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È un magazine di approfondimento dell’attualità politica, culturale, sociale. Interviene sulla stretta attualità di giornata, solo in casi particolari, di grande rilevanza. Dà spazio anche a tematiche di interesse pubblico o a quante vengono trascurate dai grandi media. Il taglio è storico–sociologi…

RSI - Radiotelevisione svizzera


    • Nov 17, 2025 LATEST EPISODE
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    Il ruolo dei musei

    Play Episode Listen Later Nov 17, 2025 28:22


    Mentre a Londra il Victoria and Albert Museum ha deciso di aprire al pubblico il suo stesso magazzino, che è così diventato una sorta di museo nel museo, a Parigi il Centre Pompidou rimarrà chiuso per cinque anni per restauri, pur cercando di far vivere la sua collezione fuori dalle sue storiche mura. Due opposte storie che portano alla ribalta il futuro degli spazi museali. Non è solo una questione di luoghi però: in questi anni spesso i musei hanno raccontato con nuovi sguardi il nostro passato artistico, storico e culturale, ma oggi c'è chi li accusa di essere troppo politicizzati.Ma qual è allora il ruolo dei musei? Ne parlano Alessandra Quarto, direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano, Simone Verde, storico dell'arte e direttore degli Uffizi di Firenze, e Chus Martinez, direttrice dell' Institute Art Gender Nature di Basilea nonché membro del CIMAM, network globale di esperti di arte moderna e contemporanea. 

    La fabbrica di ghiaccio che sta sparendo

    Play Episode Listen Later Nov 14, 2025 25:11


    L'Oceano artico rischia l'infarto. Sul tetto del mondo, nei pressi del Polo Nord, dove il mare è congelato per buona parte dell'anno, c'è uno specchio d'acqua grande come l'Austria che rimane sempre aperto. Il nome scientifico è North Water Polynya ed è considerato il cuore dell'artico perché produce ghiaccio, smuove grandi masse d'acqua che alimentano le correnti marine globali e funziona come una specie di oasi in un deserto glaciale: è qui che i grandi mammiferi artici come i narvali, gli orsi e i trichechi si radunano per respirare e mangiare, permettendo all'uomo di sopravvivere della loro caccia. A queste latitudini, però, i cambiamenti climatici sono accelerati e stanno alterando le condizioni che hanno permesso alla polynya di fiorire per secoli, mettendo a rischio l'equilibrio del suo ecosistema e minacciando le comunità Inuit che vivono ai margini. Laser ha visitato Qaanaaq, in Groenlandia, uno degli insediamenti più a nord della terra affacciato sulla North Water Polynya, per scoprire gli effetti di questo collasso. Perché l'Artico è il campanello d'allarme del Pianeta: il riscaldamento a quelle latitudini è quattro più veloce che altrove. Osservare quello che accade lì oggi, aiuta a prevedere ciò che avverrà nel resto del mondo domani. E fa capire ancora una volta l'urgenza di agire per mitigare gli effetti dei cambiamenti che verranno.Documentario realizzato grazie a Arctic Times Project, organizzazione no-profit che promuove progetti di giornalismo nell'Artico.

    Quando nella cucina cinese si guarda verso Occidente

    Play Episode Listen Later Nov 13, 2025 24:43


    C'è anche la Svizzera quando i cinesi si mettono a tavola. Certo, dalla zuppa di pinne di pescecane ai video virali sul “cibo strano”, l'immaginario occidentale sulla cucina cinese resta ancora pieno di cliché. Ma dietro gli stereotipi si nasconde un mondo culinario sorprendente, ricco e in continua evoluzione. Le otto grandi cucine regionali e l'infinita varietà di ingredienti, piatti e ricette non hanno nulla a che vedere con l'idea di riso in bianco e insetti fritti. In Cina, cucinare e mangiare sono riti sacri, di rispetto per la tradizione di famiglia e per il piacere della condivisione. E oggi, tra globalizzazione, viaggi, social media e la curiosità delle nuove generazioni, le abitudini alimentari dei cinesi si sono ampliate e spaziano dall'Asia fino al resto del mondo. La chef confederata Michaela Frank lo ha vissuto in prima persona, portando un assaggio della sua cucina svizzera a Pechino.

    Congo miniera donne

    Play Episode Listen Later Nov 12, 2025 27:03


    ®Questo reportage racconta la drammatica realtà delle donne congolesi impiegate nel settore minerario artigianale, in un Paese segnato da guerre, sfruttamento e profonde disuguaglianze di genere.Nel Nord e Sud Kivu, regioni ricche di minerali preziosi, il gruppo armato M23 ha preso il controllo di importanti città, mentre il settore minerario continua a essere teatro di abusi. Dopo la chiusura della compagnia nazionale SOMINKI nel 1996, molte donne sono entrate nel settore artigianale, svolgendo lavori durissimi e pericolosi, spesso senza alternative.Tra queste c'è Furaha Myamungo, una “mama twangaise” di Kamituga, che racconta le condizioni disumane del lavoro: giornate interminabili, discriminazione, malattie respiratorie e HIV contratti per la polvere di quarzo e la miseria che spinge alla prostituzione.Nonostante tutto, emergono storie di resistenza e cambiamento. Emilienne Intongwa, minatrice e vedova, è riuscita a ottenere un proprio sito minerario e ha fondato l'associazione KOKA per tutelare le lavoratrici. Angelique Nyirasafari, ex operatrice umanitaria, è oggi una delle poche donne membro attivo di una cooperativa mineraria, impegnata a dare più diritti alle minatrici.Sebbene il sistema sia ancora profondamente maschilista e corrotto, mostra anche segnali di una lenta emancipazione femminile, fondamentale per cambiare il volto dell'industria mineraria in Congo.Prima emissione: 04 aprile 2025.

    Una storia russa nella letteratura ucraina

    Play Episode Listen Later Nov 11, 2025 26:32


    ®Quale il ruolo della letteratura russa nella realtà ucraina? In un momento in cui la nazione ucraina cerca di ritagliarsi una identità nazionale attraverso la lingua e la riscoperta di grandi autori e poeti poco conosciuti durante la presenza sovietica, la scrittrice ucraina Jevhenija Kononenko (membro dell'associazione degli scrittori ucraini e assistente di ricerca presso l'Ukrainian Center for Cultural Studies) ci racconta una realtà molto più complessa, in cui la letteratura russa è ancora parte integrante della realtà letteraria e sociale della nazione.Certo, l'ucraino è una realtà ben radicata, sul territorio e nel mondo della cutlura, ma non si può dimenticare il ruolo che l'altro idioma, quello russo, e l'altra letteratura, quella di Pushkin ad esempio, hanno avuto ed ancora hanno nella realtà ucraina. La Kononenko crea un personaggio sulle impronte proprio di Pushkin, ridando vita al protagonista di un suo racconto di grande successo e “trapiantandolo” nella nostra epoca. A dispetto del titolo (Una storia russa) il romanzo è decisamente ucraino, un invito a comprendere la realtà ucraina attraverso la letteratura e i grandi classici che ancora oggi fanno parte della nostra vita.Con Jevhenija Kononenko, scrittrice, e Alessandro Achilli, traduttore del lavoro e Professore associato di slavistica all'Università di Cagliari.Prima emissione: 11 settembre 2025.

    “Il mago delle parole”

    Play Episode Listen Later Nov 10, 2025 26:50


    La grammatica è glamour (anche etimologicamente, come scopriremo) e fa magie, crea mondi, ci rende liberi. La grammatica non è un'arida e fissa sequenza di regole, ma è l'arte di dire le cose giuste al momento giusto: saper padroneggiare una lingua vuol dire saper esprimersi in tanti modi diversi, quanti sono i contesti in cui ci troviamo. Perché in questione c'è l'efficacia comunicativa. Il mago delle parole è il titolo di un saggio, recentemente uscito da Einaudi, del linguista Giuseppe Antonelli: con lui parleremo di questa magia, riflettendo anche su come le parole e le modalità con cui le usiamo si siano trasformate nell'epoca che stiamo vivendo. 

    perch parole mago einaudi giuseppe antonelli
    Titani Affamati di Energia

    Play Episode Listen Later Nov 7, 2025 27:40


    I data center non sono più semplici fabbriche di dati: sono titani affamati di energia, capaci di consumare quanto una città di milioni di abitanti.Ma quanto possiamo davvero permetterci queste infrastrutture? E quali strategie stanno nascendo per contenere i consumi di elettricità e acqua, dalle soluzioni di raffreddamento a liquido al riciclo del calore per riscaldare quartieri interi, fino ai micro-reattori nucleari già progettati negli Stati Uniti?In questo approfondimento ne discutiamo con Marina Natalucci, direttrice degli Osservatori Data Center e Cloud del Politecnico di Milano, che racconta la sfida europea della sostenibilità; con Nicola Moresi, imprenditore ticinese che ha costruito il primo data center pubblico in Svizzera e conosce da dentro le sfide energetiche quotidiane; con Sergio Milesi, presidente della Swiss Data Center Association, impegnato a promuovere il riuso del calore e nuovi standard di efficienza; e con Marco Bettiol, professore dell'Università di Padova, che studia i costi nascosti del digitale, dalle emissioni indirette all'impatto delle filiere hardware. Titani Affamati di Energia racconta il lato invisibile ma decisivo della rivoluzione digitale: senza energia, l'intelligenza artificiale non esiste.

    Il filo della fede

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 25:03


    ®In Europa le confraternite religiose sono trentamila, con sei milioni di confratelli; e diverse hanno sede anche nel nostro cantone, per esempio ben quattro a Lugano. Le confraternite alternano fini religiosi, assistenziali e caritativi attraverso la preghiera pubblica, le opere di misericordia, la penitenza; molte, come le Misericordie toscane, offrono assistenza ai poveri, agli ammalati, ai moribondi, ai pellegrini.L'abito, di solito una semplice sopraveste di vario colore, è parte essenziale nella vita della confraternita. Da un lato esprime l'appartenenza collettiva, dall'altro nasconde sotto al cappuccio l'identità del singolo confratello, perché non possa prendersi merito delle opere di bene compiute. E proprio gli abiti storici delle confraternite sono esposti nella mostra Habitus Fidei, allestita nel Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa (in seguito la mostra approderà a Lucca e infine a Lugano, a Villa Ciani, in novembre). Il due curatori, Alessandro Tosi e Lorenzo Cantoni, approfondiscono i contenuti della mostra e il retroterra teologico che la sostiene; intervengono anche Gian Paolo Vigo, Priore della Confraternita della Santissima Trinità e San Giovanni Battista di Serravalle Scrivia (Alessandria) e la stilista Cinzia Moresi.Prima emissione: 9 luglio 2025.

    Il Grande Museo Egizio

    Play Episode Listen Later Nov 5, 2025 24:03


    Il GEM è stato ufficialmente inaugurato. Dopo anni di difficoltà incontrate durante la sua costruzione, il presidente egiziano Al Sisi l'ha presentato al mondo in una grande cerimonia. La collezione degli artefatti esposti è imponente, e ha un ospite di eccezione: il tesoro di Tutankhamon. Questa inaugurazione ci porta nuovamente a riflettere su quanto l'Egitto e il mondo siano intrecciati, per motivi economici ma anche per l'eredità di un passato colonialista...che tanto passato non è.Quali sono, inoltre, le aspettative che il governo ripone in questa nuova opera? Quanto spazio lascia all'importanza della ricerca archeologica? Il museo che tutti aspettavano è l'inizio di un nuovo capitolo per il paese e un passo in più nella corsa a imporsi nel panorama geopolitico internazionale.

    Africana Soap

    Play Episode Listen Later Nov 4, 2025 27:34


    ®Il collega Gianluca Diana ha vinto il prestigioso premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, nella sezione dedicata ai programmi radiofonici. Il concorso premia lavori dedicati alla tematica delle violenze e delle sopraffazioni sui bambini. La preparazione artigianale del sapone è una tradizione di lunga data in Sierra Leone. Ad inizio anni Novanta viene abbandonata la vecchia ricetta che prevedeva l'utilizzo di ingredienti naturali in favore dell'utilizzo della soda caustica. Nasce in quel momento l'Africana Soap che allo stato liquido si presenta trasparente come l'acqua e in quello solido, sotto forma di polvere bianca, esattamente uguale a zucchero e sale. La possibilità di essere confuso è un rischio concreto che progressivamente diviene una vera e propria piaga sociale. Ad oggi, sono migliaia le persone che ingerendo l'Africana Soap, non possono più alimentarsi normalmente per il resto della vita. Soprattutto i piccoli pazienti in età neonatale e infantile, che vengono chiamati “bambini soda”. Per continuare a mangiare, nel migliore dei casi sono costretti a continue dilatazioni dell'esofago per via endoscopica, nel peggiore e più frequente, possono alimentarsi unicamente con un tubo da gastrostomia che si immette direttamente nello stomaco. L'unico luogo dell'intero paese dove è possibile intervenire è l'ospedale di Emergency di Goderich, centro nazionale di riferimento sia per le ustioni all'esofago causate dall'ingestione di soda caustica che per la traumatologia. Le storie dell'Africana Soap dalla realizzazione alla vendita, dalla cura all'assistenza, dallo stigma della disabilità fino ad una geniale resilienza, sono raccontate da donne e uomini sia fuori che dentro il nosocomio presente in Sierra Leone dal 2001.Prima emissione: 23 aprile 2025undefined

    Non c'è vita senza gioco

    Play Episode Listen Later Nov 3, 2025 26:54


    Che sia la scatola dei “Giochi riuniti” che allietava le riunioni famigliari negli anni Settanta, che siano le miriadi di Board Games contemporanei, che siano i grandi classici del Novecento come Monopoli o Scarabeo, i giochi da tavolo non conoscono tramonto, così come le carte, nelle versioni tradizionali o in quelle di mazzi cumulabili, come Pokemon o Magic. Si gioca dagli albori dell'umanità, non se ne può fare a meno, perché, come molti filosofi hanno sottolineato, giocare riguarda l'apprendimento, la relazione con l'altro, la creatività, la costruzione di sé. I giochi rispecchiano la cultura di un'epoca e al contempo contribuiscono a plasmarla: la storia del gioco riguarda la politica, l'etica, l'immaginario collettivo. In Svizzera, a La-Tour-de-Peilz, nel Canton Vaud, c'è un museo dedicato alla storia culturale del gioco, il Museo Svizzero del gioco : vi invitiamo a visitarlo, in compagnia del suo direttore, Selim Krichane.E da poco è uscito un bel saggio che ripercorre i giochi più iconici del Novecento: Un secolo di giochi (Edizioni Carocci), scritto da Andrea Angiolino, uno dei più importanti esperti del mondo ludico. Anche Andrea Angiolino sarà ospite di questa puntata.

    L'ultima cena di PPP

    Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 22:27


    Un tavolino di legno apparecchiato. Due posti, uno in fronte all'altro. Quella sera del 1° novembre 1975, verso le 23, uno solo mangiò: Giuseppe Pino Pelosi, 17 anni. Qualche ora più tardi fu arrestato con l'accusa di aver ucciso Pier Paolo Pasolini, che fu ritrovato il giorno dopo all'Idroscalo di Ostia con la testa fracassata.Nel 50esimo dalla morte dell'intellettuale, scrittore, poeta, regista, bolognese di nascita e romano d'adozione, Francesca Torrani è tornata al Biondo Tevere, la trattoria che Pasolini frequentava e da cui passò anche quell'ultima sera. Nel ristorante c'è ancora il tavolo a cui Pasolini sedette, e dove consumò solo una birra, aspettando che Pelosi terminasse il suo pasto. L'oste di adesso, Roberto Panzironi, nel 1975 aveva 18 anni e già lavorava ai tavoli. A servire però c'era suo padre, in cucina sua madre. Racconta cosa avvenne, cosa mangiò Pelosi, e ricorda di quando - in quegli anni - al Biondo Tevere ci andavano, oltre a Pasolini, Alberto Moravia, Elsa Morante, Dario Bellezza. Pezzi di storia lungo la via Ostiense.

    Roma ai margini

    Play Episode Listen Later Oct 30, 2025 27:14


    Alla vigilia del 50esimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, torniamo nelle periferie romane.La “Città eterna” è fatta anche delle sue periferie, nate ai bordi della città ma oggi al centro di tante storie di resistenza e rinascita.Il Quarticciolo, costruito negli anni quaranta del secolo scorso come borgata popolare, resta un luogo simbolo di vita comunitaria e orgoglio di quartiere.Bastogi, con le sue case popolari sorte negli anni Ottanta, racconta invece la fatica e la solidarietà di chi vive ai margini di una metropoli in continua trasformazione.Il Corviale, il celebre “Serpentone” lungo un chilometro, fu progettato come città nella città, ma divenne presto sinonimo di isolamento e disagio, oggi al centro di progetti di rigenerazione urbana.E poi c'è Garbatella, nata un secolo fa come borgata giardino per gli operai e oggi divenuta quartiere alla moda, senza mai perdere la sua anima popolare.Dalle periferie storiche a quelle contemporanee, Roma continua a raccontarsi attraverso i suoi margini: luoghi difficili, ma vivi, dove la città ritrova la propria umanità.

    La scoperta dell'Olanda

    Play Episode Listen Later Oct 29, 2025 27:03


    È stata la meta di centinaia e centinaia di pittrici e pittori tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Artisti provenienti da tutto il mondo, alcuni dimenticati altri diventati famosissimi. L'hotel Spaander a Volendam, nel Paesi Bassi, li ha accolti e ha consentito loro di utilizzare questo villaggio di pescatori, a pochi chilometri da Amsterdam, come ispirazione per dipinti che hanno segnato la storia mondiale dell'arte.Lo scrittore olandese Jan Brokken ci aiuta a scoprire questo hotel e chi vi ha soggiornato. Ogni cliente ha lasciato storie e ricordi unici, ha contribuito a dare una identità irripetibile al piccolo centro e alla sua gente. E l'autore ci guida lungo le strade, le stanze, i protagonisti, trasformando le pagine in un museo originale e avvincente.

    La cassetta delle lettere speciali

    Play Episode Listen Later Oct 28, 2025 23:28


    Spesso quando perdiamo una persona cara sono le piccole cose a mancarci: la voce, il profumo, la risata. In certi casi però vorremmo solo poter parlare ancora una volta con chi ci ha lasciato, raccontare quel che ci è successo, condividere un poco di quotidianità. A Milano è nata la cassetta della posta per scrivere a chi non c'è più. Un'iniziativa molto speciale: una cassetta della posta per scrivere lettere ai defunti. Si chiama “Alstones” ed è stata ideata dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Ferraro Bianchi. Con lei e con Martino Gozzi, scrittore e direttore didattico della Scuola Holden, parliamo dell'importanza della scrittura per risolvere dei traumi e di come nella nostra società parlare di morte sia ancora tabù e, spesso, il lutto rimane qualcosa di non affrontato.

    Innovazione e identità nazionale

    Play Episode Listen Later Oct 27, 2025 27:33


    ®Da quasi quindici anni la Confederazione domina le classifiche mondiali dei paesi più innovativi. Una leadership conquistata grazie all'impegno di università, centri di ricerca e politecnici, in grado di attirare anche talenti che arrivano dall'estero. L'identità nazionale passa anche e soprattutto attraverso la capacità di presentare al mondo questa attitudine, e il padiglione svizzero all'esposizione universale di Osaka valorizza appieno lo spirito innovativo che contraddistingue la Svizzera. undefinedLASER porta l'ascoltatore a visitare il padiglione svizzero, intitolato “da Heidi all'Hi-Tech”, nel quale è presente in modo importante anche l'Università della Svizzera italiana. Quella di Osaka 2025 è un'edizione dell'esposizione universale di grande successo, per numero di paesi presenti (quasi 160) e di pubblico. Per visitare alcuni padiglioni è necessario aspettare in coda diverse ore. Il record di nove ore di attesa è detenuto dal padiglione che ospita l'Italia.Prima emissione: 31 luglio 2025undefined

    Cultura, quanto mi costi?

    Play Episode Listen Later Oct 24, 2025 27:42


    ® La promozione della cultura ha dei costi importanti, ma rappresenta anche un investimento sociale a lungo termine con importanti ricadute economiche sul territorio locale e regionale, come dimostrano i casi di Basilea, la città dei musei, e di Bienne, città bilingue e di frontiera. Sostenere la cultura significa gestire molteplici ambiti, dalla creazione artistica alla tutela del patrimonio, dal finanziamento di manifestazioni musicali alle di biblioteche multiculturali di quartiere. Quali criteri adottare per coniugare accessibilità, qualità e resa economica? Come trovare fondi? Abbiamo scoperto progetti pionieristici e modelli sperimentali per far vivere, anche in epoca di tagli ai bilanci della cultura, un settore necessario forse tanto più oggi, in un momento storico in cui sembriamo aver perso la capacità di confronto. Gli ospiti di Laser sono la direttrice del Dipartimento cultura di Basilea Città Katrin Grögel, il delegato alla cultura della città di Bienne Valentin Grosjean e il direttore dell'Antikenmuseum di Basilea Andrea Bignasca.Prima emissione: 22 agosto 2025

    Riduzione del sonno globale

    Play Episode Listen Later Oct 23, 2025 27:19


    ®Dormiamo sempre meno e sempre peggio. Non è una semplice percezione, a indicarlo con certezza sono i dati: secondo l'indagine sulla salute in Svizzera 1997-2022, nell'arco di venticinque anni i disturbi del sonno di media entità e quelli patologici sono aumentati del 5%, e a soffrire di insonnia è ormai uno svizzero su tre. Un problema che colpisce anche i giovani, confrontati con livelli sempre maggiori di ansia. Ma come mai si sta verificando quella che gli esperti definiscono una “riduzione del sonno globale”? Ha a che fare con quelle luci azzurre che ciascuno di noi porta in tasca, e che può accendere non appena viene colto da un risveglio notturno? O con lo spirito performativo della nostra società? E soprattutto: cosa si può fare davvero per curare un disturbo del sonno? Diario personale - semiserio ma mai serioso - di due giornaliste che si sono messe alla prova. Con Anna Castelnovo, capoclinica in medicina del sonno all'EOC, e con Mauro Manconi, viceprimario del servizio di medicina del sonno dell'Istituto di Neuroscienze cliniche della Svizzera italiana.Prima emissione 15 aprile 2025

    Sulle ali del valzer

    Play Episode Listen Later Oct 22, 2025 26:53


    ®La famiglia dei compositori Strauss – Johann Strauss padre, Johann Strauss figlio, Josef e Eduard – ha dominato l'Ottocento viennese ed è riuscita poi a conquistare il mondo, grazie anche al Concerto di Capodanno, che dal Musikverein di Vienna ogni primo gennaio raggiunge milioni di appassionati.Soprattutto Johann Strauss figlio ci ha lasciato centinaia di opere di successo, prime fra tutte il valzer Sul bel Danubio blu e l'operetta Il Pipistrello. Ma chi era quel figlio d'arte, nato nel 1825 e morto nel 1899? E com'era la Vienna del suo tempo? Come fu che il valzer diventò uno dei balli più amati? E quali sono gli ingredienti alla base della sua fama, che già ai suoi tempi era internazionale?Nell'anno del bicentenario della nascita di Johann Strauss figlio, che a Vienna vede un gran numero di eventi a lui dedicati, Flavia Foradini si è messa sulle sue tracce. Con l'aiuto del musicologo Thomas Aigner, della storica Lisa Noggler-Gürtler e della divulgatrice Clara Kaufmann delinea lo sfondo storico della capitale asburgica nel diciannovesimo secolo, da cui emerse il fenomeno Strauss, e disegna un ritratto di un artista che seppe essere un'icona della musica viennese e una vera e propria popstar ante litteram.Prima emissione: 22 maggio 2025undefined

    Sulle ali del valzer

    Play Episode Listen Later Oct 21, 2025 24:42


    ®La famiglia dei compositori Strauss – Johann Strauss padre, Johann Strauss figlio, Josef e Eduard – ha dominato l'Ottocento viennese ed è riuscita poi a conquistare il mondo, grazie anche al Concerto di Capodanno, che dal Musikverein di Vienna ogni primo gennaio raggiunge milioni di appassionati.Soprattutto Johann Strauss figlio ci ha lasciato centinaia di opere di successo, prime fra tutte il valzer Sul bel Danubio blu e l'operetta Il Pipistrello. Ma chi era quel figlio d'arte, nato nel 1825 e morto nel 1899? E com'era la Vienna del suo tempo? Come fu che il valzer diventò uno dei balli più amati? E quali sono gli ingredienti alla base della sua fama, che già ai suoi tempi era internazionale?Nell'anno del bicentenario della nascita di Johann Strauss figlio, che a Vienna vede un gran numero di eventi a lui dedicati, Flavia Foradini si è messa sulle sue tracce. Con l'aiuto del musicologo Thomas Aigner, della storica Lisa Noggler-Gürtler e della divulgatrice Clara Kaufmann delinea lo sfondo storico della capitale asburgica nel diciannovesimo secolo, da cui emerse il fenomeno Strauss, e disegna un ritratto di un artista che seppe essere un'icona della musica viennese e una vera e propria popstar ante litteram.Prima emissione: 21 maggio 2025undefined

    Tracce di Bruno Manser

    Play Episode Listen Later Oct 20, 2025 26:14


    ® Laser ripropone il lavoro di Barbara Camplani che il 19 ottobre 2025, si è aggiudicato il prestigioso premio internazionale di giornalismo “Carla Agustoni”, premio dedicato ai prodotti giornalistici che si occupano di impegno civile e diritti umani.L'attivista basilese Bruno Manser è stato il primo a dare voce alla foresta pluviale del Borneo – tra le più antiche e biodiverse al mondo – e al popolo indigeno dei Penan, che per millenni l'ha abitata. Nato nel 1954 a Basilea, Bruno Manser visse per sei anni nella foresta del Sarawak, in Malaysia, insieme a una comunità Penan (1984-1990), aderendo alla loro lotta per proteggere le loro terre, vittime di una deforestazione selvaggia. Dichiarato nemico pubblico dal governo malaisiano che aveva posto una taglia sulla sua testa, negli anni Novanta Bruno Manser tornò in Svizzera, dove svolse un grande lavoro di sensibilizzazione sulla sorte dei Penan e sul commercio dei legni tropicali, dai vertici della politica del nuovo mondo globalizzato alla popolazione: scolaresche, forestali, operatori ed operatrici ambientali.Nel 2000 è disperso nel Sarawak.undefinedA 25 anni dalla sua scomparsa, ripercorriamo tracce e impronte del suo straordinario cammino con coloro che lo hanno conosciuto, stimato e che portano avanti lo stesso impegno: Pia Giorgetti, educatrice ambientale e responsabile della mediazione culturale del Museo cantonale di storia naturale di Lugano; Lukas Straumann, direttore della Bruno Manser Fonds di Basilea, e Antonio Cassina, co-fondatore e già presidente dell'associazione Capriasca Ambiente.Con la voce di Bruno Manser, in un'intervista di archivio della RSI del 1998, e la gentile concessione dei suoni e delle voci della foresta registrate da Bruno Manser e conservate dalla Bruno Manser Fonds. Montaggio e sound design di Davide PerucconiPrima emissione 20 giugno 2025, vincitore del premio “Carla Agustoni”

    L'Africa e il grano che non c'è

    Play Episode Listen Later Oct 17, 2025 25:44


    ®I campi profughi saharawi, rintracciabili nei pressi di Tindouf, nel sud-ovest dell'Algeria, sono sull'orlo di una crisi alimentare di dimensioni epocali. Causa scatenante è il conflitto Ucraina - Russia e gli esiti che da questo seguono: il blocco per mesi dell'invio di grano da Kiev e dintorni ed il conseguente rialzo dei prezzi sia delle merci che dei cereali, hanno impattato drammaticamente sulla fornitura di aiuti umanitari. L'impegno pluridecennale profuso dalla cooperazione internazionale che dal mercato ucraino si rifornisce, è messo alla dura prova. Lo status di insicurezza alimentare riguarda quasi il novanta percento dei rifugiati, drammatico è l'esito su minori, donne in gravidanza ed allattamento. Nel mentre gli stoccaggi delle derrate alimentare sono al lumicino, al punto tale che UNHCR, UNICEF e World Food Programme, hanno lanciato un grido di allarme ribadito anche dal segretario generale dell'ONU. A peggiorare la situazione incorre anche il carico dei rifugiati in fuga dai territori liberati del Western Sahara, a seguito della guerra ancora in corso tra Repubblica Araba Saharawi Democratica e Marocco. Cosa stia accadendo lo raccontano le voci dei profughi in viaggio e quella di Buhubeini Yahya, responsabile della ong Media Luna Roja Saharawi che si occupa della distribuzione degli aiuti alimentari negli accampamenti.Prima emissione: 21 febbraio 2023

    Locarno: una lezione di generosità e coraggio

    Play Episode Listen Later Oct 16, 2025 27:36


    Pochi giorni per organizzare una conferenza che avrebbe segnato i destini dell'Europa e della diplomazia. La conferenza di Locarno (che si concluse esattamente cento anni fa), riunì attorno ad un tavolo le nazioni vincitrici della prima guerra mondiale e la Germania, uscita sconfitta dal conflitto. L'idea era quella di ottenere un risultato migliore degli accordi di Versailles di sei anni prima, nei quali la Germania era stata umiliata, costretta a impossibili risarcimenti e alla demilitarizzazione di un'ampia parte del proprio territorio.undefinedLocarno fornì l'atmosfera giusta per dialogare, confrontarsi, comprendere le speranze e le esigenze di tutti i paesi coinvolti. Nel nome della pace e della prosperità del continente. La Svizzera non fu presente alla conferenza, come imposto dalla neutralità, ma l'esperienza di democrazia e confronto pacifico e costruttivo rossocrociato aiutò i partecipanti. Una lezione di generosità e di coraggio riconosciuta anche dal resto del mondo. Ai protagonisti di quell'esperienza fu infatti assegnato nel 1925 e nel 1926 il premio Nobel per la pace.undefinedCon il segretario generale del Consiglio d'Europa ed ex Consigliere federale Alain Berset, e gli storici Emilio Gentile e Maurizio Binaghi.

    L'età dell'ignoranza

    Play Episode Listen Later Oct 15, 2025 27:49


    ®Abbiamo perso la voglia di capire il mondo? Sembrerebbe di sì, almeno a giudicare dai tanti, troppi, confusi stimoli che piombano ogni giorno nelle vite di ciascuno di noi, strillati da social, titoli di giornali e notifiche del cellulare. Un'insalata di parole in cui la crisi economica viene raccontata (e scrollata velocemente) dopo l'ultimo tutorial di makeup, in cui gli influencer pretendono di spiegarci la vita e nemmeno i politici e le personalità che dovrebbero fungere da guida sembrano immuni dalla tendenza a spararla grossa. E forse in questo non c'è nulla di casuale: Paolo Guenzi, docente di marketing all'Università Bocconi di Milano, non ha nessun dubbio, la mala educazione è diventata un prodotto richiestissimo. E, a tal proposito, ha pubblicato un saggio, intitolato proprio Il marketing dell'ignoranza. Cosa comporta vivere in una società simile? Quali sono i virus a cui ci esponiamo, più o meno consapevolmente?E cosa pensa, di tutto questo, la maggiore imputata, ovvero la tecnologia - e nella fattispecie l'intelligenza artificiale? Una conversazione a più voci (umane e virtuali) su un tema di grande attualità, che deve farci rimanere vigili.Prima emissione 2 aprile 2025

    “Il cerchio dei giorni” 

    Play Episode Listen Later Oct 14, 2025 26:02


    Lo scrittore britannico Ken Follett ha tenuto domenica 12 ottobre un incontro pubblico al teatro Carcano di Milano. Davanti a mille spettatori ha presentato il suo nuovo romanzo Il cerchio dei giorni (Mondadori), dialogato con il saggista e giornalista Pier Luigi Vercesi e risposto alle domane rivolte dal pubblico.Laser ha avuto la possibilità di registrare la serata. Il cerchio dei giorni torna indietro nel tempo di quattro millenni, e si svolge nei pressi di Stonehenge. Uno dei manufatti più affascinanti e misteriosi diventa la quinta di un racconto avvincente e coinvolgente, dove la protagonista Joia, sacerdotessa, conduce lettrici e lettori in una realtà lontanissima nel tempo ma vicinissima a noi per le emozioni e le sensazioni che regala.Il pubblico ha ascoltato con attenzione le spiegazioni sull'origine del lavoro e le ragioni che hanno portato Ken Folett ad occuparsi di Stonehenge. E le domande che ancora oggi non trovano risposta da parte degli archeologi, trovano percorsi plausibili nella fantasia dello scrittore britannico.

    Silver power

    Play Episode Listen Later Oct 13, 2025 27:50


    ®Da George Clooney a Barack Obama al più recente Pedro Pascal: i maschi con i capelli grigi sono percepiti come maturi e autorevoli, se non addirittura sexy. Nelle donne, invece, il capello grigio o bianco è ancora piuttosto un tabù, segno di un invecchiamento da nascondere il più a lungo possibile, grazie a tinture bionde, more o rosse e alla complicità (a pagamento) di un bravo parrucchiere. Eppure, soprattutto a partire dal covid, ci sono donne di 50 o 40 anni, o anche più giovani, che decidono di smettere di tingersi. Una scelta minoritaria e controcorrente rispetto ai canoni estetici e sociali vigenti, che ha dato vita anche a dei veri e propri movimenti sui social media, come #Grombre o #Grayhair.Quali sono le ragioni che animano queste donne? E come vivono, da grige, in un mondo in cui il capello bianco femminile costituisce ancora un'eccezione?A partire dall'intervista alla fotografa Ghislaine Heger, autrice della mostra fotografica Silver power. Des Romandes fières de leurs cheveux gris, andiamo a conoscere le storie di Bianca, Giulia, Patricia e Yasmina: quattro donne della Svizzera italiana con i capelli grigi.Prima emissione: 9 settembre 2025.

    La Rivoluzione di Casvegno

    Play Episode Listen Later Oct 10, 2025 27:44


    In occasione della Giornata mondiale della salute mentale.““Ti mandano a Mendrisio”, in Ticino, questa frase ha sempre avuto un significato preciso: essere ricoverati in psichiatria. Perché Mendrisio, più che una città, per molti ha voluto dire una clinica. Un luogo al confine, sospeso tra cura e reclusione. In questo podcast voglio raccontarvi la storia – o meglio, le storie – di questa istituzione. Una vicenda spesso rimossa, dimenticata. Una storia fatta di sofferenze e abusi. Ma c'è anche un'altra storia, che merita di essere raccontata. Quella delle trasformazioni, delle battaglie per i diritti, dei pazienti che diventano protagonisti, delle operatrici e degli operatori che hanno lottato per un'altra idea di psichiatria. È la storia di Casvegno. Una piccola, grande rivoluzione.Laser presenta una versione editata del primo episodio di un'audiofiction di sette puntate disponibili su www.rsi.ch/casvegno.Questo podcast è realizzato in occasione del 50° anniversario del Club ‘74, con il sostegno del Club ‘74, della Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura, di JournaFonds e dell'Associazione REC.Un podcast originale di Olmo Cerri, prodotto da Francesca Giorzi per la RSI Radiotelevisione svizzera. Sonorizzazione di Thomas Chiesa e musiche di Giovanni Bedetti.undefinedundefined

    Tauromachia

    Play Episode Listen Later Oct 9, 2025 27:50


    Nel prossimo fine settimana si conclude in Spagna la stagione delle corride. Tutto esaurito in tutte le arene, segno che ha ancora un forte seguito la tradizione della tauromachia, nella penisola iberica.Nel 2026 ricorre il centenario di Fiesta, Il sole sorge ancora, il romanzo che fece di Hemingway una superstar della letteratura americana e lanciò il mito dello scrittore aficionado di tori e toreri. A partire dalla sua passione per i tori, si sviluppa anche una immagine machista di Hemingway: lo scrittore appassionato di corride in Spagna, di caccia in Africa, di pesca a Cuba, reporter di guerra durante la guerra civile in Spagna e la seconda guerra mondiale in Francia.Ma dalla metà degli anni Ottanta, dopo la pubblicazione di Il Giardino dell'Eden e di nuove biografie, un nuovo filone di indagine si è sviluppato soprattutto negli Stati Uniti e soprattutto grazie a studiose donne, che hanno ribaltato sia la sua immagine misogina sia quella di macho. Oggi molti studi hemingwayani si concentrano sulle tematiche di fluidità di genere e queerness presenti in molti racconti e scritti. Questa nuova lettura è possibile anche con la tauromachia, al centro di Fiesta, il romanzo che ha contribuito alla fama mondiale dei Sanfermines, la fiesta di Pamplona.Questa puntata di Laser nasce da un intervento presentato alla XX Conferenza Internazionale della Hemingway Society a San Sebastián e Bilbao nel 2024, intitolato “A little death in the afternoon - Tauromachy and gender fluidity in The Sun Also Rises” (Una piccola morte nel pomeriggio - Tauromachia e fluidità di genere in Il sole sorge ancora), incentrato su una interpretazione del rito taurino secondo l'analisi dell'antropologo catalano Manuel Delgado e dello scrittore ed etnografo francese Michel Leiris, arricchita da conversazioni con il filosofo e ricercatore Rafael Sánchez-Mateos Paniagua e con la danzatrice Luz Arcas (La Phármaco), e dalla visione di Pomeriggi di Solitudine, il documentario del regista Albert Serra dedicato al torero peruviano Andrés Roca-Rey.Alla luce di questi riferimenti antropologici-psicoanalitici, i personaggi del romanzo appaiono impegnati in dinamiche dalla forte connotazione androgina e omo-erotica, in particolare il quadrilatero formato da Jake Barnes, il reporter ferito in guerra, Brett Ashley, la scandalosa protagonista femminile, il torero Pedro Romero e, naturalmente, il toro.

    Cartoline dai Sentieri Selvaggi

    Play Episode Listen Later Oct 8, 2025 25:21


    Se volevo vivere sotto pressione nascevo pentola è il titolo che i ragazzi di Sentieri Selvaggi hanno scelto per l'installazione performativa che debutta l'8 ottobre all'interno della programmazione del Festival Internazionale del Teatro di Lugano. Ma di quali Sentieri stiamo parlando, chi sono questi ragazzi, e soprattutto, perché si sono messi in gioco? Ce lo racconta con il Laser Cartoline dai Sentieri Selvaggi Valentina Grignoli, dando voce alle ragazze e ai ragazzi, a Camilla Parini, l'artista che li ha accompagnati durante questi nove mesi di creazione artistica e Paola Tripoli, la direttrice artistica del FIT che produce lo spettacolo.Sentieri Selvaggi è un progetto triennale del Festival che dà la parola ai più giovani, quelli che gridano e che nessuno ascolta e quelli che anche quando parlano nessuno li sente. Ogni anno un artista professionista cura come guida e tutor un gruppo di adolescenti, permettendo loro di mettere in forma artistica quel che ha da dire e di fare una reale esperienza di ricerca e processo creativo. Questo era il primo.Nel documentario le voci di Chiara, Linda, Alisina, Jayron, Mohammad, Katarina, Edy, Eleonora, Serena, Beatrice, Timmothy, Manila, Giulia e Arianna durante questi nove mesi. Ci sono i loro sogni, i canti, le ansie, le storie, i viaggi, i fallimenti e le speranze, insomma, i loro sentieri selvaggi. Nel loro essere poeticamente disordinate, armomiosamente stonate, accavallate, allegre e arrabbiate, queste voci raccontano anche che le diversità fanno sentire uguali, le paure forti, tanti soli fanno un grande insieme e la scrittura può gridare.Tutto nasce da una manciata di cartoline sparse su un tavolo, che riportano frasi scritte sui muri come Le monde est a vous  nous!, o appunto Se volevo vivere sotto pressione nascevo pentola. Da qui in poi, il mondo è in mano ai ragazzi!Il progetto triennale Sentieri selvaggi è sostenuto da UFC Ufficio Federale della Cultura, Stanley Thomas Johnson Stiftung, Cornelius Knüpffer Stiftung, Fondazione Weak Ends e dal contributo annuale alla creazione artistica 2025 del Cantone Ticino, DECS/Fondo Swisslos.Lo spettacolo di quest'anno è realizzato anche in collaborazione con Istituto Sant'Anna di Lugano e ILI, Scuola di lingua e cultura italiana, sempre a Lugano.

    Israele Stato vulnerabile

    Play Episode Listen Later Oct 7, 2025 25:52


    Due anni fa un attacco del gruppo terroristico palestinese Hamas in Israele provocò la morte di 1'200 persone, in maggioranza civili. 250 persone vennero rapite e portate nella Striscia di Gaza. Con lo storico israeliano Ilan Pappé, autore di numerosi saggi sulla questione israelo-palestinese, tra cui “Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina dal 1882 ad oggi”, cercheremo di comprendere le conseguenze per Israele di quella vicenda, che ha segnato la storia del Medio Oriente come pochi altri eventi dalla fine del secondo conflitto mondiale.Pappé sottolinea la vulnerabilità della nazione, parla apertamente di crepe nella società e nelle fondamenta di Israele, e ripercorre la storia del paese e della regione. Una storia condivisa fatica ad essere scritta, e quindi anche la comprensione del ruolo che ogni comunità potrebbe e dovrebbe avere per trovare una soluzione alla realtà attuale. Lo storico riconosce gli errori dell'Europa del passato, che si trascinano ancora oggi. Alle ragioni umanitarie e del diritto internazionale si sostituiscono ragioni ideologiche e questo cambio di prospettiva non contribuisce certo alla ricerca di una visione per il futuro.Nel corso della puntata del 7 ottobre sarà presentato il nuovo libro dello storico: “La fine di Israele, il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina” (Fazi editore)undefined

    Israele Stato vulnerabile

    Play Episode Listen Later Oct 6, 2025 24:04


    Due anni fa un attacco del gruppo terroristico palestinese Hamas in Israele provocò la morte di 1'200 persone, in maggioranza civili. 250 persone vennero rapite e portate nella Striscia di Gaza. Con lo storico israeliano Ilan Pappé, autore di numerosi saggi sulla questione israelo-palestinese, tra cui “Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina dal 1882 ad oggi”, cercheremo di comprendere le conseguenze per Israele di quella vicenda, che ha segnato la storia del Medio Oriente come pochi altri eventi dalla fine del secondo conflitto mondiale.Pappé sottolinea la vulnerabilità della nazione, parla apertamente di crepe nella società e nelle fondamenta di Israele, e ripercorre la storia del paese e della regione. Una storia condivisa fatica ad essere scritta, e quindi anche la comprensione del ruolo che ogni comunità potrebbe e dovrebbe avere per trovare una soluzione alla realtà attuale. Lo storico riconosce gli errori dell'Europa del passato, che si trascinano ancora oggi. Alle ragioni umanitarie e del diritto internazionale si sostituiscono ragioni ideologiche e questo cambio di prospettiva non contribuisce certo alla ricerca di una visione per il futuro.Nel corso della puntata del 7 ottobre sarà presentato il nuovo libro dello storico: “La fine di Israele, il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina” (Fazi editore)undefined

    Supercelle e catastrofi meteo

    Play Episode Listen Later Oct 3, 2025 27:21


    ®Pochi giorni fa anche alcune zone della Svizzera italiana sono state interessate da un fenomeno temporalesco raro, definito “supercella”.L'indice di rischio climatico stila ogni anno la classifica dei paesi ove si sono verificati i fenomeni metereologici più catastrofici. Nel 2025 fra i primi dieci, assieme a paesi come India, Honduras, Stati Uniti e Cina troviamo anche Italia, Grecia e Spagna. L'Europa fa il suo ingresso nel campo degli eventi estremi legati al clima, non a caso con tre paesi affacciati sul Mediterraneo, che a causa del suo rapido riscaldamento, il 20% in più della media mondiale, sta innescando dinamiche da zone tropicali. In parallelo, l'Europa è il continente che si riscalda più velocemente e i suoi ghiacciai o spariscono o crollano. Una nuova condizione di rischio a cui è necessario adattarsi. In questa puntata di Laser seguiamo dalla Spagna all'Italia le dinamiche atmosferiche e umane che hanno generato le catastrofi della DANA e delle alluvioni in Emilia-Romagna, ascoltando le voci della Direttrice del Centro Basco per il cambiamento climatico e membro dell'IPCC Maria José Santz, il deputato del Parlamento della regione di Valencia Juan Bordera, che aveva previsto la DANA e il fisico del clima Antonello Pasini, che viene dall'Emilia Romagna. Direttamente dal ghiacciaio Fellaria, il secondo più grande del versante meridionale delle Alpi, con il geologo Riccardo Scotti tracciamo il nuovo assetto del paesaggio alpino.Prima emissione 29 luglio 2025

    Un po' di rosso svizzera sulla cima delle Dolomiti

    Play Episode Listen Later Oct 2, 2025 25:23


    Il progetto è iniziato con l'invito a partecipare a un bando per realizzare un'opera che dialogasse con la natura e i boschi di Plan de Corones colpiti -come molti altri abeti rossi della zona - dal bostrico, un insetto parassita che colonizza gli alberi causandone la morte.Per l'artista luganese Alex Dorici è stata l'occasione di spostare il suo sguardo dallo spazio urbano alla montagna e ha iniziato così a progettare Geometria alpina, un'opera di oltre sette metri composta da travi di legno dipinte in rosso svizzera. Giocando con la luce naturale le linee che si incrociano diventano volumi e trasformano in un gioco d'ombre le travi in un parallelepipedo che svetta sulle Dolomiti – gli stessi luoghi da cui tra poco passerà la fiamma olimpica.Un progetto complesso e ambizioso e per riuscire a renderlo concreto Dorici ha coinvolto un'azienda ticinese specializzata nelle costruzioni in legno che lo ha affiancato e sponsorizzato nel completarlo. Ma dalla progettazione alla realizzazione cosa si cela dietro la costruzione di un'opera? Quali difficoltà e problematiche devono essere affrontate e risolte?  Questo Laser racconta come un'idea diventa una scultura…

    Gaza. Un giorno tutti diranno

    Play Episode Listen Later Oct 1, 2025 27:46


    ®In concomitanza con l'uscita in italiano del suo ultimo libro, intitolato Un giorno tutti diranno di essere stati contro, ecco un'intensa intervista allo scrittore e giornalista egiziano-statunitense Omar El Akkad. El Akkad riflette sul collasso morale dell'Occidente, incapace di chiamare “genocidio” ciò che sta avvenendo a Gaza per timore delle conseguenze politiche e personali. Denuncia l'ipocrisia di leader e istituzioni che, pur vedendo l'orrore, scelgono il silenzio. L'autore parla da una posizione disillusa e profonda, maturata da reporter in Afghanistan, a Guantanamo, durante la prima guerra del Golfo e durante le sollevazioni arabe popolari del 2010-2011. undefinedFiglio del colonialismo, cresciuto tra culture diverse, El Akkad incarna il trauma dell'esilio e la frattura identitaria, oggi aggravata dal massacro in Palestina, che considera il punto di rottura definitivo. Il suo libro è un atto di coscienza, più che un tentativo di persuasione, nato da una crisi personale e morale che lo ha spinto a non voltarsi più dall'altra parte.undefinedPrima emissione 4 giugno 2025

    Iter Goritiense

    Play Episode Listen Later Sep 30, 2025 26:43


    Il nodo di Salomone, simbolo non solo cristiano dell'unione nella diversità, lo abbiamo incontrato per la prima volta nella Basilica Patriarcale di Aquileia. È da qui, con le parole di Andrea Bellavite, che dirige la Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia (sotto tutela dell'UNESCO dal 1998 insieme all'area archeologica), che è partito l'Iter Goritiense-Cammino Goriziano. Ottanta chilometri che portano a Sveta Gora, un cammino transfrontaliero, organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona (CRI), condiviso con le colleghe e i colleghi delle radio italofone della Comunità, attraversando confini, storie, natura. Con quattro fili, temi, conduttori: radici, ferite, rinascita e incontro. Tra gli incontri fatti strada facendo, c'è stato quello con Claudio Regeni e Paola Deffendi, i genitori di Giulio Regeni, il ricercatore friulano sequestrato, torturato e ucciso 9 anni fa in Egitto. Con in mano il libro scritto per non dimenticare Giulio, e la bandiera gialla: un altro simbolo, quello della battaglia per la giustizia.  Un percorso dentro il presente e il passato, costeggiando il fiume Isonzo, che con i suoi 136 chilometri attraversa il territorio sloveno ed italiano, per sfociare nel golfo di Trieste. Tra il 1915 e il 1917 il verde smeraldo dell'Isonzo è stato tinto di rosso, il sangue delle dodici battaglie contro l'esercito austriaco. Una memoria che resta impressa nel Carso italiano e sloveno, da San Martino del Carso al Monte San Michele dove un soldato ha scritto una piccola, ma potente, frase: «Voliamo la pace» , volutamente senza la g.Anche grazie alla forza della natura, questi luoghi hanno saputo trasformare l'orrore in rinascita, fino alla nomina di capitale della cultura europea 2025 della slovena Nova Gorica e l'italiana Gorizia. È la prima volta che il titolo viene assegnato a due città di due Paesi diversi.  Un cammino per ricordare la frontiera che dal 1947 ha diviso Gorizia e Nova Gorica voluta dal presidente jugoslavo Tito. Un muro le ha divise fino al 2004, quando la Slovenia è entrata nell'Unione Europea.  Il Cammino si è concluso al Santuario di Sveta Gora – Montesanto.  Ognuno, ognuna di noi, ha condiviso, e porta via con sé, un pensiero, una rilfessione.Con Andrea Bellavite, Direttore della Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia, Mitja Juren, storico, uno dei massimi esperti del fronte dell'Isonzo, Alessandro Cattunar, dottore di ricerca in Storia contemporanea e insegnante, Maria du Bessè, segretaria generale dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, e i colleghi e colleghe delle radio italofone della Comunità: Andrea Borgnino (Rai Radio Digitali Specializzate e Podcast), Elena de Concini (Rai Alto Adige), Selina Sciucca (Hrt - Radio Fiume), Rosario Tronnolone (Radio Vaticana), Vida Valencic (Rai Friuli-Venezia Giulia), e Barbara Urizzi (Radio Capodistria).

    Voci dalla striscia

    Play Episode Listen Later Sep 29, 2025 25:04


    È tra i più noti scrittori in lingua araba, e i suoi romanzi sono ora tradotti anche in italiano. Atef Abu Saif, classe 1973, è nato in un campo profughi nella striscia di Gaza ma ha avuto la possibilità di studiare e laurearsi nella prestigiosa università palestinese di Berzeit. Docente universitario, esponente politico di rilievo del movimento Fatah, è stato dal 2019 al 2024 ministro della cultura palestinese. Il suo “Vita appesa” (edizioni Polidoro) è stato finalista al premio internazionale della letteratura araba, ma è noto anche per i suoi editoriali sui giornali palestinesi e internazionali in lingua inglese. Scritti molto critici nei confronti di Hamas (che lo ha minacciato di morte e incarcerato), Atef Abu Saif non esita a condannare l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023 ma offre anche spunti di riflessione sulle conseguenze di quella guerra e la responsabilità di trasmettere la memoria del suo popolo. “Diario di un genocidio” (fuoriscena) resoconto dei primi due mesi di attacco israeliano a Gaza, ci offre una prospettiva unica e complessa della vita nella Striscia.

    Le Fabbriche di Dati

    Play Episode Listen Later Sep 26, 2025 26:43


    Dietro le applicazioni cloud e i servizi digitali che usiamo ogni giorno ci sono edifici pieni di server, cavi e impianti di raffreddamento: sono i data center, infrastrutture che custodiscono i nostri messaggi, foto, video, dati sanitari e bancari. In Svizzera e in Italia sono cresciuti a ritmo esponenziale, diventando veri e propri nodi strategici della società digitale. Ma come funzionano? Perché sono diventati infrastrutture critiche al pari di autostrade ed energia elettrica? E che impatto avranno sul territorio e sulla nostra sicurezza?A guidarci nei segreti dei data center saranno: Nicola Moresi, imprenditore ticinese e fondatore di Moresi.com, a lui dobbiamo il primo data center pubblico del Ticino; Marina Natalucci, direttrice degli Osservatori Data Center e Cloud del Politecnico di Milano, che spiega l'impatto ambientale e la geografia delle nuove infrastrutture digitali; Sergio Milesi, presidente della Swiss Data Center Association, che racconta perché la Svizzera è diventata un hub affidabile per i dati; e Marco Bettiol, economista dell'Università di Padova, che osserva la trasformazione delle imprese e l'evoluzione dai colossi “hyperscaler” ai piccoli data center di prossimità.Un'inchiesta per scoprire la parte nascosta — e molto concreta — del nostro quotidiano digitale: Le Fabbriche di Dati.

    Come Edna O'Brien ha cambiato l'Irlanda

    Play Episode Listen Later Sep 25, 2025 22:06


    Considerata una delle più grandi scrittrici in lingua inglese del XX secolo, con i suoi romanzi l'irlandese Edna O'Brien ha precorso i tempi raccontando, a partire dagli anni ‘60, la repressione dell'istinto sessuale e il desiderio di libertà delle donne del suo paese, quando lo stato irlandese era ancora schiavo del giogo ecclesiastico. Le sue opere fecero gridare allo scandalo e furono ripetutamente censurate ma col tempo la sua letteratura anticonformista ha favorito l'emancipazione dell'Irlanda liberandola da una morale cattolica soffocante fino a portarla - in anni recenti - all'approvazione del divorzio e dell'aborto.La sua sfida ai valori tradizionali della società irlandese, la sua insubordinazione di fronte alle norme moralistiche e la sua determinazione nel continuare a pubblicare nonostante la censura hanno fatto di Edna O'Brien una vera iconoclasta che con le sue opere ha lasciato un segno indelebile nella letteratura contemporanea. A Dublino ne abbiamo discusso con il professor Declan Kiberd, uno dei massimi esperti di letteratura irlandese moderna, e con Geraldine Meaney, docente di teoria della cultura all'University College di Dublino.

    Scrivere la memoria della mia gente

    Play Episode Listen Later Sep 24, 2025 27:57


    ®È tra le più affermate scrittrici francofone, vincitrice di numerosi riconoscimenti in Francia e nel resto del mondo.Scholastique Mukasonga è ruandese di origine tutsi scampata al genocidio del 1994 solo perché due anni prima era riuscita a fuggire dal suo paese e a trasferirsi in Francia. Ha deciso di scrivere per conservare una memoria fino ad allora tramandata oralmente come avviene in Ruanda e in molte zone dell'Africa. Le esperienze vissute non dovevano in nessun modo perdersi, non potevano essere affidate solo al ricordo, destinato inevitabilmente a svanire con il tempo. Ma come raccontare ciò che era successo a lei e a centinaia di migliaia di persone della sua etnia, come provare a riconciliarsi con se stessi grazie ad un foglio e a una penna, muti e in grado di raccogliere le confidenze, le sofferenze, i pensieri. Ecco allora la scrittura. Per evitare che il suo popolo e altre realtà nel mondo non commettano gli stessi errori, non vivano ciò che la comunità tutsi ha vissuto solo trent'anni fa.I lavori di Scholastique Mukasonga sono pubblicati in italiano dalla casa editrice Utopia e in francese da Gallimard.Prima emissione: 18 aprile 2025

    Il primo pensiero

    Play Episode Listen Later Sep 23, 2025 24:16


    ®A che cosa pensa, oggi, una donna, quando scopre di aspettare un bambino? Una domanda alla quale è impossibile dare una risposta universale, ma nella quale forse si nasconde una parte meno indagata della crisi demografica della nostra società. Le statistiche, in Svizzera, parlano di 1,39 “figli per donna” nel 2022, un'espressione che tra l'altro sembra lasciare intendere che, ancora oggi, i figli siano quasi esclusivamente una questione femminile. Ecco allora tre istantanee, tre racconti, tre spaccati differenti di altrettante gravidanze, volute o capitate, piene d'amore ma anche di domande e timori. Confessioni non per forza comode o rassicuranti, che non hanno la pretesa di rappresentare nella sua interezza un tema complesso e ricco di sfaccettature, ma che consentono di andare oltre gli stereotipi ancora troppo presenti nella rappresentazione della maternità.Prima emissione: 9 settembre 2024

    Dipendenza tecnologica

    Play Episode Listen Later Sep 22, 2025 25:41


    ®Leonardo ha 18 anni e come molti ragazzi e ragazze della sua età, durante la pandemia da Covid 19, in piena adolescenza, si è ritrovato solo in casa, senza amici, senza la possibilità di frequentare la scuola (e i suoi compagni) e con tutta una serie di dispositivi tecnologici che, in quel periodo di forzato isolamento, gli hanno tenuto compagnia…. E le settimane e i mesi trascorsi in casa con la sola compagnia di internet, si sono trasformati, per Leonardo, nel suo mondo, un mondo che lo ha risucchiato e che ha occupato, per un lungo periodo, tutte le sue giornate. L'hanno chiamato Internet Disorder - da dipendenza DA INTERNET - è una dipendenza che spaventa un po' tutti i genitori. Il termine fu coniato nel 1995 da Ivan Goldberg che usò per la prima volta l'espressione Internet Addiction Disorder, prendendo come modello di riferimento il gioco d'azzardo patologico. La dipendenza da Internet veniva, in quel momento, descritta come “un abuso di quella tecnologia”, che determinava conseguenze negative importanti sulla vita di chi ne era affetto.Ospite di questo Laser, oltre a Leonardo e ai suoi genitori, Gabriele Barone psicologo e psicoterapeuta, specializzato in forme di malessere legate al digitale. Insieme a lui cercheremo di capire qual sia la linea sottile che separa un utilizzo “normale” della tecnologia da un comportamento patologico, che può avere conseguenze serie anche sulla nostra salute. Una buona notizia: il tasso di remissione, quando si comincia un trattamento per una dipendenza tecnologica, è molto alto.Prima emissione 15 ottobre 2024

    Dipendenza tecnologica

    Play Episode Listen Later Sep 22, 2025 25:41


    ®Leonardo ha 18 anni e come molti ragazzi e ragazze della sua età, durante la pandemia da Covid 19, in piena adolescenza, si è ritrovato solo in casa, senza amici, senza la possibilità di frequentare la scuola (e i suoi compagni) e con tutta una serie di dispositivi tecnologici che, in quel periodo di forzato isolamento, gli hanno tenuto compagnia…. E le settimane e i mesi trascorsi in casa con la sola compagnia di internet, si sono trasformati, per Leonardo, nel suo mondo, un mondo che lo ha risucchiato e che ha occupato, per un lungo periodo, tutte le sue giornate. L'hanno chiamato Internet Disorder - da dipendenza DA INTERNET - è una dipendenza che spaventa un po' tutti i genitori. Il termine fu coniato nel 1995 da Ivan Goldberg che usò per la prima volta l'espressione Internet Addiction Disorder, prendendo come modello di riferimento il gioco d'azzardo patologico. La dipendenza da Internet veniva, in quel momento, descritta come “un abuso di quella tecnologia”, che determinava conseguenze negative importanti sulla vita di chi ne era affetto.Ospite di questo Laser, oltre a Leonardo e ai suoi genitori, Gabriele Barone psicologo e psicoterapeuta, specializzato in forme di malessere legate al digitale. Insieme a lui cercheremo di capire qual sia la linea sottile che separa un utilizzo “normale” della tecnologia da un comportamento patologico, che può avere conseguenze serie anche sulla nostra salute. Una buona notizia: il tasso di remissione, quando si comincia un trattamento per una dipendenza tecnologica, è molto alto.Prima emissione 15 ottobre 2024

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