POPULARITY
Elisa Rovesta"Fashion Outsider"Oligo Editorewww.oligoeditore.itFashion Outsider è un viaggio nelle vite straordinarie di personaggi iconici che hanno lasciato un segno indelebile, non limitandosi a seguire le mode, ma stravolgendole e reinventando qualcosa di nuovo. Incontreremo artisti come Frida Kahlo e Salvador Dalì, designer come Piero Fornasetti e i fratelli Castiglione, stilisti come Elsa Schiapparelli, Coco Chanel e Yves Saint Laurent, ma anche star della musica come Madonna e Micheal Jackson. Storie di legami e amicizia, ribellione e creatività, per comprendere come l'arte, la moda e il costume siano sempre una sfida alle convenzioni.Vite straordinarie che hanno lasciato un segnoUn viaggio nella moda, nel costume e nell'arteElisa Rovesta è da sempre affascinata dalle mode e dai costumi della società. Specialista in brand, stile e tendenze, ha pubblicato una trilogia dedicata alla contemporaneità e alle dinamiche umane, raccontando con ironia, stile e profondità i piccoli e grandi movimenti del nostro tempo (Fatti di umani, Umanistili e una ballerina sulla luna, Umane-stelle, NFC). Per Panorama.it cura la rubrica Stili Umani. Scrive per il corner Contemporanea attitude di Prometeoliberato.com in cui osserva con intelligenza e leggerezza le trasformazioni della società.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Angelica Grivel Serra"L'anello debole"Harper Collinswww.harpercollins.itSotto il cielo terso di un pomeriggio di fine marzo, in una stanza dell'ala ponente dell'hospice, Piera Raccis sta morendo. Al suo fianco, il fratello prediletto Claudio raccoglie le sue ultime parole: un'eredità inattesa, destinata esclusivamente a lui. Ma è proprio allora che Claudio precipita in una rovina che squaderna tutti i suoi equilibri. Da una parte la famiglia d'origine, che rivendica diritti che non ha sull'eredità che Piera ha scelto di lasciargli, aprendo gli argini al caos di antichi rancori mai riconosciuti. Dall'altra, il nucleo familiare costruito con la moglie Cecilia e i figli adolescenti, Amanda e Rocco, tutti catapultati all'improvviso assieme a lui nel vortice di un'incertezza sgomenta. Tempi ardui attendono Claudio Raccis: mutazioni, attese e bivi radicali sulla soglia di una stagione di vita che lui pensava riservata alla pace. Quando tutto sembra perduto, qualcosa si scioglie. Un teatro di molti attori, un labirinto di spiriti che convivono con i viventi, il ballo tondo a sancire il filo tra cieli e terra. E proprio come in ogni labirinto che si rispetti, ogni persona che vi entra è diversa da quella che ne esce. Angelica Grivel Serra, con una lingua evocativa e avvolgente, racconta una storia di rara intensità emotiva, un'esplorazione affilata dell'avidità e del tradimento, delle luci e delle ombre che abitano ogni famiglia, in una Sardegna ruvida e magnetica.Angelica Grivel SerraNasce a Cagliari nel dicembre 1999. Laureata magistrale con il massimo dei voti in Filosofia, ha scelto di raccontare storie con una voce autentica e intensa. Dopo l'esordio con L'estate della mia rivoluzione (Mondadori, 2020), a fine ottobre del 2021 è a Roma, al Senato della Repubblica, tra i relatori per il convegno "Grazia Deledda, la donna che non mise limiti alle donne". Le è stato conferito il Premio Navicella Sardegna nel 2021. Nel dicembre 2024 vince a Firenze il Premio Spadolini Nuova Antologia per la sua tesi magistrale. Scrive, perché sa che la scrittura è esigenza spietata di vita.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Charles Ray Hatcher si trova in prigione quando si rende conto di avere dei seri problemi psicologici. Scrive una lettera per chiedere un sostegno in tal senso, ma viene ignorato. Quando finalmente ci si accorgerà di quanto avesse ragione, 16 persone saranno già state uccise.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
Charles Ray Hatcher si trova in prigione quando si rende conto di avere dei seri problemi psicologici. Scrive una lettera per chiedere un sostegno in tal senso, ma viene ignorato. Quando finalmente ci si accorgerà di quanto avesse ragione, 16 persone saranno già state uccise.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
Antonella Lumini"Salto nel vuoto: lo spirito cresce per sottrazione"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgwww.circololettori.itdomenica 19 ottobre 2025 h 15 | Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, aula della Cameracon Antonella Lumini, eremita di città e custode del silenzio, e Gabriele Goria, libero meditatore e artista marzialemodera Armando Buonaiuto, curatore Torino SpiritualitàC'è un salto che non conduce lontano, ma in profondità. È il salto nel vuoto: non caduta, ma resa. Quando smettiamo di accumulare aspettative, strutture e narrazioni, ci accorgiamo che lo spirito cresce non per aggiunta, ma per sottrazione. Nel silenzio che scava, nel dolore che purifica, nell'abbandono che spoglia, il vuoto si rivela pieno: di presenza, di luce, di amore che circola senza ostacoli. A condurci in questi orizzonti rarefatti, due voci lontane ma complementari: Gabriele Goria, libero meditatore tra le foreste della Finlandia, e Antonella Lumini, eremita metropolitana di Firenze. Percorsi diversi che si incontrano dove ogni parola diventa più rara, ogni gesto più essenziale. Lì dove nulla è da possedere e tutto è donato.Antonella Lumini, custode del silenzio, da oltre quarant'anni vive un'esperienza di silenzio e solitudine nella sua casa di Firenze, città in cui è nata nata. Dopo studi filosofici, si è dedicata allo studio della Bibbia e di testi di spiritualità cristiana. Ha lavorato presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze occupandosi di libri antichi. Partecipa a incontri di spiritualità e guida gruppi di meditazione a Firenze e in altre città italiane. Fra i libri: La custode del silenzio (con P. Rodari, Einaudi, 2016), Mistica e coscienza (Paoline, 2024), Passione secondo Maria Maddalena. L'esperienza del deserto (Lindau, 2025). Scrive articoli per quotidiani e riviste, in particolare per «L'Osservatore Romano».Gabriele Goria, artista marziale, pedagogo teatrale e illustratore, pratica arti marziali e meditazione da oltre trent'anni. Insegna T'ai Chi, meditazione e Kung fu presso il Performing Arts Research Centre della University of the Arts di Helsinki e conduce laboratori e seminari di formazione e di studi interreligiosi in vari istituti in Finlandia e in Italia. Ancorata al dialogo tra arte e spiritualità, la sua ricerca esplora il rapporto tra introspezione ed espressione creativa. Tra le pubblicazioni: Active Silence: Reinventing spirituality through art-research (Mimesis, 2015) e Conversazioni intorno al fuoco. Meditazione e tradizioni spirituali (con P. Scquizzato, Lindau, 2022).Armando Buonaiuto, curatore del festival Torino Spiritualità, di SOUL Festival della Spiritualità di Milano e delle Officine di Spiritualità di Venezia, collabora con la Fondazione Circolo dei lettori di Torino. Ha insegnato comunicazione sociale nei progetti di formazione giornalistica realizzati da Rai e Ministero degli Affari Esteri nei Balcani e nell'Africa saheliana. Per Rai Radio3 è tra i conduttori della trasmissione di cultura religiosa “Uomini e profeti”. Ha curato e commentato il volume Racconti spirituali (Einaudi, 2020).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Massimiliano Virgilio"Buio sulla città"Una nuova inchiesta per Matilde SeraoFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itNapoli, una notte di fine Ottocento. D'improvviso lampade e lampioni si spengono e sulla città cala un buio profondo. Qualcuno lo chiama “Grande Oscuramento” e, come se non bastasse, sulla già scura collina di Capodimonte viene ritrovato il corpo senza vita di una ragazza. Una leggenda vuole che su quel colle vaghi il fantasma di una fanciulla, e così tra i vicoli e nelle piazze, persino nei salotti e nelle redazioni dei giornali, cominciano a serpeggiare bizzarre interpretazioni dell'accaduto, all'insegna della superstizione.A Matilde Serao, sempre a caccia del vero per indole e deformazione professionale, le fantasie popolari non sono mai piaciute: per lei, l'unica notizia degna di questo nome è che una giovane donna è stata assassinata. La giornalista più celebre del Regno d'Italia è appena rientrata a Napoli e vive un momento di profonda malinconia: trascurata dal marito Edoardo Scarfoglio, che le preferisce una ballerina francese; abbandonata dal suo amante, il poeta Mario Giobbe, forse alle prese con un nuovo fidanzamento; pedinata da una misteriosa donna che le somiglia in modo allarmante e che appare e scompare nei luoghi più impensati, quasi fosse una visione. Ma non c'è tempo per gli scoramenti privati, la città è in preda a un'isteria collettiva. E ancora una volta tocca a Matilde, pronta a trasformarsi da cronista d'inchiesta in detective del popolo, aiutata dall'amica Eleonora Duse, setacciare la realtà dalle tendenziose dicerie e inchiodare alle sue colpe l'artefice del tremendo delitto.Dopo Luci sulla città, il primo romanzo di questa serie che narrava lo “sventramento” edilizio, la Serao di Massimiliano Virgilio torna per ingaggiare il tema delle verità indicibili, quelle che si nascondono tra le pieghe di un sistema patriarcale e che solo attraverso il suo rovesciamento possono finalmente essere urlate.Massimiliano Virgilio è nato nel 1979 a Napoli, dove vive. Ha scritto romanzi premiati e tradotti all'estero (tra cui L'americano, Le creature e Il tempo delle stelle per Rizzoli), sceneggiature per il cinema, documentari televisivi e reportage narrativi (tra cui Porno ogni giorno. Viaggio nei corpi di Napoli per Laterza). È autore del programma radiofonico Zazà su Rai Radio3. Scrive per il “Corriere della Sera” e il “Corriere del Mezzogiorno”.L'incontro con (un libro di) Matilde Serao è avvenuto quando era a scuola e da quel momento non ha mai smesso di coltivare l'idea di farla rivivere attraverso una serie di romanzi. Il primo, pubblicato per Feltrinelli, è stato Luci sulla città. Un'inchiesta per Matilde Serao.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
C'era una volta… un giovane che vedeva il mondo in modo diverso.Il suo nome… era John Nash.Arriva a Princeton con una sola ossessione: trovare un'idea… unica.Un'intuizione che lo renda immortale nella storia della scienza.Non cerca amici, non cerca approvazione.Cerca… la verità nascosta dietro i numeri.E mentre gli altri studenti si godono la vita…Nash osserva. Studia. Scrive.Con lo sguardo fisso… verso un orizzonte che solo lui riesce a vedere.Ma la genialità… porta sempre con sé un'ombra.Con la collaborazione di Lucia Pareti, Fabiola Berretta, Mariangela Ungaro Composer (Cinema d'Ascolto), Fernanda Cherubini, Giulio Tiezzi, Alessandro Ferri, Senzarumore.
Gianluigi Ricuperati"Ritorno al futuro. Prototipi di tempo"MAUTO Museo Nazionale dell'Automobile, TorinoIn occasione del quarantennale del primo film della saga Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis, il MAUTO – Museo Nazionale dell'Automobile presenta la mostra RITORNO AL FUTURO. PROTOTIPI DI TEMPO che esplora la relazione profonda tra due degli oggetti di design di massa più iconici – gli orologi e le automobili – mettendone in luce le risonanze emotive, meccaniche e simboliche. Attraverso questa lente, la mostra indaga la percezione contemporanea del tempo — sempre più accelerata e frammentata dall'era digitale — celebrando al contempo il quarantesimo anniversario di Ritorno al Futuro, il film in cui un'automobile si trasforma letteralmente in una macchina del tempo. Protagonista dell'esposizione l'iconica DeLoreanDMC-12 del 1981 disegnata da Giorgietto Giugiaro, corredata da figurini e lucidi – provenienti dall'Archivio Italdesign – selezionati per raccontare il processo creativo dietro alla vettura che ha segnato la storia di cinema e del design. Oltre alla automobile e ai suoi disegni, la mostra omaggia il capolavoro pop con una serie di oggetti originali dalla lavorazione del film. In questo contesto, costituisce un'installazione a sé la presenza di dodici opere della serie Suspended di Anri Sala, uno dei più grandi artisti contemporanei: dodici – come le lancette di un quadrante – disegni digitali che mettono in relazione tempo e spazio, cronografia e geografia. Lavori di straordinaria bellezza, capaci di offrire una potente riflessione sulla sospensione e fluidità del tempo, ma anche sulla relazione tra eidos e cronos, tra tempo e spazio, tra il visibile e l'impalpabile passaggio delle ore e dei minuti, la sola cosa che – pur non dando prova certa di esistenza, aldilà della misura matematica – lascia tracce indelebili sulle nostre vite.Gianluigi Ricuperati è nato a Torino il 13 agosto 1977. Dopo saggi usciti per Bollati Boringhieri e Laterza, esordisce nel romanzo con Il mio impero è nell'aria (minimum fax 2011) a cui seguono La produzione di meraviglia (Mondadori 2013), edito in Francia da Gallimard, e La scomparsa di me (Feltrinelli 2017). Già direttore creativo della Domus Academy, è fondatore dell'Institute for Production of Wonder, che svolge lavoro di ricerca e comunicazione per istituzioni pubbliche e private. Scrive sulla Repubblica, Il Foglio e altre testate.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Milan-Napoli di domenica è prima di tutto la sfida tra i due allenatori più vincenti in Serie A. Conte e Allegri tornano a sfidarsi in Serie A dopo 12 anni, il bilancio dice: 5 vittorie DI Conte, 2 DI Allegri e 1 pareggioDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/radio-rossonera--2355694/support.
Marco Campedelli"Le ossa di Antonia"Letteratura minima d'autoreMarietti1820https://www.mariettieditore.it/libro/9788821103483-le-ossa-di-antoniaIl libro raccoglie ritratti e racconti ispirati a una letteratura minima. Cosa si intende con questa espressione? Non la storia raccontata dalla parte del potere e dei potenti, ma quella narrata dai piccoli e dai «perdenti». Si intende anche la grande letteratura che ha intessuto l'immaginario collettivo, fino a essere la terra su cui anche i più semplici hanno trovato l'aquilone a cui appendersi per volare. Vicino alle «ossa di Antonia», la nonna montanara dell'Altopiano di Asiago, ci sono narratrici e narratori, grandi romanzi e la poesia del cinema del Neorealismo. Intrecci che, secondo Marco Campedelli, sono necessari per reggere l'architettura del mondo. Una proposta per riscoprire un pensiero e una prassi in cui poetica e politica trovino la visione e la complicità necessarie per provocare piccole ma inarrestabili rivoluzioni; così da generare quella «bellezza morale» di cui parlava Pier Paolo Pasolini. Un viaggio attento ai dettagli, in cui si manifesta il miracoloso «fremito della terra», e allo sguardo bambino che vede l'invisibile.Marco Campedelli, nato a San Michele Extra (Verona) (le sue antiche genealogie hanno radici nella Lessinia veronese e nell'Altopiano di Asiago), è narratore e teologo. Allievo del maestro burattinaio Nino Pozzo, prosegue il suo Teatro fondato nel 1923. Ha studiato Teologia a Verona e a Padova, conseguendo il dottorato con Aldo Natale Terrin. Ha avuto come maestri i teologi Marcelo Barros e José Maria Castillo. La poetessa Alda Merini per anni gli ha dettato le sue poesie, a lui e alla memoria di Giorgio Gaber ha dedicato Clinica dell'abbandono (2003). Ha pubblicato la trilogia sul Vangelo di Alda Merini (2019), di Dario Fo (2021), di Eduardo De Filippo (2022). I suoi ultimi lavori sono Lessico disobbediente (2024) e Un bene da morire su don Lorenzo Milani edito nel libro a più voci E tu, piccola Barbiana (2024). Scrive sulle riviste Adista e Rocca.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
L'attacco israeliano in Yemen e i droni russi in Polonia;La moglie di Celentano scrive alla Rai.
Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questa lettera che arriva da Montecchio Maggiore. Una maestra oggi in pensione, che ha voluto condividere con i lettori un messaggio di augurio e riflessione in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico. Le sue parole, intrise di esperienza e affetto, ci ricordano il valore profondo della scuola come luogo di crescita, accoglienza e comunità.
Francescqa Coin "Lavoreremo fino alla tomba?"Festival del Pensare Contemporaneowww.pensarecontemporaneo.itFestival del Pensare Contemporaneodomenica 14 settembre 2025 - 10:30- 12:00"lavoreremo fino alla tomba?" Bassi salari, intelligenza artificiale e solidarietà intergenerazionaleIntroduce e modera Alessandra Cardaci.Con Alessandra Ingrao, Andrea Garnero, Francesca Coin e Luca Bolognini. Salari bassi e fermi, carriere intermittenti, potere degli algoritmi: come ci siamo ridotti così? Quattro sguardi — economia del lavoro, sociologia, diritto del lavoro, dati e IA — mettono a nudo cause e fratture che attraversano più generazioni. Prima ancora di ragionare su ricette per uscire da questo stallo storico, occorrono uno scatto (come si ridistribuisce tempo, potere, reddito?) e uno scarto (per lasciarci alle spalle l'opacità algoritmica, il lavoro-merce, il produttivismo fine a se stesso) e capire in che modo evitare che l'IA diventi un acceleratore di sfruttamento e non invece l'occasione per ripensare valore, tutele e futuro del lavoro. Francesca Coin. Sociologa, si occupa di lavoro e diseguaglianza sociale. Sino al 2022 ha lavorato come Professoressa Associata nel Dipartimento di Sociologia dell'Università di Lancaster, nel Regno Unito. Ora insegna all'Università di Parma. È direttrice della collana di libri sul lavoro “Infedeli” per la casa editrice Derive Approdi. Il suo ultimo libro, pubblicato da Einaudi, “Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita” (2023), ha vinto il Premio Alessandro Leogrande (2024) e il Premio Biella Letteratura e Industria (2024). Scrive per Internazionale.Francesca Coin"Le grandi dimissioni"Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vitaEinaudi Editorewww.einaudi.itCi hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si dimettono? Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché è cresciuta l'indisponibilità a sottostare a regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono. A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alessandro Aresu"Partner o rivali?"Festival Filosofiawww.festivalfilosofia.itFestival Filosofia, ModenaAlessandro AresuPartner o rivali?Per una geopolitica della ricerca applicataVenerdì 19 settembre 2025, ore 18:00In che modo la competizione globale ridefinisce la ricerca applicata e la collaborazione accademica? Questa lezione analizza le dinamiche geopolitiche che influenzano lo sviluppo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale, mettendo a fuoco la crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina e le sue ricadute sui sistemi della conoscenza. Alessandro Aresu"La Cina ha vinto"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itL'Occidente è ossessionato dalla Cina, spesso però la osserva con miopia o secondo schemi interpretativi inadeguati. Alessandro Aresu – una delle voci più lucide del dibattito geopolitico italiano – rilegge la sfida cinese non come uno scontro ideologico tra democrazia e autoritarismo, ma come un conflitto sistemico tra modelli di potenza. "La Cina ha vinto" non è un'affermazione retorica, è una provocazione metodica: per capire dove stiamo andando bisogna decifrare il pensiero strategico cinese, le sue origini storiche, le sue logiche industriali, i suoi strumenti di influenza globale, le sue contraddizioni. Alessandro Aresu ci indica le traiettorie della tecnopolitica di Pechino, raccontando con chiarezza le trasformazioni dei rapporti tra Partito, capitale, sapere tecnico e ambizioni globali. Dalle radici confuciane all'intelligenza artificiale, dall'enorme vantaggio sul talento alla superiorità produttiva, Aresu ci restituisce un quadro che va oltre la narrazione dominante sull'“impero del controllo”. È la storia di un potere politico curioso del suo avversario e consapevole della propria forza. In queste pagine il lettore è chiamato a riflettere su quale mondo ci stiamo preparando ad abitare: uno in cui la vittoria o la sconfitta dell'Occidente non dipenderanno solo dalla Cina, ma anche dalla nostra capacità di capirla, senza illusioni e senza ipocrisie.Alessandro Aresu è analista geopolitico, consulente istituzionale ed esperto di politiche pubbliche, con una competenza specifica nei rapporti tra economia, tecnologia e potere globale. Ha lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell'Università e della Ricerca, la Cassa Depositi e Prestiti e l'Agenzia Spaziale Italiana. È stato consigliere del Presidente del Consiglio Mario Draghi tra il 2021 e il 2022. Scrive per “Limes – Rivista italiana di geopolitica”, di cui è consigliere scientifico, e collabora con testate italiane e internazionali come “Le Grand Continent”, “Aspenia”, “Gnosis”, “Il Foglio”, “Il Fatto Quotidiano”, “Il Giornale” e “L'Unione Sarda”. Nei suoi studi ha esplorato l'evoluzione del capitalismo politico e le trasformazioni della competizione globale, con un'attenzione particolare al ruolo delle tecnologie emergenti, alla governance delle filiere strategiche (cavi sottomarini, semiconduttori) e al confronto tra Stati Uniti e Cina. Ha introdotto nel dibattito italiano aziende chiave come BYD, NVIDIA e TSMC, con l'obiettivo di favorire una cultura della sovranità tecnologica e industriale. Il suo approccio, interdisciplinare e divulgativo, combina analisi sistemica e cultura strategica. Tra i suoi libri: L'interesse nazionale. La bussola dell'Italia (Bologna 2018, con Luca Gori); Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina (Milano 2020); Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (Milano 2022); Geopolitica dell'intelligenza artificiale (Milano 2024, tra i finalisti al Premio Strega Saggistica 2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Vanni Santoni"Il detective sonnambulo"Mondadori Editorewww.mondadori.itParigi, oggi. Martino se n'è andato dall'Italia, come tanti, e vaga senza grandi prospettive fino a quando incontra Johanna: capelli rosso fuoco, magnetica e scostante, è giovane quanto lui eppure più matura e complessa, almeno ai suoi occhi. Si innamorano, ma è un amore reso difficile dalle continue scomparse di lei, che non sembra avere una sola vita ma molte, negli ambienti più diversi. E tuttavia si amano, nella città scossa da manifestazioni e rivolte, fino a quello che per Martino è il collasso di un mondo: Johanna scompare di nuovo, ma stavolta non per un giorno o due. Scompare, e non si fa più vedere. Martino la cerca ovunque, mentre passano i giorni e le settimane (e finiscono i soldi), finché incappa in un manifesto che mostra la foto di un ragazzo bellissimo ed elegante che scende da un jet privato. Dietro di lui, riconosce subito i capelli rossi e l'inconfondibile postura di Johanna. Il poster è stato affisso da Tanya, la leader di un gruppetto anarchico che sta conducendo una ricerca che è lo specchio della sua: vuole ritrovare il giovane della foto, un certo Manfredi Contini della Torre, criptomilionario che ha fatto una misteriosa donazione al suo gruppo. Tanya e Martino uniscono le forze e si imbarcano in un'indagine che li porterà a inseguire in giro per l'Europa Manfredi e gli eccentrici progetti finanziati dal suo impero fondato sui bitcoin, fino a invischiarsi con lui e Johanna in un quadrilatero amoroso sempre più difficile da sbrogliare. Vanni Santoni ci consegna una storia d'amore, amicizia e denaro profondamente calata nell'oggi, e ci costringe a fare i conti con un quesito eterno: possono gli individui arrivare a determinare la Storia, o sarà sempre la Storia ad averla vinta sulle sorti individuali?Vanni Santoni (1978) ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Gli interessi in comune (Feltrinelli, 2008), Se fossi fuoco, arderei Firenze (Laterza, 2011), Muro di casse (Laterza, 2015), La stanza profonda (Laterza, 2017, nella dozzina finalista del premio Strega). Per Mondadori è autore del ciclo di Terra ignota (2013-2017), dei Fratelli Michelangelo (2019) e della Verità su tutto (2022, premio Viareggio selezione della giuria). Il suo ultimo libro è Dilaga ovunque (Laterza, 2023), premio Selezione Campiello. Scrive sul “Corriere della Sera”, “Linus” e “Internazionale”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stefano Fenaroli"Non so come amarlo"I volti di Cristo in Jesus Christ SuperstarAncora Editricewww.ancoralibri.itÈ possibile lasciarsi sorprendere, ancora oggi, da una storia «vecchia» di duemila anni? È questa la sfida raccolta da questo libro, che esamina in tutta la sua profondità artistica e teologica un insolito classico del teatro religioso: Jesus Christ Superstar. L'autore ricerca una nuova prospettiva sulla fede e sulla spiritualità, andando oltre le solite interpretazioni della storia di Gesù. Con nuovi spunti di riflessione sulle dimensioni letterarie e teologiche del musical, Fenaroli esplora i diversi «volti» di Gesù, che parlano di amore, di tradimento e di follia. Un invito a guardare con occhi nuovi alla propria fede, per confrontarsi con la storia di una verità senza tempoStefano Fenaroli, nato a Brescia nel 1990, sposato dal 2019, dopo la maturità classica ha compiuto gli studi di teologia presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano, dove ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi pubblicata con il titolo La teologia della deep incarnation (Brescia, 2024). Dopo aver insegnato religione cattolica nella diocesi di Brescia per alcuni anni, nel 2019 è assunto come redattore presso l'Editrice Queriniana di Brescia. Scrive e collabora con il sito di divulgazione religiosa «VinoNuovo.it». Per diversi anni ha svolto attività di educatore, animatore e responsabile dell'Azione Cattolica Ragazzi nella parrocchia Santa Maria Assunta di Pisogne (BS). Attualmente si occupa principalmente di incontri di formazione per educatori, giovani e adulti, soprattutto a livello diocesano. Ha pubblicato Il Custode di questa storia. Dio, libertà e amore (Città di Castello, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questa puntata rifletto sulle parole forti. Sul loro ruolo e su come utilizzarle nelle comunicazioni commerciali. Prendo in prestito un "vaffanculo", ma solo perché rende bene l'idea. Approfondisco la storia del bollino "Parental Advisory" nato negli Stati Uniti in seguito a un piccolo incidente domestico con la figlia di Tipper Gore (allora moglie del vice presidente Al Gore). Anche quella situazione è utile per comprendere la difficoltà che abbiamo nel relazionarci con parole e concetti ritenuti "inappropriati".Quel bollino, nato come censura, si trasformò presto in una sorta di trofeo per gli artisti generando l'effetto contrario.Allo stesso modo, nella nostra quotidianità termini un tempo vietati sono oggi socialmente accettati. Queste parole, pur rappresentando eccessi e sfoghi, sono un buon modo per far uscire allo scoperto emozioni e valori profondi.Per capirci, quando in una comunicazione - email o testi commerciali - dobbiamo rappresentare reazioni forti, usare espressioni edulcorate sarebbe controproducente.E questo riguarda in modo diretto professionisti e micro imprese che a differenza delle grandi aziende, traggono vantaggio da una comunicazione onesta e diretta.Senza il problema di mostrare temperamento e convinzioni forti. Essere credibili non è un'idea astratta, richiede autenticità, e parole scomode possono aiutare quando utilizzate in modo appropriato.*** *** ***Scarica il corso gratuito sul Content Marketing: https://www.ascoltobeltrami.com/corsoVisita https://www.ascoltobeltrami.com/La voce di Alessio Beltrami viene utilizzata per gentile concessione della Fondazione Alessio Beltrami
Roberto Carvelli"Stazioni balneari. Liguria"ediciclo editorewww.ediciclo.itUn viaggio in Liguria ritmato dalle tappe ferroviarie, salendo e scendendo dai vagoni come in un interrail balneare. Una terra raccontata con un filtro vintage, ripercorrendo i paesaggi e i ricordi del passato e sovrapponendoli al presente. La regione si offre naturalmente a un attraversamento lineare, scandito da stazioni che interrompono il lungo parallelo dei binari e delle traversine. Come tutti i veri viaggi questo in Liguria, oltre che da Luni a Ventimiglia, ha l'ambizione di essere un viaggio dentro se stessi. Il tutto è ritmato dai fischi delle rotaie, dall'odore del basilico e della salsedine. Ogni tanto, abbandonando mare e spiagge, alcune distrazioni balneari faranno in collina da contrappunto alle coste, riconfermando dopo muretti a secco, serre per la floricoltura e campi di lavanda, l'odore del mare poco distante e magnetico.Roberto Carvelli(Roma, 1968) è giornalista e narratore di luoghi. Tra i suoi libri AmoRomaPerché (Electa, 2005) e Fùcino. Acqua Terra Infanzia, (il Sirente, marzo 2018). Ha scritto racconti Letti (Voland, 2004) e un saggio sul futuro Il mondo nuovo (Mimesis, 2020). Con Ediciclo ha pubblicato La gioia del vagare senza meta. Piccolo eserciziario della Flânerie (2018) e la riedizione di Perdersi a Roma (2021). Scrive per diverse testate tra cui “Il Foglio” e “Il Venerdì di Repubblica”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
C'è una parola che l'Occidente continua ad aggirare come un ordigno inesploso: genocidio. Eppure il nuovo rapporto di B'Tselem, “Our Genocide”, non lascia più margini all'ambiguità. Non si tratta solo di una campagna militare, ma della sistematica distruzione della società palestinese a Gaza, attuata con l'intento di annientarla “in tutto o in parte”. Dal 7 ottobre 2023, Israele ha trasformato il diritto internazionale in carta straccia: 58.000 morti, ospedali rasi al suolo, fame usata come arma, campi profughi bombardati, bambini mutilati senza anestesia. La Corte internazionale dell'Aia indaga, ma l'indifferenza è già sentenza. Non è un'escalation accidentale: è una politica, costruita in anni di apartheid e impunità, e oggi divenuta esplicita. Le dichiarazioni dei leader israeliani, raccolte e analizzate nel rapporto, non mascherano l'obiettivo: cancellare Gaza. Il crimine non è solo nei numeri, ma nell'intenzionalità. E il dato più atroce è che la società israeliana, nel suo insieme, lo legittima: lo sostiene, lo giustifica, lo ignora. Nel rapporto, B'Tselem documenta anche l'espansione di questa violenza genocidaria in Cisgiordania e in Israele: stessa catena di comando, stesso impianto ideologico, stessi strumenti. Non è un'eccezione: è un modello. Il genocidio non si confina, si propaga. la ripetizione della storia con gli occhi ben chiusi. È un crimine collettivo che si compie con il consenso implicito di chi guarda altrove. B'Tselem ci chiede di guardare. Di non aspettare il verdetto postumo di una corte. Di dire ora ciò che è evidente: questa non è una guerra. È un genocidio. E il silenzio è complicità. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Nel marzo del 1993, il corpo di una giovane ragazza viene ritrovato seminudo su un cumulo di neve, ai margini di una strada della Pennsylvania. Nessun documento. Una corda stretta al collo. Numeri scritti sul palmo della mano.Chi era? Cosa le è successo? E chi è l'uomo che ha spento per sempre la sua voce?In questo video ripercorriamo tutta la storia: dall'inquietante scoperta all'autopsia, dalle indagini dell'FBI fino all'arresto del sospettato. Scopriremo chi era davvero Dawn Marie Birnbaum, la sua fuga disperata dalla Elan School, l'incontro con un camionista... e una fine brutale.Ma soprattutto: era James Cruz Jr. un assassino isolato o un serial killer invisibile lungo le au-tostrade americane?
Andreina Sirena"Il sangue della passiflora"Ianieri Edizioniwww.ianieriedizioni.comI sublimi vertici dell'arte, le mille mutevoli meraviglie della natura, le profondità oniriche della musica e la riscoperta di un'antica e rassicurante eredità culturale accompagnano Armida, apprezzata guida del grande museo cittadino, in un viaggio interiore intessuto di dolore e speranza, di abissi emotivi e inattese rinascite.Due uomini: Tommaso prima e Lorenzo poi, la coinvolgeranno in dimensioni affettive antitetiche, mondi fisicamente e psicologicamente distanti, in cui amare ed essere riamata finiscono per assumere significati contraddittori.Li accomuna invece lo strazio lacerante del distacco e dell'abbandono che Armida toccherà più volte, restituito e quasi amplificato dalle sculture, dai quadri, dalle architetture, dai suoni, dalla natura con cui la protagonista stringe un rapporto indissolubile.Andreina Sirena è insegnante e critica cinematografica. Scrive per la rivista Il Ragazzo Selvaggio e ha collaborato, tra gli altri, con il sito MYmovies, con i quotidiani Il Tempo, Avvenire, con i mensili Volare, Poesia, Carte di Cinema. Collabora con il Centro Studi Cinematografici della Lombardia (CSC) e con il festival cinematografico Castellinaria di Bellinzona. Il sangue della passiflora è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Valentina Mira"Dalla stessa parte mi troverai"SEM Libriwww.semlibri.itQuesta storia comincia una sera d'inverno, il 7 gennaio 1978. Davanti a una sede del Movimento sociale italiano nel quartiere Appio Latino, a Roma, vengono uccisi a colpi d'arma da fuoco due attivisti di destra. Da quel momento, i morti di Acca Larentia diventano icone intoccabili del neofascismo.Questa storia ricomincia il 30 aprile 1987, quando viene arrestato Mario Scrocca, un militante di estrema sinistra. Secondo gli inquirenti, Scrocca avrebbe fatto parte del commando che colpì ad Acca Larentia. Lo troveranno cadavere ventiquattro ore più tardi, impiccato in una cella di Regina Coeli. Ma troppe cose non tornano…Questa storia senza fine ricomincia – una volta ancora – un pomeriggio di giugno del 2021. Due donne si incontrano sotto il cielo di Roma. Rossella ha sessant'anni ed è la vedova di Mario Scrocca. Valentina, di anni, ne ha trenta, è cresciuta dalle parti di Acca Larentia, in passato ha frequentato dei neofascisti e si porta dentro le cicatrici di quelle frequentazioni.Valentina Mira ha collaborato con vari quotidiani e siti di informazione, tra cui "il manifesto" e il "Corriere della Sera". Scrive per Radiotelevisione svizzera e ha esordito nel 2021 con X (Fandango Libri), una storia vera, diventata un caso editoriale, che racconta la violenza di genere.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La scorsa settimana, una delle fondatrici del collettivo russo femminista Pussy Riot stava esibendosi nella sua performance "Police State" quando a Los Angeles è arrivata la guardia nazionale. Il critico d'arte Andrea Candiani riflette sulla libertà di parola degli artisti in generale nel mondo di adesso.
Gianni Biondillo"La costruzione del potere"Perché l'architettura non esisteMarsilio Editoriwww.marsilioeditori.it«Quando uno storico del tempo che verrà si accingerà ad esaminare le manifestazioni artistiche dell'epoca nostra, sarà certamente tormentato.» Così scriveva Giuseppe Pagano nel 1935. Gianni Biondillo, architetto di formazione e narratore per vocazione, getta uno sguardo nuovo, personale e politico, su qualcosa apparentemente sotto gli occhi di tutti, ma di cui, man mano che ci si avvicina, sfugge sempre l'essenza: l'architettura fascista. In questo enorme calderone infatti oggi rischia di rientrare di tutto. Come raccontare quel periodo senza cadere preda di banalizzazioni e pregiudizi? L'autore si addentra nelle vicende dell'epoca, segue carriere e destini di architetti, ricercatori, critici, designer, ingegneri, per lo più conosciuti solo agli addetti ai lavori. Da Roma a Milano, da Bolzano ad Asmara, da Como alle città dell'agro pontino, esplora tutti i risvolti di una foga edificatoria che ci ha consegnato un lascito enorme e problematico. Smontando i luoghi comuni e avanzando tesi spiazzanti, Biondillo racconta, con la competenza del saggista e la passione del romanziere, lo scontro generazionale tra i bolsi «accademici», sostenitori del monumentalismo, e la nuova generazione indomita dei talentuosi razionalisti. Se è vero che non esiste architettura che non sia di regime – perché a commissionare edifici pubblici è sempre il potere –, è però innegabile che non ha senso parlare di una generica «architettura fascista». Diversi sono gli stili, i protagonisti e il rapporto, conflittuale o condiscendente, di molti di essi con la classe dirigente. Così come differenti sono le strade per gestire questa pesante eredità. È giusto fare tabula rasa del passato e ricostruire sul nulla? O è arrivato il momento di aprire gli occhi sul paese che siamo stati e decidere finalmente quale vogliamo essere?Gianni Biondillo (Milano, 1966) è architetto e scrittore. Scrive per il cinema, il teatro e la televisione, pubblica interventi e editoriali su quotidiani e riviste nazionali. Tra i suoi numerosi romanzi e saggi, i più recenti sono: Pasolini. Il corpo della città (2022), Sentieri metropolitani (2022) e Quello che noi non siamo (2023), vincitore del Premio Bagutta 2024.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Raimondo Schiavone"Dentro la Siria"Dall'aggressione alla caduta di AssadViaggio all'interno di uno Stato mal trattatocon l'intervento di Maria SaadehArkadia Editorewww.arkadiaeditore.itDentro la Siria è un reportage che esplora in profondità il conflitto siriano attraverso il punto di vista dell'autore, basato su anni di viaggi, incontri e analisi geopolitiche. Il libro ripercorre la storia della guerra, dalla sua genesi fino alla caduta di Bashar al-Assad, esaminando il ruolo delle potenze straniere, il peso della propaganda mediatica e l'impatto sulle minoranze religiose. Attraverso testimonianze dirette, interviste esclusive – tra le quali un dialogo con il deposto presidente – e un'analisi critica degli eventi, l'autore offre una prospettiva alternativa sulla Siria, lontana dalle narrazioni semplificate dei media occidentali. Il testo affronta anche la complessità delle alleanze internazionali, il coinvolgimento di attori come Iran, Russia, Turchia e Israele, nonché la situazione drammatica dei rifugiati e delle comunità locali. Un elemento chiave del libro è l'intervista esclusiva a Maria Saadeh, ex parlamentare siriana e voce autorevole sulla questione siriana, che offre un'analisi lucida sul ruolo dell'Occidente, sulla resistenza del popolo siriano e sulle prospettive future del Paese. Il suo contributo aggiunge una dimensione unica alla narrazione, mettendo in luce aspetti spesso ignorati dalla stampa internazionale. Dentro la Siria non è una semplice cronaca degli eventi siriani ma piuttosto un viaggio umano e politico in una nazione devastata e tuttavia ancora resiliente, un invito a interrogarsi sulle reali dinamiche del Medio Oriente e sulla verità dietro le narrazioni ufficiali.Raimondo SchiavoneGiornalista, presidente del Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, editore e autore di saggi sul mondo arabo e sulMedio Oriente, ha seguito in particolare le vicende della guerra in Siria, a capo di numerose missioni giornalistiche, e del movimento politico sciita Hezbollah in Libano. Ha curato i volumi Syria. Quello che i media non dicono (2013) e Middle East. Le politiche nel Mediterraneo, sullo sfondo della guerra in Siria (2014). È coautore dei saggi Lebanon. Reportage dal cuore della resistenza libanese (2012) e Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio (2015), tutti editi da Arkadia. Ha collaborato alla pubblicazione di volumi dedicati ai temi del lavoro, dell'economia, dell'impresa e dello sviluppo locale. Scrive per la rivista di politica internazionale “Spondasud” ed è direttore responsabile delle testate giornalistiche Matex Tv e BlueZone News.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Eloisa Morra"Accendo la mia luce e divento me stessa"Florine StettheimerElecta Editorewww.electa.itTre sorelle, un palazzo, tanti amici, un lifestyle leggendario, molti quadri e una performance. Questo libro viaggia nell'essenza della New York della Jazz Age attraverso la vita di Florine Stettheimer (1871-1944). Artista con una storia fatta di opposti, tra America ed Europa, ricerca dell'affermazione e difficoltà a fare del suo talento un lavoro, che beffò i pregiudizi dell'epoca su genere, sesso, e classe sociale. “Era perfettamente coerente con ogni sua incoerenza”, così disse di lei Georgia O'Keeffe. Come darle torto?Il volume fa parte della collana OILÀ, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama ‘creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli.Eloisa Morra è critica letteraria, curatrice, professoressa di letteratura italiana all'Università di Toronto. Ha scritto Un allegro fischiettare nelle tenebre. Ritratto di Toti Scialoja (Quodlibet, 2014), Poetiche della visibilità (Carocci, in pubblicazione) e ha in preparazione un saggio su Carlo Emilio Gadda e la visualità. Oltre a Scialoja A-Z, ha curato i volumi Prisma Celati (Mimesis 2023), Toti Scialoja e i linguaggi dell'arte (Carocci, 2019), Building the Canon Through the Classics (Brill, 2019). Scrive per il Domenicale del Sole 24ore e Il Manifesto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ambrogio Borsani"Di parlarti non ho coraggio"Poesie inedite per Roberto VolponiEdizioni Interlineawww.interlinea.comUn'inedita Alda Merini riemerge nei testi ritrovati di Di parlarti non ho coraggio, curati da Ambrogio Borsani ed editi da Interlinea, in libreria dal 28 ottobre, con anteprima al festival internazionale di poesia civile di Vercelli sabato 9 novembre alla libreria Mondadori di Vercelli alle ore 12.Le poesie inedite della raccolta celebrano la storia di un'amicizia insolita tra la poetessa dei Navigli e il giovane Roberto Volponi, figlio dello scrittore Paolo, nata nelle serate trascorse fino alle due a conversare nel bar libreria Chimera di Milano, rifugio di poeti e sognatori, da Tondelli a Busi, da Raboni a Lamarque.«Lui era affascinato dalla vicenda umana e letteraria della poetessa e soprattutto dalla sua libertà lessicale nel raccontarla» ricorda nella premessa il curatore Borsani, amico della Merini ed egli stesso frequentatore del Chimera: «mentre lei vedeva in lui un ragazzo appassionato, curioso, tenero, con una fede ostinata nelle utopie e una sorprendente partecipazione agli abissi delle umane vicende».Dopo la morte improvvisa del giovane Volponi in un incidente aereo nel 1989, Merini donò alla famiglia il gruppo di poesie di straordinaria intensità rimaste ignote fino a oggi anche per problemi filologici oggi risolti, ricordo della stima e dell'affetto profondo tra i due: «Purissima ambizione la mia / che tocco le tue vesti / colme di ingegno e poi / ti lasciarono andare le mie mani / come avessero avuto la maggiore / folgorazione. In vita eri sì bello / che ogni profilo tuo pieno di vento / diventava commiato di parola».I testi sono stati dattiloscritti dall'autrice con una macchina per scrivere con tasti dissestati e nastro scarico di inchiostro (tanto che in sostituzione del nastro spesso usava anche fogli di carta carbone) e pertanto la trascrizione ha dovuto interpretare le molte lettere digitate erroneamente.Di parlarti non ho coraggio. Poesie inedite per Roberto Volponi«Io di parlarti non ho coraggio, / né nominarti come solo amore»: un inedito sorprendente che la poetessa dei navigli ha composto su una macchina per scrivere dai tasti e nastro rovinati per ricordare l'amico Roberto Volponi, il figlio dello scrittore Paolo morto giovane in un incidente aereo. Sono testi che parlano di amore e morte, amicizia e dolore, con le illuminazioni di Alda Merini tanto amate dai suoi lettori. Come ricorda Ambrogio Borsani, amico di entrambi, frequentati al bar milanese Chimera con Tondelli, Busi, Consolo, Raboni e molti altri, è la testimonianza di una stagione unica da cui sono nate queste poesie che meritano di trovare «un posto nella vasta e variegata geografia poetica della Merini: la storia di un'amicizia insolita vissuta in un luogo rifugio di poeti e sognatori». Scrive lei: «Eri sì puro come una medaglia, / ed io medaglia che mi sono sfatta / brillo appena di luce sul tuo cuore».Alda Merini è nata a Milano nel 1931. Ha avuto riconoscimenti importanti alle sue prime raccolte, tra La presenza di Orfeo (1953) e Tu sei Pietro (1961). Sono seguiti vent'anni di silenzio per la drammatica esperienza dell'ospedale psichiatrico. Il suo capolavoro, La Terra Santa, uscì nel 1983 accolto da una sostanziale indifferenza. Nel 1986 raccontò l'esperienza del manicomio in L'altra verità. Diario di una diversa. Grazie a Giovanni Raboni riemerse all'attenzione del pubblico con Delirio amoroso, prose liriche del 1989. Nel 1993 vinse il premio Librex-Montale. Con Ballate non pagate (1995) vinse il premio Viareggio. La prima antologia, Fiore di poesia, curata da Maria Corti, uscì per Einaudi nel 1998 creando un caso editoriale. Iniziò una vasta produzione di plaquette e libri sparsi tra decine di editori. Nell'ultimo periodo scrisse diversi libri segnati da una vena di misticismo, come Francesco. Canto di una creatura (2007), e tra le ultime raccolte per Einaudi troviamo Superba è la notte (2000). Si spense all'Ospedale San Paolo di Milano il primo novembre del 2009. Il suono dell'ombra (2018) è la più ampia raccolta della sua produzione in prosa e poesia negli “Oscar” Mondadori. Interlinea ha già pubblicato di lei Più della poesia, due conversazioni con Paolo Taggi, che per primo la portò in tv, un libro-verità con dvd in cui lei si racconta come mai aveva fatto prima.Ambrogio Borsani ha scritto romanzi come L'ellisse di fuoco (Premio Pisa) e libri di viaggio: Addio Eden, Tropico dei sogni, Stranieri a Samoa (Finalista Premio Chatwin), Martinica incantatrice di poeti, Assalto al paradiso e Avventure di piccole terre. Ha fondato e diretto la rivista di storia del libro Wuz. Al mondo editoriale ha dedicato Il morbo di Gutenberg e altre patologie, L'arte di governare la carta, La claque del libro, Autori in cerca di autori. Ha lavorato come direttore creativo in agenzie di pubblicità internazionali (Leone d'argento al Cinema Pubblicitario di Cannes). Ha scritto molti libri per bambini e ha curato le opere principali di Alda Merini. Ha insegnato Comunicazione all'Università di Napoli “l'Orientale”, alla Statale di Milano e all'Accademia di Brera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sara Marconi, Beniamino Sidoti"Le so tutte"Illustrazioni di Francesco FagnaniEdizioni Lapiswww.edizionilapis.itSavannah e Maicol sono amici da sempre, anche se non potrebbero essere più diversi.Savannah è brillante, determinata e appassionata di ecologia. Ha un mito assoluto: Ross Michaels, imprenditore visionario e guru dell'ambientalismo, con cui sogna – un giorno – di salvare il mondo. Maicol invece è imprevedibile, buffo, pieno di idee. A scuola si perde facilmente, le sue risposte sorprendono, confondono, fanno sorridere o disperare le maestre. Nessuno sembra capirlo, tranne Savannah.Finché un giorno Maicol riceve un oggetto misterioso: un ciondolo capace di fornire la risposta esatta a qualunque domanda. Da quel momento, sa tutto. Sempre. Confida in gran segreto alla sua amica che l'oggetto gli è stato recapitato da una civiltà aliena. All'inizio è entusiasta. Finalmente non sbaglia più, tutti lo ascoltano, le risposte arrivano senza fatica. Ma a poco a poco si rende conto che quel sapere non gli appartiene: è il ciondolo a parlare.Savannah è convinta che il ciondolo fosse destinato a Ross Michaels – i nomi si somigliano, dopotutto.Quando vince un concorso della Ross Corporation, parte con Maicol per partecipare al torneo e incontrare finalmente il suo idolo.Ma l'incontro non va come previsto: il ciondolo costringe Ross Michaels a dire la verità e rivela che la consolle “ecologica” è in realtà fatta di plastica.Per Savannah è una delusione profonda. L'uomo in cui aveva riposto fiducia si rivela ben lontano dai suoi idealiMaicol recupera il ciondolo e scopre che era davvero destinato a lui. Solo che è arrivato in anticipo: dieci anni troppo presto.Savannah, disillusa ma più consapevole, capisce che non basta sapere tutto. Le risposte non contano, se non si fanno le domande giuste.E capisce anche che non sarà Ross Michaels a salvare il mondo. Maicol, forse, sì. Naturalmente, con il suo aiuto!Età di lettura dai 9 anniSara MarconiEditor e traduttrice, si laurea in Storia della lingua italiana presso l'Università di Bologna. Inizia la sua carriera a Milano, lavorando per un'agenzia pubblicitaria, per poi trasferirsi in Toscana, dove avvia un progetto dedicato all'arte e alla comunicazione ludica. Cura numerosi volumi, soprattutto romanzi e riscritture di classici, pubblicati da Lapis. Insieme a Simone Frasca firma la serie I Mitici Sei, edita da Giunti. Scrive inoltre per Mondadori, Piemme, Pelledoca e molti altri editori. I suoi libri sono tradotti in Spagna, Francia, Grecia, Russia e Corea. Oggi vive a Torino, dove dirige Il Mignolo, il supplemento dell'Indice dei libri del mese dedicato alla letteratura per ragazzi. Beniamino SidotiAutore, editor, giornalista ed esperto e creatore di giochi. È stato tra i fondatori di Lucca Games che, nel 2016, gli ha conferito il Premio Speciale per la Carriera Ludica. Riesce a coniugare giochi e storie in maniera sempre stimolante, occupandosi anche di Didattica ludica e di animazione alla lettura. Con Sara Marconi ha firmato per Giunti la serie La folle famiglia F.Francesco FagnaniNato a Merano nel 1965, inizia a lavorare come autore e disegnatore satirico sul settimanale Cuore. Collabora con Linus, Il Clandestino e il manifesto, Amnesty International, WWF, CGIL, LAV, Associazione Hamelin e molti altri. Oggi si dedica a diversi ambiti dell'illustrazione, indagando il confine tra fumetto, graphic design e ogni altra forma di comunicazione narrativa, e pubblicando con i più importanti editori italiani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Marco Rossari"Piccolo dizionario delle malattie letterarie"Einaudi Editorewww.einaudi.itI libri sono una febbre bellissima, e tutti noi ne siamo malati. Ma che succede quando vi viene la sindrome di Salinger? E che cos'è l'intellettualite? Avete mai avuto il complesso di Henry Miller o la paranoia di Pessoa? E il flaubertismo, o il singhiozzo di Dickinson? Compilando questo breve, fulminante dizionario, Marco Rossari ci racconta cosa significhi esser contagiati dal virus delle parole. Perché è vero che la letteratura è spesso un portentoso medicinale, ma nessuno ci aveva mai detto che le controindicazioni possono essere pericolose e divertentissime.Con intelligenza e sarcasmo, Marco Rossari stila un elenco curioso ed esilarante di tic, compulsioni, vizi, vezzi e malattie immaginarie contratte da chi, nella vita, ha scelto di dedicarsi anima e corpo ai libri. Troverete l'antidepressivo Sedaris, il morbo di Bernhard, i medicamenti fasulli dell'autopubblicazione, la plaquette come forma di infezione batterica contratta tramite enjambement e la bukowskite, che sappiamo di avere quando ci svegliamo dopo una sbronza e improvvisamente ci sentiamo scrittori. E poi la temutissima sindrome di Franzen e quella adolescenziale di Siddharta, il borgesismo come forma acuta di labirintite. Chi contrae l'intellettualite legge Bachtin mentre tutta l'Italia guarda Sanremo, invece chi romanza troppo la propria vita potrebbe aver preso il morbo di Zeno… Pubblicato per la prima volta da Italo Svevo Edizioni nel 2016, torna in una nuova versione rivista e ampliata questo divertissement acuminato, perfetto per chi è capace di non prendersi troppo sul serio. Da sfogliare e leggere ad alta voce, da conservare come un talismano e consultare come un oracolo – anzi, un bugiardino.Marco Rossari ha pubblicato per Einaudi i romanzi Nel cuore della notte (2018) e L'ombra del vulcano (2023) e Piccolo dizionario delle malattie letterarie (2025). Nel 2019 ha pubblicato il volume di poesie Le bambinacce (Feltrinelli) a quattro mani con Veronica Raimo. Ha tradotto e curato opere di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Anthony Burgess, Charles Dickens, Joseph Conrad, George Orwell e tanti altri. Ha curato l'antologia Racconti da ridere (Einaudi 2017). Scrive per numerose testate e insegna alla scuola Belleville di Milano.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Filippo La Porta, Benedetto Intrigila"L'evidenza e l'emozione"Una passeggiata fra scienza e letteraturaLuca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itDue amici di gioventù, che hanno condiviso gli studi universitari di filosofia – e in parte la turbolenta stagione politica dei primi anni settanta –, si ritrovano a ragionare delle loro passioni di allora, della loro “educazione sentimentale”, pensando alle giovani generazioni.Un critico letterario e un informatico dialogano passeggiando a partire dalla separazione tra le due culture – scientifica e umanistica – e poi via via affrontando i temi che considerano oggi più urgenti: attualità o meno del “metodo” dialettico, necessità della fede religiosa, critica dell'esistente, intelligenza artificiale e autenticità dell'esperienza, rapporto natura-cultura.Filippo La PortaCritico letterario e saggista. Scrive su Robinson de “la Repubblica” e collabora all'“Unità”.Ha una rubrica sul settimanale “Left”, collabora con Di Martedì La7.Ha pubblicato L'arte del riassunto. Come liberarsi del superfluo; Pasolini. Profili di storia letteraria; Uno sguardo sulla città. Gli scrittori italiani contemporanei e i loro luoghi; Roma è una bugia; Il bene e gli altri: Dante e un'etica per il nuovo millennio; Come un raggio nell'acqua. Dante e la relazione con l'altro.Insegna alla Luiss e alla Scuola Holden.Benedetto IntrigilaGià professore ordinario di informatica presso l'Università di Roma “Tor Vergata”.Laurea in Matematica (cum laude) e in Filosofia (cum laude).I suoi interessi di ricerca sono nel campo del lambda calcolo e delle applicazioni dei metodi formali all'informatica. Oltre al lambda calcolo la sua ricerca si è svolta fra l'altro nel campo della verifica dei sistemi software-like (protocolli) e dei sistemi ibridi, nel campo delle tecnologie XML e dei linguaggi formali.È autore di oltre 60 lavori scientifici su riviste e conferenze internazionali.In precedenza – dopo aver superato con successo un corso-concorso presso la Scuola Superiore della P.A – ha lavorato nel campo dell'informatica e dell'organizzazione del lavoro come funzionario del Ministero delle Finanze.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Radio Radicale (15/05/25)Vedi la lettera qui
Andrea Minuti"Il cuore della montagna"In cammino nelle ApuaneKellermann EditorePrefazione di Paolo CiampiDisegni di Maria Efisia Schirruwww.kellermanneditore.itDisponibile in anteprima al Salone del libro di Torino, presentazione con l'autore domenica 18 maggio, ore 19, stand Regione Toscana (pad. Oval) Un viandante in cammino nelle Apuane, in Garfagnana, racconta i luoghi che attraversa: i boschi che da sempre nutrono e riparano, i borghi quasi del tutto abbandonati, cave, rupi, un antico eremo... e qui si imbatte in un'antica storia. Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio del 1598, un violento terremoto scuote il monastero di San Giorgio; al diradarsi della polvere, una nuova, oscura montagna si erge inattesa. Un giovane monaco, abile disegnatore, viene incaricato di scendere a valle per ritrarre questa misteriosa apparizione, nella speranza di comprenderne la natura. A partire da questa novella suggestiva, l'autore offre una profonda riflessione sulla bellezza del cammino, ma anche sulla fragilità ambientale e sociale delle aree interne. Emergono temi cruciali come l'abbandono, il rischio sismico, le conseguenze dello sfruttamento delle risorse naturali, invitando il lettore a meditare sul delicato equilibrio tra uomo e montagna, tra passato e presente. La montagna nera, sorta improvvisamente dalle viscere della terra, diviene così una potente metafora delle vulnerabilità che minacciano questi territori. ndrea MinutiPisano, classe 1989, si laurea in Teatro allo IUAV di Venezia, specializzandosi in Etnologia e antropologia sociale all'EHESS di Parigi. Scrive racconti e novelle che affrontano diverse tematiche: le tradizioni popolari, il rapporto tra l'uomo e l'ambiente, l'ecologia, la montagna, utilizzando uno sguardo antropologico. Vive a Parigi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itùDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Piero Martin"Questo è quanto"La fisica quantistica in cinque ideeEditori Laterzawww.laterza.itSi può restare senza fiato di fronte alla maestosità delle Dolomiti anche senza doverle per forza scalare. Ci si può emozionare di fronte a un brano musicale senza essere Mozart. Allo stesso modo, è possibile avvicinarsi al mondo dei quanti anche senza essere dei fisici. Questo libro spiega come.La fisica quantistica è probabilmente la più profonda rivoluzione della scienza e del pensiero moderni. Frutto di uno sforzo corale permeato di umanità, ci ha costretto ad abbandonare solide certezze tanto da farsi rinnegare da alcuni tra coloro che l'avevano pensata.La quantistica ci ha permesso di superare i limiti della fisica classica nello spiegare l'infinitamente piccolo e ha schiuso una finestra su un panorama di conoscenze che dà brividi ed emozioni, conducendoci al cuore del mondo.Questo libro non ha la pretesa di trasformare lettrici e lettori in donne e uomini di scienza (fosse così facile!) ma permetterà di stupirsi e godere della meraviglia di una tra le più affascinanti conquiste dell'intelletto umano, attraverso cinque idee fondamentali che sono alla base della rivoluzione dei quanti: discontinuità, identità, futuro, indeterminazione, relazione. Cinque idee intrise di umanità, perché poche branche della fisica sono riuscite a coinvolgere tanti aspetti del nostro vivere in una delle costruzioni più geniali dell'intelletto.In cinque atti unici, alla portata di tutti e di tutte, scopriremo i capisaldi dell'architettura quantistica, che danno forma a tante applicazioni che hanno cambiato e cambieranno il mondo e miglioreranno l'ambiente, dal laser alla medicina, dai computer quantistici alle celle solari.Piero Martin è professore ordinario di Fisica sperimentale all'Università di Padova, attualmente distaccato presso il Centro Interdisciplinare “B. Segre” dell'Accademia Nazionale dei Lincei e visiting professor presso la Columbia University di New York. Studia la fusione quale sorgente di energia. Fellow dell'American Physical Society, è stato responsabile scientifico di grandi progetti internazionali e oggi coordina le attività di fisica di DTT, il nuovo grande esperimento di fusione italiano. Scrive per “Domani” e “La Stampa” e ha vinto il Premio Fiuggi Scienza. Ha pubblicato L'era dell'atomo (con A. Viola, Il Mulino 2014), Zerologia (con C. Bartocci e A. Tagliapietra, Il Mulino 2016) e Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti (con A. Viola, Codice edizioni 2018, finalista al Premio Galileo 2018 e vincitore del Premio nazionale di divulgazione scientifica, sezione Scienze). Per Laterza è autore di Le 7 misure del mondo (2021, tradotto in molte lingue e finalista al Premio Galileo 2022) eStorie di errori memorabili (2024, vincitore del Premio Trieste Next. Science Book of the Year e del Premio nazionale di divulgazione scientifica, sezione Scienze).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
«Quel che accadde realmente quel primo pomeriggio del 29 aprile 1925 forse lo sanno solo i boschi di betulle che attorniano la Picheta, piccolo monte poco sotto Gola di Lago in Capriasca. In realtà questa storia è stata dimenticata. In pochi possiedono ancora qualche frammento. E nonostante l'ordine che ho cercato di fare, ognuno ha il suo sguardo. È come se una volta finita l'esplosione, che ha portato titoli in prima pagina e scandalo, tutto sia stato volutamente chiuso a chiave in un cassetto. E la chiave ormai non si sa più dov'è finita. A me non interessa la verità, voglio solo capire cosa sia accaduto e come dopo cento anni la memoria sopravviva e identifichi, o abbia identificato, un pezzo di territorio. I fatti? Scrive la Gazzetta ticinese il 30 aprile 1925».«Oggi alle 14 un drammaticissimo fatto metteva a soqquadro la vita della tranquilla Capriasca. Certo Deluigi Bernardo, con un colpo di rivoltella alla testa, freddava il notissimo conduttore d'Alpe Rovelli Pietro di Lelgio, soprannominato Pinin, suo zio.»L'oggi era il giorno precedente. Il 29 aprile. Già da subito in questa storia iniziano a crearsi incongruenze tra la realtà dei fatti e la loro narrazione.Musiche di Andrea Manzoni.
Laura Marzi"Stelle cadenti"Mondadori Editorewww.mondadori.itTorino, 1993. Ludovica e suo fratello Edoardo frequentano il liceo, vivono in una casa piena di begli oggetti, libri e opere d'arte, indossano vestiti di marca e hanno fiducia nel futuro. Sono figli di Arturo Montella, segretario regionale della Democrazia Cristiana, un uomo affascinante e carismatico la cui aura aleggia su di loro anche quando è assente. Credono nelle vite lucenti dei genitori – stelle che brillano lontane -, nella loro cultura, nella stabilità e nel benessere che incarnano. Poi, un giorno, Arturo Montella viene arrestato. I ragazzi scoprono dalla televisione che il padre è coinvolto nell'inchiesta Mani pulite: è accusato di corruzione e finanziamento illecito al partito. Il perno su cui si reggeva la famiglia Montella crolla da un giorno all'altro: mentre il padre è in carcere e la madre si adopera in ogni modo per tirarlo fuori, Ludovica e Edoardo rimangono soli e senza punti di riferimento, combattuti tra la vergogna e la rabbia. L'unico estraneo ammesso nel limbo di casa Montella è Tommaso, il miglior amico di Edoardo. E in quella bolla di tempo sospeso lui e Ludovica si scoprono attratti l'uno dall'altra. Ma Ludo sa che se il fratello indovinasse il sentimento che le esplode nel petto, rischierebbe di perdere anche lui. All'inizio di questa storia, che la segue fino all'età adulta, Ludovica non ha ancora diciott'anni, ma l'impatto destinato a deviare per sempre la traiettoria della sua vita è già avvenuto. Dopo aver dedicato il suo primo libro al mondo della scuola, Laura Marzi si addentra ora, con lo sguardo obliquo e profondo della romanziera, in un momento della storia italiana recente, gli anni Novanta di Tangentopoli, che ha segnato la fine di un'epoca, e lo racconta dalla prospettiva di chi alla caduta di quella classe politica ha assistito dal basso e ne ha raccolto i detriti: la generazione dei figli.Laura Marzi ha un dottorato in Studi di Genere conseguito all'università “Paris 8”. Scrive per “il manifesto” e “LetterateMagazine” e traduce dall'inglese e dal francese. Vive a Roma. Nel 2022 ha esordito per Mondadori con il romanzo La materia alternativa, vincitore del premio Minerva e del premio John Fante per l'opera prima.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Susanna Mattiangeli"La Costituzione nelle parole"La storia di come è stata scritta la Costituzione italianaIllustrazioni di Giovanni GastaldiEdizioni Lapiswww.edizionilapis.itLa nostra Costituzione è uno dei testi giuridici più belli del mondo. Non è frutto di una sola mente geniale: è un gigantesco esempio di scrittura collettiva. Ma la Costituzione italiana chi l'ha scritta? Come è stata scritta? Da quante persone? La pensavano tutti allo stesso modo? No? Come hanno fatto a mettersi d'accordo? Chi ha scelto le parole esatte? C'erano anche delle donne? Quanti tentativi ci sono voluti prima di arrivare alla stesura definitiva?Per arrivare a un testo condiviso così preciso e limpido è stato necessario un processo complesso: 556 menti hanno collaborato affinché i 12 principi fondamentali della Costituzione diventassero le colonne portanti della neonata Repubblica. Un compito che ha portato a discussioni appassionanti, spesso accese, in cui si sono confrontati modi diversi di vedere il mondo.Questo libro, che nasce da un attento studio degli atti parlamentari del tempo, non vuole limitarsi a riassumere il significato dei 12 principi fondamentali della Costituzione. In maniera agile e coinvolgente, ci fa scoprire il dibattito dell'Assemblea Costituente «in presa diretta», permettendoci di vedere e sentire i volti e le voci della Costituente. Un taglio innovativo, che ci restituisce il racconto live dell'esperienza della scrittura di quei principi da parte dell'Assemblea e il contributo dei Costituenti. La struttura grafica e le illustrazioni partecipano a costruire il senso del discorso e lo ampliano. Rendono possibile comprendere le ragioni dell'una o dell'altra componente politica, anche per chi non ha ancora studiato il periodo storico del dopoguerra.Susanna MattiangeliÈ nata e vive a Roma. Scrive e traduce storie brevi e lunghe per molte case editrici. I suoi libri sono stati tradotti in una ventina di Paesi. Oltre a questo, compone cruciverba, gioca con le parole e organizza laboratori collaborando con scuole, biblioteche e librerie. Nel 2018 ha vinto il Premio Andersen come Miglior scrittrice. È stata nominata Italian Children's Laureate per il biennio 2023/2024.Giovanni GastaldiÈ un giovane illustratore, grafico e fumettista piemontese. Laureato allo IED di Torino nel 2017, alumnus Mimaster 2021, vive tra le Alpi Marittime e le Langhe piemontesi nella sua Mondovì (CN). Lavora nell'illustrazione editoriale e nella grafica pubblicitaria collaborando con importanti riviste come The Economist, L'Espresso, La Stampa e Il Sole 24 Ore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Cettina Caliò"Nella notte più buia il linguaggio ci chiede di cosa siamo fatti"Adelphi Edizioniwww.adelphi.itTraduzione di Lia Iovenitti, Milena Zemira CiccimarraCura editoriale di Milena Zemira CiccimarraNel suo discorso di accettazione del Premio Nobel, Han Kang rende omaggio alla letteratura, che attraverso il filo luminoso del linguaggio lega e unisce le creature viventi, rendendoci partecipi dei loro universi interiori, e opponendosi così a ogni atto di violenza contro la vita.ll filo luminoso del linguaggio che lega e unisce le creature viventi, rendendoci partecipi dei loro universi interiori, nel discorso di accettazione del Premio Nobel di Han Kang. Cettina Caliò è nata a Catania nel 1973. Scrive poesia e prosa. Traduce dal francese. Cura libri. Ha pubblicato: Poesie (1995), L'affanno dei verbi servili (2005), Tra il condizionale e l'indicativo (2007), Sulla cruda pelle (2012), La forma detenuta (2018), Di tu in noi (La nave di Teseo 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Fabio Massimo Franceschelli"Introduzione alla mia morte"Del Vecchio Editorewww.delvecchioeditore.itUn uomo che dimentica in auto il suo bambino; un politico populista e vanesio che fonda un nuovo partito; un giornalista, famoso inviato di guerra, che si trasferisce in un'isolata casa in montagna e cerca di recuperare e sintetizzare il senso della sua vita nella scrittura di un romanzo e nella ricomposizione attorno a sé di una famiglia da sempre trascurata. Infine Sonia, la donna che è bussola e cifrario nel ripercorrere le vite di questi uomini autocentrati e che raccontano, loro malgrado, la storia della società di cui sono al tempo stesso prodotti e fautori. Quattro personaggi che compongono una famiglia che di tradizionale non ha nulla. Quattro voci che invitano il lettore ad indagare nelle storie che raccontano, a destreggiarsi tra apparenze farsesche e un'interiorità buia e respingente per giungere a delineare il ritratto della nostra società. Franceschelli, con il suo linguaggio ammaliante, un'ironia sottile e la sapiente costruzione della narrazione, dà vita a un romanzo che con la potenza visionaria di un dramma in più atti è capace di inchiodare il lettore, non solo alla storia narrata, ma anche e soprattutto alla rappresentazione di una realtà da cui si tende a volgere lo sguardo.Fabio Massimo FranceschelliAutore di drammaturgia, narrativa, critica, saggistica.Ha scritto svariati drammi, monologhi e commedie, rappresentati in Italia e all'estero e in gran parte pubblicati. Nel 2017 ha vinto la “Menzione Quadri” al 54° Premio Riccione per il Teatro, riconoscimento “all'opera che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria“. Ha firmato numerose regie e diretto festival teatrali. Cura laboratori teatrali sull'interpretazione del testo e del personaggio.Con il romanzo Italia, pubblicato da Del Vecchio Editore, è stato finalista dell'edizione XVIII del Premio Italo Calvino; della prima edizione del Premio POP 2016 (menzione speciale); dell'edizione 2017 del Premio Nabokov (secondo classificato). Il suo racconto Ipotesi V è stato recentemente pubblicato da Edizioni Arcoiris nel primo volume della collana di letteratura nera Trema.È stato fondatore della fanzine teatrale “Ubusettete”; redattore della rivista di drammaturgia contemporanea “Perlascena”; redattore della webmagazine di critica dell'arte e della società “Amnesia Vivace”; collaboratore di “PaneAcquaCulture”, rivista web di narrazione del contemporaneo. Scrive di critica del contemporaneo sul blog “ereticobencotto”.Laureato in Storia delle Religioni, ha pubblicato saggi e articoli sui moderni sincretismi religiosi (2000, Euroma La Goliardica; 2004, Bulzoni), con particolare attenzione alle religioni afrobrasiliane.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Hilary Tiscione"Setole"Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itDopo il successo di Liquefatto, Hilary Tiscione torna in libreria il 12 aprile nella collana Interzona con Setole, un romanzo dalla lingua fenomenica e vorticosa.Dentro una dimenticata villa con piscina, in un tempo e luogo sospesi come in un quadro di David Hockney, si muovono vite disastrose e illuminanti, quelle di Mira, Lena, Rocco e Cino. Nel cuore tormentoso della grande casa, la quale pulsa di disastri e incontri, gli abitanti sembrano non appartenere a se stessi e al mondo fuori, appartengono solo alle loro stanze, ai tetti e al giardino, che a dispetto della loro immobilità, pullula di vita. In questo spazio mosse dall'aria e dal fato, galleggiano le esistenze di una ragazzina lolitiana mai stufa di vivere, una donna oppressa dalle pillole e dal peso delle indecisioni e di altri personaggi che gravitano intorno alla lussuosa villa. Poi, c'è un uomo lontano, eppure incastonato, come un emblema che si accartoccia su sé stesso mai perdendo la forza simbolica, nelle esistenze di tutti loro. Il suo nome è Al.Un romanzo che sembra richiamare il ritmo masticato, filosofico e acidamente lirico di Nabokov, di Ellis e di Manganelli. Setole vuole rinnovare la poetica cinematografica delle solitudini avanzata da un film cult come Il giardino delle vergini suicide di Sofia Coppola."Setole" proposto da Filippo Bologna al Premio Strega 2025 con la seguente motivazione:«Come nelle celebri tele di David Hockney o nell'indimenticabile film di Jacques Deray con Alain Delon, anche in questa storia c'è una piscina. Con l'acqua a volte limpida, a volte torbida, increspata di piccole onde. Proprio come i sentimenti di Lena, adolescente inquieta confinata in una villa su un'isola delle Hawaii, sospesa nel tempo immobile di un'estate senza fine. E attorno a questa piscina, sotto un sole stordente che si abbatte sul polveroso cantiere della dépendance e sul lussureggiante giardino, si muovono presenze sfuggenti, ombre riflesse sul fondale, indecise se tuffarsi o meno nella vasca senza fondo delle loro vite. Sono Lena, prigioniera dei turbamenti ormonali e del febbricitante languore estivo; Mira, madre depressa e femme fatale sfiorita che annega il suo malessere tra sonniferi e alcol; Cino, giardiniere tuttofare che regge sulle spalle l'eroismo silenzioso della sopportazione; e Rocco, giovane e atletico manovale che diventa il vertice di un conturbante triangolo del desiderio. Su questa Itaca dei Tropici aleggia l'assenza onnipresente di Al, musicista e compagno di Mira, padre di Lena, Ulisse smarrito, che ha dimenticato la rotta di casa e forse non farà mai ritorno alla sua reggia. Setole è un romanzo dall'atmosfera ipnotica, che avvolge da subito il lettore tra le sue spire narrative. Con una struttura compatta e incalzante, scandita in trentuno capitoli – tanti quanti i giorni di agosto – e una voce capace di captare ogni minima vibrazione dell'animo di un'adolescente, Hilary Tiscione dimostra una sensibilità di scrittura rara. Attraverso un uso del dialogo asciutto e percussivo, di chiara ispirazione cinematografica, e uno stile visivo e sensoriale, denso di immagini poetiche, l'autrice crea un efficacissimo montaggio, che alterna accelerazioni improvvise e dilatati ralenti. Tra campiture pittoriche fatte di esplosioni di luce e violenti tagli d'ombra, e una vibrante playlist che diventa colonna sonora dell'abbandono, della delusione e del tradimento, Setole si impone come un romanzo originalissimo e pop, capace di distinguersi per personalità e stile nel panorama della letteratura contemporanea.»Hilary Tiscione (1987) è nata a Genova e vive a Milano. Si è laureata in Lettere e Filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha scritto per il Magazine 8 e mezzo e per la rivista online LongTake. Scrive per La Ragione. I suoi racconti sono apparsi su Nazione Indiana, Il Primo Amore, Minima&Moralia e Altri Animali. Lavora all'Università IULM di Milano; è coordinatrice del Master in Sceneggiatura della sede di Roma. Produttore esecutivo del docufilm “Vorrei sparire senza morire – Un racconto di Pupi Avati” selezionato alle Giornate degli Autori nella 78esima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, Liquefatto (Polidoro Editore) e il saggio narrativo Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe? (Bietti).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Benedetta Vassallo"Carissimo Billy, Dear Lucky"Lucia Rodocanachi, Guglielmo BianchiOtto Edizioniwww.8ttoedizioni.comQuando Guglielmo Bianchi e Lucia Rodocanachi si conoscono, all'inizio degli anni Trenta, lui vive tra Lavagna, Genova e Parigi, è un poeta e un artista “furibondo di gloria”, un dandy che aspetta la sua consacrazione tra la ville lumière e quella sottile striscia di Liguria. Lei invece è la musa, instancabile motore di ispirazione creativa, degli “amici poeti degli anni Trenta” che si riuniscono nella casa che divide insieme al marito pittore ad Arenzano: tra gli altri Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro, Carlo Bo, Adriano Grande, Gianna Manzini, Henry Furst.L'amicizia che da subito lega Bianchi e Rodocanachi sfocia in una corrispondenza che copre un decennio fondamentale per la Storia collettiva e la loro storia personale. Le 34 lettere scelte si snodano in un arco temporale che va dal 1937 al 1947: in questi anni Bianchi si consuma in un'esistenza inquieta, causa ed effetto di un successo mai raggiunto, fugge in Sud America, naufrago superstite di un mondo che non riesce più a comprendere. Lucia legge, studia, traduce – spesso su commissione al servizio di penne importanti: Montale, Vittorini, Sbarbaro, Gadda senza che il suo nome venga mai menzionato – attraversa la guerra, viene incarcerata e sfollata. E scrive. Scrive agli amici nel tentativo di illuminare quel buio, di riannodare i fili delle loro vite drammatiche. In pochi hanno conservato quelle lettere, uniche testimoni di una scrittura pulsante e vitale. Guglielmo fu uno di questi.Questa raccolta mira a ricostruire il sostrato artistico e letterario che contribuì a dare vita a una stagione culturale irripetibile per la Liguria dei primi del Novecento e a conoscere la storia, intellettuale e umana, di due artisti da riscoprire.Selezione delle lettere e note introduttive a cura di Benedetta Vassallo.Suddivisione tematica a cura di Alessandra Barbero.Con approfondimenti critici di Alessandra Barbero, Virna Brigatti, Silvia Falcione e Anna FerrandoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Esame terza media, prova di italiano: come si scrive il testo argomentativo? Ecco struttura e schema.
Gabriella Bosco"I frutti del Congo"Alexandre VialattePrehistorica Editorewww.prehistoricaeditore.itI Frutti del Congo, è innanzitutto un volantino pubblicitario di una magnifica donna nera che porta con sé dei limoni d'oro. Ma anche i sogni degli scolari di una cittadina della montagnosa Alvernia, per i quali questa illustrazione simboleggia l'impresa estrema, la poesia stessa dell'esistenza.Cos'è del resto l'adolescenza? Proprio questa è la questione cui l'autore risponde, senza di fatto avere bisogno di rispondere, in questo romanzo. Vialatte infatti ci mostra l'adolescenza, con le sue stravaganze, le sue sublimi aspirazioni, i suoi amori febbrili; ci mostra al tempo stesso una città di provincia con le sue kermesse, il suo assassino, il suo dottore, il liceo e la piazza.Ode alla poesia del quotidiano, alla creatività e all'evasione, ma anche dura critica della società di consumo, I Frutti del Congo si dà come “uno dei più grandi romanzi francesi del XX secolo” – secondo il critico Pierre Jourde –, il capolavoro dell'avventura immaginata. Si tratta di un'opera dall'ambizione altissima, fulgida metafora della Letteratura.Alexandre Vialatte, divenuto celebre per aver fatto conoscere per primo ai francesi le opere di Kafka, e per avere tradotto autori del calibro di Nietzsche, Goethe, von Hoffmannsthal, Mann, Brecht, Alexandre Vialatte (1901 Magnac-Laval – 1971 Parigi) ha nel corso degli anni dato prova di un'immensa creatività artistica, che lo ha portato a spaziare dalla poesia alla cronaca letteraria, per arrivare al romanzo. Ha pubblicato presso alcune delle più prestigiose case editrici d'oltralpe, tra le quali Gallimard e Juillard. Oggi, è universalmente annoverato dalla Critica nella categoria dei grandi classici senza tempo.Gabriella Bosco, la traduttrice di questo libro, insegna letteratura francese all'Università di Torino. Si occupa di teoria della letteratura, stadiando in particolare le neo-avanguardie e le scritture narrative in prima persona. Scrive di letteratura su varie testate italiane e francesi. Traduce romanzi e saggi. Tra gli autori tradotti Eugène Ionesco, Samuel Beckett, Philippe Forest.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Canu"L'Italia di carta"Viaggio tra le pagine che hanno raccontato il nostro Paeseil Saggiatorewww.ilsaggiatore.comDalle Dolomiti di Dino Buzzati alle Cinque Terre di Eugenio Montale, passando per la Sardegna di Grazia Deledda e la Maremma amata da Italo Calvino: Antonio Canu ci conduce in un viaggio attraverso l'Italia tra i luoghi che hanno ispirato scrittori, poeti e intellettuali di ogni epoca. Un racconto fatto di passi, sguardi e parole che è anche una riflessione sui molti modi in cui quei territori sono cambiati nel tempo. Che cos'è un paesaggio? Uno spazio oggettivo, descrivibile in modo univoco e preciso o qualcosa che muta e si trasforma al mutare delle nostre emozioni e delle esperienze che l'hanno abitato? Per Antonio Canu non si può descrivere un territorio senza tener conto dell'intreccio tra l'opera della natura e l'intervento, diretto e indiretto, dell'essere umano. Con l'occhio del naturalista e la curiosità del lettore, Canu percorre valli, città, laghi, mari e montagne d'Italia lasciandosi guidare dai pensieri e dalle voci degli autori che quei luoghi li hanno visitati, amati e immortalati nei loro scritti. Ecco che allora, come in un Grand Tour, vediamo apparire la Marsica illuminata dai racconti di Natalia Ginzburg e di Carlo Emilio Gadda. Ecco il Gargano cui tanti reportage dedicò Anna Maria Ortese. Ecco laggiù la Campagna romana, con i suoi pini a ombrello che affascinarono Virginia Woolf. Ecco la costa del Cilento animata dai versi di Ungaretti, così simile e così distante dal Po romantico di Gianni Celati. L'Italia di carta ci fa riscoprire il nostro paese sotto forma di una grande opera letteraria, composta di bellezza, storia e qualche stranezza: un immaginario inesauribile, che chiede continuamente di essere conosciuto e rivissuto, ma non smette mai di ricordarci che ha anche bisogno di essere protetto e custodito.Antonio Canu (Roma, 1960), ambientalista, giornalista ed esperto in gestione di aree protette, è stato responsabile nazionale delle Oasi per WWF Italia ed è attualmente presidente di WWF Travel. Scrive di natura e ambiente per diverse testate nazionali e regionali, è autore di numerose guide specialistiche e ha pubblicato, tra gli altri, Lettera a mia figlia sulla Terra (2001), Roma Selvatica (2015) e Andare per Parchi nazionali (2019). Con il Saggiatore ha pubblicato Il mondo in un carrello (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gabriele Santoro"Tutti i colori del rosso"Un viaggio nella storia della sinistra per ritrovare l'orgoglio dell'alternativaIntroduzione di Massimiliano TarantinoPostfazione di Giorgia SerughettiFondazione Giangiacomo Feltrinelliwww.fondazionefeltrinelli.itTutti i colori del rosso è un viaggio nella storia della sinistra europea e mondiale post 1989, che riflette e indaga l'attualità politica italiana, internazionale e le sfide poste dal disordine globale nel quale siamo immersi.Pace e guerra, immigrazione, il diritto alla salute, lavoro e precariato, contrasto alla povertà, ambientalismo e giustizia climatica, i diritti civili e le donne in politica: le otto inchieste giornalistiche che compongono il volume affrontano le questioni centrali del nostro tempo. Il libro analizza e interroga anche le scelte, le promesse tradite o incompiute dei protagonisti che negli ultimi tre decenni hanno caratterizzato a sinistra la leadership di partiti e governi: le luci e le ombre di François Mitterrand sull'immigrazione, la parabola di Tony Blair segnata dalla guerra in Iraq, i limiti del riformismo verde di Joschka Fischer, il cammino di Willy Brandt verso la caduta del Muro di Berlino, la sfida di Barack Obama per la sanità pubblica, Matteo Renzi e la rottamazione del diritto del lavoro, Lula e l'agenda per la “Fame zero”, l'ascesa di Ada Colau e le donne in politica nella Spagna post franchista. Nei loro ritratti emergono gli snodi tematici cruciali determinanti ieri come oggi. Dalla ricostruzione con una prospettiva storica del tramonto elettorale e politico delle socialdemocrazie, si illumina ciò che è stato e ciò che manca alle sinistre per incarnare un progetto di riscatto sociale collettivo e orientare in senso progressista le grandi trasformazioni all'orizzonte. Perché non esiste un'alternativa alla globalizzazione mercatistica? È possibile ricostruire la relazione tra sinistre e popolo, colmando i ritardi nella comprensione dei mutamenti nelle società? Come tenere insieme la difesa dei diritti sociali e la promozione di quelli civili? A queste domande critiche rispondono gli interventi di Fausto Bertinotti, Pietro Bartolo, Emma Bonino, Luigi Manconi, Susanna Camusso, Rosy Bindi, Sergio Cofferati e Livia Turco.Gabriele Santoro è giornalista professionista dal 2010. Ha lavorato per Adnkronos, gli esteri di Rainews24 e Tv2000. Dal 2009 collabora con Il Messaggero. Scrive per il venerdì di Repubblica, Minima&moralia, Il Tascabile – Treccani e l'Osservatorio Balcani – Caucaso. È autore del saggio inchiesta La scoperta di Cosa nostra. La svolta di Valachi, i Kennedy e il primo pool antimafia (Chiarelettere). Nel 2024 esce per Feltrinelli Tutti i colori del rosso. Un viaggio nella storia della sinistra per ritrovare l'orgoglio dell'alternativa.Fonte immagine: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Costanza DiQuattro"Il profumo del basilico"Gallucci Editorewww.galluccieditore.comÈ l'estate del penultimo anno di liceo e Otto e Sebastian partono dal Trentino per la loro prima vacanza da soli alla volta della Sicilia. Appena arrivati, fanno amicizia con Lighea e Gigi, due ragazze del posto, che li guidano alla scoperta del mare e dei tesori della loro affascinante isola. Tra Lighea e Seba scatta subito una scintilla, che ricorda però drammaticamente l'antica leggenda delle teste di moro, la storia di Elisabetta e Hassan, di un amore inebriante e della gelosia assassina della ragazza. Tra le due vicende corrono mille anni di distanza, ma a unirle c'è il profumo del basilico, una pianta all'apparenza innocua, ma in realtà molto pericolosa per i traditori…“Sebastian e Lighea continuavano a fissarsi, incuranti del mondo; lui ogni tanto accennava a un sorriso mentre lei si sistemava il ciuffo ribelle, tutta rossa in viso. Erano teneri, avvolti in quella sensazione di libertà e benessere che solo la meraviglia di un incontro inaspettato sa regalare”.Costanza DiQuattro è nata a Ibla, in Sicilia, dove vive nel palazzo di famiglia. Laureata in Lettere e in Filosofia, dirige il teatro Donnafugata e si occupa di drammaturgie. Scrive romanzi storici e con Gallucci ha già pubblicato La Baronessa di Carini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Guida completa al saggio breve: schema, scaletta, esempio guidato per migliorare la scrittura e strutturare il testo in modo efficace.
Guido Vitiello"Joker scatenato"Il lato oscuro della comicitàGramma Feltrinelliwww.feltrinellieditore.itPer più di mezzo secolo abbiamo considerato il divertimento, la comicità e l'umorismo come strumenti di pacificazione sociale. Nel 1985 un pamphlet del critico americano Neil Postman, Divertirsi da morire, annunciava che grazie alla droga della tv commerciale eravamo ormai entrati in un “mondo nuovo” ilare e rincretinito profetizzato dallo scrittore Aldous Huxley.Poi però è successo qualcosa di imprevisto. La nostra è tuttora una società del divertimento, ma la comicità non è più soltanto un innocuo gas esilarante: è l'arma con cui si combattono duelli politici all'ultimo sangue e guerre culturali ferocissime. Un umorismo cinico e sarcastico si è impadronito del discorso pubblico. Il re e il suo buffone si cambiano continuamente di posto: i leader politici adottano uno stile da stand-up comedy e i comici avviano inopinate carriere politiche. Una frangia della sinistra americana ha scatenato una war on jokes moralizzatrice, e la comicità si va spostando a destra. Dai bassifondi della rete è emersa la troll culture, con il suo sarcasmo nichilistico e sottilmente sociopatico, e ha trovato una consonanza entusiastica con il ritorno trionfale di Donald Trump – battezzato non per caso Troll-in-Chief dalla stampa americana – alla Casa Bianca.Guido Vitiello tenta di decifrare questo carnevale perpetuo rivisitando alcuni passaggi cruciali nella storia sociale dell'umorismo. A fargli da guida in questo inferno sghignazzante è la figura di Joker, l'antieroe della saga di Batman, le cui successive metamorfosi hanno rispecchiato fin dagli anni quaranta le diverse fasi del nostro rapporto con il “lato oscuro della farsa” e con il nesso ineludibile tra comicità e violenza. Nelle sue ultime incarnazioni, dal Cavaliere oscuro di Christopher Nolan al Joker di Todd Phillips, il supervillain ha assunto i tratti sinistramente convergenti del terrorista e dello stand-up comedian. Scappato, dopo decenni, dalla gabbia dorata dell'egemonia televisiva, soporifera ma universalistica, si è mescolato tra le bande identitarie dei social network, che si sbranano a colpi di risate.Guido Vitiello è nato a Napoli ma vive e lavora a Roma. Scrive per “Il Foglio”, curando la rubrica Il Bi e il Ba. Ha collaborato per anni con il “Corriere della Sera” (“La Lettura”) e “Il Sole 24 Ore” (“IL Magazine”). Insegna Teorie del cinema e dell'audiovisivo alla Sapienza di Roma. Ha pubblicato, per Adelphi, Una visita al Bates Motel (2019); per Einaudi, Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ultima giornata, la più importante delle Final Eight di Coppa Italia e ultimo appuntamento con il podcast live da Torino. Chiudiamo con la vittoria di gran merito di Trento che domina la finale e s'iscrive nella storia.Grazie per averci seguito in questi giorni.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/backdoor-podcast--4175169/support.
Gioia Salvatori"Avere una brutta natura"Baldini+Castoldiwww.baldinicastoldi.itAvere una brutta natura è un epistolario tutto sbagliato con un Carlo qualunque, un interlocutore, «amato e fin troppo esperito», che è una sorta di incidente della vita, ma d'altra parte ognuno di noi ha uno sbaglio su cui si impunta anche solo per tigna. Non è certo però una lagnetta amorosa questa, piuttosto un racconto a voce alta sull'essere libere di essere altro: non performanti, meschine, schife, adatte o disattente, e poi, soprattutto, sceme. In una città dai nomi di fantasia, la protagonista passa in rassegna tutti i suoi fastidi e i suoi tic, compra un terapeuta al distributore automatico di terapeuti, si addormenta al supermercato, parla con delle giraffe e sputa alla gente che passa, insieme ai suoi amici mendicanti. Tutto, mentre paga un'esosissima cartella esattoriale di multe prese per stare appresso al fantasmatico Carlo, di cui però lei nemmeno ricorda se abbia o meno i baffi. Un po' squinternata, sicuramente assediata dalla mancanza di soldi, la nostra non eroina vive la sua vita come vuole lei: male, ma con una certa poesia. Vi pare poco? Gioia Salvatori, in arte Cuoro, arriva in libreria con il suo primo romanzo dalla lingua materiale e duttile, un'ironia mai prevedibile e spesso tragica, come lo è questa esistenza in cui ci arrabbattiamo tutti, irriducibilmente umani.Gioia Salvatori, nata a Roma, attrice, autrice e conduttrice. Lavora tra gli altri con Elio Germano, Lucia Calamaro, Gigi Dall'Aglio. Scrive come drammaturga per il teatro e per la radio. È coautrice e coconduttrice del programma per Rai Radio3 Le ripetizioni. Conduce con la filosofa Ilaria Gaspari il programma Playbooks in onda su Raiplay. I suoi monologhi comici sono stati ospiti del programma tv Propaganda Live, Radio2 Social Club e nell'ultimo anno ha partecipato al format comico teatrale di Serena Dandini Vieni avanti, cretina! Nel 2023 conduce il format di Romaeuropa, Ghostrack. Dal 2012 ha un progetto web, «Cuoro», che è un contenitore di satira di costume e anche uno spettacolo teatrale che si declina diversamente di volta in volta a seconda dei temi affrontati. Va nel panico. Non tace mai.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
What's the secret to turning partnerships into a SaaS growth engine? In this episode, Victor Wrede, Co-founder and CSO of Scrive, reveals how the company is transforming business workflows with electronic signatures and digital contracts. He shares the strategies behind building strong partnerships, integrating seamlessly into customer workflows, and creating solutions that stand out in competitive markets. Victor also opens up about the lessons learned from navigating partner dynamics, the importance of joint initiatives, and the fine balance between direct sales and partner-driven growth. What you'll take away: How Scrive creates efficiency through streamlined solutions The game-changing impact of strategic partnerships in SaaS Insights on thriving in dynamic marketplaces The role of collaboration in driving long-term success Practical advice for scaling through innovation and teamwork If you're ready to take your SaaS growth to the next level, this episode is filled with ideas and strategies to help you get there. Grab a coffee, tune in, and let's dive into the world of smarter partnerships!