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Dalla letteratura americana alla letteratura della Svizzera italiana, questa puntata di Alice viaggia tra i luoghi, le storie, il tempo e i personaggi. A partire da Pat Hobby, sceneggiatore di Hollywood sulla soglia dei cinquant'anni, squattrinato e dal bicchiere facile, nato dalla penna del grande Francis Scott Fitzgerald. Pagine divertenti si alternano a pagine tristi, malinconiche e tragicomiche raccontandoci il declino di una giovinezza un tempo sfavillante e promettente, ora invece avviata verso l'oblio. A raccontarci de Le disavventure di Pat Hobby (Mondadori) nell'America della prima metà del Novecento sarà il traduttore Marco Rossari. Con Renato Martinoni, invece, scrittore e Professore emerito di Letteratura italiana all'Università di San Gallo, ascolteremo la storia di un poeta e della sua follia. Si tratta Dino Campana l'autore dei Canti Orfici, soprannominato il matto, il folle, lo strambo, il vagabondo, l'uomo dei boschi per le sue stranezze e la sua malattia. In Ricordi di suoni e di luci (Manni) Martinoni non solo mette in luce l'estro e la grandezza poetica di Campana ma anche la sua grande umanità e dignità. Chiuderemo in bellezza la nostra puntata di Alice con Giuseppe e Concetta, i nonni di Fabio Andina, la cui storia trasformata nel romanzo Sedici mesi (Rubbettino) è valsa allo scrittore ticinese il Premio svizzero di letteratura 2025.undefinedundefinedundefined
Renato Martinoni"Ricordi di suoni e di luci"Storia di un poeta e della sua folliaManni Editoriwww.mannieditori.itLa giovane donna non toglie il velo che le copre il volto neanche quando rimane sola. Fissa con un sorriso amaro e misterioso la rozza lapide grigia, piccola e modesta, solcata da due crepe profonde. Si china per mettere da parte, in un angolo, la corona verde di alloro con il nastro tricolore. Poi legge, con la sua bella voce, le parole scolpite sulla lastra: «Dino Campana | poeta | 1885-1932». «Dino Campana», sussurra commossa. «Poeta». «Poeta vero», aggiunge. «Nato nel 1885». «Morto nel 1932». Rimane ferma, a lungo, la fata nera, in silenzio, fissando la pietra che sotto la forza dei suoi occhi si tinge di rosa. Come le vette delle montagne, al tramonto, in un quadro di Segantini. Poi esce e si incammina sulla carraia frustata da un vento gelido e rabbioso. Senza scoprire il viso. Senza voltarsi indietro.Lo strambo, il vagabondo, il matto di cui si narra in questo romanzo è Dino Campana, uno dei più grandi poeti del Novecento italiano. Nato nel 1885 e morto in manicomio nel 1932, dopo quattordici anni di reclusione, il protagonista di questa vicenda, in cui storia e invenzione corrono parallele, a volte dialogando, altre mescolandosi, altre ancora incrociandosi per poi seguire strade diverse, è celebre per i suoi vagabondaggi, spesso conclusi con il carcere o il ricovero in una clinica psichiatrica, per una infuocata avventura d'amore con la scrittrice Sibilla Aleramo e soprattutto per la sua passione incondizionata per la poesia. È una lettura fulminante a cambiargli la vita. È la fine di un sogno, quello di poter essere ancora poeta, a trasformarla per sempre nella follia.Renato MartinoniÈ nato nel 1952 e vive a Minusio, in Svizzera. Professore emerito di Letteratura italiana all'Università di San Gallo, per alcuni anni ha insegnato anche Letteratura comparata a Ca' Foscari a Venezia. Studioso e filologo, ha pubblicato edizioni critiche e volumi dedicati in particolare al Settecento e al Novecento, con incursioni nella pittura barocca e nella scrittura di viaggio. Ha curato un'edizione dei Canti Orfici di Dino Campana (Einaudi, 2003), cui è seguito Orfeo barbaro. Cultura e mito in Dino Campana (Marsilio, 2017). Il suo ultimo libro di narrativa è La campana di Marbach. Antonio Ligabue. Romanzo dell'artista da giovane (Guanda, 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dino Campana - Il poeta dei Canti Orfici
"Vita oscura e luminosa di Dino Campana, Poeta"Gianni TurchettaBompiani Editorewww.bompiani.itL'autore di Canti orfici raccontato tra tormenti e grande ricerca della verità.La parabola tormentata di Dino Campana, le luci e le ombre della vita breve e intensa di un aedo speciale raccontata con una scrittura rigorosa che non vuole rinunciare alla poesia della narrazione. Dino Campana si muove tra incomprensioni familiari, rapporti difficili con l'ambiente circostante, antagonismi veri e propri con la società letteraria del tempo e le autorità di pubblica sicurezza. Intanto, mentre viaggia in continuazione, sperimentando ogni sorta di mestieri, cerca il senso del mondo e di se stesso nella poesia: quella che legge, a cominciare dall'amatissimo Walt Whitman, e quella che scrive, affidando la giustificazione della propria vita alle potenti visioni e alla straordinaria musicalità dei Canti Orfici. Gianni Turchetta ci porta per mano alla scoperta di una figura-chiave per capire la poesia italiana del Novecento, e di un uomo di sensibilità profonda e ondivaga, che lo ha portato, tra peregrinazioni fuori e dentro di sé, alla solitudine e alla pazzia, ma soprattutto a lasciarci un capolavoro che non smette di parlarci e di emozionarci.GIANNI TURCHETTA (Salerno, 1958) insegna Letteratura italiana contemporanea all'Università di Milano. Ha pubblicato Gabriele d'Annunzio (1990), La coazione al sublime (1993), Il punto di vista (1999), Critica, letteratura e società (2003), “E questa storia che m'intestardo a scrivere”. Vincenzo Consolo e il dovere della scrittura (2019). Ha curato L'opera completa di Consolo (2015) e tradotto La schiuma dei giorni (1992) e Lo strappacuore (1993) di Boris Vian.Il canto della tenebraLa luce del crepuscolo si attenua:inquieti spiriti sia dolce la tenebraAl cuore che non ama più!Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare,Sorgenti, sorgenti che sannoSorgenti che sanno che spiriti stannoChe spiriti stanno a ascoltare...Ascolta: la luce del crepuscolo attenuaEd agli inquieti spiriti è dolce la tenebra:Ascolta: ti ha vinto la Sorte:Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte:Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Recital messa in voce di alcuni componimenti del poeta Dino Campana. Poesia e dintorni. Si comincia con “il crepuscolo mediterraneo” di un’estate notturna e ardente. Ci sarà spazio pure per la fine dei Canti Orfici “Fuori è la notte chiomata di muti canti, pallido amor degli erranti”, dove la notte appare protagonista di ogni esistere. La parola diviene leggera sempre più, seppure ricca di suoni aspri e ridondanti, incastonati in uno stupore che si fa desiderio supplichevole, follia dei sensi, di cui si rimane avvolti.
Recital messa in voce di alcuni componimenti del poeta Dino Campana. Poesia e dintorni. Si comincia con “il crepuscolo mediterraneo” di un’estate notturna e ardente. Ci sarà spazio pure per la fine dei Canti Orfici “Fuori è la notte chiomata di muti canti, pallido amor degli erranti”, dove la notte appare protagonista di ogni esistere. La parola diviene leggera sempre più, seppure ricca di suoni aspri e ridondanti, incastonati in uno stupore che si fa desiderio supplichevole, follia dei sensi, di cui si rimane avvolti.
sostieni Quarta Radio con una libera donazione adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Musiche dei TAC: Waiting For The Twilight Corrado Loi – Mario Massa, Simon Balestrazzi – Antonio Piga – Monica Serra – Alessia Manca Recorded & produced at Neurohabitat, Cagliari, January 2001 – May 2002. Mastered at Busker Studio, Rubiera (Re). sostieni Quarta Radio con una libera […]
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