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Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».Parola del SignoreCommento di Don Carlo (Ocio), sacerdote della Diocesi di CuneoPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Quando il giovane Marco Polo arriva alla corte dell'imperatore mongolo Kublai, scopre qualcosa che nell'Europa medievale sembrerebbe magia: la cartamoneta. Nessun occidentale l'aveva mai vista prima, ma in Cina esisteva da secoli. Stampata su corteccia di gelso, con sigilli e codici antifalsificazione, Kublai Khan ne fa un'arma politica ed economica. Marco Polo racconta tutto ne Il Milione e molti nemmeno gli credono. Eppure quella “moneta volante” è la prima valuta cartacea globale. Un'invenzione che ha cambiato il modo in cui il mondo scambia valore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questa puntata, partendo da una domanda (solo apparentemente provocatoria), ci immergiamo in una valanga di dati che mostrano quanto le donne – statisticamente – siano in vantaggio su molti fronti: dalla legalità all'istruzione, dalla leadership educativa alla longevità.Eppure comandano poco. E spesso, quando vengono chiamate a farlo, è solo quando tutto sta andando a rotoli (benvenuti nel glass cliff).Parliamo di criminalità, abbandono scolastico, STEM, arte, potere e stereotipi, ma anche di leggi (come la Golfo-Mosca) e bias culturali durissimi da estirpare.Una riflessione personale, con dati ufficiali alla mano, per capire come mai le donne – pur facendo spesso meglio – vengano ancora messe da parte. E cosa possiamo fare per cambiare.
Episodio in collaborazione con Kear Finance. Vai su klearfinance.com per scoprire di cosa si tratta e per registrarti gratuitamente alla piattaforma! Bella la medicina odierna, fatta di Scienza e metodo. Una volta però non era così. I "medici" fino a non molto tempo fa basavano le cure sullo stato d'animo dei pazienti e soprattutto non su evidenze scientifiche relative al funzionamento del nostro corpo. Eppure .. ancora oggi molta della terminologia dell'antico metodo dei Quattro Umori è ancora in uso nel linguaggio colloquiale. Scopriamo insieme di più su questo mondo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il mondo, tutto sommato, lo conosciamo. No? Siamo arrivati a una certa età. Abbiamo, chi più, chi meno, studiato, viaggiato, letto, visto, conosciuto. Eppure abbiamo sempre la sensazione che ci sia qualcosa di più. Qualcosa di nascosto. I libri, da sempre, servono a fare luce su quello che a un primo sguardo non si vede, dell'universo e delle persone che ci circondano. Di noi, per primi. Non è un discorso religioso, ma umano: gli scrittori che incontreremo con Alice parlano di donne e uomini, e cercano di illuminare un po' del mistero che si portano dietro.Non si vedono, ma ci sono, l'inquietudine e la violenza che si agitano sotto la superficie della tranquilla cittadina di Harmony, che fa da sfondo all'ultimo romanzo di Michael Bible, Goodbye Hotel (Adelphi). Alla sua seconda prova letteraria tradotta in italiano dopo L'ultima cosa bella sulla faccia della Terra, lo scrittore originario del North Carolina ritrova le atmosfere della grande letteratura del Sud degli Stati Uniti, una tradizione che passa per William Faulkner e Flannery O'Connor, rinnovata con l'applicazione di un'ironia che sa essere tenera e spietata allo stesso tempo. Non si vede, nascosto agli occhi del mondo, il rifugio del protagonista di La finestra sul porto (Feltrinelli), nuova prova narrativa di Claudio Piersanti. È un uomo pieno di segreti, l'avvocato immaginato dallo scrittore e sceneggiatore italiano, e finirà al centro di un triangolo amoroso, tra estasi e tragedia. E serve proprio a rendere visibili le cose, la letteratura, secondo Paolo Nori. O almeno, così scrive nel suo ultimo Chiudo la porta e urlo. Che racconta la storia di un poeta – chi meglio di un poeta può usare le parole per svelare il mistero? – che lo stesso Nori ama: Raffaello Baldini, che ha scritto tutta la vita in dialetto romagnolo. Ma poi, in realtà, il libro parla soprattutto di Nori stesso, e di tutti noi: con tono ironico, a tratti esilarante, montando con ritmo sincopato brevi frammenti narrativi, tutti singolarmente fulminanti. Il romanzo è nella cinquina dei finalisti del Premio Strega 2025.Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Viola di Grado presenta A quattro zampe (Feltrinelli) di Miranda July.undefinedundefinedundefinedundefined
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti. La Lega sta cercando di rimandare il divieto di circolazione delle auto diesel di classe Euro 5 che dal prossimo ottobre dovrebbe essere imposto in quattro regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. Eppure è stato proprio il governo Meloni ad approvare il divieto nel settembre del 2023. Quante auto coinvolge e quanto inquinano effettivamente? Lo chiediamo a Francesco Ramella, direttore esecutivo di Bridges Research e docente di trasporti all'università di Torino.
Ogni anno, a Matera, migliaia di persone si accalcano attorno a un carro di cartapesta.Lo ammirano. Lo inseguono. Lo distruggono.Ma cosa accade davvero, dentro l'anima di chi si lancia in quello che tutti chiamano “strazzo”?Francesco Randazzo è un informatico. Preciso, razionale, silenzioso.Eppure ogni 2 luglio si trasforma: corre, urla, lotta per un frammento di carro.In questa intervista potente e autentica, ci racconta cosa spinge un uomo moderno a compiere un gesto così arcaico.Cosa cerca. Cosa trova. Cosa lascia.Perché il rito non è solo folklore: è una ferita sacra, è un richiamo interiore.“Nel caos, io mi ritrovo.”
Per anni si è pensato che le mafie fossero un fenomeno limitato al Sud Italia. Ma nel giugno del 1993, un blitz delle forze dell'ordine cambia tutto: si tratta dell'Operazione Betulla. Oltre 200 agenti arrestano 40 persone tra Piemonte, Lombardia e Calabria, portando alla luce una rete criminale della 'ndrangheta insediata nel cuore della Val d'Ossola. Una storia rimossa, caduta troppo presto nel silenzio, che ancora oggi solleva domande inquietanti. L'inchiesta svela una fitta rete di estorsioni, appalti pilotati, legami tra clan calabresi e imprenditori locali, con ramificazioni fino alle istituzioni. È la prima volta che una città del Nord rischia lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Eppure, l'opinione pubblica fatica ancora a riconoscere la presenza della criminalità organizzata al di fuori del Mezzogiorno. Ma quanto è profonda oggi la penetrazione della 'ndrangheta nei territori settentrionali? Proviamo a scoprirlo insieme ad Arianna Giannini-Tomà, giornalista investigativa e autrice del podcast “Operazione Betulla”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
Immagina di vendere casa con una lotteria a 5 sterline a biglietto. Sembra folle? Eppure c'è chi l'ha fatto davvero. Il colpo di genio è che, alla fine, ha guadagnato più dalla vendita dei biglietti che da una vendita tradizionale! L'estate porta sempre aria di cambiamento: Edo si tuffa nel mondo della radio, Fede esplora nuovi orizzonti creativi con i corsi di Igor Sibaldi e quattro grandi amici di Hacking Creativity lanciano i loro nuovi libri. Ascolta la puntata per scoprire tutti gli altri LINK!▫️ Ti va di dare un'occhiata al nostro canale YouTube?
L'altra novità di questa tornata referendaria è che il Pd non molla il M5S neanche stavolta. Neanche dopo l'analisi dei risultati dei referendum. Eppure c'è quel dato inequivocabile, segnalato dall'Istituto Cattaneo, sul voto dell'elettorato del M5S sulla cittadinanza
Puntata a cura di Untimoteo. Nella primavera 2025, Netflix Argentina ha presentato la sua versione televisiva de L'Eternauta, tratta dal celebre fumetto di H.G. Oesterheld. La prima stagione, composta da sei episodi di circa un'ora, rappresenta il primo atto di un progetto in due parti che dovrebbe concludersi con la prossima stagione già confermata.L'adattamento si confronta con la difficile eredità di un'opera leggendaria: un racconto d'avventura fantascientifica diventato mito anche per la tragica vicenda del suo autore. La serie ha subito diviso pubblico e critica: da una parte chi ne difende la fedeltà allo spirito originale, nonostante molti cambiamenti, dall'altra chi la giudica noiosa e deludente. Eppure, questo Eternauta televisivo mantiene intatta la visione fondamentale di Oesterheld, mettendo al centro non il singolo eroe, ma il coraggio collettivo. Il vero protagonista resta la comunità: una collettività che, di fronte a una minaccia implacabile, prova a sopravvivere, riscoprendo la forza dell'eroismo condiviso."10 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in dieci minuti (più o meno!). Senza troppe chiacchiere, dritti al punto.Ascolta il podcast sul fumetto originario: https://www.mondoserie.it/eternauta-podcast/ Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoserie https://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Manca meno di un mese al più grande evento di sport femminile mai organizzato in Svizzera. Oltre mezzo milione di biglietti venduti, 190 paesi si sono assicurati i diritti per trasmettere le 31 partite in diretta per – si stima – mezzo miliardo di telespettatori. Stiamo parlando di Womens Euro – gli europei femminili di calcio, evento faro dell'estate agonistica 2025. Eppure ancora oggi ci chiediamo... ma ce ne siamo davvero accorti? Quanto è grande l'entusiasmo in Svizzera per questo evento? Quanto ancora lo sport femminile deve remare per competere davvero con la passione e l'entusiasmo che circondano gli eventi maschili? Stiamo giocando ad armi pari? Ne parliamo a Modem con Serena Bergomi, giornalista sportiva RSIMarialaura Scatena, giornalista sportiva, esperta di questioni di genere nello sportTamara Crivelli, responsabile del programma Ticino Legacy, promozione del calcio femminileMaggiori informazioni sul Girls Summer Camp organizzato dalla Federazione ticinese di calcio al sito https://ftc.football.ch/federazione-ticinese-di-calcio.aspx
Agnese Pini fa la giornalista e a fare domande è abituata. Eppure la più difficile l'ha rivolta a suo padre quando aveva 13 anni. Nel suo romanzo “La verità è un fuoco” racconta del giorno in cui ha scoperto che suo padre è stato un sacerdote, della vergogna che questa storia le ha fatto vivere e della ricerca del significato profondo della parola amore.
“Apri il cakra del tuo cuore”, avrete sentito dire. Ma che significa? Come si fa? E soprattutto: che cos'è un cakra?Poche cose nello yoga sono più chiacchierate di questa. Ci sono moltissimi libri dediti ad accostare il sistema dei cakra a quasi qualsiasi altra tecnica di indagine sull'umano che sia mai esistita: alchimia, astrologia, cabala, tarocchi, ma anche psicanalisi, endocrinologia, omeopatia, cristalloterapia e animali totem.Eppure, questa tendenza alla contaminazione sembra essere insita nella stessa parola cakra, così ricca di simbolismo da risultare inafferrabile, così vasta nel significato da richiedere, per la prima volta nella storia di questo podcast, un episodio in due parti.C'è solo un'altra cosa più famosa dei cakra, infatti, ed è il famigerato potere del serpente, la misteriosa Kuṇḍalinī. Ne parleremo nell'episodio successivo.Potete ascoltare questo episodio, come sempre, su Spotify, su Apple Podcast, su Substack, su YouTube o sulla vostra piattaforma audio preferita.Buona pratica, e buon ascolto,Francesco & AliceI miti dello yoga è un podcast che cerca di svelare, raccontando una storia, cosa si nasconde dietro gli āsana fatti sul tappetino. Esce un sabato sì e uno no.I testi e le voci sono di Francesco Losapio. La postproduzione audio è di Matteo Scandolin.Se il podcast ti è piaciuto, puoi seguire Francesco e Alice su Instagram, leggere il loro libro “Lo yoga degli dei” e incontrarli da JivAli Yoga. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit imitidelloyoga.substack.com
Eleonora Mazzoni"Festival Caterina Sforza"L'antinconformistaForlì, da mercoledì 11 giugno a venerdì 13 giugno 2025Tra gli ospiti:Alessandro D'Avenia, Rosella Postorino, Massimo Recalcati Torna il Festival Caterina Sforza di Forlì. L'anticonformista 2025, la rassegna di spettacolo, cultura e intrattenimento dedicata al “femminile” in tutte le sue sfaccettature partendo da una delle figure più emblematiche del Rinascimento italiano, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì, con concept e direzione artistica di Eleonora Mazzoni, scrittrice e saggista. Il Festival in programma da mercoledì 11 a venerdì 13 giugno con eventi presso la Rocca di Ravaldino, dalle ore 17:30 alle ore 23:30.«Pratica e sagace, Caterina Sforza trattò di soldi, di beni e di alleanze politiche, fabbricò armi, addestrò soldati e fece la guerra. Eppure si preoccupò anche di assistere personalmente i malati e aiutare i bisognosi. In quei tempi sanguinari di cui lei fu degnissima figlia, danzò sempre tra il profano e il sacro, non smettendo mai di dedicarsi al suo famoso ricettario, supremo rifugio in un mondo ideale, di quiete e di armonia, alla perenne ricerca della pietra filosofale o grande elisir: il farmaco in grado di curare tutte le malattie e di proteggere da tutti i mali. Oggi, in una società che apparentemente ha espulso il sacro e lo ha sostituito in toto con il profano, cercheremo insieme di capire dove risieda l'uno e dove l'altro, e la loro necessità» dichiara la direttrice artistica del Festival, Eleonora Mazzoni. La V edizione del Festival esplorerà il tema Profano e Sacro, che sarà declinato e interpretato attraverso le voci degli ospiti. In un tempo in piena rivoluzione, in costante trasformazione e sempre più enigmatico, con punti di riferimento che svaniscono o che hanno confini sempre più sfumati, il programma vuole stimolare un pensiero sulle forme che hanno assunto questi due motori della nostra esistenza e quale sia il loro ruolo nella società contemporanea. Il focus centrale della riflessione e della programmazione partirà sempre dalla figura storica di Caterina Sforza: il sacro e il profano sono strettamente legati alla sua biografia, alla sua evoluzione personale e alla sua capacità di affrontare la vita con coraggio e profondità. Il Festival si aprirà mercoledì 11 giugno con il talk show Geni(o) e sregolatezza - nuove scoperte su Giovanni dalle Bande nere con Gino Fornaciari, Salvatore Giannella, Eleonora Mazzoni, Sonia Muzzarelli, Gianandrea Pasquinelli, Tiziana Rambelli e Mirko Traversari, a seguire l'Opening concerto con ForlìMusica Orchestra e con Danilo Rossi, direttore artistico di ForlìMusica e già Viola Solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Sarà lo psicanalista Massimo Recalcati a chiudere il primo giorno del Festival, proponendo al pubblico la sua lectio magistralis sul sacro, declinata appositamente sul tema dell'edizione.Giovedì 12 giugno torna il ciclo Ritratto d'autrice, in collaborazione con Mega Mondadori di Forlì: il primo appuntamento è con Rosella Postorino, autrice de Le assaggiatrici (Feltrinelli) in dialogo con Eleonora Mazzoni, e a seguire, si terrà lo spettacolo tratto dal suo romanzo, L'assaggiatrice di Hitler della Compagnia Teatro Popolare d'Arte, per la regia di Sandro Mabellini e con Silvia Gallerano, Alessia Giangiuliani.Venerdì 13 giugno Forlì ospiterà il secondo incontro di Ritratto d'autrice con Gianna Coletti e un suo monologo Almenopausa, dove abbatte pregiudizi e stereotipi per sdrammatizzare la paura di invecchiare. A seguire, l'Orchestra giovanile InArte, terrà un concerto con musiche e composizioni inedite create per l'occasione da giovani compositori ed eseguite in prima assoluta. Infine, il sipario della V edizione del Festival Caterina Sforza di Forlì calerà con Alessandro D'Avenia, che terrà una lectio pensata ad hoc per il Festival sul profondo legame tra letteratura e spiritualità.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
®Giuliana Mieli è psicoterapeuta, ed è una delle voci più autorevoli nel campo dell'educazione ai bisogni affettivi fondamentali dell'essere umano. Ha lavorato a lungo come consulente in reparti ospedalieri di ostetricia dedicandosi alla formazione del personale sanitario. Perché, su questo la scienza non ha dubbi, è proprio in quei bisogni meno calcolabili e misurabili che si nasconde il segreto per la sopravvivenza della specie umana. Suo è il saggio Il bambino non è un elettrodomestico, pubblicato ben prima dell'avvento dei social nelle nostre vite. Eppure i genitori del nuovo millennio sembrano sempre di più in cerca di un “manuale delle istruzioni” che consenta loro di relazionarsi con i propri figli. Da dove viene questa ricerca del trucchetto facile e applicabile a tutti, che consenta di evitare i capricci o di far addormentare i neonati? Non avremo davvero iniziato a guardare i nostri bambini come se fossero degli elettrodomestici?Prima emissione: 10 marzo 2025
A Gaza il pane continua a essere moneta di scambio tra la fame e la morte. La nuova "strage del pane" avvenuta nelle ultime ore a Rafah porta con sé numeri ancora una volta agghiaccianti: almeno 27 morti e oltre 90 feriti secondo il Ministero della Sanità di Gaza e Al Jazeera. Si spara su chi cerca cibo, su chi tenta di sopravvivere. E mentre i carri armati e i droni israeliani inchiodano i civili sui corridoi di distribuzione degli aiuti, l'esercito israeliano parla di "colpi di avvertimento" contro "sospetti" che si sarebbero avvicinati a 500 metri dalle postazioni militari. Di fatto hanno confessato, sconfessando coloro che inventavano responsabilità di Hamas. A certificare la gravità non sono solo i bilanci di sangue: l'ONU definisce ormai questi attacchi intorno ai centri di distribuzione come “crimini di guerra”. Il segretario generale Antonio Guterres invoca un'indagine indipendente: “È inaccettabile che i palestinesi debbano rischiare la vita per procurarsi del cibo”. Sembra banale ma di questi tempi tocca ribadirlo. Intanto la macchina di demolizione prosegue: bulldozer israeliani hanno abbattuto anche il muro posteriore dell'Ospedale Europeo di Khan Younis e bombardato l'ultimo centro dialisi a Beit Lahiya. La Gaza Humanitarian Foundation — organismo criminale sostenuto da USA e Israele e respinto dall'ONU — gestisce la distribuzione. Anche Trump ha le mani sporche di sangue. Mentre Madrid sospende i contratti militari con Israele, il consenso europeo verso Tel Aviv crolla ai minimi storici. Eppure l'ecatombe continua, in diretta, davanti agli occhi di un Occidente che si indigna a intermittenza. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
A Obiettivo Salute risveglio parliamo di un argomento che spesso viene considerato solo quando ci tocca da vicino, ma che in realtà merita di essere affrontato con la giusta attenzione: la cistite. Quante volte ci è capitato di sentirne parlare o, peggio, di affrontarla? Eppure, dietro a questa fastidiosa condizione ci sono molteplici sfaccettature che riguardano il nostro stile di vita, la salute e anche il nostro benessere psicologico. Ne parliamo con il prof. Filippo Murina, responsabile del servizio di patologia del tratto genitale inferiore dell'ospedale Buzzi di Milano.
La festa che ha fondato la Repubblica sul responso del suffragio universale ha avuto un cammino accidentato. Eppure non ricorda solo una scelta libera espressa da un referendum popolare ma anche l'esplosione di partecipazione che chiuse definitivamente il ventennio fascista. 2 giugno di Umberto Gentiloni Silveri, il Mulino Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Matteo Moca"Un paniere di chiocciole"Tommaso LandolfiAdelphiwww.adelphi.itCinquanta elzeviri: ovvero cinquanta micidiali congegni capaci di incrinare ogni certezza.Costretto a lavorare su un minuscolo scrittoio, il protagonista di A tavolino realizza che lo spazio è insufficiente «a qualunque libera espansione dell'intelletto» e che la redazione di testi «eterni e feraci» gli è ormai preclusa. Eppure, ribadisce a sé stesso, «ho da fare un articolo, e se non lo faccio i miei figlioletti rimangono desolati, famelici...». Così, con feroce autoironia, Landolfi mette in scena la sua condizione di elzevirista al soldo del «Corriere della Sera» e un'idea di letteratura sfrondata di ogni alloro, prigioniera di una gabbia coercitiva, ridotta alla funzione di gagne-pain. Ma proprio nel loro carattere di scrittura ricondotta alla sua chimica essenza risiede il fascino di questi cinquanta elzeviri, perfetti congegni capaci di evocare incontri mancati, occasioni ignorate perché «il gelido soffio della disperazione» spazza via ogni speranza; di vivisezionare relazioni di coppia oblique, simili ad acerbi duelli o a una «benigna trama di nulla»; di rivelare, con la gelida efficacia dell'incubo, l'inconsistenza di ciò che chiamiamo «io», di vanificare la fiducia nella ragione, di dar corpo alle nostre più segrete paure: nello splendido Il bacio, per esempio, l'invisibile creatura che ogni notte visita, imprimendogli un bacio sulle labbra, un timido e al principio deliziato notaio si rivela una falla «nel nero etere cosmico», decisa a succhiargli la vita. Un incubo è del resto il nostro vivere quotidiano, assediato dal bisogno, dal vuoto, da un angoscioso «senso d'irrealtà, di casualità» – dalla tragica consapevolezza che «la gente, quando non è noi, è odiabile perché non è noi; quando è noi, è odiabile perché è noi».Matteo Moca è nato a Popoli nel 1990. Ha studiato italianistica a Bologna e a Parigi e fa l'insegnante in provincia di Pistoia. Ha scritto il saggio Un'esigenza di realtà. Anna Maria Ortese e la dipendenza dal fantastico (LiberAria 2022) e si è occupato di Tommaso Landolfi, Georges Perec, Alberto Savinio e Antonio Delfini, e della convergenza tra letteratura, psicoanalisi e arti figurative. Collabora con «Domani», «Il Foglio», «Il Tascabile» e «Blow Up»."Una consunzione infinita" è il nuovo libro, pubblicato da ItaloSvevo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nell'informativa urgente alla Camera, il ministro Tajani ha raccontato un'Italia che salva, costruisce e abbraccia. Peccato che sia un racconto. Mentre a Gaza l'accesso agli aiuti è stato bloccato per oltre 80 giorni, Tajani parlava di ricostruzione, di progetti architettonici e borse di studio, come se la fame e i bombardamenti fossero alle spalle. Secondo l'OCHA, nel solo maggio 2025, l'84% del territorio di Gaza risultava evacuato forzatamente, e oltre il 90% delle strutture ospedaliere era fuori uso. Eppure, Tajani celebrava un'Italia attiva, coinvolta, umanitaria. La realtà? Dal 2022 il governo Meloni ha sistematicamente evitato di sostenere risoluzioni ONU che chiedevano tregue immediate, cessate il fuoco o il riconoscimento dello Stato palestinese. Tajani stesso ha bollato come “slogan da piazza” la proposta di riconoscere la Palestina, mentre il suo esecutivo votava contro l'apertura di una procedura UE per sanzionare Israele per violazioni dei diritti umani. Perfino sulla Corte Penale Internazionale – che ha chiesto un mandato d'arresto per Netanyahu – il ministro ha definito “irrealizzabile” un'azione legale in Italia. L'unica coerenza è l'adesione alla linea israeliana: si plaude agli aiuti simbolici, ma si proteggono le forniture militari; si parla di pace ma si silenziano le responsabilità. Il discorso di Tajani alla Camera è stato un esercizio di propaganda travestito da diplomazia. Nessuna autocritica, nessun cambio di rotta, nessuna verità. Solo la solita liturgia di chi invoca la ricostruzione per seppellire, con una colata di cemento politico, i corpi che ancora non hanno smesso di morire. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Razzismo nella polizia: il Consiglio d'Europa accusa l'Italia Il Governo di Giorgia Meloni affronta una nuova grana diplomatica nei rapporti già tesi con l'Unione europea. Questa volta l'accusa giunge da Bertil Cottier, il presidente della commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa (Ecri). "La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione", dice Cottier. Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente di Ecri, racconta un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, e tutto ciò viola i valori europei. Italia e Francia sono nel mirino del rapporto. Si sono osservati invece margini di miglioramento nelle forze di polizia britanniche sul fenomeno della profilazione razziale. Uno dei mezzi che ha aiutato molto a migliorare l'operato delle forze dell'ordine, e aiutato la raccolta dati per effettuare studi a riguardo, è l'utilizzo di bodycam da parte degli agenti di polizia. Meloni: accuse vergognose Numerosi casi di cronaca, inchieste e processi hanno dimostrato che il tema sollevato in sede europea non è stato affrontato sul piano politico nel nostro paese. "L'Italia fu, nel 1949, tra i dieci stati fondatori del Consiglio d'Europa. Eppure oggi quello spirito originario sembra smarrito, sostituito da dichiarazioni sempre più faziose e lontane dalla realtà", spiega Giorgia Meloni. No, quello spirito originario permane. Invece di prendere atto che le accuse sono spesso fondate, cioè suffragate da prove e condanne anche giudiziarie, la premier Giorgia Meloni fa quadrato sull'operato di alcuni poliziotti, ma non aiuta a risolvere un problema che si trascina ormai da troppo tempo. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Al Festival dell’Economia di Trento abbiamo parlato molto di salute mentale, ma non con parole astratte. Lo abbiamo fatto partendo da una domanda semplice, diretta, che ognuno di noi ha sentito o detto mille volte: Tu come stai? Eppure, se ci pensate, quante volte quella domanda è solo una formalità? E quante volte, invece, potrebbe diventare un’occasione per fermarci, ascoltarci, prenderci cura di noi e degli altri? Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con il dottor Moreno De Rossi, vicepresidente società italiana di psichiatria e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Venezia.
Indovinello: in Germania e Scandinavia ne vanno matti, in Francia i Daft Punk ci hanno costruito sopra la carriera, negli USA ha generato Techno e House, mentre invece in Italia viene snobbata. Eppure è musica italiana al 100%.Cos'è?...Ho dedicato uno specialone al mondo cibernetico della Italo-Disco... Playlist musicale: https://open.spotify.com/playlist/7hJVaPnnRlJEBNpiZ4B6Va?si=M_VqxQA_Tti4qGIbcoTDbQ&pi=s6pZhJoYTyuDMInstagram: https://www.instagram.com/swing_out_faber/Spotify: https://spoti.fi/2yxp5xCApple: https://apple.co/2WAUcjKSpreaker: https://www.spreaker.com/show/suono-ma-nessuno-apreGrafica di Daris Nardini: https://instagram.com/thedarside?igshid=YmMyMTA2M2Y=Sigla iniziale: "Suono Ma Nessuno Apre" di Michele Poggi
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Benvenuti in un lungo, estenuante e sorprendente cinema realizzato da un artista sognatore e spesso segnato dalla sfortuna ma che non si è mai arreso. Stavolta è il turno di Francis Ford Coppola. Il ventunesimo secolo ha visto una presenza sporadica di Francis Ford Coppola sul grande schermo. Eppure "Un'altra giovinezza" è uno dei titoli più raffinati e affascinanti della carriera di Coppola e merita decisamente più considerazione.
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Me lo chiedete spesso: “Com'è vivere all'estero?” In questo episodio ti porto con me dietro le quinte della mia esperienza da expat. Ti parlo del disagio che non ti aspetti, delle opportunità che non immagini, e di come vivere lontano da casa ti costringa – nel bene e nel male – a riscrivere chi sei. Ma anche se non vivi fuori dal tuo Paese, so che questo episodio parlerà anche a te. Perché ogni cambiamento – geografico, lavorativo, emotivo – ci mette davanti agli stessi ostacoli: sentirsi inadeguate, disorientate, fuori posto. Eppure, se restiamo lì un po' più a lungo, quel disagio può diventare la nostra più grande forza.
La rivoluzione tecnologica sta investendo tutti gli anelli della filiera dell'auto, dalla produzione alla vendita. Eppure, soprattutto per quanto riguarda la compravendita di vetture, l'elemento umano è ancora considerato essenziale. È per questo che è nata la figura del personal car shopper, un professionista certificato che aiuta il cliente nella scelta della sua auto. Per avere le qualifiche giuste è anche nato un corso che forma i futuri professionisti - racconta Tony D'Ambrosio, vicepresidente di Fepecs (Federazione Nazionale Personal Car Shopper).
I giovani non parlano di pensione, e se lo fanno spesso scherzano, la vedono come un traguardo lontano e spesso irraggiungibile. Eppure proprio per le generazioni che hanno davanti ancora qualche decennio di lavoro occuparsi di previdenza dovrebbe essere una priorità. In questa puntata viene a trovarci in studio Anna Vinci, co-founder e volto di Ciao Elsa, una start up che aiuta a pianificare il proprio futuro previdenziale, finanziario ed assicurativo, affrontando in modo immediato e accattivante temi quali la gestione del TFR e i fondi pensione. Nella prima parte della trasmissione dedichiamo un aggiornamento al bonus psicologo, la misura che permette - in presenza di determinati requisiti - di accedere ad un aiuto fino a 1500 euro da spendere in sedute con un professionista. Il percorso degli stanziamenti, relativamente agli anni passati, è stato un po' tortuoso. Per quanto riguarda la cifra prevista per il 2025 manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma la Conferenza Stato-Regioni ha approvato lo scorso maggio il testo di un decreto dei ministeri di Salute ed Economia. Ci aiuta a fare il punto della situazione Bianca Lucia Mazzei de Il Sole 24 ORE.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8175GUERRA DEL VIETNAM: NEL 50° ANNIVERSARIO SFATIAMO 4 FALSI MITI di Stefano Magni Chi controlla il passato controlla il presente, chi controlla il presente controlla il futuro. Così scriveva George Orwell nel suo famigerato romanzo di fanta-politica "1984". E a giudicare da come viene raccontata la guerra del Vietnam, i marxisti controllano il passato.Un'opera di riscrittura della storia ha avuto pienamente successo ed oggi, 30 aprile, giorno del 50esimo anniversario della caduta di Saigon, noi "sappiamo", o almeno crediamo di sapere, nozioni come: "gli americani hanno invaso il Vietnam", "i vietnamiti si sono liberati con una guerra di popolo", "gli americani hanno combattuto una sporca guerra" e "l'esercito americano ha perso contro gli insorti vietnamiti".Prima di tutto, gli americani non hanno mai invaso il Vietnam. Dopo la cacciata dei francesi, nel 1954, il Vietnam, esattamente come la Corea, venne diviso in due. Una zona Nord, comunista, una zona Sud nazionalista. Il 17mo parallelo divenne un "confine", o meglio una linea di demarcazione temporanea, protetta da una fascia demilitarizzata (Dmz).L'EPURAZIONEIl Nord era dominato dai comunisti di Ho Chi Minh, il Sud dai nazionalisti di Cao Bai, a cui ben presto subentrò il dittatore Ngo Dinh Diem. In teoria si sarebbero dovute tenere elezioni comuni per riunificare il Paese sotto un unico governo democraticamente eletto, ma il Sud rifiutò. Al Nord, infatti, i comunisti avevano fatto subito piazza pulita, non solo dei partiti non comunisti, ma anche dei comunisti non sufficientemente allineati, dei contadini "ricchi", dei contadini "medi", dei collaboratori o di chiunque fosse stato accusato di collaborazione dei francesi e dei loro parenti.Una mattanza, in perfetto stile staliniano che, dal 1954 al 1959, costò al popolo nordvietnamita centinaia di migliaia di morti, soprattutto durante la campagna di collettivizzazione forzata delle terre. Un milione di nordvietnamiti approfittò del breve periodo concordato di apertura della Dmz per scappare al Sud. Al Nord invece non ci volle andare nessuno, se non circa diecimila guerriglieri comunisti (Viet Cong) che rischiavano l'arresto. In quelle condizioni era chiaro che non si potessero tenere libere elezioni comuni nel Nord e nel Sud.RIUNIFICAZIONE CON LA FORZAFinché il Vietnam del Nord non decise di riunificare il Paese con la forza. La guerra americana iniziò nel 1964 con la Risoluzione del Tonkino, ma la guerra in Vietnam incominciò più di cinque anni prima, precisamente nel gennaio 1959, quando il XV Congresso del Comitato Centrale del partito comunista nordvietnamita decise di "porre fine" al regime del Sud.Non con un'invasione convenzionale, come aveva fatto la Corea del Nord, ma con una lenta e costante infiltrazione di soldati regolari e di guerriglieri nel Sud. La guerra incominciò con una serie di attentati terroristici, soprattutto ai danni di giudici, ufficiali di polizia, capi villaggio, leader partitici e sindacali anticomunisti.Poi si passò alla guerriglia vera e propria, con la conquista dei villaggi e delle zone rurali. Per trasferire in sicurezza uomini, armi ed equipaggiamenti, il Vietnam del Nord violò la neutralità di Laos e Cambogia, costituendo nei loro territori basi ("santuari" dove non potevano essere attaccati dai sudvietnamiti) e pezzi della "pista di Ho Chi Minh", una serie di strade mimetizzate nella giungla.Il generale Vo Nguyen Giap, che aveva battuto i francesi nella guerra di indipendenza, pian pianino erose anche tutto il Vietnam del Sud. Giunti al 1964, 41 province su 44 erano nelle mani dei comunisti, al regime del Sud rimaneva soltanto la capitale Saigon e poco altro.Gli americani, in tutto questo periodo, avevano limitato il loro intervento all'invio di armi e consiglieri militari. L'azione politica più eclatante l'aveva condotta il presidente Kennedy, ma a Saigon: appoggiando il golpe contro Diem, un regime change per instaurare la democrazia nel Sud.L'INTERVENTO USAL'amministrazione Johnson, in un anno elettorale, intervenne direttamente dopo che il Sud era quasi del tutto nelle mani dei comunisti. Intervenne all'ultimo minuto per salvare un alleato dal precipizio. Le navi americane, che assistevano il Sud, erano sottoposte a uno stillicidio di agguati da parte dei nordvietnamiti.Uno di questi attacchi, il lancio di un siluro contro un caccia nel Golfo del Tonkino (un evento su cui sussistono tuttora dubbi), diede a Johnson la possibilità di portare la questione vietnamita in Congresso e ottenere l'autorizzazione per un intervento diretto. Ma non chiamatala "invasione": quando gli americani arrivarono a Saigon con le loro prime truppe, il Sud era già invaso dal Nord da cinque anni.GUERRA CONTRO IL POPOLOIl mito della guerra di popolo contro gli americani è un altro prodotto della costante riscrittura della storia. I comunisti, ovunque prendessero il controllo, imponevano il loro regno del terrore. Gli attentati proseguirono e iniziarono i massacri. I metodi erano quelli staliniani dello sterminio per quota: in ogni regione occupata, in ogni città, in ogni villaggio, i nordvietnamiti stabilivano una percentuale di popolazione da uccidere e la uccidevano.I Servizi di Sicurezza dei Vietcong stilavano liste nere che poi venivano regolarmente trovate nelle tasche dei soldati e degli ufficiali nordvietnamiti. Quando, nel 1968, i comunisti occuparono Hue, scatenarono uno dei più grandi massacri della guerra. Gli americani, quando riconquistarono la città, trovarono 19 fosse comuni piene di corpi: uccisi con un colpo di pistola, decapitati, torturati fino alla morte, o sepolti vivi.Nelle liste nere dei Viet Cong e dei nordvietnamiti entrava un po' di tutto: chi era nella polizia e nell'esercito del Sud, i loro parenti (un ottantenne fu sepolto vivo a Hue perché il nipote era nell'esercito), chiunque venisse accusato di aver collaborato con gli americani, gli attivisti non comunisti, i cattolici, i buddisti, i comunisti trotzkisti, i comunisti "recalcitranti".Oppure chiunque dovesse essere ucciso per fare numero, per rispettare le quote stabilite dal partito, sulla base di calcoli basati sulla lotta di classe (tot percentuale di borghesi, tot di contadini ricchi, ecc...). I nordvietnamiti non rispettarono neppure i campi profughi, né le colonne di profughi in fuga: anzi, li attaccavano deliberatamente per infondere terrore, per non fare sentire nessuno al sicuro. Minavano le strade e i campi, per impedire il movimento dei civili e dei militari.Non si facevano problemi a farsi scudo dei civili, quando dovevano presidiare un villaggio. Quella dei comunisti nordvietnamiti non fu una guerra "di popolo", ma contro il popolo. Lo dimostra la grande fuga dei sudvietnamiti, anche dopo la guerra: il popolo che fuggì via mare, con mezzi disperati, quello dei "boat people" in cerca di salvezza dall'inferno rosso che si era instaurato anche a Saigon.UNA SPORCA GUERRAEppure quella del Vietnam passa per essere la "sporca guerra" degli americani. Sì, gli americani commisero crimini di guerra: bombardarono a tappeto, uccisero prigionieri e compirono anche massacri deliberati di civili come nel celebre caso del villaggio di My Lai. C'è però una differenza fondamentale fra i crimini americani e nordvietnamiti, quantitativa e qualitativa.Quantitativa, prima di tutto: il grosso dei crimini commessi dagli Alleati fu ad opera dei sudvietnamiti (che combattevano con una logica da guerra civile) e da altri contingenti, soprattutto i sudcoreani. I crimini americani, in sé, provocarono un numero relativamente ridotto di vittime, stimato fra le 6 e le 10 mila (nella letteratura anti-Usa si legge spesso di un "genocidio" americano in Vietnam, con oltre un milione di vittime civili, ma è solo propaganda, perché un milione è il numero complessivo di vittime di tutta la guerra, da tutte le parti).I crimini nordvietnamiti provocarono un numero di vittime incommensurabilmente superiore: 216 mila vittime di cui 50 mila nelle purghe interne al Vietnam del Nord e 166 mila civili assassinati nel Sud (venne ucciso un sudvietnamita su cento, in rapporto alla popolazione totale), secondo i calcoli di Rummel.Fu anche una differenza qualitativa notevole. Gli americani colpirono civili durante le operazioni militari, soprattutto nei bombardamenti aerei... ma anche perché i nordvietnamiti combattevano deliberatamente in mezzo ai civili.I massacri di civili nei villaggi occupati o le uccisioni dei prigionieri, benché si tentasse di insabbiarle, erano comunque punite dalla legge americana. Chi commetteva quei crimini era consapevole di essere fuori legge. Al contrario, i crimini nordvietnamiti erano pianificati e ordinati dai vertici ed eseguiti dalle truppe. Le liste nere dei civili da assassinare erano parte degli ordini militari assegnati alle singole unità in guerra.SCONFITTA USA?Infine, c'è da chiedersi: davvero gli americani persero la guerra? Ogni singola battaglia venne vinta dalle forze americane e alleate. L'Offensiva del Tet, di inizio 1968, fu la più grande vittoria americana: in una sola campagna vennero inferti ai nordvietnamiti colpi senza precedenti: circa 45 mila morti, al prezzo di 1.500 caduti americani e quasi 3 mila sudvietnamiti.Eppure, passa alla storia come "punto di svolta" dopo il quale il presidente Johnson si arrese e decise di iniziare il disimpegno, poi proseguito e portato a termine dal successore repubblicano Richard Nixon. Il Vietnam fu la prima guerra vinta dai militari,
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8176OMELIA VI DOM. DI PASQUA - ANNO C (Gv 14,23-29) di Don Stefano Bimbi Il Vangelo di questa sesta domenica di Pasqua ci invita a entrare in un dialogo intimo con Gesù, che ci parla di amore, fedeltà, presenza divina e pace. È un discorso denso, che tocca il cuore e interpella la nostra vita quotidiana. Visto che siamo immersi in un mondo frenetico e spesso confuso, queste parole ci offrono una bussola per orientarci verso ciò che davvero conta.L'AMORE SI FA OBBEDIENZA"Se uno mi ama, osserverà la mia parola". Gesù inizia con un'affermazione chiara: amare Lui significa osservare la sua parola. Non si tratta di un amore romantico o astratto, ma di un amore concreto, che si traduce in scelte, azioni e fedeltà. Osservare la parola di Gesù significa vivere secondo i suoi insegnamenti, anche quando è scomodo o controcorrente. Questo può significare scegliere l'onestà in un contesto lavorativo competitivo, perdonare un amico che ti ha ferito o dedicare tempo alla preghiera in una giornata piena di impegni. Quando vivi così, Gesù promette che il Padre ti amerà e che loro "prenderanno dimora" in te. È un'immagine potente: Dio non è lontano, ma vuole abitare nel tuo cuore, essere parte della tua vita.Pensiamo a San Francesco d'Assisi. Nato in una famiglia benestante, avrebbe potuto vivere una vita comoda e spensierata. Invece, ha scelto di ascoltare la parola di Gesù, spogliandosi di tutto per seguire il Vangelo alla lettera. La sua obbedienza era gioiosa, perché scaturiva dall'amore per Cristo. La sua vita mostra che osservare la parola di Gesù non toglie libertà, ma, al contrario, la rende piena.Nella tua vita quotidiana, quali sono le "parole" di Gesù che trovi più difficili da mettere in pratica? Perché? C'è una situazione in cui senti di dover fare una scelta coraggiosa per essere fedele a ciò che Gesù ti chiede? Come puoi affrontarla?LO SPIRITO SANTO, GUIDA E MEMORIA"Il Paràclito vi insegnerà ogni cosa". Gesù sa che non possiamo farcela da soli. Per questo promette il dono dello Spirito Santo, il Paràclito, che significa "colui che sta accanto". Lo Spirito non è un concetto astratto: è la presenza viva di Dio che ti illumina, ti consola e ti ricorda le parole di Gesù nei momenti di smarrimento. Se ti trovi a dover prendere decisioni importanti nella tua vita lo Spirito Santo è lì per guidarti, se gli dai spazio attraverso la preghiera e l'ascolto. È come un navigatore interiore che ti aiuta a ritrovare la strada quando sei confuso.Santa Teresa di Lisieux, la "piccola Teresa", visse una vita apparentemente semplice, ma profondamente guidata dallo Spirito. Nella sua autobiografia, racconta come lo Spirito le insegnava a fare piccoli atti d'amore con grande cuore, anche nelle difficoltà del convento. La sua "piccola via" è un esempio di come lo Spirito può ispirare anche le vite più ordinarie a diventare straordinarie.Quando hai sentito, magari in un momento di preghiera o riflessione, una "luce" o un'intuizione che ti ha aiutato a capire meglio la tua strada? Come puoi coltivare l'ascolto dello Spirito nella tua vita quotidiana? Ci sono momenti in cui ti senti smarrito o confuso? Come puoi affidarti allo Spirito Santo per ritrovare chiarezza?LA PACE DI CRISTO E' DIVERSA DA QUELLA DEL MONDO"Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi". In un mondo che associa la pace all'assenza di problemi o al successo materiale, Gesù offre una pace diversa, profonda, che non dipende dalle circostanze esterne. È la pace che ci viene donata nella confessione quando ci vengono rimessi i peccati. Per questo la pace la puoi sperimentare solo sapendo che sei amato da Dio, anche nei fallimenti o nelle tempeste della vita. Questa pace può essere un'ancora in momenti di ansia, come l'incertezza del futuro, le insicurezze personali o i conflitti relazionali. Gesù ci invita a non lasciare che il nostro cuore sia turbato, ma a fidarci di Lui. Questa pace è un dono, ma richiede di accoglierlo, di scegliere di non lasciarsi sopraffare dal peccato e dalla paura.San Giovanni Paolo II da giovane visse in un contesto di guerra e oppressione prima sotto il regime nazista e poi quello comunista. Nonostante le difficoltà, trovò pace nel suo rapporto con Cristo, dedicando tempo alla preghiera e al teatro clandestino per mantenere viva la speranza. La sua serenità, anche di fronte alle minacce, era radicata nella fiducia in Dio e questa pace lo accompagnò fino a quando fu eletto Papa. Nella omelia per l'inizio del pontificato disse: "Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l'uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi - vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia - permettete a Cristo di parlare all'uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna".Quali sono le "tempeste" che turbano il tuo cuore in questo momento? Come puoi accogliere la pace di Cristo in queste situazioni? In che modo la pace di Gesù è diversa da quella che cerchi nel successo, nelle distrazioni o nelle approvazioni degli altri? Come puoi coltivarla?LA GIOIA DELLA FEDE"Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre". Gesù invita i discepoli a rallegrarsi della sua partenza verso il Padre, perché è parte del piano di salvezza. Questo può sembrare paradossale: come rallegrarsi di un distacco? Eppure, Gesù ci insegna che la fede è gioia, anche quando non capiamo tutto. Questa gioia può essere difficile da vivere in un mondo che spesso premia il cinismo o l'indifferenza. Rallegrarsi significa scegliere di vedere la presenza di Dio anche nelle incertezze, di credere che Lui sta lavorando nella tua vita, anche quando non lo vedi chiaramente.Il Beato Carlo Acutis, un giovane vissuto nel nostro tempo, aveva una fede contagiosa. Nonostante la leucemia fulminante che lo colpì a soli quindici anni, Carlo non perse la gioia. Offrì le sue sofferenze per il Papa e la Chiesa, vivendo con un sorriso che nasceva dalla sua amicizia con Gesù e dall'accogliere il dono dell'Eucaristia che diceva essere "l'autostrada per il paradiso". La sua vita ci ricorda che la gioia cristiana non è superficiale, ma radicata in un amore più grande.Quando hai sperimentato una gioia profonda, magari in un momento di preghiera, servizio o condivisione? Come puoi ritrovarla oggi? Cosa ti impedisce di rallegrarti pienamente della presenza di Gesù nella tua vita? Come puoi fare un piccolo passo per fidarti di più del suo piano per te?Gesù ti invita a vivere un cristianesimo vivo, pratico e personale. Ti chiama ad amarlo con le tue scelte, ad affidarti allo Spirito Santo, a pentirti dei tuoi peccati e accogliere la sua pace per trovare la vera gioia. Hai davanti a te un mondo pieno di opportunità, ma anche di sfide. Lascia che le parole di Gesù risuonino nel tuo cuore: non sei solo, Dio vuole abitare in te e guidarti.Prenditi un momento per pregare con queste parole: "Signore Gesù, grazie per il tuo amore che non si stanca di cercarmi. Donami il coraggio di osservare la tua parola, la fiducia di affidarmi al tuo Spirito, l'umiltà di pentirmi dei miei peccati, la pace che supera ogni paura e la gioia di sapere che sei con me. Fa' che la mia vita, a imitazione di quella dei santi, sia un riflesso del tuo amore. Amen."
Forse ti sembrerà strano un episodio sui gatti. Eppure c'è molto da dire su questi amici a quattro zampe che accompagnano la vita dell'uomo da secoli e hanno lasciato molte tracce (o zampe) nella lingua italiana. Oggi ti parlo di gatti, gattari, gattemorte e cascamorti. Miao!Rimaniamo in contatto!Iscriviti alla newsletter qui: https://www.subscribepage.com/speakitaliano_podcast
Patrizia Carrano"Il cuore infranto della quercia"Aboca Edizioniwww.abocaedizioni.it“Questa mattina ho scoperto che nel bosco di Manziana è stato abbattuto un albero centenario a me molto caro.Un'altra me stessa, ma molto più forte e robusta.Era una quercia sotto le cui fronde mi sentivo in salvo”.Chi è la donna che attraversa con passo rapido un grande bosco a nord di Roma? Cosa la spinge a raggiungere una quercia secolare sotto la cui ombra finalmente si sente in salvo dalle ferite dell'esistenza? Carlotta è una donna consapevole e intelligente, un'apprezzata traduttrice di testi naturalistici, è stata fortemente impegnata nella salvaguardia dei lupi, ha una figlia ancora giovane che insegna in una università americana. Eppure cerca salvezza sotto le fronde di un albero, simbolo vivente e meraviglioso dell'ambiente selvatico cui è indissolubilmente legata. Quando scopre che il “suo” albero è stato abbattuto, il dolore è tale da costringerla in ospedale, dove le viene diagnosticata una “sindrome del cuore infranto”. Per raccogliere le fila della propria vita, questa donna con il cuore in pezzi deve sciogliere nodi antichi e assai intricati: un amore dissolto nel tempo e la recente, tragica fine di un familiare. Dal reparto di terapia intensiva dov'è ricoverata, Carlotta riuscirà ad attraversare il suo passato e alla ricerca di un nuovo modo per vedere le cose del mondo. Patrizia Carrano si consegna un'opera che, quasi francescanamente, ci invita a ristabilire il nostro rapporto con la natura e con la parte più selvatica presente in ognuno di noi. Poiché scrivere e leggere di ciò che si ama è la maniera migliore per avvicinarlo, conoscerlo e possederlo, senza attentare alla sua libertà.Patrizia Carrano vive a Roma. Giovanissima ha lavorato per il settimanale “Noi donne”, poi ad “Amica”, “Anna”, “Elle”, “Max”, “Panorama” e “Sette”. Per Rai3 e Rai1 ha raccontato oltre venti edizioni del Festival del cinema di Venezia. È stata una voce di Radio2, dove ha narrato le donne del '900 in una trasmissione intitolata Amiche mie. Ha scritto una ventina di romanzi, quasi tutti con protagoniste femminili, da Baciami Stupido a Illuminata – La storia di Elena Lucrezia Cornaro, prima laureata nel mondo. Ha firmato alcune fiction di grande ascolto nel prime time di Rai1. I suoi libri sono tradotti in cinque lingue. Per Vallecchi- Firenze ha pubblicato nel 2022 La bambina che mangiava i comunisti giunto in pochi mesi alla sesta edizione e nel 2023 una biografia di Magnani Tutto su Anna (cinque edizioni).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Riccardo Dal Ferro / Rick Dufer"Dio era morto"Riscoprire il divino senza cadere nelle nuove superstizioni.Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itSalone Internazionale del Libro di TorinoSabato 17 maggio 2021, ore 16:30Allo stand Feltrinelli, firmacopie con Rick DuferQuasi un secolo e mezzo è trascorso da quando Nietzsche, in Così parlò Zarathustra, proclamò la scandalosa morte di Dio, evento tanto più terribile in quanto perpetrato dal suo figlio prediletto, l'uomo. Eppure oggi un nuovo seppur radicato concetto di Dio riemerge nei discorsi dei potenti, nei riti della moderna quotidianità. Se Dio è mai morto, ora sembra davvero “risorto”, ma in una sua rappresentazione distorta, che assume la forma di dipendenze o fanatismi settari. In ogni angolo del globo prosperano santoni, guru e sette, che rispondono a una rinnovata domanda di trascendenza e spiritualità. Filosofi e scienziati, nel tempo, hanno continuato a interrogarsi sulla natura di Dio, degradandone progressivamente il concetto da entità misteriosa cui aderire per fede a mero “dispensatore di miracoli”, che ben si sposa con i “miracoli” tecnologici e ben poco divini che caratterizzano l'oggi. Se Dio era morto, oggi più che mai è necessario riflettere sul suo antico significato per liberarci dalle distorsioni delle religioni e dei moderni tecnocrati.Rick Dufer esplora il concetto contemporaneo di Dio, ormai dilagante nelle risposte superficiali e nelle partigianerie. Così facendo, delinea un Dio per i nostri tempi: sfatando il mito della crescita, evoca un Dio della rinascita. Dalla prospettiva di un “diversamente ateo”, Dufer sostiene che l'uomo debba riscoprire l'idea di Dio tornando alle radici più profonde del proprio pensiero.Qualcuno diceva che Dio è morto, ma forse è giunto a conclusioni affrettate. Infatti, non c'è mai stato tanto Dio come in quest'epoca.Dal filosofo di Daily Cogito un libro che, tracciando una breve storia del divino, si interroga sul nostro imperituro bisogno di Dio, tra settarismi, nuove superstizioni, religioni che zombificano e oracoli algoritmici.Riccardo Dal Ferro (Rick Dufer)Rick DuFer, alias Riccardo Dal Ferro, è un filosofo, autore e performer teatrale che da anni porta avanti il suo progetto di divulgazione filosofica Daily Cogito, con quasi due …IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'enigma di Tunguska è uno degli eventi più terrificanti e misteriosi della nostra epoca. ! Il 30 giugno del 1908, una mattina d'estate nella remota Siberia, il cielo esplose. Un lampo di fuoco, seguito da un'onda d'urto che abbatté oltre 80 milioni di alberi in un'area vasta più di duemila chilometri quadrati. Una potenza distruttiva nettamente superiore a quella della bomba di Hiroshima…ma nessun cratere fu mai trovato. Nessun frammento metallico. Nessun corpo celeste. Nessuna spiegazione definitiva. La scienza ha tentato più volte di fornire risposte: un meteorite? Una cometa? Un'esplosione atmosferica? Eppure, ogni teoria lascia spazio a nuove domande. E alimenta una possibilità inquietante… E se ciò che accadde a Tunguska non fosse affatto un fenomeno naturale? E se quella devastazione fosse il segno di qualcosa… venuto da un altro mondo? L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella. Produzione e Sound Design di Matteo D'Alessandro https://www.matteodalessandro.com Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social
A Obiettivo Salute risveglio vi invitiamo a fermarvi per un momento e riflettere con noi su una frase che può sembrare semplice, ma che racchiude una forza enorme: "Tu non sei il tuo passato."Quante volte ci ritroviamo a ripensare a quello che è stato, a portarci dietro pensieri, errori o dolori come se fossero un bagaglio impossibile da lasciare giù?Eppure ogni giorno, al risveglio, abbiamo l’occasione di cambiare sguardo.A parlarne con noi, c’è un ospite d’eccezione: Raffaele Morelli, psichiatra e direttore di Riza.
"Non puoi piacere a tutti." Quante volte l'hai sentita questa frase? Eppure abbiamo la dannata tendenza a farlo, comprendere tale meccanismo è l'obiettivo dell'episodio di oggi.Clicca qui per approfondire (link attivo dalle 5:00am del 05/05/25) https://psinel.com/non-puoi-piacere-a-tutti/Sei Psicologa/o? Stiamo creando una squadra di professionisti partecipa al Sondaggio https://newmanspirit.typeform.com/to/cq3TyGC1Mindfitness è il nostro percorso gratuito per sviluppare il legame tra energia mentale e fisica. L'ho fatto insieme ad un grande professinista il dott. Valerio Rosso (medico psichiatra). Iscriviti gratis cliccando quiSe ti piace il podcast adorerai il mio Nuovo libro: “Restare in piedi in mezzo alle Onde - Manuale di gestione delle emozioni”... https://amzn.eu/d/1grjAUS- Vuoi Imparare a Meditare? Scarica Gratis Clarity: https://clarityapp.it/- Instagram: https://www.instagram.com/gennaro_romagnoli/- Test sull'Ansia: https://psinel.com/test-ansia-ig-pd/I NOSTRI PERCORSI:- Dall'Ansia alla Serenità: https://psinel.com/ansia-serenita-sp/- Emotional Freedom: https://psinel.com/emotional-freedom-sp/- Self-Kindness: https://psinel.com/self-kindness-sp/- MMA (Master in Meditazione Avanzata): https://psinel.com/master-meditazione-avanzata-sp/- Scrivi la Tua Storia: https://psinel.com/scrivi-la-tua-storia-sp/- Self-Love: https://psinel.com/self-love-sp/Credits (traccia audio): https://www.bensound.com
Gianluca MargheritiMilano è. Città di quartirri.Un mosaico di città in 19 raccontiA cura di Fiorenza Pistocchi e Gian Luca MargheritiPrefazione di Luca FoschiNeos Edizioniwww.neosedizioni.it Diciannove racconti ispirati ai quartieri di Milano, città multiforme e in continuo movimento: un viaggio letterario fra storia e futuro, ricordi e misteri.Un'antologia che immerge il lettore nella vita di vie e di luoghi, spaziando fra il noir e la memoria, il distopico e la cronaca, il fantastico e il poliziesco. Il tutto condito da humor e creatività.A Milano convivono fianco a fianco realtà sociali, culturali, economiche e antropologiche assai diverse tra di loro, dove è possibile incontrare situazioni e personaggi inconsueti e difficili da dimenticare: i draghi verdi e il ragioniere della Panda blu, San Siro e i festeggiamenti per lo scudetto e il cadavere nella valigia, il bar che chiude e il grande caos a Chinatown, Umberto Boccioni e il disastro ferroviario dell'Acquabella, il processo al giornale studentesco La Zanzara. E poi il misterioso rapitore dei Navigli, il tour con delitto e la ragazza che ballava il tango, i briganti della Merlata e la cucina cosparsa di sangue (di Giuda), Ornella che parla dal muro e l'ombra della ‘ndrangheta, l'inizio degli anni di piombo, la gatta e il monopattino, il furto del quadro del Bergognone, la visita cardiologica e l'incontro in treno con il Signor Morte. Senza dimenticare la Galleria Vittorio Emanuele, il barbiere che non c'è più e il difettoso esperimento.“Solo cent'anni fa, questo era il Borgo degli Ortolani, anzi, per la precisione, il Borgh di Scigulatt: il borgo dei cipollai. Qui, erano tutte cascine in aperta campagna”...A Milano troviamo zone ricche di storia e altre inurbate di recente, i piccoli paesi e borghi un tempo confinanti con la città e oggi parte integrante della città stessa (Crescenzago, Baggio, Niguarda, Affori) e quartieri costruiti negli anni del boom economico. Quartieri che «sembrano più che mai agire come organismi interconnessi ma allo stesso tempo distinti nella loro unicità. Eppure, proprio in una metropoli così densa mente abitata, ci troviamo di fronte a una delle emergenze più gravi della nostra società: l'isolamento sociale e la crisi della comunità. In questo scenario, i quartieri, intesi come luoghi di relazione e di identità condivisa, possono tornare ad avere un ruolo centrale. Non più o non solo, come palcoscenico di mode passeggere o come brand da vendere a colpi di marketing territoriale – come nel caso di Nolo, Isola o CityLife – ma come spazi di comunità in cui le persone si sentano parte di qualcosa di più grande. I quartieri sono il luogo ideale per sperimentare una “nuova” forma di urbanità, fatta di prossimità, di relazioni quotidiane, di condivisione di spazi pubblici, di servizi e di esperienze. Qui, nel cuore di ogni quartiere, è possibile ricostruire il senso di appartenenza, trovare risposte alle necessità quotidiane e, soprattutto, vivere in un contesto che non sia solo di passaggio, ma di radicamento» (Luca Foschi). Il volume «Milano è Città di quartieri» è la seconda edizione della collana antologica che Neos edizioni dedica a Milano e alle sue storie (il primo volume aveva come protagoniste le donne milanesi). I quartieri che hanno ispirato i racconti: Bovisasca, Bovisa, San Siro, Tortona Solari, Acquabella, Porta Venezia, Musocco, Brera, Crescenzago, Nolo, Calvairate, Porta Volta, Isola, Centrale, Navigli, Ronchetto sul Naviglio, Comasina, Ortica, Centro storico. A cura di Fiorenza Pistocchi e Gian Luca MargheritiRacconti di: Erica Arosio, Elisabetta Berti Arnoaldi, Mauro Biagini, Giancarlo Bosini, Marco Donna, Donatella Genovese, Arrigo Geroli, Rossana Girotto, Giorgio Maimone, Gian Luca Margheriti, Maddalena Molteni, Livia Negri, Davide Palmarini, Angelo Pappadà, Alida Parisi, Fiorenza Pistocchi, Paola Varalli, Gloria Vellini, Anna Versi Masini.Prefazione di Luca Foschi.I diritti d'autore saranno devoluti in beneficenza alla Fondazione Fracta Limina Onlus. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Simona Segoloni Ruta"Madri"Edizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itL'esperienza delle madri ci tocca tutti, perché ci conduce all'origine della nostra esistenza ed evoca sentimenti e valori profondi. Eppure è difficile trovare una realtà tanto falsificata da stereotipi e luoghi comuni, per non parlare di vere e proprie devianze, quanto la maternità. Restituire l'esperienza dell'essere madri alle donne che partoriscono e/o crescono qualcuno/a, dare voce ai loro corpi e imparare il loro linguaggio, è l'unica via perché la maternità si liberi da ciò che la mistifica e si dischiuda a significati capaci di raccontarci l'umano, la chiesa, il mondo e Dio, grembo e nutrice di ogni vita.Simona Segoloni Ruta, vive a Perugia con il marito e i 4 figli ed è professoressa full time di ecclesiologia all'Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma. È membro del Consiglio direttivo dell'Associazione teologica italiana e vicepresidente del Coordinamento teologhe italiane. Si dedica intensamente alla formazione ecclesiale a diversi livelli ed è autrice di numerose pubblicazioni, fra le quali Gesù maschile singolare (EDB, 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Riccardo Meozzi"Addio, bella crudeltà"edizioni e/owww.edizionieo.itLidia e Giovanni sono molto giovani quando si incontrano, agli inizi degli anni '90. Lei è una ragazza sola e fragile, lui il contrario: un uomo che vuole dominare la vita, rabbioso e temerario. Entrambi prendono dall'altro ciò che vogliono, voracemente: Lidia un amore che sfiora la dipendenza, Giovanni una passione selvaggia, con risvolti oscuri. Vivono in simbiosi, di sesso e tenerezza, e rinunciano a tutto il resto. Si sposano quasi subito. Eppure, presto, un terremoto nelle loro vite farà invertire i ruoli, stravolgerà quell'equilibrio: la ragazza timida e dipendente diventerà il perno di tutta la coppia, delle vite di entrambi; il maschio dominante, al contrario, si troverà a fare i conti con la paura e l'impotenza.Riccardo Meozzi (1994) è nato a Città di Castello e vive a Milano. Ha scritto racconti che sono usciti su diverse riviste, fra cui Finzioni e Verde Rivista. Nel 2022 ha pubblicato con Moscabianca Edizioni la novella illustrata da Giulia Pex Piccolo nome, grande sangue.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Simone Morandini"Credo in Dio, fonte di vita"Una fede ecologicaEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.dehoniane.it«Creatore del cielo e della terra»? Parole che sembrano una sfida al tempo della modernità. Eppure, non possiamo farne a meno, per abitare nella fede il mondo, dono prezioso affidato alla nostra cura, ma anche spazio di interrogativi forti per il credente. L'autore offre uno sguardo nuovo su una dimensione della fede cristiana spesso lasciata sotto traccia, ma essenziale in un tempo di crisi socio-ambientale. Si tratta della fede nell'atto creativo del Dio trino e della prospettiva ecologica che a partire da essa dispiega. Il testo esplora le radici bibliche della confessione del Creatore, tra l'uno e l'altro Testamento, per ascoltare poi le voci di alcuni pensatori e autori come Ireneo, Basilio, Agostino, Tommaso, Bonaventura e Calvino, che più hanno contribuito a forgiare la comprensione di questo tema.Simone Morandini si è occupato di teologia della creazione ed etica ambientale, nonché di dialogo ecumenico e interreligioso. Insegna presso l'Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino a Venezia e presso la Pontificia Università Antonianum. Dirige la rivista CredereOggi. Tra le sue pubblicazioni recenti: Cambiare rotta. Il futuro nell'Antropocene (EDB 2020); con Fulvio Ferrario e Panagiotis Yfantis Il mondo buono di Dio. Teologia della creazione in prospettiva interconfessionale (San Paolo 2023); Acqua (Messaggero 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
E se tutto quello che sappiamo delle avventure di Achille e di Ulisse non fosse accaduto in Grecia e nel Mediterraneo, come abbiamo sempre creduto, ma fosse invece successo più a Nord, tra Danimarca, Svezia e Mar Baltico? Impensabile? Eppure, questa è l'ipotesi sostenuta da anni da un ingegnere italiano: Felice Vinci. Ma questa teoria, nota tra gli appassionati come "ipotesi baltica", ha qualche fondamento storico o scientifico?Una produzione Think about Science: thinkaboutscience.comCon: Massimo Polidoro e Giulio Niccolò Carlone; Video editing: Elena Mascolo, Fotografia: Claudio Sforza; Musiche: Marco Forni; Logo e animazioni: Zampediverse; Social - Comunicazione: Giacomo Vallarino - Grafiche: Roberta Baria; Distribuzione audio: Enrico Zabeo; Titoli: Jean SevillaLEGGI la mia graphic novel: "Figli delle stelle" (con Riccardo La Bella, per Feltrinelli Comics): https://amzn.to/47YYN3KLEGGI: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento" (Feltrinelli), il mio ultimo libro: https://amzn.to/3UuEwxSLEGGI: "La meraviglia del tutto" l'ultimo libro di Piero Angela che abbiamo scritto insieme: https://amzn.to/3uBTojAIscriviti alla mia NEWSLETTER: L' "AVVISO AI NAVIGANTI": https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantiAderisci alla pagina PATREON, sostieni i miei progetti e accedi a tanti contenuti esclusivi: /massimopolidoroScopri i miei Corsi online: "L'arte di Ragionare", "Psicologia dell'insolito", "L'arte di parlare in pubblico" e "l'Arte del Mentalismo": https://www.massimopolidorostudio.comPER APPROFONDIRELe musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniLEGGI i miei libri: "Sherlock Holmes e l'arte del ragionamento": https://amzn.to/3UuEwxS"La meraviglia del tutto" con Piero Angela: https://amzn.to/3uBTojA"La scienza dell'incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai": https://amzn.to/3Z9GG4W"Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull'arte di vivere e pensare": https://amzn.to/3qTQmCC"Il mondo sottosopra": https://amzn.to/2WTrG0Z"Pensa come uno scienziato": https://amzn.to/3mT3gOiL' "Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità": https://amzn.to/2JvmQ33"La libreria dei misteri": https://amzn.to/3bHBU7E"Grandi misteri della storia": https://amzn.to/2U5hcHe"Leonardo. Genio ribelle": https://amzn.to/3lmDthJE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Non perdere i prossimi video, iscriviti al mio canale: https://goo.gl/Xkzh8ARESTIAMO IN CONTATTO:Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Patreon: massimopolidoroCorsi: massimopolidorostudio.comInstagram: @massimopolidoroPagina FB: Official.Massimo.Polidoro X: @massimopolidoro Sito: http://www.massimopolidoro.comQuesta descrizione contiene link affiliati, il che significa che in caso di acquisto di qualcuno dei libri segnalati riceverò una piccola commissione (che a te non costerà nulla): un piccolo contributo per sostenere il canale e la realizzazione di questi video. Grazie per il sostegno!
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C'è una soglia invisibile. Un punto dentro di noi… oltre il quale iniziamo a "sabotarci".Quando le cose iniziano ad andare bene.Quando ci sentiamo davvero amati.Quando la vita finalmente sembra fluire…Eppure qualcosa si chiude.Quel punto si chiama "la soglia della felicità".Ne parliamo insieme in questo potente video.
Beatrice Del Bo"Parole in cammino"Festival dell'italiano e delle lingue d'ItaliaSiena, Sabato 12 aprile 2025, ore 15:45Beatrice G. M. Del BoI femminili dei nomi di professioni e mestieri in età medievaleSui media di massa è invalso l'impiego di Medioevo e medievale per definire qualcosa di arretrato, sporco, retrogrado, negativo, ecc., cioè incomprensibile e lontanissimo dalle specchiate abitudini contemporanee, e ciò con riferimento alla politica, alla violenza nei confronti delle donne (e in generale), alla cultura, alla religione. Eppure l'età medievale si presenta “illuminata” sotto molti aspetti, come per la questione dell'uso del femminile nei nomi di mestieri. Quali sono questi nomi, e quali sono le ragioni sottese al fenomeno?Beatrice Del Bo"Arsenico e altri veleni"Una storia letale nel MedioevoLe Edizioni del Mulinowww.mulino.itUomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi. Ecco gli ingredienti di questa storia. Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l'arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali. Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». A partire dalle fonti storiche,Beatrice Del Bo decostruisce alcuni falsi miti di un fenomeno che ha affascinato e spaventato l'umanità per secoli: l'uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.Parola del Signore.
Il presidente Donald Trump lo aveva annunciato e lo ha fatto: ha desecretato le 77mila pagine di documenti sull'omicidio di John Fitzgerald Kennedy. Ma da quelle carte non è emersa alcuna verità alternativa a quello che già sapevamo sull'attentato di Dallas, ma solo dettagli sul lavoro delle agenzie di intelligence. Eppure, questo risultato non è un buco nell'acqua per Trump, anzi: serve al presidente per giustificare la sua decisione di stravolgere il mondo della CIA e dell'FBI, nominando nuovi vertici che - guarda caso - sono suoi fedelissimi. Ne parlano Mario Calabresi e Marco Bardazzi in questa puntata registrata live alle Gallerie d'Italia - Napoli. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
L'adozione è solo l'inizio di una storia. Crescere sapendo di essere stati scelti è un dono, ma anche una domanda aperta che vive silenziosamente nel corpo e nella mente. Simona Rivellini, Creator e autrice del libro "Ti stavo aspettando così" ha sempre vissuto la sua adozione con gratitudine. Non ha mai pensato che il passato potesse lasciare ferite invisibili. Eppure, i suoi mal di stomaco raccontavano un'altra storia. Una storia di emozioni trattenute, di nodi profondi che non chiedevano di essere “risolti”, ma riconosciuti. In questo episodio, parliamo di ciò che il corpo trattiene quando la mente non vuole vedere. Parliamo di abbandono, ma in un senso che non riguarda solo chi ha vissuto l'esperienza dell'adozione come Simona: perché il sentirsi soli, il non essere riconosciuti, il non sentirsi mai “abbastanza” sono esperienze universali. E troppo spesso, invece di ascoltarci, ci anestetizziamo. Una conversazione potente e necessaria.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo + (Rito Ambrosiano)In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».Parola del Signore.