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Pronta a creare più abbondanza nella tua vita?Dal 1° gennaio parte la Challenge dell'Abbondanza di 21 giorni: ogni giorno esercizi pratici, PDF, meditazioni e una community su Telegram.
Qual è la differenza tra ESSERE e STARE? Questi due verbi sembrano simili, ma hanno funzioni e significati molto diversi. In questa guida completa imparerai a distinguerli e a usarli correttamente, con tantissimi esempi pratici, espressioni idiomatiche e gli errori più comuni da evitare. ESSERE vs STARE: Come e Quando Usarli? Quando Usi il Verbo ESSERE Il verbo ESSERE è molto più frequente in italiano rispetto a STARE. Lo utilizzi in tantissime situazioni diverse e rappresenta il verbo principale per descrivere stati, condizioni e caratteristiche. 1. Esistenza Quando vuoi comunicare che qualcosa o qualcuno esiste in un determinato luogo, usi ESSERE nelle forme c'è (per il singolare) e ci sono (per il plurale). EsempioSpiegazioneC'è un problema con il computer.Esiste un problema (singolare)Ci sono molti turisti in piazza.Esistono molti turisti (plurale)Non c'è nessuno in casa.Non esiste nessuna persona 2. Possesso Quando vuoi indicare che qualcosa appartiene a qualcuno, usi ESSERE. EsempioSpiegazioneQuesta borsa è mia.La borsa appartiene a meQuei libri sono di Marco.I libri appartengono a MarcoDi chi è questo ombrello?Domanda sul possesso 3. Origine e Nazionalità Quando vuoi esprimere da dove viene una persona o qual è la sua nazionalità, usi ESSERE seguito da un aggettivo di nazionalità o dalla preposizione "di" + luogo. EsempioStrutturaLaura è italiana.ESSERE + aggettivo di nazionalitàI miei nonni sono messicani.ESSERE + aggettivo di nazionalitàSono di Roma, e tu?ESSERE + di + città/luogo 4. Professione Quando vuoi indicare il lavoro o l'occupazione di una persona, usi ESSERE seguito direttamente dalla professione. Attenzione: in italiano non si usa l'articolo prima della professione! Corretto Errato Mio padre è architetto.Mio padre è un architetto.Siamo studenti universitari.Siamo degli studenti universitari.Da grande voglio essere veterinaria.Da grande voglio essere una veterinaria. 5. Descrizione di Qualità Quando vuoi descrivere le caratteristiche di una persona, un oggetto, un luogo o qualsiasi altra cosa (aspetto fisico, carattere, sapore, temperatura...), usi ESSERE. EsempioTipo di DescrizioneMarco è simpaticissimo.CarattereQuesta pizza è deliziosa!SaporeIl film è noioso.QualitàL'acqua è fredda.TemperaturaLa tua casa è enorme!Dimensione 6. Emozioni e Stati d'Animo Quando vuoi esprimere come ti senti emotivamente o descrivere lo stato d'animo di qualcuno, usi ESSERE. Questo è un punto fondamentale che spesso confonde gli studenti ispanofoni! EsempioEmozione/Stato d'AnimoSono felice di vederti!FelicitàPerché sei così nervoso oggi?NervosismoSiamo preoccupati per l'esame.PreoccupazioneEra triste perché il suo gatto era malato.Tristezza 7. Stato di Luoghi e Oggetti Quando vuoi descrivere la condizione in cui si trova un luogo o un oggetto (aperto/chiuso, acceso/spento, pieno/vuoto...), usi ESSERE. La porta è aperta o chiusa? Il supermercato è chiuso la domenica. La strada è buia, accendi i fari! Il ristorante era pieno, non c'era neanche un tavolo libero. 8. Posizione Ecco un punto cruciale! Quando vuoi indicare dove si trova qualcosa o qualcuno, in italiano standard usi ESSERE. EsempioContestoDove sei? — Sono in ufficio.Posizione di una personaRoma è nel Lazio.Posizione geograficaLe chiavi sono sul tavolo.Posizione di un oggettoIl bagno è in fondo al corridoio.IndicazioniScusa, sai dov'è la fermata dell'autobus?Richiesta di informazioni Quando Usi il Verbo STARE Il verbo STARE ha usi più specifici e limitati rispetto a ESSERE. È fondamentale conoscerli per evitare errori comuni. 1. Salute e Condizione Generale Quando vuoi chiedere o rispondere riguardo alla salute o alla condizione generale di una persona, usi STARE. Questa è probabilmente una delle prime cose che impari in italiano! DomandaRispostaCome stai?Sto bene, grazie!Come sta tua madre?Sta meglio, grazie.Come state?Non sto molto bene oggi, ho mal di testa. 2. Posizione Fisica del Corpo Quando vuoi descrivere la posizione fisica che il corpo di una persona sta assumendo (seduto, in piedi, sdraiato...), puoi usare STARE. Sto seduta da tre ore, ho mal di schiena! Il dottore mi ha detto di stare sdraiato. Preferisco stare in piedi, grazie. La Sfumatura tra "Sono Seduto" e "Sto Seduto" Puoi dire sia sono seduto sia sto seduto, ma con una piccola differenza importante: FormaSignificatoEsempioSono sedutoDescrivi semplicemente la tua posizione, una condizioneSono seduto sulla panchina.Sto sedutoÈ una scelta attiva, un'azione volontariaSto seduto perché mi fanno male le gambe. Immagina questa scena: sei sull'autobus, vedi una signora anziana e le offri il posto. Lei risponde: "No, grazie, sto in piedi perché scendo tra poco." In questo caso, lei sta scegliendo di rimanere in piedi, non sta semplicemente descrivendo la sua posizione. 3. Permanenza in un Luogo Quando vuoi esprimere che qualcuno rimane o trascorre del tempo in un determinato luogo, usi STARE come sinonimo di RIMANERE o RESTARE. EsempioSignificatoStasera sto a casa, sono stanca.= resto a casaQuest'estate stiamo in montagna per due settimane.= restiamo in montagnaQuanto tempo state in Italia?= quanto tempo rimanete La Differenza Fondamentale tra "Sono a Casa" e "Sto a Casa" Se un'amica ti chiama e dice: FraseSignificato"Sono a casa di mia sorella."Semplicemente si trova lì in quel momento (posizione)"Sto a casa di mia sorella."Sta trascorrendo del tempo lì, magari è ospite per il weekend 4. Comportamento (Imperativo) Quando vuoi dire a qualcuno come deve comportarsi o invitarlo ad assumere un certo atteggiamento, usi STARE, soprattutto nella forma imperativa. EsempioContestoStai zitto!Ordine di tacere (un po' maleducato!)State attenti quando attraversate!Invito alla prudenzaSta' calmo, risolviamo tutto.Invito a mantenere la calmaBambini, state buoni!Richiesta di comportarsi bene 5. Adattamento e Vestibilità Quando vuoi esprimere che un vestito, un colore o un accessorio è adatto a qualcuno o gli dona, usi STARE. EsempioSignificatoQuel colore ti sta benissimo!Il colore ti dona moltoQuesti pantaloni mi stanno stretti.I pantaloni non hanno la taglia giustaCome mi sta questo cappello?Domanda sull'adattamentoQuella giacca non ti sta bene, provane un'altra.La giacca non è adatta 6. Capacità e Contenimento Un uso che molti studenti non conoscono! Quando vuoi indicare che c'è spazio sufficiente per contenere qualcosa o qualcuno, usi STARE. EsempioContestoIn questa macchina ci stanno cinque persone.Capacità di un veicoloTutti questi vestiti non ci stanno nella valigia!Spazio insufficienteNel frigorifero non ci sta più nulla, è strapieno!Capacità esauritaQuante persone ci stanno in questo ascensore?Domanda sulla capacità 7. Le Due Strutture Grammaticali Fondamentali con STARE Il verbo STARE è fondamentale in due costruzioni grammaticali molto usate in italiano. STARE + GERUNDIO (Presente Progressivo) Usi questa struttura quando vuoi indicare un'azione in corso di svolgimento, qualcosa che sta succedendo proprio in questo momento. Funziona anche al passato! TempoEsempioPresenteCosa stai facendo? — Sto cucinando.PresenteNon posso parlare, sto guidando.PresenteShhh! Il bambino sta dormendo.Passato (imperfetto)Cosa stavi facendo quando ti ho chiamato? — Stavo dormendo! STARE PER + INFINITO (Futuro Imminente) Usi questa struttura quando vuoi indicare un'azione che succederà tra pochissimo tempo. EsempioSignificatoIl treno sta per partire, corri!Il treno partirà tra pochissimoSto per addormentarmi, sono esausto.Mi addormenterò da un momento all'altroSta per piovere, prendi l'ombrello!Pioverà tra poco ESSERE o STARE con lo Stesso Aggettivo? Ci sono alcuni aggettivi che puoi usare sia con ESSERE che con STARE, ma il significato cambia. Vediamo i casi più comuni e le sfumature di significato. Tranquillo FormaSignificatoMarco è tranquillo. Marco è una persona calma di carattere, è una sua qualità permanenteStai tranquillo!Calmati! Non preoccuparti! È un invito a comportarsi in un certo modo Attento FormaSignificatoLucia è molto attenta.Lucia è una persona attenta in generale, è una sua caratteristicaSta' attento!Fai attenzione adesso! Stai per fare qualcosa di pericoloso! Zitto FormaSignificatoPerché sei così zitto oggi?Perché non parli? Sei silenzioso (descrizione)Stai zitto!Smetti di parlare! Taci! (ordine sul comportamento) Fermo FormaSignificatoLa macchina è ferma.La macchina non si muove, descrivo il suo statoStai fermo!Non muoverti! (ordine) Pronto Questo caso è particolarmente interessante! FormaSignificatoEsempio ContestualizzatoSono pronto.Ho finito di prepararmi, descrivo la mia condizione attuale"Sei pronto?" — "Sì, sono pronto, possiamo andare."Stai pronto!Preparati! Sta per succedere qualcosa! È un avvertimento"Stai pronto che arrivo!" (giocando a nascondino) ESSERE e STARE al Passato Come funzionano questi verbi al passato? Ecco una cosa interessante: al passato prossimo, ESSERE e STARE condividono lo stesso participio passato: "stato"! Questo può creare confusione, ma le differenze di significato rimangono. ESSERE al Passato Usi ESSERE al passato per descrivere condizioni, stati ed emozioni nel passato. EsempioTempo VerbaleUsoIeri ero molto stanco.ImperfettoDescrizione di uno statoLa festa è stata bellissima!Passato prossimoGiudizio su un eventoQuando ero piccola, ero molto timida.ImperfettoCaratteristica nel passato STARE al Passato Usi STARE al passato per indicare la salute, la permanenza in un luogo, o il comportamento nel passato. EsempioSignificatoCome sei stato alla festa?Come ti sei trovato? Ti sei divertito?Ieri sono stato a casa tutto il giorno.
EP 1 - Aumento le pensioni così do più mancia ai giovani? https://youtu.be/Hez1x_YTrMg EP 2 - Perchè le pensioni riducono gli stipendi? https://youtu.be/J5-9HGWffv8 EP 3 - Perchè le stime di previsione sulle pensioni sono errate? https://youtu.be/EbO-efn0zow EP 4 - Problema pensioni: Basta dividere Assistenza da Previdenza? [In arrivo il 29/12] EP 5 - I PENSIONATI GUADAGNANO POCO? [In arrivo il 29/12] EP 6 - PENSIONI: COSA CI ATTENDE IN FUTURO? [In arrivo il 30/12] LIVE NON EDITATA: https://youtube.com/live/LnfT2CFw0iI ### ❤️ *Sostieni il progetto*
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi siamo tradizionali, o almeno ci proviamo, a raccontare le tradizioni del Natale e del periodo natalizio in Italia, a Napoli ma soprattutto in casa di Matteo e in casa di Raffaele. Prego accomodatevi, arriviamo subito con un po' di panettone, o un leggerissima fettina di cassata siciliane. Giusto per iniziare. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Christmas Wishes from Easy Italian!
Massimo Felice Nisticò"All Inclusive"Rubbettino Editorewww.store.rubbettinoeditore.itNel bagliore sospeso della Baia de Ramla, Matteo Massifeni, giovane scrittore in cerca di verità, accetta un lavoro stagionale in un resort che promette il sogno perfetto: All Inclusive. Ma dietro l'apparenza di un paradiso artificiale si apre un labirinto di inganni e specchi. Nella comunità di personaggi che lo circondano ‒ l'editore, il direttore, l'antropologo, la donna dagli occhi di tempesta ‒ ogni incontro diventa un frammento di rivelazione, una ferita da cui filtra la luce. Tra ironia e disincanto, All Inclusive è il racconto di una discesa nella verità, dove l'uomo scopre che la realtà è solo una trama di percezioni e che l'unica forma di libertà possibile è la consapevolezza di sé.Massimo Felice NisticòChirurgo ospedaliero ha pubblicato la raccolta di racconti Un'altra stagione (Iride 2010, Premio Cesare Pavese) e per Rubbettino i romanzi Carne (2012, finalista Premio Carver), Sono finite le stelle cadenti (2014) e Nameless (2023).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
ne ha parlato in onda Denise Cicchitti
Dai progressi nelle terapie geniche al successo senza precedenti delle energie rinnovabili, passando per gli sviluppi nei sistemi delle intelligenze artificiali, è stato un anno di scienza ricco di novità e scoperte. E molte ci faranno compagnia anche nell'anno che sta per iniziare, seppure tra grandi incertezze negli Stati Uniti a causa dell'amministrazione Trump e dei suoi tagli alla ricerca. Per capire che cosa ci aspetta nel prossimo anno, ripercorriamo quello appena passato. Ma ci occupiamo anche di postumi da sbornia, dopo i pasti natalizi. Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c'è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare. Leggi anche: – Canto di Natale – Lost Science, New York Times – Come una persona può smantellare la sanità di mezzo mondo – Sette storie scientifiche positive per ritrovare la fiducia nel 2025 – Dieci persone che hanno contribuito a plasmare la scienza nel 2025– La storia del buco nell'ozono– La crescita apparentemente inarrestabile delle energie rinnovabili è la svolta scientifica dell'anno 2025 – La grande espansione del solare – La scienza nel 2026: gli eventi da tenere d'occhio nel prossimo anno– Come mai bere alcol di giorno sembra dare un effetto diverso Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Buon venerdì Stupefan!Sono arrivate le Winter edition di Stupefatti, le puntate più leggere che ogni anno vi tengono compagnia durante le vacanze.Quest'anno abbiamo deciso di parlare della ritualità festiva che da sempre contraddistingue il solstizio d'inverno, e di come gli stupefacenti ne abbiano sempre fatto parte... fino ai giorni nostri.A voi questa prima parte, play!Entra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.como seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast!Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
Negli ultimi giorni ho ricevuto molti pareri sul progetto The Great Pizza, soprattutto legati al magazine, alla guida annuale/giornaliera e all'applicazione per iOS e Android. Approfitto di questo Scassapizza, quindi, per rispondere alle domande che sono state fatte, mentre ci prepariamo ad un 2026 dove gireremo altre centinaia di pizzerie in lungo e in largo, senza dimenticare recensioni, editoriali, interviste e format dal vivo in Italia e in Giappone! Buone feste a tutti.
Alessandro Santarelli e Vincenzo Marangio sono i "2 In Bianconero"
Alessandro Santarelli e Vincenzo Marangio sono i "2 In Bianconero"
Il 25 dicembre un regalo speciale per 10 coppie di genitori e super lavoro di tutta l'équipe di Ostetricia
BOOM: Milano spende 58 milioni di dollari su OnlyFans in un anno.Se la crescita italiana sfiora +25%, la città supera Londra e Parigi, piazzandosi dietro solo ad Atlanta e Orlando. Questo significa che ogni milanese, in media, sborsa 36 euro l'anno su contenuti che mescolano lavoro digitale, intimità e nuova creative economy.Un problema di algoritmi, di reputazione di una città e problemi sociali che diventano etichette globali: sei pronto a essere giudicato da modelli predittivi e non dalla realtà?~~~~~ INGAGGI E SPONSORSHIP ~~~~~ Per contatti commerciali: sales@matteoflora.comPer consulenze legali: info@42LawFirm.it~~~~~ SOSTIENI IL CANALE! ~~~~~Con la Membership PRO puoi supportare il Canale » https://link.mgpf.it/proSe vuoi qui la mia attrezzatura » https://mgpf.it/attrezzatura~~~~~ SEGUIMI ANCHE ONLINE CON LE NOTIFICHE! ~~~~~» CANALE WHATSAPP » https://link.mgpf.it/wa» CANALE TELEGRAM » https://mgpf.it/tg» CORSO (Gratis) IN FUTURO » https://mgpf.it/nl» NEWSLETTER » https://mgpf.it/nl~~~~~ CIAO INTERNET E MATTEO FLORA ~~~~~ Questo è “Ciao Internet!” la prima e più seguita trasmissione di TECH POLICY in lingua italiana, online su YouTube e in Podcast.Io sono MATTEO FLORA e sono:» Professore in Fondamenti di Sicurezza delle AI e delle SuperIntelligenze (ESE)» Professore ac in Corporate Reputation e Crisis Management (Pavia).Sono un Imprenditore Seriale del digitale e ho fondato:» The Fool » https://thefool.it - La società italiana leader di Customer Insight» The Magician » https://themagician.agency - Atelier di Advocacy e Gestione della Crisi» 42 Law Firm » https://42lf.it - Lo Studio Legale per la Trasformazione Digitale » ...e tante altre qui: https://matteoflora.com/#aziendeSono Future Leader (IVLP) del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime (2012)”.Sono Presidente di PermessoNegato, l'associazione italiana che si occupa di Pornografia Non- Consensuale e Revenge Porn.Conduco in TV “Intelligenze Artificiali” su Mediaset/TgCom.
Sono in pochi a conoscere Thomas Szasz, ma il suo contributo alla psichiatria e più in generale alla cultura, non solo quella libertaria, sono stati fondamentali. In questa puntata il Prof. Roberto Festa, che ha contribuito a diffondere le teorie di Szasz in Italia, ed è stato uno dei suoi più fervidi allievi ne sviscera le posizioni più controverse e dirompenti. Nella prefazione al libro di Szasz "Fede nella #libertà" che in Italia verrà pubblicato da Rubettino il 19 dicembre il Prof. Festa scrive:Thomas Szasz nacque il 15 aprile 1920 a Budapest, da una colta e agiata famiglia di origini ebraiche. Nel 1938, dopo che il regime dell'ammiraglio Miklós Horthy si avvicinò alla Germania nazista, la famiglia Szasz emigrò negli Stati Uniti. Nel 1939, il giovane Thomas si iscrisse all'Università di Cincinnati dove, nel 1941, si laureò in fisica e, nel 1944, in medicina. In quello stesso anno, ottenne la cittadinanza statunitense. Tra il 1951 e il 1954, Szasz completò il tirocinio psichiatrico e quello psicoanalitico. Nel 1956 fu assunto dalla State University of New York (SUNY) che, nel 1962, gli assegnò la cattedra di #psichiatria. Thomas #Szasz morì l'8 settembre 2012, all'età di 92 anni. Nel 1961, la pubblicazione di The Myth of Mental Illness procurò a Szasz una rapida fama. Nel libro viene difesa la tesi, ritenuta scandalosa da quasi tutti gli psichiatri, che le malattie mentali non esistono. Questa tesi implica che le cosiddette #psicoterapie, cioè le cure per le malattie mentali, sono inutili . Secondo Szasz, le idee di malattia mentale e psicoterapia sono solo miti, inventati per giustificare la pratica psichiatrica, che consiste nel ricovero coatto degli individui etichettati come matti e nella somministrazione, quasi sempre coercitiva, di trattamenti fittizi per malattie inesistenti. Pur negando la possibilità di curare gli individui diagnosticati come malati mentali, Szasz pensa che ci si possa prendere cura di loro, con appropriate forme di analisi. Il suo approccio, fondato sul presupposto che il rapporto tra analista e analizzando è di natura consensuale e contrattuale, si colloca nella tradizione psicoanalitica che origina da Sigmund Freud . Tuttavia, l'analisi szasziana si differenzia da quella freudiana, poiché assegna un ruolo centrale all'autonomia dell'analizzando che, attraverso l'esame dei suoi conflitti esistenziali, viene aiutato a comprendere che gli eventi della sua vita sono, in gran parte, il frutto delle sue libere scelte. Szasz ha svolto molte ricerche sulla storia della psichiatria, dalle sue origini teoriche nella teologia cristiana fino alle sue moderne pratiche coercitive . In particolare, ha dedicato molta attenzione alle relazioni tra psichiatria e diritto .A suo giudizio, il connubio tra psichiatria e diritto è stato la prima tappa nella formazione dello stato terapeutico, cioè di una nuova forma di stato, dalle spiccate tendenze dispotiche, caratterizzato dalla stretta integrazione tra stato e medicina.T. SZASZ, I manipolatori della pazzia, trad. it., Feltrinelli, Milano 1972; T. SZASZ, Disumanizzazione dell'uomo, trad. it., Feltrinelli, Milano 1974; T. SZASZ, Il mito della droga, trad. it., Feltrinelli, Milano 1977; T. SZASZ, Il mito della psicoterapia, trad. it., Feltrinelli, Milano 1981.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
S.3 Ep. 63 - Restare presenti senza reagire Le relazioni difficili non sono quelle in cui c'è conflitto. Sono quelle in cui perdi te stesso. Questa meditazione guidata è pensata per i momenti in cui una relazione ti attiva: quando senti il corpo tendersi, la mente chiudersi e l'impulso a reagire prendere il controllo. Non è una pratica per risolvere il conflitto. Non è una meditazione per “andare d'accordo”. È uno spazio per tornare a te mentre l'altro è presente.
Negli ultimi 15 anni, da quando l'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull la rese una delle più importanti mete turistiche del mondo, molte cose sono cambiate in Islanda. Non le tradizioni di Natale. Con Leonardo Piccione, scrittore che vive in Islanda. Insegnare a nuotare a una foca di Leonardo Piccione Sul Post– In Islanda a Natale si cantano le canzoni italiane – In Islanda i libri sono il miglior regalo di Natale – Oggi siamo più preparati a un'eruzione come quella dell'Eyjafjallajökull I consigli di Leonardo Piccione– L'album The Nearer the Fountain, More Pure the Stream Flows di Damon Albarn– Il film Storie di cavalli e di uomini di Benedikt Erlingsson– Il tempo e l'acqua di Andri Snær Magnason Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c'è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dopo Dickens, "l'uomo che ha inventato il Natale", libri, romanzi, fiabe contribuirono a costruire un nuovo universo sentimentale e commerciale. Come dimostrano queste storie diverse, di bontà premiata ma anche di invidie e vendette. Fallite, naturalmente, sennò che Natale sarebbe? Neve, strenne e storie di Natale a cura di Mara Barbuni, Croce Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c'è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Andrea Goldstein"Cortina 1956"Un'Olimpiade tra guerra fredda e dolce vitaPrefazione di Francesco GiavazziRubbettino Editorewww.store.rubbettinoeditore.itImpossibile ripercorrere la storia delle Olimpiadi di Cortina senza soffermarsi sul versante mondano. Come scrisse la «Libertad» di Valladolid, «mentre i delegati ufficiali brindano gentilmente con frequenti cocktail eleganti tra il fumo spesso del tabacco, fiumi di vermut e belle e sofisticate turiste di tutto il mondo, gli atleti sudano sulla neve delle gare».«La memoria è il nostro futuro, così abbiamo intitolato i progetti per il Bicentenario del Museo Egizio; altrettanto vale per la pubblicazione in cui Andrea Goldstein rievoca le vicende lontane dei Giochi Invernali di Cortina del 1956. Passando per Torino 2006, fino a Milano Cortina 2026, un bel viaggio per ricordare e rilanciare la storia olimpica italiana».Evelina ChristillinTanley Albright – che aveva iniziato a pattinare da bambina per rimettersi dalla poliomielite e vinse l'oro malgrado un grave infortunio – e il principe di Svezia – che invitò al suo ricevimento di gala i salatori delle piste e i conduttori delle slitte. Toni Sailer – che entrò con prepotenza nella storia vincendo tutte le gare di sci alpino con margini mostruosi – e Sophia Loren – che arrivò con le poche cose necessarie per un paio di giorni stipate in sette bauli rosso fuoco. Eugenio Monti – che sulla pista di casa raccolse i primi allori di una carriera conclusa 12 anni dopo, a 40 anni, con due ori olimpici – e Lester Rodney – che per il quotidiano del Partito comunista americano descrisse i trionfi sovietici in piena Guerra fredda. Sono solo alcuni dei protagonisti delle prime Olimpiadi organizzate in Italia, agli albori del boom economico, ad appena 11 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Ma che furono anche le prime trasmesse in diretta dalla televisione, le prime in cui una donna lesse il giuramento degli atleti, le prime in cui le due Germanie concorsero sotto la stessa bandiera. Il racconto di Cortina 1956 spazia dallo sport all'economia, dalla politica alla mondanità, in un tragitto ideale che da quei Giochi indimenticabili conduce fino a Milano Cortina 2026.Andrea Goldstein è economista e autore di numerosi saggi su economia, sport e globalizzazione. Collabora con Il Sole 24 Ore, l'Aspen Institute e insegna in Italia e all'estero. I suoi ultimi libri uniscono analisi economica e racconto sportivo. Cortina 1956 è il suo contributo alla memoria di un'Olimpiade che cambiò l'Italia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Con queste parole e tante altre coccole, la nostra Jessy da Lucerna ci augura Buone Feste.Ascolta il podcast e.. respira.
I GIUDICI DISTRUGGONO Ciro Grillo – Le Motivazioni Sono DEVASTANTI!Le motivazioni della condanna di Ciro Grillo sono state depositate: giudici senza mezzi termini, vittima ritenuta attendibile, brutalità di gruppo e prove CHOC – non crederai a quello che dicono le 72 pagine!#CiroGrillo #PortoCervo #SentenzaShock
Alessandro Santarelli e Vincenzo Marangio sono i "2 In Bianconero"
Alessandro Santarelli e Vincenzo Marangio sono i "2 In Bianconero"
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8393SALVINI ASSOLTO: RESTANO I DANNI DI UN PROCESSO POLITICO di Ruben Razzante L'assoluzione definitiva di Matteo Salvini nel processo Open Arms, sancita dalla Cassazione con il rigetto del ricorso della Procura di Palermo, chiude formalmente una delle vicende giudiziarie e politiche più controverse degli ultimi anni, ma lascia aperte molte domande sul rapporto tra giustizia e politica e sui danni, materiali e immateriali, che un'inchiesta può produrre anche quando si conclude con un nulla di fatto.Tutto inizia nell'estate del 2019, tra l'1 e il 20 agosto, quando la nave della Ong spagnola Open Arms soccorre migranti in acque libiche e chiede l'autorizzazione a sbarcare in Italia. Matteo Salvini è allora vicepremier e ministro dell'Interno del governo Lega-M5s e applica la linea dei porti chiusi già sperimentata nei mesi precedenti, ritenendo che la gestione degli sbarchi non possa essere lasciata alle Ong e che debba coinvolgere l'Unione europea.UNA VICENDA GROTTESCA DI USO POLITICO DELLA MAGISTRATURAIl divieto di sbarco non è una decisione solitaria: il 2 agosto 2019 viene firmato un decreto interministeriale anche dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta, entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle, mentre a Palazzo Chigi siede Giuseppe Conte. Nonostante ciò, la vicenda si trasforma rapidamente in un caso giudiziario. Il 19 novembre 2019 Salvini viene iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di sequestro di persona aggravato, per aver impedito lo sbarco dei migranti, e da quel momento inizia un lungo calvario durato 2.220 giorni, con una spada di Damocle sulla testa e la richiesta finale, da parte della Procura, di sei anni di carcere.Nel frattempo il quadro politico cambia radicalmente: pochi giorni dopo il braccio di ferro su Open Arms cade il governo gialloverde, nasce l'esecutivo giallorosso e Giuseppe Conte diventa il punto di riferimento di una nuova maggioranza progressista. Il Movimento 5 Stelle, che al governo aveva sostenuto compatto la linea di Salvini sugli sbarchi, il 30 luglio 2020 vota in Senato a favore dell'autorizzazione a procedere contro il leader leghista, di fatto scaricando l'ex alleato. Conte e Toninelli prendono le distanze: il primo parla di una lettera inviata a Salvini per chiedere almeno lo sbarco dei minori, il secondo sostiene che Salvini volesse "monetizzare" politicamente la crisi avendo già deciso di far cadere il governo. Si arriva così al processo a Palermo, con tre anni di dibattimento, ventiquattro udienze in primo grado, oltre quarantacinque testimoni ascoltati, continui viaggi in Sicilia di un ex vicepremier sotto scorta, con costi pubblici rilevanti per la sicurezza e per l'intero apparato giudiziario.Il tribunale assolve Salvini perché il fatto non sussiste e la Cassazione conferma definitivamente l'assoluzione, chiudendo un procedimento che, dal punto di vista penale, si rivela infondato.IL TRACOLLO DELLA LEGAResta però il dato politico: dal 2019 a oggi la Lega è passata dal 34,3% delle elezioni europee all'8,97% delle ultime consultazioni europee e, se le cause di questo calo sono molteplici, è difficile negare che l'inchiesta Open Arms abbia rappresentato uno spartiacque nella parabola di Salvini, condizionandone l'azione politica, l'immagine pubblica e la capacità di incidere nel dibattito nazionale. Per sei anni Salvini è stato di fatto in ostaggio dei Pm, con un'accusa gravissima che si è dissolta solo al termine dell'iter giudiziario, mentre nel frattempo il danno politico, mediatico ed elettorale si è prodotto ed è ormai irreversibile. È qui che si innesta una riflessione più ampia e delicata: quando un'inchiesta appare fortemente politicizzata e interviene a gamba tesa su scelte che sono eminentemente politiche, il rischio per la democrazia è evidente.La magistratura svolge un ruolo fondamentale di garanzia, ma proprio per questo deve essere percepita come imparziale, distante da qualsiasi retropensiero ideologico, capace di applicare la legge senza trasformarsi in un attore del confronto politico. La fiducia dei cittadini nelle toghe è un pilastro dello Stato di diritto e si fonda sulla certezza che la libertà personale sia nelle mani di chi giudica secondo le norme e non secondo l'opportunità o l'appartenenza. Nel caso Open Arms, l'assoluzione definitiva pone una domanda che va oltre Salvini e la Lega: chi risarcisce sei anni di indagini, processi, tensioni istituzionali e danni politici? Chi paga per il tempo, le risorse pubbliche e il logoramento di un leader e di un partito poi riconosciuti innocenti? Sono interrogativi scomodi ma inevitabili, perché senza una riflessione seria su questi effetti collaterali il rischio è che la giustizia, anche quando arriva alla verità, lasci dietro di sé macerie che nessuna sentenza potrà mai riparare.
Simone Canettieri parla delle continue modifiche alla legge di Bilancio, determinate dalle diverse visioni all'interno della maggioranza di governo. Giuseppe Sarcina racconta del rapporto dell'intelligence secondo il quale il presidente russo non punta alla pace ma a conquistare il massimo possibile di territorio ucraino (e non solo). Giusi Fasano spiega perché il governo Netanyahu vuole chiudere la storica emittente dell'esercito.I link di corriere.it:La notte della maggioranza a un passo dal burrone e quel «no» del Quirinale: così è saltato il piano del decreto sulle pensioniGiorgetti: «Non mi dimetto». E il ministro dell'Economia si stupisce per i no del suo partito: cosa è successoDalla Nato a Trump, lo show di Putin. Che poi confessa: «Sono innamorato»
Palestra realizada no dia 01/12/2024 no Grupo da Fraternidade Espírita Irmão Camilo, em Araras/SP.
Il Milan è alla ricerca di un difensore da acquistare a gennaio per rinforzare ilreparto: proposto Disasi, le ultime di MorettoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Protagonista della puntata numero 127 di Mondo Triathlon, la rubrica di Dario Daddo Nardone in onda su Bike Channel, èFEDERICO GHELLIOgni lunedì alle 19.00 in anteprima il nuovo episodio sul canale youtube @DaddoSport,tutte le puntate di Mondo Triathlon sulla pagina ufficiale:https://www.mondotriathlon.it/mondoGuarda Mondo Triathlon anche sui canali di Bike Channel:- SKY Canale 222- DTT Canale 259- DTT Canale 60 tasto rosso SI- www.bikechannel.it#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️#triathlon #trilife #fczstyle #passionetriathlon
Ogni giorno, migliaia di persone in Italia si dedicano con amore e fatica a un familiare fragile, malato o non autosufficiente. Sono i caregiver, una figura preziosa, ma spesso invisibile. A Obiettivo Salute Risveglio ne parliamo con Antonio Maturo, docente di Sociologia della salute all'Università di Bologna e direttore del Centro di Studi Avanzati sull'Umanizzazione delle Cure. Con lui approfondiamo i risultati di una recente ricerca sul caregiving familiare legato all'Alzheimer, condotta dall'Università di Bologna insieme all'Università Cattolica di Milano (con la prof.ssa Linda Lombi) e all'Università di Torino (con la prof.ssa Nicoletta Bosco). Uno studio che ha portato alla definizione di 13 raccomandazioni per sostenere e migliorare concretamente la vita di chi si prende cura degli altri.
Quando parli italiano, conoscere le espressioni giuste per ogni situazione è fondamentale quanto sapere la grammatica. Questo articolo ti mostra più di 70 frasi essenziali che gli italiani usano ogni giorno nelle conversazioni normali. Imparerai le espressioni pratiche per salutare, ringraziare, scusarti, chiedere aiuto e molto altro. 50+ Frasi Comuni da Usare in Conversazione in Italia Fase 1: Iniziare una Conversazione L'Importanza delle Domande Aperte Per iniziare bene una conversazione, devi usare domande aperte. Cosa significa? Sono domande che invitano l'altra persona a parlare e a raccontare qualcosa, non solo a dire "sì" o "no". Domande da evitare (sono troppo chiuse): 1. "Tutto bene?" 2. "Va tutto ok?" 3. "Sta bene?" (formale con Lei) Queste domande portano solo a risposte brevi come "sì" o "no", e poi la conversazione si blocca. Domande migliori (aprono la conversazione): 4. "Che mi racconti?" 5. "Come procede?" 6. "Come sta?" (formale) Con queste domande, l'altra persona deve raccontare qualcosa e parlare di più. Se vuoi davvero invitare qualcuno a parlare, usa queste espressioni molto utili: 7. "Che c'è di nuovo?" / 8. "Novità?" Queste sono perfette perché dicono "Raccontami tutto quello che è successo!" Fase 2: Rispondere Quando Ti Chiedono Come Stai Quando qualcuno ti chiede "Come stai?", devi scegliere la risposta giusta per la situazione. Risposte Positive 9. "Bene, grazie!" 10. "Tutto bene!" 11. "Benissimo!" 12. "Sto bene, e tu?" 13. "Alla grande!" (registro informale, significa "molto bene") Usa queste espressioni quando stai bene e vuoi comunicarlo. Risposte Neutre o Moderatamente Negative Attenzione: nei libri di italiano trovi sempre "così così", ma gli italiani quasi mai lo usano davvero! Ecco cosa dicono invece: 14. "Non troppo male" (vuol dire "non sto benissimo, ma va bene così") 15. "Boh, non benissimo" ("boh" mostra che non sei sicuro) 16. "Mah..." (dici solo questo con faccia perplessa – dice tutto senza parole!) 17. "Potrebbe andare meglio" (modo gentile per dire "non sto benissimo") 18. "Non è il massimo" (significa che le cose non vanno molto bene) 19. "Non è un disastro, ma potrebbe andare meglio" (versione più completa e onesta) Fase 3: Ringraziare Dire grazie è molto importante in italiano. Puoi usare espressioni diverse a seconda della situazione e di quanto formale vuoi essere. Espressioni di Ringraziamento 20. "Grazie!" (la forma base, sempre corretta) 21. "Grazie mille!" 22. "Grazie tante!" 23. "Ti ringrazio" / "La ringrazio" (più sincero e personale) 24. "Sei troppo gentile!" / "È troppo gentile!" (quando qualcuno è molto gentile con te) 25. "Non dovevi!" (quando ricevi un regalo inaspettato) Fase 4: Rispondere a "Grazie" In italiano, quando qualcuno ti dice "grazie", devi sempre rispondere! Non puoi restare in silenzio, altrimenti sembra scortese. Risposte Appropriate ai Ringraziamenti 26. "Prego!" (la più usata in tutta Italia) 27. "Di niente!" 28. "Figurati!" (informale) 29. "Si figuri!" (formale) 30. "Il piacere è tutto mio" (molto educato ed elegante) 31. "Non c'è problema!" / "Tranquillo!" (molto casual) Fase 5: Scusarsi e Rispondere alle Scuse Tutti dobbiamo chiedere scusa qualche volta – quando arriviamo in ritardo, facciamo un errore o creiamo un problema. Ecco come farlo: Formulare le Scuse 32. "Scusa!" / "Scusi!" (formale) 33. "Mi dispiace tanto!" 34. "Scusami per il ritardo" / "Mi scusi per il ritardo" (formale) 35. "Chiedo scusa" (più formale) 36. "Perdonami!" / "Mi perdoni!" (formale) Quando qualcuno si scusa con te, devi rispondere anche qui! Accettare le Scuse 37. "Non ti preoccupare!" / "Non si preoccupi!" (formale) 38. "Non fa niente!" / "Figurati!" 39. "Nessun problema!" Fase 6: Chiedere Aiuto o Informazioni Quando hai bisogno di aiuto, è meglio usare il condizionale ("potresti", "potrebbe") per essere più educato. Rende la richiesta meno diretta. Formulare Richieste di Aiuto 40. "Potresti indicarmi la strada per...?" 41. "Potrebbe indicarmi la strada per...?" (formale) 42. "Potresti darmi una mano?" (informale) 43. "Potrebbe darmi una mano?" (formale) 44. "Potresti/Potrebbe aiutarmi, per favore?" Nota importante: "Darmi una mano" è un'espressione che significa semplicemente "aiutarmi". Gli italiani la usano moltissimo! Fase 7: Rispondere a una Richiesta di Aiuto Quando qualcuno ti chiede aiuto, le tue risposte dipendono da una cosa semplice: puoi aiutarlo oppure no? Se Puoi Aiutare 45. "Sì, certo!" 46. "Volentieri!" 47. "Con piacere!" Se Non Puoi Aiutare (o Non Sei Sicuro) 48. "Mi dispiace, non posso aiutarti/aiutarla" 49. "Non ne sono sicuro/a" / "Non ne ho idea" / "Boh!" (molto informale) Fase 8: Offrire Qualcosa e Rispondere a un'Offerta Gli italiani amano offrire caffè, cibo e aiuto! Devi sapere come offrire qualcosa, e anche come accettare o rifiutare in modo educato. Formulare un'Offerta 50. "Ti va un caffè?" / "Le va un caffè?" (formale) 51. "Posso offrirti qualcosa?" / "Posso offrirLe qualcosa?" (formale) 52. "Vuoi/Vuole bere qualcosa?" 53. "Accomodati!" / "Si accomodi!" (per invitare qualcuno a sedersi - formale) Accettare un'Offerta 54. "Sì, grazie!" / "Volentieri!" 55. "Molto gentile, grazie!" 56. "Non mi dispiacerebbe!" (significa "sì, mi piacerebbe") 57. "Perché no?" (modo informale per dire "sì") Rifiutare in Modo Educato 58. "No, grazie, sei/è troppo gentile!" 59. "Grazie mille, ma ho già mangiato/bevuto" 60. "Magari un'altra volta, grazie!" Fase 9: Esprimere Accordo Quando qualcuno dice qualcosa e tu pensi "Esatto! Hai ragione!", come lo dici in italiano? Espressioni di Accordo 61. "Assolutamente!" 62. "Esattamente!" 63. "Verissimo!" 64. "Sono completamente d'accordo (con te/lei)" 65. "Chiaro!" / "Lo ammetto!" (utilizzato particolarmente dai giovani) Curiosità: "Lo ammetto" letteralmente significa "riconoscere qualcosa", ma i giovani lo usano così: "Quel film è bellissimo!" – "Eh sì, lo ammetto!" Come modo per dire "sono d'accordo". Fase 10: Esprimere Disaccordo E se invece NON sei d'accordo? Devi fare attenzione a quanto vuoi essere diretto, in base alla situazione. Formulare il Disaccordo 66. "Non sono d'accordo (con te/Lei)" 67. "Non è il mio modo di vedere le cose" (educato e diplomatico) 68. "Ma stai scherzando?" / "Ma sei pazzo/a?" (attenzione! Molto informale, usa solo con amici stretti!) Fase 11: Esprimere Opinioni in Modo Neutro e Interrompere Educatamente A volte non vuoi essere troppo diretto, oppure devi cambiare argomento senza sembrare scortese. Ecco come fare: Esprimere Incertezza 69. "Forse..." / "Può darsi..." 70. "Dipende..." (molto usato!) 71. "Non saprei..." 72. "Mah, non sono convinto/a" (quando hai dubbi) Interrompere o Cambiare Argomento 73. "Scusa se ti interrompo, ma..." / "Mi scusi se La interrompo, ma..." (formale) 74. "Posso dire una cosa?" 75. "A proposito..." (per cambiare argomento in modo naturale) 76. "Comunque..." (anche questo per cambiare argomento) Nota utile: Gli italiani usano "comunque" e "a proposito" tantissimo! Sono come ponti che ti permettono di passare da un argomento all'altro senza problemi. Fase 12: Concludere e Salutare La conversazione è stata piacevole, ma ora devi andare. Come concludi in modo naturale? Segnalare che Vuoi Concludere 77. "È stato un piacere vederti/vederla" 78. "Beh, credo che sia meglio andare, ho molte cose da fare" Saluti Finali 79. "Ciao!" (informale) 80. "Arrivederci!" / "ArrivederLa!" (formale) 81. "Buona giornata!" 82. "A presto!" (ci vediamo tra giorni o settimane) 83. "A dopo!" / "A più tardi!" (ci vediamo oggi) 84. "Alla prossima!" 85. "Abbi/Abbia cura di te/sé" (molto carino) 86. "Salutami la tua famiglia!" Curiosità interessante: Gli italiani, anche se amano la loro lingua, usano spesso parole inglesi nei saluti! Sentirai molto spesso: 87. "Bye!" / 88. "Bye bye!" Quindi puoi usarlo anche tu senza problemi. Approfondimento: Elementi per una Conversazione Autentica Parlare del Tempo: L'Argomento Preferito degli Italiani Gli italiani adorano parlare del tempo! Ogni conversazione, prima o poi, arriva a questo argomento. È un modo facile per iniziare o continuare una chiacchierata: "Che brutto tempo con questa pioggia, che depressione!" "E da te che tempo fa?" "C'è il sole almeno?" "Qui piove da tre giorni..." Parlare del tempo è considerato un argomento sicuro quando non conosci bene la persona con cui parli. È perfetto per iniziare una conversazione! I Riempitivi: Come Rendere il Tuo Italiano Più Naturale I riempitivi sono piccole parole che gli italiani usano mentre parlano. Non hanno un significato preciso, ma rendono la conversazione più naturale e fluida. Ecco i più comuni: RiempitivoFunzione Comunicativa"Allora..."Iniziare un enunciato o prendere tempo per formulare il pensiero"Dunque..."Funzione analoga a "allora", con registro leggermente più formale"Insomma..."Riassumere o esprimere difficoltà nell'articolazione del pensiero"Cioè..."Riformulare o fornire chiarimenti aggiuntivi"Praticamente..."Semplificare una spiegazione complessa"Tipo..."Introdurre esempi (registro informale giovanile) Esempio di utilizzo integrato: "Allora, praticamente dovrei andare al supermercato, cioè, devo comprare un po' di cose, tipo latte, pane, insomma, le cose base!" Vedi? Suona immediatamente più italiano! Non usarne troppi, ma qualcuno qua e là ti farà sembrare più naturale.
Ricetta Risotto al prosecco e radicchioLivello A1Primo piatto di Natale Buongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti al nostro nuovo episodio.Continua la nostra serie dedicata al Natale e come promesso oggi vi spiego la ricetta per un buon primo piatto che potete cucinare o alla Vigilia di Natale il 24 di dicembre o anche lo stesso giorno di Natale, il 25 dicembre e vi do qui la ricetta del risotto al prosecco e radicchio.Per capire meglio la ricetta vi spiego prima le parole difficili che troveremo. Cominciamo con due abbreviazioni (Abkürzungen) Igp sta per Indicazione Geografica Protetta e significa che un prodotto ha una qualità o una caratteristica unica legata alla zona in cui è prodotto. È una certificazione europea che conferma che un particolare prodotto proviene proprio da una zona o da un territorio, per esempio il vino Barolo che viene dai vigneti della valle del Barolo oppure il formaggio Parmigiano Reggiano che viene prodotto proprio nella zona di Parma.Una seconda abbreviazione è Doc che vuol dire Denominazione di Origine Controllata. Stessa cosa come sopra, ma è usata soprattutto per i vini, certifica che un vino viene da una particolare zona, segue regole di produzione precise e rispetta regole fissate.Lo Squaquerone e la Casatella sono due formaggi morbidi. Lo Squaquerone viene dalla regione Emilia Romagna e la Casatella viene dal Veneto e particolarmente dalla zona dl Treviso. Sono tutti e due formaggi morbidi, dal sapore delicato.Il lardo è un salume ed è fatto quasi tutto di grasso. Viene dalla schiena del maiale e di solito si mangia come un prosciutto o un salame.Cartoccio è un foglio di alluminio in cui si mettono gli alimenti per cuocerli al forno. (In Folie gegart/baked in foil).Battere è l'azione di rendere più sottile un pezzo di carne o un salume con un attrezzo solitamente in legno. (Klopfen/to pound).Stufare è quello che si fa quando si cuoce il risotto. Prima si mette il riso in pentola e lo si fa cuocere fino a quando diventa trasparente (dünsten/to steam).Casseruola è un tipo di pentola con i lati alti e i manici (Kasserolle/saucepan).Trasparente è un aggettivo e descrive una cosa che non ha colore ma attraverso la quale si può vedere (durchsichtig/transparent).Tostare è un po' come stufare. È l'azione di cuocere per breve tempo una verdura o il riso fino a farla diventare trasparente (andünsten, anrösten/to roast). Mantecare è l'azione di aggiungere un grasso tipo burro o formaggio a un piatto e mescolare facendo amalgamare tutti gli ingredienti insieme (cremig rühren/to stir in butter or cheese). Va bene, ora siete pronti per ascoltare la ricetta e cominciamo con gli ingredienti: 600 g Radicchio Rosso di Treviso 420 g Riso Vialone Nano Veronese Igp 150 g Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Doc 150 g Casatella Trevigiana Dop oppure formaggio squaquerone 100 g Cipolla bianca 80 g Lardo a fettine sottili 1,5 litri di brodo vegetale Sale Ora vediamo il procedimento: Mettete per prima cosa le foglie di radicchio lavate e asciugate su un foglio di carta da forno alternate con 60 grammi di fette di lardo, bagnate con 50 g di Prosecco, chiudete la carta formando un cartoccio. Infornate in forno cià caldo a 170° C per 25 minuti. Nel frattempo preparate il risotto: tagliate la cipolla a cubetti molto, molto fini, battete il lardo rimasto. Fate stufare cipolla e lardo in una casseruola a fuoco dolce fino a quando la cipolla diventa trasparente.Aggiungete poi il riso, tostatelo per 1 minuto, mescolando di tanto in tanto per non farlo bruciare. Aggiungete il Prosecco rimasto e lasciate evaporare l'alcol per un paio di minuti. Fate cuocere per circa 15 minuti, aggiungendo a poco a poco 1,5 litri di brodo bollente e mescolate. Aggiustate di sale.Mantecate con la casatella tagliata a pezzi o lo squaqueroneo altro formaggio morbido. Quando il risotto è cotto aggiungete il radicchio cotto e servite.Vi è piaciuta la ricetta? Io vi aspetto per il prossimo episodio e una nuova ricetta e la prossima sarà un secondo.Grazie amici per l'ascolto e a presto. Ciao, ciao da Luisa!...- The full transcript of this Episode (and excercises for many of the grammar episodes) is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden (und Übungen zu vielen der Grammatik Episoden) sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
Si chiude Atreju; non manca la polemica degli eredi di Michael Ende per l'appropriazione da parte della destra giovanile del nome di uno dei protagonisti della Storia infinita. Procediamo con spigolature del discorso di chiusura del nostro «Presidente del Consiglio donna» (ipsa dixit). Stavolta non una “Parola della settimana”, ma una frase quantomai attuale di Hannah Arendt: «Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l'individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più». - Il comunicato degli eredi di Michael Ende- Il testo integrale del discorso di Meloni ad Atreju- Il post di Silvio Montanaro rispetto alla campagna contro il libro Cos'è il sesso?- Per acquistare il libro Che cos'è il sesso? Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c'è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A undici mesi dall'elezione di Donald Trump, la sua popolarità è in calo. Nel discorso alla Nazione trasmesso in televisione, il presidente ha attribuito all'amministrazione Biden la responsabilità dei problemi attuali del Paese. Nel 2026 le elezioni di midterm stabiliranno lo stato di salute del movimento Maga e decideranno se Trump potrà concludere il mandato conservando i pieni poteri. In questa puntata, Mario Calabresi e Marco Bardazzi dialogano con Mario Del Pero, professore ordinario di Storia internazionale e Storia degli Stati Uniti a Sciences-Po, a Parigi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'omeopatia è tra le forme di medicina alternativa più seguite, nonostante da circa due secoli si discuta sulla sua utilità ed efficacia. In questa puntata speciale del podcast vediamo in che cosa consistono i “rimedi omeopatici”, che storia hanno e soprattutto che cosa dicono decenni di studi scientifici sul loro funzionamento. Capire perché l'omeopatia è sopravvissuta agli enormi progressi della medicina dell'ultimo secolo aiuta, tra le altre cose, a comprendere meglio come funzioniamo noi nella salute e nella malattia. Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c'è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare. Leggi anche:– La memoria dell'acqua e oceani da non scordare – Un'intera puntata speciale di Ci vuole una scienza sull'osteopatia – La sezione del sito dell'AIFA sui medicinali omeopatici – La qualità metodologica degli studi clinici randomizzati sull'omeopatia, le medicine erboristiche e l'agopuntura – Una revisione sistematica delle revisioni sistematiche dell'omeopatia – Omeopatia: cosa ci dicono le “migliori” prove? – C'è anche l'effetto nocebo – Lo speciale omeopatia del CICAP– Lo zucchero più costoso al mondo – Alla ricerca del vero, tra pregiudizi, credenze, falsi ricordi… Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ti è mai capitato di chiederti perché diciamo "imbiancare" e non semplicemente "biancare"? O perché esiste il verbo "allargare" ma non "largare"?I verbi parasintetici sono un argomento che probabilmente non hai mai studiato a scuola, ma che usi tutti i giorni senza saperlo. Imparerai come si formano, come riconoscerli e, soprattutto, perché sono così importanti per arricchire il tuo italiano e parlare in modo più naturale e preciso. I VERBI PARASINTETICI: abbellire, irrobustire, arrossire... Che Cos'è un Verbo Parasintetico? I verbi parasintetici sono verbi che si formano aggiungendo contemporaneamente un prefisso all'inizio e un suffisso alla fine di una parola base, che può essere un nome o un aggettivo. La parola chiave è proprio "contemporaneamente": significa che né la parola con solo il prefisso, né la parola con solo il suffisso esistono in italiano. Entrambi gli elementi devono essere aggiunti insieme perché il verbo abbia senso. Facciamo un esempio pratico con il verbo "imbiancare": Partiamo dall'aggettivo "bianco" Aggiungiamo il prefisso "in-" (che diventa "im-" davanti a B) + il suffisso "-are" Otteniamo: imbiancare Ma attenzione! In italiano non esistono né "biancare" (solo suffisso) né "imbianco" come verbo (solo prefisso). Devono esserci entrambi! Ecco perché si chiama "parasintetico" – dal greco "para" (accanto) e "synthesis" (composizione): gli elementi si aggiungono insieme, accanto! Come Si Formano i Verbi Parasintetici? Pensa ai verbi parasintetici come a un panino completo: hai bisogno del pane sopra, del pane sotto e del ripieno in mezzo. Senza uno di questi elementi, non hai un panino completo! La formula è questa: PREFISSO + PAROLA BASE (nome o aggettivo) + SUFFISSO VERBALE (-are, -ire, -ificare) I Prefissi Più Comuni I prefissi più utilizzati nella formazione dei verbi parasintetici sono: a-: avvicinare, arrossare, abbellire in-/im-/il-/ir-: imbiancare, indebolire, illuminare, irrobustire (questo prefisso cambia forma come un camaleonte davanti a diverse lettere, ma rimane sempre lo stesso!) s-: spaventare, svenare, sbiancare dis-: disgelare ri-: riempire (anche se alcuni linguisti discutono ancora se sia davvero parasintetico) I Suffissi Più Frequenti I suffissi verbali che completano la formazione dei verbi parasintetici sono: -are: imbiancare, allargare, accorciare (il classico della prima coniugazione) -ire: arrossire, indebolire, impazzire (per chi preferisce la terza coniugazione) -ificare: identificare (il suffisso più elaborato della famiglia) Tipi di Verbi Parasintetici con Esempi Pratici I verbi parasintetici si possono classificare in diverse categorie in base al tipo di cambiamento o azione che indicano. Vediamoli in dettaglio con numerosi esempi! Verbi che Indicano un Cambiamento di Colore Questi verbi descrivono tutte le trasformazioni cromatiche possibili e immaginabili. Sono particolarmente utili per descrivere fenomeni naturali e cambiamenti fisici: Imbiancare (in- + bianco + -are) = diventare bianco o rendere qualcosa bianco "I miei capelli stanno iniziando a imbiancare." "Domani devo imbiancare le pareti della cucina." Arrossare/Arrossire (a- + rosso + -are/-ire) = diventare rosso "Maria arrossisce sempre quando le faccio un complimento!" Ingiallire (in- + giallo + -ire) = diventare giallo "Le pagine di questo vecchio libro sono ingiallite con il tempo." Annerire (a-/in- + nero + -ire) = diventare nero "Il fumo ha annerito il soffitto della cucina." Inverdire (in- + verde + -ire) = diventare verde "In primavera i prati inverdiscono rapidamente." Verbi che Indicano un Cambiamento di Dimensione Questi verbi sono utilissimi quando qualcosa è troppo grande, troppo piccolo, troppo lungo o troppo corto. Permettono di esprimere con precisione le modifiche dimensionali: Allargare (a- + largo + -are) = rendere più largo "Devo allargare questi pantaloni, sono troppo stretti!" Accorciare (a- + corto + -are) = rendere più corto "Il sarto ha accorciato la gonna di due centimetri." Allungare (a- + lungo + -are) = rendere più lungo "Puoi allungare il brodo con un po' d'acqua?" Rimpicciolire (ri- + piccolo + -ire) = rendere più piccolo "Questa giacca si è rimpicciolita in lavatrice!" Ingrandire (in- + grande + -ire) = rendere più grande "Potresti ingrandire questa foto? Non si vede bene." Verbi che Indicano un Cambiamento di Qualità o Stato Questa categoria comprende verbi per le trasformazioni più significative che riguardano caratteristiche fisiche, mentali o economiche: Indebolire (in- + debole + -ire) = rendere debole "L'influenza mi ha indebolito molto." Irrobustire (ir- + robusto + -ire) = rendere robusto "L'allenamento in palestra mi ha irrobustito." Abbellire (a- + bello + -ire) = rendere bello "Hanno abbellito la piazza con nuove fontane." Impazzire (in- + pazzo + -ire) = diventare pazzo "Sto impazzendo con tutti questi compiti da fare!" "I tifosi sono impazziti quando la squadra ha segnato!" Arricchire (a- + ricco + -ire) = rendere ricco "Leggere libri arricchisce la mente." "Si è arricchito vendendo immobili." Impoverire (in- + povero + -ire) = rendere povero "La crisi economica ha impoverito molte famiglie." Verbi che Indicano Movimenti o Azioni Specifiche Questi verbi descrivono azioni dinamiche che implicano spostamenti nello spazio o cambiamenti di posizione: Avvicinare (a- + vicino + -are) = rendere vicino, portare vicino "Avvicina la sedia al tavolo, per favore." Allontanare (a- + lontano + -are) = rendere lontano, portare lontano "Il cane ha allontanato il gatto dal giardino." Atterrare (a- + terra + -are) = toccare terra "L'aereo atterrerà tra dieci minuti." Affondare (a- + fondo + -are) = andare a fondo "Il Titanic affondò nell'Oceano Atlantico." Sbarcare (s- + barca + -are) = scendere dalla barca "I turisti sono sbarcati sul molo." Verbi che Indicano Emozioni o Stati Psicologici Questa categoria comprende verbi che esprimono stati emotivi intensi e le loro manifestazioni: Spaventare (s- + pavento [paura] + -are) = causare paura "Non spaventare il bambino con quelle storie!" Rattristare (r- + triste + -are) = rendere triste "Questa notizia mi ha rattristato molto." Inferocire (in- + feroce + -ire) = rendere feroce, arrabbiare molto "Il suo comportamento mi ha inferocito!" Come Riconoscere un Verbo Parasintetico Ecco il metodo infallibile per identificare un verbo parasintetico: togli mentalmente il prefisso o il suffisso dal verbo. Se la parola che rimane non esiste come verbo in italiano, hai trovato un verbo parasintetico! È come un gioco di detective linguistico. Esempio pratico: Imbiancare → Tolgo il prefisso e il suffisso → "biancare"Esiste "biancare"? NO! → È PARASINTETICO! Rileggere → Tolgo il prefisso → "leggere"Esiste "leggere"? SÌ! → NON è parasintetico Vedi? È semplicissimo! Basta applicare questa regola pratica e saprai sempre distinguere i verbi parasintetici dagli altri verbi. Curiosità Linguistiche sui Verbi Parasintetici La Forma Riflessiva Molti verbi parasintetici hanno anche una forma riflessiva. Ad esempio, "arrossare" diventa "arrossarsi", "avvicinare" diventa "avvicinarsi". La differenza è significativa: Forma transitiva: "Ho arrossato le guance del bambino" (io ho fatto diventare rosse le sue guance – quindi io → lui) Forma riflessiva: "Mi sono arrossato per l'imbarazzo" (io stesso sono diventato rosso – quindi io → io) Verbi Parasintetici Nascosti nel Linguaggio Quotidiano Alcuni verbi parasintetici sono così comuni che non ci rendiamo nemmeno conto che lo sono! Pensa a "atterrare" – lo senti ogni volta che prendi l'aereo negli annunci: "Signore e signori, stiamo per atterrare..." Eppure nessuno si è mai fermato a pensare: "Ma come mai non diciamo 'terrare'?" Perché non esiste! È un verbo parasintetico sotto copertura! Variazioni Dialettali In alcuni dialetti italiani esistono verbi parasintetici che non esistono nell'italiano standard. È come se ogni regione avesse i suoi superpoteri linguistici segreti! Questa ricchezza linguistica dimostra la creatività e la vitalità della lingua italiana in tutte le sue varianti regionali. Il Doppio Significato di "Imbiancare" Il verbo "imbiancare" è particolarmente interessante perché ha un doppio significato: Dipingere le pareti di bianco: "Domani devo imbiancare il salone." Diventare bianco (riferito ai capelli): "I miei capelli stanno iniziando a imbiancare." Questo dimostra la versatilità e la ricchezza semantica dei verbi parasintetici! Errori Comuni da Evitare Anche gli studenti avanzati commettono alcuni errori tipici quando usano i verbi parasintetici. Ecco i più comuni e come evitarli: Errore 1: Confondere Verbi Parasintetici con Verbi Prefissati Normali Questo è l'errore più frequente: Sbagliato: Pensare che "rivedere" sia parasintetico Corretto: "Rivedere" NON è parasintetico perché "vedere" esiste già come verbo! È solo un verbo con un prefisso aggiunto. È come pensare che una pizza con ingredienti extra sia un piatto completamente nuovo. No! È sempre una pizza, solo più riempita! Errore 2: Dimenticare che Servono ENTRAMBI gli Elementi Gli studenti spesso cercano di semplificare, ma l'italiano richiede sia il prefisso che il suffisso: Sbagliato: "Io bianco le pareti" Corretto: "Io imbianco le pareti" Ricorda il panino? Non puoi mangiare solo il pane o solo il ripieno! Dovete avere tutto insieme! Errore 3: Usare il Prefisso Sbagliato La creatività è bella, ma con i verbi dobbiamo essere precisi: Sbagliato: "Disbiancare" (quando si intende diventare bianco) Corretto: "Imbiancare"
Nel 2026 le bollette di luce e gas dovrebbero scendere del 9%, con un risparmio stimato fino a 212 euro per una famiglia tipo nel mercato libero a tariffa variabile. Secondo Facile.it, la spesa complessiva passerebbe da 2.450 a 2.236 euro, trainata soprattutto dal calo del gas (-12%), mentre la bolletta elettrica scenderebbe solo del 2%. Il beneficio sarà automatico solo per chi ha contratti indicizzati, mentre per gli altri resta fondamentale confrontare le offerte. Sullo sfondo il tema delle rinnovabili: a che punto sono e quando diventeranno un fattore strutturale di risparmio per famiglie e imprese. Interviene Francesco Macrì, presidente CONFSERVIZIInflazione meno alta del previsto, negli Stati Uniti. Ma la percezione degli americani non sembra allineataNegli Stati Uniti l'inflazione rallenta più delle attese: a novembre i prezzi al consumo crescono dello 0,2% e il dato annuo scende al 2,7%. In calo anche l'inflazione core, al 2,6%. La Casa Bianca parla di successo e Trump rivendica i risultati economici del suo primo anno, ma i sondaggi mostrano un calo di consenso e una percezione dei cittadini ancora distante dai dati macro. Un contrasto che alimenta la "vibecession", la distanza tra numeri e sentiment economico. Il commento è di Peter Cardillo, Chief Market Economist di Spartan Capital SecuritiesMercosur, ultimatum di Lula: accordo ora o mai più con meIl presidente brasiliano Lula lancia un ultimatum all'Unione europea: l'accordo sul Mercosur va firmato ora, altrimenti il Brasile non lo sottoscriverà durante il suo mandato. Italia e Francia chiedono un rinvio per rafforzare le tutele per l'agricoltura, mentre Bruxelles spinge per chiudere. Sul tavolo misure di salvaguardia come la soglia dell'8% alle importazioni e garanzie sugli standard produttivi. La partita si intreccia con il futuro della Politica agricola comune e con il bilancio Ue post-2027. Ci colleghiamo con Sergio Nava, Radio24Zoppas (Ice), a fine anno potremo arrivare a 644 miliardi di exportL'export italiano cresce del 3,4% a ottobre e, mantenendo il trend, potrebbe chiudere l'anno a 644 miliardi di euro. Un risultato in linea con l'obiettivo dei 700 miliardi indicato dal governo, nonostante il contesto difficile e il peso dei dazi, ancora in parte assorbiti dalla filiera. Secondo Zoppas, solo nei prossimi mesi si capirà il reale impatto dei dazi su prezzi, volumi ed elasticità della domanda. Ne parliamo con Matteo Zoppas, presidente ICE
Ciao, oggi sono davvero entusiasta di condividere con te un episodio davvero speciale del nostro podcast Giardino Futuro.Ho avuto il piacere di conoscere Valentina Pinto, una vera esperta di Feng Shui evolutivo, e non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di coinvolgerla nel nostro progetto.Valentina ci regalerà una montagna di preziosi spunti per vivere al meglio i nostri spazi verdi e renderli più funzionali e vivibili.Scoprirai l'importanza di avere un contatto diretto con la Natura e le piante per il nostro benessere emotivo e psicologico.Insieme a Valentina capiremo perché è fondamentale scegliere le piante giuste per il nostro ambiente e piantarle nel momento più opportuno.Preparati a lasciarti ispirare dalle sue parole e a trovare nuovi spunti per rendere il tuo giardino o terrazzo più sostenibile e autonomo. Sono sicuro che questo episodio ti lascerà davvero arricchito.Allora, cosa aspetti?Dai play e buon ascolto.
Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c'è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare. La giornalista del Guardian Tania Branigan ha scritto un libro che racconta la Rivoluzione culturale cinese tramite gli occhi dei suoi sopravvissuti, ma soprattutto che racconta la Cina di oggi. Memoria rossa racconta come il più grande trauma della storia cinese recente abbia plasmato il paese e il suo leader, Xi Jinping. Memoria rossa di Tania Branigan I consigli di Tania Branigan– Red-Colour News Soldier di Li Zhensheng – The Cowshed di Ji Xianlin– Il film Lettere di uno sconosciuto I libri citati nella conversazione– The Party's Interests Come First di Joseph Torigian – Maoism: A Global History di Julia Lovell Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sono tante le sfide che il diffondersi delle nuove tecnologie e in particolare dell'AI pone al mercato del lavoro, alle aziende e ai singoli lavoratori. Ne parliamo con Susanna Sancassani, Managing Director METID learning innovation Politecnico di Milano.
Matthew tells us in chapter 12… “19 He will not quarrel or cry aloud, nor will anyone hear his voice in the streets;…” (Matthew 12:19) Jesus made clear that nobody would hear His voice shouted by Him in the streets. So NO, I don't believe He would have used social media but rather grass roots discipleship of deeply invested older Christians investing in the younger generation. Please SUBSCRIBE to our channel! All we ask:)Become a supporter of this podcast: https://www.spreaker.com/podcast/reason-for-truth--2774396/support.
Giorgio Ghiotti"L'avvenire"Pier Paolo prima di PasoliniEditrice Carabbawww.editricecarabba.itCiampino 1950. Anna, abbandonata Roma e il suo appartamento all'Esquilino, fonda insieme al marito la “Francesco Petrarca”, prima scuola media paritaria della città. È il tempo dei desideri luminosi, delle grandi passioni e delle delusioni scottanti. È il tempo dell'avvenire, raccontato seguendo le tracce di un giovane uomo, che divide la sua vitatra insegnamento e scrittura, un ragazzo chiamato Pier Paolo Pasolini, ben prima che la fama e lo scandalo rendano la sua storia una leggenda. Sono gli anni in cui lavora di notte all'Antologia della poesia popolare e alla stesura di Ragazzi di vita, firmando le prime sceneggiature e visitando un centro Italia mitico e allucinato con l'amico Giorgio Bassani: ecco dunque l'autore de Le ceneri di Gramsci, qui ritratto in forma inedita tra pubblico e privato, scisso fra i suoi alunni e la madre Susanna, tra gli sfollati del Sacro Cuore e il ricordo del fratello Guido, tra infanzia e letteratura. In mezzo, il sogno e il senso delle parole, all'interno di una geografia che dalla campagna laziale si snoda fino a Milano. Ma l'avvenire è anche quello dell'Italia del primo dopoguerra, è il canto di un'intera nazione che prova a emanciparsi e ad allestire un futuro possibile, reinventandosi dal silenzio delle macerie.«Il pallone che hai calciato nel '70 / è ancora qui, Renzo, in piazza dei Sanniti, / è alle mie spalle stese contro il sole / a dire, delle nostre, la tua giovinezza»: così recita una poesia di Giorgio Ghiotti (Roma, 1994), talento precoce della letteratura italiana che ha colpito pubblico e critica fin dalle sue prime prove per la freschezza e la bellezza della scrittura. Nato a Roma nel 1994, ancora giovanissimo cattura l'attenzione di Chiara Valerio, che all'interno della collana narrativa.it pubblica nel 2013 la raccolta di racconti Dio Giocava a pallone. Protagonisti delle storie sono ragazzi nati, come l'autore, all'inizio degli anni Novanta: il libro segue il loro passaggio all'età adulta, tra compiti in classe, innamoramenti, corse in motorino. Nel 2016 è la volta di Rondini per formiche, esordio romanzesco che esplora il legame e la complicità tra due fratelli in una Roma sognante e visionaria. Nello stesso anno, Ghiotti firma Mesdemoiselles. Le nuove signore della scrittura, un libro di interviste a grandi scrittrici e poetesse italiane, e la sua prima raccolta di poesie, Estinzione dell'uomo bambino. Attualmente collabora con diverse testate, tra le quali Il manifesto, Minima&moralia, Nazione Indiana e Nuovi argomenti. Già candidato allo Strega nel 2020 con Gli occhi vuoti dei santi, è stato ricandidato nel 2022 dalla scrittrice e giornalista Sandra Petrignani con il romanzo Atti di un mancato addio.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Oggi compio 40 anni! E invece di fare una puntata “celebrativa”, ho deciso di fare il contrario: aprire il cassetto delle lezioni (scomode) che la vita mi ha fatto sudare davvero e condividerle con te che ami questo podcast.
Eh si, questa è una puntata un po' particolare perché non si tratta di un'intervista ma di un lavoro che mi è stato commissionato da Grafica Veneta, uno dei più grandi stampatori d'Europa, l'azienda che ha anche stampato tutti i miei libri. Sono rimasti commossi dal vedere il leone di San marco, e mi hanno chiesto di scrivere una storia della stampa a Venezia e in Veneto. Mi è sembrato un bel progetto, anche perché mi consentiva di viaggiare nella mia città preferita – ok una delle mie città preferite – e affrontare un aspetto della sua storia, e della storia italiana, che non mi è ancora familiare. Il grosso del video è dedicato a due formidabili contributori della storia della stampa: Aldo Manuzio, l'inventore del libro moderno, e i grandi stampatori del ‘700 veneziano, i Remondini, al centro di un vero impero editoriale. --- Lavori in un'azienda, associazione o ente pubblico che desidera realizzare qualcosa del genere? Intendi esplorare un pezzo di storia con me? Contattami su info@italiastoria.com e scopriamo se facciamo l'uno per l'altro. --- Immagine da collezione di tipografia del MuseoPlantin-Moretus - © public domain --- Tutti i link di "Storia d'Italia": sito, libri, guerre incivili, patreon, tipeee... https://linktr.ee/italiastoria --- Per comprare "Quando Venezia distrusse l'Impero romano": Amazon libro: https://amzn.to/4gR4tzG Amazon ebook: https://amzn.to/4hWFn36 Altre opere letterarie: Per comprare "Ammiano": acquista fumetto Per comprare "Per un pugno di barbari":https://amzn.to/3rniBwd Per comprare "Il miglior nemico di Roma": https://amzn.to/3Zgzy8w --- Per supportarmi: www.patreon.com/italiastoria https://it.tipeee.com/italiastoria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il congiuntivo ti fa impazzire? Non sai mai quando usarlo e quando no? Ti senti insicuro ogni volta che devi scegliere tra congiuntivo e indicativo? Beh, tranquillo, non sei solo! Il congiuntivo è il nemico numero uno di tutti gli stranieri che studiano l'italiano... e anche di molti italiani, a dire il vero! Perciò ho realizzato questa guida definitiva su quando va usato e quando invece no. Congiuntivo: Quando Usarlo e Quando Non Usarlo Parte 1: Quando Usare il Congiuntivo 1. Con i Verbi di OPINIONE nella Frase Principale Quando nella frase principale c'è un verbo che esprime un'opinione personale, nella frase secondaria devi usare il congiuntivo. Questi verbi sono, per esempio: pensare, credere, ritenere, supporre, immaginare. Esempi pratici: Penso che tu abbia ragione. (e non "hai") Credo che Marco sia già partito. (e non "è") Suppongo che loro vengano domani. (e non "vengono") Immagino che la festa finisca tardi. (e non "finisce") La regola è semplice: quando esprimi un pensiero soggettivo o un'opinione personale, il verbo della frase dipendente va al congiuntivo perché indica qualcosa di incerto, non verificato oggettivamente. 2. Con i Verbi di SPERANZA, AUGURIO e VOLONTÀ Quando esprimi una speranza, un augurio o una volontà, devi usare il congiuntivo nella frase secondaria. I verbi più comuni sono: sperare, augurare, desiderare, volere, preferire. Esempi pratici: Spero che tutto vada bene. (e non "va") Vi auguro che siate felici per sempre. (e non "siete") Voglio che voi studiate di più. (e non "studiate" indicativo) Preferisco che lei venga con noi. (e non "viene") Questi verbi esprimono un desiderio o una volontà che qualcosa accada, ma non è detto che accada davvero. Proprio per questo motivo di incertezza sul futuro, si usa il congiuntivo. 3. Con i Verbi di SENTIMENTO ed EMOZIONE Gioia, tristezza, paura, rabbia... tutte le emozioni richiedono il congiuntivo! I verbi tipici sono: essere felice/contento/triste, dispiacere, temere, avere paura. Esempi pratici: Sono felice che tu sia qui. (e non "sei") Mi dispiace che non possiate venire. (e non "potete") Temo che piova domani. (e non "piove") Ho paura che lui non capisca. (e non "capisce") Le emozioni sono reazioni soggettive a situazioni che non sono sotto il nostro controllo diretto. Per questo motivo, quando esprimiamo un sentimento riguardo a un'azione o situazione, usiamo il congiuntivo per sottolineare la natura soggettiva della nostra reazione emotiva. 4. Con i Verbi di DUBBIO Il dubbio e il congiuntivo sono migliori amici! Se nella frase principale c'è un verbo che esprime incertezza o dubbio, nella secondaria ci vuole il congiuntivo. I verbi più comuni sono: dubitare, non essere sicuro/certo. Esempi pratici: Dubito che lui dica la verità. (e non "dice") Non sono sicuro che questa sia la strada giusta. (e non "è") Non sono certa che loro arrivino in tempo. (e non "arrivano") Il dubbio rappresenta per definizione una mancanza di certezza, quindi è perfettamente logico che richieda il congiuntivo, il modo verbale che esprime proprio l'incertezza e la possibilità. 5. Con Molte Congiunzioni e Locuzioni che Esprimono IPOTESI, CONDIZIONE, CONCESSIONE Alcune parole "magiche" richiedono sempre il congiuntivo. Ecco le più importanti: Congiunzione/LocuzioneSignificatoEsempioaffinché / perché (scopo)con lo scopo cheTi chiamo affinché tu sappia la verità.purché / a patto che / a condizione chea condizione cheVengo, purché tu mi accompagni a casa.prima cheprima diDevo uscire prima che piova.senza chesenzaÈ uscito senza che io lo sapessi.nel caso in cui / qualoranel casoNel caso in cui tu abbia bisogno, chiamami.nonostante / benché / sebbenenonostanteNonostante faccia freddo, esco senza la giacca.a meno che / tranne cheeccetto seVengo, a meno che non piova. Queste congiunzioni introducono situazioni ipotetiche, condizionali o concessive, quindi richiedono sempre il congiuntivo per indicare che si tratta di eventi non ancora realizzati o comunque incerti. 6. Con Alcune Espressioni IMPERSONALI Le espressioni impersonali (quelle con "è" + aggettivo/sostantivo) richiedono quasi sempre il congiuntivo. Ecco le principali: È necessario/importante/essenziale che: È necessario che tu venga subito. È possibile/probabile/impossibile che: È probabile che loro siano in ritardo. È meglio/peggio che: È meglio che tu stia a casa. È bene/male che: È bene che voi sappiate la verità. È giusto/sbagliato che: È giusto che lui paghi per quello che ha fatto. È strano/raro/incredibile che: È strano che lui non abbia ancora chiamato. Può darsi/può essere che: Può darsi che io parta domani. Queste espressioni esprimono valutazioni soggettive, possibilità o necessità, e per questo richiedono il congiuntivo. Si tratta di giudizi o previsioni, non di fatti certi. 7. Con i Verbi di ATTESA e ASPETTATIVA Quando aspetti qualcosa o qualcuno, usa il congiuntivo! I verbi principali sono: aspettare, attendere, aspettarsi. Esempi pratici: Aspetto che tu finisca di studiare. (e non "finisci") Mi aspetto che lui arrivi presto. (e non "arriva") Attendiamo che voi ci diate una risposta. (e non "date") L'attesa implica sempre un elemento di incertezza su quando o se qualcosa accadrà, quindi si usa naturalmente il congiuntivo. 8. Con Alcuni Verbi IMPERSONALI Verbi come bastare, occorrere, servire, convenire, importare richiedono il congiuntivo: Esempi pratici: Basta che tu mi dica la verità. Occorre che voi siate puntuali. Non importa che lei venga o no. Conviene che partiamo presto. Serve che qualcuno mi aiuti. Questi verbi esprimono necessità, sufficienza o rilevanza, ma non certezza su ciò che accadrà, quindi richiedono il congiuntivo. 9. SUPERLATIVO + Pronome Relativo (Opinione Personale) Quando usi un superlativo seguito da un pronome relativo (che, cui) per esprimere un'opinione personale e soggettiva, devi usare il congiuntivo: Esempi pratici: È il film più bello che abbia mai visto. (CONGIUNTIVO) → È la mia opinione personale, soggettiva. È la persona più intelligente che conosca. (Mia opinione personale) È il ristorante migliore in cui abbia mai mangiato. (Valutazione soggettiva) È la cosa più strana che mi sia mai capitata. (Esperienza personale) In questo caso, il congiuntivo sottolinea che si tratta di una valutazione personale, non di un fatto oggettivo. Se invece parlassimo di un fatto oggettivo e misurabile, useremmo l'indicativo (es. "È la montagna più alta che esiste in Europa" - fatto geografico). Parte 2: Quando NON Usare il Congiuntivo (e Usare l'Indicativo) 1. Con i Verbi di CERTEZZA nella Frase Principale Quando nella frase principale c'è un verbo che esprime certezza, sicurezza o conoscenza oggettiva, nella frase secondaria devi usare l'indicativo. I verbi principali sono: sapere, essere sicuro/certo, conoscere, rendersi conto, accorgersi, notare, ricordare. Esempi pratici: Ricordo che ieri pioveva. (e non "piovesse") Mi sono accorto che tu hai ragione. (e non "abbia") Noto che sei stanco. (e non "tu sia stanco") So che la newsletter di LearnAmo è super utile. (e non "sia") Sono certo che domani faranno bel tempo. (e non "facciano") La regola è chiara: se esprimi certezza assoluta o conoscenza diretta di qualcosa, non c'è spazio per il dubbio, quindi si usa l'indicativo. 2. Con i Verbi di PERCEZIONE I verbi che esprimono una percezione sensoriale (quello che vedi, senti, ecc.) richiedono l'indicativo: vedere, sentire, ascoltare, toccare, percepire. Esempi pratici: Vedo che stai bene. (e non "tu stia") Sento che arrivano. (e non "arrivino") Ho sentito che Luigi si è sposato. (e non "si sia sposato") Percepisco che c'è qualcosa che non va. (e non "ci sia") ⚠️ ATTENZIONE! Se usi sembrare o parere, allora devi usare il congiuntivo: Mi sembra che tu sia stanco. ✓ Mi pare che lui abbia ragione. ✓ Perché questa differenza? Perché "vedere" e "sentire" indicano una percezione diretta e quindi certa, mentre "sembrare" e "parere" indicano un'impressione soggettiva, quindi incerta. 3. Con i Verbi di AFFERMAZIONE e DICHIARAZIONE Quando affermi o dichiari qualcosa con certezza, usa l'indicativo! I verbi tipici sono: dire, affermare, dichiarare, sostenere, riferire, raccontare, spiegare, confermare, giurare, promettere. Esempi pratici: Raccontavano che tu avevi torto. (e non "abbia") Lui afferma che l'esame è facile. (e non "sia") Confermo che domani vengono. (e non "vengano") Ti giuro che faccio il possibile. (e non "faccia") Mi ha detto che parte domani. (e non "parta") ⚠️ ATTENZIONE! Se questi verbi sono alla forma NEGATIVA, allora puoi usare il congiuntivo: Non dico che tu abbia torto. ✓ Non promettono che vengano. ✓ Non affermo che lui sia colpevole. ✓ La negazione introduce un elemento di dubbio o incertezza, quindi il congiuntivo diventa appropriato. 4. Dopo Espressioni Impersonali di CERTEZZA Alcune espressioni impersonali esprimono certezza e quindi richiedono l'indicativo: È vero/certo/sicuro che: È vero che Marco ha 30 anni. (e non "abbia") È chiaro/evidente/ovvio che: È chiaro che lui non capisce. (e non "capisca") ⚠️ ATTENZIONE! Quando queste espressioni diventano PERSONALI, devi usare il congiuntivo: Sono sicura che domani piova. ✓ (opinione personale) Siamo certi che tu abbia ragione. ✓ (certezza soggettiva) La differenza sta nel fatto che le espressioni impersonali ("è vero che...") presentano qualcosa come un fatto oggettivo, mentre le espressioni personali ("sono sicuro che...") esprimono una convinzione personale. 5. Con "Secondo me", "Per me", "A mio parere", "A mio avviso" Queste espressioni introducono un'opinione personale,
Listen to part 2 of a sermon by Bishop Mosa Sono, preached on the 14th of December, 2025, titled: Resilience. Connect with us on the following platforms: FaceBook: Grace Bible Church International, X handle: @BishopMosaSono, Website: www.gracebiblechurch.org.za
Torniamo a parlare del dilemma... ma la psicologia è una scienza?Oggi vedremo insieme il sottile collegamento tra ricerca scientifica, psicologia e psicoterapia.
Il 9 dicembre il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha dichiarato di essere pronto a organizzare nuove elezioni presidenziali in Ucraina. Con Davide Maria De Luca, giornalista, da Kiev.Il 9 dicembre La Corte penale internazionale ha condannato un capo della milizia sudanese Janjaweed a 20 anni di detenzione per crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi durante il conflitto in Darfur oltre due decenni fa. Con Irene Panozzo, analista politicaOggi parliamo anche di:YouTube • La vida loca - documentary su Constanza Rossellihttps://www.youtube.com/watch?v=Q9dCWCvH1ZwCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan ZentiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Fa discutere una proposta di legge presentata da Fratelli D'Italia che cambierebbe poco nella sostanza ma "creerebbe una distanza tra gli italiani all'estero e quelli in Italia", come ha sottolineato il senatore Francesco Giacobbe.
Fa discutere una proposta di legge presentata da Fratelli D'Italia che, secondo il senatore Francesco Giacobbe, creerebbe delle differenze tra gli italiani residenti in Italia e quelli iscritti all'AIRE.
Il 25 gennaio 2026 saranno dieci anni dal giorno della scomparsa di Giulio Regeni. In questo decennio si sono accumulate testimonianze, indizi e responsabilità, fino ad arrivare a individuare quattro agenti dei servizi segreti egiziani come principali imputati. Ma ciò che è apparso più evidente, fin dall'inizio, è stata la sistematica mancanza di collaborazione delle autorità egiziane, che ha di fatto reso impossibile un processo regolare. L'Egitto è un paese con cui l'Italia intrattiene stretti rapporti economici e militari, ed è stato reinserito nel 2024 nella lista dei “paesi sicuri”. Nonostante questo, un cittadino italiano è stato sequestrato, torturato e ucciso dai servizi segreti locali: un trattamento efferato, che il regime egiziano riserva di solito ai propri oppositori interni, non a un ricercatore universitario di un paese europeo. E malgrado gli sforzi dei magistrati italiani, nessuno degli accusati è mai comparso davanti alla giustizia. La storia delle torture e dell'omicidio di Regeni è anche una storia di depistaggi e tentativi di insabbiamento, soprattutto in Egitto ma in parte anche in Italia. È la storia di un processo faticoso, di ostruzionismi costanti, di governi italiani che da un lato dichiaravano di voler arrivare alla verità e dall'altro ricordavano la “centralità” dell'Egitto per gli interessi del paese. Ed è la storia dei genitori di Regeni, dei loro avvocati e di chi continua a pretendere che la verità storica diventi anche verità giudiziaria. Ci sono anche altri podcast del Post: la rassegna stampa Morning, le Altre Indagini di Stefano Nazzi, gli approfondimenti di Francesco Costa su Wilson, e molti altri che parlano di scienza, esteri, linguaggio. E poi c'è quello su Sanremo. Sono i podcast dedicati a chi ha un abbonamento al Post, che a Natale puoi regalare, o farti regalare. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices