Sette donne, sette ragazze fuori dagli schemi, indipendenti, controcorrente, che hanno lasciato il segno. Sono le nostre Swiss Riot Girls, venute dal passato a raccontarci le loro battaglie per un mondo migliore, più giusto, che conceda lo stesso spazio a uomini o donne. Sono più simili alle streghe che alle fate, e per questo iniziamo da lei, Anna Göldi, ultima strega perseguitata in Europa a fine 700. Ma ogni donna porterà con sé un’epoca e la difesa di un diritto importante, che scopriremo puntata dopo puntata con Emma Herwegh, Elsa Barberis, Annemarie Schwarzenbach, e le altre. Gli episodi escono ogni due settimane. Un podcast prodotto da RSI – Radiotelevisione svizzera, realizzato da Valentina Grignoli. Editing e regia tecnica a cura di Mattia Pianezzi. Sigla e sound design con musiche di Camilla Sparksss. Si ringraziano per la collaborazione: Amnesty International, Associazione archivi riuniti delle donne Ticino, Associazione ticinese degli insegnanti di storia e Casa Museo Luigi Rossi di Capriasca.
RSI - Radiotelevisione svizzera
Affetta da isteria, Sabina Spielrein è ricoverata molto giovane alla clinica universitaria Burghölzli di Zurigo, incarnando alla perfezione la rappresentazione delle nuove streghe: sembra folle, seduttiva, ipersensibile e incontrollabile. Nessuno può immaginare chi diventerà lì a pochi anni. Sabina è russa e proviene da una ricca famiglia ebrea a Rostov sul Don. È il 1904, e di lei si prenderà cura un allora giovanissimo Gustav Jung, che la avvicinerà alla psicoanalisi e poi anche alla figura di Sigmund Freud. Nel 1911 si laurea in medicina all'Università di Zurigo, diventando la prima donna a scrivere un dottorato dedicato alla schizofrenia, e all'età di 25 anni è membro dell'Associazione psicoanalitica a Vienna, per la quale terrà diverse conferenze. Le sue idee anticiperanno forse quelle dei suoi maestri, le sue intuizioni contribuiranno a rivoluzioni importanti. Ma è donna, ebrea, ed è partita male. Vivrà tra Zurigo, Vienna, Berlino e Ginevra (dove collabora con il pedagogista e filosofo Piaget, che avrà in cura). Quando Sabina Spielrein deciderà, anni dopo, di tornare in Russia, Lenin è al potere e le donne hanno un posto nella società e godono di diritti qui ancora inesistenti. Sarà a Mosca una delle personalità più riconosciute nel suo campo. Eppure... qualcosa deve essere andato storto, perché Sabina è sparita dalla storia, e oggi sono in pochi a conoscere il suo nome. E ancora meno sono quelli che ne conoscono la vera storia. Come sempre la musica non arriva a caso, e in questo episodio Tumbalalaika delle Barry Sister e Herjazz, firmato Huggy Bear, insieme alle note di Camilla Sparksss che compaiono complici qua e là.
Annemarie è nata nel 1908 in una famiglia dell'alta borghesia, sulle rive del Lago di Boken (ZH). Studia tra Zurigo, Parigi e Berlino, dove conosce i fratelli Mann. Si innamora di Erika e si lega inesorabilmente alla morfina. Scrive quello che pensa sin da giovanissima, le sue idee condannano l'ipocrita neutralità della Svizzera prima e durante il conflitto mondiale. Annemarie è un'icona femminista prima del tempo, anticonvenzionale e antifascista, devastata dai suoi demoni interiori che combatte con la scrittura. Un'idealista, che non ha mai avuto paura di urlare forte e chiaro le proprie idee e il suo punto di vista, costi quel che costi. Archeologa, viaggia dal 1933, quando fa il suo primo grande tratto su strada in Turchia, Siria e Iraq. La sua vita sarà costellata di avventura in Russia, Iran e Persia, Stati Uniti e in un'Europa stretta dalla morsa dei fascismi.È durante un periodo di riabilitazione a Sils che Annemarie Schwarzenbach conosce Ella Maillart, e l'unione di due anime così speciali non può che portare a qualcosa di eccezionale come la loro avventura verso l'Afghanistan. Di questo viaggio, della forza di volontà e del richiamo verso l'altrove, di avventure e anime alla deriva, di incontri e popoli, di vittorie e sconfitte, ma anche di pace e di guerra si parla in questo episodio di Anna - Swiss Riot Girls! La musica di Suzanne Vega e dei Mecca Normal ci aiutano a far rivivere queste due eroine indimenticabili. Autrice e voce: Valentina Grignoli. Editing e regia tecnica a cura di Mattia Pianezzi. Sigla e sound design con musiche di Camilla Sparksss.
Gabrielle è nata nel 1919 a Ginevra, è diventata medico molto presto, nonostante fosse una donna in un ambito prettamente maschile. Si è dedicata alla ginecologia intuendo che sarebbe stato il campo più accessibile per lei, accorgendosi però immediatamente che le pazienti erano le prime a preferire un medico uomo! Ma a poco a poco è riuscita a ritagliarsi uno spazio tutto suo e a esercitare liberamente senza gli sguardi di derisione del corpo medico maschile. E a poco a poco, con gli anni, c'era la fila per diventare sua paziente. Perché? Era una donna, aveva una sensibilità diversa, nuova, e un'attenzione verso la sfera psicologica che non tutti possedevano ancora. E poi perché tra le prime, è riuscita a rendersi conto dei gravissimi danni psicologici che una gravidanza non desiderata - spesso conseguenza di violenze - poteva arrecare a una donna e al suo bambino. E di conseguenza, a praticare interruzioni di gravidanza in nome della legge, in un epoca nella quale gli aborti illegali erano la silenziosa e triste prassi. L'aborto era, ed è tutt'ora, un tabù. Lo dimostra anche la storia di Gabrielle Perret-Gentil, e quella legata al suo nome, che ora campeggia - non senza contestazione - sulla via adiacente all'Ospedale Universitario di Ginevra. Questo quinto episodio racconta la vita e l'opera di una battagliera silenziosa e determinata, oggi giustamente ricordata per la sua lotta contro l'aborto clandestino e la sua attenzione verso le donne in gravi difficoltà, che fossero sociali, economiche, psicologiche. Con lei cantano: Camilla Sparksss, Patty Smith in Land: Horses, e le CW/A con Only Straight Girls Wear Dresses.
Leny Bider è stata protagonista del primo film muto svizzero di successo, ha frequentato il Cabaret Voltaire, e lasciato dietro di sé schizzi dadaisti sulle pareti di una storica discoteca zurighese. Ma oggi nessuno se la ricorda più! Perché? Forse per quel colpo di pistola appena saputo dello schianto mortale del fratello. Non ci è dato saperlo. Quello che sappiamo è che i due Bider rappresentavano gli anni ruggenti in cui hanno vissuto: innovazione tecnologica e avanguardia, un pioniere dell'aviazione svizzera e un'attrice stilista. Facevano parte di una jeunesse dorée che poteva anche essere una gabbia. Dei due solo uno, solo quello che guidava in preda agli ultimi vapori alcolici una mattina di luglio, è ricordato ancora oggi come eroe nazionale. Di lei rimangono solo un sacco di foto splendide e qualche schizzo appeso in un hotel sperduto. La quarta puntata di Anna - Swiss Riot Girls è dedicata alla tragica figura di Leny Bider, ci accompagnerà la musica di 'Le Tigre' con ‘Deceptacon', insieme alla nostra Camilla Sparksss.
Ha inventato la gonna pantalone e le giacche a kimono, ma soprattutto ha liberato la donna degli anni quaranta da abiti che la costringevano, facendone risaltare la femminilità in vestiti che erano opere d'arte a tutto tondo, comodi, eleganti e anticonvenzionali. La terza protagonista di Anna - Swiss Riot Girls! è Elsa Barberis, la stilista luganese che ha lasciato un'impronta decisa nel mondo della moda. Nata nel 1902 a Lugano da Emma Vanini e Pietro Barberis, sin da piccola disegna e realizza abitini prima per le sue bambole, poi per le cugine, finché la sua passione si concretizza in un atelier di moda in via Nassa, trenta sarte e sfilate nei Grandi Hotel svizzeri. Autodidatta, Elsa Barberis ha costruito il suo piccolo impero da sola, facendosi un nome fin oltre oceano, ma soprattutto, divertendosi un mondo. Qui la facciamo ballare sulle note Rebel Girl delle Bikini Kill e Let me off uptown di Anita O'Day, che proprio negli anni quaranta sfatava il mito della ragazza aggraziata sul palco, imponendo i suoi abiti maschili e la sua grinta. Come sempre la sua storia è accompagnata dal ritmo di Camilla Sparksss.Autrice e voce: Valentina Grignoli. Editing e regia tecnica a cura di Mattia Pianezzi.
Emma Herwegh voleva cambiare il mondo! Si è battuta per la libertà, sua e dei popoli oppressi, senza aver paura di scandalizzare chicchessia, ha combattuto per la Rivoluzione del 1848 in prima persona, e faceva tutte quelle cose che mal si adattavano a una donna dell'alta società: cavalcava come il diavolo, fumava i sigari, si allenava con la ginnastica e sparava col fucile.Insieme al marito Georg Herweg, a Zurigo diede vita a un rifugio per i perseguitati politici di tutta Europa nella loro casa sul lago. La sua figura ribelle e indomita, come un cavallo arabo, è al centro del secondo episodio di questa serie podcast. Autrice e voce: Valentina Grignoli. Editing e regia tecnica a cura di Mattia Pianezzi. Sigla e sound design con musiche di Camilla Sparksss. In questo episodio sono presenti anche frammenti musicali da:"Call the doctor" delle Sleater Kinney"Anées de pèlerinage" di Franz Liszt
Anna Göldi è stata l'ultima "strega" a essere uccisa in Europa e la prima a essere riabilitata nel mondo. Cosa significa? Che 200 anni dopo la sua morte in un processo di stregoneria, nel 2008 Anna viene dichiarata innocente.Anna è una donna a servizio di una nobile famiglia tra le alte vette di Glarona quando viene condannata: una delle figlie del medico Jakob Tschudi, il suo ex datore di lavoro, ha iniziato a vomitare spilli. Non due, ma fino a 100. È il 1782, e Anna è accusata di avvelenamento perché quando stava ancora lì, come cameriera, la piccola Anneliggeli gli spilli li trovava nel latte. Ma sarà vero? Di certo c'è solo che la stessa Anna, attraente e florida 46enne che non dimostra la sua età ma porta con sé parecchi segreti, aveva giorni prima denunciato il dottor Tschudi per molestie sessuali, a un tribunale di cui lo stesso faceva parte come giurato. E che dopo quel giorno lui e la sua famiglia non le avevano più dato tregua. Fino alla fine. Autrice e voce: Valentina Grignoli. Editing e regia tecnica a cura di Mattia Pianezzi. Sigla e sound design con musiche di Camilla Sparksss. In questo episodio sono presenti anche frammenti musicali da:‘She was a witch' dei 1782, band italiana formatasi nel 2019, il nome si ispira alla storia di Anna Göldi‘Double dare ya' dei Bikini Kill, band americana degli anni novanta alla base del movimento riot grrrl
ANNA - Swiss Riot Girls! Tue, 12 Oct 2021 22:00:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Rive