Opera by Giuseppe Verdi
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Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Ugo Tramballi, senior advisor di ISPI che si trova a Gerusalemme, della guerra tra Israele e Iran e del possibile ingresso statunitense. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati
La Guerra tra Israele e Iran. La testimonianza di Ugo Tramballi da Gerusalemme dopo una notte di attacchi da parte degli iraniani, l'analisi di Renzo Guolo, docente universitario, sugli obiettivi del governo israeliano (la caduta del regime degli ayatollah) e le riflessioni di Leyla Mandrelli, traduttrice e attivista italo-iraniana e oppositrice del regime. Nella secondo parte, polveriera Stati Uniti. Il giorno dopo la parata militare a Washington, l'invio dei soldati a Los Angeles, le manifestazioni di protesta del No Kings Day e l'omicidio politico in Minnesota, abbiamo parlato con Fernando Fasce, americanista, Enrico Deaglio, giornalista e scrittore, Claudio Gatti, giornalista investigativo e Stephane Marche, scrittore canadese, autore del libro The next Civil War. A cura di Michele Migone.
Dal Vangeo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».
Sarà Gianfranco Fini - già Vicepresidente del Consiglio (2001-06), Ministro degli Esteri (2004-06), Presidente della Camera dei Deputati (2008-13) l'ospite centrale di questa puntata. Dopo gli editoriali di apertura dei conduttori, l'attualità internazionale (dal nuovo fronte aperto da Israele in Iran ai disordini negli Stati Uniti) viene analizzata con Claudio Pagliara, già corrispondente Rai da New York, Pechino, Gerusalemme e Parigi, autore del recente libro “L'imperatore. Donald Trump, l'alba di unanuova era” (Piemme, giugno 2025).In chiusura, con Fabiana DiSegni, psicologa e psicoterapeuta, Presidente della Commissione Politichesociali e dell'integrazione del Municipio XI di Roma Capitale, parliamo del crescente impiego dell'intelligenza artificiale nella psicoterapia, analizzandone rischi e opportunità.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».
Giovedì sera Israele ha cominciato a bombardare l'Iran colpendo siti nucleari e missilistici, uccidendo alcuni dei militari di più alto rango nel Paese e scienziati impegnati nei programmi di ricerca nucleare. Quando e come reagirà l'Iran? Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento, Nello Del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme, Giovanni Borgognone, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino, e con Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa, Sicurezza e Spazio” di IAI (Istituto Affari Internazionali).
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».Parola del Signore.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Il raggiro, la doppiezza, il sotterfugio, l’inganno, la menzogna sgorgano sempre da un animo inquinato interiormente, da chi ha bisogno di nascondere la verità, di prevaricare sull’altro, di difendersi o difendere qualcun altro in modo maldestro e mendace per le proprie o altrui malefatte. Si può arrivare fino a stravolgere totalmente la verità, minando in radice la giustizia. Sappiamo delle bugie dei bambini, che spesso hanno tutte le caratteristiche di una legittima difesa dalle violenze indebite degli adulti, ma conosciamo anche le bugie dei grandi, quelle che causano gravi danni alle persone. Il ricorso al giuramento è proprio di chi dubita della verità o vuole farla riconoscere come tale anche quando è palese menzogna. Si vuole chiamare Dio a testimone di quanto asseriamo, e non è difficile comprendere come si incorra nello spergiuro quando poi non si proclama la verità. È un grave peccato, che trova le sue reali dimensioni nell’offesa che si reca a Dio • convocato e nominato invano e inopportunamente • e nel danno che si procura con la falsità proclamata. Talvolta siamo chiamati a giurare anche nei tribunali del mondo, che hanno il compito di definire la giustizia in fatti contenziosi: anche lì, il nostro dire deve assolutamente essere conformato alla verità che conosciamo, anche se nella stragrande maggioranza dei casi, in quelle circostanze, non si giura più su Dio o sul Vangelo. Il cristiano comunque, come ci dice lo stesso Signore, non deve giurare affatto: “Né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”. Teniamolo oggi in mente.
Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Protagonisti gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervieni in diretta tramite WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: monsignor Narek Naamoyan, Esarca degli armeni cattolici di Amman e Gerusalemme; Loris Lai, regista; Andrea Fellegara presidente Pontieri del Dialogo; Gigi De Palo, ideatore del progetto "Immischiati"; Paola Maceroni, Responsabile Area Programmi Estero Action Aid Italia; Matteo Rallo, coordinatore della Comunità Itaca di Camporeale (Palermo) dei salesiani di Sicilia, ente associato di Salesiani per il sociale; con lui il giovane Francesco. Conducono Andrea De Angelis e Stefania Ferretti A cura di Andrea De Angelis e Stefania Ferretti Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Roberta Barbi, Marco Guerra, Robert Attarian, Lorena Leonardi, Rosario Tronnolone e Paola Simonetti Tecnici del suono Bruno Orti e Gustavo Messina
Il trasporto dell'arca a Gerusalemme.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dagli Atti degli Apostoli +In quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa.Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù.Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio».Parola del Signore.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Viaggiare in aereo è un piacere. Ma a volte è anche un rischio. Velivoli e aeroporti divengono a volte obiettivi di gruppi terroristici: è quanto accade la sera del 30 maggio 1972 allo scalo internazionale di Lod, in Israele. Tre finti turisti giapponesi, appartenenti a una organizzazione di alleati orientali del FPLP, estraggono dalle custodie da violino dei fucili semiautomatici cechi vz.58 e delle granate, prendendo di mira chiunque capiti loro a tiro. Muoiono cittadini israeliani, personale aeroportuale, parecchi pellegrini portoricani diretti a Gerusalemme. Il massacro rientra nello spietato gioco del Medio Oriente in cui, in ottica Guerra Fredda, mette lo zampino anche la Corea del Nord. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quando si parla di Medio Oriente, le opinioni che tendono a prevalere – anzi, forse addirittura ad uniformarsi – sono quelle che, in maniera sostanzialmente trasversale, ci spiegano che la pace in Terra Santa diventerà una realtà soltanto il giorno in cui Israele accetterà la presenza di uno Stato palestinese ai suoi confini. E se diplomazie, università e media insistono su questo tasto con tanta convinzione, sarebbe sconsiderato non prestare, alle loro argomentazioni, tutta l'attenzione che indubbiamente meritano. A voler essere però storicamente precisi, bisogna pure riconoscere che, in origine, i primi a ragionare in termini di “due stati e due popoli”, sono stati proprio gli Israeliani, i quali, fin dal 29 novembre del 1947, accettarono la Risoluzione 181 dell'ONU che prevedeva la spartizione del territorio palestinese fra due istituendi Stati: uno ebraico, l'altro arabo, con Gerusalemme sotto controllo internazionale. Il rifiuto di questo Piano da parte del mondo arabo condurrà – come noto – allo scoppio della prima guerra arabo / israeliana del 1948. Ed a questo proposito, ricordiamo che le truppe di Egitto, Siria, Libano, Transgiordania e Iraq invasero Israele proprio il giorno dopo la sua nascita ufficiale: il 15 maggio 1948. Passano gli anni (e sono anni insanguinati da entrambe le parti), ma, nel luglio del 2000 – anfitrione il presidente Clinton – a Camp David l'allora premier israeliano Ehud Barak mostra di credere ancora alla soluzione dei “due stati”, offrendo a Yasser Arafat uno Stato palestinese su oltre il 94% della Cisgiordania, tutta Gaza e con capitale a Gerusalemme Est. Una soluzione decisamente favorevole che, tuttavia, il Rais sorprendentemente rifiuta. Otto anni più tardi un nuovo leader israeliano – questa volta si tratta di Ehud Olmert – si spinge persino oltre Camp David, proponendo al presunto “moderato” Abu Mazen, ulteriori scambi di territorio per compensare gli insediamenti, il controllo congiunto sui luoghi sacri di Gerusalemme ed un ritorno parziale dei rifugiati palestinesi. Anche in questo caso però, l'offerta non verrà presa in considerazione. Nel frattempo, nel 2005, Israele – sotto il governo del generale Ariel Sharon, la cui fama non è certamente quella di un mite fraticello di Assisi – ha provveduto al ritiro unilaterale da Gaza, smantellando 21 insediamenti e dislocando altrove oltre 9.000 coloni israeliani. In cambio della rinuncia totale al territorio, Tel Aviv non riceverà mai ringraziamenti o attestati di amicizia, ma dovrà invece accontentarsi di una pressoché quotidiana razione di missili provenienti proprio dalla Striscia, ormai divenuta il feudo di Hamas. Viene, pertanto, legittimo avanzare il sospetto che a dividere gli Arabi dagli Israeliani non siano tanto gli aspetti territoriali, quanto quelli identitari. In altre parole, il popolo palestinese è disposto a coesistere con quello ebraico? A noi pare, quindi, che, se davvero si vuole la pace, oltre a chiedere ad Israele alcune indispensabili concessioni territoriali, sia soprattutto prioritario domandare ai Palestinesi di chiarire, una volta per tutte, se sia maturato o meno il loro “si” ad una coesistenza irreversibile e senza retro pensieri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele accetta la nuova proposta dell'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per un cessate il fuoco di 60 giorni, ma si alternano annunci e smentite dalla stampa araba e israeliana per il raggiungimento di un accordo. Cerchiamo di fare chiarezza insieme a Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme.I reati contro gli animali diventano legge: multe e carcere per chi li abbandona. Con noi l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, prima firmataria del disegno di legge.Dazi sì o dazi no? I giudici bloccano i dazi di Trump e la Casa Bianca fa ricorso. Sentiamo Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York.
Davide è unto re dagli anziani d'Israele. Davide conquista Gerusalemme. Elenco dei valorosi guerrieri al servizio di Davide.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8180OMELIA DELL'ASCENSIONE - ANNO C (Lc 24,46-53) di Don Stefano Bimbi Celebriamo la Solennità dell'Ascensione, un momento che non è solo un "arrivederci" di Gesù al cielo, ma un passaggio decisivo che ci coinvolge direttamente. Il Vangelo di Luca che abbiamo ascoltato ci presenta un Gesù che, prima di salire al Padre, affida ai discepoli una missione e una promessa.LA MISSIONE DI CRISTO: SOFFERENZA, RISURREZIONE E PERDONOGesù inizia spiegando ai discepoli che il suo percorso - la sofferenza, la morte e la risurrezione - non è stato un caso, ma il compimento di un disegno divino. Nel suo nome, il perdono dei peccati deve essere annunciato a tutti i popoli, a partire da Gerusalemme. Questo ci ricorda che la fede non è solo un'esperienza personale, ma è anche una chiamata a far parte della missione della Chiesa di portare al mondo intero la buona notizia. Tu sei chiamato non solo a ricevere il perdono di Cristo, ma a portarlo agli altri, ovunque tu sia. Come stai vivendo la chiamata a essere testimone del perdono di Cristo nella tua vita quotidiana? C'è qualcuno nella tua cerchia - un familiare, un collega, un amico - che ha bisogno di un ascolto attento, una parola di incoraggiamento, un atto di riconciliazione? A chi puoi annunciare il Vangelo perché si converta a Cristo?San Francesco d'Assisi è un modello potente di come vivere questa missione. Non si limitò a predicare con le parole, ma con la sua vita. Fu un esempio di umiltà. A chi lo elogiava diceva di essere la persona peggiore di tutte, perché se Gesù ne avesse trovata una peggiore avrebbe scelto lei per far risaltare meglio la sua potenza. Inoltre andò incontro ai lebbrosi e ai poveri per portare il conforto di Cristo. Volle persino incontrare il sultano d'Egitto per convertirlo al Vangelo. Non riuscì a portarlo alla vera Fede, ma avendolo favorevolmente impressionato ottenne il permesso per i cristiani di visitare i luoghi santi. Da allora la Custodia francescana di Terra Santa permette la presenza cristiana nei luoghi di Gesù.TESTIMONI CON LA VITAGesù aggiunge: "Di questo voi siete testimoni". Essere testimoni non significa solo parlare di Gesù, ma vivere in modo che la nostra vita racconti la sua presenza. In un mondo che spesso ci spinge a competere, a emergere, a pensare solo a noi stessi, essere testimoni di Cristo significa scegliere la via dell'amore come donazione, dell'onestà come rispetto degli altri, della generosità verso gli altri come risposta alla generosità di Dio verso di noi. Pensa a una situazione concreta: al lavoro, quando tutti cercano di fare carriera a scapito degli altri, tu puoi scegliere di collaborare con umiltà. Oppure, sui social, dove spesso prevalgono critiche e giudizi, tu puoi condividere parole che costruiscono.Un esempio straordinario è San Giovanni Bosco, che ha dedicato la sua vita ai giovani di Torino, spesso emarginati e senza futuro. Con il suo sorriso e la sua dedizione, ha mostrato loro che Dio li amava. Ogni ragazzo che ha incontrato è diventato per lui un'occasione per testimoniare Cristo. E tu, in quali momenti della tua giornata puoi essere un testimone credibile di Gesù? Quali scelte puoi fare per far vedere che la tua fede non è solo parole, ma vita?LA FORZA DELLO SPIRITO E LA GIOIA DELLA LODEPrima di salire al cielo, Gesù promette ai discepoli la "potenza dall'alto", lo Spirito Santo, e li invita ad aspettare la Pentecoste con fiducia. E loro, dopo l'Ascensione, tornano a Gerusalemme "con grande gioia", lodando Dio. Questo ci insegna due cose: primo, che non siamo soli nella missione; secondo, che la Fede è fonte di una gioia che nessuno può toglierci. Lo Spirito Santo è la forza che trasforma le nostre paure in coraggio, le nostre incertezze in speranza. E la gioia? È il segno che Cristo è con noi, anche quando non lo vediamo.San Filippo Neri, noto come il "santo della gioia", nel XVI secolo trasformava le strade di Roma in un luogo di festa e preghiera. Organizzava pellegrinaggi, incontri e momenti di allegria per i giovani, mostrando che la fede è motivo di felicità profonda. La sua capacità di ridere e far ridere, anche in tempi difficili, ci sfida: come puoi portare la gioia del Vangelo nei tuoi ambienti, magari con un sorriso o un gesto di speranza?Quali momenti della tua giornata o della tua settimana dedichi a lodare Dio, magari attraverso la preghiera, la Messa o mettendo in pratica le opere di misericordia corporali e spirituali? Conosci le opere di misericordia corporali e spirituali? Prendi l'impegno di metterne in pratica una alla settimana e poi verifica se lo hai fatto.UNO SGUARDO AL CIELO, I PIEDI SULLA TERRAL'Ascensione non è la fine della storia di Gesù, ma l'inizio della nostra missione. Cristo sale al cielo, ma ci promette il dono dello Spirito Santo e ci invita ad essere suoi testimoni, portare il suo perdono, vivere con gioia.Il mondo ha bisogno di qualcuno che ricordi la salvezza portata da Gesù. Qualcuno che indichi le realtà del Cielo. Non dobbiamo aver paura di essere diversi, di scegliere la via di Cristo in un mondo che spesso va in un'altra direzione. Come i discepoli dobbiamo tornare alla nostra "Gerusalemme" - la famiglia, il lavoro, le amicizie - con grande gioia, sapendo che lo Spirito ci guida.Preghiamo Maria, Regina degli Apostoli, affinché ci aiuti a vivere questa missione con coraggio e amore. E ora, prenditi un momento per rileggere il brano e rispondere in silenzio alle domande proposte sopra. Chiediti infine: Cosa mi sta dicendo Gesù oggi? Come posso rispondere alla sua chiamata con la mia vita?Che lo Spirito Santo ti guidi e ti doni la gioia di essere suo testimone!
Cosa ci raccontano le elezioni amministrative appena conclusesi in 116 comuni fra cui Genova, Taranto, Ravenna e Matera, tra affluenza ballerina, coalizioni larghe e vecchie questioni mai risolte come quella dell'ex Ilva? Com'è possibile che a Gerusalemme est i coloni di estrema destra marciano impuniti nella Città Vecchia insultando e intimidendo i musulmani, mentre a Gaza piovono bombe sulle scuole? E infine, perché Sam Altman, ceo di OpenAi, ovvero di ChatGPT vuole scansionare l'iride della popolazione mondiale in cambio di criptovalute?INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:51 - I risultati delle elezioni amministrative00:07:47 - Le aggressioni israeliane a Gerusalemme est00:17:00 - Perché Sam Altman vuole le nostre iridi?Fonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/silvia-salis-ilva-amministrative/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Decine di adolescenti israeliani di destra hanno aggredito commercianti e residenti musulmani nella Città Vecchia in occasione del Giorno di Gerusalemme. Nel frattempo, si fa sempre più forte la pressione di alcuni leader occidentali nei confronti di Israele. Ne parliamo con Eleonora Colpo, infermiera di Emergency lavora nella clinica di Al Qarara, nel sud della Striscia di Gaza, Nello Scavo, inviato di Avvenire, e Giuseppe Dentice, analista dell'Osservatorio Mediterraneo (OSMED) dell'Istituto di Studi Politici "S. Pio V".Mentre il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha ottenuto ieri una netta vittoria nelle elezioni legislative, il paese è chiamato a votare per la prima il governatore e otto deputati dell'Esequibo, una regione ricca di petrolio rivendicata dal Venezuela che però è amministrata dalla vicina Guyana. Ne parliamo con Roberto Da Rin, inviato de Il Sole 24Ore in America Latina.
In questa puntata parliamo dei risultati di queste elezioni amministrative. Lo facciamo insieme alla nostra Betta Fiorito, Lina Palmerini, quirinalista e commentatrice politica de Il Sole 24 Ore e ci collegheremo a Taranto e Genova, da Domenico Palmiotti e Andrea Ferro.Raccontiamo poi tutte le ultime notizie dal conflitto in Medio Oriente insieme a Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme.A Napoli si festeggia per lo scudetto, mentre l’Inter si prepara alla finale di Champions League. Sentiamo Laura Viggiano, in diretta da Napoli e poi il nostro Dario Ricci.
1) A Gaza iniziano le prove della distribuzione di aiuti con la fondazione creata da Israele. “Nessuno ci andrà”, dicono dalla Striscia. Intanto a Gerusalemme coloni ed estremisti di destra mettono a ferro e fuoco la città, mentre Netanyahu annuncia: nei prossimi giorni annuncio importante sugli ostaggi. (Sami Abu Omar, Nello Scavo - Avvenire) 2) “Serve un embargo europeo alla compravendita di armi con Israele”. Al vertice di Madrid, il ministro degli esteri spagnolo propone un cambio di passo per fermare la guerra a Gaza. (Giulio Maria Piantadosi) 3) Guerra in Ucraina. Mentre Mosca intensifica gli attacchi sul paese, Trump attacca Putin e Zelensky, ma non ha ancora deciso cosa fare. (Emanuele Valenti) 4) Elezioni in Venezuela. Il partito di Maduro vince con una maggioranza schiacciante. Ma il dato più significativo è l'astensione: solo il 12% è andato a votare. (Alfredo Somoza) 5) A Panama la Chiquita licenzia migliaia di lavoratori che scioperavano da fine aprile. Anche il presidente si schiera con la multinazionale delle banane. (Gianni Beretta) 6) E' morto Marcel Ophuls. Il documentarista premio oscar che con "Il dolore e la pietà" per la prima volta affrontò il tema complesso del collaborazionismo francese con la Germania nazista. (Francesco Giorgini)
Abitanti di Gerusalemme dopo il ritorno dalla cattività. Genealogia di Saul.
Migliaia di israeliani sfilano nel "giorno di Gerusalemme" per affermare il controllo totale della città da parte dello stato ebraico. Prevista anche la "marcia delle bandiere" nella zona palestinese. Provocazioni e violenze a danno della popolazione araba. Da Gerusalemme, il podcast di Michele Giorgio
Giusi Fasano parla dei colpi di avvertimento sparati dall'esercito israeliano contro una delegazione in visita a Jenin: un'azione simbolo dei rapporti sempre più tesi tra Gerusalemme e diversi Paesi occidentali. Marta Serafini racconta dei volontari italiani uccisi in Ucraina (e dell'attentato in cui è stato ammazzato a Madrid un ex politico filorusso di Kiev). Gennaro Scala spiega perché Massimo Coppola è finito in manette (in flagranza di reato).I link di corriere.it:Israele, spari in aria dell'Idf durante la visita a Jenin di una delegazione UeChi sono i due foreign fighter italiani morti in UcrainaSorrento, arrestato il sindaco Massimo Coppola
Un'unità dell'IDF spara colpi di avvertimento in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania, creando panico fra i diplomatici. L'episodio va ad acuire i rapporti già tesi tra Israele e i leader occidentali. Ne parliamo con Nello del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme, Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all'Università di Bologna, e Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento.
Nuova svolta nelle indagini per l'omicidio di Chiara Poggi: un'impronta che sarebbe di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Ci racconta gli ultimi sviluppi Marco Oliva, conduttore di “Lombardia Nera” su Antenna 3.Oms: approvato il primo Accordo Pandemico Globale, e l'Italia si astiene dal voto. Ne parliamo con Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Sentiamo poi Nello Del Gatto, analista e giornalista da Gerusalemme, per gli aggiornamenti sulla guerra a Gaza. A Cannes è il giorno dell'unico regista italiano in concorso: Mario Martone con il suo “Fuori”. Ci racconta questa giornata del Festival Franco Dassisti.
Trump in Arabia Saudita senza passare da Israele, mentre continuano gli attacchi su Gaza. Ci colleghiamo con Nello Del Gatto, analista e giornalista da Gerusalemme. I Campi Flegrei, il piano per la convivenza con il bradisismo e le abitazioni abusive. Sentiamo Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli. Caso Garlasco: blitz dei carabinieri a casa di Andrea Sempio e dei genitori. Con noi Giada Bocellari, legale di Andrea Stasi. Asili nido e PNRR, anche il nuovo bando si ferma a 400 milioni su 800. Sentiamo Federica Ortalli, presidente di Assonidi.
Presa e distruzione di Gerusalemme. Cattività babilonese. Ghedaliah fatto governatore di Giuda. Jehoiakin è rimesso in libertà in Babilonia.
Il giornalista Michele Giorgio da Gerusalemme ha passato in rassegna i temi caldi di questi giorni, inclusa la visita di Trump in Arabia Saudita e i rapporti raffreddati tra USA e Israele. Nel frattempo, Israele continua a bombardare e uccidere civili tra cui bambini.
Fernando Gentilini"Atlante delle città eterne"Itinerari e voci nell'Europa delle ideeBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itViaggiare in verticale significa calarsi nel tempo profondo, abbandonare gli itinerari di superficie per dirigere il proprio sguardo oltre la forma delle cose finite. Partire dall'invisibile, allora, per vedere meglio: è questo che si propone Fernando Gentilini quando decide di farsi guidare, nel com- porre questo suo Atlante delle città eterne, dalle voci degli scrittori, degli artisti, dei santi e dei filosofi che le hanno abitate prima di noi. Come a Roma, dove sono Nerone e San Benedetto a riportarci al mito olimpico e alle origini del monachesimo; oppure a Milano, di cui Leonardo e la principessa Belgiojoso custodiscono lo spirito ingegnoso ed eternamente rinascimentale. O nella Parigi romantica di Edith Piaf e in quella nazionalista di Charles de Gaulle, ciascuna con la propria idea di grandeur. O ancora nella Londra vittoriana di Bram Stoker, nella Sarajevo suicida di Predrag Matvejević o nella Pietroburgo di Iosif Brodskij che ciclicamente risorge dall'acqua… Sono fatte di niente le città di questo libro insolito e conturbante. Hanno la consistenza dei sogni e delle idee. Senza più monumenti né palazzi, senza la gente in strada, senza rumori in sottofondo: città irreali, svuotate di tutto, attraversate solo dalle voci dei loro antichi abitanti; che a seguirle ci si ritrova di colpo in un altro mondo, dove passato e futuro non si oppongono più, e dove nulla di quel che è essenziale potrà mai andare perduto.Fernando Gentilini ha vissuto in molti paesi di diverse regioni del mondo, lavorando come diplomatico per il Ministero degli Esteri, l'Unione europea e l'Alleanza atlantica. Oggi vive tra Roma e Bruxelles, dove scrive e collabora con vari istituti e università, continuando a inseguire le sue passioni che sono da sempre i libri, l'Europa e la politica internazionale. Ha pubblicato In Etiopia (1999), Infiniti Balcani (2007, premi Cesare Pavese e Capalbio), Libero a Kabul (2011), Tre volte a Gerusalemme (2020, premio Gambrinus), I demoni, storie di letteratura e geopolitica (2023). Ha collaborato con le pagine culturali di «La Stampa». Sulle pagine culturali di «la Repubblica» ha raccontato con la serie Finis Terrae i paesi e le crisi internazionali degli ultimi anni attraverso la storia e i classici della letteratura.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
A fuoco i dintorni di Gerusalemme, chiusa l'autostrada per Tel Aviv.Stati Uniti: rilasciato attivista palestinese.Turchia: condannato giornalista svedese. Siria: nuovi scontri settari contro i drusi, Israele minaccia e colpisce.Ucraina e Stati Uniti firmano accordo storico su minerali e ricostruzioneIntroduzione al notiziario: la pace ha le mani feriteQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Diego Passoni"Quel che resta di Santiago"Gioie e dubbi di un pellegrino poco ortodossoSonzogno Editoriwww.sonzognoeditori.it«Il cammino portoghese. Parto o non parto? Alla fine, sono partito.» La proposta casuale di un amico e la nostalgia dei trekking a piedi superano la diffidenza verso il Camino de Santiago, che ogni anno attira migliaia di viaggiatori, mossi ora da spirito di avventura, ora da fede, ora dal desiderio di raccontarlo. Chi ha fatto un cammino, però, lo sa: non è tanto l'arrivo a Compostela, Roma o Gerusalemme a contare, ma il modo in cui impariamo a percorrere la strada. Non è un caso se nelle lingue semitiche le parole «viaggio» e «racconto» hanno la stessa radice, perché non esiste un racconto senza uno spostamento, e non esiste uno spostamento finché non accettiamo di abbandonare i nostri punti fermi, almeno per un po'. Con sguardo aperto e curioso, Diego Passoni indaga tappa dopo tappa quel che resta di Santiago: oltre la grande operazione di marketing di un vescovo visionario, oltre il mito del pellegrino e la religione dei selfie, delinea la vera forma del viaggio, fatta di vesciche, zaini troppo pesanti e strade sbagliate, di letti scomodi e sonni profondi, di chiacchiere banali e illuminanti, e di incontri con l'altro che a volte possono portare verso noi stessi. Questo libro, ci avverte, non è «un manuale d'autoaiuto per trovare l'illuminazione a chilometro zero», ma un invito a essere presenti, e a riscoprire l'atto rivoluzionario di muoversi al ritmo delle proprie gambe, attraverso una geografia fisica, ma soprattutto interiore e spirituale. Una mappa dell'anima in cui ritrovare se stessi e quel mondo che, fin troppo a lungo, abbiamo dimenticato di guardare.Diego Passoni. Dopo un passato da ballerino e presentatore tv, oggi è uno dei conduttori di Pinocchio, trasmissione di punta di Radio Deejay a cui presta la voce insieme a La Pina e La Vale. È anche autore di Ma è stupendo! (Vallardi 2019), Siamo tutti sulla stessa arca, Isola (Mondadori 2020, 2022) e, con Nicola Macchione, di Pene, maschile plurale (Fabbri 2024). Da sempre camminatore appassionato, ha affrontato il cammino portoghese verso Santiago con la mente e il passo di un pellegrino poco ortodosso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman del Vangelo di Luca capitolo 24 versetti da 44 a 53. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 20 Aprile 2025.Titolo del messaggio: "Perché la Pasqua? 5 realtà sorprendenti da celebrare a Pasqua"LUCA 24 V44-5344 Poi disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente per capire le Scritture e disse loro: 46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, 47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Voi siete testimoni di queste cose. 49 Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall'alto».
Lorenzo Tablino"I Giusti albesi""I Giusti Albesi", scritto dall'enologo e giornalista Lorenzo Tablino ed edito da Edizioni Langhe Roero Monferrato è frutto di due anni di ricerca storica, racconta le storie di coloro che, durante il secondo conflitto mondiale, rischiarono la propria vita e quella dei propri familiari per proteggere e salvare famiglie ebree dalla deportazione.L'opera è stata realizzata con il contributo dell'Associazione Beato Padre Giuseppe Girotti, in collaborazione con il Centro Culturale San Giuseppe. La presentazione vedrà la partecipazione dell'autore Lorenzo Tablino, del sindaco di Alba Alberto Gatto, di Don Dino Negro, Renato Vai e Roberto Cerrato.Come spiega l'autore, il titolo richiama il termine "Giusti", utilizzato nel memoriale Yad Vashem di Gerusalemme per onorare chi, a rischio della propria vita, aiutò i perseguitati a salvarsi. "Anche nella nostra terra – afferma Tablino – molte persone, spesso poco conosciute, hanno compiuto gesti straordinari per proteggere vite umane. Non possiamo permettere che la memoria si perda, ed è nostro dovere ricordare questi eroi silenziosi. Li definiamo ‘Giusti tra gli Albesi' per sottolineare il loro valore morale e l'importanza di trasmetterne l'esempio alle nuove generazioni".Il libro raccoglie oltre cinquanta testimonianze di uomini e donne appartenenti a contesti diversi: contadini, viticoltori, professori universitari, imprenditori, avvocati e professionisti. Un lavoro che non solo ricostruisce fatti storici, ma porta alla luce sentimenti ed emozioni di chi decise di agire, anziché rimanere indifferente.La pubblicazione esce in concomitanza con l'ottantesimo anniversario della morte del Beato Padre Giuseppe Girotti, figura di riferimento per la solidarietà e il coraggio dimostrato durante la guerra.Lorenzo Tablino è nato in Alba nel 1946. Coniugato, con 2 figli, si è diplomato enotecnico in Alba nel 1968. Dal 1969 al 2004 ha lavorato nelle cantine di Fontanafredda; attualmente svolge attività di consulente, con particolare riferimento ai temi legati alla qualità e immagine dei vini. Maggiori info su tablino.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sono stati rinviati i colloqui ministeriali per la pace in Ucraina previsti per oggi nel Regno Unito. Ce ne parla da Londra Giorgia Scaturro, giornalista, producer, nostra collaboratrice a Londra.Le faide interne all'Amministrazione Trump: dal caso Signal al passo indietro di Musk dal DOGE. Ce ne parla da New York Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24Ore. La nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza e il viaggio del Cardinale Pizzaballa a San Pietro in vista del Conclave. Ce ne parla da Gerusalemme, Nello del Gatto, nostro collaboratore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».Parola del Signore.
All'indomani della morte di Papa Francesco, si aprono i dibattiti sui possibili suoi successori con il Conclave più numeroso e internazionale della storia della Chiesa. Ne parliamo con Carlo Marroni, giornalista, vaticanista de Il Sole 24Ore, Lucia Capuzzi, giornalista della redazioni esteri di Avvenire, che ci parla da Gerusalemme e Matteo Matzuzzi, vaticanista e caporedattore de Il Foglio.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto».Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.Parola del Signore.
La Pasqua nell'arte - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B1#Arte #Pasqua #Caravaggio #vhs #GesuFamose opere d'arte che illustrano la PasquaBuongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti all'episodio numero 182.Siamo arrivati quasi al giorno di Pasqua e, visto che vi ho già parlato di questa festa, delle sue tradizioni, dei piatti tipici che si mangiano in questa occasione, oggi, prima di salutarci per le vacanze di Pasqua appunto, voglio regalarvi un episodio dedicato alla Pasqua nell'arte.Prima però di parlarvi delle opere d'arte, ricordiamo insieme come si chiamano in italiano i giorni del periodo di Pasqua.Si comincia con la Domenica delle Palme (Palmsonntag/Palm Sunday) che è la domenica che precede la settimana prima di Pasqua. Questo giorno ricorda l'entrata di Gesù a Gerusalemme per andare a festeggiare la Pasqua ebraica insieme ai suoi discepoli. Gesù in quel tempo era già diventato famoso per i suoi discorsi e i suoi miracoli e aveva tanti ammiratori, tanti fan diremo oggi e questa folla di ammiratori, saputo che stava per arrivare questa persona così famosa e importante, si sono preparati e lo hanno accolto in città come un vero re....- The full transcript of this Episode is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 20ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
L'ingresso di Gesù a Gerusalemme è l'invito ad entrare insieme a lui in un nuovo paradigma di vita, in cui l'umiltà trionfa sull'orgoglio, l'amore sull'egoismo, la fiducia sulla paura.
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Ci colleghiamo con Gerusalemme, dove troviamo Nello Del Gatto, giornalista e analista per Radio 24, che ci aggiorna sulle ultime novità del conflitto in Medio Oriente. Nelle scorse ore sono continuati gli attacchi nel Sud di Gaza da parte dei raid israeliani.
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- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».Parola del Signore.
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- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.Parola del Signore.
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- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua barella e cammina"». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina"?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.Parola del Signore.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dalla libro del profeta Isaìa +Così dice il Signore:«Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra;non si ricorderà più il passato,non verrà più in mente,poiché si godrà e si gioirà sempredi quello che sto per creare,poiché creo Gerusalemme per la gioia,e il suo popolo per il gaudio.Io esulterò di Gerusalemme,godrò del mio popolo.Non si udranno più in essavoci di pianto, grida di angoscia.Non ci sarà piùun bimbo che viva solo pochi giorni,né un vecchio che dei suoi giorninon giunga alla pienezza,poiché il più giovane morirà a cento annie chi non raggiunge i cento annisarà considerato maledetto.Fabbricheranno case e le abiteranno,pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto».Parola del Signore.
A quasi due anni dall'inizio della guerra civile, la riconquista da parte dell'esercito sudanese del palazzo presidenziale e dell'aeroporto a Karthoum ha un alto valore simbolico. Con Irene Panozzo, analista politica e socia di Lettera22.Il 25 marzo Hamdan Ballal, uno dei registi del documentario No Other Land, vincitore dell'Oscar, è stato rilasciato dopo una notte trascorsa in detenzione in una base militare israeliana. Con Lorenzo Tondo, corrispondente del Guardian, da Gerusalemme.Oggi parliamo anche di:YouTube • Mina intervistata a Radio Taranto - 1978, sul canale di Sandro Messinahttps://www.youtube.com/watch?v=r8XDdx2OTjoCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Si parla già di quasi 600 vittime, tra civili e operatori di pace, e il numero continua a crescere. Nel frattempo migliaia di persone sono di nuovo in fuga dalla Striscia, e a Gerusalemme scoppia la protesta. Il punto di Michele Giorgio.