono: L'eco dell'ultima corda (Lietocolle, 2008), Sulla via del labirinto (L'arcolaio, 2010), Sulla lemniscata – L'ombra della luce (La Vita Felice, 2017), Piccolo Canzoniere privato (Controluna, 2018, Premio Poeti e Narratori per caso 2019 e finalista Premio Marineo 2018), Orfeo ed Euridice (Puntoacapo Editrice, 2018), Hirosaki (Lietocolle 2019, plaquette), Il moto perpetuo dell'acqua (Biblioteca dei Leoni, 2020), Lungo la muraglia (Bertoni editore, 2020), Luci da Oriente (Nulla Die edizioni, 2021). È autore del romanzo Ninfa alla selva (Robin, 2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Giacinto di Pietrantonio "Convergenze"

    Play Episode Listen Later Nov 2, 2025 13:37


    Giacinto di PietrantonioMAUTOMuseo Nazionale dell'Automobile TorinoIl MAUTO – Museo Nazionale dell'Automobile accoglie nei propri spazi – fino a domenica 8 marzo 2026 – la mostra News from the Near Future, estensione del progetto espositivo allestito nella sede della Fondazione in via Modane, In occasione del trentesimo anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra rappresenta il primo atto di una nuova traiettoria progettuale per il MAUTO, che inaugura un ciclo di collaborazioni con le istituzioni culturali del contemporaneo, nel segno di una visione rinnovata, aperta e intersezionale che caratterizza la nuova energia del Museo Nazionale dell'Automobile. Voluta dal board del Museo e dal Presidente Benedetto Camerana e guidata dal Direttore Lorenza Bravetta, questa visione definisce il Museo come piattaforma di dialogo tra saperi e linguaggi, capace di affiancare alla propria identità storica un'attitudine dinamica, relazionale e critica. “Dal 2023 il MAUTO ha avviato un ampliamento strategico del proprio percorso culturale, invitando diversi ambiti disciplinari a un dialogo sistemico e di crescita reciproca - dichiara il presidente del MAUTO Benedetto Camerana. Questo percorso, affidato alla Direzione di Lorenza Bravetta, si impernia sull'idea di automobile come fenomeno multiculturale che attraversa ogni ambito della società tra Novecento e contemporaneo, aggiungendo valori comuni ai temi forti come il design, il motorismo sportivo, l'industria. Il Museo ha così proposto riletture dell'esperienza innescata dall'automobile nel cinema, nella letteratura, nella musica, nella fotografia, nella città progettata: sono alcuni dei temi cruciali già esplorati dal progetto, così come l'arte contemporanea che oggi irrompe negli spazi espositivi con la mostra che celebra i 30 anni di ricerca della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l'integrazione delle nostre Convergenze nel percorso espositivo. Altre ricerche seguiranno: oggi celebriamo non solo Fondazione e Museo, ma anche la centralità di Torino nella cultura internazionale”. “Ciò che nasce dalla collaborazione tra il MAUTO e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va ben oltre la semplice coabitazione: è un gesto curatoriale che amplia i codici del racconto museale e invita il pubblico a nuove forme di lettura e confronto” - dichiara il direttore del MAUTO Lorenza Bravetta. “Questo orientamento si inserisce nel più ampio piano di trasformazione del MAUTO, che riguarda non solo i contenuti, ma anche i dispositivi di mostra e i linguaggi comunicativi. Le collaborazioni con il contemporaneo che stiamo intraprendendo superano la dimensione episodica e delineano una visione culturale di lungo periodo, capace di inscrivere il Museo tra gli attori del presente, connettere nuovi pubblici e generare nuove domande e riflessioni. Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare il legame con la città: condividere saperi, creare alleanze, attivare sinergie. Il MAUTO si propone come interlocutore culturale attivo nella Torino che cambia, dove le istituzioni collaborano e costruiscono insieme un'idea di cultura pubblica, accessibile e plurale” La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – grande protagonista della vita culturale a Torino e in Italia e tra le voci più autorevoli nel panorama internazionale dell'arte contemporanea – segna l'avvio concreto di questo processo. Il progetto si basa sull'intesa profonda tra due istituzioni che condividono il desiderio di confrontarsi con la complessità del presente e rileggono i patrimoni attraverso nuovi paradigmi narrativi.Tra la sede del MAUTO e quella della Fondazione Sandretto prende forma un archivio visivo, affettivo e concettuale, non cronologico, costruito nel tempo a partire dalla sensibilità di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, attraverso mostre, committenze, collaborazioni istituzionali, residenze, progetti formativi ed educativi. Un mosaico di storie, esperienze e ricerche che, in dialogo con la storia e l'identità del MAUTO, generano nuove prospettive di senso. Contestualmente alla mostra temporanea News from the Near Future, una selezione di opere della Collezione Sandretto sarà integrata nel percorso permanente del MAUTO, generando intersezioni inaspettate tra oggetti industriali e immagini artistiche, tra design, memoria e immaginazione. Il progetto si chiama Convergenze ed è curato dallo storico dell'arte Giacinto di Pietrantonio. Otto opere contemporanee che coprono un arco temporale che va dal 1998 – con l'opera fotografica 100 cinesi di Paola Pivi – a Nudeltisch (Spaghetti painting) di Giulia Andreani del 2019. Poi CREMASTER 2: The Ballad of Max Jensen, trittico fotografico di Matthew Barney, le video-installazioni La pista degli angeli di Grazia Toderi, Democracies di Artur Zmijewski e Untitled Version (I See a Darkness) di João Onofre, fino a Gummo V di Lara Favaretto e The Abc of racist Europe di Daniela Ortiz. “Con CONVERGENZE vogliamo guidare il pubblico attraverso un percorso in cui il dialogo tra automobili e opere d'arte diventa racconto di ricostruzioni, rinascite e trasformazioni – dichiara Giacinto Di Pietrantonio, curatore del progetto. È un viaggio storico e artistico che invita a ripensare la relazione tra forma e significato, tra motore e visione, tra tecnica e poesia. L'automobile, accostata all'arte, rivela così non solo la propria potenza meccanica, ma anche la sua dimensione metaforica: quella di un movimento interiore che continua a generare stupore, riflessione e bellezza.” Accanto alla opere provenienti dalla Collezione Sandretto, il Museo propone una convergenza tra automobili d'epoca e pittura che restituisce il fervore meccanico del primo trentennio del Novecento: 34 opere del secondo Futurismo esplorano le suggestioni dell'aeropittura – da Il marinaio di Nikolay Diulgheroff del 1929 a Spirale Terramare di Sibò (Pierluigi Bossi) del 1938; da Aeropittura respirare il mare volando di Bruno Tano del 1931-1933 ad Aeropaesaggio di Gerardo Dottori del 1932; da Divinità della vita aerea di Fillìa (Luigi Colombo) del 1932 al Bolide Rosso di Tato (Guglielmo Sansoni) del 1938;  fino a una serie di opere di Mario Sironi, da Gli stayers del 1917 ad Ali nascenti del 1925 – aprendo, nella sala dedicata alle Fervore meccanico del Novecento e alle avanguardie artistiche, una riflessione sulle relazioni tra arte e ingegneria, tra progresso tecnico e sperimentazione visiva.Fanno parte di Convergenze, infine, quattro opere di artisti contemporanei, due delle quali site spefic realizzate su committenza del Museo e in dialogo con la sua collezione e architettura: tra queste, C/ART SERVICE di Robert Kuśmirowski, uno dei più noti artisti polacchi della sua generazione e SUPERCAR, la luce d'artista realizzata da Cristian Chironi e integrata nella facciata del Museo per l'intera lunghezza. L'artista sardo è anche autore di FIAT 127 SPECIAL (CAMALEONTE) – corredata da Drive Tour 2018-2024, una restituzione fotografica delle tappe del viaggio della 127 in cui l'automobile si intreccia al patrimonio culturale e artistico che attraversa; infine PANHARD SPECIAL di Paul Etienne Lincoln, prototipo sperimentale di automobile creato per esplorare l'interfaccia tra uomo e macchina.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Marco Molendini "Sotto il sole di Roma"

    Play Episode Listen Later Nov 1, 2025 25:19


    Marco Molendini"Sotto il sole di Roma"minimum faxwww.minimumfax.comNegli anni Settanta il terrorismo ha impiombato le strade. La dolce vita è svanita anche nei ricordi, Chet Baker si aggira smarrito, a Fregene Flaiano e Fellini non ci sono più. Per avere fresco, la sera si fa su e giù in macchina a caccia di grattachecche e fette di cocomero. Poi, all'improvviso, si alza una nuvola di polvere e zanzare attorno al laghetto di Villa Ada ed esplode l'Estate romana, invenzione perfetta per una città dove le notti sono un invito a lasciar scorrere il tempo. Scocca la scintilla di quello che verrà chiamato riflusso. Guidata dalle avanguardie festaiole, Roma sfugge alla morsa del terrorismo proprio nell'anno peggiore, il 1977, e passa dal cinema che si accende a Massenzio a Dalla e De Gregori che si chiedono come fanno i marinai allo stadio Flaminio, dal delirio poetico di Castelporziano al fantastico carnevale brasiliano a Piazza Navona e alle notti infinite all'Hemingway e poi al bar della Pace.Dopo Pepito. Il principe del jazz, Marco Molendini aggiunge un nuovo, prezioso capitolo a una delle migliori storie di Roma dal dopoguerra a oggi, e lo fa raccontandola anche attraverso le vicende del Messaggero, che per decenni ne è stato lo specchio e l'osservatorio naturale: dagli anni del duchino Perrone fino alla baldoria della stagione Ferruzzi, tra cambi di proprietà e linea editoriale, scioperi e occupazioni, intromissioni della politica e grandi inchieste di cronaca. Pieno di aneddoti e popolato di personaggi bizzarri che si muovono in una città dove, come diceva Manganelli, «tutto è troppo», Sotto il sole di Roma è un congedo – ironico, esuberante, affettuoso, malinconico – da una lunga stagione di emozioni ed entusiasmi, nella quale musica, cultura e politica parlavano un'unica lingua, e un ritratto commovente della città delle illusioni e di tutti i sogni che non smette di inventare e custodire.Marco Molendini è giornalista e critico musicale, a lungo una delle firme di punta del Messaggero. È autore di diversi libri: una biografia di Frank Sinatra, una di Caetano Veloso, un doppio racconto sul rapporto fra Veloso e Gilberto Gil dal titolo Fratelli Brasile (Nuovi Equilibri 2004), il libro fotografico Le strade del cinema portano a Roma (Il Parnaso 2007) e Pepito. Il principe del jazz (minimum fax 2022).Nel corso della sua carriera è stato conduttore radiofonico di programmi Rai dedicati al jazz, collaboratore per programmi sul jazz di RaiSat e Rai 5 e autore del programma di Renzo Arbore Speciale per me andato in onda su Rai 1. Insegna al Master di critica giornalistica dell'Accademia d'arte Silvio D'Amico ed è consulente artistico di Umbria Jazz.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Maddalena Claudia Del Re "Il distacco"

    Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 17:14


    Maddalena Claudia Del Re"Il distacco"Luoghi lontani invisibili ad altriPrefazione di Maria BorioEdizioni Ensemblewww.edizioniensemble.itl distacco – luoghi lontani invisibili ad altri è la raccolta poetica con cui Maddalena Claudia Del Re ha vinto la VI edizione del “Premio internazionale Pushkin in Italia” per la sezione “Il poeta sconosciuto – Raccolta di poesie”.«La funzione della scrittura suggerita da questo libro è, infatti, un esercizio all'attenzione, verso noi stessi e verso le relazioni, soggettivo e intersoggettivo, possibile se raggiungiamo la capacità dell'attesa – come quando lasciamo coagulare le immagini nel senso di una poesia – e della cura – come quando ponderiamo la forma di una poesia».Maria BorioMaddalena Claudia Del Re è nata a Roma dove vive. È avvocata penalista ed esperta di diritto di famiglia; ha pubblicato diversi scritti giuridici, di cui l'ultimo sul reato di tortura. Sue poesie sono apparse sulle riviste «Nuovi Argomenti» e «Nazione indiana». È stata finalista nel Premio Poesia Nuovi Argomenti 2022 e vincitrice della VI edizione del “Premio internazionale Pushkin in Italia” per la sezione “Il poeta sconosciuto – Raccolta di poesie”.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Marilena Garis "Rainer Maria Rilke. Luce sull'invisibile"

    Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 32:04


    Marilena Garis"Rainer Maria Rilke. Luce sull'invisibile"Edizioni Areswww.edizioniares.itUn'inquietudine profonda ha segnato l'esistenza di Rainer Maria Rilke (1875-1926), poeta dell'anima, la cui vita, contraddistinta da un incessante vagabondare geografico e interiore, si intreccia indissolubilmente alla sua opera. Nato a Praga nel 1875, cresciuto tra l'amore soffocante di una madre che lo vestiva come una bambina e l'austerità delle scuole militari imposte dal padre, Rilke sviluppò fin da giovane uno straordinario e complesso mondo interiore che sarebbe diventato il nucleo pulsante della sua poetica.Dall'incontro con Lou Andreas-Salomé, musa e guida intellettuale, ai viaggi in Russia che segnarono la sua spiritualità, dall'influenza di Auguste Rodin a Parigi fino al rifugio creativo nel castello di Duino e nella torre di Muzot, sulle Alpi svizzere, ogni tappa della sua esistenza fu un passo verso la creazione dei suoi capolavori, come le Elegie duinesi e i Sonetti a Orfeo. La sua poesia, spesso carica di immagini e metafore visionarie, ha innovato il linguaggio lirico del Novecento per aprirsi a un verso libero, che rispecchia il fluire dell'anima.Marilena Garis, in questa appassionata biografia, non racconta solo una vita straordinaria, ma anche un viaggio nei luoghi che plasmarono l'esistenza e l'opera del poeta.Marilena Garis (1976), giurista, cultrice della letteratura e della poesia, scrive per la rivista letteraria Pangea. Studiosa rilkiana, è membro della Association des Amis de la Fondation Rilke di Sierre (Svizzera). Ha curato l'epistolario R.M. Rilke e A. Forrer, La tentazione della rima(Magog 2023) e insieme a Giorgio Anelli il carteggio C. Pozzi e R.M. Rilke, Non dimenticherò che mi avete teso la mano (Ladolfi 2023). Con Ares ha pubblicato il profilo Rainer Maria Rilke. Luce sull'invisibile.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Simonetta Bisi "L'eclissi del pensiero critico"

    Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 28:16


    Simonetta Bisi"L'eclissi del pensiero critico"Elogio del dubbio nel tempo dell'algoritmoBordeaux Edizioniwww.bordeauxedizioni.itSiamo iperconnessi, ma disabituati al dubbio. Informati, ma incapaci di porre domande. Liberi, ma prigionieri di algoritmi che decidono per noi. “L'eclissi del pensiero critico” è un viaggio dissacrante nel cuore della nostra epoca: un tempo in cui la tecnologia promette emancipazione, ma genera omologazione emotiva e sorveglianza mascherata da libertà. Simonetta Bisi intreccia filosofia e sociologia in un racconto lucido e coraggioso, dialogando con Adorno, Faggin, Kurzweil, Byung-Chul Han e altri pensatori che aiutano a leggere il presente con occhi più attenti. Pagina dopo pagina, l'autrice scava nelle illusioni del conformismo digitale e ci invita a riattivare lo sguardo, a riscoprire il pensiero come atto di resistenza: oggi, più che mai, pensare è un gesto politico.Simonetta Bisi, professore associato di Sociologia gene­rale, insegna presso la Sapienza – Università di Roma. Ha scritto numerose monografie e articoli sugli aspetti quantitativi e qualitativi dei fenomeni contemporanei.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Fabrizio Brignone "Nell'abbraccio dell'acqua"

    Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 22:36


    Fabrizio Brignone"Nell'abbraccio dell'acqua"Edizioni Il Ciliegiowww.edizioniilciliegio.com“Sento che ho bisogno del mare, di ritrovarmi nell'abbraccio dell'acqua per andare incontro a quella che sono. E quindi oggi parto.” Il nuovo romanzo di Fabrizio Brignone segue Nella foresta della nebbia, racconto di formazione a sfondo ecologista uscito per Il Ciliegio nel 2024 e amato dal pubblico dei giovani lettori. Questa volta la storia prende le mosse dal desiderio di una ragazza, Laver, di raggiungere il mare per trovare, nell'abbraccio dell'acqua, la sua identità. Non mancheranno neppure questa volta avventure e incontri significativi.Fabrizio Brignone nato a Cuneo nel 1974, è giornalista professionista e redattore del settimanale cuneese La Guida dal 1994; in passato ha collaborato con Il Sole 24 Ore e l'agenzia giornalistica Agi. Ha pubblicato diverse pubblicazioni di saggistica e narrativa. Nell'abbraccio dell'acqua segue Nella foresta della nebbia (Il Ciliegio, 202Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Elisa Biagini "Quanto preme ai vetri"

    Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 17:51


    Elisa Biagini"Quanto preme ai vetri"Poetica e poesiaManni Editoriwww.mannieditori.itLa poesia di Elisa Biagini è un viaggio nella vita della parola essenziale, della parola abitata dal silenzio. I versi, che uniscono nitore e leggerezza, via via disegnano una fisica poetica, affidata a uno sguardo che sa collocarsi nell'intimo dell'apparire, nello stare dell'oggetto, nell'esatta geometria del mondo. La parola si tiene stretta, mirabilmente, al respiro delle cose. E per questo ha una sua luce e una sua musica. Anche le composizioni di oggetti che nella prima sezione del libro si fanno immagini fotografiche raccontano questa limpida cura del visibile.In questo libro, che ripercorre un bell'itinerario, con le sue scansioni e i suoi indugi, si fa esplicita una scommessa: mostrare – nella lingua della poesia, nella sua dolcezza e nelle sue asperità – la comune appartenenza di uomini e cose al bios, al ritmo del mondo. In dialogo con i versi, la riflessione sulla poesia, sulla sua necessità, sulla sua responsabilità.  Antonio PreteElisa Biagini è nata nel 1970  a Firenze, dove vive. Insegna Storia dell'arte, Letteratura e Scrittura creativa alla New York University Florence.Ha esordito in poesia nel 1993 e da allora ha pubblicato varie raccolte, alcune bilingui. Con Einaudi L'ospite (2004), Nel bosco (2007), Da una crepa (2014), Filamenti (2020), L'intravisto (2024). Ha curato e tradotto Nuovi poeti americani (Einaudi, 2006), l'antologia di Paul Celan Non separare il no dal sì (Ponte alle Grazie, 2020), e con Antonella Anedda Poesia come ossigeno. Per un'ecologia della parola (chiarelettere, 2021).I suoi libri sono tradotti in oltre quindici lingue.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Paola Barbato "Cuore capovolto"

    Play Episode Listen Later Oct 30, 2025 22:40


    Paola Barbato"Cuore capovolto"Neri Pozza Editorewww.neripozza.itAlberto Danini è un'ombra. Agente del Servizio centrale operativo, esperto informatico, si nasconde dietro a uno schermo del dipartimento di Polizia giudiziaria perlustrando i meandri della Rete a caccia di predatori. Si finge un adolescente fragile, ma è una maschera dolorosa da indossare: un adulto che si muove come un serpente in mezzo ai ragazzi, che cambia pelle di continuo. Quel ruolo da esca entra in risonanza con il bambino fragile che anche lui è stato; per questo è il migliore in quello che fa. La sua identità di copertura nasce e muore nel mondo virtuale, mentre i colleghi lottano tutti i giorni nel mondo reale: non importa se i meriti vanno ad altri, ad Alberto rimane la possibilità di elaborare ogni volta l'orrore di cui è stato testimone. Fino al giorno in cui l'agente Danini si imbatte nella vicenda di Leonardo P., tredici anni, caduto in una rete di mostri. O almeno questo è ciò che riferisce alla polizia il padre del ragazzo; questo è ciò su cui si concentrano Alberto e la squadra. Ma in realtà i bambini non c'entrano. Dietro l'app La Rete dei Cuccioli, dal nome innocuo, si nasconde stavolta un nemico diverso, dal volto ugualmente feroce. Mentre l'indagine entra nel vivo, Alberto è costretto a esporsi, a spingersi in prima linea, mosso non da un coraggio che non sente di avere, ma dalla paura. Di non saper difendere ciò che ha di più caro. Di non sapersi fermare in tempo. Di diventare come quelli che ha sempre combattuto. Paola Barbato, come i grandi maestri del genere, immagina mondi di oscurità, li edifica davanti ai nostri occhi, ci invita a entrare. E ci lascia lì, in compagnia di un'angoscia sempre nuova.Paola Barbato, milanese di nascita, bresciana d'adozione, prestata a Verona dove vive con il compagno, tre figlie e due cani. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, sceneggia dal 1999 Dylan Dog per la Sergio Bonelli Editore, oltre a partecipare a diverse altre serie a fumetti. Ha pubblicato per Rizzoli, Bilico (2006), Mani nude (2008, vincitore del Premio Scerbanenco, da cui è stato tratto un film nel 2024), Il filo rosso (2010). Con Edizioni Piemme ha pubblicato Non ti faccio niente (2017), la trilogia Io so chi sei (2018), Zoo (2019) e Vengo a prenderti (2020), quindi L'ultimo ospite (2021), La cattiva strada (2022) e Il dono (2023). Dal 2019 collabora anche con Il battello a vapore scrivendo libri per bambini e ragazzi. Nel 2009 ha scritto la fiction Nel nome del male per Sky.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Carlo Bogliotti "Osterie d'Italia 2026"

    Play Episode Listen Later Oct 29, 2025 17:31


    Carlo Bogliotti"Osterie d'Italia 2026"Sussidiario del mangiarbere all'italianaSlow Food Editorewww.slowfoodeditore.itL'edizione 2026: l'osteria come modello In continuità con l'anno scorso, la crescita del numero dei locali segnalati indica che l'osteria è quanto mai viva ed è sempre più il principale punto di riferimento quando si parla di ristorazione in Italia, anche se un solo modello e una sola definizione di osteria non ci sono. Nella guida 2026 si trovano infatti molte tipologie di locali, tutte meritorie di far parte della selezione a prescindere dalla forma che hanno assunto o sempre avuto. Trentasei anni fa, con la sua nascita, il sussidiario del mangiarbere all'italiana stabiliva tre capisaldi che hanno ridefinito il modello di osteria e che non sono mai cambiati: cucina locale nel suo contesto autentico, uso di prodotti di qualità e del territorio, prezzi accessibili ai più. Queste tre linee guida sono rimaste tali negli anni e hanno anzi accompagnato un'evoluzione che ha riportato l'attenzione su questo modello di ristorazione a partire dagli anni ‘90, senza tuttavia uniformare una diversità di proposte che invece è parte fondamentale dello spirito della guida. Perché la diversità che ci contraddistingue come italiani e che riguarda anche l'aspetto culinario del nostro Buonpaese − non esiste infatti una “vera” cucina italiana codificata −, questo insieme multiforme di diversità che mutano nel tempo, è l'aspetto che da sempre ha contribuito a costruire la nostra identità: ed è qui che la Guida manifesta la sua importanza e diventa libro mastro, ovvero il nostro codice, quello che ci permette di riconoscere la cucina non solo come cibo, ma come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basati sui saperi locali, che rappresentano l'identità e la cultura italiana. E chissà che intanto, a dicembre, non arrivi dall'Unesco il riconoscimento alla cucina italiana come patrimonio immateriale dell'umanità. Come qualche anno fa l'ha definita il critico letterario – e buongustaio − Antonio D'Orrico, la guida alle Osterie d'Italia va letta come un vero e proprio romanzo italiano perché ogni edizione racconta l'Italia e lo fa attraverso le diverse cucine regionali − e tutte le persone che animano quelle cucine −, ma anche attraverso la rete di oltre 250 collaboratori sparsi in tutta Italia, che nel corso di tutto l'anno visitano in anonimato tantissimi locali e ne ricavano le segnalazioni e le recensioni che compongono le 1000 e più pagine del volume. 1980 sono i locali segnalati nell'edizione 2026: e accanto alle osterie, ai ristoranti, alle enoteche con cucina e agli agriturismi, ci sono anche quest'anno i Locali Quotidiani – sezione inaugurata nell'edizione 2025, che raggruppa tutte quelle tipologie ristorative alternative come pastifici, gastronomie, enoteche con cucina e altre realtà più informali, in cui sia primaria l'attenzione allo stare bene, al territorio e al piacere della tavola. L'anno scorso i Locali Quotidiani erano 134, quest'anno il loro numero è salito a 161. Dei 1980 locali segnalati nella guida, sono 337 i locali premiati con il massimo riconoscimento, ovvero la Chiocciola, che viene attribuita a quelle insegne che si contraddistinguono per l'eccellente proposta e per l'ambiente, la cucina e l'accoglienza in sintonia con i valori di Slow Food. Guardando alle regioni, quelle con più osterie segnalate sono il Piemonte (187), e subito dietro Campania (169) e Toscana (163), mentre diverso è l'ordine se si guarda al numero delle Chiocciole, che vede la Campania in testa con 39 locali chiocciolati, la Toscana in seconda posizione con 30 e subito a ridosso il Piemonte con 29. Non mancano gli inserti con gli indirizzi dove provare altre forme di ristorazione popolare: si va dagli arrosticini abruzzesi ai supplì romani, alle pizze napoletane ai tegamini  piemontesi, dai bacari veneziani ai buffet triestini senza trascurare le osmize sul Carso, dai fornelli pugliesi ai trippai fiorentini, dalle malghe trentine alle focacce e liguri, una mappa dei luoghi, anche i più remoti, dove trovare tutte le specialità più golose che la tradizione di ciascun territorio, da nord a sud, può offrire. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

    Giacomo Papi "Metodo Cesari"

    Play Episode Listen Later Oct 29, 2025 12:28


    Giacomo Papi"Metodo Cesari"La Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori annuncia l'acquisizione dell'Archivio di Severino Cesari e la pubblicazione del volume Metodo Cesari  Il Metodo Cesari non è soltanto un titolo, ma un modo di vedere dall'interno la pratica quotidiana dell'editing: l'ascolto, la cura delle parole e la costruzione di un dialogo che accompagna l'autore e il lettore nel vivo del testo e della narrazione. Sarà questo il punto di partenza dell'incontro in programma domenica 26 ottobre (Palazzo Graziani, Sala delle Colonne, ore 10.30) nell'ambito della 31esima edizione di UmbriaLibri a Perugia, dove la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori annuncerà l'acquisizione dell'archivio di Severino Cesari e la prossima pubblicazione del volume Metodo Cesari. Il libro, che uscirà alla fine del 2026 in occasione dei trent'anni di Stile Libero, nasce dai materiali d'archivio di Cesari e sarà uno strumento di lavoro e formazione destinato alle scuole e ai laboratori di scrittura, sostenuto anche dall'Assemblea legislativa dell'Umbria. «Siamo molto felici di annunciare l'acquisizione dell'archivio di Severino Cesari, maestro dell'editoria italiana – commenta il direttore dei contenuti di Fondazione Mondadori e scrittore Giacomo Papi – e la pubblicazione di un libro dedicato al suo metodo». La presentazione del Metodo Cesari è avvenuta prima della cerimonia di premiazione del Premio Opera Prima Severino Cesari, istituito nel 2018 e giunto all'ottava edizione. Durante l'incontro, alcuni degli amici e collaboratori di Cesari – Chiara Belliti, Daria Bignardi e Simona Vinci – racconteranno nella pratica il Metodo Cesari e Giacomo Papi mostrerà le bozze di alcune pagine di uno dei romanzi più significativi della narrativa italiana contemporanea Io non ho paura di Niccolò Ammaniti per mostrare nel concreto il modo in cui Cesari lavorava sul testo e accompagnava l'autore nel processo creativo. Sarà un momento di formazione e racconto: un modo per restituire la voce, il metodo e la visione di uno dei più importanti editor della letteratura italiana contemporanea.  Severino Cesari (Città di Castello, 1951 – Roma, 2018) è stato uno dei più importanti editor degli ultimi cinquant'anni. Dopo gli esordi nel giornalismo come responsabile delle pagine culturali, dell'edizione domenicale e dell'inserto La Talpa Libri del quotidiano Il Manifesto, e la collaborazione con la casa editrice Theoria, per cui ha pubblicato anche Colloquio con Giulio Einaudi, nel 1996 Cesari è stato cofondatore della collana Einaudi Stile libero con Paolo Repetti, curando l'editing di libri tra i quali l'antologia Gioventù cannibale, Io non ho paura di Niccolò Ammanniti, Dei bambini non si sa niente di Simona Vinci e Romanzo criminale di Giancarlo De Cataldo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

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