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È un magazine di approfondimento dell’attualità politica, culturale, sociale. Interviene sulla stretta attualità di giornata, solo in casi particolari, di grande rilevanza. Dà spazio anche a tematiche di interesse pubblico o a quante vengono trascurate dai grandi media. Il taglio è storico–sociologi…

RSI - Radiotelevisione svizzera


    • Oct 1, 2025 LATEST EPISODE
    • weekdays NEW EPISODES
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    Latest episodes from Laser

    Gaza. Un giorno tutti diranno

    Play Episode Listen Later Oct 1, 2025 27:46


    ®In concomitanza con l'uscita in italiano del suo ultimo libro, intitolato Un giorno tutti diranno di essere stati contro, ecco un'intensa intervista allo scrittore e giornalista egiziano-statunitense Omar El Akkad. El Akkad riflette sul collasso morale dell'Occidente, incapace di chiamare “genocidio” ciò che sta avvenendo a Gaza per timore delle conseguenze politiche e personali. Denuncia l'ipocrisia di leader e istituzioni che, pur vedendo l'orrore, scelgono il silenzio. L'autore parla da una posizione disillusa e profonda, maturata da reporter in Afghanistan, a Guantanamo, durante la prima guerra del Golfo e durante le sollevazioni arabe popolari del 2010-2011. undefinedFiglio del colonialismo, cresciuto tra culture diverse, El Akkad incarna il trauma dell'esilio e la frattura identitaria, oggi aggravata dal massacro in Palestina, che considera il punto di rottura definitivo. Il suo libro è un atto di coscienza, più che un tentativo di persuasione, nato da una crisi personale e morale che lo ha spinto a non voltarsi più dall'altra parte.undefinedPrima emissione 4 giugno 2025

    Iter Goritiense

    Play Episode Listen Later Sep 30, 2025 26:43


    Il nodo di Salomone, simbolo non solo cristiano dell'unione nella diversità, lo abbiamo incontrato per la prima volta nella Basilica Patriarcale di Aquileia. È da qui, con le parole di Andrea Bellavite, che dirige la Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia (sotto tutela dell'UNESCO dal 1998 insieme all'area archeologica), che è partito l'Iter Goritiense-Cammino Goriziano. Ottanta chilometri che portano a Sveta Gora, un cammino transfrontaliero, organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona (CRI), condiviso con le colleghe e i colleghi delle radio italofone della Comunità, attraversando confini, storie, natura. Con quattro fili, temi, conduttori: radici, ferite, rinascita e incontro. Tra gli incontri fatti strada facendo, c'è stato quello con Claudio Regeni e Paola Deffendi, i genitori di Giulio Regeni, il ricercatore friulano sequestrato, torturato e ucciso 9 anni fa in Egitto. Con in mano il libro scritto per non dimenticare Giulio, e la bandiera gialla: un altro simbolo, quello della battaglia per la giustizia.  Un percorso dentro il presente e il passato, costeggiando il fiume Isonzo, che con i suoi 136 chilometri attraversa il territorio sloveno ed italiano, per sfociare nel golfo di Trieste. Tra il 1915 e il 1917 il verde smeraldo dell'Isonzo è stato tinto di rosso, il sangue delle dodici battaglie contro l'esercito austriaco. Una memoria che resta impressa nel Carso italiano e sloveno, da San Martino del Carso al Monte San Michele dove un soldato ha scritto una piccola, ma potente, frase: «Voliamo la pace» , volutamente senza la g.Anche grazie alla forza della natura, questi luoghi hanno saputo trasformare l'orrore in rinascita, fino alla nomina di capitale della cultura europea 2025 della slovena Nova Gorica e l'italiana Gorizia. È la prima volta che il titolo viene assegnato a due città di due Paesi diversi.  Un cammino per ricordare la frontiera che dal 1947 ha diviso Gorizia e Nova Gorica voluta dal presidente jugoslavo Tito. Un muro le ha divise fino al 2004, quando la Slovenia è entrata nell'Unione Europea.  Il Cammino si è concluso al Santuario di Sveta Gora – Montesanto.  Ognuno, ognuna di noi, ha condiviso, e porta via con sé, un pensiero, una rilfessione.Con Andrea Bellavite, Direttore della Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia, Mitja Juren, storico, uno dei massimi esperti del fronte dell'Isonzo, Alessandro Cattunar, dottore di ricerca in Storia contemporanea e insegnante, Maria du Bessè, segretaria generale dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, e i colleghi e colleghe delle radio italofone della Comunità: Andrea Borgnino (Rai Radio Digitali Specializzate e Podcast), Elena de Concini (Rai Alto Adige), Selina Sciucca (Hrt - Radio Fiume), Rosario Tronnolone (Radio Vaticana), Vida Valencic (Rai Friuli-Venezia Giulia), e Barbara Urizzi (Radio Capodistria).

    Voci dalla striscia

    Play Episode Listen Later Sep 29, 2025 25:04


    È tra i più noti scrittori in lingua araba, e i suoi romanzi sono ora tradotti anche in italiano. Atef Abu Saif, classe 1973, è nato in un campo profughi nella striscia di Gaza ma ha avuto la possibilità di studiare e laurearsi nella prestigiosa università palestinese di Berzeit. Docente universitario, esponente politico di rilievo del movimento Fatah, è stato dal 2019 al 2024 ministro della cultura palestinese. Il suo “Vita appesa” (edizioni Polidoro) è stato finalista al premio internazionale della letteratura araba, ma è noto anche per i suoi editoriali sui giornali palestinesi e internazionali in lingua inglese. Scritti molto critici nei confronti di Hamas (che lo ha minacciato di morte e incarcerato), Atef Abu Saif non esita a condannare l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023 ma offre anche spunti di riflessione sulle conseguenze di quella guerra e la responsabilità di trasmettere la memoria del suo popolo. “Diario di un genocidio” (fuoriscena) resoconto dei primi due mesi di attacco israeliano a Gaza, ci offre una prospettiva unica e complessa della vita nella Striscia.

    Le Fabbriche di Dati

    Play Episode Listen Later Sep 26, 2025 26:43


    Dietro le applicazioni cloud e i servizi digitali che usiamo ogni giorno ci sono edifici pieni di server, cavi e impianti di raffreddamento: sono i data center, infrastrutture che custodiscono i nostri messaggi, foto, video, dati sanitari e bancari. In Svizzera e in Italia sono cresciuti a ritmo esponenziale, diventando veri e propri nodi strategici della società digitale. Ma come funzionano? Perché sono diventati infrastrutture critiche al pari di autostrade ed energia elettrica? E che impatto avranno sul territorio e sulla nostra sicurezza?A guidarci nei segreti dei data center saranno: Nicola Moresi, imprenditore ticinese e fondatore di Moresi.com, a lui dobbiamo il primo data center pubblico del Ticino; Marina Natalucci, direttrice degli Osservatori Data Center e Cloud del Politecnico di Milano, che spiega l'impatto ambientale e la geografia delle nuove infrastrutture digitali; Sergio Milesi, presidente della Swiss Data Center Association, che racconta perché la Svizzera è diventata un hub affidabile per i dati; e Marco Bettiol, economista dell'Università di Padova, che osserva la trasformazione delle imprese e l'evoluzione dai colossi “hyperscaler” ai piccoli data center di prossimità.Un'inchiesta per scoprire la parte nascosta — e molto concreta — del nostro quotidiano digitale: Le Fabbriche di Dati.

    Come Edna O'Brien ha cambiato l'Irlanda

    Play Episode Listen Later Sep 25, 2025 22:06


    Considerata una delle più grandi scrittrici in lingua inglese del XX secolo, con i suoi romanzi l'irlandese Edna O'Brien ha precorso i tempi raccontando, a partire dagli anni ‘60, la repressione dell'istinto sessuale e il desiderio di libertà delle donne del suo paese, quando lo stato irlandese era ancora schiavo del giogo ecclesiastico. Le sue opere fecero gridare allo scandalo e furono ripetutamente censurate ma col tempo la sua letteratura anticonformista ha favorito l'emancipazione dell'Irlanda liberandola da una morale cattolica soffocante fino a portarla - in anni recenti - all'approvazione del divorzio e dell'aborto.La sua sfida ai valori tradizionali della società irlandese, la sua insubordinazione di fronte alle norme moralistiche e la sua determinazione nel continuare a pubblicare nonostante la censura hanno fatto di Edna O'Brien una vera iconoclasta che con le sue opere ha lasciato un segno indelebile nella letteratura contemporanea. A Dublino ne abbiamo discusso con il professor Declan Kiberd, uno dei massimi esperti di letteratura irlandese moderna, e con Geraldine Meaney, docente di teoria della cultura all'University College di Dublino.

    Scrivere la memoria della mia gente

    Play Episode Listen Later Sep 24, 2025 27:57


    ®È tra le più affermate scrittrici francofone, vincitrice di numerosi riconoscimenti in Francia e nel resto del mondo.Scholastique Mukasonga è ruandese di origine tutsi scampata al genocidio del 1994 solo perché due anni prima era riuscita a fuggire dal suo paese e a trasferirsi in Francia. Ha deciso di scrivere per conservare una memoria fino ad allora tramandata oralmente come avviene in Ruanda e in molte zone dell'Africa. Le esperienze vissute non dovevano in nessun modo perdersi, non potevano essere affidate solo al ricordo, destinato inevitabilmente a svanire con il tempo. Ma come raccontare ciò che era successo a lei e a centinaia di migliaia di persone della sua etnia, come provare a riconciliarsi con se stessi grazie ad un foglio e a una penna, muti e in grado di raccogliere le confidenze, le sofferenze, i pensieri. Ecco allora la scrittura. Per evitare che il suo popolo e altre realtà nel mondo non commettano gli stessi errori, non vivano ciò che la comunità tutsi ha vissuto solo trent'anni fa.I lavori di Scholastique Mukasonga sono pubblicati in italiano dalla casa editrice Utopia e in francese da Gallimard.Prima emissione: 18 aprile 2025

    Il primo pensiero

    Play Episode Listen Later Sep 23, 2025 24:16


    ®A che cosa pensa, oggi, una donna, quando scopre di aspettare un bambino? Una domanda alla quale è impossibile dare una risposta universale, ma nella quale forse si nasconde una parte meno indagata della crisi demografica della nostra società. Le statistiche, in Svizzera, parlano di 1,39 “figli per donna” nel 2022, un'espressione che tra l'altro sembra lasciare intendere che, ancora oggi, i figli siano quasi esclusivamente una questione femminile. Ecco allora tre istantanee, tre racconti, tre spaccati differenti di altrettante gravidanze, volute o capitate, piene d'amore ma anche di domande e timori. Confessioni non per forza comode o rassicuranti, che non hanno la pretesa di rappresentare nella sua interezza un tema complesso e ricco di sfaccettature, ma che consentono di andare oltre gli stereotipi ancora troppo presenti nella rappresentazione della maternità.Prima emissione: 9 settembre 2024

    Dipendenza tecnologica

    Play Episode Listen Later Sep 22, 2025 25:41


    ®Leonardo ha 18 anni e come molti ragazzi e ragazze della sua età, durante la pandemia da Covid 19, in piena adolescenza, si è ritrovato solo in casa, senza amici, senza la possibilità di frequentare la scuola (e i suoi compagni) e con tutta una serie di dispositivi tecnologici che, in quel periodo di forzato isolamento, gli hanno tenuto compagnia…. E le settimane e i mesi trascorsi in casa con la sola compagnia di internet, si sono trasformati, per Leonardo, nel suo mondo, un mondo che lo ha risucchiato e che ha occupato, per un lungo periodo, tutte le sue giornate. L'hanno chiamato Internet Disorder - da dipendenza DA INTERNET - è una dipendenza che spaventa un po' tutti i genitori. Il termine fu coniato nel 1995 da Ivan Goldberg che usò per la prima volta l'espressione Internet Addiction Disorder, prendendo come modello di riferimento il gioco d'azzardo patologico. La dipendenza da Internet veniva, in quel momento, descritta come “un abuso di quella tecnologia”, che determinava conseguenze negative importanti sulla vita di chi ne era affetto.Ospite di questo Laser, oltre a Leonardo e ai suoi genitori, Gabriele Barone psicologo e psicoterapeuta, specializzato in forme di malessere legate al digitale. Insieme a lui cercheremo di capire qual sia la linea sottile che separa un utilizzo “normale” della tecnologia da un comportamento patologico, che può avere conseguenze serie anche sulla nostra salute. Una buona notizia: il tasso di remissione, quando si comincia un trattamento per una dipendenza tecnologica, è molto alto.Prima emissione 15 ottobre 2024

    Dipendenza tecnologica

    Play Episode Listen Later Sep 22, 2025 25:41


    ®Leonardo ha 18 anni e come molti ragazzi e ragazze della sua età, durante la pandemia da Covid 19, in piena adolescenza, si è ritrovato solo in casa, senza amici, senza la possibilità di frequentare la scuola (e i suoi compagni) e con tutta una serie di dispositivi tecnologici che, in quel periodo di forzato isolamento, gli hanno tenuto compagnia…. E le settimane e i mesi trascorsi in casa con la sola compagnia di internet, si sono trasformati, per Leonardo, nel suo mondo, un mondo che lo ha risucchiato e che ha occupato, per un lungo periodo, tutte le sue giornate. L'hanno chiamato Internet Disorder - da dipendenza DA INTERNET - è una dipendenza che spaventa un po' tutti i genitori. Il termine fu coniato nel 1995 da Ivan Goldberg che usò per la prima volta l'espressione Internet Addiction Disorder, prendendo come modello di riferimento il gioco d'azzardo patologico. La dipendenza da Internet veniva, in quel momento, descritta come “un abuso di quella tecnologia”, che determinava conseguenze negative importanti sulla vita di chi ne era affetto.Ospite di questo Laser, oltre a Leonardo e ai suoi genitori, Gabriele Barone psicologo e psicoterapeuta, specializzato in forme di malessere legate al digitale. Insieme a lui cercheremo di capire qual sia la linea sottile che separa un utilizzo “normale” della tecnologia da un comportamento patologico, che può avere conseguenze serie anche sulla nostra salute. Una buona notizia: il tasso di remissione, quando si comincia un trattamento per una dipendenza tecnologica, è molto alto.Prima emissione 15 ottobre 2024

    Italo Calvino a Parigi

    Play Episode Listen Later Sep 19, 2025 27:38


    In occasione del 40esimo anniversario della morte dello scrittore Italo Calvino, LASER ripropone due documentari realizzati a Sanremo e a Parigi. Raccontano Italo Calvino prima della sua esperienza di scrittore nella città dove i suoi genitori, famosi botanici, erano i responsabili della stazione sperimentale dedicata alla flora, quindi l'esperienza parigina, dove Italo Calvino, già affermato autore, ha avuto la possibilità di conoscere altri scrittori di fama internazionale e condividere con loro la passione per la scrittura.I due documentari consentono all'ascoltatore di comprendere meglio lo stile e i temi trattati da Italo Calvino attraverso i luoghi nei quali ha vissuto o che frequentava con regolarità. Quei posti sono ancora oggi visitabili e ci consentono di leggere i capolavori dello scrittore con occhi e prospettive diverse.undefined

    Calvino prima di Calvino

    Play Episode Listen Later Sep 18, 2025 25:41


    In occasione del 40esimo anniversario della morte dello scrittore Italo Calvino, LASER ripropone due documentari realizzati a Sanremo e a Parigi. Raccontano Italo Calvino prima della sua esperienza di scrittore nella città dove i suoi genitori, famosi botanici, erano i responsabili della stazione sperimentale dedicata alla flora, quindi l'esperienza parigina, dove Italo Calvino, già affermato autore, ha avuto la possibilità di conoscere altri scrittori di fama internazionale e condividere con loro la passione per la scrittura.I due documentari consentono all'ascoltatore di comprendere meglio lo stile e i temi trattati da Italo Calvino attraverso i luoghi nei quali ha vissuto o che frequentava con regolarità. Quei posti sono ancora oggi visitabili e ci consentono di leggere i capolavori dello scrittore con occhi e prospettive diverse.undefined

    La scoperta della Signora di Cao

    Play Episode Listen Later Sep 17, 2025 27:55


    ® Lo splendore delle civiltà precolombiane e le efferatezze perpetrate dai conquistadores hanno occupato a lungo l'immaginario occidentale, ritardando una conoscenza più approfondita di quanto era accaduto nei secoli precedenti. Per fortuna le campagne di scavo condotte negli ultimi decenni stanno lentamente portando alla luce civiltà degne di rivaleggiare con la magnificenza di inca, maya e aztechi. Nel 2006 suscitò molto clamore la pubblicazione sulla rivista National Geographic di un articolo che rivelava una sensazionale scoperta compiuta nel nord del Perù. Uno studioso originario di Cusco, il professor Régulo Franco, aveva portato alla luce la tomba della Signora di Cao. Perché una scoperta che avveniva in una zona periferica del Paese e che per di più non aggiungeva una nuova tessera alla conoscenza degli Inca, in quanto si riferiva all'ignota civiltà Moche, aveva mobilitato la più famosa rivista americana di natura e di viaggi? L'archeologo peruviano Régulo Franco sarà ospite di Laser per raccontarci in prima persona come giunse a quel sensazionale ritrovamento. Ci spiegherà anche come è cambiata grazie ad esso la nostra idea dei mondi precolombiani. La Signora di Cao ha infatti rivoluzionato la comprensione del ruolo della donna nelle civiltà dell'America prima degli spagnoli, avvalorando le teorie di Maria Gimbutas e Riane Eisle sulle civiltà antiche, che ci inviano un messaggio potente e attualissimo di inclusività e parità, sfidando le idee tradizionali sul potere maschile. Ospiti della trasmissione saranno anche due donne archeologhe. Jenny Alva, che assisté Walter Alva nella scoperta del Signore di Sipàn, l'altro ritrovamento che ha segnato una tappa nelle ricerche in Perù, ha collaborato per oltre dieci anni con il Museo de América di Madrid, dedicandosi alla ricerca e alla divulgazione delle culture precolombiane. A lei si affiancherà un'altra esperta di archeologia sudamericana, Carolina Orsini, Conservatore delle Raccolte Archeologiche e Etnografiche del Museo delle Culture (Mudec) di Milano.Prima emissione 9 aprile 2025

    Ucraina: la sensazione di essere dimenticati

    Play Episode Listen Later Sep 16, 2025 24:00


    ®L'Ucraina combatte ogni giorno da più di tre anni, ma dai racconti raccolti a Kyiv, sotto il fuoco dei bombardamenti, e a Kharkiv, città perennemente sotto attacco a pochi chilometri dal fronte, emerge una ferita più profonda delle bombe: l'Ucraina guarda all'Europa e ha bisogno di lei per sopravvivere. L'Europa osserva l'Ucraina, ma non sempre riesce a capire davvero. Mentre a Kyiv si cerca una fragile normalità e a Kharkiv si lotta per sopravvivere sotto l'artiglieria, cresce un senso di isolamento. In mezzo resta una guerra che non è solo militare, ma anche di percezione, memoria e identità.Prima emissione: 24 luglio 2025

    Innovazione e identità nazionale

    Play Episode Listen Later Sep 15, 2025 27:33


    ®Da quasi quindici anni la Confederazione domina le classifiche mondiali dei paesi più innovativi. Una leadership conquistata grazie all'impegno di università, centri di ricerca e politecnici, in grado di attirare anche talenti che arrivano dall'estero. L'identità nazionale passa anche e soprattutto attraverso la capacità di presentare al mondo questa attitudine, e il padiglione svizzero all'esposizione universale di Osaka valorizza appieno lo spirito innovativo che contraddistingue la Svizzera. undefinedLASER porta l'ascoltatore a visitare il padiglione svizzero, intitolato “da Heidi all'Hi-Tech”, nel quale è presente in modo importante anche l'Università della Svizzera italiana. Quella di Osaka 2025 è un'edizione dell'esposizione universale di grande successo, per numero di paesi presenti (quasi 160) e di pubblico. Per visitare alcuni padiglioni è necessario aspettare in coda diverse ore. Il record di nove ore di attesa è detenuto dal padiglione che ospita l'Italia.Prima emissione: 31 luglio 2025undefined

    “Le schiacciate”

    Play Episode Listen Later Sep 12, 2025 23:48


    Negli Stati Uniti la chiamano la “generazione sandwich”, la generazione alle prese con le fatiche provenienti da più ruoli: materno, coniugale, sociale, professionale, filiale. In questi anni si sta profilando all'orizzonte una nuova generazione di donne - le donne della generazione X – che si ritrovano a vivere una fase dell'esistenza nel pieno centro di un crocevia complicatissimo e che Laura Turuani, psicologa e psicoterapeuta dell'Istituto Minotauro di Milano, ha raccontato nel libro Le Schiacciate, edizioni Solferino.Le donne della generazione X sono nate a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, sono vissute nel pieno del boom economico, hanno goduto di infanzie tutto sommato semplici, hanno potuto scegliere se studiare e, in seguito, se e quando diventare madri. Sono donne che in questi anni festeggiano i loro cinquant'anni e che si ritrovano a vivere un momento storico inedito, in cui spesso si sentono “schiacciate” tra l'accudimento per i figli e quello per i genitori anziani. Il tutto in un periodo della loro esistenza estremamente delicato, quello della perimenopausa. Una tragedia?No, dai, un momento da affrontare senza panico, ma con tanta consapevolezza. Alessandra Bonzi, “schiacciata ad honorem” ha provato a raccontare cosa significhi appartenere “alla generazione sandwich” assieme a Laura Turuani e ad alcune sue amiche.

    Una storia russa nella letteratura ucraina

    Play Episode Listen Later Sep 11, 2025 26:32


    Quale il ruolo della letteratura russa nella realtà ucraina? In un momento in cui la nazione ucraina cerca di ritagliarsi una identità nazionale attraverso la lingua e la riscoperta di grandi autori e poeti poco conosciuti durante la presenza sovietica, la scrittrice ucraina Jevhenija Kononenko (membro dell'associazione degli scrittori ucraini e assistente di ricerca presso l'Ukrainian Center for Cultural Studies) ci racconta una realtà molto più complessa, in cui la letteratura russa è ancora parte integrante della realtà letteraria e sociale della nazione.Certo, l'ucraino è una realtà ben radicata, sul territorio e nel mondo della cutlura, ma non si può dimenticare il ruolo che l'altro idioma, quello russo, e l'altra letteratura, quella di Pushkin ad esempio, hanno avuto ed ancora hanno nella realtà ucraina. La Kononenko crea un personaggio sulle impronte proprio di Pushkin, ridando vita al protagonista di un suo racconto di grande successo e “trapiantandolo” nella nostra epoca. A dispetto del titolo (Una storia russa) il romanzo è decisamente ucraino, un invito a comprendere la realtà ucraina attraverso la letteratura e i grandi classici che ancora oggi fanno parte della nostra vita.Con Jevhenija Kononenko, scrittrice, e Alessandro Achilli, traduttore del lavoro e Professore associato di slavistica all'Università di Cagliari.

    Stefanobennilandia

    Play Episode Listen Later Sep 10, 2025 20:54


    “Laser” ripropone una intervista realizzata nel 2010 con lo scrittore italiano Stefano Benni, morto ieri all'età di 78 anni. Difficile, se non impossibile, etichettare il suo lavoro: Umorista? Non solo, anzi. Drammaturgo? D'accordo, ma come dimenticare le sue poesie, i suoi lavori decisamente “seri”, le visioni fantastiche e uniche che compaiono in ogni sua pagina. Molto popolare anche al di fuori dell'Italia, sebbene molte sue opere siano una critica molto severa ad un certo conformismo politico tipico del Belpaese (anche a sinistra), Stefano Benni ha trasmesso a due generazioni di lettori la passione per la lettura attenta e ironica, mai banale e mai scontata. Lou Lepori la ho intervistato sulla sua opera e la sua scrittura intercalando l'intervista con letture di brani dei suoi libri La grammatica di Dio, Prima o poi l'amore arriva, Pane e tempesta, Baol, Blues in sedici .Parla del suo stile, della comicità, di Totò, della tecnologia, della televisione italiana.

    Stefanobennilandia

    Play Episode Listen Later Sep 10, 2025 20:54


    “Laser” ripropone una intervista realizzata nel 2010 con lo scrittore italiano Stefano Benni, morto ieri all'età di 78 anni. Difficile, se non impossibile, etichettare il suo lavoro: Umorista? Non solo, anzi. Drammaturgo? D'accordo, ma come dimenticare le sue poesie, i suoi lavori decisamente “seri”, le visioni fantastiche e uniche che compaiono in ogni sua pagina. Molto popolare anche al di fuori dell'Italia, sebbene molte sue opere siano una critica molto severa ad un certo conformismo politico tipico del Belpaese (anche a sinistra), Stefano Benni ha trasmesso a due generazioni di lettori la passione per la lettura attenta e ironica, mai banale e mai scontata. Lou Lepori la ho intervistato sulla sua opera e la sua scrittura intercalando l'intervista con letture di brani dei suoi libri La grammatica di Dio, Prima o poi l'amore arriva, Pane e tempesta, Baol, Blues in sedici .Parla del suo stile, della comicità, di Totò, della tecnologia, della televisione italiana.

    Silver power

    Play Episode Listen Later Sep 9, 2025 27:50


    Da George Clooney a Barack Obama al più recente Pedro Pascal: i maschi con i capelli grigi sono percepiti come maturi e autorevoli, se non addirittura sexy. Nelle donne, invece, il capello grigio o bianco è ancora piuttosto un tabù, segno di un invecchiamento da nascondere il più a lungo possibile, grazie a tinture bionde, more o rosse e alla complicità (a pagamento) di un bravo parrucchiere. Eppure, soprattutto a partire dal covid, ci sono donne di 50 o 40 anni, o anche più giovani, che decidono di smettere di tingersi. Una scelta minoritaria e controcorrente rispetto ai canoni estetici e sociali vigenti, che ha dato vita anche a dei veri e propri movimenti sui social media, come #Grombre o #Grayhair.Quali sono le ragioni che animano queste donne? E come vivono, da grige, in un mondo in cui il capello bianco femminile costituisce ancora un'eccezione?A partire dall'intervista alla fotografa Ghislaine Heger, autrice della mostra fotografica Silver power. Des Romandes fières de leurs cheveux gris, andiamo a conoscere le storie di Bianca, Giulia, Patricia e Yasmina: quattro donne della Svizzera italiana con i capelli grigi.

    Da Palermo a Lugano: cos'è la mafia oggi?

    Play Episode Listen Later Sep 8, 2025 25:52


    ® «Follow the money» ovvero seguire la traccia dei soldi per combattere la mafia e contrastarne il potere: è stata una delle grandi intuizioni e lezioni del giudice Giovanni Falcone e dal pool antimafia di Palermo. La traccia dei soldi negli anni Ottanta ha portato alla Svizzera e alle sue banche, come ha dimostrato il processo “Pizza Connection” che si è aperto a Lugano 40 anni fa, l'8 settembre del 1985. Cos'è emerso sulle connessioni finanziarie di Cosa Nostra in Svizzera? Cos'è la mafia oggi, che bilancio è possibile fare? In questa puntata di Laser facciamo un'analisi che parte dalla Sicilia, da Palermo, e arriva alla Svizzera, a Lugano per capire quali sono in una società ed economia mondiale sempre più digitalizzata i volti, visibili e invisibili, gli strumenti e i business delle mafie e cosa si potrebbe fare per migliorare il contrasto. Ne parliamo con Lia Sava, dal 2022 Procuratrice generale di Palermo, il giornalista Attilio Bolzoni, uno dei maggiori esperti di mafie in Italia che nel suo ultimo libro Immortali (Fuoriscena, 2025) racconta la borghesia mafiosa, e il collega della RSI Francesco Lepori, uno dei maggiori conoscitori delle mafie in Ticino, responsabile operativo dell'Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata (O-TiCO) dell'Università della Svizzera italiana (USI), racconta le nuove frontiere del crimine in Mafiadigitale.ch (Armando Dadò Editore, 2025).Prima emissione: 19 agosto 2025

    Gioco strutturato o gioco libero? 

    Play Episode Listen Later Sep 5, 2025 26:09


    ®Johan Huizinga considerò il gioco come il fondamento della cultura e della vita umana da quando si è organizzata in società. Egli sostenne che il gioco era tra le testimonianze più genuine della creatività. Jean Piaget attribuì̀ al gioco un ruolo rilevante nello sviluppo cognitivo del bambino. Anche Lev Vygotskij insistette sul ruolo determinante del gioco nello sviluppo del fanciullo dal punto di vista cognitivo, emotivo e sociale.Oggi di gioco si parla molto e il tema sta interessando sempre più ampiamente i genitori. In una società in cui i consumi e la tecnologia hanno ampiamente colonizzato anche il mondo dei giochi, la domanda è se sia meglio il gioco libero o quello strutturato. In questa edizione di Laser intervengono sull'argomento pedagogisti e psicologi dell'età evolutiva.Prima emissione: 18 novembre 2024

    Salvare il patrimonio culturale palestinese

    Play Episode Listen Later Sep 4, 2025 27:29


    ® L'organizzazione no-profit Riwaq è nata dall'intuizione dell'architetta e scrittrice siriano-palestinese, Suad Amiry, con l'obiettivo di documentare e far rivivere, restaurando, i villaggi e gli edifici storici sopravvissuti alla Nakba (espulsione e distruzione del popolo e patrimonio palestinese nel 1948). Fin da subito, nel 1991, l'idea fu quella di creare un'alternativa culturale e urbanistica alla frammentazione geografica imposta da Israele, concentrandosi principalmente sui villaggi con una forte rete comunitaria e promuovendo, così, il recupero del patrimonio architettonico come strumento di sviluppo socio-economico. Amiry ha successivamente ceduto la direzione di Riwaq a Shatha Safi, che ha continuato il lavoro introducendo il “progetto dei 50 villaggi” e il “progetto salvagente”, volti a rafforzare i legami tra comunità sempre più frammentate. Due esempi emblematici per capire il lavoro di Riwaq sono i villaggi di al-Jib e Kufr Aqab, ben rappresentati, rispettivamente, dall'attivista locale Linda Farraj, che lavora per mantenere vivo lo spirito di uno degli insediamenti più antichi e, parimenti, minacciati della Palestina, e di Fidaa 'Ataya, cantastorie impegnata a raccogliere la memoria orale del suo popolo.Il tema centrale è la resilienza palestinese, con il patrimonio culturale come mezzo di resistenza e speranza, nonostante l'occupazione e le sfide interne.Prima emissione: 10 gennaio 2025

    Paolo Di Stefano, raccontare la cultura tra giornalismo e letteratura

    Play Episode Listen Later Sep 3, 2025 25:51


    Scrittore, giornalista, critico letterario, Paolo Di Stefano racconta ai microfoni di LASER l'impegno per diffondere la cultura utilizzando mezzi di comunicazione e fruitori differenti. Dalla carta stampata ai libri, Di Stefano offre una prospettiva inedita e privilegiata delle opportunità e delle difficoltà di promuovere temi, spunti e attività culturali in una realtà, come quella della comunicazione in costante mutamento. Uno sguardo attento, dalla realtà della Svizzera italiana, dove Di Stefano è cresciuto e dove ha portato avanti numerose collaborazioni (come ad esempio il Corriere del Ticino), alle diverse vetrine internazionali, passando per le pagine culturali del Corriere della Sera e di Repubblica, fino al ruolo di editor per Einaudi, attività che ha affiancato al lavoro di scrittura. Ha vinto nel 2013 il premio Viareggio

    Paolo Di Stefano, raccontare la cultura tra giornalismo e letteratura

    Play Episode Listen Later Sep 3, 2025 25:51


    Scrittore, giornalista, critico letterario, Paolo Di Stefano racconta ai microfoni di LASER l'impegno per diffondere la cultura utilizzando mezzi di comunicazione e fruitori differenti. Dalla carta stampata ai libri, Di Stefano offre una prospettiva inedita e privilegiata delle opportunità e delle difficoltà di promuovere temi, spunti e attività culturali in una realtà, come quella della comunicazione in costante mutamento. Uno sguardo attento, dalla realtà della Svizzera italiana, dove Di Stefano è cresciuto e dove ha portato avanti numerose collaborazioni (come ad esempio il Corriere del Ticino), alle diverse vetrine internazionali, passando per le pagine culturali del Corriere della Sera e di Repubblica, fino al ruolo di editor per Einaudi, attività che ha affiancato al lavoro di scrittura. Ha vinto nel 2013 il premio Viareggio

    L'arte di domandare 

    Play Episode Listen Later Sep 2, 2025 27:01


    L'AI o intelligenza artificiale è sempre più parte della nostra quotidianità, sia quando interagiamo con lei in modo consapevole, chiedendo a un qualsiasi chatbot di cercare per noi informazioni o di redigere un testo, sia quando lo facciamo quasi automaticamente dando un comando vocale al nostro smartphone. Che ci entusiasmi o ci spaventi interagire con lei appare sempre più simile all'interazione con un altro essere umano: io pongo una domanda e la macchina mi risponde a volte addirittura utilizzando formule di cortesia che simulano emozioni o stati d'animo. In realtà le emozioni qui c'entrano davvero poco, ma c'entra invece moltissimo soprattutto se vogliamo ottenere risposte soddisfacenti, come formuliamo le nostre domande. E se ci si pensa bene anche questo è un perfetto parallelismo delle interazioni tra umani! Oltre a interrogare la macchina allora conviene interrogare innanzitutto noi stessi su quali usi fare di questo potente nuovo strumento. Laser lo ha fatto insieme al filosofo Maurizio Ferraris autore del recente La Pelle. Pensare nell'epoca dell'intelligenza artificiale (il Mulino), a Maria Grazia Giuffreda direttrice associata del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano, e allo scrittore e semiologo Niccolò Monti autore di Prompting Poetiche e politiche dell'intelligenza artificiale (Tlon).

    L'arte di domandare 

    Play Episode Listen Later Sep 2, 2025 27:01


    L'AI o intelligenza artificiale è sempre più parte della nostra quotidianità, sia quando interagiamo con lei in modo consapevole, chiedendo a un qualsiasi chatbot di cercare per noi informazioni o di redigere un testo, sia quando lo facciamo quasi automaticamente dando un comando vocale al nostro smartphone. Che ci entusiasmi o ci spaventi interagire con lei appare sempre più simile all'interazione con un altro essere umano: io pongo una domanda e la macchina mi risponde a volte addirittura utilizzando formule di cortesia che simulano emozioni o stati d'animo. In realtà le emozioni qui c'entrano davvero poco, ma c'entra invece moltissimo soprattutto se vogliamo ottenere risposte soddisfacenti, come formuliamo le nostre domande. E se ci si pensa bene anche questo è un perfetto parallelismo delle interazioni tra umani! Oltre a interrogare la macchina allora conviene interrogare innanzitutto noi stessi su quali usi fare di questo potente nuovo strumento. Laser lo ha fatto insieme al filosofo Maurizio Ferraris autore del recente La Pelle. Pensare nell'epoca dell'intelligenza artificiale (il Mulino), a Maria Grazia Giuffreda direttrice associata del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano, e allo scrittore e semiologo Niccolò Monti autore di Prompting Poetiche e politiche dell'intelligenza artificiale (Tlon).

    La crisi microbica: un'emergenza invisibile 

    Play Episode Listen Later Sep 1, 2025 27:42


    Non ci accorgiamo dell'esistenza dei microbi finché non siamo in mezzo a un'emergenza, come ha dimostrato il Covid-19. Eppure la cronaca recente ha registrato un caso di peste in California e la diffusione di virus tropicali – come la dengue o il west Nile - alle nostre latitudini ci ricordano che alcune malattie infettive non sono mai state debellate e che possono ripresentarsi quando si creano le condizioni favorevoli, come nel caso di conflitti armati e di mutate condizioni climatiche. E proprio la correlazione tra microrganismi, salute pubblica e crisi climatica, ancora relativamente poco studiata è oggi fondamentale per capire come stanno mutando gli equilibri della vita sulla Terra e per prepararci come genere umano ad affrontare le battaglie che ci attendono. Perché non c'è più tempo da perdere, come sostiene la microbiologa italiana Antonella Fioravanti nel suo primo libro dal titolo Viaggio nel mondo invisibile (ABOCA edizioni), scienziata specializzata nello studio di batteri patogeni con approcci innovativi. Le sue ricerche hanno contribuito a nuove soluzioni contro le infezioni antibiotico-resistenti; ha ricevuto premi internazionali ed è stata consigliera scientifica all'Ambasciata d'Italia a Bruxelles. Oggi è Guest Professor all'Université Libre de Bruxelles, valutatrice per il Consiglio Europeo per l'Innovazione e Presidente della Fondazione Parsec.

    Sabbia negli ingranaggi

    Play Episode Listen Later Aug 29, 2025 27:20


    Disturbo, inceppamento, guasto: questo accade quando della sabbia, reale o in senso figurato, si insinua negli ingranaggi che invece tutti vorremmo ben oliati, silenziosi, efficienti nel loro indefesso e inarrestabile funzionamento.Ma come ci arriva la sabbia negli ingranaggi?Per cause naturali per esempio, magari quando i venti portano verso le nostre latitudini la sabbia dal deserto del Sahara.Oppure per un uso maldestro, inesperto, incauto, sprovveduto, di un meccanismo, di un'istituzione, o addirittura di un istituto ultramillenario come la democrazia.O ancora, qualcuno può spargere sabbia deliberatamente, proprio per produrre un disturbo o un guasto, nel qual caso la domanda che sorge spontanea è: perché? A che scopo? Le possibili azioni volontarie di disturbo che creano battute d'arresto nella vita di singole persone o di piccole o grandi comunità sono innumerevoli. Flavia Foradini ha chiesto a due filosofi, Barbara Bleisch e Konrad Paul Liessmann, direttori del centro internazionale di filosofia Philosophicum Lech, nell'omonima cittadina del Vorarlberg, ma anche a un uomo di teatro come Milo Rau, di riflettere su questo multiforme fenomeno.

    Perché innovazione e non accumulazione

    Play Episode Listen Later Aug 28, 2025 28:00


    ®Ha dedicato una vita allo studio del rapporto tra economia e borghesia, risultati pubblicati in una imponente trilogia: Le virtù borghesi, Dignità borghese, Eguaglianza borghese (trilogia pubblicata in italiano da Silvio Berlusconi editore). I titoli spiegano in poche parole l'intero compito che la McCloskey ha deciso di intraprendere: rivalutare, nella storia dell'economia e delle società moderne, il ruolo che ebbe la borghesia. Classe sociale disprezzata a lungo da artisti e intellettuali europei, ritenuta responsabile (con il capitalismo) della povertà finanziaria, dello scadimento morale, delle guerre, e non solo. Da Platone a Trump, l'economista statunitense ci guida lungo secoli di stereotipi legati alla borghesia, inserisce il dubbio sul rapporto tra etica e mercati, ci illustra il legame tra dignità e libertà individuale, dallo sviluppo di idee e dall'innovazione. Oltre il capitalismo, oltre l'accumulazione, esiste una ricchezza dovuta soprattutto all'”invenzione del modo di inventare”. Prima emissione: 2 luglio 2025

    Le Alpi

    Play Episode Listen Later Aug 27, 2025 25:54


    Fondata 30 anni fa a Lucerna con il contributo fondamentale di Jean-François Bergier, l'Associazione Internazionale per la Storia delle Alpi (AISA) riunisce storiche e storici provenienti da sei paesi che condividono lo spazio alpino: Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera.L'Associazione si propone come uno spazio di incontro per quanti operano nelle università, negli archivi e nei musei, prefiggendosi lo scopo di migliorare la comunicazione tra territori, istituzioni, paesi, culture e discipline di ricerca, permettendo lo scambio delle conoscenze e facilitando le collaborazioni tra studiosi.Oltre ad organizzare convegni tematici, l'AISA pubblica con cadenza annuale “Histoire des Alpes - Storia delle Alpi - Geschichte der Alpen”, rivista plurilingue che accoglie studi attorno ad argomenti specifici legati al mondo alpino. Transito, migrazioni, storia naturale, ruolo del turismo, governo del territorio: sono solo alcune degli aspetti approfonditi in 29 edizioni della rivista. L'AISA ha anche creato, insieme all'Università della Svizzera Italiana, il Laboratorio di Storia delle Alpi, che oggi ha sede a Mendrisio.Poche settimane fa, l'Associazione Internazionale per la Storia delle Alpi ha celebrato il suo 30esimo anno di attività con un convegno ad Airolo, nel corso del quale conferenze, tavole rotonde ed incontri hanno esplorato le connessioni tra la storia alpina e le sfide, sempre più attuali, della sostenibilità.Attraverso le voci del suo presidente Aleksander Panjek e del segretario generale Luigi Lorenzetti, Laser ripercorre le origini dell'Associazione e il contributo dato in 30 anni allo sviluppo degli studi sulla storia delle Alpi. Con il ricercatore Roberto Leggero e la professoressa Simona Boscani Leoni approfondiamo lo stato attuale della ricerca, i collegamenti con il presente e le prospettive future per gli storici e le storiche che concentrano i loro interessi sull'Arco alpino.

    Tra le mura di Gratosoglio

    Play Episode Listen Later Aug 26, 2025 22:15


    Quattro ragazzini, tra i 13 e gli 11 anni, rubano un'auto e investono una donna di 71 anni, che resta uccisa. È successo l'11 agosto a Milano, nel quartiere del Gratosoglio, periferia sud della città, che confina con Rozzano.Quattro ragazzini che sono risultati essere agganciati alle famiglie Rom abusivamente accampate in via Selvanesco, tra sterpaglie e rifiuti, tra mancanza d'acqua e d'igiene. Quattro ragazzini nemmeno registrati all'anagrafe, che è un po' come dire che non esistono.Questi fatti e questa realtà sono stati la premessa al reportage realizzato da Francesca Torrani proprio lì, al Gratosoglio: per cercare di capire quali sono le criticità, quali le aspettative, quali le risposte che la società e le istituzioni riescono a dare a chi, in quella periferia, vive.Abbiamo cercato risposte con don Paolo Steffàno, parroco storico delle periferie milanesi, che gestisce (anche) la chiesa del Gratosoglio. Don Paolo dice che le istituzioni in realtà lì non arrivano. Che la dispersione scolastica è altissima. Che il quartiere è affaticato e fragile. Dice che la soluzione è solo nella continuità degli investimenti - umani e strutturali - in quell'area. «È un popolo che ha un potenziale immenso - afferma - ma che non ha né la forza né la consapevolezza di poter essere un corpo sano».

    Adolescenti in crisi

    Play Episode Listen Later Aug 25, 2025 27:38


    Ogni adolescente porta dentro di sé un mondo, fatto talvolta di rabbia, trasgressione, solitudine, o più semplicemente dolore. Emozioni che non sempre trovano spazio o ascolto, ma che ci dicono tanto della fatica di crescere, di cercare il proprio posto nel mondo. Tanto fragile quanto fondamentale per ognuno di noi, l'adolescenza è una fase di transizione e di costruzione identitaria, spesso segnata da grandi speranze, sogni, ma anche da crisi profonde e disillusioni dolorose. È quella stagione della vita dove, «l'identità appena abbozzata, non si gioca come nell'adulto tra ciò che si è e la paura di perdere ciò che si è, ma nel divario ben più drammatico tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire ad essere ciò che si sogna». O almeno questo è il pensiero del filosofo e psicanalista Umberto Galimberti. Un pensiero che – ridotto all'osso – potremmo sintetizzare così: se l'adulto ha paura di morire, l'adolescente ha paura di non esistere. Ma che cos'è davvero l'adolescenza? E quali sono le qualità umane e professionali che deve avere chi, nella Svizzera italiana, lavora a stretto contatto con il disagio e la precarietà che l'accompagnano? A raccontarcelo e a guidarci all'interno di una realtà spesso invisibile fatta, di Centri Educativi per Minori, i cosiddetti CEM, l'educatrice del progetto Arco Laura Bonetti Reina, lo psicoterapeuta Ilan Gheiler Malamud responsabile terapeutico della comunità socioterapeutica Arco e del progetto PH-2020 della Fondazione Don Guanella e infine, Gian Paolo Conelli direttore della Fondazione Amilcare.

    Cultura, quanto mi costi?

    Play Episode Listen Later Aug 22, 2025 27:42


    La promozione della cultura ha dei costi importanti, ma rappresenta anche un investimento sociale a lungo termine con importanti ricadute economiche sul territorio locale e regionale, come dimostrano i casi di Basilea, la città dei musei, e di Bienne, città bilingue e di frontiera. Sostenere la cultura significa gestire molteplici ambiti, dalla creazione artistica alla tutela del patrimonio, dal finanziamento di manifestazioni musicali alle di biblioteche multiculturali di quartiere. Quali criteri adottare per coniugare accessibilità, qualità e resa economica? Come trovare fondi? Abbiamo scoperto progetti pionieristici e modelli sperimentali per far vivere, anche in epoca di tagli ai bilanci della cultura, un settore necessario forse tanto più oggi, in un momento storico in cui sembriamo aver perso la capacità di confronto. Gli ospiti di Laser sono la direttrice del Dipartimento cultura di Basilea Città Katrin Grögel, il delegato alla cultura della città di Bienne Valentin Grosjean e il direttore dell'Antikenmuseum di Basilea Andrea Bignasca.

    Das Unerwartete

    Play Episode Listen Later Aug 21, 2025 25:52


    Questo fine settimana si festeggia l'assegnazione del Premio Wakker di Patrimonio Svizzera al

    Un ebreo dinanzi alla statua di Apollo 

    Play Episode Listen Later Aug 20, 2025 25:55


    ®Dinanzi alla statua di Apollo è il titolo di un componimento del 1898 in cui Saul Tchernikovsky, ebreo, medico, poeta, tenta un confronto positivo tra il suo ebraismo moderno e la grande eredità del mondo antico greco-romano, alle radici dell'identità culturale europea. A questo titolo si è ispirato il convegno internazionale “Before the Statue of Apollo: Jews and the Classics in the Longue Durée”, tenutosi all'Università di Berna il 14-15 gennaio scorso, organizzato dall'Istituto di Giudaistica. Il convegno intendeva esaminare come la cultura ebraica nella storia abbia mantenuto un rapporto sfaccettato con il mondo greco-romano, segnato da scambi fruttuosi e duri conflitti, una dialettica che si riflette nella modernità e nell'attualità. Grazie all'approccio interdisciplinare, che univa archeologia, filologia, antropologia, filosofia, storia dell'arte e delle letterature comparate, si è delineata un'immagine dell'ebraismo assai meno monolitica di quanto in generale non si creda. In particolare abbiamo conversato con due degli organizzatori del convegno: il prof. René Bloch, direttore dell'istituto di Giudaistica di Berna, ci ha rivelato come già nel mondo antico esistessero forme di ebraismo cosmopolite e molto variegate, che oggi definiremmo laiche o secolari; Giacomo Loi, ricercatore della John's Hopkins University e dell'Università di Haifa, ha individuato, nella visione di Tchernikovsky, un ebraismo riformato e un'idea di sionismo laico ed europeista paradossalmente difficili da comprendere proprio nell'odierno Stato ebraico, che vive una stagione di rinnovato integralismo religioso – un integralismo che porta con sé una rilettura molto rigida della memoria storica.   Prima emissione: 22 gennaio 2025

    Da Palermo a Lugano: cos'è la mafia oggi?

    Play Episode Listen Later Aug 19, 2025 25:52


    «Follow the money» ovvero seguire la traccia dei soldi per combattere la mafia e contrastarne il potere: è stata una delle grandi intuizioni e lezioni del giudice Giovanni Falcone e dal pool antimafia di Palermo. La traccia dei soldi negli anni Ottanta ha portato alla Svizzera e alle sue banche, come ha dimostrato il processo “Pizza Connection” che si è aperto a Lugano 40 anni fa, l'8 settembre del 1985. Cos'è emerso sulle connessioni finanziarie di Cosa Nostra in Svizzera? Cos'è la mafia oggi, che bilancio è possibile fare? In questa puntata di Laser facciamo un'analisi che parte dalla Sicilia, da Palermo, e arriva alla Svizzera, a Lugano per capire quali sono in una società ed economia mondiale sempre più digitalizzata i volti, visibili e invisibili, gli strumenti e i business delle mafie e cosa si potrebbe fare per migliorare il contrasto. Ne parliamo con Lia Sava, dal 2022 Procuratrice generale di Palermo, il giornalista Attilio Bolzoni, uno dei maggiori esperti di mafie in Italia che nel suo ultimo libro Immortali (Fuoriscena, 2025) racconta la borghesia mafiosa, e il collega della RSI Francesco Lepori, uno dei maggiori conoscitori delle mafie in Ticino, responsabile operativo dell'Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata (O-TiCO) dell'Università della Svizzera italiana (USI), racconta le nuove frontiere del crimine in Mafiadigitale.ch (Armando Dadò Editore, 2025).

    Pippo Baudo dopo Pippo Baudo

    Play Episode Listen Later Aug 18, 2025 20:59


    Ha segnato la storia della televisione italiana, inventando uno stile di progettare e presentare programmi televisivi. Pippo Baudo ha scoperto decine e decine di talenti, ancora oggi protagonisti della musica internazionale, come Eros Ramazzotti, Giorgia, Laura Pausini, Andrea Bocelli. Ma è stato capace di portare il teatro in televisione, senza snaturare la forza del palcoscenico, dando spazio a voci e volti ancora oggi conosciutissimi.  Fu definito “nazional popolare” per quel certo modo di confrontarsi con il pubblico, il “suo” pubblico: mai sopra le righe, garbato, preciso, come dovrebbe essere un presentatore, appunto. Un aggettivo che a Pippo Baudo stava stretto, ma che inevitabilmente segnerà la sua vita. Lui, laureato in giurisprudenza, buon musicista, attore, appassionato di opera lirica (tanto da fare scoprire il mezzosoprano Cecilia Bartoli durante un fortunato spettacolo del sabato sera), entrava nelle case degli italiani attraverso il piccolo schermo, lui stesso si definiva “una parte dell'arredamento”. Con Angela Calvini, responsabile redazione spettacoli del quotidiano “Avvenire”, Tullio Solenghi, attore e autore teatrale, Popi Minellono, paroliere, autore e attore teatrale, Mario Luzzatto Fegiz, critico musicale del “Corriere della Sera”.

    Ucraina, tre anni dopo

    Play Episode Listen Later Aug 15, 2025 26:35


    ® Mentre i grandi del mondo discutono di come mettere fine al conflitto in Ucraina, costato migliaia di vite, milioni di profughi e distruzioni impossibili da contare, la guerra è arrivata ormai al suo terzo anniversario. Tre anni di combattimenti con un'intensità che in Europa non si vedeva dalla Seconda guerra mondiale.Cosa pensano gli ucraini e chi li conosce di questo conflitto così lungo e costoso? Si sentono un Paese obbligato a combattere sulla punta del fucile, o un'eroica nazione pronta a sacrificare tutto per difendersi? E come sono cambiate le cose nel corso di questi tre anni?Tutte le parti devono fare concessioni per far finire la guerra in Ucraina e risolvere il conflitto in maniera accettabile per tuttiIn questo Laser, il giornalista Davide Maria De Luca compie un viaggio dalle trincee del Donbass fino agli ospedali di Leopoli per cercare le tracce lasciate dalla guerra, soprattutto quelle che restano invisibili dentro le persone e quello che rivelano su questo popolo in guerra.Prima emissione 24 febbraio 2025undefined

    Ucraina: la sensazione di essere dimenticati

    Play Episode Listen Later Aug 14, 2025 24:00


    ®L'Ucraina combatte ogni giorno da più di tre anni, ma dai racconti raccolti a Kyiv, sotto il fuoco dei bombardamenti, e a Kharkiv, città perennemente sotto attacco a pochi chilometri dal fronte, emerge una ferita più profonda delle bombe: l'Ucraina guarda all'Europa e ha bisogno di lei per sopravvivere. L'Europa osserva l'Ucraina, ma non sempre riesce a capire davvero. Mentre a Kyiv si cerca una fragile normalità e a Kharkiv si lotta per sopravvivere sotto l'artiglieria, cresce un senso di isolamento. In mezzo resta una guerra che non è solo militare, ma anche di percezione, memoria e identità.Prima emissione: 24 luglio 2025

    Bergonzoni, l'artista

    Play Episode Listen Later Aug 13, 2025 28:00


    ®Autore e attore, ma anche artista: anzi “artrista”, come si definisce lui. Alessandro Bergonzoni, nato a Bologna nel 1958, laureato in legge, ha al suo attivo 15 spettacoli teatrali e sei libri. Ma dal 2005 ha iniziato anche un percorso artistico, esponendo i suoi lavori in gallerie e musei: nel 2011 mostra personale alla Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella dal titolo “Grembi: soglie dell'inconcepibile” e nello stesso anno, “BonOmnia 2006 rivisitata”, collettiva a cura di Philippe Daverio presso Palazzo Fava a Bologna. Nel 2012 partecipa alla collettiva “Data on imperfection”, a cura di Martina Cavallarin, alla Factory Art a Berlino; nel 2015 espone alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, due anni dopo è presente alla Biennale e alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, e nel 2018 nella Sala delle Maestà degli Uffizi all'interno delle manifestazioni dell'Estate Fiorentina. La sua attività di artista resta tuttora poco conosciuta. E per scoprire Bergonzoni artista lo abbiamo incontrato a Milano, dove alla Fondazione Mudima di arte contemporanea i lavori di Bergonzoni sono stati accostati all'opera di Bill Viola. L'occasione per una conversazione appassionata sui rapporti tra scrittura e immagine, sul ruolo dell'arte e dell'artista in una società che sembra aver perso alcuni fondamentali valori. In Laser incontro con l'artrista Bergonzoni.Prima emissione: 30 dicembre 2024

    Il Corridoio Vasariano

    Play Episode Listen Later Aug 12, 2025 24:23


    ®È stato riaperto al pubblico dopo otto anni il Corridoio Vasariano di Firenze, il tunnel aereo realizzato cinque secoli fa sopra il cuore del centro cittadino dall'architetto Giorgio Vasari per volere di Cosimo I de' Medici.Nel 2016 questa meraviglia architettonica annessa alla Galleria degli Uffizi e ammirata in tutto il mondo era stata chiusa per consentire l'adeguamento alle norme di sicurezza e per essere sottoposta a un accurato restauro. Dopo i lavori il Corridoio Vasariano è stato riportato al suo stato originale, ovvero alla sua nudità rinascimentale, una dimensione che consente al visitatore di apprezzare appieno la monumentalità della sua struttura architettonica. Alcuni secoli dopo la sua realizzazione il camminamento sopraelevato sull'Arno era stato infatti convertito in una sorta di appendice museale della Galleria degli Uffizi con decine di opere d'arte esposte sulle sue pareti. Ci hanno accompagnato nella visita di questo capolavoro rinascimentale Simona Pasquinucci, responsabile della divisione curatoriale degli Uffizi e l'architetto Francesca Funis, autrice di un recente studio storico approfondito sul capolavoro di Giorgio Vasari.Prima emissione: 18 febbraio 2025

    Scrivere la memoria della mia gente

    Play Episode Listen Later Aug 11, 2025 27:57


    ®È tra le più affermate scrittrici francofone, vincitrice di numerosi riconoscimenti in Francia e nel resto del mondo.Scholastique Mukasonga è ruandese di origine tutsi scampata al genocidio del 1994 solo perché due anni prima era riuscita a fuggire dal suo paese e a trasferirsi in Francia. Ha deciso di scrivere per conservare una memoria fino ad allora tramandata oralmente come avviene in Ruanda e in molte zone dell'Africa. Le esperienze vissute non dovevano in nessun modo perdersi, non potevano essere affidate solo al ricordo, destinato inevitabilmente a svanire con il tempo. Ma come raccontare ciò che era successo a lei e a centinaia di migliaia di persone della sua etnia, come provare a riconciliarsi con se stessi grazie ad un foglio e a una penna, muti e in grado di raccogliere le confidenze, le sofferenze, i pensieri. Ecco allora la scrittura. Per evitare che il suo popolo e altre realtà nel mondo non commettano gli stessi errori, non vivano ciò che la comunità tutsi ha vissuto solo trent'anni fa.I lavori di Scholastique Mukasonga sono pubblicati in italiano dalla casa editrice Utopia e in francese da Gallimard.Prima emissione: 18 aprile 2025

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