Letture di testi sul buddismo
Le donne dell'epoca di Kamakura, come la moglie di Daigaku Saburo, erano particolarmente attratte dall'insegnamento del Daishonin perchè affermava la possibilità anche per loro di ottenere l'illuminazione. Nichiren Daishonin ha sempre mostrato un grande rispetto verso le donne sue seguaci, considerandole quasi delle eroine della fede. Nel gosho "La recitazione dei capitoli espedienti e durata della vita" indirizzato alla moglie di Daigaku Saburo Nichiren spiega precisamente che tra i ventotto capitoli del sutra del loto l'Hoben (espedienti) è il cuore dell'insegnamento teorico e il Juryo (durata della vita del tatagata) è il cuore dell'insegnamento essenziale e che recitando questi due capitoli si ottengono grandi benefici senza che sia necessario recitarne altri. Stabilendo cosi che questi fossero la base della pratica quotidiana di supporto alla recitazione del daimoku. articolo tratto dal Daibyakurenge pubblicato sul Nuovo Rinascimento 182 di Aprile 1997 pag 16 e 17
In questa lezione del 1997, Ikeda Sensei approfondisce il principio di "ITAI DOSHIN", poi parla della legge causale della vita iscritta nel gohonzon e della relazione maestro e discepolo anche attraverso il racconto di alcune lezioni di Makiguchi e Toda sensei. Contiene anche preziosi dettagli relativi ai discepoli di Nichiren. Nuovo Rinascimento 182 - Aprile 1997 pag 21-26
il Maestro Daisaku Ikeda ha inviato il seguente messaggio alla riunione dei responsabili di centro della Soka Gakkai, tenutasi il 27 agosto 2002 presso il Toda Memorial Auditorium di Sugamo, Tokyo
Saggio inedito Di Daisaku Ikeda pubblicato per celebrare il 75° anniversario del suo primo incontro con Josei Toda Sensei rievoca quell'incontro, ciò che più lo colpì della figura di Josei Toda e il significato profondo della relazione maestro discepolo per la sua vita
*Il futuro inizia nel presente. Il modo in cui lottiamo in questo preciso istante, ogni giorno che passa, determina il nostro futuro.*
*"Praticare come insegna il budda è il comune impegno del cammino di maestro e discepolo"*_ spiega Daisaku Ikeda in questo episodio in cui il nostro maestro ci richiama all'esortazione del Daishonin: "*Scacciate ogni paura e non pensate mai di retrocedere!*" che è la chiave per stabilire lo stato vitale eterno della Buddità nella nostra vita. Questo podcast è stato registrato con il contributo di Maria Vittoria Rosati
*"La propagazione dell'insegnamento corretto suscita l'apparizione dei tre potenti nemici"*_ spiega Daisaku Ikeda in questo episodio in cui scopriamo quali sono e come *la FEDE retta e sincera sia la spada affilata che può sconfiggerli*. Questo podcast è stato registrato con il contributo di Maria Vittoria Rosati
_*"confutare l'errato e rivelare il vero significa realizzare concretamente l'intento e il mandato del budda"*_ spiega Daisaku Ikeda in questo episodio. Questo podcast è stato registrato con il contributo di Maria Vittoria Rosati
In questo episodio Daisaku Ikeda spiega i due tipi di pratica "_*Shoju e Shakubuku_* e il perchè quest'ultima è l'unica pratica corretta nell'ultimo giorno della legge. Questo podcast è stato registrato con il contributo di Maria Vittoria Rosati
In questo episodio Daisaku Ikeda spiega che "_L'unico veicolo del Budda_" è *la base corretta della fede* Questo podcast è stato registrato con il contributo di Maria Vittoria Rosati
In questo episodio Daisaku Ikeda analizza due passaggi fondamentali di questo Gosho e spiega "la vera natura della --battaglia tra insegnamenti provvisori e quelli veri-- e lo scopo fondamentale di diventare capaci di dialogare tenacemente, facendo splendere la nostra umanità. Questo podcast è stato registrato con il contributo di Maria Cecilia Cinardi
Nel passo del Gosho di questo secondo episodio Nichiren spiega come sia facile per le persone diventare pavide quando si trovano davanti alle avversità o alle persecuzioni. Quando sorgono simili difficoltà, quello è "il momento cruciale", il tempo in cui la nostra fede viene messa alla prova. Questo podcast è stato registrato con il contributo di Maria Cecilia Cinardi
Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin sugli scritti di Daisaku Ikeda. "Questo è un tempo davvero maledetto per vivere su questa terra" esordisce il Daishonin in questo scritto spiegando perchè i discepoli del Sutra del Loto debbano affrontare persecuzioni. Poco dopo aggiunge: "ho innalzato il vessillo dei cinque caratteri di Myoho Renge Ko". In questa prima puntata leggiamo il Gosho integrale e i cenni storici Con il contributo di Maria Vittoria Rosati.
Capitolo 1 - La via di Maestro e discepolo (pagg 2-3) Non è dovuto alla relazione karmica formata nel passato se ora sei diventato discepolo di Nichiren? Certamente i Budda Shakyamuni e Molti Tesori lo sanno. Le parole del sutra "Le persone che avevano udito la Legge dimorarono in varie terre del Budda, rinascendo di continuo insieme ai loro maestri" non possono essere false. Brano da: L'eredità della legge fondamentale della vita RSND vol 1 pag 190-191 Voce: Ernesto D'argenio
Saggio di Daisaku Ikeda dalla serie "Splende la luce della rivoluzione umana" tratto dal Seikyo Shimbun del 25 dicembre 2020 In questo saggio di fine anno il maestro ikeda loda gli sforzi tenaci dei compagni di fede di tutto il mondo che , come coraggiosi Bodhisattva della terra, stanno continuando a pregare e agire per trionfare su tutte le avversità. "Anche una serie di difficoltà che si susseguono senza sosta può trasformarsi in un punto di svolta per un grande progresso" Buon ascolto 15' min (copertina - foto di D.Ikeda Novembre 2020)
_[...]desidero avanzare alcune proposte concrete relative a quattro ambiti principali._ _Il primo riguarda il *trattato per la proibizione delle armi nucleari* (TPNW). *E' della massima importanza che entri in vigore quest'anno* in cui cade il 75° anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki...._ quando lo scorso 25 ottobre il trattato è stato ratificato dalla 50ma nazione ed è entrato in vigore in tutto il mondo ho sentito nettamente la gioia di Sensei davanti al Gohonzon. E' stata un'emozione grandissima. Dobbiamo sostenere questa battaglia perchè anche l'italia ratifichi il trattato ed entri nella rosa delle nazioni. quando sensei ha scritto la proposta di pace questa cosa era ancora una speranza. Oggi leggiamo le sue parole avendo nel cuore questa grande vittoria Con gratitudine.... Buon ascolto
In terzo luogo propongo di impegnarci a far si che i prossimi dieci anni siano dedicati a iniziative per il clima guidate dai giovani, come elementi integranti del Decennio d'azione per raggiungere gli Obiettivi globali appena lanciato dall'ONU.
"Il futuro non esiste nel futuro. Nasce solo dalle nostre azioni nel presente. Se vogliamo realizzare qualcosa nel futuro, dobbiamo agire adesso". Wangari Maathai ambientalista, fondatrice del Movimento della cintura verde (1940-2011)
Il nostro primo impegno deve consistere nel non lasciare indietro nessuna delle persone che stanno affrontando circostanze difficili. Makiguchi non negà mai il valore della competizione nelle dinamiche interne della società [...] riteneva invece problematica la nostra tenendenza a considerare il mondo unicamente come il luogo della competizione per la sopravvivenza, che si basa sul presupposto che la nostra vita sia indipendente dalle altre e nega gli effetti di un simile comportamento. Alla base del suo pensiero c'è la coscienza che questo mondo è innanzitutto un luogo di "*vita condivisa*"
Proposta di pace 2020 VERSO UN FUTURO COMUNE: costruire un'epoca di solidarietà umana di Daisaku Ikeda
Kyo è la traduzione giapponese della parola Sutra, che indica un insegnamento del Budda Shakyamuni. Poichè Shakyamuni impartì i suoi insegnamenti solo oralmente, per mezzo quindi della voce, alla parola kyo è stato talvolta attribuito il significato di "Suono". Anche Nichiren affermò: "Kyo indica le parole e i discorsi, i suoni e le voci di tutti gli esseri viventi". La legge di Nam myoho renge kyo è materializzata nel Gohonzon. L'aspetto nobile dell'esistenza fondamentale è apparso in questo mondo come il Gohonzon. Percò quando preghiamo davanti al Gohonzon, le qualità buone e cattive (o illuse) della nostra vita cominciano a operare come il nobile aspetto dell'esistenza fondamentale. Siamo arrivati in fondo a questa incredibile lettura che personalmente ha cambiato il mio rapporto con la pratica. Buon ascolto dell'ultimo capitolo de: I misteri di nascita e morte, la visione buddista della vita. 12 min
Quando nella nostra vita facciamo emergere la suprema condizione della Buddità, l'intera rete di cause ed effetti che costituisce il nostro karma personale si trasforma radicalmente, cominciando a basarsi sull'illuminazione anzichè sull'illusione e a operare dunque per favorire il nostro progresso e il nostro sviluppo come esseri umani.
Un po' di storia sulle origini di questo simbolo millenario. Sin dai tempi antichi gli esseri umani hanno riconosciuto la purezza e l'eternità implicite nell'immagine del fiore di loto, e probabilmente proprio per questo il fiore diventò il simbolo degli insegnamenti del budda Shakyamuni e della Legge stessa.
Nichiren interpreta myo come la realtà fondamentale che è al di là delle nostre capacità di percezione e ho come il mondo dei finomeni in costante mutamento. L'unione di questi due concetti, rappresentato dalla singola parola myoho, rilfette l'essenziale unità della realtà fondamentale e del mondo fenomenico.
La nostra pratica si basa sulla premessa che l'essenza di un sutra si trova nel suo titolo. Nichiren identifica myo ho renge kyo con il vero aspetto di tutti i fenomeni, con la realtà fondamentale o verità assoluta e con la natura buddica che è innata in tutti gli esseri senzienti e insenzienti. Recitando Nam Myo Ho Renge Kyo stiamo dedicando noi stessi alla Legge fondamentale di Myo ho renge kyo e amronizzando con essa la nostra vita; nel far ciò manifestiamo immediatamente la nostra innata natura buddica. Si può anche dire che quando recitiamo Nam myoho renge kyo ci colleghiamo alla nona coscienza attingendo da essa un' illimitata forza vitale
La nona coscienza o coscienza AMALA è la chiave per trasfomare le dinamiche della coscienza ALAYA (ottava, o magazzino del karma). La parola sanscrita AMALA significa "pura" o "immacolata". Il buddismo insegna che noi possiamo cambiare il nostro karma piu profondo attingendo a questa capacità interiore della nostra vita piuttosto che grazie all'intervento di qualche divinità esterna. Attivando la coscienza AMALA influenziamo tutte le altre coscienze portandole ad esprimere l'immenso potere e l'infinita saggezza della natura buddica. Il prossimo e ultimo capitolo esaminerà la Legge mistica stessa, cioè Nam Myoho Renge Kyo e il GOhonzon, il mezzo ideato da Nichiren per permettere all'individuo di connettersi con il potenziale universale per l'illuminazione. Buon ascolto! 13 min
Josei Toda spiegava: "tutte le azioni compiute nelle esistenze passate sono contenute integralmente nella nostra vita[...] E' importante ricordare che mentre siamo vivi l'io muta di istante in istante. Continuamente noi creiamo nuove cause attraverso le azioni fisiche e spirituali. Tuttavia, anche se è sempre possibile produrre nuovi semi karmici, l'ottava coscienza (alaya) non può mai essere interamente libera dall'illusione. La completa purezza si trova solo nella nona coscienza buon ascolto! 10 min
L'io è in costante flusso e cambia di momento in momento così come cambiano il nostro corpo e tutti gli altri fenomeni. Poichè istitntivamente siamo attaccati all'io, lo percepiamo come qualcosa di costante. L'attaccamento all'io della settima coscienza ci confina in una piccola gabbia dentro la vastità della vita, e la fonte intrinseca della nostra umanità resta inutilizzata. L'attaccamento a questo io transitorio diviene problematico quando lo scambiamo per un'entità immutabile e smettiamo perciò di cercare ciò che è veramente immutabile e profondo.
*percezione sensoriale e integrazione* il buddismo ci mette in grado di percepire il nostro cuore e il cuore degli altri, di capire il funzionamento del cuore nella sua pienezza. Potremmo dire che il Buddismo è la scienza dello spirito e la medicina del cuore. In definitiva, purificare il cuore, cioè le nostre percezioni e le nostre intenzioni, è il fondamento per purificare i nostri organi di senso e la nostra coscienza. Buon ascolto 8 min
Il buddismo rivela che la vera illuminazione, cioè la sostituzione dell'illusione che distorce la realtà con la saggezza che percepisce la vera realtà, è la via per liberarsi dalla sofferenza. Questi concetti stanno alla base della teria delle nove coscienze. buon ascolto! 5 Min
Ogni vita individuale contiene al proprio interno tutte le leggi dell'universo, come pure il fondamentale potere che è alla base di tutti i fenomeni. Ogni istante della nostra vita individuale è esattemente equivalente alla vita cosmica. DI gran lunga troppo spesso però ci fissiamo sull'idea di essere entità separate, non riuscendo a comprendere che la vita nella sua totalità è indivisibile! Nichiren definì la vera indipendenza come il risveglio alla Legge fondamentale della vita e e il mantenimento dell'armonia con essa. Stabilendo il mondo di buddità nella nostra vita, come condizione di base, saremo allora capaci di armonizzare adeguatamente gli altri nove mondi, sfruttandoli positivamente [...] Potremo costruire una felicità duratura, invlunerabile a qualunque cambiamento possa avvenire nel nostro ambiente che sapremo trasformare al meglio. Nel prossimo capitolo approfondiamo il concetto di 9 coscienze che chiarisce ulteriormente cosa sia la fondamentale verità della vita: cosa è la buddità. buon ascolto! 4 min
Proprio come ogni essere vivente contiene il potenziale innato per dimorare in ciascuno dei 10 mondi, lo possiede anche il suo ambiente: *qualunque sia lo stato che manifestiamo, lo stesso stato si manifesterà, simulutaneamente, nel nostro ambiente*. Se La nostra tendenza di base è l'inferno, faremo emergere nel nostro ambiente angoscia e dolore, ma se la nostra tendenza di base sono i mondi di Bodhisattva e Buddità il mondo attorno a noi ci proteggerà e ci sosterrà. In altre parole, *elevando il nostro stato vitale di base possiamo trasformare la realtà esterna*. buon ascolto di questa indispensabile lezione sul principio di ESHO FUNI '20 MIN
Il concetto buddista di non dualità di corpo e mente si accorda con le scoperte scientifiche, in particolare con quelle che dimostratno le profonde interrelazioni tra il nostro corpo e il m ondo materiale da una parte, e ciò che consideriamo spirituale, o gli aspetti intangibili della vita, dall'altra. Il Buddismo riconosce che materia e spirito - due claassi separate di fenomeni - sono indivisibili in quanto sono entrambi aspetti della stessa realtà fondamentale. Quando distinguamo tra materiale e spirituale stiamo operando a livello fenomenico, quando parliamo dellla loro non dualità stiamo ragionando in termini di realtà fondamentale. La non dualità di corpo e mente descrive perciò la realtà fondamentale della vita (una delle lezioni più belle lette fin qui) buon ascolto '16 min
L'insegnamento di Nichiren è di grande importanza perchè individua un metodo per realizzare il grande portenziale di ogni essere vivente: L'eterna natura buddica che è inerente a qualsiasi essere vivente.
L'ultimo componente della teoria dei tremila regni (ichinen sanzen) è il concetto dei 3 regni dell'esistenza. Questo concetto analizza la vita da tre differenti punti di vista e definisce le vite l'esistenza delle vite individuali nel mondo reale, chiarendo le 3 dimensioni in cui i 10 mondi si manifestano: regno dei 5 aggregati, il regno degli esseri viventi, il regno dell'ambiente. Secondo questo concetto sia i cinque aggregati che si uniscono temporaneamente per formare un'essere vivente sia l'ambiente in cui questo essere vivente dimora, in ogni dato istante manifestano la stessa condizione.
Il principio dei *dieci fattori* è il secondo principio componente della teoria dei tremila regni in un singolo istante di vita e fornisce una struttura per l'analisi di quegli aspetti della vita che rimangono costanti per tutti i fenomeni mutevoli. Mentre i deici mondi descrivono le diverse espressioni della vita, i dieci fattori chiariscono i vari elementi dell'esistenza che restano comuni alla vita in qualunque condizione essa si trovi lungo lo spettro da inferno a buddità. Tutti gli esseri viventi possono diventare Budda una volta che si risvegiano alla vera realtà della loro stessa vita, alla realtà che essi stessi sono entità della Legge mistica. L'ignoranza o la consapevolezza di questa veità è l'unica differenza tra un Budda e un essere dei nove mondi. Buon ascolto 11 min
Non c'è alcun bisogno di apparire ciò che non siamo. Dal momento che siamo esseri umani, ci saranno volte in cui abbiamo voglia di piangere, altre in cui abbiamo voglia di ridere, altre in cui ci arrabbiamo e altre ancora in cui ci sentiamo confusi. Benchè siamo persone ordinarie soggette a tali debolezze, attraverso la pratica di Nam myo ho renge kyo il mondo di Buddità può diventare la tendenza di base della nostra vita, possiamo avanzare ogni giorno a passi da gigante verso la felicità assoluta e aiutare gli altri a fare altrettanto. buon ascolto! '9 min
Il primo dei principi costituenti della teoria dei tremila regni è il principio dei dieci mondi, che descrive le dieci condizioni vitali che possiamo sperimentare nella nostra vita in ogni momento dato. T'ien-t'ai scrisse che la vita in ogni istante è dotata di dieci mondi, intendendo che in ogni momento di vita esiste il potenziale per dieci condizioni: Inferno, Avidità, Animalità, Collera, Umanità, Cielo, Apprendimento, Illuminazione parziale (o realizzazione), Bodhisattva e Buddità. Comprendere i dieci mondi è indispensabile per capire profondamente il principio di Ichinen Sanzen (tremila regni in un singolo istante di vita), questa lezione è pertanto di quelle da ripassare periodicamente. Buon ascolto! '24 minuti
"Tremila mondi in un singolo istante di vita ha due significati: Contenere e permeare. Da un lato, l'intero universo è contenuto in ogni istante, e dall'altro, ogni istante permea l'intero universo. Ogni istante è una particella di polvere che possiede gli elementi di tutte le terre dell'universo, o una goccia d'acqua la cui essenza non differisce in alcun modo dal vasto oceano." Nichikan - XVIII sec. Buon ascolto '13 min
La teoria dei tremila regni rivela che tutti i fenomeni, senza eccezione, esistono in ciascuno degli istanti di una vita individuale, e che in ogni istante è perciò contenuto un potenziale infinito. Nichiren spiegò che una vita individuale in ogni istante simultaneamnete permea l'intero universo e racchiude in se tutte le leggi e tutti i fenomeni. Perciò, la vita di ogni persona coincide letteralmente con l'universo. La teoria dei tremila regni in un singolo istante di vita fornisce la struttra concettuale per esprimere questa verità.
La filosofia buddista della vita eterna non è un espediente per persuadere le persone ad accettare la loro mortalità, ma è una realistica visione della vita che si ottiene lottando contro le sofferenze dinascita, invecchiamento, malattia e morte e che ci permette di affrontare le dure realtà della vita con convinzione e speranza. Come affronteremo la morte dipende interamente da come viviamo la nostra vita ora. In questo senso il momento della morte è già contenuto ne presente. Questo ci porta all'argomento del prossimo capitolo che analizza l'illimitato potenziale contenuto in ogni singolo istante di vita.
In una lastra di rame che si trova appesa nella stanza da letto dove si pensa sia morto Leonardo da Vinci, il genio del rinascimento, è incisa un'iscrizione che getta una luce poetica sulla morte: " Una vita ricca è lunga, I giorni pieni di signifcato ci danno un buon riposo, Una vita realizzata ci da una quieta morte." L'affermazione di Leonardo è in accordo con l'insegnamento buddista che spiega che la morte non è altro che un espediente e che la vita continua.
Morire con dignità è direttamente legato non tanto alla condizione di salute quanto ad una condizione vitale caratterizzata dall'apertura del cuore e della mente agli altri e all'ambiente. [...] quello che è davvero terribile dal punto di vista del buddismo non è la cessazione della vita fisica ma l'abbandono della ricerca della Legge nel proprio cuore.
Nichiren insegna ce quando una persona sfugge al circolo vizioso di nascita e morte nei sei sentieri, inizia simultaneamente ad agire come bodhisattva per condurre gli altri alla salvezza, continuando a questo scopo a ripetere il ciclo di nascita e morte. PErciò per il bodhisattva, nascita e morte non sono piu cause di sofferenza ma mezzi che utilizza per manifestare l'illuminazione e agire a beneficio degli altri.
Nam myo ho renge kyo, la legge mistica, permea ogni essere vivente e ogni fenomeno nell'intero universo. Se abbiamo fede nella legge mistica e la pratichiamo arriveremo a capire che la nostra vita è eterna
Una lezione semplice, che contiene però la chiave di tutto. Perchè non sono i desideri che dobbiamo superare (o eliminare) ma l'illusione che li accompagna, o sostiene. L'illusione alimenta il circolo vizioso della sofferenza infatti. Mentre attraverso la pratica di nam myo ho renge kyo e la fede nel sutra del loto noi possiamo trasformare i tre sentieri dell'illusione nelle tre virtù del budda. (la comprensione della verità, la saggezza per comprenderla e l'emancipazione dalle sofferenze di nascita e morte) e oplà, tutto cambia. buon ascolto! '11 min
interessante la tesi del matematico-filosofo Blaise Pascal, famoso per i suoi studi sul calcolo delle probabilità. Pascal concluse che è più sensato scommettere sulla fede nella vita dopo la morte e che questa è la scelta che ogni persona razionale farebbe!
"che la vita sia eterna è una verità, e questa verità costituisce il primo cancello per l'illuminazione dei saggi. La legge di causalità è la base della scienza. Tutti i fenomeni nell'universo sono governati dalla legge di causa ed effetto. [...] I problemi dell'umanità non possono essere risolti senza un'approfondita indagine sulla natura della vita." Josei Toda - (dal saggio _filosofia della vita_)
Il Sutra del Loto, cuore del Buddismo Mahayana, insegna che la fede e la pratica del buddismo ci permettono di sperimentare una gioia duratura tanto nella vita quanto nella morte, di essere egualmente felici e a nostro agio in entrambe le condizioni. Nichiren definisce il raggiungimento di questo stato come "la più grande di tutte le gioie".
Il buddismo considera la malattia una manifestazione esterna di un adisarmonia interna e sostiene inoltre che la salute sia determinata da un numero indescrivibilmente grande di fattori in continuo mutamento. L'importanza della medicina buddista sta nella sua capacità di attivare e rendere disponibile l'infinito potenziale e le illimitate energie inerenti alla nostra vita che ci permettono di mantenere o ristabilire questo vibrante equilibrio dinamico. Quando abbiamo accesso alla nostra fondamentale forza vitale, nessuna malattia può impedirci di vivere una vita soddisfacente. Nel prossimo capitolo vedremo cosa accade quando la vita umana giunge al suo termine. Buon ascolto! 14' min
Nichiren basa la sua concezione della malattia sulla classificazione di T'ien-t'ai. *MALATTIE DEL CORPO* - disarmonia dei quattro elementi - smoderatezza nel mangiare e nel bere - postura scorretta (o meditazione irregolare) - attacco dei demoni dall'esterno *MALATTIE DELLA MENTE* - azione dei demoni dall'interno *MALATTIE KARMICHE* - effetti del karma. nella lezione (illuminante) di oggi esaminiamo le prime due categorie. Buon ascolto!