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Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Era il 1993. Un'amica, reduce da un viaggio di lavoro all'estero, mi raccontò una storia vera di ordinaria follia. Una vicenda vissuta come spettatrice proprio nei giorni di soggiorno in una città d'Europa. L'amica si occupava di un progetto civile d'accoglienza riservato agli stranieri immigrati; soprattutto giovani donne, spesso fanciulle coinvolte nella tratta della prostituzione.
Un giorno il coniglio Kalulu stava osservando i cuccioli dell'amica Soko, la scimmia madre. I suoi tenerei pargoletti giocavano tra gli alberi, e ognuno di loro teneva il proprio fratellino per il collo, come fosse un prigioniero, ma per farlo usava la propria coda, che era lunga, come si sa. Il coniglio Kalulu pensò che questo gioco poteva servire a tante cose. Ma bisognava saperlo fare, e lui, Kalulu era un coniglio e non aveva una coda lunga. Ebbe però un'idea. Avrebbe potuto intrecciare le liane della foresta con un nodo. E così fece. Nei giorni che seguirono tantissimi animali rimasero impigliati foresta, e riuscivano a scappare con molta molta fatica. Tutti pensavano che fosse capitato per caso, ma in realtà, noi lo sappiamo bene, era Kalulu che sperimentava la sua trappola intrecciando le liane. [...] Continue reading
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino. Canti: - Il sabato del villaggio - A se stesso - Il tramonto della luna - Imitazione - Scherzo
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Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino. Canti: - Il sabato del villaggio - A se stesso - Il tramonto della luna - Imitazione - Scherzo
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Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino. Canti: - Il sabato del villaggio - A se stesso - Il tramonto della luna - Imitazione - Scherzo
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino. Canti: - Il sabato del villaggio - A se stesso - Il tramonto della luna - Imitazione - Scherzo
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Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino per Quartaradio.it - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino per Quartaradio.it - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta
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Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino per Quartaradio.it - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino per Quartaradio.it - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino per Quartaradio.it - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta
Alcuni canti di Giacomo Leopardi messi in voce da Gaetano Marino per Quartaradio.it - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta
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Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
[...] "Un paio di tocchi, qualche grattatina qua e là, un movimento da una parte e due dall'altra, poi qualcosa si ruppe nel guscio e venne fuori una zampetta, poi l'altra, e poi spuntò la testolina con due occhi enormi, pieni di stupore: “chi è, chi va là?”, e una cresta verde sul capo. Quel cosino provò a fare qualche passo, ma l'uovo non gli permetteva di stare in piedi, perciò subito, patapunfete! Splascete! cadde all'indietro e si mise a dondolare. Risero tutti, mamma, babbo e figlio, e il suo nome fu Dondolina. [...] Continue reading
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche tratte da Ghost Systems. Composed and performed by Simon Balestrazzi. Samples, field recordings, analogue and digital processing. AZHOT. 2016 le poesie: Barche amorrate, La chimera, Giardino autunnale, La speranza, L'invetriata, Il canto della tenebra, La sera di fiera, La petite promenade du poète, O poesia poesia poesia, Tre giovani fiorentine camminano, Batte botte
Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche tratte da Ghost Systems. Composed and performed by Simon Balestrazzi. Samples, field recordings, analogue and digital processing. AZHOT. 2016 le poesie: Barche amorrate, La chimera, Giardino autunnale, La speranza, L'invetriata, Il canto della tenebra, La sera di fiera, La petite promenade du poète, O poesia poesia poesia, Tre giovani fiorentine camminano, Batte botte
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche tratte da Ghost Systems. Composed and performed by Simon Balestrazzi. Samples, field recordings, analogue and digital processing. AZHOT. 2016 le poesie: Barche amorrate, La chimera, Giardino autunnale, La speranza, L'invetriata, Il canto della tenebra, La sera di fiera, La petite promenade du poète, O poesia poesia poesia, Tre giovani fiorentine camminano, Batte botte
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Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche tratte da Ghost Systems. Composed and performed by Simon Balestrazzi. Samples, field recordings, analogue and digital processing. AZHOT. 2016 le poesie: Barche amorrate, La chimera, Giardino autunnale, La speranza, L'invetriata, Il canto della tenebra, La sera di fiera, La petite promenade du poète, O poesia poesia poesia, Tre giovani fiorentine camminano, Batte botte
Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche tratte da Ghost Systems. Composed and performed by Simon Balestrazzi. Samples, field recordings, analogue and digital processing. AZHOT. 2016 le poesie: Barche amorrate, La chimera, Giardino autunnale, La speranza, L'invetriata, Il canto della tenebra, La sera di fiera, La petite promenade du poète, O poesia poesia poesia, Tre giovani fiorentine camminano, Batte botte
Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche tratte da Ghost Systems. Composed and performed by Simon Balestrazzi. Samples, field recordings, analogue and digital processing. AZHOT. 2016 le poesie: Barche amorrate, La chimera, Giardino autunnale, La speranza, L'invetriata, Il canto della tenebra, La sera di fiera, La petite promenade du poète, O poesia poesia poesia, Tre giovani fiorentine camminano, Batte botte
Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche tratte da Ghost Systems. Composed and performed by Simon Balestrazzi. Samples, field recordings, analogue and digital processing. AZHOT. 2016 le poesie: Barche amorrate, La chimera, Giardino autunnale, La speranza, L'invetriata, Il canto della tenebra, La sera di fiera, La petite promenade du poète, O poesia poesia poesia, Tre giovani fiorentine camminano, Batte botte
In this episode, Dr Aswin Babu discusses key points from a recent case report published in EHJ – Case Reports.
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Davanti a un grande e sperduto bosco abitava un povero taglialegna che non aveva di che sfamarsi E riusciva a stento a procurare il pane per sua moglie e i suoi due bambini: Hänsel e Gretel. Infine giunse un tempo in cui non poté più provvedere neanche a questo e non sapeva più come fare per sfamarli. Una sera la moglie gli disse: "Ascolta marito mio, domattina all'alba prendiamo i due bambini, diamo a ciascuno un pezzetto di pane e portiamoli fuori in mezzo al bosco; accenderemo loro un fuoco, poi andremo via e li lasceremo soli laggiù. Non possiamo nutrirli più a lungo." [...] Continue reading
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
C'era una volta un bambino cattivo e prepotente. Non aveva il minimo rispetto né riguardo per chiunque gli stesse intorno. Il suo papà e la sua mamma avevano fatto tutto quello che abbisognasse per una buona educazione. Ma non ci fu niente da fare. Il bambino capriccioso non obbediva affatto. Il papà lo esortava al rispetto dei suoi compagni di scuola, come di chiunque fosse rispettoso ed educato con lui, ma egli rispondeva con delle smorfie e brutte, bruttissime, parole; che a dirle qui persino io ne proverei vergogna. Insomma, pareva fosse la sua natura, quello di essere un bambino cattivo e prepotente. [...] Continue reading
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
[...] È vecchio, anche il mare, eppure non è mai apparso, fra gl'intercolunni dei pioppi del giardino, più translucido di poesia, di pace, d'illusione. Immobile, frugato solo dai raggi della luna, dà l'idea di un ghiacciaio azzurro sul quale si possa trasvolare, in un'atmosfera di freschezza e di allucinazione. Un senso di allucinazione lo prova anche il poeta: la sua stessa tristezza ha un fondo di sogno. E non lo è stata, e non lo è ancora, tutto un sogno, la sua vita? Per quanto ricordi, egli ha sempre sofferto e sempre goduto: come il mare, tempeste che sembravano implacabili, e calme simili a quella di questa notte d'incanto, hanno smosso e fermato i suoi giorni. [...]
C'era una volta uomo che uscì nella notte buia per cercare un po' di brace per accendere il fuoco. Andò di casa in casa bussando alle porte: - Per favore, vi prego, aiutatemi! Mia moglie ha appena dato alla luce un figlio e devo fare un fuoco per scaldare lei e il piccolo! Ma quella era notte buia e tutti dormivano. Perciò nessuno rispose. L'uomo camminò e camminò. Finalmente vide il bagliore di un fuoco, e vide che ardeva in mezzo ad un prato. Un gran numero di pecore dormiva intorno al fuoco, e un vecchio pastore sorvegliava il gregge. [...] Continue reading
Nella stalla dove stavano dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il fuoco si stava spegnendo. Quando ci furono soltanto poche braci ancora accese e pochi tizzoni ormai spenti, Maria e Giuseppe sentivano freddo, ed erano così stanchi che si agitavano nel sonno. Nella stalla c'era un altro ospite: un uccellino tutto marrone; era entrato nella stalla quando la fiamma era ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù e i suoi genitori, ed era rimasto tanto contento che non si sarebbe allontanato da lì per nessun motivo. [...] Continue reading
Era notte fonda. Al principio non se ne accorse ma... dopo un po'... cominciò a vedere qualcosa di strano. Non vedeva in giro neanche un segno del Natale: non c'erano alberi addobbati, nessuna stella cometa fatta di lampadine, le vetrine erano tutte buie. Nessuna luminaria per le strade. Era una città spenta, una buia città. Quando poi la sua slitta passò sotto le finestre della scuola elementare il suo sbalordimento fu davvero grande: non c'era niente alle finestre, nemmeno un piccolo disegno. - Ma insomma - disse Babbo Natale, anche un po' seccato - che modo é questo di ricevermi? Babbo Natale fu preso dallo sconforto e cominciò a pensare che si fossero dimenticati di lui. Subito bussò ad una porta. [...] Continue reading
Nella lontana Scandinavia, su, al nord, tanto tempo fa, c'era una bestia piuttosto strana, chiamata Macli. Aveva la forma di un cavallo, ma era più grande. Ed era diverso dal cavallo, perché aveva il collo e gli orecchi straordinariamente lunghi. Il Macli si nutriva di erbe, ma pascolava andando all'indietro. Proprio così, all'indietro. Perché il suo labbro superiore era lunghissimo, talmente lungo che, se fosse andato in avanti, quel labbro gli avrebbe coperto l'erba e chiuso la bocca. Il Macli aveva le gambe tutte d'un pezzo, e perciò, quando voleva dormire, stava appoggiato ad un albero. Correva con una velocità incredibile, slanciando avanti le gambe possenti, lunghe e diritte. I cacciatori non riuscivano a catturarlo. Avevano provato a inseguirlo con i più determinati cani destrieri, avevano cercato di prenderlo al laccio, con imboscate, al varco, circondando i luoghi dove era solita pascolare, ma senza alcun risultato. Niente! Quella bestia strana e scontrosa era davvero irraggiungibile. Una notte di luna, alcuni cacciatori sorpresero il Macli nel sonno, e con grande stupore si accorsero che dormiva in piedi per via di quelle lunghe gambe che non poteva piegare. Allora, senza farsi udire, si allontanarono. La mattina seguente segarono quasi tutto il tronco di quella pianta e la sera si nascosero dietro ai cespugli vicini. Il povero Macli, dopo il tramonto, tornò al suo solito albero; si appoggiò per dormire; il tronco si spezzò, la bestia cadde e i cacciatori lo catturarono. Continue reading