Opera by Giuseppe Verdi
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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
Vorresti ricevere notizie, saluti, auguri dalle Apostole della Vita Interiore?Lasciaci i tuoi contatti cliccando il link qui sotto e con la nostra nuova rubrica digitale potremo raggiungerti.https://www.it.apostlesofil.com/database/- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d'oro, dicendo: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: "Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi". Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate dieci". Gli disse: "Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città".Poi si presentò il secondo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate cinque". Anche a questo disse: "Tu pure sarai a capo di cinque città".Venne poi anche un altro e disse: "Signore, ecco la tua moneta d'oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato". Gli rispose: "Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi". Disse poi ai presenti: "Toglietegli la moneta d'oro e datela a colui che ne ha dieci". Gli risposero: "Signore, ne ha già dieci!". "Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me"».Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.Parola del Signore.
Pietro Caliceti"I guardiani del tempio"Baldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itAll'indomani del fallito attentato a papa Hamilton, i Servizi segreti israeliani scoprono un dettaglio inquietante: il prete magrebino che gli ha salvato la vita era in realtà un militante dell'ISIS. Che cosa ci faceva lì? E, soprattutto, perché ha protetto il Papa? In un Medioriente post-7 ottobre, in cui sia sulle autorità di Gerusalemme che su quelle di Gaza incombe la paura che il vuoto lasciato da Hamas possa essere colmato dall'ISIS, i Servizi israeliani e palestinesi si alleano per far luce sulla vicenda, mentre al di là del Mediterraneo anche la polizia italiana e l'Entità, il Servizio segreto vaticano, cominciano a indagare. Hamilton si trova ad affrontare dubbi sempre più ampi – esacerbati dai confronti con un rabbino inviatogli dagli israeliani e con un imam inviatogli dall'ISIS – sulla sua Curia, sulla sua Chiesa, sulla sua stessa religione. Capitolo conclusivo della trilogia iniziata con L'opzione di Dio e proseguita con Vatican Tabloid, I Guardiani del Tempio è una spy story attualissima e dal ritmo incalzante, e allo stesso tempo una profonda riflessione sul fallimento delle religioni e sull'insopprimibile anelito dell'uomo a cercare, nonostante tutto, un Dio.Pietro Caliceti (1965), avvocato specializzato in materie finanziarie e societarie, ha esordito nella narrativa con L'Ultimo Cliente (Baldini & Castoldi, 2016), un romanzo che ha subito avuto un ottimo successo di pubblico e di critica, cui ha fatto seguito BitGlobal (Baldini&Castoldi, 2017), il primo romanzo al mondo incentrato su bitcoin.Le sue opere sono state salutate come “una nuova narrativa della finanza, che ne sfrutta il lessico e disegna i cattivi contemporanei” (Tuttolibri) ed accostate, oltre che ai romanzi di maestri del legal thriller come John Grisham, a film come La Grande Scommessa e serie televisive come Billions (TuStyle).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Carola Benedetto, Luciana Ciliento"Mio padre, tuo padre"Due uomini contro l'odio del conflitto israelopalestineseDeAgostiniwww.deagostinilibri.itDue padri. Due figlie. Un solo dolore. MIO PADRE, Rami Elhanan, israeliano, e Bassam Aramin, palestinese, vivono sui due lati opposti di un confine, divisi da lingue, religioni, storie, bandiere. Ma un giorno, qualcosa spezza le loro vite: Smadar e Abir, le loro figlie, vengono uccise. Una da un soldato dell'IDF, l'Esercito di Difesa Israeliano, appena fuori da scuola. L'altra da un attentato palestinese in pieno centro a Gerusalemme. Potrebbero odiarsi. Potrebbero decidere di imbracciare le armi e cercare vendetta. E invece decidono di parlarsi, di ascoltarsi, di lottare insieme perché nessun altro debba soffrire come loro. Decidono di spezzare il ciclo dell'odio: un meccanismo che porta a rispondere a ogni azione violenta con altra violenza, innescando una catena senza fine, inutile, perché non riporterà indietro chi non c'è più. In questo racconto le voci di Abir e Smadar si alternano a quelle della narrazione, risuonando tra le pagine con forza e dolcezza, e ricordandoci che la pace non è un sogno lontano, ma una scelta da fare ogni giorno. Un libro che parla di guerra e di lutto, ma anche di coraggio, memoria e dialogo. Perché costruire la pace è la missione più difficile e più urgente – che ci sia.Carola Benedetto è indologa, autrice e regista. Ha curato la postfazione de La sobrietà felice di Pierre Rabhi (2013, Add editore). Con Igor Piumetti, è regista del documentario Pierre Rabhi, Il mio corpo è la terra. Come consulente scientifico è stata ospite fissa del programma "Overland19" e "Overland20" (RAI 1).Con Luciana Ciliento ha scritto La terra non è mai sporca (2018, Add Editore) e Storie per ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo (DeA Planeta Italia, 2019), nel 2022 pubblica I viaggi di Mia. Le meraviglie della Terra (Tre60 Kids), nel 2023 esce il secondo volume della serie I viaggio di Mia. Le meraviglie dell'acqua (Tre60 Kids). Nello stesso anno pubblica con Einaudi Ragazzi I ragazzi del Friday for Future.Luciana Ciliento è traduttrice e interprete, condirettrice del festival "Per sentieri e remiganti", il festival dei viaggiatori extra-ordinari (2007-2015 Torino). Ha tradotto in inglese e italiano il dvd del documentario Pierre Rabhi. Il mio corpo è la terra, curandone anche la produzione editoriale e presentandolo in tutta Italia.Come consulente scientifico è stata ospite fissa del programma "Overland19" e "Overland20" (RAI 1).Con Carola Benedetto ha scritto La terra non è mai sporca (2018, Add Editore) e Storie per ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo (DeA Planeta Italia, 2019), nel 2022 pubblica I viaggi di Mia. Le meraviglie della Terra (Tre60 Kids), nel 2023 esce il secondo volume della serie I viaggio di Mia. Le meraviglie dell'acqua (Tre60 Kids). Nello stesso anno pubblica con Einaudi Ragazzi I ragazzi del Friday for Future.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Capita anche ai nostri giorni di soffermarsi dinanzi ai nostri templi per ammirarne le belle pietre, i doni votivi e per godere di ciò che per noi rappresentano. Si era formato un gruppo dinanzi al tempio di Gerusalemme, orgoglio del popolo d’Israele, costruito dal re Salomone per volere di Dio. Non mancavano davvero i motivi per restarne ammirati e stupiti di fronte a tanta bellezza. La maestosità e la solidità di quel tempio davano l’idea di una costruzione destinata a sfidare i secoli; ed ecco però l’intervento di Gesù: «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». Non ci viene riferita la reazione degli astanti, ma possiamo ben supporre lo sgomento che li assalì e forse anche la vibrata protesta contro il Cristo, che appariva loro come profeta di sventura. Gesù prende l’occasione per parlare di un’altra fine e dei difficili tempi che stanno per sopraggiungere: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo». Tutto ciò riguarda le inevitabili, ricorrenti guerre e i fenomeni naturali avversi e catastrofici. Non meno grave è quanto viene preannunciato per i suoi discepoli: «Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di rendere testimonianza». Quanto preannunciato è già in gran parte puntualmente accaduto. La Chiesa, fino ai nostri giorni, ha sofferto persecuzioni, e il numero dei martiri è praticamente una schiera che nessuno può contare. Non dobbiamo mettere l’accento sugli aspetti minacciosi che il testo evangelico potrebbe contenere: il Signore non vuole spaventarci, ma al contrario garantirci la sua costante ed efficace protezione in tutte le vicende che possono accaderci. È interessante infatti la conclusione a cui Gesù vuole condurci: lo Spirito Santo si ergerà a nostro difensore nei tribunali degli uomini, e poi aggiunge: «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime». Dobbiamo perciò guardarci da coloro che, interpretando a modo proprio questo Vangelo, vanno facendo terrorismo religioso, passando di casa in casa e ingenerando immotivate paure, senza ricordare le altre consolanti parole del Maestro divino: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna».
Dal Vangelo secondo LucaLungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
Vorresti ricevere notizie, saluti, auguri dalle Apostole della Vita Interiore?Lasciaci i tuoi contatti cliccando il link qui sotto e con la nostra nuova rubrica digitale potremo raggiungerti.https://www.it.apostlesofil.com/database/- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».Parola del Signore.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8312OMELIA XXXIII DOMENICA T.O. - ANNO C (Lc 21, 5-19) di Giacomo Biffi Parole oscure e forti - che sono al tempo stesso profezie di sventure e inviti alla speranza - abbiamo ascoltato nell'odierna pagina di vangelo. Gesù le ha pronunciate poco tempo prima del suo arresto e della sua condanna a morte, quando già percepiva imminente la fine, e si faceva più urgente per lui il compito di preparare il suo "piccolo gregge" alle prove e alle sofferenze che avrebbe incontrato. I suoi ascoltatori sembrano ancora spensierati e sereni, tanto che indugiano ad ammirare la bellezza dell'architettura del tempio e la ricchezza dei suoi ornamenti. E proprio prendendo lo spunto da questo ingenuo compiacimento il Signore avvia le sue severe riflessioni. Gli argomenti del discorso di Cristo sono tre: il preannuncio della distruzione di Gerusalemme, preceduta da grandi dolori; la persecuzione cui saranno sottoposti i suoi discepoli; la garanzia della sua presenza di salvatore anche in mezzo alle più tragiche difficoltà. Sono tre temi che tra loro si intrecciano e si rifiniscono. L'INEVITABILE DESTINO DI SOFFERENZA PER IL MONDO E PER LA CHIESA COME CONDIZIONE PER GIUNGERE ALLA GLORIA Non resterà pietra su pietra (Lc 21,6): così sarà castigata la Città santa; così perirà l'edificio più sacro della gente ebraica. Come tutti sappiamo, la profezia di Gesù si è avverata circa quarant'anni dopo ad opera dell'esercito romano guidato da Tito, il figlio dell'imperatore Vespasiano. Sotto un certo profilo, perciò, potremmo dire che non ci riguarda più. Ma nel libro di Dio Gerusalemme, oltre che una città precisa che ha avuto una grande importanza nella storia, è anche il simbolo e la raffigurazione di tutta la terra abitata. Ciò che qui è detto di Gerusalemme, vale per il mondo: anche il mondo troverà una fine violenta, quando la vicenda umana si sarà conclusa e il Signore "di nuovo verrà nella gloria". Ciò che qui è detto delle sofferenze del popolo ebraico, vale anche per la Chiesa, alla quale è dunque riservata una storia di pena. Le parole del nostro Salvatore ci rivelano ciò che noi - noi uomini, ma anche e soprattutto noi cristiani - dobbiamo aspettarci: ci rivelano non ciò che sarebbe conforme ai desideri naturali del nostro cuore, ma ciò che corrisponde al disegno di Dio, il quale vuole che la sua Chiesa arrivi sì alla vittoria, alla gioia, alla gloria, ma passando per la strada della sconfitta e della croce. LA NOSTRA SICUREZZA NON SI FONDA SULLA POTENZA UMANA, MA SU QUELLA DI DIO In concreto, con questo brano evangelico che cosa ci dice Gesù, che possa servire anche alla vita ecclesiale dei nostri giorni? 1. Ci dice prima di tutto che non dobbiamo mai fondare la nostra sicurezza e la nostra fiducia su quanto di esteriore e di strutturale c'è nella Chiesa: non sul numero e sullo splendore degli edifici di culto, non sulla potenza delle opere cattoliche, non sull'efficienza della nostra organizzazione. Certo, tutto deve essere valorizzato al servizio del Regno di Dio. Le cose esteriori non vanno disprezzate o condannate come antievangeliche o ritenute inutili e senza pregio. In particolare, dobbiamo amare le nostre chiese, così come Gesù ha avuto caro il tempio e la Città Santa, al punto di piangere sulla prevista rovina. Però, in niente di tutto questo sta la nostra speranza, che è sorretta soltanto dall'energia dello Spirito Santo, mandato a noi dal Risorto a suscitare negli uomini la fede e a tener viva la carità. A chi gli additava la maestà dell'edificio sacro, caro a ogni ebreo, Gesù ruvidamente risponde: Non resterà pietra su pietra che non venga distrutta (Lc 21,6). LA STAGIONE DEI MARTIRI NON È FINITA 2. Il secondo ammonimento del Signore è ancora più duro e più difficile da accettare: non dobbiamo mai aspettarci un avvenire tutto di pace e un'esistenza garantita contro tutti i guai. Specialmente la Chiesa - e in essa tutti coloro che vogliono veramente e pienamente essere cristiani, cioè appartenenti a Cristo e obbedienti al suo Vangelo - non deve contare su un destino di tranquillità e di trionfi. La promessa che abbiamo ricevuto è molto diversa: Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno (Lc 21,12). In realtà, il gregge di Cristo in ogni secolo è stato fatto oggetto di soprusi, di intimidazioni, di violenze: la stagione dei martiri non è mai finita del tutto. Va precisato anzi che il nostro secolo ha conosciuto forse le oppressioni più grandi e più sanguinose, perpetrate di solito da gente che diceva di portare la libertà, la giustizia e perfino la fraternità. QUANTO PIÙ SIAMO FEDELI, TANTO PIÙ SIAMO ODIATI 3. Il terzo ammonimento è ancora più spiacevole, e non ci meraviglia che in questi ultimi tempi la cristianità si sforzi di dimenticarlo. Non illudetevi - dice il Signore - che gli altri vi abbiano in simpatia e capiscano le vostre buone intenzioni. All'opposto, sarete traditi... sarete odiati da tutti a causa del mio nome (Lc 21,16.17). E non è detto che l'ostilità nei nostri confronti derivi sempre dal fatto che noi cristiani e noi uomini di Chiesa non siamo purtroppo senza difetti e senza torti. Sarebbe troppo bello se ci odiassero solo per quello che ci meritiamo. La Chiesa invece è tanto più malvista, malgiudicata, colpita da accuse bugiarde, quanto più è fedele al suo Maestro e annuncia senza paure la verità. Anche nell'ultima cena Gesù è ritornato su questa idea quando ha detto: Un servo non è più grande del suo padrone: se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi (Gv 15,20). Quasi a dire: se io ho raccolto odio pur non avendo mai fatto niente di male e avendo sempre amato e predicato l'amore, anche voi, quanto più mi sarete fedeli e mi assomiglierete, tanto più vi odieranno.CRISTO È LA RAGIONE DELLA NOSTRA PERSEVERANZA Per fortuna nell'odierna pagina di Vangelo questi ammonimenti così ardui e incresciosi sono compensati dalla promessa più bella: Io vi darò lingua e sapienza (Lc 21,15); cioè, sarò sempre con voi e ispirerò le vostre parole. Io sarò la vostra forza, il vostro coraggio, la vostra pace. Io vi sarò vicino in tutte le lotte che dovrete affrontare. Io sarò la ragione della vostra perseveranza. E voi, se sarete sempre con me, con la vostra perseveranza salverete le vostre anime (Lc 21,19).
Da giorni si contano corpi. Si trattiene il respiro davanti ai numeri e poi si torna a scavare. Oggi la notizia che occupa il discorso pubblico israeliano è la restituzione dei resti del tenente Hadar Goldin, ucciso nel 2014. Un corpo riconsegnato, accompagnato da dichiarazioni solenni, telecamere, messaggi presidenziali. Un ritorno che viene celebrato come vittoria morale. Intanto, a Gaza, migliaia di corpi non hanno ancora un nome. Restano sotto il cemento, sotto le case sventrate, sotto ciò che resta delle strade. La strage si misura a strati, non a cifre. A Gaza le autorità sanitarie locali parlano di oltre 69 mila morti dall'inizio dell'offensiva. Ma il numero reale è più alto: migliaia di persone restano sotto le macerie. Quel che non si può contare non entra nei comunicati. Sul fronte umanitario, OCHA certifica che entrano solo poche decine di camion al giorno, contro i 500-600 necessari. L'UNRWA avverte che l'80% della popolazione è senza riparo adeguato. Le tende non reggono pioggia, vento, fango. L'inverno è atteso come un assedio: malattie respiratorie, ipotermia, mortalità infantile. Non è previsione, è aritmetica della sopravvivenza. Sul terreno, l'Idf annuncia quattro tunnel distrutti a Khan Yunis. Hamas risponde che «i combattenti non si arrendono». Frasi speculari che non cambiano nulla, ma servono a tenere fermo il conflitto, come se la guerra fosse un foglio su cui qualcuno continua a ripassare gli stessi tratti. E poi la politica. Il governo israeliano fa sapere che la Turchia è esclusa dalla futura forza multinazionale di gestione della Striscia. Intanto, Jared Kushner atterra a Gerusalemme: è l'ex consigliere e genero di Donald Trump, l'architetto degli Accordi di Abramo, l'uomo che ha lavorato per normalizzare i rapporti tra Israele e le monarchie arabe senza toccare la questione palestinese. Il suo ritorno non è anecdoto: significa riportare il conflitto al tavolo di chi lo ha trasformato in geopolitica di scambio, pace senza Palestina. Un corpo viene restituito. Migliaia restano senza un luogo. Una cerimonia militare, e attorno il rumore del cemento spezzato. La guerra continua a ripetersi. E adesso torna anche chi l'aveva vestita da accordo. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Dal Vangelo secondo GiovanniSi avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Il tempio, nella storia del popolo d’Israele, ha avuto un’importanza vitale. Situato nella città santa, Gerusalemme, era considerato il luogo sacro della presenza di Dio. In senso traslato, Gesù ha parlato del tempio del suo corpo. La Chiesa si definisce tempio del Dio vivente. San Paolo ci ricorda che siamo templi dello Spirito, perché abita in noi la divinità. Tutte le chiese, prima di essere adibite a luogo di culto, con una speciale liturgia vengono consacrate, rese cioè a uso esclusivo dei fedeli per le celebrazioni delle sacre liturgie e per la preghiera. Ogni anno si fa memoria della consacrazione e dedicazione della propria chiesa con una celebrazione che, capitando sempre in giorni feriali, sfugge alla stragrande maggioranza dei fedeli. Oggi, con particolare solennità, ricordiamo e celebriamo la dedicazione della cattedrale di Roma, la Basilica Lateranense, cattedrale del Papa, la Mater et Caput, la madre e il capo di tutte le chiese. Il Vangelo di Giovanni ci fa riflettere sul fatto che il tempio, se non adornato di veri adoratori in spirito e verità, perde ogni suo valore e non rimane che pietra su pietra. Adorare in spirito e verità significa dare il giusto culto a Dio con la preghiera e con la vita. Non dovremmo cioè cadere nell’errore che suscita un acuto rimprovero da parte del Signore verso il suo popolo eletto: “Questo popolo si avvicina a me solo a parole, mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me, e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani”. Il valore e la sacralità del tempio dipendono quindi dalla verità e dallo spirito che lo animano. È il luogo della comunione con Dio e tra noi, che, senza abusare del titolo, ci definiamo fratelli. Oggi dovremmo rafforzare il santo proposito di rispettare il luogo sacro dove celebriamo i divini misteri, rivedere i nostri comportamenti e soprattutto interrogarci se davvero siamo veri adoratori o solo comparse.
Gaza conta ancora i dispersi. Nel quartiere Al-Daraj la Protezione civile parla di un edificio collassato, famiglie intrappolate sotto le macerie, i soccorritori che scavano a mani nude perché non resta più niente da usare. Il Comitato per le persone scomparse stima oltre diecimila corpi ancora sepolti. È una contabilità che non si chiude mai. Intanto, le storie hanno nomi precisi. Shaaban Mohammed Eid, portiere dell'Academy Al-Hilal, dieci anni, sogno semplice: diventare calciatore. È stato ucciso. “Ha raggiunto suo padre”, dice la famiglia. Un modo per tenere insieme il dolore in un posto in cui non esiste più la grammatica della vita quotidiana. In Cisgiordania la guerra ha un volto diverso, ma non meno violento. A Beit Rima le forze israeliane hanno fatto irruzione nella casa dell'ex detenuto Mazen Rimawi: famiglia bendata, fermata, trattenuta in salotto trasformato in stanza degli interrogatori. Alcuni rilasciati, altri arrestati. L'ultimo mese ha contato più di 540 fermi tra Cisgiordania e Gerusalemme, donne e minorenni inclusi. A Qatanna, a nord di Gerusalemme, una casa è stata demolita dai bulldozer, polvere che si posa sui vestiti come una bandiera che non chiede permesso. A nord, sul confine libanese, il cielo è stato tagliato da nuove ondate di raid. Colonne di fumo alte, abitazioni che tremano. Un conflitto che si accende a intermittenza, ma resta pronto a dilagare. Sul tavolo della diplomazia, si registra la consegna alla Croce Rossa dei resti di un ostaggio israeliano. Viene chiamato «segnale di progresso» nella tregua firmata il 10 ottobre. Ma la cronaca delle ultime ventiquattr'ore racconta altro: macerie, arresti, case che crollano, un bambino con i guanti da portiere che non potrà più crescere. Occhi su Gaza, si resta qui. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8339OMELIA DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE - ANNO A - (GV 2,13-22) di Angelo Sceppacerca L'imperatore Costantino, convertitosi al cristianesimo, donò a papa Milziade il palazzo del Laterano. Verso il 320, vi aggiunse la chiesa del Laterano, la prima di tutte le chiese d'Occidente, consacrata da papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santissimo Salvatore. Nel XII secolo, per via del suo battistero, il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; da cui il nome di basilica di San Giovanni in Laterano. Per più di dieci secoli, i papi ebbero la loro residenza nelle sue vicinanze e fra le sue mura si tennero duecentocinquanta concili, di cui cinque ecumenici. Semidistrutta dagli incendi e dalle guerre, venne ricostruita sotto Benedetto XIII e venne di nuovo consacrata nel 1726.GESÙ SCACCIA I VENDITORILa scena di Gesù che scaccia i venditori dal Tempio di Gerusalemme è così vivida e movimentata da attirare tutta quanta la nostra attenzione, col rischio di lasciare in ombra quello che più conta e che l'episodio stesso vuole indicare. I giudei, infatti, avevano chiesto a Gesù "un segno" che giustificasse la sua azione e il Signore, in risposta, lancia una misteriosa sfida: "Distruggete questo tempio e io in tre giorni lo farò risorgere". Solo dopo la risurrezione gli apostoli capiranno che il tempio di cui parlava Gesù era il suo corpo.Si comprende bene, solo alla luce di Pasqua, il rapporto fra il tempio profanato dai mercanti e il corpo di Gesù straziato sulla croce e risorto glorioso. Se anche a noi colpisce l'azione di Gesù che rovescia i banchi dei mercanti, ai suoi interlocutori l'allusione alla risurrezione doveva risultare quasi blasfema. Infatti, se il tempio (in ogni cultura religiosa) rappresenta l'ombelico che congiunge terra e cielo, luogo del divino e sorgente dell'umano, centro dello spazio e del tempo, con la persona di Gesù questo "luogo" non sarà più localizzato a Gerusalemme, né in nessun altro posto, ma sarà lui stesso il vero tempio dove abita Dio; e di questo tempio che è il suo corpo, Gesù è il capo e i credenti ne sono le membra. Gesù è il nuovo santuario, "luogo" dove la comunione tra Dio e l'uomo è piena di vita; la Chiesa, corpo di Cristo, è la dimora di Dio che abita nel cuore dei credenti, anch'essi pietre vive dell'edificio spirituale.La religione degli uomini, nata dal basso, è superata. La vera religione è "dall'alto", nel senso della grazia: Dio stesso si fa presente e visibile (udibile) nella persona e nella parola del Figlio. Lui è la tenda di Dio in mezzo al suo popolo.IL TEMPIO DI GERUSALEMMETorniamo, però, alla scena raccontata nel Vangelo. Il tempio di Gerusalemme, luogo dell'incontro con Dio, si era trasformato in mercato per la compravendita di buoi, pecore e colombe e per il cambio delle monete "impure" in quelle "pure" coniate dal tempio stesso. Se dovessimo fare un parallelo col tempo di oggi, a cosa potremmo paragonare l'episodio? Francamente non tanto ai piccoli negozi di souvenir e di oggetti religiosi che affiancano i nostri santuari: troppa sproporzione con una pagina di Vangelo! Anche se una certa purificazione è sempre auspicabile... Però, non penso che Gesù alludesse alle bancarelle di oggetti di devozione. [...]La parola del Vangelo ci incoraggia ad arrivare in fondo al cammino, irto di tentazioni, carico di fatica e facile allo scoraggiamento. L'Agnello di Dio ci attende sul piccolo monte calvario, dove verserà tutto il suo sangue in espiazione, e nel giardino lì accanto, dove si mostrerà di nuovo in piedi, vivo e risorto. L'Agnello ha preso il posto di JHWH, perché il sacrificio di Dio stesso ha preso il posto di tutti i sacrifici dell'uomo a Dio e che si riducono troppo spesso a un mero mercanteggiare.
Una speciale live sulla questione palestinese, che inevitabilmente troviamo trasposta nei media nerd in maniera netta o meno.Partendo da "Palestine" di Joe Sacco e "Cronache di Gerusalemme" di Guy Delisle Sergio e Giuseppe tracciano un quadro del conflitto nella rappresentazione delle opere che più conosciamo, passando dal recente Andor fino ai più datati X-Men, tenendo fede alla missione di Polo Nerd di non tirarsi indietro quando si può responsabilizzare anche nel proprio piccolo.Tra le opere citate:"Palestine" (Joe Sacco)"Cronache di Gerusalemme" (Guy Delisle)"Tutti i nessuno del mondo" (Zerocalcare)Fantastici 4 n.8 - Star ComicsDevil & Hulk (o Incredibile Hulk di Peter David 1)"Tigana" (Guy Gavriel Kay, preziosamente suggerito da Chiara in diretta)"Liyla and The Shadows of War" (Rasheed Abueideh)Andor, seconda stagioneArcaneAttack on TitanPagina dell'episodio: https://www.polonerd.net/214-occupazioni-la-questione-palestinese-nel-nerdom/--Merchandising:http://store.polonerd.netPer sostenerci offrendoci uno o più caffèhttps://www.buymeacoffee.com/polonerdSito, Mail e Contatti:redazione@polonerd.nethttps://www.polonerd.nethttps://www.polonerd.net/contatti
Dal Vangelo secondo LucaIn quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».
Israele non riesce nemmeno a fingere una pace finta. La tregua che doveva segnare la “normalità” dopo mesi di genocidio è saltata al primo pretesto. Nella notte le bombe sono tornate su Jenin e Rafah, e la Cisgiordania è teatro di rastrellamenti: tre palestinesi uccisi, case sventrate, arresti a decine. I ministri Ben Gvir e Smotrich invocano di «distruggere Hamas», l'ex premier Bennett applaude. Netanyahu, stretto fra i falchi, riunisce il gabinetto di sicurezza: la pace serve solo a prendere tempo, non a cambiare rotta. Il patriarca Pizzaballa avverte che «con i leader di oggi la pace non ha futuro». Intanto i leader restano. Gaza vive nell'emergenza: oltre 70mila malati di epatite C, ospedali senza anestetici, corridoi che diventano obitori, bambini evacuati in Europa come trofei umanitari di una guerra che si ostina a chiamarsi tregua. Gerusalemme revoca lo stato d'emergenza per mostrare normalità, ma normalità è il rumore delle bombe, i checkpoint riaperti, le incursioni a Jenin, le granate al confine libanese, l'Egitto che spedisce camion di aiuti che restano fermi ai valichi. La verità è semplice: non c'è volontà politica di pace, c'è gestione del conflitto. Lessico bellico, contabilità dei cadaveri, propaganda che si traveste da diplomazia. La tregua era la pausa della menzogna. Oggi il copione ricomincia da capo: stessi attori, stesso finale sospeso. Fino alla prossima sirena, finché qualcuno scambierà per pace l'istante tra due esplosioni. E noi, qui, dobbiamo nominarlo senza giri di parole: punizione collettiva, occupazione, apartheid. Finché il diritto non varrà anche a Gaza, ogni tavolo negoziale sarà un set fotografico. E ogni bambino salvato, un promemoria dei molti lasciati indietro. Le sirene non tacciono. Ancora. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme". Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Il linguaggio di Gesù è spesso permeato di sottili allegorie, anche se per noi non sempre di immediata comprensione, poiché non siamo assuefatti a quello stile, come nel Vangelo di oggi. Erode, che sta tramando contro di Lui, viene definito “una volpe” per indicare la sua astuzia malvagia. Gesù dichiara poi che, nonostante le minacce e il reale pericolo, deve compiere la sua missione e ha bisogno di tre giorni. Anche qui il Signore allude a ciò che avverrà dopo la sua morte: Egli risorgerà dopo tre giorni, il tempo che intercorre tra la morte e la vita. Sta compiendo miracoli e prodigi che anticipano quell’evento. Non dimentico, però, del clima ostile che respira nella città santa, Gerusalemme, Gesù ci fa ascoltare il suo lamento accorato nei confronti di quella città e dei suoi abitanti: «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più, fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». C’è un contrasto terribile tra le cure riservate a quella città e l’ingratitudine e la violenza con cui ha risposto agli inviati del Signore. È sempre grave il peccato, in ogni sua forma, ma quello dell’ingratitudine verso un amore di predilezione è particolarmente doloroso: è il peccato dei prediletti, di un popolo e di una città che, per scelta divina, dovevano brillare di luce e di grazia e avrebbero dovuto accogliere l’Atteso delle genti come il dono più grande che si potesse desiderare. Invece, anche dinanzi al Figlio di Dio, continua l’ostilità e già si tramano progetti di morte. Siamo invitati a un attento esame di coscienza, per non cadere nel tremendo errore di ricambiare con l’ingratitudine l’infinito amore che è stato riversato nei nostri cuori.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
Vorresti ricevere notizie, saluti, auguri dalle Apostole della Vita Interiore?Lasciaci i tuoi contatti cliccando il link qui sotto e con la nostra nuova rubrica digitale potremo raggiungerti.https://www.it.apostlesofil.com/database/- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici!". Ma egli vi risponderà: "Non so di dove siete". Allora comincerete a dire: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Ma egli vi dichiarerà: "Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!". Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».Parola del Signore.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato nuovi bombardamenti sulla Striscia di Gaza dopo aver accusato Hamas di non rispettare il cessate-il-fuoco. Dopo tre settimane, fatte di accuse di reciproche, è già la fine della tregua? Per tutti gli aggiornamenti sentiamo Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme. Dopo la visita di ieri alla Presidente del Consiglio, Orban oggi ha incontrato il Vicepremier Matteo Salvini. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha però precisato che la politica estera spetta alla Premier e a lui, e che la posizione dell'Italia è chiara: "siamo dalla parte di Kiev". Commentiamo la giornata insieme a Emilia Patta, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Un ennesimo femminicidio riporta al centro dell'attenzione i braccialetti elettronici. Parliamo di questo strumento, che spesso rivela tutti i suoi limiti, insieme a Michele Vitiello, Perito Tecnico Informatico e Consulente Informatico Forense per circa 90 Uffici Giudiziari tra Procure e Tribunali. L'uragano Melissa si avvicina alla Giamaica. Con noi Giulio Betti, climatologo e meteorologo del CNR - Consorzio Lamma.Oggi inizia il turno infrasettimanale della Serie A. Questa sera a Bergamo Atalanta-Milan. Ci aggiorna il nostro Dario Ricci.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici!". Ma egli vi risponderà: "Non so di dove siete". Allora comincerete a dire: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Ma egli vi dichiarerà: "Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!". Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Federico Fubini spiega in che cosa consistono (e quanto potranno funzionare) le misure varate da The Donald contro le aziende petrolifere russe. Davide Frattini parla del viaggio del vicepresidente degli Stati Uniti a Gerusalemme, con il futuro della Cisgiordania tra i temi dei colloqui. Gian Guido Vecchi racconta la storica visita del sovrano britannico in Vaticano, che potrebbe portare alla ricomposizione dello scisma tra cattolici e anglicani.I link di corriere.it:Le sanzioni di Trump contro la Russia di Putin funzioneranno? Qual è la vera posta in gioco (e cosa farà la Cina)Netanyahu: «Non siamo vassalli degli Usa». Cisgiordania, primo sì all'annessionePapa Leone e re Carlo, perché la preghiera comune è l'inizio del percorso per ricomporre lo scisma anglicano
Un'inchiesta del quotidiano britannico Guardian ha rivelato che molti dei corpi di prigionieri palestinesi restituiti da Israele mostrano segni di tortura e provengono da un centro di detenzione che già in passato era stato oggetto di accuse. Con Lorenzo Tondo, giornalista, da Gerusalemme. Il governo Meloni, che è entrato in carica esattamente tre anni fa, è diventato il terzo esecutivo più lungo della storia repubblicana italiana. Con Ida Dominijanni, giornalista Oggi parliamo anche di:Scienza • “Nella mente di un narcisista” di David Robsonhttps://www.internazionale.it/magazine/david-robson/2025/10/16/nella-mente-di-un-narcisistaDisco • Deadbeat di Tame ImpalaCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Al via oggi il processo per i genitori del 14enne di Vicenza "curato" con il metodo Hamer e poi morto di cancro. Con noi Luca Mastrantonio, giornalista e scrittore, docente alla IULM, autore di "Piombo e latte. Il caso Hamer: dal delitto impunito al sogno di una cura per i tumori" (Bompiani). In Medio Oriente atteso il Vicepresidente USA Vance. Ci colleghiamo con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore a Gerusalemme. Flop per la piattaforma anti-liste d'attesa. Ne scrive su Il Sole 24 Ore di oggi Marzio Bartoloni. Le ultime sulle indagini sul clamoroso furto al Louvre con Danilo Ceccarelli, nostro collaboratore da Parigi.
Iniziamo questa puntata andando in Israele dove Nello Del Gatto, analista e giornalista da Gerusalemme per Radio 24, ci racconta la giornata segnata dall'arrivo del Vice Presidente statunitense J.D. Vance. Si sono aperte le porte del carcere per l'ex Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy. Ci racconta tutto Danilo Ceccarelli, collaboratore di Radio 24 da Parigi. Mafia nel calcio: la Juve Stabia in amministrazione giudiziaria. Facciamo il punto con il nostro Giovanni Capuano. Serata di Champions per Inter e Napoli. Ci aggiorna sui risultati il nostro Dario Ricci.
Commentiamo l'incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky con Mario Del Pero, docente di Storia Internazionale a Science Po di Parigi, e con Davide Maria De Luca, giornalista di Domani da Kyiv.Facciamo il punto sulla fragile tregua nella Striscia di Gaza e sui nuovi equilibri della regione con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore a Gerusalemme, e con Mustapha Noman, viceministro degli Affari Esteri dello Yemen.
Emilio Russo"Un Papa poeta"Maffeo Barberini e la cultura di primo SeicentoCon saggi di Emilio Russo, Clizia Carminati, Roberta Ferro, Marco Leone e Saverio RicciOfficina Librariawww.officinalibraria.netMaffeo Barberini (Firenze, 1568-Roma, 1644), divenuto pontefice con il nome di Urbano VIII nel 1623, è una figura fondamentale per la cultura del primo Seicento. Ancora prima di diventare papa, Barberini è protagonista di un percorso letterario che lo porta in contatto con alcuni tra i più importanti scrittori e pensatori contemporanei, da Giovan Battista Marino a Gabriello Chiabrera, da Galileo Galilei a Tommaso Campanella. Né va dimenticato che in quei primi mesi del secolo Maffeo è attivo come mecenate, ed è persino capace di avvicinare con successo un artista di prima grandezza come Caravaggio, dal quale ottiene un ritratto e soprattutto il capolavoro rappresentato dal Sacrificio di Isacco, oggi agli Uffizi. Il volume, articolato in cinque saggi di Emilio Russo, Clizia Carminati, Roberta Ferro, Marco Leone e Saverio Ricci, illustra le diverse opere di Barberini, tra rime volgari e carmi latini, oltre ai suoi legami con la stagione del primo Barocco in Italia.Emilio Russo è professore ordinario di Letteratura italiana alla «Sapienza» Università di Roma. Le sue ricerche si concentrano su autori del Rinascimento e del Barocco (Ariosto, Tasso, Marino), oltre che dell'Ottocento (Leopardi, Nievo). Ha pubblicato, tra gli altri, Studi su Tasso e Marino (2005), Marino (2008), Guida alla lettura della «Gerusalemme liberata» di Tasso (2014), Ridere del mondo. La lezione di Leopardi (2017). Nel 2024 ha co-curato la mostra Poesia e pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la «meravigliosa» passione (Officina Libraria, 2024), tenutasi alla Galleria Borghese di Roma.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Sergio Valzania"I libri della Bibbia"Edizioni La Velawww.edizionilavela.it"I libri della Bibbia"Questa collana propone i libri della Bibbia nella traduzione curata dalla CEI, in un formato agile, senza note e commenti, con l'intento di accrescerne la conoscenza e la diffusione, tra i credenti e tra quanti desiderano confrontarsi con la parola di Dio.GenesiIn “Genesi” sono comprese le storie più note dell'“Antico Testamento”. Vi si trova la creazione del mondo, compiuta da Dio in sei giorni, ai quali ne aggiunse un settimo dedicato al riposo e alla contemplazione. Ad essa fa seguito la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Ci sono poi l'omicidio di Abele da parte di Caino e il diluvio universale. Da Noè e dai suoi figli discende una nuova popolazione, che però ambisce a emulare Dio, attraverso la costruzione di una torre destinata a raggiungere il cielo.Qoèlet“Qoèlet” racconta di una ricerca della felicità risolta nella consapevolezza del mistero del creato, del quale apprezza la grande bellezza.Lo sconosciuto autore del libro è fiducioso nell'esistenza di una divinità creatrice, le cui motivazioni sono trascendenti, la quale «ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine». Qoèlet suggerisce con delicatezza che a tale divinità è opportuno affidarsi.Cantico dei CanticiIl titolo del libro è una forma di superlativo assoluto ebraico, che in quella lingua è possibile costruire anche sui sostantivi. In italiano suonerebbe circa come “canticissimo”. Significa il migliore dei cantici.Per gli ebrei l'amore descritto è quello tra Dio e il popolo eletto. Le interpretazioni cristiane si riferiscono alla relazione tra Cristo e la chiesa, a Maria modello eccellente della chiesa, o al rapporto spirituale tra Dio e l'anima individuale.Sergio Valzania, storico e studioso della comunicazione, docente di scienza della comunicazione presso le Università di Genova e di Siena, dal 1999 al 2009 è stato direttore di Rai Radio 2; dal 2002 al 2009 è stato inoltre direttore dei programmi di RadioRai. Tra i programmi da lui realizzati: “Viva Radio2”, “Alle 8 della Sera”, “I cammini della radio verso Santiago di Compostella” e “Sulla via Francigena”. Dal 2011 al 2015 è stato vicedirettore della struttura di RadioRai. Attualmente collabora con Radio InBlu2000, per la quale realizza “La Biblioteca di Gerusalemme”, e con le pagine culturali de “L'Osservatore Romano”. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo: “La pace mancata. La conferenza di Parigi e le sue conseguenze” (con Franco Cardini), Milano, Mondadori, 2018; “Le guerre dell'oppio. Il primo scontro tra Occidente e Cina 1839-1842, 1856-1860”, Milano, Mondadori, 2024. Per La Vela ha recentemente pubblicato “101 storie dei Padri del Deserto.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Iniziamo questa puntata con gli ultimi aggiornamenti che arrivano dal Medio Oriente, dove sta tenendo la fragile tregua. Ci racconta tutto Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore a Gerusalemme. La Manovra 2026 agita la maggioranza, con Lega e Forza Italia divisi su alcuni punti. Ci racconta meglio Alberto Orioli, editorialista de Il Sole 24 Ore. È stato trovato il dispositivo con il quale "Libera", una donna paralizzata dal collo in giù, potrà somministrarsi autonomamente un farmaco letale per morire. Ce ne parla Filomena Gallo, segretaria generale dell'Associazione Coscioni, che ha seguito il caso. Presentata a San Siro la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Milano e Cortina 2026. Ci racconta come è andata il nostro Dario Ricci.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca + (Rito Ambrosiano)In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».Parola del Signore.
Medio Oriente: contrariamente a quanto circolato nelle ultime ore, il valico di Rafah per gli aiuti non sarà riaperto oggi. Ci colleghiamo con Gerusalemme dove c'è Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore. Ascoltiamo anche la testimonianza di Leila Ezzat El Shana, insegnante 22enne di Gaza, raccolta dalla nostra inviata Valentina Furlanetto. Apriamo poi una pagina sulla Manovra. Con Giuseppe Latour de Il Sole 24 Ore ci concentriamo sugli aspetti relativi alla casa e, nel giorno dell'accensione dei riscaldamenti, agli incentivi per le pompe di calore. Con Alberto Orioli, editorialista de Il Sole 24 Ore, allarghiamo lo sguardo alle misure principali, prima fra tutte quelle relative ai tagli Irpef, per poi commentare il maxi investimento di Stellantis negli Stati Uniti.
Dalla salita al potere di Hugo Chávez, e successivamente di Nicolás Maduro, il Venezuela si è progressivamente isolato sul piano internazionale. Oggi, il calo del prezzo del petrolio e la dipartita delle imprese straniere per l'alto tasso di corruzione hanno portato il Paese sull'orlo del baratro. Ma c'è chi progetta una svolta radicale. Ne parliamo con il capitano Javier Nieto Quintero, ex ufficiale della guardia nazionale venezuelana e noto esponente anti madurista.Torniamo poi a Gaza, per capire chi si occuperà di mantenere sicurezza e stabilità in questa delicata fase di transizione. Ne parliamo con l'ambasciatore Stefano Stefanini, senior advisor di ISPI e con Paola Caridi, giornalista, autice di "Il gelso di Gerusalemme" (Feltrinelli).
Trump a Gerusalemme e in Egitto: cambiano gli equilibri - Giani vince in Toscana: un sospiro di sollievo
Trump a Gerusalemme, giornata storica - La Toscana al voto, Meloni: “sinistra come Hamas”
ANSA - di Nina Fabrizio. Quella ebraica che esulta per la liberazione degli ostaggi e quella mussulmana che teme l'occupazione della Cisgiordania. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas, nei racconti e nelle parole di Fatima, insegnante di Gaza sfollata nel centro della striscia, Chawki Senouci, Valeria Schroter che racconta la gioia delle famiglie degli ostaggi, Samuele Pellecchia da Gerusalemme, Roberto Festa e Emanuele Valenti. E poi: l'intervista alla giornalista afghana Zahra Joya, ospite del Festival della Missione di Torino e il rilancio dell'Opus Dei in Spagna di Papa Leone (Giulio Maria Piantedosi)
Predicazione espositiva del Pastore Emerito Fred Whitman di Atti capitolo 26 versetti 1 a 29. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 7 Settembre 2025.Titolo del messaggio: "La testimonianza di Fede di Paolo l'Apostolo davanti a Re Agrippa e Festo come un esempio per noi oggi"ATTI 26 V1-291 Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, stesa la mano, disse a sua difesa: 2 «Re Agrippa, io mi ritengo felice di potermi oggi discolpare davanti a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei, 3 soprattutto perché tu hai conoscenza di tutti i riti e di tutte le questioni che ci sono tra i Giudei; perciò ti prego di ascoltarmi pazientemente. 4 Quale sia stata la mia vita fin dalla mia gioventù, che ho trascorsa a Gerusalemme in mezzo al mio popolo, è noto a tutti i Giudei, 5 perché mi hanno conosciuto fin da allora e sanno, se pure vogliono renderne testimonianza, che, secondo la più rigida setta della nostra religione, sono vissuto da fariseo. 6 E ora sono chiamato in giudizio per la speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri; 7 della quale promessa le nostre dodici tribù, che servono con fervore Dio notte e giorno, sperano di vedere il compimento. Per questa speranza, o re, sono accusato dai Giudei! 8 Perché mai si giudica da voi cosa incredibile che Dio risusciti i morti? 9 Quanto a me, in verità pensai di dover lavorare attivamente contro il nome di Gesù il Nazareno. 10 Questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l'autorizzazione dai capi dei sacerdoti, io rinchiusi nelle prigioni molti dei santi; e quando erano messi a morte, io davo il mio voto. 11 E spesso, in tutte le sinagoghe, punendoli, li costringevo a bestemmiare; e, infuriato oltremodo contro di loro, li perseguitavo fin nelle città straniere. 12 Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a Damasco con l'autorità e l'incarico da parte dei capi dei sacerdoti, 13 a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio. 14 Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro recalcitrare contro il pungolo". 15 Io dissi: "Chi sei, Signore?" E il Signore rispose: "Io sono Gesù, che tu perseguiti. 16 Ma àlzati e sta' in piedi, perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, 17 liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando 18 per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati". 19 Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla visione celeste; 20 ma, prima a quelli di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e fra le nazioni, ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento. 21 Per questo i Giudei, dopo avermi preso nel tempio, tentavano di uccidermi. 22 Ma per l'aiuto che viene da Dio sono durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, senza dire nulla al di fuori di quello che i profeti e Mosè hanno detto che doveva avvenire, cioè: 23 che il Cristo avrebbe sofferto e che egli, il primo a risuscitare dai morti, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle nazioni».
Un Donald Trump ottimista continua a distribuire le carte nella difficile partita del piano di pace per Gaza, facendo pressioni sia su Hamas sia su Benjamin Netanyahu. Oggi, a Sharm el-Sheik, cominciano i negoziati per i primi passi verso la fine delle ostilità. Ne parliamo con Michela Mercuri, professoressa di Storia dei Paesi musulmani all'Università di Padova, e con Valentina Furlanetto, inviata di Radio24 a Gerusalemme.Il primo ministro Sébastien Lecornu si dimette. Quale sarà il prossimo passo del presidente Macron? Lo chiediamo a Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all'Università di Bologna.
Medio Oriente: al via oggi i negoziati indiretti in Egitto. Ci colleghiamo con la nostra Valentina Furlanetto, inviata di Radio 24 a Gerusalemme. Il Premio Nobel 2025 per la Medicina va a Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi per le scoperte sul sistema immunitario. Con noi Silvia Bencivelli, giornalista medico-scientifica e scrittrice.
Iniziamo la puntata partendo dalle elezioni regionali in Calabria, che vedono la riconferma del governatore uscente Roberto Occhiuto. Lo facciamo insieme a Emilia Patta, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Israele invece vive un momento particolare, stretto fra l’anniversario del 7 ottobre e i negoziati per la pace. Ci racconta che aria si respira nel Paese la nostra Valentina Furlanetto, inviata di Radio 24 a Gerusalemme. In Francia è di nuovo crisi politica: si dimette Lecornu. E ora? Ne parliamo con Lorenzo De Sio, Professore ordinario di Scienza Politica alla Luiss e direttore del Cise Luiss (Centro Italiano Studi Elettorali) e di Telescope.
Predicazione espositiva del Pastore Emerito Fred Whitman di Giovanni capitolo 4 versetti 1 a 42. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 31 Agosto 2025.Titolo del messaggio: "Gesù e la donna Samaritana"GIOVANNI 4 V1-421 Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni 2 (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli), 3 lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea. 4 Ora doveva passare per la Samaria. 5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; 6 e là c'era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l'ora sesta. 7 Una donna della Samaria venne ad attingere l'acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 8 (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.) 9 La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna». 15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere». 16 Egli le disse: «Va' a chiamare tuo marito e vieni qua». 17 La donna gli rispose: «Non ho marito». E Gesù: «Hai detto bene: "Non ho marito", 18 perché hai avuto cinque mariti, e quello che hai ora non è tuo marito; ciò che hai detto è vero». 19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare». 21 Gesù le disse: «Donna, credimi; l'ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito, e quelli che lo adorano bisogna che lo adorino in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno". Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».Parola del Signore.
"Le relazioni tra Stati Uniti ed Israele non sono mai state così forti": questo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mentre il segretario di stato statunitense Marco Rubio visitava il muro del Pianto a Gerusalemme.
All'indomani dell'attentato di Gerusalemme, il governo Netanyahu ha bombardato Doha, dove era in corso un summit dell'organizzazione islamista. Colpita anche, secondo gli attivisti, un'imbarcazione della Global Sumud Flotilla in Tunisia. La preoccupazione degli analisti: "Quel che abbiamo visto a Gaza potrebbe ripetersi in Cisgiordania".
Stefano Montefiori spiega che cosa succederà in Francia dopo che il governo non ha ottenuto il voto di fiducia all'Assemblée Nationale. Francesco Battistini parla del ritorno del terrorismo a Gerusalemme, dove due palestinesi hanno ucciso 6 passeggeri di un autobus, ferendone 7 in modo grave. Daniele Manca racconta della fine di un'epoca nel sistema bancario italiano, con la conclusione positiva dell'offerta pubblica di scambio.I link di corriere.it:Francia, cade il governo BayrouAttentato a Gerusalemme, 6 morti: «I terroristi hanno aperto il fuoco alla fermata dell'autobus»Il mesto 8 settembre di Mediobanca