Federal republic in Central Europe
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Nelle fasi di incertezza l'attrattività dell'oro come bene rifugio cresce in maniera rilevante. Il tema riguarda gli investimenti, ma è una dinamica che coinvolge anche i compro oro e alcuni comportamenti poco corretti, com'è emerso da indagini della Guardia di Finanza che ha accertato il trasferimento in Svizzera di grandi quantitativi di metallo giallo. Ne parliamo insieme a Stefano Elli, giornalista di Plus24, settimanale di finanza e risparmio de Il Sole 24 Ore Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
® Quello degli allevatori di bestiame che a un certo punto non riescono più, emotivamente, a trarre il loro sostentamento dallo sfruttamento dei loro animali, è un fenomeno statisticamente ancora minuscolo, ma in crescita costante. Soprattutto in luoghi come la Svizzera: dove l'alto numero di piccoli allevatori - che hanno quindi un rapporto diretto con i loro animali - si unisce a una sensibilità etica e ambientale sempre più presente. Tra l'allevatore e la mucca si crea inevitabilmente un rapporto. Un legame che spesso è affettivo. E quindi quella violenza - che inizia con l'inseminazione artificiale, prosegue con la separazione del vitello dalla madre, con lo sfruttamento del latte e infine con la macellazione - tutta quella violenza, necessaria al funzionamento dell'azienda, giustificata con il “si è sempre fatto così”, alla fine scava un buco. E per alcuni allevatori quel buco, alla fine, diventa insostenibile. Dentro di loro si rompe qualcosa. O forse qualcosa si sveglia.E non possono fare altro che cambiare vita. Marco Pagani ha incontrato uno di loro: un giovane agricoltore-allevatore della Val di Blenio. Eric Beretta, titolare dell'azienda agricola Il Cardo. Che ha deciso di raccontare quello che gli è accaduto.Prima emissione: 7 aprile 2025
DI per se il vino sfuso non è il colpevole, così come non lo sono i produttori di vino sfuso. Ma certo che la grande quantità prodotta dalla Spagna lo rende un inconsapevole complice di truffe su vini di fascia medio alta, dalla Francia alla Svizzera. Come stanno le cose? Te lo spiego in questo episodio. Buon ascolto!———Unisciti al gruppo Telegram The Digital Wine Lovers e al canale The Digital Wine, chatta con me su Telegram e seguimi su Instagram, mi trovi come Wine Roland. Puoi finanziare il podcast abbonandoti alla newsletter o con una donazione offrendomi un caffé:La Newsletter: https://thedigitalwine.com/newsletterOffrimi un caffè: https://ko-fi.com/thedigitalwineFai una donazione: https://thedigitalwine.com/grazieIl sito web: https://thedigitalwine.com———Soundtrack: Funk 'n' Jazz by texasradiofish (c) copyright 2015 Licensed under a Creative Commons Attribution Noncommercial (3.0) license. https://dig.ccmixter.org/files/texasradiofish/51247 Ft: Bill Ray, Stefan Kartenberg, Reiswerk
®Dormiamo sempre meno e sempre peggio. Non è una semplice percezione, a indicarlo con certezza sono i dati: secondo l'indagine sulla salute in Svizzera 1997-2022, nell'arco di venticinque anni i disturbi del sonno di media entità e quelli patologici sono aumentati del 5%, e a soffrire di insonnia è ormai uno svizzero su tre. Un problema che colpisce anche i giovani, confrontati con livelli sempre maggiori di ansia. Ma come mai si sta verificando quella che gli esperti definiscono una “riduzione del sonno globale”? Ha a che fare con quelle luci azzurre che ciascuno di noi porta in tasca, e che può accendere non appena viene colto da un risveglio notturno? O con lo spirito performativo della nostra società? E soprattutto: cosa si può fare davvero per curare un disturbo del sonno? Diario personale - semiserio ma mai serioso - di due giornaliste che si sono messe alla prova. Con Anna Castelnovo, capoclinica in medicina del sonno all'EOC, e con Mauro Manconi, viceprimario del servizio di medicina del sonno dell'Istituto di Neuroscienze cliniche della Svizzera italiana.Prima emissione 15 aprile 2025
- L'incontro fra Gesù e un uomo di nome Nicodemo; e l'affermazione più strana che quest'uomo potesse aspettarsi: “Bisogna nascere di nuovo, se si vuole vedere il Regno di Dio”. Il pastore Giuseppe La Torre prende in esame, nel suo commento biblico, questa nota storia evangelica. Nicodemo, uno dei farisei, è messo alle strette da Gesù. - Nella seconda parte della trasmissione raccontiamo di un lavoro che potremmo definire non vistoso, ma interessante: nella chiesa riformata di Lugano è visibile un modello dell'edificio, realizzato dall'architetto Claudio Mudry per rendere visibili a chi visita la chiesa le diverse fasi e riorganizzazioni architettoniche degli spazi che si sono succedute dal 1900 ad oggi. - Il dossier del numero di giugno del mensile “Voce evangelica”, edito dalla Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera, è dedicato all'emergenza vocazioni pastorali. In Svizzera si registrano infatti numeri impietosi, per quanto concerne la carenza di forze pastorali. Nel 2024 sono state notificate 109 posizioni aperte nella Svizzera tedesca: e questo numero è il doppio rispetto all'anno precedente.
L'Intelligenza Artificiale fa ormai parte delle nostre vite. Seguiamo gli aggiornamenti sulle ultime novità, o su quale sia il chatbot più performante. In questa puntata di Moby Dick, intitolata “AI dove vai? L'intelligenza Artificiale nelle macchine e nei cuori” a cura di Lina Simoneschi Finocchiaro, vogliamo chiederci cosa voglia dire avere a che fare con un'intelligenza che non è umana, ma che sempre più ci somiglia. Questa tecnologia che chiamiamo “intelligente”, cosa sta diventando? È capace davvero di pensare? Di capire? Di agire con responsabilità? E soprattutto: noi siamo pronti a convivere con lei?Nell'ora centrale mettiamo a confronto i pareri di due esperti in materia: Andrea Colamedici, fondatore della casa editrice Tlon, è filosofo ed editore, assegnista di ricerca in Intelligenza Artificiale e di sistemi di pensiero all'Università di Foggia e di Strumenti di Intelligenza Artificiale al Master in Giornalismo dell'Università di Bologna. È ideatore di “Ipnocrazia” libro inizialmente attribuito ad un falso autore dal nome Jianwei Xun per poi dichiarare che è stato scritto interamente con L'AI. Giulia Pozzi giornalista e analista senior a NewsGuard, organizzazione che si occupa di studiare e contrastare la disinformazione, compresa quella generata dall'IA, e di valutare l'affidabilità delle fonti online. Laureata in Filologia Moderna alla Cattolica di Milano, in passato è stata corrispondente dalle Nazioni Unite a New York per il sito bilingue La Voce di New York. Nell'ultima mezz'ora portiamo lo sguardo sulla Svizzera che si domanda se legiferare o meno l'uso dell'Intelligenza Artificiale. Il Consiglio Federale e i Politecnici federali stanno sviluppando modelli linguistici specializzati per settori strategici: avremo una sorta di “ChatGPT svizzero”? Parliamo delle novità dell'Intelligenza Artificiale in Svizzera con Sara Ibrahim giornalista di Swissinfo, specializzata in AI e in temi legati all'impatto delle tecnologie sulla società.
La transumanza, è una pratica antica le cui origini si perdono nel tempo. I pastori hanno sempre spostato in estate le loro greggi (o mandrie) verso i prati i quota. Oggi si parla però di “transumanza culturale”, ovvero l'insieme di valori antropologici, sociali e identitari che questa pratica rappresenta per le comunità e i territori coinvolti. Non a caso la transumanza è stata riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità nel 2019. In Lombardia, per la precisione in Valcamonica, da due anni a questa parte si celebra la “transumanza culturale”, un evento generato dal progetto interreg AlpTexstyle (capofila il Polo Poschiavo) che mira a creare un'industria tessile più sostenibile nelle Alpi. Nella regione alpina, l'ecosistema tessile non è sempre stato così inquinante come oggi. Dodici organizzazioni partner provenienti da Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera hanno unito le loro forze per creare una base comune di conoscenze e competenze e per riterritorializzare le catene del valore tessile locali compromesse da una produzione offshore e da un approvvigionamento globale. Il progetto è ormai giunto a conclusione ma lascia sulle Alpi diverse azioni concrete e un terreno fertile per nuove sfide.
Ne rimane soltanto una, un'ultima fabbrica di chiodi in Svizzera. È la NAGLI di Winterthur che festeggia 130 anni. Come fate a sapere se nella cassetta degli attrezzi avete un chiodo “made in Switzerland”? Se ha una croce rossa sulla capocchia e se nella scatola c'è un solo chiodo rosso, allora non ci sono dubbi.
Marina Mangiat ha 36 anni e cresce con un rispetto quasi religioso per i soldi, che oggi collega al trauma di una truffa finanziaria subita da una bisnonna, che ha lasciato un segno nel subconscio familiare. Fin dal primo lavoro, guadagnare non è solo una necessità pratica per Marina, ma un modo per affermare la propria libertà personale. Uno strumento che le dà il potere di non dover scendere a compromessi, neppure con gli amici. Dopo la prima esperienza lavorativa a Milano, si trasferisce in Svizzera, dove guadagna 48mila euro all'anno. Lì si rende conto che, sebbene il denaro le garantisca sicurezza, autonomia e potere, la sua vita si è trasformata in una prigione di infelicità: «Avevo un lavoro a tempo indeterminato, un buono stipendio e un appartamento tutto mio, eppure sentivo che la mia vita si era bloccata». Così, decide di lasciare la Svizzera e accetta un'offerta da un'azienda tedesca, trasferendosi a Monaco di Baviera. Qui fa carriera, cambia tre lavori e arriva a guadagnare 64mila euro all'anno. Negli ultimi tempi, però, ancora una volta l'insoddisfazione prende il sopravvento. Benché sia pagata bene, non riceve aumenti da 4 anni. Inoltre, ha iniziato a provare interesse per aspetti più spirituali della vita e si sta formando come insegnante di yoga. Ma il suo stipendio è diventato una gabbia fatta di sicurezza e orgoglio da cui fatica a liberarsi. Alla fine, è l'azienda a decidere per lei e Marina viene licenziata. Da quel momento sceglie di mettersi in proprio, alternando progetti di design all'attività di insegnante di yoga. Ha da parte 30.000 euro e può contare su una buona Naspi. Tuttavia, l'idea del denaro come unica fonte di sicurezza non si dissolve da un giorno all'altro: «Ci sono ancora momenti in cui il panico mi assale e penso: e se non riesco a far decollare il lavoro, cosa faccio?». Oggi, mentre il suo rapporto con il denaro si trasforma, Marina si concede una libertà che un tempo sembrava impossibile: lasciare andare un po' la sicurezza economica per aprirsi al caso e alle opportunità.
Manca meno di un mese al più grande evento di sport femminile mai organizzato in Svizzera. Oltre mezzo milione di biglietti venduti, 190 paesi si sono assicurati i diritti per trasmettere le 31 partite in diretta per – si stima – mezzo miliardo di telespettatori. Stiamo parlando di Womens Euro – gli europei femminili di calcio, evento faro dell'estate agonistica 2025. Eppure ancora oggi ci chiediamo... ma ce ne siamo davvero accorti? Quanto è grande l'entusiasmo in Svizzera per questo evento? Quanto ancora lo sport femminile deve remare per competere davvero con la passione e l'entusiasmo che circondano gli eventi maschili? Stiamo giocando ad armi pari? Ne parliamo a Modem con Serena Bergomi, giornalista sportiva RSIMarialaura Scatena, giornalista sportiva, esperta di questioni di genere nello sportTamara Crivelli, responsabile del programma Ticino Legacy, promozione del calcio femminileMaggiori informazioni sul Girls Summer Camp organizzato dalla Federazione ticinese di calcio al sito https://ftc.football.ch/federazione-ticinese-di-calcio.aspx
Si chiude oggi il Jublasurium, il più grande campo giovanile in Svizzera: tre giorni, diecimila tra bambini e ragazzi, e una serie infinita di attività. Un evento mastodontico che, senza i volontari e la loro generosità gratuita, costerebbe qualcosa come 2,31 milioni di franchi e 65mila ore da retribuire.
Il Toblerone torna ad essere prodotto in Svizzera o almeno nella nuova edizione Swiss Born che verrà prodotta soltanto nello stabilimento di Berna. Tornano il Cervino stilizzato e la bandiera svizzera, ma soprattutto la confezione del nuovo Toblerone sarà bianca e rossa: un omaggio in tutto e per tutto al made in Switzerland, tanto che questo prodotto sarà venduto soltanto nel nostro paese.
Venerdì 13 giugno ore 21:15 presso gli impianti sportivi del quartiere Cappuccina di Domodossola, provincia del Verbano Cusio Ossola, verrà presentato il libro "Centro opere Cappuccina - la fine di un sogno?" scritto da Antonio e Luca Ciurleo, amici e colleghi giornalisti.Tra i temi toccati vi è anche un argomento ancora poco esplorato e conosciuto: le tante storie di bambini scosti... Fenomeno nato dall'emigrazione italiana in Svizzera tra gli anni 1950-1970.Questo particolare fatto storico viene ben presentato dal libro a fumetti "Celeste bambina nascosta", volume realizzato dal Comites di Berna con il patrocinio dell'ambasciata d'Italia a Berna e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).#consiglidilettura #emigrazione #turismodelleradici #marketingterritoriale
Ho posto ad alcuni Gen-AI la stessa domanda:"Perché in Svizzera i referendum sono presi sul serio e hanno un'elevata partecipazione, mentre in Italia negli ultimi decenni si sta verificando esattamente l'opposto?"Ecco le risposte:
Il Tour de Suisse sarà la prima corsa ciclistica a dotare tutte le biciclette in gara di un GPS per motivi di sicurezza. Dopo due incidenti fatali avvenuti proprio in Svizzera negli ultimi due anni, la direzione di corsa ha adottato questa misura che segnala ad una centrale di controllo qualsiasi anomalia. In questo modo si vuole far sì che, anche se le cadute non possono essere eliminate, i corridori coinvolti possano essere immediatamente individuati.
Ha solo 26 anni, ma firma i dessert in uno dei ristoranti più prestigiosi della Svizzera: il tre stelle Michelin di Crissier. Valentina Cavagliotti è maitre pâtissière, cresciuta tra cavalli, zucchero e rigore. Un tempo superava ostacoli in sella al suo destriero. Oggi lo fa con un grembiule, tra forno e laboratorio. Con Valentina si apre il viaggio che ci accompagnerà per tutta la settimana: uno spazio dedicato a storie sorprendenti, fuori dagli schemi. Storie di persone non allineate, che hanno trasformato la propria passione in un percorso di vita.
- Qual è la chiave per comprendere il racconto biblico dell'Ascensione di Gesù al cielo? Non guardare verso quel cielo, verso cui Gesù è asceso, ma guardare verso la terra; soffermarsi sulla concretezza dell'annuncio, consapevoli che l'Ascensione non è l'abbandono dell'umanità da parte di Dio. Il Vangelo è infatti racchiuso nelle parole di Gesù: “Io sarò sempre con voi”. Il pastore Giuseppe La Torre propone una meditazione biblica a partire dal racconto biblico contenuto nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli.- Le chiese evangeliche riformate possono dirsi al riparo da abusi – spirituali, sessuali, di potere? Certamente il fenomeno odioso degli abusi tocca e ha toccato anche queste chiese. E da tempo ormai si affronta il tema della prevenzione.In quest'ottica le Femmes protestantes, l'organizzazione delle donne protestanti in Svizzera, ha promosso il 16 maggio un incontro a Berna, una giornata di studio ricca di approfondimenti e contributi su come prevenire, intervenire e trattare efficacemente gli abusi. Dal Ticino ha preso parte all'incontro Giulia Stocker, vice presidente del Sinodo della Chiesa riformata ticinese.
Questa puntata nasce da una breve frase pronunciata durante un piccolo musical organizzato dalla Svizzera durante l’Eurovision Song Contest di quest’anno. Mentre la cantante elencava le invenzioni “Made in Switzerland”, a un certo punto ha detto: “We invented democracy”. Ma come? Non erano stati i greci? Beh, meglio vederci chiaro scavando a fondo nella questione.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Nati in Svizzera oppure immigrati temporaneamente o stabilmente nel nostro paese, scrittori e scrittrici italiane fanno parte a pieno titolo del nostro paesaggio culturale, arricchendo il nostro sguardo e il loro con un'apertura verso l'italianità, oltre le frontiere. In diretta dalle 47esime giornate letterarie di Soletta, Rete Due propone di conoscere i loro libri e le loro radici: con Laura Accerboni (Il prima e il dopo dell'acqua, Einaudi), Zora del Buono (Seinetwegen, Beck Verlag), Gabriella Zalapì (Ilaria, Éditions Zoé) e Germano Zullo (Tous les bateaux ne prennent pas la mer, La Joie de Lire).
Non sono più le Alpi che conosciamo Mercoledì pomeriggio il paesino di Blatten, tra le Alpi in Svizzera, è stato annientato da una valanga di ghiaccio e roccia – causata anche dal vertiginoso aumento di temperatura che stanno sperimentando, ancora più del fondovalle. Lo stato di Israele ha approvato altri 22 nuovi insediamenti illegali nella Cisgiordania occupata, un ulteriore modo per rendere impossibile la creazione di uno stato unitario palestinese, e che complica ancora di più le trattative per un cessate il fuoco. L'Unione europea è quasi allineata ai suoi obiettivi di riduzione delle emissioni entro il 2030, mentre dalla California arriva una buona notizia che si manifesta appena dopo il tramonto del sole grazie alle batterie. Marina Pierri, direttrice artistica del Festival delle serie tv, ci racconta della nuova stagione di Nine perfect strangers, con il ritorno di Nicole Kidman nelle vesti della guru alle prese con il microdosing di allucinogeni. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it.
80 penaliste italiane contro il reato di femminicidio: “Puramente simbolico”. Con noi Gaetana Morgante, professoressa di diritto penale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e firmataria del documento. Svizzera: crolla il ghiacciaio del Birch, ingoiando il villagio di Blatten. Sentiamo Massimo Frezzotti, glaciologo dell’Università Roma Tre. Referendum dell’8 e 9 giugno: oggi il nostro approfondimento sul terzo quesito sul lavoro, relativo ai contratti a termine con Marco Grimaldi, deputato di Avs per il sì, e Giulio Sottanelli, deputato di Azione per il no.
Trent'anni non sono bastati a far scoppiare la pace, quella vera. Parola di chi vive e lavora in e sulla Bosnia. Certo, quest'anno si commemorano i 30 anni dalla firma degli accordi di Dayton che sulla carta misero fine al conflitto. Ma si ricorda anche il genocidio di Srebrenica, durante il quale furono uccisi 8'000 musulmani bosniaci. Era l'11 luglio del 1995. Tutti atti di odio incrociato fra chi si definiva serbo, croato, musulmano o semplicemente bosniaco, e poi la morte di oltre 100'000 persone e le responsabilità della comunità internazionale formano i ricordi che oggi riaffiorano in chi il conflitto l'ha vissuto e in chi l'ha raccontato. Modem getta uno sguardo alla Bosnia di oggi, con un'entità serba che secondo alcuni si avvicina sempre più alla secessione, con una convivenza che di multietnico non ha molto, con delle istituzioni sempre più criticate a suon di sospetti di corruzione e nepotismo. A inizio puntata per parlare del ruolo della Svizzera ospitiamo per qualche minuto: GABRIELE DERIGHETTI - ambasciatore svizzero a Sarajevo Poi la discussione con gli altri ospiti: GIOVANNI VALE – collaboratore RSI di rientro dalla Bosnia DANIEL BOCHSLER - professore di scienze politiche all'Università di Belgrado SILVIA MARAONE – coordinatrice per la Bosnia dell' ONG Ipsia Acli
Oggi dedichiamo un po' di spazio al tema dell'overtourism in Spagna, che coinvolge il tema degli affitti brevi ma anche le strategie di marketing delle destinazioni. Parleremo di Booking.com, che è stato accusato dalla Svizzera di imporre commissioni troppo salate agli hotel e analizzeremo insieme i trend turistici estivi in alcune delle maggiori città della cultura in Europa. Infine, vi porterò con me in un percorso tra le tantissime, incredibili innovazioni annunciate da Google nella sua ultima conferenza. Io sono Mirko Lalli e questo è Data Appeal Byte-Sized Trend, il podcast dedicato al futuro del turismo e a tutte le innovazioni che stanno trasformando il modo di viaggiare. Gli spunti della settimana: La Spagna rafforza la lotta contro gli affitti brevi: Airbnb costretta a bloccare oltre 65 mila annunci irregolari [FREE REPORT] I trend del turismo in Europa – Estate 2025 Le isole Baleari si sono pentite di aver ingaggiato degli influencer La presión diaria que sufre el Caló des Moro: 4.000 personas y 50 kilos de arena menos Swiss regulator orders Booking.com to cut commission rates 25% The impact on travel from Google I/O 2025 launches Per contattarci, scrivi a: marketing@datappeal.io
- Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino, questa domenica conclude un ciclo di meditazioni bibliche incentrate sul tema della resurrezione, con un percorso che da Pasqua porta all'Ascensione. Commentando il versetto in cui Gesù dice “Non vi lascerò orfani; tornerò da voi”, la parroca Tisi spiega che l'Ascensione di Gesù indica non la lontananza, ma al contrario la prossimità fra Dio e il genere umano. Il mondo stesso è il luogo per eccellenza in cui possiamo incontrare Dio.“Fermiamo l'odio, aiutiamo i costruttori di pace” è un progetto promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e dalla rivista e Centro Studi Confronti. L'obiettivo è contrastare la crescente polarizzazione e dare voce a chi in Israele e Palestina, nonostante il dolore e la perdita, sceglie di costruire ponti anziché muri. Ne parliamo con Debora Spini (FCEI), Ahmed El Helou (Combatants for Peace) e Yonatan Zeigen (Parents Circle – Families Forum).- La sessione primaverile del Sinodo della Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) ha celebrato i 50 anni dalla votazione con cui la CERT fu riconosciuta come ente di diritto pubblico. Fu un passaggio tutt'altro che formale, che sancì fra l'altro anche la possibilità di proporre l'insegnamento di religione evangelica nella scuola ticinese e la possibilità di offrire un servizio di cappellania nelle carceri. Al Sinodo cantonale sono intervenuti come ospiti la pastora Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera e l'on. Norman Gobbi, consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle istituzioni.
In Svizzera abbiamo una ricca biodiversità, ma anche una biodiversità sempre più minacciata. Secondo le ultime stime dell'Ufficio federale dell'ambiente quasi la metà degli habitat naturali sta scomparendo e il 35% delle circa 11'000 specie di animali, piante e funghi studiate in Svizzera è a rischio di estinzione. Anche per questo motivo, ma soprattutto per mostrare le bellezze della natura, per spiegare l'importanza della biodiversità per la nostra qualità di vita, l'alimentazione e l'economia, nove anni fa fu organizzato, per la prima volta, il Festival della Natura in tutta la Svizzera. Fin dal suo esordio, questo festival ha suscitato grande interesse nella popolazione e ha contribuito ad accrescere la sensibilità e l'attenzione per l'ambiente.Quest'anno, il fil rouge dell'evento sarà “la rete”. Un concetto che si presta a molteplici interpretazioni, dalla rete ecologica che connette gli habitat naturali, alle relazioni di cooperazione tra le specie, fino alla collaborazione tra le associazioni attive nella protezione dell'ambiente. Ospiti di Alessandra Bonzi, in studio, Nara Valsangiacomo per l'Alleanza Territorio e biodiversità, e Marta Wastavino biologa per Trifolium.Ma il Festival della Natura è fatto soprattutto di scoperte e passeggiate all'aria aperta e quindi … A passeggio con Alessandra Bonzi ci saranno anche Sissi Gandolla biologa faunista e collaboratrice per il WWF Svizzera italiana, Pietro Garzoli biologo e educatore ambientale e Guido Maspoli collaboratore scientifico per l'Ufficio Natura e Paesaggio.
Igor Sibaldi"Come non essere stupidi"Esercizi di anticonformismoMondadori Editorehttps://www.mondadori.it/libri/come-non-essere-stupidi-igor-sibaldi/«La parola “stupido” è entrata presto nel nostro vocabolario personale, a quattro anni sapevamo già che effetto fa sentirsela dire. “Stupido!” è un segnale d'allarme. Significa: attento, stai per superare una soglia psicologica che non conviene a nessuno, e dalla quale è difficile tornare. Abbiamo imparato presto a dirlo anche di altre persone: “Lui è uno stupido”. Pronunciare questa frase dà sollievo, perché sottintende: “Se ho notato che lui è uno stupido, ci sono buone probabilità che io non lo sia”. “Ma stupido in che senso?” Non l'abbiamo mai domandato neanche noi, per timore di essere presi per stupidi. Le aree della nostra esperienza nelle quali si può essere stupidi sono dodici; io, almeno, non ne ho contate di più.Ognuno le ha tutte, e tutte contribuiscono a plasmare il nostro mondo personale: conosciamo, agiamo, pensiamo, vogliamo, ricordiamo e dimentichiamo attraverso di esse. In Come non essere stupidi spiegherò come analizzare queste dodici funzioni, produttrici di realtà e di irrealtà. Sono tanto potenti quanto fragili, facilmente si bloccano, si istupidiscono; per fortuna, a ogni loro blocco si può porre rimedio, se ci si accorge. Di capitolo in capitolo appresterò un vero e proprio check-up psicologico e anche esistenziale, e per ciascuna delle dodici funzioni indicherò metodi ricostituenti, che vanno da semplici esercizi o prove di abilità a programmi rieducativi (cosa leggere, cosa ascoltare, di cosa conversare).»Oggi tira aria di conformismo, come raramente è accaduto in Occidente negli ultimi tre secoli. In tempi di conformismo c'è parità tra quello che è permesso dire e quello che la stragrande maggioranza crede di pensare e vuole sentirsi dire. Questo libro ci allena a esserlo un po' di meno: conformisti e stupidi.Igor Sibaldi, di origine russa, è scrittore, filosofo, filologo, studioso di teologia. Ha di recente pubblicato per Mondadori l'ampio romanzo storico La Russia non esiste, prima parte di una trilogia che abbraccia tutto il Novecento. Tra i suoi titoli più noti, I Maestri invisibili, Libro degli Angeli, Il codice segreto del Vangelo. Ha tradotto Guerra e pace e altri classici russi; ha tradotto e commentato il Vangelo di Giovanni, dal greco, e buona parte della Genesi, dall'ebraico antico. Dal 1997 tiene frequenti conferenze in Italia, Svizzera e Centro America.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'istruzione è l'arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo.Trent'anni fa nascevano le Scuole Medie di Pregassona, una delle tante realtà scolastiche che, nel tempo, hanno accolto migliaia di ragazze e ragazzi nel loro percorso formativo. Questa ricorrenza è l'occasione ideale per riflettere non solo sulla storia di un singolo istituto, ma sul significato più ampio che la scuola dell'obbligo porta con sé nella Svizzera italiana.Millevoci, in questa giornata, rende omaggio a tutte le scuole medie del territorio, che da quasi cinquant'anni accompagnano la crescita di generazioni di giovani ticinesi e che continuano a essere spazi vivi di conoscenza, relazione e costruzione del futuro. Tra ricordi, testimonianze e momenti condivisi, lo speciale vuole far emergere l'anima collettiva della scuola dell'obbligo, capace di lasciare un'impronta profonda che perdura oltre i banchi di scuola.
Buon venerdì Stupefan! Cosa avremo ancora da raccontarvi dopo tutti questi episodi? Un sacco di cose in realtà, perché le politiche sulle droghe come sempre non si fermano e continuano a disvelare tutta l'ipocrisia del proibizionismo. First of all, vi avevamo già parlato nella puntata "Doping" degli enhanced games: ora non abbiamo solo una data, abbiamo un record mondiale stabilito nella categoria del nuoto. È il primo passo verso un nuovo modo di concepire lo sport agonistico, perché permette agli atleti di scegliere se affrontare competizione da "puliti" o da "migliorati", visto che il doping, e più di quanto immaginiamo, viene usato anche nei contesti in cui è formalmente vietato. Vi sembra un discorso già sentito? Certo, perché ogni volta che il proibizionismo viene imposto disvela sempre le stesse dinamiche. È il caso della Thailandia che, dopo aver fatto un passo indietro sulla depenalizzazione della cannabis, ha visto una recrudescenza del contrabbando e del mercato nero. Anche qui, ci arriva in soccorso chi ha deciso di intraprendere la scelta diamentralmente opposta, come la Svizzera! Siete pronti a smascherare i divieti? Allora cliccate play!Note dell'episodio:- I primi giochi migliorati: https://www.enhanced.com/events- Un atleta dopato ha stabilito un nuovo record nel nuoto: https://ilpost.link/w0bg5OGKae- In Thailandia è tornato il contrabbando: https://it.euronews.com/2025/05/21/thailandia-controlli-piu-severi-sulla-cannabis-aumentano-i-casi-di-contrabbando-tra-i-turi- I risultati della Svizzera: https://drive.google.com/drive/folders/1UGCs9XJ_DUsl6B5LvlQtfdJp_7JJZe2BEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast! Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
L'evacuazione del paese di Blatten in Vallese ha riportato alla memoria la minaccia delle frane. Dalla Buzza di Biasca, passando per il dramma di Bondo in Bregaglia, fino all'evacuazione di Brienz nei Grigioni: la Svizzera è terra di montagne e di conseguenza anche di frane. Ma sono effettivamente aumentate negli ultimi anni?
Astrid Lindgren la inventò un po' per caso, per svagare la figlioletta costretta a letto da una polmonite. E da quando, ottant'anni fa esatti, fece la sua comparsa sulle pagine di un libro, Pippi Calzelunghe non ha mai smesso di trascinare con la propria forza e la propria voce lettori di tutte le età. Ma che cosa succede, oggi, provando a leggere a cinque bambine di prima elementare le avventure fatte di scimmiette con la giacca e cavalli in giardino, di valigie piene di monete e bugie rivendicate con fierezza? Un modo per chiedersi che cosa cerchiamo nelle storie, che cosa ci faccia crescere nelle letture, che tipo di gesto sia, oggi, quello di aprire un libro. Alla vigilia della giornata per la lettura ad alta voce, che torna domani, 21 maggio, ad animare biblioteche, scuole, librerie, musei e luoghi privati in tutta la Svizzera, Rachele Bianchi Porro ne ha parlato con Maria Polita, studiosa e divulgatrice di letteratura per l'infanzia, ideatrice del sito Scaffale Basso.
In questa edizione vi accompagniamo in un viaggio sospeso tra cielo e contemplazione grazie all'opera di Sergio Luban. Medico internista e direttore sanitario del Centro Anziani Opera Mater Christi di Grono, Luban è anche fotografo per vocazione, con all'attivo sette pubblicazioni. Originario di Rossa, in Val Calanca, coltiva da anni un dialogo profondo con la natura, la luce e l'attesa.Nel suo ultimo libro fotografico “Di penne, piume e schizzi nel vento” (ed. Salvioni), l'avifauna si fa metafora di leggerezza, bellezza e mistero. Le immagini, spesso immerse in cieli sovraesposti e silenzi sospesi, invitano a “osservare” e non solo a guardare. Una spirale di storni in volo, tra le più suggestive, diventa simbolo di una natura fragile da proteggere.Luban parla di creatività come talento originario, da coltivare con lo sguardo incantato del bambino, ma anche con rigore tecnico. La fotografia, per lui, è arte che nasce dall'anima, capace di evocare emozioni, raccontare storie e far riflettere. Il suo prossimo progetto? Un inno al tempo lento, alla pausa, alla profondità dello sguardo.Il volume è disponibile nelle librerie della Svizzera italiana e su ordinazione presso l'editore. Un invito poetico e urgente a riconnettersi con la bellezza del mondo che ci circonda.
La lettura di tre poesie dell'autrice ungherese si unisce alle nostre esplorazioni musicali al chiaro di luna.Moon Safari, esplorazioni musicali e poetiche al chiaro di luna - Stagione 12.Un programma di e con Claudio Petronella in onda su RBE radio TV ogni sabato alle 23 in replica ogni domenica alle 22. Info su podcast, frequenze FM, DAB, TV e audio video streaming su www.rbe.it
Riprendiamo il viaggio tra le storie di chi ha lasciato l'Italia con il cuore pieno di speranze e gli occhi rivolti a un futuro migliore. Oggi vi raccontiamo la vita straordinaria di Urbano Salvati, non solo un autore per libri di bambini e ma chef e il fondatore del rinomato Gordon Blue negli Stati Uniti. La sua storia inizia in un piccolo paesino dell'Abruzzo, per poi passare per la Svizzera e infine arrivare negli Stati Uniti. Ogni tappa del suo cammino è stata segnata da lavori umili e dignitosi che raramente fanno rumore, ma che costruiscono, giorno dopo giorno, la forza di una persona come Urbano. Al microfono ci ha raccontato frammenti di queste sue esperienze vissute con discrezione, un racconto che commuove e invita a riflettere su ciò che significa davvero partire e ricominciare. La sua biografia, "Per sempre un sogno: un immigrato che amava l'America e l'America ha ricambiato il suo amore", disponibile su Amazon.com, è una dichiarazione d'amore, un tributo a tutte quelle vite che, come la sua, hanno trasformato il sogno in una realtà fatta di impegno, memoria e gratitudine. Un'intervista che non vi lascerà indifferenti. Buon Ascolto! Dani & Lia ~~~~~~~~~~~ We continue our journey through the stories of those who left Italy with hearts full of hope for a better life. Today, we host Urbano Salvati—a chef, a children's book author, and the founder of the renowned Gordon Blue in the United States. Every step of his journey was marked by humble, dignified work—jobs that rarely make noise but build, day by day, the strength of a person like Urbano. He shared fragments of his experiences, told with humility—a story that moved and invited reflection on what it truly means to leave a place and start again somewhere else. His biography, "Forever a Dream: An Immigrant Who Loved America and America Loved Him Back," available on Amazon.com, is a declaration of love—a tribute to all those lives that, like his, turned a dream into a reality made of effort, memory, and gratitude.
La città di Lugano ha deciso di intitolare una via ai poeti e patrioti lettoni Rainis e Aspasija, che hanno soggiornato per circa quindici anni a Castagnola.Fuggiti nel 1905 dalla loro terra d'origine, la Lettonia, dove avevano sostenuto i movimenti indipendentisti contro la dittatura zarista, repressi nel sangue, Rainis e Aspasija raggiunsero la Svizzera per recarsi in Italia, ma giunti a Lugano si innamorarono del luogo e si stabilirono a Castagnola. Tutte le opere principali sono state scritte nella Svizzera italiana, e divennero rapidamente il punto di riferimento dell'identità culturale e dei programmi di democrazia e libertà del Paese baltico. Due giorni fa la città di Lugano, a Castagnola, ha dedicato una strada ai due poeti e patrioti lettoni, contemporaneamente all'intitolazione di una via a Castagnola nella città di Julmala, dove Rainis e Aspasija vissero una volta rientrati in patria nel 1920.Con il Consigliere federale Ignazio Cassis, la ministra della cultura della Lettonia Agnese Lāce, lo storico Antonio Gili, l'artista Liga Liedskalnina, il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco, il direttore della divisione cultura della città di Lugano Luigi Di Corato e Vita Začesta, presidente dell'Associazione dei Lettoni d'Italia e Svizzera.
Irene Vercellino ha 35 anni ed è una scienziata che vive in Germania, dove è group leader di un importante istituto di ricerca, e una Junior Professor affiliata all'Università di Dusseldorf. Nata a Biella, la sua famiglia ha sempre considerato l'istruzione come una priorità: «Il denaro per noi è sempre stato un mezzo per coprire da una parte le necessità e dall'altra per investire nell'istruzione». E infatti, sia lei che i suoi due fratelli intraprendono percorsi accademici, frequentando Università e Master. Irene, in particolare, dopo il Liceo Scientifico, si trasferisce a Torino per studiare Biologia. Dopo uno stage a Siena si trasferisce in Svizzera per un dottorato, dove passa quattro anni. E successivamente, in Austria, per un post-dottorato. A Vienna Irene ci resta per altri quattro anni e mezzo. Al termine di questo periodo le si presenta un bivio: da una parte un grant di un milione di euro che ha vinto allo Human Technopole di Milano per aprire il suo laboratorio in Italia, e dall'altra, una posizione di group leader in Germania. «E visto che la situazione dei fondi per la ricerca in Germania era migliore, ho pensato che a lungo termine sarebbe stato meglio rimanere qui. È stato in quel momento che ho preso la decisione, abbastanza definitiva, di non tornare».Intanto, durante i mesi sospesi del Covid, Irene incontra in Austria l'uomo che diventerà suo marito, che decide di seguirla in Germania, dove però, non riesce a trovare lavoro. Così, fanno un nuovo progetto di vita: avere un bambino. «Per la maggior parte della mia vita ho pensato che non avrei mai avuto figli, e solo il fatto di avere un compagno che si sarebbe occupato del bambino mi ha permesso di decidere diversamente e considerare l'opzione». E così, Irene continua a lavorare, fermandosi solo per le otto settimane di maternità obbligatorie previste dalla legge tedesca. In questa insolita dinamica di relazione, la gestione delle spese non è affidata al caso, come spesso avviene quando i ruoli sono invertiti. Irene si occupa di tutti i costi fissi, come affitto, bollette e utenze. E versa ogni mese 600 euro sul conto di suo marito. Per le spese quotidiane ma anche per i suoi bisogni. E conscia del potere economico che il suo ruolo le conferisce all'interno della coppia, Irene coinvolge attivamente il marito in ogni decisione finanziaria, condividendo ogni scelta per mantenere un equilibrio e una piena trasparenza nella gestione del denaro.
I superalcolici nelle aree di servizio sono generalmente out, ma gli alcolici no: puoi ordinarli al banco e li trovi sugli scaffali in grandi quantità. Sono un problema per la nostra sicurezza? Nella Francia del sud li hanno banditi, in Svizzera li hanno riammessi pochi anni fa. La discussione è aperta
Nell'ambito della Settimana della formazione professionale in Svizzera, ospitiamo DanielaBuehrig, vice direttrice dell'Associazione Industrie Ticinesi e Oscar Gonzalez, nuovo aggiunto al direttore presso la Divisione professionale del DECS.
Ein Mundarthörspiel, das im Tessin und in Zürich spielt. Eine Anschlagsserie erschüttert die Stadt. Die junge Journalistin Josi ermittelt. Spuren führen ins ökoextremistische Lager, aber auch zu einer ehemaligen Punkband. Und dann sogar in Josis eigene Familiengeschichte … Wer das Hörspiel im Radio hören will: Freitag, 02.05.2025, 20.00, Radio SRF 1 Öko-Extremisten werden hinter den Anschlägen vermutet. Doch Josi Amstutz, Mitarbeiterin des rechtsoffenen Magazins «the right news», vermutet, dass die Geschehnisse mit einem Song der Band «Angry Freedom» zusammenhängen. «Angry Freedom», gegründet von italienischen Einwanderern, gehörte in den 1990ern zur New-Wave-Punkszene und musste sich nach einem Konzert mit tödlichem Ausgang auflösen. Josi taucht bei ihren Nachforschungen in eine Ära der Revolte und der Träume ein. Und stösst dabei auf schmerzhafte persönliche Wahrheiten, die sie sich nie hätte träumen lassen. Dabei hat sie doch mit der eigenen Familie schon genug Schwierigkeiten: Ihre Zieheltern sind tot oder dement, ihren Vater kennt sie nicht, und die ihr entfremdete Mutter Marie versucht sich gerade zurück in Josis Leben zu kämpfen. Für dieses Hörspiel haben SRF und RSI zusammengearbeitet. Das gemeinsam entwickelte Manuskript wurde in zwei Versionen produziert: auf Italienisch und auf Deutsch, verbunden durch eine gemeinsame Musik. Ein Hörspielmehrteiler, der Brücken zwischen gestern und heute und zwischen Deutschschweiz und Svizzera italiana schlägt. ____________________ Mit: Anja Andersen Rüegg (Josi), Andrea Bettini (Giuseppe), Mona Petri (Marie), Samuel Streiff (Popa), Ivan Georgiev (Michele), Urs Jucker (Fabian), Jonas Götzinger (Giuseppe jung), Jonathan Ferrari (Fabio), Lou Haltinner (Marie jung), Michael von Burg (Widmer), Sabina Deutsch (Ursina), Mariananda Schempp (FaGe Nele Messerschmidt), Martin Hug (Peter), Antonio Ramon Luque (Punk), Roberto Turri (Wildhüter), Joey Zimmermann (Stammgast Osteria), Fabio Romano (Barista, Barkeeper, Polizist), Anja Schärer (Sarah), Jakob Fessler (Pietro), Christian Zeugin (Moderator), Hanna Girard (Podcasterin) u.v.a. «Angry Freedom»: Leo Pusterla (Komposition, Text, Gesang, Gitarre), Andrea Manzoni (Komposition, Moog, Mix), Matteo Lorenzi (Drums), Andrea Dominoni (Bass) und Flavio Stroppini (Text) ___________________ Übersetzung aus dem Italienischen: Matteo Emilio Baldi – Komposition: Dorotea Crameri – Tontechnik: Tom Willen – Regie: Susanne Janson – Dramaturgie: Lia Schmieder und Wolfram Höll ____________________ Produktion: SRF/RSI 2024 ____________________ Dauer: 41'
Roberto Casiraghi"The Phair"thephair.com/VI edizione della fiera dedicata alla fotografiada venerdì 9 a domenica 11 maggio 202550 gallerie e il nuovo Talks Program – The Phair OGR Torino(Corso Castelfidardo, 22 - Torino) Torna The Phair | Photo Art Fair, la prestigiosa fiera internazionale dedicata alla fotografia, a Torino per la VI edizione da venerdì 9 a domenica 11 maggio 2025. L'evento si svolgerà nuovamente alle OGR Torino, centro di cultura e innovazione unico in Europa, e riunirà gallerie d'arte e fotografia internazionali, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva tra esposizioni di artisti affermati e talenti emergenti. Ad arricchire il programma di questa edizione arriva il nuovo Talks Program – The Phair, un ciclo di incontri focalizzati sul tema del collezionismo, per cercare un confronto diretto con gli esperti del settore. Per promuovere il patrimonio fotografico nazionale e rafforzare i rapporti con le realtà museali torinesi, The Phair ha avviato una collaborazione con la GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea scegliendo di utilizzare come immagine guida di questa edizione Torino, giostra Zeppelin in movimento (1934) di Mario Gabinio, custodita dall'Archivio Fotografico dei Musei Civici. Talks Program – The PhairPer la sua VI edizione, The Phair arricchisce il programma con un ciclo di incontri e approfondimenti dedicati al collezionismo, offrendo al pubblico un'occasione unica di confronto con collezionisti, art advisor, direttori di musei e fondazioni. Da venerdì 9 a domenica 11 maggio, infatti, prenderà vita il Talks Program – The Phair, un percorso che approfondisce il collezionismo privato, corporate e istituzionale. Venerdì 9 maggio Durante il primo giorno di The Phair, alle ore 12:30 si terrà l'incontro Truth in Photography con uno dei più rispettati ed eclettici studiosi di fotografia al mondo Joan Fontcuberta e Denis Curti, direttore artistico di Le Stanze della Fotografia e fondatore della galleria STIL. Alle ore 15:30 si terrà l'incontro The role of Italian photography in the wider, global context. Protagonisti saranno Lucia Bonanni, fondatrice del progetto BDC – Bonanni Del Rio Catalog, l'artista Silvio Wolf, e Carrie Scott, curatrice d'arte e consulente. A moderare sarà Francesca Filippino Pinto, curatrice d'arte e consulente.Alle ore 17:00 si terrà A conversation between an artist and a collector che vedrà protagonisti il fotografo Olivo Barbieri e Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d'Italia e curatore del Cortona Photography Festival, e a moderare Denis Curti. Chiuderà la giornata Building a Legacy Collection alle ore 18:30, con Marie-Laure de Clermont-Tonnerre, fondatrice di Spirit Now London, e Sebastian Lux, CEO e curatore della Collezione / Fondazione FC Gundlach, che parleranno insieme con Christian House, giornalista del Financial Times. Sabato 10 maggio Sabato 10 maggio alle ore 12:30 si terrà Building and Supporting a Museum Collection, con Massimo Prelz Oltramonti, collezionista d'arte e mecenate, Marta Weiss, curatrice di fotografia al Victoria and Albert Museum, Luigi Cerutti, Segretario Generale della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, e a moderare Christian House. Alle ore 16:00 si proseguirà con Corporate Photography Collections, che vedrà intervenire Katarzyna Piskorz della Collezione ING in Polonia e l'architetto e collezionista Mario Cucinella. A moderare sarà Simen Yöruk, fondatore di Elipsis Projects e Exhibition Director del Qatar Museum. La giornata si concluderà alle ore 18:00 con il talk Art Photography and the Commercial Market, con il fotografo Bastiaan Woudt, Matthias Harder, direttore e curatore della Helmut Newton Foundation, Tommy Rönngren, Executive Director Hoyningen Huene Estate Archive, e a moderare la consulente d'arte Caterina Mestrovich. Domenica 11 maggio L'ultimo giorno di The Phair vedrà alle ore 12:30, l'incontro Curating a Photography Collection and Prize con la partecipazione di Isabelle von Ribbentrop, direttore esecutivo del Prix Pictet, Ettore Molinario, economista e storico dell'arte, e a moderare Simen Yöruk. Il programma si chiuderà alle ore 16:00 con Private Collections, un confronto tra i collezionisti Robert Popper, Emilio Bordoli, Giorgio Fasol e Clemente Zorzetto, moderati da Brandei Estes, specialista in fotografie, curatrice e consulente. Le gallerie presenti a The Phair 2025Durante i tre giorni di fiera, saranno 50 le gallerie di arte contemporanea e di fotografia presenti, selezionate per garantire un elevato livello qualitativo e una proposta organica, provenienti dall'Italia ma anche da Belgio, Germania, Gran Bretagna e Svizzera. Ogni galleria presenterà progetti artistici incentrati sull'idea di immagine, per rendere Torino un polo di riferimento e di confronto sul tema. Tra le tante, Alberto Damian Gallery parteciperà proponendo un dialogo tra le fotografe Lori Sammartino e Marialba Russo che, pur avendo operato in periodi diversi, condividono affinità stilistiche. A The Phair la selezione delle opere di Lori Sammartino sarà curata personalmente da Marialba Russo che cercherà così un confronto artistico con la Sammartino. A.MORE Gallery parteciperà con un percorso espositivo in cui si intrecciano le visioni di Aldo Salucci e Gianni Melotti, dando vita a un dialogo tra memoria, immaginazione e natura.La galleria Erica Ravenna porterà un percorso espositivo di quattro artisti di diverse generazioni, uniti dall'uso innovativo della fotografia per indagare la natura e i suoi significati profondi: Vincenzo Agnetti, Tomaso Binga, Dominique Lacloche, Begoña Zubero.Alla scoperta di un altro mondo sarà dedicato il progetto espositivo della Galerie P, Un'altra realtà / Another Reality, incentrato sulla fotografia scenografica, tramite le visioni di tre artisti internazionali: Julia Fullerton-Batten, Frédéric Fontenoy e Bart Ramakers. Presente anche la galleria Jaeger Art con le opere di tre artisti di rilievo internazionale, ognuno con un approccio unico alla fotografia: Gregor Törzs, Bastiaan Woudt, George Hoyningen-Huene. Sarà presente anche la galleria Kuckei + Kuckei con opere di Barbara Probst, Miguel Rothschild e Lilly Lulay, tre artisti che esplorano il linguaggio fotografico con approcci inediti. Fake Reality è il titolo del progetto di MC2 Gallery, che metterà in dialogo le pratiche post-fotografiche di Dune Varela e Pietro Catarinella, due artisti uniti dalla volontà di oltrepassare i confini dell'immagine. Persons Projects dedicherà il proprio spazio alla fotografia concettuale della Helsinki School, il movimento nato a fine anni ‘90 presso l'Università di Aalto, esponendo le opere di tre protagonisti: Santeri Tuori, Mikko Rikala e Milja Laurila. La galleria Tallulah Studio Art presenterà un progetto espositivo che mette in dialogo quattro artisti internazionali – Glen Wexler, Phillip Toledano, Keila Guilarte e Donatella Izzo – ognuno dei quali esplora, attraverso la fotografia, le molteplici sfumature della realtà e della percezioneLa galleria Tucci Russo - Studio per l'Arte Contemporanea porterà una selezione di opere di Jan Vercruysse appartenenti al ciclo Camera Oscura (2001-2002). Poeta fino agli anni '70, Vercruysse ha poi dedicato la sua ricerca all'arte visiva, esplorando il ruolo dell'artista e il significato stesso della rappresentazione. Focus Giovani Artisti The Phair, insieme con l'artista torinese Eva Frapiccini, inaugura un progetto speciale dedicato agli artisti under 40, sia italiani che internazionali. L'iniziativa si propone di individuare e valorizzare 10 voci emergenti più rilevanti della scena contemporanea, esplorando linguaggi innovativi e traiettorie artistiche in evoluzione.I premi di The Phair 2025The Phair incrementa la presenza di premi per artisti e gallerie grazie alla collaborazione con aziende e partner: Premio Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, Premio in collaborazione con Just The Woman I Am, Residenza d'Artista Mario Cucinella Architects e Residenza Artistica “Scisti e Vinisti”. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ospite del 158° episodio di Illuminismo Psichedelico è lo psichiatra e psicoterapeuta Fabio Villa, autore del libro "L'oceano della mente. Gli psichedelici in psicoterapia". Fabio Villa lavora in Svizzera, a Losanna, dove ha accompagnato più di 130 pazienti in percorsi di psicoterapia assistita con psichedelici, e tanto nel suo libro come in questo episodio ci racconta in cosa consista il suo lavoro, da cosa è stato ispirato, perché riesce a farlo in Svizzera - dove gli psichedelici sono ammessi come trattamenti compassionevoli - sottolineando gli effetti a suo dire ottimi di queste terapie, e portando alcuni esempi concreti tratti dal suo lavoro clinico.
Scoppiettante puntata con I TRE TENORI, Boris Piffaretti, Valerio Ventura e Riccardo Pellegrini, che hanno trattato diversi argomenti; dai film girati nella Svizzera italiana al Cardinale che svuota il frigo bar dell'albergo, che poi gli fa pagare tutto, fino arrivare al blackout che ha colpito Spagna e Portogallo. Ascolta il podcast.
Alla scoperta dell'isola-giardino che festeggia il 60° anniversario dell'indipendenza; dentro il più ambizioso museo d'arte contemporanea della Scandinavia; all'inaugurazione della prima personale svizzera di Ibrahim Mahama, il più influente artista del Ghana. In questa puntata di Start weekend, si parla di arte come investimento, ma anche come diritto inalienabile dell'uomo, al pari di salute, libertà e giustizia.
Svizzera, il giornalismo investigativo sotto accusa L'impresa che attende il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz Giorgia Meloni alla Casa Bianca La Corte di Cassazione si pronuncia su una fake news trasformata in decreto Jannik Sinner è tornato ad allenarsi ufficialmente
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, affrontiamo un tema non molto conosciuto, una vera e propria piaga invisibile, quella della tratta degli esseri umani, una forma moderna e occulta di schiavitù. Gli sfruttatori impongono la loro volontà arrivando ad impiegare mezzi di coercizione come intimidazioni, violenza verbale e fisica, minacce fondate su credenze religiose o di superstizione. Questa pratica è illegale anche se la vittima è consenziente. È un reato punito in Svizzera dall'articolo 182 del Codice penale. Oltre la metà degli individui coinvolti è sfruttato nell'ambito della prostituzione, esattamente il 56% su 269 casi registrati dal 2015 secondo i dati forniti dal Centro nazionale di segnalazione.Affrontiamo insieme questo viaggio di rinascita e riscatto attraverso le voci di chi combatte ogni giorno per la libertà di queste persone, arrivate in Svizzera con un sogno nel cassetto… che si è velocemente trasformato in un incubo. Il reportage completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato il 23 novembre 2022 sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/tratta.Vuoi inviarci una segnalazione? Scrivi a redazioneweb@cdt.ch oppure su WhatsApp: +41 79 596 64 11
In Ticino se ne contano ben 54. Monumentali, bellissime, segni sul territorio che definiscono storia e identità. Le vie crucis sono parte integrante del paesaggio e del presente delle comunità. E nella Settimana Santa vale la pena perdersi lungo sentieri percorsi da secoli, davanti a stazioni che raccontano il Calvario di Cristo, ed anche come sia cambiato nel tempo il messaggio che quei tragitti indicano. Tra le soste obbligate, le processioni storiche di Mendrisio, patrimonio immateriale dell'umanità UNESCO e simboli potentissimo della tradizione e della vita della Svizzera italiana.
Dormiamo sempre meno e sempre peggio. Non è una semplice percezione, a indicarlo con certezza sono i dati: secondo l'indagine sulla salute in Svizzera 1997-2022, nell'arco di venticinque anni i disturbi del sonno di media entità e quelli patologici sono aumentati del 5%, e a soffrire di insonnia è ormai uno svizzero su tre. Un problema che colpisce anche i giovani, confrontati con livelli sempre maggiori di ansia. Ma come mai si sta verificando quella che gli esperti definiscono una “riduzione del sonno globale”? Ha a che fare con quelle luci azzurre che ciascuno di noi porta in tasca, e che può accendere non appena viene colto da un risveglio notturno? O con lo spirito performativo della nostra società? E soprattutto: cosa si può fare davvero per curare un disturbo del sonno? Diario personale - semiserio ma mai serioso - di due giornaliste che si sono messe alla prova. Con Anna Castelnovo, capoclinica in medicina del sonno all'EOC, e con Mauro Manconi, viceprimario del servizio di medicina del sonno dell'Istituto di Neuroscienze cliniche della Svizzera italiana.
Edizione dedicata alle residenze artistiche. Un fenomeno non nuovo, visto che ovunque in Svizzera - e non solo- si offrono soggiorni a musicisti, scrittori, danzatori, orchestrali ma anche sceneggiatori, traduttori, vignettisti e illustratori. Un fenomeno che in Valposchiavo ha preso piede da oltre un decennio e sul territorio non solo ha lasciato esperienze positive sotto il profilo culturale, ma anche demografico. Ci sono artisti, infatti, che dopo aver soggiornato nel borgo hanno poi preso casa e si sono trasferiti definitivamente a sud del Bernina. Qui passano ogni anno decine di musicisti, danzatori e da quest'anno anche scrittori, traduttori e illustratori. Un'occasione unica per la gente di questa vallata che si trova a tu per tu con astri nascenti a caccia di luoghi in cui sperimentare e creare o con artisti affermati in cerca di un po' di tranquillità.La Valposchiavo sta facendo delle residenze artistiche un punto di forza della cultura e del turismo e questo grazie al lavoro instancabile di tre donne. Una di loro è Cornelia Müller che dopo anni vissuti a Berlino e dopo aver girato il mondo, questa donna è tornata per perseguire il suo sogno: dare alla periferia le stesse opportunità culturali delle grandi città. Ci sono però altre due protagoniste che meritano di essere menzionate per il grande lavoro che da anni stanno facendo a sud del Bernina. Paola Gianoli e Begoña Feijoó Fariña. La prima traduttrice, danzatrice e promotrice di eventi culturale, la seconda scrittrice e appassionata di teatro.
La 57ª edizione di Vinitaly, in programma dal 6 al 9 aprile a Veronafiere, si conferma punto di riferimento per il vino italiano con circa 4.000 aziende espositrici e l’intero quartiere fieristico occupato. Attesi operatori da 140 Paesi, con l’obiettivo di confermare la presenza di 30mila buyer internazionali, inclusi gli Stati Uniti, nonostante le recenti tensioni commerciali. Le delegazioni più numerose arrivano da USA, Canada, Cina, Regno Unito, Brasile, India, Singapore, Giappone e Corea del Sud, mentre in Europa spiccano Germania, Svizzera, Nord Europa e Balcani. Vinitaly 2025 punta a rafforzare l’internazionalizzazione e la promozione del settore, evolvendo da osservatore delle tendenze a vero incubatore del vino globale. Nel 2025 Veronafiere punta a rafforzare promozione e internazionalizzazione, con Vinitaly che evolve da semplice osservatore a incubatore di tendenze del settore vinicolo. Tuttavia, le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti da parte del presidente Trump generano tensioni sul commercio internazionale del vino. Il governo italiano risponde con un netto rifiuto a ritorsioni, puntando invece su negoziati con gli USA, semplificazione normativa, sostegno alla competitività delle imprese e apertura di nuovi mercati tramite accordi bilaterali. Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, la maggior parte del vino italiano esportato non è di fascia alta: solo il 2% supera i 50 dollari a bottiglia, mentre l'80% ha un prezzo franco cantina sotto i 4 euro al litro. I dazi quindi colpiscono duramente etichette popolari come Prosecco, Pinot Grigio, Lambrusco e Chianti, che rappresentano il grosso del volume d'affari negli USA. L’Unione Italiana Vini propone di condividere il costo dei dazi con gli importatori americani: un 10% a carico dei produttori e un 10% sugli importatori, che spesso applicano ricarichi elevati (una bottiglia da 5 euro in Italia arriva a costare oltre 15 dollari negli USA). Ne parliamo con alcuni fra i maggiori rappresentanti di settore:Marilisa Allegrini, Gruppo Marilisa Allegrini, Riccardo Paqua - Amministratore Delegato Pasqua Vini Igor Boccardo, direttore generale di Leone Alato Cristina Nonino, amministratore delegato Nonino (nella foto qua sotto con Sebastiano Barisoni)Andrea Conzonato, Amministratore delegato di Herita Marzotto Wine Estates (nella foto qua sotto con Sebastiano Barisoni)Dazi: Ue, "bazooka" sempre sul tavolo, ma vogliamo un negoziato con gli UsaLa Commissione Europea mantiene un approccio prudente nella risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti, ribadendo la volontà di evitare uno scontro frontale: il cosiddetto “bazooka” - ovvero misure anticoercitive come restrizioni su import-export, investimenti e diritti di proprietà intellettuale - resta sul tavolo ma non viene ancora attivato. L'obiettivo è aprire un negoziato, non generare un "big bang". Intanto, l'UE si prepara a rispondere ai dazi su acciaio e alluminio con una contro-lista di prodotti americani, escluso il whisky, dal valore complessivo di 21 miliardi di euro, contro i 26 miliardi delle tariffe USA. I controdazi scatteranno in tre fasi: il 15 aprile, il 16 maggio e il 1° dicembre. A breve si discuterà anche la risposta europea ai nuovi dazi sulle auto e alla tariffa generalizzata del 20% annunciata dagli USA sotto il nome di "reciproca". Parallelamente, Bruxelles accelera sulla diversificazione dei mercati: sono in corso contatti con l’India per negoziare un accordo di libero scambio a fasi, mentre la presidente von der Leyen ha avviato un dialogo diretto con il premier cinese Li Qiang, sottolineando l’importanza della stabilità e del sostegno a un commercio globale equo e riformato. Sul fronte italiano, Palazzo Chigi ha avviato un ciclo di incontri tra governo e categorie economiche per valutare l’impatto dei dazi USA e definire misure di supporto alle filiere più colpite, con la partecipazione di Meloni, Tajani, Salvini, Giorgetti, Urso, Lollobrigida, Foti e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari.Il commento è di Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.
Vinitaly guarda oltre le barriere commerciali e per la sua 57ª edizione, a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, si presenta con circa 4.000 aziende e un quartiere espositivo al completo, confermandosi baricentro e termometro del vino italiano. Nei 18 padiglioni della manifestazione (tra fissi e tendostrutture) attesi operatori dall'Italia e da 140 nazioni. In particolare, si punta a confermare il contingente di 30mila buyer della domanda internazionale, Stati Uniti compresi, per quella che è la più grande agenda business del Made in Italy enologico. Tra le delegazioni più numerose dei super operatori selezionati dall'area extra Ue, in pole position quelle da Usa e Canada, seguite da Cina, UK, Brasile ma anche da India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Mentre, per il Continente europeo, primeggiano Germania, Svizzera, Nord Europa e l'area balcanica. Ne parliamo con: Adolfo Rebughini, direttore generale di Verona Fiere, Cristian Specogna di azienda agricola Specogna, Nadia Zenato Amministratore Delegato del Gruppo Zenato, Matteo Lunelli di Ferrari Trento e Alessio Planeta di Planeta vino.Trump, niente dietrofront sui dazi. Riunione Fed alle 17,30Una risposta sibillina in conferenza stampa del principale consigliere economico alla Casa Bianca, Kevin Hassett ha fatto ipotizzare per qualche minuto che il presidente Trump stesse valutando valuta una pausa di 90 giorni sui dazi, a parte quelli imposti alla Cina. Ipotesi che poi la Casa Bianca ha seccamente smentito. Intanto la Federal Reserve ha convocato per oggi, alle 11.30 (le 17.30 in Italia), una riunione a porte chiuse. Sul comunicato diffuso, si legge che al centro dei colloqui ci saranno i tassi d'interesse e che informazioni relative all'esito della riunione saranno pubblicate sul sito della Fed a conclusione del meeting. "Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvergese Jonas Gahr Store. Approfondiamo il tema con Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015.
Donald Trump ha colpito duro le auto straniere importate negli Stati Uniti imponendo una tassa del 25% "permanente" a partire dal 2 aprile: il giorno della "liberazione dell'America" come l'ha definito il presidente, quando scatteranno anche i dazi reciproci nei confronti di 15 Paesi. Per il tycoon la mossa servirà a stimolare la produzione nazionale, ma rischia di mettere a dura prova le finanze delle case automobilistiche che dipendono dalle catene di forniture globali e tradursi in costi più elevati per i consumatori americani. Così di sicuro pensano i mercati che hanno reagito molto male alla notizia: Wall Street ha chiuso in rosso ancora prima dell'annuncio ufficiale ed è calata ulterioremente dopo, mentre la maggior parte delle azioni delle case automobilistiche hanno lasciato sul terreno circa il 2-3%, da General Motors a Stellantis. La misura del presidente americano potrebbe anche innescare ulteriori scontri commerciali con l'Unione europea, in particolare Paesi come Germania e Italia, ma anche Giappone e la Corea del Sud. Affrontiamo il tema con Mario Cianflone, Il Sole24OreTrump Makes China Attractive Again Mentre aumentano le frizioni tra gli Stati Uniti di Trump e i suoi alleati. C'è un grande attore globale pronto ad approfittarne. Durante il China Development Forum, il premier cinese Li Qiang ha intensificato gli sforzi per provare ad attrarre aziende straniere in Cina, nel tentativo di ravvivare l economia cinese che sta attraversando una fase di deflazione, alti tassi di disoccupazione e crescita economica debole. Qiang ha promesso stabilità e politiche favorevoli alle imprese, sottolineando l impegno di Pechino per la globalizzazione, il multilateralismo e la resistenza al protezionismo. Reuters riporta anche che una rete di aziende gestite da una società tecnologica cinese segreta starebbe cercando di reclutare gli ex dipendenti del governo federale statunitense licenziati nelle ultime settimane. Intanto oggi la Cina rigetta l'offerta del presidente americano Donald Trump di concessioni sul fronte dei dazi in cambio del via libera di Pechino alla vendita di TikTok. E' quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, secondo cui "i nuovi dazi Usa sulle auto importate violano le regole dell'Organizzazione del commercio (Wto) e minacciano il sistema del commercio basato sulle regole". La posizione di Pechino è "consistente e chiara": le tariffe "non aiuteranno gli Stati Uniti a risolvere i suoi problemi" e "le guerre commerciali non avranno alcun vincitore"; ha aggiunto Guo.Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'IspiOlimpiadi, a Cortina inaugurata la pista da bob delle polemiche Lunedì 24 Marzo è stata inaugurata la nuova pista da bob "Eugenio Monti" di Cortina. La pista da Bob di Cortina viene considerato un "Miracolo olimpico" vista la difficoltà nella realizzazione e lo scetticismo che ha accompagnato il progetto dall'inizio. "La pista da bob è il monumento alla follia". A dirlo è stato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante la cerimonia di inaugurazione della pre-omologazione dello Sliding Centre di Cortina che si è svolta martedì 25 marzo.«Mi dicevano che era una follia», ha aggiunto Zaia, «ed invece abbiamo trasformato una discarica nel Guggenheim del ghiaccio». In questi anni, si era discusso della possibilità di utilizzare impianti in Austria, Svizzera o Germania, che avrebbero eliminato la necessità di costruire una nuova pista. Le parole del CIO a dicembre 2023, quando il primo bando di gara è andato deserto, L ultima stroncatura per le gare olimpiche invernali in Italia arriva direttamente con un comunicato del Comitato Olimpico Internazionale: «in una fase così avanzata devono essere prese in considerazione solo le piste già esistenti e operative». Invece poi il governo è riuscito a convincere una delle più grandi imprese italiane, la Pizzarotti, a raccogliere la sfida e in tredici mesi l'opera ha visto la luce. Un tempo record. Anche per il Comitato olimpico internazionale, che nutriva perplessità sul futuro riutilizzo della struttura, oltre che sulle effettive spese, di fatto lievitate dagli 81,6 milioni di euro del bando di ricostruzione andato deserto alla scadenza del 31 luglio 2023, ai 118,4 milioni euro di investimento complessivo dichiarato da Simico, la società infrastrutture di Milano Cortina 2026. Sul cantiere si sono mosse 135 persone sotto la direzione dell'impresa capofila Pizzarotti che ha stretto accordi con 35 appaltatori ditte principalmente bellunesi e nazionali. Ne parliamo proprio con Paolo Pizzarotti, Presidente Impresa Pizzarotti.