Radio Vigiova sceglie i libri più belli, le letture più interessanti e abbiamo una canzone per accompagnare la vostra lettura
Quanto amore serve a salvare un amore? Al centro di questo romanzo misterioso e potente, che scorre in una lingua tersa dove sembrano risuonare insieme gli echi delle vite dei mistici e la poesia di Emily Dickinson, c'è la figura di Ildegarda. Una donna che viene lasciata dal marito amatissimo ma devastato nello spirito. La sua solitudine è illuminata solo dall'amore per il figlio che adora. Quando l'ombra della morte sembra sfiorare il bambino, Ildegarda si interroga sul male del mondo, sulla paura di vivere, di perdere l'amore, di perdere il figlio. Lo strazio per l'abbandono e soprattutto l'angoscia per non saper proteggere il figlio portano Ildegarda a cercare nella sua fede irrequieta una strada di salvezza. Un patto con quel Dio che appare impotente di fronte al dolore dell'uomo. È la lotta che ciascuno di noi, credente o no, un giorno si trova a combattere. Un nuovo inatteso incontro, nell'incanto di un paesaggio di neve dalla bellezza struggente, porta Ildegarda a vivere una passione del corpo e dello spirito che ha in sé un'attesa di eternità. Di un'altra vita e giorni nuovi. Perché il sogno di ogni amore è che il miracolo non abbia fine. Forse è solo una promessa, ma una promessa è molto piú potente di un sogno.
Quanto amore serve a salvare un amore? Al centro di questo romanzo misterioso e potente, che scorre in una lingua tersa dove sembrano risuonare insieme gli echi delle vite dei mistici e la poesia di Emily Dickinson, c'è la figura di Ildegarda. Una donna che viene lasciata dal marito amatissimo ma devastato nello spirito. La sua solitudine è illuminata solo dall'amore per il figlio che adora. Quando l'ombra della morte sembra sfiorare il bambino, Ildegarda si interroga sul male del mondo, sulla paura di vivere, di perdere l'amore, di perdere il figlio. Lo strazio per l'abbandono e soprattutto l'angoscia per non saper proteggere il figlio portano Ildegarda a cercare nella sua fede irrequieta una strada di salvezza. Un patto con quel Dio che appare impotente di fronte al dolore dell'uomo. È la lotta che ciascuno di noi, credente o no, un giorno si trova a combattere. Un nuovo inatteso incontro, nell'incanto di un paesaggio di neve dalla bellezza struggente, porta Ildegarda a vivere una passione del corpo e dello spirito che ha in sé un'attesa di eternità. Di un'altra vita e giorni nuovi. Perché il sogno di ogni amore è che il miracolo non abbia fine. Forse è solo una promessa, ma una promessa è molto piú potente di un sogno.
Ad animare le pagine della vicenda è il personaggio della dodicenne Paloma Josse, figlia di un Ministro della Repubblica. Paloma, è in perenne lotta con tutta la sua famiglia. Paloma, non riesce a sopportare la mediocrità della gente con cui vive, per questo ha pianificato di suicidarsi. Paloma e Renée si incontrano e si riconoscono come anime simili grazie all'arrivo di un terzo personaggio: Kakuro Ozu, un signore giapponese. Nel 2008 è stato realizzato in Francia il film Il riccio (Le Hérisson), liberamente ispirato al testo di Muriel Barbery.
Ad animare le pagine della vicenda è il personaggio della dodicenne Paloma Josse, figlia di un Ministro della Repubblica. Paloma, è in perenne lotta con tutta la sua famiglia. Paloma, non riesce a sopportare la mediocrità della gente con cui vive, per questo ha pianificato di suicidarsi. Paloma e Renée si incontrano e si riconoscono come anime simili grazie all'arrivo di un terzo personaggio: Kakuro Ozu, un signore giapponese. Nel 2008 è stato realizzato in Francia il film Il riccio (Le Hérisson), liberamente ispirato al testo di Muriel Barbery.
"Qualcuno con cui correre" è il libro di David Grossman. Sono tanti gli interrogativi che l'autore ci lascia, interrogativi anche su noi stessi, sul nostro modo di affrontare la vita e gli ostacoli che ci mette di fronte. E tu, quale valore dai alle persone e agli incontri che fai? - Assaf è un sedicenne timido e impacciato cui viene affidato un compito singolare: ritrovare il proprietario di un cane abbandonato seguendolo per le strade di Gerusalemme. Correndo dietro all'animale, Assaf viene condotto di fronte a inquietanti personaggi, attraverso i quali ricompone i tasselli di un drammatico puzzle: la vicenda di Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per andare a salvare il fratello, giovane tossicodipendente finito nella rete di una banda di malfattori. "Qualcuno con cui correre" è il ritratto di due adolescenti che si cercano, che forse si amano, che soffrono ma combattono con generosità per qualcosa che è dentro di loro.
"Qualcuno con cui correre" è il libro di David Grossman. Sono tanti gli interrogativi che l'autore ci lascia, interrogativi anche su noi stessi, sul nostro modo di affrontare la vita e gli ostacoli che ci mette di fronte. E tu, quale valore dai alle persone e agli incontri che fai? - Assaf è un sedicenne timido e impacciato cui viene affidato un compito singolare: ritrovare il proprietario di un cane abbandonato seguendolo per le strade di Gerusalemme. Correndo dietro all'animale, Assaf viene condotto di fronte a inquietanti personaggi, attraverso i quali ricompone i tasselli di un drammatico puzzle: la vicenda di Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per andare a salvare il fratello, giovane tossicodipendente finito nella rete di una banda di malfattori. "Qualcuno con cui correre" è il ritratto di due adolescenti che si cercano, che forse si amano, che soffrono ma combattono con generosità per qualcosa che è dentro di loro.
Chiara Spadaro giornalista e antropologa vicentina è autrice del libro “Piccolo è meglio. Venti storie di piccole grandi imprese italiane” Il comune denominatore di queste storie è l’aggettivo “piccolo”. Piccolo, breve corto, leggero. Un aggettivo che va oltre le dimensioni. Venti storie che sono buone idee da portare in diversi territori.
Chiara Spadaro giornalista e antropologa vicentina è autrice del libro “Piccolo è meglio. Venti storie di piccole grandi imprese italiane” Il comune denominatore di queste storie è l’aggettivo “piccolo”. Piccolo, breve corto, leggero. Un aggettivo che va oltre le dimensioni. Venti storie che sono buone idee da portare in diversi territori.