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Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Quante volte fai fatica a dire di no al tuo capo, ai tuoi figli, ai tuoi genitori, alle richieste esterne ma anche alle tentazioni che ti allontanano dalle tue buone abitudini? Vorremmo fare tante cose, abbiamo idee e progetti, nonché bisogni e necessità, ma ci ritroviamo spesso a metterle all'ultimo posto per dare priorità a tutto il resto. E spesso questo si porta dietro anche rabbia e frustrazione perché "Come è possibile che gli altri non capiscano che devono lasciarci quello spazio?" Quel recinto, quei boundaries che proteggono i tuoi i spazi, sta a te costruirli e comunicarli efficacemente. E' una tua responsabilità.
Luca Busso"Al di là dei recinti"Fusta Editorehttps://fustaeditore.it/shop/Una testimonianza vera, realmente vissuta. Luca Busso, figlio di un importante commerciante di bestiame, attivo nei cinquant'anni centrali del novecento, è stato, fin da giovanissimo, in contatto con gli animali.A 17 anni, tre anni dopo la morte accidentale del padre, decide di iniziare ad allevare giovani tori per l'ingrasso, poi, 4 anni più tardi, con l'acquisto di alcune manze gravide, darà il via ad un allevamento di vacche da latte di razza frisona in provincia di Cuneo.Appassionato del suo mestiere, ottiene importanti riconoscimenti a livello nazionale, divenendo un allevatore di punta in Italia.Per 27 anni si consacrerà totalmente ai suoi animali, con i quali condividerà ogni giorno e ogni notte.In queste pagine, si rivela un osservatore curioso, con la volontà di avvicinarsi al misterioso mondo di ciascuna delle sue vacche; ce le presenta con il loro nome, descrive minuziosamente il loro fisico, racconta del loro carattere e comportamento. Il lettore scoprirà, dunque, le personalità e le singolarità di Janis, Annaluisa, Evita e Alpina, Lesta e Orca e di tutte le altre. L'arrivo di Bressana, vacca di straordinaria bellezza, dotata di un carattere fiero e indipendente, sarà la svolta nell'esistenza di Luca.Questa vita consacrata agli animali, fatta di totale devozione, di lavoro incessante e di affezione, crea un legame con le bestie che si inciderà definitivamente nel carattere dell'autore.La narrazione di questa singolare esperienza, non è solo una perorazione della causa animale. Questo scritto suscita in noi molto più che empatia, ci provoca e interroga la nostra umanità.Luca Busso nasce a Pinerolo (TO), classe 1956. In giovanissima età intraprende l'attività di allevatore e agricoltore fino all'anno 2000. Si trasferisce allora in Francia dove, oggi, svolge l'attività di libero professionista giardiniere e paesaggista.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Un Novilunio con Eclissi che attiverà nei prossimi 6 mesi CONFRONTI importanti all'interno delle FAMIGLIE e di tutte quelle STRUTTURE che viviamo come “CASA” o a cui succhiamo come ad una “TETTA” quando non è più tempo di allattamento, facendo emergere le DINAMICHE che CREANO LEGAMI DI DIPENDENZA a SCAPITO della LIBERTÀ di ESSERE SÉ STESSI; per SPINGERCI oltre i RECINTI che SPENGONO la possibilità di vivere una vita aperta ad una dimensione più ampia ed in linea con l'invito cosmico a RITORNARE AL FUTURO, non a come tutto era prima. L'articolo dedicato su Facebook all'indirizzo https://www.facebook.com/paolamarangoni27/posts/287477265959669?__tn__=K-R Mi appassiona accompagnare chi sente di voler aprirsi alla scoperta per sé stess@ Se senti questo richiamo puoi contattarmi a paola@paolamarangoni.it
Recinti rossi, crescono. Il governo Salvini-Di Maio, e i loro adepti a livello locale, scommettono sulla funzione pedagogica delle zone rosse. Delimitare, recintare, rinchiudere. La direttiva di Salvini ai prefetti del 17 aprile scorso è un insegnamento: “il buon vivere cittadino” - scrive il ministro nella direttiva – è possibile, basta alzare recinti attorno ai sospetti (siano essi balordi, migranti, etc.). La propaganda giallo-nera punta così a generare la speranza (ma è solo un'illusione) che una risposta ai “problemi della gente sulla sicurezza” sia sempre possibile. Una strada aperta, purtroppo, dai decreti Minniti-Orlando del governo Gentiloni. Memos ha ospitato il costituzionalista Andrea Pertici e lo storico Marcello Pezzetti. A loro Memos ha chiesto anche un'opinione sull'appello a difesa dell'insegnamento della storia nelle scuole lanciato nei giorni scorsi dalla senatrice a vita Liliana Segre, dallo storico Andrea Giardina e dallo scrittore Andrea Camilleri.
Recinti rossi, crescono. Il governo Salvini-Di Maio, e i loro adepti a livello locale, scommettono sulla funzione pedagogica delle zone rosse. Delimitare, recintare, rinchiudere. La direttiva di Salvini ai prefetti del 17 aprile scorso è un insegnamento: “il buon vivere cittadino” - scrive il ministro nella direttiva – è possibile, basta alzare recinti attorno ai sospetti (siano essi balordi, migranti, etc.). La propaganda giallo-nera punta così a generare la speranza (ma è solo un’illusione) che una risposta ai “problemi della gente sulla sicurezza” sia sempre possibile. Una strada aperta, purtroppo, dai decreti Minniti-Orlando del governo Gentiloni. Memos ha ospitato il costituzionalista Andrea Pertici e lo storico Marcello Pezzetti. A loro Memos ha chiesto anche un’opinione sull’appello a difesa dell’insegnamento della storia nelle scuole lanciato nei giorni scorsi dalla senatrice a vita Liliana Segre, dallo storico Andrea Giardina e dallo scrittore Andrea Camilleri.
Recinti rossi, crescono. Il governo Salvini-Di Maio, e i loro adepti a livello locale, scommettono sulla funzione pedagogica delle zone rosse. Delimitare, recintare, rinchiudere. La direttiva di Salvini ai prefetti del 17 aprile scorso è un insegnamento: “il buon vivere cittadino” - scrive il ministro nella direttiva – è possibile, basta alzare recinti attorno ai sospetti (siano essi balordi, migranti, etc.). La propaganda giallo-nera punta così a generare la speranza (ma è solo un’illusione) che una risposta ai “problemi della gente sulla sicurezza” sia sempre possibile. Una strada aperta, purtroppo, dai decreti Minniti-Orlando del governo Gentiloni. Memos ha ospitato il costituzionalista Andrea Pertici e lo storico Marcello Pezzetti. A loro Memos ha chiesto anche un’opinione sull’appello a difesa dell’insegnamento della storia nelle scuole lanciato nei giorni scorsi dalla senatrice a vita Liliana Segre, dallo storico Andrea Giardina e dallo scrittore Andrea Camilleri.
Dove si continua a parlare con GIANCARLO FERRON del suo libro Hanno ucciso l'orsa, Edizioni Biblioteca Dell'Immagine, di Orse, di Lupi, di recinti, di bellezza, di grandi carnivori, di turismo, di risorse, di rispetto, di cacciatori, di viaggi (seconda parte)
Dove si continua a parlare con GIANCARLO FERRON del suo libro Hanno ucciso l'orsa, Edizioni Biblioteca Dell'Immagine, di Orse, di Lupi, di recinti, di bellezza, di grandi carnivori, di turismo, di risorse, di rispetto, di cacciatori, di viaggi (seconda parte)
Dove si parla con DANIELE ECOTTI di Io non ho paura del Lupo, di fototrappole, di monitoraggi, di allevatori, di spopolamento di Cani, di recinti, ma anche delle Capre di Valle Lepri salvate da Leal sezione di Ferrara, di Cuore di Cane da Bulgakov, dell'incontro con Giorgio Salgati regista, di Pallino, del Professore, del Piccolo Teatro di Milano, di Il richiamo della foresta, di Jack London, di Nuages, di Nicola Magrin, di Giuseppe Mendicino, di Alberto Battaglia, di L'Arabesque La Librairie, di Cristina Taverna (prima parte)
Dove si continua a parlare con DANIELE ECOTTI di Io non ho paura del Lupo, di fototrappole, di monitoraggi, di allevatori, di spopolamento di Cani, di recinti, di rogna, di Centro Recupero Il Pettirosso, di Codino, di Sottiletta, di Lupi, del Festival Un'altra Montagna, della Val di Taro, della Lipu di Milano, della Biblioteca Gallaratese, di foto safari sotto casa, di Giuseppe Festa, di Centro recupero Monte Adone, di Paolo Rossi, di Vacche Ribelli, di Bruno D'Amicis (seconda parte)
Dove si parla con DANIELE ECOTTI di Io non ho paura del Lupo, di fototrappole, di monitoraggi, di allevatori, di spopolamento di Cani, di recinti, ma anche delle Capre di Valle Lepri salvate da Leal sezione di Ferrara, di Cuore di Cane da Bulgakov, dell'incontro con Giorgio Salgati regista, di Pallino, del Professore, del Piccolo Teatro di Milano, di Il richiamo della foresta, di Jack London, di Nuages, di Nicola Magrin, di Giuseppe Mendicino, di Alberto Battaglia, di L'Arabesque La Librairie, di Cristina Taverna (prima parte)
Dove si continua a parlare con DANIELE ECOTTI di Io non ho paura del Lupo, di fototrappole, di monitoraggi, di allevatori, di spopolamento di Cani, di recinti, di rogna, di Centro Recupero Il Pettirosso, di Codino, di Sottiletta, di Lupi, del Festival Un'altra Montagna, della Val di Taro, della Lipu di Milano, della Biblioteca Gallaratese, di foto safari sotto casa, di Giuseppe Festa, di Centro recupero Monte Adone, di Paolo Rossi, di Vacche Ribelli, di Bruno D'Amicis (seconda parte)
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