Federal republic in Central Europe
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Dopo l'apertura sull'Ucraina, parliamo della politica che va in vacanza e ci chiediamo con quali pensieri e con quali aspettative per l'autunno? Ce lo spiega Mario Ajello nel suo commento. Via libera di Israele a occupare Gaza City, i residenti saranno evacuati entro il 7 ottobre, con Lorenzo Vita analizziamo il piano di Netanyahu per il futuro della Striscia, oggi entrano in vigore i dazi di Trump e la curiosa guerra con la Svizzera sui lingotti d'oro, per la cronaca andiamo a Palermo per gli ultimi definitivi dettagli sulla morte di una pallavolista.
A Ginevra, in Svizzera, è in corso il round forse decisivo per approvare un trattato globale sulla plastica, fra pressione delle lobby e speranze della società civile. Come andrà a finire? Il Ponte sullo Stretto - a cui è stato dato il via libera esecutivo - si farà davvero questa volta? A Gaza ieri il gabinetto di guerra israeliano ha approvato un piano di occupazione militare totale: quanto resisterà il silenzio internazionale? E se fossero proprio palestinesi e israeliani insieme, in sciopero della fame, a dare la lezione più forte?INDICE:00:00:00 - Sommario00:01:00 - E' iniziato l'incontro a Ginevra per un trattao globale sulla plastica00:10:16 - Il Ponte sullo Stretto si farà?00:17:33 - L'occupazione totale di Gaza e la protesta che montaFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/trattato-plastica-occupazione-gaza/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Ospite di oggi Richard Zoni, partner di ABILEX AG, studio legale e provider di servizi aziendali con sede a Zugo, nel cuore della Crypto Valley svizzera. Con lui parliamo di come trasferirsi in Svizzera possa offrire ai Bitcoiner un'alternativa concreta alla tassazione sul capital gain. Nel corso della puntata tocchiamo temi come la fiscalità elvetica,...
Nasdaq in rally con Apple; Tim Cook alla Casa Bianca per annuncio nuovi investimenti; India: Trump minaccia dazi al 50%; Svizzera: i dazi restano (per ora) al 39%; Airbnb: conti sopra le stime. Puntata a cura di Stefania Spatti - Class CNBC Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'ultima puntata della sesta stagione del "Late Tech Show" ha esplorato le nuove esigenze aziendali, evidenziando il ruolo cruciale della tecnologia e dell'IA.
® Immaginarsi a una certa distanza, di là da sé, non importa dove. Preferibilmente da giovani. Potremmo introdurre con queste parole, invero un poco sibilline, gli ospiti della nuova puntata di Alice. Il primo sarà Antonio Rossi, tra i poeti più originali della Svizzera di lingua italiana, del quale è in uscita la nuova raccolta di versi, Quandoltre (Book Editore), che segue a distanza di dieci anni Brevis altera: un libro a maggior ragione atteso. Dell'ormai consolidato sodalizio Yari Bernasconi & Andrea Fazioli sono le cartoline riunite sotto il titolo di Non importa dove (Gabriele Capelli), un lavoro che prosegue l'esperimento letterario di A Zurigo, sulla luna, tradotto anche in tedesco. Massimo Raffaeli ci presenterà, invece, le Poesie dell'inizio 1967-1973 di Milo De Angelis (Lo specchio di Mondadori), un volume che raccoglie i primissimi passi di una figura chiave della nostra poesia di oggi. E in conclusione, non mancherà la recensione di Mirador: questa settimana con Giuliana Altamura, che ci proporrà la lettura del nuovo romanzo duella giovane scrittrice catalana Irene Solà Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre (Einaudi), tradotto in italiano da Amaranta Sbardella.Prima emissione: 29 marzo 2025undefinedundefinedundefinedundefined
Le solenni note della Filarmonica Avvenire Brusio aprono una puntata speciale dedicata all'ultimo villaggio entrato nella Confederazione: Cavaione, minuscolo borgo a 1'300 metri d'altitudine, oggi parte del Comune di Brusio.Per decenni, i cavaionesi vissero senza patria né cittadinanza. Solo nel 1875, con l'intervento dell'Assemblea federale e un credito straordinario, poterono finalmente diventare svizzeri. A raccontarci questa vicenda poco nota è lo storico Sacha Zala, originario della vicina Campascio.Con il sindaco di Brusio Pietro della Cà ripercorriamo anche un'altra tappa fondamentale: la costruzione della strada, completata nel 1971 dopo sette anni di lavori, che ha spezzato l'isolamento secolare del paese.Oggi a Cavaione vivono solo otto persone. Uno di loro, Franco Balsarini, è l'anima della comunità e ci racconta la vita in questo angolo quasi fuori dal tempo.Chiude la puntata Romana Costa, giornalista di RTR, che ha vissuto una settimana nel villaggio e ce lo racconta con la sensibilità di chi ne ha condiviso il silenzio, i ritmi e la memoria.Un'edizione per scoprire un luogo che, pur minuscolo, ci dice molto sulla Svizzera e sulla sua storia.
Chiara Evangelista spiega perché il giudice per le indagini preliminari ha dato il via libera alle misure restrittive chieste dalla Procura per alcuni degli indagati nell'inchiesta sull'urbanistica nel capoluogo lombardo. Marta Serafini parla dell'approvazione della nuova legge anti-corruzione in Ucraina, dopo le proteste di piazza. Claudio Del Frate racconta la storia di Martina Oppelli, alla quale in Italia è stato negato il ricorso al suicidio assistito.I link di corriere.it:Inchiesta sull'urbanistica a Milano, sei arresti: ai domiciliari l'immobiliarista Catella e l'assessore dimissionario TancrediSala dopo i sei arresti sull'urbanistica: «Non ho mai agito con finalità personali. Continuerò a lavorare per Milano»Martina Oppelli è morta in Svizzera: in Italia le era stato negato il suicidio assistito per tre volte. L'ultimo appello: «Fate una legge sensata»
Da quasi quindici anni la Confederazione domina le classifiche mondiali dei paesi più innovativi. Una leadership conquistata grazie all'impegno di università, centri di ricerca e politecnici, in grado di attirare anche talenti che arrivano dall'estero. L'identità nazionale passa anche e soprattutto attraverso la capacità di presentare al mondo questa attitudine, e il padiglione svizzero all'esposizione universale di Osaka valorizza appieno lo spirito innovativo che contraddistingue la Svizzera. undefinedLASER porta l'ascoltatore a visitare il padiglione svizzero, intitolato “da Heidi all'Hi-Tech”, nel quale è presente in modo importante anche l'Università della Svizzera italiana. Quella di Osaka 2025 è un'edizione dell'esposizione universale di grande successo, per numero di paesi presenti (quasi 160) e di pubblico. Per visitare alcuni padiglioni è necessario aspettare in coda diverse ore. Il record di nove ore di attesa è detenuto dal padiglione che ospita l'Italia.undefined
®La galleria ferroviaria di Alptransit ha rivoluzionato la mobilità fra il Canton Ticino e il resto della Svizzera, creando nuove forme di pendolarismo. Negli ultimi anni decine e decine di Ticinesi scelgono di prendere il treno ogni mattina per andare a lavorare… ad Altdorf, in Canton Uri.Non Zurigo. Non Lucerna. Altdorf: la prima fermata dopo il Gottardo, patria di Guglielmo Tell, una sparuta cittadina in mezzo alle Alpi di soli 10'000 abitanti. Un quarto della popolazione di Bellinzona, un sesto di quella di Lugano. Eppure, grazie ad Alptransit e al fabbisogno di professionisti specializzati, Altdorf è diventata per molti la nuova El Dorado, una terra di opportunità lavorative raggiungibile dal Ticino in soli 30-50 minuti. El Doraltdorf è un reportage su rotaia – non un on the road, bensì un on the rail! – per conoscere le storie di chi ad Altdorf ha trovato salari più alti, una migliore cultura del lavoro e, sì, anche la felicità.Con Francesco (da Massagno) e Jacopo (da Bellinzona), docenti di matematica al Liceo di Altdorf; Malte (da Giubiasco), specialista in trasporti per la Emil Gisler di Seedorf; Kathrin (da Bosco Luganese) e Pamela (da Bellinzona) tecniche di radiologia al Kantonsspital Uri; Roberto (da Ponte Tresa), parrucchiere frontaliere nel centro storico di Altdorf; Laura (da Massagno), bioingegnera e ricercatrice presso la Dätwyler, una delle maggiori aziende dell'industria urana. Con la partecipazione del sindaco di Altdorf Sebastian Züst. Prima emissione 3 marzo 2025
Pochi giorni fa anche alcune zone della Svizzera italiana sono state interessate da un fenomeno temporalesco raro, definito “supercella”.L'indice di rischio climatico stila ogni anno la classifica dei paesi ove si sono verificati i fenomeni metereologici più catastrofici. Nel 2025 fra i primi dieci, assieme a paesi come India, Honduras, Stati Uniti e Cina troviamo anche Italia, Grecia e Spagna. L'Europa fa il suo ingresso nel campo degli eventi estremi legati al clima, non a caso con tre paesi affacciati sul Mediterraneo, che a causa del suo rapido riscaldamento, il 20% in più della media mondiale, sta innescando dinamiche da zone tropicali. In parallelo, l'Europa è il continente che si riscalda più velocemente e i suoi ghiacciai o spariscono o crollano. Una nuova condizione di rischio a cui è necessario adattarsi. In questa puntata di Laser seguiamo dalla Spagna all'Italia le dinamiche atmosferiche e umane che hanno generato le catastrofi della DANA e delle alluvioni in Emilia-Romagna, ascoltando le voci della Direttrice del Centro Basco per il cambiamento climatico e membro dell'IPCC Maria José Santz, il deputato del Parlamento della regione di Valencia Juan Bordera, che aveva previsto la DANA e il fisico del clima Antonello Pasini, che viene dall'Emilia Romagna. Direttamente dal ghiacciaio Fellaria, il secondo più grande del versante meridionale delle Alpi, con il geologo Riccardo Scotti tracciamo il nuovo assetto del paesaggio alpino.
La storia di Roberto Succo, il ‘killer dagli occhi di ghiaccio', è uno dei capitoli più oscuri della cronaca nera europea. Dall'omicidio dei suoi genitori alla fuga dal manicomio criminale, fino alla scia di sangue che ha attraversato Italia, Francia e Svizzera, questo video racconta la sua mentespezzata, i suoi crimini e la caccia all'uomo che ha sconvolto un intero continente. Un viaggio nel lato più oscuro della psiche umana.
A Cuba tra passato e presente - Insieme per Cuba - Svizzera con il DAB si piange la FM - Buone nuove sul DRM
EURO 2025 si sta avviando verso la chiusura: domenica prossima a Basilea vi sarà la finalissima fra la Spagna e l'Inghilterra, le due migliori e più meritevoli nazionali viste all'opera. Cosa vi è piaciuto di più di questo lungo torneo? Fra l'altro si è molto discusso anche sui ruoli calcistici declinati al femminile: avete apprezzato gli sforzi dei media e di chi ha parlato, ad esempio, di portiera, terzina, difensora e arbitra, impegnandosi a indicare e a designare quelle parole e quei sostantivi traducibili al femminile? Perché vi sono ancora così tante resistenze e perplessità quando si tratta semplicemente di adeguare, nel solco di una normalissima e legittima evoluzione della società e della lingua, la terminologia e il lessico calcistico, adattando e declinando al femminile diversi vocaboli e nomi? Nella puntata odierna diamo quindi spazio sia alla lingua italiana scesa in campo agli Europei assieme alle giocatrici e alle tecniche (nel senso di allenatrici!) sia a un bilancio generale della stessa grande e importante rassegna organizzata, fra molti consensi e applausi, dalla Svizzera.Ne parliamo con Gerry Mottis, docente di lingua italiana, scrittore e divulgatore della nostra lingua e Antonio D'Autilia, giornalista sportivo della RSI e inviato a EURO 2025.
Tatiana Crivelli"Bambine"Alice CeresaEdizioni Casagrandewww.edizionicasagrande.comBambine torna in una nuova edizione curata da Tatiana Crivelli sulla base di inediti materiali d'archivio. Un capolavoro di spiazzante attualità, «a metà strada tra Georges Perec e Agota Kristof» (Télérama).Con la distaccata curiosità di una zoologa intenta a decifrare i comportamenti di una specie animale sconosciuta, in Bambine Alice Ceresa osserva un particolare gruppo di mammiferi: una famiglia borghese del Novecento, formata da padre, madre e due figlie. Attraverso il suo sguardo scientifico, vediamo come le sorelline vengano iniziate a un mondo di usanze e convenzioni, dalla corretta manipolazione delle posate alla disposizione del mobilio. A questo asfissiante schema si può sottrarsi solo tramite ribellioni minime: momenti di sonnambulismo, disegni che satireggiano i genitori, brevi fughe nella «pericolosità del mondo». Nel seguire le bambine dalla prima infanzia all'adolescenza, Ceresa rileva e rivela «con splendido accanimento mentale», come ha scritto Giorgio Manganelli, i meccanismi della famiglia tradizionale, in cui ogni membro è costretto a interpretare un ruolo determinato da due indiscussi confini: il genere e l'età.Alla prima apparizione del libro, nel 1990, non era scontato cogliere con tanta nitidezza come tali confini, intersecandosi, segnassero le vite; e nemmeno lo era affermare che i ruoli tradizionali (uomo e donna, marito e moglie, figlia e genitore) fossero, appunto, ruoli, con le loro battute e i loro costumi. Ceresa lo rende evidente creando una propria lingua, il cui segreto risiede forse, come ha scritto Dacia Maraini, nel «felice stare in bilico frala lingua dell'intelligenza sperimentale e la lingua della memoria infantile».Alice Ceresa (Basilea 1923 - Roma 2001) nel 1950 si è trasferita dalla Svizzera a Roma, dove ha vissuto lavorando come traduttrice e consulente letteraria per Longanesi. Il suo esordio letterario avviene con La figlia prodiga (La Tartaruga 1967), cui seguirono La morte del padre (La Tartaruga 1979) e Bambine (Einaudi 1990). Nottetempo ha pubblicato Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile (2007, 2020).Tatiana Crivelli Ordinaria di letteratura italiana all'università di Zurigo, già Visiting Professor nelle Università di Ann Arbor (Michigan) e di Venezia Ca' Foscari, è attiva in diversi comitati editoriali internazionali e dirige le riviste altrelettere (su studi di genere e letteratura italiana) e RISL (su Giacomo Leopardi). Tra i suoi campi di specializzazione ci sono le poetesse rinascimentali (in particolare Vittoria Colonna), le autrici dell'arcadia fra Sette e Ottocento (tra cui Teresa Bandettini, Fortunata Sulgher e Pellegra Bongiovanni) e gli studi culturali transnazionali (in quest'ambito ha diretto anche due progetti quadriennali di ricerca del Fondo Nazionale Svizzero). Realizzando nel 2007 (e poi: nottetempo, 2020) l'edizione postuma del Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile di Alice Ceresa ha contribuito al rilancio di questa autrice, dedicandole, con il suo gruppo di ricerca zurighese, studi fondamentali. Ha curato la nuova edizione del suo secondo romanzo, Bambine (Casagrande 2025), presentato in anteprima al festival e condirige attualmente un progetto di edizione digitale della sua opera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Come difendersi dal caldo e cosa fare per rinfrescare gli ambienti urbani più torridi? Periodi prolungati di canicola; afa soffocante; clima umido; temperature in aumento dovunque a causa del riscaldamento climatico; e vivibilità sempre più difficile nelle città: cosa si può fare per contrastare le cosiddette isole di calore urbane, surriscaldate anche dall'asfalto e dal cemento che assorbono il caldo di giorno e lo restituiscono la notte e dalla presenza sempre più numerosa di veicoli? Quali sistemi esistono oggi per arginare le ondate di calore e quali misure si stanno adottando? È sufficiente piantare degli alberi per attenuare il calore urbano? C'è abbastanza sensibilità e attenzione da parte delle amministrazioni comunali e delle autorità politiche quando si tratta di pianificare e progettare degli spazi pubblici? I nostri comportamenti individuali possono incidere? Zone di frescura e spazi d'ombra cercansi in molte città: il tema è sempre più d'attualità e quindi noi vogliamo fare il punto alla situazione con due esperte. Fra le soluzioni per ritrovare un po' di benessere, vi sono anche i sistemi ingegnosi di nebulizzazione dell'acqua ad alta pressione, progettati e costruiti in Svizzera. Di cosa si tratta? L'acqua, portata in alta pressione, viene nebulizzata silenziosamente in micro-particelle attraverso degli ugelli. L'evaporazione istantanea delle goccioline di acqua sottrae energia calorica all'ambiente, abbassando la temperatura dell'aria (raffrescamento adiabatico). Da una nuvoletta discreta si crea una spettacolare e poetica scenografia di nebbia naturale finissima: grazie a queste istallazioni ambientali e artistiche che rinfrescano gli spazi pubblici, i parchi e le terrazze si beneficia di una sensazione di sollievo: si tratta di una misura efficace per mitigare le isole di calore e per riqualificare le aree urbane. Ne parliamo con Annalisa Rollandi, ricercatrice in Sviluppo territoriale presso l'Istituto di scienze della Terra della SUPSI e Monica Sciarini, architetto e fondatrice di Nephos Swiss Fog.
Il campionato europeo di calcio femminile in Svizzera sta facendo registrare record di spettatori negli stadi e in tv. E, secondo molti osservatori, anche il livello tecnico e atletico è migliorato. Siamo di fronte alla consacrazione definitiva di uno sport vissuto finora nell'ombra del corrispettivo maschile? Ne parliamo con Agnese Franceschini e con la leggendaria Carolina Morace. E poi andiamo a Berlino per parlare sempre di calcio con Damiano Benzoni, autore di "La città senza derby". Von Cristina Giordano.
Quando arrivi in albergo ti assegnano la camera dove passerai la tua vacanza, qual'è la prima cosa che controlli? E poi, è vero che gli svizzeri sono tra le popolazioni più felici? Stando ad un sondaggio che ha coinvolto le popolazioni della Svizzera tedesca e francese sembrerebbe di si. Ascolta il podcast di NON E' LA SIESTA.
La doppietta di una straordinaria Cristiana Girelli permette all'Italia femminile di battere 2-1 la Norvegia e di qualificarsi - 28 anni dopo l'ultima volta - alle semifinali degli Europei. Ne parlano in questo episodio Enrico Zambruno e Andrea Pressenda.Potrero, dove tutto ha inizio. Un podcast sul calcio italiano e internazionale.Su Mola powered by Como TV (https://tv.comofootball.com) nel 2025 potete seguire in diretta ed in esclusiva le partite della Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa, Liga Profesional Argentina, Eredivisie, Scottish Premiership, Coppa di Scozia, Scottish League Cup, Coppa di Francia e Coppa di Portogallo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/potrero--5761582/support.
Impresa dell'Italia femminile agli Europei di calcio in corso in Svizzera. Le ragazze di Andrea Soncin conquistano la semifinale battendo 2-1 la Norvegia a Ginevra.
Sara Fruner"La luce laggiù"Neri Pozzawww.neripozza.itOltre alla fama internazionale, Moreno Mondo ha trovato nella fotografia un modo per fare silenzio intorno a sé e dialogare con la luce. Lo troviamo in una stazione. Ha appena fatto qualcosa di importante e ha perso il treno. Seduto su una panchina, aspetta il successivo, che però sembra non arrivare mai. In quel luogo sospeso, irraggiungibile per gli altri e lontano da dove dovrebbe essere, il tempo dell'attesa gli si spalanca di fronte come un dono: la possibilità di riguardare la propria vita e di soffermarsi su ciò che non ha potuto dimenticare. Il maledetto agosto del lago che lo ha sprofondato nel lutto e nella colpa. I primi passi con la macchina fotografica tra le mani. La madre, che plasma in statuette il dolore per trovarvi un senso. La fragile violenza del padre, intrappolato tra Far West e inadeguatezza. E poi la ventata di nuovo portata da Didi, con il suo bagaglio di traumi, sogni furiosi e abbandoni. Didi che è carnevale laddove Moreno è quaresima. Didi che in lui vede sempre quello che trova la luce nascosta nelle cose, il cercatore dei punti di rottura – la vera bellezza del mondo. La luce laggiù è un romanzo che fa male al modo in cui fanno male le ossa quando si cresce. Ma è anche un coro di storie che congiungono vari angoli di mondo – Italia, Stati Uniti, Giamaica, Svizzera – e convergono in un finale potente dove casa, amore e cura trovano uno spazio inaspettato in cui coesistere.Sara Fruner, nata a Riva del Garda, dal 2017 abita a New York, dove insegna italiano presso la New York University e il Fashion Institute of Technology. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Voce di New York, CinematoGraphie, Magazzino23, Brick, Gategate. Recentemente ha tradotto opere di Marie-Helene Bertino, Jane Hirshfield e W.S. Merwin. Finalista al Premio Nazionale Severino Cesari 2021, L'istante largo è il suo esordio nella narrativa (Bollati Boringhieri 2020), a cui è seguito, nel 2022, il secondo romanzo, La notte del bene (Bollati Boringhieri). Ha pubblicato anche le raccolte di poesie Bitter Bites from Sugar Hills (Bordighera Press 2018), Lucciole in palmo alla notte (Supernova 2019), La rossa goletta (Crocetti 2024). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
® Dalla letteratura americana alla letteratura della Svizzera italiana, questa puntata di Alice viaggia tra i luoghi, le storie, il tempo e i personaggi. A partire da Pat Hobby, sceneggiatore di Hollywood sulla soglia dei cinquant'anni, squattrinato e dal bicchiere facile, nato dalla penna del grande Francis Scott Fitzgerald. Pagine divertenti si alternano a pagine tristi, malinconiche e tragicomiche raccontandoci il declino di una giovinezza un tempo sfavillante e promettente, ora invece avviata verso l'oblio. A raccontarci de Le disavventure di Pat Hobby (Mondadori) nell'America della prima metà del Novecento sarà il traduttore Marco Rossari. Con Renato Martinoni, invece, scrittore e Professore emerito di Letteratura italiana all'Università di San Gallo, ascolteremo la storia di un poeta e della sua follia. Si tratta Dino Campana l'autore dei Canti Orfici, soprannominato il matto, il folle, lo strambo, il vagabondo, l'uomo dei boschi per le sue stranezze e la sua malattia. In Ricordi di suoni e di luci (Manni) Martinoni non solo mette in luce l'estro e la grandezza poetica di Campana ma anche la sua grande umanità e dignità. Chiuderemo in bellezza la nostra puntata di Alice con Giuseppe e Concetta, i nonni di Fabio Andina, la cui storia trasformata nel romanzo Sedici mesi (Rubbettino) è valsa allo scrittore ticinese il Premio svizzero di letteratura 2025.Prima emissione: 22 febbraio 2025undefinedundefinedundefined
Cominciamo facendo il punto sul Mondiale per club. Con Massimo Paganin discutiamo delle quattro semifinaliste e ragioniamo su cosa attenderci nelle ultime tre partite del torneo.Con Katia Serra voliamo poi in Svizzera per l'Europeo di calcio femminile. L'Italia, dopo aver superato il Belgio giovedì, torna domani in campo per affrontare il Portogallo.Con Gianmarco Tognazzi parliamo invece di Milan. È iniziata ieri la seconda esperienza di Max Allegri in rossonero, domani la conferenza stampa di presentazione.Spazio anche ai motori, con la Formula 1. Analizziamo la corsa di Silverstone, appena terminata con la vittoria di Lando Norris, insieme a Umberto Zapelloni e a Giancarlo Minardi.Nel tennis invece gli occhi del mondo sono rivolti a Wimbledon. Per la prima volta tre italiani (Sonego, Cobolli e Sinner) approdano contemporaneamente agli ottavi di finale. Sentiamo Diego Nargiso.Chiudiamo infine con il ciclismo. Pier Augusto Stagi ci racconta la seconda tappa del Tour de France, corsa oggi tra Lauwin-Planque e Boulogne sur Mer e vinta da uno splendido Van der Poel.
Torna il format On Court nel quale vi raccontiamo gli eventi ai quali partecipiamo dal vivo. Questa volta si tratta del mondiale U19 che si sta svolgendo a Losanna in Svizzera e che vede affrontarsi le migliori squadre di categoria. In questa puntata pilota spieghiamo brevemente come è strutturato l'evento e cosa dobbiamo aspettarci. Buon ascolto.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/backdoor-podcast--4175169/support.
Turisti in difficoltà da soccorrere, una scolaresca da recuperare nel bosco, un aereo civile disperso nel bosco. Questi sono solo alcuni degli scenari che “Grifone 2025” ha allestito per l'imponente esercitazione internazionale di soccorso aereo - il principale evento in Italia nell'ambito del SAR (Search and Rescue) - che si è svolta in Valtellina, nel mese di giugno, sulle Alpi Retiche. Più di 500 militari appartenenti all'Aeronautica Militare, alla Marina Militare, e alle diverse forze dell'ordine italiane, si sono dati appuntamento con i loro mezzi all'Aviosuperficie di Caiolo, a due passi da Sondrio. Presenti anche due Super Puma: uno dell'Esercito del Aire spagnola, l'altro dell'Aeronautica Militare Svizzera.Ben 48 le ore di volo con 80 tra atterraggi e decolli sono stati gestiti dal Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali che ha coordinato anche gli uomini del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.Si è trattato di un evento internazionale interforze a cui hanno partecipato anche 20 osservatori stranieri che hanno potuto toccare con mano il grado di cooperazione internazionale raggiunto, indispensabile per la riuscita di un intervento quando si opera sul confine, quando sono coinvolte le forze aeree di diverse nazioni. In questo caso Italia, Spagna e Svizzera.
Dal 2 al 27 luglio 2025 si svolgono gli Europei femminili in Svizzera, il primo grande torneo organizzato in solitario dal paese elvetico dal 1954. Tra calcio, diritti e buon giornalismo, questo evento segna un'altra tappa nello sviluppo del calcio femminile in Europa. Ne parliamo con la giornalista ed esperta di calcio femminile Marialaura Scatena.ARTICOLI CITATI:BRAMBILLA Laura, Cosa cambia davvero tra calcio maschile e femminile?, L'Ultimo UomoLa musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:https://pallonateinfaccia.com/https://www.facebook.com/pallonateinfacciabloghttps://twitter.com/pallonatefacciahttps://www.instagram.com/pallonateinfaccia/Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com
Dopo le visite alla Pinacoteca Giovanni Zuest di Rancate e al Museo d'Arte di Mendrisio, oggi ritorniamo nel Mendrisiotto per riparlare d'arte e delle due belle e interessanti mostre in corso a Chiasso. L'esposizione “Bicicletta e motocicletta fra grafica e design” si inserisce nell'ambito dell'approfondimento pluriennale che il m.a.x. museo dedica ciclicamente ai mezzi di trasporto (dopo le mostre Auto che passione, del 2018 e Treni fra arte, grafica e design, nel 2021). Questa volta viene proposta una riflessione organica sulle valenze sociali e culturali dei mezzi di trasporto a due ruote, letti attraverso la storia della grafica e del design. Nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi del Novecento la rivoluzione industriale ha portato con sé tutta una serie di scoperte e cambiamenti che ancora oggi condizionano il nostro modo di vivere, all'insegna del movimento e della velocità. In questo contesto, un ruolo importante l'hanno svolto anche la bicicletta e la motocicletta. Il percorso espositivo propone nelle quattro sale del museo materiali di grande interesse: dai meravigliosi manifesti cromolitografici firmati dai maestri della grafica quali Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich, Plinio Codognato, Achille Luciano Mauzan, Gino Boccasile, Erberto Carboni e Armando Testa; a locandine, grafiche pubblicitarie, bozzetti, cartoline, brochure e vari oggetti di design legati alla bicicletta e alla motocicletta. Appunto il design è l'altro elemento distintivo della mostra, e infatti affiancano le produzioni grafiche iconici esemplari originali di biciclette e motociclette: una ventina in totale, dai primordi ai modelli “del futuro”, rappresentativi dei marchi che più hanno segnato l'evoluzione delle due ruote, compresi anche rari esemplari prodotti in Svizzera. Per segnare l'apertura verso la contemporaneità, l'esposizione prosegue all'esterno del m.a.x. museo con il “bosco dei manifesti”, una trentina di schizzi, disegni e rendering di motociclette, firmati dal designer di fama internazionale Rodolfo Frascoli.All'interno dello Spazio Officina sono invece esposte una selezione di una sessantina di opere pittoriche e raffinate espressioni grafiche, nonché di piccole sculture di Samuele Gabai (Ligornetto, 1949, “Un immaginario dipinto”) che, seguendo un percorso tematico-cronologico, presentano i grandi argomenti affrontati dall'autore in diversi decenni di attività. Le opere, allestite seguendo un taglio critico di “immaginario dipinto”, individuano i vari temi cardine espressi nel corso di cinque decenni da Samuele Gabai: dalle “Matres Matutae” alle “Donne della Bibbia”, da “Strane presenze” a “Crape e Grumi”, dalle “Selve” ai “Cieli”, per concludere con i riferimenti biblici di simbolica attualità che costituiscono un topos artistico, concettuale e poetico proprio del pittore. Una sezione specifica è dedicata alla grafica e ai libri d'artista di Gabai. L'artista si confronta inizialmente con l'elemento naturale visto nel suo mutare per poi giungere a una fase più astratta; ciò avviene indagando la dimensione intima del tempo in relazione alla natura e superando l'espressività dell'arte informale in una continua ricerca volta a una presenza figurale, intima e spirituale.Ne parliamo con:Nicoletta Ossanna Cavadini, co-curatrice delle due mostre e direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina.
La Nazionale femminile italiana si appresta a esordire nell'Europeo 2025 in Svizzera. L'obiettivo minimo è il passaggio del turno nel girone con Spagna, Portogallo e Belgio. Il sogno è almeno la semifinale. Dopo le ultime apparizioni internazionali deludenti, il gruppo di Andrea Soncin vuole rifarsi. Ospite a Potrero, l'ex nazionale azzurra Katia Serra dice la sua sull'imminente torneo insieme a Giuseppe Broggini e Tommaso Murdocca.Potrero, dove tutto ha inizio. Un podcast sul calcio italiano e internazionale.Su Mola powered by Como TV (https://tv.comofootball.com) nel 2025 potete seguire in diretta ed in esclusiva le partite della Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa, Liga Profesional Argentina, Copa de la Liga Profesional Argentina, Eredivisie, HNL croata, Scottish Premiership, Coppa di Scozia, Super League greca, Coppa di Grecia e Coppa del Portogallo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/potrero--5761582/support.
Finalmente ci siamo: la Svizzera è pronta a ospitare per la prima volta un Europeo di calcio femminile e la nostra Nazionale è pronta per l'esordio contro la Norvegia. Una puntata speciale per ripercorrere la storia del calcio femminile nel nostro paese: dalla prima donna tesserata Madeleine Boll alla recente vittoria della Coppa svizzera del Gambarogno U19. Evento sportivo o pietra miliare sulla lunga strada verso la parità?
Francesca Basso racconta l'accordo vicino tra Usa e Commissione europea per tariffe al 10%, che soddisferebbe soprattutto il presidente americano. Sara Gandolfi spiega le difficoltà del governo spagnolo per uno scandalo di corruzione. E Alessandro Vinci presenta il torneo che inizia oggi in Svizzera, in cui l'Italia punta al suo miglior risultato di sempre.I link di corriere.it:I dazi e il bullismo di Trump: le trappole nascoste dietro l'offerta Usa all'EuropaSpagna, il cerchio si stringe intorno al premier Sanchez: «Si dimetta» (e per la sfiducia mancano quattro voti)Calcio, dieci motivi per seguire gli Europei femminili al via mercoledì in Svizzera
Secondo uno studio recente, la Svizzera spodesta Parigi e la Francia dal primo posto nella classifica dei luoghi più romantici al mondo.E il Ticino? Buon Ascolto.
Ultimo appuntamento della stagione con I TRE TENORI, ovvero Riccardo Pellegrini, Boris Piffaretti, Valerio Ventura. Con il loro augurio di una BUONA ESTATE, ecco l'ultimo podcast del "Morning" più esplosivo della Svizzera italiana.
A BUON POME con Maxi B, si parla di una legge che in svizzera vieta di possedere i porcellini d'india singoli. Minimo in coppia. Per chi non rispetta la legge, condanne per maltrattamento.Buon ascolto.
L'attivista basilese Bruno Manser è stato il primo a dare voce alla foresta pluviale del Borneo – tra le più antiche e biodiverse al mondo – e al popolo indigeno dei Penan, che per millenni l'ha abitata. Nato nel 1954 a Basilea, Bruno Manser visse per sei anni nella foresta del Sarawak, in Malaysia, insieme a una comunità Penan (1984-1990), aderendo alla loro lotta per proteggere le loro terre, vittime di una deforestazione selvaggia. Dichiarato nemico pubblico dal governo malaisiano che aveva posto una taglia sulla sua testa, negli anni Novanta Bruno Manser tornò in Svizzera, dove svolse un grande lavoro di sensibilizzazione sulla sorte dei Penan e sul commercio dei legni tropicali, dai vertici della politica del nuovo mondo globalizzato alla popolazione: scolaresche, forestali, operatori ed operatrici ambientali.Nel 2000 è disperso nel Sarawak.undefinedA 25 anni dalla sua scomparsa, ripercorriamo tracce e impronte del suo straordinario cammino con coloro che lo hanno conosciuto, stimato e che portano avanti lo stesso impegno: Pia Giorgetti, educatrice ambientale e responsabile della mediazione culturale del Museo cantonale di storia naturale di Lugano; Lukas Straumann, direttore della Bruno Manser Fonds di Basilea, e Antonio Cassina, co-fondatore e già presidente dell'associazione Capriasca Ambiente.Con la voce di Bruno Manser, in un'intervista di archivio della RSI del 1998, e la gentile concessione dei suoni e delle voci della foresta registrate da Bruno Manser e conservate dalla Bruno Manser Fonds. Montaggio e sound design di Davide Perucconi
Nelle fasi di incertezza l'attrattività dell'oro come bene rifugio cresce in maniera rilevante. Il tema riguarda gli investimenti, ma è una dinamica che coinvolge anche i compro oro e alcuni comportamenti poco corretti, com'è emerso da indagini della Guardia di Finanza che ha accertato il trasferimento in Svizzera di grandi quantitativi di metallo giallo. Ne parliamo insieme a Stefano Elli, giornalista di Plus24, settimanale di finanza e risparmio de Il Sole 24 Ore Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
® Quello degli allevatori di bestiame che a un certo punto non riescono più, emotivamente, a trarre il loro sostentamento dallo sfruttamento dei loro animali, è un fenomeno statisticamente ancora minuscolo, ma in crescita costante. Soprattutto in luoghi come la Svizzera: dove l'alto numero di piccoli allevatori - che hanno quindi un rapporto diretto con i loro animali - si unisce a una sensibilità etica e ambientale sempre più presente. Tra l'allevatore e la mucca si crea inevitabilmente un rapporto. Un legame che spesso è affettivo. E quindi quella violenza - che inizia con l'inseminazione artificiale, prosegue con la separazione del vitello dalla madre, con lo sfruttamento del latte e infine con la macellazione - tutta quella violenza, necessaria al funzionamento dell'azienda, giustificata con il “si è sempre fatto così”, alla fine scava un buco. E per alcuni allevatori quel buco, alla fine, diventa insostenibile. Dentro di loro si rompe qualcosa. O forse qualcosa si sveglia. E non possono fare altro che cambiare vita. Marco Pagani ha incontrato uno di loro: un giovane agricoltore-allevatore della Val di Blenio. Eric Beretta, titolare dell'azienda agricola Il Cardo. Che ha deciso di raccontare quello che gli è accaduto.Prima emissione: 7 aprile 2025undefined
® Quello degli allevatori di bestiame che a un certo punto non riescono più, emotivamente, a trarre il loro sostentamento dallo sfruttamento dei loro animali, è un fenomeno statisticamente ancora minuscolo, ma in crescita costante. Soprattutto in luoghi come la Svizzera: dove l'alto numero di piccoli allevatori - che hanno quindi un rapporto diretto con i loro animali - si unisce a una sensibilità etica e ambientale sempre più presente. Tra l'allevatore e la mucca si crea inevitabilmente un rapporto. Un legame che spesso è affettivo. E quindi quella violenza - che inizia con l'inseminazione artificiale, prosegue con la separazione del vitello dalla madre, con lo sfruttamento del latte e infine con la macellazione - tutta quella violenza, necessaria al funzionamento dell'azienda, giustificata con il “si è sempre fatto così”, alla fine scava un buco. E per alcuni allevatori quel buco, alla fine, diventa insostenibile. Dentro di loro si rompe qualcosa. O forse qualcosa si sveglia.E non possono fare altro che cambiare vita. Marco Pagani ha incontrato uno di loro: un giovane agricoltore-allevatore della Val di Blenio. Eric Beretta, titolare dell'azienda agricola Il Cardo. Che ha deciso di raccontare quello che gli è accaduto.Prima emissione: 7 aprile 2025
®Dormiamo sempre meno e sempre peggio. Non è una semplice percezione, a indicarlo con certezza sono i dati: secondo l'indagine sulla salute in Svizzera 1997-2022, nell'arco di venticinque anni i disturbi del sonno di media entità e quelli patologici sono aumentati del 5%, e a soffrire di insonnia è ormai uno svizzero su tre. Un problema che colpisce anche i giovani, confrontati con livelli sempre maggiori di ansia. Ma come mai si sta verificando quella che gli esperti definiscono una “riduzione del sonno globale”? Ha a che fare con quelle luci azzurre che ciascuno di noi porta in tasca, e che può accendere non appena viene colto da un risveglio notturno? O con lo spirito performativo della nostra società? E soprattutto: cosa si può fare davvero per curare un disturbo del sonno? Diario personale - semiserio ma mai serioso - di due giornaliste che si sono messe alla prova. Con Anna Castelnovo, capoclinica in medicina del sonno all'EOC, e con Mauro Manconi, viceprimario del servizio di medicina del sonno dell'Istituto di Neuroscienze cliniche della Svizzera italiana.Prima emissione 15 aprile 2025
La transumanza, è una pratica antica le cui origini si perdono nel tempo. I pastori hanno sempre spostato in estate le loro greggi (o mandrie) verso i prati i quota. Oggi si parla però di “transumanza culturale”, ovvero l'insieme di valori antropologici, sociali e identitari che questa pratica rappresenta per le comunità e i territori coinvolti. Non a caso la transumanza è stata riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità nel 2019. In Lombardia, per la precisione in Valcamonica, da due anni a questa parte si celebra la “transumanza culturale”, un evento generato dal progetto interreg AlpTexstyle (capofila il Polo Poschiavo) che mira a creare un'industria tessile più sostenibile nelle Alpi. Nella regione alpina, l'ecosistema tessile non è sempre stato così inquinante come oggi. Dodici organizzazioni partner provenienti da Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera hanno unito le loro forze per creare una base comune di conoscenze e competenze e per riterritorializzare le catene del valore tessile locali compromesse da una produzione offshore e da un approvvigionamento globale. Il progetto è ormai giunto a conclusione ma lascia sulle Alpi diverse azioni concrete e un terreno fertile per nuove sfide.
Marina Mangiat ha 36 anni e cresce con un rispetto quasi religioso per i soldi, che oggi collega al trauma di una truffa finanziaria subita da una bisnonna, che ha lasciato un segno nel subconscio familiare. Fin dal primo lavoro, guadagnare non è solo una necessità pratica per Marina, ma un modo per affermare la propria libertà personale. Uno strumento che le dà il potere di non dover scendere a compromessi, neppure con gli amici. Dopo la prima esperienza lavorativa a Milano, si trasferisce in Svizzera, dove guadagna 48mila euro all'anno. Lì si rende conto che, sebbene il denaro le garantisca sicurezza, autonomia e potere, la sua vita si è trasformata in una prigione di infelicità: «Avevo un lavoro a tempo indeterminato, un buono stipendio e un appartamento tutto mio, eppure sentivo che la mia vita si era bloccata». Così, decide di lasciare la Svizzera e accetta un'offerta da un'azienda tedesca, trasferendosi a Monaco di Baviera. Qui fa carriera, cambia tre lavori e arriva a guadagnare 64mila euro all'anno. Negli ultimi tempi, però, ancora una volta l'insoddisfazione prende il sopravvento. Benché sia pagata bene, non riceve aumenti da 4 anni. Inoltre, ha iniziato a provare interesse per aspetti più spirituali della vita e si sta formando come insegnante di yoga. Ma il suo stipendio è diventato una gabbia fatta di sicurezza e orgoglio da cui fatica a liberarsi. Alla fine, è l'azienda a decidere per lei e Marina viene licenziata. Da quel momento sceglie di mettersi in proprio, alternando progetti di design all'attività di insegnante di yoga. Ha da parte 30.000 euro e può contare su una buona Naspi. Tuttavia, l'idea del denaro come unica fonte di sicurezza non si dissolve da un giorno all'altro: «Ci sono ancora momenti in cui il panico mi assale e penso: e se non riesco a far decollare il lavoro, cosa faccio?». Oggi, mentre il suo rapporto con il denaro si trasforma, Marina si concede una libertà che un tempo sembrava impossibile: lasciare andare un po' la sicurezza economica per aprirsi al caso e alle opportunità.
80 penaliste italiane contro il reato di femminicidio: “Puramente simbolico”. Con noi Gaetana Morgante, professoressa di diritto penale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e firmataria del documento. Svizzera: crolla il ghiacciaio del Birch, ingoiando il villagio di Blatten. Sentiamo Massimo Frezzotti, glaciologo dell’Università Roma Tre. Referendum dell’8 e 9 giugno: oggi il nostro approfondimento sul terzo quesito sul lavoro, relativo ai contratti a termine con Marco Grimaldi, deputato di Avs per il sì, e Giulio Sottanelli, deputato di Azione per il no.
Igor Sibaldi"Come non essere stupidi"Esercizi di anticonformismoMondadori Editorehttps://www.mondadori.it/libri/come-non-essere-stupidi-igor-sibaldi/«La parola “stupido” è entrata presto nel nostro vocabolario personale, a quattro anni sapevamo già che effetto fa sentirsela dire. “Stupido!” è un segnale d'allarme. Significa: attento, stai per superare una soglia psicologica che non conviene a nessuno, e dalla quale è difficile tornare. Abbiamo imparato presto a dirlo anche di altre persone: “Lui è uno stupido”. Pronunciare questa frase dà sollievo, perché sottintende: “Se ho notato che lui è uno stupido, ci sono buone probabilità che io non lo sia”. “Ma stupido in che senso?” Non l'abbiamo mai domandato neanche noi, per timore di essere presi per stupidi. Le aree della nostra esperienza nelle quali si può essere stupidi sono dodici; io, almeno, non ne ho contate di più.Ognuno le ha tutte, e tutte contribuiscono a plasmare il nostro mondo personale: conosciamo, agiamo, pensiamo, vogliamo, ricordiamo e dimentichiamo attraverso di esse. In Come non essere stupidi spiegherò come analizzare queste dodici funzioni, produttrici di realtà e di irrealtà. Sono tanto potenti quanto fragili, facilmente si bloccano, si istupidiscono; per fortuna, a ogni loro blocco si può porre rimedio, se ci si accorge. Di capitolo in capitolo appresterò un vero e proprio check-up psicologico e anche esistenziale, e per ciascuna delle dodici funzioni indicherò metodi ricostituenti, che vanno da semplici esercizi o prove di abilità a programmi rieducativi (cosa leggere, cosa ascoltare, di cosa conversare).»Oggi tira aria di conformismo, come raramente è accaduto in Occidente negli ultimi tre secoli. In tempi di conformismo c'è parità tra quello che è permesso dire e quello che la stragrande maggioranza crede di pensare e vuole sentirsi dire. Questo libro ci allena a esserlo un po' di meno: conformisti e stupidi.Igor Sibaldi, di origine russa, è scrittore, filosofo, filologo, studioso di teologia. Ha di recente pubblicato per Mondadori l'ampio romanzo storico La Russia non esiste, prima parte di una trilogia che abbraccia tutto il Novecento. Tra i suoi titoli più noti, I Maestri invisibili, Libro degli Angeli, Il codice segreto del Vangelo. Ha tradotto Guerra e pace e altri classici russi; ha tradotto e commentato il Vangelo di Giovanni, dal greco, e buona parte della Genesi, dall'ebraico antico. Dal 1997 tiene frequenti conferenze in Italia, Svizzera e Centro America.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Astrid Lindgren la inventò un po' per caso, per svagare la figlioletta costretta a letto da una polmonite. E da quando, ottant'anni fa esatti, fece la sua comparsa sulle pagine di un libro, Pippi Calzelunghe non ha mai smesso di trascinare con la propria forza e la propria voce lettori di tutte le età. Ma che cosa succede, oggi, provando a leggere a cinque bambine di prima elementare le avventure fatte di scimmiette con la giacca e cavalli in giardino, di valigie piene di monete e bugie rivendicate con fierezza? Un modo per chiedersi che cosa cerchiamo nelle storie, che cosa ci faccia crescere nelle letture, che tipo di gesto sia, oggi, quello di aprire un libro. Alla vigilia della giornata per la lettura ad alta voce, che torna domani, 21 maggio, ad animare biblioteche, scuole, librerie, musei e luoghi privati in tutta la Svizzera, Rachele Bianchi Porro ne ha parlato con Maria Polita, studiosa e divulgatrice di letteratura per l'infanzia, ideatrice del sito Scaffale Basso.
In questa edizione vi accompagniamo in un viaggio sospeso tra cielo e contemplazione grazie all'opera di Sergio Luban. Medico internista e direttore sanitario del Centro Anziani Opera Mater Christi di Grono, Luban è anche fotografo per vocazione, con all'attivo sette pubblicazioni. Originario di Rossa, in Val Calanca, coltiva da anni un dialogo profondo con la natura, la luce e l'attesa.Nel suo ultimo libro fotografico “Di penne, piume e schizzi nel vento” (ed. Salvioni), l'avifauna si fa metafora di leggerezza, bellezza e mistero. Le immagini, spesso immerse in cieli sovraesposti e silenzi sospesi, invitano a “osservare” e non solo a guardare. Una spirale di storni in volo, tra le più suggestive, diventa simbolo di una natura fragile da proteggere.Luban parla di creatività come talento originario, da coltivare con lo sguardo incantato del bambino, ma anche con rigore tecnico. La fotografia, per lui, è arte che nasce dall'anima, capace di evocare emozioni, raccontare storie e far riflettere. Il suo prossimo progetto? Un inno al tempo lento, alla pausa, alla profondità dello sguardo.Il volume è disponibile nelle librerie della Svizzera italiana e su ordinazione presso l'editore. Un invito poetico e urgente a riconnettersi con la bellezza del mondo che ci circonda.
La lettura di tre poesie dell'autrice ungherese si unisce alle nostre esplorazioni musicali al chiaro di luna.Moon Safari, esplorazioni musicali e poetiche al chiaro di luna - Stagione 12.Un programma di e con Claudio Petronella in onda su RBE radio TV ogni sabato alle 23 in replica ogni domenica alle 22. Info su podcast, frequenze FM, DAB, TV e audio video streaming su www.rbe.it
Riprendiamo il viaggio tra le storie di chi ha lasciato l'Italia con il cuore pieno di speranze e gli occhi rivolti a un futuro migliore. Oggi vi raccontiamo la vita straordinaria di Urbano Salvati, non solo un autore per libri di bambini e ma chef e il fondatore del rinomato Gordon Blue negli Stati Uniti. La sua storia inizia in un piccolo paesino dell'Abruzzo, per poi passare per la Svizzera e infine arrivare negli Stati Uniti. Ogni tappa del suo cammino è stata segnata da lavori umili e dignitosi che raramente fanno rumore, ma che costruiscono, giorno dopo giorno, la forza di una persona come Urbano. Al microfono ci ha raccontato frammenti di queste sue esperienze vissute con discrezione, un racconto che commuove e invita a riflettere su ciò che significa davvero partire e ricominciare. La sua biografia, "Per sempre un sogno: un immigrato che amava l'America e l'America ha ricambiato il suo amore", disponibile su Amazon.com, è una dichiarazione d'amore, un tributo a tutte quelle vite che, come la sua, hanno trasformato il sogno in una realtà fatta di impegno, memoria e gratitudine. Un'intervista che non vi lascerà indifferenti. Buon Ascolto! Dani & Lia ~~~~~~~~~~~ We continue our journey through the stories of those who left Italy with hearts full of hope for a better life. Today, we host Urbano Salvati—a chef, a children's book author, and the founder of the renowned Gordon Blue in the United States. Every step of his journey was marked by humble, dignified work—jobs that rarely make noise but build, day by day, the strength of a person like Urbano. He shared fragments of his experiences, told with humility—a story that moved and invited reflection on what it truly means to leave a place and start again somewhere else. His biography, "Forever a Dream: An Immigrant Who Loved America and America Loved Him Back," available on Amazon.com, is a declaration of love—a tribute to all those lives that, like his, turned a dream into a reality made of effort, memory, and gratitude.
Irene Vercellino ha 35 anni ed è una scienziata che vive in Germania, dove è group leader di un importante istituto di ricerca, e una Junior Professor affiliata all'Università di Dusseldorf. Nata a Biella, la sua famiglia ha sempre considerato l'istruzione come una priorità: «Il denaro per noi è sempre stato un mezzo per coprire da una parte le necessità e dall'altra per investire nell'istruzione». E infatti, sia lei che i suoi due fratelli intraprendono percorsi accademici, frequentando Università e Master. Irene, in particolare, dopo il Liceo Scientifico, si trasferisce a Torino per studiare Biologia. Dopo uno stage a Siena si trasferisce in Svizzera per un dottorato, dove passa quattro anni. E successivamente, in Austria, per un post-dottorato. A Vienna Irene ci resta per altri quattro anni e mezzo. Al termine di questo periodo le si presenta un bivio: da una parte un grant di un milione di euro che ha vinto allo Human Technopole di Milano per aprire il suo laboratorio in Italia, e dall'altra, una posizione di group leader in Germania. «E visto che la situazione dei fondi per la ricerca in Germania era migliore, ho pensato che a lungo termine sarebbe stato meglio rimanere qui. È stato in quel momento che ho preso la decisione, abbastanza definitiva, di non tornare».Intanto, durante i mesi sospesi del Covid, Irene incontra in Austria l'uomo che diventerà suo marito, che decide di seguirla in Germania, dove però, non riesce a trovare lavoro. Così, fanno un nuovo progetto di vita: avere un bambino. «Per la maggior parte della mia vita ho pensato che non avrei mai avuto figli, e solo il fatto di avere un compagno che si sarebbe occupato del bambino mi ha permesso di decidere diversamente e considerare l'opzione». E così, Irene continua a lavorare, fermandosi solo per le otto settimane di maternità obbligatorie previste dalla legge tedesca. In questa insolita dinamica di relazione, la gestione delle spese non è affidata al caso, come spesso avviene quando i ruoli sono invertiti. Irene si occupa di tutti i costi fissi, come affitto, bollette e utenze. E versa ogni mese 600 euro sul conto di suo marito. Per le spese quotidiane ma anche per i suoi bisogni. E conscia del potere economico che il suo ruolo le conferisce all'interno della coppia, Irene coinvolge attivamente il marito in ogni decisione finanziaria, condividendo ogni scelta per mantenere un equilibrio e una piena trasparenza nella gestione del denaro.
Alla scoperta dell'isola-giardino che festeggia il 60° anniversario dell'indipendenza; dentro il più ambizioso museo d'arte contemporanea della Scandinavia; all'inaugurazione della prima personale svizzera di Ibrahim Mahama, il più influente artista del Ghana. In questa puntata di Start weekend, si parla di arte come investimento, ma anche come diritto inalienabile dell'uomo, al pari di salute, libertà e giustizia.
Svizzera, il giornalismo investigativo sotto accusa L'impresa che attende il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz Giorgia Meloni alla Casa Bianca La Corte di Cassazione si pronuncia su una fake news trasformata in decreto Jannik Sinner è tornato ad allenarsi ufficialmente
La 57ª edizione di Vinitaly, in programma dal 6 al 9 aprile a Veronafiere, si conferma punto di riferimento per il vino italiano con circa 4.000 aziende espositrici e l’intero quartiere fieristico occupato. Attesi operatori da 140 Paesi, con l’obiettivo di confermare la presenza di 30mila buyer internazionali, inclusi gli Stati Uniti, nonostante le recenti tensioni commerciali. Le delegazioni più numerose arrivano da USA, Canada, Cina, Regno Unito, Brasile, India, Singapore, Giappone e Corea del Sud, mentre in Europa spiccano Germania, Svizzera, Nord Europa e Balcani. Vinitaly 2025 punta a rafforzare l’internazionalizzazione e la promozione del settore, evolvendo da osservatore delle tendenze a vero incubatore del vino globale. Nel 2025 Veronafiere punta a rafforzare promozione e internazionalizzazione, con Vinitaly che evolve da semplice osservatore a incubatore di tendenze del settore vinicolo. Tuttavia, le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti da parte del presidente Trump generano tensioni sul commercio internazionale del vino. Il governo italiano risponde con un netto rifiuto a ritorsioni, puntando invece su negoziati con gli USA, semplificazione normativa, sostegno alla competitività delle imprese e apertura di nuovi mercati tramite accordi bilaterali. Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, la maggior parte del vino italiano esportato non è di fascia alta: solo il 2% supera i 50 dollari a bottiglia, mentre l'80% ha un prezzo franco cantina sotto i 4 euro al litro. I dazi quindi colpiscono duramente etichette popolari come Prosecco, Pinot Grigio, Lambrusco e Chianti, che rappresentano il grosso del volume d'affari negli USA. L’Unione Italiana Vini propone di condividere il costo dei dazi con gli importatori americani: un 10% a carico dei produttori e un 10% sugli importatori, che spesso applicano ricarichi elevati (una bottiglia da 5 euro in Italia arriva a costare oltre 15 dollari negli USA). Ne parliamo con alcuni fra i maggiori rappresentanti di settore:Marilisa Allegrini, Gruppo Marilisa Allegrini, Riccardo Paqua - Amministratore Delegato Pasqua Vini Igor Boccardo, direttore generale di Leone Alato Cristina Nonino, amministratore delegato Nonino (nella foto qua sotto con Sebastiano Barisoni)Andrea Conzonato, Amministratore delegato di Herita Marzotto Wine Estates (nella foto qua sotto con Sebastiano Barisoni)Dazi: Ue, "bazooka" sempre sul tavolo, ma vogliamo un negoziato con gli UsaLa Commissione Europea mantiene un approccio prudente nella risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti, ribadendo la volontà di evitare uno scontro frontale: il cosiddetto “bazooka” - ovvero misure anticoercitive come restrizioni su import-export, investimenti e diritti di proprietà intellettuale - resta sul tavolo ma non viene ancora attivato. L'obiettivo è aprire un negoziato, non generare un "big bang". Intanto, l'UE si prepara a rispondere ai dazi su acciaio e alluminio con una contro-lista di prodotti americani, escluso il whisky, dal valore complessivo di 21 miliardi di euro, contro i 26 miliardi delle tariffe USA. I controdazi scatteranno in tre fasi: il 15 aprile, il 16 maggio e il 1° dicembre. A breve si discuterà anche la risposta europea ai nuovi dazi sulle auto e alla tariffa generalizzata del 20% annunciata dagli USA sotto il nome di "reciproca". Parallelamente, Bruxelles accelera sulla diversificazione dei mercati: sono in corso contatti con l’India per negoziare un accordo di libero scambio a fasi, mentre la presidente von der Leyen ha avviato un dialogo diretto con il premier cinese Li Qiang, sottolineando l’importanza della stabilità e del sostegno a un commercio globale equo e riformato. Sul fronte italiano, Palazzo Chigi ha avviato un ciclo di incontri tra governo e categorie economiche per valutare l’impatto dei dazi USA e definire misure di supporto alle filiere più colpite, con la partecipazione di Meloni, Tajani, Salvini, Giorgetti, Urso, Lollobrigida, Foti e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari.Il commento è di Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.