Atmosphere è una rubrica con cadenza periodica che vuole indagare il tema del vero clubbing italiano, attraverso interviste ai più grandi DJ e Producer che hanno fatto la storia della notte dance italiana. L’attenzione è posta alle influenze e agli ambienti che hanno condotto gli artisti protagonist…
Mi ritrovai questa volta a Firenze, e questa fu l'ultima tappa del mio viaggio. Per ora si intende. Qui incontrai Simona, Dj Simona Faraone. Ci incontrammo all’Osservatorio Astronomico di Arcetri e sullo sfondo avevamo le colline fiorentine. Ripercorremmo insieme le tappe più intime e più significative della sua carriera, della sua infanzia e adolescenza trascorse a Roma, del lavoro di commessa al negozio di dischi, delle sue innumerevoli passioni tra musica e danza, e, ovviamente, di strani avvistamenti ufologici. Fu un incontro magico il nostro. Parlammo di questo e di molto altro.
Mi ritrovai questa volta a Reggio Emilia, dove conobbi Luca, in arte DJ Rocca. Ci incontrammo in uno storico negozio di dischi in una via periferica di Reggio: il Planet Music. Insieme ripercorremmo le tappe più intime della sua carriera, da quando era solo un ragazzino e già studiava flauto traverso al Conservatorio fino all’apertura del Maffia, un vero e proprio Club che per ben 15 anni fece ballare migliaia di persone. Parlammo di questo e molto altro.
Mi ritrovai nuovamente a Brescia, dove conobbi Dcdj Soulmind. Ci incontrammo a casa sua, in un quartiere popolare dove vivono principalmente anziani e stranieri, immersi in un’atmosfera d’altri tempi, tra i cani che abbaiavano e anziane signore sedute sul ciglio della strada facendo comunella. Durante la cena a casa sua, che mi preparò lui personalmente, parlammo di come la musica è da sempre il suo grande amore insieme alla passione per la cucina. Tra un boccone e l’altro mi citò molti aneddoti della sua succosa carriera da musicofilo, consolidata oramai da più di un trentennio di attività costante.
Mi ritrovai questa volta nella grande Milano, dove conobbi Turbojazz. Ci incontrammo in un locale storico, in zona Navigli, nella famosa Tabaccheria La Darsena da Peppuccio. Immersi in un'atmosfera unica, parlammo ovviamente di musica, ma non solo. Ogni esperienza raccontata da Turbojazz è un viaggio in luoghi e ambienti differenti, dai graffiti della street art, al viaggio in Giappone, tutte esperienze che riempiono il suo background culturale ed emergono in ogni suo set. Parlammo di questo e di molto altro.
Mi ritrovai a Brescia, dove conobbi Peak Nick. Lo incontrai al Lio Bar, un locale caratteristico e molto suggestivo, considerato da Nick una seconda casa. Insieme ci divertimmo molto, il suo racconto è stato un viaggio tra aneddoti ed esperienze emozionanti, tra i primi vinili toccati con mano ed i primi suonati in grandi locali. Il suo essere così gentile e così aperto, ci ha permesso di tornare indietro nel tempo e rivivere, insieme a lui, serate magiche, dal Plastic di Milano, all’Ink di Bologna, fino al Berghain di Berlino. Grandi esperienze ed un grande bagaglio musicale. Parlammo di questo, e di molto altro.
Mi ritrovai a Bologna, dove conobbi Deda. Ci incontrammo nella piazzetta di San Giuseppe, dove un tempo vi era un centro sociale molto importante, dove sono passati e cresciuti moltissimi artisti. Fu un’esperienza unica: la passione e la curiosità contraddistinguono Deda, per un viaggio cronologico e temporale nei diversi generi musicali che formarono lo stesso artista. Il punk hardcore, l’esplosione dell’hip hop, il primo album dei SangueMisto e l’esperienza di Katzuma: parlammo di questo e di molto altro.
Mi ritrovai a Salerno, dove conobbi N-Zino. Lo incontrai al mercato rionale di Salerno, dove le persone, i colori e gli odori contribuirono a regalare a quest’incontro un’unicità tutta particolare. Le preziose esperienze raccontate, intime ed emozionanti, mi riportarono in quegli anni ed in quelle sonorità, con anima e corpo. L’amore per la propria città e la voglia di rivalorizzarne il territorio contraddistinguono questo percorso, intervallato da brani che hanno cresciuto lo stesso N-Zino.
A Napoli abbiamo incontrato Pellegrino per un’intervista un po’ speciale. C’è dentro di tutto, dai rumori delle strade ai graffianti solo di sax di James Senese dei Napoli Centrale. Si sentono l’odore del caffè, i ritmi funky di Tony Esposito e tutto il sapore del mediterranean sound. È un viaggio tra passato e presente, contrappuntato anche da folgoranti tracce ancora inedite di Pellegrino, a conferma, una volta ancora, che questa città ha un groove duro a morire. Accompagnano la narrazione di questo incontro le Musiche per il nuovo cortometraggio di Vincenzo Capaldo che Pellegrino ha composto in collaborazione con Jesuon.