"A che serve un libro senza figure né dialoghi?" Se lo chiede Alice, nel Paese delle Meraviglie inventato da Lewis Carroll. I libri di "Alice" avranno i dialoghi (quasi sempre) e a volte anche le figure.
RSI - Radiotelevisione svizzera

Infine, il buio come tramonto del tempo, come fine-vita. Il critico Roberto Galaverni ci presenta “Il brusio” di Tiziano Rossi (Einaudi 2025, vincitore del Premio Strega Poesia), una raccolta di poesie che, pur raccontando la vecchiaia, non si arrende alla cupezza dell'esistenza. E forse è proprio la poesia a illuminare i momenti più cupi, “quella vecchia lucerna” che, come scriveva il poeta Fernando Bandini, “fa più luce di tanti altri voltaici baleni”.

L'oscurità è innanzitutto oblio, quell'oblio che coinvolge la figura di Maria Domenica Gebennini nell'ultimo romanzo dello scrittore e musicista Massimo Zamboni, “Pregate per ea” (Einaudi, 2025). La vicenda di Maria Domenica, morta nel 1870, viene affidata solo a una lapide dispersa tra i boschi dell'Appennino emiliano. Il silenzio è necessario all'interno di una comunità rurale in cui la verità deve essere taciuta per preservare l'ordine sociale.

Man mano che le giornate si accorciano ritorna il tempo del freddo e del buio. E così, proprio mentre ci apprestiamo a preparare le nostre case per l'inverno, indugiamo in questa dimensione ctonia e dedichiamo questa puntata di Alice alle storie che fioriscono nel buio.L'oscurità è innanzitutto oblio, quell'oblio che coinvolge la figura di Maria Domenica Gebennini nell'ultimo romanzo dello scrittore e musicista Massimo Zamboni, “Pregate per ea” (Einaudi, 2025). La vicenda di Maria Domenica, morta nel 1870, viene affidata solo a una lapide dispersa tra i boschi dell'Appennino emiliano. Il silenzio è necessario all'interno di una comunità rurale in cui la verità deve essere taciuta per preservare l'ordine sociale. undefinedIl buio ci riporta anche all'origine del mondo, a quel caos indistinto da cui nasce l'archetipo della creazione. L'autrice e drammaturga Laura Pariani, nel suo “Primamà” (La nave di Teseo, 2025) ci conduce nel “Paese senza nome” per seguire le tracce di Eva. La grande madre, ormai anziana, dà nuova forma a uno dei miti fondatori dell'Occidente.undefinedInfine, il buio come tramonto del tempo, come fine-vita. Il critico Roberto Galaverni ci presenta “Il brusio” di Tiziano Rossi (Einaudi 2025, vincitore del Premio Strega Poesia), una raccolta di poesie che, pur raccontando la vecchiaia, non si arrende alla cupezza dell'esistenza. E forse è proprio la poesia a illuminare i momenti più cupi, “quella vecchia lucerna” che, come scriveva il poeta Fernando Bandini, “fa più luce di tanti altri voltaici baleni”.undefined

Il buio ci riporta anche all'origine del mondo, a quel caos indistinto da cui nasce l'archetipo della creazione. L'autrice e drammaturga Laura Pariani, nel suo “Primamà” (La nave di Teseo, 2025) ci conduce nel “Paese senza nome” per seguire le tracce di Eva. La grande madre, ormai anziana, dà nuova forma a uno dei miti fondatori dell'Occidente.

Giuliana Altamura, al microfono di Michele Serra, ci accompagna alla scoperta di Audizione di Katie Kitamura, romanzo candidato al Booker Prize, il cui vincitore sarà annunciato il prossimo 10 novembre a Londra.

Alice Sat, 18 Oct 2025 12:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Piero Colaprico, al microfono di Michele R. Serra 00:16:09

Racconti, i reietti del mondo editoriale. O almeno, di quello italiano, dicono molti degli scrittori che li scrivono. Già, il luogo comune è questo: i racconti brevi non sono amati né da chi i libri li pubblica, né da chi li compra, almeno dalle nostre parti, mentre in altri paesi, ad esempio negli Stati Uniti, le short stories sono coltivate e celebrate. E forse hanno ragione gli americani, visto che proprio tra le short stories si trovano spesso vere pepite letterarie, come quelle scritte dai finalisti del Premio Chiara che verrà assegnato domenica 19 a Varese – il più prestigioso premio letterario dedicato esclusivamente ai racconti. O meglio, alle raccolte di racconti.I tre finalisti dell'edizione 2025 provengono dalle tre maggiori città della Penisola, a partire dalla Milano di Piero Colaprico, quasi sempre presente nei racconti noir di Le vie della katana (Feltrinelli), antologia che riunisce trent'anni di produzione letteraria del giornalista di nera diventato giallista.C'è poi la Roma di Gabriele Pedullà, nella quale si muovono tre generazioni di attivisti politici raccontati tra le pagine di Certe sere Pablo (Einaudi). 240 pagine in cui rimane sospesa la domanda: cosa è rimasto, degli anni dell'impegno?Infine, Napoli raccontata da Andrej Longo in Undici – Non dimenticare (Sellerio): una città piena di vita, ma anche di storie drammatiche e violente, raccontate con piglio neorealista. Chiusa la pagina dedicata alla letteratura in italiano, se ne aprirà una internazionale, con l'intervista a Judith Koelemeijer, che ci riporterà nel cuore della storia europea del Novecento, con una dettagliata biografia (pubblicata da Adelphi) di Etty Hillesum, la giovane scrittrice ebrea olandese uccisa ad Auschwitz, i cui Diari, ritrovati negli anni Ottanta, sono diventati un caso editoriale paragonabile a quello di Anne Frank.Il consiglio di lettura della settimana, da scrittrice a scrittrice, arriva invece da Giuliana Altamura, che ci racconterà l'ultimo romanzo di Katie Kitamura, Audizione (Bollati Boringhieri), candidato al Booker Prize che verrà assegnato il prossimo 10 novembre a Londra.undefinedundefined

Moira Bubola intervista Massimo Gezzi autore del romanzo Adriatica, edito da Feltrinelli.

Marta Morazzoni al microfono di Natascha Fioretti ci guida dentro L'onesta bugiarda di Tove Jansson, riedito da Iperborea.Un viaggio nella natura profonda e dimenticata. Tra boschi nordici e creature silenziose, riscopriamo quel tempo animale che ci appartiene, ma che troppo spesso lasciamo indietro.

Natascha Fioretti intervista Paolo Di Stefano autore del romanzo Una giornata meravigliosa, edito da Feltrinelli.

Il tempo, il tempo impazzito della nostra quotidianità che ci sommerge, ci angoscia, ci divora, preme su di noi facendoci sentire quel senso di vertigine che a fine giornata ci lascia senza fiato. Il tempo, la sua scansione sono elementi fondanti anche di un racconto, di un romanzo come ci raccontano alcuni grandi classici della letteratura, uno tra tutti Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, ma anche i nostri ospiti di questa puntata di Alice che hanno deciso di ambientare le loro storie nell'arco di un tempo limitato e preciso.Con Paolo Di Stefano scopriamo il suo nuovo romanzo Una giornata meravigliosa e con Massimo Gezzi al microfono di Moira Bubola, responsabile del Centro competenza cinema e letteratura, scopriamo Adriatica il suo primo lavoro in prosa. Entrambi usciti per Feltrinelli. Del tempo – quello meraviglioso – parliamo nel nostro consiglio di lettura con Marta Morazzoni, voce letteraria e critica nota del panorama italiano, ed è il tempo animale. Con Marta Morazzoni andiamo nei boschi nordici e nella casa del coniglio di Tove Jansson nel suo romanzo riedito da Iperborea L'onesta bugiarda ricordando quel tempo animale, creaturale e naturale che appartiene anche a noi umani ma di cui spesso ci dimentichiamo. Nel romanzo di Paolo Di Stefano proverbiale è il gatto… Buon ascolto!undefinedundefinedundefined

Cosa comporta scrivere in una lingua diversa da quella con la quale si è cresciuti? Come si sviluppano la creatività e l'immaginazione a contatto con ambienti culturali e linguistici lontani dalla propria terra d'origine? Quanto il rapporto con le proprie radici influenza il processo dello scrivere?Assieme allo scrittore ticinese Luca Brunoni che ha appena pubblicato in francese En surface e Joseph Incardona, scrittore romando di origini italiane, che con il suo nuovo romanzo Le monde est fatigué sta conquistando un vasto numero di lettrici e lettori, indagheremo la vivacità linguistica della Svizzera. Scopriremo anche come si compongono trame avvincenti e dalle tinte noir in un paese socialmente tranquillo e pacificato come il nostro: entrambi gli autori, per i loro nuovi lavori, hanno infatti scandagliato zone oscure e hanno scelto di calare le loro protagoniste (entrambi i romanzi raccontano storie di donne in balia di emozioni forti) in realtà affascinanti e poco conosciute. In diretta da Lettere dalla Svizzera alla Val Poschiavo, festival letterario giunto alla quinta edizione, respireremo la forza della differenza grazie ad una manifestazione dedicata interamente alla produzione letteraria svizzera nelle quattro lingue nazionali.

I libri sono da sempre un mezzo con cui si superano dei confini, che si tratti di luoghi fisici o generi letterari, epoche o verità individuali. Oggi partiamo dai nostri studi di Besso e voliamo in Sri Lanka per parlare di chi è in bilico tra due mondi. Il romanzo Acqua sporca (Einaudi) dell'autrice e giornalista Nadeesha Uyangoda, ambientato tra Italia e Sri Lanka, ci permette di fare i conti con identità ibride e soprattutto con un passato segnato dalla migrazione, dalla povertà endemica e dalla lotta di classe. Uyangoda, di fatto, scrive un nuovo capitolo della letteratura postcoloniale in lingua italiana. Se la geografia rimane costante, la percezione del paesaggio cambia di continuo nella produzione di Alessandro Ceni, poeta, pittore e traduttore fiorentino erede della tradizione ermetica. Le poesie di Ceni, prodotte dagli anni Ottanta a oggi e raccolte di recente nel volume I bracciali dello scudo (Crocetti), ci permettono di oltrepassare il confine del visibile per indagare una realtà più autentica; quando il velo si solleva rimangono solo gli elementi fondativi del reale: un mondo a pennellate modellato dal buio e dalla luce, dal bianco e dal nero, dal sacro e dal profano. In una contemporaneità sempre più fluida in cui i generi letterari si fondono e la temporalità non è più lineare, gli Anni ombra di Alberto Casadei rappresentano un caso curioso, come rileva il critico Roberto Galaverni ai microfoni di Alice. Casadei, che è un importante studioso di Leopardi e Dante, costruisce una prosa-poesia che dialoga con la tradizione letteraria più canonica e, allo stesso tempo, riflette sulle innovazioni scientifiche degli ultimi decenni.

Natascha Fioretti intervista Linda Scaffidi autrice del romanzo Le sette fate di Youssef uscito per Fazi editore.

Natascha Fioretti intervista Lukas Bärfuss, ospite di Babel - Festival di letteratura e traduzione, per presentare il suo libro uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità, con la traduzione di Margherita Carbonaro.

Moira Bubola al microfono di Natascha Fioretti presenta e racconta il grande classico della letteratura turca da poco riedito da Einaudi dal titolo L'istituto per la regolazione degli orologi. Romanzo di Ahmet Hamdi Tanpinar.

In questa puntata di Alice con Lukas Bärfuss faremo un viaggio verso le origini di ognuno di noi, un viaggio che può essere difficile, doloroso ma soprattutto rivelatorio. Il tema del lascito, dell'eredità come chiave per accedere a se stessi, al proprio io nell'affermazione della propria identità è al centro del nuovo libro dello scrittore svizzero da poco uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità. E in effetti, un cartone, una scatola di banane, è tutto ciò che a Bärfuss resta di un padre assente e indebitato. Guarderemo insieme a lui cosa c'è in questa scatola, perché è cosi importante e rifletteremo sul concetto di eredità, cosi fondamentale nella nostra società capitalista. E la questione identitaria, delle proprie origini è al centro - anche se in modo diverso - del romanzo della siciliana Linda Scaffidi che ci racconta la storia di Youssef, detto Peppe, che vive e cresce a Palermo nel quartiere di Ballarò e ama la poesia. Uscito per Fazi editore, Le sette fate di Youssef è un romanzo di formazione intenso e potente sul coraggio silenzioso di chi deve lottare ogni giorno per diventare se stesso, in nome di ciò in cui crede.undefinedundefined

In questa puntata di “Alice” con Lukas Bärfuss faremo un viaggio verso le origini di ognuno di noi, un viaggio che può essere difficile, doloroso ma soprattutto rivelatorio. Il tema del lascito, dell'eredità come chiave per accedere a se stessi, al proprio io nell'affermazione della propria identità è al centro del nuovo libro dello scrittore svizzero da poco uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità. E in effetti, un cartone, una scatola di banane, è tutto ciò che a Bärfuss resta di un padre assente e indebitato. Guarderemo insieme a lui cosa c'è in questa scatola, perché è cosi importante e rifletteremo sul concetto di eredità, cosi fondamentale nella nostra società capitalista. E la questione identitaria, delle proprie origini è al centro - anche se in modo diverso - del romanzo della siciliana Linda Scaffidi che ci racconta la storia di Youssef, detto Peppe, che vive e cresce a Palermo nel quartiere di Ballarò e ama la poesia. Uscito per Fazi editore, Le sette fate di Youssef è un romanzo di formazione intenso e potente sul coraggio silenzioso di chi deve lottare ogni giorno per diventare se stesso, in nome di ciò in cui crede.undefinedundefinedundefined

Sono trascorsi dieci anni dal settembre del 2015 quando la città di Lugano inaugurava il suo centro dedicato alle arti performative.Lugano Arte e Cultura è nato diventando una casa per la musica, il teatro, la danza e le performances. All'epoca c'era chi gridava alla magniloquenza di una struttura che avrebbe fagocitato tutte le realtà indipendenti. Il tempo ha sconfessato queste Cassandre nostrane perché il LAC è diventato un polo attrattivo per il pubblico dell'intera Svizzera italiana, ha convinto anche all'estero e ha saputo coinvolgere l'intero tessuto creativo della regione.In una diretta, dalle 14:35 alle 16:00, dalla Hall del Centro culturale in festa per questo compleanno, Moira Bubola e Giovanni Conti ospiteranno Carmelo Rifici, Michel Gagnon, Daniele Finzi Pasca, Antonio Catalano e Diego Fasolis: tutte personalità che hanno investito energia e talento nel dare anima e corpo ad un edificio che, con gli anni, si è trasformato in una pietra miliare della cultura locale e svizzera.

Il Premio Campiello è senza dubbio uno dei più importanti del mondo letterario italiano, anche se è l'unica verità acquisita. Alcuni dicono infatti che conti poco rispetto allo strapotere dello Strega; altri, che il Campiello veneziano sia invece assai più rappresentativo rispetto al rivale (si può parlare di rivalità, tra premi letterari?) romano, perché più democratico. Ed è in effetti vero che, se non altro, il Campiello prevede una giuria popolare: trecento lettori scelti a campione, divisi più o meno equamente tra uomini e donne, e selezionati per fascia d'età, professione e provenienza geografica. Trecento giurati che possono far parte della giuria una sola volta nella vita, e che spediscono il proprio voto in forma anonima. Meno spazio, dunque, per manovre politiche e pressioni da parte degli editori, in teoria.Sia come sia, possiamo esser sicuri del fatto che sabato 13 settembre sarà proclamato il vincitore, e uno dei cinque finalisti si porterà a casa la riproduzione del pozzo veneziano che si trova, appunto, in molti dei campielli della città lagunare. Alice gioca d'anticipo, e una settimana prima della premiazione presenta tutti e cinque i libri finalisti, che rappresentano un vero giro d'Italia letterario, da Napoli al confine nord, e oltre. Comincia infatti addirittura in Germania la storia di Bebelplatz (Sellerio), con cui Fabio Stassi racconta l'odio verso i libri attraverso la storia, a partire dai Bücherverbrennungen dei nazisti. Al nord Italia è invece dedicato Nord nord (Einaudi) di Marco Belpoliti, un racconto storico/geografico/personale delle terre più settentrionali rispetto alla pianura padana raccontata nel suo precedente (appunto) Pianura, tra luoghi simbolici e abitanti più o meno illustri. Napoli è al centro della storia di Di spalle a questo mondo (Neri Pozza) di Wanda Marasco, che vede protagonista il medico Ferdinando Palasciano: capace di rivoluzionarie battaglie civili e professionali nella seconda metà dell'Ottocento, poi vittima di una forma di demenza che lo porta fino ai manicomi dell'epoca.Inverness (Polidoro) è la località scozzese che dà il titolo alla raccolta di racconti di Monica Pareschi, che da Milano conduce una frenetica attività di traduttrice (tra gli altri le sorelle Brönte, Doris Lessing, James Ballard, Paul Auster, Bernard Malamud), e proprio dalle autrici e dagli autori anglosassoni sembra aver assorbito la passione per le short stories. La Toscana – e più precisamente la Maremma – è infine lo sfondo di Troncamacchioni (Feltrinelli), in cui Alberto Prunetti racconta la meravigliosa epica stracciona di piccoli criminali e rappresentanti della bassa working class degli anni Venti del Novecento, che, da reietti, diventano gli unici oppositori del nascente fascismo.Il consiglio di lettura della settimana arriva invece da Giuliana Altamura, che ci racconterà l'ultimo romanzo dell'amatissima scrittrice britannica Deborah Levy, Agosto blu (NN Editore).undefinedundefinedundefinedundefinedundefined

Alice Sat, 06 Sep 2025 12:35:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Alberto Prunetti al microfono di Michele R. Serra 00:08:15

Alice Sat, 06 Sep 2025 12:35:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Wanda Marasco al microfono di Michele R. Serra 00:11:30

Alice Sat, 06 Sep 2025 12:35:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Marco Belpoliti al microfono di Michele R. Serra 00:09:15

Alice Sat, 06 Sep 2025 12:35:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Fabio Stassi al microfono di Michele R. Serra 00:07:45

Alice Sat, 06 Sep 2025 12:35:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Monica Pareschi al microfono di Michele R. Serra 00:10:57

® Come elaborare la scomparsa di una compagna che si è tolta la vita? Come riconoscersi dopo un lutto che cambia radicalmente la nostra quotidianità? Come si trasforma l'amore e come si sopravvive al vuoto creato dalla depressione? Noè Albergati, studioso di letteratura rinascimentale e poeta, racconta la propria esperienza di perdita in Cemento e vento, romanzo in versi edito da Gabriele Capelli. La scrittura, per Albergati, diventa strumento di testimonianza e terapia.La malattia mentale è al centro anche del romanzo d'esordio di Giovanni Fontana, insegnante, critico, poeta e vincitore del premio svizzero di letteratura con la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Macchie azzurre, in una sera d'estate, questo il titolo del volume pubblicato da Castelvecchi, ci parla di una famiglia segnata dalla psicopatologia. La protagonista è Elena, un personaggio enigmatico in bilico tra la responsabilità di essere madre e la necessità di essere sé stessa. Lasciamo infine il solido territorio del reale per addentraci nel labirinto immaginato da Gian Marco Griffi nel suo secondo romanzo, Digressione, uscito per Einaudi. Griffi ha l'ambizione di raccontare tutto ciò che esiste e che non esiste: la digressione è metafora della vita, gioco esistenziale, ironico tentativo di ordinare un mondo irrimediabilmente caotico tra comicità e tragedia.Insomma, oggi ad Alice si parla di letteratura che fa i conti con la tragica difficoltà di stare al mondo.Prima emissione: 21 giugno 2025undefinedundefinedundefinedundefined

® È un viaggio ai confini del mondo, quello che vi offriamo con questa nuova puntata di Alice. Grazie a “Le ore incerte” di Silvio Perrella (il Saggiatore), un viaggio tra oriente e occidente di due amanti senza patria divisi tra gioia e dolore. Grazie ai “Destini incrociati” di Renato Giovannoli (Medusa), il cui nuovo lavoro, partendo dall'esperienza di Montale, ci permette di raccontare la relazione complessa della letteratura italiana del Novecento con il futuro e il futuribile della fantascienza. E grazie al saggio di Roberto Cicala “I meccanismi dell'editoria”, che ci impone di leggere il nostro fragile presente culturale dalla prospettiva di chi i libri produce e diffonde, cercando di tenere insieme le tessere di quel composito mosaico che è la nostra società, immaginandone il domani. In conclusione, non mancherà la recensione di Mirador: questa settimana con Nadeesha Uyangoda, che ci inviterà alla lettura del nuovo romanzo di Mario Desiati “Malbianco” (Einaudi).Prima emissione: 15 marzo 2025 undefinedundefinedundefinedundefined

® Dice Roberto Colajanni che una casa editrice è come una costellazione. Ma la similitudine si può allargare ad autori, generi e formati letterari: pensare la letteratura come un universo composto di galassie, costellazioni e singoli pianeti, generi, autori, formati. La puntata di Alice di oggi tiene insieme oggetti letterari apparentemente lontani, accomunati dall'unica teoria del tutto possibile, quella dell'amore per i libri e per le storie. Una passione che guida le scelte dello stesso Roberto Colajanni, direttore editoriale della casa editrice Adelphi, insignita del premio Enrico Filippini agli Eventi Letterari Monte Verità 2025. Colajanni ha raccontato al microfono di Moira Bubola alcuni degli autori che più risplendono all'interno della costellazione Adelphi, da Philip Roth a Han Kang. E sembrano parte di costellazioni lontane le due proposte letterarie fresche di stampa presentate oggi da Alice: da una parte il romanzo storico La bambolaia (La nave di Teseo) di Giuseppina Manin, che ci porta nella Monaco del primo dopoguerra, per raccontare la storia dell'ossessione amorosa del pittore Oskar Kokoschka nei confronti di Alma Mahler, vedova del grande compositore austriaco; dall'altra la raccolta di racconti Undici – Non dimenticare (Sellerio) di Andrej Longo, ambientata in una Napoli sotterranea, lontanissima dalla grande storia, dall'arte e dalla cultura, eppure splendente di vita e di contrasti. Un grande ritorno alla forma breve per Longo, che già aveva vinto il Premio Chiara con la sua prima raccolta Dieci, ristampata proprio da Sellerio. Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Djarah Kan presenta Cancellazione (La nave di Teseo), ristampa del più noto romanzo dello scrittore Percival Everett, diventato nel 2023 un film – American Fiction – vincitore dell'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.Prima emissione: 12 aprile 2025undefinedundefinedundefinedundefined

® Abbiamo tutti un appuntamento con il destino e, in qualche misura, con la tragedia. Piccola o grande che sia. Lo vedremo bene nella puntata di questa settimana, nella quale incontreremo tre scrittrici alle prese con storie che ci portano a indagare a fondo dentro di noi. In Come onde di passaggio (Gabriele Capelli Editore), Begoña Feijoo Fariña racconta le vite minute di cinque personaggi nella Genova del 2018, a pochi giorni dal crollo del Ponte Morandi. In L'estate che ho ucciso mio nonno (Bollati Boringhieri), Giulia Lombezzi ci porta invece nei pensieri - scorretti, pieni di vita ma anche di zone d'ombra - di Alice, sedicenne che si ritrova forzatamente a vivere con il nonno brutale e malato, e che scopre così il sentimento dell'odio. Infine, La verità quando arriva è una tempesta (Bompiani), dell'esordiente Flavia Gasperetti, sarà protagonista sia della rubrica Mirador che dell'ultimo incontro della puntata: una rilettura in chiave moderna di Re Lear, in cui la famiglia diventa un fondale tragico in cui tutti si muovono sia come vittime che come colpevoli.Prima emissione: 05 aprile 2025undefinedundefinedundefined

® Immaginarsi a una certa distanza, di là da sé, non importa dove. Preferibilmente da giovani. Potremmo introdurre con queste parole, invero un poco sibilline, gli ospiti della nuova puntata di Alice. Il primo sarà Antonio Rossi, tra i poeti più originali della Svizzera di lingua italiana, del quale è in uscita la nuova raccolta di versi, Quandoltre (Book Editore), che segue a distanza di dieci anni Brevis altera: un libro a maggior ragione atteso. Dell'ormai consolidato sodalizio Yari Bernasconi & Andrea Fazioli sono le cartoline riunite sotto il titolo di Non importa dove (Gabriele Capelli), un lavoro che prosegue l'esperimento letterario di A Zurigo, sulla luna, tradotto anche in tedesco. Massimo Raffaeli ci presenterà, invece, le Poesie dell'inizio 1967-1973 di Milo De Angelis (Lo specchio di Mondadori), un volume che raccoglie i primissimi passi di una figura chiave della nostra poesia di oggi. E in conclusione, non mancherà la recensione di Mirador: questa settimana con Giuliana Altamura, che ci proporrà la lettura del nuovo romanzo duella giovane scrittrice catalana Irene Solà Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre (Einaudi), tradotto in italiano da Amaranta Sbardella.Prima emissione: 29 marzo 2025undefinedundefinedundefinedundefined

® Relazioni familiari e amorose che sono lotte di potere, e che sempre contengono in sé atti di violenza. Le raccontano e li raccontano tre libri freschi di stampa, con elementi autobiografici più o meno forti, che parlano di donne e uomini, di amore (vero?) e sopraffazione (inevitabile).L'anniversario (Feltrinelli) di Andrea Bajani racconta un marito del secolo scorso che domina sua moglie con violenza fisica e psicologica insieme, e un figlio che fugge da questo circolo vizioso, abbandonando i genitori. Il libro ha già fatto molto parlare di sé, ed è tra i primi candidati al prossimo premio Strega.Storia di una brava ragazza (Einaudi) di Arianna Farinelli racconta invece di una donna che, nei primi Duemila, fugge da una periferia difficile, che la soffoca e la umilia in quanto femmina, per trovare la sua strada oltreoceano negli Stati Uniti. Salvo poi scoprire che anche lì esiste un sistema di violenza che finisce per colpirla…Infine, tra le pagine di Il male maschio (La nave di Teseo) di Enrico Dal Buono, un quarantenne dei nostri giorni viene punito per le sue malefatte relazionali, e diventa lui stesso vittima di una relazione tossica.Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Mirador racconta Martire!, romanzo di esordio del poeta iraniano-americano Kaveh Akbar pubblicato da La nave di Teseo.Prima emissione: 1. marzo 2025undefinedundefinedundefinedundefined

® È sotto il segno della memoria che potremmo presentare questa nuova puntata di Alice. Della memoria da recuperare, di quella che dà voce all'intraducibilità della vita e di quella che ci fa, solitamente in allegria, cantare senza pensieri. Così, accoglieremo Carlo Silini, lo scrittore e giornalista di Mendrisio il quale, chiusa la fortunata trilogia storica della Maddalena edita da Gabriele Capelli, ha raccolto per le Edizioni San Giorgio ventuno “Storie dimenticate” per aiutarci a (ri)scoprire una geografia segreta del Cantone Ticino. E cercheremo di raccontare piccoli momenti di felicità seguendo il filo di parole intraducibili riunite da Ilide Carmignani e Elena Battista nel delizioso volumetto Saltare nelle pozzanghere (Rizzoli), che spiega con leggerezza come ogni lingua veda il mondo a modo suo. Anche le canzoni raccontano il mondo ognuna a modo suo, spesso appigliandosi alla memoria della buona letteratura. È quello che scopriamo nella nuova monografia di Giulio Carlo Pantalei Una lingua per cantare. Gli scrittori italiani e la musica leggera (Einaudi), che ci introdurrà il nostro critico letterario Massimo Raffaeli. Al termine della puntata, poi, non mancherà la recensione di Mirador: questa settimana con Djarah Kan che ci inviterà alla lettura di Tra i bianchi di scuola. Voci per un'educazione accogliente (Einaudi) di Espérance Hakuzwimana.Prima emissione: 15 febbraio 2025undefinedundefinedundefinedundefined

® Dalla letteratura americana alla letteratura della Svizzera italiana, questa puntata di Alice viaggia tra i luoghi, le storie, il tempo e i personaggi. A partire da Pat Hobby, sceneggiatore di Hollywood sulla soglia dei cinquant'anni, squattrinato e dal bicchiere facile, nato dalla penna del grande Francis Scott Fitzgerald. Pagine divertenti si alternano a pagine tristi, malinconiche e tragicomiche raccontandoci il declino di una giovinezza un tempo sfavillante e promettente, ora invece avviata verso l'oblio. A raccontarci de Le disavventure di Pat Hobby (Mondadori) nell'America della prima metà del Novecento sarà il traduttore Marco Rossari. Con Renato Martinoni, invece, scrittore e Professore emerito di Letteratura italiana all'Università di San Gallo, ascolteremo la storia di un poeta e della sua follia. Si tratta Dino Campana l'autore dei Canti Orfici, soprannominato il matto, il folle, lo strambo, il vagabondo, l'uomo dei boschi per le sue stranezze e la sua malattia. In Ricordi di suoni e di luci (Manni) Martinoni non solo mette in luce l'estro e la grandezza poetica di Campana ma anche la sua grande umanità e dignità. Chiuderemo in bellezza la nostra puntata di Alice con Giuseppe e Concetta, i nonni di Fabio Andina, la cui storia trasformata nel romanzo Sedici mesi (Rubbettino) è valsa allo scrittore ticinese il Premio svizzero di letteratura 2025.Prima emissione: 22 febbraio 2025undefinedundefinedundefined

® Qualcuno le chiama grandi famiglie: sono quelle che hanno accumulato, e mantenuto nel corso di generazioni, ricchezza e potere. Esistono un po' dappertutto, ma quelle americane sono le più note, almeno nel mondo occidentale. Rockefeller, Kennedy, DuPont: i nomi li conosciamo. Così, non stupisce che proprio una scrittrice americana abbia messo una famiglia che somiglia da vicino a quelle citate al centro del suo nuovo romanzo. E non stupisce che Il dio dei boschi (NN Editore) di Liz Moore sia andato incontro a un grande successo proprio negli Stati Uniti: un corposo mistery ambientato negli anni Settanta che ha conquistato i lettori, e ha ricevuto endorsement piuttosto importanti, primo tra tutti quello dell'ex-presidente Barack Obama. Una famiglia non grande in senso socioeconomico – ma certamente estesa, tentacolare, e con una storia che abbraccia tre continenti – è invece quella di Andrea De Carlo, grande narratore italiano che non ha più bisogno di presentazioni almeno dal successo di Due di due, nel lontano 1989. Il suo ultimo La geografia del danno (La nave di Teseo), fatto raro nella produzione di De Carlo, lascia perdere la fiction per immergersi in un'indagine che lo porta a scoprire la storia, taciuta per decenni, di sua nonna e del ramo sudamericano della sua famiglia. Un libro pieno di domande, che prova a capire quanto le nostre radici ci condizionino, che lo vogliamo o no. Un racconto vero, che parla di personaggi reali, eppure si legge come un romanzo.E a proposito di forma, quello di Gabriele Pedullà – professore, critico, scrittore romano – è un libro raro nel panorama editoriale italiano, proprio per il semplice motivo che è una raccolta di racconti. Dicono spesso gli editori che vendere le short stories al pubblico sia affare complicato, ma a leggere queste, risulta difficile da credere: i tre racconti contenuti in Certe sere Pablo (Einaudi) sono perfetti per sintesi, incisività emotiva e – soprattutto – per il divertimento che riescono a regalare al lettore. Insieme, compongono una riflessione dolceamara sul significato dell'impegno politico nell'ultimo mezzo secolo, tra ragazzini troppo in ritardo per fare la rivoluzione e vecchi sessantottini che hanno portato al potere un po' troppa immaginazione.Prima emissione: 11 gennaio 2025undefinedundefinedundefinedundefined

® Certi legami si generano perché veniamo al mondo in una determinata famiglia e alcune delle persone che ci capitano in sorte diventano fari della nostra vita. Questo è successo alla scrittrice Francesca Melandri, figlia del giornalista e dirigente Rai Franco Melandri. Con il suo ultimo libro, Piedi freddi, la Melandri indaga la vita del padre durante gli anni della Seconda Guerra mondiale. Uno scandaglio che si intreccia con la recente invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Ci sono poi legami che si generano per affinità elettiva: tradurre le parole di una scrittrice e immergersi nella sua vita può portare ad una fascinazione che plasma la creatività. Roberto Francavilla professore di portoghese e brasiliano, dopo aver tradotto Clarice Lispector, dedica il suo primo romanzo agli anni bernesi della grande scrittrice brasiliana. Leggeremo infine Una torta per dirti addio di Angela Frenda: la responsabile di Cook, supplemento gastronomico del Corriere della Sera, ci racconta il talento multiforme della scrittrice, giornalista e sceneggiatrice Nora Ephron, cuoca straordinaria che ha colorato la sua vita anche grazie a ricette golose.Non mancherà Mirador: la nostra recensione ci porterà tra le pagine del romanzo Olga muore sognando.Prima emissione: 14 dicembre 2024undefinedundefinedundefinedundefined

® Certi legami si generano perché veniamo al mondo in una determinata famiglia e alcune delle persone che ci capitano in sorte diventano fari della nostra vita. Questo è successo alla scrittrice Francesca Melandri, figlia del giornalista e dirigente Rai Franco Melandri. Con il suo ultimo libro, Piedi freddi, la Melandri indaga la vita del padre durante gli anni della Seconda Guerra mondiale. Uno scandaglio che si intreccia con la recente invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Ci sono poi legami che si generano per affinità elettiva: tradurre le parole di una scrittrice e immergersi nella sua vita può portare ad una fascinazione che plasma la creatività. Roberto Francavilla professore di portoghese e brasiliano, dopo aver tradotto Clarice Lispector, dedica il suo primo romanzo agli anni bernesi della grande scrittrice brasiliana. Leggeremo infine Una torta per dirti addio di Angela Frenda: la responsabile di Cook, supplemento gastronomico del Corriere della Sera, ci racconta il talento multiforme della scrittrice, giornalista e sceneggiatrice Nora Ephron, cuoca straordinaria che ha colorato la sua vita anche grazie a ricette golose.Non mancherà Mirador: la nostra recensione ci porterà tra le pagine del romanzo Olga muore sognando.Prima emissione: 14 dicembre 2024undefinedundefinedundefinedundefined

Alice Sat, 21 Jun 2025 12:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Noè Albergati 00:13:05

Alice Sat, 21 Jun 2025 12:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Gian Marco Griffi

Alice Sat, 21 Jun 2025 12:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Giovanni Fontana 00:13:49

Come elaborare la scomparsa di una compagna che si è tolta la vita? Come riconoscersi dopo un lutto che cambia radicalmente la nostra quotidianità? Come si trasforma l'amore e come si sopravvive al vuoto creato dalla depressione? Noè Albergati, studioso di letteratura rinascimentale e poeta, racconta la propria esperienza di perdita in Cemento e vento, romanzo in versi edito da Gabriele Capelli. La scrittura, per Albergati, diventa strumento di testimonianza e terapia.La malattia mentale è al centro anche del romanzo d'esordio di Giovanni Fontana, insegnante, critico, poeta e vincitore del premio svizzero di letteratura con la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Macchie azzurre, in una sera d'estate, questo il titolo del volume pubblicato da Castelvecchi, ci parla di una famiglia segnata dalla psicopatologia. La protagonista è Elena, un personaggio enigmatico in bilico tra la responsabilità di essere madre e la necessità di essere sé stessa. Lasciamo infine il solido territorio del reale per addentraci nel labirinto immaginato da Gian Marco Griffi nel suo secondo romanzo, Digressione, uscito per Einaudi. Griffi ha l'ambizione di raccontare tutto ciò che esiste e che non esiste: la digressione è metafora della vita, gioco esistenziale, ironico tentativo di ordinare un mondo irrimediabilmente caotico tra comicità e tragedia.Insomma, oggi ad Alice si parla di letteratura che fa i conti con la tragica difficoltà di stare al mondo.undefinedundefinedundefinedundefined

Come elaborare la scomparsa di una compagna che si è tolta la vita? Come riconoscersi dopo un lutto che cambia radicalmente la nostra quotidianità? Come si trasforma l'amore e come si sopravvive al vuoto creato dalla depressione? Noè Albergati, studioso di letteratura rinascimentale e poeta, racconta la propria esperienza di perdita in Cemento e vento, romanzo in versi edito da Gabriele Capelli. La scrittura, per Albergati, diventa strumento di testimonianza e terapia.La malattia mentale è al centro anche del romanzo d'esordio di Giovanni Fontana, insegnante, critico, poeta e vincitore del premio svizzero di letteratura con la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Macchie azzurre, in una sera d'estate, questo il titolo del volume pubblicato da Castelvecchi, ci parla di una famiglia segnata dalla psicopatologia. La protagonista è Elena, un personaggio enigmatico in bilico tra la responsabilità di essere madre e la necessità di essere sé stessa. Lasciamo infine il solido territorio del reale per addentraci nel labirinto immaginato da Gian Marco Griffi nel suo secondo romanzo, Digressione, uscito per Einaudi. Griffi ha l'ambizione di raccontare tutto ciò che esiste e che non esiste: la digressione è metafora della vita, gioco esistenziale, ironico tentativo di ordinare un mondo irrimediabilmente caotico tra comicità e tragedia.Insomma, oggi ad Alice si parla di letteratura che fa i conti con la tragica difficoltà di stare al mondo.undefinedundefinedundefinedundefined

Non si vede, nascosto agli occhi del mondo, il rifugio del protagonista di La finestra sul porto (Feltrinelli), nuova prova narrativa di Claudio Piersanti. È un uomo pieno di segreti, l'avvocato immaginato dallo scrittore e sceneggiatore italiano, e finirà al centro di un triangolo amoroso, tra estasi e tragedia.