"A che serve un libro senza figure né dialoghi?" Se lo chiede Alice, nel Paese delle Meraviglie inventato da Lewis Carroll. I libri di "Alice" avranno i dialoghi (quasi sempre) e a volte anche le figure.
RSI - Radiotelevisione svizzera

®Cosa comporta scrivere in una lingua diversa da quella con la quale si è cresciuti? Come si sviluppano la creatività e l'immaginazione a contatto con ambienti culturali e linguistici lontani dalla propria terra d'origine? Quanto il rapporto con le proprie radici influenza il processo dello scrivere?Assieme allo scrittore ticinese Luca Brunoni che ha appena pubblicato in francese En surface e Joseph Incardona, scrittore romando di origini italiane, che con il suo nuovo romanzo Le monde est fatigué sta conquistando un vasto numero di lettrici e lettori, indagheremo la vivacità linguistica della Svizzera. Scopriremo anche come si compongono trame avvincenti e dalle tinte noir in un paese socialmente tranquillo e pacificato come il nostro: entrambi gli autori, per i loro nuovi lavori, hanno infatti scandagliato zone oscure e hanno scelto di calare le loro protagoniste (entrambi i romanzi raccontano storie di donne in balia di emozioni forti) in realtà affascinanti e poco conosciute. In diretta da Lettere dalla Svizzera alla Val Poschiavo, festival letterario giunto alla quinta edizione, respireremo la forza della differenza grazie ad una manifestazione dedicata interamente alla produzione letteraria svizzera nelle quattro lingue nazionali.Prima emissione: 4 ottobre 2025.

Alice Sat, 20 Dec 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Chiara Rizzuto

Alice Sat, 20 Dec 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Marco Presta

Alice Sat, 20 Dec 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Roberto Galaverni

In questi ultimi giorni dell'Avvento ci godiamo la pace delle nostre case con le nostre famiglie, al bagliore dell'albero di Natale; sfoggiamo scintillanti abiti delle feste alle cene organizzate da amici e i colleghi; brindiamo con bicchieri dorati, spumeggianti di bollicine. A Natale riempiamo le nostre giornate di simboli che richiamano la nuova Vita che sta per sorgere, il sole che presto rinascerà con il solstizio d'inverno. Ma cosa succede quando spegniamo la luce? Cosa succede quando ci ritiriamo nel buio di questo tempo che è anche fatto di solitudine, difficoltà e tristezza?“Alice” oggi esplora il lato ombra del Natale con tre uscite recenti, storie che aiutano a sopravvivere al rumore della festa e rendono il periodo natalizio un po' più intrigante, divertente o più intimo. Insieme alla traduttrice Chiara Rizzuto parleremo di La lunga ombra (Sellerio 2025) di Celia Fremlin, un romanzo inglese che è stato definito “l'antidoto alla falsa cordialità del Natale”; un noir intenso, corrosivo e teatrale che vi terrà incollati alla pagina.Spostiamoci dall'Inghilterra verso Roma per il Canto di Natale con autotune (Einaudi) di Marco Presta, una brillante riscrittura del classico di Dickens che denuncia le stonature del nostro tempo con un sorriso, sempre a ritmo di musica. Infine, Vita nova (Il Saggiatore) di Louise Glück, poeta americana vincitrice premio Nobel per la letteratura nel 2023 – questo il consiglio di lettura del nostro critico Roberto Galaverni: una raccolta che si apre a una nuova stagione dell'anima con autenticità e grazia.undefinedundefinedundefined

E a proposito di storie anti-natalizie: esiste un genere meno adatto alle feste dell'horror? Horror tutto sommato classico, fatto di case abbandonate, mostri e un'ambientazione di provincia che sembra trasportare Stephen King in Francia: è quello messo sulla pagina da Jean-Baptiste Del Amo, ex-enfant prodige della letteratura francese (con il suo scandaloso debutto Un'educazione libertina si era aggiudicato il Goncourt opera prima nel 2009) che ama cambiare generi e atmosfere. La notte devastata (Feltrinelli) ci riporta tra gli adolescenti degli anni Novanta, verso una nostalgia assai meno rassicurante (per fortuna) di quella di Stranger Things. undefined

Puntata pre-natalizia di Alice, che però non è granché pro-natalizia: il Natale, per dire, piace pochissimo a Rocco Schiavone, celeberrimo personaggio del giallo italiano inventato una dozzina di anni fa da Antonio Manzini e ormai diventato quasi un amico per centinaia di migliaia di lettori (e spettatori, visto che la serie tv prodotta dalla tv di stato italiana e interpretata da Marco Giallini è arrivata alla sesta stagione). L'ultima indagine del vicequestore romano trasferito al nord – Aosta, per la precisione – si intitola Sotto mentite spoglie (Sellerio), e si apre proprio con l'insofferenza di Schiavone per un Natale che già era sgradevole di suo, ed è destinato a diventare sempre peggio.undefined

Il consiglio di lettura della settimana arriva da Giuliana Altamura, che ci racconterà il debutto di Alexander Chee, Edimburgo (NN): un romanzo capace di trasfigurare le esperienze traumatiche vissute in prima persona dall'autore durante la sua infanzia.undefined

Puntata pre-natalizia di Alice, che però non è granché pro-natalizia: il Natale, per dire, piace pochissimo a Rocco Schiavone, celeberrimo personaggio del giallo italiano inventato una dozzina di anni fa da Antonio Manzini e ormai diventato quasi un amico per centinaia di migliaia di lettori (e spettatori, visto che la serie tv prodotta dalla tv di stato italiana e interpretata da Marco Giallini è arrivata alla sesta stagione). L'ultima indagine del vicequestore romano trasferito al nord – Aosta, per la precisione – si intitola Sotto mentite spoglie (Sellerio), e si apre proprio con l'insofferenza di Schiavone per un Natale che già era sgradevole di suo, ed è destinato a diventare sempre peggio. E a proposito di storie anti-natalizie: esiste un genere meno adatto alle feste dell'horror? Horror tutto sommato classico, fatto di case abbandonate, mostri e un'ambientazione di provincia che sembra trasportare Stephen King in Francia: è quello messo sulla pagina da Jean-Baptiste Del Amo, ex-enfant prodige della letteratura francese (con il suo scandaloso debutto Un'educazione libertina si era aggiudicato il Goncourt opera prima nel 2009) che ama cambiare generi e atmosfere. La notte devastata (Feltrinelli) ci riporta tra gli adolescenti degli anni Novanta, verso una nostalgia assai meno rassicurante (per fortuna) di quella di Stranger Things. Il consiglio di lettura della settimana arriva da Giuliana Altamura, che ci racconterà il debutto di Alexander Chee, Edimburgo (NN): un romanzo capace di trasfigurare le esperienze traumatiche vissute in prima persona dall'autore durante la sua infanzia.undefinedundefinedundefined

La rivoluzionaria Rosa Luxemburg ci mostrerà la forza dello sguardo perché i suoi anni passati in carcere trovano un parziale sollievo grazie alla presenza della natura vegetale e animale. Il volume Un ardente desiderio di primavera, edito da Casagrande, nella curatela e traduzione di Danilo Baratti e Patrizia Candolfi, con uno scritto di Nicola Schoenenberger, presenta una piccola parte della ricca corrispondenza della Luxemburg, ci sono anche le tavole del suo erbario. Lettere nelle quali racconta le sue prigioni e gli incontri che hanno illuminato anni molto difficili. undefined

Con 8.6 gradi di separazione, romanzo edito da Nottetempo, conosceremo poi Alice, donna adulta e dipendente dall'alcol e dagli psicofarmaci. La scrittrice vicentina Giulia Scomazzon ha trovato una voce originale per dare corpo al disagio, senza pietismo e autocommiserazione perché la sua protagonista ha un piglio ironico e scanzonato che incanta per lucidità e analisi. undefined

Sfoglieremo infine I Taccuini di Norimberga dello psichiatra americano Leon Goldensohn, un documento unico per capire come si diventa nazisti. undefined

Trovare sé stessi, non perdersi. Riuscire ad attraversare la vita e le sue traversie mantenendosi fedeli all'idea che si ha di sé. È un'impresa grande che richiede tutta la nostra tenacia, presenza e sollecitudine. Le pagine dei libri che sfoglieremo assieme, in questo primo sabato di dicembre, sono dense di riflessioni, interrogativi e slanci. Sono anche pagine molto lontane le une dalle altre, forse però nella diversità della proposta si fa strada un pensiero: riuscire a intravedere un orizzonte di verità, giustizia e personale realizzazione, non importa quello che si sta vivendo o quello che si è attraversato.La rivoluzionaria Rosa Luxemburg ci mostrerà la forza dello sguardo perché i suoi anni passati in carcere trovano un parziale sollievo grazie alla presenza della natura vegetale e animale. Il volume Un ardente desiderio di primavera, edito da Casagrande, nella curatela e traduzione di Danilo Baratti e Patrizia Candolfi, con uno scritto di Nicola Schoenenberger, presenta una piccola parte della ricca corrispondenza della Luxemburg, ci sono anche le tavole del suo erbario. Lettere nelle quali racconta le sue prigioni e gli incontri che hanno illuminato anni molto difficili. Con 8.6 gradi di separazione, romanzo edito da Nottetempo, conosceremo poi Alice, donna adulta e dipendente dall'alcol e dagli psicofarmaci. La scrittrice vicentina Giulia Scomazzon ha trovato una voce originale per dare corpo al disagio, senza pietismo e autocommiserazione perché la sua protagonista ha un piglio ironico e scanzonato che incanta per lucidità e analisi. Sfoglieremo infine I Taccuini di Norimberga dello psichiatra americano Leon Goldensohn, un documento unico per capire come si diventa nazisti. Un epistolario, un romanzo e un saggio daranno senso al proposito di “Alice”, parlare di libri, conoscere le storie e capire le idee. undefinedundefinedundefined

Alice Sat, 29 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Domenico Starnone 00:17:57

Alice Sat, 29 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Il consiglio di lettura del mese del critico Roberto Galaverni 00:08

Alice Sat, 29 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Noemi Nagy

Un celebre aforisma di Virginia Woolf dice che non si può pensare bene se non si è mangiato bene. Per quanto ovvia, la citazione spalanca le porte a una grande verità: anche gli intellettuali più raffinati sono schiavi dei loro stomaci. E se non è lo stomaco, è il mal di denti (Kafka); se non è il mal di denti, è la tachicardia (Bertolucci); se non è la tachicardia, sono le coliche renali (Montaigne). E poi, naturalmente, c'è il grande tema del desiderio sessuale che condiziona la vita degli autori e dei loro personaggi, per cui si potrebbero citare mille penne di Casanova antichi e contemporanei, da Boccaccio a Nabokov, da Flaubert a Pasolini. Insomma, nella letteratura e nella vita, il corpo ci ossessiona, ci fa preoccupare, ci fa ridere… Questa puntata di “Alice”, allora, è dedicata proprio a esplorare alcune delle maniere con cui il nostro corpo si prende il suo spazio sulla pagina. Per lo scrittore Domenico Starnone, che ha pubblicato di recente il romanzo Destinazione errata (Einaudi), il corpo è tutto. «Non c'è nessun bivio», scrive, «si obbedisce al corpo». In un contesto in cui le relazioni sono sempre più fragili, il corpo ci aiuta a capire di cosa abbiamo davvero bisogno. Il corpo si fa anche portavoce della poesia della luganese Noemi Nagy, all'interno della raccolta Sottopelle, edita a settembre da Samuele Editore. Con le sue crepe, le sue imperfezioni e i suoi malfunzionamenti, il corpo diventa l'oggetto di una poesia che esplora il margine e l'autentico. Il corpo, infine, si fa rappresentazione pittorica attraverso lo sguardo del poeta polacco Zbigniew Herbert nel suo saggio Natura morta con briglia (Adelphi) – questo il consiglio di lettura del mese del critico Roberto Galaverni.undefinedundefinedundefined

Alice Sat, 22 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Sandra Petrignani 00:23:32

Alice Sat, 22 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Intervista a Martina Hefter 00:16:24

Marta Morazzoni ci accompagna alla scoperta del romanzo di John Fosse, Premio Nobel per la letteratura Vaim, edito da La Nave di Teseo.

Una puntata a due voci - quella di Natascha Fioretti e Moira Bubola - che ci farà scoprire due nuovi romanzi. Quello di Sandra Petrignani, Carissimo Dottor Jung (Neri Pozza), un omaggio a Jung, alla sua psicanalisi e al suo rapporto con le donne, in particolare Lady Morgana, sua paziente, che torna da lui in tarda età per riscoprire il suo maestro, quella figura maschile che così tanto ha influenzato la sua vita. E poi il lavoro della scrittrice tedesca Martina Hefter, Buongiorno, come stai? (Feltrinelli), un romanzo come lo ha definito la “Süddeutsche Zeitung” triste e divertente allo stesso tempo sulla malattia, la vecchiaia e il nostro rapporto con internet. E poi per il consiglio di lettura di Alice, la scrittrice e critica Marta Morazzoni racconterà il ritorno al romanzo di John Fosse, Premio Nobel per la letteratura, con Vaim (La Nave di Teseo).undefinedundefinedundefined

Alice Sat, 15 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Massimo Carlotto al microfono di Michele R. Serra

Alice Sat, 15 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Andrew Miller al microfono di Michele R. Serra 00:17:13

Alice Sat, 15 Nov 2025 13:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Giorgio Vallortigara al microfono di Michele R. Serra 0

Fa freddo, in questa puntata di Alice che si apre con il peggior inverno del secolo europeo: quello del 1962 in Inghilterra. Lo racconta Andrew Miller nel suo La terra d'inverno (NN editore), fresco finalista al Booker Prize 2025. Un romanzo che parla di relazioni tra persone isolate dal mondo (nel senso più concreto del termine: dalla neve), ma soprattutto di quello che più piace agli inglesi: le classi sociali e le convenzioni che si portano dietro.Ed è appena meno freddo dal punto di vista climatico, ma senza dubbio non da quello umano, il nord Italia raccontato da Massimo Carlotto in A esequie avvenute (Einaudi), nuova avventura del suo figlio letterario più fortunato: L'Alligatore, investigatore privato (senza licenza) che è stato tra i grandi protagonisti della primavera del noir italiano negli anni Novanta, e che in questo 2025 ne festeggia trenta tondi dal primo debutto su carta.Forse, a scaldare inverni tanto freddi, può provarci solo la fiamma del desiderio. E proprio Desiderare (Marsilio) è il titolo del primo romanzo di Giorgio Vallortigara, noto neuroscienziato già autore di innumerevoli saggi sul cervello – il nostro, e quello degli animali che condividono con noi l'esistenza su questo mondo. Vallortigara si dedica alla fiction, ma non abbandona i suoi temi d'elezione. Infatti, tanto per dirne una, i protagonisti di Desiderare sono due scienziati, uno dei nostri giorni, uno del passato: Douglas Spalding, etologo inglese dell'epoca vittoriana. Entrambi presi dalla passione per la scienza, ma anche da quella amorosa. Il consiglio di lettura della settimana, da scrittrice a scrittrice, arriva da Giuliana Altamura, che ci racconterà l'ultimo romanzo di Neige Sinno, La Realidad (Neri Pozza).

®I libri sono da sempre un mezzo con cui si superano dei confini, che si tratti di luoghi fisici o generi letterari, epoche o verità individuali. Oggi partiamo dai nostri studi di Besso e voliamo in Sri Lanka per parlare di chi è in bilico tra due mondi. Il romanzo Acqua sporca (Einaudi) dell'autrice e giornalista Nadeesha Uyangoda, ambientato tra Italia e Sri Lanka, ci permette di fare i conti con identità ibride e soprattutto con un passato segnato dalla migrazione, dalla povertà endemica e dalla lotta di classe. Uyangoda, di fatto, scrive un nuovo capitolo della letteratura postcoloniale in lingua italiana. Se la geografia rimane costante, la percezione del paesaggio cambia di continuo nella produzione di Alessandro Ceni, poeta, pittore e traduttore fiorentino erede della tradizione ermetica. Le poesie di Ceni, prodotte dagli anni Ottanta a oggi e raccolte di recente nel volume I bracciali dello scudo (Crocetti), ci permettono di oltrepassare il confine del visibile per indagare una realtà più autentica; quando il velo si solleva rimangono solo gli elementi fondativi del reale: un mondo a pennellate modellato dal buio e dalla luce, dal bianco e dal nero, dal sacro e dal profano. In una contemporaneità sempre più fluida in cui i generi letterari si fondono e la temporalità non è più lineare, gli Anni ombra di Alberto Casadei rappresentano un caso curioso, come rileva il critico Roberto Galaverni ai microfoni di Alice. Casadei, che è un importante studioso di Leopardi e Dante, costruisce una prosa-poesia che dialoga con la tradizione letteraria più canonica e, allo stesso tempo, riflette sulle innovazioni scientifiche degli ultimi decenni.Prima emissione: 27 settembre 2025

®In questa puntata di “Alice” con Lukas Bärfuss faremo un viaggio verso le origini di ognuno di noi, un viaggio che può essere difficile, doloroso ma soprattutto rivelatorio. Il tema del lascito, dell'eredità come chiave per accedere a se stessi, al proprio io nell'affermazione della propria identità è al centro del nuovo libro dello scrittore svizzero da poco uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità. E in effetti, un cartone, una scatola di banane, è tutto ciò che a Bärfuss resta di un padre assente e indebitato. Guarderemo insieme a lui cosa c'è in questa scatola, perché è cosi importante e rifletteremo sul concetto di eredità, cosi fondamentale nella nostra società capitalista. E la questione identitaria, delle proprie origini è al centro - anche se in modo diverso - del romanzo della siciliana Linda Scaffidi che ci racconta la storia di Youssef, detto Peppe, che vive e cresce a Palermo nel quartiere di Ballarò e ama la poesia. Uscito per Fazi editore, Le sette fate di Youssef è un romanzo di formazione intenso e potente sul coraggio silenzioso di chi deve lottare ogni giorno per diventare se stesso, in nome di ciò in cui crede.Prima emissione: 20 settembre 2025undefinedundefinedundefined

Infine, il buio come tramonto del tempo, come fine-vita. Il critico Roberto Galaverni ci presenta “Il brusio” di Tiziano Rossi (Einaudi 2025, vincitore del Premio Strega Poesia), una raccolta di poesie che, pur raccontando la vecchiaia, non si arrende alla cupezza dell'esistenza. E forse è proprio la poesia a illuminare i momenti più cupi, “quella vecchia lucerna” che, come scriveva il poeta Fernando Bandini, “fa più luce di tanti altri voltaici baleni”.

L'oscurità è innanzitutto oblio, quell'oblio che coinvolge la figura di Maria Domenica Gebennini nell'ultimo romanzo dello scrittore e musicista Massimo Zamboni, “Pregate per ea” (Einaudi, 2025). La vicenda di Maria Domenica, morta nel 1870, viene affidata solo a una lapide dispersa tra i boschi dell'Appennino emiliano. Il silenzio è necessario all'interno di una comunità rurale in cui la verità deve essere taciuta per preservare l'ordine sociale.

Man mano che le giornate si accorciano ritorna il tempo del freddo e del buio. E così, proprio mentre ci apprestiamo a preparare le nostre case per l'inverno, indugiamo in questa dimensione ctonia e dedichiamo questa puntata di Alice alle storie che fioriscono nel buio.L'oscurità è innanzitutto oblio, quell'oblio che coinvolge la figura di Maria Domenica Gebennini nell'ultimo romanzo dello scrittore e musicista Massimo Zamboni, “Pregate per ea” (Einaudi, 2025). La vicenda di Maria Domenica, morta nel 1870, viene affidata solo a una lapide dispersa tra i boschi dell'Appennino emiliano. Il silenzio è necessario all'interno di una comunità rurale in cui la verità deve essere taciuta per preservare l'ordine sociale. undefinedIl buio ci riporta anche all'origine del mondo, a quel caos indistinto da cui nasce l'archetipo della creazione. L'autrice e drammaturga Laura Pariani, nel suo “Primamà” (La nave di Teseo, 2025) ci conduce nel “Paese senza nome” per seguire le tracce di Eva. La grande madre, ormai anziana, dà nuova forma a uno dei miti fondatori dell'Occidente.undefinedInfine, il buio come tramonto del tempo, come fine-vita. Il critico Roberto Galaverni ci presenta “Il brusio” di Tiziano Rossi (Einaudi 2025, vincitore del Premio Strega Poesia), una raccolta di poesie che, pur raccontando la vecchiaia, non si arrende alla cupezza dell'esistenza. E forse è proprio la poesia a illuminare i momenti più cupi, “quella vecchia lucerna” che, come scriveva il poeta Fernando Bandini, “fa più luce di tanti altri voltaici baleni”.undefined

Il buio ci riporta anche all'origine del mondo, a quel caos indistinto da cui nasce l'archetipo della creazione. L'autrice e drammaturga Laura Pariani, nel suo “Primamà” (La nave di Teseo, 2025) ci conduce nel “Paese senza nome” per seguire le tracce di Eva. La grande madre, ormai anziana, dà nuova forma a uno dei miti fondatori dell'Occidente.

Giuliana Altamura, al microfono di Michele Serra, ci accompagna alla scoperta di Audizione di Katie Kitamura, romanzo candidato al Booker Prize, il cui vincitore sarà annunciato il prossimo 10 novembre a Londra.

Alice Sat, 18 Oct 2025 12:40:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Con Piero Colaprico, al microfono di Michele R. Serra 00:16:09

Racconti, i reietti del mondo editoriale. O almeno, di quello italiano, dicono molti degli scrittori che li scrivono. Già, il luogo comune è questo: i racconti brevi non sono amati né da chi i libri li pubblica, né da chi li compra, almeno dalle nostre parti, mentre in altri paesi, ad esempio negli Stati Uniti, le short stories sono coltivate e celebrate. E forse hanno ragione gli americani, visto che proprio tra le short stories si trovano spesso vere pepite letterarie, come quelle scritte dai finalisti del Premio Chiara che verrà assegnato domenica 19 a Varese – il più prestigioso premio letterario dedicato esclusivamente ai racconti. O meglio, alle raccolte di racconti.I tre finalisti dell'edizione 2025 provengono dalle tre maggiori città della Penisola, a partire dalla Milano di Piero Colaprico, quasi sempre presente nei racconti noir di Le vie della katana (Feltrinelli), antologia che riunisce trent'anni di produzione letteraria del giornalista di nera diventato giallista.C'è poi la Roma di Gabriele Pedullà, nella quale si muovono tre generazioni di attivisti politici raccontati tra le pagine di Certe sere Pablo (Einaudi). 240 pagine in cui rimane sospesa la domanda: cosa è rimasto, degli anni dell'impegno?Infine, Napoli raccontata da Andrej Longo in Undici – Non dimenticare (Sellerio): una città piena di vita, ma anche di storie drammatiche e violente, raccontate con piglio neorealista. Chiusa la pagina dedicata alla letteratura in italiano, se ne aprirà una internazionale, con l'intervista a Judith Koelemeijer, che ci riporterà nel cuore della storia europea del Novecento, con una dettagliata biografia (pubblicata da Adelphi) di Etty Hillesum, la giovane scrittrice ebrea olandese uccisa ad Auschwitz, i cui Diari, ritrovati negli anni Ottanta, sono diventati un caso editoriale paragonabile a quello di Anne Frank.Il consiglio di lettura della settimana, da scrittrice a scrittrice, arriva invece da Giuliana Altamura, che ci racconterà l'ultimo romanzo di Katie Kitamura, Audizione (Bollati Boringhieri), candidato al Booker Prize che verrà assegnato il prossimo 10 novembre a Londra.undefinedundefined

Moira Bubola intervista Massimo Gezzi autore del romanzo Adriatica, edito da Feltrinelli.

Marta Morazzoni al microfono di Natascha Fioretti ci guida dentro L'onesta bugiarda di Tove Jansson, riedito da Iperborea.Un viaggio nella natura profonda e dimenticata. Tra boschi nordici e creature silenziose, riscopriamo quel tempo animale che ci appartiene, ma che troppo spesso lasciamo indietro.

Natascha Fioretti intervista Paolo Di Stefano autore del romanzo Una giornata meravigliosa, edito da Feltrinelli.

Il tempo, il tempo impazzito della nostra quotidianità che ci sommerge, ci angoscia, ci divora, preme su di noi facendoci sentire quel senso di vertigine che a fine giornata ci lascia senza fiato. Il tempo, la sua scansione sono elementi fondanti anche di un racconto, di un romanzo come ci raccontano alcuni grandi classici della letteratura, uno tra tutti Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, ma anche i nostri ospiti di questa puntata di Alice che hanno deciso di ambientare le loro storie nell'arco di un tempo limitato e preciso.Con Paolo Di Stefano scopriamo il suo nuovo romanzo Una giornata meravigliosa e con Massimo Gezzi al microfono di Moira Bubola, responsabile del Centro competenza cinema e letteratura, scopriamo Adriatica il suo primo lavoro in prosa. Entrambi usciti per Feltrinelli. Del tempo – quello meraviglioso – parliamo nel nostro consiglio di lettura con Marta Morazzoni, voce letteraria e critica nota del panorama italiano, ed è il tempo animale. Con Marta Morazzoni andiamo nei boschi nordici e nella casa del coniglio di Tove Jansson nel suo romanzo riedito da Iperborea L'onesta bugiarda ricordando quel tempo animale, creaturale e naturale che appartiene anche a noi umani ma di cui spesso ci dimentichiamo. Nel romanzo di Paolo Di Stefano proverbiale è il gatto… Buon ascolto!undefinedundefinedundefined

Cosa comporta scrivere in una lingua diversa da quella con la quale si è cresciuti? Come si sviluppano la creatività e l'immaginazione a contatto con ambienti culturali e linguistici lontani dalla propria terra d'origine? Quanto il rapporto con le proprie radici influenza il processo dello scrivere?Assieme allo scrittore ticinese Luca Brunoni che ha appena pubblicato in francese En surface e Joseph Incardona, scrittore romando di origini italiane, che con il suo nuovo romanzo Le monde est fatigué sta conquistando un vasto numero di lettrici e lettori, indagheremo la vivacità linguistica della Svizzera. Scopriremo anche come si compongono trame avvincenti e dalle tinte noir in un paese socialmente tranquillo e pacificato come il nostro: entrambi gli autori, per i loro nuovi lavori, hanno infatti scandagliato zone oscure e hanno scelto di calare le loro protagoniste (entrambi i romanzi raccontano storie di donne in balia di emozioni forti) in realtà affascinanti e poco conosciute. In diretta da Lettere dalla Svizzera alla Val Poschiavo, festival letterario giunto alla quinta edizione, respireremo la forza della differenza grazie ad una manifestazione dedicata interamente alla produzione letteraria svizzera nelle quattro lingue nazionali.

I libri sono da sempre un mezzo con cui si superano dei confini, che si tratti di luoghi fisici o generi letterari, epoche o verità individuali. Oggi partiamo dai nostri studi di Besso e voliamo in Sri Lanka per parlare di chi è in bilico tra due mondi. Il romanzo Acqua sporca (Einaudi) dell'autrice e giornalista Nadeesha Uyangoda, ambientato tra Italia e Sri Lanka, ci permette di fare i conti con identità ibride e soprattutto con un passato segnato dalla migrazione, dalla povertà endemica e dalla lotta di classe. Uyangoda, di fatto, scrive un nuovo capitolo della letteratura postcoloniale in lingua italiana. Se la geografia rimane costante, la percezione del paesaggio cambia di continuo nella produzione di Alessandro Ceni, poeta, pittore e traduttore fiorentino erede della tradizione ermetica. Le poesie di Ceni, prodotte dagli anni Ottanta a oggi e raccolte di recente nel volume I bracciali dello scudo (Crocetti), ci permettono di oltrepassare il confine del visibile per indagare una realtà più autentica; quando il velo si solleva rimangono solo gli elementi fondativi del reale: un mondo a pennellate modellato dal buio e dalla luce, dal bianco e dal nero, dal sacro e dal profano. In una contemporaneità sempre più fluida in cui i generi letterari si fondono e la temporalità non è più lineare, gli Anni ombra di Alberto Casadei rappresentano un caso curioso, come rileva il critico Roberto Galaverni ai microfoni di Alice. Casadei, che è un importante studioso di Leopardi e Dante, costruisce una prosa-poesia che dialoga con la tradizione letteraria più canonica e, allo stesso tempo, riflette sulle innovazioni scientifiche degli ultimi decenni.

Natascha Fioretti intervista Linda Scaffidi autrice del romanzo Le sette fate di Youssef uscito per Fazi editore.

Natascha Fioretti intervista Lukas Bärfuss, ospite di Babel - Festival di letteratura e traduzione, per presentare il suo libro uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità, con la traduzione di Margherita Carbonaro.