Podcasts about arpad weisz

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Cult
Cult di mercoledì 22/01/2025

Cult

Play Episode Listen Later Jan 22, 2025 57:04


Oggi a Cult: Richard Gere sul film "Oh Canada - I tradimenti"; la mostra "George Hoyningen. Glamour e avanguardi" a Palazzo Reale di Milano; Matthew Lenton e Marco Paolini su "Darwin, Nevada" al Piccolo Teatro Strehler; Gianfelice Facchetti su "Arpad Weisz" al Teatro della Cooperativa...

El Primer Palo
El Primer Palo (22/01/2024). Mil y un historias; Arpad Weisz

El Primer Palo

Play Episode Listen Later Jan 22, 2024 17:24


Tolo Leal nos cuenta la historia del "mago" de Auschwitz

ORMe - Storie di Sport
ORMe, il racconto sulla vita di Arpad Weisz (speciale Euro2020)

ORMe - Storie di Sport

Play Episode Listen Later Jul 7, 2021 7:12


ORMe Wed, 07 Jul 2021 09:00:00 GMT RSI - Radiotelevisione svizzera false no Ci sono storie che vanno raccontate partendo dalla fine. Soprattutto quando la fine collima ferocemente con quella che verrà denominata "soluzione finale". E ancor più se questa fine sprofonda in un oblio lungo sessant'anni. Questa è la storia di uno dei più grandi allenatori che il calcio europeo abbia mai conosciuto, ma dimenticato, sotto il peso di una complicità di colpe forse

questa sulla euro2020 racconto soprattutto orme gmt rsi radiotelevisione arpad weisz
Dordtse Podcasts & Livemuziek | Via Cultura
#144 - Via Cultura Weekendmagazine

Dordtse Podcasts & Livemuziek | Via Cultura

Play Episode Listen Later May 7, 2021 58:07


Willy Verbakel van Drechtse Energie over het stilleggen van de bouw van de windmolen op de Krabbegors en het plan voor zonnepanelen op de Biesboschhal. Necdet Burakcin legt uit waarom er in Dordrecht behoefte is aan een Islamitische begraafplaats en met Arie Heijstek staan we stil bij herdenken en de aandacht voor Arpad Weisz. We sluiten af met een gedicht over herdenken van Esther Blokland. Presentatie en gespreksleiding Gertjan Kleinpaste

Il Pilpul di Pagine Ebraiche
Argentina '78: il Mondiale della vergogna

Il Pilpul di Pagine Ebraiche

Play Episode Listen Later Jun 27, 2020 22:32


Matteo Marani, vicedirettore di Sky Sport e autore del libro Dallo scudetto ad Auschwitz che ha permesso di riscoprire la figura del grande allenatore ungherese Arpad Weisz, ha scelto per noi Italia-Argentina dei Mondiali di calcio del '78 (nell'immagine). Un'impresa tra le più significative nella storia degli Azzurri, che si imposero a sorpresa sui padroni di casa. Ma anche una pagina di indelebile vergogna e omertà per il mondo del pallone, indifferente per tutto l'arco del torneo alle atrocità che il regime di Videla compiva anche a breve distanza dagli stadi. 

WIKIRADIO
WIKIRADIO del 31/01/2020 - ARPAD WEISZ raccontato da Marco Pastonesi

WIKIRADIO

Play Episode Listen Later Jan 31, 2020 29:38


ARPAD WEISZ raccontato da Marco Pastonesi

arpad weisz
Psicoradio
Psicoradio 29/01/20: Vite non degne di essere vissute

Psicoradio

Play Episode Listen Later Jan 29, 2020 27:57


Nel giorno della memoria ricordiamo anche pazienti psichiatrici, disabili, rom, sinti, omosessuali perseguitati e uccisi dai nazisti..Malati mentali, disabili, ebrei, rom, sinti, omosessuali: tutti gruppi di persone odiate, perseguitate e uccise in epoca nazista perché considerate diverse, pericolose, “vite non degne di essere vissute”. Tra il 1934 e il 1944, la scienza psichiatrica in Germania si rese corresponsabile della sterilizzazione di 350.000 persone, dell'uccisione di 72.000 pazienti psichiatrici, per non parlare di tutti quelli che nei manicomi morivano per infezioni, maltrattamenti e fame.....Tanti gli episodi di cronaca che dimostrano quanto sia, purtroppo, ancora attualissimo e necessario parlare di discriminazione. Circa un anno fa a Roma ben 20 pietre d'inciampo, targhe d'ottone sparse per la città che riportavano i nomi di uomini e donne deportati, venivano sistematicamente rimosse da ignoti. Molto recentemente invece, scritte violente che “denunciano” la presenza di ebrei sono ricomparse sulle case e sui portoni di alcuni italiani, in un caso specifico in occasione della stessa Giornata della Memoria...Psicoradio ha già trattato questi temi in passato in molte trasmissioni. Continuiamo a lottare contro chi pensa che la diversità sia un elemento di per sé colpevolizzante. Nella puntata di questa settimana vogliamo ricordare uno dei periodi più bui della storia attraverso estratti di interviste che abbiamo realizzato in questi anni. Se siete interessati ad ascoltare le interviste complete, vi ricordiamo che si possono trovare sul nostro sito www.psicoradio.it...Nel primo estratto avevamo parlato con lo psichiatra Luigi Benevelli del suo libro “Medici che uccisero i loro pazienti”. Tema del libro è Aktion T4, il progetto nazista di eliminazione dei disabili fisici e mentali. “Della corporazione dei medici, gli psichiatri furono quelli che aderirono in maggior numero al partito nazista fin dal 1933. […] Furono organizzati sei manicomi dove queste persone venivano inviate per essere soppresse. Qui si sperimentavano le modalità più efficienti per ammazzare la gente nel più breve tempo possibile, spendendo il meno possibile.”..Il secondo segmento viene da un'intervista con Tomas Fulli, della comunità rom e sinta bolognese, sul tema dello sterminio del suo popolo, chiamato in lingua romanes Porrajmos, ovvero “il grande divoramento”. “Quando mi sono trovato l'anno scorso per la terza volta nel campo di Auschwitz, mi immaginavo che sulla destra vedevo il mio popolo che era là che suonava e non sapeva dove si trovava, e sulla sinistra c'erano gli ebrei come li possiamo vedere in tante foto: magri, mal nutriti e sofferenti.”..Proseguiamo con l'intervista ad Angelo Amato De Serpis, autore del libro “Arpad ed Egri”, sugli allenatori ebrei Erno Erbstein e Arpad Weisz. Ad esempio racconta delle figlie di Erbstein, alle quali il padre non aveva voluto dire di essere ebree e che se ne sono accorte solo per via delle leggi razziali: “Dei bambini che da un giorno all'altro sono costretti a lasciare la scuola, ad andare a fare la pipì in un posto diverso perché non potevano andare negli stessi bagni dei bambini ariani.”..Concludiamo con don Luigi Ciotti di Libera Contro Le Mafie, che abbiamo incontrato l'anno scorso durante la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale al quale abbiamo chiesto perché le persone fragili sembrano essere nel mirino della società e persino di chi essendo un politico dovrebbe aiutarli. “Questa è una società che si crede forte, ma in realtà è debole. […] Prendere coscienza della propria fragilità è un segno di libertà e di dignità e ci rende ancora più forti".

Psicoradio
Psicoradio 29/01/20: Vite non degne di essere vissute

Psicoradio

Play Episode Listen Later Jan 28, 2020 27:57


Nel giorno della memoria ricordiamo anche pazienti psichiatrici, disabili, rom, sinti, omosessuali perseguitati e uccisi dai nazisti..Malati mentali, disabili, ebrei, rom, sinti, omosessuali: tutti gruppi di persone odiate, perseguitate e uccise in epoca nazista perché considerate diverse, pericolose, “vite non degne di essere vissute”. Tra il 1934 e il 1944, la scienza psichiatrica in Germania si rese corresponsabile della sterilizzazione di 350.000 persone, dell’uccisione di 72.000 pazienti psichiatrici, per non parlare di tutti quelli che nei manicomi morivano per infezioni, maltrattamenti e fame.....Tanti gli episodi di cronaca che dimostrano quanto sia, purtroppo, ancora attualissimo e necessario parlare di discriminazione. Circa un anno fa a Roma ben 20 pietre d'inciampo, targhe d'ottone sparse per la città che riportavano i nomi di uomini e donne deportati, venivano sistematicamente rimosse da ignoti. Molto recentemente invece, scritte violente che “denunciano” la presenza di ebrei sono ricomparse sulle case e sui portoni di alcuni italiani, in un caso specifico in occasione della stessa Giornata della Memoria...Psicoradio ha già trattato questi temi in passato in molte trasmissioni. Continuiamo a lottare contro chi pensa che la diversità sia un elemento di per sé colpevolizzante. Nella puntata di questa settimana vogliamo ricordare uno dei periodi più bui della storia attraverso estratti di interviste che abbiamo realizzato in questi anni. Se siete interessati ad ascoltare le interviste complete, vi ricordiamo che si possono trovare sul nostro sito www.psicoradio.it...Nel primo estratto avevamo parlato con lo psichiatra Luigi Benevelli del suo libro “Medici che uccisero i loro pazienti”. Tema del libro è Aktion T4, il progetto nazista di eliminazione dei disabili fisici e mentali. “Della corporazione dei medici, gli psichiatri furono quelli che aderirono in maggior numero al partito nazista fin dal 1933. […] Furono organizzati sei manicomi dove queste persone venivano inviate per essere soppresse. Qui si sperimentavano le modalità più efficienti per ammazzare la gente nel più breve tempo possibile, spendendo il meno possibile.”..Il secondo segmento viene da un'intervista con Tomas Fulli, della comunità rom e sinta bolognese, sul tema dello sterminio del suo popolo, chiamato in lingua romanes Porrajmos, ovvero “il grande divoramento”. “Quando mi sono trovato l'anno scorso per la terza volta nel campo di Auschwitz, mi immaginavo che sulla destra vedevo il mio popolo che era là che suonava e non sapeva dove si trovava, e sulla sinistra c'erano gli ebrei come li possiamo vedere in tante foto: magri, mal nutriti e sofferenti.”..Proseguiamo con l'intervista ad Angelo Amato De Serpis, autore del libro “Arpad ed Egri”, sugli allenatori ebrei Erno Erbstein e Arpad Weisz. Ad esempio racconta delle figlie di Erbstein, alle quali il padre non aveva voluto dire di essere ebree e che se ne sono accorte solo per via delle leggi razziali: “Dei bambini che da un giorno all'altro sono costretti a lasciare la scuola, ad andare a fare la pipì in un posto diverso perché non potevano andare negli stessi bagni dei bambini ariani.”..Concludiamo con don Luigi Ciotti di Libera Contro Le Mafie, che abbiamo incontrato l'anno scorso durante la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale al quale abbiamo chiesto perché le persone fragili sembrano essere nel mirino della società e persino di chi essendo un politico dovrebbe aiutarli. “Questa è una società che si crede forte, ma in realtà è debole. […] Prendere coscienza della propria fragilità è un segno di libertà e di dignità e ci rende ancora più forti".

Psicoradio
Psicoradio 29/01/20: Vite non degne di essere vissute

Psicoradio

Play Episode Listen Later Jan 28, 2020 27:57


Nel giorno della memoria ricordiamo anche pazienti psichiatrici, disabili, rom, sinti, omosessuali perseguitati e uccisi dai nazisti..Malati mentali, disabili, ebrei, rom, sinti, omosessuali: tutti gruppi di persone odiate, perseguitate e uccise in epoca nazista perché considerate diverse, pericolose, “vite non degne di essere vissute”. Tra il 1934 e il 1944, la scienza psichiatrica in Germania si rese corresponsabile della sterilizzazione di 350.000 persone, dell’uccisione di 72.000 pazienti psichiatrici, per non parlare di tutti quelli che nei manicomi morivano per infezioni, maltrattamenti e fame.....Tanti gli episodi di cronaca che dimostrano quanto sia, purtroppo, ancora attualissimo e necessario parlare di discriminazione. Circa un anno fa a Roma ben 20 pietre d'inciampo, targhe d'ottone sparse per la città che riportavano i nomi di uomini e donne deportati, venivano sistematicamente rimosse da ignoti. Molto recentemente invece, scritte violente che “denunciano” la presenza di ebrei sono ricomparse sulle case e sui portoni di alcuni italiani, in un caso specifico in occasione della stessa Giornata della Memoria...Psicoradio ha già trattato questi temi in passato in molte trasmissioni. Continuiamo a lottare contro chi pensa che la diversità sia un elemento di per sé colpevolizzante. Nella puntata di questa settimana vogliamo ricordare uno dei periodi più bui della storia attraverso estratti di interviste che abbiamo realizzato in questi anni. Se siete interessati ad ascoltare le interviste complete, vi ricordiamo che si possono trovare sul nostro sito www.psicoradio.it...Nel primo estratto avevamo parlato con lo psichiatra Luigi Benevelli del suo libro “Medici che uccisero i loro pazienti”. Tema del libro è Aktion T4, il progetto nazista di eliminazione dei disabili fisici e mentali. “Della corporazione dei medici, gli psichiatri furono quelli che aderirono in maggior numero al partito nazista fin dal 1933. […] Furono organizzati sei manicomi dove queste persone venivano inviate per essere soppresse. Qui si sperimentavano le modalità più efficienti per ammazzare la gente nel più breve tempo possibile, spendendo il meno possibile.”..Il secondo segmento viene da un'intervista con Tomas Fulli, della comunità rom e sinta bolognese, sul tema dello sterminio del suo popolo, chiamato in lingua romanes Porrajmos, ovvero “il grande divoramento”. “Quando mi sono trovato l'anno scorso per la terza volta nel campo di Auschwitz, mi immaginavo che sulla destra vedevo il mio popolo che era là che suonava e non sapeva dove si trovava, e sulla sinistra c'erano gli ebrei come li possiamo vedere in tante foto: magri, mal nutriti e sofferenti.”..Proseguiamo con l'intervista ad Angelo Amato De Serpis, autore del libro “Arpad ed Egri”, sugli allenatori ebrei Erno Erbstein e Arpad Weisz. Ad esempio racconta delle figlie di Erbstein, alle quali il padre non aveva voluto dire di essere ebree e che se ne sono accorte solo per via delle leggi razziali: “Dei bambini che da un giorno all'altro sono costretti a lasciare la scuola, ad andare a fare la pipì in un posto diverso perché non potevano andare negli stessi bagni dei bambini ariani.”..Concludiamo con don Luigi Ciotti di Libera Contro Le Mafie, che abbiamo incontrato l'anno scorso durante la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale al quale abbiamo chiesto perché le persone fragili sembrano essere nel mirino della società e persino di chi essendo un politico dovrebbe aiutarli. “Questa è una società che si crede forte, ma in realtà è debole. […] Prendere coscienza della propria fragilità è un segno di libertà e di dignità e ci rende ancora più forti".

Vite che non sono la tua - Radio3
VITE CHE NON SONO LA TUA - Arpad Weisz - Dai campi di calcio ad Auschwitz

Vite che non sono la tua - Radio3

Play Episode Listen Later Nov 30, 2019 30:00


"Allenatori" di Alessandro Leogrande Arpad Weisz - Dai campi di calcio ad Auschwitz

Storie Nerazzurre
Arpad Weisz

Storie Nerazzurre

Play Episode Listen Later Sep 16, 2019 9:13


Fabio Donolato racconta la storia, rimasta per troppo tempo sepolta, di Arpad Weisz

Radio Frequenza Appennino
Frequenze Partigiane - Puntata 45 - Arpad Weisz

Radio Frequenza Appennino

Play Episode Listen Later Feb 24, 2019 91:35


Frequenze Partigiane - Puntata 45 - Arpad Weisz by Radio Frequenza Appennino

arpad weisz
Le meraviglie 2019
LE MERAVIGLIE - Stadio Dall'Ara di Bologna raccontato da Massimo Raffaeli

Le meraviglie 2019

Play Episode Listen Later Feb 17, 2019 30:00


Massimo Raffaeli ci porta in uno dei simboli della città di Bologna: lo stadio. Tra storia, storie e ricordi personali, il Dall'Ara è ancora oggi un luogo ricco di fascino e di suggestioni non solo per chi ama il calcio. Massimo Raffaeli ...

Psicoradio
Se tutto questo dolore non ci ha resi più umani

Psicoradio

Play Episode Listen Later Jan 31, 2018 30:40


Erno Egri Erbstein ed Arpad Weisz, due famosi allenatori perseguitati dal nazismo, raccontati a Psicoradio da due scrittori Celebriamo il 27 gennaio, Giornata della Memoria, ricordando due persone, Erno Egri Erbstein ed Arpad Weisz attraverso le parole di due scrittori. Erno Egri Erbstein, ungherese di origini ebraiche, è stato allenatore e poi direttore tecnico del Torino; a causa delle leggi razziali fasciste, fu imprigionato in un campo di lavoro in Ungheria. Per non fare sentire “diverse” le sue figlie, non aveva detto loro che erano di origine ebraica. Sopravvissuto – davvero per un caso del destino - dopo la guerra continuò ad allenare il Torino fino a quando, nel 1949, non morì, insieme a tutta la sua squadra, nell'incidente aereo di Superga...Arpad Weisz fu allenatore prima dell'Inter e poi del Bologna; morì nel campo di concentramento di Auschwitz. Proprio a lui quest'anno lo stadio Dall'Ara di Bologna ha intitolato la curva sud...Psicoradio approfondisce le loro storie con le interviste a Matteo Marani, ex-direttore della rivista Guerin Sportivo e autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz” e Angelo Amato De Serpis, autore del libro “Arpad ed Egri”. Ma il razzismo non si perde nelle pieghe del passato. Ancora oggi canti e gesti fascisti trovano spazio nel mondo del calcio; lo testimonia il ritrovamento in una curva dello Stadio Olimpico di Roma, lo scorso ottobre, di adesivi con la foto di Anna Frank con la maglia della Roma inserita in un fotomontaggio; o, a dicembre a Marzabotto, il saluto fascista di un giocatore del “65 Futa” che ha esibito la maglia della Repubblica Sociale Italiana dopo un gol...“Per contrastare questi fenomeni ci sono due strade – ci dice De Serpis - una legale, ovvero identificare gli autori attraverso i filmati delle telecamere presenti negli stadi e punirli, e un'altra più immediata: in caso di episodi razzisti basterebbe interrompere il gioco e dare la partita vinta a tavolino all'altra squadra”.

Psicoradio
Se tutto questo dolore non ci ha resi più umani

Psicoradio

Play Episode Listen Later Jan 30, 2018 30:40


Erno Egri Erbstein ed Arpad Weisz, due famosi allenatori perseguitati dal nazismo, raccontati a Psicoradio da due scrittori Celebriamo il 27 gennaio, Giornata della Memoria, ricordando due persone, Erno Egri Erbstein ed Arpad Weisz attraverso le parole di due scrittori. Erno Egri Erbstein, ungherese di origini ebraiche, è stato allenatore e poi direttore tecnico del Torino; a causa delle leggi razziali fasciste, fu imprigionato in un campo di lavoro in Ungheria. Per non fare sentire “diverse” le sue figlie, non aveva detto loro che erano di origine ebraica. Sopravvissuto – davvero per un caso del destino - dopo la guerra continuò ad allenare il Torino fino a quando, nel 1949, non morì, insieme a tutta la sua squadra, nell’incidente aereo di Superga...Arpad Weisz fu allenatore prima dell’Inter e poi del Bologna; morì nel campo di concentramento di Auschwitz. Proprio a lui quest’anno lo stadio Dall’Ara di Bologna ha intitolato la curva sud...Psicoradio approfondisce le loro storie con le interviste a Matteo Marani, ex-direttore della rivista Guerin Sportivo e autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz” e Angelo Amato De Serpis, autore del libro “Arpad ed Egri”. Ma il razzismo non si perde nelle pieghe del passato. Ancora oggi canti e gesti fascisti trovano spazio nel mondo del calcio; lo testimonia il ritrovamento in una curva dello Stadio Olimpico di Roma, lo scorso ottobre, di adesivi con la foto di Anna Frank con la maglia della Roma inserita in un fotomontaggio; o, a dicembre a Marzabotto, il saluto fascista di un giocatore del “65 Futa” che ha esibito la maglia della Repubblica Sociale Italiana dopo un gol...“Per contrastare questi fenomeni ci sono due strade – ci dice De Serpis - una legale, ovvero identificare gli autori attraverso i filmati delle telecamere presenti negli stadi e punirli, e un’altra più immediata: in caso di episodi razzisti basterebbe interrompere il gioco e dare la partita vinta a tavolino all’altra squadra”.

Psicoradio
Se tutto questo dolore non ci ha resi più umani

Psicoradio

Play Episode Listen Later Jan 30, 2018 30:40


Erno Egri Erbstein ed Arpad Weisz, due famosi allenatori perseguitati dal nazismo, raccontati a Psicoradio da due scrittori Celebriamo il 27 gennaio, Giornata della Memoria, ricordando due persone, Erno Egri Erbstein ed Arpad Weisz attraverso le parole di due scrittori. Erno Egri Erbstein, ungherese di origini ebraiche, è stato allenatore e poi direttore tecnico del Torino; a causa delle leggi razziali fasciste, fu imprigionato in un campo di lavoro in Ungheria. Per non fare sentire “diverse” le sue figlie, non aveva detto loro che erano di origine ebraica. Sopravvissuto – davvero per un caso del destino - dopo la guerra continuò ad allenare il Torino fino a quando, nel 1949, non morì, insieme a tutta la sua squadra, nell’incidente aereo di Superga...Arpad Weisz fu allenatore prima dell’Inter e poi del Bologna; morì nel campo di concentramento di Auschwitz. Proprio a lui quest’anno lo stadio Dall’Ara di Bologna ha intitolato la curva sud...Psicoradio approfondisce le loro storie con le interviste a Matteo Marani, ex-direttore della rivista Guerin Sportivo e autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz” e Angelo Amato De Serpis, autore del libro “Arpad ed Egri”. Ma il razzismo non si perde nelle pieghe del passato. Ancora oggi canti e gesti fascisti trovano spazio nel mondo del calcio; lo testimonia il ritrovamento in una curva dello Stadio Olimpico di Roma, lo scorso ottobre, di adesivi con la foto di Anna Frank con la maglia della Roma inserita in un fotomontaggio; o, a dicembre a Marzabotto, il saluto fascista di un giocatore del “65 Futa” che ha esibito la maglia della Repubblica Sociale Italiana dopo un gol...“Per contrastare questi fenomeni ci sono due strade – ci dice De Serpis - una legale, ovvero identificare gli autori attraverso i filmati delle telecamere presenti negli stadi e punirli, e un’altra più immediata: in caso di episodi razzisti basterebbe interrompere il gioco e dare la partita vinta a tavolino all’altra squadra”.

Caterpillar
CATERPILLAR del 26/01/2017 - 1a parte - GIORNO DELLA MEMORIA

Caterpillar

Play Episode Listen Later Jan 26, 2017 49:40


Paolo Labati dall'Arena civica di Milano ci racconta la storia di Arpad Weisz. Lauree tardive: come diceva il Maestro Manzi non è mai troppo tardi per laurearsi. In provincia di Navara c'è un paesino dove c'è uno strumente musicale in ogni famiglia. Passione Sumo

216239
216239. Puntata di giovedì 4 settembre. Parliamo di tornei di nascondino, city angels e calcio social

216239

Play Episode Listen Later Sep 3, 2014 55:04


Puntata di giovedì 4 settembre, parliamo di city angels, nascondino e calcio social

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216239. Puntata di giovedì 4 settembre. Parliamo di tornei di nascondino, city angels e calcio social

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Play Episode Listen Later Sep 3, 2014 55:04


Puntata di giovedì 4 settembre, parliamo di city angels, nascondino e calcio social